I social network tra rischi e opportunità

1Opuscolo «Prendi il controllo dei tuoi dati personali» Commissione UE Fumetti © Pierre Kroll

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Chi sono?

Federico Filacchione

Ah, li frequento anche…

• Lavoro nel campo dell’informatica da circa 15 anni.• Mi occupo di sicurezza informatica da circa 10 anni.• Seguo internet da sempre (quasi, le BBS le ho mancate…).• Mi piacciono le comunità online e l’evolversi dei mezzi per stabilirle.

I social network rientrano al punto 2 e 4…

glamismac

glamis

@gglamis @glamisFederico Filacchione federico.filacchione

+FedericoFilacchioneglamis@glamisglamismac

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Facciamoci qualche domanda…

Qualche domanda…

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• Hai mai pubblicato il tuo indirizzo di casa o il tuo numero telefonico sul tuo profilo?

• Hai mai pensato che le informazioni, i video o le fotografie che pubblichi potrebbero essere un giorno consultate da qualcuno a cui hai presentato domanda di lavoro?

• Hai pubblicato foto o video che ti ritraggono mentre compi qualche “bravata” o gesti di cui potresti pentirti?

• Utilizzi password diverse per accedere alla posta elettronica e ai vari servizi di Social Network?

• Il tuo profilo sui social network è totalmente accessibile a chiunque?• Hai verificato le impostazioni “privacy” del tuo account?• Se decidi di cancellare la tua iscrizione a un Social Network, sai che le

informazioni che ti riguardano spesso non vengono definitivamente eliminate?• Sai che i contenuti che pubblichi potrebbero anche essere registrati dai

tuoi contatti e poi diffusi contro la tua volontà?• Hai mai scritto su un social network le date in cui tutta la tua famiglia sarà in

vacanza, lasciando quindi capire che la tua casa è “vuota”?

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Che fine fa quello che mettiamo di noi sui social?

«Una battuta divertente prima di partire…»

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Justine Sacco, che lavora per la società IAC, ha scritto da Londra, poco prima di imbarcarsi a Heathrow: “Going to Africa. Hope I don’t get Aids. Just kidding. I’m white!” (“Sto andando in Africa. Spero di non prendere l’AIDS. Sto scherzando. Sono bianca!”). In quel momento, negli Stati Uniti era venerdì sera, e il tweet è stato ripreso e commentato moltissime volte. Poche ore dopo, gli hashtag più popolari sul social network erano “#HasJustineLandedYet” (“è già atterrata Justine”) “AIDS” e “IAC”, tutti più popolari di “Christmas”.

Licenziata!!!

«Guardate che è successo oggi a lavoro!!!»

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Il 29 luglio del 2009 una dipendente del negozio Petland di Akron lascia due conigli maschi nella stessa gabbia, violando le politiche aziendali e la mission dell’azienda. Gli animali iniziano a picchiarsi selvaggiamente, tanto che la dipendente è costretta ad annegarli per evitare che muoiano di dolore dalle orribili ferite che si sono provocati. Ma la cosa più grave non è questa squallida e triste vicenda, quanto il fatto che la stessa ragazza posta sul suo profilo Facebook una foto sorridente tenendo gli animali morti come trofeo.

Negozio chiuso!!!

Che fine fa quello che mettiamo di noi sui social? – E dopo?

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Che fine fa quello che mettiamo di noi sui social? – E dopo?

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Quanto diciamo sui social?

Quanto diciamo sui social?

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VIDEO!

Quanto diciamo sui social?

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Quanto diciamo sui social?

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@needadebitcard

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Il Cyber – bullismo…

Il Cyber – bullismo…

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I social e il mondo del lavoro…

I social e il mondo del lavoro

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I social e il mondo del lavoro – Sì anche in Italia…

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I social e il mondo del lavoro – Le leggi

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I social hanno influenzato l’ambito della selezione del personale. Secondo una recente indagine, la maggior parte dei recruiters aziendali utilizzano informazioni tratte dalla community al fine di ricercare, verificare e completare le informazioni fornite dai candidati all’assunzione.

Ad es. in Finlandia l’attività di “indagine” in fase “pre-assunzione” su social è vietata. In Francia è invece consentita, tuttavia seguendo un principio di trasparenza: il principale deve informare prima del colloquio i candidati sull’attività di recruitement effettuata tramite i social. Negli U.S.A. l’attività di recruitement tramite internet è consentita, con alcune limitazioni; come quelle previste dal Social Media Privacy Act (legge californiana del 2013) che tutela la privacy dei lavoratori e degli aspiranti tali, ponendo un freno alla prassi delle imprese di chiedere ai soggetti indicati e-mail e password dei loro profili sui social network.

Da canto suo il lavoratore, deve essere conscio che l’uso dei social network lo espongono a rischi di controllo e di perdita di dati personali. La tutela del lavoratore sarà tanto più tenue, quanto maggiore è il grado di visibilità dell’informazione. Ad esempio, la foto pubblicata su uno spazio ad accesso libero sarà utilizzabile, senza che il lavoratore possa invocare il cd. segreto epistolare (art. 616 cod. pen)

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Non tutto è negativo…

I social per entrare nel mondo del lavoro

Qual è il problema principale per chi si trova a proporsi per un primo impiego?

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Creiamocela!

Esperienza…

I Social per entrare nel mondo del lavoro – Grafici?

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I social per entrare nel mondo del lavoro – Sviluppatori?

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I social per entrare nel mondo del lavoro – Non solo IT!

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I social per entrare nel mondo del lavoro – Ma è faticoso!

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Si è molto faticoso, ma…• oggi è molto più difficile entrare nel mondo del lavoro• oggi avete subito e (quasi) gratis delle potenzialità enormi.

Usatele!

Qualche risorsa

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http://bit.ly/magobelga http://bit.ly/RadioImmaginaria

http://bit.ly/ConnettiTesta http://bit.ly/SoftSkil

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Grazie e … in bocca al lupo!

federico@filacchione.it

@glamis http://filacchione.it