Paesi emergenti analisi congiunturale Pavia, 12 marzo 2009 Pavia, 12 marzo 2009.
I PAESI EMERGENTI - UniBg · 2010. 1. 18. · I PAESI EMERGENTI “I veri comunisti siete voi...
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I PAESI EMERGENTI “I veri comunisti siete voi occidentali, cittadini di paesi dove i governi danno soldi alle aziende che a loro
volta vi finanziano per comprare le loro merci”, Zhong Changfu (imprenditore cinese)1
“Ragazze, quando ero piccolo, i miei genitori mi dicevano: “Tom, finisci quello che hai nel piatto; in Cina e
India la gente muore di fame”. A voi io dico: “Ragazze, finite i vostri compiti, perchè in Cina e India la
gente è affamata dei vostri posti di lavoro”, Thomas L. Friedman2
“La debole ripresa che stiamo osservando a livello internazionale è trainata soprattutto dalle misure di
sostegno varate dai Governi dei maggiori paesi. L’espansione è più sostenuta nei paesi emergenti, in
particolare quelli asiatici, che hanno mostrato, forse anche per le lezioni apprese nella crisi della fine dello
scorso millennio, maggiore capacità di resistere e reagire.” Banca d’Italia3
Parlare oggi di Paesi Emergenti è etimologicamente improprio poichè gli stessi sono già
emersi e hanno tassi crescita che i Paesi Avanzati invidiano. Ma partiamo da una
domanda semplice. Chi sono i Paesi Emergenti?
Vediamo quale è il peso (weight, seconda colonna) dei Paesi Emergenti secondo l’indice
delle borse mondiali elaborato da Morgan Stanley, MSCI:
MSCI Country Weight
Weight 100%
Argentina 0.06% 0.66% Brazil 1.03% 10.86% Chile 0.15% 1.53% China 1.37% 14.41%
Colombia 0.03% 0.29%
1 Tratto da Miliardari a Pechino, Il Sole 24 Ore, 20 ottobre 2009 2 Tratto da T.L. Friedman, Il mondo è piatto, Mondadori, 2006, p. 283. T.L. Friedman (born July 20, 1953) is an American journalist, columnist, Marshall Scholar and multi Pulitzer Prize winning author. He is an op-ed contributor to The New York Times, whose column appears twice weekly. He has written extensively on foreign affairs including global trade, the Middle East and environmental issues. He has won the Pulitzer Prize three times, twice for International Reporting (1983, 1988) and once for Commentary (2002). 3 Tratto da A.M. Tarantola, Vice Direttore Generale Banca d’Italia, Le banche estere in Italia nella prospettiva della vigilanza, 20.11.2009, p.3 http://www.bancaditalia.it/interventi/intaltri_mdir/tarantola_20112009.pdf
Czech Republic 0.07% 0.77%
Egypt 0.07% 0.77% Hungary 0.10% 1.02%
India 0.63% 6.64% Indonesia 0.15% 1.53%
Israel 0.22% 2.36% Jordan 0.01% 0.11%
Sud Korea4 1.54% 16.21% Malaysia 0.24% 2.51% Mexico 0.52% 5.49%
Morocco 0.03% 0.34% Pakistan 0.02% 0.21%
Peru 0.06% 0.66% Philippines 0.05% 0.52%
Poland 0.17% 1.79% Russia 0.89% 9.35%
South Africa 0.67% 7.08% Taiwan 1.12% 11.87%
Thailand 0.14% 1.45% Turkey 0.15% 1.58%
EM 9.48% 100.00%
Nella terza colonna vediamo (weight 100%) come pesano i singoli Paesi Emergenti
all’interno dell’indice di Borsa Emerging Markets, sempre elaborato da Morgan Stanley:
Berta5 fa notare che “E’ una dizione probabilmente ambigua quella di paesi emergenti,
che associa in una prospettiva comune nazioni ormai divenute protagoniste dello sviluppo
economico mondiale insieme con altre che invece rischiano di essere ricacciate in una
condizione marginale. E tuttavia quest’espressione restituisce il senso di mobilità dei
confini economici del mondo, di una geografia variabile soggetta a un perenne
movimento di trasformazione. Essa ha il pregio di schermare, ai nostri occhi di
occidentali, un moto ondoso che minaccia di sommergere il nostro mondo.
4 La Corea del Sud è stata recentemente classificata Paese Avanzato da FTSE, concorrente di Morgan Stanley nell’elaborazione degli indici di borsa mondiali. Questo ad ulteriore conferma che molti Paesi non sono più “Emergenti”, ma “Avanzati”. 5 Berta G., Il Sole 24 Ore 12 ottobre 2009
Concordiamo con Tabellini6: “E’ probabile che la crisi economica sia seguita da un
periodo di crescita mondiale più lenta che in passato. Ma la convergenza tra Paesi ricchi e
poveri non si arresterà. Anzi, è vero il contrario: la crisi ha accelerato il processo storico
di trasferimento di potere economico dai Paesi avanzati a quelli emergenti”.
Se analizziamo il Brasile, vediamo come sotto la guida del Presidente Luiz Inacio “Lula”
da Silva:
- è uscito per primo dalla crisi finanziaria del 2007/2009; nel 2010 il PIL crescerà
di almeno il 5%;
- fa parte con un ruolo rilevante nel G20 7,
che ha sostituito per importanza il G8;
6 Tabellini, G., Il mondo globale? E’ appena cominciato, Il Sole 24 Ore, 5 maggio 2009
7 Il Gruppo dei 20 (o G20) è un forum creato nel 1999, dopo una successione di crisi finanziarie per favorire l'internazionalità economica e la concertazione tenendo conto delle nuove economie in sviluppo. Esso riunisce perciò i 19 paesi più industrializzati (quelli del G8 in primis) con l'Unione europea.
I rappresentanti dei paesi membri sono i ministri delle finanze ed i direttori o governatori delle banche centrali.
• Il G20 rappresenta i due terzi del commercio e della popolazione mondiale, oltre a più del 90% del PIL mondiale.
• Paesi membri: • Unione europea
• Canada • Francia • Germania • Giappone • Italia • Regno Unito
- ha battuto nel 2009 Chicago, Tokyo e Madrid per i Giochi Olimpici del 2016;
- nell’ottobre 2009 è entrato tra i membri a rotazione del Consiglio di Sicurezza;
- il Ministro degli Esteri brasiliano, Celso Amorin, è stato eletto il miglior ministro
degli Esteri del mondo dall’autorevole rivista Foreign Policy.
Nel futuro sentiremo parlare dei cosiddetti Next Eleven8.
• Russia • Stati Uniti
Altri paesi:
• Australia • Arabia Saudita • Argentina • Brasile • Cina • Corea del Sud • India • Indonesia • Messico • Sudafrica • Turchia
8 The Next Eleven (or N-11) are eleven countries—Bangladesh, Egypt, Indonesia, Iran, Mexico, Nigeria, Pakistan, the Philippines, South Korea, Turkey, and Vietnam—identified by Goldman Sachs investment bank as having a high potential of becoming the world's largest economies in the 21st century along with the BRICs. The bank chose these states, all with promising outlooks for investment and future growth, on December 12, 2005.
Se analizziamo il decennio 1999-2009 – si veda La gara degli indici – vediamo come la
crescita sia presente quasi esclusivamente nei Paese Emergenti, mentre per es. La
Germania fa segnare -42,2%, Tokyo -59,1%, New York -38,6%.
Se anche consideriamo con quale debito pubblico escono i Paesi Emergenti, vediamo che
i Paesi Avanzati risultano gravati – dopo le enormi spese di salvataggio del sistema
finanziario mondiale – da una mole di debito nettamente superiore (fonte: Corriere della
Sera, 18 ottobre
2009).
Come la causa
principale delle
crisi aziendali è il
management, così
i Paesi Emergenti
che sono emersi lo
devono a una classe dirigente all’altezza. “Tante volte in America Latina ho sentito
l’affermazione che i Paesi in via di sviluppo non sia tanto underdeveloped quando
undermanaged. ”....”Il colonnello Juan Peròn quando nel 1943 fu nominato ministro del
lavoro era giovane, bello, campione di sci e di scherma, aveva un enorme carisma
personale. Ma allora l’Argentina era uno dei Paesi più ricchi del mondo, con 1.500
milioni di dollari e sterline di riserva. Era una grande speranza, il Canada dell’America
Latina. In poco più di dieci anni il peronismo ridusse l’Argentina a pezzi, condannandola
all’arretratezza economica, sociale e politica.”9
9 Vitale M., Sviluppo e spirito d’impresa, Il Veltro editrice, 2001, pg. 107 e pg. 141
Negli ultimi 25 anni in Messico è arrivata a
importanti incarichi di governo una tecnocrazia
formatasi nelle migliori facoltà di economia degli
Stati Uniti. Ciò ha permesso di realizzare riforme
strutturali fondamentali, tanto più meritorie
in un paese con un retaggio di gravi
problemi economici e sociali.10
Il Governatore della Banca centrale cinese –
Zhou Xiaochuan è un economista di
indiscusso valore. Quando si tratta si
scegliersi dei collaboratori Zhou has had a
preference for recruiting overseas educated
and trained Chinese (locally called "sea turtles"), who have experience of real capitalist
markets.
Mahbubani11 ha avanzato l’ipotesi
che il successo di molti Paesi asiatici
possa essere spiegato dalla qualità
delle loro élite, più “produttive” che
“parassitarie”. La stessa India deve il
suo boom alle riforme economiche
promosse a partire dal 1991 da
Manmohan Singh, Ministro delle
10 Si veda Persico N., Pueblita J.C., Tequila Technocracy, www.lavoce.info, 20 agosto 2008
11 Kishore Mahbubani (born 1948, Singapore) is dean of the Lee Kuan Yew School of Public Policy at the National University of Singapore. From 1971 to 2004 he served in the Singaporean Foreign Service, ending up as Singapore's Ambassador to the United Nations. In that role he served as president of the United Nations Security Council in January 2001 and May 2002. Si veda www.mahbubani.net
Finanze e poi Primo Ministro nel
2004.
C’è un forte consenso nel mondo
che il XXI secolo sarà il “secolo
dell’Asia”. Patria di quasi la metà
della popolazione della Terra, e di
sei tra le dieci nazioni più popolose
del pianeta, l’Asia ha fornito negli
ultimi anni più di un quinto del suo
PIL, quasi il 30% del totale delle
sue esportazioni e un terzo dei
capitali sui mercati globali (stime
del FMI).
Sembra si stia rivelando corretta
l’affermazione di Napoleone che
disse: Lasciate dormire la Cina,
perchè quando si sveglia farà
tremare il mondo”.
Akamatsu12ha proposto il modello
delle “Flying Geese” (“oche in
formazione di volo”), secondo cui
il Giappone sarebbe l’oca che apre
e guida la fila, per primo
avventuratosi sulla via dello
sviluppo industriale trainato dalle
esportazioni; col crescere dei costi
alcune industrie low cost e basso
profilo tecnologico sono emigrate
in altri Paesi, che si sarebbero poi
agganciati al Giappone e ne
12 http://en.wikipedia.org/wiki/Flying_Geese_Paradigm
avrebbero richiamati altri, con lo spostamento delle proprie industrie, via via fino a
formare una lunga fila, come quella delle oche in formazione di volo.
I grafici sull’Asia sono tutti tratti da Bill Emmott13, Asia contro Asia, 2008, Rizzoli
Per chiudere – per dimostrare come la globalizzazione sia molto positiva14 e consenta ai
Paesi Emergenti di diventare Paesi Avanzati – compariamo in sintesi la Corea del Sud –
Tigre Asiatica con una crescita elevatissima degli ultimi 40 anni – e la Corea del Nord,
Paese chiuso con l’estero, arretrato, dove la popolazione soffre di malnutrizione e con un
bassissimo tenore di vita.
Corea del Sud Corea del Nord
13 Bill Emmott, (6 agosto 1956) è un giornalista e scrittore britannico. Corrispondente da Tokyo nel 1980, dal 1999 al 2006 è stato direttore dell’Economist
14 Si consiglia la lettura di J. Bhagwati, Contro il protezionismo, Laterza, 2005
Popolazione (2003) 49,044,790 22,224,195 PIL (milioni di $, 2008) 1,335,000 40,000
Classifica mondiale PIL in PPA 14° 95° PIL pro-capite (mila$, PPA, 2008) 27,600 1,800
Apertura import/export elevata esigua Sistema politico Repubblica regime dittatoriale
Imprese star LG e Samsung nessuna Fonti: www.wikipedia.com e www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/kn.html