iaiBBI|l5| LE ALI CHE VOLAR MITI E LEGG ND - Expo...

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LE ALI CHE MITI E LEGG

VOLAR ND

di Matilde Pistacchi

I MIEI PERCHÉ 3 pagg. (2-4) CAPITOLO I - Gli argonauti e il mito di Atalanta 4 pagg. (5-8) CAPITOLO II - La guerra di Troia e l'Iliade:. 8 pagg. (9-16) CAPITOLO III - Dopo la caduta di Troia - a) l'Odissea 4 pagg. (17-20) CAPITOLO IV - Dopo la caduta di Troia - b) l'Eneide 4 pagg. (21-24) CAPITOLO V - Gli dei 11 pagg. (25-35) CAPITOLO VI - Le ninfe e altre divinità minori 6 pagg. (36-41) CAPITOLO VII - Altri miti e leggende 7 pagg. (42-48)

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Le ali che fanno volare miti e leggende

M I E I PERCHÉ

"Papà, papà, guarda! Questa farfalla si chiama Apollo, come il dio!..."

ESPAflA

"Papà, Papà, guarda! Anche questa ha un nome importante: è Ulisse, a scuola ne abbiamo parlato..."

...e scusa, ma Atalanta non è solo una squadra di calcio, vero?

,P 0 L S K A

A me le farfalle sono sempre piaciute. E così, quando insieme a papà ho iniziato a sfogliare gli album di francobolli del mio nonno, mi sono subito soffermata a guardare quelli delle farfalle. Piano piano ho scoperto che molte hanno nomi importanti. Ogni volta iniziavamo a ricordare qualche episodio legato a quei personaggi. E così mio papà mi ha suggerito:"Sai che se ci mettiamo a cercare bene, con queste farfalle ci esce qualche bella favola... Come quelle di Hans Christian Andersen?"

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Mi sono chiesta: "Ma come? Cosa c'entra Andersen? Questi sono personaggi greci e romani?" La risposta di mio papà è stata quella che mi ha fatto venir voglia di andare avanti: "Vedi, le farfalle portano sulle loro ali i nomi pesantissimi degli dei e degli eroi della mitologia - mi ha detto -. Chissà che qualcuna non sia volata fino in Danimarca, per ispirare anche Andersen".

È stato cosi che ho iniziato a mettere da parte i primi francobolli e con i nomi delle farfalle ho provato a raccontare quelle "favole" intramontabili che ci hanno lasciato poeti epici come Omero e Virgilio...

1

nAPAAIA ilITDM0ni-3-1984


...o che sono state portate fino a noi dalla fantasia tramandata dai popoli che si sono sviluppati tra miti e leggende ai piedi o sulle pendici di monti ricchi di simbologia quali l'Olimpo o il Parnaso...

... sul colle del Campidoglio, nell'antica Roma...

P i i E ? a do' ColenlLìi 1 F.D.C. "ROMA" , - ri

....e poi anche più in là, fino ai nostri giorni..Ho deciso di provarci, e così è nata la mia collezione

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Le ali che fanno volare miti e leggende iiailBBaBIBlEIEiaaiBMBIBMBBBIBfBIBiailIBBBlì

Determinante per la riuscita della missione fu l'aiuto della maga Medea, che si innamorò di Giasone e per questo si imbarcò su Argo insieme all'amato che aveva conquistato il vello d'oro.

Vanessa Atalanta

Anthocaris Midea

Chi non si imbarcò su Argo fu invece Atalanta, figlia di lasio, re dell'Arcadia. Allevata da un'orsa per volere di Artemide, Atalanta divenne abilissima nella caccia. Restò però a terra per volere di Argo, preoccupato per il disturbo che una donna avrebbe potuto provocare a bordo.

Artemide Charaxes Jasius

Al ritorno della missione, molti argonauti ebbero a che fare con Atalanta, in particolare durante la caccia al cinghiale Calidonio. Chi sfidò il cinghiale fu anche Ificlide.

Iphiclide Podalirius

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Della missione fece parte anche Orfeo, l'artista per eccellenza della mitologia greca. Il suo ruolo fu fondamentale quando Argo passò davanti all'isola delle sirene. Il suono melodioso della cetra coprì il canto tentatore che faceva naufragare le navi.

LANCIANO 3.12.2012

Dell'equipaggio facevano parte anche Ercole e Ila, un giovinetto di cui il semidio s'innamorò al punto di rapirlo.

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- CAPITOL O I -GLI ARGONAUT I E I L MIT O DI ATALANT A

La prima leggenda è quella della spedizione degli argonauti. Il trono di Esone, re di lolco, venne usurpato dal fratellastro Pelia. Giasone, figlio del re, organizzò una spedizione per andare alla conquista del vello d'oro, la pelle dell'ariete dorato, che avrebbe restituito al padre il regno. Un equipaggio di eroi venne imbarcato su Argo, il vascello che prese il nome dal suo costruttore

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Nonostante il comando della

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Il cinghiale, dopo essere stato colpito da Atalanta, venne ucciso da Meleagro, innamorato della giovane, alla quale offrì la pelle della preda come pegno d'amore.

Questo gesto scatenò l'ira degli zìi di Meleagro, Plesippo e Tosseo, che si ripresero la pelle e per que-sto vennero uccisi dal nipote

Lycaena Meleager Danaus Plexippus

Argonauta fu anche Teseo, noto per aver ucciso il minotauro a Creta e che, alla fine della missione, combatté contro i centauri impazziti. Ne uccise molti, tra cui Bianor, il cui nome sa-rebbe quello del fondatore di Mantova

0,01 €

Teseo uccide il minotauro

tAAAI - HELIAS «P. 3' :

Lotta contro i centauri Papiliio Bianor

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L A G U E R R A D I T R O I A E L ' I L I A D E

Esistevano due città, Vilusa e Troia, che facevano parte della regione della Troide, sullo stretto dei Dardanelli.

SAHARA OCC. RAS.D.

Troides Paradisea

Lo stretto dei Dardanelli

Capostipite della dinastia troiana fu proprio Dardano, mitico figlio di Zeus, i cui discendenti innal-zarono le mura della città grazie all'aiuto del dio del mare Poseidone (Nettuno), che però si ven-dicò con gli abitanti che non "pagarono" il lavoro fatto

Trogonoptera Trojana

S50

Al J ; M o g A fM B 1 Q U E

Papilio Dardanus Tibullis

M. LABORDE GUY 3, place de la mairie 67230 OBENHEIM

FRANGE

Lettera consegnata a bordo del iVIA/ Deiphin e successivamentespedita

daii'uffìcio postale di Bergen (Non/egia)

MA "DELPHIN" j j l l j j i j i l ÌH Ì j j i i j i

Troia era conosciuta anche con il nome di Ilio e infatti la più nota delle distruzioni subite nei secoli fu quella raccontata per l'appunto nel-l'Iliade da Omero

; Apatura Illa Papilio Homerus

Le ali che fanno volare miti e leggende BiaBiB3BB |B|

Iliade che inizia così:

C A N T A M I , O DIVA, DEL PELIDE A C H I L L E

L ' IRA FUNESTA C H E I N F I N I T I ADDUSSE

L U T T I A G L I ACHEI . . . "

Morpho Peleides Insularis

PILIP1NAS.7

Achillides Chikae Chikae

Al tempo dell'assedio greco, su Troia regnava Priamo, che qualche anno prima aveva lasciato la prima moglie Arisbe

REPOBLIKA DEMOKRATIKA MALAGASY

Trogonodtera Priamus Arisbe Ideaoiedes Ideaoiedes

Le ali che fanno volare miti e leggende |g|lBlBHaaaBMBBIBHi

In secnde Nozze, Priamo sposò Ecuba, figlia del re della Frigia Dimante e - secondo alcune tradizioni - della ninfa Glaucippe

Hebomoia Glaucippe Aturia

La guerra di Troia fu provocata da Paride, uno dei figli di Priamo ed Ecuba, che venne incaricato di scegliere la più bella delle dee. Afrodite, in cambio del suo voto, gli promise in dono la donna più bella del mondo. Lui scelse Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, che riunì tutti i re delle città greche per andare a riprendersi la moglie a Troia

Troides Helena Darsius | ®°!"

Il ratto di Elena

.25

XYNEAPION

Y\ \'A Ì> — SnAPTH 8-9-75

S parta (il centenario del museo archeologico)

Figlia di Priamo ed Ecuba era anche Polissena. Di lei si innamorò Achille, cui la ragazza andò a chiedere di riavere il corpo di Ettore ucciso in duello zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

M AR I P OS A S

Zerynthia Polixena

Omero narra che Paride andò a Sparta già da bambino, per purificarsi dopo aver ucciso involontariamente durante un gioco l'amico Anteo

Anteos Maerula

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Le ali che fanno volare miti e leggende IBIBMBMaBIBiaiBIBMBMBlBIBMa

Parides Aeneas Hectorides Ascanius

Anteo era fratello di Agenore, valoroso guerriero troiano, che stava per essere ucciso da Achille quando Apollo lo salvò. Sul campo di battaglia scesero diversi guerrieri, tra cui lo stesso Achille, che uccise Ettore, fratello di Paride. Nell'Iliade è citato anche il guerriero Ascanio, (venuto dall'Ascania, da non confondere quindi con iil figlio di Enea).

Iliades Agenor Achillides Paris

PANAMA In battaglia morirono anche llioneo ed Euforbo, figlio del sacerdote Pantoo

Celerio Euphorbiae

Caligo llioneus

Antenore, consigliere di Priamo, tentò di convincere il re a cercare un accordo, ma fu l'altro consigliere, Antimaco a spingere per la guerra

Papillo Antimachus

Di Elena si era peraltro innamorato anche Ascalafo, figlio di Ares e capo dei Minii, che tuttavia poi si uni agli altri greci per partecipare alla spedizione contro Troia

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I greci, sempre divisi in tante città-stato, si unirono per partecipare alla guerra, affidando il comando ad Agamennone, fratello di Menelao

BUTTERFLIES

La maschera di Agamennone

Papiliondae Graphium Agamemnon

Nereo, divinità nota come "il vegliardo del mare" predisse a Paride le sventure che avrebbe portato il rapimento di Elena.

- i m i A � 450

�eilephila Nerij

Il vegliardo del mare

Ma anche gli Achei ebbero numerose sventure e faticarono a far salpare la flotta alla volta di Troia per l'ira di Artemide

EAAHNIKH AHMOKPATIA zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

EAAHNIK H AHMOKPATIA SIKNEI BTOZ DKEANOV

25 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA UT 35'

I 9 W H E L L A S 40

Per placare la dea fu chiesto ad Agamennone di sacrificare sua figlia Ifigenia

Hypna Iphigenia

- 1 3 -


Papilio Polixenes Polixenes

Sette di queste navi erano comandate da Filottete, che tuttavia non giunse a Troia perché mori in viaggio, morso da un serpente

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S. TOME E PRÌNCIPE Hoetera philocteles

Hoetera Philoctetes

(Nel francobollo emesso da Sao Tome e Principe il nome della farfalla è indicato come Hoetera Philocteles anziché Hoetera Philoctetes)

L'intero postale indiano ha viaggiato più volte come mostrano diversi annulli postali del 1892 riportati sul verso

Tra i greci non mancarono le liti. La più nota, quella che scatenò l'ira funesta di Achille fu provocata dalla contesa per Briseide, figlia di Briseo, che Achille prese in schiava dopo averne ucciso il marito Minete e che Agamennone rapì.

CUBA

Chasara Briseus zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

Cha s a ra Br ì ssus

R E P U B U Q U E D U B U W U N P I

Mynes Sestia

- 14-


Tra gli Achei c'erano anche due fratelli Podalirio e Macaone, entrambi medici, che curarono una grave ferita a Menelao

Iphiclides Podalirius

Papilio Machaon

i w 0 1 , 0 ^ NATURHI ^ T O R I S C H E S

I M U S E J M W I E N a f ^g^apil 0 machaon^

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^ SomJerschau S «NATURMOnVE AUF BRIEFMARKEN»

NATURHISTORISCl

I M U S E U M W I E I ^

jPap/ffomscftaofT. osigìREIC H Li

^ Sonders( hau <o

«NATURMOTIVE AUF BRIEFMARKEN»

Tra i guerrieri troiani morti in battaglia vengono citati anche due Melanippo, uno ucciso da Antiloco, l'altro da Patroclo

Danaus Melanippus

t H v w v c l V ? « ^ ^ C . ^ - ^ b f ^ A y ^ A

i Case l la posia\e,2éT

* R R 1 1 0 0 9 5 2 0 ^ 1 R *

6 e sic S-é-cx/Cv^vii

- 15 -


Omero interrompe il suo racconto con il funerale di Ettore, ma la guerra di Troia proseguì. Durò dieci anni e ci volle il trucco del cavallo di legno escogitato da Ulisse per entrare nella città e conquistarla

T r u v a Turistìk Serist

iLK G t J N - F. D. C . 31.XII.195«

FIIATELIST KULOBa-i'.taRbul

Alla guerra di Troia parteciparono, più o meno direttamente, anche gli dei. Omero ricorda una divinità minore come Sarpedonte, figlio di Zeus, alleato di Troia. Venne ucciso da Patroclo

Grafìum Sarpedon

SAHARA OCC.

Anche Ebe, dea della gioventù, viene citata tre volte nell'Iliade: quando fa la coppiera degli dei servendo nettare e ambrosia, quando cura Ares e quando aiuta Era ad agganciare il suo carro

E B E

30^MAGYAR POSTA Arctia Hebe

Era

-16-


- C A P I T O L O I I I -

DOPO L A C A D U T A D I T R O I A - A l L'ODISSEA

Dopo aver fatto cadere Troia con il trucco del cavallo, Ulisse si mise in viaggio per tornare in patria, nella sua Itaca. Ma dovette affrontare le ire del dio del mare Poseidone

Ulysses butterfly

-17 -


L'avventuroso e travagliato viaggio fu ^ narrato nell'Odissea da Omero, detto meleteo perché figlio di Meleto o per-ché nato vicino al fiume che aveva questo nome

Omero Melete Salacia Cubana

Prima di far rientro in patria, l'eroe sbarcò a Dodona, per consultare un oracolo e conoscere la volontà di Zeus

Fu probabilmente in questa circostanza che Coiotis Evippe

conobbe Evippe, la figlia del re di Dodona, M m A r R . c ^ . N E ™ ^

Hanax Parthenope Julias

Ma tra i cuori infranti da Ulisse ci fu anche quello della sirena Partenope che si uccise perché lasciata

Altre donne si contesero l'amore del re di Itaca. Tra queste l'affascinantea maga Circe

Brintesia Circe

Gelosa dì Circe era anche Scilla, un tempo splendida ninfa, che venne trasformata dalla maga in mostro a sei teste. Per la rabbia divorò molti compagni di Ulisse quando la flotta passò per lo stretto di Sicilia, vigilato da lei e dall'altro mostro Cariddi

Catopsilia Scylli

Della bella Circe si era invaghito anche Calco, re dei Dauni, ma la maga preferì Ulisse e trasformò il rivale in un maiale

Euryphura Chaids

Le gesta di Ulisse a Troia vennero cantate anche dall'aedo Demodoco, mentre l'eroe si trovava sull'isola Scheria

M O g A M B l Q U E


Al termine del viaggio, tornato a Itaca, Ulisse incontrò per primo il fedele servo Eumeo, il porcaro

175ANIV. DEL NACIMIENTO DE FELIPEPOEY

Ulisse " — Eumaeus Atala Atala

Ma a riconoscere davvero per primo il padrone fu il cane pastore Argo

Plebejus Argus

I Ulisse e Argo

La parte di leggenda che invece in pochi conoscono è quella sulla morte di Ulisse, ucciso da Telegono, figlio avuto dalla maga Circe. Il giovane andò alla ricerca del padre e mise a ferro e fuoco Itaca. Ebbe un duello con Ulisse e lo uccise prima di riconoscerlo

Papilio Telegonus


DOPO LA CADUTA DI TROIA - B) LTNEIDE A iniziare il proprio poema dalla distruzione di Troia è anche Publio Virgilio Marone, massimo poeta latino, che scrisse l'Eneide

BIMIL LENA

OVI RGIL ÌANO

POSTE VATICANE 600

Enea fuggì dalla città in fiamme con il figlioletto Ascanio, portando sulle spalle l'anziano padre Anchise. Anche Enea affrontò un viaggio lungo e pericoloso prima di approdare sulle coste italiche e dare origine-alla stirpe di Romolo e Remo, come Giove aveva promesso ad Afrodite con queste parole:

"... a questi non pongo limiti né di cose né di tempi..."

Anche la flotta di navi troiane giunse all'antro di Circe. Polite, uno de marinai, convinse i compagni a entrare e la maga li trasformò in porci

Papilio Polytes Stìchius


La donna che invece avrebbe voluto tenere con sé Enea fu Didone, regina e fondatrice di Cartagine, che si uccise con la spada dell'eroe q quando questi lasciò la sua terra

Metamorpho Dido

No 1 4 5 3 GOUVERNEMENT TUNISIEN

Direction de l'Office des Postes & des Télégraphes

M A N I M T S T É L É G R A P H 1 0 U i : S

AVIS D ' É M I S S I O

mnr le Bureau d-^

/ c ^ 7 ^ ^ ^ \ 20-3 oo:

Mandato di pagamentodall'uffìcio postale di Cartagine (protettorato francese di Tunisi) a quello di Besangon in Francia (20 marzo 1907)

A portare a Cartagine le navi di Enea fu l'intervento benevolo di Poseidone che, aiutato dalla ninfa Cimotoe, salvò la flotta finita sugli scogli durante una tempesta voluta da Giunone

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CHISINAU MD 2012

2012237697

II

I TCuturi exotici Cymothoe exceìsa

Reputlica Moldova C^f^^/r^


Nel terrìbile viaggio morirono in molti. Tra questi Palinuro, nocchiero di Enea, la cui vita fu pretesa da Nettuno. A lui è dedicato il promontorio davanti al quale cadde in mare e morì e sul quale sboccia ancor oggi la primula che porta il suo nome.

Achillides Palinurus Daedalus zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

ITALI A 500

FLORA DA SAU?ARE

Primula di Palinuro

La mancata sepoltura spinse invano Palinuro a chiedere alla sibilla di aprirgli le porte dell'Ade

i lElflEMIi

Nel regno dei morti scese anche Enea che incontrò la stessa sibilla alla quale chiese di poter attraversare il fiume Acheronte per incontrare il padre Anchise

Acherontla Atropos La sibilla

- 23 -


5" E T A T DU C A M B O D Q E P ^ ^ S 199

Heteronympha Merope

Giunto sulle coste laziali, Enea dovette combattere contro i Rutuli del re Turno. Questi uccise il troiano Merope, amico di Enea, il quale a sua volta uccise molti nemici, tra cui lo stesso Turno e il giovane Anteo

Arhopala Anthelus Impar

Quando arrivò in quella che sarà la sua nuova patria promessa da Giove, Enea salutò così il Tevere:

"... SALVE FATIS M I H I DEBITA T E L L U S

H I C DOMUS H A E C P A T R I A EST..."

"... Salve o terra a me dovuta dai fati qui è la casa, questa è la Patria..."

ANNO SANTO 1975 !

TEVERE

EXP077 #1 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

TtVhKE ^EXI\ 37 7 zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

ÙLILI

MOSTRA NAZIONALE DELLE REGIONI m T A L I A # ^ ^ ™ ^^^^

ROMA 29 Giugno -18 Luglio 1977

BUSTA UFFICIALE

E il fiume Tevere fu venerato come un vero e proprio Dio

- 2 4 -


TOLO V -GLI DEI

Tutta la mitologia si basa sull'esistenza degli dei, cui veniva attribuito un ruolo decisivo in ogni aspetto della vita umana. Gli dei greci sono stati "adottati" dai Romani che in molti casi si sono limitati a cambiar loro il nome. Il re degli dei era Zeus (Giove per i romani)

AEDI, 'AEPTA

Nella mitologia "ufficiale" Zeus era anche padre di tutti gli dei, generati però con dee o donne mortali diverse. Accanto a lui, sul trono dell'Olimpo, sedeva Era (Giunone) zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

COSREOS zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA3^ Giunone

Junonia Coenia

- 25 -


Giunone è spesso citata anche con il soprannome di Pavonia, perché proprio il pavone era l'animale a lei consacrato

Attacus Pavonia Major

Dione Vanillae Insularis

Molti dei nacquero dall'unione di Zeus con Dione, appartenente alla prima generazione delle divinità greche

Così come una dea poco nota era Cibele, signora della natura e degli animali zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

REPUBLIQUE DE DJIBOUTI

Speyera Cybele

-26-


Le tradizioni

sono invece

differenti

quando si

parla della

seconda

generazione

degli dei.

Di Zeus

e Latona,

secondo

alcuni,

sarebbe

figlio

illegittimo

Apollo zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

Parnassiu s Apoll o

IliiTil'Milliililil'Il zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

9é

4

Molti vogliono Apollo gemello di Artemide, dea della caccia, a sua volta però descritta come figlia di

Zeus e Dione

Melltae a Artemi s

Dian a (Artemide ) al ritorn o dall a cacci a

Apollo e Artemide vengono spesso citati in mitologia con i loro soprannomi

Lexia s Satrape s Hiwag a

Apollo, ad eserhpio, viene

indicato come Lessia, in

quanto dio dell'eloquenza.

Artemide è detta Delia, in

quanto nata, come il fratello,

sull'isola di Delo zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBAi l 11 t «

Delia s Levick ì Justin i

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Per la precisione, Latona, rifugiatasi a Delo per ; � � m u M Cynthia cardui

sfuggire alla gelosia di Era, avrebbe partorito i due gemelli alle pendici del monte Cinto, e per questo uno dei soprannomi di Artemide è Cinzia.

Anche Artemide era assai gelosa e vendicativa: arrivò a trafiggere con una delle sue frecce Chione, amante sia di Apollo sia di Ermes, perché osò dire di essere più bella di lei. Apollo in-vece era fin dalla nascita rivale del fratello Ermes (o Mercurio). Questi gli rubò, ancora in fasce, le mandrie a lui consacrate

I R E P U B L I Q U E M A L C A C M E

Chionaema Pauliani

A P , M A 5 TP,ADIGI ONA15 -

posris

CORREIOS � 1984

MOCAMBIQUE

Ermes

Occorreva qualcuno che facesse giustizia, ma Nemesi, la dea a questo preposta, non poteva interferire nelle vicende divine, pesso sfociate in vendette

Siderone Nemesis

-28


Apollo aveva il compito di trainare il carro del sole e veniva infatti spesso raffigurato mentre svolgeva questo incarico.

Un giorno Fetonte, per dimostrare a un amico di essere figlio di Apollo, prese le briglie e condusse il carro. Inesperto, perse il controllo e i cavalli imbizzarriti portarono il sole troppo in alto, bruciando una parte di cielo. La mitologia spiega così la Via Lattea USA13C Eupkydryas phaeton

Euphydryas Phaeton

Prima che dal carro del sole, il cielo però veniva attraversato da quello di Eos, la dea che annunciava l'arrivo del giorno, figlia del titano Iperione e di Tea.

68

Heodes Virgaureae

N I C A R A G U A

Doriana Thia

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REPOBLIKA DEMOKRATIKA MALAGASY

2

Per i romani Eos diventerà Aurora

Alcidis Aurora

Eos, l'Aurora, non deve essere confusa con Iris (Iride), anch'essa legata ai fenomeni atmosferici, ma che è considerata la personificazione dell'arcobaleno e rappresentata con due ali d'oro

GUIDO RENI 1575-1642

'] I

L90 L'Aurora di Guido Reni

Apatura Iris Iride

C A R T O L I N A P O S T A L E �tì^';*zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA^gOO

SAN MARINO

CAP LOCALITÀ' PROV

Da Aurora sono state invece generate le divinità dei venti, in particolare Zefiro

C U B A ^

Callithea Saphira

-30 -


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All'alternanza del tempo era legata ovviamente la vita degli uomini e della terra. La stessa "vita" era consacrata alla dea Zoe (Bios), secondo alcuni figlia di Poseidone

Colotis Zoe

© s a

Ciò che non era controllato da Zoe -ad esempio la ciclicità della natura e delle quattro stagioni - era regolata da Saturno (Cronos per i greci), che per questo era anche dio dell'agricoltura e dell'abbondanza

Saturnia pyri zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

P R I N C I P A U T E D E M O ' N A CO

LES QUATRE SAISONS

IMPRIMERIE des TIMBRES-POSTE.FRANCE

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L'arrivo della primavera e dell'estate è spiegato anche con il mito di Proserpina. Figlia di Demetra, venne rapita e trascinata agli inferi da Plutone che si innamorò di lei

F Proserpinus Proserpina

Ingannata e affamata, mangiò 6 dei 12 chicchi di melograno che il dio le offrì. Siccome chiunque man-giasse qualcosa mentre si trovava nell'Ade non sa-rebbe più potuto tornare indietro, lei potè lasciare gli inferi solo per sei mesi su dodici. Quando tornava invece sulla terra, rifioriva la natura

A proposito degli amori e dei capricci degli dei. Zeus ebbe una relazione con Semeie. La dea Era, gelosa, ingannò la giovane e la convinse a chiedere al dio di manifestarsi nella sue vere sembianze. Per questo, come era scritto, Semeie morì folgorata

Satyrus Semeie

La giovane era però incinta del figlio di Zeus, che volle salvare il nascituro, nascondendolo all'interno della propria coscia. Era Dioniso, conosciuto anche come Assiocerse, divenuto dio della forza vegetale e animale

-32 -

Le ali che fanno volare miti e leggende |g[BIBiaEiaiBMaiiEBiaBlBBEiaBaBiBlB^^

Dioniso (Bacco per i romani) venne nascosto in una caverna del monte Nisa e qui allevato dalle ninfe, tra cui Callicore, che in premio venne trasformata da Zeus in stella

PfcEO NAZIONALE à ROMANO

ITALIA

DIOIfli

Belile

Callicore paterna

A sua volta Dioniso salvò un altro figlio illegittimo di Zeus dalia furia di Era. La dea ordinò ai titani di fare a pezzi Zagreo, partorito da Persefone. Zeus salvò il cuore del piccolo e lo fece rivivere proprio in Dioniso

I REPUBLIQUE

DE DJIBOUTI

NOMBRE

DIRECCION

Minois Dryas zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

sv i ino I

CUBA CUBA

Papilio Zagreus

Nemico di Dioniso era Licurgo, figlio di Drias, re della Tracia

Alcuni dei nacquero invece dal regolare matrimonio tra Zeus ed Era, come nei caso di Ebe, dea della gioventù

MOHrOJI lUSMAAH

Arctia Hebe

- 33 -


Figlio legittimo di Zeus ed Era fu anche Vulcano (Efesto per i greci), dio del fuoco, della terra e della civilità, che forgiò le armi di Achille.

Vulcain Efesto

La tucina ai vulcano

Sicuramente l'origine più controversa è quella della dea della bellezza, Afrodite (o Venere), che si dice abbia creato la pianta dell'origano per donare agli uomini un po' di felicità

Papilio oregonius

USA13C Papilio oregonius

-34-

Le ali che fanno volare miti e leggende LzyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA'fdta][e![al[el[gl[zl;al!zJreI[glial|e)rgiiaraireiieiFatpi[alial[d[giilB||

C'è chi vuole Venere nata dalla spuma del mare, chi direttamente dal grembo di Dione

Tutti concordano che sia

Venere è nota anche con altri soprannomi, come Coliade, in quanto abile della danza Koiyas, e Euplea, in quanto a lei erano consacrati gli auspici per la buona navigazione

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Le ali che fanno volare miti e leggende BMilBlBI]lil|

LE NINFE E ALTRE DIVINITÀ MINORI Le antiche divinità non erano tutte di pari livello. Un gradino sotto gli dei dell'Olimpo esistevano tante figure "minori", generate dagli stessi dei. È ad esempio il caso delle ninfe

Le ninfe erano suddivise in categorie a seconda dell'elemento che rappresentavano (terra, aria o acqua) o di chi le aveva generate. Ad esempio esistevano le Nereidi, ninfe del mare, cui apparteneva Alice, o le Naiadi, signore dei fiumi e di tutte le acque dolci.

E T A T DU C A M B O D G E

Pierella Nereis

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Le Naiadi

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Una delle Naiadi era Dafne, talmente bella che di lei si innamorò Apollo. Lei però tentò di sfuggirgli e pregò Zeus che la trasformasse in una pianta di alloro (che ancor oggi deriva il nome da lei) per non cadere nelle mani del dio innamorato

MABYAR PC Meleageria Daphnis � .

Apollo e Dafne (raccomandata primo giorno)

Apollo non era evidentemente fortunato con le ninfe. Il suo amore venne rifiutato anche da Acanto che addirittura lo graffiò. Per questo il dio la trasformò in una pianta spinosa: l'acanto

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Il dio tentò di conquistare anche una giovane di nome Bolina. Lei, per sfuggirgli, si gettò in mare e venne resa immortale come ninfa. La sua scelta fu considerata giusta dagli dei, tanto che Bolina si-gnifica proprio "buona linea", la giusta strada per risalire il vento

Hypolimnas Bolina

Altro amore contrastato fu quello tra Aretusa, ninfa sacra a Diana, e il fiume Alfeo. Per non cedere, la ninfa si fece trasformare dalla dea in una fonte che ancor oggi porta il suo nome a Siracusa


Molte ninfe subirono metamorfosi (proprio come le farfalle) ordinate dagli dei. Anche Chelone venne trasformata da Zeus in una tartaruga perché arrivò tardi alle nozze tra il padre degli dei ed Era

PREMIER JOUR D ' E M I S S I O N

FIRST DAY COVER

Altre ninfe legarono la loro storia al mare. Melite, ad esempio, era figlia di Poseidone e si innamorò di Ercole quando questi fu esiliato a Scheria

Melitaea Cinxia

ÌM ì Chi amò il dio del mare fu Salamina. Da questa unione nacque Cicreo, che diventò il re dell'isola chiamata appunto Salamina

Salamis Duprei La battaglia di Salamina

Del gruppo delle ninfe Oceanine faceva parte anche Elettra, che secondo Omero ebbe da Zeus un figlio, Dardano, capostipite dei troiani

Idea Electra Electra

Le ali che fanno volare miti e leggende BiaiaiaaMBMBgMBBigiBiBaaBaBB

Colias Eurydice USAl3c Colias eurydice

Innamoratissima del suo Orfeo, eroe della spedizione degli Argonauti, fu invece la ninfa Euridice, che morì morsa da un serpente mentre cercava di sfuggire a un altro spasimante

Particolare la storia delle Danaidi, le cinquanta figlie che il re di Libia Danao ebbe da diverse ninfe. Furono costrette contro la volontà loro e del padre a sposare 1 cugini. Per questo Danao ordinò loro di uccidere i mariti.

^ ^ I J o ^ l l POSTA AEREA

Danaida Morgeni

La prima a obbedire fu Glaucippe, che uccise lo sposo durante la prima notte di nozze

Hebemoia Glaudppe Philippensis

P!yp iNÀS3;

Ò^M fl^i^^ {V\Ly

L'unica delle 50 figlie che invece disobbedì fu Ipermnestra, poiché davvero innamorata del marito, il quale vendicò la strage uccidendo tutte le Danaidi, ad eccezione, ovviamente, di sua moglie.

kGYAR POSTA

Zerynthia Hypermnestra

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Simili alle ninfe erano le muse, nate dall'unione di Zeus e Mnemosine

Zeus

P O L S K A J/

Parnassius Mnemosyne

ILIBAN- ' Le muse, alle quali erano affidate le arti, avevano due sorgenti a loro consacrate sul monte Elicona

Heliconius Cyrbla

Melpomene ispirava la tragedia. La bellezza in ogni sua forma era invece governata dalle tre "Grazie" (le Caridi per i greci): Aglaia, Eufrosine, Talia

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Heliconius IVIelpomene Aglaope

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Le Grazie

Mesoacidalia Aglaja

Gli aspetti negativi e i lati oscuri della vita degli uomini venivano invece regolati dai demoni come Aporia, responsabile delle difficoltà, degli errori, dell'impotenza e delle perplessità

IIIONGOLIA o MOHFO/I Uiyy^AHJ

Aporia Crataegi

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- CAPITOLO VII -ALTRI MITI E LEGGENDE

Dei, ninfe e altre divinità erano sempre alla base di qualunque mito. Il suo amore per la bellezza femminile portò Zeus a invaghirsi anche di Antiope, alla quale si presentò con le sembianze di un satiro. La giovane restò incinta di due gemelli, venne cacciata dal padre e si rifugiò presso la zia Dirce che tuttavia la trattò come una schiava

Vanessa Antiopa Colobura Dirce Clementi

La dea Demetra (Cerere), in-vece, distrutta dal dolore perché sua figlia Proserpina fu rapita da Plutone, vagò di regno in regno e fece la nutrice per molti bambini, svezzando ad esempio il piccolo Demofono come un dio

NÌICARAGUÀ

Prepone Demophon

C É R È S , D É E S S E D E S M O I S S O N S

Le Profil de Cérès figure sur les premiers Timbres-Poste Frangais : !� Janvier 1849; - 11 a été encore utilisé sur les émissions de 1870 à 1875; - en 1937; puis en 1938; - enfiti en 194-5; - On le trouve également sur l'érnission generale des ColODies Frangaises (1871-1877).

MulhologU & PhìlaUUc I

-Al-


Le scappatelle di Giove misero nei guai anche lo, sacerdotessa di Era e figlia del dio fluviale Inaco.

Il re degli dei, innamorato, la trasformò in giovenca perché Era non la scoprisse

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Vanessa lo

Inachi s lo

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Spesso erano gli uomini a subire i capricci degli dei. Ermes un giorno rapì le giovenche di Apollo e le affidò al pastore Batto per nasconderle. Il giovane promise di restare muto come pietra ma, ingannato da Apollo che gli promise una ricompensa, parlò, così Ermes lo trasformò davvero in pietra zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

RRf OS ^

Battus Devillieus

Intero postale greco viaggiato nel settembre 1893 e raffigurante la testa di Mercurio Ermes

Proverbiale per spiegare la collera degli dei è invece il mito del vaso di Pandora, fanciulla bellissima creata per ordine di Zeus che le affidò un vaso con l'ordine di non aprirlo. La curiosità fu più forte e dal vaso uscirono tutti i mali che afflissero gli uomini

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P P B O I T E D E P A N D O R E C U E 8 M E P P B O I T E D E P A N D O R E C U E S M E

Argynnis Pandora Affrancatura meccanizzata adesiva belga per spedizione dal "Point Poste" chiamato "Vaso di Pandora"a Guesme

Chi OSÒ sfidare la collera degli dei fu Neope (o Niobe), figlia di Tantalo, che ebbe 7 figli e 7 figlie e se ne vantò di fronte a Latona che generò solo Apollo e Artemide. Per questo i gemelli divini vendicarono l'affronto e uccisero tutti i figli di Neope.

Neope Bhadra

Neope era la sorella di Pelope, re del Peloponneso, che ebbe molte amanti, ma che con la moglie Ippodamia generò Nicippe

Eurema Nicippe ^Cuba

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Nicippe è nota anclie per essere la madre di Euristeo, il re di Micene e cugino di Ercole che per suo volere compì le famose 12 fatiche,...

Ercole uccide l'Idra

... e di Medusa, la mostruosa creatura con i serpenti al posto dei capelli che venne uccisa dall'eroe Perseo

Erebla Medusa

Perseo uccide Medusa

BENVENUTO C E L L I N I 1500 - 1571

I T A L I A € 0 , 6 2 1200

Dalla testa tagliata di Medusa uscì Pegaso, il mitico cavallo alato

'Bj -nc -tp B s e - Bosa r^oo U T

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Dall'unione di Pelope con la ninfa Astioche nacque invece Crisippo, che si uccise per la vergogna perché di lui si innamorò un altro uomo, Laio. Altro figlio di Pelope era Epidauro

DANAIS C H R Y S I P P U S C L )

�~ ; Danais Chrysippus

Papilio Androgenus Epidaurus

Le leggende del Peloponneso raccontano le gesta e le tragedie di eroi impegnati in sanguinose battaglie. I fratelli Panfilo e Dimante furono valorosi combattenti al fianco degli Eraclidi

Coenonimpha Pamphilus Lillus

Regine e re fecero anche la storia della Lidia. Onfale fece innamorare Ercole, mentre Creso fu l'ultimo sovrano prima dell'invasione persiana

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Leggende immortali nei secoli quelle ispirate al popolo delle Amazzoni, guidato da diverse regine, tra cui una delle più citate nella mitologia è senza dubbio Antiope

R U B E N S (1577-1640)

COMBAT D E S A M A Z O N E S (détail)

P R E M I E R J O U R D ' E M I S S I O N

Forse invece in pochi sanno che il termine Antipodi deriva da un antichissimo popolo di persone con i piedi capovolti l'uno rispetto all'altro

1 5 " ^ « E T A T DU C A M B O D G E POSTES 1990

Argirophenga Antlpodum

Chioides 1991

Marmorosa -JN.-WWWU!.

ClAldW-marmoyla

Autori teatrali e registi cinematografici dedicano ancor oggi le loro opere a molti miti dell'antichità. Tra questi i tre giganti che combatterono la battaglia dei titani contro gli dei: Chios, Phoebos e Kinnas

R E P U B L I Q U E de GUINF-E

Phoebis

°§'6' Orbis

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A Fed ra e al suo amore impossibi le per il figlioccio

Ippolito sono ispirate le più grandi tragedie

Lethe Marginalis

Precis Orithya Wallacei

Euphedra Neophroa

Stor ie indimenticabili che neppure il Lete, f iume

dell'oblio, è mai riuscito a cance l la re

E a proposito di f iumi, immortale è il mito di Or iz ia , rapita dal vento

del nord Bo rea che si innamorò di lei mentre d a n z a v a su l f iume

l l isso. Portandola v ia la fece s c a m p a r e al la morte cui sa rebbe

andata incontro perché offerta in sacri f ic io per propiziare

la vittoria di A tene

U n a storia che è stata cantata a n c h e cos i :

"... M A I L V E N T O C H E L A V I D E COSÌ B E L L A

D A L F I U M E L A P O R T Ò S O P R A U N A S T E L L A . . . "

(La canzone di Marinella - F. De André)

Borea

E s e a De André il mito di Or iz ia l ' avesse suggerito una far fa l la? È proprio vero che le loro ali

del icate sono così possent i da portare fino ai nostri giorni il peso di grandi miti immortali...

... magar i anche per posta

m e j s t e r : p r i n t S

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Deutsche Post zyxwvutsrqponmlkjihgfedcbaZYXWVUTSRQPONMLKJIHGFEDCBA

FRANKIT 6,00 E U R

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Par Avion

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