I Social media come lente per analizzare i processi sociali: il caso mafia capitale

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I SOCIAL MEDIA COME LENTE PER ANALIZZARE I PROCESSI SOCIALI Davide Bennato Università di Catania [email protected] @Tecnoetica

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I SOCIAL MEDIA COME LENTEPER ANALIZZARE I PROCESSI SOCIALI

Davide BennatoUniversità di [email protected]

@Tecnoetica

PERCHÉ I SOCIAL MEDIASONO SOCIOLOGICAMENTE INTERESSANTI?

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NATO • Perché sono abitati da un gran numero di persone

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NATO • Perché sono ricchi di processi sociali

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NATO • Perché producono una enorme quantità di informazioni

comportamentali

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NATO • Perché reinterpretano in chiave moderna processi

comunicativi e strategie relazionali classiche,modificandoli

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NATO • Perché sono un nuovo livello comunicativo che si

sovrappone ai comportamenti collettivi

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NATO • Perché possono essere considerati uno strumento per

guardare alla società

QUALI ASPETTI DELLA SOCIETÀMOSTRANO I SOCIAL MEDIA?

TUTTI GLI ASPETTI SOCIALI E CULTURALICHE COINVOLGONO LE PERSONE

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NATO • L’intolleranza

GEOGRAPHY OF HATEhttp://users.humboldt.edu/mstephens/hate/hate_map.html

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NATO • La partecipazione

REAL TIME ROMEhttp://senseable.mit.edu/realtimerome/

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NATO • I nuovi comportamenti sociali

SELFIECITYhttp://www.selfiecity.net/

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NATO • I flussi culturali (per esempio il turismo)

COLLECTIVE SENSING: TURISM IN ITALYhttp://www.collectivesensing.org/#/tourism-in-italy/

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NATO • La forma delle conversazioni online

MAPPING TWITTER TOPIC NETWORKhttp://www.pewinternet.org/2014/02/20/mapping-twitter-topic-networks-from-polarized-crowds-to-community-clusters/

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COSA HANNO MOSTRATO ISOCIAL MEDIA SULLA PRIMA FASEDELL’INCHIESTA MAFIA CAPITALE?

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• Periodo rilevazione1-31 dicembre 2014

• Piattaforma di rilevazioneKPI6.com

• I numeri

Tweet: 138.189

Utenti: 30.113

Retweet: 192.139

Utenti rewteeter: 36.428

Parole: 82.239

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• Parole più usate: tutti i protagonisti della vicenda

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• Utenti più attivi: bot, news aggregator

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• Utenti più retweetati: politica e attivismo in primo piano

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• Utenti per n. followers: informarsi, indignarsi, ironizzare

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I SOCIAL MEDIA SONO UNO STRUMENTO IN GRADO DIFORNIRE UNA CHIAVE DI LETTURA DEI PROCESSISOCIALI COMPORTANDOSI COME UNA MAPPA E – INQUANTO TALE – NON POSSONO CORRISPONDERE ALTERRITORIO

GRAZIE

DELL’ATTENZIONE

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• Davide Bennato insegna Sociologia dei processi culturali e comunicativi eSociologia dei media digitali presso il Dipartimento di Scienze Umanistichedell’Università di Catania.

• È stato docente per diverse università italiane: Roma “La Sapienza”, LUISS,Università di Siena, Università del Molise.

• È socio fondatore ed ex vicepresidente (2005-08) di STS-Italia SocietàItaliana di Studi su Scienza e Tecnologia e membro dl consiglio diAmministrazione di Bench s.r.l., spin-off dell’Università di Cataniaspecializzato in ricerche sociologiche e studi di mercato, dove si occupa disocial media analytics.

• I suoi interessi di ricerca sono relativi all’analisi dei comportamenti collettivinei social media, all’etica dei Big data, al rapporto fra tecnologia e valori, aimodelli di comunicazione scientifica e tecnologica in rete.

• È autore dei volumi Le metafore del computer. La costruzione socialedell’informatica (Meltemi, 2002), Sociologia dei media digitali (Laterza, 2011),Il computer come macroscopio (Franco Angeli, 2015).

• Fra i suoi contributi più recenti: (2010) voce La circolazione delle tecnologie,in XXI Secolo Enciclopedia Treccani, (2012) Etica dei social network. Valori ecomportamenti sociali in Facebook, (2014)The Open Laboratory: Limits andPossibilities of Using Facebook, Twitter, and YouTube as a Research DataSource (con F.Giglietto e L. Rossi), (2014) La dataveglianza di massa.Conseguenze etiche e relazionali delle scelte tecnologiche di Facebook (in“Pubbliche Intimità” a cura di G.Greco), (2014) Etica dei Big data. Leconseguenze sociali della raccolta massiva di informazioni (in “StudiCulturali”)

• È redattore del Dizionario di informatica, dell’ICT e dei media digitalidell’Enciclopedia Treccani (2013).

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• Davide Bennato Sociologia dei media digitali, Laterza, Roma-Bari, 2011

• Milioni di persone si informano e interagiscono fra loroattraverso l’uso di internet. Ognuno a suo modo partecipa allamessa in rete di notizie, ma anche alla trasformazione diquesti strumenti di comunicazione e di socializzazione. Blog,wiki, social network sono – soprattutto – strumenti di relazionesociale. Il web partecipativo costringe quindi a un profondoripensamento dei concetti classici della sociologia dellacomunicazione.

• Davide Bennato propone una analisi approfondita dei diversistrumenti e delle piattaforme note al grande pubblico, daFacebook a Youtube, ed esamina le conseguenze etiche esociali dell’uso delle nuove tecnologie.

• Il libro su internet

Sito

http://www.sociologiadeimediadigitali.it Facebook

http://www.facebook.com/sociologiadeimediadigitali

Twitter

http://twitter.com/mediadigitali

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• Davide Bennato Il computer come macroscopio, FrancoAngeli, Milano, 2015

• L'esplosione degli strumenti per la gestione dei big data e ladiffusione dei media digitali (Facebook, Twitter tra gli altri) sistanno traducendo in una sfida sempre più ardua alle nostrecapacità di comprendere la contemporaneità.

• Attraverso la metafora del macroscopio - il computer comestrumento in grado di visualizzare processi estesi nel tempo enello spazio - il libro mostra l'approccio che lega insieme lescienze sociali con le metodologie informatiche: la scienzasociale computazionale (computational social science).

• Partendo dalla descrizione dei programmi di ricerca (dallanetwork science alle digital humanities), che hanno contribuitoa integrare le scienze sociali con l'analisi computazionale, siarriva a impostare i problemi relativi alle conseguenze etiche

• La sovrabbondanza di dati è davvero un aiuto alla ricerca?Fino a che punto è legittimo usare archivi digitali checontengono informazioni sulla vita delle persone? Quali sono inuovi volti del controllo e della sorveglianza che questetecnologie portano con sé? Sono solo alcune delle domandesollevate dallo scenario socio-tecnologico attuale e a cui èchiamata a rispondere una nuova generazione di ricercatori.

• Sito

http://blog.francoangeli.it/neo/il-blog/

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