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Il lago del Brugneto è originato da una diga a gravità alleggerita posta a sbarramento dell’omonimo torrente, affluente del Trebbia. L’Impianto iniziò ad erogare acqua nel 1960, la costruzione iniziò 5 anni prima dopo anni di studi e osservazioni risalenti già al primo dopoguerra. La deviazione del suo naturale deflusso, allo scopo di “dissetare” la città di Genova, ha reso il Brugneto il polmone della rete degli acquedotti genovesi nonché la principale riserva idrica in Liguria. La diga è posta a circa 800m s.l.m, è lunga 260m ed ha un’altezza massima di 80m. È dotata di 3 scarichi che permettono di prelevare acqua a quote diverse a seconda del livello del lago e del grado di purezza. Per raggiungere Genova l’acqua percorre circa 13 km in galleria attraverso un canale con pendenza 1/1000. La portata media di acqua ad uso potabile verso la città si aggira durante l’anno sui 1200 l/sec, con portata massima di 2100 l/sec. Il bacino alimenta anche 2 centrali idroelettriche, una ubicata alla base della diga e una costruita in galleria a Canate (Davagna), che ha prodotto, dal 1961 ad oggi, dai 20 milioni ai 40 milioni di kWh/anno. Il principale impianto di potabilizzazione è situato alle porte di Genova: una volta resa potabile, l’acqua è immessa nella rete di distribuzione per servire la parte orientale della città e alcuni comuni della riviera come Recco e Pieve Ligure. Possono inoltre attingere acqua dal bacino del Brugneto il lago di Val Noci, l’Acquedotto Civico e l’Impianto di filtrazione del Comune di Torriglia, nonché l’ex Consorzio Uscio-Bargagli- Lavagna, che distribuisce l’acqua ai comuni dell’entroterra genovese verso levante. “Lavorare su un Impianto tanto importante e complesso è per noi addetti motivo di orgoglio. Le esigenze di manutenzione di una struttura tanto imponente, gli interventi di controllo che svolgiamo sulle diverse parti dell’impianto e i confronti tecnici per migliorarne sempre più il funzionamento sono per noi come gli allenamenti di una squadra. Quando i ragazzi di una classe oppure un gruppo di cittadini ci chiedono di visitare una parte dell’impianto, sia esso quello dei Filtri di Prato o i cunicoli del corpo Diga, oppure quando i Funzionari del Registro Italiano Dighe vengono a verificare, semestralmente, la funzionalità delle apparecchiature di controllo e di esercizio, o più semplicemente quando mettiamo in moto una parte dell’impianto, quel momento per noi è paragonabile all’istante in cui la squadra scende sul parquet a giocare la partita. Qualche volta l’orgoglio per il nostro lavoro ci prende la mano e se percepiamo di aver fatto una bella figura e tutto funziona diciamo di chiamarci Dream Team” Gino Casaleggio Mediterranea delle Acque L’Acquedotto del Brugneto Aree Protette Regione Liguria I Percorsi dell’Antola Sentiero Brugneto SIC Lago del Brugneto I SIC del Parco: biodiversità da salvaguardare I Siti di Interesse Comunitario (SIC) costituiscono una rete ecologica denominata Rete Natura 2000 finalizzata al mantenimento e alla tutela di particolari habitat e specie animali e vegetali protetti dalla direttiva europea 43/92/CEE, nota come Direttiva “Habitat”. L’individuazione di questi siti ha come obiettivo primario la salvaguardia della biodiversità e della naturalità di certi ambienti, nonché di habitat seminaturali che esprimano lo stretto connubio tra uomo e natura e siano il risultato delle tradizionali attività umane. Nel comprensorio del Parco dell’Antola sono stati individuati 5 SIC, espressione non soltanto di valori puramente naturalistici ma anche di una realtà locale che ha saputo sfruttare in modo compatibile il territorio. La presenza di questi siti rappresenta dunque uno stimolo alla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente naturale attraverso la ricerca scientifica, ma va anche letta come impulso al mantenimento di pratiche agricole, zootecniche e forestali sostenibili e ad una fruizione turistica consapevole nel territorio del Parco. I SIC DEL PARCO SIC Parco Antola SIC Conglomerato di Vobbia SIC Rio Pentemina SIC Lago del Brugneto SIC Rio Vallenzona Testi: E. Mescoli Cartografia: M. La Iacona, M. Carraro Foto: A. Calegari, M. Campora, M. Carraro, R. Cottalasso, L. Strata, A. Macco Stampa: Algraphy Srl [email protected] - www.parcoantola.it Parco dell’Antola Via N.S. della Provvidenza 3 16029 Torriglia (GE) - Tel. 010 944175 Seguici su Parco Antola quali è pure visibile un vecchio mulino in disuso, restano a testimonianza dell’antica mulattiera che da Torriglia risaliva la Val Brugneto per raggiungere Propata. Bavastri Ponte sul torrente Brugneto (770m) Albora (800m) Giunti in prossimità di Bavastri, l’itinerario incontra e prosegue lungo la strada carrozzabile che conduce ad Albora. Si percorrono 700m circa in discesa su strada asfaltata fino al ponte sul Torrente Brugneto, laddove questo si allarga verso valle a formare il lago. Superato il ponte, si continua sulla strada per alcuni metri per imboccare, a destra, il sentiero che scende verso il lago. Si abbandona, così, definitivamente il versante destro della Val Brugneto (che per la sua esposizione a nord, nord-est è ideale per piacevoli passeggiate anche nel periodo estivo) per intraprendere la seconda parte del tracciato lungo la più assolata sponda sinistra. Albora – Fontanasse (858m) – Diga Superate le aree di sosta n. 6 e 7, si incontra un paesaggio più aperto e vario, dove lembi di bosco misto si alternano a prati magri da fieno e formazioni erbacee che in primavera regalano interessanti fioriture di orchidee. In breve, si incontra il sentiero di raccordo per Albora (tempo di percorrenza: 10’) che permette altresì di proseguire il cammino per Caffarena, offrendo una variante al percorso. L’itinerario principale segue, invece, l’andamento del lago. Superata una casa in abbandono, si svolta a destra e si scende verso il Rio del Bosco dove una deviazione permette di attraversare agevolmente il corso d’acqua in attesa della realizzazione del ponte. Oltre l’area di sosta n. 8, percorso ancora un tratto pressoché in piano, si intraprende la salita verso il paese di Caffarena. Il lago scompare progressivamente alla vista e, una volta guadagnato il crinale, il panorama si apre verso nord-ovest a regalare una bella veduta del Monte Antola (1597m) con la sua grande croce bianca ad indicarne la vetta. Giunti nei pressi di Caffarena, per proseguire il percorso ad anello, occorre svoltare a destra e imboccare la discesa che conduce al Rio Spave. Oltrepassata quest’ultima profonda ansa del lago, si prosegue per Fontanasse. Arrivati in prossimità della diga, dopo circa 5-6 ore di cammino, il sentiero termina sulla strada carrozzabile che conduce a Retezzo. Da lì è possibile imboccare il sentiero di raccordo per Rondanina passando per la località di Giardino (tempo di percorrenza: 1h 45’; dislivello: 250m circa). Incontri…tra acqua e terra Oltre a ricadere nei confini del Parco dell’Antola, la Val Brugneto è stata inserita, come Sito di Interesse Comunitario, nella Rete Natura 2000 grazie alla presenza di habitat e specie di pregio naturalistico e di interesse scientifico a livello europeo. Il lago, con una capacità pari a circa 25 milioni di m3 d’acqua, rappresenta, nell’entroterra ligure, un’importante area di sosta per numerose specie di uccelli migratori: il cormorano (Phalacrocorax carbo), grosso uccello acquatico tuffatore, il limicolo cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus), o l’ormai stanziale airone cenerino (Ardea cinerea) sono solo alcune delle specie che gli appassionati birdwatchers possono ammirare in volo sulle acque del lago. La presenza di aree prative ad interrompere la fitta copertura arborea, rende il territorio un habitat ideale anche per numerose specie di mammiferi. Non è affatto raro, così, imbattersi nei segni di presenza del cinghiale (Sus scrofa), o poter osservare il daino (Dama dama), la cui popolazione in Val Brugneto è in costante crescita. I suggestivi scorci panoramici che si aprono sulle anse più riparate, permettono altresì di osservare la ricca fauna ittica del lago, composta prevalentemente da carpe, persici sole e persici trota, alborelle, tinche e barbi. Oltre a diverse specie di anfibi, tra cui la rana temporaria (Rana temporaria), le limpide acque dei corsi d’acqua che alimentano l’invaso ospitano il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), specie prioritaria ai sensi della direttiva Habitat nonché importante indicatore di qualità dell’ambiente fluviale. Fontanasse e Retezzo Daino maschio (Dama dama) Albora Il sentiero Airone cenerino (Ardea cinere) Veduta dal Rifugio “Parco Antola” approfondimento approfondimento approfondimento approfondimento RETE NATURA 2000 L’itinerario Il Sentiero Brugneto è un percorso escursionistico ad anello di circa 14 km, accessibile da diverse località della Val Brugneto. L’itinerario è descritto, con i relativi sentieri di raccordo, con senso di percorrenza orario a partire dalla diga ma può essere indistintamente intrapreso nei due sensi di marcia, percorrendo l’intero tracciato o, semplicemente, singoli tratti da una località all’altra. Diga (777m) Costa di Paglia (864m) – Bavastri (872m) Ad alcune entinaia di metri dalla diga, sulla strada carrozzabile che risale verso S. Maria del Porto, si imbocca il sentiero segnalato con un cerchio giallo barrato, lasciando alla propria sinistra una bacheca in legno riportante la cartografia del percorso. L’itinerario si inoltra in una fresca faggeta che, di tanto in tanto, si dirada a regalare suggestivi scorci panoramici del lago e delle località di Retezzo e Fontanasse, situate sul versante opposto. Si affrontano alcuni tratti in salita nonostante il sentiero si mantenga, in questa prima parte, pressoché a livello del lago; diverse aree attrezzate dislocate lungo il percorso permettono, comunque, una piacevole sosta. Superata l’ansa del lago che si insinua ai piedi dell’abitato di Garaventa, si incontra dapprima il sentiero di raccordo per la località Case dei Navoni e quindi per Garaventa (tempo di percorrenza: 45’, dislivello: 200m) e poco dopo, superata l’area di sosta n. 4, il sentiero che conduce a Campo Maiotto (tempo di percorrenza: 30’, dislivello: 100m), località servite entrambe dai mezzi di trasporto pubblico. Proseguendo lungo l’anello del Brugneto, immersi in un bosco ora costituito da essenze quali il castagno (Castanea sativa), le querce (Quercus cerris e Q. pubescens) e l’orniello (Fraxinus ornus), si inizia la salita per raggiungere le abitazioni di Costa di Paglia. Qui l’itinerario, allontanatosi dallo specchio d’acqua, incontra la strada provinciale che da Torriglia conduce a Propata. Senza abbandonare il sentiero si piega a destra e si continua il cammino per raggiungere in circa 15’ Bavastri, attraversando, poco prima del paese, due antichi ponti in pietra. Questi ponti, nei pressi dei

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Il lago del Brugneto è originato da una diga agravità alleggerita posta a sbarramentodell’omonimo torrente, affluente del Trebbia.L’Impianto iniziò ad erogare acqua nel 1960, lacostruzione iniziò 5 anni prima dopo anni di studie osservazioni risalenti già al primo dopoguerra. Ladeviazione del suo naturale deflusso, allo scopo di“dissetare” la città di Genova, ha reso il Brugnetoil polmone della rete degli acquedotti genovesinonché la principale riserva idrica in Liguria.La diga è posta a circa 800m s.l.m, è lunga 260med ha un’altezza massima di 80m. È dotata di 3scarichi che permettono di prelevare acqua a quotediverse a seconda del livello del lago e del grado dipurezza.Per raggiungere Genova l’acqua percorre circa 13km in galleria attraverso un canale con pendenza1/1000. La portata media di acqua ad uso potabileverso la città si aggira durante l’anno sui 1200 l/sec,con portata massima di 2100 l/sec. Il bacinoalimenta anche 2 centrali idroelettriche, unaubicata alla base della diga e una costruita ingalleria a Canate (Davagna), che ha prodotto, dal1961 ad oggi, dai 20 milioni ai 40 milioni dikWh/anno.Il principale impianto di potabilizzazione è situatoalle porte di Genova: una volta resa potabile,l’acqua è immessa nella rete di distribuzione perservire la parte orientale della città e alcuni comunidella riviera come Recco e Pieve Ligure. Possonoinoltre attingere acqua dal bacino del Brugneto illago di Val Noci, l’Acquedotto Civico e l’Impiantodi filtrazione del Comune di Torriglia, nonché l’exConsorzio Uscio-Bargagli- Lavagna, chedistribuisce l’acqua ai comuni dell’entroterragenovese verso levante.

“Lavorare su un Impianto tanto importante ecomplesso è per noi addetti motivo di orgoglio. Leesigenze di manutenzione di una struttura tantoimponente, gli interventi di controllo che svolgiamosulle diverse parti dell’impianto e i confronti tecnici permigliorarne sempre più il funzionamento sono per noicome gli allenamenti di una squadra.Quando i ragazzi di una classe oppure un gruppo dicittadini ci chiedono di visitare una parte dell’impianto,sia esso quello dei Filtri di Prato o i cunicoli del corpoDiga, oppure quando i Funzionari del Registro ItalianoDighe vengono a verificare, semestralmente, lafunzionalità delle apparecchiature di controllo e diesercizio, o più semplicemente quando mettiamo inmoto una parte dell’impianto, quel momento per noi èparagonabile all’istante in cui la squadra scende sulparquet a giocare la partita.Qualche volta l’orgoglio per il nostro lavoro ci prendela mano e se percepiamo di aver fatto una bella figurae tutto funziona diciamo di chiamarci Dream Team”

Gino CasaleggioMediterranea delle Acque

L’Acquedottodel Brugneto

Aree ProtetteRegione Liguria

I Percorsidell’Antola

SentieroBrugneto

SIC Lago del Brugneto

I SIC del Parco:biodiversità da salvaguardare

I Siti di Interesse Comunitario (SIC) costituiscono una rete ecologicadenominata Rete Natura 2000 finalizzata al mantenimento e alla tuteladi particolari habitat e specie animali e vegetali protetti dalla direttivaeuropea 43/92/CEE, nota come Direttiva “Habitat”. L’individuazionedi questi siti ha come obiettivo primario la salvaguardia dellabiodiversità e della naturalità di certi ambienti, nonché di habitatseminaturali che esprimano lo stretto connubio tra uomo e natura esiano il risultato delle tradizionali attività umane. Nel comprensorio del Parco dell’Antola sono stati individuati 5 SIC,espressione non soltanto di valori puramente naturalistici ma anchedi una realtà locale che ha saputo sfruttare in modo compatibile ilterritorio. La presenza di questi siti rappresenta dunque uno stimoloalla conoscenza e alla valorizzazione dell’ambiente naturale attraversola ricerca scientifica, ma va anche letta come impulso al mantenimentodi pratiche agricole, zootecniche e forestali sostenibili e ad unafruizione turistica consapevole nel territorio del Parco.

I SIC DEL PARCOSIC Parco Antola

SIC Conglomerato di VobbiaSIC Rio Pentemina

SIC Lago del BrugnetoSIC Rio Vallenzona

Testi:E. MescoliCartografia:M. La Iacona, M. CarraroFoto:A. Calegari, M. Campora, M. Carraro, R. Cottalasso, L. Strata, A. Macco

Stampa:Algraphy Srl

[email protected] - www.parcoantola.it

Parco dell’AntolaVia N.S. della Provvidenza 3

16029 Torriglia (GE) - Tel. 010 944175

Seguici su

Parco Antola

quali è pure visibile unvecchio mulino indisuso, restano atestimonianza dell’antica

mulattiera che da Torrigliarisaliva la Val Brugneto per

raggiungere Propata.

BavastriPonte sul torrente Brugneto (770m)

Albora (800m)

Giunti in prossimità di Bavastri, l’itinerario incontra eprosegue lungo la strada carrozzabile che conduce adAlbora. Si percorrono 700m circa in discesa su stradaasfaltata fino al ponte sul Torrente Brugneto, laddovequesto si allarga verso valle a formare il lago. Superatoil ponte, si continua sulla strada per alcuni metri perimboccare, a destra, il sentiero che scende verso il lago.Si abbandona, così, definitivamente il versante destrodella Val Brugneto (che per la sua esposizione a nord,nord-est è ideale per piacevoli passeggiate anche nelperiodo estivo) per intraprendere la seconda parte deltracciato lungo la più assolata sponda sinistra.

Albora – Fontanasse (858m) – DigaSuperate le aree di sosta n. 6 e 7, si incontra unpaesaggio più aperto e vario, dove lembi di bosco mistosi alternano a prati magri da fieno e formazioni erbaceeche in primavera regalano interessanti fioriture diorchidee.In breve, si incontra il sentiero di raccordo perAlbora (tempo di percorrenza: 10’) che permettealtresì di proseguire il cammino per Caffarena,offrendo una variante al percorso.L’itinerario principale segue, invece, l’andamento dellago. Superata una casa in abbandono, si svolta a destrae si scende verso il Rio del Bosco dove una deviazionepermette di attraversare agevolmente il corso d’acquain attesa della realizzazione del ponte. Oltre l’area disosta n. 8, percorso ancora un tratto pressoché inpiano, si intraprende la salita verso il paese diCaffarena. Il lago scompare progressivamente alla vistae, una volta guadagnato il crinale, il panorama si apreverso nord-ovest a regalare una bella veduta del MonteAntola (1597m) con la sua grande croce bianca adindicarne la vetta.

Giunti nei pressi diCaffarena, per proseguireil percorso ad anello,occorre svoltare a destrae imboccare la discesa che

conduce al Rio Spave.Oltrepassata quest’ultima

profonda ansa del lago, si prosegue perFontanasse.Arrivati in prossimità della diga, dopo circa 5-6 ore dicammino, il sentiero termina sulla strada carrozzabileche conduce a Retezzo. Da lì è possibile imboccare ilsentiero di raccordo per Rondanina passando perla località di Giardino (tempo di percorrenza: 1h 45’;dislivello: 250m circa).

Incontri…tra acqua e terraOltre a ricadere nei confini del Parco dell’Antola, la ValBrugneto è stata inserita, come Sito di InteresseComunitario, nella Rete Natura 2000 grazie allapresenza di habitat e specie di pregio naturalistico e diinteresse scientifico a livello europeo.Il lago, con una capacità pari a circa 25 milioni di m3d’acqua, rappresenta, nell’entroterra ligure,un’importante area di sosta per numerose specie diuccelli migratori: il cormorano (Phalacrocorax carbo),grosso uccello acquatico tuffatore, il limicolo cavaliered’Italia (Himantopus himantopus), o l’ormai stanzialeairone cenerino (Ardea cinerea) sono solo alcune dellespecie che gli appassionati birdwatchers possonoammirare in volo sulle acque del lago.La presenza di aree prative ad interrompere la fittacopertura arborea, rende il territorio un habitat idealeanche per numerose specie di mammiferi. Non èaffatto raro, così, imbattersi nei segni di presenza delcinghiale (Sus scrofa), o poter osservare il daino (Damadama), la cui popolazione in Val Brugneto è in costantecrescita.I suggestivi scorci panoramici che si aprono sulle ansepiù riparate, permettono altresì di osservare la riccafauna ittica del lago, composta prevalentemente dacarpe, persici sole e persici trota, alborelle, tinche ebarbi. Oltre a diverse specie di anfibi, tra cui la ranatemporaria (Rana temporaria), le limpide acque dei corsid’acqua che alimentano l’invaso ospitano il gamberodi fiume (Austropotamobius pallipes), specie prioritariaai sensi della direttiva Habitat nonché importanteindicatore di qualità dell’ambiente fluviale.

Fontanasse e Retezzo

Daino maschio

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Albora

Il sentiero

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Veduta dal Rifugio “Parco Antola”

approfondim

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RETE

NATURA

2000

L’itinerarioIl Sentiero Brugneto è un

percorso escursionistico adanello di circa 14 km,

accessibile da diverse località dellaVal Brugneto. L’itinerario è descritto, con

i relativi sentieri di raccordo, con senso di percorrenza orarioa partire dalla diga ma può essere indistintamenteintrapreso nei due sensi di marcia, percorrendo l’interotracciato o, semplicemente, singoli tratti da una localitàall’altra.

Diga (777m)Costa di Paglia (864m) – Bavastri (872m)

Ad alcune entinaia di metri dalla diga, sulla stradacarrozzabile che risale verso S. Maria del Porto, siimbocca il sentiero segnalato con un cerchio giallobarrato, lasciando alla propria sinistra una bacheca inlegno riportante la cartografia del percorso.L’itinerario si inoltra in una fresca faggeta che, di tantoin tanto, si dirada a regalare suggestivi scorcipanoramici del lago e delle località di Retezzo eFontanasse, situate sul versante opposto. Si affrontanoalcuni tratti in salita nonostante il sentiero simantenga, in questa prima parte, pressoché a livellodel lago; diverse aree attrezzate dislocate lungo ilpercorso permettono, comunque, una piacevole sosta.Superata l’ansa del lago che si insinua ai piedidell’abitato di Garaventa, si incontra dapprima ilsentiero di raccordo per la località Case deiNavoni e quindi per Garaventa (tempo di percorrenza:45’, dislivello: 200m) e poco dopo, superata l’area disosta n. 4, il sentiero che conduce a Campo Maiotto(tempo di percorrenza: 30’, dislivello: 100m), localitàservite entrambe dai mezzi di trasporto pubblico.Proseguendo lungo l’anello del Brugneto, immersi inun bosco ora costituito da essenze quali il castagno(Castanea sativa), le querce (Quercus cerris e Q. pubescens)e l’orniello (Fraxinus ornus), si inizia la salita perraggiungere le abitazioni di Costa di Paglia. Quil’itinerario, allontanatosi dallo specchio d’acqua,incontra la strada provinciale che da Torriglia conducea Propata.Senza abbandonare il sentiero si piega a destra e sicontinua il cammino per raggiungere in circa 15’Bavastri, attraversando, poco prima del paese, dueantichi ponti in pietra. Questi ponti, nei pressi dei

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Segnavia: un cerchio giallo pieno barrato Lunghezza del percorso: 14 kmTempo di percorrenza: 5-6 ore

RaggiungibilitàIn auto: gli accessi principali sono situati presso la diga,raggiungibile da Torriglia (GE) percorrendo la SP n.15 per lalocalità Santa Maria del Porto e quindi per la diga. Inalternativa, da Montebruno (SS 45 GE-PC) si percorre la SPn.15 seguendo le indicazioni per Retezzo.Trasporto pubblico: da Genova – Piazza Verdi, servizioextraurbano per Torriglia e coincidenza per le localitàGaraventa (Case Navoni), Campo Maiotto, Costa di Paglia,Bavastri, Caffarena, Rondanina. p

rofilo altimetrico Sentiero Brugneto

Costa di Paglia

Caffarena

Fontanasse

DigaDiga

La Val Brugneto

Ai piedi del Monte Antola, laverdeggiante Valle del Brugneto sisviluppa in direzione sud-est nei comunidi Propata, Torriglia e Rondanina,punteggiata da caratteristici borghi che sispecchiano nelle acque del lago. Laformazione dell’invaso, ad opera dellacostruzione della diga, modificòprofondamente la geografia locale el’ambiente naturale creando profondeinsenature nei fianchi della valle. Leabitazioni del fondovalle, nelle località diFrinti e Brugneto, furono abbandonate; iterreni un tempo destinati alla fienagionee al pascolo si ridussero progressivamentea favore di un folto bosco.Il lago, con il panoramico itinerarionaturalistico che ne ricalca il perimetro,si propone, oggi, come importanteattrazione turistica per l’intera vallata, unmosaico di terra e acqua, fonte di vita ebiodiversità nella quale ricercareambienti e specie animali e vegetali digrande pregio e valore biologico.

Habitat di Interesse Comunitarionel SIC “Lago del Brugneto”

• foresta di castagno (Castanea sativa);• boschi pannonici di roverella (Quercus

pubescens) con presenza di rovere(Quercus cerris);

• praterie magre da fieno a bassealtitudini;

• formazioni erbose secche seminaturalie facies arbustate su terreni calcarei,con siti favorevoli a numerose speciedi orchidee;

• fasce riparie ad ontano (Alnusglutinosa).

La vetta del M. Antola

LEGENDA

SegnaviaSentiero BrugnetoRaccordoArea di sostaMulinoPonte in pietraRistoranteRifugio EscursionisticoPunto PanoramicoCentro visita Lupo

Frinti, il paese som

merso dall’acqua