IAS 39: Rischi e opportunità

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1 LUCA ERZEGOVESI IAS 39: IAS 39: Rischi e Rischi e opportunità opportunità Luca Erzegovesi Luca Erzegovesi Michele Bertoni Michele Bertoni

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IAS 39: Rischi e opportunità. Luca Erzegovesi Michele Bertoni. Argomenti trattati. Principi fondamentali Ambito di applicazione Classificazione strumenti finanziari Rilevazione e storno Valutazione di attività e passività finanziarie Valutazione degli strumenti derivati - PowerPoint PPT Presentation

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1LUCA ERZEGOVESI

IAS 39:IAS 39:Rischi e opportunitàRischi e opportunità

Luca ErzegovesiLuca ErzegovesiMichele BertoniMichele Bertoni

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2LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

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3LUCA ERZEGOVESI

Applicazione IAS 39 nell’UE: le fonti27/9/2001 19/7/0230/9/03 18/6/2003

Direttiva 2001/65/CEModifica le direttive sui bilanci

introducendo il fair value

Regolamento 1606/02Impone l’adozione dei principi

contabili internazionali IAS

Regolamento 1725/03Omologa gli IAS, esclusi IAS

32 e 39

Direttiva 2003/51/CEModifica le direttive sui bilanci

per armonizzarle con IAS

Da 1/1/2004 Da 1/1/2005 Da 1/1/2005

Facoltà per gli stati membri di autorizzare o imporre la

valutazione al fair value degli strumenti finanziari

Obbligo per i bilanci consolidati delle società

quotate. Facoltà per le altre società e imprese

Dibattito in corso. Pressioni per evitare l’applicazione del

fair value alle PMI

Recepimento in Italia in corso (schema DL Consiglio dei

ministri ott 2003)

Opzioni applicazione in Italia definite nella Legge

Comunitaria 25/10/03 n.306

(non serve recepimento)

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4LUCA ERZEGOVESI

Percorso di adozione del fair value degli strumenti finanziari in Italia

Applicazione di tutti i principi IAS Utilizzo fair value

Soggetti interessatiSocietà quotate, per i bilanci consolidati Tutte le imprese

nota integrativa: informazioni dettagliate sul fair value degli

strumenti finanziari derivati e le svalutazioni non durevoli delle

immob.finanz.

relazione sulla gestione: info su uso strumenti finanziari e politiche gestione dei rischi

escluse quelle in contabilità abbreviata

Società quotate, per i bilanci d’esercizio individuali [opzione introdotta all’art.25, Legge Comunitaria 2003]

Società emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico, per i bilanci d’esercizio e consolidati [idem]

Banche e intermediari finanziari, per bilanci d’esercizio e consolidati [idem]

Imprese assicurative, bilanci consolidati (d’esercizio se quotate che non redigono il consolidato) [idem]

Società e imprese non quotate, (uso facoltativo) [idem], escluse quelle in contabilità abbreviata

Fonti normativeRegolamento UE 1725/03, approvato il 30/9/03. È stata differita l’omologazione degli IAS 32 (Disclosure) e 39 (Financial instruments), ancora in corso di revisione nuovo draft IASB dicembre 2003, eccetto disciplina macrohedging prevista per marzo 2004

Direttiva 2001/65 (in corso di recepimento con schema DL ottobre 2003)

IAS 32 e 39 (in corso di revisione)

Decorrenza dal 2005, redazione di un bilancio comparativo dal 2004

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5LUCA ERZEGOVESI

• Primo e importante passo per l’introduzione della contabilità al fair value

• L’obiettivo a lungo termine è applicare il fair value a tutti gli strumenti finanziari

• Obbligatoria per derivati (assolutamente sì!)

• Obbligatoria per valori mobiliari (securities), •con qualche eccezione (held to maturity) e attenuazione (available for sale)

• Facoltativa per altri crediti e debiti “originati dall’azienda”

Principi fondamentali

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6LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali

• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 7: IAS 39: Rischi e opportunità

7LUCA ERZEGOVESI

• Titoli di debito quotati/non quotati

• Titoli azionari quotati

• Partecipazioni non di controllo

• Prestiti

• Repo/prestito titoli

• Altri strumenti finanziari detenuti per trading

Ambito di applicazione (1)

• Strumenti assoggettati allo standard (A)

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8LUCA ERZEGOVESI

• Derivati

• Debiti/crediti commerciali e ratei

• Liquidità

• Posizioni corte e derivati con fair values negativi

• Strumenti di raccolta bancaria a breve e lungo

• Titolo di debito emessi

• Crediti di firma (financial guarantees)

Ambito di applicazione (2)

• Strumenti assoggettati allo standard (B)

Page 9: IAS 39: Rischi e opportunità

9LUCA ERZEGOVESI

• Contratti di assicurazione

• Strumenti classificati come capitale proprio

• Partecipazioni in controllate e collegate

• Derivati su variabili climatiche

• Contratti su merci con consegna fisica

• Contratti di leasing

• Stock options ed altri benefici ai dipendenti

Ambito di applicazione (3)

• Strumenti non considerati dallo standard

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10LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione

• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 11: IAS 39: Rischi e opportunità

11LUCA ERZEGOVESI

STRUMENTI FINANZIARI

DERIVATI

INVESTIMENTI/ FINANZIAMENTI

Trading

Attività/Passività possedute per essere negoziate (Held for

trading)

Hedging

Attività disponibili per la vendita (Available for sale)

Attività/passività originate dall’impresa (Originated Loans

and Receivables)

Investimenti posseduti sino a scadenza (Held to maturity)

Classificazione strumenti finanziari

Page 12: IAS 39: Rischi e opportunità

12LUCA ERZEGOVESI

Un derivato è uno strumento:

• il cui valore varia in base a variazioni di un sottostante

• che richiede un investimento iniziale piccolo o nullo

• che viene regolato ad una data futura post stipula

Sono sempre considerati held for trading, ad eccezione dell’utilizzo come strumento di hedging

Sono esclusi dallo standard quei derivati che prevedono o per cui ci si

aspetta un regolamento tramite Consegna fisica

Derivati

• Definizione IAS 39

Page 13: IAS 39: Rischi e opportunità

13LUCA ERZEGOVESI

Uno strumento finanziario negoziabile (trasferibile senza rinegoziazione del contratto) è detenuto per essere negoziato se:

• viene acquistato o venduto allo scoperto con lo scopo di trarre profitto da fluttuazioni del prezzo nel breve termine

• è parte di un portafoglio per cui vi è evidenza di realizzazione di utili nel breve termine, indipendentemente dal motivo dell’acquisto

Attività/PassivitàHeld for trading

• Definizione IAS 39

Page 14: IAS 39: Rischi e opportunità

14LUCA ERZEGOVESI

Uno strumento finanziario negoziabile è considerato disponibile per la vendita se [tra parentesi le modifiche del luglio 2002]:

• non è detenuto [o classificato] a scopo di trading

• non è originato dall’azienda [con eccezioni]

• non è stato acquistato con l’intento di tenerlo sino a scadenza

Si tratta di una categoria residuale alla quale si applica il fair value accounting ai fini dell’esposizione del valore in stato patrimoniale, senza però imputazione dell’unrealized gain/loss in conto economico, bensì a riserve di capitale nettto.

Si addice ai portafogli di investimento “strutturale” della banca

AttivitàAvailable for sale

• Definizione IAS 39

Page 15: IAS 39: Rischi e opportunità

15LUCA ERZEGOVESI

Sono definite “finanziamenti e crediti concessi (originati) dall’impresa” tutte quelle operazioni di prestito, acquisto titoli, prestito titoli o indebitamento con clienti o fornitori (es. crediti commerciali di un’azienda, c/c di una banca), che hanno la caratteristica di

•essere originati dall’impresa stessa [l’azienda ha però facoltà di classificarli per trading o, in casi limitati, available for sale] o di essere negoziati nei confronti del soggetto originante (sul mercato primario);

•essere privi di un attivo mercato secondario.

Attività/PassivitàOriginated loans and receivables

• Definizione IAS 39 [con emendamenti]

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16LUCA ERZEGOVESI

Uno strumento finanziario di tipo negoziabile è considerato “posseduto fino a scadenza” [analogia con immobilizzato] se è stato acquistato:

• con l’INTENZIONE e

• avendo la CAPACITÀ

di detenerlo sino a scadenza

AttivitàHeld to maturity

• Definizione IAS 39

Page 17: IAS 39: Rischi e opportunità

17LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari

• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 18: IAS 39: Rischi e opportunità

18LUCA ERZEGOVESI

“tutte le attivita’ e le passivita’ finanziarie devono

essere rilevate in Stato patrimoniale, inclusi i derivati”

“la rilevazione deve avvenire quando l’impresa

diviene parte contrattuale dello strumento”

Esempio: un forward dev’essere rilevato alla data dell’impegno e non alla data in cui il settlement ha luogo

Criteri di valutazioneRilevazione iniziale (Recognition)

Page 19: IAS 39: Rischi e opportunità

19LUCA ERZEGOVESI

“un’impresa deve stornare uno strumento finanziario

o una porzione di esso quando perde il controllo dei

diritti contrattuali che sono inclusi nello strumento”

Esempi di casi in cui lo storno è inappropriato:

• il cedente ha l’impegno di riacquistare l’attività trasferita (es. repo passivo)

• l’attività trasferita non è prontamente ottenibile sul mercato e il cedente ha mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e i rendimenti derivanti dalla proprietà, ad esempio stipulando uno swap sul rendimento complessivo con il cessionario

Criteri di valutazioneStorno (Derecognition)

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20LUCA ERZEGOVESI

Qualsiasi A/P alla prima rilevazione

dev’essere valutata al Costo = fair value del

corrispettivo dato in cambio (attività) o ricevuto

(passività)

N.B.: i costi di transazione devono essere

inclusi e trattati come parte del costo storico

dell’A/P

Criteri di valutazioneValutazione iniziale

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21LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno

• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 22: IAS 39: Rischi e opportunità

22LUCA ERZEGOVESI

INVESTIMENTI/ FINANZIAMENTI

Attività/Passività possedute per essere negoziate (Held for

trading) [e assimilate]

Attività disponibili per la vendita (Available for sale) [e

assimilate]

Attività/passività originate dall’impresa (Originated Loans

and Receivables)

Investimenti posseduti sino a scadenza (Held to maturity)

FAIR VALUEcon variazioni a

conto economico

AMORTIZED COST

Valutazione successivaInvestimenti e finanziamenti

FAIR VALUEcon variazioni a

riserve di capitale netto

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23LUCA ERZEGOVESI

Definizione IAS 39Definizione IAS 39

“E’ il corrispettivo al quale un bene puo’ essere

scambiato, o una passivita’ estinta, tra parti

consapevoli e disponibili in una transazione equa”

A ciascuna variazione del fair value deve corrispondere una

rivalutazione delle A/P finanziarie in Stato patrimoniale

Valutazione al fair value (1)

Page 24: IAS 39: Rischi e opportunità

24LUCA ERZEGOVESI

Misurazione del Misurazione del fair valuefair value

Nella ricerca di una misura attendibile del fair value

devono essere considerati:

• quotazioni di prezzo pubbliche

•bid per posizioni lunghe, ask per posizioni corte, mid per posizioni

pareggiate

• prezzi di strumenti con rating simile

• modelli di valutazione per i quali gli input sono ricavabili da

quotazioni pubbliche secondo best practices

Valutazione al fair value (2)

Page 25: IAS 39: Rischi e opportunità

25LUCA ERZEGOVESI

• In Stato Patrimoniale la rivalutazione al fair value modifica sempre e subito il valore di carico dello strumento

• In Conto Economico l’impatto della rivalutazione non è sempre immediato:

- Held for trading Conto Economico del periodo

- Available for sale

Differimento in riserva patrimoniale con imputazione al

momento dello storno

Valutazione al fair value (3)

Page 26: IAS 39: Rischi e opportunità

26LUCA ERZEGOVESI

Definizione IAS 39Definizione IAS 39

“E’ il valore a cui e’ stato valutato alla rilevazione iniziale lo

strumento finanziario al netto dei rimborsi di capitale,

accresciuto o diminuito dall’ammortamento complessivo

delle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza; e

al netto di qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione

durevole di valore o di insolvenza ”

Valutazione all’amortized cost (1)

Page 27: IAS 39: Rischi e opportunità

27LUCA ERZEGOVESI

Ambito di applicazioneAmbito di applicazione

• Finanziamenti e crediti originati dall’impresa

• Investimenti posseduti fino a scadenza

• Qualsiasi AF che non ha un prezzo di mercato

quotato in un mercato attivo ed il cui fair value non

può essere attendibilmente determinato

Le AF appartenenti a queste 3 categorie che non hanno scadenza fissa devono essere valutate al COSTO

Valutazione all’amortized cost (2)

Page 28: IAS 39: Rischi e opportunità

28LUCA ERZEGOVESI

Calcolo del costo ammortizzatoCalcolo del costo ammortizzato

Calcolo di un piano di ammortamento in base al

Tasso interno di rendimento(Yield to maturity - Tasso di rendimento effettivo a scadenza)

La spesa per interessi in ogni periodo è aggiustata per ammortizzare sulla durata residua dell’A/P

qualsiasi premio, sconto o costo di transazione.

Valutazione all’amortized cost (3)

Page 29: IAS 39: Rischi e opportunità

29LUCA ERZEGOVESI

Esempio di piano di ammortamento in base al Tasso interno di

rendimento

Valutazione all’amortized cost (3)

tempo capitale

interessi al TIR rimborsi flussi

interessi capitaliz

0 98.000- 1 98.000 8.611 8.000 0.611 2 98.611 8.665 8.000 0.665 3 99.276 8.724 99.276 108.000 0.000-

Acquistiamo all’inizio dell’anno un titolo con cedola annuale dell’8% al corso secco di 98,00 scadenza 3 anni, rateo 0.Determiniamo il TIR con la formula più semplice (tempo in anni interi); risolviamo per TIR la seguente formula:

Risulta TIR=8,787%. Ricalcoliamo il piano come se 98 fosse il nominale e il TIR la cedola annuale.

L’ammortamento dello scarto di negoziazione è qui assorbito negli interessi ricalcolati al TIR (Prassi suggerita in documento IAS39). Il “valore al costo rettificato” aumenta per effetto della capitalizzazione di interessi dovuta a TIR > cedola. Se fosse TIR<cedola, avremmoflussi > “interessi” di competenza, e quindi risulterebbe un “rimborso” di “nominale” per la differenza.

1 2 3

8 8 100 + 898 = + +

(1+ TIR) (1+ TIR) (1+ TIR)

Page 30: IAS 39: Rischi e opportunità

30LUCA ERZEGOVESI

Contabilizzazione degli utili/perditeContabilizzazione degli utili/perdite

Gli utili/perdite in linea capitale sono imputati a

Conto Economico quando:

• l’attività/passività viene stornata

• oppure ha subito una perdita durevole di valore (impairment)

• o tramite il processo di ammortamento (implicito nel piano)

Valutazione all’amortized cost (4)

Page 31: IAS 39: Rischi e opportunità

31LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie

• Valutazione degli strumenti derivati• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 32: IAS 39: Rischi e opportunità

32LUCA ERZEGOVESI

I derivati sono sempre considerati “held for trading” tranne nel caso di uso per hedging

• Valutazione iniziale

COSTOEs.: forward = 0;

opzioni = premio

• Valutazione successiva

FAIR VALUE con variazioni rilevate in C.E.

Valutazione dei derivati

Page 33: IAS 39: Rischi e opportunità

33LUCA ERZEGOVESI

Se un derivato è una componente di uno

strumento finanziario ibrido (combinato) che

include sia il contratto derivato sia quello primario,

tale strumento deve essere estratto dal contratto

che lo contiene e contabilizzato separatamente

Scopoevitare che le prescrizioni dello IAS 39 vengano

aggirate nascondendo il derivato in un contratto che prevede una diversa modalità di contabilizzazione

Embedded derivatives

Page 34: IAS 39: Rischi e opportunità

34LUCA ERZEGOVESI

Argomenti trattati

• Principi fondamentali• Ambito di applicazione• Classificazione strumenti finanziari• Rilevazione e storno• Valutazione di attività e passività finanziarie• Valutazione degli strumenti derivati

• Operazioni di copertura (Hedging)

Page 35: IAS 39: Rischi e opportunità

35LUCA ERZEGOVESI

Definizione IAS 39Definizione IAS 39

“Un’operazione di copertura viene realizzata

designando uno o piu’ strumenti di copertura, affinché

i loro cambiamenti di fair value determinino una

compensazione, per intero o per parte, del

cambiamento di fair value o dei flussi finanziari di un

elemento coperto”

Operazioni di copertura (Hedging)

Page 36: IAS 39: Rischi e opportunità

36LUCA ERZEGOVESI

In presenza di copertura è ammessa una deroga ai

criteri di contabilizzazione e valutazione

precedentemente analizzati

Possibilità di trattare in modo sincrono le manifestazioni economiche dell’elemento coperto e

dello strumento di copertura attraverso una modifica della modalità e dei tempi di imputazione

Hedge Accounting

Page 37: IAS 39: Rischi e opportunità

37LUCA ERZEGOVESI

Caratteristiche principali

• Strumenti di copertura

• Elementi coperti

• Requisiti dell’hedge accounting

• Tipologie di copertura

Hedging ed Hedge Accounting

Page 38: IAS 39: Rischi e opportunità

38LUCA ERZEGOVESI

Possono essere designati come strumenti di copertura:

• derivati

• altre a/p finanziarie soltanto per copertura rischio cambio

Possono essere designati come strumenti di copertura solo i contratti derivati conclusi con una parte esterna all’impresa =

non consentito hedge accounting in caso di copertura tramite deal interni

Strumenti di copertura ammessi

Page 39: IAS 39: Rischi e opportunità

39LUCA ERZEGOVESI

• Designazione della relazione di copertura

• Efficacia attesa ed effettivo risultato

Requisiti dell’hedge accounting

Page 40: IAS 39: Rischi e opportunità

40LUCA ERZEGOVESI

All’inizio della copertura si deve presentare una documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi aziendali di gestione del rischio , e della

strategia per effettuare la copertura. Essa deve includere:

• l’identificazione dello strumento di copertura

• l’elemento o l’operazione connessa coperta

• la natura del rischio coperto

• le modalità di valutazione dell’efficacia della copertura

Designazione

Page 41: IAS 39: Rischi e opportunità

41LUCA ERZEGOVESI

Si suppone che una copertura sia altamente

efficace se, all’inizio e per tutto il corso della vita di

tale relazione, ci si può attendere che i

cambiamenti di fair value o dei flussi finanziari

dell’elemento coperto attribuibili al rischio coperto

siano quasi completamente compensati dalle

corrispondenti variazioni di fair value o dei flussi

finanziari dello strumento di copertura

Efficacia attesa

Page 42: IAS 39: Rischi e opportunità

42LUCA ERZEGOVESI

Condizioni richieste per la verifica ex-post:

• possibilità di valutare in maniera attendibile l’efficacia della copertura

• i risultati ottenuti dallo strumento di copertura devono essere compresi in un range che va dall’80% al 120% dei risultati ottenuti dal protetto

QUESTIONI APERTE• criterio per la valutazione dell’efficacia?• i risultati devono essere compresi nel range in ciascun periodo o a livello complessivo nel corso della vita della relazione di hedging?• con quale frequenza dev’essere fatto questo back-testing?

Effettivo risultato

Page 43: IAS 39: Rischi e opportunità

43LUCA ERZEGOVESI

• Copertura del fair value (Fair value hedge)

• Copertura del flusso finanziario (Cash flow hedge)

• Copertura di un investimento netto in un’entità

estera (non lo trattiamo)

Tipologie di copertura

Page 44: IAS 39: Rischi e opportunità

44LUCA ERZEGOVESI

E’ una copertura dell’esposizione ai cambiamenti di fair

value di un’A/P rilevata o di una porzione di essa

ESEMPI

• Acquisto di un’opzione put a copertura dei cambiamenti di valore di un’azione available for sale dovuti a rischio equity

• IRS a copertura dei cambiamenti di fair value di un titolo a tasso fisso dovuti a variazioni dei tassi di interesse

• Acquisto Forward di valuta a copertura di un debito in divisa straniera

Definizione

Fair value hedge (1)

Page 45: IAS 39: Rischi e opportunità

45LUCA ERZEGOVESI

Fair value hedge (2)Modalità di contabilizzazione

• Regola IAS 39– lo strumento di copertura

dev’essere sempre valutato al fair value, con gli utili e le perdite derivanti dalle rivalutazioni rilevati immediatamente in C.E.

– gli utili/perdite sull’elemento coperto attribuibili al rischio coperto devono rettificare il valore contabile dell’elemento coperto e devono anch’essi essere rilevati subito in C.E.

– il basis risk emerge subito!

• Prassi attuale– gli utili o perdite sullo strumento

di copertura vengono sospesi e accantonati, per essere imputati a CE in corrispondenza della rilevazione degli utili e perdite dello strumento coperto

– rimane una certa discrezionalità nella determinazione dei tempi e degli importi netti imputati a conto economico

• E’ un rovesciamento dell’approccio!

Page 46: IAS 39: Rischi e opportunità

46LUCA ERZEGOVESI

E’ una copertura dell’esposizione di operazioni con flussi

di cassa futuri variabili per rischi di mercato

L’ELEMENTO COPERTO può essere rappresentato da:

• flussi di cassa futuri relativi ad un’a/p esistente (es. pagamento di interessi su un titolo a tasso variabile, coperto con un’IRS, un cap, un collar o un floor)

• flussi di cassa futuri relativi ad una transazione prevista (forecast transaction, es. per un’impresa proventi/pagamenti derivanti da vendite/acquisti future/i in valuta estera o per una banca un’emissione prevista di depositi passivi).

posso stabilire una relazione di hedging tra singoli cash flow di operazioni multiflusso (ad esempio mutui vs IRS)

Definizione

Cash flow hedge (1)

Page 47: IAS 39: Rischi e opportunità

47LUCA ERZEGOVESI

Modalità di contabilizzazioneCash flow hedge (2)

Regola generale:• l’elemento coperto dev’essere contabilizzato come previsto per la

categoria di strumenti alla quale appartiene• la porzione di utili/perdite sullo strumento di copertura, rilevata

secondo fair value accounting, dev’essere differita in una componente di patrimonio netto (hedging reserve)

• La hedging reserve essa deve poi stornata• nel caso di hedging di cash flow su A/P esistenti o di transazioni

previste che originano A/P, deve essere rilevata in CE in armonia con il periodo di imputazione dei redditi sull’elemento coperto

• nel caso di hedging di altre transazioni previste, deve essere portato a rettifica del prezzo di acquisto/vendita sulle stesse

Il procedimento è molto macchinoso, specialmente nei casi di perfetta copertura (es. asset o liability swap da variabile a fisso). Fino al regolamento del payoff del derivato, se ne deve fare il mark to market con contropartita in hedging reserve.

Page 48: IAS 39: Rischi e opportunità

48LUCA ERZEGOVESI

Conclusioni: IAS 39 e banche

• Sono le dirette interessate al provvedimento• Forte impatto su area finanza

– generalizzazione della contabilità al valore di mercato

– forte integrazione con le problematiche di risk management

– regolamentazione più severa di operazioni di ingegneria finanziaria (titoli strutturati, securitization)

• Adeguamenti per gestione crediti– problema conciliazione con principi di Basilea 2 (fondi rischi e

impairment)

• Fortissimo impatto sui sistemi informativi

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49LUCA ERZEGOVESI

Conclusioni: IAS 39 e imprese• L’impatto dipende dalla tipologia di impresa

– società quotata >> forte– imprese in contabilità ordinaria >> solo segnalazioni in nota integrativa, a meno di

opzione discrezionale per IAS• il ricorso a derivati viene scoraggiato (può essere un bene)

– imprese in contabilità abbreviata >> irrilevante (per ora)• adeguamento limitato a regole su leasing finanziario (metodo finanziario in nota

integrativa) e svalutazione dell’avviamento ex L.6/2003 (riforma diritto societario)

• Paradosso– l’introduzione degli IAS rafforza l’incentivo a restare in contabilità abbreviata >>

riduce il livello di qualità e trasparenza dell’informativa di bilancio delle Pmi italiane– far leva sui motivi di convenienza interna all’upgrading dei sistemi informativi

aziendali • controllo dell’economicità e del rischio di dissesto• comunicazione finanziaria (Basilea 2)

– per fare progressi è cruciale il ruolo della consulenza