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1 1° FESTIVAL ITALIANO DELLA PATERNITA’ L'Associazione per la tutela dei DIRITTI dei figli nella separazione PAPASEPARATI onlus in collaborazione con GESEF- FigliNegati – Exonline Sabato 6 e Domenica 7 Novembre 2004, a Monza – MI (all’interno del Parco Di Monza, ingresso Biassono) NOTA: Le note relative agli interventi sia dei relatori che dei partecipanti al convegno e al dibattito non hanno la pretesa di costituire un vero e proprio verbale degli interventi, ma solo una traccia di essi. Ciò a causa della complessità e della profondità dei medesimi, che hanno reso difficile al redattore di restituire fedelmente il pensiero espresso dai relatori.

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1° FESTIVAL ITALIANO DELLA PATERNITA’

L'Associazione per la tutela dei DIRITTI dei figli nella separazione

PAPASEPARATI onlus

in collaborazione con

GESEF- FigliNegati – Exonline

Sabato 6 e Domenica 7 Novembre 2004, a Monza – MI (all’interno del Parco Di Monza, ingresso Biassono)

NOTA: Le note relative agli interventi sia dei relatori che dei partecipanti al convegno e al dibattito non hanno la pretesa di costituire un vero e proprio verbale degli interventi, ma solo una traccia di essi. Ciò a causa della complessità e della profondità dei medesimi, che hanno reso difficile al redattore di restituire fedelmente il pensiero espresso dai relatori.

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Perché c'e' bisogno di un FESTIVAL DELLA PATERNITA'

Riflettere sull’importanza della figura del padre nella relazione con i figli nei suoi molteplici ruoli (psicologico, educativo, culturale, di esempio) anche e soprattutto a valle della separazione tra coniugi.

Oggi il sistema (legale, politico, economico, sociale) si preoccupa in ogni modo di favorire i privilegi della rendita (sfruttando in modo strumentale il ruolo dei figli), negando il diritto fondamentale alla relazione dei padri e dei figli.

E’ questo il tema del forum politico del Festival al quale hanno partecipato i parlamentari e avvocati promotori della proposta di riforma dell’affido dei figli ed i più autorevoli rappresentanti delle associazioni a tutela dei figli nella separazione (Papà Separati, Gesef, EX-online, Figli Negati e Famiglie Separate Cristiane).

E’ stato organizzato inoltre un forum culturale, promosso dalle comunità che sostengono un rinnovato impegno dell’uomo per un mondo migliore (Maschi Selavatici, Uomini 3000 e Lista per il Padre), mirante ad approfondire la figura del padre nel mondo occidentale, figura che viene concepita nel come alienata dalle sue funzioni educative e sociali

Le conseguenze, del tutto prevedibili secondo tutte le Scienze umane, sono evidenti: insicurezza e difficoltà di iniziativa nei figli; incapacità di accettare il principio d’autorità; solitudine e fatica nelle donne madri nel dover assolvere da sole il peso educativo; frustrazione nei maschi adulti, svalutati in quest’aspetto essenziale dell’identità maschile. Una situazione fonte di danni gravissimi agli individui, alla vita di relazione e familiare, alla società, alla nostra civiltà. Occorrono attenti interventi, che ridiano dignità e responsabilità alla figura paterna. Di grande significato affettivo, e simbolico, è la posizione del padre nei confronti del figlio procreato. La prassi oggi vigente, priva il padre di ogni responsabilità nel processo della procreazione e dell’educazione dei figli. Una situazione paradossale, ingiusta dal punto di vista affettivo, infondata dal punto di vista biologico e antropologico, devastante sul piano simbolico.

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DUE GIORNATE DEDICATE ALLA PATERNITA’

06/11/2004 sabato

La giornata è iniziata alle ore 9,00 con l'arrivo da quasi tutta Italia di circa un centinaio di partecipanti e rappresentanti delle associazioni che hanno organizzato il Primo Festival della Paternità.

Tra i saluti di Papa, Mamme e Nonni Separati dai loro FIGLI e NIPOTI venivano montati i Gazebo e installata la strumentazione necessaria per il Concerto Musicale del pomeriggio tenuto dai Misia.

L'entusiasmo per un evento così importante, per la lotta volta alla conquista di un DIRITTO CIVILE, ha inevitabilmente creato un piacevole lavoro di squadra al punto tale che è bastata una sola ora per mettere in piedi l'intera struttura del Festival.

E tutto ciò tra i bambini, per i quali era stato organizzato un piacevole percorso nell' ambito di uno degli scenari naturalistici più affascinanti di Italia. Alle 10,30 si apriva il Forum Politico sul PDL 66 con la presenza degli Avvocati Danovi, Piazza, Lusardi, Pietrasanta.

E' stato evidenziato sulla scorta delle esperienze dei legali presenti, come il disaccordo sulle condizioni di ’affidamento dei minori, possa innescare conflitti relazionali che il più delle volte portano la Magistratura ad affidare i minori a Soggetti Terzi, quali i servizi sociali, anziché domandarsi se le posizioni assunte da parte di chi richiede l'Affidamento Esclusivo della Prole siano tali da poter esser seriamente e responsabilmente comprese.

Vale a dire che l'insensibilità per un Naturale Diritto Bigenitoriale dei Minori può indurre, addirittura, i Tribunali Italiani ha sottrarre i figli alla famiglia di origine affidandoli a terzi soggetti piuttosto che tutelarli attraverso una affidamento a Mamma e a Papà, che eviti per l’appunto d i farli litigare, a volte, come la pratica insegna, con azioni di forte penalizzazione reciproca e sempre ad ogni modo a danno dei minori.

Se l’affidamento dei minori congiunto è chiesto dal padre e questi non desiste dal richiederlo laddove lo stesso Tribunale vorrebbe chiudere frettolosamente il caso, la conflittualità dei coniugi appare come elemento sufficiente per una immediata disposizione che ai fini pratici sottrae i figli ad almeno ad uno dei due genitori (nel 94% al Padre), se non addirittura ad entrambi.

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Ancora una volta è stato spiegato come il genitore che chiede l'affidamento esclusivo lo fa sulla base di aspettative di benefit economici e patrimoniali consistenti nella insindacabile gestione, che poi avrà delle quote di mantenimento (che raggiungono percentuali di reddito pari al 40%-50% dello stipendio del genitore non affidatario) e assegnazione gratuita della casa coniugale.

E' assurdo rilevare che questo impianto normativo sia capace di tutelare il primario interesse dei minori, solo e soprattutto attraverso criteri economici e non relazionali indispensabili per la crescita psico-fisica dei minori.

L'unico modo per evitare che il conflitto tra una Mamma, che non si pone scrupoli nel rendere suo Figlio Orfano di Padre Vivo, e un Padre che vuole garantire ancora allo stesso Figlio la propria presenza, si trasformi in una cruenta distruzione famigliare (tra Avvocati, Assistenti Sociali e Magistrati) è che il Padre stesso, si renda conto della attuale prassi antiumana utilizzata dalla Magistratura, ovvero affidare i minori alla madre in via esclusiva, e sospenda così la sua richiesta di affidamento congiunto o esclusivo, attraverso una separazione consensuale che avrà poi la sola finalità di evidenziare da un punto di vista statistico che le separazioni nell'86% dei casi sono serene.

Questa falsa esposizione del problema rappresenta un sopruso delle modalità con cui sommariamente la Magistratura sentenzia una separazione coniugale.

Questa falsa esposizione del problema rappresenta la debolezza di un sistema che non è assolutamente in grado di tutelare i reali interessi dei minori

La Magistratura Italiana rovina una società senza capirne la sua evoluzione, che come evidenziata nei dati statistici riferiti all’anno 2002, vede raggiungere le separazione al 30% dei matrimoni, condannando cosi oltre un milione di minori a vivere la loro infanzia, adolescenza e giovinezza senza PADRE

E’ stato evidenziato che prossimamente verranno proposti dei nuovi emendamenti al PDL 66, volti ad eliminare eventuali appigli giuridici che fanno correre il rischio di innescare delle, cosi definite nel Forum, bombe che anziché tutelare i minori rischiano di distruggere la loro esistenza,.

se mancando la maturità di un riconoscimento Bigenitoriale da parte anche di uno solo dei due genitori (la madre che si accaparra quote di mantenimento e case coniugali), l'iter giuridico si trasferisce presso i Tribunali dei Minori.

Non esiste pertanto una riforma del Diritto di Famiglia se non si affianca anche l'eliminazione dei TRIBUNALI DEI MINORI.

Tra gli schiamazzi dei bambini che giocavano disegnando fuori dal Convegno, e altri arrivi di Genitori provenienti dal Lazio, dalla Campania e dalla Puglia, raggiungeva il Primo Festival Italiano della Paternità anche l'Onorevole Mantini della Margherita. L'Onorevole ha raccolto le esperienze, le segnalazioni e le storie raccontate dal pubblico presente.

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Avv.ssa Danovi Invita gli avvocati alle loro responsabilità deontologiche evitando di alimentare la conflittualità. Illustra come il Tribunale di Milano oggi stia recedendo dal prendere decisioni immediatamente impositive riguardo l’affido congiunto rinviando a perizie che durano anni. Racconta di un caso atroce che sta seguendo, dove la crudeltà materna nei confronti del figlio, pur di vessare il padre, sta producendo gravi danni al minore. Il Tribunale dei Minori si rende conto del problema, ma applica procedure farraginose tramite i CTU e gli assistenti sociali che impiegano anni per giungere a termine.

Da ciò l’assoluta necessità di una riforma dell’affido.

Avv.ssa Lusardi Il progetto di legge sulla riforma dei Tribunali dei Minori non è morto e procede.

Racconta un altro caso estremo di crudeltà di una madre

affidataria nei confronti della figlia morente in ospedale. Porta la posizione della Lega. La Lega sostiene ed ha molto a cuore la riforma, anche se Lei preferirebbe una riforma complessiva del sistema che ruota attorno alla famiglia ed ai minori. Rispetto al P.d.L.66, il Progetto unificato Paniz è sfuggente in relazione a: all’obbligatorietà della condivisione dell’affidamento, rimanendo al giudice solo il compito di organizzarne la logistica quotidiana;

importanza del progetto educativo, ma che sia basato su cose concrete, descrivendo qual’era la relazione col bambino sino a quel momento;

mediazioni familiari, vede con sospetto i mediatori che potrebbero scatenare logiche affaristiche, mentre un grande ruolo possono averlo le associazioni cosi come sono i sindacati per i lavoratori. Quindi come i sindacati nelle cause possono

rappresentare i lavoratori, le associazioni possono rappresentare i genitori; affidamento del minore a terzi (art.155,6); va precisato nella legge che siano i parenti e vanno elencati quali sono i gravi motivi, poiché attualmente per i Tribunali dei minori basta la conflittualità fra i genitori, inoltre i motivi vanno provati dal denunciante, poiché si moltiplicano le false denuncie di percosse da parte delle madri; riformulazione delle sanzioni pecuniarie, poiché per il mancato versamento dell’assegno già c’è il c.p.p., mentre è urgente perseguire la sottrazione del minore. La Lega, che in questa sede ha rappresentato, proporrà in Parlamento degli emendamenti migliorativi.

Parla anche a nome dell’On. Lussanna

Avv.ssa Pietrasanta

Afferma anch’essa come sia falso che i padri non seguano i figli o non chiedano

l’affido condiviso. La partecipazione dei padri alla vita dei figli è oramai un fatto consolidato. Da ciò la necessità di riformare la legge. La questione centrale è quella della Bigenitorialità come diritto fondamentale di minori e adulti. E’ importantissimo l’impegno culturale delle associazioni per far prevalere questi concetti.

Anch’essa afferma che è responsabilità degli avvocati ridurre il livello di conflittualità.

Avv. Piazza Il problema che affronta la riforma è quello di obbligare gli “ ex “ a collaborare. Normalmente costoro non si stimano più, si giudicano assolutamente inadeguati come genitori. Oltre al lutto della separazione si aggiunge quello indotto dalla creazione di due classi genitoriali. Sull’affido a terzi ritiene si debba introdurre il riferimento alla famiglia allargata

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On.Mantini (Margherita) Dopo tanti dibattiti è giunto il momento di arrivare alla approvazione della riforma. Ritiene che a gennaio/febbraio il provvedimento dovrebbe essere in aula. Il III° testo Paniz raccoglie le proposte del centro sinistra, fra cui la sua e quella dell’On.le Pisapia. La coscienza della paternità piena e consapevole spinge all’urgenza della riforma. Sostiene che si tratta di una innovazione culturale che però è in divenire non ancora compiutamente affermatesi, da ciò il compito delle associazioni. L’attuale legge non è sbagliata, ma lo è invece l’applicazione da parte della legislatura. Bisogna però essere coscienti che si tratta di una questione di diffusione di una cultura innovativa della paternità e della bigenitorialità.

La soluzione non può essere poi la divisione di un figlio in parti

uguali, ma la crescita di una cultura condivisa della bigenitorialità. Per cui l’ultima versione Paniz ha un approccio soft che preferisce enunciare i principi base lasciando un certo spazio alla giurisprudenza. Sparisce il concetto di genitore affidatario, si introduce il concetto di Bigenitorialità, la modulazione dell’assunzione delle spese di mantenimento, il controllo dei cambi di domicilio. Insiste molto sull’aspetto dell’evoluzione culturale, in questo senso è cruciale la previsione obbligatoria del progetto educativo genitoriale.

Sul percorso di applicazione della legge invita al realismo e a darsi l’obbiettivo di una soft law.

DIBATTITO Spavone (GESEF Roma) Difficoltà a parlare in termini tecnici a fronte della sofferenza vissuta. Il dibattito parlamentare troppo spesso è distante, quando non ostile, davanti ad un tale disastro sociale.

Bisogna risolvere il problema dell’allontanamento dei padri sulla base di denunce strumentali e riformare i Tribunali dei Minori.

Fanni Cannelles (Papà Separati Trieste)

Il conflitto tra genitori è simile a quello fra stati, dove l’asimmetria di trattamento dei genitori rende impossibile la mediazione in quanto chi sa dal principio che otterrà ogni vantaggio non ha alcun interesse a mediare.

Da ciò l’assoluta necessità che la legge di riforma dell’affido dichiari come f orma principale del medesimo quello condiviso. Chi in questo momento nelle Commissioni Parlamentari cerca di eliminare dalla formulazione della legge di riforma questo aspetto, in realtà la vuole svuotare di significato.

On. Mantini Chi frena la riforma? Lo vedete anche voi. I DS hanno qualche problema su aspetti della riforma, ma è anche metà Centro Destra che ha anche questo problema. Ma la questione è eminentemente culturale. Invita quindi ancora le associazioni a farsi carico di un’attività di promozi one culturale e di saper mediare rispetto alla formulazione della legge di riforma.

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Avv.ssa Lusardi Non è d’accordo.

La riforma dell’affido è monca senza quella dei Tribunali dei Minori e la responsabilità è chiara: sinistra e franchi tiratori.

Ceccarelli (Figli Negati - Roma)

E’ fondamentale la questione delle sanzioni, sia prevedendo il versamento alla parte lesa e non allo Stato, sia trattando la sottrazione dei minori come rapimento.

Ciò perché attualmente le madri che vogliono abusare della loro posizione di privilegio restano del tutto impunite e, ciò che più conta, riescono così ad impedire la relazione fra padri e figli.

Ficarra (Gesef - Roma) La distanza e la lentezza della politica rispetto al problema della famiglia sono enormi. Questo ritardo si misura oramai in termini di decenni, tanto che oggi qui a questo convegno sono presenti più generazioni di padri separati.

L’espulsione della figura paterna dalla famiglia in crisi genera problemi enormi che, dato il carattere di massa e il protrarsi oramai da almeno 2 decenni del fenomeno, minano le fondamenta stesse della società.

Oggi sono qui presenti anche le madri separate che hanno capito la gravità della situazione e che

desiderano che i propri figli mantengano la relazione col padre anche nella separazione.

Questo è un movimento destinato a crescere a fronte dell’aggravarsi della situazione.

Fra qualche anno anche le madri si rivolgeranno al Palazzo perché si assuma le responsabilità che gli sono proprie, legiferare per garantire un corretto sviluppo sociale.

Rulli (Papà Separati Milano) La questione della definizione e della condivisione dei principi morali nella società si fa sempre più pressante. Non solo, evidentemente, come principio di razionalità organizzativa per cui ogni grande organizzazione necessita, per mantenere la propria consistenza, di identificare un comune terreno di comunicazione. Ma pure come costituente fondamentale della costruzione dell’identità individuale e collettiva. Il sistema politico è disinteressato a questi temi, ma c’è uno che li ha colti ed utilizzati: George W. Bush. Ciò non significa, ovviamente, che io condivida le sue posizioni politiche.

I temi della paternità e della Bigenitorialità responsabili si collocano su questa frontiera e, a partire dal dolore personale e dallo scontro con gli inadeguati apparati dello Stato, fanno capire come la questione morale poggi sulla necessità della riscoperta dei principi di diritto naturale inalienabili che soggiacciono al contratto sociale..

La non soluzione di tali problematiche genera crisi di identità a livello di massa e questa a sua volta disagio psichico e inconsistenza comportamentale in una spirale distruttive della fondamenta della solidarietà sociale

Saggese (Papà Separati - Milano)

L’attuale impianto normativo non offre garanzie di continuità nelle relazioni padre-figlio , le interrompe al punto tale che la genitorialità viene sottratta al padre, per farla poi esercitare, senza alcuna preventiva valutazione all’adulto che andrà a convivere con il genitore affidatario, evento sempre più frequente nell’evoluzione della nostra società. E’ ancor più in questi casi che ci si domanda quale tipo di sensibilità abbiano le Istituzioni dinanzi alla tutela dei minori e dei loro rapporti famigliari.

In questo stato di ingiustizia si aggiunge quella economico patrimoniale legata alla casa coniugale di proprietà, la cui assegnazione ci auguriamo possa trovare il preminente interesse dei minori evitando almeno, attraverso la sua valorizzazione economica, di creare un sistema parassitario.

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Alle 13,30 abbiamo pranzato festosamente assaggiando i gustosi piatti preparati dal Tema dell'Associazione PAPA' SEPARATI (a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti). Tra un piatto e l'altro si parlava e si continuava a raccontare di come l'attuale impianto normativo sia ingiusto in presenza dell'Onorevole Mantini che ha assicurato la sua presenza sino alle 16 del pomeriggio.

Un pomeriggio fatto di Musica con i MISIA e di divertenti giochi, tra cui la caccia al tesoro che ha accattivato l'entusiasmo dei genitori e dei bambini presenti nel grande Parco di Monza, e mentre si preparavano le castagne consumate poi tra bicchieri di vin brulè i bambini oramai stanchi si sono rilassati con la visione un cartone animato della Walt Disney, che da sempre ha disegnato (quale forma educativa) storie di Padri e Figli.

Alle 18,30 si apriva la discussione fra tutte le associazioni per meditare sulle prossime azioni del Movimento

La cena e la proiezione di FILM a tema ha poi concluso con il ridotto numero di presenti oramai rimasti, la prima giornata del FESTIVAL DELLA PATERNITA'.

Durante il corso dell'intera giornata hanno oltrepassato la soglia dell'entrata al PRIMO FESTIVAL DELLA PARTENITA' oltre 1.000 persone.

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07/11/2004 domenica

Nel risveglio di una giornata di riposo lavorativo, si rianimava il Festival della Paternità.

Alle ore 9 apriva il servizio bar, dove tra caffè cappucci e briosches, si discuteva ancora su cosa si era evidenziato nel convegno della giornata precedente

Il Festival raccoglieva l’adesione anche di chi passeggiando tra i sentieri del Parco di Monza., all’oscuro dell’iniziativa organizzata dalle associazioni di genitori separati dai loro figli, ha poi partecipato ai lavori della seconda giornata.

Dopo aver analizzato nel Convegno della giornata precedente sia l’aspetto legale e politico di un sistema che rende i figli di separati orfani per legge di un genitore vivo, sia quello legato alla proposta di legge volta a correre ai ripari, nella seconda giornata del Festival si approfondiva l’importanza della relazione dei figli con il Padre, quale elemento prioritario per la tutela dei minori in materia di separazione, anteponendolo così all’impostazione della Magistra tura di trovare solo soluzione economiche e patrimoniali nelle sentenze di separazione dei coniugi. Si separano i CONIUGI ma non i GENITORI. Si apriva cosi il Forum Culturale, che ha visto la partecipazione del Prof. Paolo Ferliga, Antonello Vanni e Franceso Belletti (Direttore del Centro Italiano Studi delle Famiglie)

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Prof. Ferliga Il mito di Edipo tratta dell’abbandono da parte del padre che genera una condizione di sofferenza e di legame incestuoso con la madre. L’unica via d’uscita praticabil e per Edipo è rendersi cieco rispetto alla durezza della vita. La nostra cultura europea e cristiana attinge oltre che a questo mito pure a quello di Abramo. E’ fondamentale nella cultura occidentale dell’identità paterna il mito di Abramo. Dalla lettura di Kierkegaard si intende che tale mito significa che essere padre implica il sacrificio del figlio in se stessi e a Dio. Cosa significa? 1) Che per essere padri bisogna aver

compiutamente sacrificato il proprio essere figli di una madre, bisogna ineluttabilmente essersi separati dalla propria figura materna di riferimento, che può essere rappresentata da qualsiasi forma di dipendenza;

2) Che sacrificare il figlio a Dio significa

rinunciare al suo possesso, riuscendo invece semplicemente ad assisterlo nel trovare autonomamente la strada della propria vita.

E’ questo il “coltello” di Abramo. La tragedia greca e l’Antico Testamento costituiscono grandi approfondimenti di questi temi, assai più che l’odierna psicologia. Attualmente la psicologia sostiene che nel primo settennio di vita la figura prevalente è la madre, mentre nel secondo è il padre che assume il ruolo preminente come iniziatore alla vita adolescenziale. Sino a un anno e mezzo il bambino è fisicamente unito alla madre in quella che viene definita “beatitudine uterina” (è una simbiosi). Dopo l’anno e mezzo, anche a seguito

dell’abbandono del seno materno, subentra la figura del padre che porta una energia e comportamenti specifici. Si produce un amore non competitivo enorme che viene interiorizzato dal bambino e che permarrà nel suo profondo tutta la vita. Verso i tre anni e mezzo il bambino avverte che la relazione è a tre e si sviluppa il complesso d’Edipo ed il bambino entra in competizione col padre per garantirsi una relazione esclusiva e simbiotica con la madre. Dai cinque anni questo conflitto va in latenza e il bambino sviluppa i rapporti sociali che dal settimo anno diventano definitivamente importanti e da questo momento il padre diviene per lui l’iniziatore della vita sociale. Per il bambino diventa importante la giustizia nelle relazioni. Il ruolo della figura paterna è duplice: a) Sviluppo del “Super Io”, ovvero la

capacità di dire No, particolarmente difficile nell’attuale società permissiva e consumista;

b) Identificazione non competitiva del

figlio nella figura paterna. Con la pubertà termina la fase di latenza e riesplode l’amore per la madre. E’ importante che nel frattempo la figura paterna si sia consolidata perché guidi il figlio attraverso questo trapasso verso l’assunzion e di responsabilità nei riguardi della società.

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Prof. Belletti Da un punto di vista sociologico il nodo è il rapporto fra famiglia e società. I modelli di comportamento che maturano nei due termini del rapporto si influenzano reciprocamente. Per il 19/03/04, festività di S.Giuse`pe, Famiglia Cristiana mi ha chiesto di scrivere un articolo sulla fiducia. Dalle inchieste si evince che, per la prima volta dal dopoguerra, gli italiani non hanno fiducia nel futuro. La fiducia costituisce il collante dei comportamenti e relazioni sociali virtuose, in realtà le regole e le sanzioni servono solo a corroborare la fiducia, non tanto a promuovere i comportamenti. Oggi fiducia e progettualità sono in regresso. La famiglia è il luogo primario alla generazione della fiducia interiore dell’essere umano. In questo processo la figura paterna è fondamentale in quanto è quella figura che, pur ostacolando il rapporto fra bambino e madre, prefigura al figlio maggiori livelli di sicurezza, di forza e fiducia in un sistema di relazione più ampio; con l’adolescenza il figlio si apre alla società utilizzando il modello paterno. Oggi bisogna fare i conti con le separazioni. L’aspetto problematico va oltre la separazione in sé ed è costituito dalla conflittualità non risolta che, nel concreto, si traduce in una marginalizzazione, se non un annichilimento, della la presenza di una figura paterna in grado di infondere fiducia pur esprimendo dei dinieghi e delle sanzioni. E’ in questo modo che si crea un deficit di fiducia e di progettualità a livello sociale. La problematicità sta nel fatto che, mentre per la madre la maternità è un processo a partire dal biologico, per il padre la paternità è un processo a partire da una costruzione culturale.

Oggi la rapidità della trasformazione ha messo già due generazioni nella condizione di non poter attingere al patrimonio delle generazioni precedenti relativamente al ruolo di madre e padre ed alla famiglia. Oggi si ha una invasione del femminile nel sociale e una invasione del maschile nel familiare. Il tema della fiducia è legato a quello della responsabilità ed è mediato dalla figura del padre. Una volta ciò competeva in via esclusiva alla figura paterna. Oggi le agenzie di socializzazione sono molteplici a partire dall’asilo nido. La cosa è ulteriormente compromessa al prevalere di una tendenza perdonistica nella cultura pedagogica che non favorisce l’assunzione di responsabilità.

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Prof. Vanni La relazione del padre con la vita nascente nel quadro dell’antropologia cristiana. La situazione è tanto compromessa che è necessario darsi l’obiettivo di educare alla paternità. Noi viviamo all’interno di una cultura della separazione, della disunione uomo/dio, uomo/donna, sessualità/procreazione, genitorialità/procreazione. La tecnologia e il costume procedono verso la disumanizzazione tramite la eliminazione dell’altro. Con la legge sull’aborto si sancisce la separazione fra il padre e il figlio concepito anche nel caso estremo della sua soppressione. Inoltre con ciò si afferma che la vita non solo non è più interesse del padre, ma neppure è di interesse sociale e pubblico. La questione è anche che la legge ha pure funzione pedagogica, la legge di una generazione diviene la morale della generazione successiva. Di nuovo la legge 194 sull’aborto è paradigmatica. Procede quindi lo sviluppo della cultura della morte, come negazione del valore della vita, la liquidazione della relazione con l’altro e l’assolutizzazione dell’individualismo. Nel mondo cattolico c’è una ripresa dell’inizia tiva sul tema, procedendo da due encicliche papali, con una proposta di riforma di legge che contempli il parere del padre e con un appello che circola nel mondo accademico. Nel mio libro “Il padre nella vita nascente” avanzo una serie di proposte: 1) Riformare la legge 194 in modo da

considerare anche il parere del padre..

2) Coinvolgere il padre nei colloqui nei consultori;

3) Informazione obbligatoria al padre del

concepimento; 4) Riqualificare il materiale informativo

nei consultori a favore della concezione della vita come dono e come abbraccio fra maschile e femminile;

5) Riforma dei consultori familiari. Si pone quindi in generale la questione della cultura della paternità nelle agenzie educative

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Al termine del Convegno i partecipanti hanno pranzato insieme. L’elevato numero dei partecipanti rispetto alla giornata precedente, ha inevitabilmente creato l’esigenza di suddividere in due turni del pranzo . Il pomeriggio è stato trascorso insieme ai nostri figli tra giochi, passeggiate e musica a cura della Clerband. Numerose le interviste alla Stampa e Redazioni Televisive che con la loro opera hanno divulgato l’iniziativa all’Italia Intera.

E dopo aver celebrato alle 18,30 la Santa Messa,, ci siamo calorosamente salutati dandoci appuntamento per l’anno pros simo.

Lo stato di sofferenza e di difficoltà in cui si sono trovati i GENITORI e i FIGLI tra loro separati e la cultura generalista di un affidamento esclusivo materno, ha donato la forza di volontà delle Associazioni a favore della riforma legislativa per organizzare il Primo Festival della Paternità , e consapevolizzato sulla necessita dei relatori presenti nei due convegni, a portare la loro esperienze a sostegno del percorso culturale e politico intrapreso dalle Associazioni. La produzione di questo documento ha la finalità di conservare una traccia del PRIMO FESTIVAL DELLA PATERNITA’ affinché si evidenzi, ora e in futuro, l’esigenza sociale di una necessaria riforma del Diritto di Famiglia. La divulgazione che ne verrà data, servirà, insieme ad altre iniziative di sensibilizzazione sul diritto della BIGENITORIALITA’, ad aiutare i processi culturali, sociali e legislativi e giuridici di tutti gli operatori coinvolti nell’ambito di una disgregazione famigliare, per arrivare al concetto che si separano i CONIUGI ma mai i GENITORI dai loro figli. L’Associazione PAPA’ SEPARATI auspica con la diffusione di questo documento a stimolare il pensiero e la coscienza della nostra società civile. L’Associazione PAPA SEPARATI autorizza chiunque voglia contribuire al processo culturale in atto, a divulgare questo documento ovunque ci sia bisogno di stimolare la formazione di una coscienza volta alla TUTELA DEI MINORI NELLA SEPARAZIONE dei Coniugi. Il documento originale è possibile prelevarlo al seguente indirizzo internet : www.papaseparati.it/file_pdf/07112004_festival_della _paternita.pdf Associazione PAPA’ SEPARATI … dai FIGLI ONLUS

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ASSOCIAZIONI ORGANIZZATRICI

PAPA SEPARATI .. dai FIGLI ONLUS Sede : Milano Via Appiani n. 25 20121 Milano ����� ����������� ������� � ������������� � ��� � �������! "�!

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Napoli Via Francesco Blundo n. 54 80128 Napoli Telefono/fax: 081.5786115 -081.5564398 Presidente: Alessandro Ciardiello Sito internet : www.papaseparati.it Consiglio Direttivo Ernesto Emanuele Alessandro Ciardiello Andrea Carta Antonio Matricardi Antonio Saggese Domenico Fumagalli Diego Alloni Mario Lodigiani GESEF Sede : Roma Via Isole del Capoverde, 248 00100 Roma Telefono/fax: 06.56.16.728 Presidente : Vincenzo Spavone Sito internet : www.gesef.it FIGLI NEGATI Sede : Roma Tel. .339 27 530 883 Presidente : Giorgio Ceccarelli Sito internet : www.figlinegati.it EX ONLINE Sede : Roma Via Casapulla, 191 00143 Roma telefono : 0671320024 Sito internet : www.exonline.it E con la collaborazione di NONNI SEPARATI dai Nipoti

c/o Associazione PAPA’ SEPARATI ONLUS Responsabile di Struttura : Rosalba

Page 15: 1° FESTIVAL ITALIANO DELLA PATERNITA’individui, alla vita di relazione e familiare, alla società, alla nostra civiltà. Occorrono attenti interventi, che ridiano dignità e responsabilità

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Coordinamento Nazionale Domenico Fumagalli Organizzazione Convegni Ernesto Emanuele Struttura e Logistica META Coop. Sociale Edin Fabrizio Riva Lorenzo Achilli Segreteria Alessandro Ciardiello Stefano Romagnano Fotografia Stefano Romagnano Cartellonistica Andrea Carta Intrattenimento Musicale Mario Lodigiani Area Bimbi Domenico Fumagalli Tiberio Mamma di Fanni Cannelles Servizi Bar / Ristorazione Il ragazzo del bar di vimercate Diego Alloni Silvia Olga Bestetti Marilita Antonietta Claudio Agnese Rosalba Papà di Silvia Verbalizzazione e Redazione Marco Rulli Olga Bestetti Antonio Saggese Impaginazione Antonio Saggese

Diffusione Mediatica Campagna Papà Separati TV/Radio Canale 5 – Buona Domenica Rai 1 – Tg1 Rai 1 - Uno Mattina Rete 4 Radio Dee Jay Radio Kiss Kiss Disco Radio Radio Donna Radio Popolare Radio Padania Libera – Nord Italia Radio Studio 95 – Reggio Calabria Radio l’Olgiata - Lazio Radio Base Palma - Marche RTT – la Radio del Trentino RTS – Aosta Radio PAPA’ SEPARATI Stampa Corriere della Sera La Stampa Il Giorno L’Avvenire Il GIORNALE Class Kataweb RomaONe M-Milano Lifegate Testimonianze rilasciate da : Antonio Saggese Claudio di varese Domenico Fumagalli Ernesto Emanuele Giorgio Ceccarelli Giorgio Galofaro Lorenzo Achilli Mario Lodigiani

Regioni Rappresentate dagli intervenuti al Festival Lombardia Valle d’Aosta Piemonte Liguria Emilia Romagna Toscana Lazio Campania Puglia Reggio Calabria Sicilia n. visitatori nelle due giornate : 2.000

Ospiti Intervenuti ai Congegni Avvocato Danovi Avvocato Lusardi Avvocato Pietrasanta Avvocato Piazza Onorevole Pierluigi Mantini Professore Paolo Ferliga Professore Antonello Vanni Professore Francesco Belletti Sono intervenuti al Convegno Vincenzo Spavone Giorgio Ceccarelli Giorgio Galofaro Marco Rulli Elvia Ficarra Antonio Saggese Massimiliano Fanni Cannelles Moderatore dei Convegni Ernesto Emanuele