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1 1
I quattro postulati della Meccanica Quantistica
Piu’ avanti vedremo che occorre allargare il quadro per introdurre
lo spin, le statistiche quantistiche...
1
Postulato 1
Lo stato di un sistema si rappresenta con una funzione d'onda complessa Ya(x; t) dove: x sta per l'insieme delle coordinate, t e’ il tempo, a un insieme (eventualmente vuoto) di costanti del moto ( i numeri quantici). Se a contiene i valori di tutti gli osservabili compatibili (=che possono essere simultaneamente conservati), lo stato quantico ne risulta individuato.
2
x tutti i gradi di liberta’: la formulazione si
estende a molte particelle e il mondo intero.
2| , | 1adx x tY
( , ), , i x t
a ax t x t e Y Y contiene l’info completa
2
Fra funzioni d’onda vale il principio di sovrapposizione:
FaY+bc
Spazio di funzioni
Y(x,t), c(x,t) funzioni d’onda implica che lo e’
anche ogni combinazione lineare
Non e’ vero!
3
3
Fra funzioni d’onda il prodotto scalare e’ l’overlap, un numero complesso
Se e’ nullo funzioni ortogonali
bra
ket
dimensione d dello spazio = numero massimo di funzioni ortogonali
*( ) ( )dx x xY F Y F
*
2
Normalizzazione: ( ) ( ) 1
per ( ) .
dx x x
x L
Y Y Y Y
Y
Inglese: bracket=parentesi
Tranne qualche caso, d
4
fra funzioni: trasformazioni unitarie= trasformazioni lineari U
che conservano i prodotti scalari
fra vettori: rotazioni= trasformazioni lineari U che
conservano i prodotti scalari
La funzione d’onda esprime lo stato di un sistema riferendolo ad una base di funzioni; si possono fare trasformazioni di base. Si estendono le nozioni valide in uno spazio vettoriale.
In 3d,
2
2 2.a b a b
Disuguaglianza di Schwarz in uno spazio vettoriale
. cosa b ab
Disuguaglianza di Schwarz in 3
dimensioni:
5 5
2| | 1Y F Y Y F F
analogamente,
2
2 2.a b a bDisuguaglianza di Schwarz in n
dimensioni:
5
1 2 i
1
v (v , v ,......v ) v , con .d
d i i j ij
i
e e e
fra vettori: espansione su una base
fra funzioni d’onda: espansione su una base, in analogia con la trasformata di Fourier.
Basi: onde piane, seni (buca a pareti finite)
soluzioni dell’oscillatore armonico,………
6 6
Esempio: I polinomi sono uno spazio vettoriale di dimensione infinita,
ma non basta!
Una funzione trascendente, come sin(x), non e’ un polinomio ( una
combinazione lineare di polinomi con un numero finito di termini).
Ci vuole uno spazio vettoriale di dimensione infinita, discreta o continua,
che includa i limiti delle successioni convergenti.
Un tale spazio si dice completo.
6
L’ espansione su una base richiede che ci sia una norma (i
vettori di base devono avere norma 1).
Complicazione: per molti problemi d e’ infinito
l’espansione richiede una serie convergente.
Spazio normato e completo
7
Uno spazio metrico normato completo e’ uno spazio di Banach.
Esempio: sia C[0,1] l’insieme delle funzioni complesse continue in [0,1].
C[0,1] e’ uno spazio vettoriale. Possiamo definire la norma di una f
sup | ( ) |, x [0,1].f f x
Una successione fn converge a una funzione f(x) se
0 tale che , |f ( ) ( ) | , [0,1]nn n N x f x x
Questa e’ la convergenza uniforme. Ma allora si dimostra che f e’ continua.
Quindi C[0,1] e’ completo ed e’ di Banach.
Spazio di Banach
8 8 8
Lo spazio di Hilbert e’ quello in cui si
definiscono le funzioni d’onda.
E’ sempre possibile espandere
la y su un set completo
Uno spazio di Hilbert è uno spazio di Banach normato e completo rispetto
alla norma indotta da un prodotto scalare . Il contesto e’ quello di Fourier.
2
2
Si dimostra: e' uno spazio di Hilbert
ad es.: f L
vale Fourier; ma non e' l'unica base.ikx
L
e
Per la Meccanica Quantistica y deve essere definita in uno spazio
di funzioni in cui una base abbia come vettori le autofunzioni di
un operatore osservabile (per esempio, le onde piane che sono autofunzioni
dell’impulso).
9 9
,a x tY
, , ,..... insieme degli osservabili compatibilia A B C
varie scelte possibili: per la particella libera E,p oppure E, L
, , ,..... insieme degli osservabili compatibili
individua lo stato
a A B C
due stati diversi hanno almeno un numero quantico diverso
9
Primo postulato in 1 pagina:
10 10 10
Y + F Y + F
F Y F Y†
ˆGli osservabili Q sono rappresentati da operatori Q lineari, cioe'
ˆ ˆ ˆ Q( ) Q Q
hermitiani, cioe'
ˆ ˆ ˆ ˆQ = Q
Po
ovvero Q
stulato
= Q ,
dotati
2
a b a b
Y
Y
Y Y
di un set completo di autovettori (cioe' ogni puo' essere espansa
ˆin una serie convergente nelle autofunzioni di qualsiasi Q).
ˆ Se lo stato e' , il valore di aspettazione di ogni Q e' dato da
Q Y Yˆ= Q .
11 11
Matrici degli operatori:
*
Date due funzioni d'onda, si definisce l'elemento di matrice:
ˆ ˆ( ) ( )
integrazione su tutte le coordinate.
A A dx x A x
dx
FY F Y F Y
prodotto scalare di per .
Qui, le componenti sono ( ), (
ˆ
)
A
x
A
x
F Y F Y
F Y
Heisenberg: invento’ la teoria delle
matrici prima della invenzione
dell’equazione di Schroedinger; risulto’
poi che i due formalismi sono
equivalenti.
11
12 12
† †ˆ ˆ ˆe' definito da: , ,A A Ay y y
*ˆ ˆ ˆ( ) ,
ˆcon che agisce su .
,
l
A A A dx x
t
A x
A ke
y y y y y
†
*† † *
ˆ ˆ significa:
ˆ ˆ ˆ( ) dove agisce solo su ( ) ( )
A A
dx A x x A x dx x A x
y y
y y y
Definizione di coniugato Hermitiano di A a partire da A
*
ˆ ˆ ˆSe agisce sul bra : ( ) .
ˆ ˆMa in genere, .
ˆ ˆ: se , , .
A A dx A x x
A A
Esempio A i A i A i
y y
y y
y y y y
†ˆ ˆˆ ˆ ˆEsiste tale che ? Si, che B B A sappiamo B Ay y
13
†
Ricordate l'oscillatore armonico:
1 1creazione annichilazione .
2 2
d da q a q
dq dq
+
†ˆIl coniugato hermitiano di e' .A A
.
Come trovare la matrice del coniugato Hermitiano di A a partire da un A qualsiasi.
†* ˆ , ,A A
yy
y
In parole: la regola per la matrice dell’operatore coniugato Hermitiano:
trasporre e prendere il cc
14
ˆT Ty y
valore di aspettazione dell’operatore T nello stato y
E’ la media di molte misure dell’osservabile T sullo stato y.
T Osservabile
il risultato di ogni
misura deve essere
reale!
* †
† *
devono coincidere sempre
T T
T T y y
y y
* †osservabileT T T
†
†
Definizione
autoaggiunto o Hermitiano
antiHermitiano iA Hermitiano
A A A
A A A
15
Gli autovalori di una matrice hermitiana sono reali
*
**
†
Ricordiamo che = .
ˆSia autovalore di un operatore T
T = .
Allora, prendendo normalizzata,
. Prendendo il c.c.
T hermitiana e allora possiamo anche dire:
a b b a
T T
T T
T T
y y
y
y y y y y y
y y y y
* †
† *
.
Quindi
T T
T T
y y y y
16 16
†osservabileT T T
m
n
T m t m
T n t n
m
n
n T m t n m
m T n t m n
† †*( )
m m
n n
n T m t n m n T m t n m
se T Tn T m t n m n T m t n m
† *prendendo il coniugato, n nm T n t m n n T m t n m
Sottraendo, 0 .
Questo implica che se 0, allora 0.
n m
n m
t t n m
t t n m
Inoltre, se T e’ hermitiano
autovalori diversi autovettori ortogonali: infatti,
* †ˆ ˆ ˆ matrice hermitianamnm T n n T m n T m T
Significato fisico: se la misura da’ valori diversi gli stati
sono ortogonali, cioe’ mutuamente esclusivi.
Charles Hermite (1822-1901)
† * †
†
ˆ ˆ ˆHermitiano con ( ) .
Troviamo p .
A A A A Aab ba
*
* *
* *
( )
[ ( ( ) ) ( )]
( ( ) ) | ( )
df p g i dx f x g x
dx
d di dx f x
dp i
dx
g x g x f xdx dx
df x g x i dxg x f x
dx
+
17
L’impulso e’ hermitiano?
17
e' complesso 0d
p i pdx
y
Charles Hermite (1822-1901) 2e' Hermitiano sup L
* 2( ( ) ) | 0 ,f x g x se f g L
*( ( ))d
f p g dxg x i f x pf gdx
18
Questo e’ lo spazio di Hilbert; vale anche per le onde piane nella scatola
2,
nik x
n
e nk
LL
18
*( ( ) ) | 0 perche' sono periodiche, p= k.f x g x
19 19
Deve esistere un set completo {|m> } di autostati
T |m> = tm
|m>
per ogni operatore osservabile T . Ad esempio, l’impulso P ha come
autostati le onde piane. Significa che preparando il sistema in qualunque
stato fisico e sottoponendolo a misure di T si ottera’ comunque un risultato,
e questo deve essere uno degli m-
L’opposto sarebbe ammettere che ci sono stati del sistema in cui T non si
puo’ misurare in linea di principio, mentre invece la misura e’ sempre
fattibile.
Completezza
con ampiezza di m
1 r
in
elazione di chiusuram
m
m m
m m mY Y Y
Y
Set completo significa:
20 20
La funzioned'onda di 1 particella libera si espande:
e la serie converge. Ad esempio, m puo'
essere una componente del momento angolare.
In generale occorrono altri numeri quantici a,b,c... di operatori A,
m
m
m aY
B,C...
ˆ compatibili con T per individuare
(ad esempio, l'energia della particella, che corrisponde all'operatore H).
Significato: ampiezza di probabilita' che
la misura di da' .
Non e' tutto. Se una
m
m
a m
T t
Y
Y
misura di T su da' t dopo la misura
il sistema non e' piu' in ma collassa in
uno stato con l'autovalore e con gli altri numeri quantici
compatibili.
m
mt
Y
Y
21 21
Nel caso di misure dell'impulso di una particella,
e' l
Ecco
a trasformata di Fourie
relazione di chiusura
.
r
1m
m
m
l m m
m
a
Y Y
( )
2
, , la chiusura e'2 2
2 ( )iq
iq
x
m
yiq
x
xdqf x e q
e ddqe
qm x y
22 22
Per un sistema composto da piu' particelle restano vere:
con ampiezza:
con 1
ˆ ˆe la misura di da' , collassa in , ma e'
un osservabile dell'intero sistema, non di una p
m m
m
m m
m
m a a m
m m m m
T t m ogni T
Y Y
Y Y
Y
articella.
Per esempio potrebbe essere il momento angolare totale.
Sistemi di piu’ particelle
23
Le formulazioni di Schroedinger e di
Heisenberg
sono equivalenti.
Sulla reinterpretazione quantistica delle
relazioni cinematiche e meccaniche
24 24
1 esprime la completezza della base { }m
m m m
ˆ ˆij i j ij i jA A B By y y y
ˆ ˆˆ ˆi j i k k j
k
AB A By y y y y y
ˆ ˆQuindi, ik kjij
k
AB A B
Prodotto righe per colonne-
rappresentazione degli operatori con matrici
T |m> = tm
|m> implica <n| T |m > = tm
mn
Un operatore e’ rappresentato da una matrice diagonale sulla base delle sue autofunzioni
Matrici come Rappresentazioni degli operatori
Si prendono tutti gli elementi di matrice su una base :
Il prodotto degli operatori ha una matrice che e’ il prodotto delle matrici le
matrici hanno gli stessi autovalori degli operatori.
ˆ ˆˆ ˆi j
ijAB ABy y
25
†
In altri termini, conserva la norma.
1
U
U Uy y
† 1 † *
†
Un cambiamento base si realizza con una
trasformazione unitaria U delle ampiezze, .
unitaria dove
gode della proprieta' che 1.
Matrici e trasformazioni unitarie
nmmn
U
U U U U U
U U
y y
y y y y
Cambiamento di Rappresentazione degli operatori.
Trasformazioni canoniche quantistiche
Per esempio se un campione viene ruotato o traslato rispetto all’apparato di
misura, la sua funzione d’onda subisce una trasformazione unitaria ma
facendo la stessa rotazione o traslazione sugli operatori avremo gli stessi
risultati.
Fisicamente possiamo anche usare diverse tecniche per caratterizzare un
pacchetto d’onde: ad esempio con misure di x o di p. L’info e’ la stessa a
meno di una trasformata di Fourier.
Una rappresentazione puo’ essere la piu’ adatta per un particolare
problema.
†
†
† .
Si tratta di una diversa rappresentazione della stessa fisic
,
a.
UAU
A UAU
A U
U
AU y yy y y y
y y
† † †
†
Poiche' 1,
quindi mediare A su e' equivalente a mediare su .
U U A U UAU U
UAU U
y y y y
y y
Sia A un operatore qualsiasi:
27
Infatti, se [ A, B] =0 , AB=BA, cambiando base, UABU† = UBAU†. Inserendo U†U=1, UAU†UBU† = UBU†UAU† . Quindi UAU† e UBU† che sono A e B nella nuova rappresentazione commutano: due matrici che commutano seguitano a commutare anche cambiando base.
Trasformazioni canoniche in meccanica quantistica
Una trasformazione unitaria corrisponde ad un cambiamento di base. Essa cambia la descrizione ma preserva le regole di commutazione fra gli operatori come le parentesi di Poisson classiche.
_e compatibili [ , ] 0 resta veroA B A B
_e compatibili [ , ] 0A B A B
=cambiamenti di Rappresentazione
.3
3, ( , )
2
i p x E p td p
i x t i g p t ey
.3
3( , )
2
i p x E p td p
pg p t e
.3
3Dato il pacchetto , ( , )
2
ˆ ˆconsideriamo , , con .
i p x E p td p
x t g p t e
p x t p i
y
y
28
,0 ( ) e' una
( , ) t
tra
rasforma
sformazi
contien
one can
e la stessa inforta di ,
( , ) trasformata di , .
ˆNella rappresentazione degli impulsi
operatoreche moltipl
on
ic
m
a p
az
ic
i
e
a
r
.
oneg p t x t
g p t p i x
p
p
p
g
p
x
t
y
y
y
ˆOperatore p nella rappresentazione dei p
.3
3, ( , )
2
i p x E p td p
x t g p t ey
*media di x sul pacchetto : ( ) ( )x dx x x xy y
Quale sara’ la media di p ? Ragioniamo per analogia
3 3* 2
3 3
Ma come si
( ) ( ) | ( ) |2
scrive direttamente in termin
2
i di x ?
d p d pp g p pg p g p p
y
29
Impulso medio di un pacchetto d’onde
Per un trattamento rigoroso e’ utile un teorema.
Teorema di Plancherel
30
* *
* ( ) *
* *
( ) ( ) ( )2 2
( ) ( ) ( ) ( ) ( ).2
Scambiando le integrazioni,
( ) ( ) ( ) ( )
i x i t
i x t
d ddx x e dt t e
ddx x dt t e dx x dt t x t
dt t dx x x t dt t t
a b a b
a b a b
b a a b
2
* *
Siano ( ), funzioni L
( ) ( )2
t t
ddt t t
a b
a b a b
La dimostrazione e’ facile se si usa la delta.
Il Teorema di Plancherel dice che:
31
* * ( ) ( )2
ddt t t
a b a b
* *
i
i
NB ( ) somiglia a un prodotto scalare
dove al posto di i c'e' un indice continuo t.
Il teorema implica che e'un prodottoscalare
fra due vettori e che non cambia passando
dallecompo
idt t ta b b a
b a
a b
nenti t allecomponenti . Possiamo calcolarlo
nella rappresentazione x o p e viene uguale.
*
i
i
La definizione di prodotto scalare fra vettori complessi e e'
i
a b
b a b a
3
3
* *( ) ( ) Primo membro: ( )2 2
d pg p p g p
da b
* *
3
3
A tal fine, usiamo Plancharel : ( ) ( )2
con , ( ) ( ) ( )2 (2 )
ddt t t
d d ppg p g p
a b a b
a b
32
3 3* 2
3 3( ) ( )Nella rappresentazione ,
Vogliamo scrivere direttamente in termin
| ( ) | .2
i i
2
d x .
d p d pp g p pg p g pp p
p
y
.3
3Data la funzione d'onda , ( , ) ,
2
i p x E p td p
x t g p t ey
ˆTrasformiamo p dalla rappresentazione p
ˆ alla rappresentazione x .
* *3 , [ ],doSecondo membro ( ) ( ve
[ ] e' la trasformata di Fourier di) )
)
( ( .
dt t t pg p
p
d x
g p p
x t F
F g p
ya b
.3
3Tale trasformata vale ( ) , .
2
i p x E p td p
p g p e i x ty
*3*secondo membro: ( ) , ,i d xdt x t xt tt y ya b
3
3
* *( ) ( ) Primo membro: ( )2 2
d pg p p g p
da b
* 3 *, , ( ) ( ).
Ritroviamo che nella rappresentazione x.
p i dx x t x t d p g p pg p
p i
y y
A partire da *( ) ( )x dx x x xy y
.3
3, ( , )
2sostituendovi
i p x E p td p
x t g p t ey
'. ' .3 3*
3 3
'. ' .3 3*
3 3
3 3*
3 3
'( ( ', ) ) ( , ) .
2 2
Scambiando le integrazioni,
'( ', ) ( , )
2 2
'( ', ) ( , )
2 2
i p x E p t i p x E p t
i p x E p t i p x E p t
i
d p d px dx g p t e x g p t e
d p d px g p t g p t dxe xe
d p d pg p t g p t e
' '. .
( )
E p E p t ip x ip x
pdxe i e
x nella rappresentazione dei p.
Analogamente possiamo scrivere
34
' '. .3 3*
3 3
'3 3*
3 3
'( ', ) ( , ) ( )
2 2
Ora portiamo( ) fuori e introduciamo la delta di Dirac:
'( ', ) ( , ) ( )
2 2
i E p E p t ip x ip x
p
p
i E p E p t
p
d p d px g p t g p t e dxe i e
i dx
d p d px g p t g p t e i dxe
' .
'3 33*
3 3
'( ', ) ( , ) ( ) 2 ' .
2 2
Ricordando la derivata della delta,
i p p x
i E p E p t
p
d p d pg p t g p t e i p p
3*
3( , ) ( )( ) ( , )
2p
d px g p t i g p t
ˆpx i
36
ˆ ˆRappresentazione p: p=p px i
ˆˆ ˆRappresentazione x: x=x p xi
37 37
Lagrangiana del rotatore rigido piano classico .
2 21( , ) ( )
2T m x y +L
( , )zL I
L
2
( , ) ( , ) Hamilton equation 2
z zz z
L LH L L
I I L
si trova anche da , ,
che
x y
z y x
p mx p my
L xp yp I
0 L ( ) L (0)z zt
L
37
cos sin
sin cos
x x
y y
2 21( , ) ,
2I I m L
38
Analogamente al commutatore fondamentale , p x>
il commutatore , comporta l'indeterminazione z z
p x i
L i L
2ˆˆ ( , )
2
zz
LH L
I
Calcolo dell’operatore Lz
z y xL xp yp
Vogliamo trovare che in coordinate polari ( , )
analogo
z
z
L i
a p i E iz t
Rotatore rigido piano quantistico
Dobbiamo stabilire una importante regola di
commutazione momento-angolare-angolo
39 39
, ,
va messo in coordinate polari
ˆ ˆ ˆz y x x y
p i p iL xp ypy
conx
+
+
Passiamo da a derivate rispetto a ,ˆ ˆ,y xp p
x x x
y y y
2 2
arctan
x y
y
x
+
cos
sin
x
y
40 40
Inoltre, cos , sin
yx
x y
x x x
y y y
+
+
2 2 2 2 2
2 2 2
1 1
1 1
1
1
y y y
x x x x x yy y
x x
y x
y y x x yy
x
+ + +
+ +
sin cos,
x y
2
1arctan
1
du
du u
+
2 2
arctan
x y
y
x
+
cos
sin
x
y
41 41 41
+
sin coscos sin
cos ˆ ˆ ˆ, ,sinx y z y x
x y
p i p i L xpy
xy
yp
x
+
ˆ [cos sin ]
[cos sin
cos (sin ) (cos
cos sin
])sin
z y xp
i
y xL p i
+
2 2cos sin[ ]i i
zL i
,zL i
Usando
Si trova
42 42
2
210 , 2 1
2 2 2
im imim
m m m
e ee
y y y
m intero: quantizzazione natura facit saltus!
2 2 2
L'energia del rotatore e' quantizzata: .2 2
z
z
L m
L mE
I I
Risolviamo l'equazione agli autovalori z m m
m
m
L m
i m
y y
y y
deve avere un solo valo2
re
y
im
m
e
Altre conseguenze di zL i
43 43 43
2 2ˆ ˆ ˆmedia, deviazione standard : ( )A AA A A
Principio di indeterminazione di Heisenberg
2 2x p z Lp i L i
(Ungenauighkeitsrelationen)
Direzione della
fotoemissione
Raggio X
Elettrone da
localizzare
Esiste
classicamente una
incertezza che
cresce con
44
Non e’ vero!
La novita’ consiste nel fare dell’incertezza una legge fondamentale della natura
Einstein sosteneva invece che l’incertezza venisse dall’incompletezza della teoria
(Dio non gioca a dadi)
45 45
Due operatori sono compatibili , cioe’ misurabili
simultaneamente con precisione, se commutano
,
ˆ ˆ[ , ]
2A B
A B
y
y y
Principio di indeterminazione generalizzato
45
2 2ˆ ˆ ˆmedia, deviazione standard : ( )A AA A A
Principio di indeterminazione di Heisenberg
Prima mostriamo che ai fini della dimostrazione si puo’ sempre supporre che sia <A>=0, <B>=0
Ungenauighkeitsrelationen, genau=esatto
46 46 46
ˆ ˆ ˆ ˆ 0A A B B Osservazione banale:
2 2 2 2
ˆ ˆtanto vale prendere 0, 0
ˆ ˆA B
A B
A B
2 2
2 2
2 2 2 2
ˆ ˆ ˆ ˆ ˆ ˆ[ ] . Se invece di consideriamo Q= ,
ˆ ˆ ˆ 0. La deviazione standard di Q: [ ] :
ˆ ˆ ˆ ˆ ˆ ˆ[ ] [ ] .
A
Q
Q A
A A A A A
Q A A Q Q
A A A A A A
Togliere il valor medio non cambia la deviazione standard:
ˆ ˆ ˆˆ ˆ ˆ[ , ] [ , ]A A B B A B
Togliere il valor medio non cambia nemmeno i commutatori:
47 47
Due operatori sono compatibili , cioe’ misurabili
simultaneamente con precisione, se commutano
,
ˆ ˆ[ , ]
2A B
A B
y
y y
Principio di indeterminazione generalizzato
se <A>=0, <B>=0
Allora possiamo riformulare come segue:
2 2 †
2 2 †
ˆ ˆ ˆ ˆ, dove
ˆ ˆ ˆ ˆ, dove
A
B
A A A f f f A
B B B g g g B
y y y y y
y y y y y
Disuguaglianza di Schwarz: 222 2
2 2 2
ˆ ˆ
ˆ ˆ | | dove z = .
ˆ ˆˆ ˆAttenzione: non e' lo stesso che .
A B
A B
f g Af f g g B
z AB
AB A B
y y
y y
y y y y y y
per ogni y,
* *
*2 2 2 2 2
Osservazione: Numeri complessi:
z=a+ib, a,b , Re( ), Im( )
2
( )2
a z b z
z a ib z z ib
z zz a b b
i
+
Riprendiamo la disuguaglianza di Schwarz:
Per metterlo nella forma voluta ci vuole un trucco
2 2 2 ˆ ˆ, | | dove z = .A BDunque z AB y y
22
2 2ˆˆ ˆ ˆˆ ˆ [ , ]
.2 2
A B
A BAB BA
i i y y y y
49 49
_compatibili [ , ] 0A e B A B
2 2 2ˆ ˆˆ ˆEsempio : , , ( )2 2
minimum uncertainty wavepacket
p x p xA p B x A B i
ˆ ˆ[ , ]
2A B
A B y y
50
Esercizio sui commutatori: Calcolare [ABC,DEF]
_ _ _
. , , ,ABC DEF AB C DEF AB DEF C +
_ _ _
Si usera' , , ,AB C A B C A C B +
_ _ _ _
, , , ,ABC DEF AB C DEF A B DEF C A DEF BC + +
_ _ _
si usera' poi , , ,A BC B A C A B C +
_
_
_ _
_ _ _
_ _ _, , . , . ,
,
,
.
, ,
, ,
ABDE C F AB C DE F ADE B
ABC DEF AB
F C
C DE
A B
F A B DE F
DE FC DE A F BC A D
C A DE F
E
B
FB
C
C
+ +
+ + +
+ +
_ _ _ _ _
_ _ _
_ _
, , , , ,
, , ,
, ,
ABC DEF ABDE C F ABD C E F AB C D EF ADE B F C
AD B E FC A B D EFC DE A F BC
D A E FBC A D EFBC
+ + +
+ + +
+ +
_ _ _
e usando ancora , , ,AB C A B C A C B +
50
51
Prodotto di matrici A e B diagonali:
per esempio, nel caso 2X2
1 1 1 1
2 2 2 2
0 0 0
0 0 0
a b a bAB
a b a b
Viene diagonale e gli
elementi sono i prodotti degli
elementi di A e B
Fisicamente sono
grandezze compatibili,
con valori ben definiti
sulla base prescelta.
Commutano anche gli operatori
Cambiando base,deve esistere U tale che A va in UAU†e,B va in UBU† UAU†UBU† = UBU†UAU†=0 . Quindi le due matrici comutano su qualunque base.
A e B osservabili compatibili † †
_, , [ , ] 0A A B B A B
Commutatori e grandezze compatibili:
A B osservabili compatibili hanno un set completo di autostati simultanei
Mostriamo che allora B e’ diagonale sulla stessa base
n mn m a a
|an> base su cui A e’ n n nA a a a
n n nB a b a
Facciamo dapprima l’ipotesi cheA non ha autovalori degeneri, poi la rimuoveremo.
Teorema
52
_[ , ] ( ) 0,m n m n m na A B a a a a B a
Dato che ( ) 0 concludiamo che 0
Ma allora e' ortogonale a
. QED
m n m n
n m
n n n
a a a B a
B a a n m
B a b a
Se A e’ degenere, diagonalizzando la matrice di B nel sottospazio di autovalore an
troviamo combinazioni lineari di autostati degeneri di A che appartengono ad an e sono anche un set di autostati simultanei di B. Abbiamo quindi dimostrato il Teorema:
Dimostrazione
A e B compatibili set di autostati simultanei
_ _[ , ] 0 Sia m n. [ , ] ( ) 0m n m nA B a A B a a AB BA a
m n m n na BA a a B a a
†
m n m n m n m m na AB a A a B a Aa B a a a B a
53
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( )
ˆ ˆ ˆˆ
ˆˆ ˆ
ˆ ˆˆ ˆ( ) 0
ab ab ab ab
n n n n n n n n
ab ab ab
n n n n n n
ab
n
AB Ab b A a b
BA Ba a b
AB BA
y y y y
y y y
y
La base |yn (ab)> diagonalizza ambedue gli operatori A e B
( ) ( ) ( ) ( )ˆ ˆab ab ab ab
n n n n n nA a B by y y y
54
Viceversa, se A e B hanno un set completo di autostati simultanei |yn (ab)>
allora A e B sono compatibili.
_ _[ , ] 0 su un set completo [ , ] 0
su qualunque altra base.
A B A B
Teorema
54
Dimostrazione
Cambiando base, come si e’ visto, deve esistere U tale che
|yn (ab)> U |yn (ab)>
UAU†UBU† = UBU†UAU†=0 . Quindi le due matrici commutano su qualunque base.
QED
55
, ,
, ,
z x y z
z x y z x y z
yp zp zp xp
y p z p p z p x i yp xp i L
+
, , , ,zx y z y x z zzx y xL L yp zp zp yxp p zp pxp zpzp x
,
,
,
x y z
y z x
z x y
L L i L
L L i L
L L i L
,
etc
x y x y y x zz
L L L L L L L L i L
L L i L
Componenti del momento angolare: sono incompatibili
56 56
57
2 2 2 2 2 2 2, , , poiche' , 0x x y z x y z x x xL L L L L L L L L L L
+ + +
_ _ _
2
Semplifichiamo con , , ,
, , , .y x y y x y x y
AB C A B C A C B
L L L L L L L L
+
+
2 , )
,
(y x y z z y
x
y z
y z
z yL L L i L i L L
L L i L
i L L L L
++
2
Poiche' allo stesso modo
, , , ( )y z zz x z z x z yx zL L L L L L L i LL L L L
+ + +
2 2 2, 0, , 0, , 0x y zL L L L L L
Compatibilita’ del quadrato del momento angolare con qualsiasi
componente
, , ,
x y z y z x z x yL L i L L L i L L L i L
57
58
Operatore di
annichilazione
1
2
da q
dq
+
Operatore di creazione † 1
2
da q
dq
2
2
2
1
2
dH q
dq
+
†, 1a a
†
1
1v
n n n
n n n
a u
a
y y
y y
+
vogliamo determinare le costanti un e vn e le matrici di q e p .
† 1
2H a a
+
†
† operatore numero
n na a n
a a
y y
Matrici per l’oscillatore armonico
Ricordando che:
58
†
1
2 † †
1 1
2 † †
1 1
Da moltiplicando scalarmente i due membri per se stessi
si ha | |
ma 1,quindi | | .
n n n
n n n n n
n n n n n
u a
u a a
u a a
y y
y y y y
y y y y
+
+ +
+ +
59
2 † † † 2 †
† 2 †
2
| | . Per definizione di , | | ;
ˆma , 1 | | (1 ) (1 ) 1 .
Quindi | | 1 e possiamo scegliere la fase arbitraria :
n n n n n n
n n n n n
n
u a a a u aa
a a u a a n n
u n
y y y y
y y y y
+ + +
+
†
1
†
1
1
1
1
n n
n n
a n
an
y y
y y
+
+
+
+
†
1 0
† 2†
012
† 3†
023
†
0
( )
2 2
( )
3 2.3
1
!
n
n
a
aa
aa
an
y y
yyy
yyy
y y
Analogamente
2| v |n n 1n na ny y
2 †
1v | v |n n n n n n n na a a a ay y y y y y
59
60 60
†
1
† †
1 , 1,
†
Usando 1 troviamo le matrici degli operatori sulla base { }.
1 1
0 0 0
1 0 0 0
0 2 0 0
0 0 3 0
2
n n m
m n m n m nm n
a n
a a n n
a
y y y
y y y y
+
+ +
+
+ +
1
, 1,
0 1 0 0
0 0 2 0
0 0 0 3
0 0 0 0 2
y y
y y
n n
m n m nm n
a n
a a n a
Matrice infinita non simmetrica
†
, 1 , 1,,Sono matrici coniug te.1 am n m nm nm n
a n a n + +
60
61
Matrici di x e di p per l’oscillatore armonico:
† †0
0
†
Dato che , gli elementi 2 2
di matrice di x e p si trovano da quelli di a,a :
x ix a a p a a
x
+
0, 1 , 11
2mn m n m n
xx n n + + +
†
, 1 , 1,,1 m n m nm nm n
a n a n + +
, 1 , 1
0
12
mn m n m n
ip n n
x + + +
61
62
†
0
0
0 0 0 0 1 0 0
1 0 0 0 0 0 2 0
0 2 0 0 0 0 0 3
0 0 3 0 0 0 0 0 2
2
0 1 0 0 0 1 0 0
1 0 2 0 1 0 2 0
0 2 0 3 0 2 0 32 2
0 0 3 0 2 0 0 3 0 2
2 0 2 0
a a
x ix p
x
2
20
1
2 0, 1 , 1
0
Altro modo di calcolarle:
, ( ) ( ) 12
xx
mn m n n n n mn m n m n
xxx dx x x N H e x n n
xy y y
+
+ +
62
x,p sono hermitiane
63 63
0, 1 , 1Usando le , 1 .
2mk m k m k
xx m m + + +
2
2 0, 1 , 1 , 1 , 11 1 .
2
Espandiamo:
mk kn m k m k k n k nmn
k k
xx x x m m n n + + + + + +
2 2
0 0, 1 , 1 , 1
Per illustrare il metodo delle matrici, vedremo ora che e' facile
calcolare ,
facendo il prodotto righe per colonne partendo
da 1 ,cioe' 2 2
mk kn mk knmn mn
k k
mn m n m n mk m k
x x x p p p
x xx n n x k k +
+ + + +
, 1
0, 1 , 1
1 ,
1 .2
m k
kn k n k n
xx n n
+
+ + +
22 0
, 1 , 1 , 1 , 1
, 1 , 1 , 1 , 1
( ( 1) ( 1) 12
1 )
+
+ + +
+ + + + +
+ + +
m k k n m k k nmn
k
m k k n m k k n
xx m n m n
mn m n63
64 64
2
mk knmn
k
p p p
2
2, , 22
0
( 1)( 2) (2 1) ( 1)2
m n mn m nmn
p m m m m mx
+ + + + + +
, 1 , 1
0
12
mn m n m n
ip n n
x + + +
, 1 , 1
0
1 12
mk m k k n
ip m n
x + + + +
, 1 , 1
0
12
kn k n k n
ip n n
x + + +
2
2 0, 2 , 2( 1)( 2) (2 1) ( 1) .
2
Allo stesso modo,
m n mn m nmn
xx m m m m m +
+ + + + +
, 1 , 1 , 2Usando si ottiene:m k k n m n
k
64
Le matrici di x e p dell’oscillatore sono infinite ma sparse,
quindi le moltiplicazioni sono facili. Si verifica allo stesso
modo che:
, mk kn mk kn mn
k
m p x n m px xp n p x x p i
(metodo di Heisenberg)
2
2 2
0
0
1 1
2 2 2
+ +
mnmn mn
mn
pH m x n
m
22 2
0
0
1
2 2 +
pH m x
m
65
66
Matrici e modelli matematici
Autovalori:
++
224
2
1VEEEE baba
aE
bE
legante
antilegante
V
In certi problemi, sono pochi gli stati che interagiscono in modo importante;
allora il metodo delle matrici si presta ad utili modellazioni. Il modello non
banale piu semplice e l'Hamiltoniano 2 x2 :
a
b
E VH
V E
66
67
68
Tomografia quantistica
In generale per conoscere lo stato quantico di un sistema bisogna disporre di
numerosi campioni uguali sui quali effettuare una serie di misure di diversi
osservabili. Dalle distribuzioni di probabilita’ degli osservabili si cerca poi di
capire quale e’ lo stato puro o la matrice densita’.
Per sistemi complessi in stati puri o misti sono
necessarie misure di piu’ osservabili per determinare
lo stato. Quali e quante? Questo problema complicato
e’ studiato dalla tomografia quantistica.
Per sistemi semplici come una particella in una
buca o un oscillatore armonico basta una misura
di energia per determinare lo stato.
69
Postulato 3
Ogni misura di un osservabile Q
ˆ deve dare un autovalore di ;Q y y
2
Probabilita' di λ nello stato :
( ) | |P y
F
F
Ampiezza di λ nello stato Φ :
( )A y F
Questo postulato fornisce l’interpretazione fisica del formalismo. Ulteriore
implicazione: la misura cambia lo stato e provoca il collasso della y
sull’autostato: se la ripetiamo subito ritroviamo .
Perche’ il set deve essere completo (come richiesto dal secondo postulato):
1 chiusura necessaria perche' sia
m
m
m m
m m
Y Y
1m
m mY Y Y Y somma delle probabilita’
di tutti i valori di un
osservabile=1 69
70
• Discreto
Formalismi da usare a seconda dell’operatore e del sistema
• continuo
keeQ kkk ,ˆ
mnnm ee )( khee kh
yy mm
m
ee
2|| ymm eP
yy kk eedk
dkedP k
2|| y
(Trasformata di Fourier) (Serie di
Fourier)
..2,1,0,ˆ neeQ nnn
70
71
Soluzione nello spazio delle distribuzioni ' 'x
x x x
Nessuna soluzione in L2 (spazio delle funzioni a
quadrato integrabile).
' ( ') ( ') ( )
x xdx x x x y y y y
L’osservabile x e la sua equazione agli autovalori
Quali sono le autofunzioni? Devono permettere di
scrivere l’ampiezza di trovare la particella in x:
ˆ x xx x
xφ non ha il modulo quadrato! Non e' una ampiezza come le altre.
Ma per localizzare una particella in un ponto occorrerebbe infinita energ
' ( ') ( ') ( )
Pero
i
'
a.
xdx x x x x y y y y
71
La x e’ un osservabile che gioca un ruolo speciale, in quanto funge da
coordinata. L’operatore x moltiplica per x.
72
*
La relazione di chiusura nel caso continuo
Infatti ( ) ( ) va ben
e' : 1.
e.
x
x
x x
a b a x x b dxa x b x
L'ortogonalita': ' '' ( '' ') ( '') ( ')x x dx x x x x x x
72
Altro esempio in 1d di spettro continuo: ampiezza di trovare
l’impulso p nello stato y
1
ˆAutostati di p :2
pxi
p p pp f x p f x f x e
1, ( ) ( )
2
pxi
pf dxe x py y y y
e’ l’ ampiezza di trovare l’impulso p in una misura sullo stato y
Relazione di chiusura nel caso contin : 1.uoq
q q
Postulato 3 e momento angolare quantistico
z Il momento angolare L =-i
la misura della componente del momento angolare
deve dare m ,
Qualunque direzione
numero quantico az
definita da n
i
p
mutale,
uo' ess
in
ere
tero.
presa
m
come asse z.
Questo e' incomprensibile classicam
ente!
Cambiando la direzione, i valori misurati sono gli stessi, ma cambiano le probabilita’ 73
zL m
zL m
Ogni misura di una componente di L deve dare un autovalo re m .
Di quale probabilita´si tratta? Il significato fisico e`il seguente. Supponiamo che io voglia determinare la distanza dell’elettrone dal nucleo dell’atomo di H. Se preparo un atomo di H e faccio la misura posso ottenere qualsiasi valore. Se preparo un gran numero di atomi di H tutti nelle stesse condizioni e su ciascuno faccio la misura trovo valori distribuiti secondo una legge |ψ(r )|2 e posso determinare <r> come media statistica della distribuzione.
74
Ripetere la misura su molti campioni
L’osservazione perturba il sistema
Questo non e`come ripetere molte volte la misura sullo stesso atomo di H, perche`l’atto di misurare la posizione disturba il sistema. Se si trova la particella in x , immediatamente dopo la sua funzione d’onda e`piccata intorno a x , per un fenomeno che si chiama collasso della funzione d’onda. Pero’ ci sono anche grandezze che hanno valore ben definito. se misuriamo su molti atomi di H nello stato normale l’energia di legame, troviamo sempre 13.59 eV. Se misuriamo una componente del momento angolare L = r ∧ p il risultato e`sempre 0.
L’onda e’ estesa, l’elettrone e’ puntiforme: Di cosa e’
fatta l’onda?
y
2
, 1.dx x t75
Interpretazione di Copenhagen (Niels Bohr, Werner Heisenberg)
La funzione d'onda e’ una ampiezza di probabilita’. Ad esempio, in un problema unidimensionale,
y
y
2
e' la probabilita' di trovare la particella
2
in (a, b) al tempo t.
e una densita' di probabilita' normalizzata a 1, cioe'
,
, ,
b
ab aP dx x t
x t x t
Un approccio probabilistico era apparso nella fisica teorica con Gibbs e Boltzmann, agli albori della meccanica statistica. Qui il discorso e` del tutto diverso, riguarda 1 elettrone e non un enorme numero di particelle, e la temperatura non entra nel problema. Nelle applicazioni classiche la statistica entrava perche`noi disponiamo di una descrizione incompleta del sistema. Se conoscessi lo stato interno di una slot machine potrei predire con certezza il momento opportuno di metterci la monetina; poiche`non lo conosco, posso solo parlare di probabilita´. Quindi la probabilita’ cambia se cambia la conscenza soggettiva.
Fisica classica: la
probabilita’ e’ figlia
dell’ignoranza
Fisica quantica: la
probabilita’ e’ nelle leggi
naturali
Nell’interpretazione di Copenhagen, proposta da Bohr e colleghi, la funzione d’onda ψ contiene una descrizione statistica che e`pero’ la piu´completa possibile. La particella non ha una traiettoria classica e non ha valori ben definiti degli osservabili, tranne quelli i cui operatori hanno ψ come autofunzione. Il mondo microscopico e` diverso da quello macroscopico; non e` strano che una particella non abbia una posizione precisa come avrebbe un corpo classico; d’altra parte i fisici sanno che una particella ed i suoi stati possono avere molte qualita´ (spin, isospin, elicita´, colore di quark e gluoni, parita´ intrinseca, fasi, etc.) che i corpi classici non hanno. Quindi la descrizione statistica non e`, come nei casi usuali, soggettiva e dovuta a incompleta informazione. 76
Operatore densita’
Se il sistema e’ in uno stato quantico ben definito si dice che si trova in uno
stato puro. Altrimenti il sistema e’ in uno stato misto.
ˆ , probabilita' che il sistema sia in .
ˆQui { } e' una base. Il valore medio di A e' evidentemente
ˆ ˆ ˆˆA A . Questo si ottiene calcolando Tr( A). La traccia TrM
di una matrice M e'
n n n n n
n
n
n n n
n
P P
P
y y y
y
y y
, ,
†
la somma degli elementi diagonali. Poiche'
ˆ ˆ ˆ ˆ ˆˆ ˆTr( A) ( A) (A) A A .
ˆ ˆ ˆ Evidentemente, ( ) 1,
qk n n n
n
qq n n n kq n n n
q q k n n
n
n
P q k
P q k P
Tr P
y y
y y y y
77
In generale il processo di preparazione di un sistema produce molte copie
identiche ma puo’ accadere che non tutte sono in uno stesso stato
quantico.
In questo caso non si puo’ assegnare al sistema una funzione d’onda ma
un operatore densita’
Esempio: stato puro
cannone
elettronico
Esempio
Se e' l'onda di De Broglie con p= k, c'e' differenza fra uno stato puro
1 1 1ˆcon = (x)= (e +e ) e uno stato misto con
2 24
ikx ikx
k
k
x k k k k ky
+
2 2
Cannone che spara contro un muro:
1 1(x)= cos( ) densita' di probabilita' (x) cos( )
Oscillazioni dovute all'interferenza quantica k -k
k kkx kxy y
Esempio: stato misto
cannone
elettronico
cannone
elettronico
2
2
e 1(x)= densita' di probabilita' (x)
22
e 1(x)= densita' di probabilita' (x)
22
50% di probabilita' per ciascuna
Niente oscillazioni dovute all'interferenza quantica k -k
ikx
k k
ikx
k k
y y
y y
1 1ˆ A sparare sono 2 cannoni uguali
2 2k k k k +
79
Per una particella di Schroedinger, il limite classico e’ h0. Non mancano sottili problemi nella interpretazione, alcuni dei quali ancora aperti, che potrebbero avere conseguenze osservabili. Ci sono aspetti paradossali, ad esempio nella regione di confine fra la Fisica classica e quella quantistica. Un paradosso famoso e quello del gatto di Schroedinger. Un atomo puo essere preparato in uno stato y = c1 y1 + c2 y 2, dove c1 , c2 sono numeri complessi e y1 , y 2, sono autofunzioni ortogonali di un osservabile A corrispondenti ad autovalori a1; a2. Una misura di A fa collassare la y ed obbliga il sistema a scegliere fra i due autovalori.
Gatto di Schroedinger
Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme con la seguente macchina infernale: in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegra, ma anche in modo parimenti verosimile nessuno; se ciò succede, allora il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro.
80
Ebbene, il gatto di Schroedinger potrebbe essere preparato in una sovrapposizione di gatto vivo e gatto morto, e stare in uno stato misto finche’ non viene osservato? Oppure chi sa, si osserva da solo?
Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si e’ disintegrato. La prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione Ψ dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono stati puri, ma miscelati con uguale peso
Dove si trova il confine classico-quantistico?
81
Successivamente e’ stata scoperta la superfluidita’ e si e’ capito che essa e la
superconduttivita’ sono fenomeni quantistici macroscopici.
Quindi il confine non e’ quello fra macroscopico e microscopico.\
Superfluido che esce dal
contenitore.
Supercorrente che fa’
levitare un magnete
82
Einstein pensava che la teoria fosse incompleta (diceva che Dio non gioca a dadi.) E’ una questione fisica. L'interpretazione di Copenhagen e’ sempre stata confermata dagli esperimenti. Ma i lavori sono in corso.
Nel 2012 il Nobel e’ andato a Serge Haroche e David J. Wineland per studi sperimentali di ottica quantistica in cui sono stati creati sistemi quantistici formati da atomi e fotoni che sono stati tenuti per 50 millisecondi in uno stato di sovrapposizione quantistica evitando la decoerenza (gatti di Schroedinger). Questo potrebbe aprire la strada al computer quantistico.
83
Il Sole 24 ore
84
Postulato 4
ˆ ˆ( , , )i H q p tt
Y Y
NB Se H non dipende da t, vale la soluzione formale
( ) : ( ) (0)t U tY Y
84
ˆ
0
L'esponenziale di un operatore o di una matrice significa:
ˆ
( ) : operatore di evoluzione temporale!
n
iHt
n
iHt
U t en
Del primo ordine in t, richiede una sola condizione iniziale.
85
Che relazione c’e’ fra l’operatore di una grandezza Q e quello della sua
derivata temporale dQ/dt ?
ˆ
0
ˆ
† 1
ˆ
( ) : operatore di evoluzione temporale!
e' unitario: ( ) ( ) .
n
iHt
n
iHt
iHt
U t en
U t e U t
†
( ) : ( ) (0)
(0) (0) 1, anche ( ) ( ) (0) ( ) ( ) (0) 1
t U t
Se t t U t U t
Y Y
Y Y Y Y Y Y
NB Anche se H dipende da t, U e’ unitario:
86
ˆ ˆ( , , )iH q p t
t
Y Y
ˆ ˆˆ ˆ ˆ:
dQ d QQ Q Q
dt dt t t t
Y YY Y Y Y Y Y + Y + Y
86
Y Y Y Y
ˆ ˆi iH H
t t
ˆ ˆ ( )ˆ ˆ ,dQ Q i i
QH HQdt t
Y Y Y Y + Y Y + Y
Y Y
ˆ ˆˆˆ ,
dQ Q iH Q
dt t
+
equazione del moto, in analogia col caso classico
Definizione della derivata temporale di un operatore quantistico Q: La media dell’operatore dQ/dt deve essere la derivata della media di Q.
La derivata dell’ operatore x deve essere un operatore velocita’
La derivata dell’ operatore px deve cessere un operatore forza, componente x
87
,k k k k k
A B A BA B
q p p q
Costanti del moto: 0F
t
, 0F H
( , , )F F p q t
{ , },
{ , } ( )i i i i i
dF FF H
dt t
F FF
p
H
pq qH
H
+
Rivediamo le parentesi di Poisson classiche
87
Buoni numeri quantici= quantita’ conservate, H=costante
ˆ ˆ ˆˆ ˆˆ ˆ, 0 Se 0,basta , 0
dQ Q i QH Q H Q
dt t t
+
88
2
ˆ2
pH V x
m +
22ˆ , ,ˆ ,
2 2
i i p iH x x p x
mx
m
,ˆ , 22 2
+ i i p
p p x p x p i pm m
xm
1
, , ( ),ˆ
i i p i d dVH x H V x i
m m dx mx
dx
anche in meccanica quantistica!F ma
Esempio: particella in un potenziale in 1d
ˆ ˆdVF
dxm x
88 ma non si cerca piu’ la legge oraria, il senso e’ diverso.
89
Orologi atomici: meglio di 1s in un milione di anni. Utili ad esempio per il
gps. Bisogna usare stati atomici eccitati che hanno vita lunga, e quindi
energia e frequenza ben definita.
Di solito di usa una riga molto stretta del Cs
Nel 2015 il laboratorio di metrologia quantistica di Riken in giappone ha
costruito un orologio che sbaglia di 1 sec ogni 15 miliardi di anni.
in evidente analogia con
in ambedue i casi e’ una proprieta’ della trasformata di Fourier:
tagliando un pezzo di una sinusoide la frequenza non e’ piu’ ben
definita
ˆ
2
E it
E t
. L’energia e’ legata alla frequenza e misure precise di energia richiedono tempo
89
2
p ix
p x
Principio di indeterminazione energia-tempo
La probabilita’ quantistica predice la distribuzione di risultati di molte misure fatte su campioni diversi. La necessita’ di campioni diversi e’ evidente se si considera il collasso della funzione d’onda. Questo problema si potrebbe evitare se si disponesse di un solo campione ma si fosse capaci di farne molte copie identiche.
90
Indispensabile avere molti campioni ?
Clonatrice quantistica1 2
1 2
Stato iniziale della clonatrice con lo stato da clonare
e stati , ,
da trasformare in copie:
.
Qui, rappresenta lo stato della clonatrice e dell'ambiente.
Alla fine questo deve di
n
ns E
E
a a a
a a a
ventare
.
Qui e' modificato dall'operatore di evoluzione:
U s E
E E E
Clonare un sistema quantistico Abbiamo un sistema A in stato che dipende da certi gradi di liberta' q .
Clonarlo significa prendere un sistema B in uno stato che dipende anch'esso dagli stessi
gradi di liberta' q e trasformarl
AA
B
B
e
y
o in capo a un tempo t in una copia di .B A
y y
†
Essenzialmente la ragione e' che si parte
con uno stato tale che 1
e si vuole far evolvere finche'
( ) ( ) 1.
l'operatore di evoluzione e' unitario
( ) ( ) (0) (0) .
t t
Ma
t t U U
a a
a
a a a
Clonatrice quantistica
No cloning theorem Wootters, W.K. and Zurek, W.H.: A Single Quantum Cannot be Cloned. Nature 299
(1982), pp. 802-803. Questo non si puo’ fare.
Questo argomento semplice e’ un po’
incompleto perche’ non tiene conto
della evoluzione della clonatrice.
1 2
1 2
Stato iniziale della clonatrice con lo stato da clonare
e stati , ,
da trasformare in copie:
.
Qui, rappresenta lo stato della clonatrice e dell'ambiente.
Alla fine questo deve di
n
ns E
E
a a a
a a a
ventare
.
Qui e' modificato dall'operatore di evoluzione:
U s E
E E E
No cloning theorem
Per aggiustare l’argomento si pensa di clonare due stati diversi,
e y e confrontare I r isultati
Clonatrice quantistica
1 2
Se caricassimo la clonatrice con un altro stato sarebbe
.
Alla fine questo dovrebbe diventare
.
ns E
U s E
y
y y
y
y a a a
y y y y
†
Avremmo all'inizio.
Alla fine questo overlap dovrebbe diventare .n
s s
s U U s E E
y
y y
y
y
1
Ma U deve essere unitario, quindi l'overlap finale deve essere uguale a quello iniziale.
Viene: .
1 per ogni n naturale.
Ma | | 1 e questo non puo' essere.
n
n
E E
E E
y
y
y y
y
y
Quindi U non esiste.
Confronto dei risultati: come evolve l’overlap
1 2Clonazione di : .ns E U s E a a a
94
No broadcasting theorem
Dato uno stato in uno spazio di Hilbert H non e' possibile trasformarlo in uno stato
in uno spazio di Hilbert H H.
E' un corollario del no cloning theorem.
A
A A
y
y y
Se siamo in possesso di un solo campione non possiamo farne copie e quindi non potremo (in generale) conoscere lo stato del nostro unico campione!
Non solo bisogna ripetere la misura su molti
campioni!
Vedremo che questo teorema evita un contrasto grave fra meccanica quantistica e relativita’.
95
Richard Feynman (New York, 1918-1988)
95
96
t
q2
t1
q1
t2
q
Cammini virtuali: formulazione di Feynman
della Meccanica Quantistica
I diversi cammini virtuali non sono alternativi
ma interferiscono. Il peso di un cammino
iSe' proporzionale a exp[ ], dove S e' l'azione.
La somma sui cammini (path integral) e' delicata
dal punto di vista matematico.
96
You are joking, Mr Feynman!
Somma delle ampiezze
su tutti i cammini= path integral