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PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO XIV - NUMERO 40 - POSTE ITALIANE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - D.R.T. - D.C.B. - TORINO NR. 3/2012 ABITARE numero 40 ROBERTO TRICARICO: COSì CAMBIEREMO LE POLITICHE PER LA CASA PRIMO MAGGIO: 24 ALLOGGI DAVANTI AL MAGNIFICO PANORAMA DELLE ALPI EDIFICATRICE UNO: A VERCELLI COMPLETA IL DISEGNO DELLEX BERTAGNETTA UNI-C.A.P.I.: AD ALESSANDRIA RIQUALIFICA LAREA EX LEGRAND I N C O O P E R A T I V A

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Periodico di informazione e cultura dell’abitare in cooPerativa

Pubblicazione QuadrimeStrale anno Xiv - numero 40 - PoSte italiane SPedizione in abbonamento PoStale 70% - d.r.t. - d.c.b. - torino nr. 3/2012

ABITARE numero

40

RobeRto tRicaRico: così cambieRemo le politiche peR la casa

pRimo maggio: 24 alloggi davanti al magnifico panoRama delle alpi

edificatRice Uno: a veRcelli completa il disegno dell’ex beRtagnetta

Uni-c.a.p.i.: ad alessandRia RiqUalifica l’aRea ex legRand

I N C O O P E R A T I V A

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3 Editoriale

4 RobertoTricarico:eccocome

cambieremolepoliticheperlacasa

7 ACasadiNonnoMario,unrifugio

peripapàseparatieilorofigli

8 AVercelli,l’EdificatriceUnocompleta

ilPEEPBertagnetta

10 L’UNI-C.A.P.I.riqualifical’area

ExLegranddiAlessandria

12 PrimoMaggio:24alloggidavanti

alleAlpipinerolesi

14 Ecomondo:GreenEconomy

eCooperazione

15 News

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Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto Zepparomeo bevilacqua, Stefano bigotti, Giuseppe bisio, Giulio blanc, rinalda borra, Giuseppe calandra, oronzo de Padova, Generoso de Serio, Salvatore di brigida, maurizio fantucci, Giuseppe fortino, Pietro Ghio, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, euplio iula, adriana maletta, ettore matinata, Guido matinata, alessandra monaco, massimo rizzo, marcello Stramaccia, Giuseppe totaro, alessandra trotta, Galliano vagaggini, renzo vanzo.

redazione: presso legacoop abitanti Piemonte via Perrone, 3 - torino - tel. 011 5185149

anno 14 - n° 40 Pubblic. quadrim. dicembre 2012 reg. trib. di torino n. 5302 del 27/08/1999

direttore responsabile: laura cardia

capo redattore: Generoso de Serio

redazione: Giuseppe bisio, Giuseppe fortino, egidio Giannico, domenico iannello, francesco iaquinta, euplio iula, Guido matinata, ettore matinata, massimo rizzo

Proprietà: legacoop abitanti Piemonte

Grafica: Jabé srl - torino

Stampa: marcograf - venaria (to)

tiratura: 10.000 copie

ABITAREI N C O O P E R A T I V A

Il 2012 ci saluta lasciandoci pesanti eredità economiche

e sociali. Per le nostre cooperative e per i nostri soci l’IMU,

la discriminazione e l’ingiustizia che rappresenta la sua

applicazione in molti Comuni, sono una ferita aperta. Da una

parte le famiglie dei nostri soci hanno diritto alle detrazioni dei

200 euro, ma dall’altra si nega loro la possibilità di detrarre i

propri figli, come possono fare altri cittadini. Come se i figli dei

nostri soci non fossero come tutti gli altri. E’ un’ingiustizia così

palese che diventa difficile commentarla.

Ma non c’è solo questa mancanza da parte del legislatore.

Da quest’ultimo editoriale dell’anno vorrei esprimere la

mia indignazione per la scarsa sensibilità sociale di alcune

Amministrazioni Locali, che hanno come unico obiettivo quello

di fare cassa, non sempre per reali problemi di bilancio, senza

preoccuparsi delle possibilità economiche dei propri cittadini.

Il risultato è che chiedono di più ai loro cittadini che hanno di

meno, applicando politiche sociali non solo di dubbio gusto, ma

anche di evidente ingiustizia sociale. Prendiamo come esempio

il Comune di Collegno, nella periferia nord di Torino. L’aliquota

applicata alla Coop. Indivisa, e di conseguenza ai soci, è 8,9

per mille. Lo Stato, per agevolare questa specifica categoria di

cittadini, ha deciso di rinunciare alla propria quota di imposta.

Alcune Amministrazioni Locali hanno così ridotto l’aliquota

deliberata del 3,8 per mille, per ridurre il peso della tassa sui

cittadini, considerati per legge più fragili, altre, come Collegno,

invece, hanno deciso di incamerare tutta la tassa. Così risulta che

incassano l’8,9 per mille dai soci delle Cooperative d’Abitazione,

come dagli immobiliaristi, che magari hanno sempre praticato

una attività edilizia speculativa, le cui case hanno la medesima

aliquota, ma al Comune resta il 5,1 per mille. Ovviamente

Legacoop Abitanti Piemonte intende seguire da vicino tutte le

vicende simili e userà tutte le risorse legali in suo possesso per

lottare contro questa discriminazione verso le famiglie più deboli,

quali quelle dei propri soci. Le determinazioni delle aliquote

devono essere fatte in base a ragionevolezza, buonsenso e non

discriminazione; in alcuni Comuni, ciò non è avvenuto e quindi

chi ha di meno deve pagare di più.

Anche queste esperienze poco confortanti con le Amministrazioni

Locali hanno spinto la Direzione di Legacoop Abitanti Piemonte

a iniziare un percorso, per tentare di rimettere nell’agenda della

politica il tema della casa, affinchè vengano messe in atto azioni

per dare una risposta a chi non ha ancora risolto il problema di

un’abitazione a costi sostenibili. Negli ultimi 10 anni abbiamo

sentito grandi chiacchiere, si è parlato di 1 milione di nuovi

alloggi e di nuovi appartamenti per i più deboli, ma i fatti dicono

che per gli stanziamenti economici siamo rimasti fermi ai 500

milioni del Governo di Romano Prodi, nel 2006.

L’edilizia non dà solo una casa a chi ne è privo. è un volano

l’obiettivo del 2013:la casa al centro della politica

dell’economia, questo lo sappiamo tutti. Dietro la casa c’è

un intero settore che incrementa il PIL, che produce posti di

lavoro e che contribuisce in modo fondamentale allo sviluppo

economico di intere aree. E’ un settore in ginocchio, a causa

della stretta creditizia, che impedisce a chi vuole investire nel

settore di avere il sostegno delle banche.

Abbiamo intenzione di incontrare nei prossimi mesi i

rappresentanti dei partiti politici, delle associazioni di categoria,

delle organizzazioni della società civile, per discutere con loro

del tema della casa ed elaborare un documento finale, con

le nostre idee e le nostre proposte, da presentare ai partiti

politici e ai loro leaders in vista delle elezioni. Non abbiamo

alcun pregiudizio ideologico, vogliamo ascoltare le idee di

tutte le parti sociali interessate a discutere di casa con noi, per

riflettere insieme, avendo come obiettivo l’elaborazione di un

documento politico.

Il nostro percorso è iniziato con Roberto Tricarico, responsabile

nazionale delle politiche abitative del PD e per 10 anni

Assessore alle Politiche per la Casa del Comune di Torino. Per

questo lo abbiamo intervistato in questo numero di abitare

in cooperativa: le sue parole, le sue analisi sulla questione

della casa nel nostro Paese vi danno un’idea della gravità a

cui siamo arrivati, a causa dell’assenza di politiche precise su

questi temi.

In questo numero trovate anche le ultime novità di alcune delle

nostre associate: ad Alessandria l’UNI-CA.P.I. ha iniziato i lavori

nell’area ex Legrand, per uno dei suoi progetti più ambiziosi; la

Primo Maggio ha raggiunto i 500 alloggi costruiti, con le ultime

consegne a Pinerolo; a Vercelli la Edificatrice Uno continua a

elaborare il disegno urbanistico di un intero quartiere. La loro

attività è prova della versatilità delle nostre proposte.

Approfitto di queste righe

anche per augurare un Buon 2013 a tutti i lettori

Pasquale Cifani

Presidente legacoop abitanti Piemonte

PRoVinCia di ToRino

Cooperativa 13 febbraio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to)Tel 0121 374995 • e.mail: [email protected] Presidente francesca Sassi

Cooperativa Clara via roma, 7 caselle (to)Tel 011 9913671 • e.mail: [email protected] renzo vanzo

Cooperativa Coop Casa Chivasso via torino, 86 chivasso (to)Tel 011 91727801 • e.mail: [email protected] romeo bevilacqua

Cooperativa Giuseppe di Vittorio via Perrone, 3 torinoTel 011 5648666 • e.mail: [email protected] massimo rizzo

Cooperativa La Popolare via rubattera, 10 bussoleno (to)Tel 0122 49279 • e.mail: [email protected] Pacifico trabucchi

Cooperativa Musetta via Perrone, 3 torinoTel 011 4055179 • e.mail: [email protected] Giuseppe fortino

Cooperativa Primo Maggio via San Giuseppe, 21 Pinerolo (to)Tel 0121 374276 • e.mail: [email protected] Giulio blanc

Cooperativa San Pancrazio via Perrone, 3 torinoTel 011 5654444 • e.mail: [email protected] Pasquale cifani

Cooperativa Unità operaia alto Canavese viale dei mille, 13 cuorgnè (to)Tel 0124 650498 • e.mail: [email protected] domenico iannello

PRoVinCia di aLeSSandRia

Cooperativa Uni C.a.P.i. via urbano rattazzi, 11 alessandriaTel 0131 43141• e.mail: [email protected] roberto zeppa

PRoVinCia di CUneo

Cooperativa Coefers via mondovì, 2 cuneoTel 0171 696362 • e.mail: [email protected] Salvatore di brigida

Cooperativa Flavia via fossano, 6 cuneo Tel 0171 695070 • e.mail: [email protected] Pietro Ghio

Cooperativa Marilena corso Giolitti, 2 cuneoTel 0171 699070 • e.mail: [email protected] rinalda borra

Cooperativa La Lavoratori via Ghione, 5 Savigliano (cn)Tel 0172 21604 • e.mail: [email protected] Guido matinata

Cooperativa La Quercia via Ghione, 5 Savigliano (cn)Tel 0172 22668 • e.mail: [email protected] francesco matinata

PRoVinCia di noVaRa

Cooperativa edificatrice Uno via XXiii marzo, 21 novaraTel 0321 399326 • e.mail: [email protected] francesco iaquinta

Cooperativa edilcooper via XXiii marzo, 21 novaraTel 0321 399326 • e.mail: [email protected] francesco iaquinta

PRoVinCia di VeRbania

Cooperativa edificatrice Tre via olanda, 35/b Pallanza (vb)Tel 0323 53435 • e.mail: [email protected] Giuseppe calandra

Cooperativa Pallanza via olanda, 35/b Pallanza (vb)Tel 0323 404628 • e.mail: [email protected] Giuseppe calandra

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roberto tricarico è il responsabile nazionale del Pd

per le politiche abitative, dopo la decennale esperienza

alla guida dell’assessorato alle Politiche per la casa del

comune di torino. e’ la prima personalità incontrata

da legacoop abitanti Piemonte, nell’ambito del

percorso che sta compiendo in questi mesi. “abbiamo

deciso di preparare un documento da presentare ai

leaders politici prima delle elezioni, con le nostre idee

e le nostre proposte per rimettere la casa al centro

dell’azione politica” spiega il presidente di legacoop

Piemonte abitanti Pasquale cifani “da troppo tempo

assistiamo a troppe parole e pochi fatti. erano state

promesse nuove costruzioni per i ceti più deboli e

nuove politiche, attente ad assicurare il diritto alla casa

ai cittadini, ma i fatti sono stati deludenti. Si è fermi

agli stanziamenti del Governo Prodi e, soprattutto”,

mancano le politiche che tracciano il futuro del settore.

il risultato del disinteresse della politica per un intero

comparto in crisi. “Possiamo dire che il settore edilizio,

un volano dell’economia, è in ginocchio. la crisi della

finanza ha fatto sì che le banche non prestino più

denaro: chi entra in un’agenzia per chiedere un mutuo

dev’essere disponibile a sentirsi chiedere qualunque

tipo di garanzia. Sono danneggiati soprattutto i

giovani: è a loro, che spesso hanno lavori pagati non

benissimo, che è preclusa ogni possibilità di acquisto

della casa, in questa situazione” dice cifani. “come

intende rispondere la politica a questo cambiamento?

e’ necessario dare le garanzie che il lavoro non dà

più alle banche e senza le quali non c’è possibilità

di accesso al credito. e, d’altra parte, è necessario il

sostegno all’affitto, perché, in un panorama che è

cambiato così radicalmente, a causa della crisi, l’affitto

è diventato una voce fondamentale del mercato.

legacoop abitanti Piemonte intende discutere di

questi temi con tutti gli attori interessati alle politiche

per la casa, “senza alcuna preclusione ideologica”

assicura cifani “il nostro vuole essere un incontro

di idee, un’occasione di riflessione comune, per

arrivare poi a un documento finale, che presenti le

nostre proposte”. due sono i punti non negoziabili in

questo incontro di idee: “l’attenzione per le famiglie in

difficoltà o comunque più deboli, a cui va garantito il

diritto a case moderne, sostenibili e a prezzi calmierati,

e la casa come volano dell’economia. vorrei che fosse

chiaro che nuovi edifici, realizzati con le tecniche

più all’avanguardia significano anche un patrimonio

immobiliare meno inquinante ed economicamente

più sostenibile, perché si usano meglio le energie

rinnovabili e meno quelle tradizionali. Sono punti per

noi irrinunciabili”.

roberto tricarico ha incontrato legacoop Piemonte

abitanti a novembre, “ha dimostrato sensibilità su

questi argomenti ed è per questo, per spiegare ai

nostri lettori questo nuovo cammino che abbiamo

intrapreso e il punto di vista che lui può offrire, che lo

abbiamo intervistato”.

DaAssessoreallePoliticheperlacasadelComune

diTorinoaResponsabileNazionaleperlepolitiche

abitative del PD. Cosa ha rappresentato per lei

questosalto?

Questo nuovo incarico per me è un’occasione per

poter sperimentare su scala nazionale, attraverso il

dialogo con le strutture centrali e periferiche del mio

Partito, con i Gruppi parlamentari, gli amministratori

le tante buone pratiche avviate qui a torino e per

tentare di definire un disegno di governo delle nuove

e vecchie emergenze abitative.

Come vede la situazionenazionaledella casa, da

questo nuovo ruolo? E’ cambiata la sua visione,

passando da un ambito locale, seppure di una

grandecittà,aquellanazionale?

attualmente ci sono in italia ben 650 mila famiglie in

attesa di ottenere un alloggio di edilizia residenziale

pubblica. a questi dati occorre aggiungere la crescita

esponenziale della domanda che ha coinvolto in

maniera massiva le cooperative di abitazione. il mercato

immobiliare continua ad essere rigido e non risponde

alle esigenze di flessibilità (anche territoriale) richiesta

nel mercato del lavoro o nei sistemi di formazione.

le politiche abitative del nostro Paese hanno portato

ad un aumento delle quote di abitazioni in regime di

proprietà ed una corrispondente diminuzione di quelle

in affitto. nel 2008 le famiglie che vivevano in casa di

proprietà erano il 75%, quelle che vivevano in affitto il

29% ed il 6% quelle che vivevano in una casa ad “uso

gratuito”. il 63% delle famiglie in affitto ha un contratto

“libero”, il 12,7% è a canone sociale (erP), l’8,4% è a

canone calmierato e il 12,7% è in affitto temporaneo.

Questa la situazione che vedo oggi e che vedevo

ieri in assessorato e rimango fermo della mia idea:

occorrono azioni legislative che liberino le politiche

della casa che oggi sono ostaggio di una cultura non

più adatta ai tempi.

In cosa l’esperienza a Torino le è più utile, in

ambitonazionale?

come cosa più utile scelgo senza dubbio il rapporto

con le persone che da assessore ho curato con tanta

passione. chi si occupa come me di casa deve sapere

che dietro una domanda c’è sempre la storia di una

persona o di una famiglia.

In Italia il problema della casa non ha ancora

raggiunto livelli di emergenza sociale come in

Spagna, dove solo quest’anno sono stati eseguiti

oltre 100mila sfratti contro le famiglie che non

possonopagareimutui.Maèunodeiproblemipiù

rilevantiperlefamigliechesistannoimpoverendo.

Come incide, oggi, la casa nei bilanci familiari? E

comeincidesulmercatol’IMU?

Gli affitti sono cari, come i mutui. il canone o meglio

i costi dell’abitare incidono sul reddito per un minimo

del 50% fino ad un massimo dell’80% e dunque

sono insostenibili. nel 2009 le famiglie “in proprietà”

a rischio insolvenza erano il 25,4% di quelle indebitate

mentre nel 2006 era il 18%. nel 2008 le famiglie in

arretrato con il mutuo erano il 7% di quelle indebitate

(circa 160.000 famiglie). tutto ciò è insostenibile e

l’introduzione dell’imu mette in difficoltà anche le

cooperative di abitazione e gli ex iacp che hanno svolto

una vera funzione calmieratrice. ed ancora più folle è

stato considerare queste case come seconda abitazione

con relativo aggravio dell’imposta. Questo punto va

corretto ed io personalmente mi sto spendendo molto

perché accada.

Lei coordina le politiche per la Casa del PD, il

partitocheguidalacoalizionedicentrosinistra,che

secondo i sondaggi, dovrebbe vincere le elezioni.

Qualisonolepoliticheperlacasacheilsuopartito

proporràaglielettorie,dunque,applicheràincaso

di vittoria? Che ruolo vede per le cooperative di

abitantinellepolitichechedisegnerete?

la casa deve essere tra i primi pensieri delle politiche del

Pd e del centrosinistra. la casa è un diritto essenziale

della persona, è il luogo nel quale si concentrano le

relazioni familiari, è un elemento fondamentale di

tranquillità e sicurezza. efficaci politiche per l’abitare

sono una parte essenziale di un moderno stato sociale.

L’IN

TERV

ISTA ObiettivO: nuOve pOlitiche per la casa

L’IMU, una follia per le Case di Cooperativa. In uno Stato Sociale moderno, essenziale l’attenzione al diritto alla casa

roberto tricarico: ecco come cambieremo le politiche per la casa

4 5

Il responsabile nazionale del PD per le politiche abitative Roberto Tricarico

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e’ giunto il momento di fare un salto di qualità nella

coscienza della natura e profondità del problema: porre

responsabilmente, oggi, il tema di una politica per la casa

vuol dire passare dalla dimensione del superamento

della questione della casa (che, naturalmente, resta

centrale e prioritaria) all’obiettivo di rilanciare l’intera

economia del comparto delle costruzioni all’insegna

del soddisfacimento del fabbisogno abitativo,

della riqualificazione del patrimonio edilizio, della

rivitalizzazione delle nostre città, della ripresa e rilancio

delle imprese e della piena occupazione nel settore.

le stesse ragioni per le quali appare ancora più

evidente l’insufficienza delle misure adottate, pure di

recente, ad esempio in tema di fiscalità, che hanno

avuto il risultato di deprimere fortemente il mercato

immobiliare, allontanando gli investimenti (-6%) e

determinando un’ulteriore crisi, con la scomparsa di

imprese (27 mila), il ricorso sempre più esteso alla

cassa integrazione, la perdita di migliaia di posti di

lavoro (500 mila). l’unico elemento di grande rilievo

e portata è invece il segnale venuto con l’estensione

della detrazione fiscale. diversamente è possibile, oggi,

promuovere politiche adeguate di rilancio del territorio,

inteso come risorsa per lo sviluppo, dove la centralità

della produzione (sostenibile sia economicamente che

ambientalmente), di qualità, di edilizia residenziale -

in tutte le sue componenti, ma in particolar modo in

quella dell’housing sociale e quindi di quella pubblica

– sia il fulcro di un più generale processo di recupero

e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, di

rivitalizzazione dei centri storici e per un vero piano delle

nostre città. in questo contesto il ruolo delle cooperative

di abitazione sarà essenziale.

Per 10 anni è stato Assessore alle Politiche

per la casa del Comune di Torino, ha guidato

l’abbattimentodelleTorridiviaArtom,losviluppo

diSpina3,haideatoLocare,favorendo,conlesue

politiche, l’incontro tra pubblico e privato. Come

puòsopravvivereoggi,intempidipenuriadidenaro

pubblico, questa rete di protezione sociale per le

famigliechehannonellacasaungraveproblema

da risolvere? Le cooperatived’abitanti, chehanno

partecipatoalrilanciodimoltezoneperiferiche,che

ruolopossonogiocareinquestenuovecircostanze?

in assenza di risorse bisogna mettere in campo

l’intelligenza. le iniziative che lei ha ricordato hanno

generato ricchezza sociale ed economica che ha

ampiamente ripagato l’investimento iniziale. il rapporto

pubblico privato richiede che ciascuno metta in campo

le proprie migliori risorse e talvolta le pubbliche

amministrazioni appaiono poco intelligenti, ma “stupide”,

con i loro burocratrismi che rallentano e affaticano il

lavoro degli operatori. la soluzione è sempre la stessa:

si devono indicare gli obiettivi e chiamare a raccolta tutti

coloro che possono concorrere a raggiungerli. Questo è

il compito della politica.

L’austeritàimponeilritirodelpubblico,inuncerto

sensolarinunciaadirittideicittadiniinfavoredella

“compassione” dei privati. Ma, d’altra parte, dagli

USA,conlavittoriadiObama,arrivalaconfermache

attraversolapoliticae ilpubblicosipuòrilanciare

l’economia.Comeconiugarequestedueesigenze

ecomeconcretizzarlenellepoliticheriformistedel

PD?

il punto è l’interesse del governo centrale americano

verso le città. la novità e che si punta a promuove

politiche rivolte alla città. dalla metà degli anni 70 in

avanti non c’è mai stata una vera politica urbana di

livello nazionale, le città si sono sviluppate dal basso

attraverso l’attivismo dei Sindaci, spesso in conflitto

con gli Stati: i governatori, infatti, spesso provengono

dalla provincia e hanno difficoltà a comprendere le

problematiche sociali, ambientali ed economiche tipiche

delle città. ciò che è proprio il superamento di questo

modello. Se persino gli Stati uniti che certamente non

possono rivendicare come noi una cultura delle città

capiscano che questo è il modello, come la brookings

institution suggerisce, vuol dire che noi dobbiamo

senza esitazione riprendere il cammino interrotto con

i Governi berlusconi per rimettere al centro le città ed il

paesaggio: vere ricchezze del nostro Paese.

Pensandoagliannidicrisicheancoraciaspettano

e utilizzando la sua esperienza torinese e quella

nazionale,sisenteottimistaopessimistasuitemi

dellacasa?eperché?

voglio essere ottimista ad una condizione però: che

noi si capisca che da questa crisi non si esce da soli,

ma insieme.

G. de Serio 6

in italia i papà separati sono 4 milioni, dei

quali 800mila sfiorano la soglia di povertà,

perché, spiegano dalla caritas diocesiana di

torino, “le separazioni rischiano spesso di

ridurre al minimo anche stipendi rispettabili,

non riuscendo più a garantire un altro

appartamento in affitto. ci sono padri che si

riducono a vivere in auto e che entrano in

una spirale da cui è difficilissimo uscire”.

Pensando alle loro difficoltà, la caritas di

torino, in collaborazione con la cooperativa

di vittorio e le cooperative Synergica e lavoro

e Solidarietà, ha inaugurato a ottobre un

servizio di accoglienza abitativo temporaneo,

in cui i padri separati, senza un proprio

appartamento, possono incontrare i propri

figli. lo ha chiamato Àncòra papà: “e’ ancora

papà, perché il nostro progetto consente ai

padri separati di essere padri; è àncora papà,

perché è un punto di approdo per i padri che

non hanno uno spazio per stare con i loro

bambini” spiega Pierluigi dovis, il direttore

della caritas dell’arcidiocesi di torino.

“l’obiettivo” aggiunge “è quello di creare

uno spazio sereno, che sappia di casa, in

cui il padre separato possa trovarsi con i figli,

in un ambiente protetto e adatto. Pensiamo

soprattutto ai padri separati che non hanno

un appartamento, perché sono tornati

a vivere dai genitori, perché sono ospiti

da parenti, perché vivono in un’altra città,

perché si trovano in comunità residenziali”.

l’appartamento necessario al progetto è

stato messo a disposizione dalla cooperativa

di vittorio e si trova al 18° piano della

torre monaco, in Spina 3, nell’ex villaggio

media mortara delle olimpiadi del 2006.

e’ un appartamento accogliente e dotato di

tutto il necessario: ci sono una cucina, tre

camere da letto, un piccolo soggiorno con

televisione, due balconi panoramici, uno dei

quali si apre in una terrazza con magnifica

vista su torino.

“e’ un progetto che ci ha visti disponibili

immediatamente” dice il presidente di

legacoop abitanti Piemonte Pasquale

cifani “con la caritas la cooperazione

l’attenzione per i cittadini in difficoltà.

il cambiamento dei modelli familiari e

la crisi economica hanno fatto affiorare

nuove povertà ed è a queste povertà che

dobbiamo dare risposte. noi sappiamo fare

case e mettiamo a disposizione questo

nostro sapere, senza andare oltre, perché

non saremmo competenti. e se dovessero

nascere iniziative simili a livello regionale,

potremmo studiare la creazione di una rete

di alloggi di questo tipo”.

l’appartamento della di vittorio è stato

chiamato casa di nonno mario, per dargli

la dolcezza e la gentilezza che il progetto

della caritas e delle cooperative vuole

aiutare a ritrovare. della casa di nonno

mario devono chiedere i papà separati

quando chiamano la cooperativa Synergica

(tel 011 2072276 o 011 2073730 lun-

ven ore 9-18) e quando scrivono all’email

[email protected] per avere

informazioni o prenotare, eventualmente,

l’appartamento.

la casa di nonno mario è stata inaugurata

a ottobre, alla presenza dell’arcivescovo

di torino cesare nosiglia, che ha voluto

sottolineare quanto torino abbia una grande

tradizione sociale e quanto sia speciale

perché “nei momenti di difficoltà non pensa

alle differenze, si rimbocca le maniche e

aiuta insieme chi ne ha bisogno”. 7

NEW

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O in italia 800mila padri separati sulla sOglia di pOvertà

La Cooperativa Di Vittorio mette a disposizione un appartamento della Torre Monaco per un progetto di Caritas

Pasquale Cifani, Roberto Tricarico, Bruno Ardito e Cesare Nosiglia all’inaugurazione di A casa di Nonno Mario

a casa di nonno mario un rifugio per i papà separati e i loro bambini

Ci devono essere politiche di rilancio del territorio, con processi di riqualificazione del patrimonio edilizio, per i quali il ruolo delle cooperative di abitazione sarà essenziale‘ ,

In alto la Locandina di “A casa di Nonno Mario”,a lato le camere da letto di “A casa di Nonno Mario”

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salga dal basso verso l’alto, riscaldando meglio gli ambienti,

secondo le ultime tendenze dell’architettura; gli alloggi sono

stati dotati di impianto di trattamento d’aria, i serramenti sono

in Pvc, per offrire il massimo isolamento termico. inoltre ci sono

pannelli solari per la produzione di acqua calda” illustra fantucci.

tutte queste dotazioni delle torri, insieme alle metodologie di

costruzione, con il cappotto isolante, hanno permesso una

costruzione certificata in classe a; questo significa, spiega ancora

l’architetto fantucci, che “le due torri sono state realizzate con

una serie di soluzioni progettuali e costruttive che contengono al

massimo le dispersioni energetiche e garantiscono alti standard di

efficienza, permettendo ai nostri soci di risparmiare sulla bolletta

del riscaldamento e ai nostri edifici di essere meno inquinanti”.

la prima torre è stata realizzata con il “Programma casa 10.000

alloggi entro il 2012” Primo biennio, la seconda ha avuto i

finanziamenti dello stesso programma, ma con bando del

secondo biennio. “e in entrambi i casi siamo perfettamente in

linea con i tempi previsti” sottolinea il presidente della cooperativa

francesco iaquinta “e’ per me motivo d’orgoglio, e ci tengo che

i soci lo sappiano, che così abbiamo realizzato tutti gli interventi

per cui abbiamo chiesto i finanziamenti alla regione Piemonte.

Per noi è sempre stato importante essere interlocutori credibili

nel nostro territorio, perché siamo la cooperativa più importante

e più grande di legacoop Piemonte abitanti dell’area e abbiamo

dunque anche la responsabilità di dimostrare l’efficienza e

la concretezza dei nostri valori sul territorio. lo facciamo con

questa puntualità e questa precisione”.

e che i valori siano importanti, rivalutati dall’opinione pubblica in

questi tempi di crisi, il presidente iaquinta lo riafferma al ricordare

che “i nostri soci godono di canoni d’affitto inferiori al 30% di

quelli del mercato; nel PeeP la bertagnetta, una delle aree a

maggiore sviluppo di vercelli, situata in una zona con buoni

collegamenti con il centro cittadino, i soci appena entrati negli

alloggi della torre appena consegnata pagano meno di 350 euro

al mese, una cifra altamente concorrenziale che permette loro

di poter gestire il bilancio familiare con certezza e tranquillità”

in questi anni l’edificatrice uno si è proposta come la cooperativa

d’abitazione di riferimento non solo nel novarese, dove è nata,

e nel vercellese, dove conta su numerosi interventi, ma anche

nel biellese, dove ha già consegnato ed assegnato ai soci un

complesso di 27 alloggi nel centro di Gaglianico, riqualificando

un’area abbandonata. “in quella circostanza ho avuto

l’opportunità di parlare con il Presidente della regione Piemonte

roberto cota, che ci ha onorati con la sua presenza, e ho avuto

la sua assicurazione del suo impegno per le politiche della casa”

dice il presidente “e’ un impegno importante, perché la casa

è volano di un’economia duramente provata dalla crisi e dà

sicurezza alle famiglie che devono pensare al futuro. noi diamo

lavoro a decine di professionisti, sia dentro che fuori dal cantiere,

maestranze locali, che muovono l’economia del nostro territorio.

e grazie al nostro impegno e agli sforzi abbiamo realizzato già

700 alloggi, abbiamo conquistato una leadership indiscutibile

nella nostra area e siamo diventati un punto di riferimento per

centinaia di famiglie. la puntualità che caratterizza sempre il

nostro lavoro è per me motivo d’orgoglio: i nostri soci possono

credere alla nostra parola. c’è qualcosa di più importante come

garanzia dei rapporti interpersonali?”

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LI un nuOvO interventO per 18 allOggi

Consegnati gli alloggi della prima torre, sono iniziati i lavori della seconda con il “Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012” secondo biennio.

a Vercelli, l’edificatrice Uno completa il PeeP bertagnetta

8 9

Le due torri del complesso che l’Edificatrice Uno sta realizzando a Vercelli

18 alloggi consegnati alla fine del 2011 e i prossimi 18 alloggi

in fase di realizzazione. i lavori della cooperativa edificatrice

uno per completare il suo intervento nel PeeP bertagnetta

di vercelli proseguono a pieno ritmo, per rispettare, come

sempre puntualmente, gli impegni presi con le autorità

locali e, soprattutto, con i soci che aspettano il loro nuovo

appartamento.

in questo quartiere di vercelli, sorto intorno all’ex ospedale

la bertagnetta, la cooperativa novarese ha già realizzato

quattro progetti, che hanno dato casa a oltre 100 famiglie.

Quest’ultima realizzazione, il cui cantiere è appena partito, è

parte di un progetto di due torri, ciascuna di dieci piani fuori

terra per 18 alloggi ognuna. Gli alloggi della prima torre sono

stati consegnati quasi un anno fa, quelli della torre adesso

in costruzione saranno assegnati entro la prossima estate.

“i due edifici hanno in comune una piastra semi interrata,

destinata ad autorimessa” spiega l’architetto maurizio

fantucci, che sta seguendo da vicino i lavori di realizzazione

dell’intero progetto “la cosa che ci è sembrata interessante

è che non si tratta solo di due torri che rispondono alle

necessità abitative di 36 famiglie, ma sono due veri e propri

punti che segnano il territorio e completano un disegno

urbanistico iniziato 15 anni fa, con la realizzazione di altre

due torri analoghe. la cooperativa sta, insomma, disegnando

il territorio di questo quartiere, lasciando un segno preciso

nel suo skyline”.

Gli appartamenti di entrambi gli edifici sono composti da

soggiorno, cucina abitabile, bagno e due camere da letto,

per una superficie utile di circa 70 metri quadrati. Grande

attenzione è stata riservata alle caratteristiche tecniche

dell’edificio, in modo da offrire il maggior risparmio

energetico: “il riscaldamento è a pavimento, in modo che

Le due torri sono state realizzate con una serie di soluzioni che contengono al massimo le dispersioni energetiche, permettendo ai nostri soci di risparmiare sulla bolletta del riscaldamento

‘ ,

La torre terminata, i cui alloggi sono stati consegnati ai soci

Il presidente Francesco Iaquinta consegna le chiavi del suo alloggio a una socia Un momento della cerimonia di consegna delle chiavi

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la cooperativa uni-c.a.P.i. ha iniziato i lavori di costruzione

del complesso da 56 alloggi previsto nell’area ex legrand, ad

alessandria.

Si tratta di un intervento piuttosto complesso, in cui la

cooperativa ha investito risorse proprie: “e’ finita l’epoca in cui

i comuni fornivano alle cooperative le aree edificabili in diritto

di superficie” ha spiegato il presidente roberto zeppa “Per

poter costruire nuovi alloggi per i nostri soci e soddisfare i loro

bisogni abitativi dei prossimi anni, ci siamo dovuti rivolgere al

mercato immobiliare. al momento dell’acquisto del terreno, si

è tenuto conto delle caratteristiche della zona, situata nel cuore

del quartiere cristo, molto vicina al centro di alessandria.

Siamo riusciti così a riavvicinare gli interventi costruttivi al

cuore della città con evidenti vantaggi per le persone che li

abiteranno”.

l’area ex legrand si trova infatti nelle immediate vicinanze

di piazza ceriana, situata a circa un chilometro e mezzo da

Piazza Garibaldi. la zona è dotata di tutti i servizi: sono presenti

l’asilo e la scuola elementare, proprio al lato dell’edifico, e a

poche decine di metri ci sono banche, supermercati, farmacie,

cinema, nonché le fermate dei mezzi pubblici di piazza

ceriana. e’ un’area dal passato industriale, trasformata in zona

residenziale con un serio lavoro di bonifica, come succede

sempre più spesso nelle città moderne, che riqualificano i loro

quartieri un tempo industriali portando nuova linfa, con nuovi

abitanti e nuovi edifici.

“il nostro secondo passo è stato concepire un intervento dagli

elevati standard qualitativi in termini non solo di risparmio

energetico ma di vivibilità” ha spiegato ancora il presidente

zeppa “l’obiettivo della cooperativa è quello di offrire ai

Soci alloggi con una elevata efficienza energetica e standard

qualitativi elevati ad un canone di molto inferiore al mercato

corrente dell’affitto”

i 56 alloggi sono distribuiti da tre vani scala; la scala centrale

serve 14 alloggi, distribuiti su sette piani, mentre le due scale ai

lati danno accesso a 21 alloggi ognuna, su tre corpi che hanno

altezze differenti. in questo modo si sono ottenute diverse

tipologie, che possono soddisfare le esigenze abitative dei soci,

siano single, in coppia o con famiglia numerosa.

le tipologie di riferimento saranno due: alloggi bilocali da 46

metri quadrati con cantina e box ad un canone di circa 250

euro mensili; appartamenti da quattro camere con due servizi

con metrature di 72 e 74 metri quadrati, cantina e box a circa

350 euro mensili. c’è anche la possibilità, a parte, di

avere in assegnazione esclusiva un ulteriore posto

auto scoperto all’interno del cortile.

“Quanto alle caratteristiche costruttive dell’edificio e

degli alloggi, si è voluto ottenere un’ottima vivibilità”

commenta il presidente “basti pensare che gli alloggi

di 4 camere hanno un grande terrazzo di circa 3 metri

per 3, oltre un secondo balcone che varia dai 2,33

metri ai 4,5 metri; così si possono coniugare spazi

abitativi aperti e chiusi ed assicurare un’abbondante

e prolungata luminosità, data l’esposizione e

l’orientamento dell’edificio”.

anche la mobilità delle persone disabili su carrozzella

è garantita concretamente ed è superiore agli standard

urbanistici richiesti dalle norme vigenti (in questi alloggi

in costruzione la sagoma della carrozzella può ruotare in

presenza del bidet, mentre le norme vigenti prevedono

che la mobilità sia consentita non computando il bidet)

Gli standard energetici sono elevati grazie al rispetto

del protocollo itaca al livello previsto dal bando di

finanziamento.

tutti gli alloggi sono dotati di riscaldamento a pannelli

radianti a pavimento completamente contabilizzato,

con possibilità di differenziare la temperatura tra zona

giorno e zona notte, attraverso una centralina di

termoregolazione con sonde e contatori di acqua ed

energia che permette la completa indipendenza delle

regolazioni. l’integrazione dell’acqua igienico sanitaria

avverrà mediante pannelli solari posti sul tetto che

produrranno circa il 60% del fabbisogno di acqua calda

sanitaria dell’edificio.

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RIA 56 allOggi a pOca distanza dal centrO stOricO

L’acquisto del terreno con risorse della cooperativa. Dopo la bonifica, un progetto che punta su qualità e sostenibilità

L’Uni-C.a.P.i. riqualifica l’area ex Legrand di alessandria

10 11

Rendering del progetto

La piantina di un piano tipo dell’edificio in costruzione

ogni alloggio è dotato di un impianto di ventilazione

meccanica controllata con recupero del calore per

il mantenimento del corretto livello igrometrico

dell’ambiente e della predisposizione dell’impianto di

condizionamento.

l’esperienza degli ultimi interventi costruttivi della

cooperativa che rispettano elevati standard energetici

permette di valutare che i costi energetici degli alloggi

in fase di costruzione (riscaldamento, acqua calda ed

energia elettrica) dovrebbero attestarsi a livelli molto

più bassi di quelli ottenibili in edifici con prestazioni

energetiche inferiori, quali sono, generalmente, gli

edifici dove si trovano gli alloggi concessi in locazione

alle famiglie nell’ambito del libero mercato.

i lavori sono stati affidati a luglio alla romano

costruzioni & c s.r.l. e le consegne degli alloggi ai soci

sono previste per l’estate 2014. il progetto beneficia

del finanziamento nell’ambito del Piano casa della

regione Piemonte “10.000 alloggi in affitto”.

Il cantiere nell’area Ex Legrand

L’obiettivo della Cooperativa è offrire ai Soci alloggi con un’elevata efficienza energetica e standard qualitativi elevati ad un canone di molto inferiore al mercato corrente dell’affitto

‘ ,

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O 500 allOggi in prOvincia di tOrinO

Le consegne della Cooperativa Primo Maggio al termine di un lungo iter. La collaborazione dei soci nella progettazione

la fondazione monaco scommette sui più giovani

dal 17 novembre 2012, 24 famiglie di Pinerolo (to)

hanno un nuovo alloggio da cui iniziare un progetto

di vita, con la sicurezza, in questi tempi di crisi, di non

essere mandate via da contratti in scadenza o da

padroni di casa diventati economicamente più esigenti.

la cooperativa Primo maggio ha infatti consegnato

24 alloggi, realizzati nell’ambito del Programma casa

“10mila alloggi entro il 2012”. Si trovano in via asiago

28, una zona semiperiferica di Pinerolo, ma ben servita

dai collegamenti pubblici.

la loro realizzazione ha avuto, come racconta il

presidente della cooperativa Giulio blanc, “un iter

piuttosto travagliato”: “l’area sulla quale sorge l’edificio

era soggetta ad un Pec esteso all’intera zona, di

55.000 mq, con tanti proprietari. la cooperativa, che

aveva a suo tempo acquistato circa 10.000 mq di

terreno, si era subito attivata per promuovere il Pec,

ma purtroppo non tutti i proprietari compresi nell’area

erano interessati e quindi lo strumento urbanistico non

è mai decollato”.

la Primo maggio ha presentato nel frattempo una

domanda alla regione Piemonte “per ottenere un

finanziamento nell’ambito del Piano casa regionale 12 13

al progetto e ha seguito la direzione dei lavori

architettonici: “e’ composto da quattro piani fuori

terra con un orientamento sudovest – nordest che

lo rende ottimale per l’utilizzo della falda del tetto

esposta a sudovest per la posa dei pannelli solari per

la produzione dell’acqua calda sanitaria e per la posa

dei pannelli fotovoltaici”

l’attenzione per il risparmio energetico e la

sostenibilità ambientale si nota in ogni dettaglio:

“l’edificio è dotato di impianto termico centralizzato

per il riscaldamento degli ambienti e la produzione

di acqua calda sanitaria; il generatore di calore è del

tipo caldaia murale a condensazione, centralizzato e

alimentato a gas metano e gli alloggi hanno pannelli

radianti a pavimento e scaldasalviette integrativo nei

bagni. il sistema di termoregolazione consente la

contabilizzazione individuale, per cui i soci pagheranno

il riscaldamento effettivamente utilizzato nei loro

appartamenti. la produzione di acqua calda sanitaria

ottenuta grazie all’impianto solare termico, cioè

all’energia pulita e rinnovabile, ha una copertura del

fabbisogno annuo di oltre la metà, arrivando al 65%”

spiega l’architetto.

i quattro piani dell’edificio sono serviti da tre vani

scala, che danno accesso a due alloggi per piano. “e’

una soluzione che permette ad ogni alloggio di avere

almeno 2 arie per ottimizzare la circolazione naturale

dell’aria e la distribuzione degli ambienti interni”

commenta francesca Sassi.

il lavoro di progettazione è risultato di un processo

piuttosto interessante, in cui i soci hanno avuto un

ruolo da protagonisti: “durante il periodo dedicato alla

progettazione delle unità abitative si è fatta una ricerca

sulla tipologia e sulla metratura di alloggio richiesta

maggiormente dai nostri soci. le richieste erano spesso

di due camere da letto mentre per la zona giorno era

generalmente accettata la soluzione unificata, cioè

soggiorno e angolo cottura in uno stesso ambiente.

così il risultato è stato quello progettare alloggi tutti

composti da camera doppia, camera singola, bagno,

ripostiglio e zona giorno. i più piccoli, che rientrano

nell’edilizia sperimentale, hanno una superficie utile

di 60 metri quadrati, mentre i restanti alloggi di

edilizia agevolata (e 1autofinanziato) arrivano fino a

un massimo di 68 metri quadrati di superficie utile,

differenziandosi dai primi per la maggiore ampiezza

della zona giorno e del bagno”

e, particolare molto apprezzato dai soci, aggiunge con

un sorriso francesca Sassi, le zone giorno di tutti gli

alloggi si affacciano sul magnifico panorama delle alpi

pinerolesi. il che è un valore aggiunto che non può

non dare soddisfazione.

il presidente Giulio blanc sottolinea invece con

soddisfazione un altro elemento, che rende questo

edificio a suo modo storico per la Primo maggio:

“con questo progetto la cooperativa ha realizzato 500

alloggi, distribuiti in ben 30 interventi, 26 di nuova

costruzione e 4 di recupero edilizio”

L’edificio realizzato dalla Cooperativa Primo Maggio

denominato “10.000 alloggi entro il 2012 – 1°

biennio”, ma la domanda non è stata accolta perché

non compatibile dal punto di vista urbanistico. con il

2° biennio, la cooperativa ha riproposto con insistenza

l’intervento, facendo forza sul fatto che aveva la

proprietà dell’area e che questa era dotata delle

opere di urbanizzazione. il comune infine ha accolto

l’istanza della cooperativa e ha apportato una lieve

modifica alle norme di attuazione del piano regolatore,

consentendo l’intervento”

nel frattempo anche la regione Piemonte ha dato il

via libera ai finanziamenti per la realizzazione di 24

alloggi, dei quali 16 di edilizia agevolata, 7 di edilizia

sperimentale ed 1 in autofinanziamento, e sono

finalmente partiti i lavori. il cui risultato si è visto il

17 novembre, con l’ingresso di 24 soci e delle loro

famiglie nei nuovi appartamenti. tra i soci assegnatari

si trovano soprattutto giovani e giovani coppie, famiglie

tradizionali e monoparentali e una famiglia di anziani,

a comporre quel mix generazionale che è da tempo

uno degli obiettivi delle cooperative d’abitazione.

a illustrare l’edificio ad Abitare in Cooperativa è

l’architetto francesca Sassi, che ha collaborato

24 nuovi alloggi affacciati sulle spettacolari alpi del pinerolese

la consegna delle chiavi ai soci, con primi da sinistra, il presidente della Cooperativa Giulio Blanc e il sindaco di Pinerolo Eugenio Buttiero

Foto di gruppo per i dirigenti e i soci della Prima Maggio

E’ un edificio storico per la cooperativa, che con questo intervento raggiunge i 500 alloggi, realizzati in 30 diversi progetti, 26 di nuova costruzione e 4 di recupero edilizio

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Si è svolta a rimini dal 7 al 10 novembre 2012, la 16°

fiera internazionale del recupero di materia ed energia e

dello sviluppo sostenibile: ecomondo.

una manifestazione che di anno in anno vede aumentare

la presenza di imprese espositrici e di visitatori. Si è vista

infatti la presenza di un sistema industriale del settore, con

oltre 1200 imprese che nei 16 padiglioni hanno proposto

un campionario di soluzioni tecnologiche a dimostrazione

di vitalità e competitività anche su scala internazionale.

a testimoniare quanto l’impronta “green” sia strategica

per tutta l´industria nazionale, in una prospettiva di

ripresa economica, sono i toni usati nel messaggio che

il Presidente della repubblica Giorgio napolitano ha

inviato nella giornata inaugurale, per dire che “l’italia può

e deve, senza ulteriori esitazioni, colmare ritardi rispetto

agli standard europei e darsi più validi presidi nella difesa

dell’ambiente”.

la fiera, oltre al suo

ruolo prettamente

espositivo è stata

anche contenitore di

numerose iniziative

collaterali sul tema

dell’ambiente e del

impiego delle fonti

rinnovabili di energia.

Si sono chiusi infatti, l’8 novembre alla fiera di rimini

durante la manifestazione, gli “Stati generali della Green

economy”, segnati da un record di presenze, che hanno

tracciato una road map di proposte di sviluppo economico

nel segno della sostenibilità. Promossi dal ministero

dell’ambiente e da 39 soggetti della “green economy”,

hanno discusso su 70 proposte elaborate nei mesi scorsi

da oltre 1000 esperti che hanno lavorato su 8 temi

strategici. tra i temi di spicco quello dedicato allo Sviluppo

dell’ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del

riciclo dei rifiuti.

e’ interessante segnalare che, nell’occasione, rimini fiera

ha inaugurato il suo terzo impianto fotovoltaico, realizzato

sulle coperture dei sedici padiglioni per coniugare nel

migliore dei modi tecnologia e architettura. distribuito

su 100.000 mq, è composto da 33.296 pannelli

fotovoltaici in silicio amorfo, è il più grande impianto

d´italia architettonicamente integrato con caratteristiche

innovative, ha una potenza complessiva di 4.332 kWp

per produrre 5.000.000 kWh all’anno di energia elettrica,

tanta quanta ne consumano mediamente, in un anno,

1.730 famiglie.

nell’ambito della fiera di rimini si è svolta inoltre la

5° edizione di “cooperambiente” la fiera dell’offerta

cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, con un

padiglione interamente dedicato alle imprese cooperative

che operano nel settore dell’ambiente e delle energie

rinnovabili. in questo contesto si è svolta sabato 10

novembre la conferenza nazionale eco courts, il

progetto europeo dell’abitare sostenibile “dal web ai

condomini: nuove modalità e strumenti per risparmiare

insieme”, una ricerca finanziata dalla comunità europea

a cui partecipano diversi operatori pubblici e privati con

a capo fila il comune di Padova. Questa ricerca si pone

come obiettivo il controllo, attraverso azioni collettive e di

sensibilizzazione dell’utente, dei consumi (energia, acqua

e rifiuti) nell’ambito di condomini urbani. Per sviluppare

il progetto sono state attivate due “comunità”, una fisica

e una virtuale. la prima coinvolgerà alcuni condomini

associati a legacoop abitanti, la seconda tutti i cittadini

e le famiglie che vorranno aderire alla web community

eco courts.

arch. egidio Giannico

alla Fiera di rimini

A Ecomondo oltre 1200 imprese, anche cooperative, hanno testimoniato la vitalità del settore anche a livello internazionale

Green economy e cooperazione, insieme si può

14

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Un’immagine dell’edificio in costruzione

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dell’edificio sono dotate di un ampio spazio a verde.

Gli alloggi sono stati assegnati a cittadini di beinasco, che hanno

partecipato a un bando di avviso pubblico del comune; il 50%

degli appartamenti è stato riservato a giovani coppie; il resto è stato

assegnato secondo le graduatorie.

15

Abitare in cooperativa augura ai lettori e ai soci delle cooperative

un Buon Natale e Felice 2013

il 17 novembre la Cooperativa di Vittorio ha

consegnato gli ultimi 24 alloggi realizzati in via rossini

20, a beinasco, nella cintura meridionale di torino. Si trovano

in un complesso residenziale articolato intorno a 4 scale, per

un totale di tre piani fuoriterra e un piano interrato, destinato

alle cantine e ai box (ogni appartamento ha una cantina e un

box). le tipologie degli alloggi sono bilocali al piano terra, con

giardino pertinenziale, trilocali piccoli, per un totale di 46 metri

quadrati, e trilocali grandi, per un totale di 66 metri quadrati,

ai piani superiori.

l’edificio è stato costruito con tecnologie all’avanguardia,

per ottenere nel modo più efficace il risparmio energetico:

gli impianti solare termico e fotovoltaico garantiscono la

produzione di acqua calda attraverso le energie rinnovabili,

i serramenti sono ad alta efficienza energetica, con vetri

basso emissivi e isolamento termoacusrico, la caldaia a

condensazione è dotata di contabilizzatori individuali, le

murature sono realizzate in modo da avere un maggiore

isolamento sulle murature perimetrali esterne e sui solai, il

rivestimento è con cappotto. la parte anteriore e posteriore

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1212

Antonio Sgrò è socio della Cooperativa

La Popolare, attiva soprattutto nel Torinese

e nella Val di Susa, dal 1994. Nel 2000,

dopo uno sfratto, grazie alla cooperativa ha

avuto in assegnazione un alloggio per la sua

famiglia, composta da quattro persone, a

Buttigliera Alta (TO).

“L’alloggio è ampio e spazioso e mi ha

permesso di risolvere il problema della casa,

sapendo che nessuno potrà mai più mandarci

via, se non in caso di morosità” dice Antonio

“Questa sicurezza ci permette di affrontare

in tutta tranquillità i problemi quotidiani, che

non sono pochi. Vivere in Cooperativa ti fa

sentire parte attiva di una comunità in ogni

momento” assicura.

Strada antica di Francia n° 59Buttigliera Alta