I termini del procedimento amministrativo come previsti dal modificato art. 2 della legge 241/1990.

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11/11/2011 1 I termini del procedimento amministrativo come previsti dal modificato art. 2 della legge 241/1990: riflessi sull’anagrafe Il corretto iter istruttorio dei procedimenti anagrafici: avviso, gestione e conclusione gianni pizzo 2 Gianni Pizzo - legge 241/1990 Legge 241/1990: i termini del procedimento Cosa è il procedimento amministrativo Chi è il responsabile del procedimento

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I termini del procedimento amministrativo come previsti dal modificato art. 2 della

legge 241/1990:riflessi sull’anagrafe

Il corretto iter istruttorio dei procedimenti anagrafici: avviso, gestione e conclusione

gianni pizzo

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Legge 241/1990: i termini del procedimento

Cosa è il procedimento amministrativo

Chi è il responsabile del procedimento

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Legge 241 – art. 2

1. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso.2. Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i [DPCM di cui ai commi 3, 4 e 5] non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni.6. I termini per la conclusione del procedimento decorrono dall'inizio del procedimento d'ufficio o dal ricevimento della domanda, se il procedimento è ad iniziativa di parte.7. (.)i termini (.) possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l'acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni.

La ‘nuova’ legge 241/1990(art. 7, legge 69/2009)

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Ministero per la p.a. e l’innovazione(decreto 12 gennaio 2010)

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Linee di indirizzo per l’attuazione dell’art. 7 della legge 18 giugno 2009, n. 69

“In particolare, l’art. 7, sostituendo integralmente l’art. 2 della legge 241 del 1990, stabilisce che i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro 30 giorni, a meno che disposizioni di legge o di regolamento prevedano un termine diverso” (p. 2)

“Ai fini della rideterminazione dei termini procedimentali, le amministrazioni si atterranno ai seguenti criteri:• il termine del procedimento va riferito all’intero iter procedimentale (.)• i termini, anche se fissati in misura inferiore a novanta giorni, non dovranno subire incrementi rispetto a quelli attualmente previsti, salvo che (.) siano intervenute modificazioni giuridiche o fattuali della fattispecie” (p. 4, estratto)

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Procedimento amministrativo: definizioni

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procedimento amministrativo: la sequenza di atti e azioni tra loro connessi per la definizione di decisioni da parte dell’amministrazione in relazione alla tutela di interessi pubblici e ad essa sollecitate da soggetti privati o dalla medesima promesse d’ufficio, formalizzabile mediante provvedimento espresso o traducibile mediante comportamenti aventi significato specifico sulla base di prefigurazioni normative

istruttoria: la fase del procedimento finalizzata all’acquisizione di ogni elemento utile all’assunzione delle decisioni

provvedimento: l’atto conclusivo del procedimento amministrativo, esplicitante le decisioni dell’amministrazione, la sua volontà, le considerazioni in merito agli interessi dei soggetti coinvolti e le motivazioni delle scelte adottate

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Il responsabile del procedimento

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Legge 241 – art. 5

1. Il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad altro dipendente addetto all'unità la responsabilità della istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente, dell'adozione del provvedimento finale.

2. Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione di cui al comma 1, è considerato responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità organizzativa

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Legge 241 – art. 6

a) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione di provvedimentob) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all'uopo necessari, e adotta ogni misura per l'adeguato e sollecito svolgimento dell'istruttoria c) (.)d) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le modificazioni previste dalle leggi e dai regolamentie) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero trasmette gli atti all'organo competente per l'adozione; l'organo competente per l'adozione del provvedimento finale, ove diverso dal responsabile del procedimento, non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento se non indicandone la motivazione nel provvedimento finale

Cosa fa il responsabile del procedimento

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L’ufficiale di anagrafe

Il sindaco delegante

Termini:

per le pratiche

per le registrazioni

Responsabile delle dichiarazioni

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Cosa fa l’ufficiale di anagrafe

Legge 1228/1954 - Art. 4

L'ufficiale d'anagrafe provvede alla regolare tenuta dell'anagrafe della popolazione residente ed è responsabile della esecuzione degli adempimenti prescritti per la formazione e la tenuta degli atti anagrafici.

Egli ordina gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli

interessati, relativi alle loro posizioni anagrafiche dispone indagini per accertare le contravvenzioni alle disposizioni della presente

legge e del regolamento per la sua esecuzione invita le persone aventi obblighi anagrafici a presentarsi all'ufficio per fornire le

notizie ed i chiarimenti necessari alla regolare tenuta dell'anagrafe interpella, allo stesso fine, gli enti, amministrazioni ed uffici pubblici e privati.

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Il sindaco gestore dell’anagrafe

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TUEL 267/2000 - art. 107:

comma 1: spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti, i quali si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti

comma 5: le disposizioni che conferiscono agli organi di rappresentanza politica l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti; è fatto salvo però quanto previsto dall'art. 50, comma 3 (competenze del sindaco e del presidente della provincia), e dall'art. 54 (attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale)

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Poteri del delegante sul delegato

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- impartire direttive, indicando i principi cui ci si deve attenere nell'esecuzione della delega

- controllo, perciò di sindacato circa la rispondenza dell'attività compiuta alle direttive impartite

- sostituzione, in caso di inerzia del delegato

- annullamento, ossia la possibilità di eliminare, in sede di autotutela, gli atti illegittimi compiuti dal delegato

- revoca della delega

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La valutazione e la decisione

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Qualora il fatto da accertare sia personalmente conosciuto dall’ufficiale di anagrafe delegato o dal sindaco, sarà lui stesso a fornire le notizie per la compilazione del modello e a sottoscriverlo.

Vi è anche la possibilità di provvedere d’ufficio agli incombenti necessari, sia quando il privato ometta le dichiarazioni dovute sia quando egli si opponga alla istruttoria e ai provvedimenti; l’art. 15 del Regolamento fornisce in proposito le necessarie istruzioni.

L’ufficiale di anagrafe procede ad una valutazione complessiva degli accertamenti effettuati e degli altri elementi acquisiti, definendo positivamente o negativamente il relativo procedimento (Ministero dell’Interno, parere 21 gennaio 2005)

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Termini per le pratiche migratorie

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Regolamento anagrafico

— il privato ha 20 giorni dal trasferimento nel nuovo Comune per presentarsi all’ufficio anagrafe a rendere le conseguenti dichiarazioni (art. 13,

comma 2)

— l’ufficio anagrafe del Comune di immigrazione ha 20 giorni per definire la pratica, inclusi gli accertamenti (art. 18, comma 1)

— l’ufficio anagrafe del Comune di emigrazione ha 20 giorni per la cancellazione, più altri 30 giorni al massimo (art. 2, legge 241) qualora non sia in grado di ottemperare nei termini previsti; di ciò deve dare immediata comunicazione al Comune richiedente, precisando le ragioni del ritardo e fissando il termine entro il quale provvederà agli adempimenti richiesti (art.

18, comma 3)

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Il Ministero nel 1993

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(Circolare MIACEL n. 1/93 del 22 febbraio 1993 - Definizione pratiche migratorie).

La inosservanza di questi termini non comporta per l’ufficiale di anagrafe la decadenza dall’obbligo di decidere, anche perchè il privato non ricaverebbe alcun beneficio dalla cessazione di questa potestà decisionale; ma se questi facesse valere presso il giudice amministrativo il ritardo, ottenendone ragione, potrebbe poi adire il giudice ordinario per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno extracontrattuale (art. 2043

c.c.) per inadempimento.

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Termini per le registrazioni anagrafiche

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Regolamento anagrafico – art. 17L'ufficiale di anagrafe deve effettuare le registrazioni nell'anagrafe entro tre giorni dalla data di ricezione delle comunicazioni dello stato civile o delle dichiarazioni rese dagli interessati, ovvero dagli accertamenti da lui disposti.

Art. 16-bis del D.l. 185/2008Entro ventiquattro ore dalla conclusione del procedimento amministrativo anagrafico, l'ufficio di anagrafe trasmette le variazioni all‘INA che provvede a renderle accessibili alle altre amministrazioni pubbliche.In caso di ritardo nella trasmissione all'INA, il responsabile del procedimento ne risponde a titolo disciplinare e, ove ne derivi pregiudizio, anche a titolo di danno erariale.

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Il responsabile delle dichiarazioni anagrafiche

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Legge anagrafica - art. 2è fatto obbligo ad ognuno di chiedere per sè e per le altre persone sulle quali esercita la potestà o la tutela l’iscrizione nell’anagrafe del Comune di dimora abituale

Regolamento anagrafico – art. 6a) ciascun componente della famiglia (anagrafica) è responsabile per sé e per le persone sulle quali esercita la potestà e la tutela delle dichiarazioni relative al trasferimento della residenza o al cambio di indirizzo, nonché alla costituzione di una nuova famiglia (anagrafica) o ai mutamenti in essa intervenuti

b) ciascun componente (capace di agire) può rendere inoltre le dichiarazioni relative alle mutazioni delle posizioni (anagrafiche) degli altri componenti (capaci di agire) della famiglia

il dichiarante fornisce i dati personali relativi a sé e alle altre persone che con lui si trasferiscono e compila gli appositi moduli per l’aggiornamento d’ufficio delle patenti di guida e di veicoli, suoi e/o

degli altri familiari

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Partecipazione al procedimento

Diritto di accesso

Irreperibilità accertata

tempi e modi

effetti

Partecipazione al procedimento

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Legge 241 – art. 7l'avvio del procedimento è comunicato ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, a quelli che per legge devono intervenirvi agli altri soggetti , individuati o facilmente individuabili, ai quali il provvedimento possa arrecare un pregiudizio

Legge 241 – art. 8la comunicazione deve indicare : ‐ il Comune competente ‐ l'oggetto del procedimento (trasferimento della residenza, cambio di indirizzo, cancellazione per irreperibilità …) ‐ il nominativo dell’ufficiale di anagrafe responsabile dello specifico procedimento; ‐ la data entro cui deve normalmente concludersi il procedimento ‐ i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'ufficio anagrafe ‐ nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza;‐ l'ufficio in cui si può prendere visione degli atti, con gli orari utili per l’accesso

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Tutti gli atti anagrafici sono teoricamente accessibili secondo i principi generali dell’accesso:

1. Legittimazione del richiedente (deve avere un interesse giuridico a farlo)

2. Legittimazione passiva dell’amministrazione (deve detenere l’atto in via principale)

3. Non deve esserci una causa ostativa (adozione, cambio di sesso, protezione dei testimoni o collaboranti di giustizia)

4. Va fatta la notifica agli eventuali controinteressati

Il diritto di accesso agli atti anagrafici

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Modi e tempi per la ‘irreperibilità accertata’

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condizioni e presupposti sufficienti e necessari per la dichiarazione di irreperibilità: irreperibilità costante e ininterrotta; accertamenti ripetuti e opportunamente intervallati; numero e natura di tali accertamenti, così come la loro durata, sono rimessi alla motivata valutazione e responsabilità dell’ufficiale di anagrafe; la dimora della persona resasi irreperibile deve essere totalmente sconosciuta.

l’ufficiale di anagrafe individua il soggetto che ha trasferito la residenza altrove senza darne segnalazione, gli comunica l’avvio del procedimento (tramite albo pretorio), dispone accertamenti opportunamente intervallati (agenti PM, aziende utenze a rete), cancella la persona dall’anagrafe, comunica all’interessato la conclusione del procedimento (albo pretorio).

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Accertamenti: quali, per quanto tempo

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Gli accertamenti preliminari all’adozione del provvedimento devono essere “ripetuti e opportunamente intervallati”, perciò svolti con molta attenzione e diligenza per consentire una ponderata e circostanziata valutazione delle notizie acquisite.Il Regolamento non prescrive un termine temporale di durata degli accertamenti, l’ISTAT quantifica questo tempo in un anno (circolare 21/1990), tempo ragionevole posto che la persona potrebbe avere già dichiarato la propria presenza in un nuovo Comune o addirittura al Consolato all’estero ai fini dell’iscrizione in AIRE, e il ritardo nelle comunicazioni all’anagrafe di provenienza potrebbe non essergli imputabile: dodici mesi sono il termine che chi trasferisce la residenza all’estero ha per fare le dichiarazioni del caso (un anno di accertamenti non è giustificato nei confronti del comunitario e dello straniero, per i quali è senz’altro applicabile un termine più breve).Qualora però gli accertamenti dimostrassero inequivocabilmente, sulla scorta di elementi oggettivi (e non solo sulla base delle dichiarazioni dei contro-interessati familiari, magari fiduciosi nella cancellazione anche per motivi probabilmente extra-anagrafici) la irreperibilità da oltre un anno, si procede alla cancellazione.

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Effetti della cancellazione per irreperibilità

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la ordinanza di cancellazione per irreperibilità esplicita le motivazioni di fatto (effettiva irreperibilità all’indirizzo, risultanze degli accertamenti, informazioni assunte, eccetera) e di diritto (legislazione censuaria ed anagrafica che prevede l’ipotesi) a sostegno della cancellazione; le motivazioni devono essere chiaramente descritte, documentabili e non generiche

il provvedimento ha effetto dalla data della sua adozione, ma è opportuno attendere il decorso dei venti giorni di pubblicazione (art. 143, comma 3, codice di procedura civile) prima di effettuare la materiale cancellazione dall’anagrafe e le comunicazioni conseguenti

NB.: Il Giudice amministrativo può dichiarare la nullità di un provvedimento immotivato [manca elemento essenziale, cfr. art. 21 septies legge 241]

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Preavviso di rigetto

L’autotultela

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nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l'autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti

Preavviso di rigetto dell’istanzaArt. 10 bis legge 241/1990

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Interrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano nuovamente a decorrere dalla data di presentazione delle osservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine: nuovo termine di 30 giorni

Se il cittadino presenta delle memorie o delle osservazioni è data ragionenella motivazione del provvedimento finale (specie in caso di nonaccoglimento delle stesse).

Nelle procedure anagrafiche è obbligatorio

Gli effetti del preavviso di rigetto

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Legge 241 - art. 21 quinquies

Revoca del provvedimento

1. Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. La revoca determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. […]

L’ autotutela

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giovanni pizzodirigente Comune di Piove di Sacco (PD)[email protected]@hotmail.it

l’ignoranza partorisce molta saggezza e non poca salute (Arturo Pérez-Reverte, La regina del sud)

L'imposta di bollo sulla documentazione amministrativa dei comuni (Sepel editore, 2009)

Un manuale per la gestione quotidiana dell'anagrafe (Sepel editore, 2010)

Demo: http://issuu.com/statocivile/docs/manualepizzo