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Introduzione Il Coefficiente di Resistenza Specifica, così elaborato dal prof. Carlo Vittori, in maniera molto semplice e matematico, a mio modo di vedere, rappresen- ta un ottimo strumento di valu- tazione prestazionale del quat- trocentista. I 400 m rappresentano una delle specialità più dure e com- plesse dell’atletica leggera, sia dal punto di vista interpretativo - agonistico, che da quello meto- dologico; il risultato finale è la sommatoria di moltissime varia- bili quali le capacità condiziona- li, le capacità coordinative, le at- titudini psicologiche, emotive, motivazionali e sociali, che mol- to spesso sono di difficile misu- razione strumentale. Il prof. Vittori, con una sem- plice ma efficacissima formula, è riuscito a mettere in rapporto il doppio della velocità espressa sulla distanza dei 200 m, con il tempo espresso nella gara dei 400 m, nella stessa stagione agonistica, evidenziando che quanto minore era il differenzia- le tra il raddoppio del tempo dei 200 m e il tempo dei 400 m, quanto maggiore sarebbe risul- tata la tenuta specifica di gara. In particolare, la supposizio- ne del prof. Vittori parte dall’im- maginario di un atleta ideale cioè in possesso di un sistema di resintesi energetica Anaero- bico Alattacido senza limitazio- ni temporali, un atleta in pos- sesso di riserve energetiche come l’ATP e CP pari o superiori al minuto (e non limitato ai 6”); tali presupposti energetici avreb- bero consentito di percorrere la distanza dei 400 m esattamen- te alla velocità dei 200 m. Studio e analisi comparazione del coefficiente di resistenza specifica nei 400 metri S 1-4/2014 Umberto Pegoraro L’articolo tratta uno studio del coefficiente di resistenza specifica, utile che è utile per ottimizzare ed indirizzare l’allenamento del quattrocentista o per determinarne il più “proficuo indirizzo“ nella scelta della specialità, in relazione alla massima qualificazione”. Lo studio si riferisce all’analisi dei risultati dei primi 10 atleti/e, italiani, europei ed extraeuropei. metodologia tecnica e didattica atleticastudi 1-4/2014 72 SPECIALE PROJECT WORK ALLENATORI SPECIALISTI

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Introduzione

Il Coefficiente di ResistenzaSpecifica, così elaborato dalprof. Carlo Vittori, in manieramolto semplice e matematico, amio modo di vedere, rappresen-ta un ottimo strumento di valu-tazione prestazionale del quat-trocentista.

I 400 m rappresentano unadelle specialità più dure e com-plesse dell’atletica leggera, siadal punto di vista interpretativo -agonistico, che da quello meto-dologico; il risultato finale è lasommatoria di moltissime varia-bili quali le capacità condiziona-li, le capacità coordinative, le at-titudini psicologiche, emotive,motivazionali e sociali, che mol-to spesso sono di difficile misu-razione strumentale.

Il prof. Vittori, con una sem-plice ma efficacissima formula, èriuscito a mettere in rapporto ildoppio della velocità espressasulla distanza dei 200 m, con iltempo espresso nella gara dei400 m, nella stessa stagioneagonistica, evidenziando chequanto minore era il differenzia-le tra il raddoppio del tempo dei200 m e il tempo dei 400 m,quanto maggiore sarebbe risul-tata la tenuta specifica di gara.

In particolare, la supposizio-ne del prof. Vittori parte dall’im-maginario di un atleta idealecioè in possesso di un sistemadi resintesi energetica Anaero-bico Alattacido senza limitazio-ni temporali, un atleta in pos-sesso di riserve energetichecome l’ATP e CP pari o superiorial minuto (e non limitato ai 6”);tali presupposti energetici avreb-bero consentito di percorrere ladistanza dei 400 m esattamen-te alla velocità dei 200 m.

Studio e analisi comparazionedel coefficiente di resistenzaspecifica nei 400 metri

S 1-4/2014

Umberto Pegoraro

L’articolo tratta uno studio del coefficiente di resistenza specifica, utile cheè utile per ottimizzare ed indirizzare l’allenamento del quattrocentista oper determinarne il più “proficuo indirizzo“ nella scelta della specialità, inrelazione alla massima qualificazione”. Lo studio si riferisce all’analisi deirisultati dei primi 10 atleti/e, italiani, europei ed extraeuropei.

metodologiatecnica e didattica

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Per contro, tale velocità, sa-rebbe stata ipotizzata anche daun sistema di resintesi energe-tica Anaerobico Lattacido conuna potenza simile a quella pos-

seduta dal sistema AnaerobicoAlattacido.

Il prof. Vittori ha nominato loscostamento effettivo, dall’ipo-tetico raddoppio, Coefficiente di

Resistenza Specifica, raggrup-pando in esso la sommatoria dimoltissimi fattori di tipo intrin-seco, estrinseco, metodologicoe psicologico. La ricerca nascequindi dalla necessità di capireil livello del CRS espresso dagliatleti italiani, dalla scuola Italia-na del quattrocentismo maschilee femminile, dalla selezione ederivazione degli atleti che in-traprendono la gara dei 400 m,rapportandola con tutte le real-tà mondiali ed europee.

Lo svi luppo del lo studio,dopo una prima valutazione in-dividuale, è passato a un’anali-si delle medie del CRS riferito aiprimi dieci atleti maschi e fem-mine.

Tale media è stata poi con-frontata e rapportata con i quat-trocentisti italiani di tutti i tem-pi, delle ultime tredici stagionicompetitive e in seguito para-gonato con la scuola del quat-trocentismo Anglosassone.

In ultima analisi, questa ri-cerca tende a soddisfare alcunedomande personali, che primacome quattrocent ista e poicome tecnico, non hanno maiavuto risposta esaustiva.

Il calcolo del coefficiente diResistenza Specif ica medio,vuole ambiziosamente diventa-re uno strumento per tutti gli al-lenatori di quattrocentisti che in-tendano rapportare il valore delproprio quattrocentista con imigliori atleti italiani europei emondiali, e in seconda battutaun’analisi precisa sulle reali po-tenzialità del proprio atleta nel-la specialità considerata, siadal punto di vista metodologicosia della più corretta scelta digara, al fine di esaltare al mas-simo le potenzialità prestazionalidell’individuo.

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1. Coefficiente di Resistenza Specifica (CRS)

1.1 LA DEFINIZIONE(PROF. CARLO VITTORI)

“Il criterio per definire il gra-do di resistenza o di tenuta delcorridore del giro di pista èmolto semplice ma efficace; siraddoppia il tempo record dei200 metri, distanza alternativache si presume il quattrocenti-sta prediliga correre rispetto adaltro, il tempo ottenuto si sottraeal record dei 400 m. e la diffe-renza costituisce l'indice di re-sistenza specifica, che può va-riare da tre ai quattro secondi”(Carlo Vittori).

• LA FORMULA:Coefficiente Resistenza Specifica 400 m = (record400 m) - (2 x record 200)

CONSIDERAZIONI GENERALI SUI 400 M

La specialità dei 400 m, unadelle gare più dure dell’AtleticaLeggera, determina un impegnostraordinario da parte dell’atle-ta, sia dal punto di vista fisicoche psicologico, in particolare laricerca della massima espres-sione della velocità per un tem-po vicino al minuto, investe inmaniera massiccia tutti i mec-canismi di resintesi energetica,determinando un debito lattaci-do che non ha paragone in atle-tica leggera.

Questo impegno massiccio,non determina un sempl iceesaurimento muscolare, ma in-cide fortemente anche sulle ca-pacità psichiche dell’atleta; ilquattrocentista si viene a tro-vare in una situazione di stresselevatissimo, ed è proprio in

questo momento che emergel’atleta o meglio il vero inter-prete dei 400 m. La capacità diresistere alla fatica è una delleprerogative fondamentali delquattrocentista, cioè di sapercombattere e reagire attiva-mente, al dolore, alla limitazio-ne motoria, all’aumento impor-tante del PH ematico e locale,effetti primari e secondari de-terminati dall’elevatissima pre-senza dell’acido lattico.

Queste sensazioni vive, fortie per certi versi insopportabili,influenzano fortemente i giova-ni velocisti che per la prima vol-ta si cimentano sulla distanzadei 400 m, condizionando inseguito la scelta di intraprende-re la gara e ancor più la prepa-razione specifica.

Molto raramente la scelta diintraprendere la distanza dei 400m, parte in maniera istintiva di-retta e primaria; questa scelta ècondizionata da molteplici fattoritra i quali spiccano:

FATTORI INTRISECI O ENDOGENI Sono da considerarsi il vero pa-trimonio genetico individuale cheincide sulle caratteristiche an-tropometriche, la costellazioneormonale, il sesso, il tipo e lacomposizione delle fibre mu-scolari, la velocità di conduzionedegli stimoli nervosi gli enzimi,ecc. in poche parole tutto il pa-trimonio genetico che è chia-mato Potenziale Motorio dell’in-dividuo.

FATTORI ESTRINCECI O ESOGENI In sostanza, i fattori estrinsecisono da annoverare dalla vita re-lazionale, dall’ambiente, dallostile di vita, ecc. tra questi: L’ali-

mentazione intesa come qualità,fattori ambientali e climatici, ele-menti sociali ed economici, fat-tori igienico sanitario, attivitàmotoria in periodo pre-puberale.

La scelta, in parte individuale,di intraprendere la gara dei 400m, è condizionata dai seguentifattori:• La consapevolezza dell'atle-

ta, di non essere in grado dipoter esprimere velocità ade-guatamente performanti nelledistanze più corte come i 100m e i 200 m; di non avere a di-sposizione espressioni di forzaesplosiva per gare più corte oaddirittura per i concorsi. Allostesso tempo però riconosce-re al proprio interno spiccatepotenzialità di tipo psichico,volitive e motivazionali, neiconfronti della fatica e dellacompetizione specifica, abbi-nata a una giusta dose di pro-tagonismo;

• Condizionamenti esterni di tipomediatico, di tipo sociale, fa-migliare, o emulazione verso unatleta famoso possono inci-dere fortemente sulla scelta;

• Influenza psicologica dell’alle-natore, nei confronti del gio-vane corridore, particolarmen-te legato alla distanza dei 400m perché ex quattrocentista;

• Necessità contingente dellaSocietà d’Atletica Leggera, cuil’atleta appartiene, con la ri-chiesta specifica di “coprire” lagara dei 400 m, in occasionedei Campionati di Società.

1.2 LA STAMINAANGLOSASSONE

Il prof. Vittori, nei numerosiscritti, (che per fortuna sta rac-cogliendo in un libro) ha moltevolte cercato di spiegare un fe-

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nomeno umano che difficilmen-te trova spiegazione scientificastrumentalmente dimostrabile,ossia la STAMINA, o capacità disopportazione della fatica, ele-mento caratterizzante ogni quat-trocentista, capace di spingersioltre i propri limiti, alla ricerca diun fisiologico inesplorato.

….”La scelta di passare ai400m è fortemente condizio-nata dalla così detta voglia di farfatica e di sopportazione dellastessa, viene detta STAMINA,non tutti i velocisti accettano disottoporsi ad allenamenti piùimpegnativi dal punto di vistametrico, molto spesso decli-nando la scelta di questa spe-cialità”.

L’allenatore ha il dovere dicreare le condizioni per un GIU-STO approccio alla gara dei400m.

Si evidenzia nel quattrocen-tista, quindi, una doppia ne-cessità: una fisica direttamentecollegata alla capacità di pro-durre un elevato quantitativo dienergia anaerobica (quindi inpossesso di fibre veloci); e unapsichica, cioè di possedere lecapacità volitive di utilizzarlatutta, sia in allenamento che ingara, proseguendo nello sforzo,proprio quando si fanno sentirei primi sintomi della fatica del di-sagio e del dolore, conseguen-ti all’accumulo del lattato pro-dotto (Vittori).

1.3 LA RICERCA

Questa ricerca parte da unimpulso personale legato allagara dei 400 m, in particolare, gliaspetti che si vogliono metterein evidenza, sono le seguenti.• Calcolo del Coefficiente di

Resistenza Specifico indivi-

duale relativo ai primi dieciquattrocentisti italiani di tutti itempi, applicando la formuladel Prof. Vittori, quindi rap-portando record sui 200 mcon il record sui 400 m econfrontando i valori raggiun-ti tra gli stessi atleti;

• Calcolo del CRS medio deiprimi dieci atleti maschi efemmine italiani, relativi allestagioni agonistiche dal 2001al 2013 e con i primi dieci alltime, confrontando le medieottenute in diagramma carte-siano;

• Calcolo del CRS dei primi die-ci atleti mondiali del 2013 e ditutti i tempi maschi e femmi-ne, confrontando i valori tra gliatleti stranieri e italiani;

• Calcolo del CRS dei primi die-ci atleti delle nazioni più rap-presentative a livello europeoe mondiale, confronto tra lenazioni su diagramma carte-siano;

• Confronto su diagramma delCRS medio tra le diverse na-zioni di tutto il mondo, al finedi determinarne la più perfor-mante;

• Confronto su diagramma car-tesiano tra la scuola Anglo-sassone e la Scuola Italianadel quattrocentismo, riguardoalle ultime otto e tredici sta-gioni agonistiche;

• Elaborazione di una scala di ri-ferimento riguardante il CRSmedio, al fine di stabilirne unagraduatoria di riferimento e diuna successiva scala di riferi-mento tra la velocità neces-saria, espressa nella distanzadei 200 m, per il raggiungi-mento di prestazioni corri-spondenti nei 400 m, diffe-renze tra CRS maschile e fem-minile

IL MATERIALEIl materiale è stato ricavato

nei siti On Line delle diverse Fe-derazioni delle nazioni consi-derate, dal sito della IAAF, dalsito dell’EAA, con successivaelaborazione dei dati raccolti, alfine di ricavare in maniera at-tendibile i CRS individuali, e inseguito elaborare i valori medimaschili e femminili.

1.4 LA COMPOSIZIONEDEL CRS

La definizione del prof. Vitto-ri del Coefficiente di ResistenzaSpecifico, inizia con: “ Il criterioper definire il grado di "resi-stenza" o di "tenuta" del corri-dore, del giro di pista, è moltosemplice, ma effica¬ce …”, con-tinuando con la spiegazionedella formula.

A un allenatore devono sor-gere spontanei i seguenti que-siti:• Il differenziale tra il raddoppio

della migliore prestazione sui200 m con la migliore presta-zione sui 400 m, che cosarappresenta?

• Questi tre o quattro secondi,all’atto pratico, sono la risul-tante di quali fenomeni?Effettivamente questo diffe-

renziale matematico che siesprime in termini di tempo,rappresenta un insieme si fattoriche si sommano e interagisco-no tra loro, essi nascono e sisviluppano nei limiti del fisiolo-gico umano e nei limiti dellapsiche umana.

La difficoltà metodologica etecnica nell’impostazione delpiano di lavoro per il quattro-centista è molto condizionata inquello che sono gli ambiti coor-dinativi, condizionali e psicolo-gici.

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AMBITO COORDINATIVOLa prestazione finale della

gara dei 400 m, e meglio anco-ra il CRS, è condizionata forte-mente da un adeguato sviluppodelle capacità coordinative, conparticolare riferimento alla:• Tecnica di corsa, riferita a

uno sviluppo completo dellasensibilizzazione propriocetti-va a carico del piede e del-l’arcata plantare (coordina-zione intra e intermuscolare);

• Capacità ritmica o meglio lapossibilità di agire sulle diver-se velocità e ritmo di corsa(ampiezze e frequenze) nellevarie fasi della gara;

• Decontrazione e “facilità dicorsa”;

• Sensibilità profonda nel per-cepire l’istantanea produzionedi acido lattico.

AMBITO CONDIZIONALE Come per l’ambito coordi-

nativo, l’aspetto condizionale omeglio l’adeguato sviluppo del-le capacità condizionali nellapreparazione specifica, può agi-re fortemente sul risultato fina-le prestazionale e del CRS.

L’allenamento della forza ri-sente dei fattori determinantiquali, quelli strutturali (tipo di fi-bre, trofismo muscolare), ner-vosi (reclutamento e sincroniz-zazione delle stesse), meccani-ci o esistenza del contro movi-mento, legati al riutilizzo di ener-gia elastica.

In particolare l’allenamentodella forza, per il quattrocentista,deve avere lo scopo di incideresulla velocità di base dell’atleta,elemento fondamentale nei 400m, evitando la perdita di de-contrazione e fluidità di corsa.

I 400 m rientrano nella resi-stenza breve durata (RBD), in

quest’ambito di lavoro, circaun minuto nei 400 m, tutti imeccanismi energetici intera-giscono, indirizzando maggior-mente l’utilizzo del Glicogenomuscolare per via anaerobica.Medbn e Tabata (1989) hannodimostrato, con la misurazionecorrente del deficit di 0ssigeno,che già in attività della durata diun minuto a intensità massi-male, l’apporto energetico de-riva al 50% dal metabolismoanaerobico e il restante 50%dall’aerobico, nel contesto peròdi un intervento univoco e con-temporaneo di differenti per-centual i d’ impiego. Mader(1970), registra i più alti valori dilattato nella gara dei 400, pari a22/25 millimoli, a livello ematico(valore approssimativo visto cheuna parte del lattato rimane nelmuscolo). Questi valori lattacidisono raggiunti da atleti in pos-sesso di fibre “veloci” di tipo II;queste fibre hanno come carat-teristiche un alto sviluppo diforza in breve tempo (potenza),esprimono potenza anche allapresenza di lattato, possonofavorire un’adeguata sensibilitànell’utilizzo dei parametri Am-piezza-Frequenza della corsa.

Da questo sintetico quadrogenerale è possibile ricavaredelle informazioni molto utili perl ’organizzazione del l ’a l lena-mento del quattrocentista, dovele intensità dovranno esseremesse al primo posto, senzatrascurare la componente ae-robica ”qualificata”, vera basesu cui costruire l’impianto lat-tacido.

L’allenatore, alla luce di tuttequeste considerazioni, dovràcostruire un allenamento per-sonalizzato, dove al centro delprogramma sia posto l’atleta e

l’esaltazione prestazionale dellostesso attraverso la corretta egiusta “ miscellanea energetica”.

1.5 I LIMITI DELLA RICERCA

Pur essendo una ricerca sta-tistica, essa si genera e basa suprestazioni umane, e come pertutte le prestazioni umane, su-bisce l’incidenza di diverse va-riabili che possono limitare l’at-tendibilità dei risultati ottenuti,tra tutti: 1. Numero di prestazioni sui

400 m effettivamente svoltenella stagione agonistica;

2. Numero di prestazioni sui200 m effettivamente svoltenella stagione agonistica;

3. Numero degli eventuali infor-tuni e in quale periodo dellastagione in corso;

4. Condizioni ambientali, me-teo, vento, umidità e tempe-ratura, particolarmente inci-dente sulla gara dei 200 m,elemento chiave nell’analisidel coefficiente.In particolare, la media dei

400 m corsi in una stagioneagonistica (in assenza d’infor-tuni) può superare anche lequindici prestazioni, mentre ilnumero di 200 m, che un quat-trocentista corre, difficilmentesupera il 20% dei 400 m corsi;è importante notare che l’impe-gno prestazionale dei 400 neiconfronti dei 200 si discostapochissimo tra gli atleti, quindil’eventuale sottostima crono-metrica ipotizzabile nella pre-stazione dei 200 m, la si puòconsiderare verosimi lmenteuguale per tutti gli atleti.

Allo scopo di diminuire almassimo il margine d’errore, ilcalcolo del coefficiente è statofatto non per un unico atleta, o

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singola stagione, ma per i primidieci atleti nelle diverse stagioni,allo scopo di ricavare un valoremedio attendibile, in particolare:1. Analisi del CRS dei primi die-

ci italiani/e di tutti i tempi e2013;

2. Analisi del CRS dei primi die-ci italiani/e delle ultime tredi-ci stagioni agonistiche;

3. Analisi del CRS dei primi die-ci mondiali maschi e femmi-ne di tutti i tempi;

4. Analisi del CRS dei primi die-ci mondiali maschi e femmi-ne del 2013;

5. Analisi del CRS dei primi die-ci atleti delle nazioni più rap-presentative a livello euro-peo e mondiale maschi efemmine di tutti i tempi e del2013;

6. Analisi del CRS dei primi die-ci anglosassoni maschi efemmine delle ult ime ottostagioni agonistiche;

7. Confronto dell’andamento delCRS dei 200 e del 400 m tra lascuola italiana e la scuola UK.

2. Le scuole mondiali dei 400m - Analisi dei primi dieci atleti di tutti i tempi

2.1 LA SCUOLA ITALIANA DEI 400 MLa scuola italiana del quat-

trocentismo non è ancora riuscitaa “ produrre “ il quattrocentistache potesse scendere sotto la fa-tidica barriera dei 45”00, alcuniatleti (particolarmente dotati) sisono avvicinati, nelle diverseepoche e stagioni agonistiche,senza riuscirvi. Il grande PietroMennea, in possesso del recordmondiale sulla distanza dei 200m e allenato dal più preparato deitecnici italiani della velocità, ilprof. Vittori, non riuscì a scenderesotto questa storica e fatidicabarriera.

Saranno ora analizzati i primidieci italiani maschi e femminedi tutti i tempi, ricavando il CRSper ognuno, e determinando

quindi il coefficiente medio ditutti i tempi della così dettascuola italiana dei 400 m.

Da una prima analisi, in cam-po maschile gli atleti Galvan, At-tene e Zuliani, per caratteristi-che velocistiche espresse nei200 m, sarebbero potuti scen-dere sotto i 45”00, come moltialtr i quattrocentisti di l ivel lomondiale, di sicuro per questiatleti il CRS è stato non suffi-ciente; in campo femmini le,Grenot ha le potenzialità velo-cistiche per scendere sotto labarriera dei 50 netti, mentre laPerpoli aveva le potenzialità discendere sotto i 51.

In particolare la Scuola Italianadei 400 m esprime i seguentivalori medi All-time:Maschile: 400m 45”36 - 200m21”10 – CRS 3,17Femminile: 400m 51”67 – 200m23”37 – CRS 4,93

10 ITALIANI ALL-TIME TOP 10 ITALIANE ALL-TIME TOP 10

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 BARBERI ANDREA 45,19 21,09 42,18 3,01 1 GRENOT LIBANIA 50,3 22,85 45,7 4,6

2 LICCIARDELLO CLAUDIO 45,25 20,95 41,9 3,35 2 REINA DANIELA 51,18 23,52 47,04 4,14

3 ZULIANI MAURO 45,26 20,72 41,44 3,82 3 DE ANGELI VIRNA 51,31 23,24 46,48 4,83

4 NUTI ANDREA 45,35 21,57 43,14 2,21 4 SPURI PATRIZIA 51,74 24,01 48,02 3,72

5 ATTENE ALESSANDRO 45,35 20,57 41,14 4,21 5 PERPOLI DANIELLE 51,85 23,06 46,12 5,73

6 GALVAN MATTEO 45,35 20,5 41 4,35 6 MILANI MARTA 51,86 23,74 47,48 4,38

7 VISTALLI MARCO 45,38 21,3 42,6 2,78 7 ROSSI ERICA 52,01 23,79 47,58 4,43

8 VACCARI MARCO 45,47 20,9 41,8 3,67 8 BAZZONI CHIARA 52,06 23,74 47,48 4,58

9 FIASCONARO MARCELLO 45,49 21,67 43,34 2,15 9 LEVORATO MANUELA 52,16 22,6 45,2 6,96

10 SABER ASHRAF 45,55 21,7 43,4 2,15 10 BOTTIGLIERI RITA 52,24 23,15 46,3 5,94

VALORI MEDI 45,36 21,097 42,194 3,17 VALORI MEDI 51,67 23,37 46,74 4,931

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2.2 LA SCUOLA UK DEI 400 M

Senza dubbio la scuola delRegno Unito del quattrocenti-smo è la migliore d’Europa, pa-ragonandola anche nei diversiperiodi storici, e il CRS non hasubito modifiche sostanziali;dopo l’attenta analisi dei datiprobabilmente è la migliore delmondo: il prof. VITTORI ha sem-pre menzionato nei suoi scritti laSTAMINA anglosassone, ” …più resistenza psichica che fisi-ca che spinge l'atleta ai limiti disopportazione sempre più ampi,a scoprire un fisiologico semprepiù lontano! ”.

In particolare per questascuola, analizzeremo i primi die-ci atleti maschi e femmine del2013 e di tutti i tempi e nel pe-riodo che va da 2006 al 2013.

Da un’analisi delle top ten UKAll-time è possibile notare i CRSdi altissimo livello sia in ambitomaschile sia femminile le diffe-renze velocistiche espresse sui200 m sono di poco superioreriferito alla scuola italiana, è il

CRS medio femminile che sca-va un solco importante a livellodi prestazione sui 400 m con lascuola italiana.

In particolare la scuola Anglo-sassone dei 400 m esprime iseguenti valori medi:Maschile: 400m 44”51 - 200m20”80 – CRS 2,90Femminile: 400m 50”09 – 200m22”99 – CRS 4,09

2.3 LA SCUOLA U.S.A. DEI 400 M

La scuola USA dei 400 dasempre ha presentato i migliori in-terpreti mondiali della specialità, ineffetti, tra le prime dieci prestazionimondiali di tutti i tempi, in campomaschile sono presenti nove atle-ti USA e un solo quattrocentistanon statunitense. Un’attenta ana-lisi dei risultati ottenuti però, mo-stra che oltre atlantico solo in raricasi il Coefficiente di ResistenzaSpecifico ha toccato picchi diqualificazione mondiale, probabil-mente la presenza di atleti dotatidi velocità elevatissime, non ha sti-

molato gli allenatori a esasperarela metodologia nel senso della re-sistenza o tenuta specifica.

Com’è possibile notare dallagriglia, la velocità media dei quat-trocentisti USA è mezzo secondomigliore dell’anglosassone e diotto decimi migliore rispetto al-l’italiana, la media prestazionalesui 400 m è la migliore del mon-do, accompagnata da un CRS alivello della scuola italiana, evi-dente è la scelta di “dirottare”,grandissimi specialisti dei 200 m,alla specialità dei 400 m sia incampo maschile sia in quello fem-minile. Questa scelta ha consen-tito di ottenere grandissimi risul-tati a livello mondiale, senza es-sere “costretti” ad esasperare lametodologia rivolta alla tenutaspecifica.

In particolare la scuola USA dei400 m esprime i seguenti valo-ri medi:Maschile: 400m 43”67 - 200m20”25 – CRS 3,16Femminile: 400m 49”35 – 200m22”24 – CRS 4,87

UK all time top 10 maschile UK all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 Thomas Iwan 44,36 20,87 41,74 2,62 1 Ohuruogu Christine 49,41 22,85 45,7 3,71

2 Black Roger 44,37 20,56 41,12 3,25 2 Cook Kathy 49,43 22,1 44,2 5,23

3 Richardson Mark 44,37 20,62 41,24 3,13 3 Merry Katharine 49,59 22,76 45,52 4,07

4 Grindley David 44,47 20,89 41,78 2,69 4 Sanders Nicola 49,65 23,31 46,62 3,03

5 Redmond Derek 44,5 21,06 42,12 2,38 5 Fraser Donna 49,79 22,96 45,92 3,87

6 Benjamin Tim 44,56 20,67 41,34 3,22 6 Smith Philis 50,4 23,4 46,8 3,6

7 Baulch Jamie 44,57 20,84 41,68 2,89 7 Shakes d. Perri 50,5 23,27 46,54 3,96

8 Rooney Martyn 44,6 21,08 42,16 2,44 8 Scutt Michelle 50,63 22,8 45,6 5,03

9 Ladejo Du’aine 44,66 20,96 41,92 2,74 9 Curbyshley Allison 50,71 23,33 46,66 4,05

10 Wariso Solomon 44,68 20,5 41 3,68 10 Hoyte smith Joslyn 50,75 23,18 46,36 4,39

VALORI MEDI 44,51 20,805 41,61 2,904 VALORI MEDI 50,09 23 45,992 4,094

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2.4 LA SCUOLA FRANCESE DEI 400

Forse la scuola francese delquattrocentismo è quella più vi-cina alla scuola italiana, nonsolo in termini geografici manegli aspetti metodologici eprestazionali. Come la scuolaanglosassone, la federazionefrancese di atletica leggera sta

“util izzando” atleti di colore,provenienti dalle ex colonie;tra quest i at let i è possibi lescorgere veri talenti naturaliche hanno lasciato un segnoindelebi le ne l le graduator iemondiali di tutti i tempi. Da ri-cordare Marie Perec in campofemminile e Djhone Leslie nel-le graduatorie maschili.

La Scuola Francese è riusci-ta a convogliare nella specialitàdei 400 m alcuni atleti capaci dicorrere molto forte anche i 200m, in particolare i maschi si at-testano sui 200 ai livelli del-l’UK, però con CRS più alti del-la scuola Italiana.

Il valore del CRS Francese, dicosì bassa qualificazione, com-

USA all time top 10 maschile Usa all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 JOHNSON MICHAEL 43,18 19,32 38,64 4,54 1 RICHARD R. SANIA 48,7 22,09 44,18 4,52

2 REYNOLDS HARRY 43,29 20,46 40,92 2,37 2 BRISCO H. VALERIE 48,83 21,81 43,62 5,21

3 WARRINER JEREMY 43,45 20,19 40,38 3,07 3 cheeseboru. CHANDRA 49,05 21,99 43,98 5,07

4 WATTS QUINCY 43,5 20,5 41 2,5 4 MILES CLARK JEARL 49,4 23,03 46,06 3,34

5 MERRIT LASHAWN 43,74 19,98 39,96 3,78 5 HENNAGAN MONIQUE 49,56 22,87 45,74 3,82

6 EVERETT DANNY 43,81 20,08 40,16 3,65 6 JONES MARION 49,49 21,62 43,24 6,25

7 EVANS LEE 43,86 20,56 41,12 2,74 7 FELIX ALLYSON 49,59 21,69 43,38 6,21

8 LEWIS STEVE 43,87 20,58 41,16 2,71 8 TORRENCE GWEN 49,64 21,72 43,44 6,2

9 JAMES LARRY 43,97 20,66 41,32 2,65 9 TROTTER DEEDEE 49,64 22,85 45,7 3,94

10 TAYLOR ANGELO 44,05 20,23 40,46 3,59 10 DUNN DEBBIE 49,64 22,73 45,46 4,18

VALORI MEDI 43,67 20,256 40,512 3,16 VALORI MEDI 49,35 22,24 44,48 4,874

Francia all time top 10 maschile Francia all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 DJHONE LESLIE 44,46 20,67 41,34 3,12 1 PEREC MARIE J. 48,25 21,99 43,98 4,27

2 RAQUIL MARC 44,79 20,85 41,7 3,09 2 CANDRE FRANCINE 51,21 23,32 46,64 4,57

3 NOIROT OLIVIER 45,07 20,79 41,58 3,49 3 HURTIS MURIEL 51,41 22,31 44,62 6,79

4 CANTI ALDO 45,09 20,69 41,38 3,71 4 SOLEN DESER MARILER 51,42 23,02 46,04 5,38

5 DIAGANA' STHEFAN 45,18 20,95 41,9 3,28 5 GUEI FLORIA 51,42 23,6 47,2 4,22

6 NALET JEAN CL. 45,23 20,75 41,5 3,73 6 FARAEZ FABIENNE 51,47 22,81 45,62 5,85

7 WADE IBRAHIMA 45,24 21,05 42,1 3,14 7 ELEN EVELYNE 51,52 23,97 47,94 3,58

8 FONSAT YANNIK 45,3 20,82 41,64 3,66 8 GAYOT MARIE J. 51,54 23,42 46,84 4,7

9 FOUCAN MARK 45,31 20,74 41,48 3,83 9 GUION FIR. LENORA 51,68 22,91 45,82 5,86

10 RAPNOUIL JEAN LUI. 45,32 21,03 42,06 3,26 10 DICLOS NICOLE 51,72 23,9 47,8 3,92

VALORI MEDI 45,1 20,834 41,668 3,431 VALORI MEDI 51,16 23,13 46,25 4,914

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porta quindi una media presta-zionale sui 400 m appena sottola media italiana ma assai lonta-na dalla media anglosassone, incampo femminile, la prestazionedella Perec incide fortementesulla media complessiva france-se al femminile, ma che comun-que si attesta appena al di sopradei cinquantuno secondi; il CRSè come quello italiano.

In particolare la scuola Fran-cese dei 400 m esprime i se-guenti valori medi:Maschile: 400m 45”10 - 200m20”83 – CRS 3,43Femminile: 400m 51”16 – 200m23”12 – CRS 4,91

2.5 LA SCUOLA TEDESCA DEI 400

La scuola tedesca, assiemeall'anglosassone, è sempre sta-ta in Europa e nel mondo di ri-ferimento metodologico. In par-ticolare durante il periodo dellaguerra fredda, la scuola dellaGermania dell’est ha prodottodiversi atleti di livello mondiale;comunque senza esprimere Co-efficienti di Resistenza Specifi-ca straordinari, ma indirizzandoil proprio lavoro metodologicoverso la velocità.

Sia in campo maschile sia inquello femminile la scuola tede-sca del quattrocentismo si èdotata di specialisti molto velo-

ci, la media dei 200 maschili è diun decimo migliore di quella in-glese e francese, pur senza an-noverare atleti di colore, con unCRS buono ma non ottimo. È incampo femminile, dove si puònotare il massimo sviluppo del-le due componenti, di primo li-vello il CRS e ottima media sui200m alla pari della velocissimascuola statunitense.

In particolare la scuola TEDE-SCA dei 400 m esprime i se-guenti valori medi:Maschile: 400m 44”74 - 200m20”69 – CRS 3,35Femminile: 400m 49”39 – 200m22”56 – CRS 4,27

Germania all time top 10 maschile Germania all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 Thomas Schonlebe 44,33 20,48 40,96 3,37 1 MARITA KOCH 47,6 21,71 43,42 4,18

2 ERWIN SKAMRAHL 44,5 20,44 40,88 3,62 2 SABINE BUSH 49,24 22,83 45,66 3,58

3 INGO SCHULTZ 44,66 20,65 41,3 3,36 3 PETRA MULLER 49,3 22,61 45,22 4,08

4 KARL HONZ 44,7 20,89 41,78 2,92 4 GRIT BREUER 49,42 22,45 44,9 4,52

5 HARMUT WEBER 44,72 20,75 41,5 3,22 5 BARBEL WOCKEL 49,56 21,85 43,7 5,86

6 MATHIAS SCHERSING 44,85 20,8 41,6 3,25 6 DAGMAR RUBSAM 49,58 22,87 45,74 3,84

7 JENS CARLOWITZ 44,86 20,94 41,88 2,98 7 CHRISTINA LATHAN 49,66 22,61 45,22 4,44

8 FRANK SCHAFFER 44,87 20,95 41,9 2,97 8 ANJA RUCKER 49,74 23,4 46,8 2,94

9 HARALD SCHMID 44,92 20,68 41,36 3,56 9 GABY BUSSMANN 49,75 22,8 45,6 4,15

10 RALF LUBKE 44,98 20,38 40,76 4,22 10 KIRSTEN EMMELMAN 50,07 22,47 44,94 5,13

VALORI MEDI 44,74 20,696 41,392 3,347 VALORI MEDI 49,39 22,56 45,12 4,272

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2.6 LA SCUOLA RUSSA DEI 400

Altra leggendaria scuola delquattrocentismo europeo, haperso dello smalto con la finedell’unione sovietica, dove ilsuccessivo frazionamento deglistati ha indebolito la media pre-stazionale. La scuola russa con-t inua comunque a produrrequattrocentisti di ottimo valoreinternazionale, con sviluppi delCRS di altissimo valore, spe-

cialmente in campo femminile. La media prestazionale sui

400 m maschili, soffre maggior-mente di un gap dovuto alla"scarsa" propensione alla velocitàdegli atleti russi, determinandoun livello insufficiente per com-petere a livello internazionale,sebbene supportata da un ottimoCRS. In campo femminile invece,la combinazione di un ottimoCRS con una media velocistica dibuon livello, determina una me-

dia prestazionale sui 400 m di pri-missimo livello mondiale, deter-minando frequentemente l’alle-stimento di staffette 4x400 mmolto competitive.

In particolare la scuola RUSSAdei 400 m esprime i seguentivalori medi:Maschile: 400m 45”24 - 200m20”99 – CRS 3,25Femminile: 400m 49”59 – 200m22”87 – CRS 3,85

Russia all time top 10 maschile Russia all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 MARKIN VICTOR 44,6 20,89 41,78 2,82 1 KRIVOSHAPKA ANTON. 49,16 23,01 46,02 3,14

2 DYLDIN MAKSIM 45,01 20,9 41,8 3,21 2 GUSHCHINA YULIA 49,28 22,95 45,9 3,38

3 TRENIKHIN PAVEL 45 20,6 41,2 3,8 3 KAPACHINSKA ANASTAS. 49,35 22,39 44,78 4,57

4 FROLOV VLADISLAV 45,09 20,84 41,68 3,41 4 ZAYTSEVA OLGA 49,49 22,67 45,34 4,15

5 KRASNOV VLADIMIR 45,12 21,15 42,3 2,82 5 NAZAROVA NATALYA 49,65 23,01 46,02 3,63

6 ALEKSEYEV ALEKSAN. 45,35 20,93 41,86 3,49 6 FIROVA TATYANA 49,72 23,27 46,54 3,18

7 DEREVIAGIN RUSSO 45,44 21,03 42,06 3,38 7 KOTLYAROVA OLGA 49,77 23,35 46,7 3,07

8 MOSIN LEV 45,51 20,98 41,96 3,55 8 POSPELOVA SVETLANA 49,8 22,39 44,78 5,02

9 KOKORIN ANTON 45,52 20,86 41,72 3,8 9 RYZHOVA KSENIYA 49,8 22,91 45,82 3,98

10 LEBEDEV YEVGENI 45,77 21,75 43,5 2,27 10 ANTYUKH NATALYA 49,85 22,75 45,5 4,35

VALORI MEDI 45,24 20,993 41,986 3,255 VALORI MEDI 49,59 22,87 45,74 3,847

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2.7 LA SCUOLA GIAMAICANA DEI 400

La scuola giamaicana dei 400,com’è ovvio pensare, risente po-sitivamente della presenza ditantissimi velocisti di colore, inpossesso di velocità fuori dalcomune, ma non per questo in-capace di produrre nel tempoquattrocentisti con CRS di ottimovalore, anzi la Giamaica s’inseri-

sce perfettamente nei valori medimondiali di tutti i tempi.

Com’è possibile notare la Gia-maica presenta quattrocentisti equattrocentiste con espressionedi velocità al massimo livello. Inparallelo i CRS sia maschile siafemminile si allineano perfetta-mente nelle medie mondiali, a di-mostrazione di un ottimo lavorodi ricerca e sviluppo metodolo-

gico; il risultato finale non puòche inserirsi ai vertici mondialidella specialità.

In particolare la scuola GIA-MAICANA dei 400 m esprime iseguenti valori medi:Maschile: 400m 44”60 - 200m20”64 – CRS 3,33Femminile: 400m 49”85 – 200m22”72 – CRS 4,4

Giamaica all time top 10 maschile Giamaica all time top 10 femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 GONZALES JERMAINE 44,4 20,79 41,58 2,82 1 FENTON LORRAINE 49,3 22,63 45,26 4,04

2 MARTIN ROXBERT 44,49 20,64 41,28 3,21 2 WILLIAMS SHERICKA 49,32 22,57 45,14 4,18

3 CAMERUN BERT 44,5 20,48 40,96 3,54 3 JECKSON GRACE 49,57 21,72 43,44 6,13

4 CHAMBERS RICARDO 44,54 21,09 42,18 2,36 4 WILLIAMS M. NOVLENE 49,63 23,39 46,78 2,85

5 HAUGHTON GREGORY 44,56 20,64 41,28 3,28 5 RICHARDS SANDIE 49,79 22,98 45,96 3,83

6 BLACHWOOD MICHAEL 44,6 20,78 41,56 3,04 6 WHYTE ROSEMARIE 49,84 22,81 45,62 4,22

7 MCDONALD MICHAEL 44,64 20,38 40,76 3,88 7 MCPHERSON STEPHANIE 49,92 23,04 46,08 3,84

8 SIMPSON BRANDON 44,7 20,5 41 3,7 8 CAMPBELL JULIET 50,11 22,5 45 5,11

9 SPENCE LANSFORD 44,77 20,49 40,98 3,79 9 SPENCER KALIESE 50,19 23,11 46,22 3,97

10 HYATT DANE 44,83 20,59 41,18 3,65 10 HALL PATRICIA 50,86 22,51 45,02 5,84

VALORI MEDI 44,6 20,638 41,276 3,327 VALORI MEDI 49,85 22,73 45,452 4,401

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2.8 LA SCUOLA MONDIALE DEI 400

Il quattrocentismo mondialepresenta il concentrato dei mi-gliori interpreti della specialità,però non per questo, presentail miglior CRS medio mondiale,che invece è a favore dellascuola UK. In campo maschilesono presenti nove atleti a stel-le e strisce mentre in campofemminile i valori possono con-siderarsi “ alterati“ e “gonfiati”dalla presenza di molte atleteche hanno raggiunto limiti “stra-tosferici” negli anni 80.

In campo maschile il CRS èin sostanza uguale a quello ita-liano, la velocità media è eleva-tissima e appena un centesimoinferiore alla media statunitense,da notare la presenza nei primidieci di tutti atleti di colore. Incampo femminile il CRS è peg-giore di quello russo e quellodell’UK, il valore della velocità èottimo attestandosi appena so-pra ai 22”, mentre la media

mondiale sui 400 m ha toccatolimiti non più raggiunti, le mediemondiali attuali si attestano cir-ca un secondo in più, il peg-gioramento è avvalorato da unadiminuzione dell’espressione divelocità (22”85 nel 2013) di cir-ca sette decimi, mentre quasisorprendentemente si nota unmiglioramento del CRS (4,11nel 2013).

In particolare la scuola Mon-diale dei 400 m esprime i se-guenti valori medi:Maschile: 400m 43”66 - 200m20”26 – CRS 3,14Femminile: 400m 48”48 – 200m22”13 – CRS 4,21

Dai dati raccolti attraverso lemedie delle migliori dieci pre-stazioni di tutti i tempi maschi-li e femminili è stato possibilerapportare in un diagrammacartesiano tutti i valori, CRSmedio, media del tempo nei400 e nei 200.

3. Confronto tra diverse scuole mondiali dei 400 all-time

3.1 CONFRONTO MASCHILEALL-TIME TOP 10

3.1.1 CRS MEDIO MASCHILE ALL-TIME

Com’è possibile notare dalla gri-glia del CRS maschile, la scuoladell’U.K. riesce a sviluppare il Co-efficiente di Resistenza Specificomigliore al mondo, addirittura uncoefficiente superiore alle primedieci prestazioni mondiali di tuttii tempi, dove si nota l’assenza diatleti anglosassoni, per contro lascuola francese è la “meno per-formante”, mentre la scuola Ita-liana si allinea perfettamente conla media mondiale, sebbene nes-sun atleta italiano sia mai scesosotto la barriera dei 45”00.

Da notare che il valore mediomaschile del CRS mondiale è di3,21, media che conforta lascuola metodologica italiana,

top 10 all time mondiali maschile top 10 all time mondiali femminile

N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF. N ATLETA 400mt 200mt 2x200mt COEFF.

1 JOHNSON MICHAEL 43,18 19,32 38,64 4,54 1 KOCH MARITA 47,6 21,71 43,42 4,18

2 REYNOLDS BUCH 43,29 20,46 40,92 2,37 2 KRATOCHVILO JALMIRA 47,99 21,97 43,94 4,05

3 WARINER JEREMY 43,45 20,19 40,38 3,07 3 PEREC MARIE JOSE 48,25 21,99 43,98 4,27

4 WATTS QUINCY 43,5 20,5 41 2,5 4 BRYZHINA OL'HA 48,27 22,44 44,88 3,39

5 MERRIT LASH. 43,74 19,98 39,96 3,78 5 KOCEMBOVA TATANA 48,59 22,47 44,94 3,65

6 EVERET DANNY 43,81 20,08 40,16 3,65 6 FREEMAN CATHY 48,63 22,25 44,5 4,13

7 EVANS LEE 43,86 20,6 41,2 2,66 7 RICHARD ROS SANYA 48,7 22,09 44,18 4,52

8 LEWIS STEVE 43,87 20,58 41,16 2,71 8 BRISCO HOO VALERIE 48,83 21,81 43,62 5,21

9 JAMES KIRANI 43,94 20,41 40,82 3,12 9 GUEVARA ANA 48,89 22,63 45,26 3,63

10 JAMES LARRY 43,97 20,47 40,94 3,03 10 CHEESEBORO CHANDRA 49,05 21,99 43,98 5,07

VALORI MEDI 43,66 20,259 40,518 3,143 VALORI MEDI 48,48 22,14 44,27 4,21

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capace di competere allo stes-so livello con tutte le potenzemondiali della specialità; un’ana-lisi critica però, mostra che lacernita degli atleti è sempre sta-ta indirizzata a quattrocentistinon sufficientemente dotati dalpunto di vista velocistico.

3.1.2 – 400 M MEDIA MASCHILE ALL-TIME

La media dei migliori risulta-ti nazionali nei 400 invece mo-stra la difficoltà prestazionaleitaliana che si allinea appena aldi sotto della media francese erussa; uno step deciso inveceallinea il secondo livello presta-zionale mondiale, ossia, UKGermania Giamaica, mentre ilTop mondiale è rappresentatodalla scuola nord americana.La media tra le nazioni consi-derate è di 44,61, la media ita-liana si attesta sul 45,36.

3.1.3 - 200 M MEDIA MASCHILE ALL-TIME

La media prestazionale sui200, da parte dei quattrocentisti,fa notare e spiega, qual è la veracausa che agisce in maniera di-retta sulla prestazione finale dei400 m, ossia la velocità, o per lomeno la dotazione velocistica deimigliori 400 mondiali. L’Italia an-

novera i quattrocentisti più “lenti” rispetto alle nazioni leadereuropee e mondiali, ed è questala spiegazione sul deficit pre-stazionale sui 400 m.

CONCLUSIONI: Di sicuro il confronto della

scuola Ital iana maschile delquattrocentismo, di tutti i tem-pi, con il resto del mondo ren-de evidente due aspetti fonda-mentali:1. Il coefficiente di resistenza

specifico italiano (nelle prime

dieci prestazioni di tutti i tem-pi) è perfettamente allineatocon l’indice di CRS mediomondiale.

2. La velocità media dei quat-trocentisti italiani, espressanei 200, è notevolmente in-feriore rispetto ai colleghi delresto del mondo.In sostanza, l’errore veniale

italiano è che quando un atletaè indirizzato nell’ambito dellavelocità (100 200 400) moltospesso si ferma, o si acconten-ta, per diversi motivi, di rimaneresulla distanza dei 200 m con ri-sultati soddisfacenti in Italia in-torno ai 21”, ma che all’esterosono appena sufficienti ancheper intraprendere una carriera ditipo internazionale nei 400, e to-talmente insufficienti per i 200m. Per contro viene difficile pen-sare che i tecnici italiani non im-pieghino sufficienti energie allosviluppo velocistico dei propriquattrocentisti.

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3.2 CONFRONTO FEMMINILEALL-TIME TOP 10

3.2.1 CRS MEDIO FEMMINILE ALL-TIME

Com’è possibile notare daldiagramma, il Coefficiente diResistenza Specifica medio nelquattrocentismo femminile mon-diale di tutti i tempi, si attestasui 4,44, oltre un secondo in piùrispetto a quello maschile. A li-vello mondiale il confronto tra leprime dieci prestazioni di tutti itempi, mostra che l’Italia si tro-va nello step con Francia eUSA, mentre le migliori scuoledella resistenza specifica sonoRussia Germania e ancora U.K.;in definitiva però, il CRS italianoè sopra la media mondiale di cir-ca mezzo secondo.

3.2.2 – 400 M MEDIA FEMMINILE ALL-TIME

A livello prestazionale sui 400m, l’Italia da sempre soffre for-temente, avvicinandosi alla me-dia Francese che si avvale diuna super atleta come la Perec,che con 48"25 è capace di ab-bassare notevolmente i valorimedi della scuola francese (cir-ca quaranta centesimi). La me-dia delle scuole migliori si atte-sta intorno ai 50”, mentre il topmondiale è guidato dalla Ger-

mania che si avvale ancora diprestazioni “straordinarie” rela-tive al periodo d’oro della Ger-mania est; vedremo in seguitol’evoluzione di questi parametri,a proposito di tutte le nazioni ein particolare riferito alla Ger-mania unita, nel 2013.

3.2.3 - 200 M MEDIA FEMMINILE ALL-TIME

La media prestazionale sui200 m, paragonata al resto delmondo, delle quattrocentisteitaliane, mostra la prima veracausa che agisce sulla presta-zione finale dei 400 m, la velo-cità. Questa mancanza espres-sa nei 200 m, rispetto al restodel mondo, da parte delle ita-liane di tutti i tempi, si somma aun valore del CRS appena infe-riore ai 5,00 e rimanendo lonta-no dalla media mondiale.

CONCLUSIONIDi sicuro il confronto della

scuola Italiana femminile delquattrocentismo con il resto delmondo rende evidente dueaspetti fondamentali:1. Il coefficiente di resistenza

specifico italiano (nelle primedieci prestazioni di tutti i tem-pi) non è allineato con l’indicedi CRS medio mondiale, seb-bene negli ultimi anni ci sia

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stato un buon miglioramentoprestazionale sui 400 m, taleda portare la nazionale italia-na femmini le del la 4x400sempre in finale nelle manife-stazioni internazionali (europeie mondiali).

2. La velocità media delle quat-trocentiste italiane, espressanei 200, è sicuramente infe-riore rispetto alle colleghe delresto del mondo.Come per il settore maschile,

il settore femminile denuncia lapresenza di atlete non sufficien-temente dotate dal punto di vi-sta velocistico, nel giro di pista,e un non adeguato sviluppo del-la metodologia rivolta all’abbas-samento del CRS. Anche nelquattrocentismo femminile ita-liano dovrà essere fatta un’at-tenta analisi della situazione alfine di indirizzare atlete, capaci dicorrere costantemente sotto iventiquattro secondi, nel mezzogiro di pista.

Dopo un’accurata analisi delquattrocentismo mondiale di tut-ti i tempi, il confronto si pone suirisultati ottenuti della stagioneagonistica 2013, per verificarequelle che sono state le varia-zioni nel tempo, e un confrontorecentissimo tra molte dellescuole europee e mondiali.

4 Confronto tra diverse scuole mondiali dei 400nel 2013

4.1 CONFRONTO FEMMINILE2013 TOP 10

Dopo un’analisi attenta escrupolosa sui valori medi delCRS mondiale di tutti i tempi, sipassa a un’analisi dettagliata deivalori medi del CRS nella sta-gione agonistica 2013, metten-do a confronto, come per i ri-sultati all-time, la migliore pre-stazione stagionale sui 400 conla migliore prestazione stagio-nale sui 200.

4.1.1 - CRS MEDIO FEMMINILE 2013

Com’è possibile notare, lequattrocentiste italiane riesconoa sviluppare un CRS al di sopradelle giamaicane e di tedeschefrancesi e americane, mentre iltop mondiale nel 2013 si attestaverso il 4,20, la media mondialedei paesi più rappresentativi è di4,63, la media di tutti i tempi eradi 4,44. In particolare, rispetto alCRS all-time alcune nazioni han-no avuto un declino a dir pocosorprendente, la Germania (divi-sa) è passata da 4,27 a 4,94(Germania unita) la Russia da3,85 a 4,35, mentre altre nazio-ni sono rimaste praticamente

stabili, come Italia USA e Francia.Le atlete del Regno Unito anchenel 2013 sono riuscite ad otte-nere il miglior CRS mondiale.

4.1.2 - 400 M MEDIA FEMMINILI 2013

Ovviamente i valori assolutinei 400 m femminili, ottenutinella sola annata del 2013, nonpossono essere paragonati coni valori espressi all-time, però ilvalore medio del CRS ha atten-dibilità importante. Nel 2013 ilconfronto con le altre scuoleeuropee e mondiali ci pone ap-pena davanti alla Spagna e aPolonia e Germania, non lonta-ne dalle migliori medie europee.L’analisi del tempo medio dellequattrocentiste italiane, nel pros-simo grafico, evidenzia il motivodi questa risalita nelle gradua-torie mondiali, ossia la velocità dibase espressa nei 200 m.

4.1.3 - 200 M MEDIA FEMMINILI 2013

Il grafico delle velocità nei200 m rende evidente il miglio-ramento velocistico dell’Italia,nella singola annata 2013, chesi attesta quasi a livello di UKFrancia e migliore della Germa-nia unita. Il valore medio espres-so nei 200 m, rimane comunqueabbastanza lontano dal topmondiale, ma avvicinandosi inmaniera importante alla mediadelle italiane di tutti i tempi.

CONCLUSIONINotevole è lo sforzo che la

scuola del quattrocentismo fem-minile italiano sta facendo negliultimi anni; i risultati sono evi-denziati dal recente titolo euro-peo dell’Italo Cubana Libania

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Grenot (2014 Zurigo), e dai re-centi ottimi piazzamenti dellastaffetta del miglio.

Rimane comunque da fareun’analisi oggettiva. La strada in-trapresa è quella giusta, agiresulla velocità di base senza per-dere di vista il CRS, ovvero riu-scire a migliorare due aspetticondizionali “opposti”. Moltospesso, dal punto di vista meto-dologico, il tentativo di aumen-tare la velocità di base determi-na l’innalzamento del CRS e vi-ceversa. L’abilità dell’allenatore sisvilupperà quindi nella stesura diun programma d’allenamento ingrado di abbassare il CRS mi-gliorando la velocità di base.

Secondo elemento su cuiagire è riuscire a “convincere” lespecialiste dei 200 m, che siesprimono con prestazioni vici-ne al 23”50, a intraprenderecon decisione la strada dei 400m al fine di raggiungere la mi-

gliore qualificazione individualein ambito internazionale, poichéle prestazioni suddette nellagara dei 200 m, non trovanoqualificazione di rilievo a livelloeuropeo.

Come la Perec per la Francia,la Grenot per l’Italia sta “trai-nando” moltissimo il movimen-to italiano, incidendo fortemen-te sulle medie nazionali, allostesso tempo, una nutrita schie-ra di atlete italiane, forse sul-l’onda delle prestazioni dellaGrenot, sono in netto migliora-mento. L’analisi critica della pre-stazione delle quattrocentisteitaliane, deve considerare che ilCRS espresso dalle nostre atle-te, rimane comunque al di sopradella media mondiale.

Come per il settore femmini-le, anche per il settore maschi-le si son voluti paragonare i pa-rametri, con particolare atten-zione al CRS, indice che fa no-

tare la bontà del lavoro meto-dologico di diverse scuole dipensiero, ovviamente il con-fronto cronometrico puro nonpuò reggere per evidenti que-stioni temporali.

4.2 CONFRONTO MASCHILE2013 TOP 10

La ricerca ha voluto eviden-ziare il confronto tra le scuoleeuropee e mondiali nel settoremaschile nell’annata agonisti-ca 2013 e quindi paragonare econfrontare dati recenti.

4.2.1 – CRS MEDIO MASCHILE 2013

L’Italia maschile dei 400 m èin grado di produrre un valore diCRS leggermente sopra al livel-lo medio mondiale, che si espri-me a ottimi livelli sotto i 3,50. Dalgrafico si evince che la Giamai-ca, attualmente non ricerca inmaniera sistematica e metodo-logica l’abbassamento del CRS,pur annoverando tra le propriefila quattrocentisti capaci di cor-rere i 200 m con prestazioni di li-vello mondiale.

È evidente poi che il CRSespresso in questo periodo daiquattrocentisti italiani, si discostafortemente dai valori espressidagli italiani di tutti i tempi, pas-sando da 3,17 a 3,76, a diffe-renza del settore femminile cheè rimasto praticamente stabilenel tempo.

Il peggioramento del CRSmaschile italiano si può conte-stualizzare nel calo generalizzatodel CRS, anch’esso passato da3,21 a 3,48, è da notare peròche il calo italiano è percen-tualmente superiore.Oltre alpeggioramento evidente del-

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l’Italia sono da notare i peggio-ramenti dell’UK da 2,90 a 3,34,della Germania da 3,35 a 3,60,della Giamaica da 3,25 a 4,04,mentre le altre nazioni sono ri-maste praticamente stabili.

4.2.2 - 400 M MEDIA MASCHILE 2013

Le prestazioni mondiali del-le scuole del quattrocentismo,anche nel 2013, fanno notare ileader mondiali della specialitàcome USA Giamaica e UK,mentre l’Italia si allinea nell’ulti-mo step con Spagna e Germa-nia, con una fascia centrale diqualificazione che comprendeFrancia, Russia e Polonia.

4.2.3 - 200 M MEDIA MASCHILE 2013

Anche il confronto delle me-die prestazionali sui 200 m fanotare la leggera carenza diespressione velocist ica deiquattrocentisti italiani nel 2013,sebbene i valori equivalganocon nazioni come la Francia, laGermania, la Polonia e la Rus-sia. Il quattrocentismo italiano,negli ultimi anni non è riuscito aprodurre medie prestazionalisulla distanza dei 400 m di li-vello europeo, la staffetta as-soluta 4x400 m non è mai sta-ta competitiva, non riuscendo inalcuna qualif icazione di tipomondiale o europeo. In effetti, lascuola italiana dimostra una ap-pena sufficiente media del va-lore dei 200 m, ma un insuffi-ciente livello di CRS, attestan-dosi con Russia, Francia, Ger-mania e Polonia.

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5. Scuola italiana dei 400 m valori medi del CRS - 400 – 200 dal 2001 al 2013

5.1 SETTORE MASCHILE CRS 400 E 200 DAL 2001 AL 2013

Un successivo approfondi-mento è sorto dal voler analiz-zare l’andamento del CRS ita-liano nelle ultime tredici stagio-ni agonistiche.

5.1.1 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEL CRS DEI TOP 10 ITALIANI DAL 2001 AL 2013

L’analisi e la comparazione sugrafico dell’andamento del CRSitaliano, rende evidente che la me-dia di queste stagioni oscilla almassimo di 0,50 e i picchi di pre-stazione del CRS non coincidonocon la manifestazione regina del-l’atletica mondiale, cioè le Olim-piadi. Il valore medio del CRS dal2001 è stato 3,78, mentre la lineadi tendenza è in peggioramento.

5.1.2 ANDAMENTO DEI VALORIMEDI DEI TOP 10 ITALIANI SUI 400 M DAL 2001 AL 2013

I valori medi delle ultime tre-dici stagioni sui 400 m oscillanotra i 46”40 e il 46”99, la mediaè di 46”67, anche qui il picconon coincide con l’olimpiade.Questo grafico dimostra una li-nea di tendenza verso il peg-gioramento.

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5.1.3 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI TOP 10 ITALIANI SUI 200 M DAL 2001 AL 2013

La media prestazionale del-l’espressione di velocità sui 200è 21”44 dal 2001 a oggi, conoscillazioni tra il 21”57 e il 21”25.Il valore della velocità espressosui 200 m mantiene un anda-mento costante, con tendenzaverso un leggero peggioramen-to, ma obbiettivamente appenasufficiente per concorrere a livellointernazionale.

5.2 SETTORE FEMMINILE CRS 400 E 200 DAL 2001 AL 2013

5.2.1 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEL CRS DEI TOP 10 ITA-LIANE DAL 2001 AL 2013

Elemento molto positivo, nelmovimento quattrocentistico ita-liano, è la linea di tendenza cheil CRS sta prendendo in questiultimi anni, una tendenza al mi-glioramento, con un valore me-dio di 5,13. La tendenza risultabuona ma ancora sopra la mediaeuropea, comunque evidente iltentativo metodologico in atto, disicuro una stabilizzazione sottoi 5,0 risulterebbe molto impor-tante.

5.2.2 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 400 M DEI TOP 10 ITALIANE DAL 2001 AL 2013

A livello di prestazioni asso-lute sui 400 m, sono ancora piùevidenti i miglioramenti neglianni, con una linea di tendenzaancora più marcata al migliora-mento, i valori medi sui tredicianni si attestano sul 53”56, conuna marcata linea di tendenza almiglioramento dal 2005.

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5.2.3 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 200 M DEI TOP 10 ITALIANE DAL 2001 AL 2013

Anche i valori medi espressinella gara dei 200 rendono evi-dente la tendenza al migliora-mento, con un valore medio del-le prime dieci nel 2013 al di sot-to dei 24 secondi. La media diquesti ultimi tredici anni è di 24,21.

CONCLUSIONILa scuola femminile del quat-

trocentismo italiano ha intra-preso la strada giusta, sia dalpunto di vista metodologico chedal punto di vista della “cernita”delle quattrocentiste. Tutti gliindicatori fisiologici, velocità eresistenza specifica, stanno giu-stificando il miglioramento pre-stazionale medio delle atlete ita-liane; l’aspetto della velocità èstato incrementato, riuscendo amantenere stabile il CRS. Il CRScosì stabilizzato, ha comunquedei valori appena sufficienti nelconfronto internazionale.

Dopo un’attenta analisi dellascuola italiana della specialità, siè voluto analizzare la scuolaAnglosassone dei 400 m, indi-scussa leader europea e mon-diale.

6. Scuola anglosassone dei400m valori medi del crs - 400 – 200 dal 2001 al 2013

6.1 SETTORE MASCHILE UKVALORI MEDI DAL 2006 AL 2013

6.1.1 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEL CRS TOP 10 UK MASCHI DAL 2006 AL 2013

Il CRS negli ultimi otto anniin UK si è sempre mantenuto al

primo livello mondiale, raggiun-gendo picchi notevolissimi inoccasione delle Olimpiadi diLondra. La media è di 3,12, conuna linea di tendenza moltostabile.

6.1.2 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 400 M TOP 10 UK MASCHI DAL 2006 AL 2013

Anche a livello prestaziona-le sulla distanza dei 400 m glianglosassoni hanno una ten-denza alla crescita, con un pic-co raggiunto sempre in occa-sione dei Giochi di Londra, i va-lori medi di questi ultimi annisono di 45,77.

6.1.3 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 200 M TOP 10 UK MASCHI DAL 2006 AL 2013

L’andamento della velocitàespressa è con una tendenza almiglioramento con un valore di21,33, appena sotto la mediadei quattrocentisti italiani che è di21,44 (la differenza è nel CRS ostamina anglosassone).

La scuola UK del quattrocenti-smo, in questi anni è riuscita a pre-sentare sempre atleti leader inEuropa e staffette 4x400 compe-titive a livello mondiale, concen-trando gli sforzi nel miglioramentodel CRS, in effetti, gli anglosasso-ni non annoverano quattrocentisticon spiccate qualità velocistiche.

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6.2 SETTORE FEMMINILE UK VALORIMEDI DAL 2006 AL 2013

6.2.1 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEL CRS TOP 10 UK FEMMINE DAL 2006 AL 2013

Anche in campo femminile,le quattrocentiste d’oltre mani-ca si presentano con coeffi-ciente di resistenza specificodi primissimo livello; la tenden-za è alla stabilizzazione di que-sti ottimi indici, che sono top alivello mondiale i valori medidegli ultimi otto anni, sono 4,18,ricordo che il CRS italiano è su-periore di un secondo circa.

6.2.2 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 400 M TOP 10 UK FEMMINE DAL 2006 AL 2013

La prestazione assoluta sui400 m delle atlete anglosasso-ni tende al miglioramento e il va-lore medio è 52”02, in partico-lare dal 2010 al 2013 il miglio-ramento medio è stato circa disette decimi.

6.2.3 ANDAMENTO DEI VALORI MEDI DEI 200 M TOP 10 UK FEMMINE DAL 2006 AL 2013

L’andamento della velocità,delle quattrocentiste anglosas-soni, tende a un leggero mi-glioramento con una media di23”91, ricordo che la mediadelle quattrocentiste italiane è di24,21 (in tredici anni), appenasuperiore alla velocità di basedelle UK, la vera differenza stanel CRS medio.

7. Confronto tra la scuola italiana e la scuola del regno unito

7.1 CONFRONTO MASCHILEITALIA REGNO UNITO

In questo capitolo, la ricerca hamesso a confronto i valori mediraggiunti del CRS, dei 400 m e dei200 m, tra la scuola italiana e an-glosassone del quattrocentismo.Sono emerse sostanziali diffe-renze tra le due scuole, sia a livellomaschile sia femminile.

7.1.1 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DEI PRIMI DIECI QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI SUI 400 M DAL 2006 AL 2013

Com’è possibile notare dalgrafico cartesiano, la “forbice” trai valori medi espressi sulla di-stanza dei 400 m tra le duescuole, ha raggiunto i valori mi-nimi nel 2006, per assestarsinell’ordine del secondo nel 2013.

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7.1.2 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DEI PRIMI DIECI QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI SUL CRS DAL 2006 AL 2013

Il CRS medio si mantienesempre a vantaggio della scuo-la Anglosassone, arrivando alpunto di minimo scarto nel2011; dal 2006 è possibile no-tare una linea di tendenza leg-germente positiva per l’Italiamentre per l’UK una linea di ten-denza volta alla stabilità.

7.1.3 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DEI PRIMI DIECI QUATTROCENTISTI UK/ITALIANI SUI 200 M DAL 2006 AL 2013

Dal grafico della velocità èpossibile notare che i valorimedi riferiti alla prestazione sui200 m, sono molto vicini, traquattrocentisti italiani e UK, ren-dendo evidente che il notevoledivario prestazionale si manife-sta attraverso il CRS.

7.2 CONFRONTO FEMMINILEITALIA REGNO UNITO

7.2.1 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DELLE PRIME DIECI QUATTROCENTISTE UK/ITALIANE SUI 400 M DAL 2006 AL 2013

Nel grafico femminile relati-vo ai tempi sui 400 m, la linea ditendenza prestazionale è in mi-glioramento per ambedue lescuole, leggermente più mar-cata in Italia, guadagnando set-te decimi in tredici stagioni ago-nistiche.

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7.2.2 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DELLE PRIME DIECI QUATTROCENTISTE UK/ITALIANE SUI 200 M DAL 2006 AL 2013

L’espressione della velocitàmedia delle quattrocentiste d’ol-tre manica, tranne che nel 2008,si è sempre mantenuta appenasopra il valore italiano.

7.2.3 CONFRONTO DEI VALORI MEDI DELLE PRIME DIECI QUATTROCENTISTE UK/ITALIANI SUL CRS DAL 2006 AL 2013

Quest’ultimo grafico riguardan-te il valore medio del CRS femmi-

nile, come per i colleghi maschi, evi-denzia che il vero gap prestazionalenei 400 m, tra le due nazioni, è de-terminato proprio da una miglioremedia dello stesso CRS, una dif-ferenza marcata che nel 2006 hasuperato il secondo; questo diffe-renziale, nelle ultime stagioni si è as-sestato sotto il secondo.

8. Griglie di comparazione del CRS

8.1 GRIGLIE DI COMPARAZIONEE VALUTAZIONE DEL CRS

La considerevole raccolta datie relativa analisi del CRS delle più

rappresentative nazioni e dei piùtitolati atleti, ha consentito dipoter allestire una scala di com-parazione del CRS, al fine di fa-cilitare il compito dei tecnici nel-la stesura del programma d’alle-namento annuale e pluriennale.La sintetica e matematica “clas-sificazione” del CRS, del recordsui 400 m e sui 200 m può aiu-tare il tecnico a capire su quali ta-sti agire nell’ambito della pro-grammazione metodologica, seagire maggiormente sull’aspettodella velocità o sulla tecnica dicorsa o sulla resistenza specificao ancor più la decisione del cam-bio di specialità.

8.1.1 GRIGLIA COMPARAZIONE CRS ALL-TIME

TABELLA di Comparazione del CRS TABELLA di Comparazione del CRSMaschile All-time Femminile All-time

OTTIMO Da 2,90 a 3,10 OTTIMO Da 3,80 a 4,10

BUONO Da 3,10 a 3,30 BUONO Da 4,10 a 4,50

SUFFICIENTE Da 3,30 a 3,60 SUFFICIENTE Da 4,50 a 4,90

INSUFFICIENTE Oltre 3,60 INSUFFICIENTE Oltre 4,90

8.1.2 GRIGLIA COMPARAZIONE CRS 2013

TABELLA di Comparazione del CRS TABELLA di Comparazione del CRSMaschile 2013 Femminile 2013

OTTIMO Da 3,20 a 3,40 OTTIMO Da 4,10 a 4,40

BUONO Da 3,40 a 3,60 BUONO Da 4,40 a 4,70

SUFFICIENTE Da 3,60 a 3,80 SUFFICIENTE Da 4,70 a 5,00

INSUFFICIENTE Oltre 3,80 INSUFFICIENTE Oltre 5,00

VELOCITÀ MASCHILE VELOCITÀ FEMMINILE

400m 200m 400m 200m

Sub 44”00 Minore di 20”30 Sub 48”00 Minore di 22”00

Sub 45”00 Minore di 20”90 Sub 49”00 Minore di 22”40

Sub 46”00 Minore di 21”30 Sub 50”00 Minore di 22”80

Sub 47”00 Minore di 21”80 Sub 51”00 Minore di 23”30

Sub 52”00 Minore di 23”80

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8.2 GRIGLIA COMPARAZIONEVELOCITÀ SUI 200M E PROIEZIONEIPOTETICA SUI 400

Successiva considerazione èsorta dall’analisi della velocitàespressa dai più grandi quattro-centisti, sulla distanza dei 200 m,potendo così confrontare chetutte prestazioni sui 400 m sonosupportate mediamente da spe-cifiche velocità di gara sui 200 m,e nei migliori casi supportati daCoefficienti di Resistenza Spe-cifica di ottimo o buon livello. Siè potuto evincere che:

Questo confronto e rapportodella prestazione sui 200 m,può in linea di massima ipotiz-zare, con le dovute proporzionidel caso, lo sviluppo cronome-trico sulla doppia distanza, edeterminare a priori le poten-zialità future dell’atleta.

8.3 DIFFERENZIALE TRA CRS MASCHIEE FEMMINILE PER ALCUNE NAZIONI

Dalla prossima griglia è pos-sibile verificare le differenze trail CRS maschile e quello fem-minile a tutti i livelli di qualifica-zione.

8.4 CONFRONTO TRA REGNO UNITO EDITALIA NEI VALORI MEDI NAZIONALI

Sono ora messe a confrontole griglie dei Valori medi delCRS, dei 200 m e dei 400 m trala scuola italiana del quattro-centismo e quella anglosassone,da tutti ritenuta la migliore a li-vello mondiale, in particolare per

l’Italia sono state considerate leultime tredici stagioni, mentreper l’UK le ultime otto stagioni.

I valori medi raggiunti mo-strano che il CRS Italiano mediosi attesta su 3,78 per i maschie 5,14 per le femmine, il topmondiale CRS UK medio si at-testa sul 3,12 per i maschi e4,18 per le femmine.

Confronto del CRS tra maschi e femmine

Maschile Femminile Differenziale M/F

CRS medio Italiano 2013 3,79 5,11 1,32

CRS medio UK 2013 3,34 4,12 0,82

CRS medio USA 2013 3,24 4,98 1,74

CRS medio Mondiale 2013 3,38 4,11 0,73

CRS medio Italiano All Time 3,17 4,93 1,76

CRS medio UK All Time 2,90 4,09 1,19

CRS medio USA All Time 3,16 4,87 1,71

CRS medio Mondiale All Time 3,14 4,21 1,07

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Questa effettiva differenzaprestazionale, tra le due na-zioni, si concretizza sostanzial-mente nel CRS, e non tanto sul-la differenza di velocità di baseespressa dai quattrocentisti ita-liani; in effetti, particolare at-tenzione dovrebbe essere postasulla “cernita dei velocisti” chein Italia intendano intraprende-re la specialità dei 400 m; allostesso tempo però deve esse-re fatta un’analisi critica verso

il CRS, che effettivamente èsufficiente o appena sufficientenel confronto mondiale. Tal iconsiderazioni devono deter-minare un'approfondita analisicritica del fenomeno metodolo-gico italiano.

È evidente che la differenza diCRS, tra le due nazioni, non èmotivata da un semplice rad-doppio del differenziale tra ve-locità nei 200, se ad esempio,nei maschi la differenza presta-

ITALIA MASCHILE ITALIA FEMMINILE

ANNO 400 200 2X200 CRS ANNO 400 200 2X200 CRS

2001 46,59 21,34 42,68 3,91 2001 53,74 24,13 48,26 5,48

2002 46,61 21,42 42,84 3,77 2002 53,56 24,09 48,18 5,36

2003 46,62 21,58 43,16 3,47 2003 53,73 24,27 48,54 5,18

2004 46,74 21,5 43 3,77 2004 53,73 24,44 48,88 4,84

2005 46,78 21,5 43 3,72 2005 54,13 24,47 48,94 5,18

2006 46,62 21,25 42,5 4,11 2006 53,99 24,34 48,68 5,31

2007 46,66 21,35 42,7 3,95 2007 53,9 24,35 48,7 5,2

2008 46,79 21,54 43,08 3,71 2008 53,78 24,24 48,48 5,29

2009 46,99 21,44 42,88 4,1 2009 53,37 24,13 48,26 5,1

2010 46,6 21,51 43,02 3,57 2010 53,11 24,16 48,32 4,99

2011 46,4 21,4 42,8 3,61 2011 53,25 24,25 48,5 4,75

2012 46,56 21,47 42,94 3,62 2012 52,95 23,98 47,96 4,99

2013 46,74 21,47 42,94 3,79 2013 53,05 23,96 47,93 5,12

MEDIA 46,67 21,44 42,89 3,78 MEDIA 53,56 24,22 48,43 5,14

UK MASCHILE UK FEMMINILE

ANNO 400 200 2X200 CRS ANNO 400 200 2X200 CRS

200646 21,48 42,96 3,14 2006 52,37 24,19 48,38 3,98

200745,93 21,3 42,6 3,32 2007 51,86 23,88 47,76 4,09

200845,96 21,44 42,88 3,07 2008 52,09 23,62 47,25 4,83

200945,58 21,24 42,48 3,09 2009 52,14 23,87 47,74 4,4

201045,84 21,49 42,99 2,84 2010 52,33 24,05 48,1 4,24

201145,66 21,2 42,4 3,25 2011 51,82 24,1 48,2 3,61

201245,49 21,3 42,6 2,88 2012 51,98 23,9 47,8 4,17

201345,73 21,19 42,38 3,34 2013 51,59 23,73 47,46 4,12

MEDIA 45,77 21,33 42,66 3,12 MEDIA 52,02 23,92 47,84 4,18

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zionale media nei 200 tra italia-ni e anglosassoni è di 11 cen-tesimi, raddoppiando sui 400dovrebbe aggirarsi sui 22 cen-tesimi, invece è di 66 centesimi,con un” gap metodologico” di44 centesimi. Lo stesso di-scorso al femminile, il doppiodel differenziale sui 200 è di 60centesimi, invece in realtà è di96 centesimi, con un “gap me-todologico” di 36 centesimi.

Unico aspetto realmente po-sitivo, emerso dallo studio per lascuola Italiana, proviene dal-l’analisi dei primi dieci italiani ditutti i tempi, i quali sono riusci-ti a dimostrare un CRS all’al-tezza delle potenze mondialidell’atletica. Vanno comunqueanalizzati in particolare tre atle-ti quali Attene, Galvan e Zulianiche seppur dotati di personalisui 200 m abbondantementesotto i 21 secondi, non sianostati in grado di produrre pre-stazioni sotto i 45”00, combi-nazione frequente per diversiatleti di livello mondiale.

Negli ultimi anni sempre ilsettore maschile si è stabilizza-to su un CRS 3,70, valore me-dio basso, per non dire insuffi-ciente, a livello internazionale,con quattrocentisti dotati dibuona velocità di base.

Il settore femminile ha sem-pre espresso nel tempo unCRS di scarso valore interna-zionale, sebbene negli ultimianni la tendenza sia orientataverso un miglioramento pre-stazionale medio. Probabi l-mente l’aspetto su cui si è fat-to maggiormente leva è statoquello rivolto verso una meto-dologia che agisse sulla velo-cità di base e quasi sicura-mente, all’indirizzo verso i 400m di atlete più veloci.

8.5 CONCLUSIONI

L’ampia analisi dei dati di cir-ca 800 atleti, relativa alle primedieci prestazioni nei 400 e 200del periodo considerato, ha per-messo di abbattere considere-volmente la percentuale d’erro-re, dovuto a situazioni soggetti-ve oggettive circostanziali cheuna mera analisi matematicapuò considerare, specialmentese rivolta ad un singolo atleta.

In particolare, la ricerca hamostrato CRS, delle singole na-zioni, variabile nelle diverse sta-gioni agonistiche, e inoltre no-tevoli differenze all’avvicinarsi dimanifestazioni internazional icome le Olimpiadi, i mondiali, glieuropei.

Sempre dall’analisi dei risul-tati emerge che pochi atleti,sia a livello mondiale che na-zionale, sono riusciti a produr-re CRS inferiori ai 3 secondi incampo maschile e, tra questi,molti di provenienza dalla di-stanza degli 800 m. Un esem-pio su tutti in Italia è Donato Sa-bia, capace di correre i 200 min 21”70 e i 400 m in 45”70 svi-luppando quindi un CRS di2,40. Per quanto riguarda ilgrande Marcello Fiasconaro si èpotuto risalire ad un valore po-tenziale sui 200, ricavando tem-pi d’allenamento, a causa del-la mancanza di dati oggettivi digara, ma da i valori raccolti inal lenamento, Fiasconaro sa-rebbe stato in grado di produr-re un CRS molto simile a quel-lo di Sabia.

Pietro Mennea, per contro,riuscì a correre i 400 m in 45”87(probabilmente con poca con-vinzione) e con un’espressionevelocistica di 19”96 nei 200 ma livello del mare, è stato in gra-

do di produrre un CRS di 5,95.Una considerazione particolareva fatta per Pietro Mennea: di-verse testimonianze raccolte traallenatori e compagni d’allena-mento, mettono in evidenza lamancanza motivazionale nel-l’espressione massimale nelladistanza dei 400 m; tale “VO-LONTÀ” si espresse in alcunemanifestazioni sporadiche par-ticolarmente importanti comenella Coppa Europa di Torino.Rimane comunque il rammaricodi non essere riusciti a “Con-vincere” i l grande Pietro adesprimersi a l massimo nei400m, dove avrebbe avuto lapotenzialità velocistica per il re-cord mondiale anche su questadistanza, impresa riuscita in se-guito a Michael Johnson.

La variabile Doping non èstata volutamente considerata,quindi tutti i calcoli fatti potreb-bero risentire di alterazioni pre-stazionali sia in ambito dellavelocità pura (uso di derivatidel testosterone) che in ambitoriferito alla resistenza specifica(sostanze tampone). Di sicuro ilquattrocentismo femminile mon-diale ha subito una notevolecontrazione prestazionale, dal-la ricerca è emersa una sostan-ziale differenza tra i valori all-time con quelli del 2013. In par-ticolare la velocità media espres-sa sui 200 m è passata da22”13 a 22”82 con un peggio-ramento di 69 centesimi, la me-dia sui 400 m è passata da48”48 a 49”82 con un peggio-ramento di 1”34, mentre il CRSè passato da 4,21 a 4,11 con unmiglioramento di 11 centesimi.Questo miglioramento del CRS,desta particolare stupore e cu-riosità, specialmente se riferitoai diversi periodi storici ove sia-

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no state conseguite le presta-zioni; di sicuro l’intervento me-todologico sull’abbassamentodel CRS ha limitato i danni do-vuti a un peggioramento visto-so e per molti versi incompren-sibile della velocità di base.

La ricerca, ha l’ambizioso sco-po di dare al tecnico la possibi-

lità di un confronto puramentearitmetico del proprio quattro-centista, di valutare su quali “pa-rametri fisiologici” agire, al fine dimigliorare la prestazione assolu-ta sui 400 m; parallelamente unavalutazione sintetica sull’even-tuale possibilità di cambio dellaspecialità. La determinazione

della velocità espressa sulla di-stanza dei 200 m, può e deve di-ventare un parametro fonda-mentale per determinare l’indi-rizzo metodologico dell’allena-mento parallelamente all’analisidel CRS, tutto al fine del rag-giungimento della massima qua-lificazione dell’atleta.

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Bibliografia

atleticastudi 1-4/2014 98