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LE EMERGENZE EPIDEMICHE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER LE PERSONE CON DISABILITÁ Documento redatto dal gruppo di Unità di Crisi Covid-19 Anffas Nazionale

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LE EMERGENZE EPIDEMICHE

NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI

PER LE PERSONE CON DISABILITÁ

D o c u m e n t o r e d a t t o d a l g r u p p o d i U n i t à d i C r i s i C o v i d - 1 9

A n f f a s N a z i o n a l e

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La preparazione alle emergenze non può prescindere dalla conoscenzae dal rispetto delle norme in materia sanitaria emanate dalle Autoritànazionali, regionali e locali.

Indicazioni generali sulle specificità delle strutture residenziali perpersone con disabilità

L'attuale comunicazione mediatica sulla pandemia rischia di procurareun'ansia naturale nelle PcD e nelle loro famiglie, che potrebbero viverel'epidemia di COVID-19 in modo probabilmente peggiore ogni volta chenotizie e dichiarazioni ufficiali fanno di tutto per rassicurare tuttidicendo che "solo" le persone anziane e i malati cronici sono a graverischio. È terribile sentire la gente rassicurarsi a vicenda sul fatto che ilcoronavirus non è così spaventoso perché farà principalmente male eucciderà le persone "ad alto rischio". Ciò significa che la connessione tra persone con condizioni di patologiae di disabilità preesistenti potrebbe diventare mediaticamente pocointeressante e le persone con disabilità e malattie croniche potrebberoessere ingiustamente stigmatizzate.Per tali ragioni le persone con disabilità e i loro familiari possono avereun livello più elevato di ansia per il coronavirus e l'ansia comporta rischispecifici.

Può essere, inoltre, più difficile per le PcD adottare misure prudenzialiper proteggersi dall'epidemia di coronavirus.

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Spesso le PcD, in particolare quelle che soffrono disturbi delcomportamento, non riescono ad accettare un isolamento,perché hanno bisogno dell'aiuto costante di altri per svolgere leattività quotidiane di cura di sé.  I focolai di malattie trasmissibili possono mettere a rischio lacontinuità dei servizi a loro dedicati. Gli operatori socio-sanitaripossono ammalarsi oppure il rischio di contrarre o diffonderemalattie può richiedere a loro di rimanere a casa,determinando l'interruzione de servizi. Va anche detto che, specialmente durante un'epidemia, lestrutture residenziali non sono necessariamente più sicure per lePcD. Esse, anzi, sono soggette a continue interferenze esterneper via del personale operante su più turni. Non sappiamo esattamente quale sarà il decorso dell’epidemiae quali conseguenze lascerà sulla società.  La cosa importanteda ricordare è che i rischi di COVID-19 per le PcD non sonolegati esclusivamente al rischio di contrarre l’infezione ma inmisura maggiore dagli esiti che l’isolamento sociale,l’interruzione di percorsi riabilitativi, di mantenimento delleabilità e delle risorse residue, dall’interruzione dei monitoraggisanitari e degli interventi preventivi può portare.  Il controllo delle malattie contagiose richiede un accessoimmediato alle cure e un minimo di ostacoli burocratici e diaccessibilità economica.

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A livello di comunità dove le persone con disabilità a rischio diemergenza risiedono e, quindi, dove costruire il sistema diprotezione è fondamentale attivare un protocollo di valutazionee di gestione del rischio focalizzate su ogni singola persona, pergarantire che i servizi sanitari siano disponibili e accessibili allepersone con disabilità in tutte le fasi di un'emergenza. Non dimenticando che la vita in comunità, in struttureresidenziali, indipendentemente dalla condizione di salute e dalfunzionamento delle persone, favorisce il contagio interumano. La mobilitazione di tutti gli attori che, direttamente o meno,sono coinvolti nella vita della comunità richiede sforzimultidisciplinari, per cui gli attori stessi comunicano ecollaborano tra loro per rafforzare la capacità e la resilienzadella struttura. Il Medico di medicina generale eventuale medico della strutturae/o il medico competente dovrebbero svolgere o contribuirealla valutazione dei rischi. Tali valutazioni del rischio offrono una buona opportunità diraccolta di informazioni più specifiche sui singoli individui esull'intero gruppo riguardanti le loro condizioni personali. Queste valutazioni possono informare tutte le decisionisuccessive, con lo scopo di garantire che i bisogni delle personecon disabilità nella comunità siano affrontati in manieracorretta e tempestiva.

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Verifica della corretta formazione ed informazione deglioperatori in servizio

o Per tutte le figure effettuare una adeguata formazioneper le figure sanitarie, in particolare i due corsi gratuitiECM FAD dell’ISS sull’emergenza Covid 1. Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus SARS CoV-2:preparazione e contrasto

2. Prevenzione e controllo delle infezioni nel contesto dell'emergenza COVID-19

Sempre a cura dell’ISS si segnala il presente documento dedicato a persone con disturbi dello spettro autistico (va richiesto anche ai consulenti e diventa fondamentale anche infunzione dell’aggiornamento sul DVR) o Aggiornamento del DVR per rischio biologico o Adeguata diffusione del DVR stesso aggiornato Gestione della comunicazione interna ed esterna, dellostress e del disagio

o Comunicazione accessibile e gestione dello stress per lepersone con disabilità intellettive. É necessario fornire alle persone con disabilità (edeventualmente alle famiglie delle stesse) comunicazioniaccessibili e comprensibili relativamente alla situazione in atto,sensibilizzandole ed istruendole rispetto alle misure dicontrasto e contenimento richieste, nonché mettere in attoogni possibile sostegno volto alla riduzione dei potenziali effettinegativi delle eventuali misure sanitarie da mettere in atto.

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A tal fine, si consiglia di consultare e di far consultare a tutte lefigure operanti all’interno dei servizi i documentiappositamente realizzati da parte dell’unità di crisi Covid-19 diAnffas Nazionale e nello specifico: a) Informazioni accessibili per le persone con disabilitàrispetto al Covid-19 ed alle misure di prevenzione econtenimento (disponibile sia una versione facile da leggereche una versione in CAA) b) Informazioni accessibili per le persone con disabilitàrispetto alla gestione dello stress durante la quarantena c) Suggerimenti per la gestione dello stress a cura delladott.ssa Roberta Speziale e della Dott.ssa Chiara Canali  inversione testo ed in versione video N.B. A questo proposito, si segnala la scheda “Coronavirus:indicazioni per l’isolamento domiciliare” che contienealcune indicazioni utili e di semplice consultazione.

a cura della dott.ssa Speziale a cura della dott.ssa Canali

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o  Aspetti legati alla gestione dello stress ed allosmartworking per i lavoratori operanti all’interno dellestrutture residenziali. Gli amministratori e le figure di coordinamento hanno un ruoloimportante nel tutelare la salute dei propri collaboratori dallostress cronico e ciò anche al fine di garantire che gli stessipossano svolgere al meglio il proprio ruolo e compito, durantequesta emergenza ed anche quando questa sarà terminata. Atal fine, si raccomanda di consultare e far consultare agliAmministratori ed alle figure di coordinamento dei servizi ildocumento “Considerazioni e suggerimenti per la gestionedello stress ed il benessere psicologico dei lavoratori deiservizi attivi durante l’emergenza Covid-19”, condividendocon i lavoratori i messaggi per gli stessi all’interno contenuti. Si consiglia inoltre di consultare e far consultare a tutte le figureoperanti all’ìnterno dei servizi (comprese le figure dicoordinamento) il documento “Smart working e servizi allapersona guida per la riorganizzazione dei servizi ai tempidel Coronavirus” realizzata a cura dell’unità di crisi Covid-19Anffas Onlus Nazionale.

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Proprio al fine di supportare specificamente i lavoratorioperanti nei servizi a marchio Anffas (specie quelli di naturaresidenziale), l’unità di crisi Anffas Nazionale ha realizzato leseguenti iniziative: a) Attivazione di una comunità di pratica per tutti ilavoratori Anffas, all’interno della quale è possibile consultaredocumenti, informazioni ed aggiornamenti utili e scambiareinformazioni con l’intera rete. É possibile iscriversi alla comunità di pratica seguendo queste semplici indicazioni: 1.

2. inviare una mail all'indirizzo [email protected] scrivendo:desidero essere iscritto alla comunità di pratica "Spazio diconfronto su buone prassi emergenza Covid 19". 3. seguire le indicazioni inserite all'interno della comunità dipratica per consultare documenti, aggiornamenti einformazioni e per inserire un messaggio e confrontarsi con icomponenti del gruppo di lavoro. b) Attivazione di un gruppo di supporto online per glioperatori dei servizi residenziali a marchio Anffas, cheorganizzerà video-incontri su base regionale con i referenti deiservizi stessi con la finalità di raccogliere bisogni e necessità efornire supporto specifico, garantendo al tempo stesso lacreazione di un contatto diretto tra l’unità di crisi nazionale ed iservizi del territorio. A tal fine saranno fornite specificheindicazioni per la partecipazione.

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Individuazione personale dedicato

titolo: OSS precedenza su educatori;non hanno figli o vivono da soli (possibilità di ridurre ilcontagio e auto-isolamento dopo il servizio);collocazione e tipologia del servizio in cui operano--> vicinanza e possibilità di essere staccati dal servizio;non in possesso di cert. 104 per cui non hanno famigliari a carico; età (è preferibile un età anagrafica più bassa).

Azioni preventive 1.

- Individuare personale dedicato, con riduzione della turnazionee favorendo un rapporto operatore utente sufficiente e non inesubero - Identificare preventivamente una squadra di operatori(possibilmente OSS) che sia disponibile ad operare conpersona positive Covid ed effettuare formazione specificacon tutorial e istruzioni di infermieri e mediciadeguatamente formati. Il numero di operatori da individuare deve garantire laturnazione con riposo e la copertura di almeno unacomunità di isolamento per positivi. IL personale devepreferibilmente essere selezionato seguendo i criteri di:

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2. Registrazione di tutte le PcD presenti nella struttura; 3. Registrazione di tutti gli operatori e/o le altre personeche nelle due settimane precedenti hanno avuto accessonella struttura con relativo cellulare (questo foglio excel vapreparato preventivamente); 4. Segnalazione all'Azienda sanitaria (Dipartimento diPrevenzione) delle persone di cui ai punti precedenti,indicando, per gli operatori, anche indirizzo e contattotelefonico Identificazione locali e loro caratteristiche; 5. In ogni struttura ipotizzare un numero minino di postiche dipenderà dalla numerosità della residenza e dallacaratteristica della struttura stessa (a titolo esemplificativosu una comunità alloggio i 10 ospiti in camera da due èconsigliabile avere almeno 4 posti su due camere attigue dadedicare a tale scopo). Secondo le migliori prassi disponibili siricorda che la gestione del paziente positivo che nonpresenta sintomi gravi avviene principalmente al di fuoridelle strutture ospedaliere. 6. Individuazione, in ogni struttura residenziale, di unospazio in cui potere isolare le persone che presentando sintomidi malattia (v. oltre) che non necessitano di un ricoveroospedaliero (che, anzi, è consigliabile evitare, se non nei casi diestrema necessità); tale spazio deve essere costituito da unacamera (può essere anche doppia o tripla se il numero di ospiticontagiati e la dimensione della stanza lo consente) con bagnodedicato, ben aerabile, luminosa e dotata dei necessarisupporti di conforto per il paziente (tv, pc o tablet, tavolo, oaltro a seconda delle necessità della persona stessa).

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É suggerito di predisporre un sistema di videosorveglianza (visono soluzioni molto smart con wifi che con meno di 200 eurovi consentono di effettuare un impianto provvisorio efficace)per ridurre al massimo gli accessi del personale non necessari. 7. Compilazione ed aggiornamento di una schedainformativa/anamnestica per ciascuna persona condisabilità in carico. Si propone un modello di scheda informativa/anamnestica chesi suggerisce di compilare per ciascuna persona con disabilitàresidente in struttura (ed eventualmente anche per quelle incarico ad altri servizi, al momento sospesi, da mettere adisposizione delle famiglie o supportare le famiglie nellacompilazione). Tale scheda potrà essere fornita ai sanitari incaso di ricovero ospedaliero della persona stessa, al fine digarantire il più possibile adeguata e personalizzata assistenzaanche in ospedale. Un modello di scheda è disponibile al seguente link:http://www.anffas.net/dld/files/Scheda%20informativa_anamnestica.pdf 8. In caso di ricovero ospedaliero di una PcD bisogni disostegno elevati nell’area della comunicazione o delcomportamento potrebbe essere necessario su richiestadell’ospedale stesso ipotizzare almeno un operatore che possaintervenire in reparto (in questo caso i DPI dovranno essereforniti dalla struttura sanitaria) anche per persone che sono infamiglia a causa della chiusura dei centri diurni. Questopersonale dovrebbe essere identificato preferibilmente tra ilpersonale dei centri diurni.

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N.B. Tale disponibilità può essere proposta al presidioospedaliero, a prescindere dalla presenza di bisognicomportamentali non ordinari, per tutte quelle personecon disabilità che dovessero necessitare di tale tipo disostegno (in considerazione della possibilità di interagirecon persone non conosciute/ambientinuovi/apparecchiature mediche) al fine di scongiurare ilpiù possibile il ricorso a contenzioni ed altre misurepotenzialmente traumatiche per la persona stessa. Come già sopra riportato, in particolare ai punti 7 e 8, è moltoimportante, al fine di evitare quanto più possibile, che lapersona con disabilità ricoverata venga pesantementediscriminata, in ragione della sua disabilità, nel corso delricovero ospedaliero e che vengano fortemente disattesi i suoifondamentali bisogni e necessità, compresi quelli diun’assistenza rispettosa e dignitosa, anche in condizioni diemergenza. Da questo punto di vista, è fondamentalemantenere un approccio proattivo, di sensibilizzazione e disupporto nei confronti del personale medico che prenderà incarico la persona.A tal fine, raccomandiamo a tutti di dare la massimadiffusione al documento di raccomandazioni per ilpersonale medico e sanitario consultabile al seguente link http://www.anffas.net/dld/files/raccomandazioni%20personale_sanitario-convertito.pdf

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Verificare che le forniture sanitarie (farmaci, presidi sanitari,DPI, ecc.) siano disponibili in quantità sufficienti sia per laroutine che per l'emergenza; ad esempio, i farmaci perpatologie come diabete, ipertensione, insufficienza cardiaca,epilessia, psicosi e depressione;

Verificare di avere una buona disponibilità di articoli nonalimentari come lenzuola, cuscini, materassi, specchi, kitigienici e utensili per cucinare e mangiare adeguati; eattrezzature come ausili, padelle e cateteri.

Istituire un deposito di forniture provvisorie / di emergenzaper farmaci essenziali, non alimentari, articoli e attrezzature.

Dotazioni generali necessarie ;Il "nucleo di isolamento" deve essere accessibileesclusivamente alle persone addette all'assistenza del residente e dotate dei DPI appropriati;Il kit di DPI per accedere al Nucleo di isolamento deveprevedere, mascherina FFP2 o FFP3, occhiali protettivi, guanti, camice, copricapo e calzari; Fabbisogno minimo giornaliero: 24 per 2 giorni 6 kit minimo,sono preziosi vanno usati con parsimonia).

Preparazione scorte materiale specifico

Nucleo di isolamento

N.B. In presenza di limiti strutturali ed ambientali che nonrendano possibile individuare spazi adeguati per lacostituzione di nuclei di isolamento, è necessario porre inisolamento tutta la struttura.

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Accesso, vestizione e svestizioneÉ necessario altresì identificare una zona filtro dotata dispecchio e possibilmente di lavabo per la vestizione /svestizioneche deve essere sanificato e attiguo alle stanze da prendereincarico da parte dell’operatore/i che deve utilizzare i dpiadeguati non accessibile a nessun altro se non a chi è addettoall’assistenza in quell’area. La vestizione e svestizionedell’operatore se possibile debbono avvenire sotto supervisionedel secondo operatore e viceversa. 13

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Di seguito è possibile prendere visione di alcuni videodimostrativi sulla vestizione e svestizione con dispositivi diprotezione individuale per precauzioni da contatto e droplet: 1. Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’IstitutoNazionale per le Malattie Infettive – Lazzaro Spallanzani: 2. APSS (Azienda Provinciale Servizi Sanitari) Trento  3.  Ministero della Salute  Nel caso di isolamento in comunità il paziente va trasferitonel nucleo di isolamento. Vanno inoltre adottate le misure sottodescritte per il caso di ricovero ospedaliero. La direzioneindividua gli operatori che saranno addetti all'assistenza dellaPcD in isolamento, i quali saranno dotati dei DPI sopraappropriati. È importante che alla persona in isolamento, durante tutto ilperiodo della quarantena, venga il più possibile garantita unaqualità di vita adeguata alle sue necessità: è perciò compitodella Direzione fornire agli operatori, tutti gli strumentinecessari a fare fronte alle esigenze quotidiane della PcD,tenendo conto delle priorità, dei bisogni e delle circostanze. 

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Procedura di monitoraggio e Parametri di allerta

Gestione rifiuti e della zona isolamento Andranno rispettate specifiche regole fornite dal dipartimentodi Prevenzione dell’Azienda laddove non obbligatorio èconsigliabile trattarli alla stessa stregua dei rifiuti speciali per losmaltimento anche del materiale proveniente dalla zonasottoposta ad isolamento.Il personale addetto alle pulizie dovrà essere immediatamenteavvisato e potrà entrare nella zona solo con appositi DPi eprevia formazione da parte del suo datore di lavoro. Va postauna cura specifica nella sanificazione degli ambienti secondoprotocolli specifici.Si consiglia di utilizzare il personale d’assistenza per la puliziadei locali di isolamento per limitare il numero degli accessi.  Identificazione casi sospetti

Di fronte ad una nuova insorgenza o ad un peggioramentoacuto di uno o più di questi sintomi: tosse, mal di gola, scolonasale, diarrea, raucedine, respiro corto, respiro sibilante,perdita del gusto, perdita dell'olfatto, mal di testa, dolorepersistente o pressione al petto e Febbre di ≥ 37,5°C ° C oimprovviso declino delle capacità fisiche o mentali:

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1.  registrare nella cartella della PcD i sintomi rilevati, con datae ora dell'accertamento;2.  avvisare immediatamente il medico curante e concordare ilda farsi;3.  avvisare i familiari;4. isolare la persona in una stanza, con bagno separato, lontanoda altre persone, incluso gli operatori, il più possibile;5. evitare di condividere oggetti personali per la casa,preferibile l’uso di stoviglie monouso , asciugamani e biancheriada letto;6. indossare i DPI e fare indossare  se possibile alla PcD unamascherina chirurgica,7. isolare contestualmente le persone con cui la personasintomatica condivide la stanza da letto o con chi è stato a piùstretto contatto nelle giornate precedenti compresi glioperatori che hanno operato a più stretto contatto per attivitàquotidiane come igiene, alimentazione ecc, questi dovrannodiventare fino a nuova indicazione del Dipartimento diprevenzione competente il personale che dovrà occuparsidell’assistenza esclusiva de gli ospiti isolati preventivamente;8.  rilevare la temperatura su tutti gli ospiti, di norma almeno due volte al giorno, come da protocolli già inviati. contestualmente un altro operatore dovrà: 1. seguire attentamente le disposizioni che verranno impartitedal medico curante;2. segnalare il caso all'Azienda sanitaria (Dipartimento diPrevenzione).

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Nel caso di ricovero ospedaliero:

- si raccomanda di fornire al personale sanitario tutte leindicazioni utili alla migliore presa in carico della persona condisabilità e la scheda personale precedentemente compilata,nonché di mettere in atto quanto raccomandato sopra inrelazione alla possibilità di fornire assistenza ospedalieraladdove possibile e necessario;

- si raccomanda inoltre di mantenere, anche laddovel’assistenza sanitaria non fosse possibile/necessaria, unadeguato raccordo con il personale sanitario per garantirel’adeguato e tempestivo raccordo informativo ed anche al finedi supportare a distanza la persona ed i suoi famigliari in ognimodalità possibile (raccomandare chiamate o video chiamatecon gli operatori di riferimento/i familiari della personaricoverata) e fornire assistenza anche a distanza al personalesanitario in relazione alle migliori modalità per garantire allapersona la migliore assistenza possibile e supporto perl’eventuale gestione di crisi/problematiche di vario tipo;

N.B. Tutto ciò è molto importante al fine di evitare, quanto piùpossibile, che la persona con disabilità ricoverata vengapesantemente discriminata, in ragione della sua disabilità, nelcorso del ricovero ospedaliero e che vengano fortementedisattesi i suoi fondamentali bisogni e necessità, compresiquelli di un’assistenza rispettosa e dignitosa, anche incondizioni di emergenza. Da questo punto di vista, èfondamentale mantenere un approccio proattivo, disensibilizzazione e di supporto nei confronti del personalemedico che prenderà in carico la persona. A tal fine,raccomandiamo a tutti di dare la massima diffusione aldocumento di raccomandazioni per il personale medico esanitario disponibile al seguente link:http://www.anffas.net/dld/files/raccomandazioni%20personale_sanitario-convertito.pdf

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Sarà inoltre necessario dare corso alle misure sanitarierivolte all'intera struttura, quali: 1. registrazione di tutte le PcD presenti nella struttura (N.B.: la registrazione dei presenti dovrebbe avvenire ad ognicambio turno con la rilevazione della temperatura corporea); 2. registrazione di tutti gli operatori e/o le altre persone chenelle due settimane precedenti hanno avuto accesso nellastruttura con relativo cellulare (questo foglio excel va preparatopreventivamente); 3. segnalazione all'Azienda sanitaria (Dipartimento diPrevenzione) delle persone di cui ai punti precedenti, indicando,per gli operatori, anche indirizzo e contatto telefonico; 4. pulizia e disinfezione della struttura; 5. allontanamento del materiale di uso personale della persona(abiti, lenzuola da sottoporre a lavaggio immediato atemperatura superiore a 40°C, altri oggetti da sottoporre adisinfezione con alcol a 65° o più) 6. impiego delle mascherine chirurgiche da parte del personalee, per quanto possibile, delle PcD; 7.  controllo sistematico (almeno due volte al giorno) delletemperature corporee delle PcD e degli operatori; 8. richiesta di esecuzione dei tamponi faringei sulle PcD e suglioperatori; 9.  registrazione dei rilievi sanitari delle PcD sulla cartella diciascuno.

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Altre misure da adottare L'accesso dei visitatori è vietato, fatta eccezione agli interventiurgenti da parte del personale sanitario. Potrebbe essere necessario, durante il periodo di quarantena,richiedere per una PcD un ricovero ospedaliero, ovvero dellevisite mediche urgenti per situazioni diverse dal Covid-19: in talicasi si deve informare sulla situazione sanitaria della comunitàla struttura di ricovero, ovvero il medico di medicina generale ospecialista, oltre ai paramedici addetti alle ambulanze.

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