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i Prodotti

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La buona riuscita di un tappeto erboso dipende da due fattori fondamentali: la scelta delle sementi e la correttezza delle operazioni di impianto e manutenzione. Seguendo le indicazioni riportate su questa guida, tutto sarà più semplice: troverete, infatti, le indicazioni per scegliere correttamente il prodotto e la descrizione completa delle operazioni di impianto e manutenzione per ottenere un prato omogeneo ed uniforme.

PRATO UNIVERSALEIndicato per parchi ricreativi e giardini privati. La compo-sizione del miscuglio lo rende adattabile alla maggior parte delle applicazioni.

• ridotta manutenzione • facile realizzazione

PRATO RINFOLTIMENTOMiscela Speciale, indicata per ricostruire zone di prato danneggiate.

• riporta velocemente la zona danneggiata alle condizioni ideali di colore, compattezza uniformità• rapidità del risultato finale

PRATO OMBRA e SOTTOCONIFEREIndicato per impianti sotto alberi e conifere o zone om-brose in genere. La nuova for-mulazione lo rende resistente anche all’acidità degli aghi di pino, se opportunamente ri-mossi dal terreno.• robustezza, resistenza all’acidità degli aghi di pino• adattabilità a zone di scarsa luminosità

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PRATO CAMPO SPORTIVOUna miscela indicata per tappeti erbosi particolar-mente calpestati, ma pur sem-pre di grande effetto decora-tivo.

• resistenza al calpestio• vigore e compattezza

PRATO RESISTENTEFormulazione particolarmen-te adatta in zone a cli-ma caldo, per terreni difficili o esposti alla salinità del mare.

• resistente alla siccità• resistente al calpestio• resistente alla salinità• adatto a terreni difficili

CynodonDactilon

DichondraRepens

TrifoglioNanissimo

TrifoglioNanoRepens

Completano la gamma:

PRATO Verde Oasi CALPESTABILE• facile impianto • lunga durata nel tempo• manutenzione ridotta• miscela di prato calpestabile adatta a qualsiasi terreno.

PRATO Verde Oasi SOLEGGIATO• per terreni ad esposizione soleggiata• ridotta manutenzione• estetica di pregio.

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gli AttrezziPer realizzare un prato di qualità occorre essere dotati di alcuni attrezzi, che renderanno il lavoro molto più efficiente e meno faticoso.

• La rete metallica: per meglio miscelare sementi e concimi.• Il rullo: per conferire un giusto assestamento al letto di semina e per aumentare il contatto tra seme e terreno.• Il rastrello e la vanga. Il rastrello per livellare il terreno e interrare sementi e concime, la vanga per sminuz- zare il terreno reso compatto dalla pioggia e dal calpestio.• Lo spargi concime e sementi: per cospargere uniformemente sementi e concime. • Il taglia bordi per rifilare le zone del prato dove il rasaerba non riesce ad arrivare.• Il rasaerba.• L’arieggiatore: per stimolare la vegetazione e rimuovere feltro e muschio dal terreno in fase di manutenzio- ne del manto erboso già realizzato.• La fresa che insieme alla vanga serve a sminuzzare il terreno reso compatto dalla pioggia e dal calpestio.

Rete metallica

Taglia bordi

Rullo

Rasaerba

Vanga e rastrello

Arieggiatore

Spandi concime e sementi

Fresa

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Prima di seminare, è necessario preparare adeguatamente il terreno verificando alcuni aspetti importanti:

• Rimuovere i sassi e i detriti residui dai primi 5 cm di terreno, il prato sarà più omogeneo e fruibile in sicurezza per qualsiasi attività (in particolare il gioco).

• Le erbe infestanti sono dei competitori molto aggressivi che impediscono la formazione di un prato omo-geneo e funzionale. È pertanto sempre opportuno rimuoverle, estirpandole a mano o a macchina, oppure mediante diserbo chimico. In questo caso scegliere un diserbante a largo spettro, non selettivo, e seguire le indicazioni di etichetta.

TRUCCO AGRONOMICO per l’eliminazione delle infestantiUna terza possibilità, per eliminare le infestanti senza utilizzare mezzi chimici, in caso di superfici modeste, è quella del così detto trucco agronomico. Durante l’estate prima della semina del prato, si bagni frequente-mente il terreno per un paio di settimane e magari lo si concimi anche abbondantemente, come se si doves-se seminare, così da indurre la germinazione delle erbe infestanti. Quando queste inizieranno a crescere, il terreno va coperto completamente per 2-3 settimane con dei teli di plastica neri affinchè le piante sotto la copertura di plastica muoiano per il caldo secco. Asportati i residui secchi ricominciare ad irrigare. Se ancora, dopo 2-3 settimane, le malerbe germinassero numerose, ripetere la copertura per una seconda volta.

• Dopo la rimozione dei detriti e di eventuali ostacoli, la prima operazione è la vangatura che ha lo scopo di sminuzzare il terreno divenuto compatto a seguito di pioggia e calpestio. Per appezzamenti di maggiori dimensioni è possibile la fresatura meccanica, che consente di effettuare l’operazione in minor tempo e con risultati leggermente superiori, dovuti alla maggiore profondità della lavorazione. Dopo la fresatura o la vangatura è necessario rastrellare il terreno in modo da sminuzzare ulteriormente il terreno e livellarlo.

COME VALUTARE IL CORRETTO GRADO DI UMIDITÀIl terreno non deve essere lavorato quando è troppo secco o troppo umido. Se il contenuto di umidità del terreno non è adeguato si rischierebbe infatti di danneggiar-ne la struttura. Per capire se il contenuto di umidità del terreno è quello opportuno per procedere con la lavorazione, si può fare una prova: raccogliere una manciata di terra, stringerla con forza tra le mani e poi provare a romperla con il pollice. Se si fran-tuma facilmente in pezzi, le condizioni sono quelle giuste per procedere. Nel caso in cui fosse troppo secco, risulterebbe difficile rompere il blocco, se invece fosse troppo umido si avrebbe un comportamento plastico.

Gli elementi naturali sono importanti in quanto regolano e influenzano notevolmente la riuscita del tappeto erboso e pertanto vanno rispettate alcune regole fondamentali. La temperatura svolge un ruolo molto importante nell’andamento della nascita del seme, nello sviluppo degli organi vegetativi e nell’applicazione di alcune tecniche, quali per esempio: l’irrigazione. In modo particolare, la temperatura servirà ad indicare il periodo ideale per la semina del tappeto erboso. La temperatura del terreno dovrà essere compresa fra i 15° e i 18°; è possibile trovare questa temperatura sia in autunno che in primavera, ma è preferibile l’autunno perché è più difficile il propa-garsi di erbe infestanti.

QUANDO SEMINARE

PREPARAzIONE DEL TERRENO

15°

18°

la vangatura

la fresatura

Consigli tecnici

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la SeminaA questo punto siamo giunti alla fase più importante dell’impianto: la semina.

• Raffinare la superficie del terreno col rastrello per creare piccoli solchi per l’insediamento del seme e livel-lare il suolo.

• Misurare l’area da seminare e calcolare la quantità di semente da applicare, in base alle dosi consigliate indicate sulla confezione.

• Per rendere equilibrata ed efficace la composizione del terreno è necessario ricorrere alla concimazione che provvede a fornire i giusti elementi nutritivi. L’operazione della concimazione può essere eseguita con il carrello spargi concime o a spaglio. Il concime contiene la giusta parte di sostanza organica immediatamente assimilabile, necessaria a consentire l’immediato sviluppo delle giovani piantine e un buon ancoraggio delle radici al terreno.

• Mescolare bene il contenuto del sacchetto prima di procedere alla semina. I miscugli sono composti da specie differenti, i cui semi variano per dimensioni e peso, perciò nella confezione possono depositarsi in modo disomogeneo. Effettuando questa operazione si otterrà un manto erboso più omogeneo ed uniforme.

• La semina può avvenire a spaglio, passando due volte in direzioni incrociate, o con il carrello. L’utilizzo del carrello favorisce una maggiore uniformità del prodotto sul terreno.

EVITARE DI:• Impiegare più semente di quella indicata sulla confezione. Abbondare non migliora il risultato, anzi può creare problemi, in quanto densità eccessive di giovani plantule incrementano il rischio di malattie.

• Somministrare più concime di quello indicato nelle istruzioni d’uso. Aumentare la dose di concime per metro quadro non aumenta la qualità o la velocità di crescita delle piante, ma significa spreco inutile di prodotto.

• Subito dopo la semina, coprire il seme con del terriccio o della sabbia di fiume (2-3 mm). Grazie a questa operazione si aiuta a proteggere il seme da sbalzi di umidità ed a mantenerlo in loco. Coprire il seme è una operazione che favorisce la nascita della piantine. Non usare mai più di 4-5 mm di materiale ed evitare di usare torba, terricci o compost.

• Irrigare a pioggia il terreno seminato fino a bagnarne uno spessore di 2-3 cm, avendo cura che il getto d’acqua non sia violento e copra omogeneamente tutta la superficie. Il terreno seminato va irrigato con queste modalità ogni giorno, per circa 10-15 giorni. Il tempo necessario perché le plantule comincino ad emergere.

• Dopo la nascita delle piante, quando il verde comincia ad essere visibile, le irrigazioni vanno ridotte. Diversamente da quanto si pensi è meglio sempre irrigare di giorno, anche nel pomeriggio. In questo modo oltre ad apportare acqua si raffredda il prato ed il terreno.

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• Solo in caso di caldo superiore alla media o di vento, ossia quando si verificano condizioni di forte evapo-razione, irrigare con maggiore frequenza, per evitare il disseccamento del terreno in superficie.

EVITARE DI:• Eccedere nelle irrigazioni. Irrigare più di quanto descritto non migliora il risultato ma al contrario incre-menta il rischio di malattie. Provocando il ruscellamento dell’acqua in superficie, le sementi non ancora germinate galleggiando seguirebbero la corrente.

• Non calpestare il terreno fino al primo taglio dopo la semina, finchè le piante non siano cresciute, limitare il traffico al minimo per i primi mesi, fino a che il prato non sia completamente formato. Calpestare il terreno significa compattarlo e rendere più difficile la crescita dei giovani apparati radicali e di conseguenza dell’intera pianta.

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la ManutenzioneUna volta seminato, il prato va sottoposto a cure periodiche. Le operazioni colturali primarie sono:

• lo sfalcio, ossia il taglio periodico dell’erba;• la concimazione, ossia l’apporto periodico di nutrienti per le piante;• l’irrigazione di integrazione alle disponibilità ambientali.

In genere le cure colturali che l’hobbista dedica al prato sono solo quelle primarie, elencate sopra. Se le cure colturali primarie sono eseguite con regolarità e buon senso il prato vegeta vigoroso e sano. L’ingresso di malattie e malerbe è un evento occasionale e di portata modesta e transitoria.

IL TAGLIO DEL PRATOQuando il prato avrà raggiunto i 9-10 cm di altezza (la velocità di crescita varia da miscuglio a miscuglio) si potrà eseguire il primo taglio, riportandolo all’altezza di 3,5-4 cm. I tagli successivi vanno eseguiti con regolarità.Tagli regolari faranno sì che il manto erboso diventi compatto in minor tempo.

EVITARE DI:• Far crescere eccessivamente il prato prima di praticare il primo taglio. È bene non rimuovere con il taglio più di 1/3 dell’altezza della foglia. Pertanto se il prato fosse alto 15 cm e si intendesse portarlo a 5 cm si dovrebbe raggiungere per gradi l’obiettivo, impiegando più di un taglio.

Successivamente la regola generale è tagliare regolarmente il prato e non rimuovere con il taglio più di 1/3 dell’altezza della foglia. Le gemme da cui si generano le foglie sono disposte alla base delle piante, in prossimità del terreno. Se il prato non viene sfalciato e le foglie crescono troppo in altezza, le gemme tendono ad alzarsi. Praticando un taglio drastico si eliminerebbe la parte rigenerativa della pianta.In altre parole è opportuno sfalciare il prato con regolarità (la frequenza è in relazione alla velocità di crescita del prato, ossia al clima, al miscuglio, alla fertilità) senza brutali eccessi al ribasso.Per esempio: se il prato fosse alto 15 cm e l’obiettivo fosse abbassarlo a 5 cm, si dovrebbe procedere per gradi, e raggiungere l’obiettivo impiegando più tagli, lasciando passare almeno qualche giorno tra uno sfalcio e l’altro. Per ottenere un prato longevo e vigoroso in genere è sufficiente mantenere un’ altezza costante intorno ai 3-4 cm.

Si suggerisce di effettuare un’affilatura/sostituzione periodica delle lame del rasaerba. In caso si utilizzi un rasaerba a lama rotativa, si consiglia di affilare le lame ad ogni stagione. Si avrà un taglio più pulito e di conse-guenza un prato in miglior salute. Una lama non affilata strappa la foglia, danneggiando il prato.

EVITARE DI:• Tagliare subito dopo una concimazione. Prima di praticare il taglio è bene attendere 4-5 giorni dopo l’applicazione dei concimi. La corretta sequenza delle operazioni è la seguente: taglio, concimazione ed infine irrigazione se necessario. Si rischierebbe di asportare il concime appena distribuito.• Tagliare il prato ad un’altezza inferiore a 3 cm. Si danneggerebbe la corona, vale a dire la parte rigenerativa della pianta.• Tagliare in estate con temperature alte, cioè sopra i 30°C. Il prato, già sotto stress per l’alta temperatura, subirebbe uno stress aggiuntivo. Se necessario tagliare al mattino presto oppure irrigare e poi tagliare.• Tagliare in inverno con prato gelato. Anche in questo caso si provocano danni molto severi.

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L’ IRRIGAzIONEI prati hanno più bisogno di aria che di acqua e l’eccesso di irrigazione è la causa più frequente del loro deperimento. La larga maggioranza delle patologie del manto erboso sono riconducibili ad eccessi idrici.

Al contrario di quel che comunemente si crede, anche in piena estate due settimane senza acqua sono utili a mantenere il prato sano. Il secco riduce la carica di patogeni che in generale amano l’umidità. È meglio irrigare di giorno che di notte, in questo modo la foglia si asciuga subito e i funghi (patogeni) non trovano le condizioni adatte a proliferare. Usare un sistema di irrigazione a pioggia.

Solo quando ci troviamo in ambiente caldo secco ed il prato è molto usato, durante i mesi centrali estivi (da giugno ad agosto), irrigare 2 volte per settimana con 15 mm di acqua (15 litri/mq). Questo corrisponde alla dose di apporto massima. Le irrigazioni non dovrebbero essere necessarie durante la primavera. A settembre limitarsi ad un intervento a settimana.

In ambiente temperato, durante l’estate, irrigare al bisogno, ossia al manifestarsi di sintomi del secco, bagnando il prato 2 volte a settimana. Le irrigazioni non dovrebbero essere necessarie durante la primavera. In settembre limitarsi ad un intervento a settimana. In ambiente fresco umido, durante l’estate, irrigare al bisogno, vale a dire solo al manifestarsi di sintomi del secco. In ambiente freddo non dovrebbe essere mai necessario irrigare.

LA RIGENERAzIONENormalmente a distanza di qualche tempo, il prato perde le sue caratteristiche di finezza ed eleganza; questo perché sopraggiungono fenomeni naturali ai quali occorre porre rimedio. Lo sviluppo delle erbe infestanti, che vanno rimosse con l’ausilio di diserbanti chimici o con estirpazione manuale, e il muschio che provoca l’asfissia del tappeto erboso.

A questo punto occorre provvedere al trattamento, per mezzo della macchina arieggia-trice normalmente noleggiabile presso i centri di giardinaggio. Si procede quindi alla ri-mozione del muschio che verrà aspirato da un normale tagliaerba. Se avete un piccolo appezzamento si possono compiere le stesse operazioni utilizzando un rastrello per la estrazione del muschio, e la scopa metallica per la rimozione.

Ora il manto erboso è pronto per essere rigenerato; è consigliabile prima di passare alla semina di rigenerazione, inumidire il terreno avendo cura di cospargere la superfi-cie del terreno con uno strato omogeneo di sabbia. Procedere con la semina manuale o per mezzo del carrello spandi sementi. Dopo la semina si procede con la concimazione. Questa operazione favorirà il rinfoltimento, la calpestabilità e la colorazione del tappeto erboso. Per rifinire l’operazione, rastrellare in modo da meglio miscelare il seme con la sabbia; è consigliabile svolgere la stessa operazione con l’apposita rete metallica re-peribile presso i centri di giardinaggio.

Buon lavoro con il sistema Prato !

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i Mesi nel prato

GENNAIOSe il prato è stato curato nel modo giusto nei mesi precedenti, in questo mese non sono molti i la-vori da eseguire. Spazzare le foglie cadute dagli al-beri, evitando di calpestare troppo il manto erboso. Approfittate del tempo libero di questo mese per occuparvi del controllo dei macchinari come per esempio l’arieggiatore, il rullo o il rasaerba.

FEBBRAIOSe appaiono i lombrichi, spazzateli con una scopa metallica e se sono numerosi, eseguite alcune applica-zioni di sostanze vermicide.

MARZOQuando l’erba comincia a crescere e le condizioni del tempo lo per-mettono, spazzate il tappeto er-boso con una scopa metallica per eliminare le impurità accumulatesi durante l’inverno. Potrebbe suc-cedere che il gelo crei dei rigon-fiamenti in alcune zone del prato; rullate ripetutamente in queste zone onde livellare il manto erbo-so. Per evitare di rovinare il manto erboso è necessario che il primo taglio sia effettuato ad un’altezza non inferiore ai 5-6 cm. Ripetere il taglio quando l’erba ha raggiunto un’altezza di circa 10-12 cm.

APRILEDopo aver controllato che l’erba cresca in modo regolare, sono necessarie alcune concimazioni per rinvigorire il manto erboso. Per evitare la comparsa di erbe infestanti a foglia larga, sarà ne-cessario effettuare un trattamento diserbante. Prima di queste opera-zioni, effettuate un taglio dell’erba per irrobustirla ulteriormente. Se il manto erboso presenta numerose chiazze di erba giallastra o inesi-stente, il consiglio è quello di prati-care la rigenerazione del manto erboso seguendo le indicazioni riportate su questa guida e utiliz-zando il prodotto “Prato Rinfolti-mento Olter”.

MAGGIOEffettuare, se necessario, il solito taglio ad un’altezza di 3-4 cm dal suolo. Se le temperature sono elevate si consiglia di iniziare le irrigazioni.

GIUGNOPrima di continuare le operazioni di taglio, rastrellate e ramazzate con l’ausilio della scopa metallica. Proseguire con le irrigazioni. Con il grande caldo è possibile che il pra-to tenda ad ingiallire. Per evitare ciò, effettuare una concimazione di mantenimento.

LUGLIO/AGOSTOProseguire con i tagli e rimuovere le foglie che iniziano a cadere in caso di vento, soprattutto nelle zone d’ombra dove il tappeto er-boso cresce in modo più difficolto-so. In caso di siccità alzate il taglio a 4 - 4,5 cm.

SETT./OTT.Abbassare il taglio a cm 2,5. Se necessario applicate nuovamente il programma di rigenerazione descritto.

NOVEMBRESe le condizioni climatiche sono ancora favorevoli, effettuare l’ultimo taglio. Spazzate le foglie e rastrellate.

DICEMBREIn questo mese non rimane che spazzare le foglie, rastrellare ed evitare di calpestare troppo il man-to erboso.

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