Ictus? No, grazie! L IN CASO DI MANCATA CONSEGNA ... · E’vero che quando una cellula del cervel-...

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Ictus? No, grazie! L a differenza fra benessere e malattia sta, a volte, nella fortuna, spesso nella conoscenza. Cercare di capire, senza pregiudizi e senza paura, può fare la differenza fra la vita e la morte, fra il recupero della salute e la disabilità. Essere in grado di parlare, muoversi, sentire, sorridere è naturale, per molti di noi: l’idea che questo possa cambiare è insostenibile ed è spesso, troppo spesso, liquidata con una sensazione di fastidio. E’ un errore. Il progresso della medicina ci ha insegnato che non siamo immortali, ma che possiamo fare molto per rimanere sani, o per curarci quando siamo ammalati. La medicina da sola non può vincere tutte le battaglie, non è onnipotente, noi dobbiamo fare la nostra parte. Sapere come siamo fatti, come è fatto il nostro cervello, come funziona, quali sono i sintomi che devono metterci all’erta, sapere che cosa fare quando si manifestano, sapere quali sono le abitudini che minacciano la nostra salute: ALT vuole sollecitarvi a conoscere, a capire, per aiutarvi a stare bene, per quanto almeno dipende da voi. Fare lo struzzo non serve, fare gesti scaramantici nemmeno: aprire occhi e orecchie può salvare la vita. Il Presidente Lidia Rota Vender ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - ONLUS IN CASO DI MANCATA CONSEGNA RESTITUIRE ALL’EDITORE CHE SI IMPEGNAA PAGARE LA RELATIVA TASSA PRESSO IL CMP DI ROSERIO - MILANO Periodico quadrimestrale - N. 61 - dicembre 2006 - Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Milano

Transcript of Ictus? No, grazie! L IN CASO DI MANCATA CONSEGNA ... · E’vero che quando una cellula del cervel-...

Ictus? No, grazie!

La differenza fra benessere e malattia sta, a volte, nella fortuna,spesso nella conoscenza. Cercare di capire, senza pregiudizie senza paura, può fare la differenza fra la vita e la morte,

fra il recupero della salute e la disabilità.Essere in grado di parlare, muoversi, sentire, sorridere è naturale,

per molti di noi: l’idea che questo possa cambiare è insostenibile ed èspesso, troppo spesso, liquidata con una sensazione di fastidio.

E’ un errore.Il progresso della medicina ci ha insegnato che non

siamo immortali, ma che possiamo fare molto per rimanere sani,o per curarci quando siamo ammalati.

La medicina da sola non può vincere tutte le battaglie, non è onnipotente, noi dobbiamo fare la nostra parte.

Sapere come siamo fatti, come è fatto il nostro cervello, come funziona,quali sono i sintomi che devono metterci all’erta,

sapere che cosa fare quando si manifestano,sapere quali sono le abitudini che minacciano la nostra salute:

ALT vuole sollecitarvi a conoscere, a capire,per aiutarvi a stare bene, per quanto almeno dipende da voi.Fare lo struzzo non serve, fare gesti scaramantici nemmeno:

aprire occhi e orecchie può salvare la vita.

Il PresidenteLidia Rota Vender

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Gli americani, appas-sionati cultori dellastatistica, hanno sco-

perto che negli Stati Unitiogni 45 secondi una persona ècolpita da un Ictus cerebrale, eche ogni 3 minuti qualcunoper un Ictus muore. Fatte ledebite proporzioni, nel nostroPaese i numeri sono gli stessi.In Italia l’Ictus cerebrale col-pisce ogni anno 186.000 per-sone, ne uccide 50.000, subitoo entro 3 mesi, ne lascia inva-lide 80.000. Gli altri soprav-vivono con il terrore che suc-ceda di nuovo. L’Ictus colpi-sce come un fulmine, spessoin pieno benessere, come l’in-farto colpisce il cuore.Il più delle volte (85 su 100) èprovocato da una Trombosi oda un’Embolia. In un caso sucinque è provocato da unaemorragia. Quando una per-sona viene colpita da un Ictus,la probabilità di recupero(prognosi) dipende dalla di-mensione del vaso colpito, edalla rapidità con cui vienefatta la diagnosi e impostata lacura. Il tempo è un fattorecruciale nella diagnosi e nellacura dell’Ictus: il tempo ècervello, dicono i medici.

L’Ictus si può evitare?SI: come quasi tutte le malattieda Trombosi l’Ictus può essereevitato in un caso su tre.

Come?Ognuno di noi può calcolareapprossimativamente il pro-prio grado di rischio. Sap-piamo quali sono i fattori dirischio, quali sono le abitudinipericolose, possiamo cercarenella storia della nostra fami-glia, e guardarci allo specchio:e calcolare quale probabilitàabbiamo di salvaguardare ilnostro cervello a lungo. E se il risultato non ci piace,possiamo modificarlo.

Perché si forma un Ictus?Perché un’arteria o una venasi chiudono, in tutto o inparte. Le arterie sono vasiche trasportano il sangue dalcuore al cervello, ramifican-dosi, come in un albero, invasi sempre più sottili, cheportano nutrimento e ossige-no. Se un Trombo o un Em-bolo riducono o bloccano lacircolazione del sangue e l’ar-rivo delle sostanze nutritive,le cellule soffrono e in brevetempo muoiono.

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Un po’di numeri

ANNO XVI - N. 61

Dicembre 2006

Direttore responsabileClaudia Rota

Testi diLidia Rota VenderRoberto SterziSergio Oliveri

EditoreALT - Associazioneper la Lotta alla Trombosi - OnlusVia Cesare Correnti, 1420123 Milanotel. 02-720.11.444fax [email protected]

Comitato scientificoValentin FusterZaverio M. RuggeriJohn MartinIrwin H. RosenbergGiorgio AgrifoglioRosario BrancatoAngelo BranziMarco CattaneoSergio CoccheriGaetano CrepaldiGiovanni de GaetanoLeandro GennariGian Franco GensiniAdalberto GrossiDaniela MariRoberto SterziIl Presidente di SISET

Segreteria scientificaMarco MoiaFrancesco Saverio Dioguardi

Realizzazione editorialeStampaLeva Arti Grafiche S.p.AViale Edison, 60520099 Sesto San Giovanni

Abbonamento annuo 17 euroALT - via Cesare Correnti, 1420123 Milanoc/c postale n. 50 29 42 06

In questo numero:

Un po’d numeri 2

Le Gemme 12

Una finestra sull’Europa 14

Lavori in corso 16

IL CERVELLO: una macchina meravigliosa

Il cervello è come una grande stanza deibottoni, dove ogni interruttore comandauna funzione.Alcuni governano funzioni fondamentali,come il ritmo del cuore, il respiro, la paro-la, il movimento, la sensibilità: quando sispengono provocano sintomi eclatanti.Altri bottoni sono muti, non comandanouna funzione specifica, quindi anche se sispengono non dnno sintomi.

Come funziona il cervello?Le cellule del cervello si chiamano neuro-ni: sono più di 100 miliardi, sono altamen-te specializzate, e comunicano fra loro consegnali elettrici e chimici che passano dal-l’una all’altra attraverso i punti di contattochiamati sinapsi.Un neurone “acceso” da uno stimolo gene-ra un impulso elettrico, che viaggia attra-verso il prolungamento della cellula chia-mato assone e stimola la cellula adiacentea produrre una sostanza chimica chiamataneuotrasmettitore: questa sostanza a suavolta manda un messaggio elettrico oppurechimico alle cellule vicine.Alcuni neurotrasmettitori hanno il compitodi attivare la funzione delle cellule, altri dideprimerla.Il cervello è la centrale che tutto governa:il pensiero, la parola, il battito del cuore, ilrespiro, il sentimento, il movimento, la

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PERCHÉ ICTUS?

Come tutte le malattie vascolari, anchel’Ictus non è provocato da un solo killer,ma da una squadra di complici, che,grazie al progresso della scienza e dellamedicina, conosciamo bene.

• Pressione del sangue troppo alta• Glicemia elevata o diabete• Pigrizia• Stress• Fumo di sigaretta• Abuso di stupefacenti• Sovrappeso e obesità• Elevato livello di colesterolo

e trigliceridi nel sangue • Eccessivo consumo di alcool• Disturbi del ritmo del cuore• Aterosclerosi

Questi sono i complici più importanti,ma che possiamo battere. Il loro effetto,se sono presenti contemporaneamente,non si somma ma si moltiplica: elimi-nandone uno, non sottraiamo ma divi-diamo la probabilità.

Carenzadi ossigeno

Arteriachiusa

Trombo in arteria

vista, l’udito, l’olfatto, la percezione dellesensazioni… la vita.

E’ vero che quando una cellula del cervel-lo muore la funzione è persa per sempre?Solo in parte. Nel cervello del neonato ineuroni sono ancora altamente flessibili, epossono imparare velocemente a svolgereuna funzione. Nel cervello che invecchiaquesta possibilità è ridotta, ma non cancel-lata.Il cuore funziona bene anche dopo esserestato danneggiato e aver perso il 10% dellasua massa, il cervello non ha questo privi-legio, e la perdita del 10% della sua massaprovoca una disabilità devastante.

Come è fatto il cervello?Il cervello del-l’essere umanoè il prodotto diun processo dievoluzione du-rato milioni dianni.Tutte le sueparti comuni-cano fra loro:- il tronco cere-

brale è la par-te più antica, collega i neuroni con ilmidollo, costituito dai prolungamentidelle cellule che si raccolgono in fasci,entrano nella colonna vertebrale e ad ognispazio fra una vertebra e l’altra emettonofilamenti sottili che portano ordini aimuscoli e agli organi, e che riportano sen-sazioni al cervello.Questa parte governa il respiro, la masti-cazione, la deglutizione, la pressione delsangue, il movimento degli occhi.

• il talamo è la parte che sta sotto il tron-co: espande le sensazioni alle altre partidel cervello.• il cervelletto sta nella parte posteriore:è responsabile della capacità di mantener-ci in equilibrio e della coordinazione.Un esempio: un pianista legge le note diun pezzo musicale e le suona sulla tastie-ra grazie alla corteccia cerebrale, checomprende le note e governa il movimen-to delle dita sulla tastiera. Il cervellettopermette al pianista di suonare il pezzodopo averlo appreso senza pensare adogni singolo movimento o leggere ognisingola nota!

- Il sistema limbico è una parte del cervel-lo più nobile, e più elevata nella scalaevolutiva: regola le emozioni, la memoria

e alcuni a-spetti del mo-vimento.E’ compostod a l l ’ i p p o -campo, cheha l’aspettodi un caval-luccio mari-no: se è dan-neggiato, siperde la ca-

pacità di imparare e la memoria del sape-re recente; dall’amigdala, che ha l’aspet-to di una mandorla, ed è addetta a conser-vare le emozioni, come la paura, l’ansia,e il piacere: se è danneggiata, si perde lamemoria di eventi emotivamente intensi,come il giorno del matrimonio.

- i gangli della base: sono gruppi di neuro-ni fondamentali per comandare i movi-menti.

Ma la parte più preziosa e più evoluta del

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Troncocelebrale

Talamo

Amigdala

Cortecciacelebrale

cervello è la corteccia cerebrale, respon-sabile di tutte le forme di esperienza consa-pevole. E’ la materia grigia, quella partefatta di circonvoluzioni a cui tutti pensiamoquando immaginiamo un cervello, e rico-pre cervello e cervelletto.Il cervello è fatto di due emisferi (mezzesfere) destro e sinistro, ciascuno diviso inquattro lobi. Ogni singola parte del cervel-lo ha una funzione distinta, anche se conqualche sovrapposizione.Il lobo frontale è responsabile della fun-zione motoria, della capacità organizzativae della espressione del linguaggio.Il lobo parietale sinistro è responsabiledella capacità di comprendere il linguaggioe di fare calcoli matematici, il destro èresponsabile della capacità di orientarsinello spazio.Il lobo occipitale è responsabile dellacapacità di percepire le immagini registra-

te dall’organo della vista e di interpretarle.Il lobo temporale governa l’udito, lamemoria a lungo termine e il comporta-mentoI due emisferi comunicano fra loro attra-verso una specie di autostrada della vitacomposta da neuroni speciali chiamaticorpo calloso.

Nel cervello destra e sinistra sono uguali?NO: la parte destra del cervello controllale funzioni del lato sinistro del corpo, e lasinistra controlla il lato destro: dalla testain giù. I prolungamenti dei neuroni si incrocianoquando dal cervello entrano nella colonnavertebrale.

Ogni parte governa una funzione?NO: per esempio la corteccia occipitaledestra registra il campo visivo di ambedue

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gli occhi, mentre la sinistra controlla solo ilcampo visivo destro: un Ictus nel cervellet-to può provocare perdita della visione dimetà del campo visivo (emianopsia) oppu-re cecità.

La capacità di parlare da cosa dipende?La sede che governa il linguaggio è nellaparte sinistra della corteccia cerebrale.Ma il coordinamento dei muscoli dellabocca e del viso che articolano i suoni ri-siede nel lobo frontale. E la capacità di comprendere e di interpre-tare il significato delle parole sta in un’al-tra sede, che comunica con la precedentegrazie all’intensa attività di un gruppo dineuroni specializzati.

Che cosè l’emiparesi?E il difetto di movimento e di sensibilità dimetà del corpo provocato da un Ictus: èmolto grave se colpisce la parte che gover-na il linguaggio o il movimento, o la sensi-bilità o la capacità di comprendere.

Si può recuperare dall’Ictus?SI: il nostro organismo è straordinariamen-te complicato, ma magnifico nella sua per-fezione. Quando alcune cellule muoiono,altre cellule possono accendersi e impararea svolgere la funzione perduta: un pazientecolpito da Ictus può recuperare la parola o

il movimento facendo con costanza gliesercizi necessari per insegnare alle celluledi riserva a svolgere la funzione perduta.E’ un processo di apprendimento che ripro-duce quello svolto dal bambino che deveimparare a parlare, utilizzando le celluleattrezzate per questa funzione.

Quali sono le cause di Ictus nei giovani?• La dissezione della parete delle arterie

che portano il sangue al cervello.• Un embolo partito da un cuore con val-

vole difettose.• Il “disordine” ormonale creato dall’uti-

lizzo di contraccettivi (pillola), dalla gra-vidanza o dal parto.

• Un sangue che tende a coagulare troppo(trombofilia).

• Un elevato livello di omocisteina circo-lante nel sangue (iperomocisteinemia).

• Un difetto della parete che divide nelcuore l’atrio destro dal sinistro (forameovale pervio o FOP).

• L’abuso di alcool e di stupefacenti.

Che cos’è l’Ictus?E’ il risultato del danno o della morte dialcune cellule del cervello.

E’ sempre grave?Dipende dall’importanza e dal numerodelle cellule colpite. Nel cervello, quandoun’arteria si chiude, altre arterie provvedo-no a portare il sangue necessario al territo-rio sofferente, attraverso i circoli collatera-li, particolarmente ricchi ed efficienti.Questa è una protezione speciale per unorgano molto prezioso.

Tutti gli Ictus sono uguali?NO: un Ictus può essere causato da una

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L’ICTUS COLPISCE SOLO GLI ANZIANI?

Purtroppo no: se prendiamo una città di100.000 abitanti, ogni anno 10 vengonocolpiti da Ictus prima dei 45 anni: anchea 16, o a 12 anni. L’Ictus colpisce anchele donne, soprattutto prima dei 30 anni.

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essere anche definito infarto cerebrale.La rapidità con cui si ristabilisce il flussonel vaso colpito è determinante nel recupe-ro della vitalità e della funzione delle cellu-le danneggiate.L’Ictus emorragico è spesso provocato daipertensione, cocaina, aneurismi cerebrali,abuso di alcool.

Che cos’e’ un TIA?TIA è un acronimo per Attacco Ischemicocerebrale Transitorio. Per definizione ètransitorio, quindi i sintomi regredisconocompletamente nell’arco di qualche minu-to, fino a qualche ora. Di fatto è un Ictusischemico, così piccolo da non essere visi-bile alla Risonanza o alla TAC, ma abba-stanza importante da provocare sintomi.

Il cuore dell’adulto è diviso in due parti:la sinistra contiene sangue pulito prontoper essere spedito attraverso le arteriealle cellule più lontane, la destra contienesangue sporco pronto per essere inviato aripulirsi nei polmoni.Sangue pulito e sangue sporco non si me-scolano, per la presenza di una paretechiamata setto. Il bambino che sta nelgrembo materno non respira, i suoi pol-moni non funzionano, perchè la madrerespira per lui e gli invia sangue ossige-nato attraverso il cordone ombelicale.Quindi nel suo cuore la parete che divideil cuore destro dal sinistro permette ilpassaggio del sangue da una parte all’al-tra grazie alla presenza di una finestra,chiamata forame ovale. Così come dopola nascita la fontanella presente sul cra-

emorragia (uno su cinque) o da una ische-mia (quattro su cinque).Nel primo caso un’arteria del cervello sirompe, il sangue impregna i tessuti (emato-ma), occupa spazio, schiaccia le cellulefacendole soffrire, e rallenta la circolazionedel sangue nella zona colpita, danneggian-do altre cellule.Nell’Ictus ischemico la circolazione inun’arteria, o in una vena, si arresta, percolpa di un Trombo o di un Embolo, il san-gue non arriva e le cellule soffrono e dopopochi minuti muoiono, perdendo la capacitàdi esercitare la loro funzione.

L’Ictus è come l’infarto?L’Ictus ischemico è come un infarto, chenon colpisce il cuore ma il cervello: può

nio dei bambini si chiude con il passaredel tempo, anche il forame ovale dovreb-be chiudersi nell’arco dei primi mesi divita, grazie a una specie di “tendina” checalerà sul forame e lo manterrà chiuso,impedendo che il sangue ossigenato nellaparte sinistra del cuore si mescoli conquello “sporco” nella parte destra.In molte persone (30 su 100!) questoforame non si chiude perfettamente: unosforzo, un colpo di tosse, uno starnutopossono provocare il sollevamento tem-poraneo della “tendina” e stimolare ilsangue a produrre piccoli Trombi. Manon sempre: di solito questi si sciolgonoimmediatamente, a volte un frammentopuò diventare un Embolo che viaggeràcon il sangue fino a chiudere un’arteriacerebrale, provocando un Ictus.

UNA FINESTRA NEL CUORE

Alcune cellule soffrono, ma non muoiono,e sono in grado di recuperare la propriafunzione. E’ un campanello d’allarmeimportante, che non va trascurato, masegnalato al medico che consiglierà gliaccertamenti necessari. Oggi un TIA vieneconsiderato importante quanto un ICTUSvero e proprio, perché le immagini dellaRisonanza magnetica, sempre più sofistica-te, evidenziano che l’estensione del dannoè più grande di quanto i sintomi lascereb-bero supporre.

Perché avviene un TIA?Per colpa di un piccolo coagulo di sangue(Trombo o Embolo) che rallenta o riducetemporaneamente la circolazione del san-gue nelle arterie del cervello.

C’è differenza fra Trombosi ed Embolia?No: il Trombo è un coagulo che si formanelle arterie o nelle vene del cervello.L’Embolo è un frammento di Trombo viag-giante che arriva da lontano, di solito dallearterie carotidi, dal cuore o dall’aorta.

Il Trombo si forma solo nelle arterie?No, anche delle vene.

Che cosa sono le carotidi?Sono le due grandi arterie che portano ilsangue dal cuore al cervello, una a destra euna a sinistra; ciascuna si divide in duerami, uno esterno e uno interno.

Che cos’è una placca?E’ una protuberanza sulla parete interna diun’arteria: come il resto del nostro corpo,anche le arterie invecchiano, si ispessisco-no, si infiammano, e producono placcheaterosclerotiche. La placca è una zonainfiammata, come un “foruncolo”: contie-ne grassi e cellule infiammatorie. Sullaplacca si depositano frammenti di Trombo.

Le carotidi invecchiano nello stesso modo?NO: in alcune persone le carotidi si amma-lano e invecchiano prima, per ragioni gene-tiche (abbiamo ereditato dai nostri genitori ilcodice secondo il quale il nostro organismoinvecchierà), ma soprattutto per gli insultigenerati da sostanze nocive, come: coleste-rolo, zucchero, fumo, pressione elevata nonriconosciuta e non curata per tempo.

Perché si forma un Embolo dal cuore?- perché il cuore si muove in modo scom-

posto (aritmia o fibrillazione);- perché il cuore si muove poco e male

(dopo un infarto);8- perché il cuore è ingrandito e dilatato

(cardiopatia dilatativa).Se il sangue ristagna nella cavità del cuore,coagula e forma piccoli Trombi che possonosciogliersi senza conseguenze o rimanereall’interno del cuore stesso (Trombosi ven-tricolare o intracavitaria) o frammentarsi epartire come Emboli attraverso le arterie.

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Localizzazione dell’Ictus Lato lesionato

Incrocio dei nervi

Latocon sintomi

L’Embolo può partire da una valvola?SI: quando una valvola del cuore si amma-la, o invecchia, il sangue cerca di guarirla,formando piccoli coaguli (Trombi) sui suoilembi: ma questi si aprono e si chiudono adogni battito cardiaco e permetteno il distac-co dei coaguli che diventano Emboli.

L’Aterosclerosi provoca Ictus?SI. Aterosclerosi è un termine medico cheindica la presenza di placche di grasso sullepareti interne delle arterie: è responsabiledel 95% degli infarti del cuore (infartomiocardico), ma solo del 15% degli Ictus

cerebrali. L’Ictus provocato da aterosclero-si è spesso preceduto TIA subentranti.Spesso l’aterosclerosi colpisce l’aorta(l’arteria principale che dal cuore portasangue a tutto il corpo attraverso i suoirami): all’uscita dal cuore essa descrive unarco, sul quale si possono formare placche(depositi di grasso) o calcificazioni, chestimolano la deposizione di Trombi, i qualipossono staccarsi diventando Emboli.

Le placche aterosclerotiche sono sempreuguali?NO: non sono passive come un tappo chechiude una bottiglia! Sono lesioni dinami-che, attive, nelle quali le cellule infiamma-torie e riparatrici sostengono una dura lottacon il colesterolo, nel tentativo di guarire laparete dell’arteria. Quando una placca sirompe, il sangue per ripararla forma uncoagulo (Trombo), che può ingrandirsi finoa chiudere completamente il passaggio delsangue, oppure rompersi e generare Em-boli. Le placche più pericolose sono quellea superficie irregolare. Quando occupanopiù del 70% del lume (diametro) del vaso,devono essere valutate dal medico per uneventuale intervento che le rimuova e ripri-stini la circolazione del sangue.

Le placche si possono vedere?SI: con l’ecocolordoppler dei Tronchi So-vraortici (TSA) o, in casi più complessi,con l’angioRMN o l’angioTAC.

Che cos’è la dissezione?È la separazione dei foglietti che costitui-scono la parete interna dell’arteria, permet-tendo il contatto fra il sangue circolante ele sostanze che stanno sotto l’endotelio (lepiastrelle che foderano l’interno delle arte-

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SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE

• mancanza di forza in un braccio, inuna gamba, in una mano, più raramen-te in ambedue;

• mancanza di sensibilità in una partedel corpo;

• perdita della capacità di vedere, o divedere una parte, in un solo occhio;

• perdita della capacità di parlare;• incapacità di comprendere quello che

ci stanno dicendo;• perdita dell’equilibrio o senso di insta-

bilità;• lancinante mal di testa;• incapacità di coordinare il pensiero

con la parola;• perdita dell’orientamento, o della ca-

pacità di riconoscere le persone che cistanno intorno.

Questi sintomi non devono essere sot-tovalutati quando si manifestano inmodo improvviso, e riguardano solouna parte del corpo, la destra o lasinistra, non ambedue contempora-neamente.

rie) e attivando la formazione di un Trombo. La dissezione può esser causata da uno sti-ramento dell’arteria (“colpo di frusta”sulla colonna cervicale per un incidente) oda una malattia infiammatoria della paretearteriosa (arterite) o da una fragilità strut-turale congenita della parete stessa.

Come reagisce il cervello alla Trombosi?Bene e male.Bene quando altre arterie cercano di porta-re sangue alla zona colpita attraverso viealternative, oppure quando il Trombo siscioglie in fretta.Male quando la zona colpita è estesa, siinfiamma, produce liquidi che occupanospazio e aumentano la pressione all’internodel cranio, schiacciando altre arterie edestendendo il danno. Paradossalmente,quando il Trombo si scioglie, la ripresaimprovvisa del flusso di sangue può provo-care piccole emorragie: questo spiega per-ché l’Ictus provocato da ischemia a volte sicomplica con un’emorragia.

Come si previene l’Ictus?Come si previene l’infarto: mantenendo lapressione del sangue nella norma, curando

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il diabete, mantenendo il peso ideale, evi-tando il fumo di sigaretta e le droghe, limi-tando il consumo di grassi e di alcool, fa-cendo attività fisica tutti i giorni, control-lando periodicamente il cuore (ECG o elet-trocardiogramma) e segnalando al medico idisturbi prima che diventino più gravi.

Che cos’è la fibrillazione?Non è una malattia, ma un disturbo delritmo del cuore, nella sua parte alta (atri):invece di battere regolarmente il cuore“frulla”. Questo ritmo scomposto interferisce con lacircolazione del sangue verso gli organi,provocando senso di capogiro e debolezza.Un cuore che fibrilla non si svuota comple-tamente ad ogni contrazione, e il sangueche ristagna forma piccoli Trombi, cheviaggiano nelle arterie come Emboli, cheraggiungeranno il cervello: è così che lafibrillazione può provocare un TIA (attac-co ischemico cerebrale transitorio) oppureun Ictus.

TROPPO FACILE? GIÀ SENTITO?

La prevenzione dell’Ictus cerebrale è tal-mente semplice da essere sottovalutata.Una recente indagine ha rilevato che 97persone su 100 fra coloro che hanno piùdi 50 anni ignorano quali siano i segnalid’allarme di un Ictus!Tutti, e in particolare coloro che hannopiù fattori di rischio per Ictus, dovrebbe-ro conoscere questi sintomi, e sapere checosa fare

OMOCISTEINAE CERVELLO

L’omocisteina è un aminoacido presen-te nel sangue di tutti. E’ indispensabile per il metabolismodelle cellule. In quantità adeguata è preziosa, inquantità eccessiva danneggia le paretidelle arterie e delle vene, e può provo-care una Trombosi. Piccoli Ictus ripetuti e silenti causati daun elevato livello di omocisteina pos-sono rovinare progressivamente le fun-zioni cerebrali (vasculopatia cerebralecronica), e nel tempo provocare de-menza. Le vitamine del gruppo B aiutano amantenere normali livelli di omocistei-na nel sangue, così come un’alimenta-zione ricca di frutta e verdura e poveradi grassi.Negli USA da circa quindici anni lefarine (cereali) sono state arricchite conFolina (vitamina B9): da allora ilnumero degli Ictus si è ridotto, forsegrazie all’efficacia di questa vitaminanel ridurre i livelli di omocisteina.Gli scienziati stanno lavorando datempo per comprendere meglio i mec-canismi attraverso i quali l’omocisteinaprovoca Trombosi.E’ probabile trovare elevati livelli diomocisteina in persone che fumano, chehanno una ridotta funzione renale, chehanno una mutazione di un enzima(MTHFR) addetto al metabolismo del-l’omocisteina, che hanno malattie dellostomaco o dell’intestino.

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Se la fibrillazione rimane nell’atrio, puòessere riconosciuta e tenuta sotto controllo.Se si trasmette al ventricolo, può portarealla morte.

La fibrillazione si sente?A volte sì, ma non sempre: alcuni pazien-ti sentono il cuore battere in modo scom-posto e irregolare, sentono il cuore ingola, avvertono capogiri o difficoltà nelrespiro quando compiono sforzi anchepiccoli, come salire le scale. Alcuni inve-ce non la avvertono affatto, ed è il medicoche, con la palpazione del polso, l’auscul-tazione o con un elettrocardiogramma(ECG) conferma o esclude la presenza diquesta aritmia.

L’Ipertensione provoca Ictus?SI: è responsabile della maggior parte degliIctus emorragici, e spesso in persone cheassumono farmaci anticoagulanti o antiag-greganti.

Come si cura un Ictus?In ospedale, con il ricovero in una strutturacapace di riconoscerlo e di curarlo nelmodo più rapido e più efficace, con farma-ci anticoagulanti o antiaggreganti se è unIctus ischemico, o con l’osservazione e conl’intervento chirurgico se è un Ictus emor-ragico. Questa struttura si chiama StrokeUnit: come l’istituzione dell’Unità Coro-narica ha aumentato la probabilità di so-pravvivere a un infarto del miocardio, cosìci si aspetta che l’attivazione di Stroke Unitin numero sufficiente nel nostro Paese au-menti le probabilità di curare l’Ictus, ridu-cendo il numero di morti e disabili che essoprovoca.

IL CONSIGLIOAntonio Auricchio, presidenteRaimonda Filippone, segretarioElisabetta CaruttiEmilia GiordanoFrancesca ReverberiGianfranca SpottiOrietta PersicoTiziana Zametta

Comitato ScientificoSophie Testa, responsabileAdriano Alatri Oriana PaolettiSalvatore Pirelli, cardiologoLuigi Bettoni, neurologoDaniele Arisi, neuropsichiatra infantileCarlo Poggiani, pediatraGiovanni Fasani, pediatra del territorioAmilcare Acerbi, pedagogista

AGENDA 2006

21 settembreSALUTE CARDIOVASCOLARE DEI BAMBINI E OBESITÀDibattito fra gli esperti e la cittadinanza suldilagare dell’obesità infantile, sui metodi percontrastarla, sulle azioni comuni da pro-grammare per il prossimo anno.

8 ottobreGiardini Pubblici di Piazza RomaSALTANDO SULLE NOTEUna fusione ideale fra la tradizione musicale

della città e l’obiettivo di stimolare i bambi-ni a scoprire l’importanza dell’attività fisicacon giochi all’aria aperta, musica, allegria.

15 ottobreMARATONINA DI CREMONAUn’occasione condivisa per stimolare lapopolazione a muoversi e per distribuiremateriale informativo sull’attività dellaGemma ALT di Cremona.

AGENDA 2007

Febbraio“Donne e Trombosi”: convegno dedicatoalla prevenzione del tromboembolismovenoso in gravidanza. MarzoSerata dedicata ad ALT presso il TeatroPonchielli di Cremona con il Musical“Menopause”MaggioMese della salute: valutazione dei fattori dirischio per malattie vascolari negli ambientidi lavoro.MaggioQuestionario per raccolta dati sul problemaobesità infantile nella provincia di Cremona(Casalmaggiore, Cremona, Crema).

Per informazioni:ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi -Onlus -Gemma di CremonaSede: Centro Emostasi e Trombosi - AO Istituti OspitalieriLargo Priori 1 - 26100 Cremona

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Sull’albero di ALT sono fiorite dueGemme: una a Cremona, una a Ber-gamo. Sono nate dalla volontà e dalladeterminazione di persone che hannosposato la causa di ALT. Stanno giàdando frutti, e di giorno in giorno acqui-

buzione del questio-nario “Quanta salutehai in tasca” per la va-lutazione del rischiovascolare globale.

13 dicembreCONCERTO DI SOLIDARIETA’Nelle chiesa delle Grazie il coro di vociBianche “Armonia di Voci” ha regalato aipresenti 2 ore di dolce suggestione.

Associazioni, quotidiani e mezzi dicomunicazione hanno seguito e sostenutocon attenzione e generosità la nascitadella Gemma di Bergamo di ALT: a tuttiloro il nostro grazie di cuore.L’Eco di Bergamo, Il Bergamo, Il Giorno,La Voce, QUI Bergamo, Città dei Mille,Bergamo24cento. Rotary, Lions, Soroptimist, Fidapa,Kiwanis, InnerWheel, Associazione Ita-liana Donne medico e autorità cittadine.

AGENDA 2007

11 febbraioGara di Golf a sostegno dei progetti scienti-fici della Gemma ALT di Bergamo.

Per informazioni:ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi -Onlus -Gemma di BergamoSede: Ospedali Riuniti Pad. 30Largo Barozzi 1 - 24100 Bergamo

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Agenda 2006

7 febbraioSERATA DI BENVENUTO Ospiti di Giovanna Rigamonti Donati, il grup-po Soroptimist, i fondatori e i sostenitori diALT Gemma di Bergamo hanno incontrato laPresidente ALT nazionale Lidia Rota Vender.

17 marzoTROMBOSI INFANTILI In casa di Milena Tinaglia Curnis AnnaFalanga, Paolo Simioni e Lidia Rota Venderhanno illustrato il progetto “Registro delleTrombosi infantili”, condividendone gliobiettivi e lo sviluppo con Carlo Poggiani,pediatra, Giuseppina Auriemma, neonatolo-ga e Paola Rosaschino, ginecologa.

24-25 settembreGIORNATA MONDIALE DEL CUOREGazebo di ALT in piazza Pontida con distri-

steranno forza e trasmetteranno coinvol-gente entusiasmo: saranno la forza concui l’albero di ALT si arricchirà di nuovovigore e raggiungerà i suoi obiettivi isti-tuzionali, arrivando sempre più vicino achi ha bisogno di noi.

IL CONSIGLIOMilena Tinaglia Curnis, presidenteMarika Curnis, segretarioEttore Gabrieli, tesoriereGiovanna BosatelliCaterina GabrieliClaudia PandiniQuirino PelandiMaridda Rota

Comitato ScientificoAnna Falanga, responsabileMarina Marchetti

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CHOB Nel marzo 2004, EHN - European HeartNetwork ha attivato 20 Fondazioni e As-

sociazioni di tutti ipaesi dell’Unionesu un progetto pa-neuropeo denomi-nato CHOB: Chil-dren, Obesity andAvoidable Disea-ses (Bambini, obe-sità e malattie as-sociate evitabili),

co-finanziato dalla Commissione Europea. ALT ha coordinato il progetto in Italia.

Iª fase: Marzo 2004 - Febbraio 2005Con le informazioni raccolte sull’impattoche il marketing di prodotti non salutari hasulle abitudini alimentari dei bambini, è statopubblicato il rapporto “Il marketing dei pro-dotti non salutari rivolto ai bambini inEuropa”, tradotto in 16 lingue (disponibile inALT, in italiano).IIª fase: Marzo 2005 - Novembre 2006Ciascun Paese dell’Unione ha organizzatoun’evento mediatico mirato a diffondere idati raccolti nel rapporto, con l’obiettivo dipuntare i riflettori sul grave problema del-

l’obesità infantile e di trovare alleanze stra-tegiche indispensabili per combatterla e pre-venirla. Il 9 maggio 2005 ALT ha organizzato aMilano presso Assolombarda il convegno“Pubblicità alimentare, roba da bambi-ni?” al quale sono intervenuti esperti medi-ci, responsabili diaziende alimentari edella pubblicità, chehanno dato vita algruppo di lavoro“Bambini e obesità”.IIIª fase: Dicembre2005 - Ottobre 2006Ciascun Paese Mem-bro dell’Unione Eu-ropea ha delineatocontromisure concre-te per contrastare l’e-pidemia dell’obesitàinfantile, attivando una consultazione nazio-nale tra Terzo settore, Istituzioni e privaticon l’obiettivo di raggiungere un consensonazionale sulle possibili soluzioni politichenella lotta all’obesità infantile. Sono state individuate 5 priorità per ogniNazione che hanno costituito la base per losviluppo di linee guida nazionali nella lotta

all’obesità infantile.ALT ha coinvolto in que-sta fase attori appartenen-ti a settori eterogenei:Medici, Associazioni diconsumatori, Istituzioni,Associazioni di pubblici-tari e Terzo settore.Queste le 5 priorità in-dividuate dai partecipantiper contrastare l’obesitàinfantile:• Educazione alimentare e

alla salute nelle scuole

Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’Europa

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EHN: ANNUAL WORKSHOP ANDGENERAL ASSEMBLY 2005Tra il 17 e il 19 maggio a Ginevra si è tenu-to il meeting dei Membri di EHN. Un appuntamento annuale che dà la possibi-lità di condividere esperienze, progetti einformazioni e che rappresenta un importan-te momento per valutare quanto fatto nelcorso di un anno e quanto ancora rimane dafare nella lotta quotidiana contro le malattiecardiovascolari. Oltre 60 partecipanti, provenienti dai 25paesi UE ed extra UE, in rappresentanzadelle organizzazioni aderenti a EHN.

PPRROOGGEETTTTIIPPEERR IILL 22000077

Nel 2007 sarà attivo un nuovo pro-getto di prevenzione delle malattiecardiovascolari nella donna, pro-mosso dall’Unione Europea in colla-borazione con EHN - EuropeanHeart Network e ESC - EuropeanSociety of Cardiology. Anche in questa occasione ALT rea-lizzerà il progetto in Italia.

Una finestra sull’EuropaUna finestra sull’Europa

• Miglioramento delle infrastrutture sportivepubbliche

• Miglioramento dell’educazione alla salutea livello di media e di comunità

• Controllo sulle vendite di alimenti nelleistituzioni pubbliche

• Controlli sulla pubblicità di alimenti ebevande.

I risultati di tutte le consultazioni tenutesi neivari paesi Europei sono stati raccolti in un do-cumento unico che verrà sottoposto all’atten-zione della Commissione Europea e servirà dadocumento di posizione per azioni di advoca-cy volte a stimolare cambiamenti nelle politi-che comunitarie e di ogni singola nazione.

E’ stata l’ultima tappa di un progetto che hacoinvolto organizzazioni Europee e Italiane.Un ringraziamento particolare va a tutti colo-ro che hanno dato il loro importante contri-buto al progetto nell’arco di questi tre anni:• Dott. Luigi Magnoli (Regione Lombardia

– Direzione Generale Sanità)• Dott.ssa Gabriella Gera (Provincia di

Milano – Assessorato all’Istruzione)• Prof. Alessandro Sartorio (Istituto Au-

xologico Italiano IRCCS)• Dott.ssa Margherita Caroli (European

Childhood Obesity Action Group)• Dott.ssa Sophie Testa (Gruppo di lavoro

sull’obesità infantile di Cremona)• Dott. Antonio Marziale (Osservatorio sui

diritti dei minori)• Prof. Antonio Peracino (Fondazione Italia-

na per il Cuore)• Dott.ssa Emanuela Bianchi (Altroconsumo)• Dott. Giovanni Squitieri (Federalimentare)• Dott. Giulio Malgara (UPA – Utenti Pub-

blicitari Associati)• Dott. Maurizio Zucchi (COOP – Coope-

rativa di consumatori))• Dott.ssa Michela Vuga (AGR - Agenzia

Giornalistica)

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Settembre 2005

SALUTE CARDIOVASCOLARE DEI BAMBINI E OBESITA’Convegno dedicato all’emergenza obesitànei bambini e alla prevenzione dellemalattie cardio e cerebrovascolari in bam-bini e adoloscenti, è stato organizzatodalla Gemma ALT di Cremona presso laCamera di Commercio

XVIII Trofeo Golf ALTE’ proseguito con successo toccando i piùprestigiosi campi italiani grazie anchealla cortese e generosa collaborazione diPresidenti, Direttori e Segretari dei 30Circoli che ospitano il nostro Trofeo, checontinua ad essere un grande successo.Grazie agli amici di ALT che con il lorocontributo hanno permesso di coprire lespese e, naturalmente, ai giocatori.Stiamo organizzando il XIX Trofeo ALT2007 che si aprirà con la gara di Romapresso il Circolo Olgiata Golf Club il 10e 11 febbraio 2007.Per ulteriori informazioni contattareChiara e Serena Chistoni in ALT.

Ottobre

IN TEATRONuovi spettacoli a Genova e Udine, il cuiricavato, come sempre, sostiene la ricercascientifica nel campo della Trombosi.

Lavoriin corso

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Novembre

SETTIMANA DELLA SALUTECome è ormai tradizione, anche quest’an-no, un gruppo di pazienti accompagnatida due medici ha passato una settimanadedicata al relax, al benessere, all’attivitàfisica in allegria a Monastir in Tunisia.L’obiettivo di questa vacanza è dimostra-re che anche chi ha avuto un incontro rav-vicinato con un Infarto, con un Ictus cere-brale, con una malattia da Trombosi o daEmbolia può vivere bene.La settimana si ripeterà anche il prossimoanno, per informazioni contattare ALT.

AGENDA ALT 2007 Grazie alla disponibilità del Corriere

della Sera e a un’idea diLudovico Giussani, l’A-genda ALT 2007 è statadiffusa attraverso le edi-cole in 80.000 copie.Al momento di andare instampa non abbiamo irisultati economici del-l’operazione: ma già sap-piamo che questo progettoha avuto successo per lenumerose pagine di pub-blicità regalate da RCS, leinterviste e la disponibili-

tà di Mike Buongiorno, Paolo Bonolis eAlessandro Cecchi Paone che lo hannosostenuto.E’ il primo passo di un’operazione di pre-venzione delle malattie cardio e cerebro-

Alba sul lago salato nel deserto tunisino

vascolari nella donna, promosso dallaUnione Europea in collaborazione conEHN – European Heart Network – e ESC– European Society of Cardiology, cheabbiamo chiamato operazione Salvacuore.

OPERAZIONE “BASSO IN SALE”Con un’azione di Corporate SocialResponsibility ALT e Calvo hanno con-cordato il lancio sul mercato di prodotti abasso contenuto di sale, fondamentali peril controllo dell’ipertensione. I dettaglinel prossimo numero di Salto.

HANNO PARLATO DI NOIMario Pappagallo (Corriere della Sera), SaraGandolfi (Corriere Magazine), Tiziana Gallese(L’eco di Bergamo), Costanza Vismara (IlNuovo Giornale di Bergamo), Paola Savino(Giornale di Napoli), Elisabetta Quinzani (VitaCattolica-Cremona), Daniela Pecci (Topsalute),Giulio Grilletta (Crotonese), GianfrancoMoriondo (Optima Salute), Laura Bosio, LaRepubblica, La Nuova Sardegna, Il Giornaledell’Umbria, Il Giornale, Il Sole 24 Ore,Bambini e Nutrizione, Corriere del Giorno,Humanitas Salute, La Provincia di Cremona, LaVoce di Bergamo, L’Esagono, Giornale diVicenza, Daily Media, Il Tempo, Pubblicità ItalToday, Gazzetta del Sud, La Sicilia.

ALT ringrazia...e grazie anche aMediamed Edizioni Scientifiche S.r.l., FurioCicogna, Anna Santambrogio, RobertoDabbene, Aldo Coppola, Prof. NicolaSorrentino, Terme di Saturnia, Laura Auguzzi,Studio Menichino e Ass.ti, Alessandro Orlandi,Annalisa Rota Padrone, Federica Moscardini e atutti i volontari di ALT.

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CCOONNVVOOCCAAZZIIOONNEEDDEELLLL’’AASSSSEEMMBBLLEEAA

DDEEII SSOOCCII AALLTT

L’assemblea dei Soci ALT (riservata aiSoci 2006) è convocata per il giorno27.03.2007 alle ore 9.30 in prima con-vocazione e alle 10.00 in seconda con-vocazione, presso lo Studio NotarileRoveda – via Mario Pagano, 65 –Milano, per discutere e deliberare sulseguente ordine del giorno:

• Approvazione del rendiconto al 31dicembre 2006

• Relazione del Presidente per il 2006e programmi per il 2007

• Relazione del Collegio dei Revisoridei Conti

• Aggiornamento delle cariche delConsiglio Direttivo e del Collegiodei Revisori dei Conti

• Varie ed eventuali

Il Presidente – Lidia Rota Vender

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QUALORA NON POTESSE PARTECIPARE, PUÒ DELEGARE UN ALTROSOCIO A RAPPRESENTARLA, INOLTRANDO VIA FAX (02.72021776) O VIAPOSTA (ALT - VIA C. CORRENTI 14 - 20123 MILANO) QUESTO TAGLIANDO:

Io sottoscritto

il signor/la signora

e a votare in mia vece

Firma

Data

marzo 2007delego a rappresentarmi all’Assemblea dei soci di ALT del 27

SMCostam

FI

LA TROMBOSI È UN NEMICO CHE POSSIAMO COMBATTERE INSIEME

Per questo ho deciso di sottoscrivere un abbonamento annuale a SALTO e disostenere l’Associazione per la Lotta alla Trombosi.Ho scelto di abbonarmi in qualità di:

■■ Socio Ordinario e 17 ■■ Socio Benemerito e 300

■■ Socio Sostenitore e 60 ■■ Nuovo ■■ Rinnovo

Faccio pervenire il mio contributo attraverso:

■■ Versamento su conto corrente postale n. 50294206

■■ assegno bancario non trasferibile intestato all’Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus

■■ bonifico bancario sul c/c n° 000000013538 ABI 05048 CAB 01604 CIN Vpresso: Banca Popolare Commercio e Industria Ag 4 - Milano

SALTO 61

■■ addebito carta di credito ■■ Carta Attiva ALT ■■ Carta Sì ■■ MasterCard ■■ VISA

n° carta ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

mese/anno di scadenza ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

data di nascita ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

firma del titolaredella carta

Avrò diritto a ricevere SALTO in abbonamento postale a questo indirizzo

Nome Cognome

Via N.

CAP Città

Provincia Età Telefono

ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI - OnlusVia Cesare Correnti, 14 - 20123 Milano - tel. 02 720 11 444

Rendiconto al 31 dicembre 2005ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi - Onlus

via C. Correnti,14 - 20123 MilanoC.F 97052680150 - P. IVA 10096950158

ENTRATE RISERVE PER IL FINANZIAMENTO ALLA RICERCA

Contributi e donazioni 255.179,82 Fondo Malattie del Polmone 8.853,67

Proventi finanziari straordinari 2.545,92 Fondo ALT Professorship 111.554,69

Totale entrate 257.725,74 Fondo Infermieri 15.500,00

Fondo ACCT-Cardiochirurgia 12.900,00

Fondo Trombosi Cerebrali 11.965,00

Adotta un nuovo medico 7.287,16USCITE

Sostegno alla formazione 85.847,94Fondo Trombosi Infantili 27.219,26

Campagne e materiale educativo 89.174,63Progetto CHOB 7.679,46

Costi del personale e affitti 117.780,71Totale 205.279,78

Quote associative, oneri finanziari estraordinari e svalutazionemateriale educativo 4.377,77

Il rendiconto di ALT è certificato gratuitamente da Deloitte & ToucheTotale uscite 279.893,89 ALT ringrazia

e risponde ai criteri del Codice della Trasparenza diSummit della Solidarietà. (www.summitsolidarieta.it)

Consenso al trattamento dei dati personali. Ai sensi della legge( D. Lgs. n.196/2003) acconsento al trattamento dei dati personali da parte di ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi -Onlus a fini

miei dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi –Onlus via Cesare Correnti 14 – 20123 Milano.

FIRMA.......................................................................

statistici e per invio di materiale informativo, pubblicitario e promozionale. Dichiaro di essere informato che a norma dell’ art. 7 del D.Lgs. 196/03, in ogni momento e gratuitamente potrò avere accesso ai

Si prega di compilare in stampatello e di inviare in busta affrancata a: ALT - Associazione per la Lotta alla Trombosi - Via C. Correnti, 14 - 20123 Milano

A chi ha acquistatol’Agenda intelligente 2007

poche copie dell’Agenda 2007 sono ancora disponibili in ALT: per informazioni 02 720 11 444

Graziedicuore!

Da ALT eda Alessandro Cecchi Paone