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La scuola oggi sempre più ha necessità di essere all'altezza dei tempi. In che modo? Non può esser una scuola chiusa in se stessa in un mondo che viaggia ormai a velocità elevatissime in tutti i campi: ha bisogno di aprirsi alle esperienze culturali, scientifiche e artistiche che provengono da personalità esterne, che vivono, nelle loro professioni e nelle loro passioni, l'ar- te o la ricerca scientifica. È qui una delle idee guida: la scuola che di- venta sempre più uno SPAZIO CULTURALE APERTO. Orientati da questa idea ospitiamo incontri con scrittori, artisti, musicisti e scien- ziati, che spesso incontrano le nostre classi per presentare le loro esperienze, incurio- sendoci e invogliandoci a scoprire la bellez- za dello studio. Un'altra idea importante che guida la no- stra scuola è che "non si finisce mai di im- parare" anche quando si è adulti e quando si è professori. Una scuola che guarda al futuro ha dei professori che insieme conti- nuano ad imparare, ad esempio, l'uso delle nuove tecnologie, ad aggiornarsi sulla ricer- ca scientifica e sul mondo che è in continua trasformazione: seconda idea guida, la scuola è una COMUNITÀ DI APPRENDIMENTO. Si continua ad imparare insieme, come si fa in tutte le realtà che producono conoscenza, perché il presente ed il futuro è fatto di per- sone che si aggiornano e che non si fermano di fronte ai risultati raggiunti e guardano sempre avanti. Perciò continuiamo con entusiasmo a guarda- re e a stupirci “insieme” dei risultati sempre nuovi e importanti, che possiamo raggiunge- re insieme, imparando e aprendoci al mondo sempre nuovo intorno a noi. Il Dirigente Scolastico Francesco Lorusso Antonacci Cristian Berlingerio MirKo Bufi Corrado Campanale Gaia Chiaromonte Domeni- co D’Agostino Paola De Martino Vincenzo Fabrizio Salvatore Alessia Garofalo Tamara Giangregorio Gaia Grossi Alice Pesole Gisella Piccolella Martina Quintavalle Giorgia Schino Tamara Iaquinta Alice Liberio Francesca Martulli Monica Nuyandoa Shaven Petroni Adriana Prosperi Federica Rago Gabriella Meggie Sportelli Mariasole Urbano Francesco Vulpis Nicola Zacché Irene CAPO REDAZIONE Prof.ssa Bianca Traversa REDATTORI delle classi 3A– 2A– 2D– 1A— 1G REDAZIONE A modo nostro A modo nostro tra curiosità, notizie e altro tra curiosità, notizie e altro MARZO 2015 NUMERO 1 I.C. MASSARI- GALILEI Via Petrera 80-Bari [email protected]

Transcript of 1giornalino 14 15 modificato

La scuola oggi sempre più ha necessità di essere all'altezza dei tempi. In che modo? Non può esser una scuola chiusa in se stessa in un mondo che viaggia ormai

a velocità elevatissime in tutti i campi: ha bisogno di aprirsi alle esperienze culturali, scientifiche e artistiche che provengono da personalità esterne, che vivono, nelle loro professioni e nelle loro passioni, l'ar-te o la ricerca scientifica. È qui una delle idee guida: la scuola che di-venta sempre più uno SPAZIO CULTURALE APERTO. Orientati da questa idea ospitiamo incontri con scrittori, artisti, musicisti e scien-ziati, che spesso incontrano le nostre classi per presentare le loro esperienze, incurio-sendoci e invogliandoci a scoprire la bellez-za dello studio. Un'altra idea importante che guida la no-stra scuola è che "non si finisce mai di im-parare" anche quando si è adulti e quando si è professori. Una scuola che guarda al futuro ha dei professori che insieme conti-nuano ad imparare, ad esempio, l'uso delle nuove tecnologie, ad aggiornarsi sulla ricer-ca scientifica e sul mondo che è in continua trasformazione: seconda idea guida, la scuola è una COMUNITÀ DI APPRENDIMENTO. Si continua ad imparare insieme, come si fa in tutte le realtà che producono conoscenza, perché il presente ed il futuro è fatto di per-sone che si aggiornano e che non si fermano di fronte ai risultati raggiunti e guardano sempre avanti. Perciò continuiamo con entusiasmo a guarda-re e a stupirci “insieme” dei risultati sempre nuovi e importanti, che possiamo raggiunge-re insieme, imparando e aprendoci al mondo sempre nuovo intorno a noi.

Il Dirigente Scolastico Francesco Lorusso

Antonacci Cristian

Berlingerio MirKo

Bufi Corrado

Campanale Gaia

Chiaromonte Domeni-

co

D’Agostino Paola

De Martino Vincenzo

Fabrizio Salvatore Alessia

Garofalo Tamara

Giangregorio Gaia

Grossi Alice

Pesole Gisella

Piccolella Martina

Quintavalle Giorgia

Schino Tamara

Iaquinta Alice

Liberio Francesca

Martulli Monica

Nuyandoa Shaven

Petroni Adriana

Prosperi Federica

Rago Gabriella Meggie

Sportelli Mariasole

Urbano Francesco

Vulpis Nicola

Zacché Irene

CAPO REDAZIONE Prof.ssa Bianca Traversa

REDATTORI delle classi 3A– 2A– 2D– 1A— 1G

REDAZIONE

A modo nostroA modo nostro

… … tra curiosità, notizie e altrotra curiosità, notizie e altro

MARZO 2015

NUMERO 1

I.C.

MASSARI-

GALILEI

Via Petrera 80-Bari

[email protected]

dove e come vivono, cosa mangia-

no e quanto spazio hanno per muo-

versi. Egli controlla animali da

affezione (cane, gatto) e da red-

dito (equini, bovini, suini, conigli e

avicoli).

Il veterinario controlla anche pe-

sce, uova e prodotti caseari

(latte, mozzarelle…) per preveni-

re le molte malattie trasmissibili

all’uomo, come la toxoplasmosi

che si trasmette attraverso la

carne cruda ed è molto rischiosa

per le gestanti. Una delle malattie più conosciute è la pulce, che depone 50 uova al giorno, senza sosta. Crea moltissi-mi problemi, per questo hanno creato delle pipette, che si posa-no sul pelo dell’ animale e agiscono sulle uova e poi sulle pulci adulte. E’ anche stata creata una com-pressa che elimina pulci, parassiti gastrointestinali e previene una malattia cardiopolmonare del cane chiamata filariosi. Un problema grave per gli animali sono le malattie di origine nervosa

che possono essere individuate osservando i nostri amici: per e-sempio in un gatto è da controlla-re se le pupille si dilatano spin-gendo i punti giusti. Altra que-stione importante è la respirazio-ne , poiché il naso filtra tutti i batteri presenti nell’aria che si respira. Ecco ora alcuni consigli utilissimi quando portate i vostri animali dal veterinario :

-1 usate i trasportini per animali,

perchè potrebbero darvi disturbo

durante la guida;

-2 tranquillizzateli magari con

coccole, giochi, o se il vostro ani-

male è un golosone, con cibo;

—3 portate con voi anche una

persona a cui è molto affezionato

-4 se il vostro veterinario è di-

sponibile, fatelo venire a casa

vostra, il luogo farà essere il vo-

stro animale più tranquillo.

Rago Gabriella Meggie 1G

Gli animali

domestici

hanno biso-

gno di con-

trolli e

quando sono

ancora cuc-

cioli necessitano di vaccini, ma

perché questo? I nostri amici ani-

mali sono soggetti a malattie mor-

tali, come l’uomo, che sono anche

contagiose per noi.

Per evitare ciò possiamo rivolger-

ci ai veterinari che con l’aiuto di

farmaci studiati e creati apposi-

tamente per gli animali riescono

ad evitare malattie gravi, come la

Leptospirosi dei cani, una malattia

infettiva che viene trasmessa

all’uomo.

Anche gli animali randagi dovreb-

bero avere queste attenzioni e

alcuni sono stati abbandonati per-

ché i padroni non riuscivano a cu-

rarli. Il veterinario controlla e

cura il benessere animale, cioè

I NOSTRI ANIMALI DAL VETERINARIO????

Consigli utili per tranquillizzarli e varie malattie

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• Cioccolato e latte • La vita • Whatsapp e cellulari • Cellulare e basket • Amici • Un buon voto • Conquistare il pro-

prio amore • Un sorriso • La primavera • Un buongiorno da

parte di un amico • Gli altri • Accarezzare un ani-

male • Vedere il padre • La nutella • L’affetto dei genitori • Non venire a scuola • Suonare

• Dormire • L’affetto degli altri • Preparare una pizza • Mangiare • Scattare una foto • Lo shopping • Avere soldi • Esprimere le proprie

opinioni • Seguire un idolo • Leggere un libro • Disegnare • Vedere un film con

un amico • Ascoltare musica • Cantare • L’estate • Un cucciolo • Andare a scuola

Attualmente noi ragazzi ascoltiamo, ve-diamo e siamo testimoni di notizie ed e-venti più o meno vicini a noi, che ci turba-no. Accade molto spesso anche nel tele-giornale, “cosa seria”, di vedere immagini sgradevoli o ascoltare cronache molto ma molto “nere”. Allora abbiamo pensato, con il nostro gior-nalino, di filtrare “A modo nostro” le notizie e di scegliere, tra le tante, quelle positive, che ci facciano ben sperare e continuare nella nostra crescita con la convinzione che c’è tanto di buono e bello intorno a noi. Se per caso abbiamo elaborato e pubblicato articoli che al contrario sem-brerebbero negativi è solo perché sicura-mente possiamo evitare che ciò si ripeta … o almeno lo speriamo! Per prima cosa ognuno di noi in Redazio-ne ha pensato di scrivere un motivo che ci possa fare felici … perché con la positività si riescono a superare anche i frequenti dispiaceri della nostra età.

La Redazione

Fino ad ora la scienza ha descritto quasi 2 milioni di specie animali e vegetali. Ma nelle zone più integre e inaccessibili, come le foreste tro-picali, ne sopravvivono svariati mi-lioni, purtroppo però ogni anno di-verse specie animali diminuiscono sempre di più. Tra queste ci sono:

Il leopardo dell’Amur una specie rarissima in pericolo critico. So-no rimasti solo 2300 esemplari.

Rinoceronti non sono più di 275. Vengono uccisi dai bracconieri per il loro corno.

Gorilla di pianura occidentale, questa specie diminuisce sem-pre di più per la caccia e per le epidemie dell’ebola.

Opossum pigmeo di montagne, si sta estinguendo per la costru-zione di impianti sciistici che ha distrutto il suo habitat naturale

Coccodrillo delle Filippine, animale di acqua dolce è in via di estinzione per la cac-cia e la pesca.

Orango, in pericolo per il disbo-scamento.

Ibis, si sta estinguendo per la caccia e le modifiche del suo habitat .

Agalichnis, un tipo di rana, si sta estinguendo per l’epidemia del fungo chitride

Insetto stecco delle isole Ho-wa, in pericolo per i ratti pre-senti nel suo territorio,

Addax, in pericolo per la caccia, la siccità e il turismo.

Queste sono solo alcune delle specie a rischio, ma ci sono an-che altri animali. Come di sicuro avrete capito le cause principali sono l’uomo e

le sue attività. L’uomo infatti produ-ce molto inquinamento che distrug-ge gli habitat naturali degli animali riducendo anche le loro fonti di ci-bo. Un’altra causa è il bracconag-gio, cioè la caccia illegale fatta in luoghi e in tempi non consentiti. Se l’uomo interrompe i cicli naturali molte specie animali sono a ri-schio, non solo quelli di grossa ta-glia, come tigri, elefanti e delfini, ma rischiano anche specie più pic-cole come uccelli e serpenti che fanno parte della catena alimenta-re. Possiamo evitare che ciò avvenga rispettando parchi, riserve naturali il verde in generale e la caccia sen-za necessità.

MONICA MARTULLI.

fermano, dopo esperimenti sulla

comunicazione, che i cani sanno

riconoscere i suoni (e questo si

sapeva già) e sono in grado di a-

nalizzare anche le nostre parole e

la loro intonazione (e questa for-

se è una novità).

I due ricercatori hanno sottopo-

sto 250 cani a un esperimento: da

due altoparlanti posizionati ri-

spettivamente alla destra e alla

Parlate con il

vostro cane e

vi prendono in giro?

Invece voi fate bene, perché

sono riusciti a dimostrare che i

cani comprendono il nostro lin-

guaggio molto più di quanto si

pensava finora e riescono a co-

gliere le diverse sfumature della

nostra comunicazione.

Ho letto che alcuni studiosi af-

sinistra dei cani sono stati tra-

smessi, tra vari suoni, alcune fra-

si dei loro padroni, la cui voce

loro hanno riconosciuto.

Quindi cari lettori, al vostro ami-

co animale parlate con frasi brevi

con intonazioni diverse e con ri-

spetto e loro sapranno ascoltare

e vi risponderanno nella migliore

maniera: il loro affetto! VINCENZO DEMARTINO 1^A

ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE

il NOSTRO migliore amico

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I GATTI DEL QUARTIERE

Nel recinto di una scuola del no-

stro quartiere vive una colonia

felina, cioè un grande gruppo di

gatti randagi. Alcune signore an-

ziane davano loro tanto cibo ogni

giorno, in vari tipi di contenitori,

accumulando rifiuti, attirando in-

setti all’interno del cortile della

scuola e creando seri problemi

igienici. Un’associazione di animali-

sti ha deciso di occuparsi di questi

gatti ed ha affisso ai cancelli della

scuola dei cartelli con delle racco-

mandazioni; hanno sterilizzato i

gatti per evitare la loro moltiplica-

zione e invitano la gente del quar-

tiere a non portare più cibo, per-

ché provvedono loro a nutrirli ade-

guatamente. Purtroppo, ci sono

persone che continuano ad ignora-

re l’avviso, creando problemi ai

gatti della colonia ed ai bambini

che frequentano la scuola.

Alessia Fabrizio Salvatore 1A

SAPETE CHE…... 1 I gatti che possiedono tre colori; aran-cione, nero e bianco, sono sempre fem-mine?

2 I gatti cadono sempre in piedi grazie al fatto che le due metà del corpo pos-sono muoversi su due assi di rotazione diversi, durante il volo riescono a girarsi e a trovare la posizione di impatto idea-le? 3 I gatti hanno l’ultima falange retrattile, in modo da sfoderare gli artigli solo al momento del bisogno, evitando di con-sumarli durante la corsa? 4 Questi meravigliosi animali emettono le “fusa”, che sono delle sensazioni di contentezza e appagamento? Le fusa sono un segnale con il quale fin da cuc-cioli comunicano alla madre che l’allattamento sta procedendo regolar-mente.

Alessia Fabrizio Salvatore

La nostra scuola Massari- Gali-lei in diversi periodi prepara alcuni concerti collegati ad avvenimenti come l’inaugurazione o la conclu-sione dell’anno, il Natale, e così via. Noi ragazzi ci lavoriamo su e per molti probabilmente è la prima vol-ta. I professori di strumento sono: prof. Signorile,prof. Schena, prof. Caponio e infine la prof.ssa Rizzi. Per chi non lo sapesse l’orchestra è formata da: Violini, Trombe, Piano-forti e Chitarre. Io sono una ragazza che ha iniziato lo strumento con il professor Schena l’anno scorso e per me que-sto è il secondo anno di chitarra. L’ esperienza strumentale è una cosa eccezionale, infatti io consiglierei a tutte le persone a cui piace o pia-cerebbe suonare uno strumento di farlo, perché la musica potrebbe far emergere da voi stessi una grande personalità, proprio com’è successo a me, vi potrebbe salvare da brutti momenti e insieme ne passerete di tutti i colori☺!

Alice Grossi 1°A

posti da due pezzi affiancati. Nel

piano sono ricavate le uniche

due aperture della cassa, due

fessure chiamate effe perché

hanno la forma della lettera

dell’ alfabeto.

Nella cassa armonica è innestato

superiormente il manico, di

acero, che termina nella cas-

setta dei piroli o cavigliera,

ornata superiormente da un

fregio ad intaglio chiamato ric-

cio. Sulla faccia superiore del ma-

nico è incollata la tastiera in eba-

no.

Le estremità superiori delle corde ven-

gono avvolte attorno ai piroli.

e passano su di un sostegno all'inizio

del manico chiamato capotasto, scorro-

no al di sopra della tastiera e si appog-

giano sul ponticello, una lama in legno

d’acero verticale mobile. Il ponticello ha

due funzioni: trasmette le vibrazioni

sonore alla cassa armonica, dove vengo-

no amplificate e riflesse, uscendo infine

dalle effe e mantiene le corde in una

posizione arcuata, permettendo all'ar-

chetto di toccarne una sola.

Ora che vi ho spiegato la sua composi-zione vi consiglio vivamente di imparare a suonarlo, perché con il violino si pos-sono esprimere le emozioni che non riesci a esprimere con le parole...

Gisella Pesole 2D

In orchestra suonano molti ra-gazzi che ce la mettono tutta e danno il meglio di loro. Io personalmente suono uno strumento che mi piace molto e che è lo “strumento re” di tutta l’orchestra: il violino. Il violino è molto impegnativo e richiede molto tempo per im-parare a suonarlo e chi lo suona ha senza dubbio un grande privi-legio. Non riesco ad immaginare un mezzo di espressione più intenso ed efficace, capace di mettere in comunicazione con l’esterno i luoghi più nascosti dell’anima. Parlare del violino mi riesce più difficile che suonarlo, ma vi dirò lo stesso qual-cosa su di esso per farvelo conoscere. Il violino è costituito essenzialmente

dalla cassa armonica e dal manico, in-

nestato nella parte superiore della cas-

sa; tutte le parti sono in legno.

La cassa armonica dello strumento, di

lunghezza standard di 35,6 cm di forma

curva e complessa, è costituita da una

tavola armonica o piano armonico di

abete rosso, da un fondo, generalmente

in acero montano uniti da fasce in legno

d'acero curvato. Sia la tavola che il fon-

do possono essere formati da un unico

pezzo di legno, ma più spesso sono com-

CONERTI: CHE SPLENDORE!!

VIAGGIO VERSO IL CONCORSO

IL VIOLINO...

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Oggi vi vorrei raccontare una mia esperien-

za personale … quella di fare un concorso

orchestrale in un’altra città, per l’appunto

Pesaro. Il 27 /11/14 e’ stata una giornata fatico-

sa perché la sveglia alle 5:00 di mattina, mi ha

permesso di essere un’ora dopo

all’appuntamento per il pullman. Il viaggio e’

stato veramente “terribile”e “fantastico” nello

stesso tempo: nell’autobus tutti hanno fatto il

macello, chi si divertiva come non mai con

musica ad alto volume, chi parlava e chi, come

me, ogni cinque minuti si scambiava i posti.

Dopo almeno 4-5 ore di viaggio e 3 stop ad

autogrill o simili, siamo arrivati in hotel dove i

proff. hanno organizzato le stanze dei ragazzi

interni, mentre gli ex, quelli del primo superio-

re, hanno voluto loro scegliere con chi dormi-

re. Quando siamo entrati in camera e l’ho vista,

mi sono “schifato”, scusate il termine, perché la

stanza era veramente brutta; che di notte si

soffocava ed eravamo anche 5 componenti in

una stanza da bambini; ma la stanza non mi

interessava poi tanto perché volevo già

essere alle 15:30 per andare alle prove e

incominciare l’esperienza che è stata il mo-

tivo del mio viaggio. Alle 16:00 abbiamo

incominciato l’audizione, inizialmente con

fanfara suonando tre pezzi, tra cui un pezzo

di Rossini. Dopo la fanfara ho suonato gli

altri brani con l’orchestra, composta da

chitarre, violini basso e trombe. All’uscita

dal teatro tutti, e anch’io, incominciammo a

dire che l’orchestra non aveva dato il me-

glio di sè nel modo di suonare. Rientrati in

albergo, dopo esserci cambiati e andati a

cenare, una cena di scarso gusto, ho saputo

che la fanfara aveva vinto, mentre

l’orchestra no. Sempre in quella sera alcuni

Svizzeri, o ragazzi Veneti ci hanno insultato,

perché la nostra l’orchestra aveva perso e

da lì si è scattata una furibonda lite: tutti i

maschi di quell’orchestra volevano pren-

derci a mazzate, ma alla fine abbiamo fatto

pace. Il giorno seguente mi sono preparato

per andare a suonare e sono andato a fare

colazione ma ormai non ci stava quasi niente e

per non rimanere a digiuno ho preso latte

freddo con tre biscotti, una colazione vera-

mente “divina”. Ci siamo di corsa diretti al

teatro e dopo le prove subito verso il posto

per suonare, dopo il concerto siamo andati in

hotel e abbiamo pranzato e poi siamo riparti-

ti.

Arrivati a Bari alle 21:30 eravamo stanchi ma

felici della vittoria, seppur parziale.

Non è un’esperienza comune andare così

lontano, alla nostra età, per una concorso

musicale con l’orchestra della scuola …

un’esperienza indimenticabile, che ci ha uniti di

più e ci ha resi fieri del nostro strumento

musicale.

E con questo concludo, ciao alla prossima.

Shaven Nuyandoa 2A

ORCHESTRA

JE SUIS CHARLIE Terrore non solo a Parigi

Tutti sappiamo ciò che è successo a Parigi, sappiamo che pochi terroristi hanno ucciso ben 11 persone, prima nella redazione di un giorna-le di nome “CHARLIE HEB-DO”, che pubblicava vignet-te satiriche ironiche, rite-nute offensive per i musul-mani come l’ultimo disegno pubblicato, e poi in un su-permercato ebreo, prenden-do in ostaggio delle persone

e uccidendone 4. Tutto ciò ha terrorizzato bambini, adulti e anziani; in-cutendo paura in tutta la Francia, ma anche in tutto il mondo. La cosa peggiore è che questi tre ragazzi ter-roristi diventeranno “martiri”, perché la loro è una battaglia religiosa. Tutti stiamo vivendo un mo-mento di terrore, non ci sentiamo sicuri e temiamo

che attacchi del genere si possano ripetere, viste le minacce che dal web o dalle emittenti tali popolazioni inviano al mondo occidenta-le, ma dobbiamo riprenderci perché il mondo va avanti; perciò dobbiamo riconqui-stare coraggio, continuare a inseguire i nostri sogni e conservare la libertà di pen-siero.

Alessia Fabrizio-Salvatore,

dui: Homer il padre di famiglia, lavora nella centrale nucleare ed è un uomo molto pigro; Marge casalin-ga madre di tre figli; Bart,abbreviazione di Bartolomeo, ragazzo scansafatiche; Lisa, prima sorella minore di Bart, ragazza mol-to intelligente e studiosa; infine troviamo Meggie, la più piccola del gruppo. Questa famiglia attira molto l’attenzione di tutti perché, come già ho detto, sono molto divertenti e le loro avventure sono molto

particolari. Il loro linguaggio è quello quotidiano usato da noi ragazzi. Io li adoro mi fanno sem-pre ridere e mi tirano su il morale dopo la scuo-la.

Paola D’Agostino 2°D

Ho fatto un’indagine tra i ragazzi della mia classe e ho scoperto che in molti adorano vedere un programma per ragazzi. Tra tutti sembra quasi ovvio che padro-neggino i famosi Simpson, idea nata da un fumetto di Matt Gro-ening, diventato famoso anche grazie a Futurama, un cartone non proprio educativo, dove i protagonisti sono dei tizi che fanno consegne negli altri mon-di. Futurama è ambientato nel 3012, men-tre i Simpson nel 1999 e all’inizio del 2000.

I Simpson fanno ridere sia i grandi sia i piccoli. Questa famiglia è com-posta da cinque indivi-

TV E RAGAZZI Un’indagine per noi ragazzi che adoriamo vedere la tv

I ragazzi dovrebbero passare 2 o 3 ore all’ aria aperta o facendo attività sportive. An-che il divertimento è importante per la loro salute, perciò dovrebbero mettere a riposo le loro menti. Da alcuni studi viene dimostrato che lo sport aiuta i ragazzi a rilassarsi; però non dovrebbe prevalere sullo studio, che è comunque importante. Parlando con i nostri amici è emerso che la maggior parte di loro trascorrono i pome-riggi giocando ai video game o studiando. Per dimostrare che anche lo svago è importante, abbiamo trascorso un’intera giorna-ta all’aria aperta: subito dopo lo studio ci siamo incontrati ed abbiamo giocato con la

palla e fatto giri in bicicletta. Ci siamo sentiti subito meglio ed è stata una giornata fantastica. Quindi la morale è che bisogna trascorrere i pomeriggi non soltanto studiando, ma anche praticando attività sportive o divertendosi, possibilmente all’aria aperta. IN QUESTO MODO SI AVRA’ UN CORPO SANO OLTRE AD UNA MENTE SANA.

MONICA MARTULLI FRANCESCA LIBERIO 1A

CORPO SANO MENTE SANA

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MODA E TENDENZA Quest’anno di moda vanno:i jeans strappati, gli anfibi, gli abiti militari, i pantaloni a cavallo basso, le felpe larghe sia tinta unita, sia con scritte e numeri. Di tendenza so-no gli occhiali specchiati, o a cerchio, i gioielli con i gufi, le collane lunghe con i vari ciondoli attaccati. Tra gli adolescenti si diffonde sempre più la moda di fu-mare e possedere oggetti di valore come l’iphone: se non fumi sei uno sfigato, se non hai un Iphone sei uno sfigato. Molti per moda si vanno a comprare scarpe o altri ac-cessori o capi di vestiario come le Nike, le Converse, o un Woolrich o altro . Molti vanno a prendere queste cose solo per fare concorrenza all’altro, per copiare l’altro, per essere più popolare. Secondo me non si dovrebbe seguire la moda tanto per

farlo, perché una volta che passerà quel momento di ten-denza le robe rimarranno lì nell’ armadio perché non ci piaceranno più, prese solo per capriccio. Molte ragazze vogliono cam-biare look perché attratte da un ragazzo alla moda e ciò accade in particolare alle “secchione”, che allora chie-dono aiuto alla ragazza più popolare e cool, che può suggerire e dare consigli di tendenza. Ma alla fine la moda passa lo stile resta.

Tamara Schino 2°D

ADOLESCENZA

Cosa fanno i ragazzi in questo periodo?

I ragazzi nell’età compresa tra i 12 e i 16 si trovano in un periodo di transizione nel quale si allontanano dal mondo dei bambini e si incamminano in quello degli adulti; si possono quindi notare dei cambiamenti inevitabili dal punto di vista fisico e comportamentale. Per raggiungere più velocemente l’età adulta noi ragazzi proviamo ad arrivarci con delle “scorciatoie”, che apparentemente ci fanno sentire più grandi. Appaiono in questo periodo ad esempio la prima sigaretta e qualche bicchiere di superalcolico (vodka, gin, ecc.)fino all’utilizzo di droghe (cocaina, marijuana, eroina, ecc.), che solitamente vengono offerte dagli

amici più grandi o da chi già ne fa utilizzo da tempo. Nessuno è obbligato ad assumerla, ma molte volte ci si fa condizionare dagli amici, solo per sentirci accettati da essi. La stes-sa cosa succede con il fumo, anche se la sigaretta non è dannosa come la droga fa comunque male e per essa vale lo stesso principio: da una sigaretta può nascere una dipendenza, fatale per la nostra età. Noi ragazzi proviamo tantissime emozioni legate ai primi amori o a nuove amicizie. Molte volte questi sentimenti non sono positivi; il giudizio dei nostri compagni, ci illude, pensiamo che ciò che dicono sia vero, spesso ci sentiamo a disagio con noi stessi, non ci accettiamo, ci sentiamo esclusi dalla società e questo ci porta a chiuderci in noi stessi, in una solitudine infinita; tutto il mondo e non vale la pena di chiedere aiuto a nessuno. Spesso si giunge a fenomeni di depressione e i ragazzi pensa-no a cose bruttissime, ad esempio che non dovrebbero far parte di questo mondo, che sono un errore e pensano molte volte al suicido e nel frattempo ricorrono a fenomeni di “autolesionismo”, ovvero con una lametta o delle semplici forbici ci procu-riamo dei graffi profondi, pensando che l’unica via d’uscita da quella sconfinata tristezza o dalla noia per una vita senza emozioni sia provare un dolore e sentirsi così VIVI!! Tra noi c’è un ragazzo che purtroppo ha passato un periodo di profonda solitudine e depressione, durante il quale pratica-va dei tagli di modesta profondità sul suo braccio con i diversi oggetti affilati che gli capitavano sotto mano. Aveva motivi di cui preferirebbe non parlare e che comunque si sono risolti, con difficoltà. Ha riscontrato delle complicazioni nel parlare di questo argomento che oggi ha completamente rimosso dalla memoria e, anche se gli capita di ripensarci, si giudica un idio-ta, perchè avrebbe potuto trovare un altro modo per sfogarsi; devo ringraziare i suoii amici che gli sono stati accanto e lo hanno sostenuto. Ora è un ragazzo felice, che ha capito di aver fatto una scelta che ha solamente danneggiato il suo brac-cio.

Francesco Urbano Alice Iaquinta 3A

Oggi vi parlerò di una modella americana, un’indossatrice

che per caso arriva nella grande mela, New York, dove ha trovato tante pos-sibilità di lavoro. Luanna Perez è veramente bella fisica-mente e sempre indossa vestiti bellis-simi, fantastici! Nata in Perù, nel Sud America, adesso ha 20 anni ed è una top model di successo in particolare della “Happy”, un’ azienda di moda che fabbrica vestiti glamour e altro. Come è cresciuta in lei l’ ispirazione verso la moda ? Ho scoperto che lei fin da piccola,

sare un outfit e senza mettersi di fronte allo specchio; bisogna solo prendere alcuni capi di abbigliamen-to, seguendo sempre un stile molto fashion e alla moda. Per noi adolescenti essere hipster vuol dire solamente seguire 3 mos-se: -Non aggiustare i capelli e il trucco in modo perfetto -non indossare outfit preziosi, ma abbinare colori diversi, senza diven-tare un arcobaleno -non indossare troppi e nuovi ac-cessori .

-Shaven Nuyandoa

precisamente dall’ètà di 4 anni, a-mava la moda e sua madre afferma che ogni volta lei voleva stare da sola in camera sua per abbinare gli abiti che aveva, diversamente da tutte le bambine;… finite le scuole superiori ha incominciato a com-prarsi vestiti trendy e alla moda, trasferendosi a New York. Si definisce una ragazza hipster. Bhe’ sì, condivido anch’io, per quel-lo che penso, perche’ lei ama tutto e’ di piu di questo look. Ma voi sapete qual è il look hip-ster ? Io lo adoro perché non serve esse-re perfetti, ma bisogna solo indos-

LUANNA PEREZ

panella una nuvola di fumo ha co-perto me e i miei compagni, ci sia-mo chiesti cosa fosse... Era lo smog prodotto dalle auto che in-quinano l’aria che respiriamo! Cari lettori, i problemi ambientali stanno aumentando nella nostra nazione e nel mondo in genere e noi ragazzi dobbiamo assoluta-mente contribuire per risolvere questo problema. L’inquinamento atmosferico è un mutamento in negativo del mondo che ci circon-da e va a compromettere la quali-tà della nostra vita e della vita del-le persone che anche dopo popo-leranno il nostro pianeta! Ognuno di noi può contribuire a migliorare il nostro ambiente an-che solo non buttando una carta

Questa mattina, mentre

andavo a scuola, camminavo per le strade del mio quartiere. Ad ogni folata di vento cartacce e buste di plastica volavano nell’aria come foglie cadenti dai rami, per le vie escrementi di animali impedivano il passag-gio e cicche di sigarette inva-devano i cigli di ogni marciapie-de. Appena arrivato a scuola ho notato che gli alberi e i cespugli sono ormai rovinati e buste di merendine, buttate al suolo, accompagnate da tappi di botti-glia, ricoprono anche il nostro cortile. Subito dopo il suono della cam-

per terra oppure facendo la raccol-ta differenziata, una azione che consente il riutilizzo dei materiali smaltiti. Noi ragazzi siamo il futuro e insieme dobbiamo trovare delle soluzioni che, nel nostro piccolo, salveranno il pianeta! Fin da piccoli dobbiamo conoscere i pericoli che il nostro ecosistema può vivere e diventare noi per primi veri sosteni-tori del mondo in cui viviamo!

Nicola Vulpis 3*A

L’AMBIENTE DELLA NOSTRA CITTÀ’ Inquinamento e ecosistema a rischio!

Il Duomo di Milano, simbolo della metropo-li e di tutta la nazione italiana., risalente al

periodo gotico, caratterizzato da numerose guglie e pinnacoli, ha subito un oltraggio: sul portone centrale un vandalo ancora pur-troppo senza nome e senza volto, ha scritto nel silenzio della notte “D.P. DESTROY”. Il giorno dopo, ai milioni di turisti arrivati anche dall’Estremo Oriente si mostrava un Duomo transennato, perché aveva bisogno di essere protetto in quanto troppo antico e troppo pre-

zioso per essere esposto alla pazzia altrui. A causa della voglia di pa-sticciare di questi “writers” (così

vengono chiamati coloro che scri-

vono o disegnano su pareti di qual-

siasi genere e luogo) vengono spesi ogni anno migliaia di euro per ri-muovere graffiti, scritte e pasticci, soldi che tutti noi, con le Tasse, paghiamo allo Stato! Ora però vorrei farvi riflette-re: anche senza arrivare a Milano, guardiamoci attorno; ci accorgiamo sempre di tut-to lo sporco che c’è, o siamo noi i primi a sporcare e arre-

care danni ai monumenti pubblici? E’ un vero peccato, perché l’Italia è molto ricca di monumenti antichis-simi, solo che nessuno ne ha cura. In altri Paesi, invece, i pochi monu-menti che ci sono vengono tutelati e rispettati; da noi si crede che tut-to sia dovuto e non si pensa che i monumenti, per essere sempre

puliti ed essere ammi-rati dagli italiani e non, debbano essere tute-lati partendo da noi.

Corrado Bufi 2°A

MONUMENTO PASTICCIATO, MONUMENTO VIETATO

L’agonia dei monumenti

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PIACERSI O NON PIACERSI?

Un problema comune tra adolescenti

La mattina mentre si è a casa, alle prese con i propri capelli, giuriamo di aver sentito una fitta allo stomaco ogni volta che una ciocca di capelli non sta al proprio posto. Oggi capita di non piacersi per i capelli, altri giorni non ci piacciamo per i calzini colorati e infantili. Abbiamo scoperto che molti ragazzi non si accettano semplicemente perché non han-no le scarpe alla moda o perché non sono vestiti adeguatamente. Poi ci sono altre “malattie” più psicologiche che fisiche, tipo lil vedersi grassi, che molto spesso porta a malattie del tipo Bulimia e Anoressia. Quest’ultime partono dalla nostra mente semplicemente perché non ci piacciamo. Poi, nella nostra società, sono presenti le offese della serie: “ma come ti vesti? Roba da quattro soldi” oppure “sei grassa, datti una regolata” o addirittura “mangia un po-chetto che sei troppo minuta e piccolina”. Esistono varie categorie di persone: insicure, sicure, sicurissime. Le perso-ne sicurissime di solito sono le persone che si piacciono parecchio quindi sono ricche di autostima. Nulla da togliere a queste persone, ma ogni tanto credo che qualcuno, dovrebbe essere più umile, ma nello stesso tempo volersi più bene...e molto!.

Piccolella Martina 2A

LIBRI E TECNOLOGIA

Tutti i ragazzi sono attratti da apparecchi tecnologici e non fanno più caso a ciò che li circonda … In una società proiettata verso la tecnologia, la lettura ha ormai pochissimo spazio .Il libro come la lettura,è uno strumento importantissimo nella vita di tutti noi, perché poi molte cose che leggiamo ci potranno essere utili nella vita quotidiana. Inoltre la lettura può essere considerata come mezzo di svago, divertimento per passare il tempo libero ed anche come mezzo per evadere. Quando i ragazzi sono più piccoli, badano di più a queste meraviglie cartacee, ma

crescendo scoprono un nuovo mondo … LA TECNOLOGIA!! Per molti ragazzi il libro appare come una scocciatura, una perdita di tempo, insomma una cosa che non serve a niente e perciò si precipitano sulla tecnologia, che è sempre più affascinante e a portata di mano. A volte però della tecnologia non se ne fa buon uso e talvolta i poco esperti e ingenui visitano siti che non dovrebbero e che per i ragazzi della nostra età (12-13 anni) sono vietatissimi … Altri effetti negativi riguardano la sfera alimentare perché stando vicino al computer o semplicemente vicino allo smartphone i ragazzi di oggi, pur di giocare e non distrarsi, ingurgitano tante cose che non dovrebbero mangiare e quindi si verificano problemi di obesità o accade il contrario che pur di giocare non mangiano e si verifica-no problemi di anoressia… Vorrei mandare un messaggio a tutti i ragazzi che vengono attratti dalla tec-nologia: NON CADETE IN TENTAZIONE, FATE ATTENZIONE A QUESTE TRAPPOLE!

Campanale Gaia Classe 2^ sez.A

LA TECNOLOGIA La tecnologia adesso è irrinunciabile: viene usata da bambini e ragazzi, anche dai più piccolini con un’età di 2 anni. Per loro ci sono giochi interattivi. Invece, per i bambini dai 3 anni ci sono le consolle della Nintendo come, appunto, i Nintendo 3DS e 2DS, oppure Wii U e anche le Play Station. Queste consolle sono divertenti, perciò vendute in grande quantità ed in base al gioco i ragazzi si ispirano ai personaggi come, ad esempio, Super Mario, perso-naggio famosissimo nella saga dei videogiochi. Ma è anche vero che possono rovinare la vista o distrug-gere l’ insegnamento dei genitori. Sulle custodie o nei trailer Nintendo c’è la classifi-cazione PEGI (si legge PEGHI). Sono cinque e indi-cano l’età che bisogna avere per giocare, come ad esempio PEGI tre è uguale a tre anni in su e PEGI diciotto, diciotto anni in su .

Poi ci sono i simboli riportati sulle confezioni dei giochi:LINGUAGGIO SCURRILE, DISCRIMINAZIO-NE, DROGHE, PAURA/ORRORE, GIOCHI D’AZZARDO, SESSO/NUDITA’, ONLINE. La Ninten-do mette questi simboli e queste classificazioni per avvisare chi compra quel determinato gioco. Sono presenti anche negli eShop.(ovviamente esistono dei simboli che indicano anche un’età superiore ai 18 es.21+). Noi non ci rendiamo conto di quanto tempo stiamo davanti alla nostra consolle, perciò i genitori ci ven-gono a chiamare o, qualche volta, siamo noi che ci stacchiamo. E’ importante riposarsi almeno due ore dopo aver smesso di giocare per farri posare la te-sta. Vi do dei consigli: Leggere

Dormire Non toccare nè TV nè consolle E’ importante anche non buttare le nostre consolle come se fossero comune spazzatura, non solo per-ché si è affezionati (come ad esempio le virtual consolle come il game cube e il super Nintendo che conservano molti ricordi), ma anche perché inqui-nano l’ambiente. Bisogna portarle sempre da esper-ti nei negozi appositi come MediaWorld. Stessa co-sa vale per i dispositivi cellulari o qualunque ogget-to elettronico. CONSIGLIO: se ci sono problemi con i vostri dispositivi ricorrete all’assistenza

Gli amiibo, per me sono l’invenzione più geniale di fine 2014. Il regalo perfetto per un amante dei vide-ogiochi. Essi, se posizionati sul gamepad, prendono vita nei videogiochi ( i videogiochi sono limitati e ne aggiungeranno di altri). Gli amiibo sono statuette di vari personaggi disponibili dalle loro date di uscita Un po’ come gli skylanders, però senza portale o pendrive, ma anche con vari giochi! Essi non costa-no molto: si aggirano tra i 10 e i 15 euro. I MIGLIORI GIOCHI DEL 2015 PER WII U MARIO KART 8 SUPER MARIO 3D WORLD SUPER SMASH BROS FOR WII U HIRULE WORRIOR BAIONETTA 3DS – 2DS – 3DSXL SUPER SMASH BROS FOR NINTENDO 3DS POKEMON ZAFFIRO ALPHA POKEMN RUBINO OMEGA ANIMAL CROSSIN NEW LIAFT SUPER MARIO 3D LAND

Federica Prosperi 1G

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Sappiamo tutti noi ragazzi che esistono

vari tipi di videogiochi, alcuni dei quali

sono più belli.

I GdR (chiamati anche Giochi di Ruolo)

sono quei videogiochi in cui il giocatore ha poteri

mistici, punti magia e livelli come per esempio Final

Fantasy o The legend of Dragons.

I giochi di simulazione, dove il personaggio deve co-

struire la propria vita, hanno come illustre esempio

The Sims. Ma forse i videogiochi più famosi (e quelli

che preferisco) sono i videogiochi d’avventura, come

per esempio quelli della Nintendo. Chi non ha mai

giocato a Metroid, Kirby, Super Mario, Star Fox, Kid

Icarus, The legend of Zelda,? Il mio preferito è pro-

prio quest’ultimo, un videogioco in cui il personaggio

principale, Link, deve salvare il regno di Hyurle dal

mondo del male, perciò bisogna compiere un viaggio

nel tempo e in luoghi sconosciuti: è ricco di mistero

e di avventura. Oppure c’è Metroid, Kirby ecc. In-

somma la Nintendo è il paradiso dei videogiochi mo-

derni e per le sue console come il DS o il 3DS.

Quest’anno è morto Robin Williams che era un su-

per appassionato della Nintendo tanto da chiamare

addirittura sua figlia Zelda, come la principessa

dell’omonimo gioco.

Domenico Chiaromonte 3A

I vari tipi di videogiochi !UFFA!

La persona che più ci annoia? Noi stessi. Sembra strano pensa-re che proprio noi an-noiamo noi stessi, ma una università ha pensato a darci una spiegazione. L’università di Timothy Wilson (University of Virginya) ha condotto dei test su alcune cavie e i test mostrano che le persone che restano soli, senza nemme-no lo smartphone, possono rimanere a que-ste condizioni per pochi minuti. Le cavie sono state sotto poste ad alcuni esperi-menti:sono state lasciate in una stanza solamente con i loro pensieri, per periodi durati da 6 minuti a 15 minuti circa. Le persone hanno preferito non fare questa esperienza molto noiosa,ad altri è stato chiesto di premere un bottone per riceve-re una scossa elettrica. I maschi hanno preferito l’elettroshock alla noia, invece, tra le femmine, solo il 25%, probabilmente hanno più cose a cui pensare. Gli studiosi dichiarano che la mente delle persone è solamente focalizzata all’esterno e non ai pensieri. Questa cosa avviene soprattutto nei ragazzi di oggi. Secondo me non è stato sempre così. Tempo fa non esisteva-no i telefoni o altri svaghi, infatti per questo motivo anche se non avevano molto fare, non si annoiavano facilmente perché RIFLETTEVANO.

Irene Zacché 1G

profumo dei fiori e dei vesti-ti. L’aspetto negativo di tutto sta nel fatto che sembra che senza un telefono noi ragazzi non potremmo so-pravvivere, nonostante il costo elevato anche in questo periodo di crisi. Per me inoltre il telefono completo di nuove APP da scaricare divente-rebbe sempre più indispensabile e coinvolgente e ci porterebbe a isolarci sempre più.

Mariasole Sportelli 1G

Tutti adesso usano i telefoni, di qualunque mar-ca e l’accusa è che così si diventa asociali e non ci si incontra più come qualche tempo fa. Ma se esistesse un telefono per inviare odori a distanza? Sicuramente potrebbe far annusare odori di tutti i tipi da qualunque parte del mon-do, un odore vale più di mille immagini, magari si potrebbero inviare su whatsapp, un’applicazione che usano adesso tutti i ragaz-zi di oggi, e non solo. Su quest’ ultima ci si potranno inviare immagini, messaggi e odori .Per me sarebbe un’idea ge-niale, perché senza stare accanto ci si può invi-are odori di tutti i tipi, pensate ad esempio al

UN TELEFONO A ODORI ?

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CARENZA D ‘AFFETTO

Il trucco della poltrona che abbraccia!!”

In Giappone hanno ideato una poltrona in cui ci si può sedere e provare la sensazione di stare tra le braccia di qualcuno anche se si è soli. Lo schienale è infatti un pupazzo di stoffa con una faccia simpatica e due lunghe braccia morbide , che possono essere af-fettuosamente avvolte attorno a chi si siede. La chiamano << la sedia della tranquillità >> e, dicono, è particolarmente indicata per chi soffre di ansia, crisi di panico e, perfino,

demenza senile. Il modello base costa 46 mila yuan,circa 335 euro ed è stato pensato in particolare per le persone anziane che vivono sole ( in Giappone un quarto della popolazione supera i 65 anni e si calcola che in futuro la percentuale sia destinata a salire al 40 per cento ), ma può essere utile a chiunque . Ed esiste anche una variante a rotelle. La poltrona è stata presentata al Salone della riabilitazione e delle cu-re domestiche di Tokyo. La compagnia ha progettato anche una bambola che ricorda di prendere medici-ne ,animali domestici robot e una serie di piccoli gadget per chi ha bisogno di compagnia. Come potrete osservare,la poltrona che “ti abbraccia”, è molto grande e secondo me anche molto utile. Sembra essere realmente vantaggioso perché, riesco a dedurre la felicità che prova la signora seduta sulla poltrona.

Campanale Gaia Classe 2^ sez. A

“CHERNOBYL: LA CITTÀ FANTASMA”

Correva l’anno 1986, precisamente

il giorno 26 aprile alle ore 01:30

quando il reattore 4 esplose vio-

lentemente a causa della liberazione di vapore surriscaldato

ad altissime temperature. Il getto si dimostrò talmente

potente da sparare in aria i pesanti dischi di copertura fat-

ti di cemento, che coprivano il nocciolo del reattore.

L’esplosione diede la possibilità alle particelle radioattive di

disperdersi rapidamente nell’atmosfera. In pochi giorni la

nube tossica, che si espanse sempre più, coprì tutto il Pae-

se. L’Unione Sovietica, per non dare una brutta impressione

alle altre nazioni, attese circa 2 giorni per comunicare ai

cittadini l’avvenuto e permettergli di evacuare definitiva-

mente la zona. Gli abitanti, dopo la notizia, lasciarono tutto

ciò che gli apparteneva e scapparono via. Se l’Unione Sovie-

tica avesse avvisato la popolazione senza aspettare così

tanto, probabilmente molte persone sarebbero state colpi-

te dalle radiazioni in modo più lieve di quanto già lo fossero.

Inoltre la nube tossica raggiunse quasi tutto il continente

europeo, scaricando le radiazioni attraverso piogge acide.

Anche noi italiani siamo stati colpiti, però in modo lieve.

Questo ha comportato ingenti danni come l’aumento dei

tumori, in particolare alla tiroide, e malformazioni molto

gravi. Oggi Chernobyl è un paese fantasma, completamente

disabitato perché il livello di radiazioni ancora non smaltite

è molto alto e non permette che si possa tornare a vivere.

Adriana Petroni 3A

Le serie tv più guardate al mondo sono tante ma ades-so vorrei prendere in esame quella che più spopola negli Stati Uniti, la serie più votata al mondo d’oggi è Breaking Bad la traduzione è “Reazioni collaterali”. La serie televisiva statuni-tense è stata ideata da Vince Gilligan e viene tra-smessa via cavo statuniten-se AMC(American Movie Classics) dal 20 gennaio 2008 al 29 settembre 2013. Breaking bad ha ricevuto eccellenti recensioni da parte della critica america-na, principalmente per la sceneggiatura. Nel 2013 due sindacati at-tivi negli Stati Uniti d'A-merica a difesa degli sce-neggiatori hanno nominato Breaking Bad la tredicesima serie meglio scritta di tutti i tempi e il Guinness World Records l'ha nominata la serie con la più alta valutazione di tutti i tempi, citando la quinta stagio-ne con il punteggio più alto. La serie ha a vinto anche numerosi premi, tra cui quindici Emmy Award (è il più importante premio televisivo a livello internazionale). In Italia è andata in onda in prima visione sul canale satellita-re AXN (rete televisiva italiana) dal 15 novembre 2008 al 9 novembre 2013 e dal 2010 in chiaro su Rai 4, dove viene segui-ta da appassionati come me.

Mirko Berlingerio.

BREAKING BAD- REAZIONI COLLATERALI

Le 10 serie tv più viste in Europa e negli Stati Uniti : 1.Breaking Bad – sullo spaccia di droga.

2. True Detective – In un comando di

polizia.

3. Seinfeld– un comico newyorkese

nevrotico .

4. Battlestar Galactica - Robots evolu-

ti e ribelli

5. Doctor Who– avventure e viaggi

6. Band of Brothers- fatti storicamen-

te accaduti a nella seconda guerra

mondiale

7. The Wire - Lotta tra bande per

traffico di droga.

8. I Simpson – Avventure esilaranti

della famiglia americana più conosciuta

del momento.

9. l Soprano - Un boss della mafia sot-

to le spoglie di una persona normale

10. Il Trono di Spade - Lle gesta dei

pretendenti al Trono di Spade, .

IL BULLISMO

Di bullismo si può parla-

re quando un ragazzo si

sente “fico” ad alzare le

mani sugli altri del suo genere “sesso

maschile/femminile” cioè a sentirsi for-

te, ma in realtà coloro che fanno così

dentro sono deboli, perché non capi-

scono le conseguenze.

In quanto ai ragazzi che le prendono,

bisogna essere se stessi, cioè tenere

testa alta e andare avanti; non è che

appena vedete un bullo correte

all’impazzata a nascondervi, ma se

proprio non riuscite a sbarazzarvene si

può fare così:

-Parlarne con i genitori/docenti

-Andare a scuola accompagnati da

genitori/docenti

-Capire il perché di tali azioni e proprio

sulle gravi prendere iniziative molto

serie perché non si sa mai fin dove si

può spingere

Cristian Antonacci 2A

Sono un ragazzo di 2 media con un interesse verso la moda rock. Essa mi è cresciuta verso l’età di 7-8 anni vedendo qualche rivista di moda “rock”, con quegli abiti splendidi indossati sul fisico bellissimo dei modelli o modelle, ragazze tutte magre e muscolosi ragazzi. Anche vedendo mia sorella perché lei tem-po fa sfilava con gli altri componenti della sua scuola. Adesso nel 2014 la moda si è rivoluzionata: tutti gli a-dolescenti indossano pantaloni strappati, camicette scozzesi, ma-gliette super rock e come accessori anfibi e una mare di borchie. Una modella che rappresenta questa ten-denza e’ Luanna Perez , una ragazza di New York, professionista nel mo-do di vestirsi. Da grande vorrei frequentare l’ Uni-versità di moda a Milano per svilup-pare i miei studi verso questa mate-ria, poi potendo avere successo nell’alta moda, potrei creare abiti e accessori sia per donna che per uo-mo.

Shaven Nuyandoa.

MODA ROCK

Perché ai pipi-strelli non va il sangue alla testa? Per lo stesso moti-vo per cui quando noi uomini stiamo in posizione eretta non va il sangue ai piedi. Il loro appa-

re il flusso sangui-gno contraendo i vasi. Inoltre, il loro sistema circo-latorio è dotato di valvole per regola-re il flusso e impe-dire i ristagni, co-stringendo il san-gue a fluire in una sola direzione. Alessia Fabrizio-Salvatore

1A

I PIPISTRELLII PIPISTRELLII PIPISTRELLI rato circolatorio si è sviluppato per adattarsi a stare a testa in giù. Per i pipistrelli la posi-zione naturale è quella sottosopra, a causa delle di-mensioni ridotte e della scarsa quan-tità di sangue che hanno nel corpo, riescono a regola-

Io credevo di non sognare perché non ricordavo i miei so-

gni, ma ho scoperto che tutti noi sogniamo, anche quando

non ricordiamo più nulla!

I sogni sono un mix di immagini e di emozioni che abbiamo

vissuto durante la giornata:

Quando sogniamo percepiamo le emozioni come se fossero

reali e al risveglio condizionano il nostro umore nel bene o

nel male.

Dopo circa 1 minuto dall’addormentamento iniziamo a re-

spirare più velocemente e inizia la fase REM, quella in cui

sogniamo; dopo 5 minuti i sogni sono in pieno svolgimento:

se venissimo svegliati in questo momento ricorderemmo

tutto. Dopo 10 minuti finisce la fase REM. Questo ciclo si

svolge da 3 a 5 volte durante la notte. E poi si pensa che il

dormire sia solo riposo …. altrocchè!

Giorgia Quintavalle 2D

I SOGNI

LA PALLAVOLO

HO DECISO DI PARLARE DELLA PALLAVOLO, PERCHÉ È UNO SPORT SIA PER RAGAZZI CHE PER RAGAZZE. QUI A BARI CI SONO STATE DIVERSE PARTITE DI PALLAVOLO COME LE PROVINCIALI, I MONDIALI E ALTRE PARTITE. UNO DEI MIEI IDOLI PREFERITI È WILLIAM MOR-GAN, UN INSEGNANTE DI EDUCAZIONE FISICA, CHE

VOLEVA UNO SPORT CHE AVESSE MENO CONTATTO FISICO COME LA PALLACANESTRO. ALLORA PRESE SPUNTO DALLA PALLAMANO E IL TENNIS, E’ DA LÌ INVENTO’ LA PALLAVOLO. IN EUROPA QUE-STO GIOCO FU IMPORTATO DALLE TRUPPE AMERICANE, DURAN-TE IL PERIODO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. NEL TEMPO LE REGOLE E LE AZIONI SI SI SONO AFFINATE FINO AD ARRIVARE ALLA PALLAVOLO CHE CONOSCIAMO ANCHE NOI. E’ DIVENTATO ANCHE UNO DEGLI SPORT OLIMPICI, NEL 1964, IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI DI TOKYO.

TAMARA GAROFALO 1°A

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1Quanto tempo passi allo specchio? A. 30 min./1 ora B. 10 min. il tempo di aggiustarmi e via. C. Non mi guardo mai allo specchio! 2. Ci tieni alla tua immagine esteriore? A Molto, per me è estremamente importante B. Non tanto, do poca rilevanza al mio aspetto. Il bello delle persone non è fuori, ma dentro. C. Non mi interessa minimamente la mia immagine. La cosa fondamentale non è come mi vesto, ma stare como-da. 3. Una ragazza viene trattata male a scuola da un gruppetto di bulli. Come reagisci? A. Dici: “Se lo sarà meritato, e poi non le fanno così tanto male”. B. La difendi a spada tratta minacciando il bullo di fare una brutta fine. C. Fai il minimo per aiutarla ma scappi impaurita appena puoi 4. Hai mai dato il tuo primo bacio?i A. Ovvio, tutti i ragazzi/ragazze mi desiderano. E’ facile così trovare il primo amore. B. Non ho ancora dato il mio primo bacio. Spero che avvenga con la persona giusta. C. NO, e spero non avvenga!. Sono cose che non farei MAI. 5. Cosa pensi dell’amore? A. L0 trovi dappertutto, giri l’angolo e trovi un ragazzo/ragazza che ti vuole! B. E’ qualcosa di inaspettato, capita quando meno te lo aspetti. Io aspetterò! C. Non so cos’è e ho paura di trovarlo. Non voglio soffrire. 6. Hai problemi di acne e brufoli che popolano il tuo viso. Cosa fai? A. Ricorri subito al trucco! Fondotinta, cipria e tutto ciò che serve per coprire quegli esseri maligni anti-bellezza! B. Li lascio perdere: non mi interessa cosa penseranno gli altri. Sarò me stessa e non mi farò condizionale da qualcosa di passeggero, che però cercherò di curare C. Mi copro il viso con il cappuccio della felpa. Nessuno deve vedere che mostro sono diventata!. 7. Devi andare in discoteca. Come ti vesti? A. Abito elegante, corto e scollato! I tacchi alti e la borsa firmata non devono mancare! Devo attirare l’attenzione! B. Normalmente: una maglietta particolare, magari tutta colorata, un jeans stretto e un paio di scarpe con un tacco non esageratamente alto. Non devo fare la sfilata di moda! C. Felpe larghe, pantaloni strappati e tutto ciò che mi serve per nascondermi. 8. Una tua amica è triste a causa di una delusione d’amore. Cosa fai? A. Le dici :”Ma che piangi a fare, se un ragazzo ti lascia, domani un altro ti verrà dietro! B. La consoli dicendole che un ragaz-zo come lui non ti merita affatto. Op-pure le dici che deve combattere per averlo! Così lui capirà cosa si è perso e incomincerà a rosicare per ciò che ha fatto! C. Cadi anche tu nella sua immensa tristezza e piangi con lei senza riuscire a consolarla, ma cercando da lei la consolazione ...“inutile” per te.

CONOSCIAMOCI DI PiU’…. IN ALLEGRIA!

in compagnia di Gaia Giangregorio 3A

-MAGGIORANZA “A” � TROPPO VANITOSA

Dai troppa importanza all’immagine esteriore più che a ciò che ti circonda. Pensi solo a te stessa e

non ti interessa delle persone deboli che “dovresti” aiutare. Sei solita usare abiti vistosi e tutto ciò che ti fa essere sempre al centro dell’attenzione. Non dai la giusta importanza ai problemi di chi ti sta attorno e soprattutto pensi che l’amore sia qualcosa di estremamente facile poiché secondo te il mondo ti gira intorno. -MAGGIORANZA “B” � SEI TE STESSA, SEMPRE.

Non dai molta importanza all’aspetto esteriore e punti ad essere bella dentro, non passando molto tempo di fronte allo specchio. E’ tua abitudine difendere i deboli e hai una considerazione particolarmente profonda e poetica dell’amore e del “primo bacio”. Tendi ad usare abiti comodi ma eleganti, senza esagerare. Non ti interessa il giudizio che gli altri hanno di te, ma preferisci essere sempre presente per gli amici nel momento del bisogno.

-MAGGIORANZA “C” � SEI TROPPO INSICURA.

L’insicurezza ti fa perdere ogni occasione. Sei una ragazza meravigliosa ma non lo sai ancora. Cerchi di nasconderti da tutto e da tutti perché secondo il tuo parere vivere è sinonimo di soffrire. Non ti interessa di trovare l’amore. Ti senti a tuo agio con abiti larghi e comodi. Soffri e non riesci a consolare nessuno, perché la prima persona che ha bisogno di consolazione, appunto, sei tu.