MUGGIANO DINTORNI Dilemma LA RABBIA E L’ORGOGLIO … · l’orgoglio che muova la rabbia, in...

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L e tanto sbandierate e urlate ele- zioni si sono finalmente conclu- se... o quasi. Vi confesso che mai come in questa tornata elettorale all’italiana mi sono schifato di tutto quel letame che si sono butta- ti addosso i “nostri” rappresentan- ti politici. Oddio... definirla politica è uno sproposito. La chiamerei piuttosto teatrino o, peggio ancora, caciara da osteria visto che di seri programmi si è parlato ben poco o niente del tutto. Sembrava che l’interesse a denigrare i “rivali” se così si pos- sono definire fosse maggiore degli interessi del Paese e dei suoi abitan- ti che, meglio ricordarlo, sono impantanati da tanti anni e da quel fango non ne vedono uscita. Navigare a vista sembra essere l’im- perativo di ogni capo squadra. Per l’amor di Dio non pretendo che qualcuno abbia la bacchetta magica per farci uscire dalla crisi ma, perlo- meno, che già da tempo ci avessero provato seriamente a cambiare rotta. Ma così non è stato e presumo che non lo sarà tanto presto. Ora abbiamo finalmente una coali- zione non chiedetemi se di destra o di sinistra perché non lo so con una maggioranza netta e impensa- bile sino al giorno prima del voto. In teoria questo dovrebbe facilitare il compito di chi è tenuto a governare salvo, poi, fa perdere questo tesoro di preferenze con le solite beghe interne al partito o alla coalizione di turno. Il passato ci è testimone di come sia facile destabilizzare mag- gioranze che sembravano impossibi- li da dividere o addirittura cancella- re dal panorama politico. Personalmente mi auguro che non succeda perché sarebbe l’ennesimo disastro per questa Italia che non meritava e non merita di finire in miseria. Una utopia, forse, la mia che ho continuato a sognare sin dalla prima tornata elettorale e che nonostante lo schifo e la vergogna per certi comportamenti malavitosi di chi mi ha rappresentato non rie- sce a cancellarsi completamente dalla mia mente. O, forse, è meglio dire dal cuore. E’ solamente con il cuore che mi sono ritrovato con la matita in mano davanti a quelle schede che da sem- pre hanno condizionato la nostra vita, la nostra cultura, il nostro benessere. Un benessere che, pur- troppo, sta diventando fin troppo esiguo o addirittura fittizio. Troppe famiglie si sono indebitate pur di continuare con le abitudini di prima e, quel che è peggio, troppe famiglie faticano a tirare avanti. O forse mi sbaglio! Quindi chiudo questo mio pensiero o tentativo di riflessione su di un fatto periodico che, se non sfruttato come si deve, difficilmente potrà cambiarci la vita e men che meno modificarla in modo significativo. In meglio s’intende. Non mi resta che una domanda alla quale non riesco proprio a risponde- re: “Che cosa sono oggi la destra e la sinistra”? LA RABBIA E L’ORGOGLIO O rmai, quando si parla con qualcuno di lavoro, nella maggior parte dei casi, il senti- mento che domina è lo sconforto, poi la sensazione che segue è il doverlo “fare per forza”, per chi ha la fortuna di avere ancor un impiego. Manca spesso la passio- ne, il piacere di fare... Se parlate con un imprenditore la prima cosa che vi elencherà sono i pro- blemi e le difficoltà, non le buone cose della sua attività. Se parlate con un dipendente l’impressione di concludere subito qualunque cosa stiate facendo (ASAP as soon as possible come dicono gli inglesi, è la parola che ormai domina) è la cosa importante. Non farla bene con soddisfazione, ma presto. Questo pare sia di grande interes- se. Si dimentica che lavorare, lavorar bene, è senza dubbio un’espressione di una virtù che stiamo perdendo; il fare “perché si deve fare” è una sconfitta della modernità. Il mondo del lavoro è dominato da tensioni, asservito al consumo ed alla speculazione che spesso poi sfocia nell’illegalità (un esempio neppure tanto lontano sono le mazzette dei lavori di Expo). Lavoratori e dirigenti di ogni impresa sanno, o dovrebbe- ro sapere se sono bravi ed onesti, che il lavoro è veramente tale e porta frutti di efficienza ed effica- cia quando esprime un’eccellen- za rispetto al contratto ed al dovuto. Se il lavoratore non dona libera- mente le sue passioni e le sue motivazioni intrinseche, nessun controllo, sanzione o premio potrà riuscire ad ottenere il meglio della persona. E non dimenticate che c’è una sola cosa che determina il suc- cesso competitivo d’ogni azienda: il capitale umano. Ad un’azienda non bastano il mercato, la tecnolo- gia, le macchine, i prodotti o sem- plicemente i soldi per eccellere, servono persone, persone motiva- te. Questo fa la differenza per davvero. E’ una cosa indipendente dal tipo di lavoro: vale per il supermana- ger, per l’impiegato, come per chi stringe bulloni e per chi fa le pulizie. Sarà banale per molti, lo so, ma è purtroppo una cosa che per chi vive nel mondo del lavo- ro spesso non vale più. Perché? Non esiste un motivo. È la socie- tà cambiata. Buona parte della classe imprendi- toriale, nuova generazione che spesso ha trovato l’azienda già confezionata, guarda troppo al soldo ed in genere le motivazioni non si comprano, non si possono comprare la passione e la creati- vità nelle otto ore di lavoro. Il premio in denaro, quando c’è, nel giro di pochi mesi finisce la sua funzione ed è riassorbito. E’ la stima, il rispetto, la fiducia nelle persone che possono fare la differenza, queste non si posso- no nascondere, far nascere quel- l’orgoglio che muova la rabbia, in senso positivo, la voglia di fare di più e meglio. Questo deve essere parte dello spirito impren- ditoriale. Purtroppo casi di persone che hanno lavorato fianco a fianco, magari per decenni, che si lasciano senza una stretta di mano, senza motivi tangibili, lasciano il segno. Molte imprese poi non comprano ore di lavoro, ma cercano di acqui- stare la persona, soprattutto gio- vani, con un ragionamento del tipo “ti pago, farai carriera, ma il tuo lavoro non ha limiti”. Ma è un altro errore... Se il lavoro diventa la vita, senza altre passioni extra- lavorative con famiglie spesso in crisi, nessun impegno diverso, crisi relazionali a go go, si svuota il pozzo da cui una persona può attingere energia, passione e cuore. E siamo ancora lì. Si lavora veramente quando si riconosce in se stessi un’eccedenza rispetto ai contratti e, di contro, si vive veramente quando si ricono- sce un’eccedenza della vita rispet- to al lavoro. Una volta, poi, la ricchezza si face- va con il lavoro, nelle fabbriche, nelle aziende. Oggi lavoro e ric- chezza hanno divorziato, il denaro si fa con altro denaro, tagliando posti di lavoro (ne abbiamo un esempio nel box a fianco). I ricchi oggi non sono industriali, ma immobiliaristi, speculatori finan- ziari. Denaro prodotto senza lavo- ro. Se la gente non ha i soldi pro- dotti con il lavoro, nascono le assurdità che hanno creato la crisi. Per uno che lavora, metà del suo reddito va allo Stato. Le rendite finanziarie pagano un quarto. E’ corretto? Ma non è tutto nero quello che ci circonda. La materia prima cui attingere è certamente la fiducia: fiducia in noi stessi, nelle nostre qualità nella possibilità di fare, questa non dobbiamo perderla mai. La voglia di reagire, partendo dalle molte realtà positive che ci circondano e spesso ignoriamo, non deve abbandonarci mai. Lavori socialmente utili Abbiamo chiesto, ad un amico della nostra Redazione, di raccontare la propria avventura, perché di questo si tratta, nel mondo del lavoro. Una sto- ria come purtroppo ce ne sono molte, indicativa ed eloquente. Un ringrazia- mento da parte nostra. C ari ragazzi, la storia che vogliamo raccontarvi è il lavoro in un Ente Pubblico. Prima però, per capire bene la situazione in cui ci troviamo, dobbiamo fare qualche passo indietro. Eravamo due lavoratori di un’azienda metalmeccanica di Trezzano sul Naviglio che ha chiuso, non per crisi, ma perché qualcuno aveva deciso che si doveva chiudere. Lotte con presidi aziendali h 24, cortei, manifestazioni e qualche manganellata non sono riusciti a farci ottenere quello che Elettrolux ha ottenuto per 330 persone, ovve- ro la continuità del lavoro in fab- brica. Da noi solo 20 circa lavora- no ancora lì. La consueta routine, con cassa integrazione ordinaria, straordi- naria e deroga, e ora mobilità l’ab- biamo vissuta interamente e vi assicuro che è molto difficile, in particolare quando moglie e mari- to lavorano nella stessa azienda, come nel nostro caso. La Provincia di Milano si è interes- sata (già dal 2010) nell’organizzare di “progetti formativi” per reinse- rire i lavoratori che sono rimasti a casa. Nel nostro caso il progetto in questione è: un anno come L.S.U. (lavoratore socialmente utile) presso il tribunale di Milano, tra- scorso il quale, le nostre strade si sono divise: mia moglie, che ha iniziato il progetto un anno prima di me, ha svolto un tirocinio for- mativo (pagata dal Ministero della Giustizia) di 220 ore (6 h al giorno per circa 45 gg) verso la fine del 2013. Per quest’anno svolgerà un ulteriore tirocinio di perfeziona- mento di 230 ore, e probabilmente altre 230 dopo il periodo estivo. INVESTIRE SULLE RISORSE UMANE Si fa un gran parlare di mondo del lavoro, lavoro che non c’è più, milioni di persone che sono disoccupate ed addirittura molti che rinunciano a cercare un’occupazione. Sembra incredibile che in una società fondata sul lavoro, una nazione come l’Italia, che ha fatto della propria storia industriale un’eccellenza, sia giunta fino a que- sto punto. Non è facile, ma un giornale deve essere lo specchio della società in cui vive, per questo vogliamo raccontarvi alcune considerazioni sull’argomento. MUGGIANO & DINTORNI e-mail: [email protected] internet: www.muggiano.it ANNO XIV - NUMERO 6 Dilemma Giugno 2014 R.B. Delpero [email protected] Marco Rossetti [email protected] (CONTINUA A PAGINA 10)

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Le tanto sbandierate e urlate ele-zioni si sono finalmente conclu-

se... o quasi. Vi confesso che maicome in questa tornata elettoraleall’italiana mi sono schifato ditutto quel letame che si sono butta-ti addosso i “nostri” rappresentan-ti politici.Oddio... definirla politica è unosproposito. La chiamerei piuttostoteatrino o, peggio ancora, caciara daosteria visto che di seri programmisi è parlato ben poco o niente deltutto. Sembrava che l’interesse adenigrare i “rivali” – se così si pos-sono definire – fosse maggiore degliinteressi del Paese e dei suoi abitan-ti che, meglio ricordarlo, sonoimpantanati da tanti anni e da quelfango non ne vedono uscita.Navigare a vista sembra essere l’im-perativo di ogni capo squadra. Perl’amor di Dio non pretendo chequalcuno abbia la bacchetta magicaper farci uscire dalla crisi ma, perlo-meno, che già da tempo ci avesseroprovato seriamente a cambiarerotta. Ma così non è stato e presumoche non lo sarà tanto presto.Ora abbiamo finalmente una coali-zione – non chiedetemi se di destra odi sinistra perché non lo so – conuna maggioranza netta e impensa-bile sino al giorno prima del voto. Inteoria questo dovrebbe facilitare ilcompito di chi è tenuto a governaresalvo, poi, fa perdere questo tesorodi preferenze con le solite begheinterne al partito o alla coalizione diturno. Il passato ci è testimone dicome sia facile destabilizzare mag-gioranze che sembravano impossibi-li da dividere o addirittura cancella-re dal panorama politico.Personalmente mi auguro che nonsucceda perché sarebbe l’ennesimodisastro per questa Italia che nonmeritava e non merita di finire inmiseria. Una utopia, forse, la miache ho continuato a sognare sindalla prima tornata elettorale e che –nonostante lo schifo e la vergognaper certi comportamenti malavitosidi chi mi ha rappresentato – non rie-sce a cancellarsi completamentedalla mia mente. O, forse, è megliodire dal cuore.E’ solamente con il cuore che misono ritrovato con la matita in manodavanti a quelle schede che da sem-pre hanno condizionato la nostravita, la nostra cultura, il nostrobenessere. Un benessere che, pur-troppo, sta diventando fin troppoesiguo o addirittura fittizio. Troppefamiglie si sono indebitate pur dicontinuare con le abitudini di primae, quel che è peggio, troppe famigliefaticano a tirare avanti.O forse mi sbaglio! Quindi chiudoquesto mio pensiero o tentativo diriflessione su di un fatto periodicoche, se non sfruttato come si deve,difficilmente potrà cambiarci la vitae men che meno modificarla in modosignificativo. In meglio s’intende.Non mi resta che una domanda allaquale non riesco proprio a risponde-re: “Che cosa sono oggi la destra e lasinistra”?

LA RABBIA E L’ORGOGLIOO rmai, quando si parla con

qualcuno di lavoro, nellamaggior parte dei casi, il senti-mento che domina è lo sconforto,poi la sensazione che segue è ildoverlo “fare per forza”, per chiha la fortuna di avere ancor unimpiego. Manca spesso la passio-ne, il piacere di fare... Se parlatecon un imprenditore la primacosa che vi elencherà sono i pro-blemi e le difficoltà, non le buonecose della sua attività. Se parlatecon un dipendente l’impressionedi concludere subito qualunquecosa stiate facendo (ASAP as soonas possible come dicono gli inglesi,è la parola che ormai domina) è lacosa importante. Non farla benecon soddisfazione, ma presto.Questo pare sia di grande interes-se. Si dimentica che lavorare,lavorar bene, è senza dubbioun’espressione di una virtù chestiamo perdendo; il fare “perchési deve fare” è una sconfitta dellamodernità. Il mondo del lavoro è dominatoda tensioni, asservito al consumoed alla speculazione che spessopoi sfocia nell’illegalità (unesempio neppure tanto lontanosono le mazzette dei lavori diExpo). Lavoratori e dirigenti diogni impresa sanno, o dovrebbe-ro sapere se sono bravi ed onesti,che il lavoro è veramente tale eporta frutti di efficienza ed effica-cia quando esprime un’eccellen-za rispetto al contratto ed aldovuto. Se il lavoratore non dona libera-mente le sue passioni e le suemotivazioni intrinseche, nessuncontrollo, sanzione o premio potràriuscire ad ottenere il meglio dellapersona. E non dimenticate che c’èuna sola cosa che determina il suc-cesso competitivo d’ogni azienda:il capitale umano. Ad un’aziendanon bastano il mercato, la tecnolo-gia, le macchine, i prodotti o sem-plicemente i soldi per eccellere,servono persone, persone motiva-te. Questo fa la differenza perdavvero. E’ una cosa indipendente dal tipodi lavoro: vale per il supermana-ger, per l’impiegato, come per chistringe bulloni e per chi fa lepulizie. Sarà banale per molti, loso, ma è purtroppo una cosa cheper chi vive nel mondo del lavo-ro spesso non vale più. Perché?Non esiste un motivo. È la socie-tà cambiata.Buona parte della classe imprendi-toriale, nuova generazione chespesso ha trovato l’azienda giàconfezionata, guarda troppo alsoldo ed in genere le motivazioninon si comprano, non si possono

comprare la passione e la creati-vità nelle otto ore di lavoro. Ilpremio in denaro, quando c’è,nel giro di pochi mesi finisce lasua funzione ed è riassorbito. E’la stima, il rispetto, la fiducianelle persone che possono fare ladifferenza, queste non si posso-no nascondere, far nascere quel-l’orgoglio che muova la rabbia,in senso positivo, la voglia difare di più e meglio. Questo deveessere parte dello spirito impren-ditoriale. Purtroppo casi di persone chehanno lavorato fianco a fianco,magari per decenni, che si lascianosenza una stretta di mano, senzamotivi tangibili, lasciano il segno.Molte imprese poi non compranoore di lavoro, ma cercano di acqui-stare la persona, soprattutto gio-vani, con un ragionamento deltipo “ti pago, farai carriera, ma iltuo lavoro non ha limiti”. Ma è unaltro errore... Se il lavoro diventala vita, senza altre passioni extra-lavorative con famiglie spesso incrisi, nessun impegno diverso,crisi relazionali a go go, si svuotail pozzo da cui una persona puòattingere energia, passione ecuore. E siamo ancora lì. Si lavora veramente quando siriconosce in se stessi un’eccedenzarispetto ai contratti e, di contro, sivive veramente quando si ricono-sce un’eccedenza della vita rispet-to al lavoro.Una volta, poi, la ricchezza si face-va con il lavoro, nelle fabbriche,nelle aziende. Oggi lavoro e ric-chezza hanno divorziato, il denaro

si fa con altro denaro, tagliandoposti di lavoro (ne abbiamo unesempio nel box a fianco). I ricchioggi non sono industriali, maimmobiliaristi, speculatori finan-ziari. Denaro prodotto senza lavo-ro. Se la gente non ha i soldi pro-dotti con il lavoro, nascono leassurdità che hanno creato la crisi.Per uno che lavora, metà del suoreddito va allo Stato. Le renditefinanziarie pagano un quarto. E’corretto?Ma non è tutto nero quello che cicirconda. La materia prima cuiattingere è certamente la fiducia:fiducia in noi stessi, nelle nostrequalità nella possibilità di fare,questa non dobbiamo perderlamai. La voglia di reagire, partendodalle molte realtà positive che cicircondano e spesso ignoriamo,non deve abbandonarci mai.

Lavori socialmente utili

Abbiamo chiesto, ad un amico dellanostra Redazione, di raccontare lapropria avventura, perché di questo sitratta, nel mondo del lavoro. Una sto-ria come purtroppo ce ne sono molte,indicativa ed eloquente. Un ringrazia-mento da parte nostra.

C ari ragazzi, la storia chevogliamo raccontarvi è il

lavoro in un Ente Pubblico. Primaperò, per capire bene la situazionein cui ci troviamo, dobbiamo fare

qualche passo indietro. Eravamodue lavoratori di un’aziendametalmeccanica di Trezzano sulNaviglio che ha chiuso, non percrisi, ma perché qualcuno avevadeciso che si doveva chiudere.Lotte con presidi aziendali h 24,cortei, manifestazioni e qualchemanganellata non sono riusciti afarci ottenere quello che Elettroluxha ottenuto per 330 persone, ovve-ro la continuità del lavoro in fab-brica. Da noi solo 20 circa lavora-no ancora lì. La consueta routine, con cassaintegrazione ordinaria, straordi-naria e deroga, e ora mobilità l’ab-biamo vissuta interamente e viassicuro che è molto difficile, inparticolare quando moglie e mari-to lavorano nella stessa azienda,come nel nostro caso. La Provincia di Milano si è interes-sata (già dal 2010) nell’organizzaredi “progetti formativi” per reinse-rire i lavoratori che sono rimasti acasa. Nel nostro caso il progetto inquestione è: un anno come L.S.U.(lavoratore socialmente utile)presso il tribunale di Milano, tra-scorso il quale, le nostre strade sisono divise: mia moglie, che hainiziato il progetto un anno primadi me, ha svolto un tirocinio for-mativo (pagata dal Ministero dellaGiustizia) di 220 ore (6 h al giornoper circa 45 gg) verso la fine del2013. Per quest’anno svolgerà unulteriore tirocinio di perfeziona-mento di 230 ore, e probabilmentealtre 230 dopo il periodo estivo.

INVESTIRE SULLE RISORSE UMANE

Si fa un gran parlare di mondo del lavoro, lavoro che non c’è più, milioni di persone che sono disoccupate edaddirittura molti che rinunciano a cercare un’occupazione. Sembra incredibile che in una società fondata sullavoro, una nazione come l’Italia, che ha fatto della propria storia industriale un’eccellenza, sia giunta fino a que-sto punto. Non è facile, ma un giornale deve essere lo specchio della società in cui vive, per questo vogliamo

raccontarvi alcune considerazioni sull’argomento.

MUGGIANO& DINTORNI

e-mail: [email protected]: www.muggiano.it

ANNO XIV - NUMERO 6

Dilemma

Giugno 2014

R.B. [email protected]

Marco [email protected]

(CONTINUA A PAGINA 10)

2 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

Disperati nelle stalle

dell’ippodromoS pettabile Redazione vorrei

porre l’attenzione su ciò chedecine di cittadini residenti in viaCapecelatro e piazza Axum mihanno segnalato: presenze illegit-time all’interno delle scuderieabbandonate degli Ippodromimilanesi. Ogni notte, persone nonautorizzate si accampano nellestalle di via dei Rospigliosi, oggiparzialmente chiusa al traffico acausa dei lavori della MM5. Ho contattato la dirigenza e iresponsabili delle relazioni esternedella Società Trenno che è proprie-taria del complesso per far fronteal disagio dei cittadini. Mi hannoparlato di casi disperati, di loro exstallieri che, avendo perso il lavo-ro, sono rimasti senza casa e vivo-no in stato d’indigenza. Hannogarantito che la situazione sarebbestata provvisoria e che avrebberotrovato presto una soluzione. Ho incontrato i cittadini che mi ave-vano allertato per spiegare cosastava succedendo e ho promessoche avrei continuato a vigilare. Il 9maggio, ho appreso che all’internodelle stalle dormono anche un pre-giudicato recentemente scarcerato edegli extracomunitari, che non c’en-trano nulla con la Società Trenno.

Nei giorni scorsi, il Comune,Società Trenno e SNAI hanno tro-vato un’intesa per la riqualifica-zione dell’area, ma dalle notiziepervenute sembra non ci sianoparticolari attenzioni per la messain sicurezza dell’area compresa travia Capecelatro, piazza Axum, viadei Rospigliosi e via Pessano. Il Comune non si sta impegnandoabbastanza per trovare una siste-mazione a chi vive all’interno dellestalle perché ogni individuo hadiritto a riacquisire la propria digni-tà. Ai residenti nei paraggi, ed aimilanesi tutti – stiamo parlandodella zona dello stadio! –, sia garan-tita la sicurezza: cosa accadrebbe sedivampasse un incendio alla fine diuna partita di calcio dove – è risa-puto – gli ingorghi automobilisticiimpediscono il passaggio dei mezzidi soccorso?

Alessandro De Chirico________

Un futuroper la Linterno

S pettabile Redazione, il Diret-tivo dell’Associazione Amici

Cascina Linterno Vi prega di pub-blicare questa nostra risposta allalettera di Roberto Gariboldi pubbli-cata sul mensile del mese scorso. “Caro Gariboldi anche questavolta ti sei sbagliato e sbagliato digrosso. La risposta che tu contestial nostro Presidente, in seguitoad un tuo ennesimo attacco, rap-presenta l’unanime posizionedegli “Amici di Cascina Lin-terno”; l’abbiamo scritta, infatti,noi del Direttivo. Gianni proprionon ha voluto metterci mano,condividendola poi come tutti glialtri Soci, naturalmente. Ora,come ti è già stato detto, quan-

do tu attacchiil nostro Presi-dente tu attac-chi anche noi,sappilo. Ti ave-vamo propostopiù volte unincontro qui aCascina Linter-no... non sei maivenuto. Adessoproponi “unasfida ad un in-contro pubblicoin un campo neu-tro con un giudi-

ce imparziale, dove le nostre asso-ciazioni possano esporre le rispetti-ve posizioni”. No, proprio non ci siamo, nonintendiamo assecondarti, le nostreposizioni sono chiare e conosciuteda tutti, preferiamo indirizzare ilnostro impegno e la nostra forza incose più concrete, come far rina-scere e dare un futuro a CascinaLinterno.

Il DirettivoAmici Cascina Linterno

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Lavori FontanileFontaniletto

A seguito alla delibera approva-ta dal Consiglio di Zona 7 n.

57 del 24 marzo 2014, si comunicache l’Amministrazione comunaleha preso in carico e sono già incorso i lavori per la sistemazionedel Fontanile Fontaniletto, fonte didisagi ed odori nel tratto ForzeArmate-Parco del Deviatore Olona,causato da un problema di scaricofognario di un condominio di viadelle Forze Armate, per giustainformazione sullo stato avanza-mento lavori ecco la nota del setto-re ambiente del Comune di Milano:Per quanto riguarda le azioni sullatombinatura del fontanile “Fonta-niletto”, si rende noto che Metropo-litana Milanese sta effettuando lapulizia della tratta tombinata, ubi-cata sotto il marciapiede/carreg-giata che fronteggia il numero civi-co 327 di via delle Forze Armate. Al termine della pulizia, operazio-ne che dovrebbe completarsi entromaggio, è stato riscontrato un trat-to intasato pari ad oltre 100 metri,verrà effettuato un sopralluogo,comprendente un’ispezione dellatombinatura, per constatarne lecondizioni statiche ed idrauliche.Tali interventi sono propedeuticiai futuri lavori di collegamentoalla fognatura dello scarico delcivico 327. Completate le opera-zioni di collettamento, e verificatoche non vi siano altri scarichi, siprovvederà alla pulizia dei luoghi. Con la fattiva collaborazione deicittadini si porta finalmente a solu-zione un problema che si protraeda anni.

Ivano GrioniPres. Comm. Mobilità e Trasporti,

Ambiente, Agricoltura, Parchi dell’Ovest

Elezioni e PoliticaC hissà, forse è il caso forse no,

ma dentro la baraonda politi-ca che sfiducia la gente, un pensie-ro “altro” sensibile alle mentiancora aperte alla speranza per unfuturo possibile può essere utile.Questo sistema economico e politi-co sta uccidendo l’umanità. Dopoaver inebriato l’umano benpen-sante della paura della morte eingenerato la “passione” per il salu-tismo con l’affanno del prodottomigliore, del cibo genuino, delcorpo liftato, ... dentro al qualel’ultimo recinto per il benpensantesembra essere la cultura dell’orto:la terra coltivata per sé che “liberala mente e fa bene al corpo”. Ancora una volta è il tempo dellavita ad essere sottratto al bene pub-blico per il “piacere-dovere” perso-nale del proprio corpo. Ancora unavolta manuali, esperti di rango efaciloni spiegano tutto e impegna-no il corpo a “fare” qualcosa di“utile” di passionevole. Fu così 20anni orsono quando, ai primi albo-ri della crisi sociale, irruppero nelle“coscienze” miriadi di manuali cheinvitavano alla meditazione (giu-sto), al controllo del respiro (giu-sto), alle “ginnastiche” per elasti-cizzare il corpo (giusto), ... fino araggiungere il pensiero e “liberar-lo” dalla criticità verso un sistemache ingabbia i corpi e le menti. Oggiquesto processo tutto rivolto al sé,al proprio personale benessere, siscopre nudo della realtà. La crisi del sistema economico esociale sta spazzando via tutte lebuone ragioni dello “star bene”.La disoccupazione continua adaumentare e aumentano le crisipersonali, i rapporti sociali, dentroi quali aumentano discriminazio-ni, violenze. Le speculazioni, ilmalaffare sono pari ai processi disperequazione, disuguaglianze,alle privatizzazioni di ogni benecomune. La precarietà è ormaicondizione generalizzata. In que-sto quadro la “Politica” è ormai uncorpo debole che bisogna rigene-rare; ridare la speranza al nostrofuturo è un dovere per sé e per ilbene dell’umanità intera. Siamonoi il corpo che ha bisogno diritrovarsi ridando una giustadimensione politica al sé. Dentro a queste elezioni un pen-siero particolare ci compete. Cisono occasioni nell’agenda dellapolitica che non possiamo ignora-re e alle quali è necessario porre ladovuta attenzione. Le elezionieuropee stanno mostrando, dentrole parole (più o meno urlate) dei

diversi candidati al Parlamentoeuropeo, una grave sottovaluta-zione se non un disprezzo deidiritti universali di libertà, ugua-glianza, dignità sociale. Dentro la “crisi” proclamata in tuttele “salse” si sottacciono e/o si con-trappongono le problematiche rela-tive ai migranti che ancora oggisono in balia delle onde del Medi-terraneo alla ricerca del diritto allavita. Migranti, richiedenti asilo,sono solo clandestini, invasori; por-tatori di emergenze sanitarie (vediebola di Salvini), di pericolo di isla-mizzazione, tolgono lavoro, case,sussidi, agli italiani. Sempre in con-trapposizione: i loro diritti controquelli degli autoctoni. Discorsi di intolleranza, aggressi-vi, razzisti, xenofobi ai quali nonviene contrapposta una chiara enetta ragione di umanità, di soli-darietà, di dignità. L’Europa è unadimensione della politica e i politi-ci candidati non possono limitarsia dire che l’Europa deve fare la suaparte senza contrastare una politi-ca “securitaria”, di respingimenti,di emarginazione e di rifiuto,senza ridefinire impegni relativa-mente ad una politica di accoglien-za e di solidarietà anche a livellonazionale. Non c’è bisogno dimolte parole, ma un appello in talsenso credo sia più che opportunoa garanzia del nostro “lavoro” edel suo significato politico. Ora non c’è molto tempo, ma, perquanto abbiamo cercato di espri-mere, si tratta di fare una sceltacoerente, responsabile, anche sesempre perfettibile.

www.dimensionidiverse.it________

Continua l’infernoalla Linterno

C ascina Linterno, in via FratelliZoia 194, a Milano è Monu-

mento Nazionale con vincolo exart. 10-12 D.lgs 42/2004 DM 9marzo 1999. Il palazzetto medioe-vale è parte integrante nella cascinaLinterno. Ancora troppe personenon hanno capito e molte altre nonvogliono capire che il progetto, cheprevede la realizzazione d’impiantidevastanti nel palazzetto medioe-vale, è stato predisposto dal SettoreTecnico Casa e Demanio del Co-mune di Milano e andrà all’appaltoper la sua realizzazione entro giu-gno 2014, tra pochi giorni.

COME SOSTENERCIConsegna del mensile garantita a domicilio: contributoannuale di 10,00 euro, mediante bonifico intestato a:Associazione Il Rile - L.go Don Saturnino Villa, 2 - 20152Milano - Banca Intesa - Filiale n. 07585 - Ag. Muggiano -via A. Mosca, 180 - 20152 Milano - IBAN IT55 B030 69095766 1523 0603 435 oppure contattare la Redazione aln.ro di cell. 333.2152427 dalle ore 20.00 alle ore 21.30.

Anno XIV – Numero 6 – Giugno 2014 – Copie 3.000Aut. Tribunale Milano N. 766 dell’1.12.2000

Editore: Associazione Culturale “Il Rile”

Redazione: Largo Don Saturnino Villa, 2 - 20152 MilanoTel. 333.2152427 - Fax 1782244934

Presidente: Marco Rossetti - [email protected]: Renato Bortolo Delpero - [email protected] Resp.le: Andrea Ferrari - [email protected]

Responsabile Pubblicità: Nadia Isola - [email protected]: Mariluz Ruso Perez - Guido Torti

Moreno Frigerio - Davide La Monaca - Andrea RossiSergio Bulgaro ed Elio Signorini (in memoria)Disegno in prima pagina: Roberta Canepa

Impaginazione: Renato Bortolo DelperoCorrettore bozze: Angelo Ferrari

Stampa: Elegraf - Settimo Milanese (MI) - [email protected]: Guido Torti, Andrea Rossi

Hanno collaborato a questo numero: G. Castronovo, A. Ricci, S. Borgatti, G. Labanca, R. Gariboldi,M. Righini, L. Malchiodi, A. Porrati, R. Radaelli, G. Montanaro,

G. Ciappina, M. Baroni.

Chiuso in redazione il 20/05/2014. La prossima data per inviarci gli articoli è il 20/06/2014.

Il Rile pubblicherà, nei limiti di spazio disponibile, tutti gli articolifirmati fatti pervenire in tempo utile. Eventuali invii postali sonoda indirizzare a Guido Torti, via Lucera 13, 20152 Milano.

Muggiano&dintorni

“Il Rile” si può trovare ogni mese gratuitamente presso:Muggiano: Macelleria Rossetti, Panificio Muggiano, ParrocchiaSanta Marcellina, Cafè K2, Associazione Amici del Quadrato,Edicola, Merceria ‘Il Borgo’, Cooperativa Muggiano, ScuolaElementare, Parrucchiere ‘Millennium’, G.S. Muggiano Calcio,Banca Intesa, Lago dei Cigni, Laboratorio Odontotecnico ‘AR’,Parafarmacia, Panta Rei. - Quartiere degli Olmi: PanificioSenna, Edicola Olmi, Banca Intesa, Farmacia Olmi, FarmaciaComunale, Arci Olmi, Parrucchiere ‘Euro Fashion’, Bar Betulle,Elettro Olmi, AICS Olmi, Panettiere via Betulle, ScuolaElementare e Media, Simon's Bar. - Quarto Cagnino:Associazione ‘Mondo Donna’, ‘El Prestinee de Quart’. - QuintoRomano: Azienda Agricola Verga, Edicola, ParrocchiaMadonna Divina Provvidenza, Biblioteca ‘Quintochelegge’. -Baggio: Comando Vigili Zona 7, Consiglio di Zona (piazzaStovani), Consiglio di Zona (Sede), Croce Verde Baggio, Edicolavia Rismondo, Biblioteca di Baggio, Centro Culturale Ronchi,Centro Polispecialistico 33, Cava Aurora, Parrocchia S. Anselmo,Avis, Aido, Panificio di via Gianella, Libreria Lineadiconfine, OtticaMontesano, Edicola di via delle Forze Armate 346, SindacatoPensionati, Poliambulatorio di via Masaniello, A 4 Zampe. -Cusago: Cartolibreria Forni, Viridea, Ristorante ‘Il Magione’,Agenzia Girovaga, Biblioteca, Centro Prelievi, MercatinoAntiquariato, Bar Ravelli, Tabaccaio, Salumificio Mericco,Circolino Monzoro. - Cornaredo: Officina Magistrelli. - SettimoMilanese: Biblioteca Comunale Settimo, ‘Matmar Graphic’,‘L’Albero della Frutta’, ‘Garden Ravelli’ di Seguro. - Trenno:Cascina Campi - Trezzano sul Naviglio: Comune, CentroSocio Culturale. - Cesano Boscone: Cinema Cristallo, CafACAI, Zini, Edicola via Libertà, Farmacia dott. Camera, TorriAssicurazioni, Azienda Agricola Dornetti, Centro CulturaleVilla Marazzi, Ottica Crepaldi, Benzinaio via Pasubio, StudioMedico ‘Dentaltre’, Lavanderia ‘Arte e Sapone’, Edicola di viaGaribaldi, ‘Spighe d'oro’ (Circolo Anziani), CesanoLab, Le Grottedi Sale. - Cisliano: ’Stilcasa’, Benzinaio Tamoil. - Magenta:Libreria ‘Il Segnalibro’.

Gli articoli e le note firmate esprimono l'opinione del-l'autore, non necessariamente quella della Redazione.L'invio di immagini e testi implica l'autorizzazione del-l'autore alla pubblicazione. In nessun caso verrannopresi in considerazione testi anonimi. La Redazionenon risponde di indicazioni errate nelle locandine chepubblicizzano (gratuitamente) eventi di qualunque genere.

Lettere [email protected]

(CONTINUA A PAGINA 3)

Una immagine emblematica

Condoglianze dalla nostra Redazione ad amici e parenti per la scomparsa di

Maria Lombardived. Introini (anni 83)

Abitante a Cascina Guascona, nostra attenta ed affezionatalettrice sin da quando il nostro mensile era ancora un sempliceciclostile, si è spenta dopo una rapida ed improvvisa malattia.

3Giugno 2014Muggiano

&dintorni

I l grande capitolo rappresentatodai “dolori” cranio-facciali com-

prende, oltre ad aspetti di naturaneurologica, vascolare e degenera-tiva (infiammatoria, post traumati-ca, espansiva), il vastissimo insie-me determinato dalle alterazionidel rapporto cranio-mandibolaresostenuto da un disordine masti-catorio ovvero un’occlusione den-tale scorretta. Tralasciando tutti gli ausili farma-cologici possibili e immaginabili ele discussioni o le teorie sull’effica-cia di tali rimedi, possiamo dire

che in molti casi viene trascurata laquestione strettamente gnatologi-ca, preferendo ricorrere alla curadel sintomo. Qualora il parereodontoiatrico sia richiesto, nellastragrande maggioranza dei casi,fa seguito talvolta il confeziona-mento di placche dentali di formee scuole diverse. Non bisogna negare che, al seguitodell’applicazione di tali dispositi-vi, in alcuni casi si possa apprezza-re un beneficio, il quale però sirivela talvolta parziale e quasisempre destinato a scomparire neltempo. Ciò trova un’evidente spie-gazione scientifica se si considerache tali manufatti anche se realiz-

zati correttamente, sono soggettiad usura quindi a frequenti visitedi controllo per verificarne l’effica-cia e non, determinando una posi-zione mandibolare fisiologica,sostenuta da una occlusione altret-tanto fisiologica che viene indicatacome Miocentrica, inducono solo esoltanto una temporanea smemo-rizzazione del Sistema Propriocetti-vo che rappresenta il cuore delsistema neuromuscolare.Esso costituisce un complesso mec-canismo neuro-fisiologico che giocaun ruolo fondamentale nel funzio-namento, corretto o scorretto, del-l’intero Sistema Stomatognatico, ter-mine col quale s’intende un com-

plessivo organo composto da denti,ossa, nervi e centri nervosi, tegu-menti ma soprattutto fasci muscola-ri cui non compete solamente lafunzione strettamente masticatoria,ma un complesso ruolo indicatocome postura cranio-mandibolare,nella quale non sono compresi sola-mente i muscoli che guidano imovimenti mandibolari, ma anchemoltissimi altri da cui dipende lostazionamento spaziale del cranio,del collo, delle spalle, del dorso edel bacino fino ad arrivare agli artiinferiori ed ai piedi. Infatti, dalla postura mandibolaredipende in maniera costante e assaisignificativa il complesso meccani-

smo della postura generale. Con ciòpossiamo affermare che la mandi-bola rappresenta il primo anello diuna complessa catena postulareche coinvolge i tessuti muscolari ditutto il corpo umano e, se concepia-mo le strutture muscolari comefacenti parte di un complessivoorgano che regola i movimentinello spazio del nostro corpo, com-prendiamo l’importantissimo ruoloche rivestono le arcate dentali neldeterminare alterazione del tonomuscolare in senso “discendente”che può interessare aree anchemolto distanti dalla bocca, per viadelle contrazioni di bilanciamentomuscolare. (1ª parte - continua).

Relazioni tra cefalee e disordini occlusaliAndrea Ricci

Il progetto, che rispetta certamentele norme vigenti sull’edilizia resi-denziale, prevede la realizzazionedi un ascensore definito “elevato-re”, finalizzato alla circolazione dicarrozzine per disabili, che potran-no così circolare in tutto il primopiano del palazzetto medioevale,diventando però un interventotroppo invasivo. Purtroppo il pa-

lazzetto medioevale non è un edi-ficio residenziale, ma fa parte diun monumento nazionale. Il Politecnico di Milano aveva ese-guito attentissime analisi scientifi-che, alle quali la Sovrintendenzaha dato un parere positivo comead una parte del progetto del-l’Ufficio Comunale, ma non hadato nessun parere positivo allaparte del progetto Comunale, cheprevede la realizzazione di im-

pianti “di quel tipo” nel palazzettomedioevale. La Soprintendenza, per ora, puòlimitarsi a raccomandazioni im-portanti. S’insiste a riservare allacascina, “per farla vivere”, una“funzione agricola e paesaggisti-ca”, minimizzando i valori insiti inun attento restauro conservativo.Una progettazione più attenta erispettosa dell’esistente avrebbecollocato questi impianti e servizi

nella parte meno nobile e piùmoderna di Cascina Linterno. Risulta che gli “Amici di CascinaLinterno”, a loro dire custodi “nonnel senso di portinai” con il “con-senso del Comune di Milano” pareignorino i particolari devastantidegli impianti che sarebbero rea-lizzati, trascurando che l’impor-tanza di tutto il Monumento risie-de proprio in questa parte medioe-vale di Cascina Linterno.

Gli “Amici Cascina Linterno” si fi-dano troppo degli esperti tecnicispecializzati in impianti, ma nondobbiamo né possiamo dimenticareche Cascina Linterno è stata oggettodi un recentissimo incendio “doma-to sollecitamente”. Speriamo soloche gli impianti non siano realizzati“in quel modo” nel palazzettomedioevale in fretta e furia solo perEXPO 2015.

Eugenio Luxardo

(SEGUE DA PAGINA 2)

Z eus: “Pitagora... da alcune set-timane gli Dei dell’Olimpo

avvertono in te uno stato di agita-zione, invero, per noi che ti cono-sciamo, del tutto inconsueta. Haiforse ripreso a studiare la ‘tavola’ ela geometria? Perché? Prepariforse qualche rivoluzionaria sco-perta ignota a noi dell’Olimpo e aicomuni mortali? Che tu sia uomodedito allo studio non c’é nulla daeccepire; se sapessi, in proposito,quanto e come oggi studiano glialunni della Magna Grecia e dellaPadania! Mi hanno riferito cosenon degne di Empedocle, Cice-rone, Archimede, te ed altri cheancora oggi siete considerati igrandi Maestri dell’umanità.”

Pitagora: “Mio caro Zeus, la mate-matica non perde mai la sua attua-lità: essa, non essendo fatta solodella ‘Tavola’ e dei ‘Teoremi geo-metrici’ che i discepoli devonoconoscere non solo per l’interroga-zione, ma anche per la vita, èimperitura. Almeno ai nostri tem-pi noi la pensavamo così.”Zeus: “Mio buon Pitagora e checos’é, allora, per te la matematica?”Pitagora: “Oltre a quanto ti dicevoprima, essa è un modo di esseredell’uomo; un modo di intenderela vita e il governo delle Città.”Zeus: “Tu pensi, dunque, che laconoscenza della matematica pos-sa influire sul comportamentodegli uomini e dei politici? Per noiche abitiamo l’Olimpo la realtàmatematica è immutabile: il nume-ro 1 ha pari dignità di 100. Infattise al 100 manca 1 non è più tale

bensì 99. La geometria, poi, do-vrebbe indicare l’ordine che go-verna l’universo e insegnare agliuomini come realizzare le piazze ele strade applicando i tuoi teoremie quelli di Euclide.”Era: “Forse che oggi le italiche ele padaniche genti la intendonodiversamente?”Pitagora: ″Purtroppo sì, sommi Si-gnori dell’Olimpo! La matematicanon è più come la intendevo io quan-do la insegnavo ai miei discepoli ocome la intendete, ancora oggi, Voiche abitate qui nel sommo Olimpo.″Era: “Che trasformazione hasubito?”Pitagora: “Sono molto deluso dal-l’ultimo viaggio effettuato nellaMagna Grecia, nella Padania, dovesi trova la città di Milano che unavolta era la capitale morale del-l’italico paese, e nelle terre Insu-briche. Sono deluso e non avreivoglia di parlare, ma un esempiove lo voglio fare con riferimentoalla geometria.”Zeus: “Parla e confida a noi le tueangosce.”Pitagora: “Vedete, ai miei discepo-li insegnavo che si dice ‘tangente’ad una circonferenza quella rettache, comunque prolungata, non hacon la circonferenza medesima cheun sol punto in comune.”

Zeus: “Sempre lucidi e sommi ituoi insegnamenti! Ma come laintendono oggi nell’italico Paese?”Pitagora: “Da qualche tempo a que-sta parte nel paese di Empedocle,Cicerone e Archimede alla tangen-te è stato attribuito un altro signifi-cato che ha poca familiarità con lageometria e con il mio insegnamen-to, ma tanto con la classe politico-amministrativa di quel Paese.”

Zeus: “Non capisco mio buonPitagora; sii più chiaro in nomedella verità eterna che insegnavi aituoi discepoli.”Pitagora: “Oggi nell’Italico Paese lademocrazia non è più intesa comela si pensava una volta nell’Agorà,ossia come governo del popolo peril popolo, ma come comitati di affa-

ri che utilizzano fraudolentementeil nome della democrazia per per-seguire i loro affari. Per cui il politi-co, che farà costruire la strada checollegherà due città, chiederàall’impresa appaltatrice un contri-buto per il partito. Il politico cherilascia la licenza per costruire lacasa chiederà anche lui un contri-buto per il partito. Ci sono politiciche chiedono in nome del partito,ma che poi versano nelle proprietasche il fatturato. Questo contribu-to è appunto la tangente. È la corru-zione che sta minando le basi dellademocrazia. Sommo Zeus... la tan-gente è il ‘viale del tramonto’ dellademocrazia nell’Italico Paese.”Zeus: “Cosa pensi di fare, o Pita-gora, per ridare alla geometria ealla tangente la funzione di peda-goga delle giovani menti?”Pitagora: “O Padre degli Dei tut-ti… con il vostro patrocinio vorreiaprire a Crotone, Siracusa, Milanoe in altre città delle Scuole doveinsegnare la moderazione nei desi-deri del denaro e la morale appli-cata alla politica.”Zeus: “Salgo nel sommo Olimpo ariunire il conclave degli Dei perbenedire la tua iniziativa, con l’au-spicio di trovare ancora discepolidisposti a seguire i tuoi insegna-menti.”

Pitagora e il concetto italico di tangenteLa Redazione

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“Spettabile Redazione, lo scorso mese di aprile in alcune mattina-te mi sembrava di trovarmi sull’Olimpo, dove parlavano Pitagora,Zeus, sua moglie e qualche altra divinità che abita il sommomonte. Io ascoltavo e mi chiedevo se sognavo o già mi trovavonel regno dei giusti. Quando mi sono svegliato ho scritto quantosi era svolto in mia presenza. Ve lo trasmetto perché possiatepubblicarlo sul ns. Il Rile”. È questo il breve testo di una lettera,giunta in Redazione dopo le notizie, ormai triste cronaca, di tan-gentopoli sui lavori Expo. Come dar torto al nostro attento lettore?

4 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

I l Palazzo Cittadini Stampa aCastelletto di Abbiategrasso fu

della famiglia milanese Cittadiniche lo tenne dal 1500 circa fino al1803, anno nel quale fu acquistatodai coniugi Costanza Visconti eGiuseppe Baronio. La loro figlia,Lara, nel 1835 sposa il patriota gari-baldino Gaspare Stampa, da cui ilnome del palazzo il quale, si dice,sia stato frequentato dallo stessoGaribaldi e da Giuseppe Mazzini.Lara e Gaspare lo lasceranno suc-cessivamente alla figlia Eugenia laquale, nel 1920, anno della suamorte, lo destina alla Congrega-

zione di Carità per poi passare alComune di Abbiategrasso. Questa donazione ha fatto sì cheun bene storico, a differenza dialtri, potesse essere recuperato perconto di un ente pubblico e quindifruito dalla cittadinanza com’èavvenuto lo scorso 16 maggio,giorno della sua inaugurazione,con il fantastico spettacolo “Giochia filo d’acqua” inserito nella ker-messe teatrale “Le strade delTeatro”. Il palazzo, dai balconi in ferro bat-tuto e dalla torretta medievale chesi affaccia su uno dei punti più sug-gestivi del Naviglio Grande, pos-siede stupende stanze affrescatedal XVII al XIX secolo e recuperatidallo staff di Pinin Brambilla, la

famosa restauratrice dell’Annun-ciata e del Cenacolo di Leonardo. Ilrecupero edilizio è invece statocurato e realizzato dall’architettoAlberto Ambrosini. Ma come ha fatto un palazzo,lasciato per anni al degrado dalquale molti elementi sono stati por-tati via, a rinascere a vita nuova conla mancanza cronica di risorse? C’èvoluto l’Accordo di Programmasottoscritto nel 2005 dal Comune diAbbiategrasso, insieme con Re-gione Lombardia, Università Sta-tale di Milano, Demanio e Provin-cia che ha dato un contributo note-vole per il recupero. Ma un accordo economico nonbasta se non esistono dei progettiche mirino alla valorizzazione delterritorio e alla fruizione culturale:prossimamente le sue stanze acco-glieranno gli uffici di Fondazioneper Leggere il sistema bibliotecario delSud-Ovest milanese. In questi giorni i visitatori potrannoaccedere alla mostra di presenta-zione delle attività comprese nelprogetto integrato d’area Terre Slowa un passo da Milano - Expo 2015lungo le vie d’acqua finalizzato allapromozione ed alla valorizzazione

del patrimonio cul-turale e ambientaledel territorio. Con questo recu-pero Abbiategrassopuò così vantarequattro siti d’inte-resse storico-artisti-co-culturale: il ca-stello visconteo, ilcomplesso dell’An-nunciata e la bra-mantesca chiesa di Santa Maria.Ora, dopo Palazzo Stampa, mancaall’appello solo la Casa del guar-diano delle acque, lasciata aldegrado i cui lavori di recupero sisono interrotti anni fa.

Per visite rivolgersi allo IAT diAbbiategrasso sito in piazza Ca-stello dove sarà a disposizione unservizio di biciclette a nolo. IlPalazzo sarà visitabile per tutto ilmese di giugno nei weekend.

Restaurato Palazzo StampaCusago

Il tavolo delle autorità (foto: Antonio Negroni)

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A Castelletto di Abbiategrasso, pochi chilometri da Milano, Er-manno Olmi, girò una delle scene più belle de “L’albero deglizoccoli”, film vincitore del Festival di Cannes nel 1978. Più pre-cisamente a Palazzo Cittadini Stampa, una delle tante ville nobi-li che si specchiano nel Naviglio Grande, nel tratto dove il corsod’acqua si dirama: a est verso Milano e a sud verso Bereguardo.Recentissima l’inaugurazione, dopo un accurato restauro, eghiotta l’occasione poiché il Palazzo sarà visitabile per tutto il

mese di giugno nei weekend.

Simona [email protected]

Decreto CulturaI l 23 maggio il Ministero dei Beni Culturali ha varato il Decreto cul-

tura che prevede vari interventi per tutelare e incentivare i beni sto-rici, artistici e architettonici del Bel Paese. Tra i vari provvedimenti “l’art bonus” che prevede un credito d’impo-sta del 65% in tre anni, per un privato che decide di fare donazioni. Illimite di queste sarà del 15% del reddito imponibile per le persone edel 5 per mille del fatturato imprenditoriale. Chi vorrà donare a monumenti pubblici fondi per i restauri sarà libero,e incentivato, a farlo.

Emilio Ronzoni vince il Trofeo Arte Ba-Rocco

L’artista Emilio Ronzoni ha vinto il 13° “Trofeo Arte Ba-Rocco”, organizzato dalla omonima Associazione Cul-

turale, fondata e presieduta da Rocco Basciano, con l’opera“La città murata”, con la seguente motivazione “L’operarientra nell’astratto-concreto, i cui materiali conferisconovalori tattili al quadro, con ottimi accostamenti tonali”.Questo l’insindacabile verdetto espresso dalla giuria, com-posta da Massimo Zuppelli, Domenico Morrone e DonatoCarissimo, che ha esaminato, dopo attenta selezione tra i154 quadri pervenuti, le 43 opere meritevoli di maggioreattenzione e scrupolosa scelta. La cerimonia di premiazione è avvenuta presso il suggesti-vo scenario della Sala degli Olivetani, in via Anselmo daBaggio, sede del Consiglio di zona 7. La prestigiosa manife-stazione culturale si è avvalsa del patrocinio del Consigliodi Zona 7, della Regione Lombardia, della Provincia di

Milano e dell’Accademia di Brera, è stata presentata daAntonio Barbalinardo, vice presidente della FondazioneCarlo Perini. Giulo Gallera, consigliere regionale, ConcettaGagliardi, in rappresentanza della Regione Lombardia,Marco Bestetti e Antonio Salinari per il Consiglio di Zona,Alfio Leonardi e Giacomo Procopio per il Sovrano Ordine diSan Giovanni di Gerusalemme han-no portato il loro saluto ed espressoi complimenti più sentiti al presi-dente Basciano per la sua meritoriaazione culturale. Questi gli altri verdetti espressi dallagiuria. Premio Pittura a MoniqueGuichard con l’opera “Blu Cobalt aRodi”. Premio Acquerello a TizianoCavaletto con l’opera “Sic transitopera mundi”. Premio Calcografia aIvan Mermolia con “Studio di unmondo sommerso”. Premio Pastelloa Maddalena Sporviero; Premio spe-ciale pittura (giovani) a BiancaMarino. Diploma di Merito a Ivana

Agrimi, Camilla Emidia Rosati, Enio Scorsini, Elsa PaolaTagliabue. Diploma di segnalazione ad Antonio Amoia,Andrea Gangi, Ariedo Lorenzone, Patrizia Ottolini, MilenaTortorelli e Bruna Trussardi. Al presidente Rocco Basciano è stato consegnato, daGiulio Gallera, un meritatissimo riconoscimento della Re-

gione Lombardia per gli alti meritied il costante impegno profuso nelreiterare quest’importante azioneculturale in periferia. Un riconosci-mento per la collaborazione presta-ta sin dal primo momento alla rea-lizzazione del Premio è stato datoanche a chi vi scrive. Un plausoparticolare va alla segretaria MariaGrazia Belloni e alla tesoriera Raf-faella Palumbo per quanto dannoalla magnifica ed applauditissimamanifestazione.

Giovanni Labancahttp://www.lasiritide.itEmilio Ronzoni mostra il Trofeo

5Giugno 2014Muggiano

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Penso che nella storia culturaledelle varie amministrazioni

succedutesi nella nostra città, nonse n’è mai incontrata una così for-temente determinata a rifiutare,fino a questo momento, la presen-za di Francesco Petrarca in questoluogo che ha la certezza quasimatematica di averlo ospitato.Questa damnatio memoriae è incom-prensibile e non ha alcuna giustifi-cazione culturale. L’idea di un museo interattivo cheintendiamo proporre alla cittadi-nanza milanese è un progettoall’avanguardia e porterebbe lanostra città allo stesso livello d’al-tre grandi città mondiali che sisono dotate già da qualche tempodi questo nuovo tipo d’ideamuseale. La nostra proposta, conl’ausilio di uno sponsor, il coinvol-gimento dei volontari del TouringClub e del CSA Petrarca, dallegrandi possibilità turistiche, è laseguente: il petrarchesco Museointerattivo, con ologrammi perrestituire il sapore dei secoli, inserena convivenza con gli Amici diCascina Linterno e felice rapportotra Cultura e Agricoltura. Un po’ di coraggio signori, lanostra idea progettuale vuol dareun contributo al miglioramento ealla diversificazione della propo-sta culturale cittadina. Per noinon è sufficiente l’ennesimo mu-seo della fatica. Linterno meritamolto di più e noi siamo in gradodi proporre un progetto che cisarebbe invidiato in tutta Europa.

Ora sta solo a voi dimostrare chevolete sprecare quanto così disin-teressatamente viene offerto perdare un armonico futuro a questoLuogo della Memoria, monumentonazionale. Per questa ragione, il prossimo 9giugno dalle ore 15, presso la salaconferenze del Touring ClubItaliano in Corso Italia si terrà unincontro culturale dal titolo:“Francesco Petrarca reclama la suacasa” con un sottotitolo significa-tivo: “Il museo interattivo diLinterno, un progetto per il MedioEvo milanese”. A quest’incontro,organizzato dal CSA Petrarca edal Touring Club, interverrannopersonalità estremamente qualifi-cate come il professor MassimoNegri, direttore dell’EuropeanMuseum Academy Foundation, l’ar-chitetto Massimo Ermentini, fon-datore della Shy ArchitectureAssociation, il professor CarloBertelli, illustre storico dell’arte eFranco Morganti, opinionista egiornalista. Il presidente del CSA PetrarcaMassimo de Rigo introdurrà laconferenza, moderatore sarà l’av-vocato Luigi Santambrogio. Que-sto dispiego di esperti disponibilia fornire gratuitamente il propriolavoro e le proprie proposte cultu-rali sarà l’ennesimo regalo che ilCSA Petrarca e il TCI metteranno adisposizione della città di Milano.Ci auguriamo solo che questavolta le nostre proposte sianoseriamente valutate. Ovviamente non siamo contrari alrecupero della struttura dellaLinterno, però mettiamo in dubbioalcuni aspetti del progetto che rite-niamo troppo invasivi, anche di-

struttivi per le tracce affrescate: diquesto ci siamo fatti premura dichiedere spiegazioni alla Sovrin-tendenza in un incontro nel qualeabbiamo espresso i nostri dubbisul progetto e sul permesso rila-sciato dalla Sovrintendenza stessa,secondo noi, senza approfonditeanalisi. Come altre volte abbiamo avutooccasione di affermare, ci impe-gniamo a seguire da vicino questorestauro e sarà nostro precisodovere segnalare, a chi di compe-tenza, tutte le irregolarità che divolta in volta riscontreremo. Ilprogetto non è ancora chiaro, maper quel poco che è stato detto,possiamo affermare che non fini-sce di piacerci. Da almeno dueanni il CSA Petrarca chiede invanodi poter esporre le proprie propo-ste all’Amministrazione comuna-le. La porta è inesorabilmentesbarrata. Il saggio storico del CSA Petrarcarealizzato con professionalità e neitempi giusti (2012) “Milano Expo2015 per Petrarca. Sulle orme diFrancesco Petrarca” conteneva pre-ziose indicazioni, ma è stato igno-rato. Disgraziatamente si è persotroppo tempo e con quest’incontrodesideriamo raccontare diretta-mente alla cittadinanza le nostreidee, i nostri progetti, i nostri sogniper una metropoli culturalmentepiù ricca e più presente nel pano-rama culturale europeo.

Petrarca reclama la sua casaOrmai la questione di Francesco Petrarca, sfrattato da CascinaLinterno, è una storia che si trascina da molto tempo. Oscure emisteriose rimangono le cause che spingono l’Amministrazionecomunale al rigetto pregiudiziale di qualsiasi proposta avanzatadal CSA Petrarca. Il prossimo 9 giugno, presso la sala conferen-ze del Touring Club Italiano in corso Italia, un convegno in cuiautorevoli esperti porteranno avanti con convinzione l’idea del

museo interattivo dedicato proprio a Francesco Petrarca.

Roberto Gariboldiper il direttivo CSA [email protected]

Associazione italiana

per la promozione

della Festa della Musica

Eptalogo per una Notte Magica Tutto quello che avreste voluto

sapere sull’organizzazione, enunciato in poche parole,

lievi come il volo di una lucciola

Luogo: silente e decentrato. In un parco periurbanoal margine della città, lontano dalle luci e dairumori, o in area naturalistica, o in aperta campa-gna. Acque limpide nei fossi e nelle zone umide.Vegetazione diffusa, sottobosco, siepi e prati.Assenza d’inquinanti. L’habitat per le lucciole.

Itinerario: circolare su sterrato o sentiero. Partenza earrivo nello stesso punto. Partecipanti in piccoligruppi, senza interferenze esterne. Segnali neipunti di bivio.

Orario: al crepuscolo. Ritrovo con breve presentazio-ne o percorso d’avvicinamento. Camminata sera-le di un’ora circa. (Riparo in caso di temporale).

Organizzazione: leggera e discreta. Sicurezza per ipartecipanti, senza divise fluorescenti. Scarpe dacamminata e torcia tascabile (se necessario).

Il silenzio della natura. Ascoltare il soffio del ventosui rami degli alberi, il canto degli uccelli e dellerane. No ai clamori e alle voci urlate. Sì alla gioiafestosa dei bambini.

Il barlume nelle tenebre. Osservare l’immaginetenue e intermittente nel buio (rischiarato dallaluna). No ai riflettori e alle luci accecanti. Sì alladanza creativa delle lucciole.

Una luminosa quiete. Ascoltare il silenzio, osserva-re il barlume, percepire il mistero: vivere un’anti-ca emozione campestre.

Marco A. [email protected]

Riferimenti bibliografici.

Domenico BARBONI, Lucciole: vita spericolata di un cole-ottero pieno di energia, con un saggio di RiccardoGROPPALI, Teramata, Bergamo 2013.

Georges DIDI-HUBERMAN, Survivance des lucioles, Édi-tions de Minuit, Paris 2009; in it. Come le lucciole,trad. Chiara TARTARINI, Bollati Boringhieri,Torino 2010.

Duccio DEMETRIO, I sensi del silenzio, Mimesis, Milano2012.

Emanuele FERRARI, Ascoltare il silenzio, Mimesis,Milano 2013.

Marco ERMENTINI, La piuma blu: abecedario dei luoghisilenti, Mimesis, Milano 2013.

6 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

N onostante qualche anno d’esperienza, faccio anco-ra molta fatica a spiegare ai miei pazienti, agli inte-

ressati e a volte anche agli addetti ai lavori il significatodel termine “osteopatia”. Spesso molte persone si avvi-cinano a quest’attività medica senza nemmeno essersiinformate. Vorrei quindi provare a fare un po’ di chia-rezza sull’argomento. Sono fisioterapista da vent’anni,pratico l’osteopatia da sette e, da circa due anni, questadisciplina è stata introdotta, con ottimi risultati, anchepresso la Casa di Cura Ambrosiana di Cesano Boscone,come servizio ambulatoriale. L’osteopatia, nata alla fine del 1800 dall’intuizione di unmedico americano, il dott. Andrew Taylor Still, è unametodica manuale complementare alla medicina tradi-zionale ed alternativa all’utilizzo di medicinali. La pro-fonda conoscenza dell’anatomia, della biomeccanica,della fisiologia del corpo umano e di tutte le interazionidei sistemi che lo compongono, permettono all’osteopa-ta di concentrarsi sui principi fondamentali che coman-dano il suo lavoro: il movimento, l’omeostasi e l’equili-brio. Tutte queste conoscenze e questi principi fondanola convinzione che il corpo umano, unico ed indivisibi-le, sia in grado di autoregolarsi ed autoguarirsi. Dove c’è vita ci deve essere movimento; ogni cellula,tessuto, organo, per poter vivere, necessita di movimen-to e, se questo si altera o addirittura cessa, tutto il corpo,ne risentirà. L’osteopata, perciò, ricercherà qualsiasialterazione di movimento delle “strutture” intese comesostegni, come impalcature che mantengono in posizio-ne statica, ma anche dinamica, tutte le componenti delcorpo umano e, una volta fatto questo, cercherà di ripri-stinare tale movimento. È struttura un osso, un’articolazione, un muscolo, ma loè anche un legamento che sostiene un organo interno,

come il fegato, il rene, lo stomaco o una membranainterna alla scatola cranica che scorre fino alla puntadell’osso sacro; lo è una fascia di tessuto connettivo cheavvolge e sostiene l’intestino e che, movendosi bene,permette all’organo di esprimere appieno il suo compi-to. È struttura la scatola cranica con tutte le sue sutureche, seppur saldate, permettono un minimo movimen-to, detto “respiratorio”, al cranio. L’osteopata interverrà manualmente per ridare movi-mento e quindi, omeostasi, equilibrio, vitalità e perstimolare l’autoguarigione di un’articolazione, di unmuscolo, ma anche di un viscere o di una “fascia”interna o superficiale del nostro corpo. Lavorandosulle nostre “strutture” l’osteopata sarà anche ingrado di liberare quei vincoli, che trattengono unnervo, un’arteria, una vena o ancora un vaso linfaticoe che comandano, nutrono o drenano un organo o unaghiandola, ridando loro la giusta funzionalità e vitali-tà che avevano perso. L’organo liberato si esprimeràpositivamente sulla struttura alla quale è sospeso e,come una cascata di eventi, tutto il corpo ne rimarràinfluenzato. La struttura, dunque, governa la funzio-ne, ma anche viceversa: è una continua e costante inte-razione.Il nostro corpo è continuamente influenzato dall’am-biente in cui viviamo: traumi fisici, posture, stress, sti-moli intensi, ma anche alimentazione, disagi sociali,traumi psicologici ci colpiscono a volte come “sassolini”a volte come “meteore”; l’osteopata dovrà valutare sem-pre e come intervenire su un corpo mai uguale, in con-tinuo cambiamento. In osteopatia s’interviene su perso-ne di tutte le età, dal neonato all’anziano, dalla donna ingravidanza all’atleta. Si curano i mal di schiena, i pro-blemi discali (es. ernie e protrusioni), le alterazioni

posturali di varia natura (le scoliosi, l’ipercifosi e l’ipo-lordosi), il dolore cervicale e il torcicollo, le sequele dacolpo di frusta, le sciatalgie o pseudo-sciatalgie, i dolorimuscolari in ogni regione, i mal di testa e le cefaleemuscolotensive, le tendiniti, i dolori alla spalla, al gomi-to, al polso, all’anca, al ginocchio o alla caviglia, i dolo-ri da artrosi e da rigidità articolare di vario genere, ledistorsioni e altri traumi, le sequele post-parto, i distur-bi temporo-mandibolari e masticatori, ma anche i dolo-ri addominali intestinali e mestruali di origine tensiva emolto altro. Le principali controindicazioni all’osteopatia sono leaffezioni che comportano un’ipermobilità (le lussa-zioni articolari e la gravi artriti) ed un aumento meta-bolico patologico (i tumori in generale). In Casa diCura Ambrosiana, oltre alla fisioterapia classica edosteopatia, mi occupo anche di RieducazionePosturale Globale, la quale, utilizzando una serie diposture in evoluzione, quindi dinamiche, è in gradodi far accettare, in modo permanente, al sistema ner-voso centrale il giusto posizionamento del corponello spazio. Eseguo inoltre sedute addestrative perl’autotrattamento a domicilio delle principali affezio-ni muscolo-scheletriche e viscerali sia traumaticheche post-operatorie. Ogni seduta, della durata di circa 45 minuti, comprendeun mix di competenze e tecniche, applicate alle caratte-ristiche di ciascun paziente, senza l’utilizzo di farmaci.

Andrea Porrati Fisioterapista e Osteopata

Casa di Cura Ambrosiana - Piazza Mons. Moneta, 102.45876200 prenotazioni

02.45876357 per contatti diretti (dalle ore 8 alle ore 13)

Osteopatia: principi e applicazioni in Casa di Cura Ambrosiana

C i sono momenti in cui si guar-da indietro, nel passato, nel

vissuto e ci si chiede come si è riu-sciti ad affrontare questo o quelloo a raggiungere determinati obiet-tivi pensando poi a quello che pia-cerebbe o si dovrebbe fare primadi, perché si sa, il tempo è impla-cabile, vola e, dicono, non tornaindietro. Le ore nella giornatasono sempre poche, 24 non basta-no mai e le cose da fare troppe.Nel volontariato è identico.Sembra sempre di non fare abba-stanza, di non avere il tempo per,ma poi ci si guarda indietro e ci siaccorge, come nel nostro caso, diaver passato un anno intensod’eventi che hanno regalato tantesoddisfazioni. È passato (già) un anno. Il grup-po giovani AIDO&ADMO diTrezzano s/N.-Cusago-Gaggiano,spegne una candelina e fa il primobilancio. Siamo “ripartiti” il 13aprile 2013 con nel sacco la vogliadi dimostrare che “volontario”non è solo un aggettivo e che lamissione delle associazioni, “salvavita” superava tutte le negatività! Siamo amici, persone semplici,uniti, tutti uguali, senza soldi, ed èforse questo il segreto per avererisultati e andare d’accordo senzaperdersi in discussioni inutili. È undato di fatto: i giovani hanno dav-vero un’altra mentalità e modalitàdi affrontare le cose. Il gruppo pensa oltre il proprioparametro, non mischia il vissutopersonale con la filosofia delle asso-ciazioni, si pensa, infatti, solo ad aiu-tare chi rischia la vita, e vi assicuroche le nostre due associazioni sonodavvero, e purtroppo, l’unica sal-vezza per tantissime patologie.

Come ADMO siamo il primopunto info nazionale e sempre alivello nazionale, regionale e pro-vinciale, siamo stati portati comeesempio dal direttivo AIDO peraver trovato 239 nuovi consensialla donazione in pochi eventi sulterritorio. Come referenti ADMOabbiamo dato il via a nuove colla-borazioni con altre associazioni,l’ultima AIDO Cesano Bosconeche, tramite il volontario RuggeroPignataro, giovane molto attivosul territorio, dopo lo stesso corsodi formazione che a suo tempoabbiamo fatto noi in sede regiona-le, ha dato piena disponibilità acollaborare come referente ADMOe ha già in previsione diversi even-ti a cui presenziare per cominciarea far conoscere meglio l’associa-zione anche nel comune di CesanoBoscone. Non smetterò mai di sostenere cheè davvero rara la collaborazionetra associazioni, ma non nellefamiglie AIDO e ADMO doveinvece è quasi ovvio e naturale. Seun gruppo ha un’idea la condividecon tutti gli altri e viceversa e ci siaiuta a 360 gradi per raggiungerelo scopo, uguale per tutti: trovaredonatori e fare informazione. C’è poi una vera considerazione esincero apprezzamento per i gio-vani mai vista prima, così come igiovani hanno immensa stima,ammirazione e rispetto per l’enor-me esempio di lavoro fatto neglianni (e ancora adesso) dai “piùgrandi”, unici veri maestri. Lalibertà di azione che ci hannolasciato da subito denota grandefiducia nella nostra organizzazio-ne, e che, fino ad oggi, possiamodire con orgoglio di aver onoratoumilmente. È stato un anno inten-so in cui abbiamo conosciuto tan-tissime persone; anno in cui sisono sommate piano piano piccole

soddisfazioni e risultati che hannoscaturito una valanga di solidarie-tà travolgendo città e paesi! Unavalanga umana che nel giro di unanno ha condiviso e sperimentatocon noi la gioia del dono. Ora proseguiamo quindi con l’in-formazione e con la definizione diprogetti a livello comunale attual-mente in lavorazione. Ci aspettanotantissimi appuntamenti che pote-te trovare sul nostro sito e novitàdi cui presto parleremo. Ci trovate quindi qui: www.puntoinfoadmoaido.weebly .

com. o passate al punto info eiscrizioni di via Cavour 22 aTrezzano s/N. nei mercoledì di

apertura o al gazebo nei varieventi o scriveteci a [email protected].

Un anno di lavoro...Laura MalchiodiSupervisor Gruppo Giovani

“Caro amico, ti dono...”M i chiamo Lorenzo, vivo a Milano da

più di vent’anni e sono un trapian-tato. Posso dire di essere un miracolato

perché la “mia seconda vita” è arrivata in extremis.La mia malattia mi stava uccidendo, i medici nonavevano più speranze e già avevano parlato con miamoglie e me dandomi al massimo qualche giorno didolorosa vita. Ero in attesa di un trapianto di cuoreda cinque lunghi anni. Anni di terapie, dolori, tempopassato negli ospedali lontano dai miei figli e daimiei cari, anni in cui sono stato ad un passo dallamorte per ben 12 volte, ma il buon Dio mi ha semprerisparmiato. Anni in cui la forza di mia moglie havacillato più di una volta, anni in cui i miei genitori,non più giovani, hanno pianto il loro unico figliomorente in un letto. Ora ripercorro quel periodo come un lontano ricordoe invece la mia rinascita è recente: due anni fa.Ricordo che appena usciti i medici dalla mia stanzadi “morte” (non ero più in intensiva) il silenzio cheuna volta sarebbe stato rotto dal pianto dei miei cari,ha invaso la stanza. Un silenzio assordante. Nessunoaveva più lacrime, forse era arrivata l’amara consa-pevolezza che ormai era finita. Mia moglie miabbracciò, ma non disse nulla. Mio padre uscì dallastanza, mia madre rimase a fissare il vuoto e miacognata, che stava per rientrare con i miei figli,capendo cosa poteva essere successo fece dietro fronte li portò via. La giornata passò così, parlando di

niente o rimanendo in silenzio. Ma nessuno pianse.Stavo stranamente bene tanto che pensavo che chidiceva che prima di morire si ha un momento diserenità fosse proprio così. Era arrivato il miomomento. Chiusi gli occhi credendo di riposare equando li riaprii ero intubato! Mi sono perso l’entra-ta a ciclone del chirurgo che disse a mia moglie cheera arrivato un cuore compatibile che mi avrebberooperato subito, ma che avrebbero valutato le miecondizioni perché avrei potuto non essere più salva-bile e quel cuore dato a un’altra persona. Immaginatevi tutta questa scena subita da unadonna a cui prima dicono che il marito ha pochi gior-ni di vita, poi che gli hanno trovato un cuore, ma cheforse è troppo tardi. Ancora oggi penso che le donneabbiano una forza oscura. Sono vivo grazie ad undonatore/donatrice che un giorno ha deciso di affer-mare che era favorevole alla donazione organi. Sonovivo perché questa persona non si è fatta troppedomande e ha pensato a me. Non vi nascondo che io non ero iscritto a nessunaassociazione e non perché non fossi d’accordo, masemplicemente per mancata occasione, per pigrizia,per non aver mai avuto l’occasione giusta. La miafamiglia invece in questi anni ha conosciuto AIDO enon ci hanno pensato due volte ad “aiutarmi”! Perquesto spero che la mia testimonianza possa in qual-che modo far riflettere chi ancora ha dei dubbi. Nonpensateci quando ormai è tardi o solo quando viserve! Pensateci prima, date una possibilità di vita!

Lorenzo - Milano

7Giugno 2014Muggiano

&dintorni

“U na nuova iniziativa delComune per conoscere e

valorizzare le nostre cascine, chesono una parte significativa del-l’identità della nostra città e luoghiimportanti anche per il fuori Expo.Far conoscere al pubblico le attivitàche si svolgono nelle aziende agri-cole milanesi, come le coltivazionilocali, l’allevamento e la venditadiretta dei prodotti della terra,significa promuovere una parte

importante dell’economia e porrel’attenzione alla qualità e alla sicu-rezza del cibo e, quindi, dell’ali-mentazione”, ha spiegato la vice-sindaco con delega all’AgricolturaAda Lucia De Cesaris. La mappa,on line da metà maggio sul sito delComune di Milano, illustra le pecu-liarità di ciascuna realtà, a partiredalle sue origini e dalla sua storia,in alcuni casi anche molto anticaperché risalente all’epoca degliordini monastici o addirittura agliinsediamenti dell’età romana. Dai secoli passati al presente, lamappa dedica grande attenzione

alle attività di fruizione pubblicache oggi si svolgono in cascina:produzione e commercializzazio-ne dei prodotti dell’agricoltura edell’allevamento a filiera corta,agriturismo e ippoturismo, acco-glienza di persone in difficoltà eprogetti contro l’emarginazionesociale, offerta di tirocini e stageper studenti, campus estivi, festetradizionali legate al mondo rura-le, eventi artistico-musicali e persi-no aggiornamenti tecnico-profes-sionali sulle fitopatologie. Oltre alla presenza di ghiacciaie,mulini, marcite e fontanili, la vici-nanza a punti di interesse storico-artistico come chiese e abbazie,sono indicati gli itinerari ciclopedo-nali di collegamento tra le cascine ele informazioni utili per raggiun-gerle anche con i mezzi pubblici. Realizzata dal Comune di Milanoin collaborazione con il DistrettoAgricolo Milanese e il TouringClub Italiano con il contributo diEsselunga, è on line sul sitowww.comune.milano.it ed è indistribuzione nelle prime 10.000copie in diversi punti della città,tra cui l’Expo Gate davanti a piaz-za Castello, l’Urban Center inGalleria Vittorio Emanuele, intutte le 30 cascine e nelle sedi delTouring Club. A Milano la superficie agricola uti-lizzata è pari a 2.910 ettari, su unasuperficie comunale complessiva di18.175 ettari. Le imprese agricolesono 117, circa 60 con terreni agrico-li in esercizio nel Comune di Milanoe una trentina sono parte del distret-to agricolo milanese. Tra mais, riso,latte, carne, ortaggi e fiori, la produ-

zione agricola milanese è stimabilein circa 10 milioni di euro l’anno. Tra gli interventi più recenti diPalazzo Mari-no per il recu-pero e la valo-rizzazione del-le cascine mila-nesi ricordia-mo l’assegna-zione delle pri-me due realtàstoriche messea bando dalComune: Mon-luè e San Ber-nardo, entram-be situate nelParco Agricolo

Sud, che potranno rinascere esviluppare nuove funzioni socio-culturali in occasione di Expo2015. E ancora, in un’ottica di promozio-ne delle imprese agricole del terri-torio, il primo grande farmers’ mar-ket a cielo aperto nella nuova piaz-za Castello pedonale che, nellasola giornata di domenica 4 mag-gio, è stato visitato da oltre cento-mila milanesi e turisti.

La mappa delle 30 cascine milanesiAgricoltura, storia, itinerari, prodotti e servizi

La Redazione

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L a luce tersa e tenue dell’imbru-nire ha accompagnato l’ingres-

so di Fabius Constable e dellaCeltic Harp Orchestra, nella Piazzad’Armi del maniero Visconteo. Il

silenzio è stato rotto dall’armoniasprigionata tra le corde di quindiciarpe celtiche e dalla voce potentedella soprano Donatella Bortoneche ha volato sublime sul pubblicodall’alto della finestra da cui la sto-rica cantante della Celtic HarpOrchestra si è affacciata intonando

“Noche en Granada”, pezzo com-posto da Constable ispirandosiall’Alhambra andaluso. Le note hanno volato con i pezzisuccessivi, tratti in parte dall’ulti-mo cd “Three Letters from theSun” e da “Three Letters to theMoon”: “Tango Atlantico”, com-posizione di F. Constable, incal-

zante ritmo latino-ispanico che havisto il Maestro esibirsi in unmagistrale assolo, “Pioggia nelPineto”, pezzo scritto da Fabius inoccasione di uno spettacolo tenutoassieme ad Arnoldo Foà, che riper-corre musicalmente il ritmo poeti-co, avvalendosi di modalità sonore

provenienti da un uso “a tuttotondo” dell’arpa, compreso l’echeg-giare della sua cassa armonica. Donatella Bortone si è espressadi nuovo in tutta la sua bravurainterpretando, in “The ElphinKnight”, la struggente voce diuna fanciulla innamorata del redegli elfi ed esibendosi in tre deipezzi tratti dal “repertorio dante-sco”, unico nel suo genere, del-l’orchestra: “Paolo e Francesca”,“Ulisse”, “La Porta”. Ecco“Requiem for a Mosquito”, l’alle-gra marcia funebre che Constableha pensato per le assidue compa-gne delle nostri estati, le zanzare,vittime non innocenti dellenostre “armi di distruzioni di

massa”, come ha spiegato, conironico aplomb, Fabius stessopresentando il brano, pezzo cheha gettato uno sprazzo di ironicaleggerezza tra le atmosfereincantate della serata che si vor-rebbe non finisse più. A concerto concluso, FabiusConstable stanco, ma carico del-l’energia di questa notte e di que-sto luogo, ha dichiarato: “Questaserata, questo castello, sono statiuna vera, spettacolare, sorpresaper me. A tratti ho avuto l’impressione diessere davvero in viaggio in unaltro mondo, molto lontano da quinel tempo. E sono felice che lanostra musica abbia potuto contri-

buire almeno un po’ alla rivaluta-zione di questo Castello, bellooltre ogni mia attesa. Parto per ilGiappone, dove mi aspetta unatournée densa d’appuntamenti,con le suggestioni di questa sera aCusago nel cuore”.

Grande successo di pubblico per il concerto di arpe celtiche chesi è tenuto lo scorso 4 maggio nella Piazza d’Armi del CastelloVisconteo di Cusago. L’evento, ideato dalla nostra collaboratri-ce Simona Borgatti ed organizzato da Rossella Bartolucciinsieme a Nateo Ruins, ha fatto giungere a Cusago più di 150persone per una notte dedicata ad un vero viaggio nel passato,

all’interno della magione che fu di Ludovico il Moro.

Cusago Concerto al Castello di Cusago

La [email protected]

Celtic Harp OrchestraN ata ufficialmente nel 2002, la Celtic Harp

Orchestra nasce e si esibisce dapprima nel cir-cuito dei festival di musica Folk e Celtica, suonandoin tutta Italia, oltre che in Grecia, Francia, Spagna,Svizzera, Germania, Inghilterra e Irlanda. Per viadell’unicità e dell’incredibile impatto sonoro del suoorganico, la sua formazione è stata immediatamenteapprezzata dal pubblico e dalla critica europea einternazionale (concerti anche in Giappone, Cina,India, Corea del Sud). La formazione attuale è, al completo, di circatrenta elementi, oltre alle arpe celtiche (predomi-nanti nel numero) vi si possono trovare violini,flauti, violoncello, percussioni, chitarra, contrab-basso, voce soprano e coro. Il repertorio propostoè vario e coinvolgente e va dal medioevo al Jazz,passando per l’immancabile tradizione celtica. Lemusiche sono sempre presentate in un rapportocon il pubblico diretto e divertente, una dellecaratteristiche che fanno della CHO un’orchestrasui generis.

Dai ritmi danzanti delle gighe irlandesi ai toni misti-ci delle cantate medioevali, dalla commovente liricadelle poesie antiche musicate ai vorticosi contrap-punti in stile barocco, gli spettacoli della Celtic HarpOrchestra sono una zona fuori dal tempo, un viaggionella storia e tra le storie, un luogo in cui gli spetta-tori si trovano davanti un mondo vibrante di centi-naia di corde d’arpa che cattura e rigenera. Al momento la Celtic Harp Orchestra si esibisce insituazioni concertistiche di grande suggestione,quali rocche, ville e castelli, ma anche cattedrali,conservatori e teatri di grande pregio. Tra i concer-ti più importanti ricordiamo: Auditorium diRoma, Parco della Musica, Trinity College diDublino, Teatro Carcano di Milano, Conservatoriodi Napoli, Vittoriale degli Italiani, Ospedale vitti-me della bomba H di Hiroshima (Giappone),Duomo di Milano (Concerto estivo e concerto uffi-ciale di Natale). La CHO ha ricevuto medaglia di rappresentanzadal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitanoe tra le collaborazioni annovera quelle con AndreaBocelli, Carlos Nunez, Cirque du Soleil, SyusyBlady, Arnoldo Foà, Elisa. Per saperne di più:www.celticharporchestra.com, www.constable.it.

Dall’offerta di prodotti della campagna a km zero alle attivitàsocio-culturali, ricreative ed educative rivolte ai milanesi e ai turi-sti, come i servizi di ospitalità e ristorazione, le iniziative didatticheper le scuole, le visite guidate: il Comune ha “mappato” per laprima volta le 30 cascine (comunali e non) del Distretto AgricoloMilanese: attraverso questi importanti presidi del territorio rurale diMilano, viene tracciato il percorso dell’agricoltura milanese oltreche culturale, turistico e storico, paesaggistico e ambientale. Unpatrimonio straordinario che al meglio porta i temi di Expo in città.

La [email protected]

8 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

L a tornata elettorale per il rin-novo del Parlamento europeo

del 25 maggio è stata utile ancheper il rinnovo di diverse Giuntecomunali, nel nostro hinterland.Chiamati alle urne i cittadini diCusago, Cesano Boscone, Gag-giano, Settimo Milanese e Trez-zano Sul Naviglio. Tre comuni(Cesano, Settimo e Trezzano) al disopra dei 15.000 abitanti e due(Cusago e Gaggiano) con elezionediretta del primo cittadino.

A Cusago, pur con una definitaflessione delle preferenze rispettol’elezione 2009 del primo mandato,è stato riconfermato sindacoDaniela Pallazzoli a capo della listacivica “La nostra Cusago” con 812preferenze (erano più di 1.000 nel2009), pari al 35,69% dei votanti.Distaccata Maria Giovanna Inver-nizzi, ferma al 29,58%.

I cittadini di Gaggiano, dopouna travagliata campagna elet-torale, hanno espresso con il42,9% delle preferenze fiducia aSergio Perfetti, candidato dellalista civica “Insieme perGaggiano”, che ha nettamentestaccato Gian Luca Bianchifermo al 32% evitando così ilballottaggio.

Cesano Boscone invece andrà alballottaggio con in testa AlfredoSimone Negri (47,8%), candidatodel Centrosinistra, in netto vantag-gio rispetto il candidato delCentrodestra Carmine Raimondofermo al 21,3% con la necessità ditentare il colpaccio nella roccaforterossa (il sindaco uscente VincendoD’Avanzo guida una giunta dicentrosinistra dal 2004) solo strin-gendo solide alleanze.

Ballottaggio evitato per un soffio aSettimo Milanese dove Sara San-tagostino, candidata del Centro-sinistra e vicesindaco uscente, l’haspuntata di pochissimo (50,1% deivotanti). Massimo Meregalli can-didato del Centro-destra si fermaal 22%.

Elezione SindaciLa Redazione

La [email protected]

(CONTINUA A PAGINA 9)

La lista vincente di Cusago

9Giugno 2014Muggiano

&dintorni

D ovevano essere le elezioni delpartito dei grillini, sono state

invece per molti un plebiscitoverso Matteo Renzi, a confermache gli Italiani preferiscono la

fiducia e la promessa di cambia-mento con un nuovo genere dipolitica, quello sì, ma senza fortiostilità e guerra antisistema.Anche nella nostra zona i risultatidelle urne sono in linea con i datinazionali. Abbiamo raccolto le percentualinei “nostri” Comuni, a Milano e

nella Zona 7 per i principali par-titi che si sono presentati. Milanosi distingue per una dato sotto lamedia (sia in tutta la città chenella sola Zona 7) del Movimento5 Stelle mentre supera la medianazionale per quanto riguarda ilPD (oltre 44%); Cusago, Cisliano,Gaggiano e Albairate riportano

percentuali a due cifre per laLega Nord, segno tangibile chein provincia il partito di Salviniha ancora delle roccaforti, men-tre Forza Italia cede la posizionedi secondo partito in moltiComuni. Il Partito Democratico vince ovun-que con risultati mai raggiuntinella nostra storia e solo con iltempo potremo capire se laSinistra sia stata premiata daltimore – in particolare dei cetimedi – del fenomeno dei grillini osia, veramente, una svolta nellapolitica Italiana.

Elezioni Europee 2014

Aut. San. 8267 del 24/10/2011

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La Redazione

Esce invece da un travagliatoperiodo di commissariamento ilComune di Trezzano sul Naviglio.Le urne hanno decretato che FabioBottero, candidato Centrosinistra,e Giuseppe Russomanno rispetti-vamente con il 36,8% e 23,1% dellepreferenze si giocheranno il tuttoper tutto nel turno di ballottaggio.Sulle elezioni cittadine ha certa-mente pesato la vicenda delle tan-genti che circa un anno fa, a segui-to di una vasta operazione dellaDIA, aveva decapitato la giunta dicentrodestra con otto arresti tra cuidue assessori e l’ex comandantedella Polizia Locale.

(SEGUE DA PAGINA 8) Cusago: i nomi dei consiglieriI risultati delle elezioni amministrative del 25 maggio hanno sancito la

vittoria della Lista civica “La nostra Cusago” guidata dal sindacoDaniela Pallazzoli, che inizia il suo secondo mandato. Siederanno inConsiglio, accanto al sindaco Daniela Pallazzoli, Ernesto Locatelli (giàvicesindaco e assessore con deleghe al Commercio, trasporti e sport delprimo mandato Pallazzoli) e Gianni Triulzi (già assessore con deleghealla Viabilità, all’edilizia privata e alla sicurezza). C’è posto anche perAdriana Vernazza, consulente nel settore medico e presidente della ProLoco, Alessandra Girola, già avvocato e difensore civico, IvanoCarsenzuola, agricoltore e imprenditore, Giovanna Soverino, impiegata egià attiva nella gestione dell’oratorio di Monzoro, Andrea Galbiati, excarabiniere, e Fabio Salvatori, ingegnere dell’automazione. Della lista“Tempo di dialogo per Cusago” entrano in Consiglio Maria GiovannaInvernizzi (candidato sindaco non eletto), che con il 29,6% dei voti haottenuto due seggi: sarà quindi affiancata da Gianmarco Reina, che haottenuto il maggior numero di preferenze. In rappresentanza delle liste“Tradizione e innovazione” (14,7%) e “Voglia di comunità” (13,1%)entrano rispettivamente in Consiglio Paola Gasparro e Francesco Sottile.“Sono contenta che i cittadini abbiano premiato la politica del fare, prefe-rendo una campagna elettorale dai toni rispettosi e pacati”, ha dichiaratoil sindaco Daniela Pallazzoli. Che conclude: “Ringrazio di cuore i cusa-ghesi e auguro buon lavoro a tutto il Consiglio comunale, auspicandol’inizio di una stagione di confronto su programmi, progetti e atti ammi-nistrativi, tralasciando l’attacco sterile e fine a se stesso.

La [email protected]

25 maggio 2014Elezioni per il

Parlamento Europeo

10 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

Praticamente questo tipo di tirocinioè effettuato ogni 3/5 mesi, per circa45 gg. Per quanto concerne lo “sti-pendio”: non esistono 13a e 14amensilità; non esistono ferie e malat-tia, tuttavia se manchi qualche gior-no, lo puoi recuperare. Il pagamen-to avviene il mese successivo il ter-mine del tirocinio e la paga è circauno stipendio base di un impiegatodella Provincia. Non sono pagaticontributi a fini pensionistici. Per quanto riguarda me invece lecose sono molto differenti, rientroin un progetto di Work Esperience,programma di cui fanno parte siala Provincia di Milano che la

Regione Lombardia. 22 h settima-nali con un contratto fino al 31dicembre 2014, il nostro “stipen-dio” è di 300 euro lordi mensili, dicui una parte è finanziata daRegione Lombardia (94 euro se seidi Milano, 110 euro circa se abiti inprovincia e di 130 euro circa seabiti in un’altra Provincia) e ilrimanente dalla Provincia diMilano. Per ottenere questo corri-spettivo, devo lavorare almenol’80% delle ore del mese; quindiogni mese devo fare i conti e stareattento a non sforare, altrimentinon sarò pagato. Ora, per chi ha svolto un lavoromanuale per 30 anni tra tubi e olio,vedersi catapultato in un mondo

totalmente diverso, interagire conavvocati e magistrati, risulta “stra-no” in un primo momento, ma dasubito abbiamo capito che conbuona volontà e aiuto da parte deicolleghi fissi, potevamo farcela ecosì è stato. Abbiamo voluto raccontare lanostra storia per rendere pubblichedue anomalie. La prima riguarda ilcomparto Giustizia, quella chedovrebbe essere la base di unaRepubblica democratica. A tutt’oggic’è una carenza strutturale di circa10.000 persone in tutta Italia, ormaida troppi anni non ci sono piùassunzioni e noi veniamo utilizzatiper sopperire temporaneamente aquesta permanente assenza dello

Stato. In alcune cancellerie i proces-si non sono celebrati in tempo, inquanto non vi è sufficiente persona-le per svolgere le normali attività.Alcune volte viene da pensare chegoverni passati e presenti, nonhanno voluto o non vogliono farfunzionare la macchina fondamen-tale della Democrazia. La seconda riguarda il ricatto chechi, come noi, deve subire pur dinon rimanere a casa, persone di40/50 anni e più, che pur di “farequalcosa” accettano loro malgradoquesto trattamento, per sentirsimagari dire... “chi te lo fa fare”.Molti, sono persone che hanno ini-ziato a lavorare a 12/13 anni, nonpossono accedere alla pensione,

sono vecchi per lavorare e, a quelliche lavorano con questo contratto,non vengono pagati i contributi. La cosa che fa più male in assolutoè che lo Stato, invece di tutelare eaiutare le persone in difficoltà, usamezzi meschini e moralmentescorretti per i propri fini; tanto èconsapevole che se non accetto io,ci sono migliaia di persone nellemie/nostre condizioni. Oramai la meta del posto fisso nonc’è più, allora bisogna essere men-talmente in grado di accettare lesfide che ci vengono proposte, perpoter affrontare una vita dignitosae adempiere così al primo articolodella Costituzione.

Michele

(SEGUE DALLA PRIMA PAGINA)

L a primavera non è stata dellemigliori e ci ritroveremo a

subire o meglio la nostra pelle siritroverà a subire un trauma pas-sando dalle maniche lunghe allemaniche corte, con vestiti chelasciano che i raggi del sole inve-stano la pelle, il tutto senza che cisia quella gradualità solita che per-mette alla pelle di abituarsi airaggi solari producendo più mela-nina. Questa situazione rende ne-cessario più che mai e più deglialtri anni proteggersi con opportu-ni ed adeguati filtri solari, racco-mandazione che ormai si leggonosu moltissimi giornali. Quante persone seguiranno i con-sigli degli esperti? Quanti conosco-no veramente il prodotto che met-tono sulla loro pelle ma, soprattut-to, su quella dei loro bambini?Quanti sanno cosa indica il nume-ro del Fattore di Protezione Solare(SPF)? Vediamo di spiegare inmodo chiaro innanzi tutto comescegliere il fattore di protezione.Faccio un esempio semplice: unapersona di fototipo 3 (pelle chiara,occhi scuri, capelli castani) si scottadopo trenta minuti di esposizioneal sole. Se applica prima dell’espo-

sizione, una crema con SPF 6 vorràdire che potrà rimanere esposta alsole 30 minuti X 6 e cioè 180 minu-ti prima di scottarsi, ne deduciamoche l’SPF non è un numero assolu-to, ma dipende dal fototipo. Im-portantissima è quindi la scelta delprodotto che si vuole applicaresulla propria pelle per non arreca-re più danni che benefici. Rac-comando di leggere bene sempre leetichette. Spesso quando si vuolscegliere un prodotto naturale, ci siscontra con una realtà che di natu-rale ha ben poco. Molte persone pensano che l’usodi prodotti solari a base di filtrichimici neutralizzi completamen-te i rischi del sole. In realtà i filtrisono molecole che assorbonol’energia del sole e la impieganoper trasformarsi chimicamente. Sesi pensa che queste trasformazioniavvengono a contatto con la pellee che queste sostanze instabilivengono assorbite parzialmentedalla pelle, bisogna stare accortialla formulazione. Diversi studi dermatologici stannovalutando che cosa sia più nocivoper la pelle se i filtri chimici o ilsole. La legge che disciplina la pro-duzione di cosmetici impone cheun prodotto per essere definitosolare debba contenere filtri solariappartenenti ad un apposito elen-

co, nel quale compaiono quasiesclusivamente filtri chimici. Inpratica tutti i filtri solari contengo-no il Biossido di Titanio, ma èmeglio evitarlo.

Da alcuni anni si è affermato l’usodel biossido di titanio come filtrofisico, un ottimo protettivo inerte equindi non presenta i rischi legatiall’instabilità dei filtri chimici. Ilsuo difetto è di lasciare una patinabianca sulla pelle. Per evitare que-st’antiestetico residuo si utilizza unbiossido di titanio sempre più fineche è quasi trasparente. Il problemaè che si è arrivati all’uso di particel-le sempre più piccole (le nano par-ticelle) che sono in grado di essereassorbite dalla pelle facendo entra-re in circolo il biossido di titanio. Nella nuova legge sulla prepara-zione dei cosmetici ora c’è un capi-

tolo che disciplina l’utilizzo dellenano particelle con l’obbligo dievidenziare in etichetta la loro pre-senza perché ritenute potenzial-mente pericolose. Filtro solare usato da chi prediligeprodotti naturali è l’idrossiapatite.Un minerale naturale presentenelle ossa (ne costituisce il 90%) eche contribuisce ad aumentare inmodo consistente il fattore di pro-tezione solare, senza lasciare la pa-tina bianca. L’idrossiapatite pro-tegge efficacemente dai raggi sola-ri con i metodi fisici della riflessio-ne e della rifrazione, mentre l’as-sorbimento chimico intervienesolo sulla piccola quantità cheeventualmente non fosse bloccatacon i primi due sistemi. L’idrossiapatite protegge la pelledalle sostanze chimiche con cuiviene a contatto, dando un’efficaceprotezione anche per l’inquina-mento, è inoltre un ottimo re mine-ralizzante e un buon anti rughe (èun minerale composto da fosfatoacido di calcio, magnesio, manga-nese e zinco). La sua struttura èformata da cristalli esagonali. Ricordo che l’applicazione dellaprotezione solare non è efficace dasubito, ma deve trascorrere alme-no mezz’ora, per cui il consiglio èdi applicarla prima di andare in

spiaggia, rinnovare le applicazio-ni, soprattutto dopo i bagni e dinon esporsi nelle ore centrali dellagiornata. Vorrei infine rilevare che, in ognicaso, anche se potrebbe non sem-brare importante, è sempre megliofarsi consigliare dal proprio far-macista o da persone qualificate.Al prossimo numero.

Siamo alle soglie dell’estate, stagione amata perché porta consé aria di vacanze e tanto sole. Il sole, fonte di vita dai tempi piùantichi tanto da essere considerato una divinità, oggi invece èritenuto da molti la causa di gravi problemi, dall’invecchiamentoprecoce della pelle, alle formazioni di tumori, il melanoma in par-ticolare. La nostra esperta ci insegna come fare a proteggerci

anche... dalle stesse protezioni solari.Dott.ssa Roberta [email protected]

Biossido di titanio: no grazieL’Angolo dello “Speziee”

P e r l a t u ap u b b l i c i t à

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te l e fona a l333.2152427e un nostroi n c a r i c a t o vi contatterà

Nanoparticelle di Biossido di Titanio (Google)

Superstrada: M5S in visita sul territorio

U na delegazione di esponenti politici del Movimento 5Stelle, nonostante la pioggia incessante di domenica 27

aprile, ha visitato il territorio presso l’alzaia del Naviglio inlocalità Mulini di Albairate, proprio nel punto in cuidovrebbe passare il collegamento con Malpensa. I deputatiMassimo De Rosa e Paola Carinelli, il consigliere regionaleLombardo Stefano Buffagni, con gli allora candidati al par-lamento europeo ed al senatore Vito Crimi, sono rimasticolpiti dalla bellezza dei luoghi su quali passerà la super-strada ed esterrefatti nel conoscere dettagliatamente daAgnese Guerreschi del Comitato No Tangenziale, il proget-

to attualmente sui tavoli regionali ritenuto impattante edevastante. La posizione del Movimento è quella del buon sensohanno, infatti, dichiarato che i problemi della viabilità nelnostro territorio devono essere risolti tenendo conto del ter-ritorio delle sue ineguagliabili risorse, della condizione eco-nomica della nazione, del futuro che ci attende. Insommal’uomo e l’ambiente devono essere al centro di ogni cosa,tutto il resto dovrà essere progettato e realizzato in pienasimbiosi con la natura e con la migliore qualità della vita.Hanno promesso inoltre che la questione sarà portata inParlamento oltre a chiedere l’accesso agli atti in regione peravere in mano la documentazione di tutto l’iter. La delegazione ha lasciato il Naviglio per una visita in AulaConsigliare dove è stata ricevuta dal sindaco LuigiTarantola e da alcuni esponenti della maggioranza in cari-ca. Il sindaco uscente Tarantola, da sempre contrario al pro-

getto così concepito, ha ragguagliato la delega-zione sullo stato dell’arte dell’infrastruttura e haespresso parole di apprezzamento per l’impegnodimostrato dai 5 Stelle nel voler prendersi curadella questione e nella difesa del territorio.

Autovelox: 64mila multeL o scorso 10 marzo sono stati attivati sette

nuovi autovelox per la misurazione elettro-nica della velocità. Le postazioni erano stateindividuate con decreto del Prefetto nelle stradeurbane a scorrimento. In quattro di queste il limi-te è di 70 km/h: via Parri (direzione periferia),via Palmanova (direzione periferia), cavalcaviadel Ghisallo (direzione centro) e via Fermi (dire-zione periferia) e in 3 è di 50 km/h: vialeFamagosta (direzione piazza Maggi), via deiMissaglia (direzione periferia), via della ChiesaRossa (direzione centro). L’analisi dei tabulati e il riscontro delle imma-gini scattate dagli autovelox mostrano alcuneautomobili che hanno superato addirittura la

velocità dei 180-190 chilometri orari, in particolare sulcavalcavia del Ghisallo. Tra coloro che hanno superato ilimiti, la velocità media è di 85 chilometri orari dove illimite è di 70 e di 65 chilometri orari dove il limite è di50. Mediamente il 59% degli automobilisti che supera illimite lo fa entro i 10 km/h; il 40% tra gli 11 e i 40 km/hma vi è anche un 1% che supera nettamente i limitiimposti. “Sono davvero impressionanti sia il numero delle violazio-ni al limite di velocità su queste strade urbane sia alcunipicchi che abbiamo riscontrato nei primi giorni. Come pre-vedibile, abbiamo già rilevato una tendenziale flessione del20-30% delle infrazioni, ma certo è necessaria una maggio-re attenzione alla sicurezza della strada da parte degli auto-mobilisti perché i limiti vengono troppo spesso superati”,dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Coesionesociale, Polizia locale. Un’analisi dettagliata della Polizia locale, nella settimanadal 16 al 22 marzo evidenzia che le sanzioni effettuate sonostate 64.205, con una media giornaliera di 9.172 multe. I datiriguardano la seconda settimana di attivazione delle appa-recchiature, dopo che tutti gli autovelox sono stati taratiperfettamente per mettere a fuoco le targhe dei veicoli chehanno superato i limiti di velocità consentiti. Ricordiamo,infatti, che gli scatti degli autovelox devono essere visiona-ti uno a uno per verificare che la targa sia correttamentevisibile e che la vettura non appartenga a Forze dell’ordine,veicoli di soccorso, Vigili del Fuoco o altra categoria esen-tata dal rispetto dei limiti. Come già sottolineato, nelle settimane successive, da unprimo controllo, vi è un progressivo contenimento delleinfrazioni tra il 20 e il 30%. Le maggiori infrazioni ai limitiriguardano il cavalcavia del Ghisallo con 30.448 multe(4.349 al giorno); quindi via Fermi 10.182 (1.454 al giorno);viale Palmanova 7.381 (1.054 al giorno); viale Famagosta5.121 (732 al giorno): via dei Missaglia 4.179 (597 al giorno);via Parri 3.911 (559 al giorno); via Chiesa Rossa 2.983 (426al giorno). Tutti gli autovelox sono segnalati da regolari cartelli strada-li che in alcuni casi sono stati raddoppiati e, per sessantagiorni, dai pannelli a messaggio variabile.La delegazione in visita

11Giugno 2014Muggiano

&dintorni

O vvero fare fotografie per usci-re dall’emarginazione. Il Co-

mune di Milano e l’AssociazioneTerza Settimana, in collaborazionecon SGP Stefano Guindani Photoed Echo Photo Agency, hanno pro-gettato e realizzato un concorsofotografico dedicato ai senza fissadimora. L’iniziativa, partita lo scorsomarzo, ha offerto a tredici adulti indifficoltà la possibilità di parteci-pare ad un corso di formazioneprofessionale per apprendere latecniche fotografiche di base. Oltrealle lezioni in aula, realizzate inuno spazio messo a disposizionedalla Fondazione Mike Bongiorno,gli aspiranti fotografi sperimenta-no sul campo, guidati da fotogior-nalisti professionisti, quanto impa-rato in teoria. L’iniziativa prevedeper i partecipanti anche un concor-so finale per vincere una borsalavoro di sei mesi (rinnovabili)presso l’agenzia fotografica SGPStefano Guindani Photo. “Ri-Scatti” è una iniziativa nuova,nata con la doppia finalità di favo-rire da un lato l’inclusione socialedi chi si trova in temporanea diffi-coltà, dall’altro di sensibilizzare lacittà al tema della povertà raccon-tata, in questo caso attraverso gliscatti di persone senza fissa dimo-ra. Le fotografie realizzate saran-no, infatti, oggetto di una mostrain programma al PAC - Padiglionedi Arte Contemporanea di Milanodal 19 gennaio 2015 e sponsorizza-ta da Tod’s. “Questo concorso – ha dichiaratol’assessore Majorino – è una stra-ordinaria occasione per questepersone e per questa città. Milano,che non è certamente una cittàinsensibile al problema dei senzafissa dimora e che in più occasioniha dimostrato di essere una comu-

nità solidale con chi si trova in dif-ficoltà, potrà trovare nella mostrarealizzata con le fotografie deisenzatetto immagini inedite dellapropria vita e dei suoi protagoni-sti, anche quelli che spesso resta-no invisibili. A quest’aspetto dicontesto si aggiunge anche il realevalore di quest’iniziativa che rap-presenta un’occasione di concretainclusione sociale e coinvolgimen-to di persone temporaneamente instato di difficoltà ed emarginazio-ne in percorsi di reinserimentosociale e lavorativo e appunto di‘riscatto’”. “Siamo felici – ha dichiarato l’as-sessore Del Corno – di ospitare alPAC, uno degli spazi espositivipiù prestigiosi di Milano, le foto-grafie realizzate da persone chehanno trovato un modo specialeper raccontare non solo la loroesistenza, ma anche un pezzo,quello meno visibile, di vitanostra città. Una mostra che èanche un simbolo del connubiofelice tra conoscenza e riscattoche ha rappresentato sempre,dall’inizio dei tempi, il motoredell’evoluzione dei popoli e laspinta propulsiva al cambiamen-to nella storia personale di cia-scuno di noi. Un connubio che haspesso trovato negli spazi dell’ar-te il luogo ideale per sprigionaretutta la propria energia, dandosostanza a ciò che si chiama cul-tura”.“L’associazione Terza Settimanache si occupa a Milano e a Torinodi adulti in difficoltà – ha spiegatoFederica Balestrieri – ha volutoattraverso questo progetto metterea fuoco le nuove forme di margi-nalità. I senza fissa dimora oggisono ancora più invisibili di untempo. In minima parte vivono inquei cartoni che oramai siamo abi-tuati a vedere e davanti ai qualipassiamo frettolosamente ognigiorno quando camminiamo per levie delle nostre città. La maggio-

ranza di loro si confonde tra di noi,ci sta accanto sull’autobus, perstrada, in biblioteca. Indossa abitipuliti e stirati, non chiede l’elemo-sina, spesso nasconde ai suoi inter-locutori la propria situazione.L’esperienza dei Social Market ciha insegnato che la scivolata tral’improvvisa perdita del lavoro ela strada è velocissima. E proprioservizi come il social market sonosorti per evitare questa caduta achi da poco si ritrova in condizio-ne di povertà”.

Il concorso.RI-SCATTI è statoideato e promossodall’AssociazioneTerza Settimana –attiva a Torino ed aMilano con una retedi Social Market – incollaborazione conl’assessorato allePolitiche Sociali delComune di Milanoe l’agenzia fotogra-fica SGP di StefanoGuindani. I partecipanti sonostati selezionati dalCentro Aiuto Sta-zione Centrale delComune (il Casc divia Ferrante Aporti3, angolo vialeBrianza, punto di

riferimento per i servizi per i sen-zatetto) sono tredici persone chenon hanno una dimora fissa.Adulti in difficoltà che vivono daanni in strada, fuori e dentro daidormitori. I tredici candidati hanno iniziatoil corso di fotografia il 10 marzoscorso presso una struttura dellaFondazione Mike Buongiorno.Docenti del corso i fotogiornalistiGianmarco Maraviglia ed AldoSoligno di Echo Photo Agency,partner di SGP Italia.

A tutti è stato chiesto di racconta-re attraverso la fotografia la lorovita: dove trascorrono la giornata,cosa fanno, dove dormono, comesi procurano i vestiti, dove silavano, chi sono i loro “compagnidi viaggio”. Ma anche i lorosogni, le loro aspettative, la lorovoglia di riscatto. La giuria selezionerà il percorsofotografico migliore, visionandoventicinque fotografie per ciascu-no di loro. Verranno valutatianche l’impegno e la partecipazio-ne al corso. Il vincitore unico delconcorso lavorerà a Milano, per seimesi rinnovabili fino ad un anno,come assistente fotografo pressol’agenzia SGP Stefano GuindaniPhoto con una borsa lavoro.

I candidati.Due donne e undici uomini in etàcompresa tra i 25 e i 70 anni.Vivono tra la strada e i dormito-ri, prevalentemente a Milano.Diverse le nazionalità: sei italiani,due marocchini, un senegalese,un tunisino, un argentino, un bra-siliano, un egiziano. Due sonolaureati, uno faceva il cuoco, unaltro il portinaio, uno dirigeva unpunto vendita di mobili poi c’èchi ha lavorato come cameriere,chi come collaboratrice domesti-ca. Da tempo vivono la condizio-ne di essere senza fissa dimora esenza lavoro.

Uscire dall’emarginazionecon “Ri-Scatti”

Dipinto di senza fissa dimora (Google)

La [email protected]

La Redazione

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OSSERVIAMO

le LUCCIOLEnel PARCO DEL CENTENARIO

e le stelle con i telescopi del G.A.T.

Venerdì 13 Giugno alle ore 21.00CON PRESENTAZIONE SLIDES

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Mostra di Nicola Rizzo S abato 10 maggio 2014 alle ore 16, presso lo Spazio

Permanente Arte di Seveso, è stata presentata lamostra personale del Pittore Nicola Rizzo. L’eventoproseguirà fino a sabato 7 giugno 2014. La mostra èstata presentata dal presidente dell’AssociazioneCulturale Amici del Quadrato di Milano GennaroMontanaro congiuntamentea Attilio Colombo esperto estudioso d’arte e, alla presen-za di ospiti d’onore, simpa-tizzanti e conoscitori delmondo dell’arte. Nicola Rizzo ha presentato inquesta sua mostra personalecirca 50 opere nelle qualiognuna una di esse descrivenei più minimi particolari iruderi e le vecchie mura delpassato che descrive attra-verso una manipolazione dimateriali per arrivare ad unaespressione materica con laquale riporta alla luce visio-ne di vecchi mattoni avvoltida glicini in piena fioritura o di statue di monumen-ti storici. L’opera di gattini che giocano e che fannole fusa al loro compagno cane pastore che accetta conpiacere le attenzioni a lui rivolte, il tutto dipinto condolci cromie e sapiente interpretazione. I paesaggi campestri striati di colori fiammeggianti,la Milano con il suo Duomo e la Metro questi dipin-

ti sono molto dettagliati nei particolari, i canali d’ac-qua, le marine, le nature morte con i suoi girasolicangianti risplendono di colore proprio e vecchipaesi arroccati su saldi rupe di rocce sono impressinelle tele con estrema maestria, deliziose scene rura-li riportano alla memoria ricordi di un tempo passa-to e rivissuto sempre con molta nostalgia. La tavolozza di Nicola Rizzo è ricca di colori sgar-gianti e pigmenti puri che l’artista mette in sintonia

giusta attraverso una grandecapacità di mescolanza dellamateria e principalmente deldisegno che messi insiemetutti questi elementi gli per-mettono di arrivare alle sueinterpretazioni di sostanzialeimportanza. Le sue operedestano vivo interesse per laspontaneità di espressionecariche di valori e sentimentitali che conservano il grandespirito raccontato attraversoun proprio linguaggio. La giornata è stata molto pia-cevole ed intensa di interven-ti culturali e alle varie do-mande esposte all’artista egli

ha sempre risposto con capacità e sapienza. Al termi-ne è stato offerto un sontuoso rinfresco e si è conclu-sa con grande soddisfazione e allegria tra tutti i pre-senti del pubblico intervenuto, che hanno potutoammirare delle pregevoli opere d’arte.

Articolo a cura di Gennaro Montanaro

12 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

Mostra “Idea del Cavaliere”

di Marino MariniD opo il successo dell’iniziativa che ha

riportato alla luce, a cinquant’anni didistanza e a seguito di un accurato restauro,il gruppo scultoreo dei Sette Savi di FaustoMelotti, la Porta di Milano dell’Aeroportodi Milano Malpensa è ora pronta a ospitareun altro capolavoro dell’arte del XX secolo.“Idea del Cavaliere”, realizzata nel 1955 daMarino Marini (1901-1980), scultura tra lepiù note e apprezzate del maestro toscanoconservata al Museo del Novecento diMilano, accoglierà fino al 31agosto 2014 i viaggiatori cheattraverseranno la “Porta diMilano”, collocata nello scalotra l’ingresso del Terminal prin-cipale e la stazione ferroviariache conduce in città. La mostra,curata dal Museo del Nove-cento di Milano e promossa dalComune di Milano e da SEA -Aeroporti di Milano, segnaanche l’inizio di una collabora-zione pluriennale tra l’istituzio-ne milanese e il gestore degliscali aeroportuali di Milano.Sarà una Commissione pariteti-ca a individuare le opere daesporre e il luogo di esposizio-ne nel terminal, parte di un pro-gramma di iniziative espositive per i pas-seggeri in arrivo o in partenza dall’aeropor-to di Milano Malpensa.

“Prosegue con un’altra opera caratterizzatada un forte potere iconico l’esperienza dicontaminazione tra arte contemporanea espazi pubblici della città, iniziata con l’espo-sizione dei Sette Savi di Melotti – ha dichia-rato l’assessore alla Cultura Filippo DelCorno –. Un esperimento che avrà un gran-de successo anche per il forte valore simbo-lico della mostra, che accoglie i passeggeriprovenienti da tutto il mondo con il voltopiù bello della città, offrendo l’opportunitàdi scoprire, appena sbarcati dall’aereo, unastraordinaria città d’arte e cultura. L’operaresterà esposta tutta l’estate, ‘incontrando’anche i passeggeri in transito e invitandolicosì, discretamente e indirettamente, a trat-tenersi a Milano per scoprirla meglio. Uninvito che sarà rinnovato nei prossimi mesi,e dunque anche durante il semestre di Expo2015, con nuove opere e diversi artisti dellepreziose collezioni civiche d’arte”.

Realizzata da Marino Marini nel 1955, lascultura Idea del Cavaliere fa parte di uncomplesso di cinque diverse opere dedicateal medesimo soggetto. La rappresentazionedel binomio cavallo/cavaliere interpreta uninteresse costante nella produzione diMarini. A partire dalla prima elaborazione,del 1935, l’artista tornò più volte sul temadando vita, nel corso degli anni, ad una ser-rata sequenza di sculture e pitture. Natacome indagine antiretorica intorno alla vita-lità della millenaria tradizione monumenta-le della figura a cavallo, la serie s’imponenel quadro della storia della scultura italia-

na del Novecento quale ragionamento strut-turale sulle forme della scultura. Inter-pre-tata dalla critica per lo più in chiave esisten-

ziale, insistendo sull’ipotesi diun indurimento della composi-zione seguito all’esperienza tra-gica della guerra, l’opera si col-loca entro un dialogo stringentecon la contemporaneità. Come ebbe modo di sottolinearelo stesso Marino Marini nel1958, “quando si consideranol’una dopo l’altra le mie statueequestri di questi ultimi dodicianni, si osserva ogni volta che ilcavaliere è incapace di domareil cavallo e che la bestia, nellasua angoscia sempre più selvag-gia, diventa più rigida, invece diimpennarsi. Credo proprio sulserio che stiamo andando versola fine di un mondo. La Porta di Milano è un’operaarchitettonica che rappresenta

la “dodicesima porta” di accesso alla città,realizzata dagli architetti Pierluigi Nicolin,Sonia Calzoni – che hanno firmato anchel’allestimento della mostra – GiuseppeMarinoni, Giuliana Di Gregorio, vincitoridel concorso internazionale, promosso daSEA Aeroporti di Milano nel giugno 2009,con un progetto selezionato tra gli oltre 90provenienti da tutto il mondo.

Screening gratuiti nelle

farmacie comunaliÈ stata presentata il 15 maggio a Palazzo

Marino la campagna “I Lions per la pre-venzione” promossa dai Lions, in collabora-zione con l’Assessorato alle Politiche Socialie Cultura della Salute del Comune diMilano, che prevede la possibilità per i citta-dini di sottoporsi a screening gratuiti per ilcontrollo di vista, udito, respiro e osteopo-rosi, presso alcune farmacie Lloyds Co-munali milanesi. Resa possibile grazie allacollaborazione del Comune di Milano, dellefarmacie Lloyds Comunali, di alcuni ospe-dali, aziende e associazioni, questa iniziati-va, giunta alla seconda edizione, ha comeobiettivo quello di sensibilizzare la popola-zione in merito all’importanza della preven-zione, consentendo anche a chi non ne ha lapossibilità, per vari motivi, di sottoporsiperiodicamente a screening sanitari e dipoterlo fare gratuitamente. “Il Comune di Milano”, ha dichiaratoPierfrancesco Majorino, Assessore allePolitiche Sociali e Cultura della Salute, “harinnovato la propria partecipazione a que-sta campagna, perché permette a personeche hanno meno possibilità di poter usu-fruire di interventi di prevenzione per lasalute gratuiti e di qualità. Per questo citeniamo ogni anno a ricordare ai cittadinil’importanza di cogliere quest’occasione,invitandoli a sottoporsi agli screening sani-tari gratuiti che si svolgono sul territorio”. “Per i Lions la prevenzione sanitaria è untema di fondamentale importanza, chevede la necessità di mettere a disposizionedi tutti i cittadini unservizio di screeninggratuito facilmente ac-cessibile”, ha dichiara-to Franco Carletti, PastGovernatore Lions,Presidente del Comita-to Distrettuale Preven-zione Sanitaria - LionsDay 2014. “Nelle precedenti edi-zioni, in alcuni casi èstato possibile indivi-duare, grazie agliscreening, alcune pato-logie importanti, nonancora sintomatiche, erimandare il pazienteal proprio medico cu-rante e agli specialistiper ulteriori approfon-dimenti”. Gli screening, iniziati il3 maggio, proseguiran-no fino al 2 luglio. Percomprendere quantosia importante control-lare periodicamente ilproprio stato di salute,basta considerare alcu-ni fattori: il glaucoma èuna malattia spessoasintomatica che, senon diagnosticata intempo, può portare alla

cecità; in Italia il 13,7% dei soggetti over 60(pari circa a 1.600.000 persone) ha qualchedifficoltà nel sentire, con conseguentelimitazione alla partecipazione della vitadi tutti i giorni; l’inquinamento atmosferi-co e il fumo favoriscono la comparsa direazioni infiammatorie delle vie aeree che,se trascurate, possono portare all’ossige-no-dipendenza, ossia la necessità di respi-rare un supplemento d’ossigeno persopravvivere. Le persone che soffrono di questa patologiain Italia sono 70.000; nella maggior parte deicasi, l’osteoporosi non dà alcun segnale pre-monitore, e si manifesta improvvisamentecon una delle tipiche fratture “da fragilitàossea”. Valutare la propensione individualeall’osteoporosi, sottoponendosi ad unamisurazione periodica della propria “densi-tà minerale ossea”, può ridurre significati-vamente i rischi di fratture. Si ringraziano tutti coloro che hanno resopossibile questa iniziativa: l’Ospedale SanPaolo di Milano, équipe del professorLuca Rossetti - Direttore della ClinicaUniversitaria Oftalmologica; il dottorClemente Caminaghi, Presidente dell’As-sociazione A.M.O.R. - Associazione Ma-lati in Ossigeno Ventiloterapia e Riabi-litazione; il dottor Pasquale Berardinelli,Pneumologo; la dottoressa Anna Cattaniadella Croce Rossa Italiana di Bresso; ildottor Sergio Raffaele - Presidentedell’Associazione Amici del Diabeticodell’Ospedale Fatebenefratelli di Mila-no; il dottor Gianmaria Bossi, Otorino-laringoiatra e la Farmacia De Carli diSesto San Giovanni, la Soc. FrastemaOphthalmics. Per garantire al servizio una certa continui-tà ed evitare code di attesa, le persone inte-ressate sono pregate di prenotarsi diretta-mente o telefonicamente presso la farmaciaLloyds Comunale dove ha sede lo screeninggratuito. Il calendario con le date di ogniscreening e gli indirizzi delle farmacie sonoconsultabili sui siti www.farmaciapertutti.ite www.epn.lloydsfarmacia.it.

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IDEA DEL CAVALIERE di MARINO MARINI

Aeroporto di Milano Malpensa Porta di Milano (Terminal 1) 15 maggio - 31 agosto 2014

Orari: tutti i giorni dalle ore 10 alle 22 Ingresso libero

13Giugno 2014Muggiano

&dintorni

Consumo suolo“N on è più possibile consumare un

solo metro quadrato di terra agrico-la anzi, semmai quel metro quadrato vaaggiunto: si tratta di un principio fonda-mentale che va stabilito nelle normative sul-l’uso del suolo nel nostro Paese”. Lo hadichiarato la vicesindaco e assessoreall’Urbanistica con delega all’AgricolturaAda Lucia De Cesaris, intervenendo a FieraMilano City all’assemblea della Coldiretti“L’agricoltura di chi ama l’Italia”. ”Milano, seconda città agricola d’Italia – haproseguito la vicesindaco – è l’esempio diun Comune che pone al centro l’agricoltura,attraverso il recupero delle aree agricole, lavalorizzazione delle cascine, la sottoscrizio-ne dei contratti insieme agli agricoltori, unaregolamentazione dei mercati agricoli. Noici siamo”.

Tra gli interventi più recenti di PalazzoMarino a sostegno dell’agricoltura ricordia-mo l’assegnazione delle prime due cascinemesse a bando dal Comune, Monluè e SanBernardo, e le altre che fra breve lo saranno,che potranno rinascere e sviluppare nuoveattività agricole e funzioni socio-culturali. Eancora, in un’ottica di promozione delleimprese agricole del territorio, la primamappa delle cascine e il grande farmers’ mar-ket a cielo aperto nella nuova piazzaCastello pedonale che, nella sola giornata didomenica 4 maggio, è stato visitato da oltrecentomila milanesi e turisti.

Nuova collocazioneper la fiera di

SinigalliaN uova vita e nuova collocazione per la

fiera di Sinigallia. Sono state approva-re dalla Giunta le linee guida per la nascita,in via sperimentale, dei due nuovi mercatisettimanali scoperti in Ripa di Porta Tici-nese e Mario Pagano, volti a garantire lacontinuità commerciale degli operatori e laprosecuzione della storica fiera. “Con questo provvedimento vogliamo darenuovo slancio ad una fiera storica per la cittàche dopo anni di collocazioni inadeguatetrova oggi una nuova posizione, al centro didue quartieri commercialmente appetibili”.Così l’Assessore al Commercio, Attività pro-duttive Franco D’Alfonso che ha aggiunto:“Grazie a questa soluzione gli operatoripotranno scegliere l’ubicazione più in sinto-nia con la propria vocazione merceologica eorganizzativa, in due nuove sedi idonee agarantire la giusta visibilità ”. Il provvedimento nasce della volontà del-l’Amministrazione di trovare una colloca-

zione idonea ai circa 150 operatori che adoggi svolgono la propria attività in condizio-ni svantaggiate all’interno dell’ex scaloFerroviario di Porta Genova. L’area, sia per-ché di proprietà di Ferrovie dello Stato chene rivendica la disponibilità sia per mancan-za di servizi e infrastrutture adeguate, nonrisulta, infatti, più idonea ad ospitare lo svol-gimento della Fiera nel rispetto del decoro edella sicurezza degli operatori e del pubbli-co. In quest’ottica sono stati individuati, conl’approvazione dei Consigli di Zona 6 e 7,due nuovi mercati sperimentali. Il primo, denominato “Mercato di Ripa diporta Ticinese” collocato tra via Barsanti avia Paoli nella giornata di sabato e compo-sto da circa 100 banchi senza automezzo allespalle con una spiccata vocazione non ali-mentare, potrà ospitare all’incirca 100 ope-ratori dell’attuale fiera di Sinigallia. Il secondo, “Mercato di Mario Pagano”, insi-sterà la domenica sull’area del parcheggioMM1 di via Mario Pagano e prevede la pre-senza di circa 100 banchi con automezzo allespalle di cui circa 50 provenienti da Sinigallia. La novità assoluta in questo mercato cheavrà una composizione mista (alimentare enon) è costituita dalla previsione di 20postazioni (comprese tra le 100 totali) chesaranno messe a disposizione della Zona 7per attività temporanee di commercio suarea pubblica. Per garantire la ricollocazio-ne di tutti gli operatori dell’attuale mercatodi Sinigallia, in regola con il pagamento delcanone di occupazione suolo pubblico, saràpredisposto uno specifico bando riservatoagli stessi operatori per l’assegnazione dellepostazioni nei due nuovi mercati. Entro finemaggio è prevista la pubblicazione delbando mentre le presentazione delle do-mande dovrà avvenire entro fine giugnoper poter procedere alle assegnazioni entrola fine di luglio 2014.

Nuovo contrassegnoparcheggio disabili

D iventerà obbligatorio dal 15 settembre2015 e sostituirà l’attuale contrassegno

arancione. Il nuovo contrassegno è statointrodotto con decreto del Presidente dellaRepubblica n. 151 del 30 luglio 2012, pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale 203 del 31 ago-sto 2012 ed è conforme al “contrassegnounificato disabili europeo” (CUDE).

Il nuovo contrassegno sarà quindi validoanche negli altri 27 paesi aderenti all’UE,senza rischiare di subire multe o altri disagiper il mancato riconoscimento del docu-mento rilasciato dall’autorità italiana. Irequisiti previsti per il rilascio del nuovocontrassegno restano principalmente glistessi; allo stesso modo anche le condizionidel suo utilizzo.

Milano: nuovo spazioper i giovani

L’ Informagiovani di via Dogana 2 (MMDuomo; tram: 3, 12, 14, 16, 24, 27;

bus: 54) si rinnova grazie a una sperimen-tazione unica in Italia: un luogo pubblicogestito direttamente dagli studenti.Aperto anche di sera, di notte e nei wee-kend, è la prima aula studio, in pieno cen-tro, fruibile anche come luogo d’incontriculturali, riunioni ed eventi promossi daigiovani della città. Saranno direttamente gli studenti a gestire lospazio, dopo l’orario di chiusura dei servizidell’Informagiovani (dal lunedì al venerdì alle18), e, in questa prima fase sperimentale, peralmeno quattro sere a settimana lo spazio siaprirà ad associazioni, gruppi informali osemplicemente singoli che vogliono propor-re un’iniziativa o utilizzare uno spazio condi-viso. Per conoscere le attività serali, notturnee nei weekend, o per prenotare l’utilizzodello spazio, è possibile inviare una mailall’indirizzo [email protected]. Durante le ore di apertura degli sportellicontinueranno a essere attivi i servizi piùclassici dell’Informagiovani (lavoro, studio,mobilità internazionale, volontariato), masoprattutto ci saranno novità, come lo sha-ring point, un’area libreria e studio, una pic-cola ciclofficina, lo sportello Arte di strada,Wifi gratuito, un murales (firmato Pao),

tavoli e divani dove studiare, incontrarsi eprogettare la città del presente. L’inaugurazione prevede un programmadi quattro giornate (e serate) che parleran-no di casa, mobilità internazionale, lavoroe condivisione con incontri, workshop, ser-vizi e idee.

Open Wi-fiD uecentomila utenti, 370 aree di connes-

sione outdoor e indoor. Due milionid’accessi in due anni. Questi i numeri diOpenWi-fiMilano, la rete di connessione gra-tuita del Comune di Milano, attiva dal 2012.Su 370 aree collegate con OpenWi-fiMilano,circa 300 sono le postazioni all’aperto diffu-se in tutta la città, dal centro alla periferia(60 piazze, 20 parchi e giardini, 20 stazionidella metropolitana) mentre 70 sono gli hot-spot disponibili nelle sedi comunali (ufficipubblici, biblioteche, piscine, centri ricreati-vi…), per un totale di circa 600 access point.Su 200 mila utenti iscritti 25 mila sono stra-nieri (pari al 12,6%). I 350 hotspot forniscono un servizio illimita-to. Il numero degli iscritti e degli accessigiornalieri è in costante crescita. Ogni gior-no 400 persone diventano nuovi utenti. Nel2012 erano 250 gli iscritti giornalieri, nel2013 erano 300. In 2 anni di attività diOpenWi-fiMilano sono più di 2 milioni gliaccessi effettuati. Nella rete municipalesenza fili del Comune di Milano ogni utiliz-zatore può usufruire di un quantitativogiornaliero di navigazione pari a 300 MB ditraffico in banda larga. Superato questolimite si avrà ancora un’ora di navigazionein banda larga, ma successivamente la velo-cità di navigazione sarà ridotta. In Italia Milano è il primo Comune che offrea cittadini e turisti un servizio di wi-fi gra-tuito per un periodo di tempo illimitato chesi estende su un territorio così ampio.OpenWi-fiMilano è un servizio molto com-petitivo anche a livello europeo, strategicoin vista di Expo 2015. Sul sito http://info.openwifimilano.it sipuò effettuare la registrazione e individuarele aree in cui la rete è attiva.

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Segnalazione rifiutiS ono 3.505 le segnalazioni seguite dai

Vigili di Quartiere nel 2013 in tema dirifiuti e di queste 3.393, il 96,8%, sono statetrattate e risolte positivamente dagli opera-tori Amsa con un intervento che mediamen-te è avvenuto entro il quinto giorno dallasegnalazione. Segno della sensibilità e del-l’attenzione crescente, oltre che della mag-gior efficienza, dell’amministrazione versol’abbandono di rifiuti in tutta la città, nel2013 sono state 1.858 le attività della Polizialocale che riguardano più propriamente ireati ambientali. “Il capillare presidio del territorio e la colla-borazione continua con Amsa ci consentonodi individuare e risolvere rapidamente lagran parte dei problemi di abbandono dirifiuti e degrado, un grosso lavoro chevogliamo ancora migliorare e rendere piùefficiente in tutta la città” ha dichiaratoMarco Granelli assessore alla Sicurezza eCoesione sociale, Polizia locale.

Il lavoro di Vigili di Quartiere e Amsariguarda tutta la città, solo nel febbraio del2014, per esempio, sono state fatte 27 segna-lazioni nel quartiere di Bruzzano, 24 aGratosoglio, 23 nei quartieri Adriano,Bovisa e Quintosole-Chiaravalle, 22 aGiambellino-Lorenteggio e Villapizzone. I 384 Vigili di Quartiere raccolgono lesegnalazioni dei cittadini e nei loro giriquotidiani nei quartieri si fanno essi stessisegnalatori di anomalie oltre che sull’ab-bandono di rifiuti anche sul verde pubbli-co, la sosta irregolare, veicoli rubati e instato di abbandono. Nel 2013 sono perve-nute al Customer Center di Amsa 22.000richieste e sono state rimosse oltre 2.100tonnellate di scarichi abusivi nel territoriodel Comune di Milano. Tra i servizi a richiesta forniti da Amsa,quello più utilizzato riguarda la raccolta deirifiuti ingombranti a domicilio, seguitodalla cancellazione delle scritte murali dastabili privati. E, secondo la customer sati-sfaction 2013, coloro che hanno utilizzato idue servizi si dichiarano soddisfatti, rispet-tivamente con medie di valutazione pari a8,74 e 7,86 (scala da 1 a 10).

Natura&CulturaD al 30 giugno al 12 settembre, compreso

l’intero mese d’agosto, campus giorna-lieri per aiutare papà e mamma impegnatinel lavoro nella gestione dei figli. Si svolge-ranno a Pontevecchio di Magenta, AziendaAgricola Le Stradine, immersi nel verde delParco del Ticino, all’ombra di un grandebosco e protetti da un’ampia strutturacoperta nei momenti di pioggia.

I bambini che vorranno passare l’estate, ouna parte di essa, con i campusNatura&Cultura godranno di un ambientenaturale unico, svolgendo attività istrutti-ve in totale spirito ludico. Guidati daValeria, insieme a Rossella creatrice eresponsabile del Campus e specialista inortodidattica e onoterapia, coltiveranno unorto e si prenderanno cura degli animali,gli asinelli Willy e Tina, la maialina vietna-mita Tatiana e i coniglietti. Con Rossella, insegnante e interpreteLaureata in Cinese Mandarino, viaggeran-no fino in Cina e tra gli ideogrammi cinesi,giocando a dipingerli e a ricordarli.Saranno travolti da ritmi ispanici dalla tra-volgente Veronica, in diretta da Valencia,che insegnerà ai piccoli lo spagnolo a suondi canzoni e laboratori creativi. Anche l’in-glese sarà proposto da un’insegnantemadrelingua che organizzerà con i bambi-ni giochi e attività artistiche. Ma non è fini-ta qui la ricchezza di Natura&Cultura. Musica tra le note e le corde dell’arpa celti-ca, strumento creativo per eccellenza che haaffascinato molti bambini del CampusCreattiviamo di Gaggiano la scorsa estate,con gli insegnanti e musicisti della CelticHarp Orchestra. Arte e Teatro saranno lealtre proposte artistiche di Natura&Cultura,a cura d’insegnanti specializzati. I bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni,inclusi i piccoli provenienti dall’ultimo annodi Scuola Materna, svolgeranno, in orariodedicato e sotto competente guida, anche icompiti delle vacanze e naturalmente, sorve-gliati con attenzione, si rilasseranno nel giocolibero, particolarmente indicato in unambiente lontano dalla strada e privo di peri-coli. È prevista, al raggiungimento del nume-ro minimo di 10 bambini, la creazione diun’isola “prima infanzia” dedicata ai bambi-ni della Materna e curata da un’educatriceappositamente formata. Farà inoltre partedel team un’insegnante di sostegno abilitataalla guida dei bambini affetti da disabilità.

Il cibo sarà davvero speciale: prodotti ali-mentari a km 0 provenienti dall’AziendaAgricola stessa e cucinati dal Caffè LibertyMagenta, specializzato in alimentazionebio. Anche i bambini provenienti daMilano potranno raggiungerci e godere dipreziose e salutari ore nel verde: sarà orga-nizzato, infatti, un servizio navetta dallaStazione di Magenta, che dista solo 20minuti dalla città. Per informazioni: www.ltdz.it Valeria diBisceglie 348.8286556. Contatto stampaRossella Bartolucci 333.1193705.

Approvato pianofinanziario di Amsa

È stato approvato qualche settimana fadalla Giunta milanese il Piano finanzia-

rio 2014 di Amsa che prevede un potenzia-mento di alcuni servizi essenziali per la città,mantenendo il costo dei “Servizi continuativie programmabili”, pari a 286 milioni di euro,identico a quello del 2013. Sono in particolarmodo cinque le aree che saranno potenziatenel 2014, a fronte di un importo che resteràinvariato anche per gli anni 2015 e 2016: rac-colta foglie, presenza nelle aree verdi, puliziadelle scuole, vuotatura di cestini e cestoni evideosorveglianza delle riciclerie. Queste azioni di potenziamento dei serviziper l’anno 2014 si aggiungono al piano dimiglioramento del 2013, che ha portato adun aumento delle frequenze dei passaggi dispazzamento di circa 20.000 km/anno inpiù rispetto al 2012.

“Si tratta di potenziamenti resi possibili siadalla collaborazione tra il Comune e Amsasia dagli ottimi risultati che Milano sta otte-nendo in materia di rifiuti differenziati, chehanno portato la nostra città ai vertici inEuropa e hanno permesso di abbassare icosti legati alla raccolta e allo smaltimento”,ha dichiarato l’assessore alla Mobilità eAmbiente Pierfrancesco Maran.Raccolta foglieTra settembre e gennaio il servizio saràrafforzato con 40 risorse dedicate, con 6spazzatrici e 4 autocompattatori al giorno,che effettueranno almeno 5 cicli di puliziaper ogni località per 2,75milioni di metri quadra-ti complessivi. Inoltre,saranno potenziati gliinterventi alle fermatedei mezzi pubblici, neipercorsi pedonali e inaltre località sensibili,grazie al supporto di 80squadre adibite alla vuo-tatura dei cestini. Aree verdiAmsa ha sviluppato unpiano di potenziamentoche si concentra in parti-colar modo nei wee-kend, per gli spazi verdiad alta frequentazionenei giorni di sabato edomenica.ScuoleAl servizio che già nor-malmente svolge nelle620 scuole con superfici

a verde (circa 1,8 milioni di metri quadra-ti), ad agosto e fino all’apertura dellescuole Amsa si prenderà cura anche dellearee esterne non a verde con interventi dipulizia meccanizzata. Cestini e cestoniLe linee guida per la posa dei contenitoriprevedono cestoni a distanza di 200 metril’uno dall’altro (nelle vie commerciali100/150 metri), 2 cestoni in diagonale negliincroci (4 nelle vie commerciali), 1 cestoneper ogni fermata Atm, 2 alle uscite dellemetropolitane e 1 vicino alle rastrelliereBikeMi. Inoltre le vuotature passeranno da1 a 2 o da 2 a 3, in zone particolarmentesensibili. In totale si prevede che saranno600.000 le vuotature di cestini e cestonistradali in più. VideosorveglianzaAmsa ha previsto il posizionamento di tele-camere a circuito chiuso nelle riciclerie el’aggiunta di cassoni blindati in quelle doveancora non erano stati installati (via Pedronie via Lombardi).

Villaggio MartiranoC ompletata nei giorni scorsi la fase di posa

dei moduli abitativi al campo nomadiufficiale di Muggiano in via Martirano. Comericorderete, la fase di ristrutturazione delcampo, avviata tempo fa, prevedeva il totalesmantellamento delle strutture esistenti e laposa di moduli prefabbricati autonomi arre-dati, con i relativi allacciamenti ad acqua egas, recintati singolarmente. Per molti ora ilcampo assomiglia ad un villaggio turistico,con le casette tutte uguali, per altri ad unghetto, anzi ad un villaggio post terremoto,che ha le ore contate, anche perché, pare,molte famiglie di nomadi non abbiano inten-zione di trasferirsi nelle nuove strutture inquanto giudicate insufficienti. Per onestà di cronaca l’intervento non è dicompetenza dell’attuale giunta comunale,ma ancora retaggio della giunta Moratticon i fondi dell’allora Ministro degli InterniMaroni. L’assessore al welfare – Pierfrancesco Majo-rino – sull’argomento ha recentemente di-chiarato: “Il Comune non impiegherà piùproprie risorse sul tema specifico dei Rom eSinti perché riteniamo che oltre al piano exMaroni sul superamento dei campi, non cisia bisogno di canali preferenziali. Su in-terventi destinati ai Rom quest’anno ilComune di Milano non metterà nessunarisorsa propria”.

N O T I Z I E F L A S H

Uno dei moduli abitativi di recente installazione

La differenziata (Google)

15Giugno 2014Muggiano

&dintorni

SSPP OO RR TT && DDII NN TT OO RR NN IIFinisce Finisce il campionatoil campionato

N emmeno il tempo di acco-modarsi in tribuna, e Zanini

porta in vantaggio il Muggianocon una conclusione delle suedal limite, che non lascia scampoal portiere avversario. Al 20’ unapunizione è battuta improvvisa-mente dai padroni di casa, men-tre ancora il portiere granata stasistemando la barriera, ed è rete,in quanto nessuno aveva avutol’accortezza di ostacolare il tiro,e quindi l’arbitro convalida perl’1 a 1. Reazione granata, e due minutidopo è Maietta ad avere l’occasio-ne per il vantaggio, ma la sua con-clusione è deviata sulla linea diporta da un difensore. Subitodopo, una bell’azione in velocitàtrova Zanini in leggerissimo ritar-do per toccare la palla in rete.Continua l’assalto granata, ed unminuto dopo è lo stesso Zanini acolpire un palo clamoroso. Al 40’arriva il meritato vantaggio ancoracon Zanini, che raccoglie dal limi-te una palla ribattuta dalla barrie-ra, dopo una punizione diTessarin, e trova l’angolo giustoper il 2 a 1. Ripresa e, dopo cinque minuti,un ingenuo quanto inutile falloin area su Zanini, costa ai padro-ni di casa un rigore, che lo stessoZanini realizza per la sua perso-nale tripletta. Dopo cinqueminuti il bomber muggianese (ingran spolvero) potrebbe addirit-tura fare quaterna, ma la suaconclusione di testa trova unaspettacolare parata del portiereavversario.

Al 43’ è il momento di Savasto, chearrotonda il punteggio con un chi-rurgico tiro dal limite. Nei minutidi recupero i padroni di casa ren-dono meno pesante il passivo,segnando il 4 a 2 con una veloceazione in contropiede.

B uona vittoria del Muggiano,contro una squadra che

comunque stava davanti, frutto diuna prestazione convincente. Laprima vera occasione capita aipadroni di casa dopo dieci minuti,ma Panada ci mette del suo, e tirafuori una parata da applausi.Reazione Muggianese, e dopo dueminuti una conclusione diTessarin è fuori di pochissimo. Alla mezzora rigore per il Cor-naredo, frutto di un fallo di maniin area punito forse con troppaseverità dell’arbitro. La conclusio-ne è neutralizzata da Panada, cheintuisce la traiettoria e salva ilrisultato. Al 34’ un lungo crosscostringe il portiere dei padroni dicasa ad un’azzardata ed imprecisauscita. Dell’errore ne approfittaSavasto che tocca al volo in reteper il vantaggio muggianese.Proprio sul finire del primotempo, grossa occasione perMaietta, ma la sua conclusione dadue passi, dopo una bell’azione invelocità, è sfortunatamente fuoridi un niente. Ripresa e subito il Muggianoaccelera. Dopo otto minuti arrivail gol di Zanini, abile a rubare iltempo alla difesa avversari, e toc-care di testa per un pallonetto chesi insacca per il 2 a 0. Dieci minu-ti dopo arriva il terzo gol.Tessarin, da fuori area, fa partireuna conclusione che si insaccaall’incrocio. Applausi. Due minu-ti dopo è ancora Zanini, che dallimite fa 4 a 0. Nei minuti finaliarriva anche il gol dei padroni dicasa, frutto di un pregevole scam-bio breve in area.

N etta vittoria del Muggiano,che già dalle prime battute

dimostra di essere in giornata,conducendo il gioco per lunghitratti e mettendo in difficoltà gliavversari che non riescono adentrare in partita. Dopo soli cin-que minuti, Zanini si presentasolo davanti al portiere, ma la suaconclusione è clamorosamentefuori. Dieci minuti dopo èTessarin ad avere l’occasionebuona, purtroppo il suo tiro alvolo è alto di poco. La pressione muggianese è costan-te, ma al 25’, in una rara azionenella metà campo granata, perpoco gli ospiti giocano un bruttoscherzo. Dagli sviluppi di calciod’angolo, si crea una pericolosamischia in area, conclusa con untiro che Pistolato (portiere dellajuniores al debutto in prima squa-dra) devia con reattività e bravura.Allo scadere del tempo, altraopportunità per Zanini, ma la suaconclusione di testa finisce alta. Nella ripresa, il Muggiano rico-mincia a macinare gioco ed a met-tere pressione agli avversari. Lapartita si sblocca al 18’ con Cerami,che risolve un’azione confusa in

area avversaria. Il vantaggio gal-vanizza i granata, e dieci minutidopo raddoppiano con Maietta,che dal limite trova una precisaconclusione che vale il 2 a 0. A cin-que minuti dalla fine, è Rusconi D.ad arrotondare il punteggio, e fis-sare il risultato finale sul 3 a 0.

U ltima partita di campionatoper il Muggiano e finisce con

un pareggio l’avventura dei gra-nata in questa stagione. Nellaprima mezzora sono i muggianesia essere più intraprendenti, so-prattutto con conclusioni da fuoriarea, che mettono non pocaapprensione agli avversari. Al 25’ il Muggiano passa in van-taggio con Loberto abile a sfrutta-re un’indecisione in uscita delportiere avversario. Al 35’ clamo-roso errore in fase difensiva deigranata, che consente ad unavversario di intercettare la pallae comodamente concludere inrete per l’1 a 1. Ripresa dei toni un po’ più blandi(è l’ultima di campionato tra duesquadre senza particolari obietti-vi), con il Muggiano che nonrinuncia a giocare, ma gli spunti

degni di nota sono piuttosto scarsi.Finisce così il campionato per igranata, con una posizione di cen-tro classifica tutt’altro che esaltan-te, si poteva, e si doveva, fare dimeglio. Ora si apre il tempo deibilanci, delle riflessioni e dei pro-grammi per il prossimo anno.

Maurizio Baroni

Muggiano 3Nuovo Atl. Gunners 0

Iris 1914 2Muggiano 4 CLASSIFICA

Calcio 3 a CategoriaCampionato 2013-14

Assaghese 70Oratorio San Gaetano 67Travaglia 63Baggio Secondo 51Accademia Settimo 51Arluno Calcio 50Muggiano 45Virtus Cornaredo 45Real Bovisa 42Orione 40Audace 36Victoria MMVII 28Nuovo Atl. Gunners 23Grossman 23Iris 1914 17ACSI LyKos 15

Virtus Cornaredo 1Muggiano 4

Audace 1Muggiano 1

Podismo MuggianoA nche maggio è volato via tra gare e garette.

Incominciamo ad elencare una gara velocissimae molto partecipata dai runners milanesi, il 4 mag-gio, la Corrilambro, una 7 km competitiva, dove inostri velocisti hanno conquistato il 9° posto (conGianluca Petrosino) ed il 19° (con AlessandroServodio). La domenica successiva, l’11, la nostra BarbaraFerrari e il neo-iscritto Danilo Di Tommaso hannopartecipato alla mezza maratona di Como, otte-nendo rispettivamente il 9°ed il 66° piazzamento (midicono fosse una gara duris-sima, con molti dislivelli). Domenica 24, all’idroscalo diMilano, è andato in scena il“giro da paura”, una garaall’ultimo respiro, 6 km tira-tissimo. Facciamo notare ipiazzamenti di AlessandroServodio, 10° di categoria; laneo-iscritta, Lucrezia Alfieri,11ª di categoria e l’omnipre-miato Gianluca Petrosino,12° di categoria. Per concludere, il 25 mag-gio u.s., abbiamo organiz-zato una gara podistica peri bambini delle scuole ele-mentari, in collaborazionecon l’evento annuale“aMaggioaBaggio” (www.unaltromondo.it).

Ci aspetta un’estate all’insegna dell’allenamento peraffrontare le maratone in programma in autunno,qualcuno punta su quella di Verona, qualcun altrosulla Nizza-Cannes e c’è chi le farà entrambe. Il 13 giugno faremo la nostra pizzata di fine stagione,dove ce le racconteremo. Chi fosse interessato adavvicinarsi al nostro mondo, ci contatti pure senzapaure. In questo nuovo anno siamo cresciuti note-volmente, arrivando a 46 iscritti.

Giuseppe [email protected]

366.5999959 - 339.6025701www.podismomuggiano.org

16 Giugno 2014Muggiano

&dintorni

Lunedì 30 giugno 2014

la raccolta dell’umidoinizia anche nella zona nord-ovest di Milano.

LANO NON È INDIFFERENTE

Meeting of Styles ItalyS pettabile Redazione, mi chiamo Marco, ma nel mondo

dei writers sono conosciuto come “Il Prosa”. Per moltimesi io e i miei amici writers ci siamo prodigati per portareed organizzare il nostro evento M.O.S (Meeting of Stiles ofItaly) nel Comune di Cesano Boscone. Devo ammettere chenon è stato facile, ma con tenacia e tanta pazienza siamo riu-sciti a coinvolgere e convincere i rappresentanti del Comune,che a poco a poco, incontro dopo incontro, hanno lasciato daparte la loro diffidenza ed i loro dubbi nei confronti di que-sta forma d’arte, fino ad arrivare al finale entusiasmo al ter-mine dell’evento. Ben due i chilometri di muri concessidall’Amministrazione comunale da dipingere, dislocati sututto il territorio con campo base presso il centro sportivoCereda. Per tre giorni (dal 25 al 27 aprile 2014) si è svolto aCesano Boscone il festival di graffiti più importante del pia-neta, con 180 writers giunti da 20 nazioni.

Oltre agli organizzatori tanti sono stati ibig che hanno partecipato alla manifesta-zione. Qualche nome: Nuclear1 Crew daMilano, Pose2 da New York, Asoter dalMessico, Doctar e Band dal Senegal, Chasdall’Olanda e la mitica Alice da Roma.Questi sono solo alcuni dei 180 parteci-panti, tutti bravi, fortemente motivati edin alcuni casi già affermati professional-mente. Forse questi nomi ai non addetti ailavori possono dire poco, ma vi garantiscoche rappresentano il meglio dell’espres-sione artistica del panorama mondiale. Comprendo lo scetticismo che alcuni citta-dini provano verso di noi e si sentono adisagio verso una forma d’arte che noncomprendono, pensando che chi la praticasia un po’ troppo stravagante. La diffiden-za che taluni dimostrano in molti casi è

giustificata. Purtroppo spesso le televisioni trasmettonoimmagini di degrado e di vandalismo, dalle quali noi ci dis-sociamo e contro le quali con grande forza combattiamo,perché coloro che imbrattano muri ottengono solo di dareun’immagine distorta di questa straordinaria arte, come sefosse solo un mucchio di spazzatura. Meeting of Stile Italy invece ha voluto essere l’espressioneartistica, quella vera, dove muri grigi, rovinati e sporchipossono trasformarsi in autentici capolavori quasi per-manenti, dove l’abilità artistica diventa parte integrantedel contesto urbano. Sono sicuro che dopo quest’espe-rienza, parte del muro (grigio) dello scetticismo saràabbattuta, anche in nome della vera arte di strada. Sfruttando l’ospitalità del mensile “Il Rile”, vorrei coglierel’occasione per ringraziare di cuore l’Amministrazione pub-blica di Cesano Boscone ed in particolar modo l’assessoreGuastafierro, sempre in prima linea in difesa del nostro pro-getto. Un ringraziamento speciale anche alla ProtezioneCivile che ci ha supportato nella fase logistica sin dal primogiorno. Al prossimo evento!

Marco Zanghi

Maggio e Giugno InsiemeI l Consiglio di Zona 7 ha approvato il progetto di coesio-

ne sociale “Maggio e Giugno Insieme” promosso dallacommissione Diritti e Politiche Sociali in collaborazione conmolte realtà del territorio: associazioni, cooperative, scuole,centri di aggregazione giovanile, società sportive, oratori ecentri socio ricreativi. Questo è il momento, come era giàstato in occasione di un analogo progetto a dicembre 2012,in cui si concretizza il lavoro di regia del Consiglio di Zonaper la valorizzazione e la messa in rete delle molte realtàimpegnate sul territorio cui va un particolare ringraziamen-to per la disponibilità e la collaborazione. Il progetto prevede numerosi momenti per stare insieme inalcuni quartieri della Zona 7: eventi, incontri, giochi, spet-tacoli, laboratori creativi e molte altre attività completa-mente gratuite e aperte a tutti. Quindi siete i benvenuti.

Chi volesse conoscere il percorso che ha portato all’orga-nizzazione del progetto trova maggiori informazioni a que-sto link: http://blog.boatiperlazona7.it/search/label/Maggio%20Giugno%20Insieme.Per una buona riuscita del progetto è importante che glieventi siano pubblicizzati il più possibile e quindi chiedogentilmente a tutti una mano per la divulgazione delle ini-ziative previste!

Lorenzo BoatiConsiglio di Zona 7 - Milano

Presidente della Commissione Diritti e Politiche Sociali331.1257753 - [email protected]

BAGGIOvia Quarti 10 12 giugno (15.00-19.00): “Grafobus”: giochi creativi e dimovimento con bambini e ragazzi.

19 e 26 giugno (16.00-19.00): Laboratorio d’arte per ragazzicon lo scopo di realizzare un’opera muraria nel cortile deiPalazzi Aler.Parco delle Cave, Orti del Ghiglio15 giugno (10.00-18.00): Estemporanea di Pittura.Parco di Baggio e Biblioteca21 giugno (10.30-20.30): Per tutto il giorno preparazionee realizzazione di un murales sulla biblioteca con ragaz-zi (13-20 anni). Nel pomeriggio tornei sportivi e“Grafobus”: giochi creativi e di movimento con bambinie ragazzi.

QUARTIERE DEGLI OLMIBanca del Tempo OraxOra, via delle Betulle 3912 giugno (20.00-24.00): Aperitivo e proiezione del “corto”di produzione giovanile nell’ambito della rassegna “Baggioall’aria”.