I Pilastri Della Fede

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    I Pilastri DellaFede

    di Jaafar Sheikh IdrisA cura di Mostafa A. Refaei

    Nel nome di Allh il Misericordioso il Clementissimo

    Introduzione

    Dio L'Aldil Gli Angeli I Libri Gli Inviati Il Qadar Conclusione

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    Introduzione

    I pilastri della Fede [in arabo Iman], enumerati in molti versetti del Corano ed in moltidetti del Profeta Muhammad r[1], sono la fede in Dio, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, neiSuoi Profeti, nell'aldil e nel Destino [Qadar]. Questi sono termini familiari; ma il lettore

    non-musulmano cadrebbe in errore nel pensare che i concetti islamici da essi designatisiano identici a quelli di altre religioni e filosofie. Speriamo che la seguente esposizione,fatta essa stessa alla luce del Corano e dei detti del Profeta Muhammad r, chiarir questopunto. Chiarir anche il fatto che lo stesso concetto islamico di "Fede" , in qualchemodo, differente dal concetto popolare in occidente. In occidente la fede di solitocontrapposta alla ragione e alla conoscenza. Ma secondo il Corano la vera fede quellache fondata sulla conoscenza e sostenuta da una argomentazione. Ogni credo che nonpoggi su tale fondamento considerato dal Corano come mero capriccio e qualcosa cheun essere umano pensante dovrebbe evitare. Quindi la vera fede pu essere conquistataattraverso la riflessione e l'acquisizione della conoscenza, e non attraverso uncoinvolgimento cieco e irrazionale. Una persona che abbia guadagnato una fede cos

    illuminata pu con estrema facilit in una discussione razionale con chi non condivide ilsuo credo, con la speranza di mostrare loro gli errori e le debolezze, conquistarli allaverit. Se questo lavoro aiuter a portare il lettore anche solo di un passo in quelladirezione avr raggiunto il suo scopo, grazie a Dio.

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    [1]La scritta in arabo r, che troviamo accanto al nome del Profeta Muhammad, significa:"che Allah lo benedica e lo abbia in gloria", (salla Allah alaihy wa sallam).

    Dio

    Muhammad r, fu inviato per invitare gli uomini a Dio e per insegnare loro il compito peril quale essi sono stati creati e cio l'adorazione di Dio. Molti degli uomini ai quali egli sirivolse avevano una vaga idea di Dio. Alcuni credevano in Lui, ma Gli associavano deglidei minori; solo alcuni di loro erano veri e propri atei o materialisti il cui credo era{viviamo e moriamo; quello che ci uccide il tempo che passa.}, [surat Al-Jthiya (LaGenuflessa), vers. n. 24].

    Prima di invitare a Dio tali atei bisogna convincerli che un tale essere esista.."Perch dovresti mai credere che esista un Dio?" Questa , naturalmente, la primadomanda che una visione ateistica della vita dovrebbe porsi. La risposta coranica a taledomanda data nelle seguenti parole:

    {Sono stati forse creati dal nulla oppure sono essi stessi i creatori? O hanno creato i

    cieli e la terra?}, [surat At-Tr (Il Monte), verss. n. 35-36].

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    Il Corano afferma qui che per tutto ci che, come l'uomo, ha un inizio nel tempo, ci sonosolo tre modi di spiegare come questo sia venuto ad essere:

    a- O esso creato. O fatto, o causato da niente, cio viene dal nulla.

    b- O il creatore stesso.c- O ha un creatore, una causa, un agente, al di fuori di se stesso.

    La terza possibilit non viene menzionata nei versetti citati, ma la si comprende perch ilversetto si rivolge a quegli uomini che negano l'esistenza di un Creatore e dice loro che senon esiste alcun Creatore, allora vi rimangono solo due possibilit. Ma il Creatore nonentra nei dettagli di una dimostrazione dell'inaccettabilit delle prime due posizioni. Lachiarezza di un'espressione spesso convince gli uomini della verit o falsit diun'affermazione. Credere o non credere qui pi una questione di acutezza mentale chepsicologica. Ricordiamo un evento storico a proposito di queste parole del Corano:

    Jubayr Ibn Mut'im, fino ad allora non-musulmano, fu mandato dai Quraysh in missione aimusulmani di Medina. Egli racconta che quando fu arrivato ud il Profeta r, che stavacompiendo la preghiera della sera, leggere la cinquantaduesima sura del Corano [suratAt-Tr (Il Monte)] e quando egli arriv ai suddetti versetti "il mio cuore per poco nonand in pezzi". Poco dopo Jubayr abbracci l'Islam.

    Perch gli successe questo? Probabilmente perch, il versetto gli chiar tutto perla prima volta. Non concepibile che qualcosa venga dal nulla o sia fatto dal nulla,pens, ed ancora pi inconcepibile che esso si sia fatto da se. Quindi la sola conclusione che esso abbia un creatore esterno a se stesso.

    Quindi la tesi della negazione di qualsivoglia creatore o causa, non sostenibile.Ma anche ammettendo che debba essere cos, ci si potrebbe ancora chiedere perch talecausa o creatore debba proprio essere il Dio al quale Muhammad r invita gli uomini.Perch mai non poteva essere uno dei molti altri dei nei quali credevano gli uomini eperch non poteva essere persino la "materia" dei materialisti? Pressoch l'intero Coranotratta di tale questione, ma faremo comunque del nostro meglio per dare una breverisposta che potrebbe fornire al lettore le basi della posizione coranica. In luce la risposta la seguente: per spiegare il venire in essere di enti temporali, il creatore (o causa oagente) che stiamo cercando deve (e questa una necessit logica) avere gli attributi delDio al quale ci invita Muhammad r. Perch?

    Il creatore deve essere di una natura differente dalle cose create perch, se fossedella stessa natura, dovrebbe essere temporale e quindi avere egli stesso bisogno di uncreatore.

    Ne segue che {Niente simile a Lui}, [surat Ash-Shr (La Consultazione), vers. n. 11].Se il Creatore non temporale, allora deve essere Eterno. Ma se Eterno, non pu esserecausato, e se niente causa il Suo venire ad essere, niente causa il Suo permanerenell'esistenza, il che significa che Egli deve essere autosufficiente. E se Egli non dipende

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    da alcunch per continuare ad esistere, allora tale esistenza non ha fine. Il Creatore perci Eterno e Perpetuo:

    - {Egli il Primo e l'Ultimo.}, [surat Al-Hadd (Il Ferro), vers. n. 3].

    - {Tutto quel che sulla terra destinato a perire, [solo] rimarr il Volto delTuo signore, pieno di Maest e di Magnificenza.}, [surat Ar-Rahmn (IlCompassionevole), verss. n. 26-27[1]].

    Ci sono due modi secondo i quali le cause producono i loro effetti: essi li producono onaturalmente o intenzionalmente. L'agente che ha gli attributi che abbiamo enumeratonon pu essere una causa naturale. Poich, se le cose di questo mondo venissero da Luispontaneamente, esse non potrebbero essere che della Sua stessa natura. E se, come tuttele cose naturali, Egli causasse soltanto sotto certe condizioni, allora il Suo potere sarebbelimitato. Ne segue che Egli deve essere un agente volontario. Ma l'intenzione implica laconoscenza, ed entrambe implicano la vita.

    Allora quel agente deve essere un agente vivente onnisciente con una volont che siaassolutamente libera. Cos Dio, secondo il Corano, fa ogni cosa con intenzione e con unoscopo.

    - {Ogni cosa creammo in giusta misura.}, [surat Al-Qamar (La Luna), vers. n.49[2]].

    - {Pensavate che vi avessimo creati per celia.}, [surat Al-Mu'min (I Credenti),vers. n. 115].

    {Ch il tuo Signore fa quello che vuole!}, [surat Hd, vers. n. 107] ed consapevole diogni movimento della Sua creazione, {E conosce quello che c' nella terra e nei mari.Non cade una foglia senza che Egli non ne abbia conoscenza. Non c' seme nelletenebre della terra o cosa alcuna verde o secca che non siano [citati] nel Librochiarissimo. Nella notte Lui che vi richiama, e sa quello che avete fatto durante ilgiorno.}, [surat Al-An'm (Il Bestiame), verss. n. 59-60[3]].

    1- Dio un essere vivente con tutto ci che questo implica: {Allah! Non c'altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendono mai sopore n sonno. ALui appartiene tutto quello che nei cieli e sulla terra. Chi mai pu intercederepresso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello che dinanzi a loro equello che dietro di loro: mentre essi non comprendono della Sua scienza, se nonci che Egli vuole.

    Il Suo Kursi pi vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli costa sforzoalcuno. Egli l'Altissimo, l'Immenso.}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n.255[4]].

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    Dio non solo dotato di volont e potente, Egli anche Giusto ed Equo nelpunire le colpe dei peccatori. Egli misericordioso e la Sua misericordia nelle parole delProfeta Muhammad r "supera la Sua punizione". Cosicch Egli non ci punisce per ci checompiamo, ma ci perdona e cancella i nostri peccati e accresce e moltiplica le nostrebuone azioni.

    2- {Quelli che elargiscono dai loro beni per la causa di Allah, sono come un semeda cui nascono sette spighe e in ogni spiga ci sono cento chicchi. Allah moltiplica [ilmerito] a chi vuole Lui. Allah Immenso, Sapiente.}, [surat Al-Baqara (La Giovenca),vers. n. 261].

    Questi e molti altri ai quali si pu giungere in maniera simile, sono gli attributiche deve possedere il vero Creatore. Ogni altro essere o oggetto del quale si dichiari ladivinit, o del quale si dica che la causa ultima, e che necessariamente manchi di alcuni

    di tali attributi, non pu effettivamente essere ci che pensiamo esso sia.Agli adoratori di oggetti costruiti dall'uomo viene detto: {"Adorate ci che scolpite voistessi mentre Allah che vi ha creati, voi e ci che fabbricate".}, [surat As-Sfft (IRanghi), verss. n. 95-96].

    {Gli associano esseri che non creano nulla e che anzi sono essi stessi creati, e nonpossono esser loro d'aiuto e neppure esserlo a loro stessi.}, [surat Al-A'rf, verss. n.191-192].

    Agli adoratori dei corpi celesti viene citata come monito la storia di Abramo:{Quando la notte l'avvolse, vide una stella e disse: "Ecco il mio Signore!". Poiquando essa tramont disse: "Non amo quelli che tramontano". Quando osserv laluna che sorgeva, disse: "Ecco il mio Signore!". Quando poi tramont, disse: "Se ilmio Signore non mi guida sar certamente tra coloro che perdono!". Quando vide ilsole che sorgeva, disse: "Ecco il mio Signore, ecco il pi grande!". Quando poitramont disse: "O popol mio, io rinnego ci che associate ad Allah! In tuttasincerit rivolgo il mio volto verso Colui che ha creato i cieli e la terra: e non sonotra coloro che associano".}, [surat Al-An'm (Il Bestiame), verss. n. 76-79[5]].

    E quando, pi tardi, il Profeta Muhammad r viene a contatto con gli ebrei ed i cristiani, ilCorano condanna le loro credenze nella natura divina di esseri umani.

    - {Dicono i giudei: "Esdra figlio di Allah"; e i nazareni dicono: "Il Messia figlio di Allah". Questo ci che esce dalle loro bocche. Li annienti Allah. Quantosono fuorviati!}, [surat At-Tawba (Il Pentimento O La Disapprovazione), vers. n. 30[6]].

    - {Dicono: "Allah Si preso un figlio". Avete detto qualcosa di mostruoso.Manca poco che si spacchino i cieli, si apra la terra e cadano a pezzi le montagne,perch attribuiscono un figlio al Compassionevole. Non si addice al

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    Compassionevole prenderSi un figlio. Tutte le creature dei cieli e della terra sipresentano come servi al Compassionevole. Egli li ha contati e tiene il conto e nelGiorno della Resurrezione ognuno si presenter da solo, davanti a Lui.}, [suratMaryam (Maria), verss. n. 88-95].

    Quindi il Corano continua a spiegare ai cristiani la vera natura di Ges.- {In verit, per Allah Ges simile ad Adamo che Egli cre dalla polvere, poidisse: "Sii" ed egli fu.}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 59[7]].

    Allora essi sono servi di Dio e quindi non i Suoi figli.

    Alcuni si prendono come dio un qualsiasi altro oggetto, senza necessariamentericonoscerlo come tale o adorarlo in maniera rituale; basta che seguano obbedientementei suoi dettami, o gli siano devoti o abbiano per tale oggetto quei sentimenti chedovrebbero essere sentiti solo per Dio. Ci sono molti di sconosciuti di questo tipo.

    - {Non ha visto quello che ha elevato a divinit le sue passioni? Vuoi forse essereun garante per lui?}, [surat Al-Furqn (Il Descrimine), vers. n. 43].

    - {Hanno preso i loro rabbini, i loro monaci e il Messia figlio di Maria, comesignori all'infuori di Allah, quando non era stato loro ordinato se non di adorare unDio unico. Non vi dio all'infuori di Lui! Gloria a Lui ben oltre ci che Gliassociano!}, [surat At-Tawba (Il Pentimento O La Disapprovazione), vers. n. 31].

    Quindi per essere un musulmano i.e. per arrendersi a Dio necessario crederenell'unicit divina nel senso che Dio l'unico Creatore, Conservatore, Colui che dl'esistenza e concede la fonte di energia per tutte le cose. Ma tale convinzione detta inseguito Tawhid Ar-Rububiyya [Il Monoteismo della Signoria di Allah] non sufficiente. Infatti molti degli idolatri sapevano e credevano che solo il Dio supremo pufare tutto ci. Ma ci non era sufficienti a farne dei musulmani. Al Tawhid Ar-Rububiyyaoccorre aggiungere Tawhid Al-Uluhiyya [Il Monoteismo della Divinit di Allah] i.e.bisogna riconoscere il fatto che solo questo Dio che merita di essere adorato, e quindibisogna astenersi dal dirigere alcun atto di adorazione a qualcuno o qualcosa di diversoda Lui.

    Nel Corano l'argomento per il Tawhid Al-Uluhiyya [Il Monoteismo della Divinitdi Allah] basato sul Tawhid Ar-Rububiyya [Il Monoteismo della Signoria di Allah] i.e.:se Dio da solo che crea e controlla tutto perch e a quale scopo adori altri oltre a Lui?

    - {O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi e quelli che vi hannopreceduto, cosicch possiate essere timorati. [Egli ] Colui Che ha fatto per voi dellaterra un letto e del cielo un edificio, e Che dal cielo fa scendere l'acqua con la qualeproduce i frutti che sono il vostro cibo. Non attribuite consimili ad Allah ora chesapete.}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), verss. n. 21-22[8]].

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    Avendo conosciuto il vero Dio, l'uomo ha il dovere di affermare ci che conosce i.e., dicredere ed avere fede in Dio, e non lasciare che alcun ulteriore motivo lo induca a negareun fatto che egli sa essere vero.

    - {Coloro che [invece] hanno ricevuto la scienza sanno che questa la Verit

    che viene da tuo Signore, credono in essa e i loro cuori vi si sottomettonoumilmente.}, [surat Al-Hajj (Il Pellegrinaggio), vers. n. 54].

    - {Quando poi giunsero loro i Nostri segni evidenti, dissero: "Questa magiaevidente!" Ingiusti e orgogliosi li negarono, anche se intimamente ne erano certi.Guarda cosa accaduto ai corruttori!}, [surat An-Naml (Le Formiche), verss. n. 13-14[9]].

    Quando la fede entra nel cuore di una persona, essa causa stati mentali, che risultano incerte azioni manifeste, ed entrambi sono prova della vera fede.

    Primo tra tutti quegli stati il sentimento di gratitudine verso Dio, che pu bendirsi l'essenza della "ibada" [l'adorazione di Dio].

    Tale sentimento di gratitudine cos importante che un non-credente viene chiamato"kafir" che significa "colui che nega la verit" ma anche "colui che ingrato". Si pucapire perch sia cos quando si legge nel Corano che il motivo principale per negarel'esistenza di Dio l'orgoglio ingiustificato.

    Una persona cos orgogliosa non pu ammettere di essere creato o governato da un esseredel quale egli dovrebbe ammettere di essere pi grande che lui stesso ed al quale eglideve essere grato.

    - {Coloro che polemizzano sui segni di Allah, senza aver ricevuto nessunaautorit [per farlo], non hanno altro che invidia nei loro petti: non raggiungerannoil loro scopo.}, [surat Ghfr (Il Perdonatore), vers. n. 56].

    Insieme al sentimento di gratitudine c' quello dell'amore:

    - {E fra gli uomini vi sono coloro che prendono al posto di Allah consimili e liamano come dovrebbero amare Allah. Ma coloro che credono rivolgono ad Allah unamore ben pi grande.}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n. 165].

    Un credente ama Dio e Gli grato per la Sua bont, ma essendo consapevole dl fatto chele sue buone azioni, sia mentali che fisiche, sono ben lungi dall'essere commensurate aifavori divini, egli teme sempre che a causa delle proprie colpe Dio debba privarlo diqualcuno dei Suoi favori o punirlo nell'aldil. Quando egli Lo teme, si arrende a Lui e Loserve con grande umilt.

    - {Il vostro Dio un Dio unico. A Lui sottomettetevi.}, [surat Al-Hajj (IlPellegrinaggio), vers. n. 34].

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    Non si pu permanere in tale stato mentale, senza ricordare Dio in ogni momento.Ricordare che Dio cos la forza vitale della fede, senza il quale essa si oscurerebbe epotrebbe perdersi, allora:

    - {Che in piedi, seduti o coricati su un fianco ricordano Allah.}, [surat Al-'Imrn(La Famiglia Di Imran), vers. n. 191].

    Il Corano quindi, prescrive e descrive, in grande dettaglio, modi e mezzi per aiutarel'uomo a ricordare Dio e a tenere viva la propria fede. Tutte le ingiunzioni e proibizionicoraniche e del Profeta Muhammad r che si estendono a tutti gli aspetti della vita umana atti di adorazione e questioni personali, relazioni sociali, ordine politico, ecc. ecc. hanno lo scopo di mettere l'uomo in uno stato che lo conduca al ricordo di Dio. I dettaglidi questo modo di vivere islamico andarono espandendosi nel periodo medinese[10], equindi non ce ne occuperemo ora. Ma i nuovi principi di tale nuovo ordine erano gi statidecretati durante il periodo meccano, e saranno riassunti alla fine di questo capitolo.

    Adesso continueremo la nostra trattazione degli altri pilastri della fede. Essi sono la fedenella Vita oltre la morte, negli Angeli di Dio, nei Suoi libri, nei Suoi Messaggeri e nelSuo Qadar (il destino), per dimostrare i quali si deve presupporre la fede in Dio.

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    [1] "[solo] rimarr il Volto del Tuo signore": nel senso dell'eternit della realt divina.

    "Tutto perir eccetto il Suo Volto" [surat Al-Qasas (Il Racconto), vers. n. 88]: questa una forma tipica dell'arabo in cui la menzione del "Volto di Allah" sta per Allah Stesso(gloria a Lui l'Altissimo).

    [2] Allah (gloria a Lui l'Altissimo) ribadisce l'ordine del Creato, la sua meravigliosadistribuzione delle risorse, in una parola il suo perfetto equilibrio ecologico. Ognifenomeno naturale ha la spiegazione all'interno della logica scientifica contingente oepocale. L'equilibrio apparentemente infranto si ristabilisce incessantemente ad un livellodiverso. Le uniche modificazioni strutturali capaci di mettere in crisi l'ecosistema sonoquelle prodotte dall'avidit, dall'ignoranza, dalla miopia dell'uomo, che si poneconflittualmente con la Legge di Allah cui obbedisce la natura.

    [3] "Vi richiama": il sonno viene considerato come una specie di stato in cui l'animadell'uomo torna ad Allah. molto nota l'invocazione che l'Inviato di Allah r pronunciavaal mattino al momento del risveglio: "Lode ad Allah che ci fa rivivere dopo averci fattomorire ".

    [4] Questo il celeberrimo versetto chiamato "ayat al-Kursi", conosciuto a memoria damoltissimi musulmani; contiene una splendida sintesi di alcuni Attributi di Allahl'Altissimo. Questo versetto afferma le radici del Tawhid [il monoteismo], le basi dellacorretta adorazione, circoscrive la meta delle azioni dell'uomo che deve essere verso

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    Allah, richiama alla mente il presentimento della Sublime Magnificenza di Allah e la Suaonniscienza. Tra le questioni particolari inclusi in questo versetto c' l'attributo "al-Qayym", che significa: "Colui che esiste di per Se Stesso e per il Quale tutto sussiste",che in mancanza di migliori termini equivalente in lingua italiana stato usato il termine"l'Assoluto. Altra questione il termine "Kursi", che significa: "sedia, seggio,

    piedistallo", ma quando si tratta di qualcosa che riguarda Allah l'Altissimo, alloraaccettiamo il concetto di principio e senza entrare nei particolari o nelle qualit, visto chesono questioni trascendentali che Allah solamente conosce di quali entit si tratta. E sultermine "Kursi" stato riferito che il luogo dove si appoggiano i piedi di Allah enessuno conosce il modo o la qualit se non solo Lui.

    Questo versetto gode d'immenso riguardo, come stato riferito nei hadith del Profeta r,che il miglior versetto nel Libro di Allah e contiene il Sublime Nome di Allah "Ismullah al-'Adham", come ha detto il Profeta: "Il Sublime Nome di Allah, col quale sevenga invocato, Lui esaudisce, si trova in tre in sure, che sono la Giovenca, la Famiglia diImran e Taha". stato riferito che i versetti indicati delle tre sure sono: la Giovenca n.

    255, la Famiglia di Imran n.. 1 e 2, Taha n. 111. Disse Ibn Kathir: "Ayat Al-Kursi,include dieci frasi indipendenti, che riguardano l'Entit Divina e la Glorificazionedell'Unipersonale Assoluto".

    [Il versetto] Allah, e nessuno all'infuori di Lui pu avere alcun attributo di divinit ovenerazione, Lui il Vivente, che non muori mai, che a Lui appartiene ogni significato divita, come merita la Sua Sublime Magnificenza, Al-Qayym, Colui che sussiste per SeStesso e per il Quale tutto sussiste, Lui non pu essere mai colto da sonno o dormivegliain alcun modo, ogni cosa che esiste nei cieli o sulla terra o ovunque che ci sia, a Luiappartiene, tutti sono Suoi servi e sottomessi alla Sua onnipotenza, nessuno pu maipermettersi d'iniziare l'intercessione per qualcun altro presso di Lui senza il Suopermesso, la Sua conoscenza include ogni cosa, ogni essere ed ogni esistenza, Lui sa ilpresente delle creature, quello che operano, quello che hanno commesso nel passato ed ilpassato d'ogni cosa, Lui sa ci che ci sar nel future delle creature, nessuno pu essere aconoscenza di qualcosa della Sua conoscenza, se non di ci che Lui ha concesso di farglisapere. L'immensit del Suo Kursi pi vasta dei cieli e della terra, nulla Gli pu costaresforzo per mantenere in perfetto equilibrio ed armonia, Lui l'Altissimo di Se Stesso, deiSuoi Attributi Sublimi, non pu essere mai paragonato con gli attributi dei Suoi servi, aLui appartengono tutte le caratteristiche e gli attributi della Sublime Maestosit,Magnificenza, l'assoluta Eccellenza e Superbia.

    [5] La ricerca di Abramo paradigmatica del percorso seguito dall'umanit alla riscopertadella vera fede. Attraverso l'osservazione del creato l'anima pura giunge ad intuire lapresenza di un Creatore, che al di sopra della caducit di ogni creatura, regge e governatutto l'universo.

    [6] "Esdra" o Esra: nel testo del Corano Uzayr, che dorm per cento anni e poi ripristinla Bibbia i cui esemplari erano stati distrutti da Nabuccodonosor.

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    [7] "Per Allah Ges simile ad Adamo": Ges una creatura anche se la sua natura deltutto particolare. Adamo non ebbe n padre n madre, Eva non ebbe madre, Ges nonebbe padre.

    [8] un richiamo da parte di Allah per avvisare tutti gli uomini di: "adorare Allah, Colui

    che ha creato, quelli che c'erano prima di voi, che ha dato esistenza a tutti dal nulla, hacolmati tutti di doni e grazie, temete solo Lui e non rinnegate il culto puro della Suaadorazione, Lui il vostro Signore, sottomettete a Lui col desiderio del Suocompiacimento e della Suo ricompensa. il vostro Signore che ha fatto per voi della terraun luogo comodo, adatto alle vostre esigenze, accogliente come fosse un letto ordinato,un tappeto esteso, una culla che vi riceve da piccoli, un giaciglio riceve i vostri corpi, unadimora adeguata alla vostra vita terrena, che con la sua immensa grandezza a voi sembraquasi piatta, nonostante di forma sferica. Mentre il cielo di perfetta costruzione chesovrasta la terra.

    * NB: L'affermazione della forma sferica della terra stata riferita nei testi dei

    commentatori classici, di cui, vedi il commento chiamato "Le luci della Rivelazione ed isegreti dell'interpretazione - Annuar al-tanzyil wa asrar at-ta'wil", di Al-Baydawy, mortonel 685 dell'Egira.

    Allah Colui che ha fatto scendere dalle nuvole le piogge, che acqua dolce che fagermogliare ogni genere e colore di frutta e vegetazione, che sono un sostentamento pervoi. Perci non scambiate questi doni con l'ingratitudine e l'attribuire a Lui dei soci dialcun tipo, di rivolgere l'adorazione unicamente a Lui, perch lo sapete gi che Lui: ilCreatore, Colui che elargisce il sostentamento ed unicamente Lui che merita d'essereadorato.

    [9] Molti di quelli che non accettarono il messaggio di Muhammad r erano convinti dellasua veridicit. Negarono per interesse personale e stolido orgoglio nel caso dei corascitipagani, per malafede e prevaricazione nel caso dei rabbini ebrei.

    [10] Il Periodo Meccano, era quello prima dell'emigrazione del Profeta r da Mecca aMedina, che dur 13 anni, mentre il Periodo Medinese era quello dopo l'arrivo a Medinae che dur 10 anni, durante i quali, fu rivelato gran parte del Corano.

    Da notare la differenza che il Corano rivelato durante il periodo meccano, curava quasiesclusivamente i concetti del credo e del monoteismo [Al-Aqida ua Al-Tawhid], mentre ilperiodo medinese aggiunse agli stessi concetti molti altri aspetti della vita sociale e lastrutturazione della societ islamica.

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    L'Aldil

    Gli argomenti coranici per l'aldil di un'altra vita dopo la morte sono volti a provare che possibile ed altres desiderabile che ci debba essere una tale vita, e che se non crediamoin essa allora la nostra fede nel vero Dio non pu essere completata.

    i. Molte delle persone alle quali Dio si rivolse alla Mecca credevano comeabbiamo detto sopra in un Dio supremo, ma molti di loro pensavano che fosseimpossibile che i loro corpi disintegrati dopo la morte potessero essere risuscitati. Essicos schernivano e deridevano il Profeta Muhammad r, quando questi ne parlava. Larisposta coranica fu che non vi era nessuna ragione per un tale sbigottimento o per laderisione poich la resurrezione non solo logicamente ma anche fisicamente possibileper le seguenti ragioni:

    a) Se Dio che ha creato l'uomo in principio, perch dovrebbe esserGli impossibilericrearlo dopo che questi sia morto? La resurrezione dovrebbe essere pi facile della

    creazione originale.

    {Egli Colui che inizia la creazione e la reitera e ci Gli facile.} , [surat Ar-Rm (IRomani), vers. n. 27].

    b) Se si pensa bene, ci si rende conto che il riportare in vita i morti un comunefenomeno naturale. Per credere alla possibilit della resurrezione degli esseri umani, unessere pensante non ha bisogno di vedere una persona tornare in vita. sufficiente vederealtri corpi morti tornati in vita.

    {Fa parte dei Suoi segni la terra che vedi affranta. Poi quando facciamo scende

    l'acqua,palpita e rigonfia. In verit Colui che le rid la vita Colui che ridar la vitaai morti. In verit Egli l'Onnipotente.}, [syrat Fussilat ("Esposti Chiarente"), vers. n.39].

    {Gi non fu che una goccia di sperma eiaculata, quindi un'aderenza, poi [Allah] locre e gli diede forma armoniosa; poi ne trasse una coppia, il maschio e la femmina.Colui [che ha fatto tutto questo] non sarebbe dunque capace di far risorgere imorti?}, [surat Al-Qiyma (La Resurrezione), verss. n. 37-40].

    ii. Perch la resurrezione desiderabile?

    Semplicemente perch, senza di essa, Dio non sarebbe quel Dio Giusto e Saggio eMisericordioso quale Egli . Dio cre gli uomini e li fece responsabili delle loro azioni;alcuni si comportarono bene, ma altri no. Se non ci fosse una vita futura nella quale ivirtuosi siano ricompensati e gli empi puniti, non ci sarebbe giustizia e quindi lacreazione degli uomini in siffatto modo e l'invio di Profeti ad essi non avrebbe alcunscopo. Ma un tale comportamento non addice ad un essere che si sa essere razionale egiusto, il quale il Perfetto Creatore.

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    - {Pensavate che vi avessimo creati per celia e che non sareste stati ricondotti aNoi?}, [surat Al-Mu'minn (I Credenti), vers. n. 115].

    - {Non creammo invano il cielo e la terra e quello che vi frammezzo. Questo ci che pensano i miscredenti.}, [surat Sd, vers. n. 27[1]].

    iii. Ma forse il solo e l'unico motivo per negare la realt di una vita dopo lamorte quello espresso attraverso gli argomenti che avanzano i negatori e ai quali rispondeil Creatore?

    Nient'affatto, dice il Corano. Il vero motivo spesso di stampo psicologico. Coloro cheoperano il male non desiderano essere puniti ed tale pio desiderio che li porta a negarela realt del momento in cui avr luogo tale punizione.

    - {Crede forse l'uomo che mai riuniremo le sue ossa? Invece s, possiamopersino riordinare le sue falangi. Ma l'uomo preferisce piuttosto il libertinaggio!

    Chiede: "Quando verr il Giorno della Resurrezione?"}, [surat Al-Qiyma (LaResurrezione), verss. n. 3-6].

    - {Non lo taccia di menzogna altri che il peccatore pervertito.}, [surat Al-Mutaffifn (I Frodatori), vers. n. 12].

    Una questione spesso sollevata a proposito del premio e della punizione nell'aldil e cheinduce alcune persone a dubitare della desiderabilit se non della verit stessa di una talevita dopo la morte e la seguente:

    "Facciamo il bene perch bene o per paura di una punizione o nell'attesa di unaricompensa?" Se lo facciamo per il primo motivo, allora a cosa serve credere nell'aldil!E se lo facciamo per il secondo motivo, allora non stiamo agendo moralmente. Larisposta a questa domanda dipende dalla questione se Dio ci ingiunge di compiereun'azione perch questa buona ovvero se l'ingiunzione divina che rende buonal'azione. E mi sembra evidente che la bont di un'azione viene logicamente prima del suoessere oggetto di ingiunzione divina. Altrimenti sarebbe una tautologia dire "a Dio piaceci che buono" perch significherebbe semplicemente che a Dio piace ci che Gli piace.Il Corano, d'altronde, abbonda di affermazioni come le precedenti, ma evidente che essenon debbano essere intese in senso tautologico[2].

    La risposta alla nostra questione originaria , quindi, che noi facciamo il bene perch bene. Ma poich il bene per il bene a sua volta bene, non c' nessuna contraddizione neldire che si fa il bene perch il Dio che noi amiamo e nel quale riponiamo la nostra fiduciaci dice di farlo, e perch ci aspettiamo di essere ricompensati da Lui per averlo compiuto.

    Secondo il Corano Dio ha creato l'uomo con una natura originaria chiamata fitrah laquale possiede quello che possiamo chiamare un senso morale, che rende l'uomo in gradodo riconoscere senza alcun aiuto esterno alcune azioni come buone (per esempio dire laverit o essere riconoscente) e sempre a causa di tale natura l'uomo incline a compiere il

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    bene dopo averlo conosciuto. La vera religione costruita sulla base di questa naturaumana originaria. La religione rinforza tale natura e porta a maturazione i semi della virtche sono contenuti in essa. Ecco perch l'Islam viene definito nel Corano come la"Fitrah" natura originaria o primordiale di Dio e perch il Profeta Muhammad r, dicedi essere stato inviato solo per perfezionare la buona condotta morale degli uomini. Il

    Corano loda coloro nei quali tale senso morale acuto e condanna quelli nei quali esso divenuto cos debole che l'errore del vizio diventa ai loro occhi il modello della bellezza:

    - {, ma Allah vi ha fatto amare la fede e l'ha resa bella ai vostri cuori, coscome vi ha fatto detestare la miscredenza, la malvagit e la disobbedienza. Essi sonoi ben diretti; [questa] la grazia di Allah e il Suo favore. Allah sapiente, saggio.},[surat Al-Hujurat (Le Stanze Intime), verss. n. 7-8].

    - {Di': "Volete che vi citiamo coloro le cui opere sono pi inutili, coloro il cuisforzo in questa vita li ha sviati, mentre credevano da fare il bene?".}, [surat Al-Kahf(La Caverna), verss. n. 103-104].

    - {Tra gli uomini c' qualcuno di cui ti piacer l'eloquio a proposito della vitamondana; chiama Allah a testimone di quello che ha nel cuore, quando invece unpolemico invertito; quando ti volge le spalle, percorre la terra spargendovi lacorruzione e saccheggiando le colture e il bestiame. E Allah non ama la corruzione.},[Surat Al-Baqara (La Giovenca), verss. n. 204-205[3]].

    Quindi un musulmano fa il bene perch attratto dal bene e sfugge dal vizio perch lodetesta. Ma poich un musulmano si consegna a Dio e Lo ama e Lo teme, e poich Dioama la virt e la auspica ed odia il vizio e lo proibisce, il musulmano opera il bene e siastiene dal vizio in obbedienza al suo Signore.

    E visto che coloro che operano il bene vivranno nell'aldil una vita di beatitudine, ilcui pi alto stadio sar la vicinanza a Dio e il godere della Sua vista, mentre quelli checonducono una vita malvagia soffriranno ogni sorta di castigo il pi orribile dei quali sarla condizione dell'essere privati dalla vista di Dio, un musulmano farebbe bene ad averesempre in mente tale vita futura ed eterna e a sforzarsi di compiere qui tutte le azioni chelo aiuteranno ad elevare la sua posizione l.

    - {Di': "Quale dei vostri soci pu guidare alla verit?". Di': "Allah guida versola verit. Ha pi diritto di essere seguito chi conduce alla verit o chi non sadirigersi a meno che non sia guidato?".}, [surat Ynus (Giona), vers. n. 35].

    - {Di': "Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amer e perdoner ivostri peccati. Allah perdonatore, misericordioso".}, [surat l-'Imrn (La FamigliaDi Imran), vers. n. 31].

    - {I giusti saranno nella delizia, [appoggiati] su alti divani guarderanno. Suiloro volti vedrai il riflesso della Delizia. Berranno un nettare puro, suggellato consuggello di muschio che vi aspirino coloro che ne sono degni [un nettare]

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    mescolato con Tasnm, fonte di cui berranno i loro pressi si davano occhiate,ritornando dallo loro gente, si burlavano di loro; e quando li vedevano, dicevano:"Davvero sono fuorviati!". Certo non hanno avuto l'incarico di vegliare su di loro.Oggi invece sono i credenti a ridere dei miscredenti.}, [surat Al-Mutaffifn (IFrodatori), verss. n. 22-34[4]].

    Perch mai uno che fa il bene dovrebbe vivere in tale beatitudine? ci si potrebbechiedere. E il Corano ha subito una risposta:

    {Quale altro compenso del bene se non il bene?}, [surat Ar-Rahmn (IlCompassionevole), vers. n. 60].

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    [1] Il mondo non si autocreato, esso non il frutto di uno spettacolare concatenarsi di

    coincidenze. Nel creato insito un preciso disegno divino che esclude qualsiasi casualit.[2] Tautologia: definizione illusoria, che ripropone in termini solo formalmente diversil'enunciazione di quanto dovrebbe costituire oggetto di spiegazione o di svolgimento.

    [3] Significati eterni ed universali, in questi due versetti, che prendono di mira coloro cheutilizzano la parola per confondere la gente e fare del male.

    [4] "Tasnm": il nome di una fonte del Paradiso. Significa letteralmente, sorgente d'acquaabbondante.

    Il Corano descrive l'atteggiamento dei pagani nei confronti dei musulmani: scherno,occhiate ironiche, pesanti ironie, dileggio.

    Gli Angeli

    Essi sono esseri di natura diversa dall'uomo. Mentre l'uomo creato dalla terra essi sonocreati dalla luce. E quindi gli esseri umani eccetto i Profeti non possono vederli nellaloro natura originaria, ma possono vederli se essi prendono forma fisica. La nostraconoscenza di tali esseri quindi quasi interamente basata su ci che Dio e i Profeti ci

    dicono di loro. Ma perch dovremmo darci pena di conoscere qualcosa di loro? Poichessi giocano un ruolo importante nel guidare le nostre faccende. Si pu dire che sapere diloro ci utile cos come ci utile sapere il funzionamento delle cause naturali o ilcomportamento delle altre persone.

    Ci viene detto che questi esseri pressoch innumerevoli che sono estremamentepotenti sono creati in modo tale da obbedire sempre a Dio e non vanno mai contro icomandamenti Divini. Essi:

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    - {Solo a Lui appartengono tutti quelli che sono nei cieli e sulla terra! Coloroche sono presso di Lui non disdegnano di adorarLo e non se ne stancano. Loglorificano notte e giorno, ininterrottamente.}, [surat Al-Anbiy' (I Profeti), verss. n.19-20].

    - {O credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie, da un fuoco il cuicombustibile saranno uomini e pietre e sul quale vegliano angeli formidabili, severi,che non disobbediscono a ci che Allah comanda loro e che eseguono quello cheviene loro ordinato.}, [surat At-Tahrm (L'Interdizione), vers. n. 6].

    Ma, malgrado ci, essi, in quanto a specie, sono posti ad un livello inferiore rispetto agliesseri umani. Ci simbolizzato dal fatto che quando Adamo fu creato, fu ordinato agliangli di prostrarsi a lui in segno di saluto e rispetto.

    - {In verit abbiamo onorato i figli di Adamo, li abbiamo condotto sulla terra e

    sul mare e abbiamo concesso loro cibo eccellente e li abbiamo fatti primeggiare sumolte delle Nostre creature.}, [surat Al-Isr' (Il Viaggio Notturno), vers. n. 70].

    Ecco qui alcune delle loro attivit in connessione con gli esseri umani:

    - Il loro compito principale, quello dal quale deriva il nome, quello di recapitare imessaggi di Dio ai Profeti da Lui scelti. Questo grande onore soprattutto al piimportante di loro, ossia a Gabriele [o Jibril, se si pronuncia il suo nome in arabo].

    {Questa la parola di un Messaggero mobilissimo, potente ed eccellente presso ilSignore del Trono, col obbedito e fedele.}, [surat At-Takwr (L'Oscuramento), verss.n. 19-21[1]].

    Un messaggio portato da esseri di una tale natura, sicuro che giunga intatto adestinazione.

    - Essi si occupano di noi e ci custodiscono. Essi tengono un registro con le nostrebuone e cattive azioni, e non pronunciamo neanche una parola che essi non registrano anostro favore o svantaggio.

    {Quando i due che registrano seduti alla sua destra e alla sua sinistra,raccoglieranno [il suo dire], [l'uomo] non pronuncer nessuna parola senza chepresso di lui ci sia un osservatore solerte.}, [surat Qf, verss. n. 17-18[2]].

    - Essi hanno un ruolo importante nel processo delle cause e nell'accadere di quelliche sembrano fenomeni puramente naturali, come il vento e la pioggia e la morte.

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    {Per gli strappanti violenti! Per i correnti veloci! Per i nuotanti leggeri! Per isopravanzanti con foga per sistemare ogni cosa!}, [surat An-Nzi't (Le StrappantiViolente), verss. n. 1-5[3]].

    - Ad essi inoltre affidato il compito di aiutare i credenti fino al punto di combattere

    al loro fianco in tempo di guerra.{Quando dicevi ai credenti: "Non vi basta che il vostro Signore faccia scendere in vostroaiuto tremila angeli?"}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 124].

    E di proteggerli: {Ci sono [angeli] davanti e dietro [ogni uomo] e vegliano su di luiper ordine di Allah.}, [surat Ar-Ra'd (Il Tuono), vers. n. 11], e pregare per loro: {Coloroche sostengono il Trono e coloro che circondano, glorificano e lodano il loro Signore,credono in Lui e invocano il perdono per i credenti: "Signore, la Tua misericordia ela Tua scienza, si estendono su tutte le cose: perdona a coloro che si pentono eseguono la Tua via, preservarli dal castigo della Fornace".}, [surat Al-Ghfir (Il

    Perdonatore), vers. n. 7[4]].

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    [1] "Il Messaggero mobilissimo" in questione in questo caso Gabriele (pace su di lui).

    [2] "I due che registrano": lett. "i due che raccolgono". Gli angeli incaricati di annotare leazioni degli uomini oppure i due angeli che procederanno all'esame che subiremo nellatomba subito dopo la nostra morte terrena.

    [3] I soggetti dell'invocazione espressa in questi cinque versetti sono gli angeli incaricatidi prendere le anime dei moribondi. In base a questa chiarificazione, per i lettori non dilingua araba, sar possibile formulare la traduzione interpretativa con parole moltediverse da quelle del testo coranico, che si comprendono, secondo l'esegesi islamica,come segue:

    "Per gli angeli che strappano le anime degli empi con violenza!"

    "Per gli angeli che delicatamente ritirano le anime dei credenti!"

    "Per gli angeli che fluttuano liberamente nello spazio!"

    "Per gli angeli che energicamente precedono le anime dei beati!"

    "Per gli angeli che fanno applicare i decreti di Allah!"

    [4] Il brano allude agli angeli che reggono il Trono di Allah e quelli che gli stannointorno. "La Fornace": uno dei nomi dell'Inferno.

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    I Libri

    Un musulmano crede che il Corano sia parola di Dio. Ma essa non l'unica parola. Dioha mandato molti Profeti prima di Muhammad r, ed ha parlato a loro come ha parlato alui. Quindi un musulmano crede anche (e veramente non sarebbe un musulmano se cos

    non fosse) in tali testi pi antichi, come la Torh e il Vangelo, poich i veri credenti sonoquelli che {Coloro che credono in ci che stato fatto scendere su di te e in ci che stato fatto scendere prima di te.}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n. 4[1]], {Dite:"Crediamo in Allah e in quello che stato fatto scendere su di noi e in quello che stato fatto scendere su Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe e sulle Trib, in quelloche stato dato a Mos e a Ges e in tutto quello che stato dato ai Profeti da partedel loro Signore, non facciamo differenza alcuna tra di loro e a Lui siamosottomessi".}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n. 136[2]]

    Dio cre gli uomini cos che essi possono adorarLo e sottomettersi a Lui. Essereservo di Dio costituisce l'essenza dell'uomo. Quindi l'uomo non pu realizzare la sua vera

    umanit e acquisire la pace della mente se non realizza lo scopo per cui stato creato. Macome pu farlo? Dio, essendo misericordioso e giusto, lo ha aiutato in molti modi. Gli hagarantito, come abbiamo gi visto, una natura originaria buona che portata a conosceree servire il suo vero Signore. Egli gli ha dato una mente che possiede un senso morale ela facolt di ragionare. Ha fatto dell'intero universo un libro naturale pieno di segni checonducono un essere pensante a Dio. Ma per dare all'uomo una conoscenza pidettagliata del suo Signore, e per mostragli in maniera pi precisa come adorarLo. Dio hainviato quaggi messaggi verbali per mezzo dei Suoi Profeti scelti tra gli uomini, apartire dalla creazione dell'uomo. Da qui la descrizione del Corano di tali messaggi comeguida, luce, segni, moniti, ecc

    Tutti questi libri ribadiscono fondamentalmente lo stesso messaggio, {Noninviammo prima di te nessun messaggero senza rivelargli: "Non c' altro dio cheMe. adorateMi!".}, [surat Al-Anbiy' (I Profeti), vers. n. 25].

    E la religione che tutti predicarono l'Islam, cio l'arrendersi a Dio, {Invero, lareligione presso Allah l'Islam.}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n.19[3]].

    Cos No: {E se mi voltate le spalle, non vi chiedo ricompensa alcuna. La miaricompensa in Allah, e ho ricevuto l'onore di essere uno dei musulmani.}, [surat Ynus(Giona), vers. n. 72], Abramo: {Abramo non era n giudeo n nazareno, ma puro

    credente e musulmano.}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 67[4]],Giacobbe e i suoi figli: {Forse eravate presenti quando la morte si present aGiacobbe ed egli disse ai suoi figli: "Chi adorerete dopo di me?". Risposero:"Adoreremo la tua divinit, la divinit dei tuoi padri Abramo e Ismaele e Isacco, ilDio Unico al Quale saremo sottomessi".}, [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n.133], gli Apostoli: {E quando rivelai agli apostoli: "Credete in Me e nel Miomessaggero", risposero: "Crediamo, sii testimone che siamo musulmani".}, [suratAl-M'ida (La Tavola Imbandita), vers. n. 111[5]], ecc. erano tutti musulmani.

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    L'Islam, in questo senso, in effetti, la religione universale.

    {Desiderano altro che la religione di Allah, quando, per amore o per forza tutto ciche nei cieli e sulla terra si sottomette a Lui e verso di Lui [tutti gli esseri] saranno

    ricondotti?}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 83].Se la religione di tutti i Profeti la stessa nella sua essenza e fondamenta, non si pu direaltrettanto dei modi di vivere basati su di essa.

    {E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verit, a conferma della Scritturache era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione. Giudica traloro secondo quello che Allah ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioniallontanandoti dalla verit che ti giunta. Ad ognuno di voi abbaiamo assegnatouna via e un percorso. Se Allah avesse avuto, avrebbe fatto di voi una sola comunit.Vi ha voluto per provare con quel che vi ha dato. Gareggiate in opere buone: tutti

    ritornerete ad Allah ed Egli vi informer a proposito delle cose sulle quali sietediscordi.}, [surat Al-M'ida (La Tavola Imbandita), vers. n. 48[6]].

    Infine un altro punto importante a proposito dei Libri [le Scritture], che adeccezione del Corano, essi non sono stati conservati intatti, ma o sono andaticompletamente perduti oppure sono stati esposti alla distorsione e alla corruzione.

    Per quanto riguarda il Corano, Dio stesso ha decretato che esso non sar mai soggetto atale distorsione, ma sar da Lui conservato intatto.

    {Noi abbiamo fatto scendere il Monito, e Noi ne siamo i custodi.}, [surat Al-Hijr, vers.n. 9[7]].

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    [1] "Ci che stato fatto scendere su di te": questa espressione indica la Rivelazione, "sudi te e prima di te": "su di te o Muhammad". Il Corano non rinnega la tradizioneprofetica precedente, anzi la conferma e la rafforza.

    [2] "Sulle Trib": le dodici trib di Israele che ebbero origini dai dodici figli di Giacobbe(Israele), figlio di Isacco, figlio di Abramo.

    [3] "La religione presso Allah l'Islam.": nel rapporto tra uomo e il suo Creatore, (gloriaa Lui l'Altissimo) la posizione del primo non pu essere che di totale sottomissione, cioislamica.

    Musulmano muslim cio sottomesso ad Allah.

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    [4] "Puro credente": monoteista. Abramo in quanto monoteista si dedicava al culto delDio unico ed era a Lui sottomesso, pertanto era musulmano anche se il quadro generale edefinitivo dell'Islam scese solo con la rivelazione del Sublime Corano al ProfetaMuhammad r.

    [5] Gli apostoli sono i compagni di Ges ed lui il messaggero in cui essi devonocredere. Rispondendo all'invito del loro Signore (gloria a Lui l'Altissimo) gli apostoliaffermano la loro sottomissione dicendo: "bi-annana muslimun": siamo musulmani(sottomessi alla volont di Allah). La rivelazione dell'Islam inizia quando: "Abramoricevette parole dal suo Signore" [surat Al-Baqara (La Giovenca), vers. n. 37], e terminacon il Sublime Corano rivelato a Muhammad r.

    [6] "Lo abbiamo preservato da ogni alterazione": a differenza delle Scritture che lo hannopreceduto, il Corano possiede il carattere dell'inalterabilit. Il fatto che in esso, puressendo stato per secoli copiato a mano, non sia mai stato possibile riscontrare delleinterpolazioni uno dei segni evidenti del carattere miracoloso de Corano.

    [7] Questa una delle pi grandi promesse che Allah fa ai credenti. In questo versetto c'la garanzia divina a proposito della conservazione integrale del Corano, in ogni tempo ein ogni luogo. Le rivelazioni precedenti avevano il carattere temporaneo, erano cio statedate in un particolare contesto, a un particolare popolo e nessuna di loro aveva lecaratteristiche di perpetuit e universalit che ha il Corano. Nonostante le molte traversieche ha sopportato la Umma Islamica [La Comunit Islamica], nessuno ha potuto maialterare il testo del Messaggio Divino: come fu dettato dal Profeta Muhammad r, loabbiamo oggi e cos sar fino alla fine dei tempi, "la lode appartiene ad Allah, Signoredel Creato".

    Gli Inviati

    Gli inviati sono esseri umani scelti da Dio i quali hanno l'onore di recapitare il messaggiodi dio ad altri uomini e donne. Essere un tale inviato non una posizione che si ottieneattraverso uno sforzo consapevole. una grazia di Dio che Dio elargisce a chi ne degno. Quindi gli inviati non appartengono al nostro stesso rango. vero, sono uomini,ma uomini di uno standard morale, spirituale e intellettuale cos elevato che li qualifica davanti a Dio come i portatori della Sua Luce al mondo. Quando Dio ne sceglie uno,Egli concede all'inviato un "chiaro" segno: {Invero inviammo i Nostri messaggeri con

    prove inequivocabili, e facemmo scendere con loro la Scrittura e la Bilancia.Affinch gli uomini osservassero l'equit.}, [surat Al-Hadd (Il Ferro), vers. n. 25], cheprovi la verit delle sue affermazioni e lo distingue dai falsi profeti, maghi e ciarlatani.

    {E invero giunsero ammonimenti alla gente di Faraone. Smentirono tutti quanti iNostri segni, perci Li afferrammo con la presa di un possente, onnipotente.}, [suratAl-Qamar (La Luna), verss. n. 41-42].

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    {Mos ne fu intimorito. Gli dicemmo: "Non aver paura. Avrai il sopravvento. Gettaquello che c' nella tua mano destra: divorer quello che han fatto, perch quelloche han fatto artificio di mago; e il mago, ovunque vada, non avr riuscita".},[surat T-H, verss. n. 67-69].

    Nessuno di loro tradisce il messaggio o smette di essere esemplare nella pratica di ciche predica.

    {Disse: "O popol mio, cosa pensate se mi baso su una prova evidente giuntami dalmio Signore, Che mi ha concesso provvidenza buona? Non voglio fare diversamenteda quello che vi proibisco, voglio solo correggervi per quanto posso. Il mio successo soltanto in Allah, in Lui confido e a Lui ritorner".}, [surat Hd, vers. n. 88].

    Quando le fu chiesto della condotta del Profeta Muhammad r, sua moglie Aisha (cheAllah sia soddisfatto di lei) disse: "Il suo comportamento [morale] era il Corano",volendo dire che egli con la sua condotta rifletteva fino ai minimi dettagli i precetti e gli

    ideali del Corano.Due punti collegati tra loro e sottolineati dal Corano e che quindi meritano di essereelaborati sono l'umanit dei Profeti e la natura del loro compito.

    Nonostante la grande differenza spirituale, morale e intellettuale che vi tra essie gli uomini normali, e malgrado la relazione tutta speciale che essi hanno con Dio,nondimeno i Profeti sono uomini con tutto ci che questo implica. Essi generano e sonogenerati; mangiano e devono e vanno al mercato: {Prima di te non inviammo alcunMessaggero che non mangiasse cibo e non camminasse nei mercati.}, [surat Al-Furqan (Il Discrimine), vers. n. 20]; dormono e muoiono: {Non concedemmol'immortalit a nessuno uomo che ti ha preceduto. Dovresti forse morire, se essifossero immortali? Ogni anima guster la morte.}, [surat Al-Anbiy' (I Profeti), verss.n. 34-35]; dimenticano e sbagliano: {Ne mangiarono entrambi e presero coscienzadella loro nudit. Iniziarono a coprirsi intrecciando foglie del giardino. Adamodisobbed al suo Signore e si travi.}, [surat T-H, vers. n. 121[1]].

    La loro conoscenza limitata e quindi essi possono parlare di quella parte difuturo che Dio rivela loro: {[Egli ] Colui che conosce l'invisibile e non lo mostra anessuno, se non a un messaggero di cui si compiace, che fa precedere e seguire dauna guardia [angelica].}, [surat Al-Jinn, verss. n. 26-27]. Essi non possono intercederepresso Dio per conto di una qualunque persona se non con il Suo permesso: {Chi puintercedere presso di Lui senza il Suo permesso?}, [surat Al-Baqara (La Giovenca),vers. n. 255], e non il loro volere a far s che gli uomini percorrano la retta via: {Non seitu che guidi coloro che ami: Allah che guida chi vuole Lui. Egli ben conosce coloroche sono ben guidati.}, [surat Al-Qassas (Il Racconto), vers. n. 56].

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    Riassumendo, essi non giocano alcun ruolo nel governo dell'universo: {Tu non hainessuna parte in ci, sia che [Allah] accetti il loro pentimento sia che li castighi, chcertamente sono degli iniqui.}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 128[2]].

    Molti antichi studiosi dell'Islam hanno osservato che per enfatizzare l'umanit del

    Profeta, il Corano lo ha chiamato "servo di Dio" in tre circostanze onorevoli:- {Benedetto Colui che ha fatto scendere il Discrimine [il Corano] sul Suo sevo,affinch potesse essere un ammonimento per tutti i mondi.}, [surat Al-Furqn (IlDiscrimine), vers. n. 1].

    - {Gloria a Colui che di notte trasport il Suo servo dalla Santa Moschea allaMoschea remota di cui benedicemmo i dintorni, per mostrargli qualcuno dei Nostrisegni.}, [surat Al-Isr' (Il Viaggio Notturno)].

    - {Quando il servo di Allah si lev per invocarLo, poco che stringessero [fino a

    soffocarlo!]}, [surat Al-Jinn, vers. n. 19].Un Profeta la cui umanit viene enfatizzata in special modo Ges. Egli fu creato nellostesso modo in cui fu creato Adamo, dalla terra: {In verit per Allah Ges simile adAdamo che Egli cre dalla polvere, poi disse: "Sii" ed egli fu.}, [surat l-'Imrn (LaFamiglia Di Imran), vers. n. 59[3]]; il figlio di Maria, non di Dio: {Questo Ges,figlio di Maria, parola di verit della quale essi dubitano. Non si addice ad Allahprendersi un figlio. Gloria a Lui! Quando decide qualcosa dice: "Sii!" essa .}, [suratMaryam (Maria), verss. n. 34-35]; egli e sua madre facevano uso di cibo: {Il Messia,figlio di Maria, non era che un messaggero. Altri messaggeri erano venuti prima di lui, esua madre era una veridica. Eppure entrambi mangiavano cibo.}, [surat Al-M'ida (LaTavola Imbandita), vers. n. 75[4]]; egli senza dubbio il verbo di Dio: {Quando gliangeli dissero: "O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Luiproveniente: il suo nome il Messia, Ges figlio di Maria, eminente in questo mondo enell'Altro, uno dei pi vicini".}, [surat l-'Imrn (La Famiglia Di Imran), vers. n. 45[5]],ma poich egli un essere umano nel vero senso della parola, ci non dovrebbeinterpretarsi nel senso che ci sia in lui alcun elemento divino. Egli il verbo di Dio solonel senso che Dio disse "Sii" ed egli fu. Ma in tal senso ogni cosa il verbo di Dio.Allora perch egli chiamato in particolare il verbo di Dio? Perch, come molti studiosihanno giustamente spiegato, egli venuto pi direttamente come risultato di tale parola.Quindi Ges un fedele servo di Dio e non ha mai affermato di essere in alcun mododivino: {E quando Allah dir: "O Ges figlio di Maria, hai forse detto alla gente:"Prendete me e mia madre come due divinit all'infuori di Allah?", risponder:"Gloria a Te! Come potrei dire ci di cui non ho il diritto? Se lo avessi detto, Tucertamente lo sapresti, ch Tu conosci quello che c' in me e io non conosco quelloche c' in Te. In verit sei il Supremo conoscitore dell'inconoscibile. Ho detto lorosolo quello che Tu mi avevi ordinato di dire: "Adorate Allah, mio Signore e vostroSignore". Fui testimone di loro finch rimasi presso di loro; da quando mi haielevato [a Te], Tu sei rimasto a sorvegliarli. Tu sei testimone di tutte le cose."}, [suratAl-M'ida (La Tavola Imbandita), verss. n. 116-117[6]].

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    Gli inviati sono investiti di questo compito di recapitare la parola di Dio agli altriuomini. Ma ci non facile come sembra. Infatti implica molte cose che a prima vistanon sono chiari, e quindi il Corano espande ed elabora.

    Il punto pi importante che viene ricordato a tutti gli inviati, e che molto faciledimenticare o trascurare, che poich il loro dovere solo quello di recapitare ilmessaggio, essi non sono responsabili della reazione degli uomini nei confronti delmessaggio stesso, una volta che lo hanno reso loro chiaro. Dio ha dato all'uomo il poteredi capire la differenza tra la verit e la menzogna, specialmente in fatto di religione, unavolta che gli venga spiegato. Dio gli ha anche dato la capacit, basata sulla sua liberavolont, di accettare o rifiutare la verit. E visto che solo Dio che conosce quello chepassa per la mente delle persone, solo Egli pu giudicare chi sia degno di essere guidato echi merita di essere lasciato a vagolare nel buio; ed sempre Dio che, secondo la Suaconoscenza, guida colui che desidera guidare, e priva della Sua guida colui che vuoleprivare. Un Profeta non dotato di un tale potere e non pu quindi guidare colui che ama:

    - {Non sei tu che guidi coloro che ami: Allah che guida chi vuole Lui. Egli benconosce coloro che sono ben guidati.}, [surat Al-Qasas (Il Racconto), vers. n. 56].

    - {Ammonisci dunque, ch tu altro non sei che un ammonitore e non haiautorit alcuna su di loro.}, [surat Al-Ghshiya (L'Avvolgente), verss. n. 21-22[7]].

    Egli non dovrebbe essere rattristato se gli uomini lo abbandonano, o accusano di falsit ilmessaggero:

    {Sappiamo bene che quello che dicono ti addolora, ma non certamente te chesmentiscono: gli ingiusti negano i segni di Allah. Gi i messaggeri che ti hannopreceduto furono tacciati di menzogna. Sopportarono con pazienza accuse epersecuzioni, finch non venne loro il Nostro soccorso. Nessuno pu cambiare leparole di Allah. Ti sar certamente giunta una parte della storia degli Inviati.},[surat Al-An'm (Il Bestiame), verss. n. 33-34].

    Ma questa una regola molto dura da seguire. Noi tutti amiamo essere accettati dallacomunit nella quale viviamo; molti di noi devono aver sperimentato quello strano sensodi tristezza, di solitudine e di smarrimento quando ci troviamo a vivere da aliene in unanuova comunit. E proviamo un sentimento simile, ma ancora pi intenso, quando, comerisultato delle nostre convinzioni intellettuali, sviluppiamo vedute sulla vita che sonocompletamente diverse da quella della nostra comunit. Un modo facile e comune perevitare il disagio psicologico di una tale situazione quello di vivere appartati dallasociet. Coloro i quali non riescono a sopportare il peso di una tal scelta molto spessosacrificano l'onest intellettuale per conformarsi alla loro comunit. Naturalmente iProfeti devono vivere in mezzo agli uomini per i quali essi sono stati mandati e nelcontempo non possono tradire il Messaggio che devono diffondere. Doverosi attenere allalettera al messaggio di Dio e contemporaneamente vivere in mezzo agli uomini forse lapi grande difficolt che hanno da affrontare. Ci reso evidente dal fatto che la maggior

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    della lingua araba. I grammatici arabi affermano infatti che "ilha" (dio o dea) sinonimodi "ma'bd" (ci che oggetto di culto). Qualsiasi essere divenga oggetto di culto,preghiere, voti, sacrifici quindi un "ilha". Ora nessuno pu negare che la teologiacattolica da un lato divinifica Ges, dall'altro attribuisce a Maria un culto speciale(superiore a quello reso ai santi) detto iperdula. I cattolici inoltre rivolgono a Maria

    speciali invocazioni (l'Ave Maria, il Salve Regina, il Rosario) e le riconoscono titoli quali"Madre di Dio", "Regina dei Cieli", "Regina degli Angeli", ecc. questa la ragione percui Allah (gloria a Lui l'Altissimo) afferma nel Corano che i cristiani fanno di Ges eMaria due oggetti di culto cio, secondo la teologia islamica, due di.

    [7] "Non hai autorit alcuna su di loro" nel senso di: "non hai nessun potere percostringere chi non crede di farlo".

    [8] "E allora ti avrebbero preso come amico": intorno al 619 d.C. i meccani proposeroall'Inviato di Allah (che Allah lo benedica e lo abbia in gloria) un compromesso cheprevedeva il rispetto da parte sua di alcune divinit principali dell'olimpio pagano in

    cambio della loro tolleranza per il Dio di cui egli parlava. Spinto dalla sua devozione, chesoffriva nel sentire le bestemmie che i politeisti pronunciavano contro Allah (gloria a Luil'Altissimo), Muhammad r consider la proposta (vedi versetti successivi). Allahintervenne con una rivelazione e nel contempo gli diede segno dell'astuzia di Satana.

    IL QADAR[1]

    (La giusta misura)

    Il significato originario della parola "Qadar" una misura specifica o unammontare vuoi di quantit che di qualit. Tale parola ha loti altri usi che derivano daquesto nucleo di significato. Cos "yuqaddir" significa, tra le altre cose. "misurare odecidere la quantit, la qualit o la posizione, ecc., di qualcosa prima di realizzarlomaterialmente". Ed quest'ultimo senso che ci interessa qui.

    {Ogni cosa creammo in giusta misura}, [surat Al-Qamar (La Luna), vers. n. 49[2]].

    Prima di creare ogni cosa, Egli sa gi che la creer e che tale cosa sar di una certagrandezza, qualit o natura, ecc., e specifica il tempo in cui questa verr in essere eperir, e il luogo che occuper. Quindi, chiunque creda nel vero Dio, dovrebbe credere

    che in natura non esistano accidenti. Se ci capita qualcosa di spiacevole, dovremmo dire"Dio lo ha ordinato ed ha fatto ci che ha voluto" e non dovremmo struggerci neldesiderio che ci non fosse accaduto o preoccuparci che possa accadere. Se d'altro cantoci accade qualcosa di piacevole, non dovremmo vantarcene troppo, ma ringraziare Dioper questo.

    {Non sopravviene sventura n alla terra n a voi stessi, che gi non sia scritta in unLibro prima ancora che [Noi] la produciamo; in verit ci facile per Allah. E ci

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    affinch non abbiate a disperarvi per quello che vi sfugge e non esultate per ci chevi stato concesso. Allah non ama i superbi vanagloriosi.}, [surat Al-Hadd (Il Ferro),verss. n. 22-23].

    Se Dio compie il verbo "yuqaddir" (cio predestina, predetermina, ecc.) su ogni cosa,

    allora ci include anche le nostre cosiddette libere azioni. Ma se cos, in che sensopossiamo dire che le nostre azioni sono libere; e in che senso siamo responsabili dellenostre azioni? Questa domanda ha dato origine all'apparire, ai primordi della storiadell'Islam, di due scuole teologiche diverse. Una di esse, chiamata "Qadariya" (ossia"misura stabilita", la scuola del "libero arbitrio"), affermava il libero arbitrio dell'uomo ela sua responsabilit sino a negare la presapienza divina e asserendo che Dio conosce lenostre azioni liberamente compiute solo dopo che le abbiamo in atto. L'altra, chiamata"Jabriyya", fece l'opposto e affermava che non c' differenza tra il movimento deglioggetti animati e i nostri movimenti nel compiere le cosiddette libere azioni, e chequando noi usiamo un linguaggio intenzionale ci esprimiamo solo in senso metaforico.

    Ma non c' bisogno di spingere a tali estremi, poich non difficile conciliare ladivina "misura stabilita" (Qadar/ predestinazione) e la responsabilit umana. Dio decisedi creare l'uomo come agente libero, ma Egli sa (e come potrebbe non saperlo?) prima dicreare ogni uomo, come questi user la propria libera volont; quale sar, per esempio, lasua reazione quando un profeta gli chiarir il messaggio di Dio. Tale pre-conoscenza e ilfatto che questa sia iscritta in un "Libro", viene chiamato "Qadar". "Ma se noi siamoliberi di usare la nostra volont", potrebbe dire qualcuno della scuola Qadariyya,"potremmo usarla in modo che contraddicono il volere di Dio, e in tal caso nonpotremmo dire che tutto voluto o decretato da Dio". Il Corano risponde a tale domandaricordandoci che stato Dio a volere che noi fossimo liberi e responsabili ed Lui stessoche ci permette di usare il nostro arbitrio.

    {In verit questo un Monito. Chi vuole, intraprenda dunque la via che conduce al suoSignore. Ma voi lo vorrete solo se Allah lo vuole. Allah sapiente e saggio.}, [surat Al-Insan (L'Uomo), verss. n. 29-30[3]].

    "Se cos", direbbe uno della scuola Qadariyya, "Egli avrebbe potuto impedirci dicompiere il male". Certo che potrebbe farlo:

    {Se il tuo Signore volesse, tutti coloro che sono sulla terra crederebbero. Sta a tecostringerli ad essere credenti? Nessuno pu credere, se Allah non lo permette. Eglidestina all'abominio coloro che non ragionano.}, [surat Ynus (Giona), verss. n. 99-100].

    {Se Allah avesse voluto, non Gli avrebbero attribuito alcun consimile. Non tiabbiamo nominato loro custode e neppure sei loro difensore.}, [surat Al-An'm (IlBestiame), vers. n. 107].

    Ma Egli ha voluto che gli uomini fossero liberi specialmente in fatto di fede eincredulit:

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    {Di': "La verit [proviene] dal vostro Signore: creda che vuole e chi vuole neghi".},[surat Al-Kahf (La Caverna), vers. n. 29[4]].

    Ma gli uomini non sarebbero cos liberi se, ogniqualvolta uno di loro volesse compiere il

    male, Dio glielo impedisse e lo costringesse a compiere il bene."Se le nostre azioni sono volute da Dio", potrebbe dire qualcuno, "allora esse sono

    in realt Sue azioni". Questa obiezione basata su di una confusione. Dio vuole ci chenoi vogliamo nel senso che Egli ci garantisce la volont di scegliere e ci d la possibilitde eseguire la nostra volont. Egli cio crea tutto che ci rende questo possibile. Ma non che Dio voglia una nostra azione nel senso che Egli stesso a compierla, altrimentisarebbe come dire che, quando beviamo, o mangiamo, o dormiamo, per esempio, alloraDio le crea, Egli non le compie o fa. Un'altra obiezione, basata su di un'altra confusione, che Dio ci permette di compiere il male, quindi Egli approva il male ed esso gli piace.Ma volere qualcosa nel senso di permettere a una persona di comportarsi in quel

    determinato modo, una cosa e approvare la sua azione e ordinarla tutta un'altra cosa.Non tutto quello che Dio "vuole", in questo senso, Gli piace. Egli ha, come abbiamoappena letto nel Corano, garantito all'uomo la scelta tra la fede e l'incredulit, ma Egli,naturalmente, non ama che gli uomini non credono e non siano riconoscenti.

    {Se siete miscredenti, [sappiate che] Allah Colui che basta a Se Stesso, ma nonaccetta la miscredenza dei Suoi servi. Se invece siete credenti Se ne compiace.},[surat Az-Zumar (I Gruppi), vers. n. 7].

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    [1] Qadar deriva da "qadara" che vuol dire: stabilire, determinare, ordine qc. (Dio). Inquesto caso significa "la giusta misura".

    [2] Allah (gloria a Lui l'Altissimo) ribadisce l'ordine del Creato, la sua meravigliosadistribuzione delle risorse, in una parola il suo perfetto equilibrio ecologico. Ognifenomeno naturale ha la sua spiegazione all'interno di una logica scientifica contingente oepocale. L'equilibrio apparentemente infranto si stabilisce incessantemente ad un livellodiverso. Le uniche modifiche strutturali capaci di mettere in crisi l'ecosistema sono quelleprodotte dall'avidit, dall'ignoranza, dalla miopia dell'uomo, che si pone conflittualmentecon la Legge di Allah cui obbedisce la natura.

    [3] L'unica volont reale quella di Allah (gloria a Lui l'Altissimo) e solo quelli che Luiguider potranno intraprendere e percorrere il cammino che a Lui conduce.

    [4] La fede una libera scelta dell'uomo o un dono di Allah a coloro che la desiderano?Ma chi mette nel cuore il desiderio di fede se non Allah Stesso (gloria a Lui l'Altissimo)?

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    Conclusione

    Queste sono in breve le verit basilare alle quali il Profeta Muhammad r, invita gliuomini. La maggior prova accanto alle argomentazioni precedenti del fatto che essesiano delle verit, e verit molto importanti per l'uomo, l'effetto positivo che esse

    esercitano sulla condizione interiore dell'uomo, e quindi sul suo comportamento esteriore.Trattando della fede in Dio, abbiamo gi evidenziato alcuni dei sentimenti verso Dio chederivano dalla fede nella Sua esistenza e nei Suoi attributi di perfezione.

    Poich l'atteggiamento dell'uomo nei confronti de suoi simili e strettamentecollegato al suo atteggiamento nei confronti di Dio, allora quale fede in Dio con isentimenti per il Divino che ne risultano, produrr necessariamente nel cuore dell'uomodei sentimenti verso gli altri uomini che siano consoni alla fede stessa. E poich ilcomportamento esteriore dell'uomo nei confronti di Dio e degli altri uomini generatodalle sue vere convinzioni e dai sentimenti che l'uomo nutre per Dio e per i suoi simili,allora la vera religione non pu che appellarsi ad un insieme di comportamenti che sia

    una conseguenza naturale dell'insieme delle sue convenzioni pi un fattore dirafforzamento di quelle. La condizione interiore alla quale il Profeta r invitava gli uomini quella dell'"Iman" (fede). Il comportamento esterno basato su tale condizioni interiore l'Islam. Durante il periodo meccano (cio durante la prima fase della rivelazione delCorano avvenuta alla Mecca), il Profeta si concentr soprattutto sul primo aspetto, senzaperaltro ignorare completamente il secondo, che egli elabor a Medina dove si form laprima comunit musulmana indipendente. Persino alla Mecca il Profeta r fu ispirato daDio ad invitare gli uomini ai seguenti atti di culto e di comportamento morale.

    1- Per mantenere viva la fede e rafforzarla, fu detto ai musulmani di recitare il Coranoe di studiarlo attentamente, di imparare dal Profeta r e recitare ogni volta che sia

    possibile, e specialmente in certe speciali occasioni, alcune preghiere e di recitare lapreghiera nel modo in cui Gabriele mostr al Profeta. Tutto ci la preghiera nel sensopi ampio del termine.

    2- Dopo la preghiera che un atto di sottomissione dell'uomo a Dio, viene la"Zakt"[1], che nel senso pi ampio include ogni atto dell'uomo al servizio dell'uomo.Essere buoni con gli uomini il frutto che presuppone l'esistenza dell'albero della fede.Non sincero colui che fa del male all'altro uomo e dice di credere in Dio e di amarLo.

    {Non vedi colui che taccia di menzogna il Giudizio? quello stesso che scaccia l'orfano,e non esorta a sfamare il povero. Guai a quelli che fanno l'orazione e sono incuranti delle

    loro orazioni, che sono pieni di ostentazione e rifiutano di dare che utile.}, [surat Al-M'n (L'Utensile)[2]].

    I primi tre versetti di questa sura furono rivelati alla Mecca e i restanti a Medina. Iversetti medinesi parlano degli ipocriti che compiono atti esteriori di culto che nonsgorgano da una fede sincera. Ma il loro comportamento li tradisce, poich il lorocomportamento lo stesso di coloro i quali si professano miscredenti alla Mecca.

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    Qui di seguito ci sono esempi di Zakt a cui il Corano si richiam durante questo periodo.

    Viene condannata l'acquisizione della ricchezza per la ricchezza o in maniera taleche il guadagno possa aumentare la ricchezza di chi lo riscuote. La mera acquisizione diricchezza non conta niente al cospetto di Dio. Non d all'uomo alcun merito, n in questa

    vita n nell'altra.{Che accumula ricchezza e le conta: pensa che la sua ricchezza lo renderimmortale?}, [surat Al-Humaza (Il Diffamatore), verss. n. 2-3[3]].

    Coloro che ammassano e accumulano ricchezze in questa vita saranno chiamati a unavampa "a strappargli brutalmente la pelle del cranio":

    {Niente [lo salver]: sar una fiammata a strappargli brutalmente la pelle delcranio. Essa chiamer chi avr volto le spalle e se ne sar andato, [chi] accumulava etesaurizzava.}, [surat Al-Ma'rij (Le Vie dell'Ascesa), verss. n. 15-18].

    La ricchezza per se stessa tra i vizi dell'uomo che possono essere sradicati soltanto daltipo di fede e pratica che Mohammed (che Allah lo benedica e lo abbia in gloria) hainsegnato:

    {In verit l'uomo stato creato instabile; prospero quando lo coglie sventura,arrogante nel benessere; eccetto coloro che eseguono l'orazione, e sono costanti nellaloro orazione, e sui cui bene c' un riconosciuto diritto, per il mendicante e ildiseredato; coloro che temono il castigo del loro Signore.}, [surat Al-Ma'rij (Le Viedell'Ascesa), verss. n. 19-27[4]].

    L'uomo dovrebbe acquisire ricchezza con lo scopo di spenderla per i suoi propri bisognie bisogni del prossimo.

    Ci dice il Profeta Muhammad r, che l'uomo dice: "La mia ricchezza! La mia ricchezza!

    Avete forse altra ricchezza oltre a quello che indossate e stracciate, oltre a ci chemangiate e consumate, oltre a ci che date in elemosina?"

    La ricchezza dovrebbe essere spesa per i bisognosi (specialmente se questi sono igenitori o i parenti), per gli orfani e per quelli che chiedono perch sono poveri, per laliberazione dalla schiavit, ecc. ecc.

    I seguenti versetti furono tra i primi ad essere rivelati al Profeta Muhammad r:

    {Dunque non opprimere l'orfano, non respingere il mendicante.}, [surat Ad-Duh (LaLuce del Mattino), verss. n. 9-10].

    Tra le qualit che caratterizzano un vero credente la qualit di dare ai bisognosi e didevolvere loro, come loro diritto, una determinata porzione del suo patrimonio:

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    {E sui cui bene c' un riconosciuto diritto, per il mendicante e il diseredato.}, [suratAl-Ma'rij (Le Vie dell'Ascesa), verss. n. 24-25].

    C' una strada che porta al successo nell'aldil, ed essa pu essere percorsa solo da

    coloro che compiono le seguenti buone azioni:{ riscattare uno schiavo, o nutrire, in un giorno di carestia, un parente orfano o unpovero prostrato [dalla miseria], ed essere tra coloro che credono e vicendevolmentesi invitano alla costanza e vicendevolmente si invitano alla misericordia.}, [surat Al-Balad (La Contrada), verss. n. 13-17[5]].

    Oltre ad aiutare il suo prossimo in tal modo, l'uomo dovrebbe anche essere sincero eessere onesto con i suoi simili e mantenere le promesse fatte loro:

    {Coloro che rispettano ci che loro stato affidato e i loro impegni, che rendono

    testimonianza sincera.}, [surat Al-Ma'rij (Le Vie dell'Ascesa), verss. n. 32-33].E gli non dovrebbe infrangere i diritti del prossimo, specialmente il diritto alla vita, {Equando verr chiesto alla [neonata] sepolta viva, per quale colpa sia stata uccisa.},[surat At-Takwr (L'Oscuramento), verss. n. 8-9[6]], e il diritto alla decenza, {E che simantengono casti, eccetto che non con le loro spose e con le schiave che posseggono ein questo non sono biasimevoli, mentre coloro che desiderano altro sono i trasgressori },[surat Al-Ma'rij (Le Vie dell'Ascesa), verss. n. 29-31].

    Questo , in breve, il Messaggio che Muhammad r ha lasciato al suo uditorio meccano.

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    [1] La Zakt, deriva dalla radicale del verbo "zakka" che vuol dire purificare, per ci"l'imposta coranica o la decima" che si applica secondo dei parametri ben specifici, unconcetto di purificazione dei beni ed un modo d'istruzione che prolifera beneficispirituali e sociali; perch i diretti usufruttuari sono: i bisognosi, i poveri, quelli incaricatidi raccoglierla, quelli di cui bisogna conquistarsi i cuori, per il riscatto degli schiavi, perquelli pesantemente indebitati, per [la lotta sul] sentiero di Allah e per il viandante.Decreto di Allah! Allah Saggio, Sapiente.

    [2] "L'orazione": la pratica di eseguirla comunemente, nelle moschee e nei luoghi dilavoro, segno di devozione e gode di alta considerazione tra i musulmani. certamentepossibile che alcuni la eseguano solo per ottenere vantaggi materiali o sociali dalla loromillantata piet. Forse non ingannano neppure i veri devoti, quanto poi ad ingannareAllah

    "Che sono pieni di ostentazione e rifiutano di dare che utile." Nel senso che non sonodisponibili neppure alla minima cortesia consistente nel prestare un utensile comune

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    come un secchio, un martello, ecc. questo il senso di "m'n" che abbiamo tradotto"cio che utile".

    [3] "E le conta": che non fa che contarle e vantarsene.

    [4] "Arrogante nel benessere": lapidaria, in tre versetti di grande pregnanza la realtintrinseca dell'uomo. La sura prosegue poi indicando le condizioni alle quali l'uomo siriscatta dalla sua miseria.

    "E sui cui bene c' un riconosciuto diritto": il diritto del povero sui beni del ricco codificato nell'Islam dall'istituto della zakt.

    [5] Nell'Islam, la liberazione degli schiavi in tutte le sue forme opera altamentemeritoria e addirittura prescritta (a chi ne abbia la possibilit) come espiazioneobbligatoria di alcune mancanze.

    [6] Il diritto alla vita per le discendenze [le nascite], che siano maschi o femmine, perquesto il Corano ha fermamente condannato la gente dell'ignoranza preislamica cheseppellivano vive le loro figlie alla nascita, che uccidevano i bambini appena nati a causadella povert, della carestia o per paura d'eventuale povert in futuro! Simile concetto deltutto attuale per quelli che favoriscono l'aborto selettivo in caso delle femmine che sonoin esubero in confronto ai maschi in certe societ, peggio ancora per gli abortiindiscriminati per ridurre l'aumento demografico e mantenere i livelli del consumismo, ofalsamente per risolvere i problemi dei paesi poveri!