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8.

lA GAZZEllA DfLMf2ZOGIORNO ~c Lunedì 29 dicembre 2008 ..

COMMENTO SULLA IRRAZIONAUTÀIL

La borsaola vita?Dopo la crisi sarà m egli o

l'una e l'al tra

CAOIITAUBERAUn graficodella Borsache nel 2008ha avutoa suo annoorribile

tOltO Da quel !ontano unente, non sappIamo pmcome comportarei».

Ma è tosi nella storia1 11 ""lo è oppressione, loswJamento diventa IIberazIone1«Be, non è eosi. II velo, nella tradizione occidentale

e mediterranea, dove s'incrociano le elliture, era unoggetto, un accessorio che le donne portavano comesegno di distinzione, La religione, e il cristianesimoprIma <Il altri crec11. ha dato al velo un signtticatoteologico: le donne devono portare il velo durante inn religIosI come tOrma dt sottomissione, mentrel'uomo entra in chiesa a capo scoperto».

m sostanza aDblamO tatto un salto di setUO. percI\é

099110 sv.lamento è opp lon... LO sveJal11enw e quella cne e stata Cl11amata 1llJa

"violenza_epistemica" contro i simboli di un'altraClVIIta, aelle muauta attorno a CUI SI e organIZzata.Questo non vuoI dire che in Medio Oriente l'im-posIZIone del velo non possa essere vista come unaforma di oppressione. Però ci sono veli e veli. È ilDIIrKl1a cne ormai prevale m no!»

PI!IdIé ba scritto questo Ilbro1

«rropno percne, mvece (ll guaroare e giUdicaresempre gli altri, si cerchi di vedere con uno sguardocapovolto la nostra cultura. Da questo viaggio, se-guendo un velo, si può capire quanto questa tramaWJata Sia costitUIva aeua nostra cwtura. J!; qUlnaianche il oomportamenio nei oonftonti dell'altro,quanDo arriva nel nostro UCCIDente, pnQ esser mo-dificato e corretto se riasciamo a gnanIare i nostriveli, non solo quelli degli altri».

lJn attento scrutinio delle più

rilevanti riviste dell'epoca,

da «Quaderni piacentinhl

a «Giovane critica» Dennis Hopper cui successivamente sisarebbe richiamato tanto cinema. Beneha fatto perciò Cavalluzzi a non restrin-gere il suo campo d'osservazione al ci-nema cosiddetto politico. includendonella sua ricognizione un insieme diespressioni fllmiche ricollegabili ancheindirettamente a quell'idea di nuovo ci-nema che si riassunse nella NouvelleVague, autentico punto di rottura con latradizione cinematografica. Rientraperciò in questa analisi il cinema anchepiù.vicino ai nostri giorni (esemplare lalettura che fa l'autore di Lo sguardo di{Risse di Anghelopulos e di The droo-mm di Bernardo Bertolucci1, quasi a..;--- ,, , .-, ,-- ---<-

la sua vall111ta e percIò si rivela tuttorautilissimo ai fmi di una corretta com.prenslOne <U quel periodo. La secondaparte del libro ripercorre, sia pure nellesue linee generali,l'evoluzione delle di-verse cmematograne prevalentementeeuropee in sintonia con il Sessantotto.

Attento slSmogratO ael tempi. 11 ci-nema riuscì ad esprimere esemplar-mente ciò che significava il progressivo

IDELLE SCELTE FINANZIARIE E SUL DIFFUSO BISOGNO DlICRASSICURAZIONEII MORTO IL 93 ANNIFILOSOFO AVEVA

f

I

Pietro Priniun cattolicotra corpoe metafisica

di GIOVANNI PASCUlZI di PAOLO PETRONInon vengono recuperate in modo affidabileal momento opportuno); c) vincoli di com-prensione (si ha difficoltà ad organizzare.riassumere e usare informazioni; si trag-gono inferenze arbitrarie dalle informazio-ni possedute di cui a volte non si riesce acomprendere l'importanza); d) vincoli dicomunicazione (è difficile comunicare traculture, generazioni o gruppi professional~perché si usano griglie interpretative di-verse per semplit1care il mondo).

Le scelte, pertanto, possono risultare nonrazionali malgrado le migliori intenzioniGrazie anche a studiosi come il premio No.bel Daniel Kahneman si è sviluppato unfIlone di ricerca coltivato soprattutto dallapsicologia delle decisioni. Vengono studiatele strategie cognitive semplificate che pren-dono il nome di «euristiche» e ne sono stateindividuate tre figure principali: euristicadella rappresentatività (tendenza ad attri-butre caratteristiche simili a oggetti simili,spesso ignorando informazioni che dovreb-bero far pensare il contrario); euristica del-la disponibilità (tendenza a stimare la pr0-babilità di un evento sulla base della vi-vidità e dell'impatto emotivo di un ricordo,piuttosto che suJla probabilità oggettiva);euristica dell'ancoraggio (tendenza a farsiinfluenzare in una stima da un termine diparagone).

Da quanto detto sicomprettdefàcilmenteperché alcune indagini dimostrano che suimercati finanziari i risparmiatori r - - - ,

i titoli su cui investire su base emotivaovvero suJla base dell'etichetta O su unapercezione semplit1cata dei prodotti e deiloro rischL In una parola: irrazionalmente.

Ma c'è anche un altro elemento da sot.tolineare. Nell'economia un ruolo fonda-mentale viene svolto dalla fiducia. Le ban-conote sono pezzi di carta: vengono accet-tate come pagamento perché chi le riceve hafiducia che gli altri faranno altrettanto. Irecenti crolli in borsa sono dovuti alla man-canza di fiducia in attori del mercato ri-velatisi avidi al punto da perdere qualunquecredibilità. La fiducia è un concetto cheriguarda le relazioni tra le persone: la ne-cessità che abbiamo di rassicurare e di es-sere rassicurati allo stesso tempo. I pro-blem~ non solo economic~ nascono se vienemeno questa costante relazione biunivoca.

Rassicurare i mercati tradotto vuoi direche in tempo di crisi nessuno può farcela dasolo. Nemmeno il mercato. Speriamo chel'insegnamento permanga quando la crisisarà superata.

assicurare i mercati. Questa fra.se. diventata la parola d'ordinedei governi di tutto il mondo per

,far fronte ai ripetuti tonfi bor.sistici. suona strana. Rassicurato vuole es.sere il bimbo che si rifugia tra le braccia

Esponente di un platoni-

« smocristianQj>, secondo

una sua stessa dermi-

zione, partecipe studio-so dell'esistenzialismo e consideratouno dei maggiori r1losofi italiani di ispi-razione cattolica, Pietro Prini, morto a93 anni l'altra a Belgirate (slÙ Lago Mag-giore), dove era nato nel 1915, fu influen-zato in particolare dall' opera e i diari di

Gabriel-Honorè Marcel, il tilosofo Ii'an-cese noto come «l'esistenzialista cristia-no», e ha lavorato sempreSIÙ problema

dell'essere, centrale del pensiero esi-stenzialista da Heidegger a Sartre, cer-cando di andare Veno una nuooo on.toiIJgiJJ, come s'intitola uno dei suoi pri-mi lavori, del 1957.

Laureato in tilosofla 001941, con unatesi su Il problema dell'essere e delle 00-tegork nellil Teosofw di Antonio Rosmi-

ni, elaborata sotto la guida di MicheleFederico Scaccia, partecipa poi alla Re-sistenza, facendo parte del Comitato di

Rmaterne nnpauriloda lampi e tuoni du-rame un temporale.Rassicuratovuolees-sere l'anzianoaffiittodagli acciacchi chenon lo abbandonanopiù e che si addor.menta più sereno seuna voce gli ripete:«domani andrà me.glio; domani, vedraL .passerà». Rassicura-ti vogliono essere rgiovani circa la qua-lità del loro futuro.Quelli esposti sonoaltrettanti esempi di

umana 1l'1'aZ10nanta.Ma perché usare il verbo «rassicurare»

per i mercati finanziari? La borsa é il teatronaturale del cosiddetto IIomo eco1Wmicusche, per la teoria economica classica, cercasempre di ottenere il massùno benessere(vantaggio) per se stesso, a partire dalleinformazioni a sua disposizione e dalla suapersonale capacità di raggiungere certiobiettivi. Insomma, la borsa è il luogo pereccellenza della fredda razionalità. E sulmercato l'homo ectJ1Wmicus, perfettamenteconsapevole dei propri bisogni, massùniz-za, attraverso la speculazione, le utilità per.sonali. Perché ci si deve preoccupare dirassicurare un luogo popolato da questotipo di persona (che peraltro, secondo lateoria classica, sarebbe il prototipo di tuttinoi)?

liberazione dal 1943 al 1945. Dopo averinsegnato in vari licei classici a Genovaottiene nel 1950 una borsa di studio delMinistero degli Esteri, che lo porta aP3rigi e lì entra in con tatto con JeanWahI, Renè Le Senne, Louis Lavelle e in

particolare, appunto, con Marcel. AI ri-torno ha, prima, un incar!codiStoriadella filosofia antica all'università di

Genova, quindi la cattedra di FilosofIateoretica in quella di Perugia e, dal 1965sino alla pensione, passerà a insegnareStoria della filosofia alla Sapienza di Ro-ma.

A Roma ha fondato e diretto la Scuoladi Perfezionamento in Filosofia e di pre-

parazione all'insegnamento della filoso-fia. Ha diretto varie riviste di filosofia.Per i suoi 80 anni Dario Antiseri e Do-menico Conci avevano curato nel 1996un volume intitolato Il desiderio di essere- L'itinerario filoso/if;o di Pietro Prini.

Tra le sue opere sono da ricordare Ilparodosso di Iooro (1975); L'ambiguitàdell'essere (1989); l'essenziale e emblema-tica Storia deU'esÌSù11lZiaiismo dJJ Kier.lregaard a oggi (1989); Laji/o$ofiacat-toliaJ italiana delNOIJI!CI!nto (1990); Drorpo ch£ sianw (1991) sulla dialettica deldesiderio e la difficoltà di vivere il con-trasto tra le istanze del corpo e le do-mande della metàfiaica.

Studi recenti hanno enucleato i limitiinsiti nella teoria della scelta razionale, in-troduoondo la nozione di «razionalità Ii-

m aeclSlone. Le persone, anche quando cerocano di essere razionali, sono vincolate dacapecità cognitive limitate e informazioniincomplete. In particolare esistono: a) vin-coli di attenzione (ci sono troppe informa.

sono nm1lal1); D) V1noolì dì memoria (lacapacità di immagazzinare informazioni èlimitata. oonoscenze acquisite in passato

Per una didattica della paceT empo di Natale, auspici di pace. Da ogni parte del

mondo. Anche se segnali, e non solo segnali, diguerre e di violenze non mancano nei cinque con.tinenti. Ma la pace, prima che praticata, va in.

segnata. Perché, (cvincerel'odio conl'amore, la menzogna conla verità, la violenza con l'abnegazione. ammoniva Ghandhi. dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazionedi un bambino». Una «cultura della pace», dunque, che vaacquisita sin dall'infanzia, nella scuola. Ma la scuola non ésoltanto quella dei banchi ma anche quella della casa, della. ",... .., -

specializzato nel settore etico-sociale, il quale -come osservauno dei suoi maestri Michele Indelicato, docente di filosoliamorale. offre nel suo libro «significativi spunti» affinché ilpercorso verso la pace non sia 9010 «predicato», non rimangacioè un d1scorsoastratto, mad1venti «testimonianza e stile divita eticamente orientato, giusto e solidale».

Partendo dal concetto di pace fissato dagli organismi In.ternazionali e supernazionali qnali l'Onu ,l'Unione europea,le Comunità religiose (prima tra tutte la Chiesa cattolica), lanostra stessa 'Costituzione repubblicana, l'autore lo conte-