ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

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Antonio Caperna Antonio Caperna Applicazioni delle tecnologie ICT Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali al settore dei Beni Culturali

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Si discorre dell'uso della ICT (Information Communication Technology)

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Antonio CapernaAntonio Caperna

Applicazioni delle tecnologie ICT Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturalial settore dei Beni Culturali

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Antonio CapernaAntonio Capernahttp://www.tipus.uniroma3.it

http://www.nexuslab.org [email protected]

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MODULI TEORICI (MT)MODULI TEORICI (MT)

MT1 MT1 –– elementi generali e politiche UE sulla ICTelementi generali e politiche UE sulla ICTMT2 MT2 –– tipologie di ICTtipologie di ICTMT3 MT3 –– InternetInternetMT4 MT4 –– applicazioni in ambito urbanoapplicazioni in ambito urbanoMT5 MT5 –– esempi applicativi sul patrimonio culturaleesempi applicativi sul patrimonio culturaleMT6 MT6 –– sistemi informativisistemi informativiMT7 MT7 –– sistemi GISsistemi GIS

MODULI APPLICATIVI (MA)MODULI APPLICATIVI (MA)MA1 MA1 –– web designweb designMA2 MA2 -- ……

Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

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Per “beni culturali” s’intendono l’insieme di artefatti (oggetti, pitture, sculture, edifici) ma anche tradizioni, costumi, che in qualche modo costituiscono il nostro “patrimonio culturale”, tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto. Concretamente possiamo dire che si tratta di parchi archeologici, musei, oggetti di valore storico-artistico, edifici rilevanti, monumenti, chiese, quadri, mobili, arredi, oggetti di culto, tessuti, ed anche città, strutture urbanistiche, tradizioni popolari, tradizioni alimentari, tradizioni culinarie, tradizioni religiose ecc..

Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

In relazione alla finalità, le principali applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali possono essere classificate come segue:

Management (Gestione, Catalogazione & Tutela)Management (Gestione, Catalogazione & Tutela)Studio e ricercaStudio e ricercaComunicazioneComunicazione--divulgazionedivulgazioneFormazioneFormazioneFruizioneFruizioneDiagnosi & RestauroDiagnosi & Restauro

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

Management (Gestione e Catalogazione)Management (Gestione e Catalogazione)applicazione di database al fine applicazione di database al fine di conoscere quali sono i vari beni, le loro caratteristiche generali, la loro collocazione, il loro stato di manutenzione ecc.

applicazioni che consentono una migliore (piapplicazioni che consentono una migliore (piùù efficace e a efficace e a minor costo) gestione del patrimonio culturale da parte di museiminor costo) gestione del patrimonio culturale da parte di musei, , diocesi, sovrintendenze, etc.diocesi, sovrintendenze, etc.

TutelaTutelaapplicazioni che consentono di tutelare il patrimonio, sia contrapplicazioni che consentono di tutelare il patrimonio, sia contro o atti criminosi sia rispetto a calamitatti criminosi sia rispetto a calamitàà naturali (ad es. carta del naturali (ad es. carta del rischio, rischio, ovvero una mappa sul territorio di tutti beni culturali:una base di dati che cataloghi tutti i beni a rischio potenziale, con le informazioni necessarie per decidere cosa fare per un prontointervento.

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

Studio e ricercaStudio e ricerca:: applicazioni che favoriscono le attivitapplicazioni che favoriscono le attivitàà di studio di studio e di ricerca inerenti ai beni culturali. e di ricerca inerenti ai beni culturali.

Cartografia: applicazioni di mappe cartografiche usate per studiare il territorio (as es. per l’archeologia)

Analisi: varie applicazioni che consentono di studiare in profonditàedifici e oggetti, ad esempio per verificare le tecniche utilizzate, imateriali, lo stato di conservazione ecc.. (termografia, RX, laser scanner, etc.)

Ricostruzioni virtuali: ricostruzioni di edifici o ambienti non piùesistenti; queste applicazioni sono di interesse anche per la comunicazione.

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

ComunicazioneComunicazione--divulgazionedivulgazione: applicazioni che consentono di : applicazioni che consentono di ““comunicarecomunicare”” al grande pubblico la rilevanza del nostro al grande pubblico la rilevanza del nostro patrimonio culturale, sia a scopo divulgativo generale che per patrimonio culturale, sia a scopo divulgativo generale che per favorire il turismo. favorire il turismo.

Applicazioni multimediali interattive Siti Web Applicazioni per palmari e apparecchi mobili Ricostruzioni Virtuali Giochi interattivi Applicazioni educative

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

FormazioneFormazione: applicazioni rivolte ai giovani studenti per aiutarli : applicazioni rivolte ai giovani studenti per aiutarli negli studi.negli studi.

Queste applicazioni fungono da supporto alle attività di studio. Ancora una volta stiamo parlando della realtà nordamericana piuttostoche di quella italiana. Si tratta di applicazioni di e-Learning, specializzate per il settore dei beni culturali. Materiali educativi, documenti e, soprattutto, immagini, vengono messi a disposizionedegli studenti. Il consorzio AMICO, per esempio, mette a disposizionedi studenti delle università consorziate immagini di opere d’arte di elevato livello, fornite da alcuni principali musei mondiali; va rilevato che al consorzio non partecipa alcun museo italiano.

FruizioneFruizione: applicazioni che consentono di fruire in modo pi: applicazioni che consentono di fruire in modo piùùefficace del patrimonio culturale (palmari, efficace del patrimonio culturale (palmari, etcetc.).)

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

Diagnosi e RestauroDiagnosi e RestauroIl problema della diagnostica applicata ai beni culturali, in generale, èquello di riuscire ad ottenere informazioni dettagliate e accuratesullo stato di un bene (oggetto, scultura, affresco, edificio ecc.) senza danneggiare in alcun modo (o il meno possibile) il bene stesso.Per il Restauro vale lo stesso discorso, ovvero le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni non hanno un ruolo da protagoniste in queste attività di diagnostica.

Le loro potenzialità, allo stato possono esprimersi attraverso il tele-rilevamento ai fini diagnostici: come per altre misure “ambientali” dei sensori (opportunamente dislocati sul territorio e/o in edifici) potrebbero inviare i loro dati in modo continuo a delle centrali informatizzate, che potrebbero sintetizzarli per renderli più leggibili agli espertiNelle ricostruzioni virtuali per le operazioni di restauro

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

ELEMENTI DI PARTICOLARE INTERESSE ANALIZZATI

Applicazioni multimediali interattive Siti Web Applicazioni per palmari e apparecchi mobili Ricostruzioni Virtuali Giochi interattivi Applicazioni educative

ELEMENTI APPLICATIVI DA SVILUPPARE

Web design

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Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali:

le politiche

Arch. Antonio CapernaWeb site: http://www.nexuslab.org

E-mail: [email protected]

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I n d i c eLe trasformazioni nella società: dalla società razionalista alla network societyUNESCONuove tecnologie digitali e preservazione delpatrimonio culturale: le basi politiche dell’UEObiettivi politici dell’UEIl 7° European Framework ProgramGli elementi strategici per la preservazione e diffusionedel patrimonio culturaleIl progetto europeo MinervaLinee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Software open source (OSS) Possibili ruoli della ICT nei processi di cambiamento (Esperienze europee)

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Dalla società razionalista alla network society

The Information Age: Economy, Society, and Culture(1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè:

• informational economy, ovvero una strutturazione dei processi economico-finanziari dove la conoscenza, l’informazione e la tecnologia assumono un ruolo chiave, anche in quei settori più tradizionali come l’agricoltura e l’industria manifatturiera

• processi economici globali, ovvero dipendenza delle economie nazionali o regionali da processi e dinamiche su scala planetaria;

• il network rappresenta una nuova forma di organizzazione che caratterizza le attività economiche e che sta estendendo la sua logica anche ad altri domini

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The Information Age: Economy, Society, and Culture(1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè:

• la cultura della realtà virtuale, ovvero l’emergere di nuovi modelli, nuovi simbolismi della cultura organizzati attorno alle nuove tecnologie. La nuova forza dei media, molto spesso estremamente diversa e mirata rispetto alle precedenti modalità di comunicazione, hanno indotto una nuova forma culturale basata sulla virtualità, ovvero una forma di comunicazione in cui le espressioni simboliche sono racchiuse e strutturate in una forma flessibile ed ipertestuale e, nel quale ambiente ogni giorno sempre più persone vi si immergono

Dalla società razionalista alla network society

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The Information Age: Economy, Society, and Culture (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè:

• relatività temporale, ovvero tempo e spazio sono relativi in una società che per la sua natura e per il senso che da questa viene dato alle sue manifestazioni evolve attraverso la storia e le differenti culture. E’ questa una società strutturata su differenti valori attribuiti allo spazio e al tempo: relatività temporale –timeless time - e flusso nello spazio virtuale (space of flows);

• the space of flows è questo nuovo ambito della vita che si muove tra l’irreale o virtuale e la realtà materiale; è un flusso di informazioni e conoscenza che caratterizza sempre più la societàcontemporanea, inducendo profonde trasformazioni tanto in termini socio-economici che politici e di rapporti con la realtàquotidiana

Dalla società razionalista alla network society

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

BASE POLITICA PER UN USO DELLA ICT PER IL PATRIMONIO CULTURALE

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

The Unesco Institute for Information Technologiesin Education (IITE)

“ICTs offer the potential to expand the scope of learning, breaking through traditional constraints of space and time as well as boundaries of current education systems…The challenge is to define the best use of ICTs for improving the quality of teaching and learning…ICTs will be the objects of study since computer literacy is a basic skill for performing inthe knowledge society.” [Unesco Medium Term Strategy (31 c/4) 2002–2007, 2002)]

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

UNESCOHeritage, as cases in this publication illustrate, cannot be treated in isolation – it is not only about buildings, but people, traditions, identity and opportunity. The original fabric of historic cities reflects a unified vision, a purpose, a culture that must be recaptured as a foundation for renewal, bearing in mind its relationship to the surrounding environment. Enhancing historic quarters by improving housing, resolving transport issues, providing economic opportunities and social services can have an impact well beyond the historic heart.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

UNESCOUNESCONew Information and Communication Technologies also hold the potential to better manage heritage sites.Geographic Information Systems (GIS), for example, make it possible to translate databases containing extensive information on sites (architectural, socio-economic, and demo graphic) into high-precision maps, providing valuable tools for urban planners.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

NUOVE TECNOLOGIE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI E PRESERVAZIONE DIGITALI E PRESERVAZIONE

DEL PATRIMONIO CULTURALE:DEL PATRIMONIO CULTURALE:LE BASI POLITICHE DELLLE BASI POLITICHE DELL’’UNIONE EUROPEAUNIONE EUROPEA

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

European Commission's Information Society Technologies (IST)(Research programme in the field of digital heritage and cultural content )

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Culture in the digital eraCulture in the digital eraInformation and communication technologies (ICTs) can do a great deal for Europe’s cultural richness, both in terms of conservation and of circulation of art works for learning, leisure, tourism and economic development. ICTs will also play a key role as a catalyst for creativity, stimulating innovation in all fields of art and social relations. Ensuring a sustainable cultural development, freedom of expression and information, pluralism, protection of minors and consumers, in a competitive and dynamic knowledge-based economy will thus be crucial to maintaining quality of life and social cohesion, given likely changes due to the mobility of people and the dynamics of intercultural dialogue.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for safeguarding and enhancing European culture

The “cultural heritage” part of the Information Society Technologies (IST) programme supports the early adoption of new technologies for accessing and preserving Europe's cultural, artistic and scientific resources, thus making archives, museums and libraries accessible to everyone, everywhere and at any time.

The work involves research and prototype application development that will lead to the adoption of automated digitisation, and of digital restoration and preservation techniques. This is an important issue for audiovisual, film and broadcast archives, where large volumes of materials will soon be lost unless they are converted to digital formats.

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PRINCIPI DI LUND (2001)

lo sforzo finanziario e umano investito in progetti e campagne di digitalizzazione in tutta Europa èconsiderevole ma frammentato e scarsamente strutturato

appare sempre più importante la definizione di strategie politiche e istituzionali per creare le condizioni affinchéqueste iniziative abbiano successo, siano vantaggiose da un punto di vista economico e sostenibili nel lungo periodo

molti progetti europei hanno come obiettivo l’inserimento di elementi tecnologicamente avanzati nel settore del turismo e la ricercabilità dei contenuti culturali in rete.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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La digitalizzazione è un passo essenziale che le istituzioni culturali europee devono compiere, allo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale comune dell'Europa, di salvaguardare la diversità culturale, di fornire ai cittadini un migliore accesso a quel patrimonio, di sviluppare la formazione e il turismo e contribuire allo sviluppo delle imprese nel settore dei nuovi contenuti digitali e dei servizi.

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CARTA DI PARMA

Articolo 1 - Uso intelligente delle nuove tecnologie… diffusione della cultura e della conoscenza attraverso un uso appropriato delle nuove tecnologie, con particolare riferimento a Internet e al Web.

Articolo 2 - Accessibilitàaccessibilità come nodo fondamentale per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro età e livello di competenza tecnica (raccomandazioni prodotte dal consorzio World Wide Web e da altri organismi operanti nel settore)

Articolo 3 - Qualità.. elevati standard di qualità nelle applicazioni web culturali e scientifiche

Articolo 4 - Diritti di proprietà intellettuale e diritto alla riservatezza..trovare un giusto equilibrio fra il diritto di accesso al patrimonio culturale e scientifico e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e del diritto alla riservatezza degli individui…

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Articolo 5 - Interoperabilità e standard… garantire che tutti i cittadini possano reperire con facilità i contenuti corrispondenti alle loro esigenze... adozione di lineeguida tecniche e standard aperti per consentire la costruzione di servizi ad accesso remoto (e-services) che promuovano una visione integrata e complessiva del patrimonio culturale e scientifico europeo.

Articolo 6 - Inventari e multilinguismo…è fondamentale la definizione di una infrastruttura tecnica sostenibile, coordinata a livello europeo, per la scoperta e l'accesso alle risorse in un contesto completamente multilingue.

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Articolo 7 - Benchmarkingbenchmarking, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi: incrementare la conoscenza reciproca; monitorare i progressi e l'emersione di ostacoli, attraverso l'analisi di quanto accade negli altri Paesi; favorire la partecipazione delle istituzioni culturali, incentivandole a presentare se stesse e le proprie politiche, programmi e progetti

Articolo 8 - Cooperazione a livello nazionale, europeo e internazionale…cooperazione fra programmi nazionali ed europei, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle risorse finanziarie, di condividere le buone pratiche e di promuovere nuove iniziative comuni.

Articolo 9 - Allargamento… approccio a doppio binario per l'allargamento a nuovi Paesi e a nuovi settori della società civile.

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Articolo 10 - Costruire il futuro insieme: in prima linea verso la società della conoscenzaGli emergenti portali culturali on-line rappresentano un elemento di grande importanza nello sviluppo di una societàdell'informazione inclusiva. Occorre che questi portali vengano progettati sulle solide fondamenta offerte da siti web culturali di buona qualità, interoperabili, sviluppati per incontrare le reali esigenze dei cittadini europei. … iniziative mirate a: promuovere la collaborazione fra servizi nazionali e regionali, incoraggiare l'adozione di modelli di successo in altri Paesi e regioni, sviluppare servizi on-line (e-services) per la cultura che soddisfino esigenze di studio, del turismo e dei cittadini, nonchédelle imprese del settore culturale e creativo; avviare portali culturali e scientifici transeuropei basati su sistemi distribuiti.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

OBIETTIVI DEI PROGRAMMI POLITICI DELL’UNIONE EUROPEA.

Il 7° EFP ed il Progetto Minerva

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Il 7° EFP della UE per la ricerca, sviluppo tecnologico per il 2007/2013 ha come obiettivo:

“Building the ERA of knowledge for growth”

Research and technology

Education innovation

“Triangle of knowledge”

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

All’interno del 7° EFP vengono idebtificate le aree strategiche:– Health;– Food, Agriculture and Biotechnology;– Information and Communication Technologies;– Nanosciences, Nanotechnologies, Materials and new Production Technologies;– Energy;– Environment (including Climate Change);– Transport (including Aeronautics);– Socio-economic Sciences and the Humanities;– Security and Space.

In particolare la ICT diviene un elemento strategico per l’economia, i servizi, la società

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Le aree di applicazione della ICTCreazione di nuovi servizi nelle aree di pubblico interesse al fine di incrementare la qualità della vità (> efficienza, accesso alle informazioni, applicazioni user friendly, etc.

– for health, improving disease prevention, early diagnosis andpersonalisation; autonomy, safety and mobility of patients; healthinformation space for knowledge discovery.– to improve inclusion and equal participation and prevent digital divides; assistive technology; design-for-all.– for mobility; intelligent ICT-based transportation systems and vehicles enabling people and goods to move safely, comfortably and efficiently.– in support of the environment and sustainable development, to reduce vulnerability and to mitigate the consequences of natural disasters and industrial accidents.– for governments; efficiency, openness and accountability, for a worldclass public administration and links to citizens and businesses,supporting democracy.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for content, creativity and personal development:– new media paradigms and new forms of content; creation of interactive digital content; enriched user experiences; cost-effective content delivery.– technology-enhanced learning; adaptive and contextualised learningsolutions; active learning.– ICT-based systems to support accessibility and use over time of digital cultural resources and assets, in a multilingual environment

ICT supporting businesses and industry:– new forms of dynamic networked co-operative business processes, digital eco-systems; optimised work organisation and collaborative work environments.– Manufacturing: rapid and adaptive design, production and delivery ofhighly customised goods; digital and virtual production; modelling,simulation and presentation tools; miniature and integrated ICT products;

ICT for trust and confidence: identity management; authentication and authorization; privacy enhancing technologies; rights and asset management; protection against cyber threats.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Gli elementi strategici per la preservazionee diffusione del patrimonio culturale

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Access to scientific and cultural heritageObjective:improve access by citizens and by professionals to Europe's science and culture knowledge base.This was expected to involve developing advanced systems and services supporting large-scale distributed, multi-disciplinary collections of cultural and scientific multi-media resources. The technological focus was on rich representations, powerful immersive features such as 3D visualisation, real-time virtual object manipulation and group interactivity, whether for multimedia retrieval, virtual galleries, mass media events or audio-visual distribution.

A good example: ETB is the European Schools Treasury Browser. This project is building a web educational resource, Metadata Networking Infrastructure, for European schools. It links together existing national repositories and aims to allow students and teachers to find well-structured and quality resources within a Europe-wide SchoolNet Information Space.http://www.eun.org/eun.org2/eun/en/etb/entry_page.cfm?id_area=14

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Digital preservation of cultural heritageObjective:Objective: to find new ways of representing, analysing, manipulating and managing different kinds of digital cultural objects from different media sources.Special attention was given to surrogates of fragile physical objects. Projects were expected to focus on the sustainable development of valuable digital repositories in Europe's libraries, museums and archives.

A good example: 3D-MURALE concerns the 3D measurement and virtual reconstruction of ancient lost worlds of Europe. The project is developing 3D acquisition systems for archaeological sites. It is also building precise and realistic 3D models of the landscapes, buildings and artefacts in a way that allows archaeologists to analyse the findings and reconstruct the excavated site. It is being tested on the Sagalassos site in the province of Burdur in Turkey.http://www.brunel.ac.uk/project/murale/

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Virtual representations of cultural and scientific objects

The objective of this call was to provide a specific focus for exploring and experimenting with novel ways to create, manipulate, manage and present new classes of intelligent, dynamically adaptive and self-aware digital cultural objects. Such objects were either to be held by memory institutions (archives, libraries, museums, etc) or to directly involve digitally born objects or art forms.The focus was on:- User interaction and models for interactivity with high-quality virtual representations of valuable cultural objects, and- The creation and navigation of virtual cultural and scientific landscapes.

A good example: VS means Virtual Showcases and involves a new stereoscopic display system that will augment existing display showcases in museums, etc. The focus is on 3D augmentation and mixes virtual representations and real artefacts within a shared space, providing new ways of merging and exploring real and virtual content.http://www.virtualshowcases.com

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for safeguarding and enhancing European culture

ECHO, is project in this field, has developed a digital library service for historical films belonging to large national audiovisual archives. Other activities funded under this programme are the creation oflarge-scale interactive networks of cultural resources and new environments for intelligent heritage and community memory.

Examples of successful projects are The European Library (TEL), or Archeoguide, which will provide new ways of accessing information at cultural heritage sites in a compelling, user-friendly way through the use of advanced information technologies (IT) including augmented reality, 3D-visualisation, mobile computing, and multi-modal interaction. More projects and general information on the programme are available on the DigiCult website.

http://www.cordis.lu/ist/directorate_e/digicult/index.htm

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for safeguarding and enhancing European culture

BRAVA - digital restoration of film and video to HD quality to improve use and access to impaired materials. Will result in a high-quality engineering product for film restoration, and develop advanced tools for automatic identification and processing of impairments

http://www.ina.fr/recherche/projets/encours/brava/index.fr.html

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for safeguarding and enhancing European culture

Research plays a key roleInformation and communication technologies (ICT) provide new opportunities for Europe’s cultural heritage, both in terms of improving access and of supporting preservation of content. Research should respond in an innovative way to the new challenges posed by the huge increase in digital cultural information assets and the emergence of new channels of information delivery. It should support the emergingcomplexity of cultural heritage environments including their multilingual and multicultural aspects.

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Il Portale nazionale multilingue Il Portale nazionale multilingue delldell’’offerta culturale, turistica e offerta culturale, turistica e

produttivaproduttiva

Il progetto europeo MinervaIl progetto europeo Minerva

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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I portali in EuropaI portali in Europa

Le nuove tecnologie rendono potenzialmente immediata e capillare la diffusione della conoscenza sul patrimonio culturale. Internet sta diventando la forma più semplice, efficace e a buon mercato per fornire informazioni a centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo

La creazione di portali della cultura è di primaria importanza per la fruizione del patrimonio culturale per tutti i cittadini, lo sviluppo e la diffusione della cultura, la valorizzazione della diversità culturale in un quadro d’integrazione europea.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Il progetto europeo MinervaIl progetto europeo Minervacoordinato dal Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali

Obiettivi:

• creare una comune visione politica a livello europeo

• predisporre una comune piattaforma europea di standard, linee guida, raccomandazioni su qualità, interoperabilità e multilinguismo per l’accesso integrato al patrimonio culturale europeo

• coordinare i programmi nazionali di digitalizzazione, favorendo la convergenza tra archivi, biblioteche, musei, siti archeologici in una prospettiva di integrazione dei servizi tra le varie istituzioni della memoria

PROGETTO MINERVA

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Obiettivo culturale:promozione del patrimonio culturale nel mondo

Il patrimonio culturale italiano rappresenta uno dei più grandi

patrimoni mondiali

L’obiettivo del progetto èpromuovere la conoscenza e la fruibilità di questo patrimonio

per il maggior numero possibile di persone in Italia e nel mondo

La fruibilità richiede un grande programma di digitalizzazione

Il turismo, il patrimonio storico-artistico, le produzioni made in Italypossono essere grandemente valorizzati attraverso una promozioneintegrata con opportune tecnologie digitali e multilingue.

PROGETTO MINERVA

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Il Governo italiano sta avviando un ambizioso progetto di Portale nazionale multilingue dell’offerta culturale, turistica e produttiva.

Un Comitato Interministeriale sarà garante della qualità delle informazioni e dell’applicazione degli standard

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali• Ministero delle Attività Produttive• Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca• Ministero degli Affari Esteri• Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia• Ministero delle Politiche Agricole e Forestali• Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio• Ministero delle Comunicazioni• Conferenza dei Presidenti delle Regioni

PROGETTO MINERVA

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Il progetto sarà realizzato attraverso uno stretto raccordo e cooperazione con:

•Amministrazioni regionali

•Amministrazioni provinciali

•Amministrazioni comunali

Il loro ruolo sarà di importanza fondamentale.

PROGETTO MINERVA

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FinalitFinalitàà e funzionalite funzionalitàà del sistema Portale:del sistema Portale:

• svilupperà e integrerà le diverse azioni già attivate tanto in sede nazionale e locale che in ambito europeo

• concilierà l’esigenza di un quadro di riferimento unitario con la ricchezza derivante da differenziate linee di promozione di carattere locale

• darà accesso integrato e visibilità, anche tramite inventari di risorse, alle collezioni digitali esistenti o in corso di realizzazione

• promuoverà su scala globale il patrimonio culturale italiano interconnettendolo con quello degli altri Paesi europei e con i servizi per il turismo

• consentirà di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi istituzionali del Ministero per i beni e le attività culturali, di diffusione della cultura e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, anche in funzione di sviluppi turistici

PROGETTO MINERVA

Page 51: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Il Il Portale metterPortale metteràà le risorse a disposizione di diversi profili utente:le risorse a disposizione di diversi profili utente:

• cittadino - turista• studente - professionista del settore educativo-formativo• esperto - ricercatore• operatore del turismo

l’accessibilità ed usabilità saranno garantite indipendentemente dall’eventuale disabilità, dalle tecnologie utilizzate e dal contesto operativo

il portale svolgerà un ruolo importante per lo sviluppo economico sostenibile e l’attrazione di risorse finanziarie del settore privato nel campo dell’arte e della cultura

si presterà allo sviluppo di servizi di e-commerce, garantendo la sicurezza necessaria per le transazioni e offrendo così uno strumento prezioso ai diversi operatori

PROGETTO MINERVA

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• Proposte di itinerari con suggerimenti su:– Luoghi di interesse– Eventi– Strutture– Cultura locale

• Possibilità di prenotare on-line con sistemi di e-commerce integrati

Offerta integrata con ricerca facilitata per territorio e per tema

PROGETTO MINERVA

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Una Mappa Interattiva

Informazioni TuristicheInformazioni Utili alla vita quotidiana

La cartografia con la georeferenziazione di luoghi ed eventi per facilitare la ricerca

Sistemi di ricerca Strade, Luoghi, Percorsi

PROGETTO MINERVA

Page 54: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Percorsi virtuali per Tour Operator per aree e per tema:Percorsi virtuali per Tour Operator per aree e per tema:

percorsi museali

percorsi centri storico monumentali

percorsi religiosi

percorsi per gite scolastiche

percorsi teatrali e musicali

percorsi eventi della tradizione locale

percorsi di tradizioni enogastronomiche

percorsi virtuali in villaggi termali, località marine e montane

PROGETTO MINERVA

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I percorsi ed i soggiorni consentiranno:

accesso a informazioni turistiche di primo livello

accesso ai documenti digitali presenti nel portale

accesso ai siti gestiti dai singoli gestori

prenotazioni

Tutti possono pubblicare le informazioni utili al turismo culturale

I Gestori privati o pubblici dei luoghi, dei musei, degli eventi, delle attività turistiche, dei ristoranti e degli hotel possono, rispettando gli standard di qualità prestabiliti, chiedere di essere inseriti nei percorsi costruendo propri siti o portali promozionali.

PROGETTO MINERVA

Page 56: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

LL’’avvio del portale vedravvio del portale vedràà la realizzazione di azioni di la realizzazione di azioni di sistema e di interventi specifici:sistema e di interventi specifici:

• potenziamento della Biblioteca Digitale Italiana

• sviluppo della rete dei musei italiani

• collegamento in rete dei siti archeologici

• itinerari virtuali dei grandi siti archeologici e dell’ambiente antico e medievale

• itinerari virtuali sul patrimonio ecclesiastico

• percorsi virtuali sulla storia della popolazione e del territorio.

PROGETTO MINERVA

Page 57: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Le azioni già intraprese

La Biblioteca Digitale Network Turistico Culturale 11 ml di Euro in corso di realizzazione

• Progetto Cineteca Bologna• Progetto Musica Parma Lucca• Progetto Musei Ravenna• Progetto percorsi religioni 100 Chiese di Roma

Programmazione 2004 nuovi progetti 10 ml di euro

Assegnazione 2004 sul Cipe aree del Mezzogiorno 15 ml di euro per il portale

Assegnazione 2004 sul Cipe archivio storico multimediale del mediterraneo 15 ml di euro

PROGETTO MINERVA

Page 58: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Il piano finanziario

Ogni Ministero interessato potrebbe destinare ogni anno, dai fondi disponibili, un

importo (consigliato 10 milioni €) al cofinanziamento del 30% di attività per la digitalizzazione di informazioni destinate

alla promozione ed allo sviluppo del Turismo consultabili dal portale multilingue

I progetti di digitalizzazione dovranno essere realizzati da imprese private dei diversi settori e potranno essere cofinanziate per un ulteriore 30% dagli Enti locali, potranno così essere indirizzati a

questa forma di promozione delle grandi risorse culturali e produttive del sistema paese

Circa 200 - 300 milioni € annui per un incremento annuo di sviluppo dei volumi d’affari da 3.000 a 5.000 milioni € annui.

Incremento del 3% del PIL sul Turismo è pari a 3.900 ml di euro

PROGETTO MINERVA

Page 59: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

• inserimento del patrimonio già digitalizzato, adattandolo agli standard condivisi a livello internazionale rispetto ad accessibilità e interoperabilità

• collegamento al portale dei siti esistenti nel settore della cultura e del turismo, adattandoli agli standard definiti

• favorire la creazione di nuovi siti web di qualità nel mondo della cultura, dello spettacolo e delle attività produttive con l’obiettivo di fare business turistico culturale

• favorire la digitalizzazione di prodotti editoriali già realizzati

Le altre azioni da finanziare:Le altre azioni da finanziare:

PROGETTO MINERVA

Page 60: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Le iniziative da incentivare:Le iniziative da incentivare:• formazione di dirigenti o giovani imprenditori di aziende

turistiche che utilizzano il grande patrimonio culturale insiemealle nuove tecnologie per attrarre il turismo internazionale

• progetti di ricerca per sviluppare idee di impresa per la valorizzazione a fini turistici del patrimonio culturale

• progetti di marketing internazionale per la promozione di percorsi territoriali integrati

• favorire la nascita di imprese turistico-culturali che utilizzino le nuove tecnologie per la promozione e per l’erogazione dei servizi, con maggior attenzione alle aree meridionali

PROGETTO MINERVA

Page 61: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

LL’’industria del turismo:industria del turismo:

• è di enorme rilievo economico per l’Europa e l’Italia

• è uno dei settori trainanti per l’economia italiana (12,1% PIL 2002)

• nonostante l’enorme patrimonio culturale e ambientale disponibile a fini turistici, il contributo del settore turismo al complesso dell’economia italiana appare minore rispetto ad altri Paesi europei ed extraeuropei

• il settore turismo italiano ed europeo si trova oggi a fronteggiare una agguerrita concorrenza internazionale e rischia di perdere ulteriore terreno rispetto ai Paesi definiti “attacker”

PROGETTO MINERVA

Page 62: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

NONOSTANTE IL PATRIMONIO TURISTICO DISPONIBILE, IL CONTRIBUTO ALL’ECONOMIA ITALIANA DEL SETTORE TURISMO APPARE MINORE RISPETTO AD ALTRI PAESI

Numero tesori culturali ed ambientali UNESCO

37

27

18

7

2

38*

25

Italia

Spagna

Francia

UK

USA

Austria

Canada

Percentuale turismo su PIL

18,3

12,3

10,7

10,9

14,7

11,7

12,1

* Include oltre il 50% del totale tesori storici e culturali del mondo (Fonte: WTTC)

PROGETTO MINERVA

Page 63: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Internet è un canale di ricerca sempre più prediletto dal turista

L’impiego di internet per le transazioni consente agli operatori economie significative; sta attualmente emergendo un nuovo modello di turismo basato su compagnie low cost + Internet

Il turista culturale:

• generalmente è disposto a spendere più denaro e si trattiene piùa lungo rispetto al turista medi

• raramente incontra operatori specializzati nel segmento culturale – archeologico

• accanto al turismo culturale è recentemente apparso il turismo eno-gastronomico, un nuovo segmento che presenta analogie nel pubblico di visitatori

PROGETTO MINERVA

Page 64: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Risultati attesi per il settore del turismo nel breveRisultati attesi per il settore del turismo nel breve--medio termine:medio termine:• accesso integrato ai servizi on-line del settore del turismo e

documentazione riguardanti musei, siti archeologici, monumenti, archivi, biblioteche, etc., incremento nelle competenze di tutti gli operatori della catena turistica e turistico-culturale, in particolare attraverso pacchetti didattici e e-learningmiglioramento dei processi e dell’efficienza della catena dell’offerta turistica, e di conseguenza la sua economicità (tariffe concorrenziali)sviluppo di un’offerta turistica diversificataaccesso a un set di strumenti e contenuti digitali che consentano al turista “fai da te” (segmento in crescita) di confezionare la propria vacanza in Italiaincanalamento dei flussi turistici verso mete meno frequentate perché meno conosciute; valorizzazione dei piccoli centri e delle piccole istituzioni culturalipromozione su scala mondiale di beni, servizi e prodotti nazionali

PROGETTO MINERVA

Page 65: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Risultati attesi per il patrimonio culturale:Risultati attesi per il patrimonio culturale:

• valorizzazione e promozione

• attrazione di capitali del settore privato nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale

• maggiore conoscenza e migliore salvaguardia del patrimonio diffuso

PROGETTO MINERVA

Page 66: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 67: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

In tutta Europa sono finanziate con investimenti considerevoli, sia pubblici che privati, iniziative internazionali, nazionali, regionali e locali, finalizzate a promuovere la diffusione di risorse culturali accessibili attraverso i canali digitali.

Gli enti che sostengono i programmi di creazione, gestione, fruizionedi contenuti culturali digitali condividono però generalmente un interesse comune: massimizzare il valore dei propri investimenti, richiedendo che i contenuti culturali digitali prodotti siano il più possibile orientati all’utenza, accessibili, fruibili e durevoli nel tempo.

Raccomandazioni generali per un uso efficace di standard, raccomandazioni e linee guida che codificano le buone pratiche

L’ambiente tecnologico è in continua evoluzione, e gli standard si evolvono persino nel corso del ciclo di attuazione di un programma.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 68: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Uno standard è una specifica pubblicata che determina unlinguaggio comune, contiene una specifica tecnica o altri criteri precisi ed è concepito per essere utilizzato coerentemente, come una norma, una direttiva o una definizione.

Gli standard sono applicati a vari materiali, prodotti, metodi eservizi. Essi contribuiscono a semplificare la vita e ad accrescere l’affidabilità e l’efficacia di molti beni e servizi da noi utilizzati».

British Standards Institution (BSI)

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 69: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

L’uso appropriato di standard nella digitalizzazione contribuisce adeterminare la compatibilità, che consente l’interoperabilità.

Un alto livello di compatibilità tra le risorse digitali messe a disposizione da molteplici fornitori fa sì che uno strumento o un servizio che operi con queste risorse si trovi a gestire un numero limitato di formati, interfacce e protocolli chiaramente definiti. Per contro, un numero sempre più elevato di formati e protocolli differenti renderebbe un tale sviluppo complesso, costoso e nella migliore delle ipotesi inaffidabile. Inoltre, il procedimento stesso attraverso il quale gli standard vengono sviluppati implica che essi riescano a cogliere buone pratiche basate su esperienze passate e a imporre il rigore nelle prassi d’uso corrente.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 70: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Gli standard possono essere:de jure – formalmente riconosciuti da un organismo responsabile della definizione e diffusione di standard, di solito sviluppatiattraverso il comune accordo di un certo numero di parti interessate. Gli standard emanati dall’ISO, o l’insieme dei protocolli TCP/IP, mantenuti dall’Internet Engineering Task Force (IETF), ne sono esempio.

de facto – standard industriali, privi di riconoscimento formale da parte di un organismo di standardizzazione, tuttavia largamente utilizzati e riconosciuti come standard dagli utenti. Per fare un esempio, può trattarsi di un formato di documento generato da unsoftware che possiede una quota ampia o prevalente del mercato in un determinato settore, come l’Adobe Portable Document Format (PDF).

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 71: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

I vantaggi nell’uso degli standard

Interoperabilità. È importante che gli utenti possano accedere direttamente ai contenuti, indipendentemente dal fatto che questi siano stati realizzati da progetti e programmi di finanziamento diversi. Dovrebbe essere possibile reperire i contenuti digitali e interagire con essi in maniera compatibile, usarli con facilitàsenza l’esigenza di strumenti specializzati e gestirli efficacemente.

Accessibilità. È importante che i materiali siano il più possibile accessibili e che vengano messi a disposizione del pubblico attraverso l’impiego di standard aperti e formati non proprietari. Se si produce una risorsa destinata ad avere largo impiego, sarànecessario prevedere un accesso multilingue e garantire l’accessibilità a cittadini con varie disabilità.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 72: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

I vantaggi nell’uso degli standard

Conservazione a lungo termine. È importante garantire il futuro a lungo termine dei materiali, in modo tale da elevare al massimo la rendita dell’investimento e mantenere la risorsa culturale nella sua continuità storica e diversità di formato.

Sicurezza. Nell’epoca delle reti, è importante poter stabilire con certezza l’identità dei contenuti e dei progetti (e, quando richiesto, degli utenti); proteggere i diritti di proprietà intellettuale e il diritto alla riservatezza; poter determinare l’integrità e l’autenticità delle risorse. Se questi aspetti non vengono affrontati efficacemente si può incorrere in gravi conseguenze, come lo spreco di risorse da parte di diversi attori

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 73: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

I vantaggi nell’uso degli standard

Utenti – il cittadino, lo studioso, lo studente. Costoro sprecheranno tempo ed energie, non potendo trovare o utilizzare prontamente quanto corrisponde alle loro esigenze, perché non èstato descritto adeguatamente o perché è disponibile solo attraverso un protocollo o in un formato particolare o perchérichiede strumenti specializzati per potere essere utilizzato, oppure perché non è stato digitalizzato in modo tale da risultare usabile.

Fornitori, gestori dell’informazione. I loro investimenti possono essere eccessivi e andare sprecati se, investendo in prassi non standardizzate o sorpassate, le risorse non si dimostrano valideper l’uso cui sono destinate o i loro prodotti raggiungono solo una parte del pubblico potenziale.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 74: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

I vantaggi nell’uso degli standard

Finanziatori. Rischiano di pagare per lavori ridondanti e frammentari, per una reiterazione dei processi d’apprendimento altrimenti superflua, per progetti che operano meno efficacemente di quanto dovrebbero o adottano tecnologie non ottimali, per contenuti che non corrispondono alle esigenze degli utenti o alle esigenze del mercato.

Creatori, autori. Il loro lascito per il futuro può andare perduto.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 75: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

buone pratiche per la digitalizzazione del patrimonio culturale sviluppato (progetto MINERVA)

• Progettazione• Preparazione per la digitalizzazione• Trattamento degli originali• Processo di digitalizzazione• Memorizzazione e conservazione del master digitale• Creazione dei metadati• Pubblicazione• Reperimento• Riuso• Diritti di proprietà intellettuale e copyright

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 76: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Progettazione

La progettazione deve esplicitare e documentare le seguenti attività:• definizione degli obiettivi, inclusa la strategia di fruizione dei contenuti digitali da produrre• definizione dei criteri di selezione del materiale da digitalizzare (per esempio: rarità, conservazione, integrazione delle raccolte, richieste utenti)• individuazione dei diritti di proprietà intellettuale e di riproduzione connessi ai materiali da riprodurre• definizione del sistema di gestione degli oggetti digitali (per esempio, Digital Assets Management System)

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 77: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Progettazione

• individuazione delle risorse (umane, tecnologiche, finanziarie), dei costi e della sostenibilità del progetto. Le risorse umane possono essere interne e/o esterne all’istituzione che sviluppa il progetto; ad esse dovrebbero essere assegnate le varie fasi del piano progettuale,identificando le esigenze di formazione in base alle tecnologie adottate, al trattamento degli originali e alle operazioni di schedatura Documentaria

• identificazione del flusso di lavoro idoneo al perseguimento delle fasi del progetto.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 78: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Preparare la digitalizzazione

Gli oggetti da digitalizzare devono essere catalogati; in mancanza dirisorse catalografiche o inventariali preesistenti, la catalogazione avverrànell’ambito del progetto di digitalizzazione.

Per il materiale archivistico e librario, ad esempio, le caratteristiche daprendere in considerazione dovranno includere:• stato di conservazione e fragilità• maneggevolezza• ordinamento• legatura• supporto• dimensioni• cartulazione• presenza di altri elementi notevoli, quali sigilli, miniature, annotazioni,stemmi ecc.

Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali

Page 79: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)

Page 80: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)

Tale modello nasce nella sua formulazione attuale nel 1985, con la creazione della FSF (Free Software Foundation) da parte di RichardStallman.Stallman e il suo gruppo definiscono il concetto di “copyleft”in contrapposizione al tradizionale “copyright”: in sintesi, ove il copyright tende a tutelare il diritto d’autore anche attraverso limitazioni all’accesso della conoscenza,

il copyleft intendetutelare il più generale diritto della collettivitàa fruire dei prodotti dell’innovazione.

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software open source (OSS)

I principi del copyleft vengono formalizzati dalla FSF (Free Software Foundation)nella cosiddetta General Public License (GPL).il cliente ha la possibilità di: • duplicare/installare copie multiple, all’interno della propria organizzazione, del software acquisito senza oneri aggiuntivi; • modificare/estendere il software acquisito a suo piacimento, oppure inglobare il software acquisito in altri sistemi di sua proprietà; • commercializzare le estensioni realizzate oppure i sistemi di sua proprietà includenti il software acquisito. In tal caso, però, èvincolato a utilizzare la GPL: dovrà cioè fornire il codicesorgente delle estensioni realizzate;

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software open source (OSS)

Si noti che la GPL è un modello di licenza ricorsivo, e che non prescrive in nessun caso che il software debba essere ceduto gratuitamente. Dunque il software open source non è affatto un'alternativa al software commerciale: il modello OSS non preclude la presenza di distribuzione commerciale, di fornitori di valore aggiunto o di servizi di supporto. È più corretto definire l’OSS come alternativa al modello di licenza proprietario (closed source), in cui l’accesso al codice sorgente non èconcesso, in cui il fornitore del software mantiene i diritti sul proprio prodotto e vende all'utente una "licenza d'utilizzo", temporanea o illimitata, che consente l'uso del prodotto, ma non implica in nessun modo che l'utente acquisisca la proprietà del software.

Page 83: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)Le soluzioni open source: panoramica

Sistemi operativi Nel 1991, lo studente di ingegneria finlandeseLinus Torvalds crea il kernel di un sistema operativo (dichiaratamente ispirato a Unix) che battezza Linux

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software open source (OSS)

Le soluzioni open source: panoramica

Software d'infrastruttura (web server, DBMS, applicationserver, utility) Software di reteIl più noto e diffuso web server open source è Apache, prodotto dall'Apache Software Foundation e dall'Apache Server Project,

Il mercato dei DBMS open source è dominatoda MySql (creato da NuSphere) e Post-GreSql (creato da GreatBridge).

Software applicativo o di produttività individuale Il piùnoto pacchetto di questo tipo è Star Office, una volta commercializzato come software proprietario da Sun, successivamente distribuito in modalità open source(progetto openOffice.org). Il pacchetto include un word processor, un foglio elettronico e un programma di

t i bili W d E l P P i t

Page 85: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)Vantaggi e svantaggi dell’OSSArgomenti a favoreL’adozione di software open source porta normalmente a un risparmio iniziale in termini di costi per licenze, ma anche di costi per gli aggiornamenti. I risparmi sono notevoli sugli aggiornamenti a fronte delle politiche commerciali di alcuni produttori di software proprietario, che propongono nuove versioni del propri pacchetti vantandole come rivoluzionarie rispetto alle versioni precedenti.Un noto argomento a favore degli OSS è che, con un minor costo delle licenze, il budget di un'organizzazione può prevedere costi più alti per i servizi, e dunque in teoria più alti livelli di servizio, come illustrato in figura

Page 86: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)

Vantaggi e svantaggi dell’OSS: Indipendenza dai fornitori

Il modello open source impedisce il monopolio da parte dei produttori di software, e permette un maggiore controllo da parte del cliente, ove il software proprietario costituisce invece uno strumento di pressione (anche in sede di trattativa) da parte del venditore. Si pensi ad esempio alla correzione di problemi riscontrati su un pacchetto software. Nel caso open source, l'esistenza di comunità di sviluppatori diffuse nel mondo permette di ottenere rapidamente correzioni degli errori rilevati (l'evoluzione di Linux, Apache e degli altri pacchetti open source è avvenuta appunto in questo modo). Nel caso di software proprietario, si deve attendere che il produttore rilasci una patch, e nel frattempo non si può intervenire sul programma.

Page 87: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

software open source (OSS)

Vantaggi e svantaggi dell’OSS

Sicurezza Disporre del codice sorgente dei programmi utilizzati all’interno della propria organizzazione permette (ma non garantisce) un grado maggiore di sicurezza, specie in presenza di dati sensibili (caso comune nella pubblica amministrazione). Sono infatti più agevoli i controlli interni (ove nei software proprietari ci si deve affidare ai produttori) alla ricerca di eventuali “back door” o debolezze sfruttabili da attacchi esterni.

FlessibilitàIn generale, il software open source è più adatto ad essere personalizzato o esteso come funzionalità rispetto a un software proprietario.

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software open source (OSS)

Vantaggi e svantaggi dell’OSS

Argomenti a sfavore Bassa compatibilità con standard commercialiÈ un punto duale dell’ultimo argomento a favore.L’enorme diffusione di alcuni prodotti software proprietari ha fatto sì che alcuni formati proprietari assurgessero a standard de facto. Ciò comporta che una non perfetta compatibilità venga vista come uno svantaggio dell’OSS (si veda a tal proposito quanto detto sui problemi di Star Office).

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software open source (OSS)

Vantaggi e svantaggi dell’OSS

Argomenti a sfavore Supporto non garantito Nonostante l'offerta di supporto da parte dei distributori, non c’è ancora sul mercato grandefiducia nel supporto fornito all’OSS.

Mercato instabileIl modello attuale di distribuzione del software open source, economicamente basato sull'offerta di servizi piuttosto che sulle licenze, è rischioso in un mercato aggressivo come quello dell'IT. Per questo motivo, alcuni distributori di OSS sitrovano in difficoltà.

Carenza di applicazioni business

Carenza di drivers

Page 90: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

APPLICAZIONI DELLA ICT

Possibili ruoli della ICT nei processi di cambiamento

(Esperienze europee)

Page 91: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk)

Obiettivo generale

progetto di sviluppo ICT per le aree periferiche delle città - knowledgeneighborhood - nei settori dei servizi, del lavoro e della conoscenza (betterliving, better working and betterlearning).

popolazione interessata: circa 85.000 abitanti

PROGETTI

nuove infrastrutture (banda larga)

incentivi economici (a cittadini ed operatori)

nuovi servizi per incrementare l’efficienza amministrativa, sperimentare nuove forme di e-democracy ed e-Gov

rivitalizzazione del commercio anche via web

ICT per la mobilità, la sicurezza

APPLICAZIONI DELLA ICT

Page 92: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk)

Problematiche

rapporto tra pubblico e privato. Il settore privato si è dimostrato, nella fase pre-progettuale, poco incline ad assumersi rischi di impresa, assumendo una posizione di attesa per vedere poi come gli eventi evolvevano;

nelle fasi in cui il progetto è partito letempistiche si sono invertite: il privato voleva tempi brevi e risultati immediati e concreti, mentre il settore pubblico aveva tempi molti dilatati nel tempo ed una tendenza a visioni piùutopiche ed astratte; sono emerse alcune carenze nei processi comunicativi sul progetto.

Al momento il progetto è ancora in fase di attuazione e saranno, quindi, i prossimi anni a dirci se è riuscito e se è stato un fallimento.

Helmond

APPLICAZIONI DELLA ICT

Page 93: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

L’Aja : Progetto Residentie.net

Obiettivo

libero accesso alla rete per tutti i cittadini direttamente dalle loro abitazioni, via PC o teletext o TV

Effetti positivi:e-government efficienza e trasparenza

più opportunità alle classi svantaggiate in quanto ha reso disponibili, in modopressoché gratuito, una banca dati infinita ma anche una opportunità di accesso alle nuove tecnologie.

Effetti negativi:

alcune difficoltà di ordine economico, per la città in quanto primo investitore, per i cittadini, poiché alcune compagnie che hanno aderito al progetto hanno imposto prezzi alti per alcuni servizi, come le telefonate o gli help desk.

APPLICAZIONI DELLA ICT

Page 94: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Manchester: Electronic Village Halls

Obiettivo

Sviluppare opportunità lavorative e di nuove conoscenze attraverso digitalpoints di aggregazione sociale

Altri programmiInvestimenti nel settore ICT e programmi sociali (ad es. programmi educativi sulla

ICT dedicati a specifici gruppi sociali)

coordinamento per il rafforzamento della ricerca (Manchester è un centro regionale con 4 Università, science park ed industrie della ICT)

programmi educativi sviluppati dalle comunità locali di quartiere (ad es. programmi di alfabetizzazione informatica presso chiese)

riutilizzo dei vecchi PC a fini educativi

uso libero di internet presso la biblioteche pubbliche

APPLICAZIONI DELLA ICT

Page 95: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)

Obiettivo

libero accesso alla rete per i cittadini, corsi di alfabetizzazione informatica, centro di aggregazione

Lasipalatsi è un vecchio edificio del 1938 riconvertito ad uso sociale e come ICT point. All’interno della struttura vi sono società informatiche, di servizio, bar e ristoranti, biblioteca, etc. Vengono offerti non solo l’accesso alla rete ed alla posta elettronica, ma programmi di alfabetizzazione informatica diretti a tutti i cittadini

APPLICAZIONI DELLA ICT

Helsinki : Cable Book Library

Page 96: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

A café in a unique milieu in the heart of the city with a sun terrace seating 80.

Page 97: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

The Lasipalatsi Media Centre, owned by the City of Helsinki, runsthe film and media centre and developsits activities

Näyttely is an exhibition hall fortemporary exhibitions, traversing the building at street level, open to all.

Page 98: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Reel One Oy /Ltd. is a store specialised in av-products, film and video editing and conversion and the sale of equipment. (DPS-video stations, digital video cameras & recorders).

Helsinki City, Youth Department, Information centre Kompassioffers free information and advice to people 13 to 25 years old on subjects such as work, international matters (for instance voluntary work abroad, seasonal jobs abroad, youth exchanges), studies, housing and leisure. The wide range of services offeredby Kompassi is also available on the Internet: find information, leave a note on the bulletin-board or ask a question. The strengths of Kompassi are its large amount of information, its expert and kind staff and its central location.

Page 99: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

tabella comparativa tra le esperienze fatte dalle quattro città

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Page 100: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

I dati italiani sono stati forniti da: Jesi, Reggio Emilia, Palermo, Comuni del Copparese (FE), Cuneo, Treviso, Palombara Sabina.

Page 101: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Page 102: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Strategia della ICT nella politica cittadina

RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Page 103: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

(POTENZIALI) VANTAGGI

creazione di nuove professioni e nuovi mercati;

diminuzione della pressione sull'ambiente;

collegamento delle regioni periferiche alle aree centrali di un territorio;

sburocratizzazione della pubblica amministrazione;

comunicazione più efficace tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese;

incremento della gamma e della qualità dei servizi;

possibilità di inclusione socio-economica di categorie emarginate (es. anziani)

maggiori possibilità culturali per tutti i cittadini

(POTENZIALI) RISCHI

mancato sfruttamento delle nuove possibilità elettroniche da parte degli utenti;

mancato adeguamento del mondo imprenditoriale e lavorativo alle innovazioni tecnologiche e organizzative che ne conseguono;

perdita di posti di lavoro, magari a vantaggio di paesi terzi, nei quali i costi e la stessa protezione dei dati sono minori;

non uniformità di accesso alle informazioni da parte di tutti i cittadini;

le nuove conoscenze possono divenire uno strumento di abuso di potere.

nuove tipologie di inquinamento

strutture più complesse e labili

Page 104: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Decision Support System

Database technologies

Identification technologies

Multimedia technologies

Networking technologies

ACCESSO

INFRASTRUTTURA CONTENUTI

Efficienza

Trasparenza

e-Gov

Management

Innovazione

Partecipazione

e-learning

POTENZIALITÀ

Sociali

Politici (istituzioni e democrazia)

Economici

Governo del territorio

EFFETTI

Il ruolo della ICT sullo sviluppo urbano può rappresentarsi come un sistema complesso ove le interazioni tra le differenti componenti produrranno effetti sulla città

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 105: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

UnitUnitàà Didattica 7.e Didattica 7.e -- Informatica e nuove Informatica e nuove tecnologie della comunicazione tecnologie della comunicazione –– (Modulo (Modulo strutturato su ore 22strutturato su ore 22 di lezione)di lezione)

Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni CulturaliApplicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

Arch. Antonio Caperna

http://www.c1roma3.it

http://www.nexuslab.org

[email protected]

Page 106: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Information Technology (IT): è una forma di tecnologia che può aiutarci nella gestione di processi di immagazzinamento o amministrazione di informazioni

Communication Technology (CT) tecnologia legata alla forma di comunicazione (l’atto del mettere in comune)

Dal suono dei tamburi alle campane; dal telegrafo fino alla radio o la televisione. In particolare il telefono rappresenta la prima forma interattiva di comunicazione in tempo reale

nella ICT si fondono la computer nella ICT si fondono la computer technologytechnology, la , la InformationInformationTechnologyTechnology,, le telecomunicazioni, lle telecomunicazioni, l’’elettronica ed i mediaelettronica ed i media

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 107: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

manifatturiero, ad esempio la fabbricazione di macchine per ufficio o di elaboratori e sistemi informatici; oppure la fabbricazione di apparati riceventi radio TV, per registrazione e riproduzione di suoni od immagini e prodotti connessi;

settore dei beni legati ai servizi, ovvero quelli legati alla distribuzione e al commercio all’ingrosso di macchinari per telecomunicazioni, apparati elettrici, computer etc.;

settore legato ai servizi immateriali, ovvero attività di radio e telecomunicazione, consulenze software e hardware, database activities, servizi di telematica o robotica, etc.;

settore legato all’industria dei contenuti, ad esempio pubblicazione di libri, supporti sonori, proiezioni cinematografiche, etc.

ICT sectors (Source: OECD)

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 108: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

FATTORI ESTERNICondizioni istituzionali ed economiche

Politiche nazionali

ContenutiMigliori e maggiori servizi elettronici

AccessoPiù utenza locale

InfrastrutturaMigliore infrastruttura

elettronica

DINAMICHE INTERNE

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 109: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

DOMANDA DI CONTENUTI IN AMBITO

LOCALE

CITTADINI

AZIENDE

AMM.NE LOCALE

VISITATORI

Ulteriori segmenti di

richieste

La domanda di contenuti in ambito locale è rappresentata dai cittadini, aziende, governo locale e visitatori. Queste quattro classi hanno poi ulteriori ambiti relativi a particolari segmenti.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 110: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

FATTORI ESTERNICondizioni istituzionali ed economiche

Politiche nazionali

AccessoPiù utenza locale

InfrastrutturaMigliore infrastruttura

elettronica

ContenutiMigliori e maggiori servizi electtronici

DINAMICHE INTERNE

POSSIBILI EFFETTI SULLA CITTA’

Sviluppo economico

coesione sociale

accessibilità Qualitàdella vita

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Decision Support System

Networking technologies

Identification technologies

Database technologies

Multimedia technologies

wireless communication

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Pervasive computing development

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Database technologies

Database come un sistema di gestione di dati integrati, ricompilati e immagazzinati secondo precisi criteri, necessari ad una determinata attivitàche si deve svolgere

Database relazionale.In questa struttura i dati sono organizzati in tabelle dove le righe sono i record e le colonne sono i campi. E’ possibile stabilire delle relazioni tre le diverse tabelle; la norma fondamentale per stabilire relazioni tra tabelle, è che il campo di collegamento non deve avere ripetizioni, ossia ogni record deve potere essere identificato in maniera univoca. Il campo che permette l'identificazione di ogni record è detto "chiave primaria" e deve essere comune alle tabelle che si intende correlare

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Multimedia technologies

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Identification technologies

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

GPS technologies

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New Computer Technologies in the Process of Urban planning

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CAD, GIS, SDSS

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

DecisionSupportSystems

obiettivo della tecnologia DSS è quello di facilitare ed aiutare i progettisti o i decisori politici nei processi decisionali, tanto in termini di efficacia che di efficienza.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Networking technologies

flussi di comunicazione della rete Internet

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT TOOLS PER LA PRESERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

Inventories & DocumentationPreservation, Conservation and RestorationSite ManagementData Base ManagementMultimedia contents (+ GIS, GPS, …)NetworkingLegislationTrainingUse of tools like satellite, 3D models …

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DecisionSupportSystems

le discipline di ricerca legate ai DecisionSupport System

obiettivo della tecnologia DSS è quello di facilitare ed aiutare i progettisti o i decisori politici nei processi decisionali, tanto in termini di efficacia che di efficienza.In termini operativi questi sistemi sono usati quando si operano simulazioni per la valutazione di scenari alternativi, valutazioni che verranno formulate sulla scorta di scale di valori proposte dai decisori.

Da un punto di vista tecnico un DSS si fonda sul presupposto che ogni decisione o processo decisionale può essere traslato e strutturato sotto forma algoritmica.

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Identification technologies

Queste tecnologie permettono di stabilire sia la posizione che l’identificazione di persone o merci attraverso differenti tecniche. Ad esempio per le merci i corrieri espressi attraverso un codice a barre operano una tracciatura della merce, cioè possono in ogni momento sapere dove essa si trova.

La tecnologia GPS (Global Positioning System) permette di capire dove si trova una persona o un mezzo attraverso l’uso di un dispositivo comunicante con una rete di satelliti geostazionari ruotanti attorno alla terra.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

I codici a barre sono un insieme di elementi grafici a contrasto elevato disposti in modo da poter essere facilmente letti da un sensore e decodificati tramite un apposito circuito integrato.

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Multimedia technologies

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Il termine multimedialità o multimediale deriva al latino medium (= "mezzo", qui inteso come mezzo di comunicazione) e si può grossolanamente tradurre in "con molti mezzi". Si è diffuso tra la fine degli anni 1980 e l'inizio degli anni 1990.Si parla di contenuti multimediali, specie in ambito informatico, quando per comunicare un'informazione riguardo a qualcosa ci si avvale di molti media, cioè mezzi di comunicazione di massa, diversi: immagini in movimento (video), immagini statiche (fotografie), musica e testo.

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Interattività

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Un sistema si dice interattivo quando il suo comportamento non è fisso, ma varia al variare dell'input dell'utente.Quando l'utente trasmette, in un modo qualunque, un'informazione al sistema che sta utilizzando, interagisce con esso; grazie a questa interazione, il sistema può deviare dal suo comportamento prefissato ed adeguarsi alle esigenze dell'utente.La maggior parte dei sistemi con cui si ha a che fare è generalmente interattiva: una lavatrice è interattiva, in quanto modifica il suo comportamento a seconda di come regoliamo le sue manopole e pulsanti. Un computer è interattivo perché ci mostra questo o quell'altro dato a seconda delle informazioni che gli forniamo tramite il mouse o la tastiera.Un esempio di sistema non interattivo è invece la televisione analogica, ossia la televisione classica, l'unica in effetti disponibile dacinquant'anni fa fino a pochi anni fa, prima dell'avvento della TV digitale. La televisione classica ha una fruizione pressochécompletamente passiva: a parte il cambio dei canali e del volume, non èpossibile far altro all'utente, che non può ad esempio comunicare con l'emittente per richiedere una particolare trasmissione, cosa che invece è possibile con la moderna TV digitale

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ipertestualità:

l'ipertestualità è la caratteristica di un documento di utilizzare la struttura dell'ipertesto; il prefisso ipersta ad indicare la maggiore valenza di un documento ipertestuale rispetto a un documento "tradizionale" (cartaceo), dovuta al fatto che un documento ipertestuale non deve essere obbligatoriamente letto in modo sequenziale, ma si può saltare da una parte all'altra senza seguire nessun ordine prestabilito

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GPS technologiesIl Global PositioningSystem (abbreviato in GPS, a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di NAVigation System with Time And RangingGlobal PositioningSystem), è un sistema satellitare a copertura globale e continua gestito dal dipartimento della difesa (Departement of Defence, DoD) statunitense.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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GPS technologiesQueste tecnologie permettono di stabilire sia la posizione che l’identificazione di persone o merci attraverso differenti tecniche. Ad esempio per le merci i corrieri espressi attraverso un codice a barre operano una tracciatura della merce, cioè possono in ogni momento sapere dove essa si trova.

La tecnologia GPS (GlobalPositioning System) permette di capire dove si trova una persona o un mezzo attraverso l’uso di un dispositivo comunicante con una rete di satelliti geostazionari ruotanti attorno alla terra.

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO (REMOTE SENSING)

generalmente accettata la definizione del telerilevamento come l'insieme di tecniche, strumenti e mezzi interpretativi che permettono di estendere e migliorare le capacità percettive dell'occhio umano, fornendo informazioni qualitative e quantitative su oggetti posti a distanza dal luogo d'osservazione. Le moderne tecniche di Telerilevamento hanno ampliato il campo di indagine ben oltre alle informazioni legate allo spettro elettromagnetico comprendendo misure di campi di forze (gravitazionali, magnetico , elettrico) e utilizzando una grande quantità di strumenti (sistemi laser, ricevitori a radio frequenza, sistemi radar, sonar, dispositivi termici, sismografi, magnetometri, gravimetri, scintillatori). Oggi Il telerilevamento comprende tecniche di analisi della radiazione elettromagnetica e dei campi di forze finalizate ad acquisire ed interpretare dati geospaziali presenti sulla superficie terrestre, negli oceani e nell'atmosfera.

Satellite Quick Birdper il telerilevamento

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Le informazioni raccolte possono distare dall'osservatore da alcuni metri (ProximalSensing) fino a migliaia di chilometri (Remote Sensing), come nel caso delle osservazioni effettuate dai satelliti. Il veicolo di informazione del telerilevamentogeneralmente è l'energia elettromagnetica, sia essa proveniente dal sole, emessa dalla terra o generata da strumenti radar o laser. L'energia elettromagnetica che trasporta le informazioni più utili nel campo delitelerilevamento applicato allo studio del territorio è quella delle bande del visibile, infrarosso e delle microonde

Satellite Quick Birdper il telerilevamento

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Gestione del Rischio: monitoraggio di frane, subsidenze, alluvioni, vulcani e terremoti e valutazione dei danni, localizzazione di aree inquinate, pianificazione delle strutture di pronto soccorso, etc.

Foto frontale e vista 3D di una frana di scorrimento (zona della Gola di Frasassi, Ancona).

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTOMare e Aree Costiere: gestione delle coste, fenomeni di erosione costiera, monitoraggio aree glaciali e periglaciali, pianificazione e controllo delle rotte nautiche, presenza di alghe, etc.Telecomunicazioni: pianificazione e supporto delle reti di trasporto e navigazione a scala urbana e internazionale, etc.Media e Turismo: cartografia, pubblicità, educazione, analisi di proprietà, valorizzazione del territorio, etc.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTOGeologia e Geologia Applicata: cartografia geologica, esplorazioni marine e terrestri, valutazioni di impatto ambientale, monitoraggio di attività estrattive, subsidenze, movimenti franosi, etc.Topografia e Cartografia Tematica: realizzazione gestione ed aggiornamento della cartografia, pianificazione territoriale, catasto, controllo dell'abusivismo edilizio, etc. Difesa del territorio: monitoraggio di obiettivi strategici, pianificazione e preparazione di missioni, verifica della pianificazione e degli accordi, controllo dell'industria estrattiva, etc.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Ambiente: classificazione multitemporale di uso e coperture del suolo, controllo e gestione dell'ecosistema, valutazioni di impatto ambientale, monitoraggio inquinamento, discariche e rifiuti urbani e industriali, gestione della rete idrica e aree umide, etc.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Agricoltura: gestione dei processi produttivi, verifiche di dettaglio di appezzamenti e tipologie di colture, inventario e previsione deiraccolti, controllo delle proprietà, valutazione dei danni post-calamità, etc.; Scienze Forestali: cartografia forestale, gestione demaniale, monitoraggio aree deforestate o percorse da incendi, etc.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTOIn 1972, Las Vegas had about 270,000 residents; by 1992 the city had grown to more than 900,000. Growth of the city is evident in comparing a 1972 Landsat subscene to one acquired in 1992

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

FOTOGRAMMETRIA DIGITALE

tutte quelle procedure che utilizzano immagini fotografiche di un oggetto per ricavarne la posizione, la forma e le dimensioni. Effettuare il rilievo di un oggetto significa ricavarne la posizione spaziale di tutti i punti di interesse. Mediante la fotogrammetria questa operazione viene fatta, in gran parte, non direttamente sull'oggetto ma utilizzando le prospettive fotografiche centralimediante osservazione stereoscopica.

Fotogrammetria aerea - Modalità di ripresa stereoscopica del territorio

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

FOTOGRAMMETRIA DIGITALE

la fotogrammetria rappresenta uno strumento di acquisizione di dati metrici e tematici tra i più affidabili, rapidi ed economici; è il metodo più qualificato per la definizione spaziale degli elementi del Territorio e per la misura delle loro più minute modificazioni. Inoltre le nuove modalità fotogrammetriche consentono descrizioni grafiche e numeriche più pertinenti e assicurano la possibilità di istituire periodici e sistematici controlli ai fini della salvaguardia e conservazione di beni naturali, culturali, ambientali, ecc

Metodo di visione stereoscopica. La stereovisione è possibile attraverso l'uso di occhiali anaglifi (lenti Rosse e Blu), indipendentemente dal tipo di scheda grafica. Questa stereocoppiaorientata è relativa all'Isola di Caprera (Arcipelago della Maddalena, Sardegna).

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Un computer palmare (detto anche palmare), spesso designato in inglese con il termine palmtop o con la sigla PDA(acronimo di personal digital assistant), èun computer di ridotte dimensioni, tale da essere portato sul palmo di una mano, dotato di uno schermo sensibile al tocco (o TouchScreen).

Il telefono cellulare, popolarmente conosciuto come telefonino, è un apparecchio per la comunicazione in radiotelefonia, collegato alla rete telefonica di terra tramite centrali di smistamento, denominate BTS o stazioni radio base, molto spesso dotate di tre o più celle, ciascuna capace di diverse connessioni con gli apparecchi mobili.

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Location-basedservices (LBS) are

offered by some cellphone networks as a way to send custom

advertising and otherinformation to cell-phone subscribers

based on theircurrent location. The

cell-phone serviceprovider gets the

location from a GPSchip built into the phone, or using

radiolocation and trilateration based on the signal-strength of the closest cell-phone

towers (for phoneswithout GPS

features). In the UK, networks do not use

trilateration; LBS services use a single base station, with a

'radius' of inaccuracy, to determine a

phone's location.

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Networking technologies

flussi di comunicazione della rete Internet

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Wireless communications standards and typical applications

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Networking technologiesGoogle earth

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Microsoft mappoint north america 2001 virtual globe

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage

L’area denominata “Virtual Cultural Heritage” fa riferimento all’uso di sistemi virtuali per generare, navigare ed esplorare ambientiricostruiti d’interesse culturale

Le tecniche di Realtà Virtuale possono estendere le nostre capacità percettive rendendo possibili interazioni tra simulazioni numeriche e dati raccolti sperimentalmente. In quest’ottica le applicazioni di Realtà Virtuale sono strettamente collegate a quelle di Visualizzazione Scientifica perché creano modalità originali di navigazione ed interrogazione di mondi visibili, invisibili, ipotetici ed immaginari.Il concetto stesso di virtualità implica la disponibilità di visualizzazioni tridimensionali e di sistemi interattivi finalizzati alla creazione d’ambienti immersivi generati in tempo reale dal calcolatore

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Realtà Virtuale e Virtual Cultural HeritageUn supercalcolatore grafico traduce in tempo reale scene grafiche in immagini. La proiezione su uno schermo semicilindrico crea un’illusione d’immersione nel mondo simulato. L’immersività è amplificata dall’uso d’occhiali stereografici.Tutto ciò consente la navigazione all’interno d’ambienti sintetici (VirtualEnvironments - VE)

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Realtà Virtuale e VirtualCultural Heritage

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Bologna virtuale

flussi di comunicazione della rete Internet

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Planning Support Systems

disciplina il cui dominio è lo studio dell’Information Technologyrelativamente ai processi di pianificazione.L’attività di ricerca sviluppata presso l’MIT (Ferraz de Abreu) in questa disciplina si riferisce a tre aree principali di interesse:

i metodi analitici ed i modelli urbani;la rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazione;le implicazioni istituzionali dell’information technology.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support Systemsmetodi analitici e modelli urbanifornisce gli strumenti per l’elaborazione dell’informazione che sono utilizzati per affrontare i problemi complessi alla base della pianificazione. Questa area di ricerca trova i suoi fondamenti nelle svariate discipline che spaziano dall’analisi ed il supporto alle decisioni all’analisi spaziale, dalla dinamica dei sistemi, alla ricerca operativa, dalla matematica alla teoria dei grafi ed alla teoria dei giochi

rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazionearea di studio riguarda la strutturazione, la memorizzazione, l’elaborazione dell’informazione nei sistemi in funzione dei processi di pianificazione (processi decisionali, sviluppo di politiche, pubblica infor-mazione, trasferimento di conoscenza)

implicazioni istituzionali dell’information technology

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support SystemsUrbanSimUrbanSim è un PSS basato su un modello di simulazione, sviluppato per studiare principalmente nella fase di definizione delle politiche di piano l’interazione tra uso dei suoli e infrastrutture di trasporto nei processi di sviluppo urbano.E’ progettato specificatamente per la valutazione delle poli-tiche per la gestione della crescita urbana, con particolare enfasi sull’inte-razione tra uso dei suoli e trasporti” (Waddel)

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support SystemsCommunity VizE’ un PSS dedicato a processi collaborativi di progettazione urbanistica Un sistema multimediale spaziale sviluppato su una piattaforma GIS. Le componenti principali del sistema sono un modulo per la costruzione di scenari (Scenario Constructor), un modulo per la visualizzazione tridimensionale (Town Builder 3D), e un modello predittivo basato su algoritmi genetici. Le componenti sono utilizzate in un unico ambiente integrato in maniera interattiva, consentendo agli utenti di esplorare una proposta di piano, modificarla in tempo reale e valutarne gli effetti.i moduli sono tre estensioni indipendenti del software Arview

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Urban Alternatives

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Elkins Meadow-Steamboat Springs

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Elkins Build-out

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Elkins Suitable

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Visualization-Development Proposal

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Sotto. Analisi nelle 24 h del centro di Londra.

I luoghi della vita notturna (a) e quelli diurni (b)

a b

Progetto Urbano (informazione e comunicazione)Uso del suolo, ICT per la rappresentazione di modelli analitici,grafici, di scenario; gestione di banche dati, visualizzazione, modellazione e simulazioni, infrastrutture, rete dei trasporti, etc.

Altro

Servizi di emergenza, telecomunicazioni, marketing, mercato immobiliare, educazione, e-commerce, turismo,

Sopra. Enchede, Olanda (Fonte: TU/e Delft)

Sotto. Modello 3D collegato ad una banca dati (Fonte; CASA)

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Page 157: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Espansione della cittàdi Chicago (Fonte: CASA)

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

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Informatica e nuove tecnologie della comunicazione:

InternetArch. Antonio Caperna

http://www.nexuslab.org

[email protected]

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nell'ambito dell'amministrazione USA, alla fine degli anni ’50, si concepì l'idea di creare un'agenzia il cui compito fosse quello di stimolare e finanziare la ricerca di base in settori che avrebbero potuto avere una ricaduta militare.

Nel 1958 il Congresso approvò la costituzione e il finanziamento della Advanced Research Projects Agency, l'ARPA, la cui sede fu stabilita nell'edificio del Pentagono a Washington.

Città come flow of information

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Nel 1959 Paul Baran fu inserito nella neonata divisione informatica, dove si mise a lavorare su un problema che da qualche tempo veniva studiato: come riuscire a garantire che il sistema di comando e controllo strategico dell'esercito rimanesse se non intatto almeno operativo in caso di attacco nucleare. Le reti di comunicazione tradizionali su cui si basaval'intero apparato di controllo militare, infatti, erano estremamente vulnerabili.Lavorando su questo problema, Baran giunse a due conclusioni: la prima era che una rete sicura dovesse avere una configurazione decentralizzata e ridondante, in modo che esistessero più percorsi possibili lungo i quali far viaggiare un messaggio da un punto a un altro; la seconda, legata alla prima, era che il sistema di telecomunicazioni dovesse basarsi sulle nuove macchine di calcolo digitale, in grado di applicare sistemi di correzione degli errori e scelta dei canali di comunicazione

Città come flow of information

Page 161: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

Sviluppando i suoi calcoli, Baran aveva elaborato un modello in cui ciascun nodo fosse collegato ad almeno altri quattro nodi, e nessun nodo avesse la funzione di concentratore, al contrario di quanto avveniva per la rete telefonica. In questo modo ogni nodo poteva continuare a lavorare, ricevendo, elaborando e trasmettendo informazioni, anche nel caso in cui alcuni fra i nodi vicini fossero stati danneggiati. L'assenza diun nodo centrale inoltre eliminava ogni possibile obiettivo strategico, la cui distruzione avrebbe compromesso il funzionamento dell'intera rete. Oltre all'idea di una rete decentrata e ridondante, Baran ebbe anche un'altra intuizione geniale: piuttosto che inviare un messaggio da un nodo all'altro come un unico blocco di bit, era meglio dividerlo in parti separate, che potessero viaggiare attraverso vari percorsi verso la destinazione, dove sarebbero stati ricomposti

Città come flow of information

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queste idee e intuizioni teoriche, elaborate in sedi diverse e indipendenti, confluirono pochi anni dopo nel progetto Arpanet, la progenitrice di Internet

Città come flow of information

Page 163: ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

dall'incomunicabilità reciproca delle possenti e costose macchine si decise il finanziamento di un progetto volto a consentire la comunicazione e lo scambio di risorse tra i computer dei vari laboratori universitari finanziati dall'agenzia. Il progetto fu approvato e iniziò così la storia di Arpanet, la rete dell'ARPA.La fase esecutiva del progetto Arpanet prese il via nel 1969 University of California, Stanford Research Institute, Università di Santa Barbara e dello UtahNel frattempo la rete Arpanet, come veniva ormai ufficialmente chiamata, cominciava a crescere. I nodi nel 1971 erano divenuti quindici, e gli utenti alcune centinaia. Nel giro di pochi mesi tutti coloro che avevano accesso a un hostiniziarono a usare la rete per scambiarsi messaggi. E si trattava di messaggi di tutti i tipi: da quelli di lavoro a quelli personali. La rete dell'ARPA era divenuto un sistema di comunicazione tra una comunità di giovani ricercatori di informatica!

Città come flow of information

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A sancire la nascita definitiva di tale rete intervenne nel 1983 la decisione da parte della DCA di dividere Arpanet in due rami per motivi di sicurezza: uno militare e chiuso, inizialmente battezzato DefenseData Network e poi Milnet, e uno per la comunitàscientifica, che ereditava il nome originario e che non avrebbe avuto limiti di interconnessione esterna. La vecchia Arpanet poteva così divenire a tutti gli effetti il cuore della neonata Internet. Nello stesso tempo venne fondato un nuovo organismo di gestione tecnica della rete, l'Internet ActivitiesBoard (IAB), e tra i suoi sottogruppi l'Internet Engineering Task Force (IETF), cui fu affidato il compito specifico di definire gli standard della rete, compito che mantiene ancora oggi

Città come flow of information

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la struttura di internet è molto più simile a quella del cervello umano che al funzionamento di una macchina elettronica. Molti fra i migliori studiosi dell’argomento si riferiscono alla biologia.

Perfino in analisi tecnico-matematiche sulla topologia della rete si dice: «L’infrastruttura dell’internet può essere considerata l’equivalente di un ecosistema». Questo ètutt’altro che un concetto teorico e astratto. Ne derivano conseguenze rilevanti, e molto pratiche, per chi vuole capire e usare bene i nuovi sistemi di comunicazione.

Città come flow of information

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In alcuni sistemi complessi le caratteristiche fondamentali sono descritte non dai punti ma dalle relazioni tra essi. Prendiamo per esempio internet. In questo caso i nodi sono le pagine WEB ed i collegamenti sono i links ad altre pagine. Per comprendere quali sono i siti più importanti è necessario dunque cercare i siti che hanno piùcollegamenti.

Città come flow of information

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Città come flow of information

La rete dei router del traffico nel WorldWideWeb

Verso la fine degli anni ’90 èstato proposto un modello che permette di descrivere alcune delle caratteristiche principali delle reti che ritroviamo in natura, nelle scienze sociali e in biologia.

Questo modello si basa su due assunti principali:

• la rete è in continua crescita

• chi apre un nuovo sito preferisce collegarlo a siti che hanno già un alto numero di connessioni.

è possibile costruire una rete dove esistono, al contrario dei primi modelli di reti democratiche, pochi nodi che hanno un numero altissimo di connessioni, diventando così il cuore della rete.

Reti con questa struttura si dicono scale-free.

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Città come flow of information

Ogni dispositivo connesso direttamente ad Internet si chiama host o end system mentre la struttura che collega i vari host si chiama link di comunicazione.

Da qualche anno è ormai possibile collegarsi a questa grande rete da dispositivi mobili come un palmare o da un telefono cellulare. In breve dovrebbe essere possibile per uno di questi dispositivi non solo accedere ad Internet, ma anche subire l'accesso da parte di altri host in Internet.

Internet può essere vista come una rete logica di enorme complessità, appoggiata a strutture fisiche e collegamenti di vario tipo (fibre ottiche, cavi coassiali, collegamenti satellitari, doppino telefonico, link su radiofrequenza (WiFi), su ponti radio, su raggi laser e su onde convogliate su condotte elettriche) che interconnette un agente umano o automatico ad un altro agente tramite, praticamente, qualsiasi tipo di computer oggi o in futuro esistente o immaginabile.

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nodi I collegamenti tra i vari sono appoggiati su Internet

criteri statistici di disponibilità

Città come flow of information

Molti nodi sono collegati tra loro in diversi modi e tramite diversi path. Questo tipo di collegamento può essere compreso alla luce delle motivazioni che negli anni Sessantadettarono la nascita di Internet (allora denominata ARPANET): creare una rete di elaboratori decentrata che potesse resistere ad un attacco nucleare da parte dell'Unione Sovietica. Una tale rete decentrata sarebbe sopravvissuta a molti attacchi visto che un attacco ad un singolo elaboratore non ne avrebbe impedito il funzionamento generale, ed i collegamenti ridondanti avrebbero sostituito quelli distrutti.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Internet (pr. Ìn-ter-net, composto del latino inter, "fra" e dell'inglesenet, "rete") è percepita come la più grande rete telematicamondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratoriper suo mezzo interconnessi.

Nell'ambito delle telecomunicazioni, due o più macchine o host(computer, telefono, stampante, ecc...) possono comunicare tra loro rispettando norme che sono dette protocolli di rete. L'aderenza ai protocolli garantisce che due macchine possano comunicare correttamente, anche se sono state realizzate indipendentemente

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

STRUTTURAInternet può essere vista come una rete logica di enorme complessità, appoggiata a strutture fisiche e collegamenti di vario tipo (fibre ottiche, cavi coassiali, collegamenti satellitari, doppino telefonico, link su radiofrequenza (WiFi), su ponti radio, su raggi laser e su onde convogliate su condotte elettriche o addirittura idrauliche) che interconnette un agente umano o automatico ad un altro agente tramite, praticamente, qualsiasi tipo di computer oggi o in futuro esistente o immaginabile.Ogni dispositivo connesso direttamente ad Internet si chiama host o end system mentre la struttura che collega i vari host si chiama link di comunicazione.Da qualche anno è ormai possibile collegarsi a questa grande rete da dispositivi mobili come un palmare o da un telefono cellulare. In breve dovrebbe essere possibile per uno di questi dispositivi non soloaccedere ad Internet, ma anche subire l'accesso da parte di altri hostin Internet.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGYFunzionamentoI collegamenti tra i vari nodi Internet sono appoggiati su criteri statistici di disponibilità e non su criteri totalmente deterministici altrimenti tipici della tecnologia informatica, tanto che spesso vengono definiti più caotici; ed i processi sono distribuiti piuttosto che centralizzati.Molti nodi sono collegati tra loro in diversi modi e tramite diversi path. Questo tipo di collegamento può essere compreso alla luce delle motivazioni che negli anni Sessantadettarono la nascita di Internet (allora denominata ARPANET): creare una rete di elaboratori decentrata che potesse resistere ad un attacco nucleare da parte dell'Unione Sovietica. Una tale rete decentrata sarebbe sopravvissuta a molti attacchi visto che un attacco ad un singolo elaboratore non ne avrebbe impedito il funzionamento generale, ed i collegamenti ridondanti avrebbero sostituito quelli distrutti.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

I nomi dei computer su Internetcrilet.scu.uniroma1.it.L’ articolazione rispecchia la struttura gerarchica del Domain Name Service. Esso

suddivide l'intera rete in settori, denominati domini, a loro volta divisi in sottodomini, e così via per vari livelli; ogni sottodominio fa parte del dominio gerarchicamente superiore: alla base della piramide ci sono i singoli host.

L'identificativo di un host riassume le varie gerarchie di domini a cui appartiene: ogni sottostringa rappresenta o un dominio, o un sottodominio, o il nome del computer. Ma l'ordine di scrittura è inverso all'ordine gerarchico!

La parte di indirizzo più a destra nella stringa indica il dominio più alto della gerarchia, nel nostro caso 'it'. In genere, il livello più alto identifica il paese o, per gli Stati Uniti, il tipo di ente che possiede il computer in questione. Gli altri livelli della gerarchia, movendosi da destra a sinistra, scendono per i vari sottodomini fino a identificare uno specifico host. Così, nel caso sopra considerato, 'uniroma1' si riferisce al dominio di rete dell'Università di Roma 1 'La Sapienza'; 'scu' si riferisce al sottodominio assegnato alla Facoltà di Scienze Umanistiche, e infine 'crilet' è il nome del singolo host, che nel nostro caso è quello del Centro Ricerche Informatica e Letteratura.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

I nomi dei computer su InternetQuando il DNS è stato sviluppato, Internet era diffusa, salvo rare eccezioni, solo negli Stati Uniti. Per questa ragione la rete venne suddivisa in sei domini, le cui sigle si caratterizzavano per il tipo di ente o organizzazione che possedeva gli host e le reti a essi afferenti:EDU: università ed enti di ricerca COM: organizzazioni commerciali GOV: enti governativi MIL: enti militari NET: organizzazioni di supporto e di gestione della rete ORG: organizzazioni ed enti di diritto privato non rientranti nelle categorie precedenti, come enti privati no profit, associazioni, organizzazioni non governative.

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Principi di base della rete Internetil protocollo TCP/IPIl primo problema in ogni processo di comunicazione è naturalmente la definizione di un linguaggio che sia condiviso tra i diversi attori che comunicano; attori che, nel caso di Internet, sono in primo luogo i computerEssi pur usando tutti lo stesso alfabeto - il codice binario - 'parlano' spesso linguaggi differenti e incompatibili (diversi sistemi operativi).Per permettere la comunicazione tra l'uno e l'altro è necessario definire delle regole condivise da tutti. Questa funzione, nell'ambito della telematica, viene svolta dai protocolli.

TCP/IP, che è un acronimo per Transmission Control Protocol/Internet Protocol.

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Principi di base della rete Internetil protocollo TCP/IPTCP/IP è indipendente dal modo in cui la rete è fisicamente realizzata: una rete

TCP/IP può appoggiarsi indifferentemente su una rete locale Ethernet, su una linea telefonica, su un cavo in fibra ottica, su una rete di trasmissione satellitare .

TCP/IP è costituito da un vero e proprio insieme di protocolli di comunicazione, ognuno con un compito specifico:

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Agli informatici (accademici e professionisti) si erano affiancati i fisici, i chimici, i matematici e anche alcuni rari studiosi dell'area umanistica. Senza contare che le reti universitarie iniziavano afornire accessi anche agli studenti undergraduate, e a fornire informazioni amministrative attraverso i loro host. Parallelamente la quantità di risorse disponibili cresceva in modo esponenziale, e nessuno era ormai più in grado di averne contezza con il solo aiuto della memoria.Tutte queste ragioni, che si sommavano allo spirito di innovazione e di sperimentazione che aveva caratterizzato gli utenti più esperti della rete, determinarono agli inizi degli anni '90 una profondatrasformazione dei servizi di rete e la comparsa di una serie di nuove applicazioni decisamente più user friendly.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

L'architettura del World Wide Web

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World Wide Web.Il primo documento ufficiale in cui si fa riferimento a questo strumento risale al marzo del 1989. In quell'anno Tim Berners Lee, un fisico in carico al centro informatico del grande laboratorio di fisica, concepì l'idea di un "sistema ipertestuale per facilitare la condivisione di informazioni tra i gruppi di ricerca nella comunitàdella fisica delle alte energie", e ne propose lo sviluppo al suo centro

Il Web può essere definito come un ipertesto multimediale distribuito

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World Wide Web.concetto di multimedialità da quello di ipertesto.

I due concetti sono spesso affiancati e talvolta sovrapposti, multimedialità si riferisce agli strumenti e ai codici della comunicazione, ovvero possibilità di utilizzare contemporaneamente, in uno stesso messaggio comunicativo, più media e/o più linguaggi

ipertesto riguarda la sfera più complessa della organizzazione dell'informazione

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L'ipertesto è un insieme di testi o pagine leggibili con l'ausilio di un'interfaccia elettronica, in maniera non sequenziale, per tramite di particolari parole chiamate collegamenti ipertestuali (hyperlink o rimandi), che costituiscono un rete raggiata o variamente incrociata di informazioni, organizzate secondo diversi criteri, ad esempio paritetici o gerarchici, in modo da costituire vari percorsi di lettura

Il sistema d'ipertesto più conosciuto e più ampio è il World wide web di Internet, che utilizza il linguaggio HTML(HyperText Markup Language) per definire all'interno del testo istruzioni codificate per il suo funzionamento.

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World Wide Web.

ipertesto riguarda la sfera piùcomplessa della organizzazione dell'informazioneUn ipertesto invece si basa su un'organizzazione reticolare dell'informazione, ed è costituito da un insieme di unità informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti (detti nel gergo tecnico link) che da un nodo permettono di passare a uno o più altri nodi. Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali, ma in generale informazioni veicolate da media differenti (testi, immagini, suoni, video), l'ipertesto diventa multimediale, e viene definito ipermedia.

Lo schema di un ipertesto multimediale (ipermedia)

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L'architettura e i protocolli di World Wide Web

Il concetto di ipertesto descrive la natura logica di World Wide Web. Si tratta infatti di un insieme di documentimultimediali interconnessi a rete mediante molteplici collegamenti ipertestuali e archiviati sui vari host che costituiscono Internet. Ciascun documento considerato dal punto di vista dell'utente viene definito pagina Web, ed è costituito da testo, immagini fisse e in movimento, in definitiva ogni tipo di oggetto digitale.

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

L'architettura e i protocolli di World Wide Web

ci troviamo di fronte a un sistema basato su una interazione client-server, dove le funzioni elaborativesono distribuite in modo da ottimizzare l'efficienza complessiva. Il protocollo di comunicazione tra client e server Web si chiama HyperText Transfer Protocol(HTTP). Si tratta di un protocollo applicativo che a sua volta utilizza come base gli stack TCP/IP

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HTTP è l'acronimo di Hyper Text Transfer Protocol (protocollo di trasferimento di un ipertesto). Usato come principale sistema per la trasmissione di informazioni sul web. Le specifiche del protocollo sono attualmente in carica al W3C (World Wide Web Consortium)

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Il World Wide Web (Web) è una rete di risorse di informazioni, basata sull'infrastruttura di Internet. Il Web si basa su tre meccanismi per rendere queste risorse prontamente disponibili al più vasto insieme possibile di utenti:• Uno schema di denominazione uniforme per localizzare le risorse sul Web (ad es., gli URL). • Protocolli, per accedere alle risorse denominate sul Web (ad es., HTTP). • Ipertesto, per una facile navigazione tra le risorse (ad es., HTML).

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L'architettura del World Wide Web

Uniform Resource Locator (URL) codificano formalmente l'indirizzo di ogni risorsa disponibile su Web(http://www.liberliber.it/index.htm )

HTML (acronimo per Hyper Text Mark-Up Language) è un linguaggiousato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili nel Web. Non èun linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di markup, ossia descrive il contenuto, testuale e non, di una pagina web. Punto HTML (.html) o punto HTM (.htm) è anche l'estensione comune dei documenti HTML

Tuttavia, per ovviare ai numerosi limiti di HTML, lo stesso W3C ha sviluppato un (meta)linguaggio più potente e versatile per la creazione di documenti da distribuire su Web, denominato Extensible MarkupLanguage (XML).

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Guida Web Design

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

Il web designercomprende la tecnologia da usare, conoscendo le

possibilità e i limiti che si possono incontrare nella realizzazione di un sito e ne discute con i clienti e gli altri professionisti impegnati nel progetto Traduce le esigenze, i contenuti e il marchio del cliente in concetti strutturati adatti a un sito web, rispondendo alle esigenze degli utenti e proponendo prove a colori, adatte allo strumento su cui saranno veicolate e realizzabili dal punto di vista tecnico progetta i componenti necessari alla navigazionetrasforma gli elementi di progettazione realizzati con

software grafici (Photoshop e Illustrator per esempio) in componenti utilizzabili e modificabili su un sito Web

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USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

Il web designer

prepara il layout delle pagine del sito utilizzando l'HTML e altri linguaggi di programmazione (JavaScript e fogli di stile) insieme a sviluppatori e tecnici web decide lo stile delle pagine web a livello di grafica,

layout, tipografia, colori... prepara e presenta i contenuti in modo che risultino ben

leggibili e ben strutturati seguendo le linee guida stabilite dal content manager è responsabile del mantenimento del sito, apporta le

modifiche grafiche e di codice necessarie, aggiornando e curando il sito.

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Figure coinvolte con il web designer

il project manager: coordina i professionisti e i team di lavoro coinvolti, stabilisce il budget necessario per la realizzazione del progetto, il numero di persone coinvolte, le diverse voci di costo e i tempi di costruzione. È in costante contatto con il cliente. il team del marketing: i siti sono sempre più numerosi. Per potersi assicurare un traffico ragionevole sul proprio sito internet è necessario un piano marketing che:

crea i contenuti del sito: il sito web deve presentare la cosa giusta, il prodotto giusto nel modo giusto. La scelte sui tipi di contenutispettano in parte all'area marketing che collabora strettamente con quella impegnata sui contenuti attira i visitatori: il compito del web marketing è quello di immaginare come condurre i navigatori del web sul proprio sito. Creare partnership, preparare campagne di comunicazione, monitorare l'utenza sono tra le funzioni di quest'area

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Figure coinvolte con il web designer

il team dei contenuti: esperti di scrittura sul web, giornalisti e scrittori si occupano della redazione dei testi, guidati dal content manager, responsabile dell'organizzazione e del trattamento dei contenuti. Lo sviluppo di portali e di siti ad alta quantità e qualità di informazioni ha dato maggiore importanza a quest'area, fondamentale per garantire fidelity tra gli utenti.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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il team di produzione, composto da • il web concept designer: stabilisce col cliente e con il project manager l'identità digitale che il sito deve trasmettere e che deve essere coerente all'interno di tutte le pagine che compongono il sito stesso• il web designer: costruisce l'architettura del sito, il modello di navigazione e di interfaccia utente. Decide l'aspetto del sito, integrando testo, grafica e animazione per avere un'unica soluzione che soddisfi gli scopi e i desideri del cliente

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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il team di produzione, composto da •specialista del multimediale: audio MP3, Flash e Realmedia sono tra le opportunità che il web offre per chi crea pagine web. Vista la complessità di questi programmi, è utile affidare a figure professionali specializzate la creazioni di animazioni e applicazioni altamente interattive • esperti di programmazione: l'HTML è un linguaggio che richiede molta creatività e intuito. Per ragioni tecniche i browser interpretano a volte i codici in maniera diversa, con il rischio di cambiare il risultato finale della pagina web. Per questo motivo esperti dei linguaggi digitali garantiscono che il layout stabilito dal web designer si conservi indipendentemente dalla macchina in cui sarà visualizzata la pagina internet. Realizzando un sito è necessario anche il contributo non solo di programmatori di linguaggi, ma anche di tecnici capaci di implementare database, sviluppati con software che utilizzano il linguaggio PHP , Microsoft ASP ..

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Definiamo il concept

Il concept è un'idea e Internet è il campo ideale dove trasferire l'idea che il concept definisce

concept un progetto

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Produrre e organizzare i contenuti

Le tipologie dei contenuti sono svariate: informativi, interattivi, rappresentativi, educativi, istituzionali, d'intrattenimento, promozionali...

possono avere diversi formati: testi (per cui si dovranno gestire lunghezze, suddivisioni, ipertesti, archivi); immagini (l'attenzione qui sarà posta su dimensioni, taglio, figure, sfondo, peso, sequenze, didascalie, copyright); elementi di interazione (email, forum, chat, sondaggi, questionari, newsletter); audio, video e altri file)

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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I software per il Web

I software che hai a disposizione per fare al meglio il web designer possono essere divisi in quattro categorie principali:Programmi di grafica (disegno e fotoritocco) Editor HTML Programmi specializzati nell'applicazione di effetti particolari a testo e immagini (come animazioni e 3D) Browser

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Gli editor HTMLPer quanto riguarda gli editor HTML hai a disposizione due tipologie di approccio per scrivere il codice:- Editor testuali- Editor What You See Is What You Get (WYSIWYG)

Editor testuali: HomeSiteHotdogEditor What You See Is What You Get: Front Page Editor WYSIWYG e Testuali: Dreamweaver MX

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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I BrowserIl browser o client web è il software di cui necessitano gli utenti per accedere a Internet e al mondo del WWW.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Progettare la pagina Web: Ideazione e sviluppo

L'idea del sito e i suoi obiettivi Organizzare l'albero di navigazione Realizzazione del sito Verifica Pubblicazione

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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L'idea del sito e i suoi obiettiviIl primo passo da fare consiste nella precisazione dell'idea di base del sito e dei suoi obiettivi e destinatari. Abbiamo già visto nella seconda e nella terza lezione di questa guida cosa bisogna fare prima di passare alla vera e propria fase di "produzione" e diamo quindi per acquisiti queste fasi.

Organizzare l'albero di navigazioneUn passaggio fondamentale prima della produzione grafica è avere ben chiara in mente e, possibilmente, anche su un pezzo di carta, la struttura generale del sito: tipo di navigazione o navigator, numero di pagine, collegamenti interni ed esterni, contenuti sia grafici che testuali, tecnologie da usare.In questa fase è molto utile pianificare il nome da assegnare a ogni pagina (e agli eventuali file multimediali allegati). Oltre che essere un ottimo esercizio per entrare nella logica della progettazione dei siti, risulterà piùfacile apportare eventuali correzioni o modifiche che non erano state previste all'inizio del lavoro.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Realizzazione del sitoA questo punto si può passare alla realizzazione materiale del sito.Se il sito è realizzato in html il primo passo è quello di disegnare la grafica, usando i software illustrati nelle lezioni precedenti e scegliendo quello che meglio si adatta alle nostre esigenze. Successivamente possiamo tagliare le nostre immagini e scrivere il codice html, aiutandoci sempre con i software adatti. Se il sito è pensato per essere realizzato in flash, la costruzione della grafica andrà di pari passo con la scrittura degli actionscript e della programmazione necessaria.Unica avvertenza da usare in questa fase è fare molta attenzione ai collegamenti del sito: collegamenti tra le pagine e collegamenti con i rispettivi file multimediali come immagini, suoni, animazioni...

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Progettare la pagina Web: Messa online e verifica

Le verifiche principali da svolgere sono:velocità di caricamento verifica del corretto funzionamento con i vari tipi di browser verifica dei collegamenti e dei contenuti verifica della visualizzazione con differenti risoluzioni video

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Homepage: il biglietto da visita del sito

Non è necessariamente la prima pagina che si visita, ma èsicuramente la più importante. Le sue caratteristiche principali devono essere quelle dell'equilibrio e della chiarezza: entrando in un sito devo capire subito di cosa si parla, devo capire chi mi parla e soprattutto devo essere attratto da qualche cosa. Per il primo punto posso risolvere il problema con il logo e il pay off. La capacitàattrattiva è data da una grafica accattivante, il linguaggio, la relazione che nasce tra emittente e destinatario.Gli utenti che arrivano per la prima volta hanno bisogno di sapere dove si trovano e che tipo di navigazione possono fare nel nostro sito, quindi possiamo dire che fornire identità e orientamento sono dunque le due funzionalità principali dell'homepage.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Homepage: il biglietto da visita del sito

Gli utenti che ritornano sul sito lo conoscono già. Èprobabile che le cose che vogliono trovare sono informazioni sui più recenti aggiornamenti, e, in generale sulle novità e avere facilitazioni nella navigazione.La homepage, nel suo insieme, deve presentare informazioni semplici ed efficaci sull'identità del sito.

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Regole da tenere sempre a mente

Adotta sempre una grafica "leggera" in modo che il navigatore non sia disturbato nella ricerca delle informazioni che le servono e soprattutto fai in modo che l'aspetto grafico arricchisca di contenuto il sito stesso. Non dimenticare che c'è un'enorme differenza di efficacia tra una grafica d'effetto, anche se semplice e una grafica monotona e scontata.Dopo queste considerazioni avrai capito che l'uso delle immagini deve essere studiato ad hoc, per far si che non influiscano a rallentare il caricamento della pagina, ma contribuiscano ad esaltare e armonizzarsi con il contenuto delle pagine stesse.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Regole da tenere sempre a mente

Usa il logo e il nome del sito in tutte le pagine del sito in una posizione strategica, e collegali tramite link alla homepage del sito stesso.

Se stai progettando il sito web di un'azienda, fai in modo che la grafica che stai usando sia coerente con l'immagine coordinata dell'azienda stessa, in modo tale che l'immagine dell'azienda sia riportata coerentemente anche sul web. Quando questa operazione non èpossibile perché l'azienda non è dotata di un'immagine coordinata, fai si che almeno il sito sia caratterizzato da una certa coerenza grafica.

USABILITA’ ED ACCESSIBILITA’ DELLE RETE

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Regole da tenere sempre a mente

I simboli e le funzioni che usi devono essere riconoscibili e identificabili in tutto il sito e non devono cambiare da una pagina all'altra.

Quando il tuo sito diventa molto grande e comunque quando presenta un numero di pagine superiore alle 100, è bene usare una funzione di ricerca.

Usa dei font standard, perché non tutte le macchine hanno installati tutti i font. Potresti incappare in un utente con un PC appena "sballato" dalla confezione con una dozzina di font preinstallati. La soluzione è indicare nel codice html i font in ordine di preferenza, da quello che vorresti a quello che sei "disposto ad accettare".

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Costruire una pagina per World Wide Web

Quando si crea un sito Internet, anche molto semplice, si costruisce un sistema informativo nel quale i vari file (documenti, immagini, suoni...) interagiscono fra loro (ad esempio, un documento HTML potrebbe richiamare un altro documento HTML, e questo potrebbe a sua volta richiamarne un terzo oppure potrebbe richiamare una immagine).Per fare in modo che i siti Internet rimangano gestibili, occorre archiviare i nostri documenti con un minimo di razionalità

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Gli elementi fondamentali per la creazione di un documento Web

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Il codice HTML si caratterizza sempre per la presenza al suo interno di tre TAG fondamentali:

<HTML><HEAD><BODY>

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Gli elementi fondamentali per la creazione di un documento Web

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<html><title>Titolo del documento</title>

<head>... qui l'intestazione del documento da impaginare ...</head>

<body>... qui il contenuto del documento</body>

</html>

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Un esempio di codice HTML con sintassi evidenziata. Questa funzione viene solitamente eseguita da un editor di pagine web o da alcuni browser, come ad esempio Mozilla Firefox.

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<head> = intestazione

L'intestazione fornisce: il titolo della pagina e le parole chiave per i motori di ricerca. Le parole chiave altro non sono che delle informazioni che vengono passate al browser tramite dei TAG specifici, e che servono ai motori di ricerca per comprendere il contenuto del tuo sito.

<body> = corpo del documento

Contiene tutti gli elementi della pagina che verranno effettivamente visualizzati a video: il testo, le immagini, gli applet Java e tutti quei contenuti multimediali che vengono mostrati sullo schermo.

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La scelta dei caratteri.

Arial

Verdana

Trebuchet

Times new roman

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Gli stili di carattere I principali marcatori HTML per gli stili logici sono i seguenti:

<strong>...</strong>: testo molto rilevante (viene reso di norma in grassetto)<em>...</em>: testo enfatizzato (viene reso di norma in corsivo) <cite>...</cite>: testo citato (viene reso di norma in corsivo)

Ecco invece i marcatori più noti per gli stili fisici:<b>...</b>: grassetto<u>...</u>: sottolineato <i>...</i>: italico o corsivo<big>...</big>: carattere più grande <small>...</small>: carattere più piccolo

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Gli attributi dell'elemento <body>Il primo gruppo di istruzioni sono degli attributi che possono essere aggiunti all'elemento <body> per specificare l'aspetto del testo e dello sfondo in una pagina Web. Eccoli in sequenza:

background="file-grafico“ - permette di indicare un file grafico (in formato GIF o Jpeg) che viene inserito sullo sfondo della pagina; se l'immagine è più piccola rispetto alla pagina, essa viene automaticamente duplicata e affiancata alle sue copie come mattonelle su una parete

bgcolor="#colore RGB“ - permette di assegnare un colore allo sfondo

text="#colore RGB“ - indica il colore del testo all'interno della pagina

link="#colore RGB“ - indica il colore dei link

vlink="#colore RGB“ - indica il colore dei link già seguiti

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LinkLa prima cosa che occorre decidere è dunque quale parte del testo si vuole rendere attiva, e poi inserire il marcatore per definirla come tale. La sintassi è la seguente:<a href="url del documento di destinazione">testo attivo</a>

La 'a' del tag sta per anchorl'attributo 'href' sta per 'riferimento ipertestuale', e contiene la URL completa del documento di destinazione.

<li>urbanistica (visita la <a href="http://www.uniroma3.it">biblioteca telematica</a> Dipartimento Urbanistica</li>

…. Urbanistica biblioteca telematica ……(http://www.uniroma3.it)

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Web editorun documento HTML può essere editato con un semplice editor di testo.Usare degli strumenti più specifici permette spesso un notevole risparmio di tempo e fatica. E di tali strumenti, oggi, ne esistono molti e molto avanzati. In generale possiamo distinguere tre categorie di editor HTML: • editor di documenti orientati al codice, • editor di documenti WYSIWYG ('What You See Is What You Get', cioè 'ciò che vedi è ciò che ottieni') • ed editor di siti.

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Web editorGli editor HTML con modalità WYSIWYG, possono creare pagine HTML senza conoscerne la sintassi. Infatti il codice resta invisibile all'utente, che interviene sul documento come se lavorasse con un moderno word processor. I migliori editor WYSIWYG consentono anche un intervento diretto sul codice.

Gli 'editor di siti' sono per lo più una evoluzione degli editor WYSIWYG di maggior successo. Un editor di questa fascia non solo è in grado di velocizzare la creazione di documenti HTML, ma si preoccupa anche di verificare l'integrità dei link tra i documenti che si stanno editando e il resto del sito. Un editor di sito, ad esempio, nel caso in cui si decidesse di cambiare il nome a un file (ad esempio una immagine), ripristinerebbe automaticamente tutti i collegamenti ipertestuali a quella immagine contenuti nel sito

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Web editorNetscape ComposerUno dei primi editor WYSIWYG è stato quello incluso in Netscape sin dal 1996. La versione più recente di questo programma, chiamato NetscapeComposer, è inclusa nella suite di Netscape Communicator(http://www.netscape.com/). Dal punto di vista delle funzionalità offerte, Netscape Composer non ha la pretesa di gestire siti complessi, ma ha dalla sua parte il facile utilizzo e l'essere fornito gratuitamente

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Web editor

Macromedia DreamweaverMacromedia Dreamweaver è attualmente il programma per la creazione di siti più evoluto e potente, scelto da molti 'addetti ai lavori‘

La gestione della grafica è sofisticata, supporta in modo nativo le animazioni vettoriali e interattive create con Macromedia Flash e Macromedia Director. Consente l'inserimento di animazioni in Dynamic HTML, e include alcuni accorgimenti che aiutano a realizzare dei siti Internet accessibili anche ai portatori di handicap. Grazie ai 'template', è possibile impaginare tutta una serie di pagine in base a scelte predeterminate, e quindi modificarle in blocco semplicemente intervenendo sul template di riferimento.

http://www.macromedia.com/it/software/dreamweaver/.

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Microsoft FrontPageSi tratta probabilmente di uno degli editor WYSIWYG più utilizzati. È in grado di gestire frame e form, CSS e Dynamic HTML. Importa documenti di Microsoft Office (Word, Excel, ecc.) e altri tipi di file (testi in RTF, ASCII, immagini, ecc.) in modo abbastanza efficiente. Consente di lavorare sia in modalità WYSIWYG, sia in modalità HTML. Volendo, a partire dalla versione 2000 di FrontPage, èpossibile disabilitare il controllo automatico della sintassi HTML/XHTML, così da consentire senza problemi l'introduzione di istruzioni come i comandi ASP, le procedure Javascript, ecc

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INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Adobe GoLiveErede, se così si può dire, di PageMill, il cui sviluppo è stato abbandonato, GoLive è la risposta Adobe a FrontPage e Dreamweaver. Il programma nasce per piattaforma Macintosh, ma è disponibile anche per Windows. Si giova di una ottima interfaccia utente e di comode ed evolute soluzioni per l'inserimento di immagini e link.Analogamente a FrontPage e Dreamweaver, non si limita a fornire gli strumenti per la creazione delle pagine HTML, ma consente una vera e propria 'gestione del sito Internet', verificando la correttezza dei collegamenti ipertestuali, fornendo procedure guidate per la pubblicazione e molto altro

http://www.adobe.com/products/golive/.

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HotDog ProfessionalHotDog Professional è un programma shareware, per Windows. Merita una citazione in quanto è stato uno dei primi editor HTML ad avere funzioni avanzate, ed è perciò divenuto l'editor testuale preferito da molti impaginatori esperti.

La URL per ulteriori informazioni è: http://www.sausage.com/.

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Antonio Caperna is a highly-qualified planning and sustainability professional with a multi-disciplinary outlook, a proven track record in built environment teaching experience, and a record in international relevant research. Antonio holds a PhD in Sustainable Urban Design (2005), a MSc (1997) and a BSc in Architecture and Urban Design at University of Naples “Federico II” . He also holds Postgraduate Masters in Sustainable Interactive Design and Multimedia (1999), Design for All (2000) and several courses concerning ICT and Urban Planning (University of Lund, Sweden; Techniche Universitet Eindhoven, The Netherlands). During his PhD, he has been conducting a research at the urban and regional levels concerning the role of ICT into Sustainable Urban Planning. Most recently, Antonio has coordinated the didactic activity of a.d.a. (Environmental non profit association) and Laboratorio Territoriale Regionale in Montorio Romano for the sustainable urban development area. Actually he is Senior Lecturer at Università di Roma Tre – TIPUS Lab, focusing on new theoretical results that consider the city as a coherent complex systems and the relationship from these theoretical aspect, Urban Design and Sustainability.