I Tasso, Maestri della Posta Imperiale a Venezia di Bonaventura Foppolo

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I TASSO, MAESTRI DELLA POSTA IMPERIALE A VENEZIA DI BONAVENTURA FOPPOLO

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Diario di tre giornate particolari

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I TASSO, MAESTRI DELLA POSTA IMPERIALE A VENEZIA

DI BONAVENTURA FOPPOLO

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PRESENTAZIONE

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Bonaventura Foppolo, I Tasso, Maestri della posta Imperiale a Venezia. Storia di una famiglia

bergamasca dal 1500 alla fine del 1700, Museo dei Tasso e della Storia Postale, Camerata

Cornello, marzo 2015.

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“I Tasso, maestri della Posta Imperiale a Venezia. Storia di una famiglia bergamasca dal 1500 alla

fine del 1700” di Bonaventura Foppolo ed edito dal Museo dei Tasso e della Storia Postale di

Camerata Cornello (Bergamo), ricostruisce la storia di un ramo della famiglia Tasso finora trascurato,

quello che gestì la posta imperiale di Venezia per 300 anni, dal 1541 al 1796.

L'iniziativa s'inserisce nel progetto “I Tasso e l’Europa 2012-2018” che avrà il suo epilogo nel 2017,

con la ricorrenza del cinquecentenario della morte di Francesco Tasso, il personaggio più importante

e lungimirante della famiglia che sottoscrisse, per sé e per tutta la discendenza, degli accordi per

gestire i servizi postali al servizio degli Asburgo: a Innsbruck con l'imperatore Massimiliano, in

Spagna con Filippo "Il Bello" e poi con il re e, in seguito, imperatore Carlo V.

Per merito dei Tasso nacque in Europa, all'inizio del 1500, la grande rivoluzione della comunicazione

scritta: le notizie non viaggiarono più in forma occasionale, ma su tragitti definiti che collegavano tra

loro le città più importanti, con stazioni di posta e di tappa ogni 20/25 chilometri, con tempi certi e

compensi economici stabiliti. I Tasso diedero così inizio alla gestione imprenditoriale delle poste in

Europa. Questo fu possibile grazie a quattro fratelli, originari di Cornello: Giambattista Tasso a

Bruxelles e a Innsbruck, Maffeo in Spagna, Simone a Milano e a Roma, Davide a Venezia e nel

Tirolo, tutti figli di Ruggero Tasso, un notaio. Oltre a loro c’era la sorella Elisabetta che, a seguito del

matrimonio con un Bordogna, gestì le poste di Trento e di Bolzano.

A realizzare il progetto di un ufficio imperiale a Venezia non fu Davide, il capostipite del ramo

Veneziano della famiglia, ma suo figlio Ruggero (1520-1583) che seppe sfruttare la distensione dei

rapporti tra l'imperatore Carlo V e la Repubblica Veneta uniti contro la minaccia Ottomana in

espansione nei Balcani e nel Mediterraneo. Ruggero ricevette da Carlo V la dignità di conte e di

cavaliere dagli speroni d'oro con il privilegio del 1540 e, nel 1541, la nomina a maestro generale

delle poste imperiali nella città di Venezia. Negli anni successivi la sua giurisdizione della posta di

Fiandra si estese su tutto il territorio veneto e in seguito anche fino alla città di Trento: l'imperatore

gli concesse "ampia e libera facoltà di istituire poste e di nominare corrieri, servi o ufficiali di posta,

come a lui sembrerà più opportuno per la comodità dei viaggi e le esigenze degli interessi" dello

stesso imperatore.

Dal 1582, la concorrenza della Compagnia dei corrieri veneti costrinse Ruggero a utilizzare per il

collegamento con Trento non più la strada dell’Adige, ma solo quella della Valsugana, lungo la quale

mandava e riceveva regolarmente ogni settimana la valigia postale delle lettere provenienti e dirette

alle Fiandre, alla Germania e a tutto il nord Europa. L'investitura ricevuta dall'imperatore gli

assicurò comunque l'esclusiva della posta di quei paesi: nessuno a Venezia e in tutto il suo dominio

poteva ricevere o inviare posta in quei territori se non attraverso il suo ufficio.

Con il figlio di Ruggero, Ferdinando (1575-1648) le cose cambiarono. La riorganizzazione delle poste

imperiali, nel 1596, ridusse la sua autonomia, perché l'ufficio della posta di Fiandra a Venezia

divenne una semplice succursale del sistema tassiano europeo (la tassa di porto venne riscossa

interamente dai cugini di Bruxelles). Inoltre, Ferdinando perdette anche l'esclusiva sulla posta di

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Fiandra che, da allora in poi, passò anche dall'ufficio di posta di Verona (dipendente dalla Compagnia

dei CV).

Suo figlio, il barone Ottavio (1621-1691), nel 1649 ottenne dall'imperatore l'assegnazione della

carica come feudo postale, trasmissibile ai primogeniti maschi e, dal 1685 si fece riconoscere il

diritto di riscuotere la tassa di porto per il tragitto di sua competenza, tra Venezia e Trento e da

allora, sulle lettere apparì la scritta: "franca per Trento" (cioè pagata dal mittente fino a Trento).

Col tempo il ruolo dell'ufficio della posta di Fiandra dei Tasso divenne marginale: le poste imperiali

preferirono fare accordi con la Compagnia dei Corrieri Veneti che, nella seconda metà del

Settecento, avevano anche il controllo delle poste interne. Inoltre, gli interessi della posta imperiale

si spostarono sempre più verso la Lombardia e l’Italia. Venezia divenne una città periferica sia

politicamente sia economicamente.

Quando morì l'ultimo rappresentante della famiglia, Carlo Ferdinando (1730-1796), il feudo postale

venne assegnato a uno stretto collaboratore dell’imperatore, Francesco Colloredo Mansfeld, e

abolito nel 1804, mentre lo jus postale fu avocato allo stato.

La storia di questi personaggi s'intrecciò con i profondi cambiamenti che avvennero nel mondo

politico, culturale e sociale e si accompagnò all'evoluzione del sistema delle comunicazioni che "da

posta dei re" diventava sempre più "posta di tutti".

Nel ricostruire le vicende storiche dei membri di questa famiglia l'autore ha cercato di cogliere non

solo gli aspetti istituzionali e pratici della loro professione, ma anche quelli della vita privata,

mettendo in luce tutti gli elementi che potessero descriverne la personalità, i rapporti e il ruolo

acquisito nella società del tempo.

Un lavoro non facile, essendo andato disperso l’archivio familiare e la galleria dei ritratti dopo la

morte, nel 1796, dell’ultimo rappresentante Carlo Ferdinando. E' stato possibile ricostruire la loro

storia con una meticolosa ricerca presso altri archivi pubblici e privati, dando così anche ai Tasso di

Venezia il giusto rilievo, accanto agli altri rami della grande famiglia che ha operato in tutta Europa.

La documentazione viene principalmente dagli archivi: della famiglia T.t. di Regensburg, dalla

famiglia Bordogna - Tassis di Trento (archivio di Innsbruck), dalla famiglia Tasso del Bretto (archivio

di Comonte), dall’Archivio di stato di Venezia e dall'archivio di stato di Bergamo.

Inoltre, una recente fortunata circostanza ha fatto conoscere ai membri del Museo dei Tasso e della

Storia Postale, gli eredi indiretti, la sig.ra Maria Luisa Bonivento, con il marito Gianfranco Rocculi,

che hanno fornito al Museo il ritratto della sorella di Carlo Ferdinando, la contessa Felicita della

Torre Tassis, e alcuni documenti, da cui l’autore ha potuto ricavare frammentarie notizie su di lei e

sulla sorte delle proprietà di famiglia, e che sono state di importanza cruciale per l'individuazione

delle case di Ruggero Tasso a Brusaporto (Bergamo).

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LE PRESENTAZIONI

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Il volume è stato oggetto di una serie di presentazioni che hanno interessato il territorio locale,

regionale e il Veneto. Il 6 Aprile 2015 è stato presentato nella Chiesa di Cornello dei Tasso, dove

sono stati messi in rilievo i continui rapporti dei Tasso con il borgo d’origine, il 10 aprile a Venezia, in

cui è emersa l’importanza della famiglia all’interno della nobiltà veneziana e l’11 aprile a Milano, in

occasione della XXVIII Edizione del Salone Internazionale del Francobollo, Milanofil 2015

nell'ambito della riunione USFI (Unione Stampa Filatelica Italiana). Il 2 maggio 2015, alle ore 16.30, il

libro è stato presentato a Bergamo presso l’Aula Didattica del Palazzo del Podestà (Piazza Vecchia,

Città Alta), la presentazione è stata organizzata con la Fondazione Bergamo nella Storia.

Per l’anno 2015 il costo del volume è 25 euro a copia più 5 euro di spese di spedizione in Italia. Il

volume si trova nella sezione Bookshop del sito web del Museo dei Tasso e della Storia Postale

(www.museodeitasso.com).

Di seguito le immagini delle presentazioni.

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6 APRILE 2015

CHIESA DEI SANTI CORNELIO E CIPRIANO

CORNELLO DEI TASSO

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La chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano durante la presentazione.

La chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano durante la presentazione.

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini e l’autore del volume Bonaventura Foppolo.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini e l’autore del volume Bonaventura Foppolo.

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini e l’autore del volume Bonaventura Foppolo.

L’autore del volume Bonaventura Foppolo e alle spalle il ritratto di Felicita Tassis.

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini

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Maria Verena Tassis Bordogna Valnigra con il marito Mauro Rubino Sammartano,

Ritratto di Felicita Tassis,

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini con Maria Luisa Bonivento e Gianfranco Rocculi.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini mostra una copia del volume.

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L’autore del libro Bonaventura Foppolo firma alcune copie.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini e l’autore del libro Bonaventura Foppolo mentre firma alcune copie.

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L’Assessore alla Cultura e al Turismo Jessica Manzoni, mentre distribuisce il volume agli abitanti.

L’autore del Volume Bonaventura Foppolo.

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10 APRILE 2015

SALA TOMMASEO DELL’ATENEO VENETO

VENEZIA

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L’autore del volume Bonaventura Foppolo prima della presentazione.

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La sala Tommaseo dell’Ateneo Veneto.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini e il pubblico della sala Tommaseo dell’Ateneo Veneto.

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini con Bonaventura Foppolo e il direttore del Museo Adriano

Cattani.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini, l’autore Bonaventura Foppolo e il direttore del Museo

Adriano Cattani in un momento della presentazione.

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Il sindaco Gianfranco Lazzarini e l’autore del volume Bonaventura Foppolo.

Un momento della presentazione con Cornello dei Tasso sullo sfondo.

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Il direttore del Museo Adriano Cattani.

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Il pubblico alla fine della presentazione.

Il pubblico alla fine della presentazione guarda il volume.

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Una dedica lasciata sul frontespizio del volume da Bonaventura Foppolo.

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2 MAGGIO 2015

AULA DIDATTICA DEL PALAZZO DEL PODESTÁ

CITTÁ ALTA | BERGAMO

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L’aula didattica del Palazzo del Podestà prima dell’incontro.

L’aula didattica del Palazzo del Podestà prima dell’incontro.

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L’incontro sta per iniziare.

Il sindaco Gianfranco Lazzarini, l’Amministratore Delegato della Fondazione Bergamo nella Storia

Onlus Emilio Moreschi e Bonaventura Foppolo.

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L’autore del volume Bonaventura Foppolo durante la presentazione.

L’autore del volume Bonaventura Foppolo durante la presentazione.

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Gli applausi alla fine della presentazione.

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Museo dei Tasso e della Storia Posale

Via Cornello, 22 | 24010 Camerata Cornello | Bergamo

Tel. 0345.43479

www.museodeitasso.com

@MuseoDeiTasso

Museo dei Tasso e della Storia Postale

Museo dei Tasso e della Storia Postale

Fotografie di:

Giorgio Della Vite

Stefano Bombardieri

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FINE