ATTENTI. . . ALLA MAFIA

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Copia omaggio 0,90 18/2004 Sabato, 30 Ottobre 2004 www.lanota7.it Sul sito puoi leggere e scaricare tutti i numeri del nostro giornale. Vieni a Visitarci! Il costo-contatto più conveniente ed efficace in tutti i centri della provincia di Siracusa La pubblicità su La mafiosità che gira nel consiglio comunale di Floridia non fa paura. Al massimo in quel posto la mafia fa ridere e spara raffiche di barzellette, per giunta neanche spinte. Non ci piace però la mediocrità politica che avviluppa il contesto. Se dobbiamo essere sinceri fino in fondo, non abbia- mo fatto affidamento, mai, fin da quando è stato chiamato al ruolo, sull’acume politico del sinda- co Rudilosso. Se dobbiamo essere ancor più sin- ceri avevamo esternato perplessità al suo Pigma- lione, Egidio Ortisi, quando pensava di dover lasciare il posto di sindaco di Floridia a quello che lui ci garantiva fosse “ uomo, onesto, corretto impiegato di banca, che saprà fare il sindaco do- po di me.” Insomma era chiaro che l’onorevole sindaco aveva scelto Rudilosso come suo suc- cessore, e non lo negava affatto. Poi la rottura, tra l’ex sindaco e il prescelto successore. I perché resteranno mistero, anche se è facile immaginare in linea generale cosa è accaduto. Il padre dice al figlio dove andare a ballare, magari in una bale- ra, mentre il giovinastro con tanti capelli in testa rifiuta per andare in discoteca. Cose della vita, da prendere con filosofia. Invece per il padre onore- vole scattava la collera di chi pensa di avere alle- vato e con sacrifici un figlio… degenere. Me- glio di noi l’on. Ortisi conosce la storia, special- mente quella dei latini, cioè dei cesari, anzi di Cesare e il figlio Brutus. Dopo averla insegnata a generazioni di studenti ora la dimentica, disappli- candone gli insegnamenti. I figli crescono, non ti riconoscono niente e se non ti danno qualche pugnalata insieme ai congiurati gli devi dire gra- zie. Ammesso che le cose a Floridia siano andate più o meno così, che c’entra la mafia. Uno al figlio può dire di tutto, se vuoi anche un “delinquente” nel senso corrente in famiglia, ma dargli del mafioso, solo perché ha sposato la fi- glia del più odiato vicino di casa è una esagera- zione. Nella fattispecie un grave errore politico che avvantaggia gli avversari dell’ex sindaco che ebbe la capacità, ricordiamolo, di mandare a casa l’intero consiglio comunale e saperne fare a meno – certo non soffrendone la lontananza o rimettendoci - per alcuni anni. Non abbiamo motivo alcuno di apprezzare quanto la giunta Rudilosso, ha prodotto fino ad ora. Non abbiamo mai ben considerato il suo modo di “ribaltare” le forze di sostegno, pur comprendendo che per lui si trattava e si tratta ancora di lotta per la soprav- vivenza. Per tornare al padre si potrebbe dire che il figlio andato via di casa per poter campare s’è messo con i primi che ha incontrato. Non abbia- mo apprezzato neanche il padre e il suo modo imperiale di considerare il rapporto filiale. Non abbiamo apprezzato neanche i componenti della famiglia che hanno agevolato supinamente i livo- ri del padre infuriato, anziché tentare di calmarlo. Queste cose le abbiamo fatte trasparire nei nostri articoli, ecco perché anche noi siamo stati intro- dotti nel girone dei… possibili fiancheggiatori del Rudilosso. Chi ci conosce sa perfettamente che amiamo la riflessione e la considerazione dei fatti della politica, aborriamo la collera e i colpi di testa anche quando vengono da ex sindaci che hanno sbagliato tutto nei rapporti con i suoi figli e con gli amici. Che c’entra la mafia con il consi- glio comunale di Floridia non lo comprendiamo ancora. A voler essere schietti e cattivi al massi- mo si può pensare che qualcuno possa aver avuto un tornaconto su qualche atto deliberato da quel- le istituzioni, ed è giusto discuterne, senza creare allarme perché gridare al lupo non giova a nes- suno. Si ricordi l’on Egidio Ortisi che esistono due modi di agevolare la mafia: nasconderne l’esistenza o dire che tutto quello che non ci pia- ce è mafia. Per riparare ai propri errori bisogne- rebbe prima ammetterli e non sfuggirli. ATTENTI. . . ALLA MAFIA Lentini – “ Ha fatto una cosa di cui vergognarsi” è la voce che corre negli ambienti politici di Lentini, d’ogni estrazione; centro destra in testa. “ Ha tolto 164.000 euro ai ragazzi della fondazione Pisano” chiariscono in coro negli uffici del palazzo. Il soggetto destinatario dell’azione è il sindaco Sebastiano Neri che per far cassa ha trovato l’escamotage di incamerare gli interessi, al tasso corrente e non quello ridicolo ricevuto dalle banca, “fruttati” virtualmente, per il Co- mune di Lentini come spese legali sborsate nella decennale causa contro gli eredi dell’ingegner Pisano che non intendevano rinunciare ai beni del “de cuius”. Il benefattore aveva lasciato negli anni ’70 tutti i suoi averi nel territorio del comune di Nervi e della città di Genova ( citiamo a memoria ndr ), oltre due miliardi di vecchie lire e arredi d’ogni genere. Alla somma si giunse anche al termi- ne di una vendita degli immobili ( qualcuno parla di quasi svendita ). Ov- viamente gli eredi avevano tentato in ogni modo legale d’ impedire che il lascito dello zio potesse finire in mano al Comune di Lentini, pertanto, intentavano una causa che li vedeva soccombere a favore dell’Ente che nel 1990, poteva entrare in possesso del lascito. I soldi venivano deposita- ti in banca di Lentini, al singolare tasso d’interesse prossimo allo zero, mentre, gli arredi ( mobili, argenteria, quadri e quant'altro contenuto nell’- abitazione del benefattore ) giungevano attorno al 1994 a Lentini e stipati alla rinfusa dentro poveri locali comunali preda della muffa. Continua a pag.5 >>> Il sindaco di Lentini, Neri ha deciso di prelevare dal lascito, gli interessi sulle spese legali EREDITA’ PISANO: UNA FONDAZIONE E UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA Non sarebbe stato un gesto nobile e adesso si chiede un’indagine per sapere di più s ’avvicinano le elezioni amministrative a Carlentini,e lo scontro si fa sem- pre più, duro fra opposizione e maggioranza. Ultimo in ordine temporale è l’attacco sferrato all’attuale sindaco Battaglia dal segretario dei DS , Nuccio Carnazzo, che prende posizione contro l’operare di questa amministrazione negli ultimi anni definendola “ fallimentare”. Il segretario diesse di Carlentini ha dichiarato che “ ciò che e’ sotto i nostri occhi deriva dal lavoro fatto dalle precedenti amministrazioni di centro-sinistra, che per forza di cose, si è con- cluso a parecchi anni di distanza rispetto all’avvio della programmazione ed al relativo finanziamento delle opere, certamente non sollecitato da questo Sinda- co, che invece non ha mai avuto alcuna collocazione politica certa”. Carnazzo pone ancora l’accento sul fatto che” Battaglia si è attribuito meriti non suoi come nel caso delle mura urbiche, progettate ed assegnate dalla precedente amministrazione del sindaco Sergio Monaco, che ha creduto non solo, nell'esi- genza di consolidamento, ma anche in un ritorno d’immagine per la cittadina, indotto proprio dalla rivalutazione di questa imponente opera muraria risalente a Carlo quinto.” Un Nuccio Carnazzo agguer- rito e alla ricerca di demolire il macigno elet- torale Mario Battaglia si sofferma nella elen- cazione delle cose che “ non apparterrebbero al lavoro svolto dall’amministrazione in cari- ca: “ ristrutturazione di tutte le scuole,del finanziamento della caserma dei carabinieri , del rifacimento del muro di cinta del cimitero e delle relative nicchie (circa 700), tutte opere programmate da precedenti amministrazioni di sinistra che l’attuale sindaco sta soltanto portando avanti anche, se si vuole, con qual- che ritardo ed approssimazione”. Continua a pag.3 >>> CARNAZZO (DS) CONTRO LE <<CHIACCHIERE >> DEL SINDACO BATTAGLIA A Carlentini dichiarazioni di fuoco che lasciano presagire la scesa in campo di vero campione Nuccio Carnazzo Seg.DS Carlentini LA VIGNETTA - Il rimpa- sto alla provincia non sarà un grande impasto. Si potrà fare al massimo una pizza, magari formato famiglia. Gli ingredienti ci sono tutti e il cuoco Bruno Marziano li vuole tutti, proprio tutti, dentro. La campanella del- l’Udeur , per l’occasione, potrà servire a chiamare il cameriere, quando dal forno, grazie alla pala scudocrocia- ta, uscirà la pizza Margheri- ta rimaneggiata per quel che vorrebbe il manuale della cucina casereccia. Una pizza Margherita da portare via dentro un box crescente in dimensioni e qualità, quello del gruppo Napoli - Marino - Saitta. E il limoncello del Presidente? [email protected] [email protected] Tel. 0931449410 Fax 0931446599 Pag. 2 Floridia: nuovi assetti per Rudilosso Pag. 2 Provincia: rimpasto avanti adagio Pag. 3 Lentini: DS contro Nello Neri Pag. 4 Lentini: trasparenza al comune Pag. 5 Francofonte: un libro di poesie edito dal comune Pag. 6 Augusta: arriva il commissario Piccione Pag.6 Melilli e Carlentini per il golf Sono 211 mila euro che lo Stato dovrà dare, come risarcimento del danno subito per ingiusta detenzione, circa 75 giorni di carcere per una vicenda d’appalti pilotati risalente al 1994. Pippo Gianni, deputato na- zionale dell’udc, oggi può dirsi riscattato oltre che “ soddisfatto e rimborsato”. Annuncia in pompa magna che quei sol- di non andranno a lui, ma, ai poveri bisognosi, probabilmente. Saranno devo- luti - lo dice lo stesso segretario pro- vinciale udc – in beneficenza. Già alla segreteria di via Po’ sono arrivate diverse “ telefonate d’adesione alla lista dei bisognosi” che godranno degli oltre quattrocento milioni del vecchio conio ( come dice Bonolis). Speriamo che tutti questi milioni di vecchie lire non vadano veramente in qualche paese del terzo mondo per arricchire qualche principe Bocassa di turno, e che l’onorevole ci ripensi, o ci pensi meglio e prima di far andare in visi- bilio l’Unicef, spenda qualcosa anche per i suoi amici di partito che da tem- po stringono la cinghia per la indisponi- bilità del governatore Cuffaro e del segretario regionale udc, onorevole eurodeputato Raffaele Lombardo. Insomma onorevole Gianni, lei avrà 3000 euro per ogni giorno di detenzione ingiusta. L’on. Nello Neri in un comizio di Giugno, si è trovato a parlare male di quelli che “sono stati nelle patrie galere”. Vuoi vedere che lo diceva per invidia? Pippo Gianni CLAMOROSO: FA GIA’ GOLA LA BENEFICENZA ANNUNCIATA L’on. Gianni risarcito con 3000 euro per ogni giorno di detenzione ingiusta Pag. 7 Tutto il calcio in Provincia

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Copia omaggio € 0,90 N° 18/2004 Sabato, 30 Ottobre 2004

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della provincia di Siracusa

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La mafiosità che gira nel consiglio comunale di Floridia non fa paura. Al massimo in quel posto la mafia fa ridere e spara raffiche di barzellette, per giunta neanche spinte. Non ci piace però la mediocrità politica che avviluppa il contesto. Se dobbiamo essere sinceri fino in fondo, non abbia-mo fatto affidamento, mai, fin da quando è stato chiamato al ruolo, sull’acume politico del sinda-co Rudilosso. Se dobbiamo essere ancor più sin-ceri avevamo esternato perplessità al suo Pigma-lione, Egidio Ortisi, quando pensava di dover lasciare il posto di sindaco di Floridia a quello che lui ci garantiva fosse “ uomo, onesto, corretto impiegato di banca, che saprà fare il sindaco do-po di me.” Insomma era chiaro che l’onorevole sindaco aveva scelto Rudilosso come suo suc-cessore, e non lo negava affatto. Poi la rottura, tra l’ex sindaco e il prescelto successore. I perché resteranno mistero, anche se è facile immaginare in linea generale cosa è accaduto. Il padre dice al figlio dove andare a ballare, magari in una bale-ra, mentre il giovinastro con tanti capelli in testa rifiuta per andare in discoteca. Cose della vita, da prendere con filosofia. Invece per il padre onore-vole scattava la collera di chi pensa di avere alle-vato e con sacrifici un figlio… degenere. Me-glio di noi l’on. Ortisi conosce la storia, special-mente quella dei latini, cioè dei cesari, anzi di Cesare e il figlio Brutus. Dopo averla insegnata a generazioni di studenti ora la dimentica, disappli-candone gli insegnamenti. I figli crescono, non ti riconoscono niente e se non ti danno qualche pugnalata insieme ai congiurati gli devi dire gra-zie. Ammesso che le cose a Floridia siano andate più o meno così, che c’entra la mafia. Uno al figlio può dire di tutto, se vuoi anche un “delinquente” nel senso corrente in famiglia, ma dargli del mafioso, solo perché ha sposato la fi-glia del più odiato vicino di casa è una esagera-zione. Nella fattispecie un grave errore politico che avvantaggia gli avversari dell’ex sindaco che ebbe la capacità, ricordiamolo, di mandare a casa l’intero consiglio comunale e saperne fare a meno – certo non soffrendone la lontananza o rimettendoci - per alcuni anni. Non abbiamo motivo alcuno di apprezzare quanto la giunta Rudilosso, ha prodotto fino ad ora. Non abbiamo mai ben considerato il suo modo di “ribaltare” le forze di sostegno, pur comprendendo che per lui si trattava e si tratta ancora di lotta per la soprav-vivenza. Per tornare al padre si potrebbe dire che il figlio andato via di casa per poter campare s’è messo con i primi che ha incontrato. Non abbia-mo apprezzato neanche il padre e il suo modo imperiale di considerare il rapporto filiale. Non abbiamo apprezzato neanche i componenti della famiglia che hanno agevolato supinamente i livo-ri del padre infuriato, anziché tentare di calmarlo. Queste cose le abbiamo fatte trasparire nei nostri articoli, ecco perché anche noi siamo stati intro-dotti nel girone dei… possibili fiancheggiatori del Rudilosso. Chi ci conosce sa perfettamente che amiamo la riflessione e la considerazione dei fatti della politica, aborriamo la collera e i colpi di testa anche quando vengono da ex sindaci che hanno sbagliato tutto nei rapporti con i suoi figli e con gli amici. Che c’entra la mafia con il consi-glio comunale di Floridia non lo comprendiamo ancora. A voler essere schietti e cattivi al massi-mo si può pensare che qualcuno possa aver avuto un tornaconto su qualche atto deliberato da quel-le istituzioni, ed è giusto discuterne, senza creare allarme perché gridare al lupo non giova a nes-suno. Si ricordi l’on Egidio Ortisi che esistono due modi di agevolare la mafia: nasconderne l’esistenza o dire che tutto quello che non ci pia-ce è mafia. Per riparare ai propri errori bisogne-rebbe prima ammetterli e non sfuggirli.

A T T E N T I . . . A L L A M A F I A

Lentini – “ Ha fatto una cosa di cui vergognarsi” è la voce che corre negli ambienti politici di Lentini, d’ogni estrazione; centro destra in testa. “ Ha tolto 164.000 euro ai ragazzi della fondazione Pisano” chiariscono in coro negli uffici del palazzo. Il soggetto destinatario dell’azione è il sindaco Sebastiano Neri che per far cassa ha trovato l’escamotage di incamerare gli interessi, al tasso corrente e non quello ridicolo ricevuto dalle banca, “fruttati” virtualmente, per il Co-mune di Lentini come spese legali

sborsate nella decennale causa contro gli eredi dell’ingegner Pisano che non intendevano rinunciare ai beni del “de cuius”. Il benefattore aveva lasciato negli anni ’70 tutti i suoi averi nel territorio del comune di Nervi e della città di Genova ( citiamo a memoria ndr ), oltre due miliardi di vecchie lire e arredi d’ogni genere. Alla somma si giunse anche al termi-ne di una vendita degli immobili ( qualcuno parla di quasi svendita ). Ov-viamente gli eredi avevano tentato in ogni modo legale d’ impedire che il lascito dello zio potesse finire in mano al Comune di Lentini, pertanto, intentavano una causa che li vedeva soccombere a favore dell’Ente che nel 1990, poteva entrare in possesso del lascito. I soldi venivano deposita-ti in banca di Lentini, al singolare tasso d’interesse prossimo allo zero, mentre, gli arredi ( mobili, argenteria, quadri e quant'altro contenuto nell’-abitazione del benefattore ) giungevano attorno al 1994 a Lentini e stipati alla rinfusa dentro poveri locali comunali preda della muffa.

Continua a pag.5 >>>

Il sindaco di Lentini, Neri ha deciso di prelevare dal lascito, gli interessi sulle spese legali EREDITA’ PISANO: UNA FONDAZIONE E UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA

Non sarebbe stato un gesto nobile e adesso si chiede un’indagine per sapere di più

s ’avvicinano le elezioni amministrative a Carlentini,e lo scontro si fa sem-pre più, duro fra opposizione e maggioranza. Ultimo in ordine temporale

è l’attacco sferrato all’attuale sindaco Battaglia dal segretario dei DS , Nuccio Carnazzo, che prende posizione contro l’operare di questa amministrazione negli ultimi anni definendola “ fallimentare”. Il segretario diesse di Carlentini ha dichiarato che “ ciò che e’ sotto i nostri occhi deriva dal lavoro fatto dalle precedenti amministrazioni di centro-sinistra, che per forza di cose, si è con-cluso a parecchi anni di distanza rispetto all’avvio della programmazione ed al relativo finanziamento delle opere, certamente non sollecitato da questo Sinda-co, che invece non ha mai avuto alcuna collocazione politica certa”. Carnazzo pone ancora l’accento sul fatto che” Battaglia si è attribuito meriti non suoi come nel caso delle mura urbiche, progettate ed assegnate dalla precedente amministrazione del sindaco Sergio Monaco, che ha creduto non solo, nell'esi-genza di consolidamento, ma anche in un ritorno d’immagine per la cittadina, indotto proprio dalla rivalutazione di questa imponente opera muraria risalente

a Carlo quinto.” Un Nuccio Carnazzo agguer-rito e alla ricerca di demolire il macigno elet-torale Mario Battaglia si sofferma nella elen-cazione delle cose che “ non apparterrebbero al lavoro svolto dall’amministrazione in cari-ca: “ ristrutturazione di tutte le scuole,del finanziamento della caserma dei carabinieri , del rifacimento del muro di cinta del cimitero e delle relative nicchie (circa 700), tutte opere programmate da precedenti amministrazioni di sinistra che l’attuale sindaco sta soltanto portando avanti anche, se si vuole, con qual-che ritardo ed approssimazione”.

Continua a pag.3 >>>

C A R N A Z Z O ( D S ) C O N T R O L E < < C H I A C C H I E R E > > D E L S I N DA C O B AT TA G L I A

A Carlentini dichiarazioni di fuoco che lasciano presagire la scesa in campo di vero campione

Nuccio Carnazzo Seg.DS Carlentini

LA VIGNETTA - Il rimpa-sto alla provincia non sarà un grande impasto. Si potrà fare al massimo una pizza, magari formato famiglia. Gli ingredienti ci sono tutti e il cuoco Bruno Marziano li vuole tutti, proprio tutti, dentro. La campanella del-l’Udeur , per l’occasione, potrà servire a chiamare il cameriere, quando dal forno, grazie alla pala scudocrocia-ta, uscirà la pizza Margheri-ta rimaneggiata per quel che vorrebbe il manuale della cucina casereccia. Una pizza Margherita da portare via dentro un box crescente in dimensioni e qualità, quello del gruppo Napoli - Marino - Saitta. E il limoncello del Presidente?

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Tel. 0931449410 Fax 0931446599

Pag. 2 Floridia: nuovi assetti per Rudilosso

Pag. 2 Provincia: rimpasto avanti adagio

Pag. 3 Lentini: DS contro Nello Neri

Pag. 4 Lentini: trasparenza al comune

Pag. 5 Francofonte: un libro di poesie

edito dal comune Pag. 6

Augusta: arriva il commissario Piccione

Pag.6 Melilli e Carlentini per il golf

Sono 211 mila euro che lo Stato dovrà dare, come risarcimento del danno subito per ingiusta detenzione, circa 75 giorni di carcere per una vicenda d’appalti pilotati risalente al 1994. Pippo Gianni, deputato na-zionale dell’udc, oggi può dirsi riscattato oltre che “ soddisfatto e rimborsato”. Annuncia in pompa magna che quei sol- di non andranno a lui, ma, ai poveri bisognosi, probabilmente. Saranno devo- luti - lo dice lo stesso segretario pro-vinciale udc – in beneficenza. Già alla segreteria di via Po’ sono arrivate diverse “ telefonate d’adesione alla lista dei bisognosi” che godranno degli oltre quattrocento milioni del vecchio conio ( come dice Bonolis). Speriamo che tutti questi milioni di vecchie lire non vadano veramente in qualche paese del terzo mondo per arricchire qualche principe Bocassa di turno, e che l’onorevole ci ripensi, o ci pensi meglio e prima di far andare in visi-bilio l’Unicef, spenda qualcosa anche per i suoi amici di partito che da tem-po stringono la cinghia per la indisponi- bilità del governatore Cuffaro e del segretario regionale udc, onorevole eurodeputato Raffaele Lombardo. Insomma onorevole Gianni, lei avrà 3000 euro per ogni giorno di detenzione ingiusta. L’on. Nello Neri in un comizio di Giugno, si è trovato a parlare male di quelli che “sono stati nelle patrie galere”. Vuoi vedere che lo diceva per invidia?

Pippo Gianni

CLAMOROSO: FA GIA’ GOLA LA BENEFICENZA ANNUNCIATA L’on. Gianni risarcito con 3000 euro per ogni giorno di detenzione ingiusta

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pag. 2 Sabato, 30 Ottobre 2004

Testata iscritta al Registro Stampa

Tribunale di Siracusa n°7 del 27 aprile2004

Redazione Piazza Adda

Siracusa Tel. 0931 449410 - Fax 0931 446599

Editrice ParoleDigitali Via Basento, 14 96100 Siracusa

direttore Gregorio Valvo

direttore responsabile

Anna Gloria Valvo

grafica: Enrico Valvo

Email [email protected]

[email protected]

Distribuzione: Duerreservizi & Comunicazioni

Stampa Arti Grafiche Fratantonio

Pachino (SR)

Gentile Direttore,

Ottimisticamente il Suo giornale, con un articolo sulla prima pagina del n° 17\04, ipotizza nella mancanza di conoscenza, e non di democrazia, la causa della clamorosa brutta figura che il Comune di Priolo Gargallo sta facendo in questi giorni nei con-fronti dell’opinione pubblica, speriamo solo provinciale. Purtroppo, la realtà fa strage della Sua presunzione d’innocenza; intanto, la proposta del nostro gruppo di consen-tire la registrazione sonora (a cura del Comune) delle sedute del Consiglio comunale è stata bocciata dalla nuova maggioranza del Sindaco Toppi nella seduta del 21\10 u.s. Non Le saprei precisare le motivazioni, se non la paura di allargare la platea di coloro che ad ogni Consiglio comunale, da qualche tempo, assistono divertiti alla totale paralisi e al silenzioso imbarazzo degli esponenti di questa improbabile mar-mellata politica che sostiene il Sindaco: per consentire quello che altrove è semplice routine, hanno preteso una proposta di modifica al regolamento, che comunque hanno bocciato. Ma, il fatto più clamoroso, che coniuga i due desolanti aspetti dell’ignoran-za e dell’arroganza, è stata la bocciatura dell’altra nostra proposta, ovviamente pro-vocatoria, di consentire la ripresa diretta televisiva delle adunanze. Anche in questo caso la pretesa della modifica del regolamento faceva a pugni con la libertà di stam-pa, garantita dalla Costituzione ma anche, più modestamente, dallo Statuto del Co-mune, che pleonasticamente attribuisce al Presidente del Consiglio comunale la fa-coltà di consentire le riprese. Il commento meno desolante, quando gli abbiamo fatto notare la totale ignoranza dello Statuto del Comune presso il quale ricoprono il ruolo di consiglieri, è stato: “poteva dircelo prima”. Non creda di poter agire sulla leva del-l’orgoglio ferito, non speri nel rossore del pentito, ansioso di ricostruire la propria credibilità istituzionale; forse nemmeno ci ascoltano, convinti come sono di avere ancora una volta schiacciato la testa alle opposizioni con la forza dei numeri, senza rendersi conto di essere ormai additati come l’esempio della cialtroneria.

Cordiali Saluti Felice Pepe (Consigliere comunale DS-PROGRESSO PRIOLESE)

La scorsa settimana, il fondo titolato “ Hanno ammazzato l’articolo 21” rife-riva la stranezza di un Consiglio comunale ( quello di Priolo Gargallo ) che discuteva e valutava di autorizzare la stampa a registrare e mostrare ai cittadini i momenti dei suoi lavori in seduta pubblica. Come se non esistes-se già l’articolo 21 della Costituzione italiana a garantire che “la stampa non ha bisogno di autorizzazioni…” Ma non tutti sono disposti ad “uccidere” l’articolo 21 a Priolo, come si evince dalla lettera che un consi-gliere comunale ds (Felice Pepe) ci ha fatto avere per posta elettronica.

P R I O L O : P E R L ’ A R T I C O L O 2 1 … < < U N A S T R A G E > >

E’ stato annunciato dall’assessore al Bilancio Renato Marino PROVINCIA: SPORTELLO UNICO DEI TRIBUTI

S i r a c u s a - T r a n o n m o l t o a l l a P r o -v i n c i a r e g i o n a l e d i S i r a c u s a p o -t r e b b e e s s e r e a t t i v a t o u n o s p o r t e l -l o u n i c o d e i t r i b u t i , p e r m e g l i o r i s p o n d e r e a l l e e s i g e n z e d e i c i t t a -d i n i c h e o g g i v i v o n o e s p e r i e n z e d i s i n g o l a r i l u n g a g g i n i b u r o c r a t i c h e c h e s p e s s o s i t r a m u t a n o i n d a n n o p e r s o n a l e . P e n s i a m o d i r e a l i z z a r e “ u n a v e r a r i v o l u z i o n e i n q u a n t o a d e f f i c a c i a e d e f f i c i e n z a “ , h a d i c h i a r a t o l ’ a s s e s s o r e p r o v i n c i a l e a l B i l a n c i o e v i c e p r e s i d e n t e d e l l a P r o v i n c i a d i S i r a c u s a R e n a t o M a -r i n o . S i t r a t t e r e b b e d i m e t t e r e i n m a r c i a u n o s t r u m e n t o , l o S p o r t e l -l o U n i c o d e i T r i b u t i , i n l i n e a c o n l a p o l i t i c a p r o g r a m m a t a e r e a l i z -z a t a d a l l ’ a m m i n i s t r a z i o n e d e l P r e s i d e n t e B r u n o M a r z i a n o c h e s i

p r e f i g g e d i a t t u a r e q u e l l e m e t o d i -c h e c h e a v v i c i n a n o l ’ e n t e p u b b l i -c o a l c i t t a d i n o c o n s t a n d a r d r i -s c o n t r a t i a l i v e l l o n a z i o n a l e e d e u -r o p e i . N e i g i o r n i s c o r s i è s t a t o a v -v i a t o l ’ i t e r , i n u n a c o n f e r e n z a d i s e r v i z i o d e i d i r i g e n t i d e l l ’ E n t e , q u i n d i , f r a q u a l c h e s e t t i m a n a s a r à p r o n t o i l p r o g e t t o d i s e m p l i f i c a -z i o n e c h e c o m p r e n d e r à l e n u o v e p r o c e d u r e e l a n u o v a o r g a n i z z a z i o -n e . S a r à i n d i s p e n s a b i l e l a c o l l a b o -r a z i o n e d e l p e r s o n a l e i n t e r n o a l l ’ E n t e d i V i a M a l t a , c h e “ h a d i m o -s t r a t o i n q u e s t i a n n i – d i c e M a r -z i a n o - u n a f o r t e d i s p o n i b i l i t à a c o l l a b o r a r e p e r i l c a m b i a m e n t o d e l l a m a c c h i n a b u r o c r a t i c a a n c o r a n o n r i s p o n d e n t e a l l e m o d e r n e e s i -g e n z e r i c h i e s t e d a l c i t t a d i n o . ”

Floridia - Il giorno dopo l’accusa di mafia dell’onore-vole Ortisi rivolta alla maggioranza che ha approvato il PRG, la solidarietà incassata dalla giunta Rudilos-so dalla quasi totalità del mondo politico, compresi coloro che non apprezzano l’operare della giunta Ru-dilosso - Di Mauro - Battello, si pensa già a ripartire con una nuova amministrazione. L’operazione PRG ha, di fatto, sovvertito ogni schieramento po-litico esistente a Flori-dia, cambiando ogget-tivamente i cardini su cui poggiava l’ammi-nistrazione Rudilosso. Forza Italia inspiega-bilmente s’è tirata fuori, con l’assessore Giuseppe La Rocca che si è dimesso il giorno dopo “il fattac-cio”. Perché l’assesso-re ai lavori pubblici ha rassegnato le dimissio-ni è stato chiaro a tut-ti: non perché deluso dall’amministrazione, ma, per “ordine” dei consiglieri Tiziana Bordonaro, Antonia Sarcià e Vito Vona che hanno sentito la tromba della ritirata che giungeva da Siracusa. Ora, in amministrazione entre-ranno tre nuovi assessori come la logica degli accadi-menti politici recenti di Florida impone. Si sentono

già negli ambienti politici i nomi dei “candidati am-ministratori”. Ivana Caramma, indipendente di marca democratica cristiana (Foti - Nicita - Brancati per dirla chiaramente) avrebbe indicato Angelo Mazza-rella assessore. Il consigliere neo acquisito da Rudi-losso, Ugo Tomasella di AD ( Ciccio Napoli, Marino, Saitta ) dovrà indicare l’assessore di ”area tematica”

a giorni. Un posto in giunta avrà anche colui che indicherà il consi-gliere Alessandro D’A-more ( solitario ex An ). Gli assessori oggi in quota Ds, lasceranno “ per fine turno” ad altri due che il partito deci-derà ma non si esclude che qualcuno possa suc-cedere a se stesso. L’-opposizione oggi conta solo sui tre consiglieri di PF, Sebastiano Raele, Emanuele Faraci e An-tonio Caccamo; sui tre forzisti che hanno la-sciato in questi giorni la maggioranza senza una

vera dichiarazione politica. In posizione neutra si vedono: il consigliere Antonino Merlino, ex forse ancora FI, Alessandro Getullio e Andrea Giuffrida che pur della Margherita si dissociano dalla Primave-ra di Ortisi.

Giunta e consiglio comunale con nuovi schieramenti

F L O R I D I A : N U O V I A S S E T T I P E R I L S I N D A C O R U D I L O S S O

E’ stata una prova generale di r impasto quella dello scorso sabato in via Tripoli. Si doveva impastare, o meglio rimpasta-re l’amministrazione provinciale di Bru-no Marziano, invece si è parlato di don-ne: democristiane, ovviamente. Le prime donne. Non facevano più scandalo a ve-derle in una giunta provinciale come ac-cadeva appena la scorsa estate. La riu-

nione non è stata sui nomi, ma sulle vo-lontà. Un percorso politico nuovo con uomini nuovi, pare sia stata la parola d’ordine della giornata del centro sini-stra siracusano. Non si è detto del troppo peso in giunta della Margherita, quindi non s’è parlato di rami da tagliare ( Grande o Butera), Non s’è detto niente del futuro del Verde Enzo Perez che la-

scerà il posto libero per un assessore dell’Italia dei valori. Non si è fatto ne-anche una volta il nome del nuovo asses-sore possibile (Michele Oliva) sponso-rizzato dai democristiani. E’ stato il si-lenzio assenso dei comunisti italiani, quelli doc, l’atto più atteso e apprezzato della serata. Respinto il silenzioso attac-co alla vicepresidenza detenuta da AD,

perché pare che qualcuno avesse pensato ad uno scambio con il vertice al Gal Le-ontinoi. Ora si potrà andare avanti, ma, con la certezza che ognuno ha lavato i peccati , ovviamente, non i suoi, ma, de-gli altri componenti del centro sinistra della provincia di Siracusa. Infatti , i peccati sono come i panni: quindi si cambiano e si lavano in famiglia.

P R O V I N C I A : R I M PA S T O AV A N T I T U T TA . . . A D A G I O R e s t a s e m p r e l ’ a r g o m e n t o p o l i t i c o d e l g i o r n o

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pag. 3 Sabato, 30 Ottobre 2004

Tel. (0931) 464600 Fax. (0931) 464611

D: Ingegner Accardi, come Presidente Provinciale dell’-ANCE ( associazione naziona-le costruttori edili ) che giudi-zio dà del DURC che sarà ope-rativo tra qualche mese? R: l’istituzione del DURC ed il fatto che lo stesso deve essere rilasciato dalla Cassa Edile, fa parte delle iniziative portate avanti dall’Associazione degli Imprenditori edili della Provin-cia di Siracusa unitamente alle strutture nazionali e regionali della nostra categoria. D: Con il DURC avviene una forte selezione delle imprese impegnate nel settore edile e le stesse imprese, in rapporto alla loro regolarità, saranno segna-late in un albo nazionale. Que-sta selezione può creare qual-che difficoltà all’associazione che lei rappresenta? R: E’ vero il contrario. L’ as-sociazione degli imprenditori edili si rispec-chia nell’impostazione data dal Presidente Nazionale dell’Assindustria Luca Cordero di Montezemolo esplicitata, anche, nell’assem-blea che si è tenuta la settimana scorsa a Sira-cusa. Siamo fortemente interessati a che nel mercato economico s’affermino le imprese che investono, che rispettano i contratti e che siano in regola con i versamenti contributi ed assistenziali. L’associazione degli Imprenditori edili ritiene fondamentale la qualificazione delle imprese per evitare la concorrenzialità basata sul non rispetto delle leggi e dei contratti. Da questo punto di vista il DURC contribuirà a sostenere la nostra posizione. D: Perché è importante, che sia stata indivi-duata nella Cassa Edile la sede per il rilascio del DURC? R: Anche questa è stata una rivendicazione dell’ANCE e delle Organizzazioni Sindacali. Teniamo conto che la Cassa Edile, che per quest’attività si rapporterà in maniera organi-ca con L’INPS e L’INAIL, è una struttura di-retta di tipo paritetica, che rappresenta parti sociali( imprenditori e sindacati) ed è attrez-zata per fare questo servizio alle imprese ed ai lavoratori. D: Oltre alla selezione delle imprese Edili e la lotta al sommerso ed al lavoro in nero perché

è stato importante in ogni modo individuare una sede unica per il rilascio del DURC? R: Tenga conto che, oggi un’impresa, per ave-re un certificato di regolarità contributiva, si deve rivolgere a tre Enti differenti: Cassa Edi-le, INPS ed INAIL. Tre sportelli, quindi le relative trafile. Con il DURC si mettono le imprese nelle condizioni di rivolgersi ad un unico sportello. Anche questo diventa un mo-do come rendere meno burocratica la vita alle imprese sane che si vogliono confrontare con il mercato in maniera corretta. D: Lei ritiene che c’è consapevolezza piena da parte delle Imprese, delle committenti pubbli-che e private e dei consulenti su quello che introduce l’Istituzione del DURC, anche dal punto di vista del mercato del lavoro e dell’e-conomia nella realtà della nostra provincia ? R: Domanda più che legittima, da questo pun-to di vista sia l’associazione degli imprendito-ri edili che, penso anche quella delle Organiz-zazioni Sindacali unitamente alla Cassa Edile nei prossimi giorni e mesi, insieme,oppure ognuno per conto proprio, dovranno mettere in campo delle iniziative per socializzare al mas-simo il DURC per farlo vivere ai soggetti inte-ressati. Noi siamo dell’opinione che il DURC deve essere vissuto come uno strumento non solo di regolarità ma anche di legalità della nostra economia.

Siracusa - Nel 2005 il documento unico di regolarità contributiva (DURC) entrerà an-che nella vita delle aziende edili della provincia di Siracusa. E’ un servizio prezioso che snellirà di fatto il rapporto tra aziende private del settore e gli enti che fino ad oggi hanno gestito la titolarità dei contributi versati. Non più, come oggi, tre sportelli da visi-tare, per richiedere la certificazione di regolarità, ma uno solo per tutti. Ecco come la pensa sull’argomento l’ingegner Aurelio Accardi, presidente provinciale dell’ANCE.

A t t e s a l ’ i n t r o d u z i o n e d i q u e s t a n o v i t à p e r m o l t i i m p r e n d i t o r i d e l s e t t o r e e d i l e

I COSTRUTTORI EDILI: << IL DURC CI VOLEVA>>

Venerdì mattina acque agitate al comune da parte del “Comitato delle Antenne Fuori città” Il sindaco Neri si è incontrato e si è scontrato con le persone che temono l’installazione della antenna Vodafone di via Mattarella. “La legge è legge e deve essere rispettata” ha detto Neri, poi è arrivato anche lo scontro con Agostino Guer-cio che da pro sindaco lo scorso anno aveva im-pedito l’installazione dell’antenna di via Verdi. C’era sul tavolo un documento dei DS. Questo: I Democratici di Sinistra di Lentini esprimono forte preoccupazione per la deriva anti-democratica ed anti-ambientalista che sta metten-do in essere il Sindaco Neri e la Sua Giunta. Otto mesi fa il Commissario Straordinario approvò un Regolamento Comunale per la collocazione delle Antenne per la Telefonia Mobile che prevedeva la loro collocazione fuori del centro abitato. Quel regolamento era il risultato della mobilitazione di migliaia di cittadini e dei comitati” Antenne fuori

dalla Città” Il Sindaco Neri, evidentemente affetto da una sordità istituzionale, incompatibile con la sua carica, invece, non sembra molto interessato alla salute dei suoi concittadini, alla tutela dell’-ambiente, ad un rapporto rispettoso e democratico con i lentinesi. Mentre, emette comunicati stampa su trattative avviate da altri e tanti mesi fa, di fat-to, sta permettendo alla Vodafone di installare un’antenna di telefonia mobile in Via Pier Santi Mattarella. I democratici di Sinistra chiedono al Sindaco atti concreti per evitare l’installazione dell’Antenna nella Via Pier Santi Mattarella e nel centro abitato. I democratici di Sinistra sono al fianco dei cittadini e del comitato “Antenne fuori dalla città”e si batteranno democraticamente per la difesa della salute e dell’ambiente. I Democra-tici di Sinistra chiedono il pieno rispetto del rego-lamento comunale sull’installazione delle Anten-ne e s’impegnano a sostenere le iniziative del co-mitato e dei cittadini a tutti i livelli.

I l s indaco Ner i ha fa t to r inviare i tempi de l l ’ ins ta l lazione I DS SI SCHIERANO CON<< ANTENNE FUORI CITTA>>

La Vodafone al larma i cit tadini di una zona del centro

I DS di Lentini richiamano alle proprie respon-sabilità di governo il sindaco di Lentini e la propria giunta. In sostanza chiedono di risolve-re alcuni problemi impellenti ,come quello del-l’assistenza agli anziani. La richiesta parte con un documento ufficiale emesso dal direttivo che si è riunito giovedì sera nella sede di piazza Regina Elena. Il tono del documento ds appare voler dare distinzione tra ruoli di governo e quelli dell’ opposizione , quindi, mira certa-mente a sgombrare il campo da possibili illazio-ni di “atteggiamenti comprensivi o sconti di stagione” nei confronti del sindaco di Lentini. “Il 31 ottobre scade il servizio per l’assistenza domiciliare agli anziani. I democratici di Sinistra chiedono al Sindaco di Lentini ed alla Sua Giunta di non interrompere il servizio e di utilizzare tutti gli strumenti amministrativi per raggiungere que-

st’obiettivo. I democratici di Sinistra ricordano, a chi non vuole sentire, che in democrazia ognuno esercita il ruolo che gli è stato assegnato dagli elettori ed ognuno, per il ruolo che gli è stato assegnato, si deve assumere le proprie responsa-bilità politiche ed amministrative. C’è chi gover-na e c’è chi ha il compito del controllo degli atti amministrativi nella sede deputata che è il Consi-glio Comunale. Chi governa non può pensare di scaricare le proprie responsabilità su coloro che sono all’opposizione. Da sempre i Sindaci di Lentini, anche quando erano in minoranza nel Consiglio Comunale, si sono assunti le proprie responsabilità e senza vittimismo hanno cercato di risolvere i problemi dei cittadini e della Città. Chiediamo, noi Ds, al Sindaco Neri d’ essere anche lui all’altezza del proprio compito.

Il Comitato Direttivo dei DS di Lentini

LENTINI: DS NIENTE “SCONTI” PER IL SINDACO NERI

Un documento della quercia richiama al dovere l’amministrazione

Il segretar io dei Ds di Carlentini affer-ma inol tre che “un caso ecla tante è ve-nuto dalla gest ione del l’assegnazione dei 60 a l loggi popolari (anche quest 'o-pera f inanziata precedentemente) che é sta ta poco opportuna al punto che di-versi a l loggi r isul tano ancora occupati abusivamente senza che negli s tessi vi sia energia elet t rica erogata.” A sent ire lo sfogo del g ià amministratore Carnaz-zo i l sindaco at tuale Battaglia “ non sarebbe in grado di presentare i suoi frut ti or iginal i del l ’amministrare la ci t -tà che da a lt r i ha avuto lustro e r icono-scimenti ol t re che effe t tive proget tazio-ni lascia te in mano sue ai suoi collabo-rator i “ Il dot tor Nuccio Carnazzo si

chiede e chiede a l sindaco di Carlentini di parlare di una “ vergognosa incom-piuta, la via Eschilo, se non delle ro-tonde, fontane e crocevia a t tuate non con f inanziamenti s ta ta li o regiona-li ,ma, con i mutui che peseranno sem-pre più sul le casse comunali e quindi sui car lent inesi . Stoccate a raff ica fina-le di Carnazzo sul “fantomatico campo da golf, sul l’opif ic io in contrada Cri-siula , per il quale la giunta Battagl ia ha dato in comodato d’uso i l terreno ad una dit ta . “Scriva – f inisce Carnazzo – che aspet t iamo r isposta, con ansia, dal sindaco Battagl ia che tut to può, magari sul prossimo numero del suo giornale”

Gregorio Valvo

LE <<CHIACCHIERE >> DEL SINDACO BATTAGLIA Dalla Prima

Pachino – C’è pace nell’area e nella maggioranza. Una calma che ha prodotto risultati nell’aula del Consiglio comunale che ha esaminato e approvato gli equilibri di bilancio. Secondo le aspettative af-frontare il consuntivo 2003 doveva essere una sof-ferenza per l’amministrazione attiva, invece, nono-stante tutto l’argomento è passato anche se con la preoccupazione e la raccomandazione dei revisori dei conti. Le cose non vanno , bene, ma neanche

tanto male. Si dovrebbe risparmiare sul personale. Le spese relative ai dipendenti, infatti, appaiono incrementate notevolmente come quelle dei servizi resi. Adesso gli sguardi dovranno essere puntati alla cosiddetta “progressione verticale” che rischia di fornire all’ente tanti saldati trasformati in genera-li. Ovviamente parlando di stipendi e non di capaci-tà. Ma la “progressione”non prende solo Pachino, bensì tanti altri comuni della provincia.

PACHINO – ATTENTI AI SOLDATI-GENERALI DELL’ENTE

Sortino – Il sindaco Orazio Mezzio si dice soddisfatto di come procede il suo “ricercare una salda maggioranza.”. Osten-ta sicurezza, dimostrando così di aver su-perato ogni scoglio politico. In tempi in cui la politica a Sortino non è più appannaggio dei partiti, Mezzio deve solo far emergere la sua “intelligenza spaziale” ( quella che di solito avevano gli antichi naviganti ) e cercare anche dove non ci sono gli spazi da consegnare ai membri della sua futura mag-gioranza. I soli quattro assessori che oggi si ritrova in giunta dopo le divergenze avu-te con, altri rappresentano per lui un van-

taggio. La possibilità che offre d’imbarcare due nuovi collaboratori, apre ogni possibile ricomposizione della crisi. Mezzio è diven-tato, nel corso degli anni, un esperto mari-naio della politica, riuscendo spesso a ve-nir fuori dalle secche e a cavalcare onde anomale, senza mostrare patemi d’animo. Quindi, se dice che antro la prossima setti-mana avrà una maggioranza pronta a soste-nerlo nel prosieguo del tracciato ammini-strativo, siamo disposti a credergli sulla parola. Ci preoccupa solo del tracciato po-litico e della sua qualità. Ma questo ormai conta poco, abbiamo detto.

Il sindaco annuncia di avere una maggioranza e aspetta gli assessori

SORTINO: QUASI FINE DEL TRAVAGLIO AMMINISTRATIVO PER MEZZIO

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pag. 4 Sabato, 30 Ottobre 2004

Dalla ricerca ERG nasce Diesel One, un prodotto altamente innovativo capace di soddisfare le esigenze degli automo-

bilisti più evoluti e attenti alle prestazioni, al mantenimento dell’efficienza del motore e al rispetto per l’ambiente. La pre-

senza di uno speciale pacchetto di additivi polifunzionale previene la formazione di depositi all’interno del sistema di i-

niezione; con l’uso del gasolio tradizionale, a causa di una combustione incompleta, possono formarsi dei residui all’in-

terno del motore con ripercussioni negati- ve sull’efficienza delle prestazioni nel

tempo. Questo sia per i motori di vecchia che di nuova generazione. Diesel One

permette un utilizzo più efficiente dell’e- nergia sviluppata dalla combustione ridu-

cendo il ritardo fra l’iniezione di gasolio in camera di combustione e la sua accen-

sione. Questa azione consente al motore di esprimere, da subito, maggiore ener-

gia, potenza e minori vibrazioni meccani- che. Tutto ciò grazie alla presenza di prin-

cipi attivi che portano circa a 55 il numero di cetano del gasolio. Il pacchetto di addi-

tivi svolge ulteriori molteplici funzioni: limi- ta la formazione di schiuma nel serbatoio

al momento del rifornimento, evita le emulsioni del prodotto con l’acqua eventualmente presente sul fondo del serbatoio

dell’autovettura, protegge le parti metalliche del sistema di alimentazione da processi corrosivi, mantenendone le carat-

teristiche originarie, inoltre inibisce l’ossidazione naturale del carburante. L’avanzata formulazione e la conseguente mi-

gliore combustione permette a Diesel One di abbattere alcune emissioni nocive, in particolare ossido di carbonio, idro-

carburi incombusti e particolato grossolano con una riduzione dell’impatto ambientale. Il nuovo prodotto affiancherà il

diesel tradizionale e sarà disponibile entro novembre su 500 punti vendita ERG che saliranno ad 800 entro la fine del

2004, per raggiungere il completamento dei 1.000 punti vendita previsti nella prima parte del 2005.

N a s c e D i e s e l O n e , i l g a s o l i o p e r a u t o t ra z i o n e d i

n u ova g e n e ra z i o n e D i e s e l O n e : o l t re i l s o l i t o d i e s e l

Il consigliere comunale Elio Magnano (PRC) con una interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio comunale e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lentini ha chiesto di sapere se è stato rispettato il volere del DPR n.118/2000 che fa obbligo ai comuni, e più in generale alle Am-ministrazioni pubbliche, di istituire “l’albo dei soggetti, comprese le persone fisiche, cui sono stati erogati nel corso degli anni contributi, sovven-zioni, crediti, sussi-di e benefici di na-tura economica” a carico del bilancio comunale e di prov-vedere al suo ag-giornamento annua-le (art. 1). L’albo può essere consul-tato da ogni cittadi-no e che le Ammi-nistrazioni devono assicurarne la mas-sima facilità di ac-cesso e pubblicità (art. 1, comma 2°) e le Amministrazioni devono provvedere all’informatizzazione dello stesso, consentendone l’accesso gratuito, anche per via telematica (art. 2), Magnano chiede al Sindaco del Comune di Lentini per sapere: se l’Ammini-strazione comunale ha osservato, ed in che mi-sura, gli obblighi previsti dal DPR in questione e in caso contrario, come e quando intende far-lo. Il consigliere Elio Magnano chiede, inoltre, di sapere dal Sindaco Neri “come intende ga-rantire l’imparzialità, la trasparenza e la pubbli-

cità degli atti amministrativi, che hanno costitui-to, aspetti rilevanti del suo programma ammini-strativo” Secondo quanto scrive Magnano, “ L’opinione pubblica più avvertita chiede, per la verità da anni, che il Comune stabilisca regole chiare e vincolanti, per disciplinare, in modo efficace ed imparziale, l’affidamento degli inca-richi professionali, degli appalti di opere pubbli-

che e di servizi, gli acquisti di beni e servizi, l’erogazio-ne di sussidi e con-tributi di varia natu-ra. Ciò, per assicu-rare pari opportuni-tà alle associazioni, alle società, agli operatori commer-ciali, agli imprendi-tori, ai professioni-sti, a tutti i cittadi-ni, senza bisogno di avere santi in para-diso “. Al sindaco Neri il vice presi-dente del consiglio

Magnano chiede ancora “ se non ritenga, utile, per consentire al cittadino di esercitare un effi-cace controllo democratico dell’azione ammini-strativa, rendere pubblici, anche attraverso il sito Internet del Comune, l’elenco dei soggetti, anche persone fisiche, che ricevono benefici di natura economica o beni e servizi da parte del Comune o che con esso intrattengano rapporti di natura commerciale”. L’argomento sarà trattato probabilmente già nel prossimo consiglio comu-nale di Lentini.

Lo chiede con una interrogazione il consigliere Magnano, sui contributi erogati a privati

LENTINI: ESISTE TRASPARENZA AL COMUNE?

FRANCOFONTE – Una raffica di interpellanze dirette al sindaco, Castania e al presidente del Consiglio comunale di Francofone, Giovanni Di Maiuta, sono state pre-sentate a firma congiunta da cinque consiglieri comunali dell’opposizio-ne ( Tuccio Giuffrida, Pippo Todaro, Salvo Za-garella ed altri ) in rela-zione ad alcune proble-matiche che si agitano da tempo nel centro franco-fontese. I cinque chiedo-no in ogni come intende affrontare e risolvere i casi citati l’amministra-zione in carica. Ecco in sintesi gli argomenti trattati dagli interroganti: cosa intende fare l’amministrazione comunale per rendere fruibile l’Auditorium del plesso San Fran-cesco attualmente inagibile e considerata la rile-vanza che ha nella didattica e nella cultura? La

problematica connessa alla realizzazione delle infrastrutture necessarie a rendere utilizzabili le zone artigianali e industriali previste nel Prg come sarà risolta? La riduzione degli estimi catastali dei

fabbricati di Francofone, che costringe i cittadini fino ad oggi a pagare balzelli spropositati rispetto ad altri comuni sarà presa in consi-derazione? I cosiddetti “bacinetti collinari “ per la raccolta di acqua saranno mai realizzati? Finiranno i disservizi che si registrano sul cimitero comunale di Francofonte? Perché sono stati interrotti i lavori di pavimentazione in via Pe-

trarca? I consiglieri dell’opposizione hanno pre-sentato su questi argomenti ben sei distinte inter-pellanze e pertanto attendono risposta da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sinda-co Giuseppe Castania.

FRANCOFONTE: CON 6 INTERPELLANZE SI SVEGLIA L’OPPOSIZIONE

Zagarella, Todaro - Giuffrida

Lentini - Due ospiti illustri per l’inaugura-zione della nuova sede Confartigiana-to di via Ric-cardo da Lenti-ni. Il presiden-

te provinciale dell’associazione Giovanni Di Rosa e il referente zonale Salvatore Ferraro, nel corso dell’inaugurazione avvenuta martedì sera, si sono

detti pronti ad operare sulla scena dell’artigianato nel triangolo Lentini, Carlentini, Francofonte. Una foto, purtroppo non di qualità, ci è giunta in reda-zione per mostrare insieme il sindaco di Lentini Neri e il presidente del Gal Leontinoi Enzo Pupil-lo. Nel corso dell’incontro si sarebbe rafforzata l’alta considerazione che i due ex avversari candi-dati a sindaco lo scorso giugno hanno acquisito l’un dell’altro. << Se son rose fioriranno>>, si è detto, << meglio ancora se margherite >> avrebbe detto Pupillo al sindaco di Lentini, che oggi si dice sia alla ricerca di una forte collocazione partitica.

NERI E PUPILLO “ARTIGIANI” DELLA POLITICA

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Dalla Prima

pag. 5 Sabato, 30 Ottobre 2004

Francofonte - Chi l’ha detto che la poesia debba abitare solo a Lentini? Chi ha detto che solo il comune di Lentini debba spon-sorizzare libri di poesie? Da questi interrogativi, probabil-mente, è nato il progetto “ Pa-role Sommesse” voluto dall’associa-zione francofontese “8 marzo”. Tutte donne, quindi, in grado di apprezzare, maggiormente, sen-timenti decantati in versi. Sarà il comu-ne a permettere la stampa e la distribu-zione gratuita della raccolta di tutte le poesie che lo scorso maggio trovarono luce nel concorso locale “Parole Sommerse”. Prima tra le poetes-se che nel concorso ha trovato riconoscimento è stata la stu-dentessa del liceo classico “ Gorgia” Giusy Tuzza, 18 anni,

di Francofonte con tanta voglia di “ scrivere sentimenti ed emo-zioni”. La studentessa ha rice-vuto il primo premio per la sua poesia “ Mai Più”, e successiva-mente è stata tra le finaliste di un affermato premio internazio-

nale di poesia per la sua raccolta “sensazione”, 23 c o m p o n i m e n t i , aventi al centro l’uomo. A Franco-fonte la poesia premiata di Giusy ( Mai Più) sarà la prima a trovare posto nel libro che uscirà nel gennaio

2005. E come Lentini sono di-ventate tradizione le poesie di San Valentino, forse, nella terrà del tarocco saranno tradizione le “parole sommerse”, che solo così verranno a galla come di-mostrazione di una sensibilità tenuta a freno fino ad ora.

Sponsor il Comune di Francofonte, a gennaio un libro di poesie

M a i p i ù N on voglio mai più vedere

negli occhi di un bambino il grigio dell’ arcobaleno.

Mai più vedere un diverso picchiato a morte perchè tale.

Mai più vedere un padre buttarsi nel cuore del fiume per un usuraio.

Mai più vendette. Morte, rancore vite spezzate.

Voglio la sensibilità degli uomini e un loro pianto di gioia.

La poes ia del la g iovane G iusy Tuzza v inc i t r ice del concorso “Paro le Sommerse”

Giusy Tuzza

Una banca – l’unica - ha lasciato piazza Umberto, restano in centro poche minime attività

A LENTINI C’ERA UNA VOLTA IL CENTRO STORICO, OGGI È GRANDE FUGA

S i aspe t ta i l r i l anc io de l l a zona de l cen t ro u rbano in abbandono da ann i

Lentini - Anche l’Unicredit Banca, già Credito Italiano, lascia l’ormai defunto Centro storico lentinese. Un segnale inequivocabile di tramonto, di declino per tutta una zona che una volta era il cuore palpitante della città di Lentini. L’agonia del nostro centro storico è stato frutto di un lento ma progressi-vo fenomeno di

trascuratezza, di cattiva gestione, sancito da alcune fondamentali “tappe”. L’inizio della crisi si può collocare all’epoca in cui fu spostato il mercato settimanale da piazza Oberdan ( quar-tiere santa Maria Vecchia ) alla zona dello stadio Comunale. Da allora una sorta di reazione a catena ha colpito tutte le altre attività commer-ciali, fino ad arrivare addirittura alla chiusura della storica pescheria, per mancanza di venditori e solo per ultimo per fattore igienico sani-tario. Gli ultimi tentativi di apportare delle modifiche al P.R.G. attra-verso un “Piano particolareggiato per il Centro storico”, risalgono al lontano 1990. Ma, il tutto si risolse in un autentico fallimento. L’at-tuale Amministrazione comunale, sta cercando di concretizzare le

promesse di finanziamento giunte circa un anno addietro dalla Regione. Sotto l’amministrazione Rossitto si ebbe l’intervento più visibile e la progettazione del restauro della “Pescheria” e del rifacimento della Piazza Duomo e Umberto. Questi

f i nanz iament i dovrebbero ri-guardare anche il recupero dell’ex Arena Santa Croce che da cinema all’aperto sarà trasformato in contenitore culturale per decisione della prima amministrazione di Salvatore Raiti.Anche la ex Pescheria dovrebbe diventare un centro cultura-le, mentre, le due attigue piazze del centro do-vrebbero essere riunite. In particolare l’accorpa-mento riguarda piazza Duomo e il monumento ai

caduti, verrà cancellata pertanto l’attuale strada che li divide. E’ que-sto da considerare un segnale positivo, anche se povero. Infatti, pro-prio dalla piazza centrale deve partire il rilancio, o meglio il tentativo di far rivivere il centro storico. Inutile dire che una città senza centro storico è una città che appare senza un certo futuro.

Nazareno Nicotra

Comunica il trasferimento presso i nuovi locali di via Cilea n° 12,

accanto locali del Tribunale di Lentini

Informazioni in Segreteria e al Telefono 095 7836525

E R E D I TA ’ P I S A N O : U N A F O N D A Z I O N E E U N A C O M M I S S I O N E D ’ I N C H I E S T A

Nel corso degli anni s’è tentato di realizzare, utilizzando i soldi del fondo in banca, il volere dell’ingegner Pisano: premiare studenti po-veri e meritevoli. Qualche edizione del “premio” sotto l’amministra-zione del diessino Turi Raiti, secondo mandato, ebbe a soddisfare le esigenze previste dal legato, perché diversi giovani studenti di Lentini trovarono sul palco del teatro Odeon, soddisfazione oltre al contribu-to economico per studiare. In seguito, il blocco della situazione per un giusto rilievo mosso dai revisori dei conti, in merito alla procedu-ra “troppo semplificata” del procedere dal Cda, che gratuitamente lavorava per la fondazione ancora sen-za personalità giuridica propria. Arrivarono le dimis-sioni del presidente del Cda, il preside Armando Ros-sitto e di tutti gli altri consiglieri che non gradivano essere sfiorati dalle polemiche. Da allora i soldi sono rimasti in banca allo zero circa per cento, i giovani studenti “poveri e meritevoli” niente hanno potuto avere in premio e ai cittadini non restava neanche il piacere delle indimenticabili serate d’occasione spe-rimentante nelle edizioni del premio. Da oltre tre anni tutto è fermo in attesa che si attribuisca alla fonda-zione formale personalità giuridica. Il commissario straordinario Piccione riuscì a dare incarico al profes-sor Alfio Siracusano per studiare il modo di sbloccare la situazione di stallo, poi tutto ritornava nel buio. A dire il vero anche per l’amministrazione comunale del sindaco Franco Rossitto, c’era stata la spasmodica ricerca di cassa. Per sanare “il buco” il sindaco Ros-sitto aveva pensato di “toccare” il conto in banca della fondazione Pisano, sempre con la scusa degli interessi delle somme spese nella vertenza legale contro gli eredi soccombenti del Pisano. Però, già allora si levarono, dall’interno della giunta e dei funzionari comunali, le solite voci che definivano “ignobile” sottrarre i soldi dal lascito visto che comunque, si tratta di soldi del Comune, per giunta gestiti ancora direttamente dall’Ente e dentro il bilancio dello stesso. Rossit-

to ebbe a convenire che sarebbe stato come rubare le caramelle ai bambini, infatti, lasciava cadere la cosa andando alla ricerca di un altro modo di far cassa. Ora il sindaco in carica Nello Neri, probabil-mente stretto e costretto dalle esigenze di racimolare soldi per le cas-se vuote del municipio ha accettato di compiere quel gesto definito …”comunque poco nobile”. Il sindaco deputato regionale avrebbe accettato il suggerimento dell’assessore alle finanze Nuccia Sortino e ha sottoscritto la determina per il prelievo parziale dei soldi dall’ere-

dità che sono depositati in banca. “ Il morto è morto, pensiamo ai vivi “ si sarà detto il nuovo sindaco di Lentini e poi avrà aggiunto ai suoi pensieri: “ ma chi lo conosceva quest’ingegner Pisano? ” La cosa ha suscitato clamore anche tra i sostenitori del sindaco in carica che hanno definito “ riprovevole” sottrarre fondi destinati agli studenti bisognosi e meritevoli di Lentini. Ora tutti vogliono saperne di più e vederci più chiaramente in questa vicenda. Dopo la singolare determina del sindaco Neri, la commissione dei capi-gruppo, martedì sera, ha discusso la proposta di una commissione d’inchiesta in grado di fare accertamen-ti sullo stato delle cose nella cosiddetta fondazione Pisano, sui beni realmente gestiti ancora e su quanto al comune effettivamente è rimasto da vendere o da valorizzare. In sostanza gira anche il sospetto che qualcuno, nel corso degli anni, può aver “assottigliato” quanto proveniente dagli appartamenti dell’ing. Pisano, venduti nel ’90. Cosa strana: qualcu-

no metterebbe l’accento sul fatto che, non esisterebbe un inventario, forse, neanche una lista di massima, di quanto è stato preso in carico dal Comune di piazza Umberto. Altro che studenti poveri. Invece, è diffusa la sensazione che molti, hanno fatto zuppetta nel lascito; ecco perché ora i consiglieri comunali vogliono una commissione che indaghi. Se, ovviamente è rimasto ancora qualcosa su cui indagare.

Gregorio Valvo

Nuccia Sortino Assessore Alle finanze

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MELILLI - Una corsa per conqui-stare un campo da Golf vede competere il comune di Carlentini e quello di Melilli. La corsa aveva visto partire con largo anticipo di un anno il sindaco Mario Batta-glia che aveva annunciato di vo-ler quella realizzazione a nord est di Carlentini. E’di questi giorni la novità che vuole sia il comune di Melilli a costruire il campo da Golf a sud ovest di Carlentini, in pratica nei pressi di Villasmundo, quindi a pochissimi chilometri dal centro abitato di Carlentini. I campi da costruire in Sicilia sa-ranno solo otto per volere di al-meno tre società internazionali. A far preferire il campo in territorio di Melilli sarebbe l’opzione in-differibile di poter avere oltre alla struttura sportiva anche una pista per aerei da turismo. Il co-mune di Melilli crede in questo progetto che vuole ospitare sul proprio territorio al punto di aver acquistato delle azioni, o delle quote, della società che opererà al più presto per arricchire la via turistica della provincia di Siracu-sa. Come reagirà a questa nuova, il sindaco Mario Battaglia, pochi sono in grado di prevederlo. L’-amministrazione di Carlentini si dice certa di essere in “pole poti-tion” sui piani dei campi di golf che società pro-vate intendono realizza-re, Infatti, la variante al Prg, proposta al Comita-to regionale per l’urbani-stica, che rende possibile insediamenti sportivi nella zona del San Leo-nardo sottano e ricadente

sotto la giurisdizione del comune di Carlentini, avrebbe trovato consensi. Si tratterebbe ora, co-me suggeriscono gli amministra-tori carlentinesi, di considerare le strutture relative alle attività al-berghiere possibili per accogliere i giocatori e i loro ospiti che si trasferiranno sul campo di golf.Questi rappresenteranno un flusso turistico nuovo per la zona. Il campo del san Leonardo sem-bra ormai cosa acquisita per il sindaco Battaglia. Purtroppo, la zona offerta allo stesso progetto dal comune di Melilli appare con-trastare i sogni dei carlentinesi, giacché dovrebbe nascere a ridos-so della periferia di Carlentini ed è impensabile che due strutture sportive così complesse e costo-se possono essere costruite nel raggio di pochi chilometri, perché sarebbe come continuare una par-tita di golf infinita, vista la di-stanza di circa venti chilometri che separa i due possibili campi “ concorrenti”. Anche il sindaco Pippo Sorbello si dice certo che sarà il suo comune a realizzare la struttura sportiva da jet socity, se non altro perché il comune ha già acquistato delle quote azionarie.

Agata Furnò

MELILLI E CARLENTINI, DUE CITTA’ PER UN SOLO CAMPO DA GOLF

Belvedere – Si riaccende in provincia la voglia di “separatismo” di quartiere. Questa voglia ora tocca il quartiere del comune di Siracusa denominato Belvedere proprio per il suo invidiabile panorama che si staglia dal centro. Il fiammifero che ha acceso, stavolta, l’ha portato Mario Genovese, cislino, già presidente della provincia regionale di Siracusa nell' 86. Un comitato per l’autonomia di venti residenti nella frazione, è stato creato per giungere all’obiettivo di almeno duemila firme da presentare alla Regione. Il sogno d’autonomia è vecchio quanto la frazione stessa, anche se ufficialmente non era mai venuto alle cronache. Un sogno simile a quello della non lontana Circoscrizio-ne di Cassibile, sempre del comune capoluogo, che sta inseguendo dalla fine dell’estate ( non per la prima volta però) la stessa voglia di

distaccarsi dal Comune - padre, per diventare entità giuridica e amministrativa autonoma. Entro la fine dell’anno si dovrebbe sapere se il sogno di autonomia si trasformerà in realtà oppure abortirà come spesso è accaduto ad opera delle opportunità poli-tiche che verranno agitate dai partiti. Insomma, com’ è acca-duto in un copione già letto.

R A C C O LTA D I F I R M E P E R L ’A U T O N O M I A A Belvedere i promotor i ass icurano che

c i sono condiz ion i o t t imal i per la r ich iesta

Campo da Golf e Clubhouse

Una competizione tra due comuni limitrofi che vede in vantaggio Melilli

Augusta - La Regione invia il commissario ad acta, Antonino Piccione, per approvare il bilancio consun-tivo del Comune di Augusta: per il sindaco, Massi-mo Carruba, è la notifica di una sconfitta sul piano degli impegni elettorali. Il provvedimento dell’asses-sorato regionale, peraltro atteso, è qualcosa più di un semplice provvedimento di routine. Perché colpisce al cuore quel programma amministrativo con il quale si è presentato agli elettori, grazie al qual’è riuscito a tenere in piedi una coalizione squisitamente politica con i partiti di centrosinistra. A Palazzo di città di commissari ne sono passati a decine, nell’ultimo lu-stro. Ne sono stati inviati per ogni tipo d’atto. Non si contano poi quelli arrivati per il piano regolatore,e sono stati una pattuglia nutrita i commissari per i bilanci. Tanto che, ad un certo punto, le forze politiche hanno avuto la sensazione che la precedente amministrazione utiliz-zasse volutamente il potere sostituti-vo della Regione, per scavalcare il consiglio comunale e tagliare le gambe ai residui poteri (e appetiti) dei consiglieri stessi. Accontentare, infatti, tutti i membri del consesso occorrenti a far passare lo strumento finanziario, avrebbe ristretto i mar-gini di manovra dell’esecutivo. Si arrivava, spesso sistematicamente, alla scadenza dei termini, senza che una sola carta fosse arrivata in aula. Trascorsi inutilmente i termini, l’as-sessorato regionale inviava il com-missario ad acta. Magari, con la pro-babile raccomandazione d’avere riguardo verso gli indirizzi di spesa dell’amministrazione. Bastava ave-re qualche buona entratura alla Regione, e il gioco era fatto. Occorreva, ovviamente, mettere il funzio-nario in condizione di agire senza che il suo operato potesse essere esposto a rilievi e censure. Nel tempo intercorrente, fra la scadenza dei termini e l’insedia-mento del commissario, passavano mesi, durante i quali l’amministrazione prendeva tutti gli impegni di spesa che riteneva, spettacoli compresi. Quando il commissario s’insediava e chiedeva agli uffici la do-cumentazione necessaria per approntare lo strumento finanziario, le carte che gli arrivavano sul tavolo im-ponevano delle scelte tecniche ben precise. Trattan-dosi di un dipendente pubblico, e non di un ammini-stratore, si doveva limitare ad assemblare tutto in maniera ragionieristica. In pratica, per dare una veste finanziariamente coerente a quanto era già stato fat-

to. Con quelle carte in mano non aveva altra scelta che approntare un bilancio determinato: ovviamente, nella direzione che l’amministrazione aveva deciso. Il problema è che gli strumenti finanziari devono passare dall’approvazione del consiglio, non per ri-tualità formale. L’assemblea, rappresentante tutto il corpo elettorale, e perciò anche chi ha perso, attra-verso le delibere di bilancio determina gli indirizzi di spesa dell’amministrazione. Il legislatore, quando è stata fatta la riforma sull’elezione diretta dei sindaci, ha volutamente mantenuto questo “controllo” finan-ziario da parte dell’organo elettivo. Proprio per evi-tare che i primi cittadini si trasformassero in nuovi podestà, con la più completa libertà di disporre delle

risorse economiche del Comune. Il ricorso sistematico al commissario ad acta, era un modo per aggirare questa forma residua di controllo da parte dei consiglieri. Linea compor-tamentale, che aveva creato forte scollatura fra esecutivo e consiglio, con un pericoloso squilibrio istitu-zionale. Il quale, come tutte le for-zature sugli equilibri fra poteri, ave-va avuto riflessi diretti sul buon an-damento della cosa pubblica. Quan-do Carruba ha allestito la sua coali-zione, il primo punto programmati-co è stato proprio l’impegno di una netta rottura con questo metodo am-ministrativo. Stretta collaborazione con il consiglio comunale e risana-mento finanziario sono stati i suoi punti cardine. L’aggiustamento dei

conti municipali lo ha iniziato. E solo grazie a questa necessità, per circa un anno, è riuscito a non pagare le cambiali politiche contratte in campagna elettora-le. Ma, il rapporto con l’assemblea elettiva si è dete-riorato. Le avvisaglie di maltempo sono state ignora-te dal sindaco. Fino a quando dai banchi del San Biagio è arrivato l’alt nell’unico modo in cui i consi-glieri possono ancora fare male all’esecutivo: gli strumenti finanziari. L’arrivo di un commissario ad acta, fatto inevitabile dopo quanto accaduto nell’aula consiliare, è comunque un segnale negativo. Perchè alle difficoltà politiche ora si aggiunge anche una defaillance su un punto importante del programma amministrativo. L’arrivo del commissario per il con-suntivo, per ora, è solo un’inciampata. La domanda cruciale, per chi ha votato Carruba, tuttavia resta: sarà l’inizio di un ritorno al passato?

Massimo Ciccarello

R i p a r t e u n a v e c c h i a s t o r i a c o n o s c i u t a i n c i t t à A U G U S T A : A R R I V A I L C O M M I S S A R I O A D A C T A Non si risolve la crisi dell’amministrazione Carruba, occorre il bilancio consuntivo

Noto – La febbre più alta della crisi poli-tica, si registra nel Palazzo Ducezio di Noto. Non manca consiglio comunale senza novità numeriche di spostamenti da un’area all’altra, da maggioranza ad opposizione, senza però passaggi da uno scranno all’altro. “ Ci vuole un chiari-mento per i cittadini che non riescono a comprendere come si fa a dichiararsi contro l’amministrazione comunale di centro destra e comunque restare seduti tra i sostenitori”. E’ quello che hanno

detto recentemente in un documento ufficiale i “cittadini per l’Ulivo”. In so-stanza, secondo le tesi dell’opposizione “doc” al sindaco Accardo i cosiddetti indipendenti che di volta in volta si dis-sociano dalla maggioranza di centro de-stra resterebbero solo dei “dissidenti” e non acquisirebbero affatto la qualifica di “oppositori” dal momento che il loro unico obiettivo resta sempre un possibile rimpasto o azzeramento per poter rien-trare nel gioco delle spartizioni di pote-

re. In sostanza a Noto c’è tanta confusio-ne politica che l’opposizione di centro sinistra, non chiede semplicemente di-missioni o mozione di sfiducia, ma sola-mente che “ si esce dallo stato confusio-nale e si capisce chi è contro l’ammini-strazione del sindaco Accardo e chi inve-ce rema solamente contro alla stessa, per interessi che nulla hanno a che vedere con la politica vera.” La storia continua, purtroppo, è una delle tante storie della provincia aretusea.

L’opposione rivendica chiarezza di ruoli per i consiglieri “indipendenti” del centro destra

NOTO: SI ALZA LA FEBBRE DELLA MAGGIORANZA

Antonino Piccione Commissario ad ACTA

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pag. 7 Sabato, 30 Ottobre 2004

. . . s c o p r i r t i , f i n a l m e n t e

R o s a c h i c m o d a c a p e l l i

V i a C r i s t o f o r o C o l o m b o , 9 - L e n t i n i s o l o p e r a p p u n t a m e n t o : 0 9 5 7 8 3 2 6 3 4

E spu gnando i l c ampo de l f ana l ino d i coda Ac icas t e l l o pe r 2 -0 , g raz i e a l l e marca tu re d i Fab io Mod ica (su r i go re ) e de l capocannon ie re Dan ie l e Ca t i -ne l l o (o t t o go l a l l ’ a t t i vo ) , l ’Are tu sa d i Cor rado Mod icano ha ra ggiun to i n ve t t a a l l a c l a s s i f i ca d e l gi rone C d i P romoz ione l a Vi r tu s Ca tan ia , b locca t a su l lo 0 -0 ne l conf ron to d i -re t t o su l cam po os t i co de l l a Ra r i Nan te s S i ra -cusa . Le due fo r t i com pagin i , pu r accu -sando un ce r to ca lo d i cond iz ione i n d ive rs i g i o c a t o r i i m p o r t a n t i , s i sono a f f ron t a t e a v i so ape r to ce rcando l a v i t t o r i a . La Ra r i Nan te s d i Nucc io Fo t i , p robab i lm en te , ha avu -to un ce r to dom in io a c e n t ro c am p o c r e a nd o d ive rse occas ion i da re t e , m a l a com pa t t a ed oppor tun i s t a Vi r tu s Ca tan i a d i P i -no Zin ghe r ino è s t a t a p ron ta a s f ru t -t a re i n con t rop i ede ogn i s i t uaz ione f avo revo le , oppure qu a l che d i sa t t en -z ione d i f ens iva commessa da l l a fo r -m az ione s i racusana . R i t en i am o che , a l l a f i ne , i l pa re ggio r i specch ia i va -lo r i e sp re s s i da l l e due squad re , che s i sono equ iva l se . I l p re s iden t e de l l a Ra r i Nan te s S i racusa , Robe r to Di Mauro , a f i ne ga ra ha d i ch i a ra to che” l a sua squad ra con qua l che oppor tuno r i t occo novembr ino , p un te rà a l l a con -qu i s t a de i p lay o f f “ ; men t re i l p re s i -den te de l l a Vi r tu s Ca tan i a , Fede r i co Spam pina to , ha amm esso che “ l a sua squad ra ha com e t ragu a rdo l a v i t t o r i a f i na l e de l campiona to , pue e ssendo consapevo le che dovrà ba t t e re l ’ a g-gue r r i t a conco r renza d i fo r t i squad re com e l ’Are tusa , i l Ros o l in i , l ’Enna e l a s t e s sa Ra r i Nan te s” . I l b i g ma tch de l l ’o t t ava gio rna t a d ’ anda t a de l gi -rone C d i P romoz ione s i d i spu t e rà oggi pom er igg io a S i r acusa , su l cam -po comuna le Gio rgio Di Ba r i d i v i a Laz io . S i con f ron te ranno ,ne l l ’a t t e so ed acceso de rb y s i racu sano , Are tusa e Ra r i Nan te s . Ovvio che s i t r a t t a d i una s f ida spo r t i va ape r t a ad o gn i r i su l t a to , m a l e g g e r m e n t e f a v o r i -t a , su l l a ca r t a , sem bre -rebbe l ’Are tu sa de l d i re t t o re spo r t i vo Co-s im o Mess ina , sem pre v i t t o r io sa i n ca sa con se t t e go l rea l i zza t i e t r e sub i t i . Ino l t re , l ’ -Are tusa ha ben se i p u n t i d i v a n t a g g i o da l l a Ra r i Nan te s , e p o t r e b b e d a v v e r o sp i cca re i l vo lo ed an -da rsene i n fuga , qua -

lo ra r i u sc i s se a v ince re l a s t rac i t t ad i -na con t ro Peppe Di Mauro e compa-gn i . Di con t ro , l a fo rm az ione ra r inan -t i na de l d i re t t o re spo r t i vo T i to Man-g i a f i co , pu r non avend o un rend imen-to ecce l l en t e fuo r i c a sa ( ha o t t enu to un pa re ggio e due scon f i t t e , con c in -

que go l sub i t i ed uno so lo rea l i zza to ) , ha gi à d im os t ra to su l campo d i po t e r f a re l o sgam-be t to a l l ’Are tusa . No i ausp i ch i am o d ’ ass i s t e -re ad un de rby l ea l e e co r re t t o spo r t i vam en-t e . Anche l a Vi r tu s Ca -t an i a non avrà v i t a f a -c i l e o s p i t a n d o n e l de rby i l f o r t e San Gre -go r io , m a anche Gam -badoro e compagn i , i n v e r i t à , p o t r e b b e r o sp i cca re i l vo lo i n ca -so d i v i t t o r i a . I l Roso -l i n i d i Rosa r io e P i e ro E r ran t e , b locca to i n

ca sa su l l ’1 -1 da l quo ta to Enna , ades -so occupa i l t e rzo posto i n c l a s s i f i ca gene ra l e ed accusa c inque pun t i d i r i t a rdo da l l a copp ia d i t e s t a fo rm a ta da Are tusa e V . Ca ta -n i a . P e r Nico l a Do l -ce e com pa gn i s a rà impor t an te e spugna re i l c ampo de l f o r t e San tac roce Cam er ina pe r r im e t t e r s i i n co r -sa , anche se è gi à i n p i ena zona p l ay o f f i n s i em e a ra r i Nan te s e San Gre go r io . La F l o r i d i a n a A u g u s t a d e l l ’ a l l e n a t o r e -g ioca to re Gio r gio Fe -ca ro t t a , ha conqu i s t a -to l a seconda v i t t o r i a s t a giona l e a spese de l co r i aceo Ram acca (2 -0 ) . Ce r to , que l lo d i Gia r ra t ana è un campo d i f f i c i l e , ma l a F lo r id i ana Au-gu s t po t rebbe f a re r i s u l t a to i n t e r ra ra gusana . Avvincen t e dovrebbe e sse re i l de rby Enna -Va l gua rne ra , due fo r t i com pagin i che accusano un no tevo le

d i s t acco da l l a ve t t a . In t an to , i n se t t im ana l ’Enna ha v in to l a ga ra d i r ecupe ro con t ro i l Gram m iche l e p o r t an -dos i a quo ta und ic i ne l l a c l a s s i f i ca gene -r a l e . P o z z a l l o d e l bomber Corbo dovreb -be r i t o rna re a l l a v i t t o -r i a ca sa l in ga a spese de l de re l i t t o Ac ica -s t e l l o ; m ent re s i a f -f ron t e ranno Aca te ed At l e t i co Ca tan i a , che n a v i g a n o e n t r a m b e ne l l a zona bassa de l la c l a s s i f i ca .

Siracusa - Al cospetto del blasonato Siracusa il giovane, aggressivo ed organizzato Milazzo di Gaetano Di Maria ha resistito caparbiamente per tutto il primo tempo, impedendo al rilassato Sira-cusa di sviluppare una efficace e fluida manovra offensiva , soprattutto sulle fasce laterali. La vera partita il Siracusa l’ha giocata nel secondo tem-po, ritornando in campo più motivato e determinato a ri-scattare l’opaca prestazione offerta, fino a qual momento, ai propri sostenitori. Alla squadra azzurra , infatti, sono bastati soltanto dieci minuti per scardinare il muro difensi-vo eretto dai ragazzi del Mi-lazzo e portarsi in vantaggio, grazie al gol dell’opportunista Giovanni Pisano. Il pragmati-co tecnico siracusano Gaetano Auteri, giustamente, nel se-condo tempo ha rivisto l’as-setto tattico iniziale, schieran-do per trenta minuti la squa-dra azzurra con tre punte: Pisano, Maiella ed il nuovo acquisto Salvatore Novembri-no. Onestamente, il devastan-te Siracusa a trazione anteriore non ha dato scam-po al rinunciatario Milazzo, messo ripetutamente alle corde dalle ripetute conclusioni del bomber

Giovanni Pisano ( ritornato al gol dopo tre turni di di-giuno) e del neo azzurro Novembrino, entrato al po-sto dello spento Peter. La non esaltante vittoria del Siracusa per 1- 0 non è stata mai messa in discussione, ma è positiva soltanto sotto l’aspetto della classifica e del morale; mentre è da valutare con riserva la pre-stazione complessiva della compagine aretusea sotto il profilo del gioco.Certo, il Siracusa stà crescendo tatti-camente grazie all’attenta guida tecnica di Gaetano

Auteri, ma ancora non è al massimo della condi-zione psicofisica ed atletica. Al momen-to,dunque, è conveniente guardare più alla so-stanza che allo spettacolo, visto che molte avver-sarie verranno al De Simone di Siracusa col chia-ro intento di non prenderle, ed essere contenti d’avere aggan-ciato già la zona play off della classifica. In realtà, dopo otto giornate di campionato, cin-que punti di distacco dalla vetta sono recuperabili, ma la squadra azzurra dovrà lavora-re sodo vivendo alla giornata con tranquillità. Inoltre, è auspicabile ,da parte di tutti gli addetti ai lavori , non ca-ricare troppo l’esigente am-biente sportivo siracusano con pericolosi proclami natalizi. Infatti, l’esuberante presiden-te del Siracusa, Luigi Salvol-di, ha esternato il suo stato d’animo affermando: “ Sare-

mo primi in classifica a Natle”. Ovvio che abbia-mo richiesto al tecnico Gaetano Auteri cosa ne pensa su questa affermazione del massimo diri-gente aretuseo: “ La società del Siracusa ha legit-time aspettative, il presidente Salvoldi stà con noi e non rema contro. Se dice queste cose- con-tinua il tecnico siracusano- vuol dire che dentro

di sé ha una grande voglia e noi, come squadra, cercheremo di soddisfare questa voglia”. Piuttosto, nonostante il momen-to magico che stà vivendo il nostro bomber di razza, Gio-vanni Pisano( cinque gol all’at-tivo), il Siracusa con nove reti realizzate ha il 9° attacco del girone I di serie D, mentre il reparto difensivo è posizionato al 4° posto, avendo subito sette gol. L’intervento della nuova e giovane società azzurra, al fine di migliorare ulteriormente il rendimento complessivo della squadra aretusea- imbattuta da sei turni- è stato immediato, poiché ha tesserato il prolifico attaccante trentenne Paolo Zira-fa ( anche una presenza in serie

B col Cosenza), che potrà dar man forte a Pisano e compagni. Intanto, per recuperare il terreno perduto, il Siracusa potrebbe dare un colpo d’ala al San Vito di Cosenza , conquistando una vitto-ria pesante che potrebbe intimorire i diretti rivali per la promozione finale in Cdue. Certo, il Co-senza F. C. del nuovo tecnico Giacomo Modica è un avversario tosto, che non ha mai perso in casa né vinto. Il bomber Gallicchio( cinque gol all’at-tivo) e compagni hanno totalizzato fin’ora nove punti, che sono il frutto di una vittoria, sei pareg-gi ed una sconfitta; inoltre, hanno segnato sette reti subendone nove. Proprio domenica scorsa il Cosenza F.C. ha perso malamente per 4-1 in casa della capolista Paganese, perciò cercherà di ri-scattarsi ai danni del Siracusa. Siamo consapevo-li che sarà impresa ardua espugnare il San Vito, ma la compagine azzurra di Gaetano Auteri ha la capacità tecnica d’imporre con autorità e grande determinazione al Cosenza la legge del più forte. E’ fondamentale scendere in campo col giusto approccio mentale, perché non tutte le avversarie si chiamano Milazzo. Al Siracusa servirebbero i tre punti per rimanere agganciato almeno alla zona ply off , ma anche un pareggio, alla fine, non sarebbe disprezabile, in quanto la Paganese

ed il Modica potrebbero ave-re vita dura affrontando ri-spettivamente le difficili tra-sferte di Pomigliano e Sapri. Certo,la nona giornata d’anda-ta del girone I di serie D sem-brerebbe favorevole ad Alca-mo, Giarre e Vibonese, impe-gnate nel turno casalingo ri-spettivamente contro Rosarne-se, Folgore di Castelvetrano e Cosenza 1924; mentre il Tra-pani avrà una sfida difficile sul campo della pericolante Rossanese di Mauro Zampol-lini. Chiudono il quadro della nona giornata i confronti sal-vezza: Casertana- Marsala e Milazzo- Adrano.

Campionato serie D SIRACUSA IN ZONA PLAY OFF , TENTA IL COLPACCIO A COSENZA

Le siciliane Alcamo e Giarre potrebbero sfruttare il turno casalingo per conte-nere l’ascesa dei Leoncelli

Campionato di Promozione

ARETUSA E VIRTUS CATANIA GIÀ IN FUGA Domenica è in programma la stracittadina Aretusa-Rari Nantes

Giuseppe Di Mauro

Allenatore Dell'Aretusa Corrado Modicano

Luca felicetti

Tony Giacalone

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Le ultime notizie giornalistiche e televisive, sia nazionali che locali, hanno fatto riemergere un problema solo sopito e noto come "elettrosmog". Dovevamo aspettarcelo; dopo l'inquinamento del suolo, delle acque e dell'aria, anche il mondo del-l'invisibile risulta essere inquinato, e precisamen-te a causa dell'elettromagnetismo. I potenziali ef-fetti sulla salute dell'esposizione a radiazioni non ionizzanti, quali le radiofrequenze e le microonde generate dai sistemi di telefonia cellulare, sono oggetto di studio e di interesse per la diffusione planetaria dell'uso dei telefonini. L' Europa batte percentualmente gli Usa e il mondo per vendita di cellulari - 201 milioni contro i 103 milioni a-mericani - e l'Italia batte tutti con il suo 91% di possessori di cellulare, possessori che spesso usa-no contemporaneamente due apparecchi. La stampa mondiale non ha mancato di riportare le preoccupazioni che quest'uso massiccio desta per i prospettati effetti nocivi sull'organismo. Altre fonti di elettrosmog, oltre alle antenne dei ripeti-tori della telefonia mobile, sono gli schermi di tv e computer, i telefoni cordless, i radar, le stazioni radio-televisive base, le linee elettriche ferrovia-rie, gli elettrodotti ad alta tensione, le cabine di trasformazione elettrica. Anche dentro le nostre abitazioni siamo costantemente sotto l'azione dei campi elettromagne-tici emanati dai for-ni a microonde, la-vatrici, frigoriferi, lavastoviglie, condi-zionatori, rasoi, ven-tilatori, frullatori e così via. Come se non bastasse, anche i varchi elettrici e magnetici presenti in banche e negozi, nonché gli impianti di allarme, sono fon-te di elettrosmog. La parte del leone la fanno, però, i campi elettromagnetici generati dai telefonini cellulari. Simbolo di vita contemporanea, il cellulare è passato da segno distintivo dell'uomo manager a must indispensabile del quotidiano di tutti, fonte

di esibizionismo sociale ma anche strumento ric-co di connotazioni positive, indispensabile per chiedere soccorso in situazioni di emergenza, e-lemento rassicurante per i ge-nitori lontani dai figli, fonte d’ informazione e interconnessio-ne giovanile con gli s.m.s, fat-tore negativo quando dal suo uso dipendono incidenti spesso mortali d'auto o di moto. Pare che oggi il cellulare sia, insie-me alla Play Station, il regalo più richiesto dai giovanissimi tra i 6 e i 10 anni, i più grandi generalmente lo posseggono già . E allora quale risposta da-re al dubbio se le radiazioni emesse dai cellulari siano no-cive oppure no? La risposta data dagli studi epidemiologi-ci, clinici e biologici effettuati finora è che non esiste una dimostrabile correlazione tra l'esposi-zione a radiazioni elettromagnetiche emesse dai sistemi di telefonia mobile ed eventuali effetti nocivi sulla salute come un'azione cancerogena o teratogena. Ma allora perché, come accade nel-la mia esperienza professionale, molte persone

sostengono di avver-tire delle strane sen-sazioni all'orecchio, sensazioni di calore o stordimento, dopo aver usato il cellula-re o il telefono ? Perciò occorrono dei chiarimenti. Gli ef-fetti d'azione delle onde sono di tipo termico, e dipendo-no dalla dose, dal tempo di esposizio-ne, e dalla distanza dalla fonte. Già alla distanza di 30 centi-

metri, l'assorbimento è 100 volte minore. Para-dossalmente, può risultare più dannoso parlare a lungo al cellulare che stare sotto l'antenna di un ripetitore. Nel caso dei cellulari, l'antenna è a di-

retto contatto con la testa e l'orecchio, e quindi il primo effetto percepito è quello termico per lo sviluppo di calore indotto dalle correnti elettri-

che; così come fanno le onde superiori ai 300 Mhz - e i cel-lulari GSM funzionano fra i 900 e i 1800 Mhz - , o come le stesse microonde che sfrutta l'omonimo forno casalingo og-gi usato in tutte le famiglie. Le modificazioni delle proprietà elettriche e magnetiche delle cellule nervose cerebrali espo-ste per lungo tempo, e nel cor-so degli anni, a queste onde, possono determinare affatica-mento con difficoltà di concen-trazione e di memoria. In effet-ti, esperimenti effettuati stimo-lando direttamente il nervo a-

custico con le onde prodotte dal cellulare, hanno rilevato una modificazione del potenziale bioelet-trico, ipotizzando una modificazione del metabo-lismo cellulare che può indurre una proliferazio-ne delle cellule di Schwann che avvolgono il ner-vo. Presso il Karolinska Institute di Stoccolma, in uno studio di dieci anni sugli effetti dei telefoni TACS, si è rilevato un aumento di neurinomi del nervo acustico. Dunque bisogna fare molta atten-zione all'uso dei bambini degli apparecchi di tele-fonia, per il fatto che la loro teca cranica è più sottile e maggiormente suscettibile di assorbi-mento. Buone notizie vengono, peraltro, da espe-rimenti condotti da neurologi inglesi, che hanno evidenziato come le onde elettromagnetiche di 915 Mhz stimolino la memoria e migliorino i tempi di reazione. In conclusione ecco alcuni consigli per gli utilizzatori di telefoni cellulari: 1)Acquistare telefoni con potenze inferio-ri ad 1 W\Kg. 2) Utilizzare il viva voce in macchina o l 'auricolare con filo di connessione 3) Non tenere il telefonino a stretto con-tatto con il corpo 4) Non superare i 10 minuti di conversa-zione, alternando l'appoggio sulle due o-recchie, ogni due minuti.

Raffaella La Ferla

Il telefono cellulare secondo il dott. Giuseppe Reale, Direttore della Unità Operativa di Otorinolaringoiatria all’Azienda Ospedaliera Umberto I Umberto I, di Siracusa.

Elettrosmog ed inquinamento elettromagnetico: un pericolo a portata d'orecchio ? A cura dell’azienda Ospedaliera Umberto I

Il dott. Michele Stornello, direttore dell’Unità Opera-tiva di Medicina Interna, nonché del Centro per la prevenzione e la terapia dell’ipertensione arteriosa e del rischio cardiovasco-lare dell’Azienda Ospeda-liera Umberto I, è stato convocato dalla XII Com-

missione Permanente del-la Camera dei Deputati, in qualità di esperto nazio-nale sul rischio cardiova-scolare. L’audizione, te-nutasi giovedì 28 ottobre, rientra in un programma di audizioni informali di e-sperti nazionali, indetto dall’Ufficio di Presidenza

del Consiglio dei Ministri,(col concorso dei rappre-sentanti dei gruppi della XII Commissione), per approfondire le conoscen-ze sul rischio cardiova-scolare e dare risalto, an-che in sede parlamentare, all’iniziativa “ 2004, Anno del Cuore”.

Il dott. Stornello in audizione presso la Commissione Permanente Affari Sociali