I motivi ornamentali

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Geometrie, moduli e simmetrie

La presenza di motivi geometrici nei tappeti musivi è unacostante a partire dalle epoche più antiche. La predilezioneper la bicromia (nero su fondo bianco o bianco su fondonero) si manifesta con l’utilizzo di motivi semplici, quadrati,triangolari, lineari che ripetuti modularmente e simmetricamentesviluppano fasce e cornici. La simmetria diventa una proprietàestetica: greche, denti di sega, svastiche, rombi, esagoni, motivia “T” ripetuti costantemente, producono ritmi lineari euniformi, intervalli, movimenti dinamici. Con la riduzione delledimensioni delle tessere, la linea spezzata diventa obliqua ecompaiono motivi ondulati e cerchi. Pelte, girandole, ogive,trecce a due, tre capi con nodi, a calice, fusi, cerchi e catene,danno vita a strutture sempre più dinamiche che serrano oallentano ritmi e distribuiscono uniformemente i pesi sullesuperfici musive. Queste diventano spesso policrome. L’occhioe la vista sono liberi di scorrere in tutte le direzioni sicuri diritrovare l’unità nella molteplicità di motivi. I mosaici più antichie semplici sono quelli punteggiati (fondo nero con tesserebianche delimitato da cornice a linea singola o doppia). Formatipica è il meandro, cioè la successione di elementi costituitida una o più linee che ripiegano ad angolo retto formandouna serie continua di motivi entro uno spazio quadrato orettangolare: la forma tipica è la “greca”. Diffuso è anche ilmosaico a “cassettoni”, a fondo bianco su cui vengono ripetutiuniformemente, come una griglia, quadrati di tessere neredelimitati da cornici a balze doppie o triple di tessere bianchee nere. Più complessi sono i mosaici a reticolato di stelle elosanghe che giocano sull’uso della linea spezzata affiancandosia onde, cerchi e, trecce, che sfruttano la linea curva. I mosaicipiù semplici erano quelli che avevano costi minori. Più diventavacomplesso l’ordito geometrico e vario l’utilizzo di pietrecolorate e più era di pregio e sontuoso il mosaico. Accantoa veri e propri motivi geometrici sembra opportuno inserirein questa sezione anche un motivo, già in qualche modofigurato e conosciuto nelle opere musive, qual’è quello cherappresenta mura con torri o porte. La fascia con cintamuraria bordava semplici tappeti geometrici di tessere irregolaricon inserti di scaglie lapidee policrome. Solo due sono gliesempi che possediamo nella provincia, attribuibili al periodorepubblicano, uno ritrovato a Pesaro ed uno a Suasa.

Geometries, forms and symmetries

The presence of geometric motifs in mosaic pavements hasbeen a constant element since ancient times. The predilectionfor dichromatic art (black on white background and whiteon black) is shown in the use of simple, square, triangle andlinear motifs that create symmetrical bands and frames whenrepeated. Symmetry becomes an aesthetic characteristic whenGreek, saw-tooth, swastika, hexagon, rhombus and “T” motifsproduce linear and uniform rhythms, intervals and dynamicmovements when repeated constantly. When the tesseraeare reduced in size, the broken line becomes oblique so wavesand circles appear. Crescent shields, whirls, diagonal arches,double braids, knots, calices, spindles, circles and chains enlivenincreasingly dynamic structures and slow down or close thedesigns and distribute the visual weight evenly across themosaic surface. These designs are usually polychromatic. Theeye is free to wander in any direction and will surely find unityin the multiplicity of motifs. The oldest and simplest mosaicsare the dotted ones: black background with white tesseraeframed by a single or double line. One typical design is themeandro (meander) or Greek key which is a succession ofelements created by one or more lines that bend at rightangles creating a continuing series of motifs within a squareor rectangular space. The cassettoni (chests) mosaics are alsocommon and found on white backgrounds with a repeating,uniform grid of black tessellated squares framed by doubleor triple flounce of black and white tesserae. The most complexmosaics are those with a grid like design of stars and diamondswhich “play” with the use of split lines alongside waves, circlesand braids that exploit a curved line. The simplest mosaicswere the cheapest. As the inlay design became more complexand colourful the mosaic became more valuable and luxurious.Alongside true geometric motifs, this section also contains amotif which is, in some ways, Figurative and is seen in themosaics representing walls with towers or doors. The bandof outside walls bordered simple geometric pavements ofirregular tesserae with inserts of polychromatic stone fishscales. We only have two examples of this in our region. Bothare attributed to the Republican era, one in Pesaro and onein Suasa.

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PesaroAntica Osteria La Guercia in via Baviera 33.Mosaico I sec. a. C .

“... Su un fondo a tessere nere, tasselli di marmo bianco (oppureformati da quattro tessere bianche adiacenti), disposti in fileparallele...”[Mercando, 1984, p. 199]

PesaroDomus presso il Palazzo della Provincia.Mosaico del vano A, I-II sec. d.C.

“...La fascia, tutta a tessere nere, delimita un disegno geometricoanch’esso a tessere nere e costituito da rettangoli contenentilosanghe. Pare che ad ogni losanga trasversale ne corrispondanoaltre due in senso ortogonale. I motivi decorativi di questo mosaicosono diffusi e ben noti in area marchigiana e nella stessa Pisaurumnel corso dei primi due secoli dell’età imperiale romana...”[Dall’Aglio,Campagnoli, 2002, p. 98]

PesaroMuseo Oliveriano.Mosaico da Piazza Collennuccio, I sec. d.C.

“... si nota una doppia fascia marginale con motivo di canecorrente in bianco e nero ed un tratto del tappeto a triangolibianchi e neri...”[Mercando, 1984, p. 206]

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PesaroDomus presso il Palazzo della Provincia.Mosaico del vano B, I-II sec. d.C.

“...semplice motivo geometrico, costituito da un reticolato diquadrati neri tangenti agli angoli, alternati a spazi di risulta bianchia forma di croce...”[Dall’Aglio, Di Cocco, 2004, p. 139]

PesaroDomus presso il Palazzo della Provincia.Mosaico del vano B, I-II sec. d.C.

“...Nel tappeto maggiormente visibile si ha un motivo decorativoa cerchi allacciati che si intersecano su quattro punti dellacirconferenza. In ogni cerchio la parte intersecata è bianca, mentrequella interna è a tessere nere, a forma di stella con quattropunte e lati concavi, ed è decorata al centro da sei tessere bianchedisposte a squadra...”[Dall’Aglio, Campagnoli, 2002, p. 98]

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PesaroDomus di piazzale Matteotti.Mosaico del vano A, I-IV sec. d.C.foto: Maria Teresa Di Luca

“...ampio pavimento a tessere nere in ordito obliquo, limitato...dauna fascia bianca marginata di nero...” [Mercando, 1995, p. 165]

“...di tipo geometrico in bianco e nero con ottagoni stellati, unitida una maglia con meandri sovrapposti nei punti di incrocio...”[Baldelli, Lani, 2006, p. 590]

PesaroDomus di via Mazzolari.Mosaico del vano A, II-III sec. d.C.

“...mosaico con decorazione a cancellum, delimitato da una fasciamonocroma nera...”[Dall’Aglio, Di Cocco, 2004, p. 120]

“...fascia con composizione geometrica nera su fondo bianco diquadrati e losanghe...”[Dall’Aglio, Di Cocco, 2004, p. 121]

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ColombaroneVilla romana e Chiesa di San Cristoforo “ad Aquilam” in viaFlaminia.Mosaico del vano A, III-IV sec. d.C.

“...una stesura musiva organizzata con un modulo complesso:esso si imposta su file parallele di cerchi a fascia larga e bianca,tangenti orizzontalmente e verticalmente mediante quattroopposti poligoni a lati concavi e convessi neri che interromponola figura principale. Al loro interno un ottagono bianco a laticoncavi, formato dalla risultante di quattro figure a calice su piedetriangolare di colore opposto e tangenti nel piede, contiene unquadrato bianco posto sul vertice. Nello spazio di risulta, traognuna di queste composizioni, emerge un’altra figuraquadrangolare a lati curvi (o stella a quattro punte) di colorenero. Nel complesso si tratta di un motivo ad impatto cromaticocontrastante...”.[Dall’Aglio, Campagnoli, 2002, p. 161]

ColombaroneVilla romana e Chiesa di San Cristoforo “ad Aquilam” in viaFlaminia.Mosaico del vano B, III-IV sec. d.CFoto: Maria Teresa Di Luca

“...pavimento musivo policromo dal complesso schema compositivo,reso con tessere di piccole dimensioni... Il modulo di base è datoda due quadrati di circa m 1,50 di lato costituiti da trecce sfumatebianco rosse o bianco nere che si intersecano ad angolo di 45°, dando così origine a una stella...Tra una stella e l’altra vi sonolosanghe...”[Dall’Aglio, Campagnoli, 2002, p. 160]

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ColombaroneVilla romana e Chiesa di San Cristoforo “ad Aquilam” in viaFlaminia.Mosaico del vano P, III-IV sec. d.C.Foto: Maria Teresa Di Luca

"...il vano L presenta su fondo bianco un motivo di cerchi che siintersecano a formare fiori quadripetali e quadrati dai lati convessi,con al centro un piccolo fiore schematizzato."[Campagnoli, 2002, p. 162]

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Sant’Angelo in VadoDomus presso Campo della Pieve in via Ghibelline.Mosaico del corridoio, I-IV sec. d.C.

“...un probabile corridoio è pavimentato con un mosaico a riquadrigeometrici bianchi e neri racchiusi in un rettangolo delimitato dauna linea di due tessere nere; da nord a sud, sono presenti unastella a otto punte con rombi, un esagono di quadrati e triangoliche racchiude un motivo centrale ad ellissi incrociate; una circonferenzacon inscritti doppi esagoni ed al centro sei triangoli di tessere nere,mentre ai quattro lati fra la circonferenza ed il quadrato sonodisposte fasce ondulate; conclude il tappeto una stella a otto punte,accompagnate da quadrati dai lati concavi e triangoli di tesserenere....”[De Marinis, Quiri, 2006, p. 597]

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Sant’Angelo in VadoDomus presso Campo della Pieve in via Ghibelline.Mosaico con meandro, I-IV sec. d.C.

“...osanghe disposte alternativamente secondo i due assi delrettangolo, circondate da un meandro triplo continuo...”[De Marinis, Quiri, 2006, p. 597]

Sant’Angelo in VadoDomus presso Campo della Pieve in via Ghibelline.Mosaico sul lato settentrionale dell’atrium, I-IV sec. d.C.

“...mosaico quadrato con ampia fascia bianca... che racchiude unelaborato tappeto musivo bianco e nero con motivi geometricied un emblema occupato da una stella a quattro punte cuspidate,mentre i quattro quadrati recano un elemento, del quale non sisono trovati al momento confronti...”[De Marinis, Quiri, 2006, p. 598]

Alla pagina successiva: Domus di Sant’Angelo in Vado.Mosaico geometrico, particolare.

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FanoMuseo Civico.Mosaico di Dioniso su pantera, I-II sec. d.C.

“...la decorazione geometrica è costituita da triangoli equilaterialternati a rettangoli: nei triangoli equilateri è inscritto un triangolominore che, a volte, è costituito dall’accostamento e dallasovrapposizione di triangoli più piccoli alternativamente bianchie neri, altre volte è decorato semplicemente con un triangolo scurosu fondo chiaro; nei rettangoli è inscritto un rettangolo minoredecorato con un motivo a treccia chiara su fondo scuro. Agli angolidel tappeto sono disposti quattro triangoli aventi il vertice coincidentecon gli angoli dello stesso e decorati con l’inserzione di un triangoloscuro di minori dimensioni. Procedendo verso l’interno l’intrecciogeometrico è costituito dall’alternarsi di file di quadrati e di rombiraccordate con gli elementi più esterni e più interni da fascerettangolari disposte obliquamente: nei quadrati sono inscrittiquadrati minori con i lati decorati con denti di lupo contenenti aloro volta quadrati più piccoli entro i quali è inserito un cerchioscuro decorato con una margherita a sei petali; nei rombi sonoinscritti rombi più piccoli decorati con nodi di Salomone al centrosu fondo chiaro e quattro elementi a pelta su fondo scuro; glielementi rettangolari disposti obliquamente sono decoratialternativamente o con file di triangoletti sovrapposti scuri su fondochiaro o con due elementi a pelta chiari su fondo scuro collocatisimmetricamente lungo i lati brevi del rettangolo o con l’arco dellapelta tangente a questi, mentre il centro del rettangolo, nel puntodi incontro delle aste delle due pelte, è occupato da una losangachiara che a sua volta contiene una losanga scura...”[Purcaro, 1992, pp. 285-288]

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FanoMosaico del cavallino di cui è conservata solo una fotografia.I-II sec. d.C.

“...La decorazione è costituita da due fasce di meandri continuiche si sviluppano attorno all’emblema centrale. Il meandro èdisegnato con una fila di tessere scure e forma delle svasticheche si alternano a quadrati decorati con nodo di Salomone... Agliangoli dell’emblema un motivo a L entro il quale è disegnatauna treccia...”[Purcaro, 1992, p. 285]

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PesaroMuseo Oliveriano.Mosaico da via Gavardini, I sec. a.C.

“...Era costituito da una parte ad ovest con tasselli di marmobianco su fondo tessellato nero e da un secondo tratto decoratoda una fascia con motivo di mura e torri...”[Mercando, 1995, p.156]

Castelleone di SuasaDomus dei Coiedii presso il Parco Archeologico in stradadi Pian Volpello.Mosaico del vano 7, età repubblicana.

“...un pavimento a mosaico bianco di tessere irregolari, con insertidi scaglie lapidee policrome e bordo a mura e porte di città ditessere, anch’esse irregolarmente allungate...”[De Maria, 1996, p. 414]

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PergolaMuseo Civico.Mosaico da villa di Montesecco in località Madonna delPiano, IV sec. d.C.

“...E’ invece diversa la struttura disegnativa del mosaico scopertoa Pergola... Lo stato precario del pavimento non ne limita lalettura, essendo ricostruibili le dodici formelle, ora restaurate (sonoalternati a scacchiera un cerchio e un quadrato), interamenteoccupate da disegni sempre diversi, con elementi variamenteannodati, intrecciati in rosoni, alternati a motivi geometrici rettilineifittamente assemblati in orditi a tappeto. I colori sono tenui: unasobria bicromia è leggermente ravvivata da tessere in cotto...”[Mercando, 2003, pp. 341-342]

FossombroneMosaico con al centro nodo di Salomone riportatorecentemente in luce presso gli scavi del ParcoArcheologico, II-III sec. d. C.

“...mosaico con semplice decorazione, sul fondo chiaro di losanghecontenenti losanghe più piccole di colore scuro, marginate da unaltro colore (forse rosso?). Le losanghe formavano motivi di stelledivise a metà da ognuno dei quattro lati di un riquadro centrale;dentro questo era posto per diagonale un quadrato contenenteun nodo di Salomone (chiaro su fondo scuro). Negli angoli dirisulta tra il motivo a losanghe e l’ampia cornice (sottile fasciapiù chiara tra una linea nera interna e una serie di triangolinoesterna) si nota una treccia (chiara su fondo scuro) piegata asquadra e sottolineata da una sottile fascetta di colore intermedio;altri raccordi, presso i vertici all’interno del riquadro centrale enegli angoli formati dalle due punte mediante delle stelle alosanghe, sono ottenuti mediante triangoli di colore intermediocontenenti triangoli più piccoli scuri...”[Mercando, 1983, p. 92]