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106. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Comunicazioni ................................................. 3 Missioni valevoli nella seduta del 30 dicembre 2018 ................................................................ 3 Progetti di legge (Annunzio) ............................. 3 Atti di controllo e di indirizzo .................... 3 Disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilan- cio pluriennale per il triennio 2019-2021 (A.C. 1334-B) ................................................ 4 Ordini del giorno ............................................ 4 A.C. n. 1334/II – Seconda nota di variazioni ... 219 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

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106. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Comunicazioni ................................................. 3

Missioni valevoli nella seduta del 30 dicembre2018 ................................................................ 3

Progetti di legge (Annunzio) ............................. 3

Atti di controllo e di indirizzo .................... 3

Disegno di legge: Bilancio di previsione delloStato per l’anno finanziario 2019 e bilan-cio pluriennale per il triennio 2019-2021(A.C. 1334-B) ................................................ 4

Ordini del giorno ............................................ 4

A.C. n. 1334/II – Seconda nota di variazioni ... 219

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

PAGINA BIANCA

COMUNICAZIONI

Missioni valevolinella seduta del 30 dicembre 2018.

Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Bre-scia, Buffagni, Caiata, Cardinale, Carfagna,Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Coma-roli, Cominardi, Davide Crippa, D’Incà,D’Uva, Del Re, Delmastro Delle Vedove,Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon,Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, LorenzoFontana, Fraccaro, Galli, Garavaglia,Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giorgetti,Grillo, Grimoldi, Guidesi, Lorenzin, Lupi,Molinari, Picchi, Rosato, Ruocco, Salta-martini, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia,Sisto, Spadafora, Tofalo, Vacca, Valente,Vignaroli, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

In data 29 dicembre 2018 sono statepresentate alla Presidenza le seguenti pro-poste di legge d’iniziativa dei deputati:

GELMINI: « Modifiche all’articolo 17del testo unico delle leggi sull’ordinamentodegli enti locali, di cui al decreto legislativo18 agosto 2000, n. 267, in materia dicircoscrizioni di decentramento comu-nale » (1479);

PELLA: « Introduzione dell’insegna-mento dell’educazione alla cittadinanzaattiva e dell’educazione civica nella scuolaprimaria e secondaria » (1480);

ROSSELLO e GELMINI: « Modificheagli articoli 147-ter e 148 del testo unicodelle disposizioni in materia di interme-diazione finanziaria, di cui al decretolegislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in ma-teria di equilibrio tra i sessi negli organi diamministrazione e di controllo delle so-cietà quotate in mercati regolamentati »(1481);

GELMINI ed altri: « Riduzione del-l’imposta sul reddito delle società per glienti senza scopo di lucro e gli istitutiautonomi per le case popolari » (1482);

MELICCHIO ed altri: « Istituzionedelle comunità dell’energia per la gestionedelle fonti energetiche e la distribuzionedell’energia senza fine di lucro » (1483).

Saranno stampate e distribuite.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

DISEGNO DI LEGGE: BILANCIO DI PREVISIONE DELLOSTATO PER L’ANNO FINANZIARIO 2019 E BILANCIO PLU-RIENNALE PER IL TRIENNIO 2019-2021 (APPROVATO DALLA

CAMERA E MODIFICATO DAL SENATO) (A.C. 1334-B)

A.C. 1334-B – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,

premesso che:

nel provvedimento in esame sonoinserite diverse norme che novellano lanormativa vigente in materia di appalti;

nel vecchio Codice dei Contratti del2006, così come in quello vigente, i con-cessionari erano obbligati ad appaltare,tramite gara, un’aliquota dei lavori, servizie forniture;

nel corso del 2018 è intervenuto unparere della Commissione speciale delConsiglio di Stato in materia di soggettipubblici o privati titolari di concessioni;

questa circostanza ha determinatouna diversa interpretazione della normache obbliga i concessionari pubblici eprivati ad esternalizzare l’80 per centodelle forniture, dei lavori e dei servizirelativi alla concessione, mediante proce-dura di evidenza pubblica anche nei casiin cui l’attività venga svolta autonoma-mente dal concessionario;

l’obbligo è stato esteso per via in-terpretativa anche ai lavori che le impreseconcessionarie svolgono con i propri di-pendenti: una imposizione incomprensibileed irragionevole, non prescritta dalla di-

rettive europee e censurata dalla stessoConsiglio di Stato, che l’ha ritenuta inco-stituzionale;

se la norma non cambia moltesocietà saranno costrette a trasformarsi inun sol colpo in piccole società appaltatrici,costrette a licenziare la maggior parte deipropri dipendenti, disperdere competenzee dequalificare servizi essenziali per lacomunità, privandole altresì di quegli in-vestimenti necessari per modernizzare leinfrastrutture, con un abbassamento ge-nerale dei livelli di sicurezza;

recentemente autorevoli membridel Governo in carica, consci dei veripericoli dell’applicazione letterale dell’ar-ticolo 177 del Codice dei Contratti, hannoaffermato che: « stiamo lavorando per ga-rantire ai concessionari di continuare alavorare con mezzi e maestranze propriecome suggerito anche nello stesso pareredella Commissione speciale del Consigliodi Stato »,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di predisporreidonei provvedimenti normativi atti a mo-dificare il Codice dei Contratti al fine digarantire ai concessionari di continuare alavorare con mezzi e maestranze propriecome peraltro suggerito anche dalla Com-missione speciale del Consiglio di Stato.

9/1334-B/1. Plangger, Schullian,Gebhard, Emanuela Rossini.

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di predisporreidonei provvedimenti normativi atti a mo-dificare il Codice dei Contratti al fine digarantire ai concessionari di continuare alavorare con mezzi e maestranze propriecome peraltro suggerito anche dalla Com-missione speciale del Consiglio di Stato.

9/1334-B/1. (Testo modificato nel corsodella seduta) Plangger, Schullian,Gebhard, Emanuela Rossini.

La Camera,

premesso che:

il settore dell’allevamento ovi-ca-prino vive uno stato di grave crisi inragione: a) dell’estrema volatilità delprezzo del latte – che subisce forti oscil-lazioni non solo in senso temporale maanche geografico; b) dell’eccessiva fram-mentarietà del sistema cooperativo che nelimita la capacità di adattamento all’an-damento del mercato; c) dei bassi livelli diproduttività determinati anche dalle con-dizioni climatiche sfavorevoli;

tale crisi risulta con tutta evidenzaanche dai bilanci economici delle aziendeche, in particolare negli ultimi anni, hannomostrato una forte sofferenza generale,non compensata neppure dalle misure disostegno; infatti, dal confronto dei prezzidel latte all’origine riscontrati in Lazio,Toscana e Sardegna, nel triennio 2015/2017, elaborato dall’ISMEA, si evidenziaun significativo calo del prezzo in tutte letre aree suindicate;

il citato crollo del prezzo è statodeterminato, in particolare, dalla sovrap-produzione di pecorino romano determi-nata dal prezzo elevato del medesimo allavendita: tale ragione, infatti, ha incentivatoi caseifici a concentrare le produzioni sutale prodotto, fino a saturare il mercato

con conseguente crollo del prezzo che,come è ovvio, è ricaduto sul singolo pa-store, anello più debole della filiera, ilquale si è visto costretto così a doversubire le scelte commerciali errate deigrandi industriali;

allo stato, non esiste alcun tipo dicontrollo diretto o indiretto sul prezzo deifattori di produzione e quindi sulla remu-nerazione del latte, il quale, invece, con-tinua ad essere imposto da una parte dellafiliera che, da un lato, non consente un’a-deguata partecipazione del singolo alleva-tore alle scelte di mercato; dall’altro lato,pretende però di scaricare gli effetti ne-gativi delle proprie scelte sui citati alleva-tori, spesso abusando della propria, supe-riore forza contrattuale,

impegna il Governo

a porre in essere ogni necessario adempi-mento al fine di attivare un tavolo istitu-zionale, con la partecipazione di tutti glioperatori interessati, col compito di isti-tuire un organismo terzo ed imparzialeper il monitoraggio della produzione e,conseguentemente, per la programmazionedelle scelte commerciali del comparto.

9/1334-B/2. Deidda, Caretta, Ciaburro,Luca De Carlo, Lollobrigida, Varchi,Mollicone, Zoffili, De Martini, Trancas-sini.

La Camera,

premesso che:

il sistema di continuità territorialetra la Sardegna e la penisola garantisce ildiritto fondamentale alla mobilità da everso la Sardegna, con condizioni tenden-zialmente omogenee di circolazione ri-spetto agli altri territori della penisola eciò in conformità al diritto, anche costi-tuzionalmente garantito, di libera circola-zione;

l’articolo 1, comma 837, della legge27 dicembre 2006, n. 296, ha trasferito incapo alla Regione Sardegna le funzioni

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

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relative alla continuità territoriale: Re-gione che, a decorrere dall’esercizio 2010,si è dunque dovuta far carico degli oneriderivanti dall’esercizio dei collegamentioperati in regime di continuità;

attualmente il citato sistema èadottato in regime di imposizione di oneridi servizio pubblico, ai sensi del decretoministeriale n. 61 del 2013, nel rispettodegli articoli 16 e 17 del Regolamento UEn. 1008/2008 e che recentemente laGiunta Regionale Sarda ha adottato unnuovo progetto definitivo di continuitàterritoriale che dovrebbe andare a sosti-tuire il precedente – la cui convenzione èormai scaduta – dopo il primo trimestredel 2019;

tale nuovo, citato sistema prevede:da un lato, l’attivazione di collegamentiaerei in continuità esclusivamente verso gliaeroporti di Roma e Milano, restando cosìescluse le località minori di Bologna, To-rino, Verona, Firenze, Napoli e Palermo;dall’altro lato, l’applicazione delle tariffescontate esclusivamente in favore dei re-sidenti;

il citato programma è stato adot-tato dando seguito alle indicazioni impostedall’Unione Europea, la quale attribuisceun’interpretazione restrittiva ai cosiddettiservizi minimi che devono essere garantitiper assicurare il diritto alla mobilità da everso la Sardegna, anche al fine di con-sentire un adeguato sviluppo economico-sociale della medesima Regione;

per un verso, la mancata previsionedi tariffe scontate per tutti determineràcertamente un’ulteriore flessione negativadel flusso turistico e commerciale verso laSardegna; per un altro verso, la mancataestensione del regime di continuità verso icosiddetti « scali minori »;

impedisce una proficua connes-sione della stessa Regione con l’interoterritorio nazionale, con conseguente, ul-teriore carico verso gli aeroporti di Romae Milano, le cui rotte risultano allo statogià abbondantemente sature;

anche nel corrente anno, in parti-colar modo nei periodi di maggior flusso,sono state riscontrate numerose proble-matiche negli spostamenti da e verso lapenisola, a causa sia dell’esaurimento deiposti disponibili sui collegamenti aerei,comunque già limitati, verso le due desti-nazioni principali; sia dell’assenza di al-ternative valide per il raggiungimento delladestinazione prescelta, determinata evi-dentemente dalla condizione di insularità;

sia indispensabile porre in essereun’azione decisa e unitaria presso le isti-tuzioni comunitarie, anche con l’attiva-zione di un tavolo tecnico presso il Mini-stero dei Trasporti, che veda il coinvolgi-mento di tutti i livelli di governo, colcompito di modificare il nuovo sistema dicontinuità territoriale varato dalla GiuntaRegionale,

impegna il Governo

a porre in essere ogni necessario adempi-mento per l’attivazione di un tavolo tec-nico tra Stato e Regione Sardegna al finedi rivedere l’articolo 1, comma 837, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, per cor-reggere il nuovo progetto di continuitàterritoriale varato dalla Giunta Regionale,se del caso anche intervenendo presso icompetenti organismi comunitari, con laprevisione, in particolare, delle seguentimodifiche: a) l’attivazione delle rotte incontinuità anche verso i cosiddetti scaliminori (nord est, regioni adriatiche, sud,Sicilia); b) l’introduzione di un’unica ta-riffa valida per ciascuna rotta, senza dif-ferenziazione tra residenti e non residenti(a tutela inoltre delle centinaia di migliaiadi emigrati sardi); c) la compartecipazionedello Stato per la copertura degli oneriderivanti dall’attuazione del citato sistema.

9/1334-B/3. Montaruli, Deidda, Rotelli,Lollobrigida, Mollicone, Zoffili, De Mar-tini.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a porre in essere ogni necessario adempi-

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

mento per l’attivazione di un tavolo tec-nico tra Stato e Regione Sardegna al finedi rivedere l’articolo 1, comma 837, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, per cor-reggere il nuovo progetto di continuitàterritoriale varato dalla Giunta Regionale,se del caso anche intervenendo presso icompetenti organismi comunitari, con laprevisione, in particolare, delle seguentimodifiche: a) l’attivazione delle rotte incontinuità anche verso i cosiddetti scaliminori (nord est, regioni adriatiche, sud,Sicilia); b) l’introduzione di un’unica ta-riffa valida per ciascuna rotta, senza dif-ferenziazione tra residenti e non residenti(a tutela inoltre delle centinaia di migliaiadi emigrati sardi); c) la compartecipazionedello Stato per la copertura degli oneriderivanti dall’attuazione del citato sistema.

9/1334-B/3. (Testo modificato nel corsodella seduta) Montaruli, Deidda, Rotelli,Lollobrigida, Mollicone, Zoffili, De Mar-tini.

La Camera,

premesso che:

l’ondata di forte maltempo che haflagellato l’Italia dal Trentino all’alto Pie-monte, dalla Liguria al Veneto fino al SudItalia, oltre ad aver portato ad un tristeconto delle vittime, ha generato dannigiganteschi che le ultime stime sembranocalcolare nell’ordine dei miliardi. Le zoneche chiaramente hanno risentito maggior-mente di tali calamità naturali sono statequelle montane, dove i piccoli Comunidevono far fronte ai numerosi danni subitie al rischio sempre alto dell’incombere difenomeni di dissesto idrogeologico. Il ri-schio che occorre scongiurare dunque èquello di andare ad amplificare il feno-meno della desertificazione commercialenei piccoli comuni montani che pian pianosta raggiungendo vette preoccupanti. Ladesertificazione commerciale nelle areemontane sembra infatti un fenomeno inar-restabile e per questo salvare i negozi e le

attività imprenditoriali deve diventare unanecessità sociale culturale ed economica;

sono dunque necessari provvedi-menti che puntino all’individuazione dimisure fiscali agevolate per gli esercizicommerciali e le imprese presenti nellearee montane e interne del Paese, così dacompensare il naturale svantaggio geogra-fico e territoriale, colmando un gap cherischia di avere conseguenze dirette moltonegative, con un nuovo abbandono deiterritori e un aumento della povertà. Taliagevolazioni darebbero di certo una grossamano a quei comuni montani che neces-sitano maggiormente di aiuto in questomomento di grave difficoltà,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di riattivare, apartire dal 1o Gennaio 2019, le disposi-zioni previste all’articolo 13, comma 2,della legge 28 dicembre 2001, n. 448, ilquale prevedeva la riduzione del 15 percento delle accise sul gasolio e sul gas dipetrolio liquefatto relativamente ai comuniricadenti nella zona climatica E (zone dimontagna), di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 26 agosto 1993, n. 412.

9/1334-B/4. Caretta, Ciaburro, Lollobri-gida, Varchi, Mollicone.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di riattivare, apartire dal 1o Gennaio 2019, le disposi-zioni previste all’articolo 13, comma 2,della legge 28 dicembre 2001, n. 448, ilquale prevedeva la riduzione del 15 percento delle accise sul gasolio e sul gas dipetrolio liquefatto relativamente ai comuniricadenti nella zona climatica E (zone di

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

montagna), di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 26 agosto 1993, n. 412.

9/1334-B/4. (Testo modificato nel corsodella seduta) Caretta, Ciaburro, Lollo-brigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

con la legge n. 3 del 2018 il Legi-slatore ha inteso ordinare 17 professionisanitarie, con storie formative eterogenee,operative da decenni all’interno del si-stema sanitario;

la succitata legge prevede che l’e-sercizio delle 17 professioni sanitarie siaconsentito solo a chi è iscritto al relativoalbo e che tale iscrizione è consentita soloa coloro che posseggono un titolo idoneo;

di fatto si è in questo modo divisala popolazione interessata in due gruppidove nel primo sono inclusi coloro chepossono iscriversi all’albo, ovvero i pro-fessionisti che oggi posseggono un titoloabilitante, equipollente o equivalente men-tre nel secondo sono inclusi coloro chenon possono iscriversi all’albo, ovvero co-loro che potrebbero farlo se fossero messinella condizione di richiedere e vedersiriconosciuta l’equivalenza, quelli che purnon potendo chiedere l’equivalenza hannotitoli che al momento dell’ingresso nelmondo del lavoro erano ritenuti idonei equelli che hanno esercitato al di là di quelche era loro consentito, cioè gli abusivi;

appare evidente come la situazionedelle tre fattispecie appartenenti al se-condo gruppo presenti sostanziali diffe-renze che richiedono la massima atten-zione, in quanto gli abusivi non devono enon possono essere in alcun caso salva-guardati da Istituzioni e leggi dello Stato;

nella legge di bilancio in esame siè ritenuto al comma 537 di fare ordinesulle situazioni succitate attraverso la pre-visione di soli elementi quantitativi – tem-porali e non anche qualitativi basati sulpercorso formativo, sul titolo di studio

conseguito, sulle modalità di accesso almondo del lavoro, sull’inquadramento esulla retribuzione;

la genericità degli elementi tempo-rali non accompagnata da elementi qua-litativi potrebbe determinare una vera epropria sanatoria per i soggetti che hannoesercitato al di là di quel che era loroconsentito, cioè gli abusivi che esercitanouna professione sanitaria senza avernetitolo,

impegna il Governo

ad assumere ogni utile iniziativa, anche dicarattere normativo, volta a prevedere l’in-troduzione dei suddetti elementi qualita-tivi atti a salvaguardare solamente queiprofessionisti meritevoli che, pur non po-tendo oggi conseguire l’equivalenza, hannotitolo per proseguire nell’esercizio dellaprofessione e al tempo stesso impedire agliabusivi di trarre ingiusti, inconcepibili eimmotivati vantaggi da questa situazione.

9/1334-B/5. Bellucci, Bucalo, Ferro,Rampelli, Zucconi, Caretta, Ciaburro,Trancassini, Maschio, Deidda, Prisco,Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad assumere ogni utile iniziativa, anche dicarattere normativo, volta a prevedere l’in-troduzione dei suddetti elementi qualita-tivi atti a salvaguardare solamente queiprofessionisti meritevoli che, pur non po-tendo oggi conseguire l’equivalenza, hannotitolo per proseguire nell’esercizio dellaprofessione e al tempo stesso impedire agliabusivi di trarre ingiusti, inconcepibili eimmotivati vantaggi da questa situazione.

9/1334-B/5. (Testo modificato nel corsodella seduta) Bellucci, Bucalo, Ferro,Rampelli, Zucconi, Caretta, Ciaburro,Trancassini, Maschio, Deidda, Prisco,Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

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La Camera,

premesso che:

la desertificazione commerciale èuna delle conseguenze dello spopolamentodelle aree interne e che occorre invertirela rotta per salvaguardare i territori daldissesto socio-economico;

è corroborato che il ripopolamentodelle aree disabitate favorisce la riduzionesensibile del dissesto idro-geologico, com-portando risparmi per le casse dello Statoin termini di interventi emergenziali aseguito di disastri,

impegna il Governo

a finanziare interventi a favore della lottaalla desertificazione commerciale dellemontagne, in particolar modo attraversomisure di fiscalità di vantaggio per leattività commerciali e d’impresa che ope-rano nei territori dei comuni in cui ope-rano non più di 5 esercizi commerciali.

9/1334-B/6. Delmastro Delle Vedove, Sil-vestroni, Caretta, Ciaburro, Varchi,Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione per l’anno 2019 e inecessari stanziamenti di risorse;

nella notte tra il 25 e il 26 dicem-bre nella zona di Catania si è registratauna scossa di terremoto di magnitudo 4.8,alla quale hanno fatto seguito altre scossedi minore intensità;

il terremoto ha causato il ferimentodi una trentina di persone, il crollo dialcuni edifici o di parti di essi e circaseicento sfollati;

in seguito al terremoto, inoltre,risulta impraticabile l’autostrada che col-lega Catania a Messina, e uno spesso strato

di cenere ha ricoperto anche tutte le altrestrade della zona impedendone la percor-ribilità,

impegna il Governo

a prevedere l’immediata assegnazione dirisorse straordinarie ai comuni colpiti dalsisma di cui in premessa per far fronteall’emergenza, soprattutto, in una primafase, con particolare riferimento alla si-stemazione e pulizia della rete viaria.

9/1334-B/7. Lollobrigida, Meloni, Varchi,Bucalo, Prisco, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, all’ar-ticolo 1, ai commi 589 e 590, prevede lapartecipazione dell’Italia a iniziative insede internazionale e la promozione del-l’Italia;

in molte di queste occasioni inter-nazionali è uso scambiarsi doni di rap-presentanza;

il decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri del 20 dicembre 2007pubblicato (GU Serie Generale n. 39 del15-02-2008) avente per oggetto « Disciplinadel regime per i doni di cortesia ricevutidai componenti del Governo » stabilisceche il Presidente del Consiglio dei ministri,i Ministri, gli altri membri del Governo ei loro congiunti ricevono, in ragione del-l’ufficio che ricoprono pro tempore, inoccasione di visite ufficiali o di incontri, daparte di autorità o di delegazioni italianeo straniere e che, secondo gli usi dicerimoniale, abbiano carattere protocol-lare d’uso e di cortesia possano trattenerepersonalmente dal 1 gennaio 2008 solo idoni di rappresentanza il cui valoreespresso in denaro non sia superiore a300,00 euro. Che i doni di rappresentanzail cui valore espresso in denaro sia supe-riore ai 300,00 euro e che, in relazione allaloro tipologia e specificità, possono esseredestinati alle sedi ufficiali o di rappresen-

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tanza, restano nella disponibilità dell’am-ministrazione. Mentre i restanti doni, divalore superiore a 300,00 euro, sono de-stinati dal Presidente del Consiglio e daiMinistri per iniziative aventi finalità uma-nitarie, caritatevoli, di assistenza e bene-ficenza;

il firmatario del presente atto diindirizzo ha presentato istanza di accessocivico generalizzato ex articolo 5 del de-creto legislativo 14 marzo 2013 in data 11settembre 2018, a cui ha fatto seguito larisposta del 20 settembre 2018 della Pre-sidenza del Consiglio dei ministri DSS0007272 P-23-2 in cui si invia l’elenco deidoni ricevuti e consegnati;

la mattina del 24 dicembre il quo-tidiano « La Verità » ha pubblicato unservizio di inchiesta intitolato « BabboRenzi si trasforma in babbo Natale e donai regali di Stato del figlio ad amici ecollaboratori » in cui si elencano numerosidoni che sarebbero stati ricevuti da MatteoRenzi dal valore superiore ai 300 euro, chenon sono presenti nell’elenco consegnatoal firmatario del presente atto dalla Pre-sidenza del Consiglio dei ministri e, se-condo La Verità, « riciclati » da vari espo-nenti della famiglia Renzi a amici, dipen-denti, collaboratori e amici di dipendenti ecollaboratori;

secondo la ricostruzione del quoti-diano diretto da Maurizio Belpietro alcunidi questi doni sarebbero usati per arre-dare l’appartamento di Matilde Renzi, so-rella dell’ex Premier, e di suo maritoConticini (indagato a Firenze per riciclag-gio nella cosiddetta inchiesta sui fondiUnicef) e alcuni doni sarebbero addiritturafiniti nella casa di un pensionato dovelavora come collaboratrice domestica lamoglie di Carlo Ravasio, « già dipendentedella Eventi6 e consigliere delegato dellacooperativa Mormodiv » « perquisito nellascorsa primavera nell’inchiesta che vedeindagati Tiziano Renzi e Laura Bovoli perbancarotta fraudolenta »;

recentemente la Procura di Firenzeha indagato Alessandro, Luca ed AndreaConticini, quest’ultimo sposato con Ma-

tilde Renzi, sorella dell’ex Presidente delConsiglio e Segretario del Partito demo-cratico Matteo Renzi;

secondo i magistrati i fondi di al-cune organizzazioni destinati ai bambiniafricani grazie alla società « Play TherapyAfrica Ltd », circa 6,6 milioni di dollari,sarebbero invece serviti per l’acquisto diquote di alcune società della famigliaRenzi o di persone ad essa vicine;

Andrea Conticini risulterebbe inda-gato per riciclaggio per gli acquisti, a nomedel fratello Alessandro, di quote di tresocietà: la « Eventi 6 » della famiglia Renzi,la « Quality Press Italia » e la « Dot Media »di Patrizio Donnini e di sua moglie LilianMammoliti, legati ai Renzi, operazioni cherisalirebbero al 2011; fra le organizzazioniche avrebbero destinato fondi alla « PlayTherapy Africa », insieme alla FondazionePulitzer, che attraverso la organizzazioneno profit « Operation Usa » ha versato 5,5milioni di dollari, ed altre organizzazioniumanitarie australiane, americane ed eu-ropee, che complessivamente hanno ver-sato quasi 900 mila dollari, c’è anchel’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite perl’infanzia, che ha donato 3,8 milioni didollari;

recentemente è stata estesa la pro-cedibilità a querela di parte per reaticontro il patrimonio privato, sancita daldecreto legislativo 10 aprile 2018, n. 36,con il quale è stata data attuazione allalegge 23 giugno 2017 n. 103, reato conte-stato ad uno dei fratelli Conticini, mafinora nessuno dei donatori ha presentatodenuncia;

l’UNICEF in un comunicato pub-blicato sul proprio sito web il 27 settembre2018 ha confermato esplicitamente di nonvoler procedere con la querela;

l’Italia risulta nella « top ten » mon-diale degli Stati che versano contributi alleNazioni Unite e, secondo quanto dichia-rato recentemente dal vicepresidente delConsiglio Matteo Salvini, ogni anno l’Italiaversa all’ONU circa settecento milioni,

Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

il Governo ha accolto come racco-mandazione l’ordine del giorno 9/01334-AR/218 per la vicenda che riguarda i trefratelli Conticini a vario titolo finiti inun’indagine per la presunta sottrazione dialmeno 6,6 milioni di euro di Unicef ealtre organizzazioni benefiche destinati alsostegno dei bambini in Africa. Qualecontrollo viene svolto per assicurare chegli esponenti di Governo che ricevono donidi rappresentanza rispettino quanto pre-visto dal decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri del 20 dicembre 2007;

se corrispondesse al vero quantoriportato dalla stampa Matteo Renzi sisarebbe appropriato indebitamente di donidi proprietà della Presidenza del Consigliodei ministri ricevuti anche in importantiincontri internazionali, causando oltre aldanno economico anche un danno di im-magine dell’Italia nel contesto internazio-nale,

impegna il Governo

a presentare un esposto-querela comeeventuale parte lesa per chiedere agli or-gani competenti di verificare quanto ri-portato dalla stampa sui doni ricevuti daMatteo Renzi nella sua qualità di Presi-dente del Consiglio e non trattati comedisposto dal decreto del Presidente delConsiglio dei ministri del 20 dicembre2007 al fine di evitare che non si possaprocedere, come per il caso UNICEF, inseguito al decreto legislativo 10 aprile2018, n. 36.

9/1334-B/8. Donzelli, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione dello Stato per il2019;

la legge 27 dicembre 2017, n. 205,recante « bilancio di previsione dello Statoper l’anno finanziario 2018 e bilanciopluriennale per il triennio 2018-2020 », ai

commi da 853 a 861 dell’articolo 1, disci-plina la concessione ai comuni di « con-tributi per interventi riferiti a opere pub-bliche di messa in sicurezza degli edifici edel territorio », determinando, al con-tempo il valore complessivo delle risorse atal fine stanziate e stabilendo che « ciascuncomune non può chiedere contributi diimporto superiore a 5.225.000 euro com-plessivi »;

ai fini dell’individuazione dei bene-ficiari dei contributi, in particolare, ilcomma 855 prevede che qualora l’entitàdelle richieste pervenute superi l’ammon-tare delle risorse disponibili, l’attribuzionesia effettuata « a favore dei comuni chepresentano la minore incidenza dell’a-vanzo di amministrazione, al netto dellaquota accantonata, rispetto alle entratefinali di competenza, ascrivibili ai titoli 1,2, 3,4 e 5 dello schema di bilancio previstodal decreto legislativo 23 giugno 2011,n. 118, risultanti dai rendiconti della ge-stione del penultimo esercizio precedentea quello di riferimento »;

stando alla legge n. 205 del 2017,l’ammontare del contributo attribuito aciascun comune per l’anno 2018 dovevaessere determinato con decreto del Mini-stero dell’interno, di concerto con il Mi-nistero dell’economia e delle finanze, entroil 31 marzo;

il decreto direttoriale 29 gennaio2018, emanato dal Ministero dell’interno,ha fissato alla data del successivo 20febbraio il termine per la richiesta dicontributo; con il decreto interministerialedel 13 aprile sono stati determinati gli entibeneficiari, e in data 16 aprile 2018 è statopredisposto il pagamento del primo ac-conto, pari al 20 per cento del contributo;

scorrendo la graduatoria degli entidestinatari di contributo, tuttavia, si rilevacome l’assegnazione delle risorse sia av-venuta in favore di tutti comuni che pre-sentano un disavanzo molto elevato, iquali, invece, stando alla lettura del citatocomma 855, avrebbero dovuto esserneesclusi;

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

i comuni beneficiari, infatti, avreb-bero dovuto essere quelli con la minorincidenza dell’avanzo sulle spese correntidell’amministrazione e non quelli che pre-sentano disavanzo, tanto meno se elevato;

tale interpretazione appare tantopiù condivisibile laddove si consideri che,diversamente, in presenza di disavanzo, lapossibilità di ottenere il finanziamentosarebbe maggiore, andando quindi a pre-miare coloro i quali non abbiano fattofronte ad una gestione virtuosa dell’ente;

peraltro, la presenza di un avanzodi amministrazione, non potendo esseretenuta in considerazione ai fini del pareg-gio di bilancio, anche in ossequio ad altrenorme restrittive, non può essere conside-rata a priori quale indubbio vantaggio perl’ente;

l’interpretazione della norma, comeemerge dalla redazione della graduatoria,oltre a porsi, per gli interroganti, in con-flitto con il dato letterale, penalizza icomuni che fanno della buona ammini-strazione un punto di forza, pur in uncontesto di grande difficoltà economica efinanziaria per i conti pubblici;

il criterio adottato nell’assegna-zione dei contributi appare, pertanto, agiudizio degli interroganti, non solo ille-gittimo ma altresì inopportuno sia rispettoalle necessità dei comuni « in attivo » pe-nalizzati, sia rispetto alla, sicura, man-canza di valutazione sulle spese correnti,rendicontate alla gestione del penultimoesercizio precedente a quello di riferi-mento;

gli enti locali sono già fortementecolpiti dal blocco del patto di stabilità edagli ingenti contributi alla finanza pub-blica cui sono stati sottoposti negli ultimianni;

il bando per l’erogazione dei con-tributi è stato rifinanziato per l’anno 2019,

impegna il Governo

alla luce del rifinanziamento della misura,a rivedere i criteri per l’assegnazione dei

contributi di cui in premessa, prevedendodi premiare i comuni con minor incidenzadi avanzo e non quelli con disavanzo.

9/1334-B/9. Luca De Carlo, Osnato, Lol-lobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,alla luce del rifinanziamento della misura,a rivedere i criteri per l’assegnazione deicontributi di cui in premessa, prevedendodi premiare i comuni con minor incidenzadi avanzo e non quelli con disavanzo.

9/1334-B/9. (Testo modificato nel corsodella seduta) Luca De Carlo, Osnato,Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il comma 969 dell’articolo 1 delprovvedimento in esame aumenta lo stan-ziamento del Fondo per la valorizzazionee la promozione delle aree territorialisvantaggiate confinanti con le regioni astatuto speciale e le province autonome diTrento e di Bolzano per il triennio 2019-2021, ridefinendo i destinatari delle ri-sorse;

in particolare, il comma in esame,come modificato nel corso dell’esame alSenato, interviene sulla disciplina delFondo per la valorizzazione e la promo-zione delle aree territoriali svantaggiateconfinanti con le regioni a statuto specialee le province autonome di Trento e diBolzano, istituito presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri dall’articolo 6,comma 7, del decreto-legge 81/2007, cd.« Fondo Letta »;

a tal fine si modifica l’articolo 1,comma 1159, della legge di bilancio per il2018, il quale, nel rifinanziare il Fondoper il triennio 2018-2020, ne aveva ride-finito la disciplina individuandone i bene-

Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ficiari nei soli comuni della Regione Ve-neto appartenenti alle province di Belluno,Treviso e Venezia confinanti con la Re-gione Friuli Venezia-Giulia;

le modifiche apportate sono volte aincrementare la dotazione del Fondo perle aree confinanti di 10 milioni di euro perl’anno 2019 e di 6 milioni di euro perl’anno 2020, ed assegnando 20 milioni dieuro per l’anno 2021, mentre nel testoiniziale il rifinanziamento era di 5 milioniper il 2019 e per il 2020 e di 10 milioniper il 2021;

a seguito di tale rifinanziamento, ilFondo – gestito dal Dipartimento per gliaffari regionali della Presidenza del Con-siglio dei ministri ed iscritto presso ilbilancio della Presidenza stessa (cap. 446)con una dotazione pari a 5 milioni per il2019 e a 10 milioni per il 2020 – risultaora dotato di 15 milioni di euro per il2019, di 16 milioni per il 2020 e di 20milioni per il 2021;

inoltre, le modifiche apportatehanno ridefinito i destinatari delle risorsedel Fondo, tra i quali sono ora inclusetutte le aree « confinanti » con le regioni astatuto speciale e le province autonome,

impegna il Governo

a includere tra i destinatari delle risorse dicui in premessa, in qualità di aree confi-nanti, anche le unioni montane.

9/1334-B/10. Osnato, Luca De Carlo, Sil-vestroni, Lollobrigida, Varchi, Molli-cone.

La Camera,

premesso che:

nel 2010, con il decreto legislativon. 59, l’Italia ha recepito la direttiva 2006/123/CE, nota come « direttiva Bolkestein »o « direttiva servizi »;

secondo un’interpretazione esten-siva dell’articolo 2 della suddetta direttiva,l’applicazione della stessa è stata previstain Italia anche nei confronti di:

imprese turistico balneari e dellerelative concessioni demaniali;

imprese del commercio ambulante;

porti turistici, approdi e punti diormeggio destinati alla nautica da diporto;

guide turistiche;

l’incertezza derivante da questa er-rata interpretazione grava da anni suqueste categorie, con gravissime conse-guenze sulle imprese e sugli operatoriinteressati, nonché su tutto l’indotto adesse collegato;

nel disegno di legge in esame èprevista l’esclusione del commercio ambu-lante dall’ambito di applicazione dellasuddetta Direttiva;

nello stesso provvedimento vienedisposta un’estensione di ulteriori tredicianni per le concessioni ad uso turistico-ricreativo attualmente in essere aventi sca-denza il 31 dicembre 2020;

tuttavia la suddetta misura nonrisolve in maniera definitiva le criticitàsopra esposte;

il disegno di legge in esame nonprevede misure specifiche per le guideturistiche né per i porti turistici, gli ap-prodi e i punti di ormeggio destinati allanautica da diporto,

impegna il Governo

ad individuare opportune soluzioni di ca-rattere normativo volte ad escludere defi-nitivamente dal campo di applicazionedella Direttiva Servizi anche le concessionidemaniali ad uso turistico-ricreativo, iporti turistici, gli approdi e i punti diormeggio destinati alla nautica da diporto.

9/1334-B/11. Zucconi, Fidanza, Lollobri-gida, Rizzetto, Rampelli, Silvestroni,Caretta, Ciaburro, Varchi, Mollicone.

Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame nonrappresenta un’inversione di tendenza ri-spetto alla pesante pressione fiscale chegrava sul settore immobiliare nella misuracomplessiva di 50 miliardi di euro al-l’anno;

con l’incremento dei moltiplicatoricatastali, voluto nel 2011 dal GovernoMonti, il carico tributario locale è passatodai 9 miliardi delfici ai 21 miliardi del-l’IMU: tuttavia, ben poco di concreto èstato fatto al riguardo dai Governi che sisono succeduti per ridurne il peso;

se, dunque, quella del GovernoMonti risulta essere stata una scelta deltutto sbagliata, l’avere mantenuto inalte-rata la pressione fiscale immobiliare co-stituisce una diabolica perseveranza daparte dei Governi Letta, Renzi (che, peraltro, esentò dall’Imu la prima casa), Gen-tiloni e – oggi – Conte;

gli effetti negativi che ha avutol’aumento della pressione fiscale sia sugliimmobili, sia sul settore delle costruzioni,sia su quello delle locazioni, sia – infine –sulle famiglie, è sotto gli occhi di tutti;

vi è un dato al riguardo che apparesintomatico della crisi in cui versa ilsettore ed è quello relativo agli immobiliridotti in ruderi che rispetto a quelli del2011 sono raddoppiati;

non si deve neppure dimenticareche ci sono in Italia oltre 500.000 casecostruite e non consegnate sia per il fal-limento delle società edili, sia per la fre-nata del mercato. Dette abitazioni fannoin fretta, in assenza di adeguata manu-tenzione, a diventare fatiscenti, come delresto è già per la maggiore parte dell’usatomesso in vendita;

il numero degli occupati ridottosi,negli anni della crisi, di oltre 500.000 unitàe le migliaia di imprese che hanno cessatol’attività attestano in quale drammaticostato versa il settore dell’edilizia;

i dati forniti per il 2017 dal Con-siglio Nazionale del Notariato ci diconoche il valore medio relativo alla compra-vendita dei fabbricati è diminuito di quasiil 15 per cento. Un dato che non può certoessere compensato da quello relativo alparziale recupero nel numero di compra-vendite, che più correttamente dovrebberoessere chiamate svendite;

il disegno di legge in esame nonintroduce una nuova imposta patrimo-niale, ma mantiene in vigore a tutti glieffetti quella introdotta – come detto –nel 2011: un’imposta che costa ai proprie-tari svariati miliardi di euro, ha nei fattidistrutto il risparmio immobiliare e pro-vocato disastrosi effetti a catena su im-prese, lavoro, consumi;

il disegno di legge in esame intro-duce la cedolare secca per le locazionicommerciali (ancorché limitate nel tempoe nello spazio) ma nulla dispone in ordineall’auspicata stabilizzazione della stessasia per gli immobili ad uso abitativo, siaper quelli ad uso commerciale, una misuraquest’ultima indispensabile per impedirela desertificazione di vaste aree delle città,a partire dai centri storici, in cui il cartelloprevalentemente esposto reca la scritta« affittasi ». Non solo, ma neppure vienedato un minimo segnale ad un mercatoimmobiliare oramai asfittico eliminando –ad esempio – l’IMU oggi pretesa per inegozi, i capannoni e gli appartamenti incui non risultano più allacciate le utenze;

risulta fondamentale stabilizzare,altresì, gli incentivi statali vigenti per gliinterventi di manutenzione, riqualifica-zione, efficientamento energetico e miglio-ramento sismico del patrimonio edilizio.E, sempre in tema di incentivi, se nedovrebbero introdurre di fiscali per lepermute immobiliari;

nel disegno di legge in esame nonrisulta riproposta la norma che, « al fine dicontenere il livello complessivo della pres-sione tributaria », vietava a regioni ed Entilocali di « deliberare aumenti dei tributinonché delle addizionali ad essi attribuiticon legge dello Stato ». Lo sblocco dei

Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

predetti aumenti assentito dal Governomette a rischio, fra l’altro, il comparto deicontratti di locazione abitativa cosiddetti« concordati » – quelli, cioè, il cui canoneè calmierato dagli accordi fra le organiz-zazioni dei proprietari e degli inquilini –rispetto ai quali, dal 2012, la tassazionelocale si è addirittura quadruplicata, conl’Imu e poi con la Tasi, tant’è che, perlimitare il danno, è stata ridotta l’aliquotadella cedolare (al 10 per cento fino allafine del 2019),

impegna il Governo

ad assumere, se del caso anche con suc-cessivi provvedimenti di carattere norma-tivo, idonee iniziative volte a favorire laripresa nel settore immobiliare che, dasempre, rappresenta un comparto fonda-mentale per la crescita del prodotto in-terno lordo, dell’occupazione e del benes-sere degli Italiani.

9/1334-B/12. Foti, Butti, Trancassini,Osnato, Donzelli, Caretta, Ciaburro,Prisco, Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il bilancio di previsione dello Statoper l’anno finanziario 2019 e il bilanciopluriennale per il triennio 2019-2021, incorso di approvazione prevede alcune im-portanti novità in tema di incentivi perl’acquisto di auto ecologiche. Allo stessotempo vengono introdotte nuove tasse,proporzionali al livello delle emissioni, perchi acquista veicoli inquinanti;

gli incentivi saranno riservati a chicomprerà una nuova auto elettrica oibrida;

ai fini di diminuire efficacementela dipendenza dal petrolio nel settore deitrasporti, la Direttiva 2014/94/UE, recepitacon decreto legislativo n. 257 del 16 Di-cembre 2016, stabilisce la necessità disviluppare infrastrutture di rifornimento/ricarica per una pluralità di carburanti

alternativi, tra cui l’elettrico e il gas na-turale compresso (GNC), di seguito deno-minato metano;

i veicoli alimentati a metano sonoquindi anch’essi riconosciuti dalla comu-nità scientifica come mezzi a basso im-patto ambientale;

la capillarità degli impianti di ri-fornimento a disposizione e le caratteri-stiche tecniche rendono il metano facil-mente reperibile e adatto non soltanto aglispostamenti in tratte brevi o in aree ur-bane ma anche alle lunghe percorrenze;

conseguentemente investire anchesul metano può consentire una transizioneecologica ancora più rapida ed efficace;

il metano rappresenta una filiera ingran parte nazionale,

impegna il Governo

a prevedere, nel rispetto dei vincoli difinanza pubblica, che gli incentivi stanziatiper l’acquisto di veicoli non inquinantivengano estesi anche all’acquisto o al re-trofitting di veicoli a metano.

9/1334-B/13. Rotelli, Fidanza, Caretta,Ciaburro, Lollobrigida, Varchi, Molli-cone.

La Camera

impegna il Governo

a prevedere, nel rispetto dei vincoli difinanza pubblica, che gli incentivi stanziatiper l’acquisto di veicoli non inquinantivengano estesi anche all’acquisto o al re-trofitting di veicoli a metano.

9/1334-B/13. (Testo modificato nel corsodella seduta) Rotelli, Fidanza, Caretta,Ciaburro, Lollobrigida, Varchi, Molli-cone.

La Camera,

premesso che:

il bilancio di previsione dello Statoper l’anno finanziario 2019 e bilancio

Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

pluriennale per il triennio 2019-2021, incorso di approvazione prevede disposizioniimportanti in materia di ruoli e dellecarriere del personale delle Forze di po-lizia e delle Forze armate;

il testo in votazione prevede, tra lealtre misure, anche la rivalutazione auto-matica dei trattamenti pensionistici, con lacorrezione attuariale sulle pensioni cosid-dette d’oro, al fine di destinare i risparmidi spesa agli « assegni » minimi e sociali;

su detti tagli sarebbe necessarioprendere in considerazione delle eccezioni,nello specifico per le forze armate chemettono da sempre la propria vita alservizio della difesa della Nazione. Nellapassata legislatura è stato codificato il« principio di specialità », in base al qualele forze armate hanno sempre avuto untrattamento differenziato, nel pubblico im-piego;

si tratta di persone che rischianocostantemente la loro vita e l’incolumitàpersonale per lavoro, sono sottoposti alcodice penale militare, all’obbligo di in-tervenire anche libero dal servizio, e nonpossono sempre disporre appieno dellapropria vita privata, sempre subordinataad esigenze straordinarie e impreviste diServizio;

militari e ufficiali fino agli anninovanta non avevano orario di servizio epotevano lavorare anche 12-13 ore algiorno senza straordinario. Per le ForzeArmate è ingiusto parlare di pensionid’oro, dal momento che nella loro carrierahanno sacrificato vita e famiglia per ga-rantire la sicurezza dei cittadini;

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni del presente provvedimento, alfine di prevedere per le forze armate, a cuiè stata sempre riconosciuta una specialitànel pubblico impiego, l’esclusione dal pre-lievo delle pensioni d’oro.

9/1334-B/14. Cirielli, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

con la manovra di bilancio 2018,(legge 27 dicembre 2017 n. 205), le societàcooperative sono state interessate da al-cune importanti modifiche relative allenorme che regolano gli aspetti della go-vernance;

gran parte del tessuto imprendito-riale nazionale è rappresentato da medie epiccole cooperative le cui compagini socialiraramente superano i dieci soci. Le So-cietà Cooperative interessate dalle modifi-che normative, già storicamente sottoca-pitalizzate e con forti disequilibri econo-mici, sono state costrette a ricorrere adonerose pratiche notarili per l’adegua-mento dei propri statuti;

la norma attualmente in vigorecrea una paradossale sperequazione tra leSRL e le cooperative. Nelle società aresponsabilità limitata infatti, a fronte difatturati ben più consistenti di quelli con-seguiti dalle piccole Società Cooperative, èprevista la figura dell’AmministratoreUnico, negata invece alle Società Coope-rative;

l’obbligo di nominare un consigliodi amministrazione di almeno tre soggetticrea nelle piccole cooperative situazioni diassurda sovrapposizione tra controllori econtrollati. Ad esempio, in una coopera-tiva con cinque soci e un consiglio diamministrazione di tre soggetti, i tre am-ministratori si trovano contemporanea-mente ad essere la maggioranza dell’as-semblea dei soci che dovrebbe controllareil loro operato;

i soci di Società Cooperative chestipulano con queste ultime contratti dilavoro subordinato subiscono una condi-zione di svantaggio se sono costretti aricoprire il ruolo di amministratori. L’I-stituto Nazionale per la Previdenza Socialenon riconosce a quei soci lavoratori chehanno ricoperto cariche all’interno delle

Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

Società Cooperative l’accesso agli ammor-tizzatori sociali previsti per chi resta senzalavoro, quando il rapporto di lavoro trasocio e Cooperativa viene a cessare percause involontarie dal socio lavoratore,comportando dunque l’esclusione, perquesta tipologia di lavoratori, dalla NASpi,la Nuova Assicurazione Sociale per l’im-piego, altrimenti detta indennità mensiledi disoccupazione per lavoratori subordi-nati,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di modificare lanorma vigente con l’obiettivo di ripristi-nare, per le Società Cooperative la possi-bilità di nominare un AmministratoreUnico per la gestione dell’impresa, nonchédi nominare i propri organi amministrativiper un tempo non superiore a tre esercizi,ma con la possibilità per gli amministra-tori di essere rieleggibili.

9/1334-B/15. Bucalo, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, disposizioni per stimolare la cre-scita economica dell’Italia, dalla riduzionedella pressione fiscale a misure per losviluppo e gli investimenti;

in senso diametralmente opposto sipone la scelta prevista dalla legge di bi-lancio in esame di una parziale steriliz-zazione dell’aumento delle accise perl’anno 2019 e, in misura minore, per glianni successivi;

il « prezzo Italia » della benzina,rilevato dal Ministero dello sviluppo eco-nomico il 10 settembre, è pari a 1,643euro/litro, mentre quello del diesel è paria 1,524 euro/litro, la cui componente fi-scale pesa rispettivamente per il 62 percento e per il 59 per cento;

l’elevato costo del carburante, oltread erodere il potere d’acquisto dei salari estipendi dei contribuenti, preoccupa per-

ché è causa principale dell’aumento deiprezzi dei generi di prima necessità, per lalievitazione dei costi di distribuzione,

impegna il Governo

a valutare la necessità di adottare oppor-tune iniziative, anche di carattere norma-tivo, volte a ridurre l’ammontare del va-lore complessivo delle accise sui carbu-ranti o, comunque, ad assicurare che ilsuo valore non possa superare la sommadel valore del costo della materia prima edel margine lordo come individuati dallanormativa vigente.

9/1334-B/16. Acquaroli, Osnato, Silve-stroni, Caretta, Ciaburro, Prisco, Lollo-brigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione per l’anno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2021, e contiene disposizionispecifiche in favore del Sud Italia;

nell’ultimo decennio, nell’ambitodel sistema infrastrutturale e dei trasportinel Mezzogiorno si è assistito a una forteperdita di competitività, anche a causa delfatto che a fronte di un incremento delladotazione infrastrutturale nel Centro-Nordper autostrade, nel Mezzogiorno si è as-sistito ad una progressiva diminuzionetanto in termini quantitativi quanto qua-litativi;

inoltre, nello stesso periodo la do-tazione ferroviaria ordinaria ha registratouna contrazione concentrata nel Mezzo-giorno;

il Sud della Nazione presenta, nelcomplesso, una dotazione infrastrutturale,in ferrovie e autostrade, addirittura infe-riore rispetto ai paesi dell’est dell’Europae ciò rappresenta un formidabile frenoalla possibilità di esportare, di attrarreturisti, di crescere;

Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

il comma 2 dell’articolo 7-bis deldecreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243,dispone che a decorrere dalla legge dibilancio per il 2018 sia destinato agliinterventi nel territorio composto dalleregioni Abruzzo, Molise, Campania, Basi-licata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegnaun volume complessivo annuale di stan-ziamenti ordinari in conto capitale pro-porzionale alla popolazione di riferimento,« o conforme ad altro criterio relativo aspecifiche criticità individuato nella mede-sima direttiva »;

in forza di tale previsione attual-mente è stato stabilito di destinare allecitate Regioni una quota sugli investimenticomplessivi effettuati a livello nazionalepari al 34 per cento, che è, tuttavia,largamente insufficiente a recuperare ildescritto divario con la parte settentrio-nale della Nazione e rilanciare i territori,

impegna il Governo

ad adottare iniziative per destinare alleregioni meridionali il 50 per cento degliinvestimenti pubblici nazionali in luogodel 34 per cento attualmente previsto.

9/1334-B/17. Maschio, Lollobrigida, Var-chi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione per l’anno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2021 e contiene norme inmateria di pensioni;

negli ultimi anni in numerosestrutture ospedaliere pubbliche si è mani-festata una carenza di personale medicospecialistico a causa del mancato espleta-mento dei concorsi, con conseguente per-dita di professionalità da parte della sanitàpubblica;

il comma 1 dell’articolo 15-noviesdel decreto legislativo 30 dicembre 1992,n. 502, dispone che « il limite massimo di

età per il collocamento a riposo dei diri-genti medici e del ruolo sanitario delServizio sanitario nazionale, ivi compresi iresponsabili di struttura complessa, è sta-bilito al compimento del sessantacinque-simo anno di età, ovvero, su istanza del-l’interessato, al maturare del quarante-simo anno »;

appare opportuno prevedere unaderoga al requisito al limite massimo dietà per sopperire alle citate carenze dipersonale,

impegna il Governo

a valutare l’adozione delle opportune ini-ziative, anche di carattere normativo, voltea prevedere la possibilità che i dirigentimedici, su richiesta, possano rimanere inservizio anche oltre il compimento delsettantesimo anno di età, senza che questodia luogo ad un aumento del numero deidirigenti.

9/1334-B/18. Ferro, Lollobrigida, Varchi,Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, in tema di politiche sociali e perla famiglia, il finanziamento e l’istituzionedi fondi;

in particolare, il comma 296 auto-rizza la spesa di 1 milione di euro per il2019 per la copertura degli oneri connessiall’attuazione dell’articolo 3 della leggen. 117 del 2018, riguardante il finanzia-mento degli incentivi fiscali per l’acquistodei dispositivi di allarme volti a prevenirel’abbandono dei bambini nei veicoli;

dal primo luglio del 2019, infatti, leauto che trasportano bambini di età finoa 4 anni dovranno essere equipaggiate conun dispositivo elettronico che avvisa dellapresenza dei passeggeri più piccoli;

negli ultimi 10 anni ben 8 bambinisono deceduti in Italia perché dimenticati

Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

in auto, motivo per cui tale misura rap-presenta un importante passo avanti per lasicurezza stradale;

quando si introduce un obbligo sidevono prevedere anche tutele per le fa-miglie: secondo i dati Istat nel 2017 cisono state 458.151 nuove nascite, ma,nonostante il calo della natalità degli ul-timi anni, è dovere delle istituzioni garan-tire ogni sforzo possibile per aiutare lefamiglie, che da gennaio dovranno dotarsidi seggiolini anti abbandono, a sosteneretale spesa ed evitare che anche solo unbambino venga dimenticato in auto,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di autorizzare laspesa di 70 milioni di euro per l’anno 2019e di 23 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2020 per la copertura degli onericonnessi all’attuazione dell’articolo 3 dellalegge 1o ottobre 2018.

9/1334-B/19. Fidanza, Meloni, Lollobri-gida, Rotelli, Caretta, Ciaburro, Prisco,Varchi, Mollicone.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di autorizzare laspesa di 70 milioni di euro per l’anno 2019e di 23 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2020 per la copertura degli onericonnessi all’attuazione dell’articolo 3 dellalegge 1o ottobre 2018.

9/1334-B/19. (Testo modificato nel corsodella seduta) Fidanza, Meloni, Lollobri-gida, Rotelli, Caretta, Ciaburro, Prisco,Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione per l’anno finanzia-

rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2021;

la legge di bilancio per il 2018,legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha intro-dotto agevolazioni per le assunzioni atempo indeterminato di donne vittime diviolenza di genere da parte delle coope-rative sociali di cui alla legge 8 novembre1991, n. 381, attraverso l’attribuzione diun contributo ai fini della riduzione dellacontribuzione obbligatoria di previdenzaed assistenza sociale;

tale disposizione, tuttavia, avevadurata per un solo anno, e riguardava unaplatea di datori di lavoro alquanto ri-stretta;

oltre alla violenza fisica, sessuale epsicologica le donne subiscono soventeanche la cosiddetta « violenza economica »,spesso presupposto per il verificarsi ditutte le altre violenze, perché rendendo ladonna, e, spesso, i suoi figli, totalmentedipendente dal partner, le impedisce diaffrancarsi dalle violenze;

è assolutamente necessario, quindi,sostenere la creazione di percorsi lavora-tivi volti a supportare l’uscita dalla vio-lenza fisica, e per superare la difficoltà dimoltissime donne nel trovare un lavoroadeguato e condizioni di vita dignitose persé e per i propri figli,

impegna il Governo

ad assumere le opportune iniziative, anchedi carattere normativo, per prorogare lamisura di cui in premessa, recata dallalegge n. 205 del 2017, estendendola, alcontempo, a tutte le imprese.

9/1334-B/20. Frassinetti, Lollobrigida,Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame (C.1334) recante il bilancio di previsione

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

dello Stato per l’anno finanziario 2019 ebilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, contiene diverse misure per la pub-blica amministrazione, dalle assunzioniordinarie e straordinarie ai rinnovi con-trattuali per il triennio 2019-2021 riguar-danti molteplici categorie;

le misure previste hanno interes-sato quasi tutti i comparti della pubblicaamministrazione, attraverso incrementi dirisorse, rinnovi della contrattazione collet-tiva nazionale e miglioramenti economicistrutturali;

non sono stati previsti rinnovi con-trattuali, né sblocchi nei turnover nell’am-bito del servizio sanitario nazionale, unicocomparto della pubblica amministrazioneche da più di dieci anni è sottoposto nonsolo al blocco del turnover, ma anche allariduzione della spesa per il personale,impedendo così una corretta erogazionedei servizi sanitari;

nel servizio sanitario nazionale cisono molteplici figure professionali che,oltre a svolgere con dedizione e meticolo-sità il proprio lavoro sono sottoposte arischi continui;

oggi è fortemente a rischio la so-stenibilità del Servizio sanitario nazionale,caratterizzato da un lato dai medici e daglialtri professionisti sottoposti al blocco delturnover e della contrattazione e dall’altradai cittadini, che fanno fatica a muoversiin un sistema caratterizzato dall’obsole-scenza dei servizi, delle strutture e delleapparecchiature;

occorre investire nella Sanità perpoter garantire la sostenibilità e la soprav-vivenza del nostro Servizio sanitario na-zionale, per questi motivi sono prioritari,tra le altre misure a sostegno del com-parto, anche maggiori investimenti e losblocco del turnover,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di destinare lerisorse necessarie al rinnovo dei contratti

dei medici ospedalieri scaduto da 10 annie al momento unico non rinnovato delcomparto pubblico.

9/1334-B/21. Gemmato, Caretta, Cia-burro, Bellucci, Prisco, Lollobrigida,Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, disposizioni in materia di politicaestera, dalla razionalizzazione delle risorsee degli strumenti per la politica esteradell’Italia a una riduzione del contributoitaliano all’ONU alla partecipazione ita-liana alle missioni internazionali;

il « Patto globale per una migra-zione sicura, ordinata e regolare », cosid-detto Global compact, viene presentatacome la più ampia iniziativa strategica direvisione dei flussi migratori e della lorogestione, nata sulla spinta della Dichiara-zione di New York, sottoscritta in sedeONU il 5 agosto 2016, e ne traccia gliobiettivi fondamentali;

il Global compact è finanziato dacontributi volontari dei governi al fondodelle Nazioni unite denominato UN TrustFund, i cui donatori attualmente sonoBrasile, Cile, Cina, Colombia, Danimarca,Finlandia, Francia, Germania, Italia, Nor-vegia, Olanda, Regno Unito, Repubblica diCorea, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia;

il Global compact è un’iniziativavolontaria di adesione a un insieme diprincìpi giuridici e nasce dalla volontà dipromuovere flussi continui, utilizzandomotivazioni sia economiche sia demogra-fiche, e crea, inoltre, obblighi crescentiverso gli Stati in ordine ai servizi dafornire agli immigrati, anche a prescinderedal loro status di rifugiato, impedendo diperseguire penalmente chi fornisce assi-stenza indebita all’immigrazione;

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

appare evidente, quindi, come ilGlobal compact non sia altro che l’enne-simo tassello di un progetto volto adannientare confini, culture ed in partico-lare le sovranità nazionali in tema diimmigrazione;

l’inaccettabile compromissionedella sovranità nazionale in tema di im-migrazione è evidente laddove viene sot-tratta agli Stati nazionali la gestione dellepolitiche migratorie e contro questo ap-proccio immigrazionista già numerosiStati si sono schierati a favore della so-vranità nazionale;

in ogni caso la sottoscrizione delcomplesso reticolato di impegni del Globalcompact, anche laddove genericamenteformulati, è tale da comportare un’inac-cettabile cessione di sovranità sul temamigratorio;

l’Assemblea Generale dell’Onu haapprovato il Global Compact sull’immigra-zione al quale hanno aderito i 164 Paesipartecipanti alla conferenza di Marrakech:nella votazione al Palazzo di Vetro, l’Italiasi è astenuta, insieme ad altri 11 Paesi,mentre sono stati 152 i voti a favore, ecinque quelli contrari, tra i quali quelli diStati Uniti ed Ungheria;

mentre l’Assemblea generale del-l’Onu ha approvato il Global compact conl’astensione dell’Italia, il Governo ha de-ciso di non decidere, rinviando ogni deci-sione: l’Aula della Camera ha, infatti, ap-provato la mozione di M5S e Lega, cheimpegna il Governo a « rinviare la deci-sione in merito all’adesione dell’Italia » « inseguito ad una ampia valutazione conriferimento alla sua effettiva portata »;

è inaccettabile che le migrazionisiano gestite da organismi sovranazionalisenza alcun controllo democratico dei cit-tadini dei singoli Stati, e neanche puòessere condivisa l’impostazione pretta-mente ideologica del Global compact chesancisce di fatto una sorta di « diritto amigrare »;

l’Italia patirebbe il prezzo più carodi questa impostazione ideologica sul tema

delle migrazioni per la sua posizione alcentro del Mediterraneo che la configurafatalmente come gigantesco « molo natu-rale » per le rotte che provengono dall’A-frica,

impegna il Governo

a non finanziare alcuna attività connessaalla sottoscrizione del Global compact ealle attività connesse all’attuazione dellostesso, e a non partecipare al trustfund dicui in premessa, volto a finanziare ilGlobal compact.

9/1334-B/22. Meloni, Lollobrigida, Var-chi, Mollicone, Delmastro Delle Vedove.

La Camera,

premesso che:

il bilancio di previsione dello Statoper l’anno finanziario 2019 e bilanciopluriennale per il triennio 2019-2021, incorso di approvazione ha trattato, tra lealtre disposizioni anche il risanamentodelle fondazioni lirico-sinfoniche;

negli ultimi anni sono intervenute,con risultati insoddisfacenti, molte dispo-sizioni tese a fronteggiare la crisi delsettore lirico sinfonico, in particolare pre-vedendo il riassetto della governance dellefondazioni e l’adozione di piani di risa-namento ed erogando specifiche risorse,ciononostante non risulta ancora ridimen-sionata la crisi del settore dovuta in parteanche alla discontinuità ed al fallimentoeconomico delle azioni del FUS;

è improcrastinabile una riformaorganica del settore che tenga conto dellanecessità di istituire un sistema adeguatodi controlli e vigilanza, che trimestral-mente possa relazionare al ministero e alGoverno sullo stato economico delle stesse,

impegna il Governo:

a valutare la possibilità di una rior-ganizzazione del FUS, istituendo un Os-servatorio per la vigilanza di gestione dellefondazioni lirico sinfoniche che trimestral-

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

mente relazioni al ministero e al parla-mento sullo stato economico delle stesse,provvedendo ad erogare ulteriori e piùadeguati finanziamenti rispetto alla dota-zione attuale;

a riorganizzare il FUS cambiando ladenominazione in fondo per le arti e lospettacolo dal vivo, a rivedere il sistema diselezione oggi effettuato con algoritmo ecommissioni e a regolamentare le com-missioni in modo da obbligare ad analisiesplicita nel merito di ogni progetto;

a rivedere il sistema dei punteggi e adattivare una riforma radicale che parta dalparlamento con l’abbinamento delle pro-poste delle varie forze politiche.

9/1334-B/23. Mollicone, Frassinetti, Ca-retta, Ciaburro, Lollobrigida, Varchi.

La Camera,

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a valutare la possibilità di una rior-ganizzazione del FUS, istituendo un Os-servatorio per la vigilanza di gestione dellefondazioni lirico sinfoniche che trimestral-mente relazioni al ministero e al parla-mento sullo stato economico delle stesse,provvedendo ad erogare ulteriori e piùadeguati finanziamenti rispetto alla dota-zione attuale;

a riorganizzare il FUS cambiando ladenominazione in fondo per le arti e lospettacolo dal vivo, a rivedere il sistema diselezione oggi effettuato con algoritmo ecommissioni e a regolamentare le com-missioni in modo da obbligare ad analisiesplicita nel merito di ogni progetto;

a rivedere il sistema dei punteggi e adattivare una riforma radicale che parta dalparlamento con l’abbinamento delle pro-poste delle varie forze politiche.

9/1334-B/23. (Testo modificato nel corsodella seduta) Mollicone, Frassinetti, Ca-retta, Ciaburro, Lollobrigida, Varchi.

La Camera,

premesso che:

il bilancio di previsione dello Statoper l’anno finanziario 2019 e bilanciopluriennale per il triennio 2019-2021, incorso di approvazione prevede alcune no-vità importanti in materia di scuola euniversità;

gli Atenei hanno perso circa 15.000docenti e ricercatori di ruolo dal 2008, siaper il blocco del turn-over, che per lapredilezione dei passaggi di carriera ri-spetto al reclutamento di RTDb;

tale tendenza e destinata ad accen-tuarsi nel prossimo futuro, dato che nelsolo 2017 si sono avuti 1.709 pensiona-menti, a fronte del reclutamento di soli517 RTDb e di 1.284 passaggi di ruolo;

il sistema universitario è forte-mente incentrato sul precariato: attual-mente importanza abbiamo 3.605 RT-Da/m, 2.257 RTDb, 13.319 assegnisti diricerca, e circa 20.000 tra co.co.co., do-centi a contratto, partite Iva, ricercatori inattesa del rinnovo di contratto (che co-munque continuano a fare ricerca), per untotale di circa 40.000 persone;

non sono inoltre degni di nota ilbasso numero di RTD sul totale dei pre-cari, e le percentuali di RTD che « tornanoa casa » finito il contratto (65 per centoRTDa – 31 per cento RTDb): la progres-sione dottorato-assegno di ricerca-RTDa-RTDb si è rivelata fallimentare, ed haportato solo ad un aumento della massa diprecari, il cui numero in alcuni ateneisupera quello del personale strutturato,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di incrementare leassunzioni di ricercatori universitari, allaluce del ruolo importante ricoperto dairicercatori all’interno degli atenei italiani.

9/1334-B/24. Prisco, Frassinetti, Caretta,Ciaburro, Lollobrigida, Varchi, Molli-cone.

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di incrementare leassunzioni di ricercatori universitari, allaluce del ruolo importante ricoperto dairicercatori all’interno degli atenei italiani.

9/1334-B/24. (Testo modificato nel corsodella seduta) Prisco, Frassinetti, Ca-retta, Ciaburro, Lollobrigida, Varchi,Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, disposizioni in materia di assun-zioni di personale nel comparto sicurezzae difesa;

nel territorio delle città italiane dimaggiori dimensioni, come Roma, Napoli,Torino e Milano, insistono numerosicampi ed insediamenti abusivi di nomadi,all’interno dei quali si verificano con al-larmante frequenza roghi che, data lanatura dei materiali bruciati, esalano fumitossici anche a poca distanza dai centriabitati, e rispetto ai quali le forze dipolizia non intervengono nonostante l’in-dividuazione dei fuochi sia del tutto age-vole e spesso siano segnalati direttamentedai cittadini delle zone circostanti;

il decreto-legge 10 dicembre 2013,n. 136, ha introdotto nel Codice dell’am-biente il reato di combustione illecita dirifiuti, in base al quale « chiunque appiccail fuoco a rifiuti abbandonati ovvero de-positati in maniera incontrollata è punitocon la reclusione da due a cinque anni.Nel caso in cui sia appiccato il fuoco arifiuti pericolosi, si applica la pena dellareclusione da tre a sei anni. Il responsabileè tenuto al ripristino dello stato dei luoghi,al risarcimento del danno ambientale e alpagamento, anche in via di regresso, dellespese per la bonifica »;

il medesimo decreto-legge, corre-lato all’emergenza ambientale della cosìdetta terra dei fuochi, ha consentito aiPrefetti delle province della regione Cam-pania, nell’ambito delle operazioni di si-curezza e di controllo del territorio fina-lizzate alla prevenzione dei delitti di cri-minalità organizzata e ambientale, di av-valersi di un contingente di personalemilitare delle Forze armate, posto a lorodisposizione dalle competenti autorità mi-litari;

lo stesso prefetto di Roma si èpronunciata favorevolmente a un inter-vento straordinario su alcune delle situa-zioni più critiche riguardo al fenomeno deiroghi tossici nella Capitale;

negli ultimi anni, anche a causadell’impunità con cui questi avvengono, ilfenomeno dei roghi ha assunto una di-mensione preoccupante, e intorno aicampi sono create delle vere e proprie« terre dei fuochi », siti ad alto inquina-mento ambientale che contaminano i ter-reni e le acque e nelle zone di campagna,mettendo a rischio la produzione di generialimentari e inquinando l’aria;

il Governo ha previsto l’impiegodelle forze armate per fronteggiare l’emer-genza delle buche nel manto stradale dellaCapitale e non, invece, l’emergenza deiroghi tossici,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di estendere lapossibilità dell’impiego delle forze armatein operazioni di sicurezza e di controlloper la prevenzione dei delitti di criminalitàambientale anche ai prefetti delle cittàcolpite dai fenomeni di cui in premessa, alfine di tutelare le popolazioni residenti el’integrità ambientale.

9/1334-B/25. Rampelli, Silvestroni, Ca-retta, Ciaburro, Lollobrigida, Varchi,Mollicone, Polverini, Trancassini.

Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

si ritengono urgenti e necessarieiniziative di sostegno delle aree del terri-torio nazionale che sono danneggiate dallaconcorrenza di regimi più vantaggiosi vi-genti negli Stati esteri confinanti, in ter-mini di semplificazione amministrativa,burocratica e fiscale;

in particolare, a causa di tali si-tuazioni di svantaggio, le imprese adiacentialla fascia confinaria operano con seriedifficoltà e ciò induce molte delle stesse adelocalizzare pur di restare attive. È ilcaso, ad esempio, delle aree del FriuliVenezia Giulia a confine con stati esteri,dove tra le motivazioni che pregiudicanogli imprenditori del territorio si individuala pressione fiscale delle società di capitaliche è superiore del 13 per cento rispettoalla Slovenia, differenza che si ritieneassurda se si considera che Italia e Slo-venia sono entrambi Stati membri dell’U-nione Europea e, dunque, tra regimi di talgenere non dovrebbe sussistere una spro-porzione così imponente,

impegna il Governo

a salvaguardare le province del territorionazionale che sono svantaggiate dalla con-correnza di regimi più vantaggiosi, in par-ticolare quelli fiscali, che vigono negli Statiesteri confinanti, istituendo a sostegnodelle stesse un Fondo per finanziare pro-getti di sviluppo economico.

9/1334-B/26. Rizzetto, Caretta, Ciaburro,Lollobrigida, Varchi, Mollicone, SandraSavino.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, misure in materia sanitaria e diincremento di fondi diversi;

l’articolo 38 della Costituzione ga-rantisce al cittadino inabile al lavoro e sprov-

visto dei mezzi necessari per vivere il dirittoal mantenimento e all’assistenza sociale. Intal modo la Repubblica intende tutelare ladignità umana, nello spirito di solidarietà ditutti i cittadini verso coloro che, perminora-zioni congenite o acquisite, siano incapaci disvolgere un lavoro proficuo;

le famiglie con almeno un disabilegrave sono circa un milione e mezzo, paria quasi il 7 per cento delle famiglieitaliane;

l’invecchiamento della popolazioneha fatto emergere due problemi principalia cui il sistema assistenziale italiano èchiamato con urgenza a fare fronte: da unlato è cresciuto il numero degli anzianiche vivono soli o per i quali la rete deisostegni familiari si è indebolita, dall’altroaumenta il numero di anziani esposti alrischio di perdere la loro autosufficienzafisica o psichica;

è da considerarsi immorale che uninvalido prenda 278 euro nella stessa Italianella quale spendiamo circa 1000 euro permantenere gli immigrati irregolari e doveraddoppiare le pensioni di invalidità,ferme a 270 euro è da considerarsi un attodi buonsenso e di giustizia sociale neiconfronti di quei tantissimi cittadini ita-liani abbandonati e dimenticati dalle legi-slazioni precedenti;

la disabilità, in Italia, secondo lestime dell’Istat (che risalgono al 2013)colpisce circa 3,2 milioni di italiani conpiù di 6 anni, con almeno una limitazionefunzionale, e di questi, 2 milioni e 500mila sono anziani, quindi sono particolar-mente attese risposte sulle politiche e sugliinterventi che le persone disabili e le lorofamiglie aspettano da questo Governo;

il raddoppio dell’assegno minimoper le pensioni di invalidità e sostegno alladisabilità è praticamente presente in tuttii programmi elettorali e in particolarmodo chiaro in quello di Fratelli d’Italia;

è evidente che le politiche per ladisabilità e gli strumenti di cui beneficianole persone con disabilità risultano inade-guati sotto il profilo economico e si rende

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

necessario rendere più incisiva la prote-zione delle persone con disabilità preve-dendo un generale rafforzamento deifondi sulla disabilità e la non autosuffi-cienza, prestando particolare attenzione al« dopo di noi »;

seppur diversi e modulati in fun-zione della tipologia e della gravità, tuttigli strumenti di natura pensionistica, oltrea essere soggetti a limiti reddituali, pre-vedono oggi importi così ridotti da nonadempiere « in concreto » a quanto previ-sto dall’articolo 38 della Costituzione Ita-liana: parliamo infatti di meno di 300Euro al mese per la disabilità visiva, ancormeno per le altre forme di disabilità e chepertanto serve una consistente rivaluta-zione economica che faccia della pensionedi invalidità lo « strumento cardine » concui garantire alle persone con disabilitàimportante una vita dignitosa,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di stanziare lerisorse finanziarie necessarie a disporre ilraddoppio delle pensioni di invalidità.

9/1334-B/27. Silvestroni, Caretta, Cia-burro, Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca, trale altre, disposizioni per stimolare la cre-scita economica dell’Italia, dalla riduzionedella pressione fiscale a misure per losviluppo e gli investimenti;

in particolare, si prevede lo stan-ziamento di 250 milioni di euro annui pergli anni dal 2019 al 2033 (complessivi3,750 miliardi) per il finanziamento dipiani di sicurezza a valenza pluriennaleper la manutenzione di strade e scuole;

del raddoppio della Cassia da Mon-terosi fino a Viterbo si parla ormai dacirca cinquant’anni, tanto che l’opera èentrata di fatto nel novero delle grandiincompiute della provincia;

il primo tratto che da Roma arri-vava fino a Le Rughe fu iniziato nellontano 1972, per poi fermarsi successi-vamente a Monterosi. La pratica del rad-doppio ha ripreso il cammino nel 2001 perottenere le varie autorizzazioni ammini-strative, con l’inclusione nella delibera delCipe 121/2001 per il programma « Sistemistradali e autostradali »; quindi nel 2008 laregione Lazio pubblicò il bando per l’af-fidamento dell’incarico per la « Progetta-zione definitiva e servizi connessi per ilavori di costruzione, del completamento edell’adeguamento a quattro corsie dellaS.S. Cassia », nel tronco tra il km 41,300(Monterosi) e il km 74,400 (innesto sullatrasversale Orte-Civitavecchia, presso at-tuale uscita Viterbo Sud);

il progetto di un’arteria a 4 corsieper una larghezza totale di 22 metri e unalunghezza complessiva di circa 33 km, chetransita esternamente ai centri abitati diSutri, Capranica e Vetralla, si fregia di varipareri sostanzialmente positivi, tra cuiquelli dei ministeri dell’Ambiente e Beniculturali e quelli delle conferenze dei ser-vizi presso il ministero delle Infrastrutturee dei trasporti;

la Regione Lazio concentra il 90per cento delle prospettive economiche eproduttive sulla capitale, che per tali mo-tivi rappresenta un potente volano di svi-luppo;

migliorare i collegamenti conRoma, significherebbe offrire a Viterbo lapossibilità di sfruttare al meglio un grandebacino di opportunità, che farebbe rina-scere molte economie oggi in sofferenza,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di stanziare lerisorse economiche necessarie per conclu-dere l’iter amministrativo e costruire que-sta importante infrastruttura.

9/1334-B/28. Trancassini, Rotelli, Silve-stroni, Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di stanziare lerisorse economiche necessarie per conclu-dere l’iter amministrativo e costruire que-sta importante infrastruttura.

9/1334-B/28. (Testo modificato nel corsodella seduta) Trancassini, Rotelli, Silve-stroni, Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame reca ilbilancio di previsione per l’anno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2021, e contiene disposizionispecifiche per l’economia delle regioni me-ridionali;

il ritardo che ancora attanaglia ilSud Italia sia rispetto alle regioni setten-trionali sia rispetto al resto dell’Unioneeuropea è chiaramente identificabile an-che nella questione infrastrutturale;

in particolare, le linee ferroviariead alta velocità e alta capacità, che at-tualmente in Italia coprono quasi nove-cento chilometri, non vanno oltre la Cam-pania, escludendo totalmente le altre Re-gioni meridionali;

questo influisce in maniera nega-tiva sulle possibilità di sviluppo di taliaree, sulla loro competitività e sulla pos-sibilità di attrarre turismo,

impegna il Governo

ad assumere ogni iniziativa, anche di na-tura finanziaria, utile al completamentodelle tratte ferroviarie per l’alta velocità ealta capacità nelle regioni meridionali, alfine di garantire il rilancio produttivo deiterritori e l’accessibilità dei luoghi per ituristi.

9/1334-B/29. Varchi, Silvestroni, Bucalo,Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il fenomeno della desertificazionedelle Alte Terre del territorio italiano è inrapida espansione. I dati ISTAT sonosconfortanti e rappresentano un’Italia incui circa 207 Comuni non hanno neancheun negozio. Il rischio di intraprendere uncammino di progressivo depotenziamentosocioeconomico delle Alte Terre è parti-colarmente evidente nel caso di Comunidalle ridotte dimensioni demografiche: lacarenza di opportunità economiche e so-ciali, l’isolamento e la scarsa dotazione diservizi, quando uniti alla ridotta dimen-sione demografica, rendono infatti assaidifficile invertire la spirale negativa cheinveste i territori marginali. I cittadini cherisiedono in questi comuni infatti, pursubendo un carico fiscale identico, espesso superiore agli altri cittadini, nonsono in grado di recepire gli stessi beneficied usufruire degli stessi servizi di quest’ul-timi;

le ingenti difficoltà che i cittadinidelle Alte terre devono fronteggiare gior-nalmente generano perciò un meccanismonon virtuoso che non fa altro che aumen-tare il livello di disparità presente fracoloro che risiedono nei comuni montanied il resto dei cittadini italiani. Per questeragioni l’intervento pubblico in favore deipiccoli Comuni costituisce un’azione im-portante per contrastare il declino. Defi-scalizzare le imprese del territorio mon-tano è dunque di vitale importanza per farsì che tutte le attività produttive, esercizicommerciali, partite Iva, start up, risto-ranti, alberghi, B&B, imprese agricole eartigianali possano continuare a svolgere ilproprio lavoro e a generare ricchezza.Solo così si arginano spopolamento e ab-bandono, e si cerca di invertire il flussoche continua a portare a valle giovani efamiglie, aziende e opportunità di crescitasocio-economica. Le Alte Terre necessi-tano dunque di misure fiscali vantaggiose,differenziate e peculiari, per esercizi com-merciali e imprese presenti nelle areemontane e interne del Paese, così da

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

compensare il naturale svantaggio geogra-fico e territoriale, colmando un gap cherischia di generare conseguenze direttemolto negative, non solo nelle Alte Terre,ma anche a valle, con nuovo abbandonodei territori e aumento della povertà,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere l’az-zeramento delle imposte per imprese edesercizi commerciali di particolari Comuniad alta marginalità socioeconomica in basea criteri di altitudine, densità di popola-zione e numero di attività economiche.

9/1334-B/30. Ciaburro, Caretta, Lollobri-gida, Varchi, Mollicone, Fornaro,Boldrini, Enrico Borghi.

La Camera,

premesso che:

all’articolo 1, i commi 772, 773, 774e 775 prevedono, a decorrere dal 1o gen-naio 2020, l’abrogazione delle norme sulleagevolazioni tariffarie per le spese di te-lefonia e di connessione dati per le im-prese editoriali e radiotelevisive locali;

il comma 810 dispone la progres-siva riduzione, fino all’abolizione, dei con-tributi diretti erogati tramite il Fondo peril pluralismo a favore di determinate ca-tegorie imprese editrici di quotidiani eperiodici; i diversi tagli operati dalla leggedi bilancio peseranno per diverse decine dimilioni di euro sul settore dell’editoria edella radiotele diffusione locale;

tutta la filiera dell’informazione,malgrado l’ormai pluriennale clima di dif-ficoltà, occupa oltre 60 mila addetti;

i giornalisti dipendenti, secondol’INPGI, sono stati circa 15.156 nel 2017,in calo del 15 per cento rispetto ai 17.860del 2012. Nel solo 2017 le assunzioni digiornalisti sono state 724 a fronte di 1.523cessazioni, con un saldo negativo di 799unità;

i giornalisti beneficiari della cassaintegrazione sono passati dai 638 del 2013ai 1.897 del 2017, triplicandosi, mentrequelli in solidarietà sono cresciuti dai2.113 del 2013 ai 3.503 del 2017; i giovanigiornalisti tra i 25 e i 34 anni sono i piùcolpiti dalla crisi con un tasso di occupa-zione pari solo al 53,3 per cento. Nellafascia 35-49 anni gli occupati sono inveceil 55,3 per cento e in quella 50-64 anni il62,2 per cento;

secondo i dati diffusi da ADS-Accertamenti diffusione stampa ed elabo-rati da Data Media Hub, nel corso del 2017il complesso dei 61 quotidiani monitoratiha venduto 902,45 milioni di copie, nel2016 il medesimo volume di vendita erastato di 988,97 milioni di copie. Nel raf-fronto tra i due anni, nel 2017 sono statevendute 86,54 milioni di copie in meno,con una flessione annua dell’8,7 per cento.Il volume di vendite del mese medio nel2017 è stato di 75,2 milioni di copiementre nel 2016 era pari a 82,42 milioni;il dato riferito alle vendite del 2017 è inlinea con quello dell’anno precedentequando la flessione complessiva rispetto al2015 era stata di 94,90 milioni di copiepari a un –8,6 per cento;

confrontando i dati di vendita del2017 con quelli del 2012 il quadro si faancora più fosco, in 5 anni le copievendute in meno sono state oltre 497 mila,un calo superiore al 36 per cento;

non va meglio se si concentra l’at-tenzione sul valore del settore media inItalia. Nel 2008 la capitalizzazione totaledelle aziende del segmento presso la Borsaitaliana era pari a oltre 13 miliardi dieuro, nel 2017 non si raggiungono i 7miliardi;

nonostante la crisi, il consumo diprodotti editoriali mantiene un ruolo ri-levante nella società italiana, secondo idati Audipress 2018 ogni giorno si raggiun-gono sono 25 milioni le letture di quoti-diani per un totale di lettori che sfiora i17 milioni;

le misure adottate con la legge dibilancio rischiano di rappresentare il

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

colpo di grazia per un settore già indifficoltà per la congiuntura economicanon favorevole degli ultimi anni e per ledifficoltà dovute all’adeguamento ai nuovistrumenti multimediali di diffusione deicontenuti,

impegna il Governo

ad adottare nuove misure in favore del-l’editoria, al fine di proseguire nel sostegnoeconomico del settore, e ad adottare di-sposizioni idonee, già nel breve periodo, acreare le condizioni per il sostegno all’oc-cupazione degli addetti dell’informazione.

9/1334-B/31. Lucaselli, Caretta, Cia-burro, Lollobrigida, Varchi, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, inter-viene in merito alla Gestione commissa-riale per il debito pregresso di RomaCapitale;

Roma è la capitale della Repub-blica, come sancito dall’articolo 114 dellaCostituzione, e con deliberazione del 7marzo 2013, n. 8, l’Assemblea capitolinaha approvato lo Statuto di Roma Capitale,che costituisce l’atto fondamentale di eser-cizio dell’autonomia normativa e organiz-zativa dell’Ente;

il decreto legislativo e prevede chedopo l’entrata in vigore del decreto legi-slativo l’Assemblea capitolina disciplini l’e-sercizio delle predette funzioni con propriregolamenti « in conformità al principio difunzionalità rispetto alle attribuzioni diRoma Capitale »;

l’approvazione dello Statuto harappresentato un contributo determinantenell’opera di completamento dell’assettoistituzionale di Roma Capitale, avviata conil decreto legislativo 17 settembre 2010,n. 156, recante le « Disposizioni recantiattuazione dell’articolo 24 della legge 5maggio 2009, n. 42, e successive modifi-cazioni, in materia di ordinamento tran-

sitorio di Roma Capitale », e destinata aproseguire con ulteriori interventi, in par-ticolare sotto il profilo regolamentare, perl’armonizzazione del proprio ordina-mento;

appare necessario portare avantil’opera di perfezionamento dello status diRoma Capitale, al fine di garantire ilmiglior assetto delle funzioni che la città,in qualità di Capitale della Repubblica, èchiamata a svolgere;

Roma, al pari delle altre metropolie capitali europee, deve essere in grado digarantire ai cittadini servizi sempre piùefficienti e, inoltre, di gestire i considere-voli flussi turistici che la interessano inogni periodo dell’anno;

la città di Roma, pertanto dovrebbesempre essere dotata di risorse finanziariesufficienti a far fronte prontamente alleparticolari situazioni e agli eventi eccezio-nali che, in qualità di Capitale, è spessochiamata ad affrontare,

impegna il Governo

a riconoscere la centralità della Capitaleattraverso la previsione e lo stanziamentodi fondi e risorse speciali, nonché adassumere le iniziative necessarie a raffor-zare le prerogative e i poteri di Roma inun quadro di maggiore attenzione alleproblematiche di rilievo nazionale che ine-vitabilmente ricadono sulla città.

9/1334-B/32. Butti, Lollobrigida, Silve-stroni, Varchi, Mollicone, Fassina.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

l’articolo 1, commi 51 e 52, intro-dotto al Senato, abroga la riduzione ametà dell’IRES per alcuni enti che svol-gono attività sociali, culturali e attività confini solidaristici;

in particolare, viene abrogato l’ar-ticolo 6 del Decreto del Presidente dellaRepubblica n. 601 del 1973 che dispone lariduzione alla metà dell’IRES (dal 24 al 12per cento) nei confronti di: enti e istitutidi assistenza sociale, società di mutuosoccorso, enti ospedalieri, enti di assi-stenza e beneficenza; istituti di istruzionee istituti di studio e sperimentazione diinteresse generale che non hanno fine dilucro, corpi scientifici, accademie, fonda-zioni e associazioni storiche, letterarie,scientifiche, di esperienze e ricerche aventiscopi esclusivamente culturali; enti il cuifine è equiparato per legge ai fini dibeneficenza o di istruzione; istituti auto-nomi per le case popolari (Iacp), comun-que denominati, e loro consorzi nonchéenti aventi le stesse finalità sociali deipredetti Istituti, istituiti nella forma disocietà che rispondono ai requisiti dellalegislazione dell’Unione europea in mate-ria di « in house providing » e che sianocostituiti e operanti alla data del 31 di-cembre 2013;

ad aggravare la citata previsione, sistabilisce che il calcolo dell’acconto per il2019 sia effettuato considerando, comeimposta del periodo precedente, quellarisultante dall’introduzione delle nuovenorme in commento;

si tratta di una previsione che col-pisce enti senza scopo di lucro, che nonproducono né distribuiscono utili, e chepertanto graverà sugli assistiti, ossia isoggetti più poveri e marginali;

anziché sconfiggere la povertà, ilGoverno sembra volerla aggravare,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi ristabilire, con un provvedimento d’ur-genza, la vigente aliquota ridotta dell’IRES

Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati

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in favore degli enti che svolgono attivitàsociali, culturali e attività con fini solida-ristici, nonché nei confronti degli istitutiautonomi per le case popolari;

9/1334-B/33. Delrio, Marattin, De Fi-lippo, Fregolent, Serracchiani, Boccia,Boschi, De Micheli, Madia, Melilli, Na-varra, Padoan, Campana, Carnevali,Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo,Schirò, Siani, Colaninno, Del Barba,Fragomeli, Librandi, Mancini, Topo,Ungaro, Carla Cantone, Gribaudo, La-carra, Lepri, Mura, Viscomi, Zan,Cenni, Ceccanti, Gadda, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame haesteso a partire dal prossimo anno ilregime forfettario (imposta sostitutivaunica con aliquota del 15 per cento, in-trodotto dalla legge di stabilità 2015) aicontribuenti che hanno conseguito nel-l’anno precedente ricavi, ovvero percepitocompensi, fino a un massimo di 65.000euro semplificando le condizioni di ac-cesso;

l’articolo 1, comma 5, lettera c) delprovvedimento in oggetto specifica chesono esclusi dal regime non solo gli eser-centi attività d’impresa, arti o professioniche partecipano, contemporaneamente al-l’esercizio dell’attività, a società di per-sone, ad associazioni o a imprese familiari,ma anche quelli che controllano diretta-mente o indirettamente società a respon-sabilità limitata o associazioni in parteci-pazione;

questa esclusione netta potrebbepenalizzare moltissimi lavoratori auto-nomi che, per diversificare la loro attivitào per ricercare ulteriori opportunità lavo-rative o professionali, sono attualmentesoci di piccole società;

secondo gli analisti del settore talenorma si ripercuoterà soprattutto sullestart-up (la tipologia di imprese che, perdefinizione, non è un’attività individuale,

ma un progetto da perseguire in team equindi la forma più diffusa della Srl);

il numero di start-up innovative inItalia è in netto aumento. Durante l’ultimoanno, in particolare, si è registrata unacrescita di circa il 30 per cento rispetto alprecedente;

le start-up nel nostro paese sonoinfatti quasi 9 mila, specializzate in ricercae sviluppo, e con un’alta propensione al-l’investimento. Anche il capitale socialesottoscritto dalle start-up è cresciuto, pas-sando da poco più di 423 milioni di euroa 499 milioni di euro (con un aumento del18 per cento). In media 56.097 euro aimpresa;

gli imprenditori hanno quindi si-curamente beneficiato delle agevolazionifiscali e semplificazioni burocratiche chesono state introdotte negli ultimi anni,come l’aumento al 30 per cento degliincentivi per gli investimenti in equity, ilsuper ed iper ammortamento, il creditod’imposta per gli investimenti in ricerca ela nuova modalità di costituzione digitalegratuita;

con queste nuove norme verrebbeperò messo a rischio un intero settore increscita;

appare quindi necessario specifi-care i parametri relativi al fatturato dellesocietà che precludono ai soci la possibi-lità di beneficiare del regime forfettariointrodotto dal provvedimento in esame alfine di rendere realmente perequativa latassazione rispetto all’impresa detenuta inpartecipazione, per evitare quindi che siapplichino le stesse aliquote a professio-nisti soci di piccole e giovani start-upinnovative rispetto ai soci di attività strut-turate con solidi volumi di affari,

impegna il Governo

ad introdurre, relativamente all’articolo 1,comma 5, lettera c) del provvedimento inesame, parametri specifici alle citate « so-cietà a responsabilità limitata o associa-zioni in partecipazione » al fine di rendere

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

la norma fiscalmente perequativa ed evi-tare che si applichino le stesse aliquote aprofessionisti soci di piccole e giovanistart-up innovative rispetto ai soci di at-tività strutturate con solidi volumi di af-fari.

9/1334-B/34. Fregolent, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove ”esami-nare” è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e i

ritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

il Governo, che si è già distinto peravere affossato la delega sulla riformadell’ordinamento penitenziario, assestacon questa legge di bilancio un altrofondamentale colpo alla ricerca di solu-zioni normative che possano meglio ade-guare il sistema alla finalità rieducativadella pena e in particolare, alla individua-lizzazione del trattamento, secondo la li-nea indicata dall’articolo 27 della Costitu-zione: il Governo intende intervenire sulproblema carceri solo facendo leva sull’e-dilizia penitenziaria, distraendo risorse dalFondo per l’attuazione della riforma delprocesso penale e per l’ordinamento pe-nitenziario appena varata e della quale(come hanno ampiamente sottolineato an-che gli autorevoli auditi sulla materia dellaprescrizione in sede di esame del A.C.1189) si aspettano i tempi tecnici necessariper valutarne gli effetti;

nella scorsa legislatura il Ministerodella Giustizia aveva dato il via a circa4.250 assunzioni nel comparto, a confermadello sforzo nel rafforzamento degli orga-nici del personale amministrativo, dandoseguito ad uno degli obiettivi prioritaridelle riforme dei precedenti esecutivi non-ché dell’impegno assunto dal precedenteGoverno in tema di assunzioni con gliuffici giudiziari e con i vincitori e gliidonei;

anche per quanto riguarda l’intro-duzione del processo telematico, era statoampiamente avviato dal precedente Go-verno, che si è speso per il conseguimentodell’obiettivo in termini normativi, orga-nizzativi e di progettazione (sta prose-guendo il processo di digitalizzazione neitribunali si è allargato il Processo civiletelematico presso la Corte di Cassazione esi sono allineati i cantieri di lavoro cheriguardano il Processo amministrativo te-lematico, il Processo penale telematico, ilProcesso contabile telematico, il Processotributario telematico);

sul fronte organizzativo, oltre alrafforzamento del personale amministra-

Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tivo e al suo riequilibrio rispetto al nu-mero di magistrati (è stato varato un pianostraordinario di 5.400 assunzioni in treanni) è stato bandito il primo concorsodopo vent’anni ed è stata avviata la riqua-lificazione del personale;

Nel triennio 2017-2019, inoltre, ilsettore giustizia bandendo nuovi concorsio attingendo a graduatorie valide può giàreclutare ulteriori mille amministrativi (inruoli non dirigenziali) con contratto atempo indeterminato. Tali ingressi anda-vano ad aggiungersi all’assunzione straor-dinaria di altri 1.000 assistenti giudiziariprevista dal decreto sul processo ammini-strativo telematico approvato in agosto, siè poi attuato l’Ufficio per il Processoanche nell’ambito del Processo ammini-strativo, dopo la positiva esperienza inambito civile;

per l’anno 2017 era stato portato acompletamento il processo di riorganizza-zione del Dipartimento per la giustiziaminorile e di comunità con particolareriguardo al settore dell’esecuzione penaleesterna;

rilevato che il disegno di legge dibilancio taglia risorse al comparto giusti-zia a cominciare dal Fondo per l’attua-zione della riforma del processo penale edell’ordinamento penitenziario, di cui al-l’articolo 1, comma 475, della legge 27dicembre 2017, n. 205, le cui finalità sonostate, inoltre, estese agli interventi urgentidestinati alla funzionalità delle strutture edei servizi penitenziari e minorili; taleFondo, in base ad un intervento nellaSezione II del Bilancio, risulta infatti, peril 2019, definanziato di 10 milioni di euro,così pure per il 2020 e 2021,

impegna il Governo

a prevedere nel primo provvedimento utileal ripristino integrale della dotazione fi-nanziaria del Fondo per l’attuazione dellariforma del processo penale per ciascunodegli anni 2019-2021.

9/1334-B/35. Bordo, Bazoli, Verini, Va-zio, Ferri, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

il Governo, che si è già distinto peravere affossato la delega sulla riformadell’ordinamento penitenziario, assestacon questa legge di bilancio un altrofondamentale colpo alla ricerca di solu-zioni normative che possano meglio ade-guare il sistema alla finalità rieducativadella pena e in particolare, alla individua-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

lizzazione del trattamento, secondo la li-nea indicata dall’articolo 27 della Costitu-zione: il Governo intende intervenire sulproblema carceri solo facendo leva sull’e-dilizia penitenziaria, distraendo risorse dalFondo per l’attuazione della riforma delprocesso penale e per l’ordinamento pe-nitenziario appena varata e della quale(come hanno ampiamente sottolineato an-che gli autorevoli auditi sulla materia dellaprescrizione in sede di esame del A.C.1189) si aspettano i tempi tecnici necessariper valutarne gli effetti;

inoltre, la delega relativa a specificiinterventi in favore dei detenuti stranieri,delle donne recluse e delle detenute madrinon è stata attuata;

per l’anno 2017 era stato portato acompletamento il processo di riorganizza-zione del Dipartimento per la giustiziaminorile e di comunità con particolareriguardo al settore dell’esecuzione penale,esterna;

il disegno di legge di bilancio pre-vede il definanziamento di 900 mila eurodel capitolo relativo alla rieducazione deidetenuti che riguarda per 500 mila euro lespese per lo svolgimento di attività diistruzione e scolastiche (articolo 19 OR) eper 400 mila euro lo svolgimento di atti-vità culturali ricreative e sportive (articolo27, comma 9, OR). Ciò, nonostante ilMinistero abbia inserito la valorizzazionedella cultura, dell’istruzione e della for-mazione professionale, tra gli obiettivistrategici della propria azione;

non sono previsti stanziamenti pergli Istituti a custodia attenuata per dete-nute madri e, anzi, con un emendamentoapprovato in sede referente in commis-sione bilancio, è stato specificato che leassunzioni di personale non dirigenzialepresso il Ministero della Giustizia nonsono destinate alla prevenzione dei feno-meni derivanti dalla condizione di margi-nalità sociale in carcere e la realizzazionedi una rete territoriale di istituti a custo-dia attenuata per detenute madri,

impegna il Governo

a garantire la realizzazione, l’ammoderna-mento e la manutenzione degli istituti dicustodia attenuata per detenute madri dicui all’articolo 285-bis del codice di pro-cedura penale e a ripristinare i fondidestinati alla rieducazione dei detenutinonché a incrementare le risorse finan-ziare e di organico per l’esecuzione penaleesterna.

9/1334-B/36. Bazoli, Verini, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche con

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

una marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

il Governo proroga ulteriormentefino al 1o agosto 2019 il termine a partiredal quale acquista efficacia la riformadella disciplina delle intercettazioni di co-municazioni e conversazioni introdotta daldecreto legislativo n. 216 del 2017, ter-mine che era stato già prorogato al 19aprile 2019 con la legge n. 93 del 2018 cheha convertito il decreto-legge n. 73 del2018;

la nuova disciplina delle intercet-tazioni avrebbe acquistato efficacia il 26luglio 2018; la disciplina della quale ilGoverno chiede, inspiegabilmente, la so-spensione, non incide affatto sui presup-posti per disporre le intercettazioni, anzi,potenziato questo efficace strumento in-vestigativo per il contrasto ai più gravidelitti dei pubblici ufficiali contro la pub-blica amministrazione, che il decreto le-gislativo ha individuato in tutti quei delittiper i quali già oggi è consentita l’intercet-tazione, assimilando, in piena attuazionedella legge delega, i delitti contro la pub-blica amministrazione a quelli di crimi-nalità organizzata, quanto all’uso dellostrumento intercettativo, realizzando condati concreti quella politica di contrastoalla corruzione a cui il Governo in caricadichiara di volersi ispirare;

si è anche potenziato il ricorso alleintercettazioni ambientali con trojanhorse, dispositivi estremamente moderni esofisticati che consentono un’intercetta-zione ambientale a larghissimo spettro eche possono, di fatto, simulare la nostrastessa presenza su un dispositivo elettro-nico, rispetto a quanto avevano affermatole Sezioni unite in assenza di una disci-plina legislativa della materia, anzituttoper i delitti di mafia e di terrorismo e,ancora una volta, per i delitti contro lapubblica amministrazione, estendendonel’uso alle indagini per tutti i delitti per iquali è possibile disporre le intercetta-zioni, facilitandone l’operatività concreta

per il contrasto dei delitti di mafia eterrorismo;

si rinvia, proditoriamente e sottra-endosi del tutto al confronto sul merito,una disciplina che invece è necessaria inquanto fa ordine, scandisce tempi e modidi utilizzazione del materiale intercettato,si preoccupa dei diritti delle persone, an-che di quelle che non hanno voce, senzaintaccare l’efficacia dello strumento, che,anzi, rafforza e potenzia in alcuni settoridi contrasto criminale, depotenziando unariforma ben fatta, che è stata ampiamentee lungamente discussa in parlamento econ gli attori principali coinvolti,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi predisporre tutte le misure necessarie,finanziarie e tecniche, affinché il ripristinodell’efficacia delle norme sospese relativealla disciplina delle intercettazioni vengagarantito nel più breve tempo possibile.

9/1334-B/37. Verini, Ferri, Bazoli, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-

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provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con t numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

considerato che:

l’articolo 1, commi da 184 a 198,disciplinano la definizione agevolata deidebiti tributari: in sostanza, l’ennesimocondono fiscale, l’ultimo in ordine ditempo dopo i già numerosi contenuti nel

decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, con-vertito con modificazioni dalla legge 13dicembre 2018, n. 136;

le citate misure mettono in discus-sione la complessiva tenuta del sistematributario, riconoscendo forti e ingiustifi-cate agevolazioni in favore di chi non haadempiuto correttamente alle proprie ob-bligazioni tributarie, penalizzando i citta-dini che hanno regolarmente dato seguitoalle loro obbligazioni tributarie, depoten-ziando l’efficacia degli istituti di defini-zione e dialogo con i contribuenti intro-dotti nel corso della scorsa legislatura;

inoltre, condoni e sanatorie recanoun palese danno a carico del bilanciostatale, determinate dalle minori entrateper l’erario e dalla riduzione della com-pliance fiscale, alimentata dall’aspettativadi ulteriori condoni,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi emanare un provvedimento d’urgenza,nell’ambito delle proprie prerogative, voltoa cancellare il condono di cui all’articolo1, commi da 184 a 198, anche eventual-mente prevedendone la disapplicazione.

9/1334-B/38. Mancini, Ungaro, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia; considerato che a seguito del ma-xiemendamento presentato al Senato, ilridimensionamento della manovra dal latodella spesa è operato sostanzialmente conla spesa in conto capitale;

le riduzioni ammontano, infatti, aquasi 3,5 miliardi nel 2019: per il prossimoanno tali risultati derivano in larga misurada definanziamenti del Fondo sviluppo ecoesione (-0,8 miliardi) e da ulteriori tagliai trasferimenti alle Ferrovie dello Stato(già notevolmente ridotti nella versioneiniziale della manovra, per un totale dicirca 2,3 miliardi), nonché da riprogram-mazioni dei Fondi di cofinanziamento na-zionale (-0,85 miliardi);

anche il Fondo per gli investimentidelle Amministrazioni centrali contribui-sce al reperimento di risorse, peraltro inmaniera strutturale (0,7 miliardi annui adecorrere dal 2019);

questi interventi rendono chiara lapolitica del Governo e della maggioranza:tagliare la spesa produttiva anziché quellaimproduttiva e aumentare la pressionefiscale, che per l’UPB salirà al 42,4 percento nel prossimo anno dopo una co-stante diminuzione registrata negli ultimianni grazie ai Governi guidati dal Partitodemocratico,

impegna il Governo

a provvedere al reintegro, sin dal primoprovvedimento utile, delle risorse per in-vestimenti relative alle Amministrazionicentrali, al Fondo di sviluppo e coesione,ai trasferimenti alle Ferrovie dello Stato,ai Fondi di cofinanziamento nazionale,ridotte a seguito delle modifiche apportatedurante l’esame al Senato.

9/1334-B/39. Pezzopane, Navarra, BrunoBossio, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

considerato che:

a seguito del maxiemendamentopresentato al Senato, il miglioramento deisaldi nel biennio 2020-2021 è principal-mente imputabile a maggiori entrate nette,cui il nuovo profilo delle clausole di sal-vaguardia contribuisce in maniera prepon-derante, con variazioni rispetto alla ma-novra iniziale di 9,4 miliardi nel 2020 e13,2 nel 2021;

il concorso delle clausole di salva-guardia su IVA e accise al raggiungimentodegli obiettivi programmatici di finanzapubblica, già significativo nel testo inizialedel disegno di legge di bilancio, risultapertanto ulteriormente aumentato, con l’a-liquota ridotta dell’IVA che passerebbe dal10 per cento del 2018 al 13 per cento dal2020, mentre quella ordinaria dal 22 percento addirittura al 26,5 per cento dal2021;

va peraltro ricordato che nellaNota di aggiornamento al Documento dieconomia e finanza il Governo aveva af-fermato di non voler procedere alla ap-plicazione delle suddette clausole anchenegli anni successivi,

impegna il Governo

a provvedere, a partire dal primo provve-dimento utile, al reperimento delle risorsenecessarie alla cancellazione degli inaspri-menti fiscali sull’IVA e sulle accise intro-dotti nel corso dell’esame al Senato al finedi evitare di alimentare un clima di sfi-ducia tra consumatori e imprese, conpossibili effetti recessivi.

9/1334-B/40. Rosato, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio del Senato non abbia effet-tuato neanche un voto; ora si è volutaripetere la stessa procedura qui alla Ca-mera, calpestando le prerogative dei de-putati, di ognuno dei singoli rappresen-tanti che qui siedono, insistendo con pro-tervia e senza il minimo rispetto delleistituzioni democratiche con una marcia atappe forzate che deve servire a nascon-dere la confusione e i ritardi con cui ilGoverno si è mosso in queste settimane ein tutti questi mesi;

il Governo ha in questa legge dibilancio previsto una modifica al Codicedei contratti pubblici che innalza in modomolto rilevante la soglia di valore degliappalti pubblici entro la quale si potràprocedere tramite affidamenti diretti, fa-cendola passare da 40 mila a 150 milaeuro;

l’effetto più devastante degli affida-menti diretti sarebbe nel campo dei ser-vizi, in particolare dell’ingegneria e dellaprogettazione. Rielaborando dati Oice, re-lativi al periodo gennaio-novembre 2018, ilSole 24 ore ha infatti stimato che la fasciadi affidamento destinata a essere inghiot-tita nel buco nero della totale assenza di

informazione riguardi oggi circa 4.500 ap-palti e rappresenti tra l’80 e l’85 per centodelle gare pubblicate. In definitiva per ilSole 24 ore si può dire che le modifiche alCodice dei contratti pubblici cancellano,nel settore delle opere pubbliche, 15 milagare e ne semplificano altre 4 mila a unlivello di alta informalità;

si tratta di una misura grave epreoccupante, che ha suscitato l’allarmedell’ANAC e dei sindacati e delle associa-zioni, come Libera, che in un comunicatoha espresso « forte preoccupazione peruna riforma che fa fare un passo indietroin termini di prevenzione della corruzionee di rischio di infiltrazione mafiosa nellecommesse per lavori, servizi e fornituredelle amministrazioni comunali – per piùdella metà degli appalti complessivi –vanificando le competenze e professiona-lità acquisite in questi anni dai dirigenti ditanti Comuni nelle procedure di appaltoad evidenza pubblica al fine di assicurarepiù trasparenza e integrità »;

in particolare il presidente dell’A-nac ha segnalato che sotto 150.000 euronon è prevista neanche la certificazioneantimafia e c’è il rischio che la criminalitàorganizzata, al Nord come al Sud, neapprofitti;

lo stesso Presidente della Commis-sione Antimafia Morra ha dichiarato « Conappalti senza gara a 150 mila euro sisottovaluta il rischio di favorire le orga-nizzazioni mafiose. Non posso che espri-mere grave preoccupazione. Questo innal-zamento preoccupa tutte le realtà antima-fia. Da Presidente della commissione An-timafia mi adopererò per promuoveremodifiche »;

le modifiche annunciate dal Presi-dente della Commissione Antimafia non sisono verificate e il Governo si appresta avarare una norma pericolosa in termini dipermeabilità negli appalti pubblici daparte della criminalità mafiosa,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al fine

Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

di provvedere urgentemente, con un prov-vedimento ad hoc, a cancellare la normache innalza la soglia di valore degli appaltipubblici entro la quale si potrà procederetramite affidamenti diretti.

9/1334-B/41. Braga, Buratti, Del BassoDe Caro, Morassut, Morgoni, Orlando,Pellicani, Pezzopane, Verini, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche con

una marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

nella scorsa legislatura il Ministerodella Giustizia aveva dato il via a circa4.250 assunzioni nel comparto, a confermadello sforzo nel rafforzamento degli orga-nici del personale amministrativo, dandoseguito ad uno degli obiettivi prioritaridelle riforme dei precedenti esecutivi non-ché dell’impegno assunto dal precedenteGoverno in tema di assunzioni con gliuffici giudiziari e con i vincitori e gliidonei;

anche per quanto riguarda l’intro-duzione del processo telematico, era statoampiamente avviato dal precedente Go-verno, che si è speso per il conseguimentodell’obiettivo in termini normativi, orga-nizzativi e di progettazione (sta prose-guendo il processo di digitalizzazione neitribunali si è allargato il Processo civiletelematico presso la Corte di Cassazione esi sono allineati i cantieri di lavoro cheriguardano il Processo amministrativo te-lematico, il Processo penale telematico, ilProcesso contabile telematico, il Processotributario telematico);

sul fronte organizzativo, oltre alrafforzamento del personale amministra-tivo e al suo riequilibrio rispetto al nu-mero di magistrati (è stato varato un pianostraordinario di 5.400 assunzioni in treanni) è stato bandito il primo concorsodopo vent’anni ed è stata avviata la riqua-lificazione del personale;

nel triennio 2017-2019, inoltre, ilsettore giustizia bandendo nuovi concorsio attingendo a graduatorie valide può giàreclutare ulteriori mille amministrativi (inruoli non dirigenziali) con contratto atempo indeterminato. Tali ingressi anda-vano ad aggiungersi all’assunzione straor-dinaria di altri 1.000 assistenti giudiziariprevista dal decreto sul processo ammini-strativo telematico approvato in agosto;

si è poi attuato l’Ufficio per ilProcesso anche nell’ambito del Processoamministrativo, dopo la positiva espe-rienza in ambito civile;

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

con il decreto ministeriale 20 otto-bre 2015 è stata indetta la procedura diselezione di 1.502 tirocinanti per lo svol-gimento dell’ulteriore anno di perfeziona-mento presso la struttura organizzativadenominata « ufficio per il processo »;

la legge di bilancio per il 2017prolungava di ulteriori 12 mesi, e dunqueper tutto il 2017, la durata del periodo diperfezionamento che dovrà essere svoltonell’ufficio giudiziario ove il tirocinante èad oggi assegnato e confermava che losvolgimento positivo di questa ulterioreattività formativa è un titolo di preferenzanei concorsi nella P.A. e in particolare perle procedure concorsuali indette dall’am-ministrazione della giustizia;

attualmente il bacino dei cosiddettitirocinanti conta circa 2000 lavoratori im-piegati, di cui 850 direttamente inseritinell’ufficio del processo,

impegna il Governo

a prorogare con un provvedimento ad hocil periodo di perfezionamento che puòessere svolto presso gli uffici giudiziari daisoggetti che hanno completato il tirocinioformativo presso i medesimi uffici, giàprevisto dalla legge di stabilità 2013: la-voratori cassintegrati, in mobilità, social-mente utili e disoccupati.

9/1334-B/42. Morani, Verini, Bazoli, DeLuca.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a prorogare con un provvedimento ad hocil periodo di perfezionamento che puòessere svolto presso gli uffici giudiziari daisoggetti che hanno completato il tirocinioformativo presso i medesimi uffici, giàprevisto dalla legge di stabilità 2013: la-

voratori cassintegrati, in mobilità, social-mente utili e disoccupati.

9/1334-B/42. (Testo modificato nel corsodella seduta) Morani, Verini, Bazoli, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

a causa delle frequenti modifichealle normative sui tributi concernenti gliimmobili si è creato un quadro normativoinstabile e precario per quanto concerne ilfinanziamento delle funzioni e la perequa-zione fiscale degli enti locali;

l’acuirsi della crisi economica avevaportato alla revisione del sistema alla basedel decreto legislativo 23/2011, con l’isti-tuzione di un Fondo di Solidarietà Comu-nale con la legge n. 228 del 2012, chetenesse conto sia di criteri perequativicome i costi e fabbisogni standard che dicriteri compensativi che rimediassero allasoppressione del precedente Fondo speri-mentale di riequilibrio;

ben 552 Comuni in Italia, dei quali483 nelle Regioni a Statuto Ordinario,presentano il detto Fondo di Solidarietànegativo, nonostante l’apporto del ristoroTASI-IMU resosi necessario per le esen-zioni IMU;

oltre il 9 per cento di questi co-muni è al di sotto dei 15 mila abitanti ein nessun caso superano 60 mila abitanti;

in molti casi si tratta di piccolicomuni o di comuni a vocazione turistica,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di rivedere confonti di rango legislativo o regolamentaree in sede di « Conferenza Stato – città edautonomie locali » i criteri di calcolo e diripartizione del Fondo in modo da creareuna soglia al prelievo tale da non creareproblemi di sostenibilità agli Enti comu-nali di dimensioni minore e a più spiccatavocazione turistica.

9/1334-B/43. Ferri, De Luca.

Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il comma 875 del provvedimento inesame determina il contributo complessivoagli obiettivi di finanza pubblica delleregioni a statuto speciale Friuli-VeneziaGiulia e Sardegna, per ciascuno degli annidal 2019 al 2021. Il contributo al paga-mento del debito pubblico richiesto aciascuna autonomia dovrà essere determi-nato da accordi bilaterali con lo Stato(entro il 31 gennaio 2019) ed è comunquedefinito in via provvisoria nel caso in cuinon vengano raggiunti accordi;

per la regione Sardegna, l’accordosottoscritto il 21 luglio 2014 (recepito daldecreto-legge 133/2014, articolo 42, commi9-12), oltre a definire la misura del con-corso alla finanza pubblica della regione,ha stabilito per essa il passaggio alladisciplina del pareggio di bilancio a de-correre dall’anno 2015;

dal 2010 la Regione sostiene inte-gralmente i costi della sanità, del trasportopubblico locale e della continuità territo-riale e dal 2012 concorre principalmenteal perseguimento degli obiettivi nazionalidi finanza pubblica attraverso gli accan-tonamenti disposti dallo Stato a valeresulle quote di compartecipazione al gettitostatutariamente spettanti alla Regione;

l’ammontare delle risorse sottratteal bilancio regionale con i predetti accan-tonamenti, pari a euro 3,5 miliardi dal2012 al 2017, risulta con tutta evidenzaeccessivo in relazione alle condizioni eco-nomiche dell’isola;

a decorrere, dall’anno 2009 lo Statoper risanare i conti pubblici ha drastica-mente ridotto i trasferimenti erariali spet-tanti ai comuni e alle province sarde;

come anche riconosciuto dallaCorte costituzionale nella sentenza 275/2007, la materia della finanza locale èdevoluta alla competenza esclusiva dellaRegione in forza dell’articolo 3, comma

primo, lettera b) dello Statuto speciale(« Ordinamento degli enti locali e dellerelative circoscrizioni »);

la Regione già finanzia ordinaria-mente la finanza locale con ingenti tra-sferimenti e assegnazioni specifiche, nel2016, come da rendiconto generale dellaRegione parificato dalla Corte dei conti, laMissione 18 (Relazioni con le altre auto-nomie territoriali e locali) ha inciso sulbilancio regionale per ben il 13,62 percento sulla competenza e per il 15,52 percento sulla cassa rappresentando la se-conda voce del bilancio regionale;

al fine di definire una nuova Intesasul contributo alla finanza pubblica per iltriennio 2018-2020 la Regione Sardegnaha presentato formalmente in data 24marzo 2017 al Governo la sua richiesta dinuova Intesa con una forte riduzione degliaccantonamenti basata su una attentaanalisi della situazione economica dellaRegione che indica che il peso degli ac-cantonamenti della Sardegna rispetto allaricchezza prodotta nella regione è decisa-mente superiore alle altre RSS,

impegna il Governo:

ad attivare un negoziato per la defi-nizione di un nuovo assetto dei rapportieconomici e finanziari tra lo Stato e laRegione Sardegna per:

consentire una forte riduzione del-l’ammontare degli accantonamenti dispostidallo Stato a valere sulle quote di com-partecipazione ai tributi erariali spettantialla Regione, previsti per il prossimo trien-nio, per il contributo della regione Sarde-gna agli obiettivi di finanza pubblica;

arrivare ad una compiuta assunzioneda parte della Regione delle funzioni ri-guardanti la « finanza locale » ancora eser-citate dallo Stato;

prevedere per la Sardegna, un tettomassimo alla possibilità di disporre acarico della Regione nuovi o maggioricontributi per il risanamento della finanzapubblica.

9/1334-B/44. Gavino Manca, Pittalis, Ro-mina Mura, De Luca.

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

secondo gli ultimi dati ISTAT rife-riti all’anno 2017 e pubblicati nel mese dinovembre u.s. i bambini iscritti all’ana-grafe per nascita sono stati 458.151 bam-bini, oltre 15 mila in meno rispetto al 2016portando ad una diminuzione nell’arco di3 anni di 45 mila unità;

per far fronte a questa costantedecrescita della natalità è necessario nonsolo riordinare e potenziare le misure disostegno economico per i figli ma ancheincrementare gli stanziamenti per la dif-fusione dei servizi per la primissima in-fanzia;

a partire dal 2007 il legislatoreitaliano ha iniziato a prevedere finanzia-menti straordinari utilizzando strumentidiretti e indiretti, che sono stati integraticon la programmazione dei fondi europeitra cui l’intervento più importante pro-mosso negli ultimi anni è stato il Pianostraordinario per lo sviluppo dei servizisocio educativi per la prima infanzia isti-tuito con la legge finanziaria del 2007(legge n. 296 del 2006, articolo 1, comma1259), che prevedeva un finanziamentostatale e regionale triennale;

negli stessi anni è stata promossa lasperimentazione nazionale delle sezioniPrimavera, sezioni aggregate anche allescuole dell’infanzia e finanziate dalloStato, destinate ad accogliere bambininella fascia di età 24/36 mesi nonché, dal2011, infine, è stato promosso il PianoAzione Coesione (PAC), un intervento sta-tale rivolto a quattro regioni del sud –

Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – perfinanziare, tra gli altri, anche i servizi perla prima infanzia;

nel 2017, con il Decreto legislativon. 65 del 13 aprile, è stata avviata laprogressiva attuazione del sistema inte-grato di educazione e di istruzione dallanascita fino a sei anni, istituito nell’ambitodella riforma del sistema nazionale diistruzione e formazione conosciuta comela « Buona scuola » (legge n. 107 del 2015)« al fine di garantire ai bambini e allebambine pari opportunità di educazione,istruzione, cura, relazione e gioco, supe-rando disuguaglianze e barriere territo-riali, economiche, etniche e culturali, non-ché ai fini della conciliazione tra tempi divita, di cura e di lavoro dei genitori, dellapromozione della qualità dell’offerta edu-cativa e della continuità tra i vari servizieducativi e scolastici e la partecipazionedelle famiglie »;

per attuare questo sistema inte-grato, il Piano di azione nazionale plu-riennale ha previsto una dotazione di 209milioni di euro nel 2017, 224 milioni nel2018 e 239 milioni l’anno a decorrere dal2019 puntando così ad aumentare, inparticolare, l’offerta dei servizi zero/tre,oggi molto disomogenea a livello territo-riale (dal 39,9 per cento di copertura inVal d’Aosta al 6,4 per cento della Cam-pania);

nonostante tali interventi messi incampo negli ultimi dieci anni il settore deiservizi per la prima infanzia destinati aibambini di età inferiore ai tre anni nonriesce ancora a garantire una offerta diqualità diffusa su tutto il territorio nazio-nale,

impegna il Governo:

a predisporre un apposito provvedi-mento utile a confermare e rafforzare lerisorse destinate al raggiungimento degliobiettivi indicati nel decreto emanato sulsistema integrato in coerenza con le po-litiche europee e conformemente agliobiettivi definiti nel decreto legislativon. 65/17 tra i quali il raggiungimento di

Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

almeno il 33 per cento della popolazioneal di sotto dei 3 anni di età a livellonazionale, diffusione dei servizi educativiper l’infanzia in almeno il 75 per cento deicomuni, anche in forma associata, gene-ralizzazione progressiva della scuola del-l’infanzia per tutti i bambini tra 3 e 6anni, l’inclusione di tutti i bambini condifficoltà, qualificazione universitaria delpersonale dei servizi educativi e per l’in-fanzia, obbligo di formazione in servizioper il personale del sistema integrato,coordinamento pedagogico territoriale;

a definire delle aree a priorità edu-cativa nelle aree marginali del Paese e adinvestire in modo mirato e diretto risorsenazionali e comunitarie destinate all’in-fanzia e al potenziamento del sistemaintegrato 0-6;

a convocare la Commissione per l’e-ducazione e l’istruzione zero-sei anni perl’emanazione delle linee guida pedagogicheprevista dal decreto legislativo 65/2017, diregolare lo sviluppo dell’intero sistema emonitorare l’uso corretto dei finanzia-menti;

a realizzare una campagna informa-tiva efficace congiunta tra Miur e Mini-stero della Salute sull’importanza del nidoe sui metodi per stimolare linguistica-mente i bambini e le bambine nei primimille giorni di vita.

9/1334-B/45. Siani, De Filippo, Carne-vali, Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo,Schirò, De Luca.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica, a predisporre un apposito prov-vedimento utile a confermare e rafforzarele risorse destinate al raggiungimento degliobiettivi indicati nel decreto emanato sulsistema integrato in coerenza con le po-litiche europee e conformemente agliobiettivi definiti nel decreto legislativo

n. 65/17 tra i quali il raggiungimento dialmeno il 33 per cento della popolazioneal di sotto dei 3 anni di età a livellonazionale, diffusione dei servizi educativiper l’infanzia in almeno il 75 per cento deicomuni, anche in forma associata, gene-ralizzazione progressiva della scuola del-l’infanzia per tutti i bambini tra 3 e 6anni, l’inclusione di tutti i bambini condifficoltà, qualificazione universitaria delpersonale dei servizi educativi e per l’in-fanzia, obbligo di formazione in servizioper il personale del sistema integrato,coordinamento pedagogico territoriale;

a definire delle aree a priorità edu-cativa nelle aree marginali del Paese e adinvestire in modo mirato e diretto risorsenazionali e comunitarie destinate all’in-fanzia e al potenziamento del sistemaintegrato 0-6;

a convocare la Commissione per l’e-ducazione e l’istruzione zero-sei anni perl’emanazione delle linee guida pedagogicheprevista dal decreto legislativo 65/2017, diregolare lo sviluppo dell’intero sistema emonitorare l’uso corretto dei finanzia-menti;

a realizzare una campagna informa-tiva efficace congiunta tra Miur e Mini-stero della Salute sull’importanza del nidoe sui metodi per stimolare linguistica-mente i bambini e le bambine nei primimille giorni di vita.

9/1334-B/45. (Testo modificato nel corsodella seduta) Siani, De Filippo, Carne-vali, Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo,Schirò, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

Atti Parlamentari — 43 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni, untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

sul fronte della tutela, delle vittimedi violenza contro le donne e in funzionepreventiva in questa legge di bilancio pocoo niente è stato fatto, appare invece ne-cessario intervenire sul trattamento degliuomini violenti nella fase di esecuzionedella pena, le cui modalità di espiazione,secondo l’articolo 27 della Costituzione,devono avere una funzione rieducativa;

in modo particolare, per questatipologia di reati, caratterizzati dalla abi-tualità delle condotte e della recidiva spe-cifica estremamente elevata, il carcere,senza un trattamento specifico, si rivelainefficace. Espiata la pena, essi tendonoinfatti a commettere altri reati della stessanatura;

per questo motivo, occorre preve-dere all’interno degli istituiti penitenziari

un trattamento intensificato cognitivo-comportamentale;

come sottolineato anche dal Presi-dente della sezione autonoma delle misuredi prevenzione del Tribunale di Milano,dottor Roia, nella seduta n. 35 del 6dicembre 2017 della Commissione Parla-mentare di Inchiesta sul femminicidio,nonché su ogni forma di violenza di ge-nere « Il trattamento degli uomini violentiè però fondamentale e l’esperienza ci mo-stra che questi uomini devono essere sot-toposti ad un trattamento – uso il terminein maniera impropria, gergale, non scien-tifica – cioè ad un percorso che, in regimedi detenzione, faccia loro capire che quelloche hanno fatto costituisce un crimine.Molti uomini, infatti, ritengono di nonavere fatto niente di grave; mentre ilrapinatore sa di avere commesso unarapina, l’uomo che si trova in carcere adespiare cinque o sei anni perché ha mal-trattato la propria compagna e ha pretesoda lei rapporti sessuali in assenza divolontà non è consapevole di avere com-messo un reato; anzi, è alla compagna cheattribuisce una sorta di cattiva azione chea lui fa trascorrere degli anni in carcere.In questi casi, quindi, la sanzione tende adincattivire questa persona. Gli uomini nontrattati fanno registrare un altissimo tassodi recidiva: quando escono dal carcereagiscono violenza o nei confronti della expartner oppure nei confronti di altredonne. Da questo punto di vista, quindi,bisogna spendere delle risorse »,

impegna il Governo

nell’ambito delle sue proprie prerogative, astanziare le risorse necessarie volte a ga-rantire e implementare la presenza diprofessionalità psicologiche esperte all’in-terno degli istituti penitenziari per con-sentire un trattamento intensificato cogni-tivo-comportamentale nei confronti degliautori di reati contro le donne e per laprevenzione della recidiva.

9/1334-B/46. Annibali, Boschi, Bazoli,De Luca.

Atti Parlamentari — 44 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,nell’ambito delle sue proprie prerogative, astanziare le risorse necessarie volte a ga-rantire e implementare la presenza diprofessionalità psicologiche esperte all’in-terno degli istituti penitenziari per con-sentire un trattamento intensificato cogni-tivo-comportamentale nei confronti degliautori di reati contro le donne e per laprevenzione della recidiva.

9/1334-B/46. (Testo modificato nel corsodella seduta) Annibali, Boschi, Bazoli,De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

ora si è voluta ripetere la stessaprocedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

nella scorsa legislatura il Ministerodella Giustizia aveva dato il via a circa4.250 assunzioni nel comparto, a confermadello sforzo nel rafforzamento degli orga-nici del personale amministrativo, dandoseguito ad uno degli obiettivi prioritaridelle riforme dei precedenti esecutivi non-ché dell’impegno assunto dal precedenteGoverno in tema di assunzioni con gliuffici giudiziari e con i vincitori e gliidonei;

anche per quanto riguarda l’intro-duzione del processo telematico, era statoampiamente avviato dal precedente Go-verno, che si è speso per il conseguimentodell’obiettivo in termini normativi, orga-nizzativi e di progettazione (sta prose-guendo il processo di digitalizzazione neitribunali si è allargato il Processo civiletelematico presso la Corte di cassazione esi sono allineati i cantieri di lavoro cheriguardano il Processo amministrativo te-lematico, il Processo penale telematico, ilProcesso contabile telematico, il Processotributario telematico); sul fronte organiz-zativo, oltre al rafforzamento del perso-nale amministrativo e al suo riequilibriorispetto al numero di magistrati (è statovarato un piano straordinario di 5.400assunzioni in tre anni) è stato bandito ilprimo concorso dopo vent’anni ed è stataavviata la riqualificazione del personale.Nel triennio 2017-2019, inoltre, il settoregiustizia bandendo nuovi concorsi o attin-gendo a graduatorie valide può già reclu-tare ulteriori mille amministrativi (in ruolinon dirigenziali) con contratto a tempoindeterminato. Tali ingressi andavano adaggiungersi all’assunzione straordinaria di

Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

altri 1.000 assistenti giudiziari prevista daldecreto sul processo amministrativo tele-matico approvato in agosto;

il disegno di legge di bilancio pre-vede ulteriori assunzioni nel settore dellagiustizia,

impegna il Governo

a provvedere con un provvedimento ad hocche intervenga a procedere alle assunzionidi cui in premessa prioritariamente ricor-rendo allo scorrimento della graduatoriadel concorso indetto con Decreto 18 no-vembre 2016 – Concorso pubblico an. 800 posti a tempo indeterminato per ilprofilo professionale di Assistente giudi-ziario, area funzionale II, fascia economicaF2, nei ruoli del personale del Ministerodella giustizia, fino ad esaurimento dellagraduatoria stessa.

9/1334-B/47. Miceli, Bazoli, Morani, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

il testo approvato dal Senato dellaRepubblica è un disegno di legge di bi-lancio il cui testo è stato completamentestravolto rispetto a quello che aveva otte-nuto la fiducia dell’Aula di Montecitorio, ilprovvedimento, inoltre, è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

il Ministro dell’economia e dellefinanze ha dichiarato che il Governo pensadi recuperare una parte del deficit attra-verso la vendita degli immobili pubblici. Atal fine uno degli emendamenti inseriti inmanovra durante l’esame in Senato, con ilcomma 431, dispone che, per favorire lavalorizzazione degli immobili pubblici,nonché il rilancio degli investimenti nelsettore, per gli immobili oggetto di taliprovvedimenti sono ammissibili anche le

destinazioni d’uso e gli interventi ediliziconsentiti, per le zone territoriali omoge-nee all’interno delle quali ricadono taliimmobili, dagli strumenti urbanistici ge-nerali e particolareggiati vigenti. Gli inter-venti edilizi sono assentibili in via diretta;

la suddetta disposizione consentiràa chi acquista immobili pubblici di cam-biarne la destinazione d’uso utilizzandoprocedure rapide, come le autocertifica-zioni. In tal modo in un centro storicosarà semplice convertire gli edifici di-smessi dallo stato in uffici, hotel o super-mercati, tutte attività esistenti nelle « zoneterritoriali omogenee » su cui le strutturesi trovano;

con questa norma si consente,quindi, di demolire e ricostruire senzatener conto dell’antico tessuto edilizio edell’identità dei luoghi, potendo sceglieretra destinazioni d’uso fra le più vantag-giose; spariscono le antiche botteghe earrivano i fondi immobiliari, costruttori ebanche, con il relativo impatto in terminidi traffico e di congestionamento dei cen-tri delle città;

fra le città maggiormente interes-sate dal provvedimento ci sono Roma eFirenze. Solo nella Capitale, ad esempio,attualmente l’Agenzia del Demanio ha invendita ben 88 immobili suddivisi traedifici residenziali, negozi e caserme. Maalmeno un altro centinaio potrebbero es-sere interessati in futuro dalla procedura;

come segnalato dagli esperti delsettore « si tratta di un provvedimentogravissimo che mette a rischio gli assettidel centro storico di Roma e delle altreprincipali città italiane così per come leconosciamo. Una legge fatta per fare cassache non tiene alcun conto di fattori sto-rico-architettonici unici al mondo »,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi adottare ulteriori iniziative normativevolte a modificare, con la massima ur-genza, la norma in oggetto per garantire il

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

mantenimento della destinazione di usodegli immobili in dismissione necessari apreservare gli assetti urbanistici del centrostorico della città di Roma e delle altreprincipali città italiane, considerata la lororilevanza per la tutela dei fattori storico-architettonici degli immobili e del contestourbano, allo scopo di scongiurare la per-dita di un patrimonio unico al mondo chepregiudicherebbe gli interessi dell’interacomunità.

9/1334-B/48. Morassut, Braga, Buratti,Del Basso De Caro, Morgoni, Orlando,Pellicani, Pezzopane, Fassina, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il Comitato Atlantico Italiano è unEnte che da oltre sessant’anni cura l’ana-lisi, la formazione e l’informazione suitemi di politica estera, sicurezza e difesa,relativi alla NATO. Compito istituzionaledel Comitato Atlantico Italiano è assicu-rare la presenza dell’Italia in seno all’At-lantic Treaty Association (ATA), organismointernazionale di raccordo tra la NATO ele pubbliche opinioni dei Paesi membridell’Alleanza Atlantica;

nel provvedimento in votazione èstato finanziato con 150 mila euro annui,

impegna il Governo

a monitorare con report annuali alle Ca-mere la governance e le attività dello stessoistituito.

9/1334-B/49. Quartapelle Procopio, DeLuca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a monitorare con report annuali alle Ca-

mere la governance e le attività dello stessoistituito.

9/1334-B/49. (Testo modificato nel corsodella seduta) Quartapelle Procopio, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

nel provvedimento in oggetto, conuna disposizione estemporanea introdottanel corso dell’esame parlamentare, si èvoluto adottare un discutibile meccanismobonus-malus sull’acquisto di autovetturedi nuova immatricolazione, applicato inragione dei diversi livelli di emissione dianidride carbonica;

come testimoniato dai dati sulleimmatricolazioni negli ultimi mesi, il set-tore della produzione automobilistica staattraversando una difficile fase di assesta-mento e riprogrammazione, che vede im-pegnate le nostre imprese in importantiprogrammi di investimento pluriennale;

la citata misura di incentivo e di-sincentivo, non verificata né con il sistemaindustriale né con le rappresentanze deilavoratori, né con gli esperti del settore, haregistrato un coro unanime di critiche epreoccupazioni circa gli effetti di « spiaz-zamento » che potrebbe determinare sullelinee di produzione in essere e, conseguen-temente, sui livelli occupazionali dei di-versi stabilimenti di produzione esistentisul nostro territorio;

una misura definita come « miopeche non aiuta a rinnovare il parco auto »(presidente di Federmeccanica) in grado di« unire imprese e lavoratori nella prote-sta » (comunicato Unrae) o, ancora, « l’en-nesimo schiaffo all’industria nazionale eall’ambiente. Queste norme schizofrenichesono un danno per il Paese e i lavoratori »(segretario generale della Firn Cisl);

in particolare, è forte la preoccu-pazione che la citata disposizione possadeterminare sui livelli occupazionali inalcuni stabilimenti della produzione auto-mobilistica nazionale che, in base alle

Atti Parlamentari — 47 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

attuali strategie aziendali, sono dedicatialla realizzazione di modelli di altagamma,

impegna il Governo:

ad avviare, prima dell’entrata in vi-gore del nuovo sistema bonus-malus perl’acquisto di autovetture di nuova imma-tricolazione, una immediata verifica con ilsistema delle imprese della produzioneautomobilistica e con le organizzazionisindacali del settore al fine di scongiurareche, un siffatto meccanismo, possa deter-minare effetti negativi sull’andamentodelle vendite di autoveicoli di produzionenazionale e riduzione dei livelli occupa-zionali in alcuni, particolari, stabilimentiitaliani;

ad adottare ogni iniziativa utile che,anche sulla base delle indicazioni chedovessero derivare dalla suddetta verifica,possa rivedere la disposizione in que-stione, correggendone gli elementi distor-sivi.

9/1334-B/50. Lepri, Gribaudo, Serrac-chiani, Carla Cantone, Lacarra, Mura,Viscomi, Zan, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

ad avviare, prima dell’entrata in vi-gore del nuovo sistema bonus-malus perl’acquisto di autovetture di nuova imma-tricolazione, una immediata verifica con ilsistema delle imprese della produzioneautomobilistica e con le organizzazionisindacali del settore al fine di scongiurareche, un siffatto meccanismo, possa deter-minare effetti negativi sull’andamentodelle vendite di autoveicoli di produzionenazionale e riduzione dei livelli occupa-zionali in alcuni, particolari, stabilimentiitaliani;

ad adottare ogni iniziativa utile che,anche sulla base delle indicazioni che

dovessero derivare dalla suddetta verifica,possa rivedere la disposizione in que-stione, correggendone gli elementi distor-sivi.

9/1334-B/50. (Testo modificato nel corsodella seduta) Lepri, Gribaudo, Serrac-chiani, Carla Cantone, Lacarra, Mura,Viscomi, Zan, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

Atti Parlamentari — 48 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia; considerato che

l’articolo 1, commi da 1118 a 1120,dispone l’accantonamento di una serie divoci di spesa per un ammontare comples-sivo di 2 miliardi di euro nel 2019, defi-nendo una specifica procedura di moni-toraggio dell’andamento dei conti pubblici;

qualora il monitoraggio del mese diluglio 2019 rilevasse scostamenti o rischidi scostamenti rilevanti per l’esercizio fi-nanziario 2019 rispetto agli obiettivi pro-grammatici di finanza pubblica per il2019, sulla base delle risultanze della NA-DEF, con delibera del Consiglio dei mini-stri, su proposta del Ministero dell’econo-mia e delle finanze, gli accantonamentisono confermati per il 2019 o resi dispo-nibili;

si pone, in sostanza, una ulterioree gravosa clausola posta a garanzia deiconti pubblici senza che ne sia data ade-guata rilevanza, grazie a un espedientecontabile;

si tratta, infatti, di accantonamentidi ingente importo: tra gli altri, 1,184miliardi di euro sul Ministero dell’econo-mia e delle finanze, oltre 100 milioni sulMinistero dell’istruzione dell’università e

della ricerca, 301,5 milioni di euro sulMinistero dei trasporti e delle infrastrut-ture;

appare del tutto incerta l’effettivasostenibilità in relazione alle esigenze dispesa delle amministrazioni interessate,

impegna il Governo

a provvedere, a partire dal primo provve-dimento utile, al reperimento delle risorsenecessarie ad assicurare il disaccantona-mento delle risorse rese indisponibili aisensi dei commi da 1118 a 1120, al fine digarantire la piena efficacia dell’azionedelle amministrazioni coinvolte.

9/1334-B/51. Boschi, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la « Quota 100 »in materia di pensioni;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tutto

Atti Parlamentari — 49 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

improprio, considerando come la Commis-sione bilancio del Senato della Repubblicanon abbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si vuole ripetere la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

considerato che:

sulle tematiche relative alla neces-sità di intervenire in materia di investi-menti, ambiente, territorio e lavori pub-blici, si rileva che il provvedimento inesame mostra una rilevante assenza diprogettualità e prospettiva di sviluppo so-stenibile, resa ancor più evidente dal pro-fluvio di norme organizzative che si met-tono in campo;

vengono, infatti, previsti due diffe-renti organismi per gli investimenti pub-blici: « Investitalia » e la « Struttura per laprogettazione di beni ed edifici pubblici »,che si aggiungono alla « Cabina di regiaStrategia Italia » di cui all’articolo 40 deldecreto-legge 28 settembre 2018, n. 109,convertito, con modificazioni, dalla legge16 novembre 2018, n. 130, in luogo di una

gestione strutturata e ormai ben avviatarealizzata dai Governi Renzi e Gentiloni;

manca, tuttavia, l’unica cosa cheserve realmente per far partire gli inve-stimenti, ossia una reale visione strategicadegli interventi urgenti, in primis in ma-teria di dissesto idrogeologico, di difesa emessa in sicurezza del suolo, di sviluppodelle infrastrutture idriche e di svilupposostenibile, volta ad assicurare l’integra-zione delle fasi relative alla programma-zione e alla realizzazione concreta degliinterventi in tali materie attribuite ai di-versi livelli di governo, centrale, periferico,territoriale e locale, agli enti pubblici na-zionali e territoriali, ad ogni altro soggettopubblico e privato competente che operasul territorio nazionale ed il razionale edefficace utilizzo delle risorse disponibili;

nell’ottica di accelerare gli investi-menti, sarebbe pertanto opportuno razio-nalizzare le strutture operative esistentianziché procedere alla creazione di nuovestrutture con ulteriori costi a carico dellacollettività e ingiustificabili ritardi per lamessa in campo degli investimenti neces-sari,

impegna il Governo

a verificare, entro sei mesi dalla data dientrata in vigore della legge di bilancio,mediante apposito rapporto da inviare alleCommissioni parlamentari competenti, glieventuali risultati conseguiti dalla « Cabinadi regia Strategia Italia », da « Investitalia »e dalla « Struttura per la progettazione dibeni ed edifici pubblici », procedendo allaeventuale soppressione di tali organismiqualora il citato rapporto evidenzi risultatiinsoddisfacenti.

9/1334-B/52. Critelli, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a verificare, entro sei mesi dalla data di

Atti Parlamentari — 50 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

entrata in vigore della legge di bilancio,mediante apposito rapporto da inviare alleCommissioni parlamentari competenti, glieventuali risultati conseguiti dalla « Cabinadi regia Strategia Italia », da « Investitalia »e dalla « Struttura per la progettazione dibeni ed edifici pubblici », procedendo allaeventuale soppressione di tali organismiqualora il citato rapporto evidenzi risultatiinsoddisfacenti.

9/1334-B/52. (Testo modificato nel corsodella seduta) Critelli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

secondo la Svimez il Pil del Mez-zogiorno, nel 2018 dovrebbe attestarsi in-torno ad un più 0,8 per cento rispettoall’1,3 per cento del Centronord riaprendocosì « la forbice » tra queste due areeterritoriali;

dopo 7 anni a partire dal 2016 il Pildel Mezzogiorno è tornato a crescere enegli ultimi due anni ha fatto registrareperformance importanti in linea con ilresto del Paese;

le politiche adottate dai GoverniRenzi e Gentiloni per il rilancio dell’eco-nomia del Sud hanno consentito che siraggiungessero questi risultati;

gli analisti in queste settimanehanno evidenziato come uno dei puntideboli del provvedimento in esame siaproprio l’assenza di politiche economichea sostegno del Mezzogiorno e vi è preoc-cupazione per un ormai certo rallenta-mento dell’economia meridionale che po-trebbe compromettere i risultati fin quiconseguiti negli ultimi tre anni in terminidi crescita e nuova occupazione;

si evidenzia come in maniera tar-diva e approssimativa sia stata ad esempiorichiamata nel testo una importantissimamisura come « Resto al Sud » a seguitodelle preoccupazioni mostrate dal tessutoeconomico e produttivo meridionale circaun suo indebolimento;

mancano del tutto misure a soste-gno delle politiche industriali e sul raffor-zamento della competitività dei territorimeridionali;

si registrano ritardi ad esempionella definizione operativa delle Zone Eco-nomiche speciali introdotte con il Decreto-legge 20 giugno 2017 n. 91 convertito inlegge dalla L. 3 agosto 2017 n. 123;

il Governo erroneamente ritieneche le politiche per il Mezzogiorno siriassumano esclusivamente nel Reddito diCittadinanza che ha visto nei saldi deltesto in esame un forte ridimensionamentodelle risorse rispetto agli annunci inizialinonché rispetto al testo approvato inprima lettura dalla Camera dei deputati;

tale approccio ideologico è sinto-matico della considerazione che il Governoha della questione Sud tutta in chiavequasi esclusivamente assistenzialistica;

è sempre più marcata la disatten-zione dell’Esecutivo rispetto ai patti per ilSud previsti dal Masterplan del 2016;

si tratta di patti siglati dalle regionie dalle città metropolitane del Sud chepuntavano a ben 90 miliardi di investi-menti in settori chiave come industria,formazione, ricerca, beni culturali, turi-smo, agricoltura,

impegna il Governo

ad assicurare il pieno rispetto dei pattisottoscritti con le regioni e le città metro-politane per il rilancio del Sud nonché aprocedere rapidamente al varo degli attesie più volte sollecitati provvedimenti perrendere operative le ZES, considerata laloro rilevanza per il rafforzamento dellearee portuali e retroportuali del Mezzo-giorno, al fine di scongiurare un pericolosorallentamento dell’economia che pregiudi-cherebbe i risultati conseguiti negli ultimianni.

9/1334-B/53. Viscomi, Pezzopane, DeLuca.

Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

con il decreto legislativo 6 marzo2017, n. 40, il Servizio Civile Nazionalediventa Universale puntando in questomodo ad accogliere la totalità delle richie-ste di partecipazione da parte dei giovaniche, per scelta volontaria, intendono fareun’esperienza di grande valore formativo ecivile, in grado anche di dare loro com-petenze utili per l’immissione nel mondodel lavoro;

attraverso un percorso virtuoso iprecedenti governi sono passati dai 896giovani volontari del 2013, al numero« record » di 53.363 ragazze e ragazzipartiti volontari nell’anno 2018 a fronte dipiù di 100 mila richieste, con uno stan-ziamento di circa 300 milioni di euro;

l’attuale legge di bilancio contieneuno stanziamento di soli 148 milioni, suf-ficienti a mala pena per la partecipazionedi 20.000 volontari, meno della metà del-l’anno precedente;

al fine di continuare il percorsointrapreso verso la realizzazione di unServizio Civile veramente universale sa-rebbe necessario uno stanziamento totaledi almeno 400 milioni di euro,

impegna il Governo

ad individuare, nel primo provvedimentodisponibile, risorse economiche adeguate aconsentire un reale raggiungimento delServizio Civile Universale per il maggiornumero di volontari, venendo così incon-tro alle aspettative delle migliaia di giovaniche annualmente vorrebbero partecipare aquesta fondamentale esperienza di vita.

9/1334-B/54. Bonomo, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad individuare, nel primo provvedimento

disponibile, risorse economiche adeguate aconsentire un reale raggiungimento delServizio Civile Universale per il maggiornumero di volontari, venendo così incon-tro alle aspettative delle migliaia di giovaniche annualmente vorrebbero partecipare aquesta fondamentale esperienza di vita.

9/1334-B/54. (Testo modificato nel corsodella seduta) Bonomo, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

la piena inclusione sociale dellepersone con disabilità è un problema an-cora aperto nel nostro Paese nonostantel’Italia abbia ratificato, con legge 3 marzo2009 n. 18, la Convenzione delle NazioniUnite sui diritti delle persone con disabi-lità, adottata a New York il 3 dicembre2006; diritti fondamentali quali il dirittoalla salute, allo studio, all’inserimento la-vorativo, all’autodeterminazione, malgradoi progressi raggiunti negli ultimi anni,devono ancora essere riconosciuti ad unnumero elevato di cittadini ai quali oc-corre assicurare la possibilità di coglieretutte le opportunità di cui godono gli altriindividui;

in particolare, in forza dell’articolo19 della Convenzione dell’ONU, gli Statifirmatari « riconoscono il diritto di tutte lepersone con disabilità a vivere nella so-cietà, con la stessa libertà di scelta dellealtre persone, e adottano misure efficacied adeguate al fine di facilitare il pienogodimento da parte delle persone condisabilità di tale diritto e la loro pienaintegrazione e partecipazione nella so-cietà », assicurando, tra l’altro, che « lepersone con disabilità abbiano accesso aduna serie di servizi a domicilio o residen-

Atti Parlamentari — 52 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ziali e ad altri servizi sociali di sostegno,compresa l’assistenza personale necessariaper consentire loro di vivere nella societàe di inserirvisi e impedire che siano isolateo vittime di segregazione »;

a tutt’oggi, in Italia, il pieno godi-mento dei diritti fondamentali sanciti dalcitato articolo 19 non è totalmente assi-curato, essendo spesso limitata la parteci-pazione da parte delle persone con disa-bilità alla vita sociale ed economica delnostro Paese a causa di barriere compor-tamentali, ambientali, culturali ed econo-miche;

al fine di incidere effettivamentesugli ostacoli che impediscono la realizza-zione dell’articolo 19 della Convenzionedell’ONU, occorre investire, in modo quan-titativamente e qualitativamente adeguato,su misure di sostegno alle persone condisabilità in condizione di non autosuffi-cienza che consentano loro, attraversopercorsi di autonomia e progetti di vitaindipendente, di sviluppare il più possibileil proprio potenziale e che offrano unreale supporto alle loro famiglie, su cuiattualmente grava il carico maggior delleattività di cura e di aiuto;

per assicurare il massimo grado diequità, efficacia ed efficienza di tali mi-sure, occorre che le stesse siano articolatesecondo una valutazione multidimensio-nale delle necessità effettive del destina-tario della prestazione, riconoscendolocome protagonista del proprio percorso divita,

impegna il Governo

ad istituire, con un provvedimento ad hoc,in aggiunta alle misure già attualmentepreviste nel nostro ordinamento dell’in-dennità di accompagnamento o di quelladi comunicazione, un assegno personale dicura di un importo graduato destinatospecificamente alla realizzazione di pro-getti individualizzati per l’inclusione, l’au-tonomia, la vita indipendente di personecon disabilità grave, o per percorsi dideistituzionalizzazione delle stesse, o per il

sostegno a persone con disabilità grave incondizioni di necessitare di assistenza vi-tale, nonché ad assicurare che le condi-zioni per il riconoscimento e la gradua-zione di tale assegno siano stabiliti se-condo criteri idonei a commisurare ilgrado di gravità, le condizioni e necessitàspecifiche e l’intensità del sostegno indi-viduale necessario.

9/1334-B/55. Noja, Carnevali, De Luca.

La Camera,

premesso che:

nel provvedimento in oggetto non èprevista alcuna misura volta alla riduzionedel superticket, ovvero i 10 euro che icittadini devono pagare su ogni ricetta, perle prestazioni di diagnostica e specialistica,nonostante più volte il Ministro della sa-lute abbia dichiarato essere un obiettivo diquesto Governo, fin da questa legge dibilancio, la sua abolizione;

la legge di bilancio 2018 (l’articolo1, comma 804 della legge 27 dicembre2017 n. 205) aveva previsto al fine diconseguire una maggiore equità e agevo-lare l’accesso alle prestazioni sanitarie daparte di specifiche categorie di soggettivulnerabili, un Fondo per la riduzionedella quota fissa sulla ricetta (articolo 1,comma 796, lettera p), della legge 27dicembre 2006, n. 296, e delle misure dicui alla lettera p-bis) con una dotazione di60 milioni di euro annui a decorreredall’anno 2018,

impegna il Governo

ad individuare le risorse economiche ne-cessarie, per una effettiva abolizione delsuperticket sulle ricette relative alle pre-stazioni di diagnostica e specialistica ga-rantendo così il diritto alla salute sancitodalla Costituzione a tutti i cittadini.

9/1334-B/56. Rizzo Nervo, De Filippo,Carnevali, Campana, Ubaldo Pagano,Pini, Schirò, Siani, De Luca.

Atti Parlamentari — 53 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

il provvedimento in esame rideter-mina il livello di finanziamento del fab-bisogno sanitario nazionale per il triennio2019-2021 subordinando l’accesso delle re-gioni all’incremento previsto per gli anni2020 e 2021 rispetto al 2018 alla sotto-scrizione di una specifica intesa in Con-ferenza permanente per i rapporti tra loStato, le regioni e le province autonome diTrento e Bolzano definendone le misure;all’inizio il riparto regionale del finanzia-mento sanitario pubblico avveniva sullabase della spesa storica, ossia sulla basedella popolazione residente pesata, conpesi che tenevano conto del profilo deiconsumi sanitari della popolazione resi-dente, suddivisa per classi di età e sesso;

il decreto legislativo 68/2011 sucosti e fabbisogni standard in sanità in-troduce, rispetto al sistema di riparto frale regioni delle risorse destinate ai livelliessenziali di assistenza in vigore dagli anninovanta, due innovazioni: il depotenzia-mento della ponderazione della quota ca-pitaria per (sole) classi di età della popo-lazione e la individuazione di regionibenchmark;

nonostante la modifica intervenuta,negli ultimi anni un insieme di fattoripolitici, economici e organizzativi hannodeterminato il consolidamento di una con-dizione di frammentazione e difformitàterritoriali in cui a regioni in grado diassicurare servizi e prestazioni all’avan-guardia se ne affiancano altre in cui èdifficoltoso garantire anche solo i LivelliEssenziali di Assistenza e le disuguaglianzetra le persone si sono fatte sempre piùevidenti con la conseguenza che non tutti

riescono ad accedere alle cure di cuihanno bisogno nei territori in cui vivono;

per ovviare a tale situazione di-venta quindi necessario individuare criteridi riparto che consentano un riequilibrioterritoriale attraverso l’applicazione di in-dici di deprivazione che tengano conto, inparticolare, delle difficoltà in cui versanole regioni meridionali e insulari,

impegna il Governo:

a predisporre un apposito provvedi-mento utile ad adottare misure economi-che e normative volte alla definizione diun sistema sanitario più equo che dia alleRegioni maggiormente in difficoltà, in par-ticolare quelle del Sud, adeguati strumentiper fronteggiare le difficoltà strutturali e ilgap di risorse che esse scontano rispetto aquelle del Nord per porre fine a quelmeccanismo per cui le Regioni più ricche,avendo più possibilità di investimento,sono anche quelle più virtuose a scapito diquelle più povere, che vengono ancor piùdepauperate;

ad intervenire affinché il criterio dideprivazione economica con un peso pon-derato non inferiore al 10 per cento davalere sull’intera quota sia inserito qualecriterio aggiuntivo nel riparto del Fondosanitario nazionale al fine di ridurre lamobilità passiva tra le regioni le listed’attesa.

9/1334-B/57. Ubaldo Pagano, De Filippo,Carnevali, Campana, Pini, Rizzo Nervo,Schirò, Siani, De Luca.

La Camera,

premesso che:

tra questi si segnala, senz’altroquella della condizione economica deitanti percettori delle pensioni più basse.Nel cosiddetto « contratto di programma »,alla base dell’accordo di Governo, comparela proposta di « un’integrazione per unpensionato che ha un assegno inferiore ai

Atti Parlamentari — 54 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

780 euro mensili, secondo i medesimiparametri previsti per il reddito di citta-dinanza »;

dal punto di vista finanziario sitratterebbe di una previsione del tuttoirrealistica, anche alla luce del ridimen-sionamento delle risorse previste per taliinterventi, e tenuto conto che il numerodelle pensioni di importo fino a 500 euroammonta ad oltre 4,5 milioni;

dal punto di vista dell’equità con-tributiva rischierebbe di trasformarsi inuna misura che potrebbe favorire com-portamenti opportunistici e collusivi, in-coraggiando il ricorso al lavoro irregolare;

infatti, si finirebbe per equiparareo quasi la situazione reddituale di coloroche non hanno mai svolto attività lavora-tiva con quella di coloro che, pur conesperienze lavorative frammentarie o par-ziali, hanno comunque lavorato per al-meno 20 anni;

l’esigenza di scongiurare tale ap-piattimento verso la soglia dei 780 euronecessita di misure correttive di tali effettidistorsivi, attraverso l’individuazione diuna quota aggiuntiva da riconoscere aipercettori di trattamento pensionistico dacontribuzione lavorativa di importo pros-simo la suddetta soglia,

impegna il Governo

ad adottare, nell’ambito della definizionedelle misure per l’incremento delle pen-sioni più basse, disposizioni volte a assi-curare una differenza netta di almeno 100euro, rispetto alla soglia dei 780 euromensili, in favore dei lavoratori che inragione della loro carriera contributiva,almeno ventennale, hanno maturato o ma-tureranno un trattamento pensionistico in-feriore detto importo base.

9/1334-B/58. Fragomeli, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare, nell’ambito della definizione

delle misure per l’incremento delle pen-sioni più basse, disposizioni volte a assi-curare una differenza netta di almeno 100euro, rispetto alla soglia dei 780 euromensili, in favore dei lavoratori che inragione della loro carriera contributiva,almeno ventennale, hanno maturato o ma-tureranno un trattamento pensionistico in-feriore detto importo base.

9/1334-B/58. (Testo modificato nel corsodella seduta) Fragomeli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

tra questi si segnala, senz’altro, laquestione del futuro previdenziale per legiovani generazioni che possa garantire untrattamento economico dignitoso anchedurante il godimento dell’assegno pensio-nistico;

sembrerebbe opportuno affrontaretale tema attraverso meccanismi che pos-sano conseguire un regime di solidarietàintergenerazionale, che veda prioritaria-mente la partecipazione della fiscalità ge-nerale;

le disposizioni contenute nel prov-vedimento in oggetto, pur impegnandosignificative risorse finanziarie, non solonon affrontano il tema della previdenzaper le giovani generazioni di lavoratori,ma proietta tutto il sistema pensionisticoin una prospettiva di incertezza e diinsostenibilità finanziaria di lungo ter-mine,

impegna il Governo

a destinare, nell’ambito degli stanziamentiprevisti in materia previdenziale, sin dalprimo provvedimento utile, parte dellerisorse per misure volte ad assicurarecondizioni minime per i futuri trattamentipensionistici dei giovani lavoratori chedovessero trovarsi con carriere lavorative

Atti Parlamentari — 55 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

discontinue e importi pensionistici infe-riori a 1,5 volte il trattamento minimoINPS.

9/1334-B/59. Zan, Lepri, Serracchiani,Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra,Mura, Viscomi, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a destinare, nell’ambito degli stanziamentiprevisti in materia previdenziale, sin dalprimo provvedimento utile, parte dellerisorse per misure volte ad assicurarecondizioni minime per i futuri trattamentipensionistici dei giovani lavoratori chedovessero trovarsi con carriere lavorativediscontinue e importi pensionistici infe-riori a 1,5 volte il trattamento minimoINPS.

9/1334-B/59. (Testo modificato nel corsodella seduta) Zan, Lepri, Serracchiani,Gribaudo, Carla Cantone, Lacarra,Mura, Viscomi, De Luca.

La Camera,

premesso che:

tra questi si segnala, senz’altro, laquestione della prosecuzione della misuradell’APE sociale, in scadenza il prossimo31 dicembre. Senza la sua proroga, mi-gliaia di lavoratori disoccupati, o quelliche assistono un congiunto disabile, ohanno una disabilità superiore al 74 percento, o ancora hanno svolto attività gra-vose non avranno alcuna soluzione perandare in pensione prima dei terminiprevisti dalla riforma Fornero-Monti;

peraltro, anche l’ipotizzata quota100, non sembra possa rappresentare unavalida soluzione di anticipazione pensio-nistica per le suddette categorie di lavo-ratori, in ragione della loro specifica con-dizione lavorativa o personale;

allo stato delle cose, l’unica cer-tezza è che, senza una proroga delledisposizioni che hanno introdotto l’Apesociale, tali lavoratori non avranno alcunapossibilità di anticipare il pensionamento,

impegna il Governo

ad adottare, sin dal prossimo provvedi-mento utile, le opportune disposizioni checonsentano alle migliaia di lavoratori tu-telati dall’Ape sociale di poter continuaread avvalersi di tale istituto.

9/1334-B/60. Carla Cantone, Serrac-chiani, Gribaudo, Lacarra, Lepri, Mura,Viscomi, Zan, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi si segnala, senz’altro, laquestione della proroga del regime dellacosiddetta « opzione donna », introdottadall’articolo 1, comma 9, della legge 23agosto 2004, n. 243, più volte prorogatadai precedenti Governi;

tale strumento, pur comportandoun significativo ridimensionamento deltrattamento pensionistico, stante l’applica-zione del calcolo contributivo anche suiperiodi lavorativi antecedenti l’entrata invigore della legge 8 agosto 1995, n. 335,rappresenta per tante lavoratrici un im-portante opportunità per lasciare antici-patamente il lavoro;

l’ipotizzata ed ancora del tutto in-definita quota 100 non può minimamenterappresentare un’alternativa valida per letante donne che vorrebbero avvalersi dellacitata « opzione donna »;

Atti Parlamentari — 56 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

a favore di tale misura, nel corsodegli ultimi anni e anche nei mesi passati,c’è stata una forte mobilitazione delledonne, delle rappresentanti del ComitatoOpzione Donna e delle organizzazioni sin-dacali. In risposta a tali sollecitazioni,secondo le dichiarazioni del vicepresidentedel Consiglio dei ministri e Ministro dellavoro e delle politiche sociali, la prorogadelle suddette disposizioni avrebbe trovatospazio nella legge di bilancio,

impegna il Governo

a dare positiva ed immediata risposta, sindal primo provvedimento utile, alle legit-time aspettative delle tante donne chehanno sollecitato la proroga strutturaledelle disposizioni che consentono l’anti-cipo pensionistico, attraverso la cosiddetta« opzione donna ».

9/1334-B/61. Mura, Serracchiani, Gri-baudo, Carla Cantone, Lacarra, Lepri,Viscomi, Zan, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

in materia di contrasto alla po-vertà, dopo la pasticciata trattativa con laCommissione europea, si devono registraretagli di circa due miliardi di euro rispettoagli stanziamenti originari, cui deve som-marsi il miliardo di euro per gli anni 2019e 2020 destinato ai centri per l’impiego;

esponenti di Governo hanno ripe-tuto più volte agli organi di informazioneche nonostante i tagli al fondo per ilreddito di cittadinanza, la platea degliaventi diritto, è stimabile in 6 milioni dipersone;

di dette risorse 2,5 provengono daifondi già stanziati dal governo Gentiloniper il reddito di inclusione sociale;

le previsioni iniziali del costo delreddito di cittadinanza effettuate dal Mo-vimento 5 Stelle, in particolare nelle di-chiarazioni e nel materiale della campagnaelettorale per le elezioni politiche, erano di17 miliardi di euro;

anziché proseguire nell’azione dipropaganda politica su un tema di talerilevanza sociale, sarebbe ben più oppor-tuno concentrare le esigue risorse real-mente disponibili sulla prosecuzione e sulpotenziamento del Reddito di Inclusione,strumento già operativo e sperimentato,

impegna il Governo

ad adottare, sin dal primo provvedimentoutile, misure volte ad incrementare ledotazioni finanziarie del reddito di inclu-sione di cui al decreto legislativo 15 set-tembre 2017, n. 147.

9/1334-B/62. Rotta, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi si segnala, senz’altroquella della condizione economica deitanti percettori delle pensioni più basse;

nel cosiddetto « contratto di pro-gramma », alla base dell’accordo di Go-verno, compare anche la proposta di« un’integrazione per un pensionato che haun assegno inferiore ai 780 euro mensili,secondo i medesimi parametri previsti peril reddito di cittadinanza ». Una previsionedel tutto irrealistica, anche alla luce delridimensionamento delle risorse previste

Atti Parlamentari — 57 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

per tali interventi, e tenuto conto che ilnumero delle pensioni di importo fino a500 euro ammonta ad oltre 4,5 milioni. Lagiusta esigenza di incrementare il redditodelle persone che percepiscono pensionitanto basse non sembra raggiungibile, al-meno nel breve e medio periodo, conmisure di tale natura;

ben più opportunamente e realisti-camente si dovrebbe operare attraversol’incremento della cosiddetta quattordice-sima per le pensioni basse, introdottadall’articolo 5, del decreto-legge 2 febbraio2007, n. 81, convertito, con modificazioni,dalla legge di conversione 3 agosto 2007,n. 127,

impegna il Governo

ad adottare, sin dal primo provvedimentoutile, misure volte ad incrementare gliimporti riconosciuti ai sensi del citatoarticolo 5, del decreto-legge 81 del 2007.

9/1334-B/63. Lacarra, Serracchiani, Gri-baudo, Carla Cantone, Lepri, Viscomi,Zan, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi si segnala, senz’altro, lanecessità di rafforzare e rendere più effi-ciente il settore della pubblica ammini-strazione italiana, anche mediante un or-ganico e adeguato piano assunzionale checonsenta l’innesto di forze giovani e pre-parate, utili ad affrontare la sempre piùcomplessa gestione delle funzioni dell’am-ministrazione statale;

per mere esigenze di carattere fi-nanziario, derivanti dal bisogno di reperirerisorse al fine di dare copertura econo-

mica ad alcune controverse misure, ilprovvedimento in esame stabilisce il di-vieto per la Presidenza del Consiglio deiministri, i ministeri, gli enti pubblici noneconomici e le agenzie fiscali, di effettuare,in riferimento alle ordinarie facoltà as-sunzionali per l’anno 2019, assunzioni dipersonale a tempo indeterminato con de-correnza giuridica ed economica anterioreal 15 novembre 2019;

tale disposizione, arreca un gravedanno sia ai lavoratori che aspiravanolegittimamente all’assunzione stabilepresso gli uffici della pubblica ammini-strazione sin dal 1o gennaio sia ai mede-simi uffici, che si trovano nella parados-sale condizione, sempre che le normesull’anticipo pensionistico siano emanatein tempi brevi, di avere organici scoperti,a causa dell’accesso alla pensione di mi-gliaia di lavoratori e, al tempo stesso, dellaimpossibilità di una loro sostituzione im-mediata a causa del blocco del turn over;

emblematico a questo proposito èquanto dichiarato dal Presidente dell’Inps,che ha sottolineato la contraddittorietàdella politica adottata su tali materie dalGoverno, lamentando le difficoltà che ilsuo istituto incontrerà nel gestire le normeattuative che dovrebbero essere adottate inmateria previdenziale e di reddito di cit-tadinanza;

infatti, l’Inps potrebbe perdere finoa 4 mila dipendenti pensionandi e nonpotrà invece fare ricorso, se non in mi-nima parte, alle 2600 assunzioni program-mate per i primi mesi del 2019;

allo scopo di non arrecare pregiu-dizio agli uffici pubblici, garantendo laloro piena efficienza, e di garantire, me-diante contratto di lavoro a tempo inde-terminato, l’accesso di migliaia di giovanilavoratori nella pubblica amministrazione,è opportuno operare per sanare questaincresciosa situazione,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al fine

Atti Parlamentari — 58 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

di adottare ulteriori iniziative normativevolte a modificare, ripristinando la datadel 1o gennaio 2019, il termine di decor-renza delle ordinarie facoltà assunzionalidella pubblica amministrazione.

9/1334-B/64. Madia, Viscomi, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi, la previdenza rivesteuna rilevanza particolare, stante la com-plessità della materia e la necessità dicontemperare le legittime aspettative deilavoratori a un trattamento pensionisticoche consenta di affrontare con serenità glianni più maturi e le esigenze di equilibriodel bilancio pubblico;

dopo mesi di continui proclami daparte delle forze di maggioranza che so-stengono questo Governo, ancora non èpossibile sapere con esattezza quali misuresaranno adottate in materia di anticipo deltrattamento pensionistico;

al contrario, una delle poche cer-tezze è costituita dall’inserimento di unanorma, introdotta nel corso dell’esame alSenato del presente disegno di legge, chepenalizza una vasta platea di pensionati: ilcomma 260, dispone, infatti, la piena ri-valutazione automatica degli assegni pen-sionistici solo con riferimento ai tratta-menti complessivamente pari o inferiori a3 volte il trattamento minimo Inps, cor-rispondenti, quindi a circa 1520 euro;

per i trattamenti superiori alla sud-detta soglia la rivalutazione sarà progres-sivamente decurtata: a partire dal 3 percento per gli assegni fino a 4 volte il

minimo, fino ad arrivare al 60 per centoper gli assegni superiori a 9 volte ilminimo;

tale misura, colpendo milioni dipensionati, la maggior parte dei quali inpossesso di un assegno pensionistico nonsuperiore ai 2000/2500 euro lordi e,quindi, non certo ascrivibili alla categoriadei cosiddetti « pensionati d’oro », sembraoperare in palese contraddizione con gliobiettivi indicati dal Governo e rappre-senta un ulteriore prova delle sue incon-gruenze e della sua inaffidabilità,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi abrogare, sin dal primo provvedimentoutile, la suddetta disposizione in materiadi rivalutazione automatica dei tratta-menti pensionistici.

9/1334-B/65. Serracchiani, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi abrogare, sin dal primo provvedimentoutile, la suddetta disposizione in materiadi rivalutazione automatica dei tratta-menti pensionistici.

9/1334-B/65. (Testo modificato nel corsodella seduta) Serracchiani, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,o non offre ancora risposta a temi di

Atti Parlamentari — 59 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

primaria importanza economica e socialeo crea situazioni di caos normativo ascapito dell’interesse generale;

in particolare, durante l’esame alSenato, si sono introdotte norme che ri-guardano taluni professionisti in ambitosanitario ai quali viene consentito, anchein assenza del titolo idoneo all’iscrizione airispettivi albi professionali, di continuare asvolgere la loro attività, alla sola condi-zione che abbiano svolto la stessa, inregime di lavoro dipendente ovvero liberoprofessionale, per almeno 36 mesi, anchenon continuativi, nel corso degli ultimi 10anni e che si iscrivano, entro il 31 dicem-bre 2019, negli elenchi speciali ad esauri-mento istituiti presso gli Ordini dei tecnicisanitari di radiologia medica e delle pro-fessioni sanitarie tecniche, della riabilita-zione e della prevenzione;

una misura che desta più che giu-stificate preoccupazioni circa l’efficacia ela qualità del nostro sistema sanitario,stante la difficoltà di verificare l’effettivaequipollenza dei titoli di studio comunqueconseguiti entro il 2005, quali ad esempio« corsi regionali o di formazione specifica »con i diplomi universitari nonché l’ecces-siva ristrettezza del periodo di esercizioeffettivo della professione in un arco ditempo decennale;

peraltro, non sembrano infondatinemmeno i rilievi circa la praticabilitàdell’iscrizione in appositi elenchi specialipresso gli Ordini professionali da parte dichi, di fatto, ha finora esercitato senzatitolo una professione sanitaria,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi rivedere, nel primo provvedimento utile,la norma in oggetto, per scongiurare unaimpropria sanatoria ope legis relativa al-l’esercizio delle professioni sanitarie, sal-vaguardando l’interesse generale della tu-tela della salute dei cittadini e, al tempostesso, individuando misure che più ap-propriatamente possano consentire una

verifica dei titoli e delle professionalitànonché garantire l’operatività sanitaria diriferimento.

9/1334-B/66. Carnevali, Rizzo Nervo, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi si segnala, senz’altroquello del rinnovo e la copertura delcontratto del personale della sanità, anchein considerazione del permanere del vin-colo delle assunzioni, fermo alla spesastorica dell’anno 2004 ridotta dell’1,4 percento nonostante il comparto della sanitàsia rimasto l’unico comparto della pub-blica amministrazione sottoposto non soloal blocco del turn over ma all’obbligo diriduzione di spesa per il personale anchese in questi anni, sia stato chiamato aprofonde riforme organizzative indottenon solo dai vincoli economici, ma anchedal progredire delle conoscenze scientifi-che e dalle opportunità offerte da nuovifarmaci e nuove tecnologie;

una grave lacuna contro la qualetutte le sigle della dirigenza medica, vete-rinaria e sanitaria hanno già indetto duegiornate di sciopero nazionale,

impegna il Governo

ad individuare, sin dal primo provvedi-mento utile, le opportune risorse finanzia-rie per il rinnovo dei contratti della diri-genza medica, veterinaria e sanitaria,dando riscontro alle legittime aspettativedi tali professionisti del servizio sanitarionazionale.

9/1334-B/67. De Filippo, De Luca.

Atti Parlamentari — 60 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il testo approvato dal Senato dellaRepubblica ha subito per quel che con-cerne le politiche a sostegno delle infra-strutture e dei trasporti un ulteriore,grave, peggioramento;

particolarmente grave risulta l’ul-teriore decurtazione a danno della mis-sione 13 concernente il diritto alla mobi-lità e sviluppo dei sistemi di trasporto cheha visto un decremento aggiuntivo che èandato a sommarsi ai 1.577 mln. di eurogià decurtati, rispetto al 2018, già previstiin prima lettura; risulta essere grave epregiudizievole il definanziamento di ul-teriori 600 mln per quanto riguarda lerisorse iscritte nella Missione 13,Pro-gramma 13.8 del MEF « sostegno allo svi-luppo del trasporto » in termini di com-petenza e cassa che per la quasi totalitàdella spesa concerne l’erogazione di ri-sorse per il finanziamento del contratto diprogramma, parte investimenti e parteservizi per il trasporto ferroviario;

questo ulteriore definanziamentorischia di compromettere definitivamentegli investimenti in un settore strategico perl’economia del Paese beffando persino ilparere delle competenti commissioni par-lamentari recentemente approvato in me-rito al Contratto di Programma per RFI inquanto con queste decurtazioni sarà im-possibile mantenere fede agli impegni as-sunti con quel documento; solo per averecontezza delle dimensioni del taglio com-plessivo in materia di trasporto si fapresente che per il 2018 le risorse stan-ziate per il richiamato Programma 13.8risultavano essere pari a 4.960 mln dieuro;

ulteriore preoccupazione desta laprevisione di possibili 300 mln di euro dirisparmi relativamente alla Missione 2,concernente il programma « Diritto allamobilità » che, per come formulato, rischiaentro l’anno di impattare negativamentesu Regioni ed Enti Locali in quanto sultrasporto pubblico locale potrebbero es-

sere costretti o a supplire con proprierisorse o ad effettuare tagli sui contratti diservizio con inevitabili conseguenze sullaqualità del servizio per l’utenza in unsegmento della mobilità strategico;

suddetti tagli non possono essereaffatto nascosti dal tentativo di qualche« coriandolo » di finanziamento per qual-che opera territoriale in quanto rispon-dono ad una logica priva di qualsiasistrategia,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi riconsiderare quanto previsto dal pre-sente provvedimento e a convocare con lamassima urgenza un tavolo istituzionalealla presenza delle Regioni per assicurareil pieno rispetto degli impegni assunti conil contratto di programma 2017-2021 –Parte investimenti tra il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti e Rete fer-roviaria italiana, nonché ad assicurarepieno sostegno per quel che concerne ilrispetto degli impegni assunti dal prece-dente Governo in materia di trasportopubblico locale.

9/1334-B/68. Paita, Bruno Bossio, Gari-glio, Giacomelli, Nobili, Pizzetti, AndreaRomano, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi riconsiderare quanto previsto dal pre-sente provvedimento e a convocare con lamassima urgenza un tavolo istituzionalealla presenza delle Regioni per assicurareil pieno rispetto degli impegni assunti conil contratto di programma 2017-2021 –Parte investimenti tra il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti e Rete fer-roviaria italiana, nonché ad assicurarepieno sostegno per quel che concerne il

Atti Parlamentari — 61 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

rispetto degli impegni assunti dal prece-dente Governo in materia di trasportopubblico locale.

9/1334-B/68. (Testo modificato nel corsodella seduta) Paita, Bruno Bossio, Ga-riglio, Giacomelli, Nobili, Pizzetti, An-drea Romano, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il testo in esame evidenzia nume-rosissime criticità per quel che riguardainvestimenti e risorse in favore del settoredei trasporti;

si rappresenta come il quadro com-plessivo sia ulteriormente peggiorato dopoil passaggio del Senato della Repubblicacon un ulteriore definanziamento di 600milioni di euro per il trasporto ferroviario;

la « missione 13 » concernente « Di-ritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi ditrasporto » presentava già in prima lettura,per il 2019, uno stanziamento complessivopari a 8.062, 9 milioni di euro a fronte diuno stanziamento di 8.361,7 milioni dieuro del 2018; sul programma 13.6, Svi-luppo e sicurezza della mobilità locale, siregistrano per l’anno 2019 minori investi-menti con –30 milioni di euro e unaprevisione di –52 milioni di euro per il2020 e 50 milioni di euro per il 2021;

tagli interessano anche il Cap. 1314relativo al finanziamento del rinnovo con-trattuale del trasporto pubblico locale conun definanziamento su 10 anni;

a destare preoccupazione è anchela previsione di un accantonamento pari a300 milioni di euro relativamente allaMissione 2 concernente il programma Di-ritto alla mobilità che per come formulatorischia, entro il 2019, di tramutarsi inulteriori tagli a valere sul fondo nazionaleper il trasporto, e conseguentemente adimpattare negativamente sui servizi erogatida Regioni ed Enti Locali;

il combinato disposto dei tagli sulrinnovo contrattuale e sulle risorse per i

servizi messo in atto dal Governo nazio-nale rischia di mettere in ginocchio l’in-tero sistema del trasporto pubblico localecon ridimensionamento del diritto allamobilità per l’utenza,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate, al fine di riconside-rare le politiche adottate e conseguente-mente a provvedere a riconoscere alleRegioni, alle Province e alle Città Metro-politane le risorse necessarie per l’effettivomantenimento, a tutela del diritto allamobilità dell’utenza, dei livelli di servizionell’ambito del trasporto pubblico localenonché ad assicurare il rispetto del con-tratto per gli addetti del servizio di tpl.

9/1334-B/69. Gariglio, De Luca.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate, al fine di riconside-rare le politiche adottate e conseguente-mente a provvedere a riconoscere alleRegioni, alle Province e alle Città Metro-politane le risorse necessarie per l’effettivomantenimento, a tutela del diritto allamobilità dell’utenza, dei livelli di servizionell’ambito del trasporto pubblico localenonché ad assicurare il rispetto del con-tratto per gli addetti del servizio di tpl.

9/1334-B/69. (Testo modificato nel corsodella seduta) Gariglio, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il presente provvedimento all’arti-colo 1 comma 1129 prevede per il comunedi Venezia l’autorizzazione ad applicare,per l’accesso, con qualsiasi vettore, allaCittà antica e alle altre isole minori dellalaguna, il contributo di cui all’articolo 4,

Atti Parlamentari — 62 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

comma 3-bis, del decreto legislativo 14marzo 2011, n. 23, alternativamente al-l’imposta di soggiorno di cui al comma 1del medesimo articolo, entrambi fino al-l’importo massimo di cui all’articolo 14,comma 16, lettera e), del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 30 luglio 2010,n. 122;

si tratta di una misura che neces-sita di un adeguato regolamento che larecepisca;

Venezia è una delle mete turistichepiù attrattive del mondo;

si tratta di un contributo che as-sumerà una rilevanza in termini finanziarinon indifferenti per le casse comunali;

non deve però tramutarsi in unamera gabella e probabilmente si sarebbepotuto affrontare in maniera più organicae meno estemporanea questa delicata ma-teria magari prevedendo forme di com-partecipazione su imposte nazionali giàesistenti

il gettito del tributo è destinato afinanziare interventi in materia di turismononché interventi di fruizione e recuperodei beni culturali e ambientali locali, non-ché dei relativi servizi pubblici locali; Aglistessi comuni è data possibilità di preve-dere nel regolamento modalità applicativedel tributo, nonché eventuali esenzioni eriduzioni per particolari fattispecie o perdeterminati periodi di tempo; Occorre unpercorso partecipato per la definizione deisuddetti paletti onde evitare criticità ap-plicative e meccanismi distorsivi che pe-nalizzerebbero la città,

impegna il Governo

a promuovere entro trenta giorni dallapubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delpresente provvedimento un tavolo tecnicoistituzionale allargato alle forze economi-che e sociali della città di Venezia e delleisole minori della laguna per la definizionedel regolamento applicativo prevedendoche la quota parte principale delle risorse

venga destinata a misure a sostegno deiresidenti nonché al contrasto del degradoe alla tutela del patrimonio storico eculturale del territorio.

9/1334-B/70. Pellicani, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a promuovere entro trenta giorni dallapubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delpresente provvedimento un tavolo tecnicoistituzionale allargato alle forze economi-che e sociali della città di Venezia e delleisole minori della laguna per la definizionedel regolamento applicativo prevedendoche la quota parte principale delle risorsevenga destinata a misure a sostegno deiresidenti nonché al contrasto del degradoe alla tutela del patrimonio storico eculturale del territorio.

9/1334-B/70. (Testo modificato nel corsodella seduta) Pellicani, De Luca.

La Camera,

premesso che:

le misure introdotte nel testo delprovvedimento in esame per quel cheriguarda il mondo della informazione e lalibertà di stampa destano molta preoccu-pazione;

suddetta preoccupazione è ancor dipiù amplificata se rapportata ad alcunevicende che in queste giornate interessanoalcune importantissime testate come nelcaso de « La gazzetta del Mezzogiorno » ede « La Sicilia » a seguito delle vicendegiudiziarie sulle attività dell’editore;

nel pieno e assoluto rispetto del-l’azione della magistratura si evidenzia lanecessità di scongiurare il rischio di chiu-

Atti Parlamentari — 63 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

sura di realtà editoriali importantissimeper il Mezzogiorno;

l’amministrazione giudiziaria che èsubentrata non può attingere alla levafinanziaria concessa a qualunque impresa.Da qui l’incertezza conseguente sul futuroaziendale;

gli amministratori giudiziari hannoprospettato nei giorni scorsi un accordobiennale con un pesantissimo taglio line-are del costo del lavoro al 50 per cento edè stato interrotto al momento il paga-mento di stipendi e tredicesime;

tale piano è stato contestato daisindacati e dal Comitato di redazione dellaGazzetta del Mezzogiorno i quali chiedonoil rispetto degli obblighi previsti dal con-tratto e dalla legge sulle retribuzioni e dicercare una soluzione per il futuro dei 200posti di lavoro di una testata giornalisticache ha 130 anni di storia;

i giornalisti della Gazzetta hannoinviato una lettera-appello al Presidentedella Repubblica Sergio Mattarella, evi-denziando come « i tempi della Giustiziapossano essere diversi, molto più lunghi,da quelli necessari ad uscire dallo stato diimpasse nel quale il quotidiano si trova inquesti giorni » e chiedendo semplicementedi « poter continuare a svolgere il propriolavoro nel migliore dei modi, possibil-mente con la garanzia di una prospettivache consenta di aggiungere ancora moltialtri anni a quei centotrenta fin qui rag-giunti »;

per il giorno 28 dicembre è previstoun incontro presso la task force regionaleper l’occupazione per affrontare la deli-catissima questione;

ha ottenuto un grandissimo suc-cesso la campagna di prenotazione di unacopia in più del giornale in edicola per ilgiorno 29 dicembre con oltre 15 milaadesioni e con uno score ancora in ag-giornamento a testimonianza di una vici-nanza del giornale al territorio e di unasolidarietà dei lettori verso la testata,

impegna il Governo

ad attivare in tempi rapidissimi un tavoloistituzionale di confronto con l’ammini-strazione giudiziaria e le organizzazioni dirappresentanza della stampa e dei lavora-tori interessati per assicurare il prosieguodell’attività della testata per l’importanzache essa riveste da trenta anni nell’ambitodel panorama dell’informazione territo-riale e nazionale e per la salvaguardia deilivelli occupazionali.

9/1334-B/71. Losacco, De Luca.

La Camera,

premesso che:

la previsione al comma 128 delpresente provvedimento di un contributostraordinario in favore della Regione Pie-monte per la elettrificazione della lineaferroviaria Biella Novara evidenzia daparte del Governo la mancanza di unavisione strategica per il trasporto ferrovia-rio;

si evidenzia come questo provvedi-mento porti come copertura delle diversemisure anche il taglio di risorse per tratteferroviarie importanti come la Lucca-Pi-stoia che ha suscitato molte proteste sulterritorio da parte delle istituzioni locali edelle organizzazioni di categoria,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi considerare l’opportunità di rivedere ladecisione assunta e di convocare in tempirapidi un tavolo istituzionale per affron-tare il prosieguo dei lavori lungo la trattaferroviaria Lucca-Pistoia considerata lastrategicità dell’intervento infrastrutturaleper l’intero territorio Toscano.

9/1334-B/72. Cantini, De Luca.

Atti Parlamentari — 64 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi considerare l’opportunità di rivedere ladecisione assunta e di convocare in tempirapidi un tavolo istituzionale per affron-tare il prosieguo dei lavori lungo la trattaferroviaria Lucca-Pistoia considerata lastrategicità dell’intervento infrastrutturaleper l’intero territorio Toscano.

9/1334-B/72. (Testo modificato nel corsodella seduta) Cantini, De Luca.

La Camera,

premesso che:

la misura introdotta al testo nelcorso dei lavori al Senato in merito aiLavoratori Socialmente Utili di cui alcomma 446 rischia di non rispondere inmaniera esaustiva alla oggettiva necessitàdi proseguire nel processo di stabilizza-zione della intera platea dei lavoratori exLSU ed LPU della Calabria;

anche la mera proroga, in deroga,dei contratti in essere portata al 31 otto-bre e non al 31 dicembre è un pessimosegnale circa le reali intenzioni dell’Ese-cutivo su questa delicatissima materia;

sia le organizzazioni sindacali chele amministrazioni interessate, a partiredalla Regione Calabria hanno posto sultavolo una serie di problematicità chenecessitano di essere affrontate per evitareche la stabilizzazione possa bloccarsi;

occorre un percorso garantito daun quadro di certezza giuridica per evitareche lavoratori e amministrazioni compe-tenti possano trovarsi in difficoltà nelportare a compimento il percorso di sta-bilizzazione,

impegna il Governo

a convocare, entro 30 giorni dalla pubbli-cazione in Gazzetta Ufficiale del presenteprovvedimento, un tavolo tecnico per as-sicurare un cronoprogramma, che prevedagaranzie effettive fino al 31 dicembre

2019, finalizzato alla stabilizzazione, conpercorsi per l’inquadramento anche insovrannumero, della intera platea dei la-voratori ex LSU ed LPU della Calabrianonché a prevedere nel corso dell’anno lastoricizzazione delle risorse in manieratale da non dover più gestire in manieraemergenziale questo delicato processo.

9/1334-B/73. Bruno Bossio, Stumpo, Pa-storino, Cannizzaro, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il testo in esame prevede al comma102 una misura finalizzata a sostegnodella micromobilità elettrica e promuoverel’utilizzo di mezzi di trasporto innovativicome segway, hoverboard e monopattini;

la misura introdotta grazie ad unaproposta emendativa del gruppo parla-mentare del PD prevede che vengano de-finiti con decreto del Ministero delle In-frastrutture modalità di attuazione e stru-menti operativi per la sperimentazione;

si tratta di una misura attesa emolto importante per la mobilità all’in-terno delle città,

impegna il Governo

a prevedere per la definizione del decretoattuativo della misura, entro i 30 giorniprevisti dalla pubblicazione sulla gazzettaufficiale del provvedimento, il pieno coin-volgimento dell’ANCI nonché degli opera-tori di settore e che la quota per ilsuddetto fondo non sia inferiore al 33 percento.

9/1334-B/74. Nobili, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a prevedere per la definizione del decretoattuativo della misura, entro i 30 giorni

Atti Parlamentari — 65 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

previsti dalla pubblicazione sulla gazzettaufficiale del provvedimento, il pieno coin-volgimento dell’ANCI nonché degli opera-tori di settore e che la quota per ilsuddetto fondo non sia inferiore al 33 percento.

9/1334-B/74. (Testo modificato nel corsodella seduta) Nobili, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a materie diprimaria importanza economica e sociale;

particolare rilevanza riveste il temarelativo alla tutela del tessuto occupazio-nale e produttivo del nostro Paese, me-diante l’adozione di interventi finalizzati asalvaguardarne le diverse specificità;

il Governo, nonostante i tanti pro-clami e annunci di questi mesi, non sem-bra in grado di gestire situazioni com-plesse, che necessitano di capacità di in-dirizzo, di esperienza e finanche di buonsenso;

in tale ambito, le disposizioni con-tenute nel presente disegno di legge sonominime e rappresentano una prosecuzionedi interventi adottati negli scorsi annimentre per far fronte a queste tematicheoccorrono misure innovative e sempre piùincisive;

la vicenda che riguarda la Italce-menti, azienda leader nel settore dei ma-teriali per le costruzioni, dal 2016 diproprietà della Heidelberg Cement Group,è a tal proposito emblematica e meritauna particolare attenzione, con particolareriferimento ai siti bergamaschi, che nerappresentano il cuore produttivo e diricerca;

nella scorsa legislatura, infatti, igoverni a guida PD hanno adottato una

serie di interventi normativi volti a sup-portare le aziende impegnate in pianiindustriali complessi e di lunga durata, alfine di preservare il posto di lavoro deidipendenti;

nel caso specifico di Italcementi,erano stati forniti tutti gli strumenti utilia consentire all’impresa di sviluppare ilproprio piano di riorganizzazione azien-dale senza ricorrere a misure traumaticheper i lavoratori, nella prospettiva di pre-servare e, nel lungo periodo, irrobustire isiti lombardi e bergamaschi;

accanto alle misure di caratterelegislativo, si era operato mediante uncostante lavoro di monitoraggio dello svi-luppo del piano industriale e una interlo-cuzione continua con la proprietà e leorganizzazioni sindacali, nazionali e ter-ritoriali;

a quanto risulta, purtroppo, il Go-verno in carica non sembra essere ingrado di proseguire il lavoro intrapresonegli scorsi anni;

l’accordo di cigs sottoscritto al Mi-nistero del lavoro il 17 dicembre scorso,ha consentito, infatti, la prosecuzione dellacassa integrazione guadagni straordinariaper 65 dipendenti della Italcementi;

tuttavia, sono rimasti esclusi dalcampo di applicazione dell’accordo, stantela mancata disponibilità dei vertici dellaItalcementi, contrari a una rimodulazionedel piano di riorganizzazione aziendale,circa 180 lavoratori bergamaschi, che ave-vano aderito al piano sociale;

nella seduta dell’8 dicembre scorso,il Governo aveva accolto un ordine delgiorno del proponente, riguardante lostesso tema, che lo impegnava a sostenerela tutela occupazionale dei dipendentidella Italcementi, favorendo un accordotra le parti, utile al riconoscimento delrinnovo degli ammortizzatori sociali, unicostrumento in grado di salvaguardarne ilposto di lavoro e il reddito degli interessatinel corso della complessa fase di riorga-nizzazione aziendale;

Atti Parlamentari — 66 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

purtroppo, l’impegno del Governo,se tale è stato, non è bastato a evitarel’esclusione dal predetto accordo di cigs diquasi duecento persone;

si reputa necessario operare al finedi sanare questa situazione,

impegna il Governo

ad adoperarsi con la massima urgenza alfine di valutare tutte le possibili soluzionifinalizzate a tutelare la continuità occu-pazionale dei 180 lavoratori bergamaschidella Italcementi.

9/1334-B/75. Martina, Carnevali, DeLuca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adoperarsi con la massima urgenza alfine di valutare tutte le possibili soluzionifinalizzate a tutelare la continuità occu-pazionale dei 180 lavoratori bergamaschidella Italcementi.

9/1334-B/75. (Testo modificato nel corsodella seduta) Martina, Carnevali, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a materie diprimaria importanza economica e sociale;

occorre inoltre evidenziare la su-perficialità con la quale è stata affrontatala redazione di alcune delle disposizioni

normative di maggiore incidenza su alcunedelle fasce più fragili della popolazionelavorativa italiana;

emblematico è il caso riguardantela norma in materia di prosecuzione deitrattamenti di cassa integrazione guadagnistraordinaria e di mobilità, in deroga allalegislazione vigente, destinati ai lavoratoriimpiegati presso aziende operanti nei ter-ritori riconosciuti come aree di crisi in-dustriale complessa;

tale disposizione, che proroga l’ef-ficacia di interventi legislativi adottatinella scorsa legislatura dai governi a guidaPD, è stata inserita per due volte nel testofinale del disegno di legge in esame: ilcomma 282 e il comma 1136, lettera c),infatti, pur con modalità differenti, pre-vedono la possibilità di consentire alleregioni, nell’anno 2019, di destinare leresidue risorse finanziarie stanziate negliscorsi anni, per le medesime finalità del-l’articolo 44, comma 11-bis, del decretolegislativo n. 148 del 2015, nonché a quelledell’articolo 53-ter del decreto-legge 24aprile 2017, n. 50, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96;

se si tiene conto che l’attualecomma 282, che dispone anche un ulte-riore finanziamento per il 2019, era statointrodotto sin dalla versione originaria deldisegno di legge di bilancio presentato dalGoverno alla Camera dei Deputati inprima lettura, e che il comma 1136, letterac), costituisce invece il frutto dell’appro-vazione di un emendamento governativopresentato al Senato in seconda lettura, sicomprende con chiarezza quale sia lostato di confusione e di trascuratezza conil quale il Governo e la maggioranzaparlamentare che lo sostiene abbiano ge-stito il più importante provvedimento par-lamentare dell’anno,

impegna il Governo

ad adoperarsi per chiarire la portata nor-mativa delle suddette disposizioni legisla-tive, operando al fine di rendere piùcorretto, coerente, omogeneo il testo finale

Atti Parlamentari — 67 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

del provvedimento in oggetto nonché discongiurare dubbi interpretativi derivantidalla duplice formulazione della norma.

9/1334-B/76. Scalfarotto, Serracchiani,De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adoperarsi per chiarire la portata nor-mativa delle suddette disposizioni legisla-tive, operando al fine di rendere piùcorretto, coerente, omogeneo il testo finaledel provvedimento in oggetto nonché discongiurare dubbi interpretativi derivantidalla duplice formulazione della norma.

9/1334-B/76. (Testo modificato nel corsodella seduta) Scalfarotto, Serracchiani,De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta a materie diprimaria importanza economica e sociale;

tra queste particolare rilevanza ri-veste il tema dell’accesso e della perma-nenza dei disabili nel mondo del lavoro;

il provvedimento in oggetto non hapurtroppo tenuto conto della vicenda ri-guardante i docenti diplomati magistrali,assunti a tempo indeterminato in osser-vanza del computo delle quote di riservache corrono il rischio di subire un gravee ingiustificato pregiudizio a seguito del-l’entrata in vigore del cosiddetto decretodignità, in quanto soggetti alla trasforma-zione del proprio contratto di lavoro datempo indeterminato a tempo determi-nato, fino al 30 giugno 2019, e al tempostesso impossibilitati, non essendo in pos-

sesso del requisito dello stato di disoccu-pazione, a iscriversi all’elenco che concedeil diritto alla riserva dei posti,

impegna il Governo

a tener conto della particolarità dellavicenda riportata in premessa e della spe-cificità del percorso contrattuale e lavo-rativo dei soggetti di cui in premessa,adoperandosi al fine di adottare le ade-guate iniziative, anche di carattere legisla-tivo, utili a salvaguardare il diritto deisuddetti lavoratori di poter beneficiaredella riserva dei posti garantiti dalla di-sciplina in materia di diritto al lavoro deidisabili, in occasione della partecipazioneai concorsi per l’immissione in ruolo.

9/1334-B/77. Berlinghieri, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a tener conto della particolarità dellavicenda riportata in premessa e della spe-cificità del percorso contrattuale e lavo-rativo dei soggetti di cui in premessa,adoperandosi al fine di adottare le ade-guate iniziative, anche di carattere legisla-tivo, utili a salvaguardare il diritto deisuddetti lavoratori di poter beneficiaredella riserva dei posti garantiti dalla di-sciplina in materia di diritto al lavoro deidisabili, in occasione della partecipazioneai concorsi per l’immissione in ruolo.

9/1334-B/77. (Testo modificato nel corsodella seduta) Berlinghieri, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,

Atti Parlamentari — 68 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

non offre ancora risposta a temi di pri-maria importanza economica e sociale;

tra questi si segnala, senz’altro, ilcaso dei cosiddetti esodati della riformapensionistica Fornero-Monti una que-stione emersa sin dall’entrata in vigoredella citata riforma e che, nel tempo, haportato al varo di ben otto salvaguardieche hanno interessato complessivamentepoco più di 142.000 lavoratori che si sonovisti accolta la richiesta di pensionamentosulla base delle regole previgenti il citatodecreto-legge n. 201 del 2011;

nonostante lo sforzo per la ridu-zione del danno, non si è riusciti a con-cludere definitivamente il processo di sal-vaguardia di tutti i soggetti interessati.Anche la sinora solo ipotizzata intenzionedi reintrodurre il meccanismo delle quote,fissandone la soglia al valore di 100,potrebbe non costituire la soluzione percoloro che sono rimasti esclusi dalle ottosalvaguardie ad oggi adottate, pertantoappare necessario procedere alla formu-lazione della nona salvaguardia, previoconfronto con le organizzazioni sindacali econ i comitati di rappresentanza degliesodati,

impegna il Governo

ad adottare, previo un approfondito con-fronto con le organizzazioni sindacali ed icomitati di rappresentanza dei lavoratoriesodati, urgenti e circostanziate misureper la salvaguardia definitiva dei lavora-tori che ancora risultano esclusi dalleprocedure per l’accesso al trattamentopensionistico con le regole previgenti lariforma introdotta dal citato decreto« Salva Italia ».

9/1334-B/78. Gribaudo, Zan, Serrac-chiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri,Mura, Viscomi, De Luca.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare, previo un approfondito con-

fronto con le organizzazioni sindacali ed icomitati di rappresentanza dei lavoratoriesodati, urgenti e circostanziate misureper la salvaguardia definitiva dei lavora-tori che ancora risultano esclusi dalleprocedure per l’accesso al trattamentopensionistico con le regole previgenti lariforma introdotta dal citato decreto« Salva Italia ».

9/1334-B/78. (Testo modificato nel corsodella seduta) Gribaudo, Zan, Serrac-chiani, Carla Cantone, Lacarra, Lepri,Mura, Viscomi, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto; ora si èvoluta ripetere la stessa procedura qui allaCamera, calpestando le prerogative dei

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

deputati, di ognuno dei singoli rappresen-tanti che qui siedono, insistendo con pro-tervia e senza il minimo rispetto delleistituzioni democratiche con una marcia atappe forzate che deve servire a nascon-dere la confusione e i ritardi con cui ilGoverno si è mosso in queste settimane ein tutti questi mesi;

per la prima volta dal 2012, inquesta legge di bilancio non è previstoalcuno stanziamento per la Strategia Na-zionale per le Aree Interne (SNAI) alcontrario di quanto avvenuto con la leggedi Bilancio 2018 che ne ha previsto ilrifinanziamento per complessivi 91,2 mi-lioni e portando l’autorizzazione comples-siva di spesa a favore della Strategia perle aree interne a circa 281 milioni di euro;

dopo aver profondamente ridimen-sionato le risorse per i comuni con lavicenda connessa al bando periferie sicontinua a scardinare il sistema fin quicostruito che puntava su enti locali forti,su nuovi legami tra aree interne e areeurbane e sulla valorizzazione delle eccel-lenze territoriali;

rilevato che le aree interne sonocaratterizzate da indicatori di declino de-mografico, rarefazione dei servizi essen-ziali e abbandono del territorio e delpatrimonio edilizio. Gli investimenti dellaSNAI sono finalizzati ad invertire questedinamiche e riportare queste aree al cen-tro del rilancio del Paese disegnando con-giuntamente i servizi e il progetto disviluppo in funzione dei fabbisogni e dellepotenzialità locali,

impegna il Governo

ad integrare con il primo provvedimentoutile le risorse per finanziare la StrategiaNazionale per le Aree interne assicurandola prosecuzione degli interventi necessarialla valorizzazione di tali territori e perl’allargamento della Strategia al resto del

territorio montano e rurale del Paese chepresenti le condizioni emerse durante lafase sperimentale, anche in vista del nuovoquadro di programmazione comunitaria2020/2027.

9/1334-B/79. Enrico Borghi, De Luca.

La Camera,

premesso che:

esistono nessi tra la corruzione edaltre forme di criminalità, in particolare lacriminalità organizzata e la criminalitàeconomica, ivi compreso il riciclaggio didenaro;

la criminalità economica è spessolegata all’estorsione e all’usura, oltre che aforme di « pizzo », in cambio di paventata« sicurezza »;

gli esercenti di attività imprendito-riali, commerciali, artigianali o liberi pro-fessionisti spesso sono costretti ad aderirea richieste estorsive dopo aver subitodanni a beni mobili o immobili di pro-prietà, ovvero lesioni personali, nonchédanni economici alle proprie attività, daglistessi soggetti che impongono loro talirichieste;

per le imprese e gli esercenti co-raggiosi, alcuni enti locali hanno istituitol’esenzione – parziale o totale – dal pa-gamento dei tributi locali a condizione chele vittime forniscano all’autorità giudizia-ria elementi decisivi per la ricostruzionedei fatti e per l’individuazione, nonché lacattura degli autori delle richieste estor-sive, sempre che le stesse vittime nonrisultino sottoposte a misure di preven-zione o al relativo procedimento di appli-cazione, ai sensi delle leggi 27 dicembre1956, n. 1423 e 31 maggio 1965, n. 575 esuccessive modificazioni, né destinatarie diprovvedimenti ai sensi degli articoli 10 e10-quater, secondo comma, della mede-sima legge del 1965, salvi gli effetti dellariabilitazione;

tale previsione, oltre a costituire unsupporto per le vittime – incoraggiandole,

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

peraltro, a denunciare – rappresenta unamisura certamente dissuasiva rispetto allastipula di accordi illeciti,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica, diprevedere misure di esenzione dai tributilocali, a livello strutturale in tutti gli entilocali, per gli esercenti di attività impren-ditoriali, commerciali, artigianali o liberiprofessionisti che subiscano danni a benimobili o immobili di proprietà, ovverolesioni personali, nonché danni economicialle proprie attività, che abbiano fornitoall’autorità giudiziaria elementi decisiviper la ricostruzione dei fatti e per l’indi-viduazione, nonché la cattura, degli autoridelle richieste estorsive.

9/1334-B/80. Saitta, Suriano.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, recante« Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio plurien-nale per il triennio 2019-2021 », nell’alle-gato 28 della tabella dello stato di previ-sione del Ministero degli affari esteri edella cooperazione internazionale ricom-prende tutti gli stanziamenti per l’aiutopubblico allo sviluppo;

la nota di aggiornamento al Def,approvata dal Consiglio dei ministri il 27settembre 2018, ha ribadito l’esigenza dicontinuare ad assicurare adeguati e gra-duali incrementi delle risorse destinatealle attività di cooperazione allo sviluppo,confermando l’impegno del Governo nelpercorso di adeguamento delle risorse estabilendo, per il triennio 2019-2021, iseguenti obiettivi di spesa intermedi: 0,33per cento del RNL nel 2019, 0,36 per centonel 2020 e 0,40 per cento nel 2021,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, nel rispetto deivincoli di finanza pubblica, anche me-diante interventi normativi, di prevederestanziamenti congrui a favore della coo-perazione allo sviluppo in modo da rispet-tare la progressione degli stanziamenti perl’Aps prevista dalla nota di aggiornamentoal Def del 27 settembre 2018.

9/1334-B/81. Suriano.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame « Bilan-cio di previsione dello Stato per l’annofinanziario 2019 e bilancio pluriennale peril triennio 2019-2021 », al fine di poten-ziare gli interventi e le dotazioni strumen-tali in materia di difesa cibernetica e lecapacità si resilienza energetica nazionale,istituisce nello stato di previsione del Mi-nistero della difesa un apposito fondo conuna dotazione finanziaria di 1 milione dieuro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e2021;

l’istituzione di uno specifico fondopresso il ministero della Difesa rappre-senta un importante risultato nell’ambitodelle iniziative volte al rafforzamento dellecapacità militari nel dominio cibernetico;

da tempo, infatti, nei più autorevoliconsessi nazionali, europei e internazionalila minaccia cibernetica viene reputata unaminaccia insidiosa, capace di alterare eparalizzare le infrastrutture critiche di unPaese, al pari di un attacco operato conarmi convenzionali; da qui la definizionedello spazio cibernetico come nuovo « do-minio operativo » nel quale possono svi-lupparsi conflitti delicatissimi capaci diincidere sensibilmente sulle relazioni in-ternazionali e geopolitiche tra Stati; aquesto riguardo nelle conclusioni del ver-tice NATO di Varsavia del 2016 i Capi diStato e di Governo dei paesi membridell’Alleanza Atlantica, nel ribadire che ladifesa cibernetica fa parte del compitoprincipale della NATO di difesa collettiva(concetto già espresso nel summit della

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

Nato a Newport, in Galles, lo scorso set-tembre 2014) hanno riconosciuto espres-samente « il cyber spazio come dominio dioperazioni in cui la NATO deve difendersinel modo più efficace come fa in aria, aterra e in mare » (punto 70 delle conclu-sioni); nel vertice NATO di Bruxelles(11-12 luglio 2018) la NATO si è impegnataad attuare pienamente il Cyber DefencePledge adottato nel Summit di Varsavia,cruciale per rafforzare le difese nazionalie rafforzare la resilienza informatica;

a livello nazionale, lo sviluppo diapposite capacità di cyber defence, ancheattraverso la realizzazione di una appositastruttura di Comando e controllo in gradodi pianificare e condurre operazioni mili-tari nello spazio cibernetico in manieraefficace, veloce e distribuita, costituisce unobiettivo strategico indicato nei documentiche delineano l’architettura strategica na-zionale in materia di difesa e sicurezzacibernetica;

su questo argomento, lo scorso 26luglio, la ministra della Difesa, in sede diillustrazione delle linee programmatichedel suo dicastero presso le Commissionidifesa congiunte della Camera e del Se-nato, ha fatto presente che sono statiavviati una serie di programmi di acqui-sizione per accedere a strumenti operativiad alto contenuto tecnologico in grado diassicurare la protezione, la resilienza el’efficienza delle reti e dei sistemi infor-mativi gestionali e operativi della Difesa;ha inoltre sottolineato la necessità di con-tinuare ad investire, al fine di potenziareulteriormente le dotazioni strumentali eorganizzative di protezione cibernetica esicurezza informatica, incrementando pro-gressivamente la capacità di contrastare inmaniera efficace le minacce; ha infinesottolineato come sia imprescindibile ilconseguimento di capacità operative cheandranno a supportare il neocostituitoComando Interforze per le Operazioni Ci-bernetiche (CIOC);

a fronte della complessità, dell’in-tensità e della sofisticazione degli stru-menti di attacco cibernetico appare sem-

pre più necessario definire un asset stra-tegico di contrasto che preveda altresì ilcostante monitoraggio della minaccia ci-bernetica, l’adeguamento tecnologico deglistrumenti di risposta, lo sviluppo dellaricerca, la formazione di personale d’ec-cellenza nel settore cibernetico al fine diridurre al massimo quelle vulnerabilità delcyber space che costituiscono il puntodebole del complessivo sistema digitale;

occorre, inoltre, sensibilizzare mag-giormente la collettività sui rischi connessiall’utilizzo dei sistemi di comunicazionedigitali al fine di ottenere una maggioreconsapevolezza in merito alla pericolositàdi nuove forme di criminalità che agi-scono, spesso con estrema facilità, nellospazio cibernetico,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità, nel rispettodei vincoli di finanza pubblica:

1. di avviare ogni iniziativa di pro-pria competenza al fine di incrementarenel tempo le risorse da destinare all’isti-tuendo Fondo per la Difesa cibernetica;

2. in sede di primo utilizzo dellerisorse del Fondo, di contemplare, tra idiversi interventi necessari, anche inizia-tive volte a favorire la diffusione dellacultura della difesa cibernetica tra i gio-vani e la formazione di personale d’eccel-lenza nel campo della difesa e della sicu-rezza cibernetica.

9/1334-B/82. Iovino.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame « Bilan-cio di previsione dello Stato per l’annofinanziario 2019 e bilancio pluriennale peril triennio 2019-2021 », al fine di poten-ziare gli interventi e le dotazioni strumen-tali in materia di difesa cibernetica e lecapacità si resilienza energetica nazionale,istituisce nello stato di previsione del Mi-nistero della difesa un apposito fondo con

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

una dotazione finanziaria di 1 milione dieuro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e2021;

l’istituzione di uno specifico fondopresso il ministero della Difesa rappre-senta un importante risultato nell’ambitodelle iniziative volte al rafforzamento dellecapacità militari nel dominio cibernetico;

da tempo, infatti, nei più autorevoliconsessi nazionali, europei e internazionalila minaccia cibernetica viene reputata unaminaccia insidiosa, capace di alterare eparalizzare le infrastrutture critiche di unPaese, al pari di un attacco operato conarmi convenzionali; da qui la definizionedello spazio cibernetico come nuovo « do-minio operativo » nel quale possono svi-lupparsi conflitti delicatissimi capaci diincidere sensibilmente sulle relazioni in-ternazionali e geopolitiche tra Stati; aquesto riguardo nelle conclusioni del ver-tice NATO di Varsavia del 2016 i Capi diStato e di Governo dei paesi membridell’Alleanza Atlantica, nel ribadire che ladifesa cibernetica fa parte del compitoprincipale della NATO di difesa collettiva(concetto già espresso nel summit dellaNato a Newport, in Galles, lo scorso set-tembre 2014) hanno riconosciuto espres-samente « il cyber spazio come dominio dioperazioni in cui la NATO deve difendersinel modo più efficace come fa in aria, aterra e in mare » (punto 70 delle conclu-sioni); nel vertice NATO di Bruxelles(11-12 luglio 2018) la NATO si è impegnataad attuare pienamente il Cyber DefencePledge adottato nel Summit di Varsavia,cruciale per rafforzare le difese nazionalie rafforzare la resilienza informatica;

a livello nazionale, lo sviluppo diapposite capacità di cyber defence, ancheattraverso la realizzazione di una appositastruttura di Comando e controllo in gradodi pianificare e condurre operazioni mili-tari nello spazio cibernetico in manieraefficace, veloce e distribuita, costituisce unobiettivo strategico indicato nei documentiche delineano l’architettura strategica na-zionale in materia di difesa e sicurezzacibernetica;

su questo argomento, lo scorso 26luglio, la ministra della Difesa, in sede diillustrazione delle linee programmatichedel suo dicastero presso le Commissionidifesa congiunte della Camera e del Se-nato, ha fatto presente che sono statiavviati una serie di programmi di acqui-sizione per accedere a strumenti operativiad alto contenuto tecnologico in grado diassicurare la protezione, la resilienza el’efficienza delle reti e dei sistemi infor-mativi gestionali e operativi della Difesa;ha inoltre sottolineato la necessità di con-tinuare ad investire, al fine di potenziareulteriormente le dotazioni strumentali eorganizzative di protezione cibernetica esicurezza informatica, incrementando pro-gressivamente la capacità di contrastare inmaniera efficace le minacce; ha infinesottolineato come sia imprescindibile ilconseguimento di capacità operative cheandranno a supportare il neocostituitoComando Interforze per le Operazioni Ci-bernetiche (CIOC);

a fronte della complessità, dell’in-tensità e della sofisticazione degli stru-menti di attacco cibernetico appare sem-pre più necessario definire un asset stra-tegico di contrasto che preveda altresì ilcostante monitoraggio della minaccia ci-bernetica, l’adeguamento tecnologico deglistrumenti di risposta, lo sviluppo dellaricerca, la formazione di personale d’ec-cellenza nel settore cibernetico al fine diridurre al massimo quelle vulnerabilità delcyber space che costituiscono il puntodebole del complessivo sistema digitale;

occorre, inoltre, sensibilizzare mag-giormente la collettività sui rischi connessiall’utilizzo dei sistemi di comunicazionedigitali al fine di ottenere una maggioreconsapevolezza in merito alla pericolositàdi nuove forme di criminalità che agi-scono, spesso con estrema facilità, nellospazio cibernetico,

impegna il Governo:

fatte salve le competenze dell’organocentrale del Ministero dell’interno per lasicurezza e per la regolarità dei servizi di

Atti Parlamentari — 73 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

telecomunicazione di cui all’articolo 7-bisdel decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144,convertito, con modificazioni, dalla legge31 luglio 2005, n. 155, di avviare ogniiniziativa di propria competenza al fine diincrementare nel tempo le risorse da de-stinare all’istituendo Fondo per la Difesacibernetica.

9/1334-B/82. (Testo modificato nel corsodella seduta) Iovino.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame « Bilan-cio di previsione dello Stato per l’annofinanziario 2019 e bilancio pluriennale peril triennio 2019-2021 » interviene con icommi da 675 a 684 delineando unaarticolata procedura per la generale revi-sione del sistema delle concessioni dema-niali marittime; si prevede l’emanazione diun decreto del Presidente del Consiglio deiministri che ne fissi nel dettaglio i terminie le modalità, nonché successive attività diimplementazione da parte delle Ammini-strazioni competenti, tra cui una consul-tazione pubblica e un ulteriore decreto delPresidente del Consiglio dei ministri chedefinisca i princìpi ed i criteri tecnici perl’assegnazione delle concessioni sulle areedemaniali marittime;

nelle more dell’individuazione dellemigliori procedure da adottare per ognisingola gestione del bene demaniale, pergarantire la continuità della fornitura diservizi e per motivi imperativi di interessegenerale, quali, in particolare, la necessitàdi tutelare il legittimo affidamento deititolari delle autorizzazioni di modo cheessi possano ammortizzare gli investimentieffettuati, si prevede, come disciplina tran-sitoria, una proroga di quindici anni per leconcessioni demaniali attualmente in es-sere;

sulla materia delle concessioni de-maniali marittime a finalità turistico ri-creative si è intervenuti a più riprese, apartire dalla XVI Legislatura, lino a di-

sporre, in attesa della revisione comples-siva della legislazione nazionale in mate-ria, la proroga sino al 31 dicembre 2020delle concessioni in essere alla data del 30dicembre 2009 ed in scadenza entro il 31dicembre 2015, operata dall’articolo 1,comma 18, del decreto-legge n. 194 del2009, come modificato dall’articolo 34-duodecies del decreto-legge 179/2012; oc-corre in ogni caso ricordare che le areedemaniali in oggetto sono pubbliche epertanto interesse primario ne rimane latutela e la valorizzazione;

a livello di Unione Europea inmateria rileva la Direttiva 2006/1.23/CEDirettiva Servizi c.d. « Bolkestein »; pari-menti rileva una recente pronuncia dellaCorte di Giustizia dell’Unione europea che,con sentenza del 14 luglio 2016 (causeriunite C-458/14), ha stabilito che il dirittocomunitario (articolo 49 TFUE) non con-sente la proroga automatica delle conces-sioni per l’esercizio delle attività turistico-ricreative nelle aree demaniali marittime elacustri in assenza di qualsiasi proceduradi selezione dei potenziali candidati,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di assegnarequanto prima, compatibilmente con i vin-coli di finanza pubblica, le concessionidemaniali marittime già concedibili manon attualmente oggetto di concessione esuccessivamente tutte le concessioni pre-viste dai commi citati attraverso proceduredi evidenza pubblica che siano volte asalvaguardare l’ecosostenibilità e l’accessi-bilità delle spiagge, che mirino alla lorovalorizzazione, alla diversificazione delservizio e alla tutela del territorio, pre-miando al contempo la competenza e laprofessionalità della piccola e media im-presa del settore.

9/1334-B/83. Battelli.

La Camera,

premesso che:

il testo normativo in oggetto recanumerose misure a favore dell’ambiente edella sostenibilità;

Atti Parlamentari — 74 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

con particolare riguardo alla su-perficie protetta nazionale riconosciutache raggiunge il 10,5 per cento del nostroterritorio, 1.465.681 ettari a terra e 71.812a mare, emerge un patrimonio che tutela,sì, la biodiversità ma è anche un vettoreeconomico da preservare e, possibilmente,ampliare; si tratta di 871 aree protette: 24parchi nazionali; 147 riserve naturali sta-tali; 27 aree marine; 134 parchi naturaliregionali; 365 riserve naturali regionali;171 ulteriori aree protette di diversa clas-sificazione e denominazione;

negli ultimi anni, si è assistito aduna progressiva riduzione delle risorseassegnate agli Enti Parco e agli enti digestione delle Aree Marine Protette;

stanziamenti adeguati sono neces-sari per l’ottimale funzionamento deglienti parco nazionali e delle aree marineprotette al fine di garantire non solo latutela dell’ambiente e della biodiversità,ma anche l’affermazione di un nuovomodello di sviluppo locale sostenibile, in-centrato sulla tutela e valorizzazione dellanatura, delle attività economiche e delletradizioni di cui sono espressione le co-munità che vivono sul territorio, nonchésull’alleanza strategica e la collaborazionefra la cultura e la sensibilità ambientalecon il coinvolgimento dei rappresentantidelle istituzioni locali e degli stakeholders;

proprio i parchi consentono di dareforte impulso all’innovazione ambientale ealla promozione di processi produttivi pu-liti e di qualità; come emerge da unarelazione del Ministero dell’ambiente su« Professioni verdi, occupazione giovanile enuova imprenditorialità: il ruolo della for-mazione nello sviluppo di competenze in-novative a sostegno della green economy edello sviluppo dei territori », nel settoreagricolo, il 38 per cento delle imprese cherisiedono nelle aree protette (vale a direcirca 5.000) ha ridotto l’impiego di energiae/o di acqua per unità di prodotto negliultimi 3 anni, 1.100 imprese (8 per cento)

hanno utilizzato energia da fonti rinnova-bili negli ultimi tre anni e 1.800 imprese(14 per cento) investiranno in tecnologieambientali;

ne deriva che i fondi destinati allearee protette rappresentano un vero eproprio investimento in grado di attuareun rilancio occupazionale, economico eturistico;

occorre stanziare – in sede di pro-grammazione pluriennale – risorse suffi-cienti a garantire un minimo di program-mazione e una vera e propria attività digestione delle aree protette, in modo darealizzare una governance efficace e unpotenziamento della gestione e del funzio-namento in particolare delle aree manineprotette;

la necessità di implementare le ri-sorse finanziarie si rivela vieppiù urgentecon riguardo all’ambiente marino, in con-siderazione dei livelli di degrado presentiin larga parte nelle coste del Paese, causatidall’inquinamento (impatto della plasticain generale), dall’urbanizzazione e dal tra-sporto marittimo,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere, com-patibilmente con le risorse finanziarie di-sponibili ed i vincoli di bilancio, un inter-vento normativo ad hoc volto ad incre-mentare le risorse in favore della gestionee del funzionamento delle aree marineprotette, al fine di valorizzare il patrimo-nio naturalistico italiano rappresentatodalle medesime aree e favorire il lororilancio occupazionale, economico e turi-stico.

9/1334-B/84. Vianello.

La Camera,

premesso che:

i dati Ispra 2018 sulla qualità del-l’aria mostrano, anche per il 2018, permolti centri urbani superamento delle so-glie stabilite per le polveri sottili (PM 10 e

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

PM 2,5) e per altri inquinanti, conseguentialle mutate condizioni climatiche e all’in-quinamento locale (ozono per esempio);questi dati sono associati a morbilità emortalità (84.000 decessi all’anno in Italiada superamento della soglia di inquinantiatmosferici in Italia secondo l’Agenzia Eu-ropea Ambientale) e a un costo economicoin esternalità sanitarie ambientali chesfiora un terzo della spesa totale sanitarianazionale (48 miliardi di euro su 150 intotale, all’anno secondo lo studio ECBA);

il trasporto di persone e merci e ilconsumo energetico delle abitazioni e delleimprese rappresentano più della metàdelle emissioni; è importante sottolineareche esistono sistemi di trasporto (in par-ticolare pubblico) a emissioni minime eimpianti di riscaldamento di abitazioni eimprese con minimo utilizzo di fonti fossili(solo per citarne alcuni, autoproduzionesolare fotovoltaica e termica, caldaieibride, cottura cibi con sistemi elettrici ainduzione o sistemi analoghi);

nei prossimi anni la Direttiva UE2008/50 determinerà inevitabilmente l’ap-plicazione all’Italia di pesanti sanzionieconomiche, legate, in particolare, allaqualità dell’aria in Pianura Padana; questepotrebbero essere prevenute, ad esempio,mediante un importante piano di ricon-versione infrastrutturale e di gestioneenergetica; opere a elevata emissione diCO2 come i TAV Valsusa e Brescia Padova,autostrade (Mantova Cremona, TiBre ealtre) dovrebbero essere sostituite con al-ternative quali il raddoppio di corridoiferroviari (TiBre ferroviario, Cispadanaferroviaria, raddoppio ferrovia MantovaCremona Codogno, intermodalità ferro-acqua presso il Porto di Valdaro e moltealtre) che potrebbero migliorare la qualitàdi vita dei pendolari, potenziare la logi-stica e ridurre l’impatto ambientale deltrasporto; altrettanto importante apparel’informazione tecnica e normativa suimetodi di risparmio energetico domestico,per le imprese e le pubbliche amministra-zioni, in particolare per quanto concernel’autonomia da fonti fossili,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, compatibilmentecon i vincoli di finanza pubblica, di at-tuare programmi informativi anche gene-ralistici e scolastici in merito alle possibi-lità di autosufficienza energetica nazio-nale, di riduzione delle emissioni inqui-nanti e sugli effetti delle emissioniatmosferiche sul clima e sull’ecosistema; diconsiderare sempre il rapporto costi-be-nefici delle infrastrutture programmateanche con particolare attenzione alla ri-duzione delle esternalità sanitarie ambien-tali e al miglioramento della qualità di vitadei pendolari e della logistica sostenibile.

9/1334-B/85. Zolezzi.

La Camera,

premesso che:

Governo e Parlamento hanno riba-dito nella legge di bilancio in esame lanecessità di potenziare l’attuazione dellepolitiche ambientali e di perseguire un’ef-ficiente ed efficace gestione delle risorsepubbliche destinate alla tutela dell’am-biente, anche allo scopo di prevenirenuove procedure europee di infrazione edi superare quelle in corso;

considerato che:

con l’ordinanza n. 4574/2018 del24.04.2018, e su ricorso di numerosi co-mitati e associazioni, la I sezione del TARLazio ha rimesso alla valutazione dellaCorte di Giustizia dell’Unione Europea ladecisione se l’articolo 35 del DL 133/2014,come convertito, con modificazioni, inLegge n. 164/2014 e gli atti conseguenti,siano compatibili con la disciplina comu-nitaria, in particolare con le direttive2008/98/CE e 2001/42/CE; la valutazionedi compatibilità riguarda:

1) la libera circolazione di rifiutiper lo smaltimento in inceneritori (infattil’articolo 35 stabilisce che il trattamento dirifiuti provenienti da altre regioni puòavvenire solo per la disponibilità autoriz-zata che residua dopo il soddisfacimentodel fabbisogno regionale e dietro versa-mento di un contributo determinato dalla

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

Regione nella misura massima di 20 europer ogni tonnellata di rifiuto urbano in-differenziato di provenienza extraregio-nale);

2) la gerarchia dei rifiuti (chemette, in ordine di priorità: prima laprevenzione; poi la preparazione per ilriutilizzo; il riciclaggio; il recupero di altrotipo, per esempio il recupero di energia einfine lo smaltimento);

3) la Valutazione ambientalestrategica (VAS), che il Governo non haritenuto di dover fare sull’intero Piano diimpianti di incenerimento, delegando leRegioni a effettuare la VAS per gli im-pianti ricadenti sul proprio territorio;

a tali presupposti giurisprudenziali,si aggiunge inoltre la « ComunicazioneCOM(2017)/34 del 26 gennaio 2017 dellaCommissione Europea concernente “Ilruolo della termovalorizzazione nell’eco-nomia circolare”, che è appunto incentratasul recupero di energia dai rifiuti e sul suoruolo nell’economia circolare; la citataComunicazione prevede che: “la gerarchiadei rifiuti costituisce il pilastro portantedella politica e della normativa dell’UE inmateria di rifiuti ed è il fattore chiave perla transizione all’economia circolare. Ilsuo obiettivo principale è stabilire unordine di priorità che riduca al minimo glieffetti nocivi sull’ambiente e ottimizzi l’ef-ficienza delle risorse nella prevenzione enella gestione dei rifiuti. Lo smaltimento,in discariche o tramite incenerimento, conun recupero di energia esiguo o nullo è disolito l’opzione meno favorevole ai finidella riduzione delle emissioni dei gas aeffetto serra; viceversa, la prevenzione, ilriutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti offronoil maggiore potenziale di riduzione di taliemissioni”.

Gli investimenti in impianti di trat-tamento dei rifiuti residui (ad esempiocapacità di incenerimento aggiuntive) po-trebbero essere concessi soltanto in casilimitati e ben giustificati, laddove nonsussista il rischio di sovraccapacità e gliobiettivi della gerarchia dei rifiuti sianopienamente rispettati »;

inoltre, « il finanziamento pubbliconon dovrebbe favorire la creazione disovraccapacità, come gli inceneritori, per iltrattamento di rifiuti non riciclabili. Inproposito va ricordato che la quantità deirifiuti non differenziati utilizzati comemateria prima nei processi di termovalo-rizzazione dovrebbe diminuire a seguitodegli obblighi di raccolta differenziata edei più ambiziosi obiettivi di riciclaggiodell’UE »;

per questi motivi, la Commissioneeuropea, invita gli Stati membri a ridurregradualmente il sostegno pubblico per ilrecupero di energia da rifiuti non diffe-renziati;

rilevata:

la concreta possibilità che la Cortedi Giustizia dell’Unione europea pervengaa nuova sentenza di condanna a caricodello Stato italiano, con gravi conseguenzed’ordine sistematico oltre che per le fi-nanze pubbliche,

impegna il Governo

al fine di evitare nuove condanne in sedeeuropea, a valutare l’opportunità, nel ri-spetto dei vincoli di finanza pubblica, diproporre al Parlamento l’abrogazione del-l’articolo 35 del DL 133/2014, convertito,con modificazioni, dalla legge n. 164/2014,prevedendo in sostituzione, ove necessario,altra disposizione maggiormente conformealle direttive 2008/98/CE e 2001/42/CE,con particolare riferimento alla gerarchiadi smaltimento dei rifiuti, come determi-nata in sede comunitaria, allo scopo dievitare il ricorso alla termovalorizzazioneanche mediante l’abolizione di ogni soste-gno pubblico a tutte le pratiche di ince-nerimento dei rifiuti.

9/1334-B/86. D’Ippolito.

La Camera

impegna il Governo

al fine di evitare nuove condanne in sedeeuropea, a valutare l’opportunità, nel ri-

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spetto dei vincoli di finanza pubblica, diproporre al Parlamento l’abrogazione del-l’articolo 35 del DL 133/2014, convertito,con modificazioni, dalla legge n. 164/2014,prevedendo in sostituzione, ove necessario,altra disposizione maggiormente conformealle direttive 2008/98/CE e 2001/42/CE,con particolare riferimento alla gerarchiadi smaltimento dei rifiuti, come determi-nata in sede comunitaria, allo scopo dievitare il ricorso alla termovalorizzazioneanche mediante l’abolizione di ogni soste-gno pubblico a tutte le pratiche di ince-nerimento dei rifiuti.

9/1334-B/86.(Testo modificato nel corsodella seduta) D’Ippolito.

La Camera,

premesso che:

la direttiva 2012/27/CE stabilisceche gli stati membri dovranno dotarsi diuna strategia a lungo termine per miglio-rare l’efficienza energetica degli edificiresidenziali e commerciali; la medesimadirettiva prevede inoltre, all’articolo 3, chegli edifici pubblici governativi siano sotto-posti a ristrutturazioni energetiche nellamisura del 3 per cento all’anno dellasuperficie coperta utile;

la legge di bilancio 2019-2021 con-sente di usufruire di incentivi per l’effi-cienza energetica anche per tutto il 2019;

il piano energia e clima dell’Italia –di prossima presentazione – individua –come obiettivo qualificato – una produ-zione di energia da fonti rinnovabili parial 30 del totale nel 2030;

il piano punta a conseguire mag-giore flessibilità dei sistemi e delle infra-strutture energetiche;

obiettivi rilevanti sono anche l’elet-trificazione dei consumi e l’autoprodu-zione diffusa,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità, nel rispettodei vincoli di bilancio;

di integrare la strategia di incentiva-zione nel piano energia;

di vincolare l’elettrificazione dei con-sumi all’autoproduzione, o comunque al-l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile;

di promuovere la certificazione iso50001 per i comuni.

9/1334-B/87. Ilaria Fontana.

La Camera,

premesso che:

la direttiva 2012/27/CE stabilisceche gli stati membri dovranno dotarsi diuna strategia a lungo termine per miglio-rare l’efficienza energetica degli edificiresidenziali e commerciali; la medesimadirettiva prevede inoltre, all’articolo 3, chegli edifici pubblici governativi siano sotto-posti a ristrutturazioni energetiche nellamisura del 3 per cento all’anno dellasuperficie coperta utile;

la legge di bilancio 2019-2021 con-sente di usufruire di incentivi per l’effi-cienza energetica anche per tutto il 2019;

il piano energia e clima dell’Italia –di prossima presentazione – individua –come obiettivo qualificato – una produ-zione di energia da fonti rinnovabili parial 30 del totale nel 2030;

il piano punta a conseguire mag-giore flessibilità dei sistemi e delle infra-strutture energetiche;

obiettivi rilevanti sono anche l’elet-trificazione dei consumi e l’autoprodu-zione diffusa,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità, nel rispettodei vincoli di bilancio, di considerare an-che la strategia di incentivazione nel pianoenergia e di considerare per l’elettrifica-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

zione dei consumi anche l’autoproduzionee comunque l’utilizzo prioritario di ener-gia da fonte rinnovabile.

9/1334-B/87. (Testo modificato nel corsodella seduta) Ilaria Fontana.

La Camera,

premesso che:

in attuazione di quanto previstodall’articolo 6, comma 5, del decreto-legge31 agosto 2013, n. 102, convertito conmodificazioni dalla legge 28 ottobre 2013,n. 124, il Ministero delle infrastrutture edei trasporti, di concerto con il Ministerodell’economia e delle finanze, ha istituitoun Fondo destinato agli inquilini morosiincolpevoli con una dotazione pari a 20milioni di euro per ciascuno degli anni2014 e 2015;

ai sensi dell’articolo 1, comma 2,del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47,convertito con modificazioni dalla legge 23maggio 2014, n. 80, la dotazione del sud-detto Fondo risulta incrementata di 15,73milioni di euro per l’anno 2014, di 12,73milioni di euro per l’anno 2015, di 59,73milioni di euro per l’anno 2016, di 36,03milioni di euro per l’anno 2017, di 46,1milioni di euro per ciascuno degli anni2018 e 2019, e di 9,5 milioni di euro perl’anno 2020;

il Fondo destinato agli inquilinimorosi incolpevoli sostiene i soggetti de-stinatari di un atto di intimazione disfratto per morosità determinata da causesopravvenute previste in modo tassativodal legislatore tali da incidere sulla capa-cità reddituale e da comportare conse-guentemente l’impossibilità a provvedereal pagamento del canone di locazione; gliEnti ai quali è affidata la concreta attua-zione dell’intervento sono i Comuni ad altatensione abitativa che, sulla base dellelinee guida predisposte da ciascuna re-gione, pubblicano il bando comunale perl’accesso al fondo e provvedono all’esple-tamento delle procedure richieste; per po-ter accedere ai benefici del Fondo i cit-

tadini in possesso dei requisiti previstidevono partecipare al bando pubblicatodal Comune di residenza presentando ap-posita domanda di contributo;

tale Fondo rappresenta un fonda-mentale sostegno per le categorie socialideboli in possesso di determinati requisiti,oltre che uno strumento capace di svol-gere, il molo di ammortizzatore sociale ingrado di ridurre le tensioni abitative pre-senti in numerose aree del Paese; tuttavia,da un monitoraggio dei dati acquisiti ef-fettuato di concerto col Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti risulta che lerisorse assegnate ai Comuni non sono statesempre integralmente erogate ai richie-denti per la riscontrata presenza di alcunecriticità relative ai requisiti di accesso;

sembrerebbe di ostacolo, in parti-colare, la previsione, tra i presupposti perl’accesso, di essere già destinatari di unaintimazione di sfratto e la contestualerichiesta, tra le condizioni per l’eroga-zione, di allegare una dichiarazione rila-sciata dal locatore che manifesti la dispo-nibilità di quest’ultimo a sospendere odifferire l’esecuzione dello sfratto di tantimesi quante sono le mensilità « coperte »dal contributo ovvero di allegare un nuovocontratto di locazione regolarmente regi-strato o una dichiarazione di disponibilitàalla stipula di un nuovo contratto; è evi-dente che per il soggetto che si trovi a nonpoter offrire alcuna garanzia di paga-mento o solvibilità futura, ovvero che vadaoltre il periodo coperto dalla misura, siaimpossibile raccogliere le disponibilitàsuddette da parte del vecchio locatore,specie in un momento in cui quest’ultimoha dovuto già affrontare anche le speselegali relative alla procedura di sfratto chedifficilmente potrà recuperare, ed altret-tanto difficile sarebbe reperire un nuovolocatore per le medesime ragioni;

con decreto 30 marzo 2016 delMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti, di concerto con il Ministero dell’e-conomia e delle finanze, è stata effettuatala revisione dei criteri e delle procedure diaccesso ai suddetti contributi ma tali mo-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

difiche non sembrano aver reso la misurapiù efficiente ed efficace, forse anche per-ché non hanno inciso sui profili appenaevidenziati; in particolare, intervenendosull’articolo 3 del citato decreto ministe-riale 30 marzo 2016 che disciplina i criteriper l’accesso ai contributi, si sarebbe do-vuta sopprimere la lettera b) del primocomma che prevede che il richiedentedebba essere destinatario di un atto diintimazione di sfratto per morosità concitazione per la convalida. Ciò in manieratale da consentire al soggetto richiedentedi poter beneficiare delle risorse per farfronte alla propria condizione di morositàincolpevole in un momento anteriore al-l’atto di intimazione di sfratto, anche alfine di favorire evidenti effetti deflattividel contenzioso giudiziario,

impegna il Governo

a valutare, compatibilmente con i vincolidi finanza pubblica, l’opportunità di prov-vedere, con idonee iniziative, anche dicarattere legislativo, alla revisionare deicriteri di accesso e delle modalità di fun-zionamento del suddetto Fondo, ai fini diuna maggiore efficacia di questo impor-tante strumento su tutto il territorio na-zionale e del completo utilizzo delle ri-sorse pubbliche già stanziate, prevedendol’assegnazione dei contributi da assegnareai soggetti in possesso dei requisiti perl’accesso in modo più aderente a quantoesposto in premessa e alla esigenza per-seguita da tale misura di prevenire laperdita dell’alloggio o agevolare il passag-gio a nuovo alloggio da parte del soggettoin momentanea difficoltà.

9/1334-B/88. D’Orso.

La Camera,

premesso che:

la carenza infrastrutturale relativaalla rete viaria della parte meridionaledella regione Marche, con particolare ri-ferimento al territorio delle province di

Ascoli Piceno e Fermo, si è fatta, anche acausa dei recenti eventi sismici, alquantocritica;

uno dei pochi collegamenti direttitra le suddette province e Roma, nonchétra la sponda adriatica e quella tirrenica,è rappresentato dalla strada statale 4 « Sa-laria »;

la via Salaria è attualmente inte-ressata dai lavori di numerosi cantieri peril ripristino della viabilità soprattutto nel-l’area interessata dal sisma, il che è motivodi un notevole rallentamento della circo-lazione dei veicoli in entrambi i sensi dimarcia;

l’unica autostrada in prossimitàdelle suddette province che conduce aRoma è l’A24, la quale, tuttavia, nonrappresenta un collegamento diretto e ra-pido, poiché ubicata all’interno della Re-gione Abruzzo, causando ai cittadini mar-chigiani notevoli disagi legati soprattuttoagli spostamenti che devono effettuare perraggiungerla;

la Pedemontana Marche –Abruzzo, che avrebbe il compito di colle-gare l’interno delle Marche con l’Abruzzo,con lo scopo di ridurre le carenze infra-strutturali, arrestare lo spopolamentodelle aree interne e agevolare i commerci,è aperta al transito solo in alcuni punti;

gli eventi sismici iniziati in data 24agosto 2016 che hanno interessato buonaparte del centro-Italia, hanno avuto riper-cussioni fortemente negative sul tessutoeconomico e sociale delle province citatein termini di perdita di occupazione, dispopolamento e quindi di disgregazionesociale;

nel 2016, è stata riconosciutacisensi della disciplina in materia riordinatadal decreto-legge n. 83/2012, l’Area diCrisi Industriale Complessa Val Vibrata –Valle del Tronto – Piceno che coinvolge 53comuni tra le province di Ascoli Piceno,Fermo e Teramo di cui 40 all’interno dellaRegione Marche e con circolare diretto-

Atti Parlamentari — 80 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

riale n. 120340 del 21/09/2017, è statoattivato l’intervento d’aiuto ai sensi dellaLegge 181/1989;

secondo una indagine del 2018 delCentro Studi CNA Marche, nei territorimarchigiani colpiti dal sisma, sono 500 leimprese che sono state costrette a chiu-dere e che non hanno più riaperto conuna perdita di circa 1.500 posti di lavoro;

in questo quadro è chiaro come lacarenza infrastrutturale sopra descritta,aggravata dagli effetti negativi dei recentieventi sismici nei territori marchigianicolpiti, rallenti enormemente la circola-zione delle persone e delle merci nell’areeinteressate, danneggiandone il tessuto eco-nomico e sociale;

nei territori delle province di AscoliPiceno e di Fermo i danni provocati dalsisma del 2016 sono ben più gravi di quellivisibili e potrebbero aver innescato unasituazione di graduale depauperamentosocio economico;

la carenza di infrastrutture nell’a-rea costituisce un elemento di evidente edulteriore penalizzazione nel faticoso per-corso di rinascita che le popolazioni del-l’area stanno faticosamente ma con per-vicacia portando avanti, un percorso chenecessiterebbe di solide infrastrutture,connessioni e collegamenti logistici inmodo da favorire la crescita esponenzialedel flusso economico, commerciale e turi-stico, insieme a quella di rinascita econo-mica e sociale, che ne deriverebbe;

sono numerosi i comitati e le as-sociazioni territoriali che, anche attraversoatti istituzionali, hanno più volte richiestola possibilità di realizzare la cosiddetta« Ferrovia Salaria » o anche detta « Ferro-via dei Due Mari » risultante dal comple-tamento dei tronchi preesistenti (Portod’Ascoli – Ascoli; Antrodoco – Rieti; FaraSabina-Roma, dal completo ripristinodella Civitavecchia – Capranica – Orte,nonché dal completamento di opere mi-nori) che permetterebbe il rapido collega-mento tra la costa adriatica e quellatirrenica, le zone interne e Roma, per il

prevalente utilizzo passeggeri, e delle fer-rovie adriatica e tirrenica, tra le Marchemeridionali e Civitavecchia, per il preva-lente utilizzo merci,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intraprendere,nel rispetto dei vincoli di bilancio, oppor-tune iniziative affinché venga elaborato,anche con il coinvolgimento di Ferroviedello Stato, uno studio di fattibilità, conun’analisi costi-benefici, finalizzato a ve-rificare la possibilità di realizzare, utiliz-zando anche i tratti ferroviari già esistentie ubicati nel territorio reatino e romano,una linea ferroviaria che partendo dalterritorio piceno lo colleghi a Roma, met-tendo in comunicazione altresì il MarAdriatico col Mar Tirreno, e che possaessere, tra l’altro, il volano per la rinascitasocio economica dei territori delle pro-vince citate, interessati dagli eventi sismiciiniziati in data 24 agosto 2016.

9/1334-B/89. Rachele Silvestri, GabrieleLorenzoni.

La Camera,

premesso che:

la formazione professionale in Ita-lia è caratterizzata essenzialmente dallaprevalenza delle ore di lezione in aularispetto a quelle di pratica sul campo;

nonostante gli sforzi di garantire ladimensione duale alla formazione profes-sionale, questa si concretizza unicamentenell’obbligatorietà dei tirocini formativi edesperienze connesse. In qualche caso glienti di formazione certificati ed autoriz-zati titolari dei corsi dimostrano maggiorcapacità nel gestire la fase dell’accesso aifondi piuttosto che quella della forma-zione vera e propria, che risulta di con-seguenza non sempre all’altezza delleaspettative;

esistono numerose altre forme diformazione che procedono con approccidiversi, maggiormente esperienziali. Ci si

Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

riferisce ad attività formative che si pos-sono suddividere in due grandi categorie:in spazi chiusi (Teatro d’impresa, le simu-lazioni, i giochi di ruolo, campus e schoolsteorico-pratiche) o in spazi aperti (attivitàsportive, percorsi avventura, viaggi orga-nizzati e in genere le attività in cui si è acontatto con la natura e all’aria aperta);

queste diverse attività vengono in-contro sia alle esigenze formative dellesingole aziende, sia di quelle dei gruppi diaziende: passando per il vivere le espe-rienze che poi si intendono proporre silavora sia per migliorare il team buildingche per potenziare le capacità personalinell’agire lavorativo;

l’utilizzo della creatività, del design,della pittura, della scultura e delle nuoveespressioni dell’identità culturale dei luo-ghi, costituiscono valide modalità per unaformazione al passo coi tempi, capace diraggiungere l’obiettivo professionale che cisi è prefisso;

sono numerose le realtà che inItalia si occupano di formazione esperien-ziale, una formazione che a differenzadella tradizionale formazione d’aula, ècaratterizzata dall’apprendimento attra-verso le sensazioni e le emozioni, con unametodologia più immediata;

nella formazione esperienziale l’ap-prendimento e le conoscenze vengono re-cepite in una fase motivazionale in cui ledifese vengono meno e la mente divienecome una spugna atta a ricevere e aconservare tutti gli input positivi e nega-tivi, e si concretizza nonché concentra sulcomportamento, sul vissuto e sulle abilitàdell’individuo;

nel Parco nazionale dell’Alta Mur-gia, che ha ottenuto la Carta Europea delTurismo Sostenibile, sono stati compiuti,nel corso dell’ultimo anno, passi avantisignificativi sul tema della formazione in-formale e all’aggiornamento continuo. NelPatto ambientale Ecosistema Murgia delquale il Parco è sottoscrittore, in partico-lare, grande rilevanza è stata attribuita

alla formazione esperienziale anche conriferimento all’obiettivo dello sviluppodella green economy;

questo tipo di formazione può rap-presentare una risorsa strategica per losviluppo del turismo, in special modo conriferimento alle forme di turismo respon-sabile e sostenibile che sono innegabil-mente legate all’esperienzialità,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intraprendere,nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,iniziative volte a sostenere gli enti e iterritori che si stanno impegnando sulletematiche del turismo sostenibile e dellagreen economy e – in questo quadro –vogliono puntare su nuove modalità diformazione esperienziale, con particolareriferimento ai Parchi che hanno ottenutola Carta Europea del Turismo Sostenibile.

9/1334-B/90. Masi.

La Camera,

premesso che:

è necessario un riordino legislativodella normativa relativa alle concessionidemaniali, in quanto le varie propostesinora approvate hanno contribuito a cre-are una situazione confusa, non coerentecon quanto disposto dalla direttiva euro-pea;

i pareri e le posizioni assunte daivari organismi che si sono espressi inmateria: – AGCM (Agenzia garante dellaconcorrenza e del Mercato), segnalazioneAS481 del 20 ottobre 2008 – CommissioneEuropea, procedura d’infrazione n. 2008/4908 e messa in mora complementare del5 maggio 2010 – Corte costituzionale,sentenze n. 180/2010 – n. 233/2010 –n. 340/2010 – n. 213/2011 – Consiglio diStato – tra le più recenti, la sentenzan. 873/2018 – n. 5157/2018 – affermanol’obbligo di rispettare i dettami comunitarie la concorrenza;

Atti Parlamentari — 82 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

è necessario permettere ai conces-sionari balneari di operare in un quadrodi certezza normativa; le modifiche ap-provate in Senato alla legge di Bilancio,hanno l’obiettivo di ricostituire un regimedi chiarezza e di applicabilità della normache regola e regolerà l’assegnazione delleconcessioni balneari in base al principio diautotutela,

impegna il Governo a valutare l’opportu-nità, nel rispetto dei vincoli di finanza

pubblica:

di definire perentoriamente come« periodo transitorio » il rinvio della sca-denza delle concessioni demaniali balne-ari, al termine del quale verrà applicatainderogabilmente la direttiva Bolkesteincon ricorso alle procedure di evidenzapubblica;

di stabilire che al termine del periodotransitorio, necessario per l’ammorta-mento degli investimenti effettuati, i con-cessionari non abbiano più nulla a pre-tendere;

di riconoscere – mediante proceduradi evidenza pubblica – uguali opportunitàa tutte le imprese interessate, eliminandotutti gli elementi distorsivi della liberaconcorrenza;

di determinare la durata del periodotransitorio di ogni concessione in baseall’ammontare dell’investimento totale an-cora da ammortizzare risultante da docu-mentazione fiscale e contabile;

di ribadire con fermezza che il de-manio marittimo, lacuale e fluviale, benepubblico e patrimonio comune di tutti icittadini, non subirà modificazioni, pre-senti o future, a vantaggio della privatiz-zazione;

di rivedere in aumento, con decor-renza immediata, i canoni concessori bal-neari in modo da tener conto anche delleingenti spese sostenute per i ripascimentie il contrasto all’erosione che hanno gra-vato sulle finanze pubbliche (proprio per-ché sostenute per beni demaniali) ma chedi fatto consentono il protrarsi delle atti-

vità private; si evitano così ingiuste discri-minazioni rispetto ai canoni versati daiconcessionari delle spiagge libere attrez-zate;

di fissare canoni concessori con au-menti progressivi in base alla durata e allapermanenza pregressa della concessione.

9/1334-B/91. Ricciardi.

La Camera,

premesso che:

nella notte tra il 25 e il 26 Dicem-bre u.s. una forte scossa di terremoto hacoinvolto l’area pedemontana di ZafferanaEtnea in Sicilia, a causa dell’intensa atti-vità vulcanica dell’Etna;

diverse le aree urbane colpite vi-cine all’epicentro del sisma con danneg-giamenti agli edifici e centinaia di sfollatia Zafferana Etna, Acireale, Aci Sant’An-tonio, Santa Venerina e Viagrande; le zonecolpite potrebbero essere molto più vaste;non è ancora disponibile una rilevazionechiara e completa degli uffici tecnici co-munali su tutta l’area interessata;

le unità del Genio militare svolgonoun ruolo fondamentale in queste occa-sioni, fornendo, grazie ai loro mezzi edequipaggiamenti, un contributo determi-nante, per le iniziali attività di rimozionedelle macerie ed il ripristino delle vie dicomunicazione;

l’Esercito Italiano, con le attività dipattugliamento, è in grado inoltre di sup-portare le forze dell’ordine nel compito divigilanza delle aree colpite anche in otticaanti sciacallaggio,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, compatibilmentecon i vincoli di finanza pubblica, di pre-vedere iniziative di potenziamento tecnico-finanziario delle unità del Genio militaredi supporto all’emergenza terremoto inSicilia, nonché a fornire mezzi e uomini incoordinamento con le autorità preposte al

Atti Parlamentari — 83 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

fine di contrastare fenomeni di sciacallag-gio e a tutela delle unità immobiliari reseinagibili nella zona colpita; di dotare dicongrue misure finanziarie, finalizzate allaricostruzione dei territori danneggiati dalterremoto, i comuni siciliani interessati.

9/1334-B/92. Rizzo, Davide Aiello, PieraAiello, Alaimo, Cancelleri, LucianoCantone, Cappellani, Casa, Chiazzese,Cimino, D’Orso, D’Uva, Ficara, Giar-rizzo, Licatini, Lombardo, Lorefice,Martinciglio, Marzana, Papiro, Paxia,Penna, Perconti, Pignatone, Raffa,Saitta, Scerra, Sodano, Suriano, Triz-zino, Varrica.

La Camera,

premesso che:

secondo l’Agenzia delle Entrate itributi da pagare a seguito di ravvedi-mento operoso non sono rateizzabili comequelli che derivano da avvisi bonari; ètuttavia possibile ravvedere in modalitàfrazionata il tardivo o l’omesso versa-mento pagando il dovuto a scadenze di-verse e con differenti sanzioni in relazioneal ritardo nel pagamento;

in base alle circolari 23 giugno2011, n. 67/E e 12 ottobre 2016, n. 42/Etale procedura è legittima e il ravvedi-mento operoso è valido a tutti gli effettimentre secondo la giurisprudenza ultima(con le sentenze 13 settembre 2018,n. 22330 della Corte di Cassazione e menorecente del 24 settembre 2015, n. 19017)al fine del perfezionamento del ravvedi-mento la norma che lo disciplina (ovveroarticolo 13 del decreto legislativo del 18dicembre 1997 n. 472) non ammette ilravvedimento operoso parziale, in quantola stessa norma pone come condizioni diperfezionamento della fattispecie tanto laregolarizzazione dell’obbligo tributario,quanto il versamento integrale della san-zione, nella prevista misura ridotta, con ilpagamento degli interessi legali;

ne deriva che solo l’integrale adem-pimento degli obblighi predetti consente di

beneficiare degli effetti dell’istituto di cuial citato articolo 13; pertanto secondo laCassazione per beneficiare del ravvedi-mento in presenza di pagamento frazio-nato dovrebbe essere applicata una san-zione versata cumulativamente e non inmomenti separati;

qualora questo orientamento fossecondiviso dall’Agenzia delle Entrate, e in-serito come modifica delle predette circo-lari, si determinerebbe un consistente nu-mero di iscrizioni a ruolo e di cartelleesattoriali;

le sentenze della Cassazione segna-lano un vuoto normativo che è necessariocolmare riconoscendo la validità delle cir-colari dell’Agenzia delle Entrate e dellaprassi consolidata a tutela della buonafede e dell’impegno del contribuente aregolarizzare la propria posizione fiscale,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità, compatibil-mente con i vincoli di finanza pubblica, diprevedere, anche con successive modifichenormative, la possibilità per il contri-buente di avvalersi dell’istituto del ravve-dimento operoso « parziale » con versa-mento frazionato dei tributi dovuti purchéquesto avvenga nei tempi individuati eprescritti per legge dal citato articolo 13del decreto legislativo 472 del 1997, ap-plicando una sanzione riferita al versa-mento più tardivo sull’intero importo einteressi relativi all’intero periodo di ri-tardo.

9/1334-B/93. Ruggiero.

La Camera,

premesso che:

il decreto legislativo 26 giugno2003, n. 168 ha istituito, presso i tribunalie le corti d’appello, Sezioni specializzatenelle controversie d’impresa con compe-tenza funzionale in materia di proprietàindustriale ed intellettuale, del diritto an-titrust, del diritto societario e degli appaltipubblici di rilevanza comunitaria;

Atti Parlamentari — 84 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

sul piano della competenza terri-toriale l’articolo 4 del citato decreto pre-vede espressamente che le controversie dicompetenza dagli uffici giudiziari com-presi nel territorio della regione, sianoassegnate alla sezione specializzata ubicatapresso il relativo capoluogo regionale, allesezioni specializzate istituite presso i Tri-bunali e le Corti d’Appello non aventi sedenei capoluoghi di regione sono assegnate,invece, le controversie che dovrebbero es-sere trattate dagli uffici giudiziari com-presi nei rispettivi distretti di Corte d’Ap-pello;

risulta evidente, pertanto, che, intutti i casi, le sezioni specializzate hannouna competenza territoriale più ampiarispetto a quella degli uffici giudiziaripresso cui sono incardinate, che si estende,in taluni casi, ben oltre i confini deldistretto e coincide in altri casi con unambito territoriale comprensivo di distrettiubicati in differenti regioni;

per altro verso, l’articolo 22 delleDisp. Att. c.p.c., relativo alla distribuzionedegli incarichi di CTU, dispone, invece, checiascun Giudice debba affidare normal-mente le funzioni di consulente tecnicod’ufficio ai soli iscritti nell’albo istituitopresso il Tribunale in cui i medesimihanno la propria sede; qualora intendaconferire l’incarico a un consulente iscrittonell’albo di altro tribunale o a personanon iscritta in alcun albo, la stessa dispo-sizione stabilisce che egli debba sentire ilPresidente e indicare nel provvedimento imotivi di tale scelta;

la combinazione delle summenzio-nate disposizioni, e le connesse difficoltàinterpretative hanno favorito lo sviluppodi prassi, fortemente penalizzanti per al-cuni professionisti, nella distribuzione de-gli incarichi e nella scelta dei CTU;

in prevalenza, infatti, la scelta ri-cade sui soli iscritti nell’albo del Tribunaledel capoluogo, con l’esclusione di quelliiscritti agli albi degli altri Tribunali, an-corché compresi nel territorio su cui in-siste la competenza della sezione specia-lizzata in materia di impresa;

con la finalità precipua di ovviare atali disparità di trattamento, nello spiritodi garantire a tutti i professionisti un’equaripartizione degli incarichi di CTU in ma-teria di controversie d’impresa,

a prescindere dal tribunale di ri-ferimento ed escludendo, in ogni caso,nuovi e maggiori oneri a carico dellaFinanza Pubblica,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di prevedere, com-patibilmente con le disponibilità di bilan-cio, un’iniziativa normativa ad hoc, volta astabilire che, nelle materie di loro com-petenza, le Sezioni specializzate possanoaffidare le funzioni di consulente tecnicodel Giudice agli iscritti in apposito elenco,nel quale hanno diritto di essere inserititutti i professionisti già iscritti negli albitenuti presso i tribunali ricompresi nel-l’ambito di competenza territoriale delleSezioni specializzate, fermo restando cheal professionista non spetta il rimborsodelle spese di viaggio sostenute per l’a-dempimento dell’incarico.

9/1334-B/94. Currò, Trano.

La Camera,

premesso che:

l’attività dei Tributaristi rientra traquelle il cui esercizio non richiede l’ob-bligo di iscrizione in apposito albo pro-fessionale e, pertanto, risulta esonerataanche dall’obbligo di acquisizione dell’in-dirizzo di posta elettronica certificata al-l’interno dell’indice nazionale degli indi-rizzi delle imprese e dei professionisti(INI-PEC) di cui all’articolo 5 del decreto-legge 179 del 2012 e all’articolo 16 deldecreto-legge 185 del 2008;

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tuttavia, tali professionisti, comeevidenziato anche dalla nota MISEU.0144948 del 19-04-2018, « sono effetti-vamente titolari di alcuni importantiadempimenti previsti da varie norme ofirmatari di specifici protocolli d’intesacon alcune Amministrazioni che li abili-tano a svolgere funzioni di tipo pubblici-stico »; a titolo esemplificativo, essi sonoabilitati alla trasmissione telematica delledichiarazioni fiscali in nome e per contodei rispettivi clienti e possono rappresen-tare i contribuenti ai sensi dell’articolo 63del decreto del Presidente della Repub-blica n. 600 del 1973; sicché sarebbe ra-gionevole, in un’ottica di semplificazioneed informatizzazione dei rapporti fra PAed operatori, inserirne i relativi indirizziPEC nell’indice INI – PEC;

l’estensione in parola è, allo statodell’arte, impossibile, finanche su basi vo-lontarie, in quanto le norme in materiaINI-PEC consentono tassativamente il re-cepimento degli indirizzi PEC relativi aisoli professionisti appartenenti ad ordini ecollegi professionali, con conseguenteesclusione di tutte le altre figure profes-sionali;

la suddetta misura estensiva con-sentirebbe a tutti gli esercenti attivitàprofessionale, ai rispettivi clienti e allaPubblica Amministrazione di beneficiaredi un incremento di produttività, effi-cienza e modernizzazione senza alcunonere a carico delle finanze pubbliche,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di includere, nelnovero dei soggetti obbligati all’iscrizionedell’indirizzo di posta elettronica certifi-cata nell’indice di cui all’articolo 5 deldecreto-legge n. 179 del 2012 e all’articolo16 del decreto-legge n. 185 del 2008, an-che i soggetti titolati a rappresentare icontribuenti ai sensi dell’articolo 63 deldecreto del Presidente della Repubblican. 600 del 1973 ed in generale tutti iprofessionisti esercenti l’attività di cui allalegge n. 4 del 14 gennaio 2013.

9/1334-B/95. Trano.

La Camera,

premesso che:

l’A.C. 1334-B recante « Bilancio diprevisione dello Stato per Vanno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2021 » prevede, per il soloanno 2019, la riduzione, per le Università,delle facoltà assunzionali; queste non po-tranno effettuare, con decorrenza giuri-dica ed economica anteriore al 15 novem-bre 2019, assunzioni di personale a tempoindeterminato: si prevede però, corretta-mente, la possibilità di prendere in servi-zio associati ex articolo 24 comma 5 della240/2010, di effettuare assunzioni utiliz-zando facoltà assunzionali di anni diversi,nonché i bandi a valere sui punti organico2018 e i bandi derivanti da risorse di pianidi reclutamento straordinario o da risorsepremiali;

quindi, le misure citate, possonocomunque consentire all’Università disvolgere l’opera di formazione delle classidirigenti del futuro e l’attività di ricercascientifica necessaria allo sviluppo del pa-ese la quale rappresenta, per definizione,come ricorda Popper, il luogo natural-mente deputato a un’opera di falsificabi-lità delle teorie prevalenti, grazie allaquale un’ipotesi o una teoria ha caratterescientifico soltanto quando è suscettibile diessere smentita dai fatti dell’esperienza,garantendo quindi al meglio il processo,anche sociale, di rinnovamento e assicu-rando nella forma più efficace e necessariaal Paese il cambiamento,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di verificare, glieffetti applicativi delle disposizioni richia-mate in premessa con specifico riferi-mento al settore universitario, al fine diadottare eventuali iniziative normativevolte a dotare le Università di ulteriori

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

risorse finanziarie per l’anno 2019, com-patibilmente con le risorse di finanzapubblica.

9/1334-B/96. Ianaro.

La Camera,

premesso che:

esaminato l’A.C. 1334-B recante« Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio plurien-nale per il triennio 2019-2021 »;

tenuto conto che:

il decreto-legge 12 luglio 2018,n. 87, Disposizioni urgenti per la dignitàdei lavoratori e delle imprese, reca misureatte a limitare l’utilizzo dei contratti dilavoro a tempo determinato, in modo dafavorire i rapporti a tempo indeterminato,con lo scopo di ridurre il lavoro precario;

nel 2013 la Corte Costituzionale,chiamata a giudicare la legittimità costi-tuzionale dell’articolo 4 della legge 124/1999, ha inoltrato un rinvio pregiudizialealla Corte di Giustizia Europea al fine diottenere una pronuncia circa la compati-bilità della disciplina – relativa al con-tratto a tempo determinato – con laDirettiva 1999/70/CE, riferita sia al lavoropubblico che a quello privato;

la Corte di Giustizia Europea, conla nota sentenza Mascolo (C. Giust. 28novembre 2014, cause riunite nn. 22/2013,61/2013, 418/2013), ha accertato l’abuso dicontratti a termine dello Stato italiano;

il precedente Governo è interve-nuto con la legge 107/2015 – cosiddetta« Buona Scuola » –, prevedendo un pianodi assunzioni straordinario finalizzato allastabilizzazione dei precari mediante gra-duatorie o concorsi riservati;

tra i vari effetti negativi della legge107/2015, in questa sede è importantesegnalare che da tale piano di stabilizza-zione sono rimasti esclusi, senza alcunamotivazione, gli insegnanti di religionecattolica; una situazione grave ed incre-

sciosa se si pensa che, su un totale di circa25 mila docenti, oltre 15 mila sono assuntiall’inizio di ogni anno scolastico con uncontratto a tempo determinato; si tratta didiverse migliaia di docenti: una parte diessi, con il triste primato di oltre 25 annidi servizio precario, pur avendo superatoil concorso del 2004, non è stata immessain ruolo; gli altri, anch’essi con più di 36mesi di servizio, per la maggior partehanno insegnato sulla base di un incaricoa tempo determinato da oltre 15 anni;

dunque, doppiamente discriminati:perché soggetti a contratti a termine eperché esclusi dal piano di stabilizzazione;

in tutti questi anni non si è maiaddivenuti ad una soluzione;

è necessario intervenire in modorisoluto e quanto prima, mettendo fine adun precariato storico, perpetrato neltempo a danno di migliaia di lavoratori;

una possibile soluzione non può, inalcun modo, prescindere dall’anzianità diservizio e dai titoli che gli stessi, neglianni, hanno conseguito;

considerato che:

l’attuale Governo ha modificato ilconcorso semplificato per gli insegnanticon abilitazione, di cui al decreto legisla-tivo 59/17 relativo alla formazione inizialee al reclutamento dei docenti della scuolasecondaria di primo e secondo grado, ilcosiddetto « FIT »,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, individuando lenecessarie risorse finanziarie, di un pianostraordinario di assunzione esclusivamenteper titoli e per servizio, al pari di quellopredisposto dalle Province Autonome diTrento (concorso straordinario ex articolo22 comma 4 legge Provinciale n. 18/2017)e Bolzano (Delibera Giunta Provinciale nr.1421 19/12/2017), stante altresì la specialeabilitazione di cui gli insegnanti di reli-gione sono in possesso in forza di quantoprevisto ex articolo 36 Concordato Stato

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

italiano e Santa Sede (parere Consiglio diStato 04/03/1958), nei limiti e nel rispettodei vincoli di finanza pubblica.

9/1334-B/97. Frate.

La Camera,

premesso che:

esaminato l’A.C. 1334-B recante« Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio plurien-nale per il triennio 2019-2021 »;

in materia di istruzione terziaria ericerca, il provvedimento incrementa ilFondo per il finanziamento ordinario delleUniversità (FFO) di 20 milioni nel 2019 edi 58,63 milioni annui dal 2020, per ilconferimento di contratti di ricerca atempo determinato di tipo B a 1.000ricercatori, nonché, per il 2019, di ulteriori40 milioni, nonché il Fondo ordinario peril finanziamento degli enti e degli istitutidi ricerca vigilati dal MIUR (FOE) di 10milioni per il 2019;

considerato che:

nello specifico la dotazione del-l’FFO nel 2019 sarà pari a 7.450 milioni(era 7.318 milioni nella legge di bilancio2018) e raggiungerà 7.679 milioni nel 2021,mentre il FOE arriverà a 1.803 milioni(era pari a 1.697 milioni nel 2018). Ilfondo per le borse di studio raggiungerà lacifra di 246 milioni (era pari a 236 mi-lioni), con un incremento per il 2019 delFFO di 40 milioni, del FOE di 40 milionie del fondo per le borse di studio di 10milioni, per un totale di 90 milioni;

il provvedimento in esame contienemisure che autorizzano le università sta-tali, per il 2019, in deroga alle vigentifacoltà di assunzione, a stipulare contrattidi ricerca a tempo determinato di tipo Beabandire procedure per la chiamata diprofessori universitari di seconda fasciariservate ai ricercatori universitari atempo indeterminato in possesso di abili-tazione scientifica nazionale; si consente,inoltre, alle università « virtuose » facoltà

di assunzione superiori al 100 per centodel ricambio generazionale (turn over), pergli anni 2019 e 2020, nel limite di spesafissato; si riconosce, ancora, al Consiglionazionale delle ricerche (CNR) un contri-buto straordinario di 30 milioni annui per10 anni dal 2019 al 2028;

le numerose misure in favore del-l’università e della ricerca contenute nelprovvedimento in esame, testimoniano ilgrande sforzo ed impegno del Governo perun’università migliore e una ricerca diqualità,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità di rimodu-lare, attraverso ulteriori iniziative norma-tive, gli accantonamenti di spesa nell’am-bito degli stati di previsione della spesa,ferma restando la neutralità degli effetti ditali rimodulazioni sui saldi di finanzapubblica, escludendo il settore dell’univer-sità e della ricerca dalle somme accanto-nate e rese disponibili qualora dal moni-toraggio di luglio 2019 gli andamenti ten-denziali dei conti pubblici non risultinocoerenti con il raggiungimento degli obiet-tivi programmatici per l’esercizio 2019.

9/1334-B/98. Melicchio.

La Camera,

premesso che:

esaminato l’A.C.1334-B recante« Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio plurien-nale per il triennio 2019-2021 »;

il comma 430 dell’articolo 1 pre-vede che a decorrere dal 1o gennaio 2020,le istituzioni scolastiche ed educative sta-tali svolgono i servizi di pulizia e ausiliariunicamente mediante ricorso a personaledipendente appartenente al profilo deicollaboratori scolastici; i corrispondentiposti accantonati ai sensi dell’articolo 4

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

del regolamento di cui al decreto delPresidente della Repubblica 22 giugno2009, n. 119, sono resi nuovamente dispo-nibili, in misura corrispondente al limitedi spesa di cui al comma 5; il predettolimite di spesa è integrato, per l’acquistodei materiali di pulizia, di 10 milioni dieuro annui a decorrere dall’anno 2020;

per l’esternalizzazione dei servizi dipulizia il Ministero dell’istruzione, dell’u-niversità e della ricerca (MIUR) è auto-rizzato ad avviare un’apposita proceduraselettiva, per titoli e colloquio, finalizzataad assumere alle dipendenze dello Stato, adecorrere dal 1o gennaio 2020, il personaleimpegnato, per almeno 10 anni, anche noncontinuativi, purché includano il 2018 e il2019, presso le istituzioni scolastiche ededucative statali, per lo svolgimento diservizi di pulizia e ausiliari, in qualità didipendente a tempo indeterminato di im-prese titolari di contratti per lo svolgi-mento dei predetti servizi; alla proceduraselettiva non può partecipare il personaledi cui all’articolo 1, comma 622, dellalegge 27 dicembre 2017, n. 205;

è urgente ed indifferibile permet-tere lo scorrimento delle precedenti gra-duatorie e concludere il procedimento diassunzione dei candidati idonei che hannogià superato le prove della proceduraconcorsuale di cui al Bando DDG n. 500del 5 aprile 2018, procedura selettiva pertitoli e colloquio ai sensi dell’articolo 1commi 622-626 della legge 27 dicembre2017, n. 205, finalizzata a stabilizzare per-sonale di cui all’articolo 1, comma 745,della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ti-tolare di contratti di lavoro attivati dal-l’ufficio scolastico provinciale di Palermo eprorogati ininterrottamente, per lo svolgi-mento di funzioni corrispondenti a quelledi collaboratori scolastici in forza nelleistituzioni scolastiche di cui all’articolo 8della legge 3 maggio 1999, n. 124, e al-l’articolo 9 del decreto del Ministro dellapubblica istruzione 23 luglio 1999, pub-blicato nella Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21gennaio 2000;

la procedura concorsuale, attual-mente, ha determinato una graduatoria di469 « idonei », i posti accantonati sono 350e l’assunzione di questi soggetti è statainvece autorizzata dal Mef soltanto per305 posizioni, con grave disparità di trat-tamento per chi ha superato il concorso; siritiene che la previsione di spesa errone-amente sia avvenuta sulla base di una« retribuzione unitaria lordo amministra-zione su base annua, comprensiva dellaricostruzione di carriera, nonché del com-penso individuale accessorio »;

è necessario garantire pari tratta-mento a tutti gli aventi diritto in ragionedella finalità delle disposizioni di cui al-l’articolo 1 commi 622-625 della legge 27dicembre 2017, n. 205, che intervengono asanare situazioni conseguenti all’utilizzo diforme di lavoro flessibili e della previsionedi una procedura di assunzione riservata;

sanare queste posizioni è vantag-gioso anche per la Pubblica Amministra-zione che continua comunque a dover farfronte alla carenza di collaboratori scola-stici attraverso supplenze e stipula di con-venzioni; evita inoltre di incorrere nelcontenzioso che potrebbe sorgere per ilmancato scorrimento delle graduatorie;

45 posti dell’organico di diritto deicollaboratori scolastici della provincia diPalermo, derivanti dalla differenza tra 350posti precedentemente accantonati per lastipula delle convenzioni e le 305 assun-zioni, sono stati comunque coperti me-diante supplenze, determinando un costocomplessivo annuo lordo per lo Stato pariad euro 1.117.350 (45 posti x 24.830 euro,CCNL Istruzione e Ricerca 2016/2018compreso l’elemento perequativo) mentregli altri 61 posti sono attualmente copertimediante convenzione Consip, per un co-sto annuo stimato pari a euro 1.438.441(61 posti x 23.581 euro, articolo 581,n. 98/2013); tutto ciò comporta che laspesa annua relativa all’assunzione, perl’a.s. 2019/2020, dei soggetti necessari acoprire tutti i rimanenti 106 posti attual-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

mente ancora accantonati, sarebbe total-mente assorbita dai corrispondenti ri-sparmi conseguibili,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare tem-pestivamente provvedimenti, anche di ca-rattere normativo, affinché sia prorogatal’efficacia delle graduatorie di merito dellaprocedura concorsuale di cui al D.d.g.n. 500 del 5 aprile 2018 del MIUR, neilimiti delle risorse di finanza pubblicadisponibili ed in considerazione del rispar-mio di spesa che potrebbe derivarne.

9/1334-B/99. Casa.

La Camera,

premesso che:

nel 1996, durante i lavori agricoliin un terreno della contrada « Tesoro » neipressi di Adelfia in provincia di Bari,emergono i resti di una villa romanaedificata probabilmente entro il II sec. d.C. e con preesistenze risalenti fino al IVsec. a. C.;

le indagini rivelano subito l’ecce-zionalità del ritrovamento: si tratta infattidell’unica villa romana in Puglia dotata diun impianto termale privato, con un’ampianatatio che segnala l’elevato ceto socialedei residenti nella villa;

della scoperta viene informata laSoprintendenza per i Beni Archeologicidella Puglia e si iniziano i lavori di scavonella zona;

la scoperta viene subito definitasenza precedenti: non solo una costru-zione del genere non ha uguali in tutta laPuglia, ma le sue caratteristiche contribui-scono a svelare aspetti della storia delterritorio di cui si ha scarsa conoscenza eche riguardano il periodo della colonizza-zione romana;

i lavori proseguono per alcunimesi, poi all’improvviso le indagini e lacampagna di scavi si interrompono per

carenza di fondi, nonostante il corpo dellavilla fosse ancora da riportare interamentealla luce e il terreno di contrada « Tesoro »riservasse ancora diverse zone da analiz-zare e da scoprire;

a seguito dell’arresto dei lavori discavo e dal momento che la mancanza difondi non permetteva neppure lo stanzia-mento di risorse per la vigilanza, al fine dievitare l’esposizione dell’area all’attivitàdei tombaroli si occultano gli scavi conuna copertura di mattoni e cemento piut-tosto approssimativa, che col passare deltempo collasserà in alcuni punti;

nel 1998 il comune di Adelfiaadotta il Piano Regolatore, che prevedenella zona della contrada Tesoro un’areadi espansione edilizia;

la villa di contrada « Tesoro » ri-sulta sotto vincolo della Soprintendenza,ma dal momento che ancora oggi la villaè interrata, gli esperti temono che colpassare del tempo si potrebbe procedere ainterventi di costruzione che danneggereb-bero irreversibilmente la villa;

ad oggi i lavori di scavo risultanoancora bloccati; nonostante gli appelli e lemolteplici adesioni di personalità dellacultura e della politica locale la villacontinua ad essere interrata ed esposta alrischio di saccheggio e di deperimentoirreversibili,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, compatibilmentecon i vincoli di finanza pubblica, di sol-lecitare al più presto la SoprintendenzaArcheologica, belle arti e paesaggio per lacittà metropolitana di Bari e tutti gli entilocali coinvolti affinché venga istituito untavolo tecnico che pianifichi un piano diinterventi ed i finanziamenti volti a valo-rizzare e mettere in sicurezza l’area dellavilla romana rinvenuta in contrada « Te-soro » e a realizzare un progetto per unanuova campagna di scavi e il relativoreperimento di fondi.

9/1334-B/100. Nitti, Lattanzio.

Atti Parlamentari — 90 — Camera dei Deputati

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La Camera,

premesso che:

come noto, dal 1o gennaio 2016 laCroce rossa italiana, ente pubblico noneconomico ai sensi del d.lgs. 178/2012, haassunto la denominazione di Ente Stru-mentale alla C.R.I. di natura pubblica nonpiù associativa, con la finalità di concor-rere allo sviluppo dell’Associazione dellaCroce rossa italiana, persona giuridica didiritto privato, a cui, ai sensi del mede-simo decreto di riordino, sono trasferitetutte le funzioni;

l’Associazione della Croce rossa ita-liana è stata costituita il 29 dicembre 2015con atto notarile cui è allegato lo statutodell’Associazione medesima; gli organi del-l’Ente strumentale alla Croce rossa ita-liana sono stati nominati con decreto delMinistro della salute 29 dicembre 2015 elo statuto dell’Ente è stato adottato, aisensi dell’articolo 10, comma 7-bis, deldecreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210,convertito, con modificazioni dalla legge25 febbraio 2016, n. 21, con decreto delMinistro della salute, di concerto con ilMinistro della difesa, 1o giugno 2016;

nel mese di giugno 2018 il Mini-stero della salute ha trasmesso la Rela-zione sullo stato di attuazione del decretolegislativo 28 settembre 2012, n. 178, re-cante riorganizzazione dell’Associazioneitaliana della Croce Rossa (CRI), con datiriferiti al periodo 30 giugno – 31 dicembre2017 (Doc. CCVI, n. 1), in attuazione del-l’articolo 8, comma 5, del medesimo de-creto;

il citato articolo 8 del decreton. 178, al comma 5, ha disposto che ilMinistro della salute informi il Parlamentocon relazioni semestrali sugli adempimentiprevisti dal decreto n. 178; la relazionetrasmessa in conformità di tale previsione,che riferisce in merito al secondo semestredella fase pre-liquidatoria dell’Ente stru-mentale alla Croce rossa italiana (ESA-CRI), sottolinea che si tratta del docu-mento conclusivo dell’obbligo; come evi-denziato preliminarmente dalla stessa re-

lazione, infatti, il 31 dicembre 2017 si ècompletato il percorso di riorganizzazionedell’ESACRI e dal 1o gennaio 2018 hapreso avvio la liquidazione coatta ammi-nistrativa dell’Ente;

il documento ha illustrato le evo-luzioni del quadro normativo conseguentialle modifiche apportate al decreto legi-slativo n. 178 del 2012 dall’articolo 16 deldecreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148,come convertito dalla legge 4 dicembre2017, n. 172, che hanno l’obiettivo espli-citato di consentire l’ordinato completa-mento del processo di riordino;

nella relazione emerge la com-plessa problematica correlata alla gestionedelle risorse umane nell’ambito del rior-dino della CRI e si riferisce che il perso-nale in servizio al 31 dicembre 2008 era di4.379 unità (oltre ad un significativo nu-mero di interinali) e che le unità uscitedalla CRI prima e dall’Ente strumentalepoi sono complessivamente 3.923, nono-stante le circa 804 procedure di stabiliz-zazione concluse dal 2012 a oggi e le 186unità inserite in primo inquadramento nelruolo civile dell’ente strumentale al 1o

ottobre 2017;

il documento descrive anche lequestioni inerenti il calcolo e le liquida-zioni TFR/TFS e la copertura dei relativiimporti e le problematiche determinatesicon riferimento alla collocazione del per-sonale di cui al contingente appartenenteal Corpo militare ex articolo 5, comma 6,del decreto legislativo n. 178 del 2012;

anche in riferimento alle risorsepatrimoniali, dalla Relazione emergono di-verse problematiche relative alle modalitàdi trasferimento del patrimonio dall’Enteall’Associazione CRI poiché i beni perve-nuti attraverso negozi giuridici vincolati adun determinato utilizzo e la mancanza dichiarezza normativa, come rilevato anchedall’Avvocatura generale dello Stato,hanno reso difficoltoso procedere a dettitrasferimenti di proprietà, anche in rife-rimento ai beni mobili (ad es. i mezzi disoccorso), a causa di susseguenti e rile-

Atti Parlamentari — 91 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

vanti procedure onerose e carichi fiscalinon considerati in fase di emanazione deldecreto legislativo;

la Relazione anzidetta se da un latoha evidenziato la riduzione dei trasferi-menti dall’altro ha anche sottolineato larilevante attività di riaccertamento deiresidui attivi e passivi, in funzione dinumerosi oneri « non previsti », con par-ticolare riferimento anche ai numerosicontenziosi in essere;

con provvedimento n. 7 del 16 feb-braio 2018 il commissario liquidatore del-l’Ente strumentale alla Croce rossa ita-liana, ha segnalato e rappresentato che:una serie di procedimenti di ricollocazionedel personale dell’Ente è ancora in atto,con tempistica allo stato indefinita, e cheuna quota di personale potrebbe esserecollocato in disponibilità ai sensi dei citatiarticoli 33 e 34 del decreto legislativon. 165 del 2001; sussiste, sempre con ri-ferimento al personale, un contenzioso inatto nei confronti dell’Ente il cui esito ètuttora incerto;

a fronte di quanto segnalato e rap-presentato il commissario liquidatore del-l’Ente strumentale alla Croce rossa ita-liana ha quindi richiesto un’assegnazionedel finanziamento per 33.036.471 euroall’Ente stesso, per il relativo funziona-mento (oneri prededucibili) in fase liqui-datoria, ivi comprese quote a titolo dirischio, e per 24.004.637 euro in favoredelle regioni – per il finanziamento deitrattamenti economici del personale tra-sferito dalla CRI e quindi dall’Ente ai sensidel richiamato articolo 6, comma 7, deldecreto legislativo n. 178 del 2012 – percui residuano 60.089.085 euro per il fi-nanziamento dell’Associazione Crocerossa;

il commissario, nel precisare che,nell’ambito della spesa del personale, ri-sulta necessario acquisire ulteriori ele-menti informativi in merito alla gestionecontabile del trattamento di fine rapportocumulato negli esercizi pregressi, ha chie-sto anche un ulteriore finanziamento perla gestione corrente dell’Ente per voci di

spesa ulteriori rispetto alle spese di per-sonale funzionale alla gestione e nonespressamente previste dal decreto legisla-tivo n. 178 del 2012;

sulla base delle richieste e segna-lazioni anzidette, nell’ambito del finanzia-mento corrente del Servizio sanitario na-zionale, per le finalità di cui al decretolegislativo 28 settembre 2012, n. 178, ilfinanziamento disponibile è stato determi-nato in 117.130.194 euro per l’anno 2018,risorse la cui necessità e disponibilità siripresenterà nell’ambito del finanziamentocorrente del Servizio sanitario nazionaleper il successivo anno 2019;

la rilevante riforma legislativa dellaCroce Rossa aveva nei suoi presuppostiiniziali: la valorizzazione dell’attività dellerisorse volontaristiche; un assetto giuridicopiù conforme al principio di indipendenzaCroce rossa; il risanamento della gestionecon i necessari strumenti normativi, comeera stato anche evidenziato dalla relazionedella Corte dei conti sulla gestione CRI peril 2005-2010; la riduzione nel tempo delcontributo pubblico alla Croce rossa ita-liana e il ricollocamento del personale inesubero presso altre pubbliche ammini-strazioni;

nel corso dell’anno 2017 sono in-tervenute talune evoluzioni del quadronormativo, in particolare con il decreto-legge 16 ottobre 2017 « Disposizioni ur-genti per l’Associazione Croce rossa ita-liana » convertito con modificazioni nellalegge 4 dicembre 2017, n. 172, con ilprecipuo scopo di trovare soluzioni e cor-rettivi al lacunoso quadro normativo chedi fatto non consentiva un completo eordinato riordino della Croce rossa;

giova ricordare che già l’Avvoca-tura Generale dello Stato ha avuto mododi segnalare più volte che la complessitàdel riordino discende in realtà da unintervento legislativo originario « nonchiaro e lacunoso » nonché in considera-zione della drastica riduzione del perso-nale progressivamente transitato in mobi-lità presso altre PP.AA.;

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i presupposti iniziali e i susseguentiinterventi normativi continuano a rivelareinefficacia e incongruenza nella misura incui, di fatto, non appare né completato ené ordinato il processo di riordino, co-m’era nelle intenzioni del legislatore, afronte dell’espressa necessità, emersa daultimo anche nel corso dell’attuale ses-sione di bilancio, di sopperire a tale rior-dino, nuovamente attraverso rilevanti ri-sorse pubbliche;

appare dunque necessario ripen-sare il processo di riorganizzazione del-l’Associazione della Croce rossa italiananell’ottica di recuperare la sua vocazioneeminentemente pubblica nonché la baseassociativa e federale, prospettando la vi-gilanza del Ministero della difesa e delMinistero della salute,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intraprendere,nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,idonee iniziative, anche di carattere nor-mativo, volte a recuperare la natura diente pubblico non economico, a base as-sociativa e federale, dell’Associazione dellacroce rossa italiana, attesa l’inefficacia delprocesso di privatizzazione che non haassicurato il risanamento della gestione néla riduzione, nel tempo, del contributopubblico alla Croce rossa italiana.

9/1334-B/101. Dieni.

La Camera,

premesso che:

rilevati, nel provvedimento all’e-same, numerosi interventi concernenti lagovernance farmaceutica nonché interventia sostegno delle farmacie e dei farmacistiche operano del Servizio sanitario nazio-nale, al fine di garantire la tutela deldiritto alla salute individuale e collettiva;

la legge 4 agosto 2017, n. 124, leggeannuale sulla concorrenza, ha introdottorilevanti novità nella gestione delle farma-cie, contemplando in particolare la titola-

rità dell’esercizio delle farmacie private incapo ai farmacisti iscritti all’albo forniti diidoneità, alle società di persone (cui pos-sono partecipare anche soggetti non far-macisti), alle società di capitali (nelle qualiè consentita la presenza di soci non far-macisti o di società di capitali o di per-sone) e alle società cooperative a respon-sabilità limitata;

la legge per il mercato e la con-correnza è una legge annuale che ha loscopo da un lato di promuovere lo svi-luppo della concorrenza e dall’altro digarantire la tutela dei consumatori;

la tutela del consumatore, nel casodelle farmacie, coincide e si sovrapponecon la più rilevante tutela della salute; ladistribuzione e titolarità delle farmacie,così come l’intera normativa pubblicisticaad esse inerente rientra appieno nellamateria del « diritto alla tutela della sa-lute », costituzionalmente sancito e tute-lato dall’articolo 32 Costituzione;

l’articolo 28 della legge istitutivadel Servizio Sanitario Nazionale (legge833/1978) sancisce che « L’unità sanitarialocale eroga l’assistenza farmaceutica at-traverso le farmacie di cui sono titolarienti pubblici e le farmacie di cui sonotitolari i privati, tutte convenzionate se-condo i criteri e le modalità di cui agliarticoli 43 e 48. Gli assistiti possono ot-tenere dalle farmacie di cui al precedentecomma, su presentazione di ricetta com-pilata dal medico curante, la fornitura dipreparati galenici e di specialità medicinalicompresi nel prontuario terapeutico delservizio sanitario nazionale »;

la dottrina a riguardo ha sempreevidenziato come il farmacista e la stessafarmacia fossero al centro di una strettaconnessione tra l’iniziativa economica e latutela dell’articolo 32 della Costituzione,facendo derivare da tale motivo l’assog-gettamento a vincoli del tutto peculiari;anche nella giurisprudenza della CorteCostituzionale è stato più volte evidenziatoil ruolo primario della distribuzione deifarmaci, sottolineando che « i farmacisti[...] a prescindere dalla qualificazione del

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

regime, concessorio o autorizzativo, cuisono sottoposte le farmacie, svolgono in-dubbiamente un servizio di pubblico inte-resse »;

per tali ragioni l’esercizio delle far-macie pur essendo espressione del dirittodi iniziativa economica, non può essereesclusivamente considerato come un’atti-vità commerciale, in ragione della suastretta connessione con l’articolo 32 Co-stituzione, talché le sole regole di mercato,di capitali per giunta, non possono garan-tire in maniera esaustiva ed efficace ilnecessario bilanciamento dell’iniziativaeconomica e del diritto alla tutela dellasalute;

il farmacista è il professionista sa-nitario cui lo Stato ha demandato la tuteladel diritto alla salute, confidando nellavigilanza deontologica e sulla professiona-lità certificata dall’Ordine professionalecui il medesimo professionista è iscrittoobbligatoriamente, a garanzia della tutelaindividuale e collettiva; differentemente, ilsoggetto meramente economico, per defi-nizione, non è collocato nel quadro ditutele costituzionali innanzi descritte ed èproiettato, invece, nella logica esclusiva delprofitto;

appaiono altresì ingiustificati eprivi di fondamento gli allarmi correlati arischi occupazionali qualora, con un’au-spicata novella legislativa, si garantisse cheper le società di capitali i soci, rappresen-tanti almeno il 51 per cento del capitalesociale e dei diritti di voto, debbano esserefarmacisti iscritti all’albo; dall’analisi deidati disponibili presso gli Ordini dei far-macisti (ai quali, per legge, va comunicataogni variazione di proprietà) risulta infattiche il trasferimento della proprietà dellafarmacia, in tutto o in parte, al capitale èavvenuto in modo residuale e solo da partedi farmacisti in situazioni economiche in-sostenibili,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intraprendere,compatibilmente con i vincoli di finanza

pubblica, idonee iniziative di caratterenormativo volte a tutelare le farmaciequali presìdi di salute pubblica, assicu-rando che nelle società di capitali, i soci,rappresentanti almeno il 51 per cento delcapitale sociale e dei diritti di voto, sianofarmacisti iscritti all’albo o società intera-mente detenute da farmacisti iscritti al-l’albo.

9/1334-B/102. Trizzino, Boldi, Gem-mato.

La Camera,

premesso che:

i commi da 609 a 610 dell’articolo1 del provvedimento in esame attribui-scono all’Autorità di Sistema Portuale delMar Ligure Occidentale un finanziamentopari a 50 milioni di euro per ciascunodegli anni 2019, 2020, 2021 e 2022;

gli interventi finanziati sono fina-lizzati al contrasto degli effetti negativi,diretti ed indiretti, derivanti dal crollo delponte Morandi, attraverso la realizzazionedi piani di sviluppo portuali, dell’intermo-dalità e dell’integrazione città-porto;

considerato che:

con riferimento all’esigenza di fa-vorire lo sviluppo dell’intermodalità intutto il territorio nazionale, è necessarioche il sistema dei trasporti e della logi-stica, di primaria importanza per la cre-scita del Paese, sia reso efficiente, ancheattraverso lo svecchiamento massiccio delparco veicolare, tenuto conto che ci sonoin circolazione ancora numeri piuttostoelevati di veicoli di vecchia generazione;

allo stesso tempo, è di interessedell’intera collettività che la mobilità siaefficace e sicura ma prioritariamente so-stenibile dal punto di vista ambientale,tenuto conto che oltre il 50 per cento dellemerci viene trasportato su strada,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di istituire, com-patibilmente con i vincoli di finanza pub-

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blica, un fondo per il rinnovo del parcoveicolare merci che porti gradualmentealla sostituzione dei mezzi più obsoleti conmezzi dotati di più efficaci meccanismi disicurezza, quali la cosiddetta frenata as-sistita, e a minore impatto ambientale,come i mezzi ad alimentazione ibrida, aifini di assicurare una maggiore sicurezzanel trasporto su strada e un minore im-patto ambientale, diminuendo così i costiesterni per la collettività.

9/1334-B/103. Grippa, Scagliusi, Bar-buto, Barzotti, Luciano Cantone, Cari-nelli, De Girolamo, De Lorenzis, Ficara,Liuzzi, Marino, Raffa, Paolo Nicolò Ro-mano, Serritella, Spessotto, Termini.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame recanumerosi interventi a sostegno delle im-prese nell’ambito dello sviluppo dellenuove tecnologie quale, al comma 78 del-l’articolo 1, l’estensione della disciplina delcredito d’imposta per le spese di forma-zione del personale dipendente nel settoredelle tecnologie previste dal Piano nazio-nale industria 4.0, di cui all’articolo 1,commi da 46 a 55, della legge 27 dicembre2017, n. 205, anche alle spese di forma-zione sostenute nel periodo d’imposta suc-cessivo a quello in corso al 31 dicembre2018;

altrettanto rilevante è il comma200 concernente il rifinanziamento dellacosiddetta Nuova Sabatini di 48 milioni dieuro per il 2019, di 96 milioni di euro perciascuno degli anni dal 2020-2023 e di 48milioni di euro per il 2024. Tale misura èvolta alla concessione alle micro, piccole emedie imprese di finanziamenti agevolatiper investimenti in nuovi macchinari, im-pianti e attrezzature, compresi i cosiddettiinvestimenti in beni strumentali « Indu-stria 4,0 »;

il comma 226 istituisce nello statodi previsione del Ministero dello sviluppoeconomico un Fondo per interventi volti afavorire lo sviluppo delle tecnologie e delleapplicazioni di Intelligenza Artificiale,Blockchain e Internet of Things, con unadotazione di 15 milioni di euro per cia-scuno degli anni 2019, 2020 e 2021. IlFondo ha lo scopo di perseguire obiettividi politica economica ed industriale, con-nessi anche al programma Industria 4.0,nonché di accrescere la competitività e laproduttività del sistema economico;

attualmente vi sono numerose im-prese beneficiarie di precedenti finanzia-menti a sostegno di progetti di ricerca incampo scientifico, tecnologico, industrialee quota parte del finanziamento è stataconcessa a titolo di credito agevolato equindi da restituire in aggiunta ad uninteresse;

tra questi rilevano, in particolare, ifinanziamenti agevolati erogati a valere sulFondo per le agevolazioni alla ricerca(FAR) di cui all’articolo 5 del decretolegislativo 27 luglio 1999, n. 297, e sulFondo per gli Investimenti in RicercaScientifica e Tecnologica di cui all’articolo61 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83,convertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 134;

molti dei soggetti beneficiari, tut-tavia, non sono attualmente nelle condi-zioni di restituire il dovuto e pertantorisultano gravati da ingenti debiti nei con-fronti dello Stato;

tale debito non dipende da omessoversamento di imposte o sanzioni corre-late, ma da omessa restituzione di finan-ziamenti finalizzati alla realizzazione diprogetti di ricerca;

le cause della mancata restituzionesono dovute non solo alla paralisi dell’e-conomia reale conseguente alla crisi eco-nomica, ma anche all’impossibilità di tra-durre in attività economica e remunerativai risultati ottenuti dalla ricerca (che inmolti casi hanno prodotto brevetti dalleenormi potenzialità sociali oltre che com-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

merciali) per l’assenza del sostegno istitu-zionale, anche da un punto di vista nor-mativo, nella fase di valorizzazione delprogetto,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, compatibilmentecon i vincoli di finanza pubblica, di con-cedere, in relazione ai finanziamenti age-volati già concessi dal Ministero dellosviluppo economico e dal Ministero dell’i-struzione, dell’università e della ricerca, aisoggetti beneficiari delle agevolazioni, chesi trovino in mora rispetto al rimborsodelle rate previste dal piano di ammorta-mento, oppure che siano in regola condetto rimborso ma intendano rimodulareil piano di ammortamento, la possibilità diestinguere il debito attraverso la defini-zione di un nuovo piano d’ammortamentodecennale, decorrente dalla data di pre-sentazione della domanda di accesso albeneficio.

9/1334-B/104. Donno.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità, compatibilmentecon i vincoli di finanza pubblica, di con-cedere, in relazione ai finanziamenti age-volati già concessi dal Ministero dellosviluppo economico e dal Ministero dell’i-struzione, dell’università e della ricerca, aisoggetti beneficiari delle agevolazioni, chesi trovino in mora rispetto al rimborsodelle rate previste dal piano di ammorta-mento, oppure che siano in regola condetto rimborso ma intendano rimodulareil piano di ammortamento, la possibilità diestinguere il debito attraverso la defini-zione di un nuovo piano d’ammortamentodecennale, decorrente dalla data di pre-sentazione della domanda di accesso albeneficio.

9/1334-B/104. (Testo modificato nelcorso della seduta) Donno.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame, recante”Bilancio di previsione dello Stato perl’anno finanziario 2019 e bilancio plurien-nale per il triennio 2019-2021”, prevedeall’articolo 1 comma 481 interventi al finedi garantire il sostegno e lo sviluppo delservizio civile universale e la stabilizza-zione del contingente complessivo di vo-lontari da avviare al servizio civile;

all’articolo 1, comma 253, dellalegge 27 dicembre 2013, n. 147 si è pre-vista la sperimentazione dei corpi civili dipace per un triennio,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di intraprendereiniziative, anche di carattere normativo,per stabilizzare la sperimentazione di cuiall’articolo 1, comma 253, della legge 27dicembre 2013, n. 147 o al fine di proro-garla per un ulteriore triennio anche uti-lizzando il Fondo nazionale per il serviziocivile di cui all’articolo 19 della legge 8luglio 1998, n. 230.

9/1334-B/105. Ehm.

La Camera,

premesso che:

la disciplina relativa alla stabiliz-zazione del personale precario delle pub-bliche amministrazioni è dettata dall’arti-colo 20, comma 1 (come modificato dallalegge di bilancio per il 2018, n. 205/2017)del decreto legislativo 25 maggio 2017,n. 75 che, nell’ambito della più generaleriforma del pubblico impiego, prevede siauna specifica procedura di stabilizzazione,sia l’espletamento di specifiche procedureconcorsuali riservate;

in particolare, per il triennio 2018-2020, il decreto legislativo sopracitato pre-vede la facoltà, per le amministrazioni, diprocedere alla stabilizzazione (in accordo

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

con il nuovo piano triennale dei fabbisognie con l’indicazione della relativa coperturafinanziaria) del personale non dirigenzialeche alla data di entrata in vigore dellostesso possegga, tra i vari requisiti, che siastato assunto attraverso con procedureconcorsuali,

impegna il Governo

a voler considerare l’opportunità, senzanuovi o maggiori oneri per la finanzapubblica, di prevedere che il requisitoprevisto dall’articolo 20, comma 1, letterab) del decreto legislativo 25 maggio 2017,n. 75, si intenda posseduto dal personalenon dirigenziale che, in relazione allemedesime attività svolte, sia stato assuntoa tempo determinato attingendo ad unagraduatoria, a tempo determinato o inde-terminato, riferita ad una procedura con-corsuale ovvero prevista in una disposi-zione di legge, anche espletata da ammi-nistrazioni pubbliche diverse da quella cheprocede all’assunzione.

9/1334-B/106. Di Sarno.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a voler considerare l’opportunità, senzanuovi o maggiori oneri per la finanzapubblica, di prevedere che il requisitoprevisto dall’articolo 20, comma 1, letterab) del decreto legislativo 25 maggio 2017,n. 75, si intenda posseduto dal personalenon dirigenziale che, in relazione allemedesime attività svolte, sia stato assuntoa tempo determinato attingendo ad unagraduatoria, a tempo determinato o inde-terminato, riferita ad una procedura con-corsuale ovvero prevista in una disposi-zione di legge, anche espletata da ammi-nistrazioni pubbliche diverse da quella cheprocede all’assunzione.

9/1334-B/106. (Testo modificato nelcorso della seduta) Di Sarno.

La Camera,

premesso che:

il decreto legislativo n. 155 del 7settembre 2012, in attuazione di una leggedelega conferita al Governo dall’articolo 1della legge n. 148/2011, ha disposto lasoppressione di ben 30 tribunali e relativeProcure, in quella che è stata comune-mente definita riforma della geografia giu-diziaria;

tra i criteri che, l’allora Ministrodella giustizia Paola Severino, aveva tenutoconto per giustificare la soppressione deitribunali prescelti c’erano la specificitàterritoriali del bacino di utenza anche conriguardo alla situazione infrastrutturale, iltasso di impatto della criminalità organiz-zata oltre a parametri oggettivi quali l’e-stensione del territorio, del numero degliabitanti, dei carichi di lavoro e dell’indicedelle sopravvenienze;

già con il parere reso in data 31luglio 2012 sullo schema di decreto legi-slativo, poi entrato in vigore quale decretolegislativo 7 settembre 2012, n. 155, dallaCommissione Giustizia del Senato dellaXVI Legislatura, si portava all’attenzionecome nell’esercizio del potere di delega ilGoverno non si fosse strettamente atte-nuto, nella individuazione degli uffici damantenere o da sopprimere, a tutti icriteri di delega disattendendo di fattoalcuni dei principi indicati;

nelle linee guida sulla revisionedella geografia giudiziaria per favorire lecondizioni di accesso ad un sistema giu-diziario di qualità, redatte il 21 giugno2013 dalla Commissione europea per l’ef-ficienza della giustizia (CEPEJ) del Consi-glio d’Europa;

viene riconosciuto il valore dell’ac-cesso alla giustizia come vicinanza deitribunali ai cittadini ed inoltre prescriveche « dover presenziare a un’udienza fis-sata la mattina presto per una personaanziana, o per una persona che non guidao non è dotata di mezzo proprio, inassenza di adeguati mezzi di trasportopubblico, rappresentano tutte situazioni

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

problematiche che possono influire suldiritto di equo accesso alla giustizia »;

ad oggi a seguito delle scelte sop-pressive attuate il principio di prossimità,come il diritto di equo accesso alla giu-stizia, in alcune realtà sono stati decisa-mente disattesi a scapito soprattutto dizone ad alto tasso di criminalità, prive diadeguate infrastrutture e assolutamentecarenti di mezzi di trasporto,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica, distudiare le migliori soluzioni finalizzateall’apertura di quei tribunali soppressidalla riforma della geografia giudiziaria,che si trovano in territori in cui vi è unelevato tasso di impatto della criminalitàorganizzata e gravi carenze infrastruttu-rali e di collegamenti stradali, tali darendere necessario un tempestivo inter-vento di ripristino.

9/1334-B/107. Scutellà.

La Camera,

premesso che:

i periodi corrispondenti alla duratadei corsi legali di studio universitario aseguito dei quali siano stati conseguiti idiplomi previsti dall’articolo 1 della leggen. 341/1990, nonché quelli di specializza-zione, i dottorati di ricerca, e, infine, inbase a particolari condizioni, i diplomirilasciati dagli istituti di alta formazioneartistica e musicale, possono essere riscat-tati, ai fini pensionistici, in tutto o inparte, a domanda dell’interessato, in unodei regimi previdenziali di appartenenza;

considerato che, tale strumentopermette ai laureati di rendere più agevolel’accesso, alla pensione, poiché per il soloconseguimento delle lauree triennale emagistrale, il periodo di permanenzapresso un ateneo è di 5 anni, poter inse-rire i predetti periodi di studio nel proprio

fascicolo previdenziale rappresenta unvantaggio contributivo non trascurabile;

ai sensi dell’articolo 2 comma 5-bis,del decreto legislativo n. 184/1997 la sud-detta facoltà può essere esercitata anchedai soggetti non iscritti ad alcuna formaobbligatoria di previdenza che non ab-biano iniziato l’attività lavorativa, il cuionere di riscatto è determinato sul mini-male degli artigiani e commercianti vigentenell’anno di presentazione della domandaed in base all’aliquota contributiva vigente,nel medesimo periodo. Detto contributo èperaltro fiscalmente deducibile dall’inte-ressato. Nel caso in cui l’interessato nonabbia un reddito personale, il contributopotrà essere posto in detrazione, nellamisura del 19 per cento dell’importostesso, dall’imposta dovuta dai soggetti dicui l’interessato risulti fiscalmente a ca-rico;

per i soggetti richiedenti, titolari diun’occupazione lavorativa, l’importo variain base al reddito dei lavoratore, attestan-dosi ad oltre 50 mila euro;

in base alla normativa vigente l’o-nere del riscatto è determinato con lenorme che disciplinano la liquidazionedella pensione con il sistema retributivo ocon quello contributivo, tenuto conto dellacollocazione temporale dei periodi oggettodi riscatto, anche ai fini del computo delleanzianità previste dall’articolo 1, commi12 e 13, della legge n. 335/1995;

per il calcolo dell’onere dei periodidi riscatto, da valutare con il sistemacontributivo, si applicano le aliquote con-tributive di finanziamento vigenti nel re-gime ove il riscatto opera alla data dipresentazione della domanda. La retribu-zione di riferimento è quella assoggettataa contribuzione nei dodici mesi menoremoti rispetto alla data della domanda edè rapportata al periodo oggetto di riscatto.Detta retribuzione è attribuita temporal-mente e proporzionalmente ai periodi ri-scattati. La rivalutazione del montanteindividuale dei contributi disciplinatodalla citata legge n. 335 del 1995, haeffetto dalla data della domanda di ri-scatto;

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in base alla normativa vigente, ilcosto di riscatto del periodo di studi per isoggetti richiedenti, titolari di un’occupa-zione lavorativa, l’importo varia in base alrelativo reddito, attestandosi ad oltre 50mila euro;

tanto da renderlo spesso inaccessi-bile,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere,senza nuovi o maggiori oneri per la fi-nanza pubblica, un intervento di modificadelle norme vigenti in materia, in modotale da rendere meno oneroso il riscattodegli anni universitari, nonché per con-sentire l’accesso a detto strumento a unnumero più elevato di persone che hannola necessità d’integrare gli anni contribu-tivi, ai fini della quiescenza.

9/1334-B/108. Siragusa.

La Camera,

premesso che:

i dipendenti pubblici che hannomaturato il diritto al Trattamento di fineservizio – in ragione dell’accantonamentodisposto ex lege – non possono ottenernela liquidazione immediatamente ed inunica soluzione, come era previsto dallanormativa ex articolo 26 del decreto pre-sidenziale n. 1032/73, a causa della legi-slazione emanata in anni recenti di emer-genza finanziaria, finalizzata alla ridu-zione della spesa pubblica;

in particolare:

l’articolo 3 comma 2 del decreto-legge n. 79 del 1997 convertito nella legge140 del 1997, come modificato sia dall’ar-ticolo 1, comma 22, del decreto-legge 13agosto 2011, n. 138, sia dall’articolo 1commi 484 e 485 della legge n. 147 del2013 attualmente vigente stabilisce che: « iltrattamento pensionistico dei dipendentidelle amministrazioni pubbliche di cuiall’articolo 1, comma 2, del decreto legi-slativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive

modificazioni, compresi quelli di cui aicommi 4 e 5 dell’articolo 2 dello stessodecreto legislativo, è corrisposto decorsiventiquattro mesi dalla cessazione del rap-porto di lavoro »;

l’articolo 12 comma 7 del decreto-legge n. 78 del 2010, come modificatodall’articolo 1 della Legge 30 luglio 2010,n. 122 in sede di conversione, nonchédall’articolo 1, comma 484, lettera a), dellalegge 27 dicembre 2013, n. 147 prevedeche: A titolo di concorso al consolida-mento dei conti pubblici attraverso il con-tenimento della dinamica della spesa cor-rente nel rispetto degli obiettivi di finanzapubblica previsti dall’Aggiornamento delprogramma di stabilità e crescita, dalladata di entrata in vigore del presenteprovvedimento, con riferimento ai dipen-denti delle amministrazioni pubbliche,come individuate dall’istituto Nazionale diStatistica (ISTAT) ai sensi del comma 3dell’articolo 1 della legge 31 dicembre2009 n. 196, il riconoscimento dell’inden-nità di buonuscita, dell’indennità premiodi servizio, del trattamento di fine rap-porto e di ogni altra indennità equipol-lente corrisposta una tantum comunquedenominata spettante a seguito di cessa-zione a vario titolo dall’impiego è effet-tuato:

a) in un’unica soluzione, se l’im-porto al lordo della tassazione non supera90.000 euro;

b) in due rate se l’importo lordosi attesta tra i 90.000 e i 150.000 euro; inquesto caso la prima rata sarà pari a90.000 euro, e la seconda rata sarà parialla cifra rimanente;

c) in tre rate, se l’ammontarelordo è superiore a 150.000 euro; la primarata sarà pari a 90.000 euro, la secondarata a 60.000 euro, e la terza sarà pariall’importo mancante;

considerato che:

la normativa suindicata, che hadilazionato e rateizzato il pagamento dellaindennità di buonuscita ai dipendenti sta-tali, è stata sottoposta al vaglio della

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Consulta con diverse ordinanze incidentaliche ne evidenziavano la rilevanza e la nonmanifesta infondatezza della questione diillegittimità costituzionale;

le ordinanze hanno rilevato quantosegue:

la violazione del principio di egua-glianza, di cui all’articolo 3 della Costitu-zione, e di violazione dell’articolo 36 dellaCostituzione, caratterizzandosi la buonu-scita come « retribuzione differita » (pur selegata ad una concorrente funzione pre-videnziale);

detto differimento, giustificato « atitolo di concorso al consolidamento deiconti pubblici », in funzione del conteni-mento della dinamica della spesa corrente,ha assunto un carattere strutturale, nonessendo previsto per un limitato arco tem-porale, seppure giustificato, anch’esso, « atitolo di concorso al consolidamento deiconti pubblici », in funzione del conteni-mento della dinamica della spesa corrente;inoltre modifica sensibilmente in peius iltrattamento di fine servizio dei dipendentipubblici, in quanto determina una perditapatrimoniale certa;

è, del resto, fatto notorio, che ilpubblico dipendente, in molti casi, si pro-pone – proprio attraverso l’integrale edimmediata percezione del trattamento difine rapporto – di recuperare una sommagià spesa o in via di erogazione per leprincipali necessità di vita quali l’acquistodi una casa, le spese per il matrimonio diun figlio, alla necessità di cure mediche,eccetera, ovvero di fronteggiare o adem-piere in modo definitivo ad impegni fi-nanziari già assunti, magari da tempo(come l’estinzione di un mutuo);

non appare dunque appropriatoche il datore di lavoro, approfittando dellacoincidenza tra questo suo ruolo e quellodi Legislatore, dilazioni dei pagamenti chesono dovuti nella loro interezza, a frontedel prelievo operato, e contestualmenterivoluzioni, da un giorno all’altro, le regolein ordine alle modalità di quantificazione

dell’indennità di buonuscita, ledendo ilprincipio di buona fede nell’esecuzione delcontratto;

inoltre « viene completamentesvuotata la capacità autorganizzativa dellapubblica amministrazione, che dovrebbenormalmente potersi esprimere anche inriferimento allo stato economico del per-sonale, secondo i generali principi espressidall’articolo 97 della Costituzione »;

in ragione della mancata previsionedi interessi per la dilazione del pagamento,si deroga persino dalla disciplina delleobbligazioni pecuniarie;

valutato che:

le norme in parola sono state ema-nate in un diverso arco di tempo, inragione della crisi economica e finanziariaimposta agli Stati dalle determinazioni UEcirca il pareggio di bilancio;

ciò che è rilevante è la naturastrutturale delle citate modifiche legisla-tive che anziché essere transeunti, tempo-ranee e consentanee allo scopo cui sonofinalizzate le legislazioni emergenziali,hanno di fatto reso strutturali restrizioni,dilazioni e riduzioni di spesa,

impegna il Governo

ai fini della valutazione della correttezzadel cosiddetto bilanciamento di interessiche il legislatore è tenuto ad effettuare tral’interesse pubblico al perseguimento dellariduzione del deficit di bilancio ed ilrispetto dei diritti soggettivi dei lavoratoriinteressati, a valutare l’opportunità di pro-cedere, senza nuovi o maggiori oneri perla finanza pubblica, a decorrere dall’anno2020 alla liquidazione dei trattamenti difine servizio, comunque denominati, per idipendenti pubblici, loro superstiti oaventi causa, che ne hanno titolo, entrododici mesi dalla cessazione del rapportodel lavoro.

9/1334-B/109. Vizzini.

Atti Parlamentari — 100 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

la legge n. 81/2017 reca un ele-mento di garanzia a favore del lavoratoreautonomo, prevedendo che « in caso dimalattia e infortunio di gravità tale daimpedire lo svolgimento dell’attività pro-fessionale per una durata superiore ai 60giorni, il versamento degli oneri previden-ziali e dei premi assicurativi sia sospesoper l’intera durata della malattia e del-l’infortunio fino ad un massimo di dueanni »;

tale sospensione non esenta tutta-via il lavoratore autonomo dal pagamentodel debito previdenziale maturato duranteil periodo di sospensione, da restituire contempistiche diluite e cioè « in rate mensilinell’arco di un periodo pari a tre voltequello di sospensione »,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere,senza nuovi o maggiori oneri per la fi-nanza pubblica, nell’ambito di futuri prov-vedimenti legislativi, l’annullamento, incaso di grave infortunio o malattia, diqualunque sanzione ovvero interessi dilegge e interessi di mora, relativi al man-cato adempimento previdenziale aventescadenza con termini perentori.

9/1334-B/110. Segneri.

La Camera,

premesso che:

dai dati diffusi dall’OrganizzazioneMondiale della Sanità nell’Assemblea ge-nerale svoltasi a Roma lo scorso 17 set-tembre, l’Italia è ancora il Paese europeocon il più basso rapporto medici/infer-mieri, rapporto che da uno a tre in alcuneRegioni si riduce fino a sfiorare la parità;

secondo quanto risulta dal contoannuale della Ragioneria dello Stato del-l’anno 2016 il numero maggiore di perditedi tali figure professionali si è avuto nelleregioni sottoposte al piano di rientro daldisavanzo della spesa sanitaria; infatti,solo in Campania, Lazio e Sicilia il nu-mero complessivo di infermieri mancantiattualmente ammonta a circa 21.000unità;

dai dati delle rilevazioni statisticheforza lavoro dell’ISTAT la carenza di or-ganico può essere quantificata in circa54.000 infermieri e che entro il 2025, acausa dello squilibrio tra i pensionamentie le nuove assunzioni, tale cifra arrive-rebbe a sfiorare, circa le 90.000 unità;

tale situazione di grave mancanzadi personale infermieristico specializzatocomporta altresì una alterazione del giustorapporto previsto tra il numero degli in-fermieri ed il numero dei pazienti, conconseguente aumento dei rischi per i pa-zienti;

considerato che:

nelle regioni del Sud la situazioneoccupazionale ancora una volta appareparticolarmente difficile rispetto al restodel Paese;

il disegno di legge di bilancio, aicommi 191-octies e seguenti ha previstouno sblocco del turn over del personalemedico e dirigenziale per il Servizio Sa-nitario Nazionale ma non ha previstoadeguate misure per supplire alla carenzadi organico degli infermieri,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità, nel prossimoprovvedimento utile, senza nuovi o mag-giori oneri per la finanza pubblica, al finedi garantire un’efficiente funzionalità delServizio sanitario nazionale e l’erogazionedei livelli essenziali di assistenza (LEA), diadottare le misure necessarie per assicu-rare lo sblocco del turn-over del personaleinfermieristico.

9/1334-B/111. Amitrano.

Atti Parlamentari — 101 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

da circa sette anni i comuni del-l’Ovest Ticino della provincia di Novara,sono esclusi dal Comitato aeroportuale diMalpensa, a causa del decreto ministeriale,che impone un livello per le emissionisonore, che esclude i comuni del novaresedai limiti previsti; considerato che:

lo scorso settembre, senza alcunadiretta comunicazione agli enti locali pie-montesi interessati, la maggior parte del-l’attività di navigazione di rotta svolta afavore del traffico aereo civile, è stataindirizzata sugli scali della regione Pie-monte, a causa della manutenzione dellapista 35R e che dal prossimo 27 luglio finoal 27 ottobre 2019, l’aeroporto di MilanoLinate, cesserà l’attività di navigazioneaerea a causa dei lavori di manutenzione,indirizzando il traffico aereo quasi com-pletamente sullo scalo di Malpensa; veri-ficato che:

le conseguenze della suesposta de-cisione, determineranno inevitabili au-menti dei livelli di inquinamento acusticoe ambientale, nonché il disturbo dellaquiete pubblica, dei territori piemontesicoinvolti dall’incremento delle attività ae-roportuali e di navigazione sull’aeroportodi Malpensa, come peraltro già rilevatodall’Arpa Piemonte,

impegna il Governo

a prevedere un intervento normativo voltoad assicurare la presenza della provinciadi Novara, all’interno del Comitato aero-portuale di Malpensa, quale sede incari-cata a stabilire le rotte aree, l’equilibrio el’incidenza del numero dell’attività di na-vigazione aerea su Lombardia e Piemonte,come peraltro già deliberato dal Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti connota del 25 luglio 2005.

9/1334-B/112. Crosetto.

La Camera,

premesso che:

il comma 620 prevede una ridu-zione delle risorse per il Maxxi di Roma dicirca 1,5 milioni di euro la sindaca diRoma, appresa la notizia della riduzionedegli stanziamenti ha dichiarato: « Il Maxxiinsieme alla Galleria Nazionale e al Macroè protagonista sulla scena italiana ed in-ternazionale e costituisce parte importantedella vita culturale della Capitale »;

secondo l’amministrazione capito-lina dunque « il Maxxi non deve essereindebolito nella sua azione e ove ciò fosseprodotto dalla recente decisione si cer-cherà di stimolare il Governo ad adottarei necessari correttivi »,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a ripristinare, nel primo provvedi-mento utile, gli stanziamenti per il Maxxie la Galleria nazionale di Arte Moderna.

9/1334-B/113. Piccoli Nardelli, Ascani,De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a ripristinare, nel primo provvedi-mento utile, gli stanziamenti per il Maxxie la Galleria nazionale di Arte Moderna.

9/1334-B/113. (Testo modificato nelcorso della seduta) Piccoli Nardelli,Ascani, De Luca.

La Camera,

premesso che:

per il progetto Maxxi L’Aquila, èprevisto l’avvio della fase operativa per2019;

Atti Parlamentari — 102 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nella legge di bilancio 2018 eraprevisto uno stanziamento di 2 milioni dieuro;

nel piano di fattibilità gestionale,trasmesso al MIBACT dalla FondazioneMAXXI il 6 luglio 2017, in attuazione degliimpegni assunti con il protocollo sotto-scritto con la DGAAP del Ministero il 7dicembre 2016, era già indicato un im-porto di euro 1.709.767,48 come « pianofinanziario minimo indispensabile, perquanto di responsabilità della FondazioneMAXXI (dunque, al netto degli oneri dimanutenzione e gestione dell’edificio diPalazzo Ardinghelli) »;

nell’accordo sottoscritto il 22 mag-gio 2018, tra il Segretario generale delMIBACT e la Fondazione MAXXI, all’ar-ticolo 2, comma 2, lettera b), è statodichiarato che il Ministero « sostiene lagestione di MAXXI X L’AQUILA con uncontributo annuale a carico del propriobilancio (cap. 5514, azione 2, pg. 2), chefino al 2024 è stabilito in 2 milioni dieuro »;

da ultimo, nella nota di documen-tazione doverosamente trasmessa dallaFondazione al Ministro dei beni e delleattività culturali nel mese di settembre2018 è stato ulteriormente sottolineato che« il contributo annuale garantito dalloStato per MAXXI L’AQUILA è di euro2.000.000,00, per le annualità dal 2018 al2024. Il piano di fattibilità presentato il 6maggio 2017 indicava peraltro come con-dizione minima indispensabile per consen-tire il decollo del progetto MAXXI L’A-QUILA un fabbisogno di euro1.709.767,48. ... è dunque doveroso ...garantire un equilibrio gestionale entro illimite del contributo ricevuto. Al tempostesso, già dal 2019 è indispensabile pro-muovere una energica azione di autofi-nanziamento (anzitutto attraverso sponso-rizzazioni e mecenatismo) con la doppiafinalità di avere risorse adeguate per unsolido sviluppo del progetto culturale e diproiettarsi oltre il traguardo del 2024 »;

il comma 620 prevede una ridu-zione dello stanziamento di circa la metà

delle risorse destinate al progetto Maxxidel capoluogo abruzzese,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diadottare ulteriori iniziative normativevolte a ripristinare nel primo provvedi-mento utile le risorse necessarie al pro-getto Maxxi dell’Aquila.

9/1334-B/114. D’Alessandro, Ascani, Pic-coli Nardelli, Pezzopane, De Luca.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1, comma 401, autorizzale università statali, per il 2019, in derogaalle vigenti facoltà di assunzione, a stipu-lare contratti di ricerca a tempo determi-nato di tipo Bea bandire procedure per lachiamata di professori universitari di se-conda fascia riservate ai ricercatori uni-versitari a tempo indeterminato in pos-sesso di abilitazione scientifica nazionale;

per le suddette disposizioni nonsono previste risorse aggiuntive ma sono avalere sul Fondo per il finanziamentoordinario delle università,

impegna il Governo

a prevedere risorse aggiuntive ed adeguate,necessarie a stipulare i contratti di ricercaa tempo determinato di tipo Bea bandirele procedure per la chiamata di professoriuniversitari come disposte dall’articolo 1,comma 401.

9/1334-B/115. Di Giorgi, Ascani, PiccoliNardelli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

negli ultimi anni, si è registrato, uncostante intervento finalizzato ad aumen-tare le risorse del Fondo integrativo statale

Atti Parlamentari — 103 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

per la concessione di borse di studiouniversitarie, al fine di ridurre il numerodegli studenti c.d. « idonei non benefi-ciari »;

il Fondo (cap. 1710 MIUR) è pas-sato da uno stanziamento di euro 149,2milioni per il 2013 a uno stanziamento dieuro 234,2 milioni per il 2018, con unincremento percentuale del 57,0 per cento;

inoltre, il decreto-legge n. 104 del2013 (L. 128/2013: articolo 2) ha previstoche il 3 per cento delle somme nelladisponibilità dell’Agenzia nazionale perl’amministrazione e la destinazione deibeni sequestrati e confiscati alla crimina-lità organizzata (articolo 48, comma 1,decreto legislativo n. 159 del 2011) è de-stinata al medesimo Fondo;

in riferimento alle risorse delFondo integrativo per le borse di studio ilprovvedimento in esame, come presentatoalle Camere, per il 2019 non registravaalcuna variazione di bilancio;

l’articolo 1, comma 981, incre-menta, in seguito ad una modifica appor-tata in commissione bilancio, un incre-mento di euro 10 milioni solo per il 2019,

impegna il Governo

ad individuare, attraverso opportune ini-ziative anche normative, ulteriori risorseda destinare al Fondo integrativo stataleper la concessione di borse di studio di cuiall’articolo 18, comma 1, lettera a), deldecreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68.

9/1334-B/116. Ascani, Piccoli Nardelli,De Luca.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1, comma 788, abroga ledisposizioni istitutive del « Fondo per lecattedre universitarie del merito GiulioNatta », destinato al reclutamento per

chiamata diretta di professori universitari,selezionati tra studiosi di elevato e rico-nosciuto merito scientifico;

come evidenzia la relazione tec-nica, la soppressione del Fondo comportarisparmi di spesa per euro 22 milioni nel2019 ed euro 70 milioni annui a decorreredal 2020,

impegna il Governo

a destinare i risparmi di spesa, determi-nati dall’articolo 1, comma 788, al Fondointegrativo statale per la concessione diborse di studio di cui all’articolo 18,comma 1, lettera a), del decreto legislativo29 marzo 2012, n. 68, al fine di sostenereil settore universitario.

9/1334-B/117. Giorgis, Piccoli Nardelli,De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a destinare i risparmi di spesa, determi-nati dall’articolo 1, comma 788, al Fondointegrativo statale per la concessione diborse di studio di cui all’articolo 18,comma 1, lettera a), del decreto legislativo29 marzo 2012, n. 68, al fine di sostenereil settore universitario.

9/1334-B/117. (Testo modificato nelcorso della seduta) Giorgis, Piccoli Nar-delli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1, comma 788, abroga ledisposizioni istitutive del « Fondo per lecattedre universitarie del merito GiulioNatta », destinato al reclutamento perchiamata diretta di professori universitari,selezionati tra studiosi di elevato e rico-nosciuto merito scientifico;

Atti Parlamentari — 104 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

come evidenzia la relazione tec-nica, la soppressione del Fondo comportarisparmi di spesa per euro 22 milioni nel2019 ed euro 70 milioni annui a decorreredal 2020,

impegna il Governo

a destinare, al fine di sostenere il settoreuniversitario, i risparmi di spesa, determi-nati dall’articolo 1, comma 788, al Fondoper il finanziamento ordinario delle uni-versità (FFO).

9/1334-B/118. Ceccanti, Piccoli Nardelli,De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a destinare, al fine di sostenere il settoreuniversitario, i risparmi di spesa, determi-nati dall’articolo 1, comma 788, al Fondoper il finanziamento ordinario delle uni-versità (FFO).

9/1334-B/118. (Testo modificato nelcorso della seduta) Ceccanti, PiccoliNardelli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

in considerazione del carico di la-voro che grava sui dirigenti che si trovanoa gestire più di una istituzione scolastica,appare urgente autorizzare l’esonero dal-l’insegnamento del docente che svolge ilruolo di collaboratore;

la metà delle scuole italiane ha undirigente scolastico responsabile in almenodue scuole; in considerazione dei pensio-namenti e delle aspettative, la previsione èche per il prossimo a.s. le scuole senzaDirigente arriveranno a circa 2500,

impegna il Governo

a prevedere, con apposito provvedimento,una norma che esoneri dall’insegnamento

i collaboratori dei dirigenti scolastici reg-genti.

9/1334-B/119. Prestipino, Ascani, PiccoliNardelli, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a prevedere, con apposito provvedimento,una norma che esoneri dall’insegnamentoi collaboratori dei dirigenti scolastici reg-genti.

9/1334-B/119. (Testo modificato nelcorso della seduta) Prestipino, Ascani,Piccoli Nardelli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

le norme a sostegno del settorescolastico si traducono in riduzioni dispesa determinate da importanti modifi-che di norme che andranno ad impattarenegativamente sul settore;

tra le misure finalizzate a garantirela continuità didattica sarebbe stato ne-cessario prevedere una norma di incre-mento di almeno 40 mila unità dell’orga-nico dell’autonomia;

l’articolo 1, commi 728 e 729, in-crementa il limite di spesa relativo alladotazione organica dei docenti in misuracorrispondente a 2.000 posti aggiuntivinella scuola primaria, al fine di ampliarele possibilità di tempo pieno nella stessa;

la previsione di posti aggiuntivi nonrisponde alle reali esigenze e non consentel’estensione del tempo pieno da soddisfarel’intero fabbisogno;

l’ampliamento del tempo pieno ri-chiede anche la disponibilità di strutture eservizi,

impegna il Governo

a prevedere, attraverso opportune inizia-tive anche normative, al fine di rispondere

Atti Parlamentari — 105 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

alle reali esigenze del settore scolastico,risorse adeguate per avviare un pianostrutturale di interventi finalizzato a ga-rantire la continuità didattica, incremen-tando l’organico dell’autonomia di cui al-l’articolo 1, comma 201, della legge 13luglio 2015, n. 107 e ad estendere ladisponibilità delle strutture e dei servizi,necessari all’ampliamento del tempopieno.

9/1334-B/120. Ciampi, Piccoli Nardelli,Ascani, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il comma 810, dispone l’abolizione,o la progressiva riduzione fino all’aboli-zione, dei contributi diretti a favore dideterminate categorie di imprese radiofo-niche e di imprese editrici di quotidiani eperiodici. Inoltre, prevede il sostegno, avalere sul Fondo per il pluralismo e l’in-novazione dell’informazione, di progettifinalizzati, tra l’altro, a diffondere la cul-tura della libera informazione plurale,dell’innovazione digitale e sociale, e asostenere il settore della distribuzione edi-toriale;

la legge 26 ottobre 2016, n. 198 èuna riforma approvata dal Parlamento conun consenso ampio, recependo anche pro-poste delle attuali forze di maggioranza;

i contributi all’editoria previstidalla legislazione attualmente vigente sonopercepiti da cooperative di giornalisti, dagiornali editi da minoranze linguistiche oassociazioni di consumatori, e così via;

si tratta cioè di voci editoriali pic-cole e molto piccole;

abolendo i finanziamenti a questotipo di prodotti, si danneggia il pluralismodell’informazione;

indebolire i giornali significa mi-nare la democrazia,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diprevedere, nel primo provvedimento legi-slativo utile, che siano ristabilite le risorsedi cui decreto legislativo 15 maggio 2017,n. 70 al fine di tutelare a piena libertà diinformazione e di stampa.

9/1334-B/121. Anzaldi, Ascani, PiccoliNardelli, Sensi, Fornaro, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il comma 359 e il comma 360-bismodificano l’attuale meccanismo di finan-ziamento dell’attività sportiva nazionale daparte dello Stato. In particolare, il comma359 dispone, anzitutto, che, dal 2019, lerisorse destinate al CONI e alla Sport esalute Spa sono complessivamente stabilitenella misura annua – comunque noninferiore a euro 410 milioni – del 32 percento delle entrate effettivamente incas-sate dal bilancio dello Stato nell’annoprecedente derivanti dal versamento delleimposte ai fini IRES, IVA, IRAP e IRPEFnei settori di attività relativi a gestione diimpianti sportivi, attività di club sportivi,palestre e altre attività sportive;

in base al comma 360-bis, tuttavia,« gli importi » complessivamente destinatia CONI e Sport e salute spa, in relazionealle entrate effettivamente incassate e ac-certate in sede di legge di bilancio o dilegge di assestamento, possono essere ri-modulati annualmente con DPCM, su pro-posta dell’autorità di Governo competentein materia di sport, di concerto con ilMinistro dell’economia e delle finanze;

una riforma occulta che tocca pro-prio il cuore del mondo dello sport so-prattutto non sussistono le ragioni per unainiziativa simile in un provvedimento le-gislativo già complesso come una legge dibilancio;

i contributi previsti dalla legisla-zione attualmente vigente sono percepitiper il sostentamento delle associazionisportive ecc;

Atti Parlamentari — 106 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

abolendo i finanziamenti al CONI,si danneggia il sistema sportivo stesso;

indebolire lo sport a tutti i livellisignifica abolire la terza agenzia educativaa livello nazionale,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diprevedere, nel primo provvedimento legi-slativo utile, che sia ristabilito lo stanzia-mento dei 370 milioni di euro per daSport e Salute Spa, a CONI.

9/1334-B/122. Rossi, Ascani, PiccoliNardelli, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame contieneall’articolo 1, comma 51 una norma, in-trodotta al Senato, che ha eliminato l’IRESagevolata per le società che non hannoscopo di lucro e si occupano di attivitàsolidaristiche, come fondazioni di ricerca,enti di beneficenza, scolastici od ospeda-lieri e associazioni letterarie e scientifichenonché per gli istituti autonomi case po-polari;

l’aumento di imposta per questienti scatterà dal primo gennaio e porteràl’aliquota IRES dal 12 al 24 per cento;

con la norma introdotta, dunque,tante attività di volontariato destinate aipiù bisognosi non saranno più sostenibili ei circa 6.220 tra enti, istituti e associazioni,dalla Croce Rossa ai centri di ricerca comelo Ieo, dalla Caritas al don Gnocchi, dalVidas alle federazioni dei disabili, dalleMisericordie alle piccole onlus si trove-ranno in gravissima difficoltà;

tale previsione, dunque finirà percolpire quel mondo del volontariato, sialaico che cattolico, che da sempre si oc-cupa dei soggetti più fragili, tra i qualisenz’altro i minori, gli anziani o i disabili,

e ciò appare particolarmente grave, in unmomento di grossa difficoltà sotto il pro-filo sociale;

peraltro tale norma è l’esito discelte inique per nulla condivise con ilParlamento che, per la prima volta nellastoria dell’Italia repubblicana, si è vistocompletamente spogliato della sua fun-zione, dei suoi diritti e dei suoi doveri,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diripristinare con urgenza, nel primo prov-vedimento utile, e nell’ambito delle proprieprerogative, l’articolo 6 del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 601.

9/1334-B/123. Pollastrini, De Luca.

La Camera,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diripristinare con urgenza, nel primo prov-vedimento utile, e nell’ambito delle proprieprerogative, l’articolo 6 del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 601.

9/1334-B/123. (Testo modificato nelcorso della seduta) Pollastrini, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in oggetto, anchea seguito del travagliato iter parlamentaree degli stravolgimenti apportati nell’altroramo del Parlamento, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia in prima lettura,non offre ancora risposta esaustiva e co-erente a temi di primaria importanzaeconomica e sociale;

il tema del rafforzamento degli entipreposti alla gestione delle politiche attive

Atti Parlamentari — 107 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

del lavoro è solo parzialmente affrontatocon misure che, impegnando ingenti ri-sorse finanziarie nel solo biennio 2019-2020 e prevedendo un limitato incrementodella dotazione organica dei centri perl’impiego, non appaiono sufficienti a sod-disfare un intervento di lungo respiro,volto a realizzare anche nel nostro paeseuna rete di collocamento pubblico efficaceed efficiente, comparabile con quelle esi-stenti negli altri paesi europei;

le storiche carenze organizzativedei centri per l’impiego esistenti sul ter-ritorio nazionale rischiano di aggravarsiladdove venisse introdotto, nei termini piùvolte annunciati solo mediaticamente, ilcosiddetto reddito di cittadinanza, la cuigestione dovrebbe essere affidata intera-mente a dette strutture,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi dellanorma richiamata in premessa, al fine diadottare ogni misure utile, già in occasionedel primo provvedimento disponibile, voltaa rivedere le disposizioni in materia dicentri per l’impiego, garantendo una piùadeguata programmazione delle risorse fi-nanziarie necessarie per assicurare unarete pubblica di collocamento all’altezzadei migliori standard europei, anche allaluce dei nuovi compiti che dovrebberoessergli affidati.

9/1334-B/124. Zardini, De Luca.

La Camera,

premesso che:

la darsena Europa, con il nuovoterminal collegato alla rete viaria e ferro-viaria/rappresenta il futuro del porto diLivorno;

una volta conclusi i lavori il portodi Livorno costituirà uno dei più impor-tanti terminal per le porta container digrandi dimensioni con capacità fino a 12mila e 18 mila teus;

siamo in una fase in cui la realiz-zazione delle nuove opere si sta per con-cretizzare con l’obiettivo di giungere al piùpresto alla nuova piattaforma logisticastrategica per l’intero Paese;

l’assenza, all’interno del provvedi-mento in esame, di misure strutturali asostegno della portualità nonché il gravepregiudizio ideologico di una parte dellamaggioranza di Governo costituiscono ele-mento di preoccupazione per questa im-portantissima opera infrastrutturale,

impegna il Governo

a non frapporre ostacoli alla realizzazionedell’opera nonché a prevedere adeguatemisure di sostegno al sistema portuale diLivorno per giungere nei tempi più rapidipossibili alla nuova darsena Europa qualestrategico sbocco a mare del porto diLivorno al fine di rafforzare la competi-tività logistica del nostro Paese.

9/1334-B/125. Andrea Romano, DeLuca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a non frapporre ostacoli alla realizzazionedell’opera nonché a prevedere adeguatemisure di sostegno al sistema portuale diLivorno per giungere nei tempi più rapidipossibili alla nuova darsena Europa qualestrategico sbocco a mare del porto diLivorno al fine di rafforzare la competi-tività logistica del nostro Paese.

9/1334-B/125. (Testo modificato nelcorso della seduta) Andrea Romano, DeLuca.

La Camera,

premesso che:

l’accesso al cibo e ad una alimen-tazione sana e corretta è un diritto da

Atti Parlamentari — 108 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tutelare e garantire, attraverso politichepubbliche e, secondo un principio di sus-sidiarietà, anche attraverso la partecipa-zione attiva di altri soggetti quali ad esem-pio gli enti del terzo settore;

la povertà alimentare riguarda pur-troppo molti cittadini, anziani e famigliecon minori, a rischio di emarginazionesociale;

l’opera quotidiana e capillare dimigliaia di associazioni impegnate su que-sto fronte, consente di rispondere attra-verso la distribuzione di generi alimentarialimenti ad un bisogno sociale crescente, eaccompagnare tali cittadini verso un per-corso di inclusione sociale;

per rispondere a tale esigenza, glienti del terzo settore approvvigionano iloro magazzini, gli empori solidali, lemense di solidarietà, attraverso diversistrumenti tra i quali si annoverano ledonazioni di imprese agevolate attraversola legge 166/2016, i fondi europei gestiti alivello nazionale da Agea, e il fondo na-zionale per gli aiuti alimentari agli indi-genti;

tale fondo nazionale è stato isti-tuito presso il MIPAAFT con decreto-legge22 giugno 2012, n. 83, convertito con mo-dificazioni dalla legge 7 agosto 2012,n. 134, per il finanziamento dei pro-grammi nazionali di distribuzione di der-rate alimentari alle persone indigenti nelterritorio della Repubblica italiana;

l’articolo 1, comma 399, della legge28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità2016), ha rifinanziato il Fondo di 5 milionidi euro a decorrere dall’anno 2017;

si rileva che nell’ultimo triennio,tali risorse sono sempre state incrementateanche in corso d’anno fino a giungere a 12milioni di euro nell’anno 2015, 10 milionidi euro nell’anno 2016 e 9 milioni di euronell’anno 2017;

con la nuova legislatura non sonostate aggiunte risorse ulteriori ai 5 milionidi euro definiti in modo strutturale dal2017;

il comma 668 dell’articolo 1, inse-rito dal Senato, ha disposto un incrementodello stanziamento, nella misura di 1 mi-lione di euro per ciascuno degli anni 2019,2020 e 2021, del Fondo per la distribu-zione delle derrate alimentari alle personeindigenti. Un incremento a soddisfare leaumentate esigenze segnalate dal Tavolo dicoordinamento permanente sugli indigentiistituito presso Ministero delle politicheagricole;

interrompere questo percorso e di-minuire le risorse disponibili, rischia diindebolire le reti sociali sul territorio elasciare senza sostegno molte persone in-digenti, mentre ancora si devono definirei contorni del promesso reddito di citta-dinanza;

tra gli aumenti di imposte previstidalla legge di bilancio per il 2019, uno deipiù significativi è quello relativo al rad-doppio della tassazione per le associazionino profit che non hanno scopo di lucro ein particolare, per tutti gli enti che sioccupano di assistenza sociale, sanità, be-neficenza, istruzione, alloggio sociale. Iltaglio del regime Ires ad aliquota agevolatadel 12 per cento provocherà per questisoggetti giuridici un raddoppio del caricotributario nel 2019;

la riforma del terzo settore haintrodotto la disapplicazione dell’agevola-zione per gli enti che si iscriveranno nelregistro unico nazionale. Ma in attesa chescattino gli specifici regimi forfettari pre-visti, gli enti non profit avrebbero potutocontinuare a beneficiare del taglio dell’Iresal 12 per cento, la cui cancellazione faràinvece scattare il regime di tassazione conaliquota ordinaria,

impegna il Governo

ad aumentare per il 2019 lo stanziamentoa favore del Fondo per la distribuzione diderrate alimentari alle persone indigenti alfine di dare continuità al sistema di aiutialimentari evitando il ridimensionamento

Atti Parlamentari — 109 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

della distribuzione di alimenti ai più po-veri.

9/1334-B/126. Gadda, Cenni, Cardinale,Dal Moro, D’Alessandro, Incerti, Portas,De Luca.

La Camera,

premesso che:

in Toscana nel comune di MonteArgentario, alcune piante sono state re-centemente colpite da un batterio appar-tenente alla sottospecie Multiplex, diffe-rente da quello che ha colpito l’olivicolturapugliese, una sottospecie finora mai rin-venuta in Italia;

per contrastare la gravità dell’epi-demia in atto e per limitare l’enormerischio potenziale di espansione in Pugliae nelle altre regioni del Paese è necessarial’applicazione di misure tempestive di con-tenimento;

risulta pertanto non più rinviabilel’emanazione di un programma straordi-nario di intervento per limitare il rischiodi espansione della Xylella, attraverso l’at-tuazione di misure fitosanitarie; piani dimonitoraggio sull’intero territorio nazio-nale; il potenziamento della rete dei cer-tificati; le ispezioni e i campionamentieffettuati da ispettori e agenti fitosanitariadeguatamente formati anche sulle strut-ture vivaistiche;

il comma 660 dispone un incre-mento del Fondo di cui all’articolo 23-bisdel decreto-legge 24/06/2016, n. 113 rela-tivo al rilancio del settore olivicolo nellearee colpite da Xylella fastidiosa, un in-cremento inadeguato per fronteggiare l’e-mergenza fitosanitaria,

impegna il Governo

ad adottare entro trenta giorni un pianostraordinario nazionale per il rilanciodella coltura olivicola in grado di preve-nire e limitare il rischio di espansionedella Xylella, intervenendo più tempesti-vamente ed efficacemente di quanto fattofinora, rafforzando il coordinamento tra

enti per prevenire e incrementare le ri-sorse anche attraverso il Fondo di sviluppoe coesione e i fondi Ue.

9/1334-B/127. Cenni, Gadda, Incerti,D’Alessandro, Cardinale, Dal Moro,Portas, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare entro trenta giorni un pianostraordinario nazionale per il rilanciodella coltura olivicola in grado di preve-nire e limitare il rischio di espansionedella Xylella, intervenendo più tempesti-vamente ed efficacemente di quanto fattofinora, rafforzando il coordinamento traenti per prevenire e incrementare le ri-sorse anche attraverso il Fondo di sviluppoe coesione e i fondi Ue.

9/1334-B/127. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cenni, Gadda, In-certi, D’Alessandro, Cardinale, DalMoro, Portas, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame aicommi 654 e 655 prevede interventi perfavorire lo sviluppo socioeconomico dellearee rurali attraverso il sostegno delleattività agricole, per contrastare lo spopo-lamento e l’abbandono dei terreni agricolisituati in queste aree;

gli articoli 3 e 174 del Trattato sulfunzionamento dell’Unione europea stabi-liscono gli obiettivi di coesione economica,sociale e territoriale, insieme a quelli dipari opportunità per le zone con svantaggistrutturali e permanenti

le nuove tecnologie legate all’agri-coltura di precisione contribuiscono ad

Atti Parlamentari — 110 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

aumentare l’occupazione di giovani inagricoltura, perché hanno bisogno di ma-nodopera « digitalizzata »;

nonostante queste iniziative menodell’1 per cento della superficie coltivata ègestita con queste soluzioni;

i problemi da risolvere per avviareun nuovo corso di promozione dell’inno-vazione risiedono nell’esiguità delle risorsedisponibili, ma anche e soprattutto nellaqualità dell’organizzazione del sistema,con particolare riferimento al migliora-mento strutturale e al disegno delle poli-tiche, in una chiave di crescente orienta-mento alla domanda,

impegna il Governo:

a istituire un Piano nazionale dellearee rurali interne finalizzato al finanzia-mento dei seguenti interventi, dando prio-rità ai giovani agricoltori ed alle impreseagricole a conduzione femminile:

a) promozione di misure per tute-lare la maternità delle lavoratrici, delleimprenditrici, e la conciliazione dei tempidi vita e di lavoro attraverso la creazionedi servizi alle famiglie e di politiche diwelfare, a partire dall’attivazione di agriasili ed agri nidi, di servizi di sostituzione,e la corresponsione di voucher per l’ac-quisto di servizi di baby-sitting, ovvero perfare fronte agli oneri della rete pubblicadei servizi per l’infanzia o dei serviziprivati accreditati;

b) attivazione e potenziamento delservizio di trasporto pubblico nei territorirurali e introduzione di incentivi per l’ac-quisto di abbonamenti di viaggio al fine dipromuovere un reale ed effettivo dirittoalla mobilità;

c) promozione di interventi perl’installazione e l’utilizzo della banda largae ultra larga nelle zone rurali, prevedendoagevolazioni fiscali per imprese agricoleche utilizzano le infrastrutture digitali;

d) sostegno all’economia agricolacircolare in un’ottica di sostenibilità inte-

grale dell’attività economica, anche attra-verso attività di formazione e informa-zione agli operatori e ai cittadini;

e) incentivazione di un’offerta agri-cola aggregata e della progettazione terri-toriale anche attraverso il sostegnoe/a¢reazione di distretti del cibo.

9/1334-B/128. Incerti, Gadda, D’Alessan-dro, Cenni, Cardinale, Dal Moro, Por-tas, De Luca.

La Camera,

premesso che:

la maggioranza delle imprese agri-cole soggette a tassazione in base alleregole catastali non hanno avuto accessoalle nuove disposizioni sul super ed iperammortamento per l’acquisto dei benistrumentali nuovi in quanto il sistema dideterminazione del reddito non prevede larilevanza dei costi e dei ricavi effettivi;

l’agricoltura 4.0, in Italia è unarealtà con un mercato di 100 milioni dieuro, il 2,5 per cento di quello globale chevale 3,5 miliardi di euro; si avvale di 300nuove soluzioni tecnologiche, dai sensoriai droni in campo, al packaging intelli-gente o attivo, utilizzate lungo tutta lafiliera;

l’agricoltura 4.0 rappresenta unostrumento strategico per il futuro dell’im-presa agricola permettendo il migliora-mento delle prestazioni ambientali, con lariduzione dell’uso di fertilizzanti, fitofar-maci, acqua, combustibili fossili e unaottimale gestione del terreno;

tenuto conto che:

il settore agricolo deve essere de-stinatario degli incentivi per gli investi-menti innovativi previsti dal Piano nazio-nale industria 4.0 presentato dal Governo,in modo particolare per quanto riguarda ilsettore Agrifood,

impegna il Governo

a sostenere gli investimenti mirati nellaricerca e nello sviluppo delle tecnologie

Atti Parlamentari — 111 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

per agricoltura estendendo pienamente lemisure di industria 4.0 al settore agricolo.

9/1334-B/129. Cardinale, Critelli, Gadda,Cenni, Dal Moro, D’Alessandro, Incerti,Portas, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a sostenere gli investimenti mirati nellaricerca e nello sviluppo delle tecnologieper agricoltura estendendo pienamente lemisure di industria 4.0 al settore agricolo.

9/1334-B/129. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cardinale, Critelli,Gadda, Cenni, Dal Moro, D’Alessandro,Incerti, Portas, De Luca.

La Camera,

premesso che:

la promozione della lingua e dellacultura italiane all’estero rappresenta unasset strategico per il Paese nella prospet-tiva di una sua autorevole proiezione nellasfera globale e di una più organica pro-mozione integrata del Sistema Italia nelmondo;

essa risponde alla triplice esigenzadi assecondare la ricerca di identità cheproviene dalle generazioni di italo discen-denti, collocate ormai in contesti intercul-turali, di soddisfare la domanda di ap-prendimento dell’italiano e della culturache lo sottende, proveniente da una cre-scente area di « italsimpatia », di corri-spondere ai bisogni formativi dei figli deiprotagonisti delle nuove emigrazioni edelle nuove mobilità;

con la legge 11 dicembre 2016n. 232, articolo 1, comma 587 (legge dibilancio 2017) è stato istituito il « Fondoper il potenziamento della promozionedella lingua e della cultura italiane all’e-

stero », dotato di 150 milioni di eurodistribuiti in 4 anni (20 milioni per il 2017,30 per il 2018 e 50 milioni di euro perciascuno degli anni 2019 e 2020.

il comma 588 dell’articolo 1 dellamedesima legge ha stabilito le modalità diripartizione di tale Fondo pluriennale trail MAECI, il MIUR e il MIBACT, che nel2019 e nel 2020 potranno usufruire per leloro attività, per ciascuno degli anni indi-cati, rispettivamente di 36.250.000 euro,6.750.000 euro e 7.000.000 euro;

con tali risorse, già nei primi dueanni trascorsi, è stato possibile sostenerein modo adeguato l’impegno della DanteAlighieri nel mondo e ristorare una seriedi voci di investimento linguistico-cultu-rale che a seguito dei tagli negli anni dirisanamento finanziario si erano forte-mente ridimensionati, mettendo in crisiattività e soggetti promotori;

le risorse apportate dal Fondo sonostate utilizzate, infatti, oltre che per leattività della Dante Alighieri, per il soste-gno agli Istituti di cultura, per l’istituzionee il funzionamento delle cattedre di ita-lianistica in università straniere, per borsedi studio, per la promozione all’estero delnostro patrimonio artistico e culturale, peril sostegno delle arti creative, e per varialtri interventi;

il ridimensionamento o l’interru-zione improvvisa di queste attività com-porterebbe una grave regressione di ini-ziative qualificanti e determinerebbe unacondizione di minorità del nostro Paesenella concorrenza alla quale è esposto daparte di altri attori linguistici e culturaliattivi sulla scena mondiale, oltre ad az-zoppare una gamba fondamentale il si-stema di promozione del Sistema Italia nelmondo,

impegna il Governo

a considerare con attenzione e disponibi-lità l’esigenza di dare continuità ai suac-cennati interventi, prorogando il finanzia-

Atti Parlamentari — 112 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

mento del Fondo anche nel 2021, che nelbilancio triennale 2019-2021 risulta an-cora scoperto.

9/1334-B/130. Schirò, Ungaro, Carè, LaMarca, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a considerare con attenzione e disponibi-lità l’esigenza di dare continuità ai suac-cennati interventi, prorogando il finanzia-mento del Fondo anche nel 2021, che nelbilancio triennale 2019-2021 risulta an-cora scoperto.

9/1334-B/130. (Testo modificato nelcorso della seduta) Schirò, Ungaro,Carè, La Marca, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

considerato che:

l’articolo 1, commi 493-495, disci-plina il Fondo per il ristoro dei rispar-miatori che hanno un pregiudizio ingiustoda parte di banche e loro controllateaventi sede legale in Italia e poste inliquidazione coatta amministrativa dopo il16 novembre 2015 e prima del 1o gennaio2018;

il riferimento alle banche poste inliquidazione coatta amministrativa, senzaincludere esplicitamente i casi di risolu-zione (laddove avvenuta prima della liqui-dazione) come del resto originariamente

Atti Parlamentari — 113 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

previsto nel DDL di bilancio approvatodalla Camera dei deputati T8 dicembrescorso, rischia di escludere gli investitoricolpiti dalla risoluzione – e solo successivaliquidazione – di Banca Etruria, BancaMarche, Carichieti e Cariferrara,

impegna il Governo

a chiarire con un apposito provvedimento,nell’ambito delle proprie prerogative, che irequisiti previsti dal comma 494 per l’ac-cesso alle prestazioni del Fondo includonoanche gli investitori di Banca Etruria,Banca Marche, Carichieti e Cariferraranonostante alla data di messa in liquida-zione delle suddette banche fossero statiestinti i loro diritti amministrativi e pa-trimoniali, ai sensi dell’articolo 52, comma1, lettera a), punto i del decreto legislativo16 novembre 2015, n. 180.

9/1334-B/131. Marattin, De Luca.

La Camera

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èestremamente grave e inedito;

mai era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva già ottenuto la fiducia di questaAssemblea;

un testo stravolto fin dalle fonda-menta, da quei saldi che sono stati cam-biati dopo una tormentata trattativa conl’Unione europea che ha smascherato l’im-provvisazione con cui si è irresponsabil-mente giocato con i numeri pur di portareavanti un’operazione di pura propagandaattorno a misure tuttora aleatorie come ilreddito di cittadinanza e la cosiddetta« quota 100 »;

un testo, quello attuale, che il Se-nato ha potuto esaminare, prima di votarela fiducia, solo per poche ore, dove « esa-minare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto;

il provvedimento è stato votato di-rettamente dall’Assemblea del Senatosenza che sia stato esercitato il dovuto econsapevole controllo sui contenuti e sulnuovo quadro programmatico di finanzapubblica;

ora si sta replicando la stessa pro-cedura qui alla Camera, calpestando leprerogative dei deputati, di ognuno deisingoli rappresentanti che qui siedono,insistendo con protervia e senza il minimorispetto delle istituzioni democratiche conuna marcia a tappe forzate che deveservire a nascondere la confusione e iritardi con cui il Governo si è mosso inqueste settimane e in tutti questi mesi;

a pochissimi giorni dalle parole delPresidente della Repubblica, che ha riba-dito, del Parlamento, « il ruolo centrale,che va rispettato e preservato », si scegliedi procedere, incuranti, in direzione op-posta, una direzione che nel tempo, pro-gressivamente, vuole condannare il Parla-mento ad una sostanziale irrilevanza;

siamo di fronte ad una procedurainaccettabile, che ferisce la nostra demo-crazia;

considerato che:

l’articolo 1, commi 493-495, disci-plina il Fondo per il ristoro dei rispar-miatori che hanno un pregiudizio ingiustoda parte di banche e loro controllateaventi sede legale in Italia e poste inliquidazione coatta amministrativa dopo il16 novembre 2015 e prima del 1o gennaio2018;

il riferimento alle banche poste inliquidazione coatta amministrativa, senzaincludere esplicitamente i casi di risolu-zione (laddove avvenuta prima della liqui-dazione) come del resto originariamente

Atti Parlamentari — 114 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

previsto nel DDL di bilancio approvatodalla Camera dei deputati T8 dicembrescorso, rischia di escludere gli investitoricolpiti dalla risoluzione – e solo successivaliquidazione – di Banca Etruria, BancaMarche, Carichieti e Cariferrara,

impegna il Governo

a chiarire, nell’ambito delle proprie pre-rogative, che i requisiti previsti dal comma494 per l’accesso alle prestazioni delFondo includono anche gli investitori diBanca Etruria, Banca Marche, Carichieti eCariferrara nonostante alla data di messain liquidazione delle suddette banche fos-sero stati estinti i loro diritti amministra-tivi e patrimoniali, ai sensi dell’articolo 52,comma 1, lettera a), punto i del decretolegislativo 16 novembre 2015, n. 180.

9/1334-B/131. (Testo modificato nelcorso della seduta) Marattin, De Luca.

La Camera,

premesso che:

ciò che è accaduto nelle ultimesettimane e sta accadendo in queste ore èqualcosa di estremamente grave e inedito,mai infatti era successo, nella storia del-l’Italia repubblicana, che le istituzioni par-lamentari fossero spogliate in modo cosìplateale del loro fondamentale ruolo;

quello all’esame è un disegno dilegge di bilancio il cui testo è stato radi-calmente modificato, per non dire com-pletamente stravolto, rispetto a quello cheaveva ottenuto la fiducia dell’Aula di Mon-tecitorio, un testo stravolto fin dalle fon-damenta, da quei saldi che sono staticambiati dopo una tormentata trattativacon l’Unione europea che ha smascheratol’improvvisazione con cui si è irresponsa-bilmente giocato con i numeri pur diportare avanti un’operazione di pura pro-paganda attorno a misure tuttora aleatoriecome il reddito di cittadinanza e la« Quota 100 » in materia di pensioni; untesto, quello attuale, che il Senato hapotuto esaminare, prima di votare la fi-

ducia, solo per poche ore, dove « esami-nare » è in realtà un termine del tuttoimproprio, considerando come la Commis-sione bilancio di Palazzo Madama nonabbia effettuato neanche un voto; ora si èvoluta ripetere la stessa procedura qui allaCamera, calpestando le prerogative deideputati, di ognuno dei singoli rappresen-tanti che qui siedono, insistendo con pro-tervia e senza il minimo rispetto delleistituzioni democratiche con una marcia atappe forzate che deve servire a nascon-dere la confusione e i ritardi con cui ilGoverno si è mosso in queste settimane ein tutti questi mesi;

il Governo in questa legge di bi-lancio ha previsto una manovra punitivaper i Comuni. Il Presidente dell’Anci se-gnala come con la manovra si privino glienti locali di fondi dati per certi e dimanovrabilità sulla spesa corrente e dicome si tratti di una scelta incomprensi-bile;

il conto fatto dagli addetti è salato:mancano oltre cento milioni dei 300 chespettano a 1.800 Comuni per un errore dicalcolo nel passaggio dall’Imu alla Tasi, enon sono stati riconosciuti i 560 milionirelativi al taglio del decreto-legge 66;

un grave danno è, inoltre, quellorelativo alla manovrabilità degli ammini-stratori, provocato dall’innalzamento dellasoglia di accantonamento per il fondocrediti dubbia esigibilità; con questenorme non è possibile assicurare un per-corso di progettazione e sviluppo delleopere pubbliche senza poter contare surisorse correnti adeguate, ma anzi do-vendo fare i salti mortali per mantenereservizi essenziali di welfare locale;

rilevato inoltre che per ripristinarela piena autonomia finanziaria quel cheriguarda le province occorre riprenderecoerentemente il percorso avviato con lalegge 205/2017, che ha assegnato specificifondi alle Province con la finalità di fa-vorire la ripresa di una normale e correttaprogrammazione pluriennale, propedeu-tica e necessaria per l’esercizio ordinatodelle funzioni fondamentali;

Atti Parlamentari — 115 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

si evidenzia che anche l’Uncem hasollevato criticità relative alla mancanze dimisure dell’economia dei comuni montanichiedendo in attuazione dell’articolo 16della legge 97 del 1994, la determinazionedel reddito d’impresa per attività commer-ciali e per i pubblici esercizi con giro diaffari assoggettato all’imposta sul valoreaggiunto (IVA), nell’anno precedente, infe-riore a 20.000 euro può avvenire, per glianni di imposta successivi, sulla base di unconcordato con gli uffici dell’amministra-zione finanziaria,

impegna il Governo

ad intervenire con urgenza per garantirele necessarie risorse agli enti locali e lacorrelata manovrabilità sulla spesa cor-rente, nonché a conseguire il pieno ripri-stino dell’ordinaria capacità di program-mazione annuale e pluriennale nelle pro-vince mediante il reperimento delle neces-sarie risorse ed infine ad individuare apartire dalle 72 aree pilota della Strategianazionale aree interne, le « zone franchemontane » ove vengono adottate partico-lari misure e parametri per la fiscalitàdelle imprese.

9/1334-B/132. De Menech, Enrico Bor-ghi, Del Barba, De Luca.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad intervenire con urgenza per garantirele necessarie risorse agli enti locali e lacorrelata manovrabilità sulla spesa cor-rente, nonché a conseguire il pieno ripri-stino dell’ordinaria capacità di program-mazione annuale e pluriennale nelle pro-vince mediante il reperimento delle neces-sarie risorse ed infine ad individuare apartire dalle 72 aree pilota della Strategianazionale aree interne, le « zone franchemontane » ove vengono adottate partico-

lari misure e parametri per la fiscalitàdelle imprese.

9/1334-B/132. (Testo modificato nelcorso della seduta) De Menech, EnricoBorghi, Del Barba, De Luca.

La Camera,

premesso che:

il comma 51 dell’articolo 1 delprovvedimento abroga il regime di favorefiscale di cui all’articolo 6 del decreto delPresidente della Repubblica 601 del 1973che dispone la riduzione alla metà dell’I-RES (dal 24 al 12 per cento) nei confrontidegli enti non-profit, ossia gli enti edistituti di assistenza sociale, società dimutuo soccorso, gli enti ospedalieri, glienti di assistenza e beneficenza, gli istitutidi istruzione e istituti di studio e speri-mentazione di interesse generale che nonhanno fine di lucro come corpi scientifici,accademie, fondazioni e associazioni sto-riche, letterarie, scientifiche, di esperienzee ricerche aventi scopi esclusivamente cul-turali, ed enti il cui fine è equiparato perlegge ai fini di beneficenza o di istruzione,ed infine degli istituti autonomi per le casepopolari (Iacp), comunque denominati, eloro consorzi nonché enti aventi le stessefinalità sociali dei predetti Istituti, istituitinella forma di società che rispondono airequisiti della legislazione dell’Unione eu-ropea in materia di « in house providing »;

la misura viene giustificata dal Go-verno per correggere i saldi della manovra,come richiesto dall’Unione europea, e conla necessità di recuperare risorse per ilReddito di cittadinanza e per la cosiddettaQuota 100 alle pensioni;

da una prima stima, solo per ilprimo anno, il volontariato italiano andràa versare un prezzo molto alto: circa 118milioni di euro. Tra l’altro la disposizionesembra particolarmente penalizzante, so-prattutto in relazione al periodo transito-rio in cui si attende la piena entrata invigore della Riforma del Terzo Settore. Lamodifica, infatti, elimina un regime difavore, in un momento in cui le organiz-zazioni non profit sono in attesa dellapiena operatività delle regole fiscali della

Atti Parlamentari — 116 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

riforma del Terzo settore e che divente-ranno efficaci solo con l’entrata in fun-zione del Registro unico nazionale e conl’autorizzazione della Commissione euro-pea. Proprio per questo motivo, il Codicedel terzo settore (decreto legislativo 117del 2017) aveva rinviato a questo momentola disapplicazione della « mini Ires » pergli enti del Terzo settore, per traghettarliverso il nuovo regime senza cambiamentinel trattamento fiscale;

la riforma del terzo settore prevedeper gli Ets, tra l’altro, la possibilità dideterminare il reddito in via forfettaria,con coefficienti particolarmente favorevoliper il volontariato e l’associazionismo so-ciale (1 per cento e 3 per cento). Il decretolegislativo 117 del 2017 aveva mantenutolo sconto Ires per gli enti che, pur ope-rando in settori di rilevanza sociale per lacollettività, sarebbero rimasti fuori dalRegistro unico nazionale del Terzo settore(per mancanza, ad esempio, dei requisitisoggettivi). Con la manovra, invece, scattaanche per questi ultimi la tassazione or-dinaria, senza possibilità di valorizzare inalcun modo l’assenza di scopo di lucro ela rilevanza sociale dell’attività prestata;

la galassia del Terzo Settore contacinque milioni e mezzo di volontari censitidall’Istat (un italiano su sei, dai venti aisessantaquattro anni), 343.432 organizza-zioni senza fini di lucro e 812.706 dipen-denti. Mediamente ognuno di quei cinquemilioni di volontari regala a chi ne habisogno almeno tre ore alla settimana(senza contare quelle legate alle emer-genze di un terremoto o un’alluvione) perun totale annuale di 858 milioni di ore dilavoro pagate a 10 euro l’ora. Pertanto conuna esigua paga per tanti impagabiliesempi di abnegazione, quel volontariatoregala allo Stato oltre otto miliardi emezzo di euro, cioè quasi settanta volte dipiù di quanto andrà a rosicchiare sull’Ires;

oltre otto miliardi e mezzo di euro,cioè quasi settanta volte di più di quantoandrà a rosicchiare sull’Ires;

ad esempio, una fondazione Onlus,sul solo reddito dei fabbricati istituzionali

per un immobile con 120 posti letto,pagherà una maggiore imposta fra i seimila e i dieci mila euro all’anno, aumentoche si ripercuoterebbe certamente sullerette che in questo momento gli entiinteressati, dalle case di riposo alle scuole,stanno aggiornando per il 2019;

è delle ultime ore la notizia che ilGoverno avrebbe promesso un cambio dirotta, rimediando al vulnus con il primoprovvedimento utile,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi adottare un provvedimento normativourgente che ripristini il regime di favorefiscale di cui al soppresso articolo 6 deldecreto del n. 601 del 1973

9/1334-B/133. Fassina, Pastorino, Mu-roni, Boldrini, Fornaro, Rostan.

La Camera,

premesso che:

al fine di presidiare a livello na-zionale, regionale e provinciale la condi-zione della donna nel mercato del lavoro,l’articolo 8 della legge n. 125 del 1991 haintrodotto nel nostro ordinamento giuri-dico la figura della « Consigliera di pa-rità », il cui ruolo è indispensabile nellastrategia di intervento per sanzionare lediscriminazioni e per incentivare le azionipositive;

successivamente, con il decreto le-gislativo n. 196 del 2000 è stata dettataper le Consigliere di parità una nuovadisciplina che ha affidato loro funzioni dipromozione e controllo dell’attuazione deiprincipi di uguaglianza, di pari opportu-nità e di non discriminazione per donne euomini nel lavoro, da svolgere in qualità dipubblici ufficiali avendo l’obbligo di se-gnalare all’autorità giudiziaria gli eventualireati di cui vengono a conoscenza perragione del loro ufficio. Inoltre, per giu-risprudenza consolidata, l’organismo è le-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

gittimato ad agire dinanzi al TAR neiconfronti delle Giunte locali costituite conla sola presenza maschile, così come èlegittimato alla costituzione di parte civilenei casi di molestie sessuali in ambitolavorativo;

essendo pubblici ufficiali, nell’eser-cizio delle loro funzioni, hanno di volta involta risolto – senza ricorrere ai giudici,ma per via conciliativa – discriminazioni,convocando gli amministratori delegatidelle aziende, i datori di lavoro, che sipresentavano perplessi, ma alla fine con-vinti dai loro avvocati che era meglio nonfare diversamente, andando così a inau-gurare una felice stagione che ha vistoimpegnate donne competenti (e quasi sem-pre capaci di essere anche indipendentidalla politica) e quindi autonome nel lorooperato ma per le quali, fin dall’inizio, nonera previsto uno stipendio, ma un « ri-storo », ossia un’indennità per il loro man-cato lavoro nella professione o alle dipen-denze a seconda dei casi;

la funzione delle Consigliere di pa-rità si svolge mediante: rilevazione dellesituazioni di squilibrio di genere e diviolazioni della normativa in materia diparità; promozione di progetti di azionipositive e verifica di tali progetti; diffu-sione della conoscenza e scambio di buoneprassi; verifica della coerenza della pro-grammazione delle politiche di sviluppoterritoriale rispetto agli indirizzi istituzio-nali in tema di pari opportunità; sostegnodelle politiche attive del lavoro, compresequelle formative, sotto il profilo dellapromozione e realizzazione di pari oppor-tunità; promozione di politiche di pariopportunità da parte dei soggetti pubblicie privati operanti nel mercato del lavoro;partecipazione all’attività della Rete Na-zionale delle Consigliere; richiesta alle di-rezioni provinciali del lavoro di informa-zioni sulla situazione occupazionale ma-schile e femminile, in relazione allo statodelle assunzioni, della formazione e pro-mozione professionale, delle retribuzioni,delle condizioni di lavoro, della cessazionedel rapporto di lavoro;

le Consigliere di parità, inoltre, of-frono un servizio di informazione, consu-lenza e assistenza su opportunità, buoneprassi e diritti sanciti dalla normativavigente in materia di pari opportunità,gravidanza, maternità, paternità, molestiesessuali, con riferimento al mondo dellavoro. Su mandato della singola lavora-trice o del singolo lavoratore che lamentiuna discriminazione, come primo passopromuovono un tentativo di conciliazionecon il datore di lavoro; se la conciliazionenon si raggiunge, ricorrono al Giudice delLavoro; in ultima istanza possono agire ingiudizio su delega della lavoratrice o dellavoratore. Collaborano con la DirezioneTerritoriale del lavoro per rilevare viola-zioni alla normativa antidiscriminatoria epromuovere azioni correttive. Mettono incampo progetti di azioni positive e politi-che di sviluppo sul territorio per diffon-dere la cultura delle pari opportunità tradonne e uomini e promuovere l’occupa-zione femminile. Cooperano con gli orga-nismi di parità, con il mondo delle istitu-zioni, i sindacati e le associazioni nell’am-bito di progetti e interventi che favori-scono l’occupazione delle donne, 1’imprenditorialità femminile e l’elimina-zione delle disparità tra i sessi nel mondodel lavoro;

la normativa vigente prevede trefigure di Consigliera di parità, diverse perbacino di intervento e non legate da rap-porti gerarchici: la Consigliera regionale diparità, la Consigliera provinciale di parità(competenti nei rispettivi ambiti territo-riali) e la Consigliera Nazionale di parità,operante presso il Ministero del Lavoro,ove coordina la Conferenza delle Consi-gliere regionali e provinciali di parità;

l’articolo 13 del decreto legislativon. 198 del 2006 (Codice delle Pari oppor-tunità) stabilisce che, per essere nominatea seguito di pubblica selezione, le consi-gliere di parità devono possedere requisitidi specifica competenza ed esperienza plu-riennale in materia di lavoro femminile, dinormative sulla parità e pari opportunitànonché di mercato del lavoro, comprovatida idonea documentazione;

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

fino a qualche anno fa la loroattività era finanziata attraverso un fondovincolato che veniva ripartito tra regioni eprovince in base ai bacini di utenza. Enonostante la normativa di riferimento, ilrichiamato decreto legislativo n. 198 del2006, prevedesse espressamente che do-vessero essere assegnate adeguate risorseeconomiche alla figura delle Consigliere diparità, nel corso degli anni le risorse sisono via via assottigliate sino a diventaredel tutto insufficienti a fronte di moltoimpegno svolto con grande competenza;

il decreto legislativo n. 151 del2015 – attuativo del « Jobs Act » che ha,tra l’altro, profondamente riformato ladisciplina relativa all’iter di nomina, didurata e di limiti del mandato di Consi-gliera di parità – ha anche abrogatol’originaria previsione di cui all’articolo 18del decreto legislativo n. 198 del 2006,istitutivo del Fondo nazionale per le atti-vità di tutte le Consigliere competenti neirispettivi ambiti territoriali le cui risorsevenivano ripartite tra tutte secondo uncriterio territoriale ancorato a parametrioggettivi e misurabili. Pertanto, attraversoun’operazione incomprensibile la nuovanormativa limita le risorse del Fondo, cherimangono tutt’oggi esclusivo appannaggiodella Consigliera Nazionale;

il risultato è che attualmente ilFondo finanzia esclusivamente le attività,le indennità e i rimborsi spese della Con-sigliera Nazionale di Parità, mentre tuttele altre Consigliere territoriali possonocontare – per i rimborsi spese e la re-munerazione dei permessi, di tutte lespese relative alla costituzione in giudizioa tutela dei soggetti vittime di discrimina-zioni sui luoghi di lavoro, le spese relativeal funzionamento e ai programmi di atti-vità di conferenza e infine i compensi perle consulenze di esperti – solo sui relativienti di designazione (Regioni, Città metro-politane, Enti di Area Vasta) che eventual-mente possono provvedervi. Inoltre, si fapresente che il compenso per l’indennitàdi funzione delle consigliere territoriali ècompletamente inadeguato e financo umi-liante: le consigliere provinciali percepi-

scono la cifra irrisoria di 68 euro lordimensili, mentre quelle regionali arrivano apercepirne 90 lordi sempre mensili;

a distanza di qualche anno le sud-dette modifiche hanno profondamente in-ciso sulla figura istituzionale. A tal pro-posito, il report relativo al 2016 dellaconsigliera nazionale di parità dott.ssaFrancesca Bagni Cipriani dà un’idea del-l’attuale stato delle cose: « Anche se nel2017 la situazione, » scrive, « è in nettomiglioramento, sono ancora molte le Con-sigliere che operano in regime di proro-gatio », con conseguenze che si riflettonosull’attività stessa. « Le Consigliere di pa-rità scadute a livello regionale sono 15 su34, quelle in carica 19. A livello provin-ciale le consigliere nominate salgono a198: 84 in carica e 114 scadute. In tutto,le consigliere con mandato scaduto rap-presentano il 40 per cento nel Nord Italiae il 60 per cento nel Sud e Centro Italia.Senza contare che alcuni enti non hannoprovveduto a rinominare nuove consigliereanche dopo le dimissioni delle precedentie quindi ci sono posti vacanti che nonvengono riempiti »;

stante l’elevata qualificazione ri-chiesta dalla normativa per lo svolgimentodel ruolo istituzionale, l’incremento delledenunce per discriminazione pervenutepresso gli uffici territoriali, le recenti sfidenormative (Riforma della pubblica ammi-nistrazione, decontribuzione fiscale per leaziende che conciliano vita lavoro) e giu-diziarie (costituzione presso i TAR perviolazione dell’equilibrio di genere nelleGiunte locali, ovvero costituzione di partecivile per molestie sui luoghi di lavoro) chele Consigliere di parità sono chiamate asostenere sui rispettivi territori e l’impos-sibilità per gli Enti territoriali di destinareloro una parte delle risorse proprie,

impegna il Governo

ad adottare un provvedimento volto aripristinare il « Fondo per le attività delleconsigliere di parità » nella sua originariaprevisione e finanziato con risorse asse-gnate annualmente nell’ambito delle di-

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sponibilità del Fondo per l’occupazione, alfine di consentire il pieno espletamentodella loro funzione nei vari livelli territo-riali e di rimuovere gli ostacoli che oggisussistono a seguito della riforma dell’ar-ticolo 18 del decreto legislativo n. 198 del2006.

9/1334-B/134. Boldrini, Fornaro, Ro-stan, Muroni, Occhionero.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare un provvedimento volto aripristinare il « Fondo per le attività delleconsigliere di parità » nella sua originariaprevisione e finanziato con risorse asse-gnate annualmente nell’ambito delle di-sponibilità del Fondo per l’occupazione, alfine di consentire il pieno espletamentodella loro funzione nei vari livelli territo-riali e di rimuovere gli ostacoli che oggisussistono a seguito della riforma dell’ar-ticolo 18 del decreto legislativo n. 198 del2006.

9/1334-B/134. (Testo modificato nelcorso della seduta) Boldrini, Fornaro,Rostan, Muroni, Occhionero.

La Camera,

premesso che:

nel Mezzogiorno d’Italia si registra,rispetto al Centro-Nord, una diffusionedelle disuguaglianze ai più alti livelli d’Eu-ropa;

il coefficiente di Gini, utilizzato permisurare la diseguaglianza nella distribu-zione del reddito e della ricchezza collocal’Italia al penultimo posto in Europa, pro-prio a causa dei dati del Sud, che a suavolta è ultimo;

la sperequazione tra Sud e Centro-Nord si evidenzia in modo particolare coni seguenti dati: blocco del reddito procapite del Sud a circa il 56-57 per cento

di quello del Nord; perdita al Sud di 510mila posti di lavoro rispetto al 2008, adanno prevalentemente dei giovani, nelmentre, rispetto allo stesso anno, gli oc-cupati delle regioni del Centro-Nord sonoaumentati di 242 mila unità; aumento delnumero di famiglie meridionali con tutti icomponenti in cerca di occupazione a 600mila (nel Centro-Nord sono 470 mila);aumento del numero delle famiglie inpovertà assoluta a 845 mila (145 mila inpiù del 2016), gran parte delle quali conun capo famiglia under 35 anni;

è in corso al Sud una vera epropria rivoluzione demografica che, entroil 2070, determinerà la perdita di 5 milionidi abitanti, con un ridimensionamento delnumero e di ruolo delle giovani genera-zioni e uno spopolamento incontenibilenelle zone interne che farà del Sud la zonapiù vecchia d’Italia e tra le più anzianid’Europa, con un’età media di 51,6 annirispetto agli attuali 42;

negli ultimi 16 anni hanno lasciatoil Mezzogiorno 1 milione e 883 mila re-sidenti, la metà aveva un’età tra i 15 e i 34anni e un quinto di essi era laureato; ben800 mila non sono più tornati;

il Pil pro capite del sud è il 55,6 percento di quello del Centro-Nord, la per-centuale delle persone a rischio di povertàè al 33,8 per cento rispetto al 13,8 delCentro-Nord, quella giovanile è oltre ildoppio;

dal 2001 al 2016 l’aspettativa divita al Sud, che attiene al tenore socialenel suo complesso, è passata da +1 anno a–4 anni rispetto alla media nazionale;

sul fronte dei servizi, tutti gli in-dicatori di qualità segnalano un divariocrescente, con un riferimento marcato alsocio-sanitario, alla cura, alla vivibilità,alla sicurezza e all’istruzione primaria cheinteressa i grandi e i piccoli centri del Sudrispetto al Centro-Nord;

rilevato che rispetto a questo qua-dro di disuguaglianze:

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la quota di risorse ordinarie dellaPubblica amministrazione centrale desti-nate al Mezzogiorno è, allo stato, di pocosuperiore al 28 per cento a fronte del 34,4per cento di popolazione; mentre al Cen-tro-Nord è del 71,6 per cento contro il65,6 per cento di popolazione;

nel 2016, la Pubblica amministra-zione ha investito 35,2 miliardi di euro (il2,2 per cento del Pil nazionale), tre mi-liardi in meno rispetto al 2015, taglio cheha riguardato essenzialmente le regionimeridionali;

la legge di conversione del decreto29 dicembre 2016 n. 243 ha sancito l’ob-bligo per le amministrazioni centrali diriservare al Sud un volume complessivo distanziamenti ordinari in conto capitale del34 per cento, pari alla percentuale dellapopolazione residente;

secondo i dati dell’Osservatorio suiconti pubblici: se il reddito pro capite delSud fosse pari a quello del resto del Paese,sarebbe di 32.500 euro contro i 27.500attuali (2016), quindi del 18 per cento piùalto, quasi pari a quello della Francia, conun miglioramento del saldo tra entrate euscite di 6-7 punti percentuali del Pil;

il Veneto, la Lombardia, l’EmiliaRomagna, e sulla loro scia altre undiciRegioni, si sono attivate per ottenere mag-giori poteri e risorse;

nella seduta del Consiglio dei Mi-nistri dello scorso 22 dicembre, è statoapprovato un cronoprogramma per arri-vare, entro il 15 febbraio, alla firma del-l’intesa tra il Governo e le regioni Lom-bardia, Veneto ed Emilia Romagna per lacosiddetta autonomia differenziata ovveroil trasferimento di nuove competenze conle relative risorse, a valere sul gettitofiscale generato dai rispettivi territori;

secondo una nota sul « federalismodifferenziato » dello Svimez, le richieste diautonomia avanzate dalle Regioni Lom-bardia, Veneto ed Emilia-Romagna, « inassenza di riforme costituzionali », potreb-bero innescare « un percorso verso unsistema confederale, nel quale alcune Re-

gioni si fanno Stato, cristallizzando dirittidi cittadinanza diversi in aree del Paesedifferenti » mettendo così a rischio l’unitànazionale;

di fatto, il livello dei diritti deicittadini di quelle regioni verrebbero ga-rantiti a seconda del reddito dei lororesidenti, a discapito delle Regioni del Sud,in aperta violazione con i principi diuguaglianza sanciti dalla Costituzione;

dal 2001 nessun Governo ha fissatoi LEP, i Livelli essenziali delle prestazionisociali e civili, previsti dall’articolo 117,lettera m della Costituzione;

senza i Lep diventa più agevoleimmaginare forme di distribuzione dellerisorse legate alla ricchezza territoriale edi fatto discriminatorie,

impegna il Governo:

a garantire nelle regioni meridionaliinvestimenti da parte dello Stato e dellesocietà pubbliche nella misura del 34 percento delle somme disponibili, accanto-nandone i relativi importi in un fondodedicato del bilancio;

a non effettuare nessun trasferimentodi poteri e risorse a una o più Regioninell’ambito della cosiddetta autonomia dif-ferenziata finché non siano definiti e ga-rantiti i LEP (« livelli essenziali delle pre-stazioni concernenti i diritti civili e so-ciali » – articolo 117, lettera m dellaCostituzione) e ancorare il trasferimentodi risorse sulle materie assegnate alleRegioni esclusivamente a oggettivi fabbi-sogni dei territori, escludendo ogni riferi-mento a indicatori collegati all’introitofiscale locale;

a varare un piano speciale triennaleper dotare le regioni del Sud degli stan-dard dei servizi a livello della medianazionale;

a disporre l’attuazione della « no taxarea » per cinque anni per persone fisichee imprese, con un reddito inferiore a 25mila euro, ricadenti nei parchi nazionali eregionali e nelle aree protette delle regioni

Atti Parlamentari — 121 — Camera dei Deputati

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meridionali, limitatamente ai comuni chehanno subito negli ultimi dieci anni unospopolamento superiore al 30 per centodei residenti;

a riconoscere un credito di qualifi-cazione e specializzazione, per almeno dueanni in favore dei neolaureati delle regionimeridionali, appartenenti a famiglie conun reddito complessivo inferiore a 25 milaeuro, da attuare presso imprese, centri diricerca e studi professionali.

9/1334-B/135. Conte, Fornaro, Rostan,Muroni, Occhionero, De Filippo, D’A-lessandro.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 2, comma 1, del decretolegislativo 15 giugno 2015, n. 81 recante« Disciplina organica dei contratti di la-voro e revisione della normativa in tema dimansioni, a norma dell’articolo 1, comma7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 »ha previsto, in materia di collaborazioniorganizzate dal committente, che, a fardata dal 1o gennaio 2016, si dovesse ap-plicare la disciplina del rapporto di lavorosubordinato anche ai rapporti di collabo-razione che si concretano in prestazioni dilavoro esclusivamente personali, continua-tive e le cui modalità di esecuzione sonoorganizzate dal committente anche conriferimento ai tempi e al luogo di lavoro;

nell’ambito del jobs act, questa pre-visione legislativa era giustamente finaliz-zata a impedire l’eccessivo ricorso daparte delle imprese di qualsiasi naturaall’utilizzo dei co.co.co., al solo scopo dieludere le normative di legge e contrattualisul lavoro subordinato;

lo stesso articolo 2, al comma 2,lettera b), del citato Decreto legislativon. 81/2015, tuttavia, confermando la nor-mativa previgente, precisa che tale dispo-sizione non dovesse trovare applicazionenei confronti delle « collaborazioni pre-

state nell’esercizio di professioni intellet-tuali per le quali è necessaria l’iscrizionein appositi albi professionali »;

di conseguenza, la sopra richia-mata norma non ha potuto trovare appli-cazione nel settore giornalistico in quanto,quella giornalistica è una prestazione la-vorativa che può essere esercitata soltantoda coloro che siano iscritti all’albo pro-fessionale dei giornalisti;

occorre ricordare la differenza tralavoro autonomo e lavoro subordinato,come è noto, che si basa sui requisiti dellacontinuità di prestazione e della subordi-nazione, tutti presenti nella fattispecie dellavoro subordinato;

la giurisprudenza, ormai copiosa ecostante, ha affermato il principio che nellavoro giornalistico, proprio in considera-zione della natura professionale della pre-stazione, il requisito della subordinazionedeve intendersi « affievolito » e, pertanto,sono proprio i requisiti della continuità edel coordinamento della prestazione a de-terminarne l’inclusione nell’ambito del la-voro subordinato;

a ciò si aggiunga che la recentesentenza del Consiglio di Stato, che haconfermato l’annullamento della deliberagovernativa sull’equo compenso nel settoregiornalistico, ha evidenziato come il lavorogiornalistico sia sempre connotato « daalcuni caratteri del lavoro subordinato » epertanto deve essere « meritevole di tuteleassimilabili a quelle ad esse assicurate ».Sempre il Consiglio di Stato, a sostegnodell’opportunità di una specifica tutela diqualsiasi forma di lavoro giornalistico, haulteriormente precisato che nel caso del-l’editoria non sussistono quegli elementi di« committenza ampia e variegata » che giu-stificherebbero la liberalizzazione deicompensi,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di riportare cor-rettamente, nell’ambito del comma 1 del-l’articolo 2 del richiamato decreto legisla-tivo n. 81/2015, anche le collaborazioni

Atti Parlamentari — 122 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

coordinate e continuative che abbiano peroggetto prestazioni di lavoro di naturagiornalistica, al fine di garantire la mi-gliore tutela di chi esercita prestazionilavorative di natura giornalistica.

9/1334-B/136. Fornaro, Muroni, Rostan.

La Camera,

premesso che:

l’abusivismo edilizio è un fenomenoillegale consolidato, che distingue negati-vamente il nostro Paese dal resto d’Eu-ropa, dove è una realtà pressoché scono-sciuta. Nonostante l’esistenza di una co-piosa produzione normativa nazionale fi-nalizzata a contrastarlo l’abusivismosopravvive e prospera in Italia grazie allasostanziale inerzia delle istituzioni prepo-ste a contrastarlo – il rapporto tra ordi-nanze e demolizioni effettive di manufattiabusivi, infatti, è bassissimo – agli inte-ressi, nelle aree dove il fenomeno è mag-giormente concentrato, della criminalitàorganizzata e, non ultima, a una deficita-ria programmazione urbanistica, che vedeancora oggi numerosi comuni, soprattuttonel Mezzogiorno, perfino sprovvisti delpiano regolatore;

Legambiente nel rapporto « Ecoma-fie 2017 » ha stimato in 17.000 gli abusicommessi solo nel 2016 tra nuove costru-zioni e ampliamenti di edifici esistenti;

tra il 2003, ultimo anno in cui erapossibile presentare la domanda di con-dono edilizio, e il 2011, il Centro ricercheeconomiche e sociali di mercato sull’edi-lizia e il territorio (CRESME) ha censito lacifra record di 258.000 immobili abusivi(tra nuove edificazioni e ampliamenti dirilevante entità) per un giro di affariillegale, basato sui valori immobiliarimedi, che Legambiente ha calcolato incirca 18,3 miliardi di euro,

se in Italia l’abusivismo edilizio èdivenuto nel tempo un fenomeno ende-mico ciò dipende anche e molto dall’ere-dità « avvelenata » dei tre condoni edilizigeneralizzati introdotti nel 1985, nel 1994

e nel 2003. È proprio la sequenza di trecondoni nazionali, insieme alla promessaperiodicamente reiterata di nuove sanato-rie, rappresentano un formidabile incen-tivo alla produzione di ulteriore cementofuorilegge. A tal proposito si ricordano lenorme contenute nel decreto-legge 28 set-tembre 2018, n. 109 che di fatto introducenel nostro ordinamento un quarto Con-dono edilizio anche se limitato a precisearee del nostro Paese;

dalla lettura del nuovo rapportoEcomafia 2018 emerge che il lavoro delleForze dell’ordine nel 2017 ha portato allaluce 3.908 infrazioni sul fronte « cicloillegale del cemento », una media di 10,7ogni ventiquattro ore, e alla denuncia di4.977 persone. Un dato in leggera flessionerispetto all’anno precedente, ma che testi-monia come – dopo anni di recessionesignificativa – l’edilizia, e quindi anchequella in nero, abbia ricominciato a lavo-rare. Il 46,2 per cento dei reati si con-centra nelle quattro regioni cosiddette atradizionale presenza mafiosa, ossia Cam-pania, Sicilia, Puglia e Calabria;

anche in questa edizione del rap-porto Ecomafia 2018 emerge che in Italiasi continua a costruire abusivamente, inmaniera irresponsabile: secondo le stimedel Cresme, nel 2017 in Italia sarebberostate costruite circa 17.000 nuove caseabusive. Spaziando dall’abusivismo clas-sico, che risale alle stagioni delle pesantispeculazioni immobiliari e dell’assalto allecoste, a quello di nuova matrice, menomaestoso e appariscente, più nascosto masempre presente;

rimane ancora molto da fare puresul fronte delle demolizioni, dove solopochi e impavidi sindaci hanno il coraggiodi far muovere le ruspe, rischiando inprima persona. Più in generale, le pochedemolizioni realizzate sono da attribuireal lavoro delle procure della Repubblica;

in questo scenario l’abusivismo edi-lizio continua a prosperare, devastando ilpaesaggio e alimentando una vera e pro-pria filiera del cemento illegale (dalle caveagli impianti di calcestruzzo, fino alle

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imprese edili), che arricchisce in moltiterritori le casse delle ecomafie (in oltremetà dei casi di comuni sciolti per infil-trazione mafiosa ricorre tra le motivazionila mancata repressione dell’abusivismoedilizio). Inoltre, nei cantieri del mattoneillegale il lavoro nero è la regola, lasicurezza semplicemente non esiste e imateriali utilizzati sono di pessima qua-lità. Tutto questo fa sì che oggi l’abusivi-smo edilizio e la sua mancata repressionecostituiscano un fattore rilevante di insi-curezza abitativa per centinaia di migliaiadi italiani che vivono in case mal costruitee realizzate in zone ad alto rischio sismicoe idrogeologico;

a questo consumo di suolo abusivosi aggiunge anche un consumo di suolo« legale ». Leggendo i dati del RapportoISPRA-SNPA sul « Consumo di Suolo inItalia 2018 » emerge che è un consumo disuolo ad oltranza quello che in Italiacontinua ad aumentare anche nel 2017,nonostante la crisi economica. Tra nuoveinfrastrutture e cantieri (che da soli co-prono più di tremila ettari), si invadonoaree protette e a pericolosità idrogeologicasconfinando anche all’interno di aree vin-colate per la tutela del paesaggio – coste,fiumi, laghi, vulcani e montagne – soprat-tutto lungo la fascia costiera e i corpiidrici, dove il cemento ricopre ormai piùdi 350 mila ettari, circa l’8 per cento dellaloro estensione totale (dato superiore aquello nazionale di 7,65 per cento);

la superficie naturale si assottigliadi altri 52 km quadrati negli ultimi 365giorni. In altre parole, costruiamo ognidue ore un’intera piazza Navona;

quasi un quarto (il 24,61 per cento)del nuovo consumo di suolo netto tra il2016 e il 2017, avviene all’interno di areesoggette a vincoli paesaggistici. Di questo,il 64 per cento si deve alla presenza dicantieri e ad altre aree in terra battutadestinate, in gran parte, alla realizzazionedi nuove infrastrutture, fabbricati – nonnecessariamente abusivi – o altre coper-ture permanenti nel córso dei prossimianni. I nuovi edifici, già evidenti nel 2017,

soprattutto nel Nord Italia, rappresentanoil 13,2 per cento del territorio vincolatoperso nell’ultimo anno;

spostandosi sul fronte del dissestoidrogeologico, il 6 per cento delle trasfor-mazioni del 2017 si trova in aree a peri-colosità da frana – dove si concentra il 12per cento del totale del suolo artificialenazionale – ed oltre il 15 per cento inquelle a pericolosità idraulica media;

il consumo di suolo non tralascianeanche le aree protette: quasi 75 milaettari sono ormai totalmente impermea-bili, anche se la crescita in queste zone èovviamente inferiore a quella nazionale(0,11 per cento contro lo 0,23 per cento);

proprio alla luce di questi ultimidati sconfiggere l’abusivismo edilizio nonsolo darebbe un impulso per iniziare aridurre il consumo di suolo, almeno quelloabusivo, nel nostro Paese ma significaanche: ripristinare la legalità e sottrarreguadagni illeciti alla criminalità organiz-zata riaffermando il primato delle regolecome passo necessario anche per riscat-tare il nostro Paese dalle sue annosedifficoltà economiche; mettere in sicurezzail territorio e chi vi abita; liberare ilpaesaggio dai manufatti illegali aggiun-gendo valore al principale prodotto turi-stico che abbiamo: la bellezza del nostroPaese,

impegna il Governo

a valutare lo stanziamento di congruifondi destinati al Fondo finalizzato all’e-rogazione di contributi ai comuni perl’integrazione delle risorse necessarie agliinterventi di demolizione di opere abusivenonché, attraverso l’adizione di specificanormativa, l’attribuzione del potere sosti-tutivo in materia di repressione dell’abu-sivismo edilizio ai Prefetti e che tal pro-posito si avvale delle risorse del suddettoFondo.

9/1334-B/137. Muroni, Fornaro, Rostan.

Atti Parlamentari — 124 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare lo stanziamento di congruifondi destinati al Fondo finalizzato all’e-rogazione di contributi ai comuni perl’integrazione delle risorse necessarie agliinterventi di demolizione di opere abusivenonché, attraverso l’adizione di specificanormativa, l’attribuzione del potere sosti-tutivo in materia di repressione dell’abu-sivismo edilizio ai Prefetti e che tal pro-posito si avvale delle risorse del suddettoFondo.

9/1334-B/137. (Testo modificato nelcorso della seduta) Muroni, Fornaro,Rostan.

La Camera,

premesso che:

con la manovra finanziaria 2011(legge 111 del 15 luglio 2011) è statointrodotto il cosiddetto super-ticket sulleprestazioni sanitarie;

si tratta di un ticket regionale ag-giuntivo che prevede un costo di 10 eurosulle ricette di diagnostica e visite specia-listiche ambulatoriali, non obbligatorio, lacui applicazione è lasciata alla scelta dellesingole regioni, in aggiunta al ticket ordi-nario;

alcune regioni hanno deciso di ap-plicarlo pienamente, altre invece preve-dono un importo variabile a seconda delreddito e altre ancora hanno deciso di nonapplicarlo;

si è parlato ripetutamente di abo-lizione del super-ticket ma il provvedi-mento in esame non contiene alcuna mi-sura in questo senso;

il fatto che il super-ticket risultivigente in alcune Regioni e non vigente inaltre determina una grave disparità inmateria di accesso alle prestazioni deicittadini a seconda del luogo di residenza,

impegna il Governo

a definire d’intesa con le regioni un atto,anche di natura legislativa, finalizzato al-l’abolizione del cosiddetto super-ticket inmaniera uniforme sul territorio nazionaleal fine di garantire a tutti i cittadiniitaliani parità di accesso alle prestazionisanitarie.

9/1334-B/138. Rostan, Muroni, Fornaro.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a definire d’intesa con le regioni un atto,anche di natura legislativa, finalizzato al-l’abolizione del cosiddetto super-ticket inmaniera uniforme sul territorio nazionaleal fine di garantire a tutti i cittadiniitaliani parità di accesso alle prestazionisanitarie.

9/1334-B/138. (Testo modificato nelcorso della seduta) Rostan, Muroni,Fornaro.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 373 del regolamento dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 16 dicembre 1992, n. 495, in tema diesenzione dal pagamento del pedaggio au-tostradale, alla lettera c) prevede che sonoesentati dal pagamento del pedaggio « iveicoli con targa C.R.I., nonché i veicolidelle associazioni di volontariato e degliorganismi similari non aventi scopo dilucro, adibiti al soccorso nell’espletamentodel relativo specifico servizio e provvisti diapposito contrassegno approvato con de-creto dei Ministro dei trasporti e dellanavigazione e del Ministro dei lavori pub-blici »;

la Circolare n. 3973 del 5 agosto1997 del Ministero dei Lavori Pubblicistabilisce che l’esenzione del pedaggio au-

Atti Parlamentari — 125 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tostradale è ad oggi concessa soltantoquando si tratti di un veicolo immatrico-lato a nome delle Associazioni di volon-tariato, adibito al soccorso, impegnato nel-l’espletamento del relativo specifico servizied infine provvisto dell’apposito contras-segno previsto dal decreto ministeriale del15 aprile 1994,

impegna il Governo:

a modificare la disciplina vigente intema di esenzione dal pagamento del pe-daggio autostradale al fine di equipararel’esenzione prevista per i veicoli con targaCRI ai veicoli delle organizzazioni di vo-lontariato così come definite dall’articolo32 del codice di cui al decreto legislativon. 117 del 2017, prevalentemente impe-gnate nelle attività di interesse generale (dicui all’articolo 5 del citato Codice n. 117del 2017) socio sanitarie, di soccorso, diemergenza urgenza e di protezione civile;

a valutare l’opportunità di fornire deidispositivi Telepass in comodato d’uso gra-tuito, senza aggravi burocratici ed orga-nizzativi, da installare sui veicoli delleassociazioni di volontariato, modificando ointegrando le concessioni in essere su tuttele autostrade italiane, senza oneri per ilbilancio dello Stato.

9/1334-B/139. Capitanio, Cecchetti, Do-nina, Fogliani, Giacometti, Maccanti,Tombolato, Zordan.

La Camera

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a modificare la disciplina vigente intema di esenzione dal pagamento del pe-daggio autostradale al fine di equipararel’esenzione prevista per i veicoli con targaCRI ai veicoli delle organizzazioni di vo-lontariato così come definite dall’articolo32 del codice di cui al decreto legislativon. 117 del 2017, prevalentemente impe-gnate nelle attività di interesse generale (di

cui all’articolo 5 del citato Codice n. 117del 2017) socio sanitarie, di soccorso, diemergenza urgenza e di protezione civile;

a valutare l’opportunità di fornire deidispositivi Telepass in comodato d’uso gra-tuito, senza aggravi burocratici ed orga-nizzativi, da installare sui veicoli delleassociazioni di volontariato, modificando ointegrando le concessioni in essere su tuttele autostrade italiane, senza oneri per ilbilancio dello Stato.

9/1334-B/139. (Testo modificato nelcorso della seduta) Capitanio, Cecchetti,Donina, Fogliani, Giacometti, Maccanti,Tombolato, Zordan.

La Camera,

premesso che:

le frequenze fisse bidirezionalisono delle frequenze utilizzate, in parti-colare, dagli operatori di telecomunica-zioni per ponti radio finalizzati all’eroga-zione di molteplici servizi;

rispetto a tali frequenze, l’articolo2, comma 3, dell’allegato n. 10 al codice dicui al decreto legislativo 1o agosto 2003,n. 259, definisce – per l’erogazione deicontributi statali – un metodo di calcoloprogressivo a scatti basato su dei coeffi-cienti di correzione che tengono conto delnumero di collegamenti comunicati dalleimprese al Ministero dello sviluppo eco-nomico;

il citato metodo di calcolo prevedequattro categorie di imprese, in base alnumero dei rispettivi collegamenti fissibidirezionali, e – essendo stato pensatoper un contesto di mercato completamentediverso da quello attuale – appare ecces-sivamente penalizzante per le piccole im-prese, le quali mediamente hanno meno di150 collegamenti e quindi per la granparte dei loro collegamenti viene applicatoun coefficiente di correzione che prevededei costi maggiori rispetto a quello appli-cato per le imprese con oltre 80 collega-

Atti Parlamentari — 126 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

menti, ovvero le grandi realtà nazionaliche hanno decine di migliaia di collega-menti,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di modificare isummenzionati meccanismi di calcolo,oggi vigenti per l’erogazione dei contributistatali, in modo da bilanciare il pagamentodi questi ultimi, distribuendoli sulla tota-lità degli operatori e sgravando legger-mente gli operatori più piccoli.

9/1334-B/140. Maccanti, Capitanio, Cec-chetti, Donina, Fogliani, Giacometti,Tombolato, Zordan.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di modificare isummenzionati meccanismi di calcolo,oggi vigenti per l’erogazione dei contributistatali, in modo da bilanciare il pagamentodi questi ultimi, distribuendoli sulla tota-lità degli operatori e sgravando legger-mente gli operatori più piccoli.

9/1334-B/140. (Testo modificato nelcorso della seduta) Maccanti, Capitanio,Cecchetti, Donina, Fogliani, Giacometti,Tombolato, Zordan.

La Camera,

premesso che:

la non completa applicazione delCCNL comparto enti locali per il triennio2016-2018 per via del contenzioso in es-sere lascia tuttora irrisolta la questioneriguardante i profili professionali dei gior-nalisti operanti presso le medesime am-ministrazioni;

tali figure, infatti, verrebbero in-dubbiamente penalizzate dall’applicazionedelle specifiche disposizioni contrattualipreviste dall’articolo 18-bis del CCNL del

comparto funzioni locali relativo al trien-nio 2016-2018, specie con riguardo allaeventuale esclusione della possibilità diriallineamento degli stipendi del personalecui è attualmente applicato il CNLG aiminimi contrattuali stabiliti nella contrat-tazione collettiva del settore privato;

l’ipotesi di un inquadramento giu-ridico ed economico più sfavorevole ri-schia di dar luogo a contenzioso, conmaggior oneri a carico delle amministra-zioni;

tale rischio è ancora più concretoper le Regioni a Statuto speciale e leProvince autonome di Trento e Bolzano,considerata l’autonomia normativa che lecontraddistingue; le criticità potrebberoessere superate prefigurando una sorta diruolo ad esaurimento per i giornalisti giàin servizio presso gli uffici stampa delleamministrazioni medesime alla data dientrata in vigore del predetto CCNL e conspecifico riguardo alle Regioni a statutospeciale ed alle Province autonome un’ap-plicazione transitoria della normativa ri-conosciuta dai singoli ordinamenti sinoalla definizione di una specifica disciplinain sede di contrattazione collettiva,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di dare seguito aquanto esposto in premessa.

9/1334-B/141. Donina, Capitanio, Iezzi.

La Camera,

premesso che:

già in sede di prima lettura delprovvedimento, con odg n. 9/1334-AR/194,a firma congiunta Lega- M5S, il Governosi era impegnato « a valutare l’opportunitàdi prevedere per coloro che svolgono l’at-tività di comunicatore professionale, sianel settore privato che nell’ambito dellapubblica amministrazione, l’iscrizione al-l’Inpgi in via esclusiva e sostitutiva dellecorrispondenti forme generali di previ-denza e assistenza obbligatoria, con sal-

Atti Parlamentari — 127 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

vaguardia dei trattamenti previsti dallepredette forme assicurative ove più favo-revoli »;

tale previsione scaturisce dalla ne-cessità di fornire alle nuove figure profes-sionali sviluppatesi nel mondo della co-municazione e dell’informazione uno spe-cifico riconoscimento anche sotto il profiloprevidenziale;

i giornalisti ed i cosiddetti « comu-nicatori professionali », infatti, sia puredistinti per competenze, sono figure affiniper l’ambito settoriale in cui operano,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di attuare l’impe-gno già assunto con l’odg n. 9/1334-AR/194 citato in premessa nell’ambito delpreannunciato provvedimento in materiapensionistica attuativo della disposizionedi cui al comma 139 dell’articolo unico delprovvedimento.

9/1334-B/142. Murelli, Centemero, Pal-lini, Tripiedi, Ciprini, Amitrano, DavideAiello, Costanzo, De Lorenzo, Gian-none, Invidia, Perconti, Segneri, Tucci,Vizzini, Siragusa, Cubeddu, Bilotti.

La Camera,

premesso che:

il comma 891 dell’articolo unicodel provvedimento prevede l’istituzionepresso il Mit di un apposito Fondo, condotazione pari a 50 milioni di euro perciascuno degli anni dal 2019 al 2023, perla messa in sicurezza dei ponti già esistentiovvero per la realizzazione di nuovi pontiin sostituzione di quelli esistenti con pro-blemi strutturali di sicurezza nel bacinodel Po;

l’assegnazione delle relative risorseè disposta con decreto del Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti, di concertocon il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, previa intesa in sede di Conferenza

unificata, in favore delle città metropoli-tane, delle province territorialmente com-petenti e dell’Anas SpA;

in proposito si ricorda l’impor-tanza, quale infrastruttura essenziale per iresidenti della zona, del ponte sul Po checollega Colorno (PR) e Casalmaggiore(CR), chiuso dal settembre 2017 e con iltraffico riversatosi sul ponte Viadana-Bo-retto, quasi raddoppiando il numero deiveicoli che quotidianamente transitano perle tangenziali viadanesi;

altrettanta rilevanza riveste il ponteSan Michele (o ponte Röthlisberger dalnome del progettista che lo fece costruiretra il 1887 e il 1889) tra Paderno e Caluscod’Adda, sulla linea ferroviaria Seregno-Bergamo, chiuso dal 15 settembre scorsosia alla circolazione ferroviaria che aquella stradale per pericolo di cedimentodella struttura;

inoltre, nella provincia di Pavia, ilponte della Becca sulla ex strada statale617, costruito tra il 1910 e il 1912 sullaconfluenza tra i fiumi Ticino e Po e nonpiù percorribile dai mezzi pesanti, pre-senta annualmente problematiche impor-tanti e imprevedibili che obbligano allachiusura per settimane ai fini della ma-nutenzione straordinaria, creando ripetutidisagi alle comunicazioni e dispendio si-gnificativo di risorse per la messa insicurezza,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di attribuire ca-rattere prioritario e di urgenza ai ponticitati in premessa.

9/1334-B/143. Cavandoli, Centemero,Lucchini, Ferrari, Vinci, Tombolato,Gerardi, Gusmeroli, Alessandro Pa-gano, Paternoster, Tarantino, Comaroli,Dara.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 24 della legge 3 maggio2004, n. 112 ha definito « sviluppo della

Atti Parlamentari — 128 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

diffusione radiofonica in tecnica digitale(T-DAB) come naturale evoluzione del si-stema analogico » indicando tale principiocome criterio direttivo per la disciplinaregolamentare al fine di promuovere ilpassaggio del medium radiofonico alla tec-nologia digitale;

la tecnologia radiofonica digitale(T-DAB) presenta molteplici aspetti posi-tivi sia per i cittadini che possono cosìusufruire di un servizio a ricezione gra-tuita e libera di alto livello qualitativo conun’offerta formidabile di programmi e ser-vizi, sia per il sistema paese che potràrazionalizzare l’utilizzo delle risorse conun’elevata efficienza radioelettrica e unarilevante riduzione dell’impatto ambien-tale;

si rende necessario sostenere il de-finitivo avvio delle predette diffusioni inItalia,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità di:

1) provvedere alla effettiva assegna-zione delle frequenze comprese nellabanda III prioritariamente al servizio diradiodiffusione sonora terrestre in tecnicadigitale T DAB, così da permettere unarapida copertura di servizio dell’interapopolazione italiana da parte delle im-prese private e della concessionaria pub-blica per il servizio radiotelevisivo;

2) conseguire tutti gli accordi in-ternazionali possibili con i Paesi limitrofiall’Italia per incrementare ulteriormentela dotazione di frequenze a disposizionedel predetto servizio di radiodiffusione daparte degli operatori italiani.

9/1334-B/144. Cecchetti, Capitanio,Maccanti.

La Camera

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica, a valutare l’opportunità di:

1) provvedere alla effettiva assegna-zione delle frequenze comprese nellabanda III prioritariamente al servizio diradiodiffusione sonora terrestre in tecnicadigitale T DAB, così da permettere unarapida copertura di servizio dell’interapopolazione italiana da parte delle im-prese private e della concessionaria pub-blica per il servizio radiotelevisivo;

2) conseguire tutti gli accordi in-ternazionali possibili con i Paesi limitrofiall’Italia per incrementare ulteriormentela dotazione di frequenze a disposizionedel predetto servizio di radiodiffusione daparte degli operatori italiani.

9/1334-B/144. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cecchetti, Capitanio,Maccanti.

La Camera,

premesso che:

Il comma 508 introduce disposi-zioni che evitano, per i sistemi per i qualigià è in vigore un accordo di sorveglianzacooperativa al quale partecipa la Bancad’Italia, i costi connessi con la predispo-sizione, stipula e mantenimento nel tempodi un Memorandum of Understanding;

in tal modo si dà maggiore certezzagiuridica all’estensione delle protezioniconferite dalla Settlement Finality Direc-tive, mitigando i rischi e i costi connessicon eventuali contenziosi e si assicura unasoluzione tempestiva e certa alla proble-matica, evitando alle banche di avviare iltrasferimento della propria attività di re-golamento in cambi presso altre giurisdi-zioni con conseguente perdita per l’erariodel gettito fiscale sui proventi derivanti,direttamente o indirettamente, da tali at-tività;

in particolare, il citato comma 508riguarda il Continuous Linked Settlement(CLS) che è un’infrastruttura di mercatoamericana nata nel 2002 su spinta dei

Atti Parlamentari — 129 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

principali regolatori come iniziativa pri-vata delle maggiori banche mondiali, cheha come funzione quella di eliminare ilrischio di regolamento delle operazioni incambi. È un sistema di regolamento diimportanza sistemica in quanto regolatramite i suoi 68 membri la stragrandemaggioranza delle operazioni effettuatetra banche nelle 18 divise principali in-cluse nel sistema;

attualmente CLS è « designato » aisensi della direttiva 98/26/CE dal RegnoUnito. Le banche italiane aderenti direttial sistema CLS si avvalgono della « desi-gnazione » inglese per regolare le transa-zioni in divise. Con Brexit, CLS non potràgodere più dello status di sistema desi-gnato secondo la direttiva in questione.Essere designato a fini della SettlementFinality Directive assicura che gli effettidell’insolvenza di un membro di CLS in unqualsiasi stato membro non pregiudichinoil regolamento definitivo della transazioneed il netting. L’assenza di questa garanziasarebbe stata fonte di numerosi rischi pertutti i partecipanti e avrebbe creato incer-tezza giuridica. Con la perdita dello statodi sistema designato di CLS, vista la realeassenza di alternative sul mercato, sarebbestato di fatto impossibile per le Bancheprocedere al regolamento delle transazioniin divisa tramite sistemi alternativi;

tale disposizione trae origine dallacircostanza che in data 29 marzo 2017, ilRegno Unito ha formalizzato la propriaintenzione di recedere dall’Unione europeaai sensi dell’articolo 50 del TUE (Brexit);

secondo quanto previsto dal citatoarticolo 50 del TUE, sono state avviatedall’UE le trattative negoziali volte alladefinizione di un accordo sulle modalitàdel recesso;

l’esito del negoziato, tuttora incorso, appare allo stato incerto, potendoconcludersi anche senza il raggiungimentodi un accordo sulle condizioni per l’uscitadel Regno Unito dall’UE (così detto no dealscenario);

la circostanza sopra rappresentataavrà quale conseguenza che, a decorrere

dal 30 marzo 2019, la normativa europeacesserà di trovare applicazione nei con-fronti del Regno Unito, che diverrà a tuttigli effetti uno Stato terzo;

la predetta eventualità è suscetti-bile di incidere, tra gli altri, sul principiodel mutuo riconoscimento delle autorizza-zioni in ambito europeo, con la conse-guenza che gli operatori britannici nonpotranno più prestare servizi finanziarinel territorio dell’UE avvalendosi dellepreesistenti abilitazioni (regime di passa-porto);

il mancato perfezionamento, a li-vello dell’Unione europea, di un accordosul recesso può determinare significativericadute anche sull’operatività delle sedi dinegoziazione italiane, le quali non po-tranno continuare a consentire l’accesso,in qualità di membri/partecipanti, aglioperatori inglesi divenuti soggetti extra-UE, con conseguenti potenziali effetti pre-giudizievoli anche in termini di liquiditàdei mercati;

nel contesto sopra rappresentato,appare pertanto opportuna la definizione,in ambito nazionale, di misure volte adisciplinare in modo ordinato la fase ditransizione al nuovo assetto rinvenientedalla Brexit nell’ipotesi di un no dealscenario, in un’ottica di generale tuteladegli investitori e dell’integrità dei mercati,

impegna il Governo

tenuto conto dell’evoluzione delle tratta-tive negoziali avviate dall’UE ai sensi del-l’articolo 50 del TUE, ad adottare le ini-ziative più appropriate, anche attraversointerventi legislativi a carattere transitorio,per mitigare i possibili impatti per ilsistema finanziario italiano – in caso dimancato raggiungimento dell’accordo sullemodalità di uscita del Regno Unito dall’UE– a salvaguardia dell’ordinato svolgimentodelle negoziazioni e della continuità ope-rativa nella prestazione dei servizi finan-ziari.

9/1334-B/145. Comaroli, Vanessa Cattoi.

Atti Parlamentari — 130 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il comma 536-bis dell’articolounico del provvedimento in esame, assi-cura, per l’anno 2019, la ripartizione delFondo di Solidarietà Comunale sulla basedegli importi indicati nel decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri 7 marzo2018, confermando anche le modalità dierogazione degli importi da parte del Mi-nistero dell’interno e le modalità di recu-pero degli importi dovuti a titolo di ali-mentazione del Fondo da parte dell’Agen-zia delle entrate;

i Comuni montani colpiti dall’on-data di maltempo del 29 ottobre scorsonon possono più fondare le loro previsionidi bilancio sulle entrate del Titolo IIIderivanti dalla vendita del legname, inconseguenza dello sradicamento e abbat-timento di parte cospicua del patrimonioboschivo;

tra questi Comuni, vi sono anchequelli dell’Altopiano di Asiago/Sette Co-muni, che in base agli attuali parametridel decreto del Presidente del Consiglio deiministri 7 marzo 2018 hanno già un saldofinale negativo che comporta ulteriori pre-lievi del gettito IMU;

venendo a mancare le entrate delTitolo III, tali Comuni sarebbero costrettiad aumentare le previsioni di entrata delTitolo I, colpendo i cittadini per due volte:sia perché sono stati privati di un patri-monio che apparteneva alle comunità diriferimento, sia perché verrebbe aumen-tato il carico tributario a loro danno;

l’Ordinanza di Protezione civilen. 558 del 15 novembre 2018 vincola giàgli introiti provenienti dagli alberi abbat-tuti al rimboschimento e ripristino am-bientale;

sarebbe pertanto auspicabile pre-vedere per i Comuni che non possonofinanziare la spesa corrente con le previ-sioni di entrata del Titolo III, afferenti allagestione del patrimonio boschivo, la desti-nazione di quota-parte dei 1.885,6 milioni

destinati ai Comuni delle Regioni a statutoordinario da distribuirsi secondo logichedi tipo perequativo, ovvero consentire aglistessi la possibilità di trattenere il gettitoIMU, ai fini del finanziamento della spesacorrente,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di consentirequanto ipotizzato in premessa.

9/1334-B/146. Covolo, Cavandoli, Cente-mero, Ferrari, Gerardi, Gusmeroli,Alessandro Pagano, Paternoster, Taran-tino.

La Camera,

premesso che:

il settore termale versa da oltredieci anni in situazione di gravissima dif-ficoltà, talché è divenuto di fondamentaleed improcrastinabile importanza daresupporto ad un settore economico cheinteressa 60 mila lavoratori, 150 Comuni,380 Aziende;

il vigente Accordo nazionale perl’erogazione delle prestazioni termali èprossimo alla scadenza (31 dicembre2018);

si sono succedute nel tempo nume-rose previsioni di legge che destinavanorisorse finanziarie per l’adeguamentotriennale delle tariffe termali, destinazionereiterata da ultimo, per il triennio 2016-2018, con la legge 28 dicembre 2015,n. 208 (Legge di bilancio 2016, articolo 1,comma 566 e 567);

parlamentari di tutti gli schiera-menti hanno proposto di inserire nel pro-getto di legge di Bilancio 2019 una normache vincolasse all’interno del Fondo Sani-tario Nazionale 5 milioni per l’incrementodelle tariffe termali per il triennio 2019-2021;

tale previsione non avrebbe com-portato risorse aggiuntive e che, nell’am-bito della quota di Fondo Sanitario Na-

Atti Parlamentari — 131 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

zionale destinata alle cure termali, pari acirca lo 0,001 per cento, ne sarebbe risul-tata vincolata una parte infinitesimale (lo0,00004 per cento circa) per le tariffepredette;

dal 1o gennaio 2019 è previsto iltaglio delle prestazioni economiche acces-sorie dell’INPS ed INAIL di cui alla legge24 ottobre 2000, n. 323, taglio che com-porterebbe una sostanziale riduzione del-l’assistenza sanitaria a favore degli assi-curati dei predetti Istituti e non produr-rebbe alcun risparmio, generando anzi unaggravio di spesa immediato e determi-nando insormontabili difficoltà ad alcuneimportanti realtà termali che negli anni sisono specializzate nell’assistenza degli as-sicurati dell’INPS e dell’INAIL e che sonodistribuite su tutto il territorio nazionale;

il risparmio atteso dal taglio dellepredette prestazioni, stimato intorno ai 5milioni di euro, sarebbe del tutto vanifi-cato dalle minori entrate e dalle maggiorispese a cui le Amministrazioni dovrebberofar fronte (minore IVA per spese di per-manenza presso il centro termale che siridurrebbe per 1,2 milioni di euro; minoricontributi sociali per 1,8 milioni; le im-poste sul reddito dell’esercizio si assotti-glierebbero di 9 milioni di euro; riduzionedell’occupazione di circa 400 unità conmaggiore spesa per la NASPI di 4,6 mi-lioni; maggiori oneri a carico del SSN peralmeno 21 milioni);

parlamentari di tutti gli schiera-menti hanno proposto di inserire nel pro-getto di legge di Bilancio 2019 una normache prorogasse per il triennio 2019-2021l’erogazione delle prestazioni predette,nelle more del completamento della com-plessiva rivisitazione dell’insieme delleprestazioni termali erogate agli assicuratiINPS e INAIL, attraverso la conseguentemodifica dei LEA ed il loro inserimentonell’Accordo nazionale stipulato ai sensidell’articolo 4, comma 4, della legge 323/00;

tale previsione non avrebbe com-portato risorse aggiuntive, considerato chela proroga delle prestazioni economiche

INPS e INAIL, sarebbe dovuta avvenirecon risorse da reperire all’interno deirispettivi bilanci;

le proposte di cui sopra, ancorchéampiamente condivise anche dal Governo,non hanno trovato spazio né nel maxie-mendamento né nella stesura finale deltesto, essenzialmente per questioni relativeal peculiare ordine dei lavori parlamentarie contingentamento del numero di emen-damenti,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità di:

1. individuare con tempestività nel-l’ambito delle risorse del Fondo SanitarioNazionale, una specifica destinazione dialmeno 5 milioni di euro annui per iltriennio 2019/2021, per consentire alleRegioni il rinnovo dello stesso accordo e larevisione delle tariffe massime delle pre-stazioni di assistenza termale per un ul-teriore triennio, secondo quanto previstoall’articolo 4, comma 4 della L. 24.10.2000n. 323, fornendo anche uno specifico im-pulso all’avvio del tavolo negoziale;

2. a consentire, nelle more dell’a-deguamento dei livelli essenziali di assi-stenza ai protocolli individuati dall’INPS edall’INAIL, l’erogazione delle prestazionieconomiche accessorie di cui alla legge 24ottobre 2000, n. 323, per il triennio 2019-2021.

9/1334-B/147. Cantalamessa, Furgiuele,Andreuzza, Patassini.

La Camera

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica, a valutare l’opportunità di:

1. individuare con tempestività nel-l’ambito delle risorse del Fondo SanitarioNazionale, una specifica destinazione dialmeno 5 milioni di euro annui per iltriennio 2019/2021, per consentire alleRegioni il rinnovo dello stesso accordo e la

Atti Parlamentari — 132 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

revisione delle tariffe massime delle pre-stazioni di assistenza termale per un ul-teriore triennio, secondo quanto previstoall’articolo 4, comma 4 della L. 24.10.2000n. 323, fornendo anche uno specifico im-pulso all’avvio del tavolo negoziale;

2. a consentire, nelle more dell’a-deguamento dei livelli essenziali di assi-stenza ai protocolli individuati dall’INPS edall’INAIL, l’erogazione delle prestazionieconomiche accessorie di cui alla legge 24ottobre 2000, n. 323, per il triennio 2019-2021.

9/1334-B/147. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cantalamessa, Fur-giuele, Andreuzza, Patassini.

La Camera,

premesso che:

il comma 131 destina all’aeroportodi Reggio Calabria 15 milioni di euro perl’anno 2019 e 10 milioni di euro per l’anno2020 al fine di consentire i lavori diristrutturazione;

il successivo comma 133 assegnaper gli anni del triennio 2019-2021 all’a-eroporto di Crotone al fine di assicurare lacontinuità territoriale;

l’aeroporto di Lamezia Terme – siricorda – è il solo aeroporto in Calabriacon scalo internazionale che da anni at-tende i fondi per la realizzazione dellanuova aerostazione;

lo scalo Lametino – si evidenzia –ha chiuso Novembre con 1.629 movimenti(+ 19,2 per cento rispetto allo stesso mesedel 2017), 182.789 passeggeri transitati (+10,9 per cento) e 100 tonnellate cargo(+200,5 per cento), mentre Reggio Calabriaha avuto 454 movimenti (+1,6 per cento),30.232 passeggeri (-7,5 per cento) e 1,4tonnellate cargo;

in altri termini nel 2018, esclusiancora i dati relativi al mese di Dicembre,l’aeroporto internazionale lametino ha re-gistrato 21.105 movimenti (+ 2,9 percento), 2.569.009 passeggeri (+ 7,8 per

cento) e 930 tonnellate cargo (+1,5 percento), mentre quello reggino si attesta a5.873 movimenti (+ 18.2 per cento),322.894 passeggeri (7,2 per cento) e 17,7tonnellate cargo (-53,7);

è pertanto necessaria la realizza-zione del nuovo terminal aeroportuale,atteso che l’attuale risulta oramai troppopiccolo per contenere i passeggeri chequotidianamente vi transitano;

il progetto della nuova aerostazionerisale oramai a qualche anno fa, così comeanche i finanziamenti stanziati dall’UnioneEuropea, tuttavia insufficienti per avviarei lavori di ampliamento del nuovo termi-nal,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di destinare, contempestività, specifiche risorse per l’am-pliamento dello scalo lametino alla luce diquanto esposto in premessa.

9/1334-B/148. Furgiuele, Sasso, Cantala-messa, Capitanio, Cecchetti, Patassini,Gerardi.

La Camera,

premesso che:

la legislazione vigente, per comemodificata nel 2015, prevede l’esenzionedal pagamento del bollo per le sole auto diinteresse storico con anzianità di imma-tricolazione superiore ai trent’anni;

prima del 2015, la predetta esen-zione si applicava anche ai veicoli ultra-ventennali;

il comma 1048 del disegno di leggedi bilancio 2019 ripristina l’esenzione dalpagamento del bollo per i veicoli di inte-resse storico di anzianità compresa tra i20 e i 29 anni, ma nella misura del 50 percento rispetto al dovuto,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni citate in premessa, al fine di

Atti Parlamentari — 133 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ripristinare tempestivamente il regime diesenzione al 100 per cento – previstoprima dell’entrata in vigore della legge distabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014,n. 190) – per i veicoli di interesse storicoultraventennale.

9/1334-B/149. Tombolato, Donina, Capi-tanio, Cecchetti, Fogliani, Giacometti,Maccanti, Zordan.

La Camera,

considerata la necessità di promuo-vere la piena sicurezza dei motociclisti e ditutelare quest’ultimi dalla possibilità che,in caso di incidenti, riportino gravi dannifisici,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di introdurre unaspecifica agevolazione fiscale per i moto-ciclisti per l’acquisto di dispositivi di pro-tezione certificati e marchiati CE.

9/1334-B/150. Morelli, Capitanio, Cec-chetti, Donina, Fogliani, Giacometti,Maccanti, Tombolato, Zordan.

La Camera,

premesso che:

il comma 255 dell’articolo 1, isti-tuisce il Fondo per il reddito di cittadi-nanza;

tale misura è secondo le previsionidel Governo ancorata alla condizione dipovertà assoluta e alle politiche attive deilavoro, in caso di disoccupazione;

dalla formulazione normativa nonemerge con chiarezza se la misura inoggetto riguarderà l’abrogazione dell’arti-colo 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015,n. 22 che ha istituito la Nuova Assicura-zione Sociale per l’impiego (Naspi), inden-nità mensile di disoccupazione, che sosti-tuisce le precedenti prestazioni di disoc-cupazione Aspi e MiniAspi in relazioneagli eventi di disoccupazione involontariaverificatisi a decorrere dal 1o maggio 2015;

si ricorda che l’indennità Naspispetta ai lavoratori con rapporto di lavorosubordinato che hanno perduto involon-tariamente l’occupazione, compresi: ap-prendisti; soci lavoratori di cooperativecon rapporto di lavoro subordinato con lemedesime cooperative; personale artisticocon rapporto di lavoro subordinato; di-pendenti a tempo determinato delle pub-bliche amministrazioni. Non possono, al-tresì, accedere alla prestazione: dipendentia tempo indeterminato delle pubblicheamministrazioni; operai agricoli a tempodeterminato e indeterminato; lavoratoriextracomunitari con permesso di sog-giorno per lavoro stagionale, per i qualiresta confermata la specifica normativa;lavoratori che hanno maturato i requisitiper il pensionamento di vecchiaia o anti-cipato; lavoratori titolari di assegno ordi-nario di invalidità, qualora non optino perla Naspi. Chi intende, inoltre, avviareun’attività lavorativa autonoma o d’im-presa individuale o vuole sottoscrivere unaquota di capitale sociale di una coopera-tiva, nella quale il rapporto mutualisticoha a oggetto la prestazione di attivitàlavorativa da parte del socio, allo statoattuale delle cose può richiedere la liqui-dazione anticipata e in un’unica soluzionedella Naspi;

la Naspi viene erogata mensilmenteai richiedenti aventi diritto per un numerodi settimane pari alla metà delle settimanecontributive presenti negli ultimi quattroanni. Ai fini del calcolo della durata nonsono computati i periodi di contribuzioneche hanno già dato luogo a erogazione diprestazioni di disoccupazione. Analoga-mente non è computata la contribuzioneche ha prodotto prestazioni fruite in unicasoluzione in forma anticipata. Se la duratadella Naspi è inferiore a sei mesi, per ilavoratori stagionali del turismo e deglistabilimenti termali e in relazione ai solieventi di disoccupazione,

impegna il Governo

ad adottare le necessarie misure, per de-finire esplicitamente se con l’attuazione

Atti Parlamentari — 134 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

della misura del reddito di cittadinanza laNASPI resterà in vigore oppure no.

9/1334-B/151. Della Frera, Zangrillo,Polverini.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio introduce dispo-sizioni in materia di ricerca scientifica e diuniversità;

gli ultimi dati in materia di trasfe-rimento tecnologico delle principali uni-versità italiane indicano che in Italia esi-stono 1.373 spinoff iscritte al registro dellestartup innovative e tra queste il 90 percento è generato in ambito accademico;

per quanto riguarda la costituzionedi start-up nel nostro Paese, nella maggiorparte dei casi le università si sono dotatedi incubatori in tal senso, hanno fatto retein alcuni casi proprio per fornire ai propristudenti e dottorandi un tale servizio;

queste imprese, provenendo dalmondo della ricerca, presentano una basetecnologica e innovativa molto solida e disolito, non agiscono esclusivamente nel-l’ambito del digitale ma a più ampioraggio;

per quanto ancora incompleto perla mancanza di informazioni esaurienti, lestartup nate da incubatori universitarisembrano presentare qualità e capacità,anche in termini economici, rilevanti,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere spe-cifiche risorse da destinare al sostegnodegli investimenti delle università italianequali incubatori di spin-off e start-upinnovative al fine di favorire la nascita ela crescita di start-up universitari, valo-rizzare la conoscenza tecnologica, incre-mentare il dialogo tra mondo produttivo e

accademico rafforzando gli strumenti dicollaborazione stabili utili per coniugarericerca ed innovazione.

9/1334-B/152. D’Ettore.

La Camera,

premesso che:

la partecipazione piena e sostenutaalle attività culturali e artistiche, lungotutta l’arco della vita, fin dai primi passi,contribuisce a raggiungere e a mantenereuna condizione di benessere, essenzialeper la buona salute fisica e mentale;evidenze cliniche e ricerche scientifiche lodimostrano ormai da decenni in modospecifico e autorevole, attestando il valoredi un approccio alla salute nel quale i temidello sviluppo umano diventano parte in-tegrante delle strategie di prevenzione e dicura, come raccomanda anche l’OMS-Or-ganizzazione mondiale della Sanità. Nellastessa direzione si muove la nuova Agendaper la cultura europea;

studi internazionali hanno docu-mentato l’efficacia della partecipazioneculturale e i conseguenti minori costi intermini di spesa sanitaria e socio-assisten-ziale diretta, in particolare con riferimentoall’invecchiamento attivo, alla terza equarta età – caratterizzate dalla rotturadelle reti sociali –, alla qualità della vitadei malati;

ampia oggi è ancora la fascia dipopolazione che non partecipa ad alcunaattività culturale, da coinvolgere per con-trastare i rischi in termini di inadegua-tezza delle competenze rispetto agli sce-nari in evoluzione e conseguenti ricadutein termini di qualità della vita e benesserepercepito;

la numerosità delle sperimenta-zioni che si stanno conducendo con suc-cesso da anni in alcune aree del nostroPaese (dall’arte negli ospedali, al ruolodelle esperienze culturali per l’accompa-gnamento dei malati di Alzheimer e deiloro caregiver, per fare alcuni esempi)

Atti Parlamentari — 135 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

hanno ormai raggiunto una fase di matu-rità tale da potersi trasformare in pratichee protocolli condivisibili;

evidentemente insufficienti e spo-radiche le misure adottate con il provve-dimento in esame: ad esempio, il comma482 reca disposizioni in materia di ge-stione di Carta famiglia prevedendo per ilrelativo sviluppo oneri per 1 milioni dieuro annui per il triennio 2019-2021 acarico del Fondo famiglia, quindi senzaulteriori oneri per la finanza pubblica;

parimenti inadeguata la misura,seppure apprezzabile nell’intento, dell’in-cremento del Fondo per il sostegno di curae di assistenza del caregiver familiare, perl’importo di a 5 milioni di euro perciascun anno del triennio 2019- 2021 pre-visto dai commi 483-484: ad oggi, infatti,l’Italia è uno dei pochi Paesi Europei oveper i caregiver non sono previste sufficientitutele, soprattutto da un punto di vistaprevidenziale,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di creare un tavolonazionale permanente, al quale siedano ilMinistero della Salute, il MiBAC, il Miur,il Ministero per la Famiglia e la Disabilità,la Conferenza Stato-Regioni-Città, con ilcompito di predisporre un documentostrategico per il coordinamento delle ini-ziative e degli studi afferenti l’invecchia-mento attivo, alla terza e quarta età e diseguirne periodicamente gli sviluppi.

9/1334-B/153. Orsini.

La Camera,

premesso che:

in data 22 dicembre 2018 è statosottoscritto un accordo tra Stato e Regionein materia di Finanza Pubblica;

in considerazione che il predettoaccordo interviene in materia di finanzalocale con particolare riferimento al ri-storo delle ex province regionali ma non

tratta il caso degli enti deficitari, in dis-sesto o con piano di riequilibrio appro-vato;

considerato che in Sicilia 28 comunisono in una situazione di dissesto finan-ziario e 23 in fase di pre dissesto;

considerato che in Sicilia la ex Pro-vincia di Siracusa ha già dichiarato ildissesto e che almeno altre 4 (Catania,Enna, Messina, Trapani) ex Province siapprestano a dichiararlo nel corso del2019,

impegna il Governo:

ad adottare con immediatezza misuredi sostegno agli enti locali siciliani fina-lizzate scongiurare ipotesi di dissesto fi-nanziario degli stessi;

ad anticipare nell’anno 2019 le mi-sure previste nell’accordo a favore deglienti di Area di Vasta della Regione Sici-liana;

a rispettare tassativamente tutti gliimpegni assunti e sottoscritti nell’accordotra lo Stato e per esso il Governo e laRegione Siciliana in materia di FinanzaPubblica.

9/1334-B/154. Bartolozzi.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame dà lafacoltà alle lavoratrici in stato di gravi-danza, di astenersi dal lavoro esclusiva-mente dopo l’evento del parto entro icinque mesi successivi allo stesso, a con-dizione che il medico specialista del Ser-vizio sanitario nazionale o con esso con-venzionato e il medico competente ai finidella prevenzione e tutela della salute neiluoghi di lavoro, attestino che tale opzionenon arrechi pregiudizio alla salute dellagestante e del nascituro;

in pratica la durata del congedo dimaternità resta confermata a cinque mesi,ma la lavoratrice è libera di utilizzare

Atti Parlamentari — 136 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

questi mesi, restando al lavoro fino altermine del nono mese, e facendo dunqueiniziare il periodo di astensione obbliga-toria successivamente al parto;

se da un lato, detta disposizione,amplia le facoltà della donna lavoratrice didecidere quando utilizzare il congedo ma-ternità, dall’altro rischia fortemente direndere più vulnerabili le lavoratrici lad-dove è maggiore il lavoro precario e co-munque laddove sono meno tutelate,

impegna il Governo

a valutare bene gli effetti applicativi dellanorma di cui in premessa, anche al fineverificare se le modalità di utilizzo deicinque mesi di congedo maternità, nonindeboliscano le tutele delle lavoratrici,soprattutto di quelle più precarie.

9/1334-B/155. Rossello, Fatuzzo, Ver-sace, Boldrini, Enrico Borghi.

La Camera,

premesso che:

il comma 810 dell’articolo 1, comeintrodotto nel corso dell’esame al Senato,dispone una progressiva riduzione, finoall’abolizione, dei contributi diretti a fa-vore di determinate categorie di impreseradiofoniche e di imprese editrici di quo-tidiani e periodici;

non appare sufficiente a garantireun adeguato livello di pluralismo la pre-visione, contenuta nel medesimo inter-vento, in favore di progetti finalizzati, tral’altro, a diffondere la cultura della liberainformazione plurale, dell’innovazione di-gitale e sociale, e a sostenere il settoredella distribuzione editoriale, sempre avalere sul Fondo per il pluralismo e l’in-novazione dell’informazione;

l’intervento di progressiva aboli-zione dei contributi diretti a favore dideterminate categorie di imprese radiofo-niche o di imprese editrici di quotidiani eperiodici è esplicitamente disposto nellemore della revisione organica della disci-

plina di settore, di fatto segnando la finedi tali contributi; tale disposizione si com-bina, non senza preoccupazioni, conquella recata dai commi da 440 a 443 delmedesimo articolo che prevede la soppres-sione delle riduzioni tariffarie riconosciutealle imprese editrici e radiotelevisive;

come se non bastasse, l’interventoin materia di riorganizzazione delle fre-quenze radiotelevisive recato dai commida 1101 a 1111, anch’esso introdotto alSenato, colpisce duramente l’emittenza lo-cale andando a modificare, con la novellaoperata dal comma 1101 all’articolo 8 deldecreto legislativo n. 177 del 2005, preve-dendo l’eliminazione della riserva di unterzo della capacità trasmissiva per leemittenti locali finora in vigore, senzaperaltro prevedere alcun ristoro adeguatoche ne garantisca una prospettiva di svi-luppo, ma anche meramente di sopravvi-venza, in termini di capacità trasmissivanonché economica;

il settore dell’emittenza radiotele-visiva privata locale è un comparto che,oltre a rappresentare un essenziale ba-luardo per quanto concerne il pluralismodell’informazione, dà lavoro a circa 5000persone tra cui tanti giornalisti;

appare evidente che una informa-zione di qualità e un pluralismo dell’in-formazione effettivo passino necessaria-mente anche da politiche di sostegno,tutela e promozione del settore editorialee radiotelevisivo che non può essere so-stituito tout court da social network eservizi digitali;

la restrizione dei tempi di discus-sione e di esame ritagliati dalla maggio-ranza e dal Governo al provvedimento intitolo ha di fatto frustrato le prerogativeparlamentari riducendole ad un meroesercizio di stile. Tale atteggiamento rendeancora più necessario un impegno forte econvinto per salvaguardare e promuoverela libertà e la trasparenza dell’informa-zione soprattutto di fronte alla evidentevolontà di « imbavagliare » quanto più pos-sibile la libera stampa e il pluralismodell’informazione;

Atti Parlamentari — 137 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

al fine di dare comunque una pro-spettiva di sviluppo del comparto radiote-levisivo locale è necessario che la quotaparte del Fondo di competenza del Mini-stero dello sviluppo economico sia incre-mentata, rispetto ai 50 milioni di euroattuali, che sia garantito alle stesse im-prese radiotelevisive il mantenimento delladisciplina di cui al decreto del Presidentedella Repubblica n. 146 del 2017 recantei criteri di riparto della quota Mise delFondo,

impegna il Governo:

ad assumere le idonee iniziative voltea tutelare la libertà di stampa e il plura-lismo dell’informazione, e a valutare glieffetti applicativi della disposizione di cuial comma 810, al fine di optare in luogodell’abolizione dei contributi diretti alleimprese radiofoniche e alle imprese edi-trici di quotidiani e periodici, di cui alrichiamato comma 810, per la riformula-zione dei criteri e delle modalità di ripartodelle risorse da destinare comunque alcomparto editoriale e radiofonico;

nelle more della revisione organicadella normativa di settore, nonché in vistadell’applicazione della disciplina in mate-ria di riorganizzazione delle frequenzeradiotelevisive, anche in seguito al rilasciodella banda 700, ad adottare le necessariemisure volte a salvaguardare i livelli oc-cupazionali, la continuità aziendale e ilfuturo dell’intero comparto radiotelevisivolocale, in termini finanziari e soprattuttodi capacità trasmissiva, prevedendo l’in-cremento della quota parte del Fondo dicompetenza del Ministero dello sviluppoeconomico, garantendo altresì il manteni-mento della disciplina di cui al decreto delPresidente della Repubblica n. 146 del2017 richiamato in premessa.

9/1334-B/156. Zanella, Rosso, D’Attis,Mollicone, Occhionero.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

ad assumere le idonee iniziative voltea tutelare la libertà di stampa e il plura-lismo dell’informazione, e a valutare glieffetti applicativi della disposizione di cuial comma 810, al fine di optare in luogodell’abolizione dei contributi diretti alleimprese radiofoniche e alle imprese edi-trici di quotidiani e periodici, di cui alrichiamato comma 810, per la riformula-zione dei criteri e delle modalità di ripartodelle risorse da destinare comunque alcomparto editoriale e radiofonico;

nelle more della revisione organicadella normativa di settore, nonché in vistadell’applicazione della disciplina in mate-ria di riorganizzazione delle frequenzeradiotelevisive, anche in seguito al rilasciodella banda 700, ad adottare le necessariemisure volte a salvaguardare i livelli oc-cupazionali, la continuità aziendale e ilfuturo dell’intero comparto radiotelevisivolocale, in termini finanziari e soprattuttodi capacità trasmissiva, prevedendo l’in-cremento della quota parte del Fondo dicompetenza del Ministero dello sviluppoeconomico, garantendo altresì il manteni-mento della disciplina di cui al decreto delPresidente della Repubblica n. 146 del2017 richiamato in premessa.

9/1334-B/156. (Testo modificato nelcorso della seduta) Zanella, Rosso, D’At-tis, Mollicone, Occhionero.

La Camera,

premesso che:

il comma 586 dell’articolo 1 isti-tuisce un Fondo unico a sostegno dell’o-peratività del numero unico europeo 112al fine di completare l’estensione dell’ope-ratività del numero unico europeo;

l’Italia ha introdotto il numerounico 112 adottando il modello organiz-zativo di call center « laico », verso il qualesono convogliate tutte le chiamate effet-tuate dai numeri di emergenza 112, 113,115 e 118: dopo aver effettuato un’inter-

Atti Parlamentari — 138 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

vista telefonica e localizzato il chiamante,l’operatore « laico » indirizza la chiamataalla centrale operativa di competenza(forze dell’ordine, Vigili del fuoco o emer-genza sanitaria). Il doppio passaggio dellachiamata di soccorso allunga i tempi al-meno del doppio, ma anche del triplo opiù, e costringe chi chiama a sottoporsi adue interviste, la prima da parte del cen-tralinista 112 e la seconda con l’operatoredel servizio competente, 113, 115 o 118;

l’impiego nelle centrali 112 di per-sonale cosiddetto « laico », ovvero senzaadeguata conoscenza o esperienza dellesituazioni di emergenza, e spesso privo diconoscenza del territorio, è frequentecausa di errori, sia nella valutazione dellesituazioni, sia nella localizzazione dell’e-vento e conseguente invio del soccorso;

nelle regioni in cui è stato attivatoil NUE 112 si susseguono numerose se-gnalazioni di disservizi derivanti da allun-gamento dei tempi di risposta, localizza-zioni errate, inoltro delle chiamate aiservizi sbagliati, episodi anche gravi ed èprobabile che vi siano stati esiti letali;

il documento « Scheda Integrazionial Disciplinare Tecnico Standard » del 19gennaio 2018 del Ministero dell’internodispone alcune misure con l’obiettivo di-chiarato di migliorare efficienza e efficaciadelle risposte alle richieste di soccorso:definisce una tempistica massima per lerisposte alle chiamate da parte delle cen-trali uniche 112 e per il trasferimento diqueste alle centrali di competenza, disponel’adozione di procedure di certificazione anorma ISO 9001, istituisce un sistema dimonitoraggio centrale e periferico che siprevedeva potesse andare a regime a set-tembre 2018 e prevede alcune soluzionitemporanee, quali ad esempio risponditoriautomatici per far fronte a casi eccezionalidi iper-afflusso di chiamate;

con l’adozione di tali misure è inogni caso mantenuto il sistema che utilizzail doppio passaggio di chiamata, che di persé è causa di allungamento dei tempi e cheaumenta il rischio di perdita del contattocon il richiedente soccorso, e l’affidamento

della prima risposta in evenienze delicatee di possibile pericolo per la vita a per-sonale privo di esperienza specifica;

nell’attuale contingenza economicava evidenziato l’incremento di spesa che ilmodello organizzativo adottato ha com-portato e ancor più comporterà nel futuro,sia in conto capitale sia in spesa corrente,visto che alle Centrali operative di IIo

livello di polizia, carabinieri, vigili delfuoco ed emergenza sanitaria si aggiun-gono quelle del NUE, con i relativi ingenticosti per la logistica, per le tecnologie eper il personale. Quest’ultimo è calcolato aregime in 2.000 unità (decreto-legge 20febbraio 2017, n. 14) che sono aggiuntivee non sostitutive degli operatori delle Cen-trali operative di IIo livello,

impegna il Governo

ad adottare misure finalizzate ad unarevisione del modello di risposta alle chia-mate di emergenza attualmente adottato,attraverso la reintroduzione dei numeri diemergenza precedentemente utilizzati chegarantirebbero personale qualificato e ri-sparmio di risorse.

9/1334-B/157. Biancofiore.

La Camera,

premesso che:

gli animali domestici vivono con lefamiglie italiane, che li ospitano e li ac-cudiscono con affetto, quali componenti, atutti gli effetti, dei nuclei familiari, se-condo i dati del Rapporto Italia 2017,redatto da Eurispes, quasi la metà degliitaliani possiede un pet: in particolare il22,5 per cento ha un animale da compa-gnia, il 9,3 ne ha due, il 4,1 ne ha tre e,infine, il 7,4 ne ha più di tre e per ilbenessere di questi animali, gli italianisono pronti anche a spendere molto e afare sacrifici;

secondo le associazioni dei consu-matori la maggioranza dei proprietari de-gli animali, per nutrirli e curarli nel modo

Atti Parlamentari — 139 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

più adeguato, sono disposti a spendere intotale, fino a 1.800 euro all’anno per uncane, fino a 800 per un gatto; queste cifresono assai più alte di quelle registrateanche solo dieci anni fa. Il mercato « pet »infatti, anche in tempi di crisi, ha conti-nuato a registrare un incremento costantee, anzi, ha sviluppato una costante pro-pensione verso prodotti sempre più diqualità, segno evidente dell’attaccamentoche i padroni hanno nei confronti deglianimali;

tuttavia, il Rapporto Eurispes Italia2017 ha mostrato come la crisi economica,a lungo andare, ha, in ogni caso, fattoregistrare un calo del 10 per cento delnumero degli animali presenti nelle fami-glie italiane;

ad oggi i proprietari che detengonolegalmente un animale possono usufruire,per le spese mediche veterinarie e perquelle relative all’acquisto di medicinali, diuna detrazione IRPEF fino al 19 per centoall’interno della dichiarazione dei redditi:detta detrazione, tuttavia, in accordo conle indicazioni dell’ultima circolare dell’A-genzia delle entrate, può essere effettuataentro un limite massimo complessivo di387,34 euro per tutti gli animali posseduti.Le spese eccedenti tale importo sono to-talmente a carico dei proprietari; i limitiquantitativi imposti dalla normativa vi-gente sono, però, assai contenuti rispettoall’effettivo onere economico sostenutodalle famiglie, anche in ragione del fattoche tra le spese veterinarie che dannodiritto alla detrazione d’imposta non sonopresenti, per esempio, le spese, eventual-mente sostenute, per l’acquisto di farmacisenza prescrizione medica veterinaria o dimangimi e antiparassitari;

è evidente che i benefici fiscali afavore dei detentori di animali è del tuttoinadeguato sia all’importanza che gli ani-mali stessi hanno per le persone sia all’e-sosità delle spese che la cura, in senso lato,di un animale comporta,

impegna il Governo

ad aumentare i limiti di legge per ledetrazioni attualmente vigenti portandolefino a 1000 euro.

9/1334-B/158. Fascina, Brambilla.

La Camera,

premesso che:

l’alternanza scuola-lavoro è unametodologia didattica innovativa istituitadalla legge 28 marzo 2003, n. 53 recante« delega al Governo per la definizione dellenorme generali sull’istruzione e dei livelliessenziali delle prestazioni in materia diistruzione e formazione professionale » edisciplinata dal decreto legislativo 15aprile 2005, n. 77, concernente la defini-zione delle norme generali relative all’al-ternanza scuola-lavoro;

tale metodologia, a norma dell’ar-ticolo 4 della citata legge si rivolge aglistudenti delle scuole secondarie di 2o

grado, ai quali permette di « alternare »momenti di formazione in aula e inazienda o altra struttura ospitante; con ilriordino dell’istruzione del secondo ciclo,messo a regime dal nuovo ordinamentodegli istituti professionali, dei tecnici e deilicei, previsto dai decreti del Presidentedella Repubblica 15 marzo 2010 nn. 87,88, 89, l’alternanza ha compiuto un’ulte-riore tappa istituzionale: nei nuovi rego-lamenti è richiamata come metodo siste-matico da introdurre nella didattica cur-ricolare dei diversi corsi di studio peravvicinare i giovani al mondo del lavoro,orientarli e promuovere il successo scola-stico;

la legge 13 luglio 2015 n. 107, con-cernente la riforma del sistema nazionaledi istruzione e formazione e delega per ilriordino delle disposizioni legislative vi-genti, ha ribadito l’importanza di affian-care al sapere, il saper fare, intensificandoi rapporti della scuola con il territorio, conil mondo produttivo e dei servizi;

la partnership con le imprese puòfavorire l’innovazione della didattica e ladiffusione di processi formativi orientati

Atti Parlamentari — 140 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

all’acquisizione di competenze spendibilianche nel mondo del lavoro, promuovendoal contempo l’orientamento, la culturadell’autoimprenditorialità, la cittadinanzaattiva e un maggiore coinvolgimento deigiovani nei processi di apprendimento,grazie anche alle nuove tecnologie;

la piattaforma dell’alternanza scuo-la-lavoro è nata dalla necessità di dare aglistudenti, alle scuole e alle strutture ospi-tanti, uno strumento per facilitare la ge-stione dell’alternanza e collegare i sistemiinformativi del Ministero con il Registronazionale dell’alternanza scuola-lavoro,semplificando l’incontro tra domanda eofferta;

ulteriore obiettivo di tale piatta-forma è facilitare la stipula degli adem-pimenti amministrativi previsti (conven-zione, patto formativo, etc.), oltre a con-sentire di salvare modelli di convenzioni eprogetti formativi per futuri utilizzi inmodo che la gestione dei processi sia piùsemplice;

la piattaforma, inoltre, eroga gra-tuitamente la formazione sulla sicurezzagenerale nei luoghi di lavoro in formatoe-learning, riconoscendo quattro ore comeformazione e facendo risparmiare allescuole importanti risorse economiche;

permette, infine, agli studenti e allestrutture ospitanti, la valutazione dei per-corsi, sia da un punto di vista delleesperienze che delle competenze acquisite,

impegna il Governo

a considerare l’opportunità, nel rispettodei vincoli di finanza pubblica, di dareulteriore sviluppo al progetto della piatta-forma dell’alternanza scuola lavoro valu-tando, altresì, l’opportunità di reperirenuove risorse.

9/1334-B/159. D’Attis, Baldelli.

La Camera

impegna il Governo

a considerare l’opportunità, nel rispettodei vincoli di finanza pubblica, di dare

ulteriore sviluppo al progetto della piatta-forma dell’alternanza scuola lavoro valu-tando, altresì, l’opportunità di reperirenuove risorse.

9/1334-B/159. (Testo modificato nelcorso della seduta) D’Attis, Baldelli.

La Camera,

premesso che:

a seguito di accordi tra il Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti e lesocietà autostradali aderenti all’iniziativa,nel 2014 fu introdotta un’agevolazione sulpedaggio autostradale fino al 20 per centoper i pendolari titolari di un contratto perl’utilizzo dell’apparato Telepass (in parti-colare Telepass family e Telepass busi-ness), ovvero ai possessori del Telepassricaricabile;

trattandosi di una iniziativa a ter-mine, la riduzione era prevista dal 1o

febbraio 2014, sino al 31 dicembre 2015;

dopo varie proroghe, la riduzione èstata applicata sino al 31 dicembre 2017;l’agevolazione è riservata a persone fisichetitolari di un contratto per l’utilizzo del-l’apparato Telepass (in particolare Tele-pass Family e Telepass Business), ovvero aipossessori del Telepass ricaricabile. Con-dizione per usufruire dell’agevolazione èche gli apparati Telepass siano abbinati aveicoli di classe A. Gli utenti Telepasssopra definiti possono usufruire dell’age-volazione se, nell’arco di un mese e pernon più di due volte al giorno:

nel sistema chiuso, effettuano per-correnze di una determinata tratta auto-stradale con percorso massimo di 50 chi-lometri (con origine e destinazione fissadichiarata al momento della richiesta del-l’agevolazione);

nei sistemi aperti, utilizzano uno oin alternativa due stazioni attraversatedurante il transito e dichiarate al mo-mento della predetta richiesta;

Atti Parlamentari — 141 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

l’agevolazione consiste nella ridu-zione del pedaggio, applicata in misuraprogressiva, da un minimo dell’1 per cento(in caso di 21 transiti/mese) fino ad unmassimo del 20 per cento (in caso di 40transiti/mese), ed è applicata per un mas-simo di due viaggi al giorno, compresi ifestivi, e non è cumulabile con altre age-volazioni/iniziative di modulazione tariffa-ria già in essere. Sino a 20 transiti mensilinon viene applicato nessuno sconto. Apartire dal 21o transito, lo sconto sarà pariall’1 per cento su tutti i transiti effettuatie crescerà linearmente (2 per cento delpedaggio complessivo per 22 transiti effet-tuati, 3 per cento per 23, e così via) finoal 20 per cento del pedaggio complessivoche scatta al 40o transito. Dal 41o transitoe fino al 46o, lo sconto sarà sempre del 20per cento su tutti i transiti effettuati. Peri transiti successivi al 46o si pagherà latariffa intera;

tale iniziativa, almeno economica-mente, agevola chi per lavoro è costrettogiornalmente a spostarsi da una città al-l’altra,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di dare prosecu-zione all’agevolazione, elevando la percor-renza massima prevista dei 50 chilometried eliminando i limiti di transiti mensiliper accedere allo sconto.

9/1334-B/160. Giacometto, Bignami.

La Camera,

premesso che:

l’assegno di ricerca è uno stru-mento volto a finanziare un contratto didiritto privato per lo svolgimento di atti-vità di ricerca – un Progetto – stipulatotra un’Università o un Ente di Ricerca eun vincitore di un concorso in possesso dispecifiche competenze e requisiti, indivi-duato a seguito di una procedura di se-lezione sulla base di un bando apposita-mente emanato;

in questi anni gli assegni di ricercavengono sostenuti economicamente soprat-tutto da parte delle stesse strutture uni-versitarie dove gli assegnisti di ricercaoperano e i finanziamenti provengono da:fondi derivanti dalle sperimentazioni;fondi europei; privati; associazioni di vo-lontariato; Fondazioni o Enti (es.: AIRC,fondazioni bancarie...); Aziende (farma-ceutiche o altro);

è imminente la scadenza della pro-roga di 2 anni per la cumulabilità degliassegni di ricerca, fissata in 4 anni dal-l’articolo 22, comma 3, della legge 30dicembre 2010, n. 240 – recante « Normein materia di organizzazione delle univer-sità, di personale accademico e recluta-mento, nonché delega al Governo perincentivare la qualità e l’efficienza delsistema universitario » cosiddetta leggeGelmini – e successivamente innalzata a 6anni ai sensi di quanto stabilito dall’arti-colo 6, comma 2-bis, del decreto-legge 31dicembre 2014, n. 192 convertito dallalegge n. 11 del 2015;

il decreto-legge 192 del 2014, con-vertito dalla legge 11 del 2015, infatti, nonmodifica la durata complessiva massimadei contratti per assegni di ricerca, ricer-catore a tempo determinato di tipo a ericercatore a tempo determinato di tipo b,fissata dall’articolo 22, comma 9, dellalegge n. 240 del 2010 in 12 anni; migliaiadi assegnisti rischieranno seriamente diessere espulsi dall’università, dopo sei annidi lavoro e senza alcuna concreta prospet-tiva di carriera nel mondo della ricerca;

nel 2016, a fronte di 13 mila as-segnisti, sono stati banditi appena millecontratti da RTD a (che non danno alcunagaranzia di stabilità) e meno di 500 pas-saggi da RTDa a RTDb, che sono gli unicicontratti che consentono l’assunzionecome professori;

il comma 400 ha incrementato ilFondo per il finanziamento ordinario(FFO) di 20 milioni di euro nel 2019 e di58,63 milioni di euro annui dal 2020, peril conferimento di contratti di ricerca atempo determinato di tipo B (articolo 24,

Atti Parlamentari — 142 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

comma 3, lettera b), legge n. 240 del 2010)a 1000 ricercatori, nonché, per il 2019, diulteriori 40 milioni di euro (comma 979);

sono, inoltre autorizzate le univer-sità statali, per il 2019, in deroga allevigenti facoltà di assunzione, a stipularecontratti di ricerca a tempo determinatodi tipo Bea bandire procedure per lachiamata di professori universitari di se-conda fascia riservate ai ricercatori se-condo le proiezioni elaborate nella VIindagine ADI sul post-doc, con le cifre delreclutamento attuale, più del 93 per centodi ricercatori non strutturati sarà costrettoad abbandonare l’università al termine dipercorsi di lavoro precario,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di adottare ulte-riori provvedimenti finalizzati ad ampliarela durata complessiva massima dei con-tratti per assegni di ricerca RTDb e RTDa,nonché ad estendere le facoltà assunzio-nali anche ai ricercatori TDa, al fine digarantire continuità dell’attività di ricercaai numerosi assegnisti.

9/1334-B/161. Musella.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame noncontiene alcuna misura relativa al conte-statissimo superticket, se non un genericoimpegno – previsto al comma 516 – circala revisione del sistema di compartecipa-zione alla spesa sanitaria a carico degliassistiti al fine di promuovere maggioreequità nell’accesso alle cure; dunque, dettosuperticket, allo stato, è vigente in alcuneRegioni, mentre risulta abolito in altre;

tale stato di cose, non solo eviden-zia una grave disparità di trattamento deicittadini a seconda della Regione di resi-denza in materia di accesso alle presta-zioni, ma implica, altresì, importanti ne-gative ricadute sulla spesa sanitaria dellesingole Regioni,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative legisla-tive finalizzate a favorire l’abolizione delcosiddetto superticket in maniera uniformesul territorio nazionale al fine di garantirea tutti i cittadini italiani parità di accessoalle prestazioni sanitarie.

9/1334-B/162. Squeri.

La Camera,

premesso che:

la presenza di bande musicali inItalia è stimata in circa 6.000 gruppi e inmedia un organico strumentale è formatoda 30 elementi, il che vuol dire circa180.000 strumentisti;

la sopravvivenza della banda mu-sicale in Italia, giuridicamente inquadratacome « associazione non riconosciuta », è arischio: infatti, i soci allievi delle bande, adifferenza di quanto avviene per associa-zioni sportive dilettantistiche, non possonodetrarre dalla dichiarazione dei redditi icontributi che versano per i corsi di for-mazione e i sostenitori non possono de-durre dal reddito le erogazioni liberali neiloro confronti, a differenza di altre realtà;

l’unica agevolazione prevista per lebande musicali è contenuta nell’articolo67, comma 1 lettera m), del testo unicodelle imposte sui redditi di cui al decretodel Presidente della Repubblica n. 917 del1986, e successive modificazioni e integra-zioni, che permette di usufruire dellacollaborazione di direttori artistici e col-laboratori tecnici, con un tetto esentasse di10.000 euro annui, ma che in realtà si statentando, a vari livelli, di eliminare, conconseguente aggravio delle spese di ge-stione e, quindi, con il grave rischio dichiusura delle bande;

è sufficiente pensare che il costomedio di uno strumento musicale am-monta a circa 1.500 euro (clarinetto 1.000,trombone 1.800, oboe 2.500, fagotto4-5.000 euro, timpani 5.000, eccetera): ri-spetto a un bilancio economico annuo di

Atti Parlamentari — 143 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

20.000 euro (media italiana) ed alla moledi attività svolte, si capisce immediata-mente quanto il volontariato sia la solarisorsa che permette alle bande di prose-guire la loro attività;

il decreto legislativo n. 117 del2017 – Codice del terzo settore – hadisposto l’esclusione delle associazioni cul-turali dalla futura applicazione dell’arti-colo 148 del testo unico delle imposte suiredditi, nonché la decommercializzazionedei corrispettivi specifici versati da asso-ciati e tesserati per la partecipazione alleattività istituzionali,

impegna il Governo

ad adottare disposizioni volte a ripristi-nare il regime fiscale dell’articolo 148,comma 3, del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 917 del 1986 del qualepotevano godere le bande musicali primadell’esclusione avvenuta a seguito dell’ap-provazione del Codice del terzo settore dicui al decreto legislativo n. 117 del 2017.

9/1334-B/163. Sandra Savino.

La Camera,

premesso che:

la famiglia, istituzione fondamen-tale della nostra società, riveste un ruoloimportantissimo non solo riguardo la pro-creazione, l’allevamento e l’educazione deifigli, ma anche riguardo la produzione e ilconsumo di beni e servizi e la diffusionedelle tradizioni culturali;

secondo il rapporto Istat, infatti,l’Italia è al penultimo posto, fra i Paesieuropei, per quantità di risorse destinatealle famiglie sotto forma di benefici e disostegno del reddito a tutela della mater-nità e della paternità, delle famiglie nu-merose, di assegni familiari e altri trasfe-rimenti ovvero per asili nido o struttureresidenziali per l’assistenza a minori oanziani;

le famiglie sono gravate, in parti-colare, da problematiche relative agli ele-

vati costi di mantenimento dei figli, alledifficoltà di conciliare la vita lavorativacon quella familiare (soprattutto per ledonne), agli elevati costi delle abitazioni,in affitto o in proprietà, nonché al sistemafiscale che, non tenendo in conto il nu-mero dei componenti il nucleo familiare,non ne comprende le esigenze; le trasfor-mazioni demografiche e sociali degli ultimianni ci hanno consegnato una societàcaratterizzata da una popolazione anzianasempre più numerosa e caratterizzata daun tasso di natalità sempre più esiguo;

detta dinamica demografica ha ge-nerato, a sua volta, importanti ripercus-sioni, oltre che sul piano sociale, anche sulpiano economico concorrendo a causareuna conseguente riduzione del ProdottoInterno lordo (PIL) e un aumento deldebito pubblico; un calo degli investimenti,nazionali e internazionali, e un indeboli-mento delle politiche monetarie;

oggi la nostra società è pervasa,oltre che ad una crisi economica moltograve, anche ad una crisi dei valori fon-danti di ogni comunità – quali l’assuntoche una famiglia è costituita da un padree da una madre cui spetta il compito dicura ed educazione dei figli; ciò provocaulteriori e maggiori difficoltà allo sviluppodelle famiglie;

la modernizzazione dello Stato el’allargamento dei diritti legittimi di cia-scuno non possono essere attuati mediantenocumento ai diritti costituzionalmentericonosciuti alle famiglie;

in Italia, nonostante risulti esseremolto forte il desiderio di maternità, lenascite all’interno di coppie giovani si sonoattestate su un solo figlio, generato in etàtardiva;

detto tasso di natalità, il più bassoin Europa, potrebbe compromettere il na-turale ricambio generazionale nel nostroPaese;

le dinamiche demografiche, conuna preoccupante riduzione delle nascite eil conseguimento di sempre più promet-tenti aspettative di vita, rischiano di de-

Atti Parlamentari — 144 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

terminare la rottura del patto intergene-razionale e un progressivo indebolimentodella funzione della famiglia quale fonda-mentale rete di protezione sociale a costozero;

il nostro sistema fiscale non tieneconto che la capacità contributiva dellefamiglie è fortemente influenzata dallapresenza dei figli e dalla necessità che unodei due coniugi possa dedicare del tempoalla cura e alla crescita dei figli medesimitralasciando l’attività lavorativa;

i servizi socio educativi (asili nido)oggi presenti sul territorio nazionale, pub-blici e privati, sono di gran lunga inferiorialla domanda e rappresentano una realtàdel tutto disomogenea e ancora moltolontana dagli obiettivi stabiliti dalle normeeuropee;

evidentemente insufficienti e spo-radiche le misure adottate con il provve-dimento in esame: ad esempio, il comma482 reca disposizioni in materia di ge-stione di Carta famiglia prevedendo per ilrelativo sviluppo oneri per 1 milione dieuro annui per il triennio 2019-2021 acarico del Fondo famiglia, quindi senzaulteriori oneri per la finanza pubblica;

del resto anche il cosiddetto « Bo-nus bebè », prorogato con il decreto fiscaleper il solo anno 2019 non pare sufficiente,quando sarebbero stati necessaria – qualeconcreta misura di sostegno per le famiglie– almeno una durata triennale;

anche le risorse da destinare alprovvedimento ammonteranno a 204 mi-lioni per il 2019 e a 240 milioni per il2020;

si tratta di un contributo da 960euro l’anno (80 euro al mese) per lefamiglie con Isee fino a 25 mila euro, conassegno raddoppiato nell’ipotesi di Iseesotto i 7 mila euro;

altro timido passo in avanti deveindividuarsi nell’aumento del 20 per cento« per ogni figlio successivo al primo, natoo adottato tra il 1o gennaio 2019 e il 31dicembre 2019 », incremento che si applica

sia all’assegno « base » sia a quello rad-doppiato per le famiglie più in difficoltà;

tra l’altro, si rammenta il comma488 che implementa in modo assai esiguo– da euro 1.000,00 a 1.500 euro, perundici mensilità – l’importo del buono perl’iscrizione in asili nido pubblici o privati,beneficio utilizzabile anche per il sup-porto, presso la propria abitazione, deibambini al di sotto dei tre anni affetti dagravi patologie croniche;

la misura appare ancora una voltainsufficiente al fine di dare un reale im-pulso e sostegno alla genitorialità,

impegna il Governo:

ad attuare, pur nella salvaguardia deidiritti di tutte le persone, in ogni forma emodo e con ogni mezzo idoneo, i valori ei diritti fondanti della nostra società edella famiglia così come dettati dalla Co-stituzione;

ad adottare idonee e strutturali mi-sure normative ed economiche atte adincrementare adeguatamente la quota dibilancio dello Stato da destinare esclusi-vamente alle politiche di sostegno allefamiglie;

a valutare l’opportunità di renderestrutturali, e dunque efficaci, le misure asostegno della natalità, quali il « bonusbebè », rendendone la sua durata almenotriennale;

ad adottare idonee e strutturali mi-sure normative ed economiche atte a ga-rantire effettivamente un concreto soste-gno alla formazione di nuove famiglie eche possano consentire lo svolgimentodelle funzioni proprie della maternità edella paternità anche attraverso idoneiservizi socio educativi per l’infanzia (ga-rantendone l’attuazione e l’uniformità sututto il territorio nazionale) e riconosci-menti previdenziali per i lavori di cura;

ad adottare idonee e strutturali mi-sure normative ed economiche atte a so-stenere le famiglie in maniera continuativanella cura e nell’educazione dei figli, in

Atti Parlamentari — 145 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ragione del numero degli stessi e, conse-guentemente rimodulare, elevandone l’im-porto, il buono per l’iscrizione in asili nidopubblici o privati e/o per il supporto,presso la propria abitazione, dei bambinifino a tre anni di età, affetti da gravipatologie croniche;

ad adottare idonee e strutturali mi-sure normative ed economiche atte a fa-vorire la crescita della natalità;

ad adottare idonee e strutturali mi-sure normative ed economiche atte a so-stenere una politica alloggiativa degli ac-quisti e degli affitti che agevoli le giovanifamiglie.

9/1334-B/164. Brambilla.

La Camera,

premesso che:

i commi 89 e 90 dell’articolo 1 neltesto in esame, recano disposizioni relativeal canone RAI per uso privato nonché alleeventuali maggiori entrate versate a titolodi canone di abbonamento alla televisionerispetto alle somme già iscritte a tale titolonel bilancio di previsione per il 2016,cosiddetto extra gettito, derivante dallenuove modalità di riscossione del canone,con l’addebito dello stesso nella bollettaelettrica;

le eventuali maggiore entrate, di cuiall’articolo 1, comma 160 della leggen. 208 del 2015 (Stabilità 2016), secondole modifiche recate dal disegno di legge,saranno riversate per una quota pari al 50per cento alla stessa RAI e per quotaanaloga all’Erario a decorrere dal 2017 enon più come previsto a normativa vigentesolo per gli anni 2017 e 2018;

tale importo è destinato a tre ti-pologie di interventi: a) ampliamento dellasoglia reddituale prevista ai fini della esen-zione del canone RAI per persone di etàpari o superiore ai 75 anni; b) finanziareil Fondo per il pluralismo e l’innovazionedell’informazione a sostegno dell’editoria edell’emittenza radiotelevisiva locale, fino a

125 milioni di euro; c) finanziare il Fondoper la riduzione della pressione fiscale;

i commi da 1101 a 1110 dell’arti-colo 1 novellano la disciplina vigente inmateria di riorganizzazione delle fre-quenze radiotelevisive contenuta daicommi 1030 e seguenti dell’articolo 1 dellalegge 27 dicembre 2017, n. 205; tale rior-ganizzazione è connessa allo sviluppo dellatecnologia digitale nonché al relativa pro-cedura di assegnazione di diritti d’usodelle frequenze nelle bande 694-790 MHz,3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz, di cuiall’articolo 1, comma 1026, della legge 27dicembre 2017, n. 205 (cosiddetta asta5G);

gli introiti derivanti dall’asta 5G, sisono rivelati ben maggiori rispetto aquanto considerato nelle previsioni ten-denziali di finanza pubblica a legislazionevigente indicate nella Nota di aggiorna-mento del Documento di economia e fi-nanza 2018;

il comma 101 dell’articolo 1 di-spone il riconoscimento alla RAI – Ra-diotelevisione Italiana Spa di un contri-buto pari a 40 milioni di euro per ciascunodegli anni 2019 e 2020 per l’adempimentodegli obblighi del contratto di servizio, iviinclusi quelli per lo sviluppo della pro-grammazione digitale. Tali risorse nonsono espressamente finalizzate a sostenerel’utenza nella delicata fase di transizionedel sistema radiotelevisivo verso il digitale;

la transizione al digitale, come se-gnalato anche dall’Autorità Garante per leComunicazioni, può rappresentare, se nonadeguatamente condotta, un rischio di re-stringimento dell’accesso ai servizi radio-televisivi e di isolamento informativo, adanno dei cittadini utenti, dovuto princi-palmente al fatto che circa il 90 per centodei dispositivi sarà tecnologicamente ob-soleto,

impegna il Governo

ad adottare misure volte a destinare, nelcomplesso della transizione del sistemaradiotelevisivo verso il digitale, una somma

Atti Parlamentari — 146 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

non inferiore a 30 milioni di euro annui,a valere sui maggiori introiti derivantidall’asta 5G, almeno per la durata deltriennio 2019-2021, per il finanziamentodi adeguate campagne di comunicazioneverso l’utenza nonché a prevedere, nel-l’ambito del medesimo stanziamento, uncontributo finanziario a fondo perduto infavore dell’acquisto di nuovi dispositivitelevisivi e di decodifica del segnale daparte degli utenti.

9/1334-B/165. Rosso.

La Camera,

premesso che:

l’Italia nel 2016 dispone, secondo idati Eurostat, di 16.788 km di rete ferro-viaria, distribuita per 7.533 Km nel Nord,3.457 nel Centro ed i restanti 5.730 nelMezzogiorno. In rapporto alla superficieterritoriale, emerge che, a fronte di datiper il Nord ed il Centro sostanzialmente inlinea con paesi europei come Austria,Regno Unito e Danimarca, la dotazione delMezzogiorno risulta, ancora una volta,inferiore;

nell’area meridionale della penisolaci sono infatti 45 km di ferrovie per 1.000Kmq di superficie, a fronte dei 65 delNord e dei 59 del Centro;

un gap rispetto al resto d’Italia chenon può essere ignorato e che rendeurgente prendere in considerazione lo svi-luppo di una rete ferroviaria dell’alta ve-locità che non si fermi a Salerno ma chepossa raggiungere Reggio Calabria intempi rapidi;

attualmente la tratta Salerno-Reg-gio Calabria contempla tempi di percor-renza medi di 5 ore e mezza con ovvilimiti di viaggio;

l’obiettivo dovrebbe essere quello didimezzare i tempi di tragitto e consentireuna maggiore facilità di spostamento pen-dolare in entrambi le direzioni;

affinché le politiche infrastrutturalipossano produrre effetti sul livello degli

investimenti e sulla crescita economica,occorre rimuovere gli ostacoli che impe-discono la spesa effettiva delle risorsedisponibili e, al tempo stesso, dare conti-nuità alle scelte intraprese sostenendo ealimentando le misure, finanziarie e nor-mative, previste,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di prevedere unpiano infrastrutturale che colleghi attra-verso l’alta velocità, Salerno a Reggio Ca-labria, con tempi di percorrenza allineatiagli altri grandi paesi europei.

9/1334-B/166. Santelli, Tripodi, Versace.

La Camera,

premesso che:

l’aeroporto di Reggio Calabria, conuna movimentazione di circa 500 milapasseggeri annui, rappresenta uno snodofondamentale e strategico per lo sviluppo,turistico e commerciale, di tutta l’areametropolitana di Reggio e di Messina;

attualmente il comma 2 dell’arti-colo 1 del decreto del Presidente dellaRepubblica 17 settembre 2015, n. 201 cheelenca gli aeroporti di carattere strategicodel Sud Italia, contempla solo, per laregione Calabria quello di Lamezia Termee non quello di Reggio Calabria;

sarebbe opportuno avviare un’in-tesa tra il Ministero dei trasporti ed in-frastrutture e la Conferenza Stato Regioniper ricomprendere anche l’Aeroporto diReggio Calabria tra quelli di carattere« strategico »,

impegna il Governo

ad avviare un percorso di confronto con laconferenza Stato Regioni per addivenirequanto prima ad un accordo che contem-pli anche l’Aeroporto di Reggio Calabriatra quelli ritenuti di carattere « strate-gico », anche al fine dello stanziamento diadeguate risorse finanziarie.

9/1334-B/167. Cannizzaro, Tripodi.

Atti Parlamentari — 147 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

gli interventi proposti nel settoredella giustizia mirano nel complesso aduna migliore miglioramento dell’efficienzadell’amministrazione giudiziaria e riguar-dano essenzialmente il personale, perse-guendo l’obiettivo della copertura e del-l’ampliamento delle piante organiche non-ché della riqualificazione del personale inservizio;

il Ministero della giustizia è, infatti,autorizzato: ad assumere a tempo inde-terminato, per il triennio 2019-2021, nel-l’ambito dell’attuale dotazione organica,un numero massimo di 3.000 unità dipersonale amministrativo non dirigenzialeda inquadrare nei ruoli dell’amministra-zione giudiziaria (comma 164); analogaassunzione nel triennio citato riguarda 35dirigenti di istituto penitenziario (commi308-310); il comma 311, aggiunto nel corsodell’esame in Senato, prevede l’assunzionenel triennio 2019-2021 di 7 direttori diistituti penitenziari minorili, aumentandola relativa dotazione organica e deman-dando al Ministero l’individuazione degliistituti penitenziari qualificati come ufficidi livello dirigenziale;

i commi da 377 a 380 prevedonol’assunzione nell’anno 2019, dei magistratiordinari vincitori del concorso, già banditoalla data di entrata in vigore della legge dibilancio;

al contempo, l’organico della ma-gistratura ordinaria viene aumentato di600 unità e il Ministero della giustizia è,nel contempo, autorizzato a bandire an-nualmente, nel triennio 2019-2021, unconcorso annuale per un massimo di 200posti;

unitamente a tali misure viene,inoltre, autorizzata l’assunzione per iltriennio 2019-2021 di Consiglieri di Statoe Referendari dei Tribunali amministrativiregionali (20 Referendari di T.A.R. e di 12

Consiglieri di Stato), in aggiunta alle vi-genti facoltà assunzionali ed in deroga allanormativa sul turn-over (comma 320),nonché di un massimo di 26 unità dipersonale amministrativo nel triennio2019-2021 (comma 321);

i commi 328 e 319 prevedono l’im-plemento di un contingente di personaleamministrativo presso l’Avvocatura Gene-rale dello Stato pari a 91 unità (di cui 6dirigenti di livello non generale e 85 unitàdi personale non dirigenziale) nonchél’ampliamento dell’organico di 10 unità,rispettivamente, degli Avvocati e dei Pro-curatori dello Stato;

il comma 322 autorizza l’amplia-mento delle dotazioni organiche dei refe-rendari della Corte dei Conti, fissando untetto massimo di spesa al fine di agevolarela definizione dei processi giuscontabili:

Si segnala, infine, l’autorizzazionedi specifiche assunzioni nel Corpo di Po-lizia penitenziaria, allo scopo di incremen-tare l’efficienza degli istituti penitenziari eper le necessità di prevenzione e contrastodella diffusione dell’ideologia di matriceterroristica in ambito carcerario (comma382);

con particolare riguardo alla riqua-lificazione di personale dell’amministra-zione giudiziaria, viene rideterminata l’au-torizzazione di spesa destinata a sosteneretale processo, con risorse a valere sulfondo per l’efficientamento del sistemagiudiziario;

altro intervento concerne l’amplia-mento delle finalità del Fondo per l’attua-zione della riforma del processo penale edell’ordinamento penitenziario (istituitocon la legge di bilancio 2018): tali finalitàsono infatti estese agli interventi urgentidestinati alla funzionalità delle strutture edei servizi penitenziari e minorili. TaleFondo, in base ad un intervento nellaSezione II del Bilancio, risulta tuttavia, peril 2019, definanziato di 10 milioni di euro;

analogo definanziamento di 10 mi-lioni di euro riguarda il 2010 e il 2021(comma 591). Sempre nella Sezione II

Atti Parlamentari — 148 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

sono previsti una serie di significativi de-finanziamenti pari a una riduzione dispesa di 57,2 milioni di euro, anch’essi digrave impatto sull’efficienza del sistemagiudiziario. Trattasti, in particolare, dimeno 10 milioni per ogni anno nel trien-nio del fondo per la riforma del processopenale, di 5 milioni per ogni anno deltriennio per le spese di gestione e ilfunzionamento del sistema informativo, di4,2 milioni nel 2019 del fondo per ilrecupero e l’efficienza del sistema giudi-ziario che diventano –4,1 nel 2029 e –3,8nel 2021; a ciò vanno aggiunte le decur-tazioni per le spese relative al personalecomandato per un totale di 30 milioni neltriennio e quelle per le spese degli ufficigiudiziari pari ad ulteriori 30 milioni neltriennio;

emerge, altresì, la decurtazione dialtri 9 milioni per le spese di giustizia perl’intercettazione di conversazioni,

impegna il Governo:

ad implementare le suddette voci alfine di rendere realmente efficiente l’ap-parato giudiziario le cui endemiche ca-renze di organico sono nota concausadella lunghezza dei processi che grava sulnostro Paese, non ultimo, anche in terminidi competitività;

a chiarire i criteri di ridetermina-zione delle piante organiche e dei tempireali delle assunzioni autorizzate dai citaticommi.

9/1334-B/168. Costa.

La Camera,

premesso che:

le malattie neurodegenerative,come il morbo di Alzheimer, sono moltodiffuse nell’età senile e sono destinate acoinvolgere un numero sempre maggioredi soggetti a causa del progressivo invec-chiamento della popolazione;

il morbo di Alzheimer è un pro-cesso degenerativo irreversibile che di-

strugge lentamente e progressivamente lefunzioni cognitive superiori, quali la me-moria, il ragionamento e il linguaggio, finoa compromettere l’autonomia funzionale ela capacità di compiere le normali attivitàquotidiane;

le persone portatrici di questa ma-lattia hanno problemi complessi per la cuisoluzione, seppure parziale, è necessarial’attività coordinata di specialisti medici eparamedici, oltre che di operatori socio-assistenziali;

sotto il profilo sanitario il pro-blema fondamentale è che, attualmente,non se ne conoscono i fattori eziologici ele patogenesi, mentre dal punto di vistasocioeconomico il problema peggiore ri-siede nel fatto che tale patologia colpiscesoggetti in età presenile rendendoli par-zialmente o totalmente non auto suffi-cienti, causando un peggioramento dellaqualità della loro vita e della vita dei lorofamiliari,

impegna il Governo:

a garantire, anche attraverso lo stan-ziamento di adeguate risorse finanziarie,l’attuazione del Piano demenze per laprevenzione, la diagnosi precoce e il trat-tamento terapeutico e assistenziale dellepersone affette da morbo di Alzheimer;

a promuovere idonee iniziative atte asostenere lo sviluppo della ricerca scien-tifica nel campo delle malattie neurode-generative e della demenza;

a promuovere, anche attraverso lostanziamento delle necessarie risorse fi-nanziarie, campagne di sensibilizzazione edi educazione sanitaria della popolazioneal fine di migliorarne la consapevolezza ele modalità per rapportarsi alle strutture eagli operatori del Servizio Sanitario Na-zionale.

9/1334-B/169. Bagnasco.

La Camera,

premesso che:

l’Italia investe in istruzione il 4 percento del Pil, circa un punto percentualemeno della media europea;

Atti Parlamentari — 149 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

inoltre, il nostro Paese investe ap-pena l’1,3 per cento in ricerca e sviluppo,ben al di sotto degli obiettivi del 3 percento posti dalla strategia Ue per il 2020;particolarmente limitato è l’apporto dellaricerca pubblica di base e applicata;

nell’ambito degli accantonamentidisposti dalla presente legge per eventualicorrezioni di spesa che si dovessero ren-dere necessarie nel 2019, viene dispostol’accantonamento di 100 milioni di eurodestinati alla ricerca, all’istruzione e aldiritto allo studio universitario e postuniversitario;

l’eventuale taglio complicherebbeulteriormente il quadro della ricerca edell’istruzione nel nostro Paese. Tale de-cisione ridurrebbe le potenzialità di cre-scita e innovazione, compromettendo lacarriera in Italia di migliaia di ricercatorie comprimendo il diritto allo studio dimigliaia di studenti provenienti da famigliemeno abbienti,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni di cui in premessa, al fine diindividuare, anche attraverso successiviprovvedimenti normativi, misure alterna-tive a quanto disposto dall’allegato 3 dellapresente legge relativamente all’accantona-mento di 100 milioni di euro della dota-zione del MIUR, al fine di evitare unacompressione del diritto allo studio inItalia, un danno alla ricerca e all’interosistema di formazione universitaria e post-universitaria.

9/1334-B/170. Carfagna, Paolo Russo.

La Camera,

considerato che:

il comma 12 del provvedimentoeleva dal 20 al 40 per cento la percentualedi deducibilità dalle imposte sui redditidell’IMU dovuta su immobili strumentali.A tal fine viene modificato l’articolo 14,comma 1, del decreto legislativo 4 marzo

2011, n. 23, che dispone la deducibilitàdell’IMU relativa agli immobili strumen-tali, sia ai fini della determinazione delreddito di impresa, sia del reddito deri-vante dall’esercizio di arti e professioni,mantenendo peraltro l’indeducibilità del-l’IMU a fini IRAP;

secondo alcune interpretazionidella norma sarebbero escluse dall’appli-cazione della citata deducibilità gli immo-bili commerciali,

impegna il Governo

a chiarire che la deducibilità del 40 percento dalle imposte sui redditi dell’IMUdovuta su immobili strumentali, si applicaanche agli immobili utilizzati dalle attivitàcommerciali.

9/1334-B/171. Spena.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a chiarire che la deducibilità del 40 percento dalle imposte sui redditi dell’IMUdovuta su immobili strumentali, si applicaanche agli immobili utilizzati dalle attivitàcommerciali.

9/1334-B/171. (Testo modificato nelcorso della seduta) Spena.

La Camera,

considerato che:

il ponte San Michele, noto anchecome ponte di Calusco-Paderno, è unadelle infrastrutture principali per l’attra-versamento dell’Adda e collegamento fon-damentale tra la Bergamasca e il Lecchese.E inoltre un elemento viario di importanzastrategica per raggiungere la provincia diMilano e il capoluogo lombardo;

Atti Parlamentari — 150 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nella serata del 14 settembre 2018,a seguito di una indagine strutturale, Reteferroviaria italiana ha ritenuto opportunointerdire il passaggio sul ponte sia per itreni che per le macchine, fino a quandonon saranno assicurate le necessarie con-dizioni di sicurezza, valutando in due annii tempi di risanamento e rimessa in pri-stino;

in relazione ai disagi sopportatidalle popolazioni locali e dal tessuto eco-nomico del territorio conseguenti allachiusura alla circolazione del suddettoponte occorre una previsione di ristorofinalizzata a migliorare il servizio di tra-sporto pubblico integrato e per evitare chesi verifichino ripercussioni negative per ilsettore economico,

impegna il Governo:

a valutare l’opportunità di prevederesin dalla prossima manovra di bilanciomisure per le imprese aventi sede opera-tiva nelle province di Bergamo e Lecco,nonché agli artigiani e commercianti consede o unità locale ubicate nella medesimazona, la cui attività risulti essere condi-zionata negativamente dalla chiusura allacircolazione del Ponte;

a rafforzare, per quanto di sua com-petenza servizi di trasporto pubblico lo-cale e di attraversamento per fronteggiarei disagi derivanti per l’utenza.

9/1334-B/172. Benigni.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio recal’istituzione del Fondo per gli investimentidelle amministrazioni centrali, nonché l’i-stituzione del Fondo per gli investimentidegli enti territoriali;

la velocità della ripresa economicae la competitività del nostro Paese dipendein buona misura anche dalla realizzazionedi importanti investimenti pubblici e pri-vati. Sulle grandi opere infrastrutturali si

misura la capacità del Governo di guar-dare al futuro e di dotare il Paese di unsistema connesso, integrato con il restodell’Europa e capace di creare crescita;

nel Paese si è ormai diffusa unagrave preoccupazione, come dimostrano leconclusioni della manifestazione degli in-dustriali nella città di Torino dello scorso3 dicembre: numerose opere di impor-tanza strategica per il Paese, già pianifi-cate, risultano al momento ancora nonavviate per un immobilismo che non puòessere tollerato;

nella provincia di Bergamo è indi-spensabile che il Governo sia a fianco dellaRegione per un piano straordinario diinterventi infrastrutturali di consolida-mento e rifacimento. C’è in gioco il cru-ciale rafforzamento dell’interconnessionecon l’Europa: il completamento della Pe-demontana lombarda permetterà di rag-giungere più agevolmente la Germania,che costituisce il primo mercato di riferi-mento dell’esportazione bergamasca. E,inoltre, necessario che il Governo sia pre-sente anche per la concretizzazione dellaGronda ferroviaria est, da Seregno a Le-vante, snodo fondamentale per gli inter-scambi commerciali da e verso la Lom-bardia;

è indispensabile inoltre che il Go-verno non lasci da sola la provincia ber-gamasca nel fondamentale rafforzamentodella viabilità interna, sia su strada che suferro: la variante di Cisano Bergamasco; lavariante di Trescore Balneario; la dorsaledell’isola; il raddoppio ferroviario traPonte San Pietro e Montello; il collega-mento tra Calusco d’Adda e Terno d’isola:sono tutte opere che evidenziano l’impor-tanza strategica della connessione ramifi-cata all’interno del territorio;

inoltre, tra le opere infrastrutturalioggetto di pianificazione del Ministerodelle Infrastrutture nella scorsa Legisla-tura, era annoverata la fondamentaleopera di rinforzo sia viario che su ferrodei collegamenti con l’aeroporto di Orio alSerio. Il programma cargo aereo per Ber-gamo Orio al Serio, che nel Collegato 2018

Atti Parlamentari — 151 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

del MIT veniva incluso tra gli interventivolti a sostenere le attività del trasportoaereo di merci con una pianificazionefinanziaria programmata fino al 2030, nonè annoverato nel provvedimento oggi indiscussione. Eppure si tratta di un cargocity strategico per il supporto alle attivitàdi export di rilevanza internazionale e unvolano fondamentale per l’economia del-l’intera regione Lombardia,

impegna il Governo

a stanziare, fin dal prossimo Collegato allamanovra 2019, adeguati finanziamentivolti allo sviluppo delle infrastrutture dellaprovincia di Bergamo, e a dare concreta ecelere attuazione alla fase esecutiva dellaprogettazione disposta dal Collegato allaManovra 2018 del Ministero delle infra-strutture e dei trasporti per il rafforza-mento sia viario che su ferro per i colle-gamenti con l’aeroporto per Bergamo Orioal Serio, al fine di dotare il territoriobergamasco di un sistema infrastrutturaleconnesso, integrato con il resto dell’Eu-ropa e capace di creare crescita, sia intermini di forza lavoro che in termini discambi commerciali.

9/1334-B/173. Gregorio Fontana, Carne-vali.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio pre-vede la costituzione di un fondo salvabanche che garantirà ad alcune categoriedi soci ed obbligazionisti un ristoro, pe-raltro solo parziale, del danno subito, conil limite del 30 per cento del capitale etetto di euro 100.000,00 per gli azionisti edel 95 per cento per gli obbligazionisti;

si tratta di un intervento del tuttoparziale al quale è necessario affiancareulteriori disposizioni di carattere più ge-nerale;

oggi azioni ed obbligazioni subor-dinate di Banca Popolare di Vicenza, Ve-

neto Banca, Carichieti e Cassa di Rispar-mio di Ferrara non possono essere dedottefiscalmente in sede di liquidazione delcapitali gain, in quanto non negoziabili sulmercato (perché ovviamente non trovanocompratori);

è importante quindi adottare unanormativa che consenta a tutti coloro chenon potranno beneficiare del fondo ecomunque per la parte non oggetto diristoro, almeno di dedurre fiscalmente leperdite subite a causa del default dellebanche,

impegna il Governo

ad adottare ogni opportuna iniziativa dicarattere normativo volta a prevedere unamisura straordinaria di deducibilità fiscaledelle minusvalenze su azioni ed obbliga-zioni prodotte dalla crisi di Veneto BancaS.p.A., Banca Popolare di Vicenza S.p.A.Carichieti, e Cassa di Risparmio di Ferrarae delle altre banche previste dal fondo diristoro.

9/1334-B/174. Zanettin, Marin, SaccaniJotti.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare ogni opportuna iniziativa dicarattere normativo volta a prevedere unamisura straordinaria di deducibilità fiscaledelle minusvalenze su azioni ed obbliga-zioni prodotte dalla crisi di Veneto BancaS.p.A., Banca Popolare di Vicenza S.p.A.Carichieti, e Cassa di Risparmio di Ferrarae delle altre banche previste dal fondo diristoro.

9/1334-B/174. (Testo modificato nelcorso della seduta) Zanettin, Marin,Saccani Jotti.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio, al-l’articolo 1, al comma 489 e seguenti,

Atti Parlamentari — 152 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

istituisce e reca la disciplina del Fondo perl’accessibilità e la mobilità delle personecon disabilità;

la disposizione trae origine da unaproposta emendativa depositata sin dallaprima lettura alla Camera dal firmatariodel presente atto di indirizzo: si trattaquindi di un Fondo destinato alla coper-tura finanziaria di interventi volti allainnovazione tecnologica delle strutture,contrassegno e segnaletica per la mobilitàdelle persone con disabilità, oltre che allaprevenzione dell’uso indebito del contras-segno di parcheggio per disabili;

il fondo ha una dotazione di 5milioni di euro per il solo anno 2019;sarebbe opportuno prevedere un incre-mento delle risorse (almeno fino a 10milioni di euro annui), nonché disporre unfinanziamento quantomeno triennale delFondo,

impegna il Governo

ad adottare ogni opportuna iniziativa voltaa prevedere un incremento delle risorseassegnate al Fondo per l’accessibilità e lamobilità delle persone con disabilità, e adassegnare allo stesso una copertura trien-nale.

9/1334-B/175. Dall’Osso.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame contienenorme in materia di pubblico impiego e dirafforzamento delle forze di polizia;

il Trattamento di fine servizio(TFS) — maturato dal lavoratore a seguitodell’accantonamento disposto ex lege nel-l’arco della vita lavorativa era immediata-mente liquidato in unica soluzione exarticolo 26 del decreto del presidente dellaRepubblica n. 1032/73;

la riduzione della spesa pubblica,determinata dalla crisi finanziaria, ha por-tato alla promulgazione di atti normativi,

che di fatto diluiscono nel tempo il dirittodel dipendente pubblico al percepire ilTFS;

in tale ambito la liquidazione delTFS per i dipendenti del comparto Difesae Sicurezza è effettuata a far data dal2014, da parte dell’Inps, utilizzando trediverse modalità:

un termine breve di 105 giorni incaso di cessazione dal servizio per inabilitào per decesso del dipendente;

un termine di 12 mesi in caso diraggiungimento dei limiti di età, estinzionedel rapporto di lavoro a tempo determi-nato per raggiungimento del termine finalefissato nel contratto stesso, pensionamentoconseguito con l’anzianità contributivamassima;

un termine di 24 mesi in caso didimissioni volontarie, recesso da parte deldatore di lavoro – licenziamento o desti-tuzione;

per legge, l’incasso finale del TFSpuò essere ulteriormente ritardato di tremesi. La legge di stabilità 2014 ha, inoltre,apportato cambiamenti relativi alla rateiz-zazione del TFS che a partire dal logennaio 2014, se supera i 50.000 euro,viene erogato a rate;

la Corte Costituzionale ha stabilitoche le disposizioni restrittive in materia ditrattamento economico e normativo delpubblico impiego devono essere tempora-nee e avere lo scopo di fare fronte allacrisi della finanza pubblica (sentenza nu-mero 178/2015)

il TFS fa parte a pieno titolo deltrattamento economico e normativo delpubblico impiego. Non possono comunqueconsiderarsi strutturali misure che limi-tano i diritti soggettivi dei dipendenti pub-blici ed in particolare degli appartenenti alcomparto Difesa e sicurezza, che mettono

Atti Parlamentari — 153 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

quotidianamente a rischio la vita per latutela della pubblica incolumità,

impegna il Governo

a prevedere disposizioni normative e re-golamentari che riducano i tempi di frui-zione del TFS da parte dei dipendenti delpubblico impiego ed in particolare per idipendenti del comparto Difesa e Sicu-rezza.

9/1334-B/176. Napoli, Ruffino.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a prevedere disposizioni normative e re-golamentari che riducano i tempi di frui-zione del TFS da parte dei dipendenti delpubblico impiego ed in particolare per idipendenti del comparto Difesa e Sicu-rezza.

9/1334-B/176. (Testo modificato nelcorso della seduta) Napoli, Ruffino.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 1, commi 287 e 289,della legge 27 dicembre 2017, n. 205, èstata prevista l’assunzione straordinaria,nell’arco di un quinquennio a decorreredal 2018, di un contingente di personaledel ruolo iniziale del Corpo nazionale deivigili del fuoco, nonché l’incremento di 300unità della dotazione organica della qua-lifica di vigile del fuoco;

il comma 295, della legge n. 205del 2017, riserva, nel limite massimo deltrenta per cento, le predette assunzioni alpersonale volontario del Corpo nazionaledei vigili del fuoco di cui all’articolo 6 deldecreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139,anche in deroga al limite di età previstoper l’assunzione del medesimo personalevolontario, a condizione che risulti iscrittonell’apposito elenco istituito per le neces-sità delle strutture centrali e periferiche

del Corpo medesimo da almeno tre anni eche abbia effettuato non meno di cento-venti giorni di servizio;

con decreto ministeriale n. 238 del14 novembre 2018 il Capo dipartimentodei vigili del fuoco, del soccorso pubblicoe della difesa civile ha avviato la specialeprocedura di reclutamento riservata alpersonale volontario. Nel bando si prevedeche la domanda per accedere alla proce-dura è riservata « ...al personale volontarioche, alla data del 1o gennaio 2018, risultiiscritto nell’apposito elenco istituito per lenecessità delle strutture centrali e perife-riche del Corpo medesimo... »;

dalla lettura del bando sembre-rebbe che possono partecipare alla proce-dura i Vigili volontari gli iscritti ai co-mandi e gli iscritti alle strutture periferi-che, ma non possano parteciparvi gliiscritti ai distaccamenti volontari;

nelle stabilizzazioni precedenti po-tevano partecipare tutti i volontari, c’eraun solo elenco di possibili candidati e nonc’era distinzione tra distaccamenti di as-segnazione,

impegna il Governo

ad emanare una disposizione esplicativache chiarisca che possono partecipare allaprocedura di reclutamento emanate aisensi del comma 295, della legge n. 205del 2017, anche i vigili volontari iscritti aidistaccamenti volontari, fermi restando glialtri requisiti previsti dalla legge 205/2017.

9/1334-B/177. Ruffino, Napoli.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame prov-vede ad una parziale riforma della gover-nance dello sport italiano;

il 26 dicembre 2018 nel corso dellapartita Inter-Napoli, si sono verificati aMilano, ultimi di una lunga, funesta serie,episodi di violenza al di fuori dello stadio,

Atti Parlamentari — 154 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

che hanno portato alla morte di unapersona ed episodi di razzismo all’internodello stadio, nei confronti di un giocatoredella squadra ospite;

lo sport italiano e il mondo delcalcio italiano non hanno nulla a chespartire con il razzismo e la violenza enon hanno alcun legame con chi fingen-dosi tifoso, attenta e infanga i valori spor-tivi di solidarietà, universalità, eguaglianzae rispetto dell’altro e dell’avversario, chenon è mai un nemico;

tali valori, internazionalmente ri-conosciuti, permeano l’intero movimentosportivo italiano. In tutte le Federazioni osocietà sportive aderenti al Comitato Olim-pico Nazionale, dirigenti e allenatori con-dividono e propugnano i principi olimpicie sulla base di questi svolgono quotidia-namente il proprio ruolo con gli atleti, igiovani e i praticanti;

lo spirito competitivo dello sport èla condivisione di una stessa passione edegli stessi sacrifici per arrivare al risul-tato migliore possibile per ognuno di noi.Il tifo è, e deve essere, una espressionepositiva di sostegno alla propria squadra eai propri campioni,

impegna il Governo

ad adottare tutte le decisioni, le strategiee le risorse finanziarie necessarie percombattere senza tregua i comportamentiviolenti e razzisti, che non hanno cittadi-nanza nel calcio e nel mondo sportivoitaliano e che turbano le manifestazionisportive, a discapito dei veri tifosi e dellesquadre stesse e degli atleti.

9/1334-B/178. Marin, Barelli, Bendinelli,Cortelazzo, Pettarin, Baratto, Carrara,Pella, Aprea, Zanettin, Bond, D’Attis,Prestigiacomo, Pittalis, Paolo Russo.

La Camera,

premesso che:

il Ministero dello sviluppo econo-mico è chiamato ad attuare politiche e

programmi per la reindustrializzazione ela riconversione delle aree e dei settoricolpiti dalla crisi mediante la stipula diappositi Accordi di programma tramite iquali vengono realizzati e condivisi i Pro-getti di riconversione e riqualificazioneindustriale. In tale ambito la legge 15maggio 1989, n. 181, provvede al rilanciodelle attività industriali, alla salvaguardiadei livelli occupazionali, al sostegno deiprogrammi di investimento e allo sviluppoimprenditoriale delle aree colpite da crisiindustriale e di settore;

la riforma della disciplina degliinterventi di reindustrializzazione dellearee di crisi, di cui all’articolo 27 deldecreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, haprevisto l’applicazione del regime di aiutodi cui alla legge n. 181 del 1989 sia nellearee di crisi complessa sia alle aree di crisinon complessa, nelle quali c’è comunqueun impatto significativo sullo sviluppo deiterritori interessati e sull’occupazione;

nel mese di novembre 2017 la re-gione Toscana e il Ministero dello sviluppoeconomico hanno firmato l’accordo trien-nale di programma per il rilancio dell’areadi crisi industriale non complessa diMassa Carrara, con uno stanziamento di10,43 milioni di euro, di cui 5,43 a caricodel Ministero dello sviluppo economico e 5della regione Toscana;

in considerazione dell’aggravarsidella crisi, con delibera 10 dicembre 2018la Regione Toscana, sulla base di unainiziativa avviata dal comune di Massa, haapprovato l’invio al Ministero per lo Svi-luppo Economico dell’istanza di riconosci-mento (ai sensi del decreto ministeriale del31 gennaio 2013, attuativo del decreto-legge 83 del 2012) di area di crisi indu-striale complessa per la provincia di MassaCarrara, corredata dalla relazione predi-sposta da IRPET sulla situazione socio-economica della Provincia, integrativadella documentazione prodotta nella pre-cedente istanza del 2014, quale confermadello status di area di crisi industriale

Atti Parlamentari — 155 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

complessa già riconosciuta ai sensi dell’ar-ticolo 2 della legge 99 del 2009,

impegna il Governo

a procedere alla sollecita verifica dell’i-stanza approvata dalla regione Toscana il10 dicembre 2018, relativa al riconosci-mento di area di crisi industriale com-plessa alla provincia di Massa Carrara e adare corso agli impegni già assunti conl’accordo triennale di programma del no-vembre 2017.

9/1334-B/179. Bergamini, Ferri.

La Camera,

premesso che:

In Sicilia si è verificato un gravesisma nella notte tra Natale e Santo Ste-fano, causato dalle stesse faglie di quelloche colpì la Regione nel 1984;

infatti, quello registrato alle ore 3,19 del 26 dicembre, è considerato dall’Ingvcome uno dei terremoti più energetici mairegistrati sul vulcano. L’evento sismico, dimagnitudo pari a 4.8, è stato ampiamenteavvertito dalle popolazioni residenti inquasi tutto il comprensorio catanese, pro-vocando danni, feriti e sfollati nelle areeprossime all’epicentro, situato tra i comunidi Viagrande, Trecastagni e Aci Bonna-corsi. Per gli esperti il sisma è legatoall’attivazione della faglia Fiandaca e dellafaglia di Pennisi, due delle strutture piùmeridionali del sistema tettonico delleTimpe;

Zafferana Etnea, Acireale, Aci San-t’Antonio, Aci Catena e Santa Venerina icomuni più colpiti. A Fieri, frazione diZafferana Etnea, sono state danneggiatetutte le Chiese, mentre nella Maria San-tissima del Carmelo di Pennisi, frazione diAcireale, sono crollati il campanile e lastatua di Sant’Emidio. Chiuso per ore iltratto tra Acireale e Giarre dell’autostradaCatania-Messina per lesioni sull’asfalto, eanche la tratta ferroviaria lungo la litoraleionica;

ingenti i danni alle abitazioni, for-tunatamente nessuna vittima. I feriti sono28, 11 le persone giunte in ospedale in

ambulanza, 10 quelle ancora ricoverate,mentre migliaia sono gli sfollati costretti adormire fuori dalle case crollate;

a causa della gravità degli eventi, laGiunta regionale siciliana, su proposta delPresidente della Regione, ha prontamentedichiarato lo stato di calamità nazionale eapprovato un Piano regionale straordina-rio antisismico che prevede una ricogni-zione, da parte della Protezione civileregionale e del Genio civile, degli edificistrategici e per valutarne il grado di sicu-rezza in caso di terremoto. Contestual-mente è stata avanzata al governo centralela richiesta per la dichiarazione dello statodi emergenza, insieme alla richiesta dellerisorse necessarie per i primi interventi;

non è ancora noto l’effettivo am-montare dei danni, perché i sopralluoghisono solo all’inizio,

impegna il Governo:

a intervenire con urgenza dichia-rando lo stato di emergenza, impegnandosia stanziare le risorse necessarie per af-frontare i primi interventi necessari;

a valutare l’esatta entità dei danni,pubblici e privati, e reperire le risorsenecessarie a ripristinare urgentemente lecondizioni di normalità.

9/1334-B/180. Germanà.

La Camera,

premesso che:

nel corso della prima lettura pressola Camera dei deputati del disegno di leggedi bilancio 2019, è stata approvata unaproposta emendativa tesa ad incrementareil finanziamento da destinare agli istitutidi ricovero e cura di carattere scientifico(IRCCS) della Rete cardiovascolare impe-gnati nei programmi di prevenzione pri-maria cardiovascolare;

nel nostro Paese le malattie car-diovascolari (ictus, ipertensione e malattie

Atti Parlamentari — 156 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ischemiche cardiache e periferiche) sonola prima causa di morte, pari a circa il 44per cento secondo dati ISTAT;

l’ipercolesterolemia è un fattorecausale dell’aterosclerosi e delle relativecomplicanze. Tuttavia, come risulta da unarecente ricerca GFK Eurisko, solo il 40 percento dei pazienti è consapevole del ri-schio legato all’ipercolesterolemia;

il nuovo rapporto della Commis-sione indipendente dell’OMS, pubblicatonel 2018, chiede ai Governi un’azioneurgente ed un impegno politico di altolivello, per ridurre l’incidenza delle ma-lattie croniche del 30 per cento. In par-ticolare, si richiede ai Governi di includerela prevenzione e il controllo delle malattienon trasmissibili nelle proprie politichesanitarie;

la configurazione dell’attuale si-stema di presa in carico non consente diidentificare percorsi ad hoc per pazientiche, in ragione dell’esposizione ad un altorischio di incorrere ad un successivoevento cardiovascolare, necessitano di per-corsi dedicati ed in, grado di assicurarel’aderenza terapeutica ed il raggiungi-mento di livelli target di colesterolo LDLin tempi rapidi al fine di garantire unaeffettiva riduzione delle recidive cardiova-scolari,

impegna il Governo:

a definire politiche tese a garantiremaggiore attenzione alla prevenzione se-condaria del paziente a rischio ancheattraverso il Piano Nazionale di Preven-zione in discussione presso il Ministerodella Salute;

a valorizzare il coinvolgimento delleassociazioni per promuovere maggior con-sapevolezza del paziente post-infartuatorispetto alle patologie cardiovascolari ealle sue cause, con particolare riferimentoall’ipercolesterolemia.

9/1334-B/181. Anna Lisa Baroni, Fa-tuzzo.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 1, comma 248 della leggedi bilancio 2019, prevede la proroga degliammortizzatori sociali ex articolo 1,comma 139 della legge 27 dicembre 2017,n. 205.

Per le procedure inerenti agli am-mortizzatori in deroga per gli anni 2017 e2018 relative alle aziende che, pur aven-done i requisiti in quanto presenti in areadi crisi complessa, per mero errore for-male non sono state ricomprese, è fonda-mentale comunque assicurare le pienegaranzie per i lavoratori. Tale interventonon comporta ulteriori oneri in quanto sitratta di fattispecie già contemplate dagliinterventi di cassa integrazione,

impegna il Governo

a porre in essere tutti gli atti necessariaffinché, qualora alla data del 31 dicembre2018 residuino risorse di cui all’articolo 1,comma 139 della legge 27 dicembre 2017,n. 205, le procedure volte alla richiestadegli ammortizzatori sociali in deroga pergli anni 2017 e 2018 possano essere atti-vate anche a carattere retroattivo e scon-giurare il pericolo che ci siano lavoratoriesclusi da tale procedimento.

9/1334-B/182. Cappellacci, Deidda, Ro-mina Mura, Gavino Manca.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in titolo reca nu-merose disposizioni in materia di tratta-menti pensionistici e più in generale inmateria previdenziale;

più specificatamente l’ambito pen-sionistico, ivi compresa la disciplina deicontributi previdenziali, è toccato in sva-riate disposizioni contenute dai commi255, 256, 260, 261-268, 273, 279, 284, 706e 965-966 dell’articolo 1, molte delle qualiintrodotte nel corso dell’esame al Senato;

Atti Parlamentari — 157 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

in particolare le disposizioni recate daicommi dal 261 al 268 riducono la pere-quazione automatica dei trattamenti pre-videnziali prolungando ancora per il trien-nio 2019-2021 la riduzione dell’adegua-mento delle pensioni colpendo già quelledi importo pari a circa 1.500,00 euro lordimensili;

ai sensi della normativa vigente,l’INPS eroga diverse tipologie di presta-zioni pensionistiche: le une in base allagestione o al fondo di appartenenza degliiscritti e ai requisiti contributivi e anagra-fici previsti dalla legge; le altre in base allepeculiari condizioni economiche. Le duetipologie sono rispettivamente definitecome pensioni da contributi da lavorodipendente o autonomo e pensioni sociali,oggi sostituite dall’assegno sociale;

le cosiddette pensioni da lavorosono quindi prestazioni economiche ero-gate, a domanda, ai lavoratori dipendentie autonomi iscritti all’Assicurazione Gene-rale Obbligatoria (AGO), che comprende ilFondo Pensioni Lavoratori Dipendenti(FPLD) e le gestioni speciali per i lavora-tori autonomi (artigiani, commercianti,coltivatori diretti, coloni e mezzadri) eiscritti alla Gestione Separata. Di questefanno parte la pensione di vecchiaia equella anticipata, come introdotte dallemodifiche apportate dalla c.d. riformaMonti-Fornero, nonché le pensioni supple-mentari, quelle di inabilità, le misure dianticipo pensionistico (APE volontario osociale); di accompagnamento alla pen-sione (cosiddetti esodi) e assegni straordi-nari di sostegno al reddito; le misuresperimentali come il regime « Opzionedonna » e il beneficio per i lavoratoriprecoci;

la cosiddetta pensione sociale, dal1o gennaio 1996 sostituita dall’assegno so-ciale, è una prestazione economica assi-stenzialistica, erogata a domanda, dedicataai cittadini italiani e stranieri in condizionieconomiche disagiate e con redditi infe-riori alle soglie previste annualmente dallalegge; la condizione paradossale in cui siversano oggi i pensionati in Italia è che, a

seguito delle continue rimodulazioni delladisciplina dell’adeguamento dei tratta-menti previdenziali all’indice dei prezzi,peraltro ulteriormente confermata per iltriennio 2019-2021 dall’attuale Governo, isoggetti che ricevono una pensione qualeprestazione derivante dal versamento dicontributi da lavoro si trovino, a ricevereun importo pensionistico, in proporzione,paragonabile a quello di chi non ha mailavorato; fermo restando il diritto dellefasce più deboli della popolazione di be-neficiare di un trattamento pensionisticosociale, appare necessario intervenire perincrementare le pensioni da contributi dalavoro dipendente o autonomo,

impegna il Governo

ad assumere tempestive iniziative norma-tive, anche in occasione degli interventi inmateria pensionistica da attuare ai sensidel comma 256 dell’articolo 1, al fine diprevedere l’incremento delle prestazionipensionistiche da lavoro dipendente o au-tonomo, anche attraverso il ricorso all’ap-plicazione di aliquote di rivalutazione aiprezzi superiori al 100 per cento perrecuperare il potere di acquisto perso nelcorso degli anni da parte dei pensionatiitaliani.

9/1334-B/183. Fatuzzo.

La Camera,

premesso che:

il comma 906 dell’articolo 1, comeintrodotto nel corso dell’esame al Senato,dispone l’aumento del limite massimo diricorso ad anticipazioni di tesoreria, daparte degli enti locali, da tre a quattrododicesimi delle entrate correnti fino al 31dicembre 2019, al fine di agevolare ilrispetto dei tempi di pagamento nelletransazioni commerciali da parte deglienti locali;

tale intervento si frappone in rot-tura rispetto ad una prassi consolidatasidal 2014 quando il limite ordinariamentestabilito dall’articolo 222 del TUEL, entro

Atti Parlamentari — 158 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

la misura massima dei tre dodicesimi delleentrate, è stato aumentato a cinque dodi-cesimi dall’articolo 2, comma 3-bis, deldecreto-legge n. 4 del 2014 e poi annual-mente prorogato fino, da ultimo, al 31dicembre 2018;

la scelta operata nel corso dell’e-same al Senato rischia di rappresentare ungrave problema per gli enti locali come, atitolo esemplificativo, per il caso dell’enteProvincia di Verbano Cusio Ossola che siritroverà non coperta l’anticipazione inutilizzo al 31 dicembre 2018, con il con-seguente blocco dei pagamenti da partedell’ente,

impegna il Governo

ad assumere le tempestive iniziative nor-mative al fine di permettere agli enti localiil rispetto dei tempi di pagamento nelletransazioni commerciali.

9/1334-B/184. Sozzani, Enrico Borghi,Fornaro.

La Camera,

premesso che:

i commi da 478 a 480 dell’articolo1, come introdotti nel corso dell’esame alSenato, intervengono sulla disciplina delFondo per il contrasto della povertà edu-cativa minorile di cui all’articolo 1, comma392, della legge 28 dicembre 2015, n. 208;

in particolare il comma 478 pro-roga e rifinanzia, per gli anni 2019, 2020e 2021, il Fondo, mentre i commi 479 e480 prorogano per il medesimo periodo ilcredito d’imposta concesso alle fondazionibancarie per i versamenti al predettoFondo, riducendolo dal 75 al 65 per centodegli importi versati ed abbassando ilrelativo limite di spesa da 100 a 55 milionidi euro annui;

il Fondo istituito dalla legge distabilità 2016 (articolo 1, commi da 392 a395) è alimentato da versamenti effettuatidalle fondazioni bancarie alle quali vienericonosciuto un credito d’imposta, pari aisensi della normativa vigente al 75 percento di quanto versato, fino ad esauri-mento delle risorse disponibili, pari a 100milioni di euro per ciascuno degli anni2016, 2017 e 2018; attualmente i minori incondizione di povertà assoluta nel nostroPaese sono oltre 1,2 milioni, un datopreoccupante che ha pesanti ricadute an-che sul piano educativo. In tal senso ilrichiamato Fondo ha rappresentato finoraun valido strumento per il sostegno dellefasce più povere tra i minorenni. A titoloesemplificativo basti pensare che alla finedel 2016, cioè al termine del primo annodi sperimentazione, sono stati pubblicati iprimi due bandi, uno rivolto alla PrimaInfanzia (0-6 anni) con la selezione di ben80 iniziative sostenute con 62,2 milioni dieuro, e uno all’Adolescenza (11-17 anni)nel quale sono state approvate 69 inizia-tive regionali e 17 aventi un territorio diintervento multiregionale; nel corso del2017, invece, è stato pubblicato il bandoNuove Generazioni (5-14 anni), finanziatocon 60 milioni di euro, chiusosi nel feb-braio 2018, ha raccolto 432 proposte at-tualmente in fase di valutazione. Tuttiprogetti volti a contrastare l’abbandonoscolastico in adolescenza che, coinvol-gendo oltre 2.700 organizzazioni tra sog-getti del Terzo settore, scuole ed enti localivedono la partecipazione del corpo do-cente e educativo in percorsi di forma-zione e istruzione di giovani adolescentidentro e fuori la scuola,

impegna il Governo

ad assumere le necessarie misure perrilanciare la progettualità e l’operativitàdel Fondo di cui in premessa, ampliandola percentuale del credito di imposta non-ché il limite di spesa di cui all’articolo 1,comma 394, rispettivamente al primo e alsecondo periodo, della legge n. 208 del2015, al fine di promuovere un’ancora piùefficace politica di contrasto all’abbandono

Atti Parlamentari — 159 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

scolastico, anche attraverso l’implementa-zione di sistemi di monitoraggio delleattività svolte al fine di rendere più per-formanti i progetti promossi dal Fondostesso.

9/1334-B/185. Mulè, Spena, Marrocco,Versace, Di Giorgi, Zucconi, Bellucci,Ciaburro, Varchi, Sgarbi, Nobili, Fusac-chia, Fornaro, Fatuzzo.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio al-l’esame dell’Aula, contiene diverse dispo-sizioni in materia di politiche sociali e diwelfare;

proprio con riguardo alle politichedi welfare, si confermano del tutto insuf-ficienti le politiche e le risorse finanziariemesse in campo in questi anni per ilsostegno alle famiglie e alle politiche perl’infanzia;

per quanto riguarda le politicheper l’infanzia e l’adolescenza, uno deiproblemi strutturali dell’Italia è l’evidentecarenza di strutture per l’infanzia e l’of-ferta di asili nido;

la carenza cronica di strutture e diservizi socio-educativi per l’infanzia, con-tinuano a rappresentare uno dei problemistrutturali del nostro Paese;

va peraltro evidenziato come unreale sostegno al reddito e al potere d’ac-quisto dei nuclei familiari più in difficoltàe a maggior rischio povertà ed esclusionesociale, non può non prevedere una effi-cace politica di sostegno alla famigliaquale, appunto, l’implementazione degliasili nido e delle strutture per l’infanzia,laddove attualmente si conferma troppospesso insufficiente e con una distribu-zione sul territorio nazionale fortementesquilibrata,

impegna il Governo

a prevedere adeguate risorse finanziariefinalizzate all’ampliamento dell’offerta de-gli asili nido e dei servizi per la primainfanzia, e a sanare la forte disomogeneitàe disparità territoriale che caratterizzadetta offerta.

9/1334-B/186. Versace, Carfagna, Gel-mini, Aprea, Pedrazzini, Mandelli,Brambilla, D’Attis, Novelli, Prestigia-como, Occhiuto, Cannizzaro, D’Ettore,Pella, Paolo Russo.

La Camera,

premesso che:

dal Rapporto di Legambiente« Mal’aria 2018-L’Europa chiama, l’Italiarisponde ? », emerge che, nel 2017, in ben39 capoluoghi di provincia italiani è statosuperato, almeno in una stazione ufficialedi monitoraggio di tipo urbano, il limiteannuale di 35 giorni per le polveri sottilicon una media giornaliera superiore a 50microgrammi per metro cubo. Le primeposizioni della classifica sono tutte appan-naggio delle città del Nord, a causa dellecondizioni climatiche che hanno riacutiz-zato l’emergenza nelle città dell’area delbacino padano. Tutto questo si traduceinevitabilmente in problemi di salute, costiper il sistema sanitario e impatti rilevantisugli ecosistemi;

un anno fa, la Commissione euro-pea ha pubblicato delle proposte legislativeper abbassare le emissioni inquinanti delleautovetture, proponendo di ridurre del 30per cento le emissioni di anidride carbo-nica nel 2030 in rapporto al livello fissatoper il 2021, con un obiettivo intermediodel 15 per cento nel 2025;

l’1 ottobre scorso, il Ministro del-l’Ambiente Costa dichiarava che, insiemeagli altri ministeri coinvolti (Ministerodelle infrastrutture e trasporti, Ministerodell’economia e Ministero dello sviluppoeconomico), « stiamo lavorando per finan-ziare un nuovo trasporto alternativo, elet-

Atti Parlamentari — 160 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

trico, con la strutturazione di questo, cioèeconomie e parco mezzi pubblici, perfavorire la soluzione dei problemi »,

impegna il Governo

a stanziare adeguate risorse, quale contri-buto statale, al fine di accelerare l’ado-zione di misure di prevenzione e riduzionedelle concentrazioni di inquinanti con par-ticolare riferimento al miglioramento dellaqualità dell’aria, prioritariamente nellearee urbane, attraverso: un incrementodella mobilità sostenibile e condivisa; unamigliore e più diffusa rete di ricaricheelettriche; il passaggio a modalità di tra-sporto pubblico a più basse emissioni;l’aumento dell’efficienza energetica e lariduzione delle emissioni degli impianti diriscaldamento degli edifici pubblici e pri-vati.

9/1334-B/187. Gagliardi, Ruffino, Giaco-metto, Cortelazzo, Casino, Labriola,Mazzetti.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a stanziare adeguate risorse, quale contri-buto statale, al fine di accelerare l’ado-zione di misure di prevenzione e riduzionedelle concentrazioni di inquinanti con par-ticolare riferimento al miglioramento dellaqualità dell’aria, prioritariamente nellearee urbane, attraverso: un incrementodella mobilità sostenibile e condivisa; unamigliore e più diffusa rete di ricaricheelettriche; il passaggio a modalità di tra-sporto pubblico a più basse emissioni;l’aumento dell’efficienza energetica e lariduzione delle emissioni degli impianti diriscaldamento degli edifici pubblici e pri-vati.

9/1334-B/187. (Testo modificato nelcorso della seduta) Gagliardi, Ruffino,Giacometto, Cortelazzo, Casino, La-briola, Mazzetti.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame, incre-menta gli stanziamenti per la definizionedel numero dei contratti di formazionespecialistica dei medici, allo scopo di pre-vederne un aumento; l’incremento ri-guarda le risorse destinate alla formazionedi nuovi medici;

detto incremento, seppur positivo, ècomunque insufficiente a garantire un nu-mero congruo di contratti relativi alleborse di specializzazione;

peraltro si sottolinea che sono con-sistenti le risorse che sono stanziate an-nualmente per i contratti di formazionespecialistica medica, e che non vengonoutilizzate. Attualmente infatti, non ven-gono utilizzate, e quindi si perdono, me-diamente oltre 500 borse di specializza-zione l’anno,

impegna il Governo

a garantire che le risorse stanziate an-nualmente per i contratti di formazionespecialistica medica, e non utilizzate, ven-gano per la maggior parte riassegnate peril finanziamento dei suddetti contratti diformazione specialistica dei medici.

9/1334-B/188. Pedrazzini, Mugnai, Mi-nardo, Novelli, Bagnasco, Bond, Ver-sace, Brambilla.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a garantire che le risorse stanziate an-nualmente per i contratti di formazionespecialistica medica, e non utilizzate, ven-

Atti Parlamentari — 161 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

gano per la maggior parte riassegnate peril finanziamento dei suddetti contratti diformazione specialistica dei medici.

9/1334-B/188. (Testo modificato nelcorso della seduta) Pedrazzini, Mugnai,Minardo, Novelli, Bagnasco, Bond, Ver-sace, Brambilla.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio al-l’esame dell’Aula, contiene numerose di-sposizioni in materia ambientale;

con la legge 28 giugno 2016, n. 132,è stato istituito il « Sistema nazionale arete per la protezione dell’ambiente edisciplina dell’istituto superiore per la pro-tezione e la ricerca ambientale »; la sud-detta legge disciplina il Sistema nazionalea rete per la protezione dell’ambiente, delquale fanno parte l’istituto superiore perla protezione e la ricerca ambientale(ISPRA) e le Agenzie regionali per laprotezione dell’ambiente. Le funzioni del-l’ISPRA ricomprendono, fra l’altro, la de-terminazione dei livelli essenziali delleprestazioni tecniche ambientali (LEPTA),che costituiscono standard qualitativi equantitativi di attività che devono esseregarantiti in modo omogeneo a livello na-zionale;

al Sistema nazionale viene affidataun’articolata serie di funzioni: indirizzo,coordinamento tecnico, controllo, monito-raggio, ricerca, consulenza tecnica e for-mazione;

nonostante le importanti funzioniche l’Ispra e le Agenzie ambientali sonotenute a svolgere la legge a previsto che iltutto dovesse avvenire senza maggiorioneri a carico dello Stato,

impegna il Governo

a stanziare le necessarie maggiori risorse afavore dell’Ispra e delle Agenzie ambien-tali per le attività di controllo e monito-raggio ambientale e sanitario, in quanto le

risorse attuali sono assolutamente insuffi-cienti a garantire loro lo svolgimento delleattività istituzionali.

9/1334-B/189. Cortelazzo, Casino, Ga-gliardi, Giacometto, Labriola, Mazzetti,Ruffino.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a stanziare le necessarie maggiori risorse afavore dell’Ispra e delle Agenzie ambien-tali per le attività di controllo e monito-raggio ambientale e sanitario, in quanto lerisorse attuali sono assolutamente insuffi-cienti a garantire loro lo svolgimento delleattività istituzionali.

9/1334-B/189. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cortelazzo, Casino,Gagliardi, Giacometto, Labriola, Maz-zetti, Ruffino.

La Camera,

premesso che:

numerose disposizioni che inter-vengono in materia sanitaria nonché sudiverse criticità ambientali ad essa colle-gate;

sotto questo aspetto ricordiamo chel’area di Taranto è stata dichiarata « adelevato rischio di crisi ambientale » con ladeliberazione del Consiglio dei. Ministri,adottata il 30 novembre 1990; per quantoattiene lo stato di salute della popolazionedi quel territorio, è in atto una sorve-glianza epidemiologica per monitorare lacritica situazione sanitaria della popola-zione della città di Taranto; vale la penasottolineare che tra i tanti studi sanitari, ilProgetto « Sentieri » ha evidenziato comela mortalità per tutte le cause, tutti itumori, apparato circolatorio, respiratorioe digerente rivela, in entrambi i generi,eccessi rispetto al riferimento regionale;

Atti Parlamentari — 162 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

è da anni che la l’Azienda sanitarialocale di Taranto denuncia l’assoluta ca-renza e inadeguatezza di mezzi e delpersonale a disposizione, rispetto alle realinecessità e ai bisogni del territorio,

impegna il Governo:

a prevedere, anche in deroga ai vi-genti limiti finanziari e assunzionali, l’av-vio di procedure concorsuali che possanoconsentire all’Azienda Sanitaria locale diTaranto, le indispensabili attività di sor-veglianza nella popolazione, il monitorag-gio epidemiologico;

a prevedere, di concerto con gli entiterritoriali, l’implementazione dei pro-grammi di aggiornamento per il personalemedico della ASL di Taranto, con parti-colare riguardo ai medici pediatri, ancheal fine di garantire una efficace e costantesorveglianza epidemiologica in conse-guenza delle interazioni nell’area di Ta-ranto tra inquinamento ambientale ed ef-fetti sulla salute dei cittadini.

9/1334-B/190. Labriola, D’Attis.

La Camera,

premesso che:

nel disegno di legge di bilancioall’esame dell’Aula, sono contenute nume-rose disposizioni riguardanti le infrastrut-ture e la rete viaria del nostro Paese;

in questo ambito si segnalano al-cune importanti infrastrutture viarie cheinsistono sul territorio della regione Basi-licata e che, per motivi diversi, necessitanoda anni di lavori di completamento e diadeguamento;

la strada statale n. 407 « Basen-tana », collega la città di Matera, designata« Capitale della cultura 2019 » con l’auto-strada A1, con il capoluogo di regionePotenza e con l’area del Metapontino;ricordiamo che la suddetta strada statalen. 407 è tra le opere infrastrutturali stra-tegiche previste dal Dossier Matera Capi-tale europea 2019;

la « basentana », necessita da annidi manutenzione straordinaria nonché diun potenziamento degli attuali standard dipercorribilità e di sicurezza stradale;

un’altra importante arteria stradaleè sicuramente la strada statale n. 655« Bradanica », una infrastruttura che sisnoda tra la regione Puglia e la Basilicataper collegare i capoluoghi di Provincia diMatera e Foggia, e da circa 50 anni ancoraincompiuta;

detta arteria stradale fu inizial-mente finanziata dalla Cassa del Mezzo-giorno ma in tutti questi anni i lavori nonhanno portato al completamento dell’in-tera opera. Questi lunghi anni di mancatocompletamento sono un emblema del fal-limento della gestione pubblica delle opereinfrastrutturali,

impegna il Governo

a mettere in atto tutte le iniziative e lerisorse finanziarie necessarie al fine diconsentire gli indispensabili interventi dimanutenzione straordinaria nonché di po-tenziamento degli attuali standard di per-corribilità e di sicurezza stradale dellastrada statale n. 407 « Basentana », nonchéi lavori per il completamento della stradastatale n. 655 « Bradanica ».

9/1334-B/191. Casino, Labriola.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a mettere in atto tutte le iniziative e lerisorse finanziarie necessarie al fine diconsentire gli indispensabili interventi dimanutenzione straordinaria nonché di po-tenziamento degli attuali standard di per-corribilità e di sicurezza stradale dellastrada statale n. 407 « Basentana », nonchéi lavori per il completamento della stradastatale n. 655 « Bradanica ».

9/1334-B/191. (Testo modificato nelcorso della seduta) Casino, Labriola.

Atti Parlamentari — 163 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

nel disegno di legge di bilancioall’esame dell’Aula, sono contenute nume-rose disposizioni che intervengono su di-verse criticità ambientali e conseguente-mente sanitarie; sotto questo aspetto, visono aree urbane del territorio nazionalenelle quali è più critica la situazione dicompromissione di una o più matrici am-bientali, soprattutto a causa del fatto checoesistono contemporaneamente diversecriticità ambientali quali un livello media-mente elevato di inquinamento dell’aria, lapresenza di insediamenti industriali sotto-posti ad AIA e quindi ad alto impattoambientale e sanitario, nonché la presenzadi siti inquinati a rilevanza nazionaleoggetto di indispensabili interventi di bo-nifica ambientale;

è evidente che la coesistenza didette criticità ambientali comporta ancheun rischio più elevato per la salute dellapopolazione residente dette aree urbane;

l’attuale normativa ambientale nonprevede il riconoscimento di queste areeurbane ambientalmente complesse, sullequali insistono e interagiscono più criticitàambientali importanti,

impegna il Governo

ad avviare le opportune iniziative legisla-tive volte a riconoscere, quali aree am-bientali complesse, quelle aree urbanenelle quali coesistono contemporanea-mente diverse criticità ambientali quali unlivello mediamente elevato di inquina-mento dell’aria, la presenza di insedia-menti industriali sottoposti ad AIA, non-ché la presenza di siti inquinati di inte-resse nazionale; a prevedere per le sud-dette aree urbane, in ragione dellacoesistenza di dette criticità ambientali edi un conseguente rischio più elevato perla salute pubblica, specifici contributi voltia consentire alle amministrazioni interes-sate di implementare gli interventi per unefficiente monitoraggio ambientale e sani-tario; per favorire la mobilità pubblica a

più basse emissioni; per la riduzione delleemissioni degli impianti di riscaldamentodegli edifici pubblici e privati; per gliinterventi di bonifica e riqualificazioneambientale delle aree SIN; nonché perridurre le più pericolose emissioni inqui-nanti dagli impianti industriali presenti.

9/1334-B/192. Nevi, Gelmini, Giaco-metto, Novelli.

La Camera,

premesso che:

con l’articolo 1, commi 892, 893 e894 circa 1.800 comuni si vedranno ap-plicare un taglio di oltre il 36 per cento sultrasferimento compensativo IMU/Tasi chenegli anni dopo una iniziale previsione di625 milioni di euro era stato quantificatodal Ministero dell’economia e delle finanzein circa 485 milioni di euro e che nel 2017e 2018 era stato compensato ai comunidestinatari in soli 300 milioni di euro eche il provvedimento oggi in discussione inaula lo riduce all’importo di soli 190milioni di euro;

che il contributo compensativo ilcui stanziamento è necessario ed indiscu-tibile trattandosi di minor gettito diretta-mente riconducibile a modificazioni delladisciplina dei tributi comunali operata daidiversi governi precedenti all’attuale (abo-lizione IMU sull’abitazione principale eistituzione della Tasi) che hanno impeditoai comuni di cui sopra di Comuni dimantenere inalterato il gettito acquisitonel regime originario e che teneva contodei numerosi tagli ai trasferimenti ai co-muni succedutesi negli ultimi 10 anni;

che le entrate derivanti dal regimefiscale finanziavano la parte corrente deibilanci dei comuni interessati e quindi iservizi direttamente erogati ai cittadini, eperciò come naturale che sia anche ilcontributo compensativo era utilizzato daicomuni con le medesime finalità;

che il comma 892 non solo riducelo stanziamento da 300 a 190 milioni dieuro ma vincola i comuni ad utilizzarli

Atti Parlamentari — 164 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

solo per il « finanziamento di piani disicurezza a valenza pluriennale finalizzatialla manutenzione di strade, scuole edaltre strutture di proprietà comunale »;

che il combinato disposto deicommi 892, 893 e 894 dell’articolo 1 dellalegge di stabilità 2019 rischia di determi-nare l’impossibilità per moltissimi comunidi approvare i bilanci preventivi 2019senza ricorrere o alla chiusura di molte-plici servizi ai cittadini o all’inasprimentodelle tariffe fino ad importi insostenibiliper le comunità da loro amministrate,

impegna il Governo:

ad adottare, entro il mese di gennaio2019, iniziative anche di tipo legislativo dinecessità ed urgenza che ristabiliscanol’importo minimo di 300 milioni di eurocome ristoro delle criticità del fondo« IMU/Tasi » lasciando la libera determi-nazione dell’utilizzo di tali somme ai co-muni oggetto del provvedimento;

in subordine, a svincolare i comunidall’utilizzo solo in parte capitale dei 190milioni di euro stanziati al comma 892dell’articolo 1.

9/1334-B/193. Polidori, Nevi.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

ad adottare, entro il mese di gennaio2019, iniziative anche di tipo legislativo dinecessità ed urgenza che ristabiliscanol’importo minimo di 300 milioni di eurocome ristoro delle criticità del fondo« IMU/Tasi » lasciando la libera determi-nazione dell’utilizzo di tali somme ai co-muni oggetto del provvedimento;

in subordine, a svincolare i comunidall’utilizzo solo in parte capitale dei 190

milioni di euro stanziati al comma 892dell’articolo 1.

9/1334-B/193. (Testo modificato nelcorso della seduta) Polidori, Nevi.

La Camera,

considerato che:

il provvedimento in esame incre-menta il ruolo organico della Magistraturaordinaria di 600 unità, tramite più con-corsi da 200 posti, da bandire in ciascunodegli anni del prossimo triennio, e dettadisposizioni volte ad assumere, per iltriennio 2019-2021 e con contratto dilavoro a tempo indeterminato, nei limitidell’attuale dotazione organica, un contin-gente massimo di 3.000 unità di personaleamministrativo non dirigenziale al fine dipotenziare il funzionamento degli ufficigiudiziari;

gli Uffici della Procura della Re-pubblica presso il Tribunale di Bergamo,operanti nell’ambito del circondario delrelativo Tribunale, hanno competenza suun territorio avente una popolazione di1.086.277 abitanti (media nazionale delleProcure ordinarie circondariali 351.911abitanti), sono fortemente carenti in rela-zione alle dotazioni delle piante organichedei magistrati e del personale amministra-tivo;

presso gli Uffici della Procura dellaRepubblica presso il Tribunale di Bergamosono in servizio il 79 per cento dei ma-gistrati assegnati in pianta organica e l’83per cento del personale amministrativoprevisto – dal confronto tra gli Uffici dellaProcura della Repubblica presso il Tribu-nale di Bergamo con quelli delle altre 108Procure presso i Tribunali circondariali(non distrettuali) emergono i seguenti dati:

(A) rapporto tra numero di reati/magistrati in pianta organica: risultano1.029 reati per magistrato. La media na-zionale è di 891. La Procura di Bergamoè la ventisettesima su 109 per carico dilavoro;

(B) rapporto tra numero di reati/personale amministrativo in pianta orga-nica: risultano 362 reati per amministra-

Atti Parlamentari — 165 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tivo. La media nazionale è di 216. LaProcura di Bergamo è la seconda su 109per carico di lavoro;

(C) rapporto tra popolazione/magi-strati in pianta organica: risultano 57.192residenti per giudice, mentre la medianazionale è di 35.850. La Procura diBergamo è la quinta su 109 per dettoindice;

(D) rapporto tra popolazione/per-sonale amministrativo in pianta organica:risultano 20.166 residenti per amministra-tivo. La media nazionale è di 8.627. LaProcura di Bergamo è la seconda su 109per detto indice;

(E) rapporto tra personale ammi-nistrativo in pianta organica/magistrati inpianta organica: risultano 2,84 ammini-strativi per magistrati. La media nazionaleè di 5,13. La Procura di Bergamo è laquarta su 109 per detto indice,

impegna il Governo

alla luce delle considerazioni espresse inpremessa, ad individuare le risorse finan-ziarie per rafforzare la dotazione organicadegli Uffici della Procura della Repubblicapresso il Tribunale di Bergamo, attri-buendo un numero di magistrati e diaddetti amministrativi, che entreranno inservizio in base al provvedimento inesame, tale da ridurre le serie criticitàevidenziate, individuando un criterio og-gettivo per la distribuzione del nuovopersonale tendente a riequilibrare lo sbi-lanciamento di rapporti evidenziato inpremessa.

9/1334-B/194. Sorte, Benigni.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblicae alla luce delle considerazioni espresse inpremessa, ad individuare le risorse finan-ziarie per rafforzare la dotazione organicadegli Uffici della Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Bergamo, attri-buendo un numero di magistrati e diaddetti amministrativi, che entreranno inservizio in base al provvedimento inesame, tale da ridurre le serie criticitàevidenziate, individuando un criterio og-gettivo per la distribuzione del nuovopersonale tendente a riequilibrare lo sbi-lanciamento di rapporti evidenziato inpremessa.

9/1334-B/194. (Testo modificato nelcorso della seduta) Sorte, Benigni.

La Camera,

considerato che:

il provvedimento in esame disponein materia di agevolazioni fiscali per laricerca e lo sviluppo, anche industriali;

il regime del « patent box » favori-sce la ricerca e lo sviluppo, consentendo dibeneficiare dell’esclusione dalla base im-ponibile dell’Ires e dell’Irap di una quotaprogressiva (30 per cento nel 2015, 40 percento nel 2016 e 50 per cento nel 2017) delreddito derivante dall’utilizzo, dalla ven-dita o dalla cessione in licenza di alcunetipologie di beni immateriali quali brevettiindustriali, disegni e modelli, software pro-tetto da copyright, processi, formule einformazioni relativi ad esperienze acqui-site nel campo commerciale, industriale oscientifico, giuridicamente tutelabili;

tale regime è regolato dal decretoministeriale Ministero dello sviluppo eco-nomico-Ministero dell’economia e delle fi-nanze del 28 novembre 2017 adottato inattuazione dell’articolo 1, commi da 37 a45, della legge 23 dicembre 2014, n. 190(legge di stabilità 2015), come modificatadal decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3,convertito, con modificazioni, dalla legge24 marzo 2015, n. 33;

le aziende hanno accolto favorevol-mente il provvedimento sin dalla sua isti-tuzione; in particolare il comparto delleaziende farmaceutiche, settore in cui stavaaumentando la tendenza a delocalizzare laproprietà intellettuale, con una perdita di

Atti Parlamentari — 166 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

entrate per l’erario ma soprattutto per ilPaese in termini di conoscenza e compe-tenza;

alle 788 società di capitali, di per-sone e ditte individuali che hanno bene-ficiato della detassazione di marchi e bre-vetti nelle dichiarazioni 2016 (redditi2015) si sono aggiunti altri 435 soggetti chehanno ottenuto il via libera del Fisco perutilizzare la detassazione del 50 per centonel 2017. Nell’ottobre 2018 la stampa hareso noto che importanti aziende – tra cuiPirelli, Findus, Ferrari – hanno già sotto-scritto l’accordo preventivo con l’Agenziadelle entrate per l’accesso all’agevolazionefiscale del « patent box », per gli anni diimposta 2015-2019;

tuttavia molte aziende, pur avendopresentato istanza, non rigettata, sono inattesa, da tempo, di sottoscrivere gli ac-cordi con l’Agenzia delle entrate,

impegna il Governo

ad adottare misure di natura regolamen-tare volte a garantire tempi certi per ladefinizione delle istanze di accesso alregime del patent box di cui all’articolo 1,commi da 37 a 45, della legge 23 dicembre2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).

9/1334-B/195. Fiorini.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare misure di natura regolamen-tare volte a garantire tempi certi per ladefinizione delle istanze di accesso alregime del patent box di cui all’articolo 1,commi da 37 a 45, della legge 23 dicembre2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).

9/1334-B/195. (Testo modificato nelcorso della seduta) Fiorini.

La Camera,

considerato che:

la Regione Veneto ha reso noti idati sui danni prodotti dagli eccezionalieventi atmosferici intervenuti a cavallo deimesi di ottobre e novembre 2018, valutatiin 1 miliardo di euro. La pioggia caduta indue soli giorni in provincia di Belluno hasfiorato i 700 millimetri;

si registrano 100.000 ettari di bo-schi danneggiati e occorreranno 5 anni perripristinare le aree forestali e rimuoveregli alberi caduti. 400 km di strade agro-silvopastorali sono state danneggiate esono impraticabili;

2.000 tratti di strade di competenzaANAS/Veneto Strade sono stati interrotti;nella provincia di Belluno sussistono tut-t’ora strade bloccate da dissesti idrogeo-logici e caduta piante. Si stimano necessariinterventi di ripristino su almeno 100 kmdella rete stradale;

170.000 sono state utenze scolle-gate tra Belluno e Venezia nei giornidell’evento e nei successivi. Si registranoun migliaio gli edifici danneggiati in tuttala Regione, 200 in modo strutturale. Com-promesse tutte le abitazioni delle areegolenali dei fiumi del Veneto. Centinaia glievacuati. L’acquedotto di Rocca Pietore inprovincia di Belluno, è stato distrutto;

sono andati perduti 1,5 milioni dimetri cubi di materiale sabbioso nei 120km di litorale; l’evento rischia di compro-mettere la prossima stagione turistica;

la rete di monitoraggio di ARPAVdella provincia di Belluno è stata comple-tamente rasa al suolo, comprese le telefe-riche e le stazioni;

il 19 dicembre 2018 il Dipartimentodella Protezione Civile ha trasmesso aBruxelles il fascicolo relativo alla stima deidanni e dei costi causati dagli eccezionalieventi meteorologici che hanno interessatogran parte del territorio italiano dal 1o

ottobre e fino al 5 novembre 2018, al finedi attivare il Fondo di Solidarietà dell’U-nione Europea (FSUE), destinato a soste-nere gli Stati membri dell’Unione europea

Atti Parlamentari — 167 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

colpiti da catastrofi naturali. L’interventodi Bruxelles presumibilmente non supe-rerà i 300 milioni di euro;

l’impatto economico determinatodagli eccezionali eventi meteorologici am-monta complessivamente a oltre 6,2 mi-liardi di euro: di questi, 4,5 miliardi sonoi danni diretti (di cui 3,1 relativi a dannia edifici e infrastrutture pubbliche e oltre1,3 miliardi riferiti a danni a edifici privatie attività produttive), mentre ammontanoa 1,7 miliardi i costi relativi alle spese diprima emergenza;

l’articolo 24-quater del decreto-legge n. 119 del 2018 istituisce un fondocon una dotazione iniziale di 474,6 milionidi euro per l’anno 2019 e di 50 milioni dieuro per l’anno 2020, destinato alle esi-genze per investimenti delle regioni colpitedal maltempo, in particolare nei settori dispesa dell’edilizia pubblica, comprese lemanutenzioni e la sicurezza, della manu-tenzione della rete viaria e del dissestoidrogeologico. A queste somme si aggiun-gono i poco più di 50 milioni appostati dalConsiglio dei Ministri nei primi giornidell’emergenza a valere sul Fondo Prote-zione civile;

il provvedimento in esame contienealcune disposizioni di ristoro (prorogaadeguamento antincendio strutture turisti-che e voucher per il recupero del legnamenelle aree colpite), necessarie ma ancorainsufficienti per contrastare l’emergenza.Rispetto a un danno di 6,2 miliardi, lasomma complessiva degli interventi sopradelineati non arriva al miliardo di euro,

impegna il Governo

a individuare in un prossimo provvedi-mento ulteriori misure di ristoro per leregioni colpite dagli eccezionali eventi at-mosferici intervenuti a cavallo dei mesi diottobre e novembre 2018, con particolareriferimento alla provincia di Belluno cheappare quella maggiormente colpita.

9/1334-B/196. Bond.

La Camera,

considerato che:

con riferimento alle concessioni de-maniali attualmente in essere, il comma682 dell’articolo 1 stabilisce la durataex-lege di quindici anni delle concessioni acarattere turistico ricreativo disciplinatedal comma 1 dell’articolo 01 del decreton. 400 del 1993, con decorrenza dalla datadi entrata in vigore della presente legge;

tale norma ha integrato la disci-plina del codice della navigazione, indivi-duando, nell’ambito delle concessioni de-maniali marittime, alcune tipologie di con-cessioni, definite « a scopo turistico ricre-ativo » relative a; 1) gestione distabilimenti balneari; 2) esercizi di risto-razione e somministrazione di bevande; 3)noleggio di imbarcazioni e natanti in ge-nere; 4) gestione di strutture ricettive edattività ricreative e sportive; 6) esercizicommerciali;

le società sportive riconosciute dalCONI gestiscono numerose aree demanialimarittime, lacuali e fluviali. Non apparechiaro se le disposizioni di cui al comma682, si estendano anche alle concessionidemaniali gestite da associazioni sportive.In tale ambito è opportuno estendere, permotivi di equità, la proroga quindicennaleanche alle concessioni relative ad areedemaniali lacuali e fluviali gestite dallesuddette società sportive,

impegna il Governo

ad emanare disposizioni, anche interpre-tative, che estendano la proroga quindi-cennale di cui al comma 682 dell’articolo1, anche alle aree demaniali marittime,lacuali e fluviali gestite dalle società spor-tive riconosciute dal CONI.

9/1334-B/197. Barelli.

La Camera,

considerato che:

con riferimento alle concessioni de-maniali attualmente in essere, il comma

Atti Parlamentari — 168 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

682 dell’articolo 1 stabilisce la durataex-lege di quindici anni delle concessioni acarattere turistico ricreativo disciplinatedal comma 1 dell’articolo 01 del decreton. 400 del 1993, con decorrenza dalla datadi entrata in vigore della presente legge;

tale norma ha integrato la disci-plina del codice della navigazione, indivi-duando, nell’ambito delle concessioni de-maniali marittime, alcune tipologie di con-cessioni, definite « a scopo turistico ricre-ativo » relative a; 1) gestione distabilimenti balneari; 2) esercizi di risto-razione e somministrazione di bevande; 3)noleggio di imbarcazioni e natanti in ge-nere; 4) gestione di strutture ricettive edattività ricreative e sportive; 6) esercizicommerciali;

le società sportive riconosciute dalCONI gestiscono numerose aree demanialimarittime, lacuali e fluviali. Non apparechiaro se le disposizioni di cui al comma682, si estendano anche alle concessionidemaniali gestite da associazioni sportive.In tale ambito è opportuno estendere, permotivi di equità, la proroga quindicennaleanche alle concessioni relative ad areedemaniali lacuali e fluviali gestite dallesuddette società sportive,

impegna il Governo

ad emanare disposizioni, anche interpre-tative, che estendano la proroga quindi-cennale di cui al comma 682 dell’articolo1, anche alle aree demaniali marittime,lacuali e fluviali gestite dalle società spor-tive iscritte al registro CONI di cui aldecreto legislativo n. 242 del 1999.

9/1334-B/197. (Testo modificato nelcorso della seduta) Barelli.

La Camera,

considerato che:

la possibilità di crescita e di svi-luppo, in particolare per le micro e piccole

imprese, può essere indubbiamente rap-presentata anche dalla partecipazione agliappalti pubblici;

da più parti e in modo trasversale,negli ultimi mesi, si è aperto il dibattitosulla necessità di promuovere e supportarei cosiddetti « appalti a chilometro zero »,volti a sostenere le aziende di prossimitàrispetto al luogo di esecuzione dell’operapubblica o del servizio da erogarsi;

il comma 13 dell’articolo 95 delCodice degli Appalti (decreto legislativon. 50 del 2016) prevede: « Compatibil-mente con il diritto dell’Unione europea econ i principi di parità di trattamento, nondiscriminazione, trasparenza, proporzio-nalità, le amministrazioni aggiudicatriciindicano nel bando di gara, nell’avviso onell’invito, i criteri premiali che intendonoapplicare alla valutazione dell’offerta inrelazione al maggior rating di legalità e diimpresa dell’offerente, nonché per agevo-lare la partecipazione alle procedure diaffidamento per le microimprese, piccole emedie imprese, per i giovani professionistie per le imprese di nuova costituzione.Indicano altresì il maggior punteggio re-lativo all’offerta concernente beni, lavori oservizi che presentano un minore impattosulla salute e sull’ambiente ivi inclusi ibeni o prodotti da filiera corta o a chilo-metro zero ». Tale formulazione, sebbenecontenente il riferimento alla filiera cortae al chilometro zero, appare caratterizzatada eccessiva discrezionalità rispetto al ri-conoscimento e alla valorizzazione delleimprese di prossimità,

impegna il Governo

ad assumere provvedimenti di caratterenormativo volti a prevedere la possibilità,per le stazioni appaltanti, di riservare, perimporti di appalto non eccessivi, la par-tecipazione alle micro e piccole impreseche abbiano sede legale e operativa nelterritorio di riferimento dell’appaltostesso.

9/1334-B/198. Battilocchio, Vietina.

Atti Parlamentari — 169 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad assumere provvedimenti di caratterenormativo volti a prevedere la possibilità,per le stazioni appaltanti, di riservare, perimporti di appalto non eccessivi, la par-tecipazione alle micro e piccole impreseche abbiano sede legale e operativa nelterritorio di riferimento dell’appaltostesso.

9/1334-B/198. (Testo modificato nelcorso della seduta) Battilocchio, Vietina.

La Camera,

considerato che:

dal 1o gennaio 2019 entrerà invigore in Italia il regime della fatturazioneelettronica;

nel nostro Paese questo sistema difatturazione sarà esteso obbligatoriamenteanche al tessuto imprenditoriale commer-ciale ed artigiano della piccola impresa;

da più parti e in modo assoluta-mente trasversale sono state espresse pre-occupazioni, in particolare per gli aggraviburocratici ed economici che potrebberoderivare, per le micro, piccole e medieimprese e per i titolari di Partita Iva,dall’introduzione della fatturazione elet-tronica;

criticità e problemi si verifiche-ranno soprattutto nelle aree montane, giàpenalizzate dalla crisi economica e dal-l’assenza di un sistema di connessioneefficiente;

i lavori per la banda larga, in moltezone montane, non sono mai nemmenoiniziati e numerose aree del nostro Paesesono di fatto non connesse o connesse abassa velocità;

non si reputa equo domandare, achi non ha ancora una connessione effi-

ciente, di adeguarsi a regole che mettonoin difficoltà anche le aziende attrezzate eservite delle grandi città,

impegna il Governo

a prevedere, per gli anni 2019 e 2020, lafacoltatività dell’adozione del regime difatturazione elettronica per le imprese e lePartite Iva operanti nei Comuni montani.

9/1334-B/199. Bignami, Vietina, Fiorini,Ciaburro.

La Camera,

considerato che:

il provvedimento in esame contienemisure in materia di contrasto al dissestoidrogeologico, nonché misure per il raf-forzamento del sistema delle idrovie;

il canale navigabile Padova-Vene-zia, della lunghezza di 27 chilometri emezzo, è compreso tra l’area dell’Inter-porto di Padova (Zona Industriale) e ter-mina in Laguna, in corrispondenza di unpreesistente canale chiamato Dogaletto.L’idrovia, incompiuta in quanto priva dellaparte centrale, oggi è visibile in due tratti,a valle di Padova, e nella parte terminaledel suo percorso. Attualmente l’idrovianon è stata scavata nel tratto compreso trala Cunetta di Brenta e il Canale Novissimo,derivazioni del Brenta che avrebbe dovutoincrociare a raso;

recentemente l’idrovia è tornata alcentro del dibattito per la possibilità diessere utilizzata come scolmatore dellepiene del Bacchiglione (in particolare dopol’alluvione del 2010) e del Brenta. Ladiversione dal Brenta di 350 metri cubi alsecondo consentirebbe di far defluire avalle di Vigonovo, senza esondazioni, pienecon portate al colmo in arrivo a Limenafino a 1900-2000 metri cubi al secondo,mitigando sensibilmente il rischio idrau-lico cui è attualmente esposta una parteimportante del territorio;

nel febbraio 2016 la Conferenza deisindaci della Riviera del Brenta ha appro-

Atti Parlamentari — 170 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

vato e inviato all’Autorità di Bacino, unamozione che chiede l’inserimento dell’i-drovia fra le opere da progettare e iniziareentro il 2021, con riferimento al Piano dibacino approvato, in via definitiva, neldicembre 2015. Peraltro la legge n. 16 del2000, che ratificava l’accordo europeosulle grandi vie navigabili d’importanzainternazionale, includeva nella lista di vienavigabili d’importanza nazionale il canaleVenezia-Padova;

nel corso dell’istruttoria del 2016gli uffici della Regione hanno sentito an-che i rappresentanti dell’autorità portualedi Venezia, ed è emerso che l’iter relativoalla realizzazione del porto d’altura diVenezia al largo di Malamocco si trovavain fase alquanto avanzata. Questo aspettorende ancora più ragionevole il percorsoper realizzare il canale scolmatore dell’i-drovia Padova-Venezia limitatamente fun-zione di valvola di sfogo dei corsi d’acquaBacchiglione, Piovego, Muson e Brenta;

i rischi di esondazione del sistemafluviale dell’area padano veneta sono sem-pre più frequenti non solo per la crescentecementificazione dei suoli, ma anche perle crescente presenza di fenomeni clima-tici estremi,

impegna il Governo

ad individuare le adeguate risorse finan-ziarie necessarie per realizzare, in coor-dinamento con la Regione Veneto, il ca-nale scolmatore dell’idrovia Padova Vene-zia, destinato a regimentare il livello delleacque nei casi di esondazione dall’alveodel sistema fluviale Bacchiglione-Brenta,nel tratto che percorre le province diVicenza, Padova e Venezia, quale operanecessaria per la messa in sicurezza del-l’area padano veneta.

9/1334-B/200. Caon.

La Camera,

considerato che:

il comma 122 dell’articolo 1 pre-vede l’istituzione, a decorrere dal 2019, diun Fondo da ripartire destinato al rilancio

degli investimenti degli enti territoriali adecorrere dal 2019, dotato di 2.780 milionidi euro per Fanno 2019, di 3.180,2 milioniper l’anno 2020, di 1.255 milioni perl’anno 2021, di 1.855 milioni per l’anno2022, di 2.255 milioni per l’anno 2023, di2.655 milioni per l’anno 2024, di 2.755milioni per l’anno 2025, di 2.590 milioniper l’anno 2026, di 2.445 milioni perl’anno 2027, di 2.245 milioni per ciascunodegli anni dal 2028 al 2031, di 2.195milioni per l’anno 2032, di 2.150 milioniper l’anno 2033 e di 1.500 milioni di euroannui a decorrere dal 2034;

le modifiche apportate dal Senatohanno portato alla soppressione di unaserie di finalizzazioni originariamente pre-viste del Fondo, tra le quali la prevenzionedel rischio sismico;

con riferimento al fischio sismico icommi 833 a 838 dell’articolo 1 destinanouna cifra pari a 3,7 miliardi di eurocomplessivi che vanno alle regioni per glianni dal 2019 al 2022 da dividersi tradiverse finalizzazioni: prevenzione del ri-schio idrogeologico e tutela ambientale;interventi nel settore della viabilità e deitrasporti; interventi di edilizia sanitaria edi edilizia pubblica residenziale; messa insicurezza degli edifici pubblici ivi compresil’adeguamento e il miglioramento sismico,interventi in favore delle imprese, ivi com-prese la ricerca e l’innovazione,

impegna il Governo

a fissare la quota del Fondo di cui alcomma 122 da destinare alla prevenzionedel rischio antisismico.

9/1334-B/201. Mandelli.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a fissare la quota del Fondo di cui al

Atti Parlamentari — 171 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

comma 122 da destinare alla prevenzionedel rischio antisismico.

9/1334-B/201. (Testo modificato nelcorso della seduta) Mandelli.

La Camera,

considerato che:

il provvedimento in esame disci-plina il concorso delle regioni a statutoordinario agli obiettivi di finanza pubblicae provvede all’assegnazione di risorse alleregioni medesime ai sensi della legge del31 dicembre 2009, n. 196, sulla base delriparto delle competenze tra Stato e re-gioni previsto dall’articolo 117 delle Costi-tuzione;

in tale ambito l’articolo 116, terzocomma, della Costituzione prevede che taliregioni possano richiedere – su propriainiziativa e con successiva legge stataleapprovata a maggioranza assoluta da en-trambe le Camere – ulteriori forme econdizioni particolari di autonomia nel-l’ambito dell’organizzazione della giustiziadi pace, delle norme generali sull’istru-zione e della tutela dell’ambiente, dell’e-cosistema e dei beni culturali, nonchédelle materie di competenza concorrente;

il 22 ottobre 2017 si è svolta inVeneto una consultazione referendaria re-gionale per conoscere il parere degli elet-tori della regione circa l’attribuzione diulteriori forme e condizioni particolari diautonomia regionale. Per l’efficacia dellaconsultazione era richiesta la partecipa-zione della maggioranza degli aventi di-ritto al voto (ha votato il 57,2 per cento)e l’esito è stato che il 98,1 per cento deglielettori ha scelto una maggiore autonomia.Analoghe consultazioni hanno interessatola Lombardia e l’Emilia Romagna;

nella parte conclusiva della XVIILegislatura la Regione Veneto ha avviatonegoziati con il Governo per arrivare aun’intesa sull’attribuzione di un’autonomiadifferenziata in più materie; il GovernoGentiloni, in data 28 febbraio 2018, haaccolto e firmato una pre-intesa con laRegione Veneto per la concessione di mag-giore autonomia su alcune determinate

materie, quali: la tutela e valorizzazionedell’ambiente e dell’ecosistema, la tuteladella salute, l’istruzione, la tutela del la-voro e i rapporti internazionali e conl’Unione europea. Analoghi accordi sonostati siglati con la Lombardia e l’EmiliaRomagna;

il 12 giugno 2018, il presidentedella Regione Veneto ha avanzato unanuova richiesta per ottenere maggiore au-tonomia su un totale di ben 23 compe-tenze, nonché, di poter trattenere i 9decimi del gettito riscosso all’interno delterritorio regionale;

il Ministro per gli affari regionali ele autonomie ha più volte annunciato chela nuova intesa si sarebbe conclusa entroil 22 ottobre 2018, ovvero la data dell’an-niversario del referendum;

il 26 novembre 2018 i presidentidelle regioni Emilia-Romagna, Lombardiae Veneto hanno inviato una della richiestaal Presidente del Consiglio dei ministri peril completamento del percorso delle treregioni verso una maggiore autonomia,secondo un modello di regionalismo dif-ferenziato;

nella lettera congiunta trasmessa alPresidente del Consiglio dei ministri i trepresidenti di regione ritengono che « sianomature le condizioni perché si possa ad-divenire finalmente alla sottoscrizionedelle corrispettive intese » e chiedono che« come previsto, questa ulteriore fasepossa essere conclusa dal Consiglio deiministri in tempi rapidi e certi, per por-tare poi alla redazione dei conseguentidisegni di legge sui quali sarà chiamato adesprimersi il Parlamento », la formalizza-zione dell’intesa comporterà anche la for-mazione di una commissione Stato-regioneche determinerà « le modalità per l’attri-buzione delle risorse finanziarie, umane estrumentali necessarie »;

l’iter conclusivo del percorso perl’attivazione del regionalismo differen-ziato, deve terminare con la redazione deidisegni di legge governativi che recepi-

Atti Parlamentari — 172 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

scono l’intesa sottoscritta con la Regione,da sottoporre all’attenzione del Parla-mento,

impegna il Governo

a procedere con sollecitudine nel percorsodelineato dall’articolo 116 terzo commadella Costituzione.

9/1334-B/202. Bendinelli, Bond, Corte-lazzo, Baratto.

La Camera,

considerato che:

la legge 6 ottobre 2017, n. 158 hadisposto « Misure per il sostegno e lavalorizzazione dei piccoli comuni, nonchédisposizioni per la riqualificazione e ilrecupero dei centri storici dei medesimicomuni »;

l’articolo 3, comma 1, della sud-detta legge ha istituito il Fondo per losviluppo strutturale, economico e socialedei piccoli comuni;

tale Fondo risulta ad oggi del tuttoinadeguato rispetto all’attuazione dei prin-cipi richiamati nella stessa legge, in par-ticolare, ad assicurare priorità agli inter-venti di cui all’articolo 1, comma 3, apartire dalla messa in sicurezza e manu-tenzione del territorio, nonché riduzionedel rischio idrogeologico;

attualmente la dotazione del Fondoammonta a complessivi 160 milioni dieuro da ripartire nel settennato 2017-2023, per gli oltre seimila Comuni conpopolazione fino a 5.000 abitanti qualipotenziali destinatari,

impegna il Governo

a prevedere, nel primo provvedimentoutile, un rifinanziamento di detto Fondo e,da subito, una accelerazione dell’emana-zione dei decreti attuativi previsti dall’ar-ticolo 1, comma 4 e dall’articolo 3, comma2 dalla legge n. 158 del 2017, al fine dipervenire ad una rapida attuazione dei

principi contenuti nella stessa legge ed allaerogazione delle risorse comunque stan-ziate per la realizzazione del Piano nazio-nale per la riqualificazione dei piccolicomuni.

9/1334-B/203. Pella.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a prevedere, nel primo provvedimentoutile, un rifinanziamento di detto Fondo e,da subito, una accelerazione dell’emana-zione dei decreti attuativi previsti dall’ar-ticolo 1, comma 4 e dall’articolo 3, comma2 dalla legge n. 158 del 2017, al fine dipervenire ad una rapida attuazione deiprincipi contenuti nella stessa legge ed allaerogazione delle risorse comunque stan-ziate per la realizzazione del Piano nazio-nale per la riqualificazione dei piccolicomuni.

9/1334-B/203. (Testo modificato nelcorso della seduta) Pella.

La Camera,

considerato che:

con il decreto-legge n. 119/2018 econ il provvedimento in esame si è prov-veduto a chiudere le partite fiscali pre-gresse, in attesa dell’avvio della flat tax,prevista dal programma di Governo;

in tale ambito, con decreto-leggen. 93/2016 è stata prevista la prima « rot-tamazione » per i ruoli (cartelle esattoriali)formatisi fino al 31/12/2015, da regolariz-zare con 5 rate scadenti il 31/07/2017 –30/09/2017 – 30/11/2017 – 30/04/2018 –30/09/2018. Coloro che hanno aderito aquesta Rottamazione, ma avevano cartellerateizzate non in regola col pagamentodelle rate al 31/12/2016 ebbero il diniegoalla medesima « rottamazione »;

Atti Parlamentari — 173 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

con decreto-legge n. 148/2017 fuprevista la « rottamazione-bis » che per-metteva:

a) Ai contribuenti che non ave-vano aderito alla prima « rottamazione » diaccedere con questa nuova e per i ruoli(cartelle esattoriali) formati sino al 30/09/2017 da regolarizzare in 5 rate di pariimporto scadenti il 31/07/2018 – 30/09/2018 –31/10/2018 – 30/11/2018 – 28/02/2019;

b) Ai contribuenti che avevanoaderito alla prima « rottamazione » ed ave-vano avuto il diniego, di poter essereriammessi alla Rottamazione a condizionedel pagamento entro il 31/07/2018 dellerate di eventuali piani di rateizzo decadutie non in regola al 31/12/2016, ottenendoun nuovo piano di Rottamazione in 3 ratescadenti il 31/10/2018 – 30/11/2018 –28/02/2019.

con decreto-legge n. 119/2018 èprevista la « rottamazione-ter » che per-mette ai contribuenti di poter sanare iruoli (cartelle esattoriali) formati sino al31/12/2017 in 18 rate di cui la prima del20 per cento al 31/07/2019, la seconda del20 per cento al 30/11/2019 e la restantesomma in 4 rate da versare in più anni. Viaccedono anche:

a) i contribuenti che non hannoonorato anche in toto la prima « rottama-zione »;

b) i contribuenti che avevanoaderito alla « rottamazione-bis » e non ave-vano pagato le prime 3 scadenze con lacondizione di versarle entro il 07/12/2018per essere ammessi;

viceversa i contribuenti che sonostati riammessi alla « rottamazione » ver-sando quanto richiesto entro il 31/07/2018,se non hanno versato il 07/12/2018 la 1Arata scaduta il 31/10/2017, non potrannobeneficiare della « rottamazione-ter »;

appare evidente la diversità di trat-tamento per i contribuenti, in quantocoloro che non hanno pagato niente dellaprima « rottamazione » potranno usufruire

per il pagamento del dovuto del tratta-mento previsto dalla norma agevolativaprevista dalla « rottamazione-ter »; mentrequelli che hanno pagato per intero le 5rate previste dalla prima « rottamazione »ed hanno pagato altresì somme (rate sca-dute) dovute al 31/12/2016 (motivo per cuinon erano stati ammessi alla prima « rot-tamazione »), ma non hanno potuto pagarela 1A rata scadente il 31/10/2018, proro-gata per il pagamento al 07/12/2018, nonpotranno usufruire delle agevolazioni (pa-gamento in 5 anni) della « rottamazione-ter » che consentirebbe loro di regolariz-zare finalmente la loro posizione debito-ria,

impegna il Governo

ad adottare i necessari provvedimenti pergarantire la parità dei contribuenti, te-nendo conto di quanto esposto in pre-messa.

9/1334-B/204. Cattaneo, Cappellacci.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare i necessari provvedimenti pergarantire la parità dei contribuenti, te-nendo conto di quanto esposto in pre-messa.

9/1334-B/204. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cattaneo, Cappel-lacci.

La Camera,

premesso che:

Roma è la capitale della Repub-blica, come sancito dall’articolo 114 dellaCostituzione; la legge 5 maggio 2009, n. 42,recante « Delega al Governo in materia difederalismo fiscale in attuazione dell’arti-colo 119 della Costituzione », all’articolo24, detta norme transitorie sull’ordina-mento, anche finanziario, di Roma Capi-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tale fino all’attuazione della disciplinadelle città metropolitane; l’articolo citatoidentifica Roma Capitale quale « ente ter-ritoriale, i cui attuali confini sono quellidel comune di Roma, e dispone di specialeautonomia, statutaria, amministrativa efinanziaria, nei limiti stabiliti dalla Costi-tuzione »;

ai sensi del medesimo articolo aRoma Capitale, oltre a quelle attualmentespettanti al comune di Roma, sono attri-buite le seguenti funzioni amministrative:

a) concorso alla valorizzazionedei beni storici, artistici, ambientali efluviali, previo accordo con il Ministeroper i beni e le attività culturali;

b) sviluppo economico e socialedi Roma Capitale, con particolare riferi-mento al settore produttivo e turistico;

c) sviluppo urbano e pianifica-zione territoriale;

d) edilizia pubblica e privata;

e) organizzazione e funziona-mento dei servizi urbani, con particolareriferimento al trasporto pubblico e allamobilità;

f) protezione civile, in collabora-zione con la Presidenza del Consiglio deiministri e la regione Lazio;

g) ulteriori funzioni conferitedallo Stato e dalla regione Lazio ai sensidell’articolo 118, comma 2, della Costitu-zione.

La regione Lazio non ha ancoraemanato la legge regionale necessaria perdevolvere a Roma Capitale i poteri dipropria competenza nelle materie elencatedalla legge citata;

il decreto legislativo 17 settembre2010, n. 156, disciplina le « Disposizionirecanti attuazione dell’articolo 24 dellalegge 5 maggio 2009, n. 42, e successivemodificazioni, in materia di ordinamentotransitorio di Roma Capitale », e prevedeche, dopo l’entrata in vigore del decretolegislativo, l’Assemblea capitolina disciplinil’esercizio delle predette funzioni con pro-

pri regolamenti « in conformità al princi-pio di funzionalità rispetto alle attribu-zioni di Roma Capitale »;

con deliberazione del 7 marzo2013, n. 8, l’Assemblea capitolina ha ap-provato lo Statuto di Roma Capitale, checostituisce l’atto fondamentale di eserciziodell’autonomia normativa e organizzativadell’ente;

l’approvazione dello Statuto harappresentato un contributo determinantenell’opera di completamento dell’assettoistituzionale di Roma Capitale, avviata conil decreto legislativo n. 156 del 2010 edestinata a proseguire con ulteriori inter-venti, in particolare sotto il profilo rego-lamentare, per l’armonizzazione del pro-prio ordinamento;

appare necessario portare avantil’opera di perfezionamento dello status diRoma Capitale, al fine di garantire ilmiglior assetto delle funzioni che la città,in qualità di capitale della Repubblica, èchiamata a svolgere;

Roma, al pari delle altre metropolie capitali europee, deve essere in grado digarantire ai cittadini servizi sempre piùefficienti;

la città di Roma ospita la sede dellepiù importanti istituzioni nazionali, qualiil Parlamento, il Governo e la Presidenzadella Repubblica, nonché la sede aposto-lica della Chiesa cattolica, e ciò comportaun consistente afflusso di turisti prove-nienti da tutta Italia e da tutto il mondo,che si aggiunge a quello dei lavoratoripendolari;

la città di Roma, pertanto, do-vrebbe sempre essere dotata di risorsefinanziarie sufficienti a far fronte pronta-mente alle particolari situazioni e aglieventi eccezionali che, in qualità di capi-tale, è spesso chiamata ad affrontare;

il Ministero per le infrastrutture etrasporti, in considerazione « della parti-colare autonomia e del ruolo di RomaCapitale » a fronte di « una situazionemanutentiva della viabilità della città che

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

soffre di decenni di mancati interventi » edi una « situazione così grave da metterea serio rischio la sicurezza della mobilità »,aveva stimato in 180 milioni di euro lasomma da erogare direttamente a RomaCapitale: 60 milioni per ciascuno deglianni 2019, 2020 e 2021;

i commi 932 e successive, aggiuntinel corso dell’esame al Senato hanno pre-visto che la Difesa concorra con Romacapitale, nei casi emergenziali, per inter-venti di ripristino straordinario della piat-taforma stradale della grande viabilità(commi 932 e successive);

la dotazione finanziaria assegnata aRoma Capitale ammonta a soli 40 milionidi euro per l’anno 2019 e a 20 milioni dieuro per l’anno 2020 per interventi diripristino straordinario della piattaformastradale della grande viabilità da eseguireanche, nei casi emergenziali, con il Mini-stero della difesa;

il successivo comma 933 autorizzauna spesa di 5 milioni di euro per cia-scuno degli anni 2019, 2020 e 2021, perl’acquisto di mezzi strumentali al ripri-stino delle piattaforme stradali;

altri interventi sono previsti perpiano di rientro del disavanzo di RomaCapitale;

misure sporadiche, insufficienti chenon consentono alla nostra Capitale diconcorrere sul piano dell’efficienza e dellamodernità con le altre capitali europee,

impegna il Governo:

a riconoscere la centralità della ca-pitale attraverso la previsione e lo stan-ziamento di fondi e risorse speciali el’implementazione di quelli destinati a sa-nare la viabilità urbana;

ad assumere le iniziative necessarie arafforzare le prerogative e i poteri diRoma in un quadro di maggiore atten-zione alle problematiche di rilievo nazio-nale che inevitabilmente ricadono sullacittà;

ad adottare ogni iniziativa, perquanto di competenza, affinché siano tra-sferiti poteri e risorse utili a dare concretaattuazione al dettato normativo e costitu-zionale rispetto alla città di Roma Capi-tale.

9/1334-B/205. Calabria.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento è in primo luogoriconducibile alle materie « sistema tribu-tario e contabile dello Stato e tutela dellaconcorrenza », rimesse alla competenzalegislativa esclusiva dello Stato, ai sensidell’articolo 117, secondo comma, letterae), della Costituzione;

il disegno di legge investe altresì, invia prevalente, le materie « armonizza-zione dei bilanci pubblici », anch’essa spet-tante alla competenza legislativa esclusivadello Stato (articolo 117, secondo comma,lettera e), Costituzione, come modificatodalla legge costituzionale n. 1 del 2012,che ha introdotto in Costituzione il prin-cipio del pareggio di bilancio) e « coordi-namento della finanza pubblica e del si-stema tributario », di competenza legisla-tiva concorrente tra Stato e regioni;

la prima sezione (Misure quantita-tive per la realizzazione degli obiettiviprogrammatici) – disciplinata dai nuovicommi da 1-bis a 1-quinquies dell’articolo21 della legge n. 196 del 2009 – contienele disposizioni in materia di entrata e dispesa aventi ad oggetto misure quantitativedestinate a realizzare gli obiettivi pro-grammatici, con effetti finanziari aventidecorrenza nel triennio considerato dalbilancio;

per quanto attiene al compartodella Difesa si segnalano una serie diinterventi di riduzione e riprogramma-zione di investimenti ad un settore stra-tegico per il Paese;

nello specifico si osserva, in viagenerale, che la manovra finanziaria per il

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

2019, attuata con le Sezioni I e II deldisegno di legge di bilancio, determinacomplessivamente una diminuzione dellespese finali del Ministero della Difesa di254,6 milioni di euro;

si prevedono sia riduzioni dellespese militari per 60 milioni di euro adecorrere dall’anno 2019 e per ulteriori531 milioni di euro nel periodo 2019-2031,sia la riprogrammazione di talune speseinscritte nello stato di previsione del Mi-nistero dello Sviluppo economico e relativea programmi di investimento di interesseper la Difesa in corso di esecuzione,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di verificare glieffetti applicativi delle disposizioni richia-mate in premessa, al fine di adottareulteriori iniziative normative volte a ripro-grammare, e non ridurre, le spese perinvestimenti iscritte nello stato di previ-sione del Ministero dello sviluppo econo-mico e afferenti alle autorizzazioni dispesa relative agli European fighter aircraft(EFA) e al programma di sviluppo di unitànavali della classe FREMM al fine disalvaguardare un comparto fondamentaleper l’assetto del Paese.

9/1334-B/206. Maria Tripodi, Vito.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento è in primo luogoriconducibile alle materie « sistema tribu-tario e contabile dello Stato e tutela dellaconcorrenza », rimesse alla competenzalegislativa esclusiva dello Stato, ai sensidell’articolo 117, secondo comma, letterae), della Costituzione;

il disegno di legge investe altresì, invia prevalente, le materie « armonizza-zione dei bilanci pubblici », anch’essa spet-tante alla competenza legislativa esclusivadello Stato (articolo 117, secondo comma,lettera e), Costituzione, come modificatodalla legge costituzionale n. 1 del 2012,

che ha introdotto in Costituzione il prin-cipio del pareggio di bilancio) e « coordi-namento della finanza pubblica e del si-stema tributario », di competenza legisla-tiva concorrente tra Stato e regioni;

la prima sezione (Misure quantita-tive per la realizzazione degli obiettiviprogrammatici) – disciplinata dai nuovicommi da 1-bis a 1-quinquies dell’articolo21 della legge n. 196 del 2009 – contienele disposizioni in materia di entrata e dispesa aventi ad oggetto misure quantitativedestinate a realizzare gli obiettivi pro-grammatici, con effetti finanziari aventidecorrenza nel triennio considerato dalbilancio;

le misure introdotte nel presenteprovvedimento non sono in grado di tu-telare a sufficienza il comparto sicurezza,lasciando dunque un settore strategico peril Paese soltanto a mere logiche di pro-paganda;

risultano irrisorie le risorse stan-ziate per il rinnovo dei contratto di lavoro,così come sono insufficienti per i decreticorrettivi concernenti il riordino delle car-riere;

si rende, pertanto, necessario unurgente intervento finalizzato a incremen-tare le disponibilità del Fondo di cuiall’articolo 1, comma 299, della legge 27dicembre 2017, n. 205, al fine di incre-mentare i servizi di prevenzione e dicontrollo del territorio e di tutela dell’or-dine e della sicurezza pubblica, connessi,in particolare, alle esigenze di contrasto alterrorismo internazionale, nonché i servizidi soccorso pubblico, di prevenzione in-cendi e di lotta attiva agli incendi boschivi,

impegna il Governo

a valutare le opportune iniziative al fine diprevedere un adeguato incremento delfondo di cui all’articolo 1, comma 299,della legge 27 dicembre 2017, n. 205 perulteriori assunzioni di personale a tempoindeterminato nell’ambito del compartosicurezza e difesa nonché per la contrat-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

tazione collettiva relativa al triennio 2019-2021 e per i miglioramenti economici delmedesimo personale.

9/1334-B/207. Perego Di Cremnago,Vito.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento è in primo luogoriconducibile alle materie « sistema tribu-tario e contabile dello Stato e tutela dellaconcorrenza », rimesse alla competenzalegislativa esclusiva dello Stato, ai sensidell’articolo 117, secondo comma, letterae), della Costituzione;

il disegno di legge investe altresì, invia prevalente, le materie « armonizza-zione dei bilanci pubblici », anch’essa spet-tante alla competenza legislativa esclusivadello Stato (articolo 117, secondo comma,lettera e), Costituzione, come modificatodalla legge costituzionale n. 1 del 2012,che ha introdotto in Costituzione il prin-cipio del pareggio di bilancio) e « coordi-namento della finanza pubblica e del si-stema tributario », di competenza legisla-tiva concorrente tra Stato e regioni;

la prima sezione (Misure quantita-tive per la realizzazione degli obiettiviprogrammatici) – disciplinata dai nuovicommi da 1-bis a 1-quinquies dell’articolo21 della legge n. 196 del 2009 – contienele disposizioni in materia di entrata e dispesa aventi ad oggetto misure quantitativedestinate a realizzare gli obiettivi pro-grammatici, con effetti finanziari aventidecorrenza nel triennio considerato dalbilancio;

per quanto attiene al compartodella Difesa si segnalano una serie diinterventi di riduzione e riprogramma-zione di investimenti ad un settore stra-tegico per il Paese;

la spesa complessiva del Ministerodella Difesa per il 2019, secondo quantoprevisto nel presente provvedimento, am-monta a 21.426 milioni di euro;

tenuto conto che il PIL previsionaleper il 2019 è pari a 1.822.100 milioni dieuro, il rapporto Risorse Difesa/PIL è pariall’1,18 per cento;

nel rispetto di quanto fissato dalrapporto NATO, si ritiene opportuno au-mentare la dotazione finanziaria comples-siva del Ministero della Difesa in misuratale da elevare il rapporto Risorse Difesa/PIL, dall’1,18 per cento al 2 per centoincrementando la dotazione finanziariadel Ministero della Difesa di ulteriori 11miliardi di euro,

impegna il Governo

a valutare le opportune iniziative al fine diprevedere un aumento della dotazionefinanziaria complessiva del Ministero dellaDifesa in misura tale elevare il rapportorisorse Difesa/PIL, dal 1,18 per cento al 2per cento così come richiesto in ambitoNATO.

9/1334-B/208. Ripani, Vito.

La Camera,

premesso che:

la partecipazione piena e sostenutaalle attività culturali e artistiche, lungotutta l’arco della vita, fin dai primi passi,contribuisce a raggiungere e a mantenereuna condizione di benessere, essenzialeper la buona salute fisica e mentale;

evidenze cliniche e ricerche scien-tifiche lo dimostrano ormai da decenni inmodo specifico e autorevole, attestando ilvalore di un approccio alla salute nelquale i temi dello sviluppo umano diven-tano parte integrante delle strategie diprevenzione e di cura, come raccomandaanche l’OMS- Organizzazione mondialedella Sanità. Nella stessa direzione simuove la nuova Agenda per la Culturaeuropea;

studi internazionali hanno docu-mentato l’efficacia della partecipazioneculturale e i conseguenti minori costi intermini di spesa sanitaria e socio-assisten-

Atti Parlamentari — 178 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

ziale diretta, in particolare con riferimentoall’invecchiamento attivo, alla terza equarta età – caratterizzate dalla rotturadelle reti sociali –, alla qualità della vitadei malati;

ampia oggi è ancora la fascia dipopolazione che non partecipa ad alcunaattività culturale, da coinvolgere per con-trastare i rischi in termini di inadegua-tezza delle competenze rispetto agli sce-nari in evoluzione e conseguenti ricadutein termini di qualità della vita e benesserepercepito;

la numerosità delle sperimenta-zioni che si stanno conducendo con suc-cesso da anni in alcune aree del nostroPaese, (dall’arte negli ospedali, al ruolodelle esperienze culturali per l’accompa-gnamento dei malati di Alzheimer e deiloro caregiver, per fare alcuni esempi)hanno ormai raggiunto una fase di matu-rità tale da potersi trasformare in pratichee protocolli condivisibili,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di creare un tavolonazionale permanente, al quale siedano ilMinistero della Salute, il MiBAC, il Miur,il Ministero per la Famiglia e la Disabilità,la Conferenza Stato-Regioni-Città, con ilcompito di predisporre un documentostrategico per il coordinamento delle ini-ziative e degli studi afferenti l’invecchia-mento attivo, alla terza e quarta età e diseguirne periodicamente gli sviluppi.

9/1334-B/209. Angelucci.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio introduce dispo-sizioni volte a riconoscere un credito diimposta per le erogazioni liberali finaliz-zate a sostenere interventi di bonifica suedifici e terreni pubblici volti, tra l’altro,anche alla rimozione dell’amianto;

nonostante sia stata da anni riscon-trata la pericolosità dell’amianto per la

salute umana, che la sua messa al bandorisalga al 1992 e che sia ormai noto a tuttiche per ammalarsi basta una minimaesposizione alle fibre di questo compostominerale che agisce silenziosamente e sub-dolamente, al punto di presentare rischianche per soggetti non direttamente espo-sti ma che vengono in contatto con per-sone che frequentano luoghi in cui siriscontra la presenza dell’amianto, questasostanza è ancora presente in moltissimescuole italiane;

i dati in merito al numero di isti-tuti scolastici nei quali si può riscontrarela presenza di fibre d’amianto sono pre-occupanti: nel marzo 2018 i dati parlavanodi 2.400 scuole per una platea di 35 milaalunni e 50 mila tra personale docente enon docente,

impegna il Governo

ad assumere in via prioritaria iniziative dinatura legislativa volte a destinare risorsefinanziarie per definire nel breve tempol’anagrafe degli istituti scolastici in cui siriscontra la presenza dell’amianto e aprevedere adeguati interventi di bonifica.

9/1334-B/210. Mazzetti, Ruffino, Aprea,Casciello, Marrocco, Marin, Palmieri,Saccani Jotti.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio introduce dispo-sizioni in materia di sport;

è ormai noto che praticare lo sportsin da piccoli determina ricadute positivesia sulla salute che a livello sociale edeconomico;

la pratica di una attività sportivacontribuisce al benessere psico-fisico dellepersone e per quanto riguarda i ragazzi inetà scolare, essa rappresenta anche unmodello educativo denso di contenuti eticie morali, ispirati al rispetto per sé stessi eper gli altri, all’osservanza delle regole, al

Atti Parlamentari — 179 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

senso della crescita personale ottenuta contenacia e con pazienza mediante l’impegnoe l’esercizio;

favorire la pratica sportiva mani-festa i propri effetti positivi sul sistemaPaese anche dal punto di vista economicoin quanto si ripercuote nel medio e lungoperiodo sia sulle spese della sanità pub-blica che sul benessere sociale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare prov-vedimenti legislativi volti ad ampliare laplatea dei destinatari delle norme in ma-teria di detrazioni fiscali per le spesesostenute dalle famiglie, per i ragazzi datre a diciotto anni, per la pratica sportivanonché l’entità delle relative risorse a talfine destinate.

9/1334-B/211. Pettarin, Marin, Aprea,Casciello, Marrocco, Palmieri, SaccaniJotti.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio al comma 51dell’articolo 1, introduce disposizioni voltea rivedere la normativa in materia dialiquota agevolata sull’IRES;

la norma estenderà i suoi effetti sulsegmento del no profit rappresentato daglienti che operano all’interno del sistemascolastico di istruzione definite scuole pa-ritarie;

in particolar modo saranno colpiteal provvedimento le scuole materne edell’infanzia di proprietà e gestione delleparrocchie, così come quelle che sonostate create e tenute in vita dalla Congre-gazioni religiose maschili e femminili;

la norma determinerà aggravi dispesa che renderanno ancora più pro-fondo e netto la disparità di trattamentoriservata per enti diversino nonostantequesti agiscano, sulla base di una norma

dello Stato, nella cornice del sistema na-zionale di istruzione e di questo rappre-sentino una parte importante,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni indicate in premessa al fine diadottare iniziative legislative volte a pre-vederne l’abrogazione anche al fine divalorizzare e di riconoscere la rilevanza aifini del sistema educativo e formativonazionale delle istituzioni scolastiche pa-ritarie.

9/1334-B/212. Palmieri, Aprea, Ca-sciello, Marin, Marrocco, Saccani Jotti,Fatuzzo.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio introduce dispo-sizioni volte a definire interventi e finan-ziamenti finalizzati alla manutenzione or-dinaria e straordinaria di scuole, strade,edifici pubblici e patrimonio culturale,

impegna il Governo

ad assumere in via prioritaria iniziativevolte a garantire la sicurezza e la messa anorma degli edifici che ospitano istituzioniscolastiche con particolare attenzione agliinterventi di rispristino e controllo deisolai e dei controsoffitti al fine di preve-nire crolli e di garantire l’incolumità dellestudentesse e degli studenti anche preve-dendo il finanziamento di indagini diagno-stiche tenendo conto delle segnalazioni deidirigenti scolastici e degli enti locali com-petenti.

9/1334-B/213. Aprea, Casciello, Mar-rocco, Marin, Palmieri, Saccani Jotti.

La Camera,

premesso che:

il ddl di bilancio introduce dispo-sizioni volte a rivedere la normativa in

Atti Parlamentari — 180 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

materia di agevolazioni fiscali per gli entiche svolgono attività di volontariato, nelsenso di prevedere l’abrogazione dell’ali-quota agevolata dell’IRES;

in particolare, gli interventi previstinel ddl di bilancio stabiliscono che l’ali-quota utilizzata per il calcolo dell’Ires peralcune associazioni che operano nel terzosettore non sarà più del 12 per cento masalirà al 24 per cento per gli enti noncommerciali: enti di assistenza e benefi-cenza, enti ospedalieri, istituti di studio eistruzione senza fini di lucro, accademie,corpi scientifici, fondazioni e associazionistoriche, letterarie, scientifiche nonché gliistituti autonomi per le case popolari eloro consorzi e gli enti con le stessefinalità sociali;

l’ampio universo delle associazionidi volontariato coinvolge enti di naturadiversa attivi nei più svariati settori diintervento che rappresentano una ric-chezza e una risorsa straordinaria per ilPaese, quale specifica modalità di espres-sione della cittadinanza attiva, quale pa-trimonio di esperienze portatrici di valorietici e morali di rilevanza fondamentale inuna società democratica e civile;

gli enti che operano nel settore delvolontariato non perseguono scopo di lu-cro e si propongono esclusivamente fina-lità civiche, solidaristiche e di utilità so-ciale che svolgono anche attraverso lagestione di un patrimonio a tali interventifinalizzato e spesso derivante da donazionidi privati cittadini;

l’attività svolta dagli enti e dalleassociazioni di volontariato riguardano isettori più deboli della società, interven-gono dove le istituzioni pubbliche nonriescono ad arrivare sia in termini diemarginazione sociale che più semplice-mente di erogazione capillare di servizi;

un intervento siffatto avrà riper-cussioni non soltanto sulla riduzione delleattività e degli interventi erogati ma anchesui livelli occupazionali derivante da que-ste attività;

il prezzo più caro lo pagheranno lerealtà più deboli economicamente e piùbisognose di assistenza tanto più laddove èmeno forte l’organizzazione dei pubbliciservizi determinando, di conseguenza, an-che, una forte crisi del sentimento disolidarietà sociale,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi adottare, nel più breve tempo possibile,ulteriori iniziative normative volte a mo-dificare quanto previsto dal ddl di bilancioin materia di tassazione degli enti e delleassociazioni di volontariato nel senso direintrodurre la previgente normativa inmateria di aliquote fiscali, al fine di va-lorizzare e potenziare tali attività e diriconoscere il pieno valore sociale delleOnlus.

9/1334-B/214. Gelmini, Occhiuto, Man-delli, Aprea, Barelli, Bignami, Marin,Mugnai, Palmieri, Paolo Russo, Bel-lucci.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge in esame, all’ar-ticolo 1, comma 482, detta nuove dispo-sizioni sul funzionamento e finalità delFondo per le politiche della famiglia (dicui all’articolo 1, commi da 1250 a 1252della legge finanziaria 2007), introducendoulteriori misure in tema di conciliazionevita-lavoro e sostegno alle famiglie; a taleproposto è evidente come il tempo pienonella scuola costituisca uno dei maggioriservizi alle famiglie, nonché un importantestrumento di contrasto alla povertà edu-cativa e alla dispersione scolastica;

considerato che la mensa scolastica èuna prestazione fondamentale per garan-tire l’esistenza del tempo pieno a scuola, alquale ogni bambino deve avere la possi-bilità di accedere;

Atti Parlamentari — 181 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nell’ambito delle misure introdotte,mancano, però, disposizioni ovvero unrichiamo al tempo pieno e alla ristora-zione scolastica che, come sopra detto,sono uno dei principali servizi alle famiglieche rivestono un ruolo fondamentale aifini del contrasto alla povertà educativa ealla dispersione scolastica che vede pro-tagoniste, purtroppo, molte aree d’Italia;

la ristorazione scolastica si inseri-sce, nei fatti, all’interno del più ampiopercorso educativo scolastico;

l’esperienza della mensa, infatti, haun profondo valore educativo, in quantofornisce la possibilità di educare gli stu-denti al rispetto per il cibo, alla buona esana alimentazione, alla convivialità, alrispetto della diversità, alle regole dellaconvivenza civile;

permette, inoltre, agli studenti diavere costantemente un pasto nutrizional-mente valido e bilanciato, essendo i menùelaborati da esperti nutrizionisti in basealle linee guida del Ministero della salute,e validati dalle ASL di competenza;

purtroppo la metà degli alunni(circa il 49 per cento) delle scuole prima-rie e secondarie di primo grado non haaccesso alla mensa scolastica e le modalitàdi accesso o di esenzione spesso contri-buiscono a aumentare le disuguaglianze, ascapito delle famiglie più svantaggiate;

in 9 regioni italiane oltre il 50 percento degli alunni, non ha la possibilità diaccedere al servizio mensa; tra queste,cinque regioni registrano anche la percen-tuale più elevata di classi senza tempopieno;

il quadro nazionale si presentamolto disomogeneo e la forbice tra Norde Sud si distanzia sempre più: sono infattisette le regioni insulari e del Meridioneche registrano il numero più alto di alunniche non usufruiscono della refezione sco-lastica: Sicilia (81,05 per cento), Molise(80,29 per cento), Puglia (74,11 per cento),Campania (66,64 per cento), Calabria(63,78 per cento), Abruzzo (60,81 percento) e Sardegna (51,96 per cento);

ad oggi la mensa è ancora consi-derata un servizio a domanda individuale,legato alle esigenze di bilancio dei singolicomuni, e non è riconosciuta come unservizio pubblico essenziale;

solo alcuni comuni prevedono l’e-senzione totale legata a qualche tipo disvantaggio sociale, e non tutti riconosconoun’esenzione parziale alle famiglie in si-tuazione di povertà, sotto una certa sogliaISEE, differente da comune a comune;

sarebbe quindi opportuno dedicarespecifiche risorse al tema, attraverso l’i-stituzione di un fondo per la gratuità dellemense scolastiche, che ha dunque l’obiet-tivo di consentire a ciascun bambino lapossibilità di accedere al servizio,

impegna il Governo:

a valutare – nel rispetto dei vincoli difinanza pubblica – la possibilità di adot-tare ogni opportuna iniziativa volta desti-nare quote del fondo di cui al citatocomma 482 all’adozione di misure atte agarantire ai bambini e agli studenti dellescuole di ogni ordine e grado l’accesso alservizio di ristorazione collettiva scola-stica, da ritenersi parte integrante delleattività formative ed educative erogatedalle istituzioni scolastiche, destinando talirisorse, in via principale, a consentirel’accesso in mensa ai bambini e agli stu-denti le cui famiglie presentano un valoreISEE rientrante nelle fasce di esenzionepreviste dai comuni;

ad avviare tavoli di concertazioneaffinché le amministrazioni comunali dellescuole primarie che inseriscono il tempopieno, nel rispetto dell’autonomia scola-stica, provvedano ad indire gare pubblicheper l’aggiudicazione del servizio di risto-razione scolastica, secondo i criteri previ-sti dall’articolo 95, comma 3, del decretolegislativo 18 aprile 2016, n. 50.

9/1334-B/215. Elvira Savino, D’Attis.

Atti Parlamentari — 182 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo:

a valutare – nel rispetto dei vincoli difinanza pubblica – la possibilità di adot-tare ogni opportuna iniziativa volta desti-nare quote del fondo di cui al citatocomma 482 all’adozione di misure atte agarantire ai bambini e agli studenti dellescuole di ogni ordine e grado l’accesso alservizio di ristorazione collettiva scola-stica, da ritenersi parte integrante delleattività formative ed educative erogatedalle istituzioni scolastiche, destinando talirisorse, in via principale, a consentirel’accesso in mensa ai bambini e agli stu-denti le cui famiglie presentano un valoreISEE rientrante nelle fasce di esenzionepreviste dai comuni;

ad avviare, nel rispetto dei vincoli difinanza pubblica, tavoli di concertazioneaffinché le amministrazioni comunali dellescuole primarie che inseriscono il tempopieno, nel rispetto dell’autonomia scola-stica, provvedano ad indire gare pubblicheper l’aggiudicazione del servizio di risto-razione scolastica, secondo i criteri previ-sti dall’articolo 95, comma 3, del decretolegislativo 18 aprile 2016, n. 50.

9/1334-B/215. (Testo modificato nelcorso della seduta) Elvira Savino, D’At-tis.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento in esame prevedeun innalzamento del tetto massimo (dal 5per cento all’8 per cento dell’attivo patri-moniale) degli investimenti effettuati dallecosiddette Casse previdenziali, agevolabiliai sensi del comma 88 dell’articolo 1 dellalegge n. 232 del 2016 che possono esseredestinati agli investimenti qualificati non-ché ai piani di risparmio di lungo termine(PIR);

considerato che:

il risparmio privato degli italianiammonta a circa 4.400 miliardi di euro.Un italiano su due ha i propri risparmi

liquidi. Sono infatti 2200 i miliardi inve-stiti a breve termine, di cui oltre 1.400miliardi sono liquidi nei conti correnti.Tenere il proprio risparmio in liquidità,non investirlo, vuol dire rinunciare ad unpotenziale guadagno e soprattutto significanon sostenere la nostra economia e nonsupportare le nostre imprese;

la crisi e l’incertezza in questi annise da un lato hanno fatto crescere lapropensione al risparmio, dall’altro hannofrenato i consumi delle famiglie e bloccatogli investimenti delle imprese;

i piani di risparmio a lungo ter-mine possono sortire effetti positivi: a) perle famiglie italiane che sono le più rispar-miatrici al mondo, perché detassando gliutili di natura finanziaria aumentano irendimenti dei loro risparmi; b) per leimprese perché possono disporre di ri-sorse senza dover passare per il sistemabancario, che sappiamo sta attraversandouna profonda crisi; per le banche chevedranno alleggerirsi la loro esposizioneverso le imprese e quindi anche il rischiodei crediti deteriorati; per le libere pro-fessioni perché i PIE, spingeranno migliaiadi piccole e medie imprese a quotarsi inborsa e per farlo avranno bisogno dellaconsulenza di commercialisti, avvocati, no-tai;

nel corso della discussione in sedereferente del provvedimento esame sonostati depositati alcuni emendamenti fina-lizzati ad elevare dal 5 per cento fino al 10per cento il tetto stabilito per gli investi-menti effettuati da casse previdenziali ofondi pensione, limitatamente alla sotto-scrizione dei PIR, nonché di ampliare ilimiti individuali di 30.000 euro annui e di150.000 euro complessivi previsti per lepersone fisiche, portando il primo limite a100.000 euro e il secondo a 500.000 euro.Inoltre, è stato proposto che venisse mo-dificato il comma 89 della legge di bilancio2017 al fine di: 1) prevedere che le sommeindicate dal precedente comma 88 dellalegge di bilancio 2017 (ovverosia le sommedestinate dalle casse previdenziali, ovverogli enti di previdenza obbligatoria, ai PIR)

Atti Parlamentari — 183 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

debbano essere investite in azioni o quotedi imprese residenti nel territorio delloStato ai sensi dell’articolo 73 del testounico delle imposte sui redditi, di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 22dicembre 1986. n. 917, o in Stati membridell’Unione europea o in Stati aderentiall’Accordo sullo Spazio economico euro-peo con stabile organizzazione nel terri-torio medesimo ovvero in obbligazioni,titoli similari e cambiali finanziarieemesse da tali predette imprese (letteraa)); 2) includere tra gli investimenti age-volati di cui al comma 89 le quote o azionidi OICR di credito, di OICR immobiliari,di OICR infrastrutturali, nonché in prestitierogati per il tramite di piattaforme diprestiti per soggetti finanziatori non pro-fessionali – piattaforme di Peer to PeerLending – gestite da società iscritte al-l’albo degli intermediari finanziari di cuiall’articolo 106 del testo unico delle leggiin materia bancaria e creditizia, di cui aldecreto legislativo 1o settembre 1993,n. 385, o da istituti di pagamento rien-tranti nell’ambito di applicazione dell’ar-ticolo 114 del medesimo testo unico di cuial decreto legislativo n. 385 del 1993, au-torizzati dalla Banca d’Italia, nonché ititoli di Stato italiani e titoli emessi dagliStati inclusi nella lista di cui al decretoministeriale 4 settembre 1996. Infine èstato proposto di semplificare le regole perl’emissione, a da parte delle PMI italiane,di azioni o obbligazioni oggetto dei mec-canismi agevolativi e di introdurre unaagevolazione tributaria nella forma di unariduzione dell’aliquota di imposta dal 26per cento al 12,5 per cento per le obbli-gazioni il cui emittente non sia rappre-sentato da consorzi di piccole e medieimprese costituiti al solo scopo di taliemissioni;

si evidenzia, inoltre, che l’avvio deicosiddetti PIR, da gennaio 2017, ha con-tribuito in maniera determinante a por-tare capitale di rischio a favore delle PMIitaliane: in particolare ne hanno benefi-ciato le PMI che si sono quotate all’AIMItalia, mercato borsistico creato da BorsaItaliana e che oggi vede i seguenti dati(fine Agosto 2018): 114 società quotate; 27

PMI che si sono quotate nel 2018; oltre800 milioni di euro raccolti per capitaliz-zare le imprese quotate nel solo 2018;oltre 3 miliardi di denaro raccolto dallacreazione dell’AIM (2008) ad agosto 2018;

infine si evidenzia che i probleminormativi e operativi sono emersi sulladisciplina dei PIR applicati alle Casse diPrevidenza sono riconducibili al fatto di:1) non aver ricompreso gli OICR PIRCompliant negli investimenti qualificati dicui all’articolo 1, comma 89 della leggen. 232 dell’11 dicembre 2016 (legge dibilancio 2017); 2) non aver escluso inmodo le Casse di Previdenza dall’applica-zione del principio di unicità dei PIRprevisto per le persone fisiche di cuiall’articolo 1, comma 112 della legge 232dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio2017,

impegna il Governo:

a valutare con particolare attenzionela possibilità di adottare ogni iniziativa dicarattere normativo finalizzata per dareseguito ai contenuti delle proposte emen-dative evidenziate in premessa, aumen-tando le risorse che i risparmiatori privatied istituzionali possono investire nei pianidi risparmio a lungo termine, semplifi-cando e riducendo i costi per consentirealle PMI di quotarsi e di emettere obbli-gazioni; e infine, consentendo ai PIR lapossibilità di sottoscrivere anche quote oazioni di OICR di credito, di OICR immo-biliari, di OICR infrastrutturali e, infine,titoli di Stato;

a valutare con particolare attenzionel’opportunità di adottare ogni iniziativa dicarattere normativo volta a risolvere iproblemi normativi e operativi che sonoemersi sulla disciplina dei PIR applicatialle Casse di Previdenza esposti in pre-messa.

9/1334-B/216. Giacomoni, Bignami, Ba-ratto, Martino, Benigni, Cattaneo, An-gelucci.

Atti Parlamentari — 184 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

nel corso dell’esame in prima let-tura del disegno di legge – Bilancio diprevisione dello Stato per l’anno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per iltriennio 2019-2020 – è stato introdotto ilfinanziamento di attività di ricerca (5milioni) da destinare agli istituti di rico-vero e cura di carattere scientifico (IRCCS)della « Rete oncologica » del Ministerodella salute impegnati nello sviluppo dellenuove tecnologie antitumorali CAR-T e di5 milioni agli IRCCS della « Rete cardio-vascolare » del Ministero della salute im-pegnati nei programmi di prevenzione pri-maria cardiovascolare;

considerato che:

la spesa per la salute in Italiacresce di circa il 2,7 per cento per anno,in gran parte per le malattie croniche nontrasmissibili (NCD), le principali dellequali sono le malattie cardiovascolari e lemalattie tumorali, e che si prevede per il2040 un raddoppio di queste spese, diffi-cilmente sostenibile per la finanza pub-blica. Governo, vari Ministeri e ConferenzaStato-Regioni, in sintonia con la UE,hanno approvato leggi e documenti d’in-dirizzo rispetto a questo problema. Essiprevedono il prioritario sviluppo di attivitàdi prevenzione e l’impiego intensivo dinuove tecnologie (sanità digitale, nuovemodalità organizzative, utilizzo di nuovemetodologie di comunicazione). Alla rea-lizzazione di tali indicazioni e finalità ilpresente intervento finanziario intendecontribuire;

si segnala per quanto concerne leattività di prevenzione primaria cardiova-scolare che nei Paesi membri dell’Unioneeuropea i morti per malattie cardiovasco-lari sono ogni anno oltre 2 milioni erappresentano il 42 per cento del totaledei decessi. Oltre agli stili di vista scorrettidovuti alla alimentazione inappropriata ealla insufficiente attività fisica, nella po-polazione italiana sono presenti, e ingrande crescita, ulteriori fattori di rischio

anch’essi collegati agli scorretti stili di vita,come il diabete, l’ipertensione, l’ipercole-sterolemia. Tali fattori di rischio sonoevitabili e le fasi iniziali delle principalimalattie cardiovascolari sono reversibiliattraverso l’adozione di appropriati inter-venti. Si calcola che il maggiore fattore dirischio, il diabete, affligga circa 48 milionidi adulti nell’Unione europea, mentre èstimata la prevalenza della condizione diprediabete, reversibile, in oltre 3 milioni dicittadini italiani affetti da tale condizione.La prevenzione attraverso l’identificazionedei soggetti a rischio, l’adozione di modi-fiche dello stile di vita e di una appro-priata informazione ai soggetti interessati(prevenzione cardiovascolare primaria) haportato negli anni ad una diminuzionenella crescita di tali malattie dimostrandol’efficacia di tali interventi. Il settore dellaprevenzione è finalizzato a mantenere sanii soggetti a rischio (screen and treat) ri-spetto alla erogazione assai più costosa diservizi sanitari di cura ai soggetti amma-lati; esso rappresenta un’area in cui pocosi è investito in ricerca nel nostro paese.I principali fattori limitanti l’estensione diqueste attività a una ampia fascia dellapopolazione italiana sono i costi, l’ado-zione di efficaci modalità organizzative el’impiego sistematico di moderni mezzi dicomunicazione tra medico e paziente (te-lemedicina). Il contributo finanziario stra-ordinario previsto da questa legge di bi-lancio per il 2019 per queste finalità èindirizzato a promuovere studi « sulcampo » in condizioni di « real life », bendiversi da quelli realizzati con studi con-trollati su soggetti altamente selezionati,così da consentire un abbattimento deicosti di tali programmi, e rendere fattibilela loro applicazione ad una più largafascia della popolazione italiana. A tal finerisulta necessario identificare modalità or-ganizzative basate su nuove tecnologie in-formatiche (telemedicina) e sul coinvolgi-mento di ampio numero di medici appo-sitamente formati nel settore dell’assi-stenza di base. Il programma di fattibilitàsotto definito prevede quindi (i) la parte-cipazione al suo sviluppo di Co.S. unconsorzio di 27 cooperative che compren-

Atti Parlamentari — 185 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

dono circa 2000 medici di base operantinel servizio sanitario nazionale, distribuitisu tutto il territorio nazionale, con oltre2.000.000 di assistiti. Tale Consorzio puòapportare rilevanti informazioni e contri-buti basati sulla esperienza da esso acqui-sita nello sviluppo di simili programmi,attualmente nella fase pilota, già finanziatisu base competitiva per importi assai li-mitati, attraverso contratti di ricerca ot-tenuti dallo stesso Consorzio da parte delMinistero della salute e del Ministero perlo sviluppo economico (MISE). Il pro-gramma di fattibilità prevede altresì per lasua definizione l’intervento della Societàitaliana per la salute digitale e di teleme-dicina;

ciò premesso, per consentire l’uti-lizzo di significative esperienze, compe-tenze e programmi già in corso sullaprevenzione primaria cardiovascolare, peraccelerare i tempi previsti per l’avvia-mento del presente programma e al fine dinon disperdere in interventi a pioggia ifinanziamenti previsti,

impegna il Governo:

a) a identificare nell’ambito della retedi istituti di ricovero e cura a caratterescientifico (IRCCS) afferenti alla rete car-diovascolare un gruppo di istituti afferentia tale rete impegnati nello sviluppo dellatematica della prevenzione primaria car-diovascolare; gli istituti partecipanti sonoda identificare dal Ministero della salute(i) sulla base delle rispettive linee di ri-cerca già approvate dal Ministero nellospecifico settore della prevenzione prima-ria cardiovascolare e le cui attività sianogià in corso o (ii) che hanno in corsoprogrammi di ricerca finalizzati, già ap-provati e finanziati dallo stesso Ministero,che prevedono lo svolgimento di specificheattività di prevenzione primaria cardiova-scolare;

b) a costituire un gruppo di progettoformato dai direttori scientifici di taliistituti, dal Presidente, o da un suo dele-gato, del Consorzio Sanità di medici dimedicina Generale (Co.S) dal Presidente

della Società Italiana per la Salute Digitalee la Telemedicina o da un suo delegato eda un rappresentante della FondazioneRomeo e Enrica Invernizzi di Milano cheha già finanziato significative attività inquesto campo;

c) a considerare in questo pro-gramma i seguenti elementi: (i) definizionedella categoria dei soggetti a rischio dacoinvolgere nello studio (ii) definizione deidati sanitari di interesse per la preven-zione primaria cardiovascolare; (iii) svi-luppo ed utilizzo di programmi informa-tici per la determinazione delle classi dirischio dei soggetti coinvolti nello studio;(iv) meccanismi e nuove metodologie abasso costo basati sulla telemedicina fina-lizzati all’acquisizione, la trasmissione el’elaborazione, nel pieno rispetto dellenorme sulla privacy, di dati di interesseper la prevenzione primaria cardiovasco-lare direttamente dagli studi dei medici dimedicina generale, da poliambulatori, dacentri diagnostici, da farmacie, da labora-tori analisi e da presidi ospedalieri; (iv)sviluppo ed applicazione di nuove meto-dologie per l’interazione tra pazienti emedici di base; (v) sviluppo ed applica-zione di programmi di formazione delpersonale sanitario, medici, infermieri ealtro personale del servizio Sanitario Na-zionale nel settore della prevenzione pri-maria cardiovascolare; (vi) valutazione diprogrammi in corso presso il Center ofDiseases Control and Prevention di Atlanta(USA) per lo scambio di informazioni e lapossibile condivisione della struttura deiprogrammi proposti (vii) definizione deicosti attesi per lo sviluppo di un piano diprevenzione cardiovascolare di interessenazionale in relazione alla numerosità deisoggetti partecipanti;

d) a prevedere meccanismi di finan-ziamento e rendicontazione da parte delMinistero della salute attraverso gli istitutidella rete cardiovascolare coinvolti nelprogetto tali da consentire l’indispensabilepartecipazione e il contributo di soggettiesterni impegnati nello sviluppo del pro-getto;

Atti Parlamentari — 186 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

e) a prevedere forme di collabora-zione per la partecipazione all’iniziativa daparte di Fondazioni o altri Enti ed istitu-zioni impegnati nel settore;

f) a presentare il progetto di fattibi-lità alla VII Commissione (Cultura, Scienzae Istruzione) della Camera, al massimoentro quattro mesi dalla disponibilità deifondi assegnati dalla presente legge dibilancio alla missione « ricerca e innova-zione » del programma « ricerca per ilsettore della sanità pubblica » del Mini-stero della salute;

g) ad attivare il suddetto studio te-nendo conto di osservazioni, richieste edintegrazioni eventualmente formulati dallastessa Commissione.

In secondo luogo, per quanto concernegli interventi, sempre previsti nel Bilanciodi previsione dello Stato per l’anno finan-ziario 2019 e nel Bilancio pluriennale peril triennio 2019-2020 nel settore dellaterapia avanzata delle malattie tumoraliper i quali è autorizzata la spesa di 5milioni di euro per il 2019 da destinareagli IRCCS della Rete Oncologica del Mi-nistero della salute impegnati nello svi-luppo delle nuove tecnologie antitumoraliCAR-T si impegna il Governo a:

1) identificare nell’ambito della retedi istituti di ricovero e cura a caratterescientifico (IRCCS) afferenti alla rete on-cologica cardiovascolare gli istituti affe-renti a tale rete già impegnati nello svi-luppo di metodologie CAR-T o che preve-dano attività in corso ad esse collegate nelsettore dello sviluppo di FAB o molecolesingle-chain da identificarsi dal Ministerodella salute in base a programmi di ricercafinalizzata in corso già approvati e finan-ziati dallo stesso Ministero per questosettore;

2) costituire un gruppo di progettoformato dai direttori scientifici di taliistituti; dal direttore scientifico dell’IRCCSBambino Gesù di Roma; da un rappre-sentante o da un suo delegato dell’Ospe-dale S. Gerardo-Fondazione Tettamanti diMonza; dal Direttore della società Molmed

o da un suo delegato, tutte istituzioni chegià dispongono di una officina farmaceu-tica approvata dall’AIFA per l’applicazionedella tecnologia CAR-T e/o che hanno incorso studi clinici di fase 1 su tale argo-mento; il gruppo di progetto è integrato daun rappresentante dell’istituto di Biostrut-ture e Bioimmagini del CNR di Napoli cheha in corso attività correlate sullo sviluppodi molecole FAB bi-funzionali dirette adantigeni presenti nelle cellule tumorali;

3) prevedere la partecipazione allostudio di fattibilità di due rappresentantidi istituti della rete oncologica del Mini-stero della salute che prevedono la messain funzione entro un anno, anche attra-verso opportuni accordi con soggetti terzi,di officine farmaceutiche idonee allo svi-luppo di terapie CAT-T e la loro applica-zione alla cura di soggetti per i quali sonopreviste tali terapie;

4) prevedere meccanismi di finanzia-mento e rendicontazione da parte delMinistero della salute attraverso gli istitutidella rete oncologica coinvolti tali da con-sentire l’indispensabile partecipazione edil contributo di soggetti esterni allo svi-luppo del progetto; prevedere contributi oaltre forme di finanziamento da parte diFondazioni o altri Enti terzi interessati perla partecipazione all’iniziativa;

5) presentare il progetto di fattibilitàalla VII Commissione (Cultura, Scienza eIstruzione) della Camera, al massimo en-tro quattro mesi dalla disponibilità deifondi assegnati dalla presente legge dibilancio a questo progetto alla missione« ricerca e innovazione » del programma« ricerca per il settore della sanità pub-blica » del Ministero della salute;

g) attivare il suddetto studio tenendoconto di osservazioni, richieste ed integra-zioni eventualmente formulati dalla stessaCommissione.

9/1334-B/217. Saccani Jotti, Aprea, Ca-sciello, Marin, Marrocco, Palmieri,Anna Lisa Baroni, Cannatelli, Cristina,Fatuzzo, Ferraioli, Mandelli, Rossello,Squeri, Zanettin, Casino, Fasano, Ruf-fino, Fitzgerald Nissoli.

Atti Parlamentari — 187 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a) a identificare nell’ambito della retedi istituti di ricovero e cura a caratterescientifico (IRCCS) afferenti alla rete car-diovascolare un gruppo di istituti afferentia tale rete impegnati nello sviluppo dellatematica della prevenzione primaria car-diovascolare; gli istituti partecipanti sonoda identificare dal Ministero della salute(i) sulla base delle rispettive linee di ri-cerca già approvate dal Ministero nellospecifico settore della prevenzione prima-ria cardiovascolare e le cui attività sianogià in corso o (ii) che hanno in corsoprogrammi di ricerca finalizzati, già ap-provati e finanziati dallo stesso Ministero,che prevedono lo svolgimento di specificheattività di prevenzione primaria cardiova-scolare;

b) a costituire un gruppo di progettoformato dai direttori scientifici di taliistituti, dal Presidente, o da un suo dele-gato, del Consorzio Sanità di medici dimedicina Generale (Co.S) dal Presidentedella Società Italiana per la Salute Digitalee la Telemedicina o da un suo delegato eda un rappresentante della FondazioneRomeo e Enrica Invernizzi di Milano cheha già finanziato significative attività inquesto campo;

c) a considerare in questo pro-gramma i seguenti elementi: (i) definizionedella categoria dei soggetti a rischio dacoinvolgere nello studio (ii) definizione deidati sanitari di interesse per la preven-zione primaria cardiovascolare; (iii) svi-luppo ed utilizzo di programmi informa-tici per la determinazione delle classi dirischio dei soggetti coinvolti nello studio;(iv) meccanismi e nuove metodologie abasso costo basati sulla telemedicina fina-lizzati all’acquisizione, la trasmissione el’elaborazione, nel pieno rispetto dellenorme sulla privacy, di dati di interesseper la prevenzione primaria cardiovasco-lare direttamente dagli studi dei medici di

medicina generale, da poliambulatori, dacentri diagnostici, da farmacie, da labora-tori analisi e da presidi ospedalieri; (iv)sviluppo ed applicazione di nuove meto-dologie per l’interazione tra pazienti emedici di base; (v) sviluppo ed applica-zione di programmi di formazione delpersonale sanitario, medici, infermieri ealtro personale del servizio Sanitario Na-zionale nel settore della prevenzione pri-maria cardiovascolare; (vi) valutazione diprogrammi in corso presso il Center ofDiseases Control and Prevention di Atlanta(USA) per lo scambio di informazioni e lapossibile condivisione della struttura deiprogrammi proposti (vii) definizione deicosti attesi per lo sviluppo di un piano diprevenzione cardiovascolare di interessenazionale in relazione alla numerosità deisoggetti partecipanti;

d) a prevedere meccanismi di finan-ziamento e rendicontazione da parte delMinistero della salute attraverso gli istitutidella rete cardiovascolare coinvolti nelprogetto tali da consentire l’indispensabilepartecipazione e il contributo di soggettiesterni impegnati nello sviluppo del pro-getto;

e) a prevedere forme di collabora-zione per la partecipazione all’iniziativa daparte di Fondazioni o altri Enti ed istitu-zioni impegnati nel settore;

f) a presentare il progetto di fattibi-lità alla VII Commissione (Cultura, Scienzae Istruzione) della Camera, al massimoentro quattro mesi dalla disponibilità deifondi assegnati dalla presente legge dibilancio alla missione « ricerca e innova-zione » del programma « ricerca per ilsettore della sanità pubblica » del Mini-stero della salute;

g) ad attivare il suddetto studio te-nendo conto di osservazioni, richieste edintegrazioni eventualmente formulati dallastessa Commissione.

In secondo luogo, per quanto concernegli interventi, sempre previsti nel Bilanciodi previsione dello Stato per l’anno finan-ziario 2019 e nel Bilancio pluriennale per

Atti Parlamentari — 188 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

il triennio 2019-2020 nel settore dellaterapia avanzata delle malattie tumoraliper i quali è autorizzata la spesa di 5milioni di euro per il 2019 da destinareagli IRCCS della Rete Oncologica del Mi-nistero della salute impegnati nello svi-luppo delle nuove tecnologie antitumoraliCAR-T si impegna il Governo a:

1) identificare nell’ambito della retedi istituti di ricovero e cura a caratterescientifico (IRCCS) afferenti alla rete on-cologica cardiovascolare gli istituti affe-renti a tale rete già impegnati nello svi-luppo di metodologie CAR-T o che preve-dano attività in corso ad esse collegate nelsettore dello sviluppo di FAB o molecolesingle-chain da identificarsi dal Ministerodella salute in base a programmi di ricercafinalizzata in corso già approvati e finan-ziati dallo stesso Ministero per questosettore;

2) costituire un gruppo di progettoformato dai direttori scientifici di taliistituti; dal direttore scientifico dell’IRCCSBambino Gesù di Roma; da un rappre-sentante o da un suo delegato dell’Ospe-dale S. Gerardo-Fondazione Tettamanti diMonza; dal Direttore della società Molmedo da un suo delegato, tutte istituzioni chegià dispongono di una officina farmaceu-tica approvata dall’AIFA per l’applicazionedella tecnologia CAR-T e/o che hanno incorso studi clinici di fase 1 su tale argo-mento; il gruppo di progetto è integrato daun rappresentante dell’istituto di Biostrut-ture e Bioimmagini del CNR di Napoli cheha in corso attività correlate sullo sviluppodi molecole FAB bi-funzionali dirette adantigeni presenti nelle cellule tumorali;

3) prevedere la partecipazione allostudio di fattibilità di due rappresentantidi istituti della rete oncologica del Mini-stero della salute che prevedono la messain funzione entro un anno, anche attra-verso opportuni accordi con soggetti terzi,di officine farmaceutiche idonee allo svi-luppo di terapie CAT-T e la loro applica-zione alla cura di soggetti per i quali sonopreviste tali terapie;

4) prevedere meccanismi di finanzia-mento e rendicontazione da parte del

Ministero della salute attraverso gli istitutidella rete oncologica coinvolti tali da con-sentire l’indispensabile partecipazione edil contributo di soggetti esterni allo svi-luppo del progetto; prevedere contributi oaltre forme di finanziamento da parte diFondazioni o altri Enti terzi interessati perla partecipazione all’iniziativa;

5) presentare il progetto di fattibilitàalla VII Commissione (Cultura, Scienza eIstruzione) della Camera, al massimo en-tro quattro mesi dalla disponibilità deifondi assegnati dalla presente legge dibilancio a questo progetto alla missione« ricerca e innovazione » del programma« ricerca per il settore della sanità pub-blica » del Ministero della salute;

g) attivare il suddetto studio tenendoconto di osservazioni, richieste ed integra-zioni eventualmente formulati dalla stessaCommissione.

9/1334-B/217. (Testo modificato nelcorso della seduta) Saccani Jotti, Aprea,Casciello, Marin, Marrocco, Palmieri,Anna Lisa Baroni, Cannatelli, Cristina,Fatuzzo, Ferraioli, Mandelli, Rossello,Squeri, Zanettin, Casino, Fasano, Ruf-fino, Fitzgerald Nissoli.

La Camera,

premesso che:

nel corso dell’esame in Senato deldisegno di legge di bilancio 2019 (AS 981)il Governo ha presentato un emenda-mento, poi recepito nel maxiemendamentosul quale è stata votata la fiducia, perl’istituzione di un’« imposta sui servizi di-gitali »;

tale imposta dovrebbe esclusiva-mente avere l’obiettivo di:

tassare i profitti realizzati sul ter-ritorio nazionale da operatori globali –quali ad esempio Facebook, Google, Apple– a lungo sfuggiti al fisco;

ricostituire il level playing field traoperatori nazionali e globali del medesimosettore;

Atti Parlamentari — 189 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

secondo lo studio « Software & webcompanies » di Mediobanca (2017), tra il2012 e il 2016 i grandi operatori digitali –escluso Apple – avrebbero eluso circa 46miliardi di euro di tasse a livello globale,Italia compresa, grazie alla scelta sistema-tica di paradisi fiscali e al ricorso acomplessi sistemi di triangolazione;

per i principali Over the Top (OTT),nel solo 2016 il « risparmio » sarebbe statodi 3,6 miliardi di euro per Microsoft, di 2,5per Alphabet (la capogruppo di Google) edi 1,5 per Facebook;

una contestazione fiscale nei con-fronti di Facebook è stata chiusa di re-cente con il pagamento allo Stato italianodi 100,4 milioni di euro per gli anni dal2010 al 2016;

nel 2017 tra Agenzia delle Entratee Google è stato raggiunto un accordorelativo alle contestazioni riguardanti ilperiodo 2002-2015 per un totale di 306milioni di euro;

nel 2015 Apple ha pagato 318 mi-lioni di euro per sanare irregolarità fiscaliriscontrate nell’arco di un periodo di al-meno cinque anni;

in forza delle crescenti richieste diequità di trattamento fiscale per tutti gliattori dello stesso mercato, siano essi na-zionali, comunitari o extracomunitari, illegislatore italiano è intervenuto in passatoin materia di tassazione dei redditi ricon-ducibili alle multinazionali della digitaleconomy;

con la legge n. 205 del 2017, arti-colo 1 comma 1011 a comma 1019 (Leggedi Bilancio 2018) è stata introdotta unaimposta sulle transazioni digitali relative aprestazioni di servizi effettuate tramitemezzi elettronici e rese nei confronti disoggetti residenti, qualificabili sostituti diimposta, nonché di stabili organizzazionidi soggetti non residenti situate nel terri-torio dello Stato. Tale previsione norma-tiva, che comunque si applicava anche alleimprese italiane, non è stata mai attuata eora abrogata dalla disposizione presentenel disegno di Legge di Bilancio in esame;

così come già nella Legge di Bilan-cio 2018 anche quanto stabilito nell’arti-colo 1 commi 35 a 52 del presente disegnodi Legge di Bilancio costituisce, a contrad-dizione e negazione delle motivazioni dellaistituzione di una web tax finalizzata al-l’asserito ristabilimento del corretto levelplaying field, il mantenimento di sostan-ziale disparità a favore degli operatoridigitali globali;

ciò in quanto oltre agli OTT, i« soggetti passivi dell’imposta » ottenutaapplicando l’aliquota del 3 per cento al-l’ammontare dei ricavi tassabili realizzatidal soggetto passivo in ciascun trimestresaranno le imprese nazionali, individuabilicon sicurezza negli editori, che faticosa-mente cercano di ristabilire una correttacompetizione sui servizi digitali rispetto aquanto proposto dagli OTT e che sarannosottoposti a una « doppia tassazione » chevanificherà tutti gli sforzi sinora posti inessere per concorrere sul mercato digitale,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di intervenire consuccessivi provvedimenti normativi d’ur-genza al fine di definire criteri e categorieprecise che si applichino ai soggetti eser-centi attività d’impresa che generino ricaviesclusivamente da servizi digitali.

9/1334-B/218. Marrocco, Mollicone.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di intervenire consuccessivi provvedimenti normativi d’ur-genza al fine di definire criteri e categorieprecise che si applichino ai soggetti eser-centi attività d’impresa che generino ricaviesclusivamente da servizi digitali.

9/1334-B/218. (Testo modificato nelcorso della seduta) Marrocco, Molli-cone.

Atti Parlamentari — 190 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il decreto-legge 29 maggio 2018,n. 55, recante ulteriori misure urgenti afavore delle popolazioni dei territori delleRegioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Um-bria, interessati dagli eventi sismici veri-ficatisi a far data dal 24 agosto 2016,convertito dalla legge 24 luglio 2018, n. 89,non è riuscito a soddisfare pienamente leesigenze delle regioni interessate e delleloro popolazioni;

la pressione fiscale ha concesso aicomuni e agli abitanti dei Comuni terre-motati solamente un’attenuazione di na-tura temporanea;

si registrano ancora strade nonpraticabili, macerie riverse al suolo e cen-tri storici interdetti ai cittadini per motividi sicurezza; le pratiche amministrativesono in buona parte ferme o procedono arilento per motivi derivanti dagli eventioccorsi;

un numero elevato di persone havisto la propria abitazione, o bene immo-bile, crollare o subire danni tali da richie-dere per l’abitabilità considerevoli lavori diconsolidamento e di straordinaria manu-tenzione. Molti di questi beni oramai ine-sistenti o non fruibili sono stati acquistatia fronte di un mutuo,

impegna il Governo

a valutare la fattibilità di un interventoche possa prevedere che per i beni acqui-stati mediante mutuo concesso da istitutifinanziari o banche, cioè di beni nonancora in pieno possesso del debitore, dipoter sterilizzare il mutuo stabilendo chel’importo dovuto sia estinto ponendo lasomma concessa dal mutuo per un terzo acarico del debitore, un terzo a caricodell’istituto finanziario/banca e un terzo acarico dello Stato.

9/1334-B/219. Sarro.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare la fattibilità di un interventoche possa prevedere che per i beni acqui-stati mediante mutuo concesso da istitutifinanziari o banche, cioè di beni nonancora in pieno possesso del debitore, dipoter sterilizzare il mutuo stabilendo chel’importo dovuto sia estinto ponendo lasomma concessa dal mutuo per un terzo acarico del debitore, un terzo a caricodell’istituto finanziario/banca e un terzo acarico dello Stato.

9/1334-B/219. (Testo modificato nelcorso della seduta) Sarro.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di Bilancio in-troduce norme che incidono sul sistemadei contributi a sostegno dell’editoria; a talfine definisce la progressiva riduzione, finoalla completa abolizione dei contributidiretti alle imprese editrici di quotidiani eperiodici;

il Fondo per il pluralismo e l’in-novazione dell’informazione innovato conlegge n. 198 del 2016 era destinato alsostegno dell’editoria e dell’emittenza ra-diofonica e televisiva locale e che la stessalegge n. 198 del 2016 aveva già ridefinitoe ristretto il campo di applicazione e laplatea dei beneficiari dei contributi direttialle imprese editrici escludendo esplicita-mente dal finanziamento organi di infor-mazione di partiti, movimenti politici esindacali; periodici specialistici a caratteretecnico, aziendale, professionale o scienti-fico; imprese editrici di quotidiani e pe-riodici che fanno capo a gruppi editorialiquotati o partecipati da società quotate inmercati regolamentati;

la disciplina dei contributi direttialle imprese editrici di quotidiani e perio-dici è stata rivista recentemente con de-

Atti Parlamentari — 191 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

creto legislativo n. 70 del 2017, in attua-zione della delega di cui alla legge n. 198del 2016;

già in occasione dell’esame di quelprovvedimento fu evidenziata la pesantesituazione di crisi in cui versa il settoreche vede da anni ridursi il numero dicopie vendute e gli investimenti pubblici-tari; il corrispondente incremento dellavendita dell’editoria online non suppliscein alcun modo allo stato di crisi;

ormai da anni si assiste ad unacontinua contrazione delle risorse pubbli-che destinate al settore e che il sostegno èrivolto soprattutto alla piccola editoria cheè meno strutturata industrialmente, mapiù presente nelle realtà territoriali locali,svolgendo un ruolo di voce alternativarispetto ai giornali nazionali;

queste realtà sono concreta espres-sione del pluralismo dell’informazione eche per favorire e garantire tale pluralitàe l’indipendenza dell’informazione non sipuò prescindere dal prevedere un sistemadi sostegno al settore, soprattutto allepiccole realtà territoriali che non possonocompetere con i grandi gruppi editoriali;

la tutela del pluralismo informativosi fonda sul principio della libertà dimanifestazione del pensiero che trovaesplicita tutela nell’articolo 21 della Costi-tuzione, principio che prevede sia il dirittoattivo di informare che il diritto passivo diessere informati e di accedere alle infor-mazioni e che tale diritto può esseregarantito soltanto attraverso la garanzia diuna reale e concreta pluralità delle fonti diinformazione che è l’unica che assicura lacircolazione reale delle idee;

le imprese del settore editoriale,soprattutto quelle di dimensioni più pic-cole, hanno bisogno di un sistema diregole certe per definire la propria politicaimprenditoriale, il volume degli investi-menti e del capitale umano coinvolto;

l’importanza di una editoria liberae plurale chiederebbe da parte del Go-

verno interventi tesi a favorire l’equilibriodelle aziende e di sostenerne il loro buonstato di salute,

impegna il Governo

in considerazione di quanto espresso inpremessa in merito alla natura e alledimensioni delle imprese destinatarie deicontributi del Fondo per il pluralismo el’innovazione dell’informazione nonchéalla tipologia di pubblico cui la loro atti-vità è destinata, a rimandare alla defini-zione di una legge quadro la disciplina delsettore prevedendo anche il coinvolgi-mento dei soggetti direttamente interessatidalla definizione degli interventi.

9/1334-B/220. Casciello, Gelmini, Mar-rocco, Fornaro, Enrico Borghi, Mulè,Bond, Baratto, D’Ettore, Baroni, Ra-vetto, Zanella, Fatuzzo, Ferri, Frago-meli.

La Camera,

premesso che:

la disciplina in materia di medicinafiscale e medici fiscali delle liste speciali,è recata all’articolo 5, commi 12 e 13,decreto-legge 13 settembre 1983, n. 463,convertito, con modificazioni, dalla legge11 novembre 1983, n. 638;

con i successivi decreti ministeriali18 aprile 1996, 12 ottobre 2000 e 8 maggio2008, emanati ai sensi del richiamatoarticolo 5, comma 13 si è proceduto allariorganizzazione delle liste speciali deimedici fiscali (articolo 5, comma 12) sta-bilendone i criteri di formazione e rein-tegrazione delle stesse, delle graduatorie,dei punteggi, di incompatibilità, delle mo-dalità di svolgimento del servizio, dei com-pensi e rimborsi per i medici fiscali delleliste speciali, dei rimborsi per la gestionedel servizio da parte INPS, dei meccanismidi tutela del ruolo di terzietà del medicofiscale di lista a tutela del medico stesso edella salute del lavoratore (commissionimiste);

Atti Parlamentari — 192 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

per colmare il vuoto normativo econtrastare la perdurante precarietà in cuiversano i medici di lista prevista nellepremesse del DM 8 maggio 2008, conl’articolo 4 comma 10-bis, decreto-legge 31agosto 2013, n. 101 convertito dalla legge30 ottobre 2013, n. 125, le liste specialisono state trasformate in liste speciali adesaurimento, nelle quali vengono confer-mati i medici fiscali inseriti nelle suddetteliste prima del 31 dicembre 2007. Per taliprofessionisti è prevista, da parte del-l’INPS, l’assegnazione in via prioritariadelle visite di controllo domiciliari ai la-voratori assenti dal servizio per malattia;

ai sensi degli articoli 18 e 22 deldecreto legislativo n. 75 del 2017, di at-tuazione della legge delega n. 124 del 2015(cosiddetta « riforma Madia »), è stato isti-tuito il Polo Unico per le visite fiscali, conla previsione dell’impiego dei medici fiscaliattualmente adibiti al servizio e con laprevisione del prioritario ricorso alle listespeciali ad esaurimento di cui al richia-mato articolo 4, comma 10-bis, decreto-legge n. 101 del 2013, per tutte le funzionidi accertamento medico-legali sulle as-senze dal servizio per malattia dei dipen-denti pubblici, ivi comprese le attivitàambulatoriali inerenti alle medesime fun-zioni;

i medici fiscali delle liste specialiad esaurimento adempiono ormai da circa30 anni e con rilevanti performance, comedimostrano i dati pubblicati da INPS, agliaccertamenti medico-legali di controllo su-gli assenti dal lavoro per malattia nelsettore privato e dal 1o settembre 2017,con l’istituzione del Polo Unico, anche nelsettore pubblico, grazie alla propria pro-fessionalità ed esperienza maturata neglianni e grazie alle disposizioni della nor-mativa vigente che garantisce un servizioefficiente ed efficace nel rispetto del ruolodi terzietà del medico e della salvaguardiadella salute e dei diritti dei lavoratori,

impegna il Governo:

a individuare tempestivamente le ri-sorse finanziarie necessarie ad avviare un

percorso di stabilizzazione dei medici fi-scali ricorrendo alle risorse finanziariepreviste ai sensi del decreto legislativon. 75/2017, a quelle previste da INPS nelsettore privato nonché alle risorse prove-nienti dai rimborsi dei datori di lavoroprivati;

a provvedere alla conferma dello sta-tus attuale dei medici fiscali delle liste adesaurimento, garantendo la corretta appli-cazione della normativa in materia dimedicina fiscale e dell’efficacia del servizioe di uso proprio dei fondi pubblici daparte di INPS, scongiurando che le stesserisorse possano essere impiegate, attra-verso il ricorso ai medici convenzionatiesterni per le visite di invalidità civile, chedeterminerebbe una riduzione di efficaciadel servizio della medicina fiscale ed unincremento della spesa pubblica di inden-nità di malattia.

9/1334-B/221. Polverini, Paolo Russo,Fassina, Fatuzzo.

La Camera,

premesso che:

i commi da 261 a 268 dell’articolo1, come introdotti nel corso dell’esame alSenato, dispongono a decorre dal 1o gen-naio 2019 e per la durata di 5 anni, unariduzione dell’importo delle pensioni ec-cedenti la soglia di 100.000 euro lordiannui, mediante specifiche aliquote di ri-duzione, crescenti per specifiche fasce diimporto;

la richiamata misura rappresentadi fatto l’alternativa alla bislacca propostadi legge presentata alla Camera dei depu-tati, n. 1071 a prima firma dei due capi-gruppo di maggioranza, D’Uva (M5S) eMolinari (Lega) recante Disposizioni perfavorire l’equità del sistema previdenzialeattraverso il ricalcolo, secondo il metodocontributivo, dei trattamenti pensionisticisuperiori a 4.500 euro mensili, meglio notocome « taglio alle pensioni d’oro » che ènaufragata nell’aula della Commissione

Atti Parlamentari — 193 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

Lavoro nonostante fosse stata votata laprocedura d’urgenza dall’Aula di Monte-citorio;

i risparmi stimati derivanti dallerichiamate disposizioni appaiono presso-ché irrilevanti ai fini della concorrenzaagli oneri di spesa pubblica, come si evincedalla stessa Relazione tecnica allegata cheindica gli effetti annui compresi tra 76,1 e89,9 milioni di euro. La debolezza finan-ziaria dell’intervento appare altresì lam-pante, oltre che preoccupante, se confron-tata con la disposizione di cui al prece-dente comma 260 che reca nel triennio2019-2021 la riduzione, del tutto arbitra-ria, della rivalutazione dei trattamenti pre-videnziali andando a colpire la ben piùvasta platea di pensioni dagli importi benpiù ridotti: vengono infatti colpite già lefasce di trattamenti appena superiori a1.500 euro lorde mensili;

nello specifico, le riduzioni di cui aicommi 261-268 si applicano ai trattamentipensionistici a carico delle gestioni previ-denziali obbligatorie relative ai lavoratoridipendenti, pubblici e privati, e a caricodella gestione separata INPS, di cui all’ar-ticolo 2, comma 26, della legge n. 335 del1995;

risultano esclusi dall’ambito di ap-plicazione delle richiamate riduzioni, aisensi del comma 142-quinquies, i tratta-menti pensionistici liquidati integralmentesecondo il sistema contributivo, cionono-stante resta poco chiaro se i trattamentiliquidati dalla gestione separata INPS (cheeroga trattamenti liquidati integralmentesecondo il sistema contributivo) sia daconsiderarsi esclusa dall’ambito di appli-cazione della norma;

almeno fino alla prima metà deglianni ’80 la Corte costituzionale, con ri-guardo alla possibilità per il legislatore dimodificare in senso peggiorativo i tratta-menti pensionistici, riconosce al lavoratoreil diritto a « una particolare protezione,nel senso che il suo trattamento di quie-scenza, al pari della retribuzione percepitain costanza del rapporto di lavoro, delquale lo stato di pensionamento costituisce

un prolungamento ai fini previdenziali,deve essere proporzionato alla quantità equalità del lavoro prestato e deve, in ognicaso, assicurare al lavoratore ed alla suafamiglia mezzi adeguati alle esigenze divita per una esistenza libera e dignitosa »,tanto che la stessa Corte precisa che« proporzionalità e adeguatezza alle esi-genze di vita non sono solo quelli chesoddisfano i bisogni elementari e vitali maanche quelli che siano idonei a realizzarele esigenze relative al tenore di vita con-seguito dallo stesso lavoratore in rapportoal reddito ed alla posizione sociale rag-giunta »;

con l’innalzamento della spesapubblica e il fenomeno delle cosiddettebaby-pensioni la Corte interviene al fine diridurre e finanche invertire le spinteespansionistiche del sistema pensionisticopuntando a valorizzare il principio dellacompatibilità economica e finanziaria, ri-conoscendo in maniera innovativa al legi-slatore la discrezionalità di determinarel’ammontare delle prestazioni sociali te-nendo conto della effettiva disponibilitàfinanziaria, purché nel contenere la spesaricorrendo a misure retroattive e peggio-rative del trattamento queste non risultinomanifestamente irrazionali (sentenze n. 73del 1992, n. 485 del 1992 e n. 347 del1997);

la Corte ha avuto modo di affer-mare quel patto tra generazioni e quelprincipio di proporzionalità tra il contri-buto e il beneficiato insiti nel sistemaprevidenziale italiano laddove « i contri-buti non vanno a vantaggio del singolo cheli versa, ma di tutti i lavoratori e, peraltro,in proporzione del reddito che si consegue,sicché i lavoratori a redditi più alti con-corrono anche alla copertura delle presta-zioni a favore delle categorie con redditipiù bassi »; affermando al tempo stessoche i medesimi contributi « danno semprevita al diritto del lavoratore di conseguirecorrispondenti prestazioni previdenziali »(sentenze n. 173 del 1986, n. 501 del 1988e n. 96 del 1991);

verso la fine degli anni ’90 la Corteesclude l’esistenza di un diritto costituzio-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nalmente garantito alla cristallizzazionenormativa, ribadendo la discrezionalità dellegislatore di intervenire senza frustrare inmodo eccessivo l’affidamento del cittadinonella sicurezza del diritto (sentenze n. 822del 1998, n. 211 del 1997, n. 416 del1999);

nei primi anni 2000 la Corte affer-mava che « il trattamento pensionisticoordinario ha natura di retribuzione diffe-rita » (sentenza n. 30 del 2004 e ordinanzan. 166 del 2006); con l’inasprimento dellacrisi economico-finanziaria registratasi apartire dal 2008 e a seguito degli interventinormativi che il legislatore ha ritenutoadottare al fine di salvaguardare l’equili-brio di bilancio, la Corte costituzionale èintervenuta dichiarando l’illegittimità del-l’articolo 18, comma 22-bis, del decreto-legge n. 98 del 2011, con cui si introdu-ceva un contributo di perequazione, adecorrere dal 1o agosto 2011 e fino al 31dicembre 2014, sui trattamenti pensioni-stici corrisposti da enti gestori di forme diprevidenza obbligatorie, pari al 5 percento per gli importi da 90.000 a 150.000euro lordi annui, del 10 per cento per laparte eccedente i 150.000 euro e del 15 percento per la parte eccedente i 200.000euro (sentenza n. 116 del 2013). Secondola Corte, infatti, quel contributo di soli-darietà aveva natura tributaria e dovevaessere commisurato alla capacità contri-butiva, ai sensi dell’articolo 53 della Co-stituzione, definendola pertanto come trat-tamento discriminatorio;

infine con sentenza n. 173 del 2016la Corte costituzionale respingeva variequestioni di costituzionalità relative alcontributo di solidarietà sulle pensioni diimporto più elevato introdotto dall’articolo1, comma 486, della legge n. 147 del 2013(Stabilità 2014), escludendone quindi lanatura tributaria e ritenendolo legittimopoiché improntato alla solidarietà previ-denziale purché: a) si tratti di un contri-buto di solidarietà interno al sistema pre-videnziale, del tutto eccezionale per viadalla crisi contingente e grave del sistemastesso, incidente sulle pensioni più elevate;b) sia un prelievo sostenibile; c) rispetti i

principi di proporzionalità e di progressi-vità; d) sia una misura una tantum; e) siacomunque sostenibile poiché applicatosolo sulle pensioni più elevate;

ulteriore intervento peggiorativo sultrattamento pensionistico si è avuto con ladisposizione di cui all’articolo 24, comma21, del decreto-legge n. 201 del 2011 (co-siddetta Legge Fornero) che ha imposto uncontributo di solidarietà per gli anni 2012-2017;

le varie disposizioni note come« contributo di solidarietà » così come in-trodotte tra gli anni 2011 e 2012 sono statetutte giustificate con l’eccezionale crisieconomico-finanziaria e la necessità im-pellente di garantire l’equilibrio finanzia-rio e il riallineamento dei conti pubblici.Tutte condizioni che stante quanto comu-nicato dal Governo in sede di prima pre-sentazione del disegno di legge in esamenon sono emerse, anzi, le stime sull’anda-mento del Pil per i prossimi anni erano deltutto entusiastiche;

vieppiù, il ricorso ad un contributodi solidarietà di questo tipo sembra invecenecessario solo ed esclusivamente sullabase della volontà, cieca, del Governo distanziare somme rilevanti per misure pro-pagandistiche, in particolar modo quelladenominata reddito di cittadinanza, isti-tuendo un Fondo di oltre 7 miliardi nel2019 e di oltre 8 miliardi negli annisuccessivi. Un fondo le cui risorse non èdato di sapere in quale modo e secondoquali criteri saranno impiegate, néquando,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle di-sposizioni richiamate in premessa, al finedi prevedere che la durata della misura diriduzione del trattamento pensionistico aisensi dei commi da 261 a 268 dell’articolo1 sia ridotta a tre anni, al fine di indivi-duare più idonee e efficaci misure dibilanciamento della spesa pubblica chenon si riducano ad essere un mero stru-mento propagandistico evitando così che

Atti Parlamentari — 195 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

misure volte alla perequazione e al per-seguimento dell’equilibrio finanziario nonrischino di trascendere in misure di merarivalsa sociale.

9/1334-B/222. Zangrillo.

La Camera,

premesso che:

i piccoli Comuni montani rappre-sentano una ricchezza del territorio ita-liano, presidio fondamentale per interecomunità che ancora scelgono di vivere inaree logisticamente svantaggiate. Su untotale di 7954 comuni italiani, 3449 sonomontani e, di questi, 3069 hanno meno di5.000 abitanti: pur rappresentando i 3/5della superficie nazionale, i territori mon-tani ospitano solo 1/5 della popolazione,situazione che mette in evidenza la ten-denza allo spopolamento a favore dellearee metropolitane;

la presenza di servizi, infrastrut-ture e negozi di vicinato costituisce unfattore determinante per la permanenzadelle popolazioni nei territori montani. Gliesercizi commerciali nelle piccole comu-nità rappresentano infatti un punto diriferimento, sono luoghi di aggregazionedella collettività, sono espressione di or-dine sociale, culturale ed economico;

purtroppo, nei territori montanidel nostro Paese, si continuano a regi-strare preoccupanti tendenze alla rarefa-zione commerciale: numerose attività sonocostrette a chiudere a causa dell’elevatatassazione e della bassa rimuneratività,mentre le politiche sanitarie sembranosempre più viaggiare verso la centralizza-zione dei servizi con la conseguenza di farvenire meno la vitalità di questi territorisempre più in difficoltà anche sotto ilprofilo degli investimenti per le infrastrut-ture e del fare fronte al problema deldissesto idrogeologico;

negli ultimi anni i territori mon-tani, nonostante gli intenti positivi per unaloro valorizzazione, hanno conosciuto undisagio economico e sociale sempre più

profondo, a causa della crisi impietosa cheha colpito le aziende, del progressivo tagliodi servizi strategici, della carenza di in-frastrutture, della trasformazione delmondo agricolo e del conseguente spopo-lamento. I territori della montagna, infatti,appaiono inseriti, per la gran parte, in uncontesto di seria marginalità e di profondosvantaggio e pagano lo scotto di unadifficoltà intrinseca che non appare supe-rabile senza un decisivo intervento pub-blico;

già nel 2016 l’Uncem aveva di fattosegnalato come numerosi comuni montanifossero a rischio desertificazione unita-mente alla difficoltà di garantire conti-nuità alle attività già esistenti;

a fronte di fattori negativi si regi-stra, nel contempo, un ritorno al settoreprimario e alla montagna in particolare daparte dei giovarli che scelgono di avviareproduzioni piccole e medie come si rilevadal Rapporto montagne Italia 2017 pre-sentato alla Camera dei deputati a curadella Fondazione Montagne Italia (costi-tuita da Uncem e Federbim); un rapportoche fotografa la voglia di vita e di rinascitadella montagna italiana che deve pertantotrovare, nelle Istituzioni, il sostegno el’appoggio necessario per un suo decisorilancio;

La legge 97 del 1994 all’articolo 1recita: « La salvaguardia e la valorizza-zione delle zone montane, ai sensi dell’ar-ticolo 44 della Costituzione, rivestono ca-rattere di preminente interesse nazionale.Ad esse concorrono, per quanto di rispet-tiva competenza, lo Stato, le regioni, leprovince autonome e gli enti locali »,

impegna il Governo:

ad assumere provvedimenti di carat-tere normativo volti a individuare sgravifiscali e soluzioni di alleggerimento buro-cratico per chi possiede o intenda avviareo potenziare un’attività, aprire un negozioo una partita IVA in un Comune montano;

ad adottare ogni iniziativa utile perl’istituzione di « zone a fiscalità di vantag-

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gio » e « zone franche montane » le cuiagevolazioni possano essere previste perattività e imprese operanti nei territorimontani e il cui personale dipendente,almeno per l’85 per cento, risieda all’in-terno del sistema locale di lavoro.

9/1334-B/223. Vietina, Bignami, EnricoBorghi, De Menech, Ciaburro, Trancas-sini, Deidda, Caretta, Fornaro, Bagna-sco, Cassinelli, Ruffino, Rossini, DeLuca, D’Ettore, Fiano, Fiorini, Marco DiMaio, Mazzetti, Sgarbi, Fatuzzo, Ver-sace, Battilocchio, Spena.

La Camera,

premesso che:

il provvedimento è in primo luogoriconducibile alle materie « sistema tribu-tario e contabile dello Stato e tutela dellaconcorrenza », rimesse alla competenzalegislativa esclusiva dello Stato, ai sensidell’articolo 117, secondo comma, letterae), della Costituzione;

il disegno di legge investe altresì, invia prevalente, le materie « armonizza-zione dei bilanci pubblici », anch’essa spet-tante alla competenza legislativa esclusivadello Stato (articolo 117, secondo comma,lettera e), della Costituzione, come modi-ficato dalla legge costituzionale n. 1/2012,che ha introdotto in Costituzione il prin-cipio del pareggio di bilancio) e « coordi-namento della finanza pubblica e del si-stema tributario », di competenza legisla-tiva concorrente tra Stato e regioni;

la prima sezione (Misure quantita-tive per la realizzazione degli obiettiviprogrammatici) – disciplinata dai nuovicommi da 1-bis a 1-quinquies dell’articolo21 della legge n. 196 del 2009 – contienele disposizioni in materia di entrata e dispesa aventi ad oggetto misure quantitativedestinate a realizzare gli obiettivi pro-grammatici, con effetti finanziari aventidecorrenza nel triennio considerato dalbilancio;

il decreto-legge n. 91 del 2017, al-l’articolo 4, ha definito le procedure e le

condizioni per istituire Zone economichespeciali (ZES) in alcune aree del Paese, inparticolare nelle regioni definite dalla nor-mativa europea come « meno sviluppate »o « in transizione », definendone le proce-dure e le condizioni;

la Sicilia è tra le regioni menosviluppate, con PIL pro capite inferiori al75 per cento della media europea, insiemea Calabria, Basilicata, Puglia e Campania;

la Zona economica speciale è defi-nita come un’area geograficamente deli-mitata e chiaramente identificata, situataentro i confini dello Stato, costituita ancheda aree non territorialmente adiacenti,purché presentino un nesso economicofunzionale, e che comprenda almeno un’a-rea portuale facente parte della rete glo-bale delle Reti di trasporto transeuropee,definite dal regolamento (UE) n. 1315dell’11 dicembre 2013;

con il decreto-legge 23 ottobre2018, n. 119, convertito in legge con mo-dificazioni, dalle legge 17 dicembre 2018,n. 136, è stata istituita la nuova Autoritàdi sistema portuale dello Stretto attri-buendo la competenza della stessa suiporti di Messina, Milazzo, Tremestieri,Villa San Giovanni e Reggio Calabria;

l’idea di istituire una Autorità disistema portuale dello Stretto era stata giàavanzata dal gruppo Forza Italia attra-verso una proposta di legge, presentata il27 aprile 2018, a prima firma della pre-sentatrice del presente atto di indirizzo, alfine di valorizzare le enormi potenzialitàdella città di Messina come cuore pulsantedel Mediterraneo e dell’area metropolitanadello Stretto,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di provvedere,anche in successivi provvedimenti norma-tivi, all’istituzione della Zona EconomicaSpeciale per l’Area portuale dello Strettodi Messina al fine di rilanciare lo sviluppoeconomico e sociale del territorio.

9/1334-B/224. Siracusano, Bucalo.

Atti Parlamentari — 197 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

il comma 255 ha istituito presso ilMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali un fondo denominato « Fondo per ilreddito di cittadinanza », con una dota-zione pari a 7.100 milioni di euro perl’anno 2019, a 8.055 milioni di euro perl’anno 2020 e a 8.317 milioni di euroannui a decorrere dall’anno 2021, finaliz-zato alla successiva introduzione, con ap-positi provvedimenti normativi, delle pen-sioni di cittadinanza e del reddito dicittadinanza;

la norma prevede inoltre che, finoalla data di entrata in vigore delle misurein esame del presente comma continuanoad essere riconosciute le prestazioni rela-tive al beneficio economico del reddito diinclusione (Rei) di cui al decreto legislativon. 147 del 2017, nel limite di spesa parialle risorse destinate a tal fine dall’articolo20, comma 1 del predetto decreto legisla-tivo n. 147 (2.198 milioni nel 2019), lequali concorrono al raggiungimento delpredetto limite di spesa complessivo. Lerisorse relative al Rei sono quindi accan-tonate in pari misura per le finalità ori-ginarie nell’ambito del Fondo per il red-dito di cittadinanza;

dalla formulazione normativa nonemerge con chiarezza se la misura inoggetto riguarderà l’abrogazione dell’arti-colo 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015,n. 22 che ha istituito la Nuova Assicura-zione Sociale per l’impiego (Naspi), inden-nità mensile di disoccupazione, che sosti-tuisce le precedenti prestazioni di disoc-cupazione Aspi e Mini-Aspi in relazioneagli eventi di disoccupazione involontariaverificatisi a decorrere dal 1o maggio 2015;

si ricorda che l’indennità Naspispetta ai lavoratori con rapporto di lavorosubordinato che hanno perduto involon-tariamente l’occupazione, compresi: ap-prendisti; soci lavoratori di cooperativecon rapporto di lavoro subordinato con lemedesime cooperative; personale artisticocon rapporto di lavoro subordinato; di-

pendenti a tempo determinato delle pub-bliche amministrazioni. Non possono, al-tresì, accedere alla prestazione: dipendentia tempo indeterminato delle pubblicheamministrazioni; operai agricoli a tempodeterminato e indeterminato; lavoratoriextracomunitari con permesso di sog-giorno per lavoro stagionale, per i qualiresta confermata la specifica normativa;lavoratori che hanno maturato i requisitiper il pensionamento di vecchiaia o anti-cipato; lavoratori titolari di assegno ordi-nario di invalidità, qualora non optino perla Naspi. Chi intende, inoltre, avviareun’attività lavorativa autonoma o d’im-presa individuale o vuole sottoscrivere unaquota di capitale sociale di una coopera-tiva, nella quale il rapporto mutualisticoha a oggetto la prestazione di attivitàlavorativa da parte del socio, allo statoattuale delle cose può richiedere la liqui-dazione anticipata e in un’unica soluzionedella Naspi;

la Naspi viene erogata mensilmenteai richiedenti aventi diritto per un numerodi settimane pari alla metà delle settimanecontributive presenti negli ultimi quattroanni. Ai fini del calcolo della durata nonsono computati i periodi di contribuzioneche hanno già dato luogo a erogazione diprestazioni di disoccupazione. Analoga-mente non è computata la contribuzioneche ha prodotto prestazioni fruite in unicasoluzione in forma anticipata. Se la duratadella Naspi è inferiore a sei mesi, per ilavoratori stagionali del turismo e deglistabilimenti termali e in relazione ai solieventi di disoccupazione; verificatisi tra il10 maggio 2015 e il 31 dicembre 2015, siconsiderano utili anche i periodi contri-butivi che hanno già prodotto prestazionidi disoccupazione ordinaria con requisitiridotti e Mini-Aspi 2012. La durata dellaNaspi, così calcolata, non può in ogni casosuperare i sei mesi (articolo 43, comma 4,decreto legislativo 14 settembre 2015,n. 148). Se la durata della Naspi è infe-riore a quattro mesi, per i lavoratoristagionali del turismo e degli stabilimentitermali e in relazione ai soli eventi didisoccupazione verificatisi tra il 1o gennaio2016 e il 31 dicembre 2016, si considerano

Atti Parlamentari — 198 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

utili anche i periodi contributivi che hannogià prodotto prestazioni di disoccupazioneordinaria con requisiti ridotti e Aspi eMini-ASpi 2012. La durata della Naspi cosìcalcolata, se supera di dodici settimanequella calcolata senza l’inclusione di dettiperiodi, è prolungata fino ad un massimodi quattro mesi (articolo 43, comma 4-bis,decreto legislativo 14 settembre 2015,n. 148 come innovato dal decreto legisla-tivo n. 145 del 2016);

l’indennità Naspi introdotta con ilJobs Act è da tempo oggetto di una fortebattaglia da parte dei lavoratori e deisindacati per via di una modalità di cal-colo e di durata che allo stato attualepenalizza diverse categorie ed è in parti-colare fortemente incisiva in termini ne-gativi per i lavoratori del settore turismo,commercio e servizi, i cui contratti brevi –ridottisi ormai alla sola stagione estiva –rischiano in tanti casi di non essere piùsufficienti neppure per maturare i requi-siti essenziali al percepimento della Naspi;

richieste e proposte di correzionedel sussidio sono state avanzate sinora,senza esito risolutivo, sia al precedente cheall’attuale Governo. Rimane, altresì, irri-solta la problematica evidenziata da nu-merosi lavoratori stagionali per i quali sipalesa una drammatica condizione econo-mica, specie nel periodo invernale, e sus-siste un’emergenza sociale a causa delleconseguenti difficoltà in essere per tantefamiglie;

si consideri che, in alcune realtàterritoriali nella quali il turismo è laprincipale fonte di economia, come nelcaso della regione Sicilia, e dove le con-dizioni climatiche, ambientali e strutturalifavoriscono politiche principalmente fina-lizzate alla ricettività, tuttavia in questianni il periodo di impiego dei lavoratoridel settore turismo si è progressivamenteridotto a pochi mesi – in media ad 8 almassimo e per lo più a 6 – e in molti casi,i lavoratori non riescono nemmeno a ma-turare i requisiti contrattuali minimi, es-senziali per poter percepire l’indennità diNaspi, unica fonte di sostentamento a

decorrere dal momento in cui le aziendechiudono (per la maggior parte a fine diottobre) e riaprono poi l’anno successivo(in primavera);

allo stato attuale, molti lavoratoririschiano di finire in una condizione dipovertà e i riflessi negativi dell’attualesistema di calcolo della Naspi, rischianoinoltre, di determinare dinamiche altret-tanto negative in ambito pensionistico. LaNaspi è stata oggetto – sia per quantoconcerne il Governo precedente che quelloin attività – di una serie di richiestecorrettive, anche da parte dei sindacati,rimaste inascoltate, sino anche a petizionipopolari, relative alla revisione della Naspie con istanze per la modifica della riformapensionistica, alla luce delle prevedibilidifficoltà che molti lavoratori avranno infuturo per l’accesso alla pensione, nelquadro delle relative stime previsionalisugli importi ad essi spettanti all’atto dellafutura conclusione per anzianità del pe-riodo lavorativo,

impegna il Governo

a prevedere esplicitamente, con i prossimiprovvedimenti legislativi ritenuti opportuniper i lavoratori stagionali richiamati inpremessa, ovvero quelli del settore turi-smo, commercio e servizi, il mantenimentonell’ordinamento giuridico del loro dirittoa richiedere e percepire la Naspi, proprioin ragione del lavoro stagionale svolto,connotato da contratti brevi, spesso ridot-tisi alla sola stagione estiva, rischiandocosì di non poter più maturare il diritto alpercepimento della Naspi, rimanendo, neiperiodi di riposo forzato, senza la possi-bilità di avvalersi di alcuna politica attivadel lavoro o se intenda prevedere, neiprossimi provvedimenti legislativi ritenutiidonei allo scopo, a estendere il diritto allapercezione del Reddito di cittadinanzaanche ai lavoratori stagionali del compartoturistico, attualmente esclusi dal diritto dirichiedere tale misura.

9/1334-B/225. Mugnai, Scoma.

Atti Parlamentari — 199 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

nel corso dell’esame in prima let-tura del ddl-Bilancio di previsione delloStato per l’anno finanziario 2019 e bilan-cio pluriennale per il triennio 2019-2020 èstato introdotto il finanziamento di attivitàdi ricerca da destinare agli istituti diricovero e cura di carattere scientifico(IRCCS) della Rete oncologica impegnatinello sviluppo delle nuove tecnologie an-titumorali CAR-T e agli IRCCS della Retecardiovascolare impegnati nei programmidi prevenzione primaria cardiovascolare;

il fumo favorisce l’insorgere di di-verse patologie, principalmente a caricodell’apparato respiratorio e dell’apparatocardio-vascolare, e nei paesi sviluppativiene considerato causa prima nella mor-talità evitabile: aumenta la possibilità dimalattie cardiache, ictus, arteriosclerosi emalattie vascolari periferiche;

numerosi provvedimenti sono statiadottati nel tempo per limitare i danniprovocati dal fumo, fino ad arrivare aldivieto totale di fumo nei locali chiusi, adeccezione di quelli privati e di appositesale all’uopo riservate;

a gennaio 2014, sono stati postiulteriori limiti antifumo, in particolarenon è più concesso fumare in auto inpresenza di minori o donne incinte, non èpiù consentito fumare presso le clinicheospedaliere e i centri di ricerca, verràmultato chi sorpreso a gettare mozziconidi sigaretta a terra, e inoltre vengonoinasprite le pene per coloro che vendonotabacco ai minori;

molto si sta cercando di fare intermini di informazione sugli effetti nocividel fumo, sia attivo che passivo, soprat-tutto verso i giovani e, contestualmente,serie limitazioni sono state poste alla pos-sibilità di pubblicizzare anche le sigaretteelettroniche; a questo si aggiunge la pre-visione che almeno il 65 per cento deipacchetti di sigarette venduti debbano es-sere rivestiti da immagini shock che pro-pongano gli effetti dannosi del fumo;

a fronte di un gettito stimato incirca 12,8 miliardi di euro derivante dallatassazione sulle sigarette e il tabacco, sistima che lo Stato italiano spenda circa 10miliardi nella cura delle malattie che sioriginano dal fumo nelle sue più variemodalità;

rappresenta un importante e signi-ficativo segnale di sostegno la previsionenella legge di bilancio del finanziamentoad hoc destinato ai gruppi che svolgono inItalia ricerca scientifica applicata con spe-cifico riguardo alla prevenzione delle ma-lattie tumorali e del diabete e allo sviluppodi terapie mediante tecnologie antitumo-rali CAR-T e ai gruppi impegnati neiprogrammi di prevenzione primaria car-diovascolari;

la ricerca scientifica ha infatti com-piuto importanti passi avanti per la curadei tumori e di altre malattie, principal-mente a carico del sistema cardiovasco-lare, individuando nuove cure fortementeinnovative e nuovi approcci terapeutici cheutilizzano le terapie cellulari;

per quanto riguarda l’effetto delfumo sulle malattie cardiovascolari si ri-corda che ogni anno le malattie cardiova-scolari uccidono più di 4,3 milioni dipersone in Europa e sono causa del 48 percento di tutti i decessi (54 per cento per ledonne, 43 per cento per gli uomini);

numerosi sono gli aspetti riguar-danti gli stili di vita, come fumo, dieta,attività fisica e consumo di alcolici, cheincidono sul tasso di malattia cardiova-scolari e di mortalità: solo nell’UnioneEuropea sono circa 185 mila le vittimedovute a malattie cardiovascolari derivantidal fumo;

al fumo si aggiunge, come deter-minante fattore di rischio, il diabete de-rivante principalmente da cattivi stili divita, che affligge circa 48 milioni di adultinell’Unione europea, e la prevalenza è increscita;

oltre ai costi umani si registranoanche ingenti costi economici in merito aiquali le cifre sono impressionanti: com-

Atti Parlamentari — 200 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

plessivamente, le malattie cardiovascolarisono costate nel 2006 in Europa circa 192miliardi di euro, dovuti per il 57 per cento(circa 110 miliardi) ai costi sanitari, per il21 per cento alla produttività persa e peril 22 per cento alle cure informali (82miliardi). Le spese sanitarie dirette am-montano a 223 euro all’anno pro capite;

estremamente limitati sono i fondidestinati dallo Stato italiano alla ricercascientifica e tecnologica: il nostro Paesespende l’1,36 per cento del Pil in ricerca esviluppo (ISTAT), un dato che ci pone al12mo posto tra i 28 Paesi dell’Unioneeuropea, preceduti da Repubblica Ceca eSlovenia;

a questo si aggiunge la mancanzadi un centro nazionale di coordinamentoche ha portato a forti disuguaglianze tra isettori di ricerca finanziati con la conse-guenza del forte sottofinanziamento dellaricerca sanitaria, a differenza di quanto siverifica in altri Paesi;

in dette situazioni risulta estrema-mente difficile consentire ai nostri ricer-catori del settore biomedico di tenere ilpasso con gli straordinari avanzamentinella cura delle malattie che si registranoa livello mondiale e, in tal senso, sarebbeauspicabile l’istituzione di una cabina diregia per la ricerca italiana che rendapossibile un significativo cambiamentodella difficile situazione descritta,

impegna il Governo:

a presentare un dettagliato piano dilavoro per definire gli indirizzi e le mo-dalità di erogazione dei fondi previsti alcomma 523;

a prevedere un aumento dei fondidestinati alla ricerca in materia sanitaria;

a valutare l’opportunità di avviare lenecessarie procedure per l’istituzione diun organismo che agisca quale cabina diregia e di coordinamento dell’attività diricerca in materia di malattie cardiova-scolari e tumorali in Italia, anche al finedi impiegare proficuamente le risorse, dicondividere i progressi delle singole isti-

tuzioni di ricerca, di intervenire a miglio-rare gli stili di vita della popolazione.

9/1334-B/226. Fasano, Saccani Jotti.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a presentare un dettagliato piano dilavoro per definire gli indirizzi e le mo-dalità di erogazione dei fondi previsti alcomma 523;

a prevedere un aumento dei fondidestinati alla ricerca in materia sanitaria;

a valutare l’opportunità di avviare lenecessarie procedure per l’istituzione diun organismo che agisca quale cabina diregia e di coordinamento dell’attività diricerca in materia di malattie cardiova-scolari e tumorali in Italia, anche al finedi impiegare proficuamente le risorse, dicondividere i progressi delle singole isti-tuzioni di ricerca, di intervenire a miglio-rare gli stili di vita della popolazione.

9/1334-B/226. (Testo modificato nelcorso della seduta) Fasano, SaccaniJotti.

La Camera,

considerato che:

il provvedimento in esame prorogale agevolazioni fiscali in materia di effi-cienza energetica, in attesa della defini-zione della nuova Strategia energetica na-zionale (SEN) e dell’approvazione del de-creto ministeriale di sostegno alla produ-zione di energia elettrica da impianti afonte rinnovabile, in attuazione dell’arti-colo 24 del decreto legislativo 3 marzo2011, n. 28 come modificato dall’articolo20 della legge 20 novembre 2017 n. 16,cosiddetto « decreto FER 2 »;

la geotermia è una realtà ricono-sciuta dalla comunità scientifica a livello

Atti Parlamentari — 201 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

internazionale tra le fonti energetiche rin-novabili carbon free, in quanto le emissionidi CO2 sono emissioni sostitutive di emis-sioni naturali; non ci sono fenomeni dicombustione con associata produzione diCO2 come confermato dalle Linee Guidadell’IPCC, l’Organo tecnico sotto l’egidadelle Nazioni Unite che predispone gliindirizzi in tema di politica ambientale aseguito degli accordi di Kyoto. Le emis-sioni di CO2 degli impianti geotermici nonvengono censite e non vanno ad aumen-tare le emissioni complessive del settoreindustriale, in accordo alla convenzionequadro delle Nazioni Unite sui cambia-menti climatici (UNFCCC) che ha ratifi-cato il protocollo di Kyoto;

il vantaggio della geotermia rispettoad altre fonti rinnovabili è quello di as-sicurare una produzione costante ed alta-mente efficace in quanto il calore puòessere coltivato per tutte le ore dell’anno(tecnicamente si parla di 8000 ore l’anno),mentre, per fare un esempio, l’eolico nonarriva a 2000 ore l’anno ed il fotovoltaicoa 1500 ore l’anno. Quindi la geotermia èun’energia rinnovabile che assicura lastessa capacità di produzione di energiaelettrica del petrolio e del gas metano;

in Toscana la geotermia conta 34centrali per una potenza installata netta di761 MW. La produzione annua è di circa5,9 miliardi di chilowattora che, comples-sivamente soddisfano quasi il 30 per centodel fabbisogno energetico della Regione,questa produzione è pari ai consumi dioltre 2,4 milioni di famiglie (superiore alnumero delle famiglie toscane) e permetteun risparmio di oltre 1 milione e 400 milaTEP (Tonnellate equivalenti di petrolio) e4,1 Mt emissioni di CO2 evitate. Nella solaToscana la geotermia garantisce 650 oc-cupati diretti e circa 2000 nell’indotto, cuivanno tutti i lavoratori dell’economia con-nessa alla produzione geotermica. L’interafiliera geotermica, dalla ricerca, alle per-forazioni, alla realizzazione dei macchi-nari e dei componenti delle centrali ècoperta integralmente dall’industria nazio-nale;

grazie alla disponibilità di caloregeotermico sono fiorite in Toscana piccolee medie imprese vivaistiche, alimentari, diservizi, di meccanica di precisione e dielettromeccanica. Il territorio ha visto na-scere nuove competenze e professioni. Nonultimo, la geotermia ha costituito il motoreper lo sviluppo turistico di tipo termale etecnologico. Significativa la filiera del ca-lore: tra i dieci Comuni, sede di impiantigeotermici, sei sono già completamenteriscaldati, mentre su altri due sono incostruzione le reti di teleriscaldamento. Ladisponibilità di calore geotermico permettealle famiglie dei comuni geotermici diaccedere, a basso costo, al riscaldamentodelle proprie abitazioni;

tuttavia la bozza del decreto FER 2non prevede l’incentivazione degli impiantigeotermici, nonostante il fatto che 3 di-cembre 2018 il Sottosegretario al Mini-stero dello sviluppo economico, delegatoper settore energia, Crippa, aveva dichia-rato che il Ministero intendeva incentivarela geotermia nel decreto FER 2;

nella Conferenza Unificata del 12dicembre 2018 le Regioni hanno ottenutoun rinvio per approfondire la esclusionedella geotermia, che è solo citata nellepremesse del decreto, tra le fonti rinno-vabili incentivate. L’ANCI ha appoggiatoquesta proposta, presentata dalla regioneToscana, ribadendo l’importanza della ge-otermia per i territori toscani e in generaleper la politica energetica del Paese. Ancheil Ministero dell’ambiente ha espresso lanecessità di ulteriori approfondimentiprima dell’espressione di un parere;

nella seduta della Conferenza Uni-ficata del 20 dicembre, nonostante la Re-gione Toscana abbia presentato gli evidentirisultati della sua azione per il controllodelle emissioni, per il recupero della CO2

e per il ripristino paesaggistico, si è regi-strato un sostanziale stallo, concretizzatosiin un parere contrario unanime di tutte leRegioni e delle Provincie autonome ita-liane, che di fatto, assieme ad altri pro-blematiche, sta bloccando l’approvazionedel decreto FER 2;

Atti Parlamentari — 202 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

il Titolo V della Costituzione attri-buisce alle Regioni, come materia concor-rente, la produzione, distribuzione e con-sumo di energia e che quindi, al di là dellespecifiche competenze, il rapporto tra ese-cutivo nazionale e Regioni deve impron-tarsi ad un’ottica di fattiva collaborazione,

impegna il Governo

a costituire un tavolo nazionale tra leRegioni il Ministero dello sviluppo econo-mico e il Ministero dell’ambiente, volto adirimere in una sede tecnica appropriatale divergenze verificatesi in sede di Con-ferenza Unificata, con particolare riferi-mento ai problemi della geotermia.

9/1334-B/227. Silli.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a costituire un tavolo nazionale tra leRegioni il Ministero dello sviluppo econo-mico e il Ministero dell’ambiente, volto adirimere in una sede tecnica appropriatale divergenze verificatesi in sede di Con-ferenza Unificata, con particolare riferi-mento ai problemi della geotermia.

9/1334-B/227. (Testo modificato nelcorso della seduta) Silli.

La Camera,

premesso che:

i commi da 422 a 433 dell’articolo1, come introdotti nel corso dell’esame alSenato, disciplinano un programma didismissioni immobiliari volto a conseguire,nelle previsioni ottimistiche del Governo,un introito pari a 950 milioni di euro nel2019 e 150 milioni per ciascuno degli anni2020 e 2021;

tale programma dovrà avvenire se-condo un piano da adottarsi entro il 30aprile 2019 con decreto del Presidente del

Consiglio dei Ministri su proposta delMinistro dell’economia e delle finanze;

nello specifico, il comma 422 di-spone l’attuazione del programma di di-smissioni immobiliari con la fissazione diun obiettivo di introito come soprarichia-mato, da considerarsi al netto delle quotenon destinate al Fondo ammortamentotitoli di Stato o alla riduzione del debitodegli enti;

il richiamato decreto disciplina icriteri e le modalità di dismissione degliimmobili da attuarsi negli anni 2019, 2020e 2021, e di dispone altresì l’aggiorna-mento con cadenza annuale del piano;

ai sensi del comma 423 le dismis-sioni riguarderanno le seguenti tipologie diimmobili: a) immobili di proprietà delloStato, non utilizzati per finalità istituzio-nali, individuati con uno o più decreti delMinistro dell’economia e delle finanze, suproposta dell’Agenzia del Demanio, daadottarsi entro sessanta giorni dalla datadi entrata in vigore della presente legge; b)immobili di proprietà dello Stato in uso alMinistero della difesa, diverso dall’abita-tivo, non più necessari alle proprie finalitàistituzionali e suscettibili di valorizzazione,individuati con uno o più decreti delMinistro della difesa, sentita l’Agenzia delDemanio, da adottarsi entro sessantagiorni dalla data di entrata in vigore dellapresente legge; c) immobili di proprietàdello Stato per i quali sia stata presentatarichiesta di attribuzione ai sensi dell’arti-colo 56-bis del decreto-legge n. 69 del2013, accolta dall’Agenzia del Demanio, eper i quali l’Ente non abbia adottato laprescritta delibera, salvo che non vi prov-veda entro 30 giorni dall’entrata in vigoredella presente legge; d) immobili ad usodiverso da quello abitativo di proprietà dialtre Pubbliche Amministrazioni, diversedagli Enti territoriali, come definite aisensi dell’articolo 1, comma 2, del decretolegislativo n. 165 del 2001 che i suddettiEnti possono proporre ai fini dell’inseri-mento nel piano di cessione;

le cessioni, ai sensi del comma 424devono essere effettuate nel rispetto del

Atti Parlamentari — 203 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

decreto legislativo n. 42 del 2004 recanteCodice dei beni culturali e paesaggistici;

gli introiti derivanti dal piano didismissione sono destinati, ai sensi delcomma 425, al Fondo ammortamento titolidi Stato se derivanti dalla cessione degliimmobili statali; alla riduzione dei debitidegli altri enti qualora derivino dalla ces-sione degli immobili degli stessi e, qualoranon vi siano debiti, al Fondo ammorta-mento titoli di Stato;

il comma 426 disciplina la possi-bilità di revisione della destinazione d’usodegli immobili prevedendo per gli immo-bili di proprietà dello Stato non utilizzatiper finalità istituzionali e quelli in uso alMinistero della difesa, diverso dall’abita-tivo, non più necessari alle proprie finalitàistituzionali e suscettibili di valorizzazione;e per gli immobili di proprietà dello Statoper i quali sia stata presentata richiesta diattribuzione ad altro Ente che non hadeliberato la presa in carico, che nel pianosi possano individuare le modalità per lavalorizzazione degli stessi beni, ivi com-preso l’adeguamento della loro destina-zione,

impegna il Governo

ad assumere le necessarie iniziative, anchenormative, al fine di favorire la dismis-sione di immobili di proprietà dello Stato,delle Regioni e degli enti locali, preve-dendo che nelle modalità di valorizzazionedei beni, ai sensi del richiamato comma426, dell’articolo 1, il cambio di destina-zione d’uso degli immobili ceduti siaesente da oneri, anche in caso di frazio-namenti.

9/1334-B/228. Novelli.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad assumere le necessarie iniziative, anchenormative, al fine di favorire la dismis-

sione di immobili di proprietà dello Stato,delle Regioni e degli enti locali, preve-dendo che nelle modalità di valorizzazionedei beni, ai sensi del richiamato comma426, dell’articolo 1, il cambio di destina-zione d’uso degli immobili ceduti siaesente da oneri, anche in caso di frazio-namenti.

9/1334-B/228. (Testo modificato nelcorso della seduta) Novelli.

La Camera,

premesso che:

Forza Italia sostiene da semprel’importanza dei Corridoi europei e dellegrandi opere che li realizzano, in quantouna grande rete comune di infrastrutturelogistiche e di trasporto è uno strumentoessenziale per l’integrazione economica esociale dell’Unione e nell’Unione europea;

le grandi opere sono essenziali adun efficace rilancio della nostra politicainfrastrutturale basato su sostenibilità ecompetitività, ma da sole non bastano,perché tutte le infrastrutture, grandi epiccole, devono rispettare l’ambiente e labiodiversità che attraversano, vanno ge-stite e mantenute costantemente in effi-cienza per contrastare gli effetti dell’usurae garantire condizioni di sicurezza, perevitare i numerosi e a volte tragici eventidovuti alla progressiva riduzione degli in-vestimenti, o ad un sopra utilizzo deigestori dei servizi in monopolio o oligo-polio, ormai in atto da troppi anni, dadestinare anche a interventi di monitorag-gio e di adeguamento strutturale e tecno-logico, di ammodernamento e messa insicurezza;

per tale motivo, si ribadisce lanecessità degli investimenti infrastruttu-rali, nelle reti di trasporto e di servizi,nella difesa idrogeologica e antisismica,nell’edilizia scolastica e sanitaria, nellarigenerazione e nella riqualificazione dellearee urbane e nel risanamento e nellatutela ambientale, finalizzati a migliorare

Atti Parlamentari — 204 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

il benessere e la qualità della vita, lacompetitività delle imprese e l’attrattivitàdei territori;

per una effettiva politica di rilanciodegli investimenti infrastrutturali, legrandi infrastrutture per la mobilità dipersone e merci sono essenziali per col-legare l’insieme del Paese all’Europa, malo sono anche numerose « opere minori »per connettere i diversi territori del nostroPaese, da nord a sud, da ovest a est;

i Corridoi europei e le loro con-nessioni territoriali rappresentano lastruttura portante sulla quale si è co-struita, nel tempo, una strategia infrastrut-turale e logistica capace di sfruttare lacentralità dell’Italia negli scambi euro-mediterranei e le sue straordinarie oppor-tunità di sviluppo, in un contesto econo-mico sempre più orientato alla globaliz-zazione degli scambi e alla competitivitàinternazionale;

il rapporto Censis sulla ricerca delconsenso con l’odio sociale contro le in-frastrutture, è stato tradotto dal GovernoConte, Di Maio e Salvini, in un inconce-pibile blocco dei cantieri delle grandiopere, rimettendo in discussione investi-menti infrastrutturali già valutati, discussi,rivisti, progettati, concordati, finanziati eormai in corso di realizzazione;

i nostri grandi progetti dei Corridoieuropei, integrati con i necessari interventistrutturali, regolatori e tecnologici ad essifunzionali, devono essere assolutamenterealizzati;

la TAV Torino-Lione, la Brescia-Verona, la Napoli-Bari, la Salerno-Lame-zia Terme e la Catania-Messina-Palermosono il più grande volano di crescitaeconomica e di aumento di migliaia dinuovi posti di lavoro che derivano dainvestimenti ad alta redditività non solonella fase di cantiere, ma anche a regime,perché connettono il nostro Paese conl’Europa e col Mondo, offrono agli opera-tori economici accessi più agevoli ai mer-cati di riferimento, migliorandone effi-cienza e competitività, e rendono il si-

stema Paese più competitivo e attrattivoper gli investitori internazionali e i flussituristici,

impegna il Governo

ad adottare le necessarie iniziative legisla-tive ed amministrative finalizzate al com-pletamento delle menzionate grandi opereinfrastrutturali.

9/1334-B/229. Minardo.

La Camera

impegna il Governo

ad adottare le necessarie iniziative legisla-tive ed amministrative finalizzate al com-pletamento delle grandi opere infrastrut-turali.

9/1334-B/229. (Testo modificato nelcorso della seduta) Minardo.

La Camera,

premesso che:

tra le misure adottate per la ridu-zione dei saldi di bilancio, si segnala lasoppressione del credito d’imposta perl’acquisto di beni strumentali (la vecchia« Guidi-Padoan »);

al medesimo fine sono state abro-gate anche le maggiori deduzioni Irap perle assunzioni a tempo indeterminato diunder 35 e donne nelle regioni del Sud.Una deduzione forfetaria maggiorata del-l’imposta regionale che prevedeva, per cia-scun dipendente assunto a tempo indeter-minato, uno sconto sul valore della pro-duzione di 13.500 e 21.000 euro per ilavoratori di sesso femminile nonché perquelli di età inferiore ai 35 anni;

è stato altresì soppresso il creditod’imposta del 10 per cento per coloro chenon hanno dipendenti, al pari delle dedu-zioni Irap maggiorate al Sud per chiassume under 35 e donne;

Atti Parlamentari — 205 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

praticamente il disegno di legge inesame ha soppresso ogni misura, di ca-rattere non meramente assistenzialistico,che contribuisca a rilanciare gli investi-menti e, dunque, l’economia delle zone delMezzogiorno;

considerato che:

con la Legge di stabilità 2016 erastato introdotto, per gli anni dal 2016 al2019, un credito di imposta a favore delleimprese che acquistano beni strumentalinuovi destinati a strutture produttive ubi-cate nelle regioni Campania, Puglia, Basi-licata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna eAbruzzo; successivamente, il decreto-legge29 dicembre 2016, n. 243, convertito, conmodificazioni, dalla legge 27 febbraio2017, n. 18, ha modificato la disciplina delcredito d’imposta, prevedendo, tra l’altro:

1) l’innalzamento delle aliquotedel credito d’imposta portandole alla mi-sura massima consentita dalla Carta degliaiuti a finalità regionale 2014-2020;

2) l’aumento dell’ammontaremassimo agevolabile per ciascun progettodi investimento;

3) la cumulabilità del creditod’imposta con altri aiuti di Stato e con gliaiuti de minimis;

sono ritenuti ammissibili all’agevo-lazione gli investimenti che mirano allacreazione di nuovi stabilimenti, all’amplia-mento di altri esistenti, alla diversifica-zione della produzione o a un cambia-mento significativo del processo produttivoaziendale;

ne restano esclusi, invece, gli inter-venti di mera sostituzione di beni. L’age-volazione riguarda gli investimenti, realiz-zati fino al 31 dicembre 2019, per unimporto massimo pari a 3 milioni di europer le imprese di piccola dimensione, a 10milioni per quelle di media dimensione ea 15 milioni per le grandi imprese. Sitratta di uno strumento di particolareinteresse per le imprese meridionali, cheha contribuito alla ripresa degli investi-

menti in impianti ed attrezzature (in par-ticolare nell’industria: +40 per cento nel2017);

alla sua velocizzazione ha contri-buito anche una recente circolare delMinistero dell’interno che autorizza allafruizione del credito, sotto condizione ri-solutiva, anche se l’iter di concessione dellecertificazioni antimafia è in corso;

secondo gli ultimi dati del Mini-stero per il Sud, le agevolazioni richiestehanno superato i 2,2 miliardi di euro,favorendo investimenti per circa 6,4 mi-liardi di euro. È pertanto vicino il rag-giungimento del limite del plafond (pari acirca 2,5 miliardi di euro per l’interoperiodo considerato), anche prima dellascadenza naturale della misura, previstaper il 2019,

impegna il Governo

al fine di garantire un orizzonte temporalestabile all’agevolazione e nel rispetto degliequilibri di bilancio, ad adottare le inizia-tive legislative necessarie a prorogare finoal dicembre 2020 il fondo di cui all’arti-colo 1, comma 98, della legge 28 dicembre2015, n. 208, incrementandone la dota-zione per tale anno di ulteriori 600mln. di euro, in linea con le previsionidegli anni precedenti.

9/1334-B/230. Occhiuto.

La Camera,

premesso che:

20 anni di ricerche nella geneticahanno reso possibile applicare la Consu-lenza Genetica Oncologica (CGO) per unnumero crescente di soggetti e nuclei fa-miliari attraverso l’individuazione di geniresponsabili di numerose forme di eredi-tarietà che interessano vari tipi di tumore,comuni e rari;

la consulenza genetica oncologicaviene offerta a una persona o a persone diuna stessa famiglia che sono a rischio di

Atti Parlamentari — 206 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

sviluppare un tumore per la presenza diuna predisposizione di tipo ereditario;

sono dunque numerosi i processiassistenziali e sanitari che devono tenerconto di questa tematica. Sappiamo chePaesi quali Francia, Germania e RegnoUnito hanno promosso degli specifici pianidi genetica oncologica, affrontando il pro-blema in modo strategico;

la gestione dei tumori ereditari po-trebbe avere una seria svolta se il temavenisse affrontato in modo sistematico;

la problematica potrebbe essere af-frontata sia attraverso specifiche lineeguida per la Consulenza Genetica Onco-logia sia grazie alla creazione di un Os-servatorio dedicato a questo tipo di neo-plasie;

non solo, un documento della So-cietà italiana di genetica umana affermache la disponibilità di test genetici haportato alla messa a punto di percorsi diprevenzione primaria e/o diagnosi precocedi provata efficacia; è necessario altresìassicurare una notevole qualità nell’esecu-zione dei test oltre a precisi strumenti diraccolta della storia famigliare;

nello stesso documento si fa rife-rimento a linee guida internazionali pato-logia-specifiche, stilate seguendo i criteridell’Evidence Based Medicine, che affron-tano il tema e dei tumori ereditari e allequali si dovrebbe fare-riferimento nelladefinizione dei percorsi assistenziali e deiprogrammi di sanità pubblica;

si afferma inoltre che la comples-sità dei soggetti ad alto rischio oncologicoderiva della necessità di gestire un « ri-schio multi organo » durante un lungoperiodo di tempo (dai 20 ai 25 anni ai 70anni) caratterizzato da problematiche di-verse nelle varie fasi della vita;

la gestione clinica dei soggetti adalto rischio oncologico dovrebbe essereaffrontata in modo organico ed integrato,all’interno di un percorso diagnostico-as-sistenziale Aziendale e/o Regionale com-pleto e sottoposto a verifiche;

ad oggi non è previsto alcun spe-cifico codice di esenzione dal pagamentodelle prestazioni per i pazienti a rischio ditumore ereditario;

le informazioni genetiche, infatti,sono impiegate anche per meglio definireil percorso terapeutico dei pazienti;

si prevede un aumento esponen-ziale di disponibilità sul mercato di testgenetici e genomici di comprovata utilità;

per la migliore gestione della CGOoccorrerebbe avvalersi di un team multi-disciplinare di professionisti fra cui spe-cialisti in medicina preventiva, diagnosi ecura dei tumori, psicologi, genetisti;

è necessario che il paziente ricevainformazioni esaurienti su tutte le opzionidisponibili al fine di consentirgli di poterassumere una decisione consapevole;

è altresì necessario che al pazientead alto rischio sia assicurato il migliorlivello di organizzazione e di offerta sa-nitaria,

impegna il Governo:

a promuovere la creazione un Osser-vatorio Nazionale che sia il punto diriferimento e di raccolta delle informa-zioni sulla CGO al fine di disegnare unastrategia ed una pianificazione valide alivello nazionale;

ad attivarsi per definire Linee GuidaNazionali in grado di identificare i criteridi appropriatezza dei test genetici e deiprogrammi di gestione dei soggetti ad altorischio di tumori ereditari;

a promuovere lo sviluppo di modelliassistenziali che includano indirizzi orga-nizzativi dei team multidisciplinari, unpiano di formazione e di comunicazionead ampio spettro sui tumori ereditari, lagestione integrata dei soggetti ad alto ri-schio di sviluppare un tumore ereditario ela realizzazione di una rete di centri cheassicurino lo stato dell’arte della CGO;

a promuovere la valorizzazione delruolo delle associazioni dei pazienti sia

Atti Parlamentari — 207 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nella fase di raccolta che nella fase divalutazione dei dati di familiarità oncolo-gica;

a stimolare l’avvio di ricerche clini-che di livello internazionale sui tumoriereditari.

9/1334-B/231. Tartaglione, Calabria.

La Camera,

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a promuovere la creazione un Osser-vatorio Nazionale che sia il punto diriferimento e di raccolta delle informa-zioni sulla CGO al fine di disegnare unastrategia ed una pianificazione valide alivello nazionale;

ad attivarsi per definire Linee GuidaNazionali in grado di identificare i criteridi appropriatezza dei test genetici e deiprogrammi di gestione dei soggetti ad altorischio di tumori ereditari;

a promuovere lo sviluppo di modelliassistenziali che includano indirizzi orga-nizzativi dei team multidisciplinari, unpiano di formazione e di comunicazionead ampio spettro sui tumori ereditari, lagestione integrata dei soggetti ad alto ri-schio di sviluppare un tumore ereditario ela realizzazione di una rete di centri cheassicurino lo stato dell’arte della CGO;

a promuovere la valorizzazione delruolo delle associazioni dei pazienti sianella fase di raccolta che nella fase divalutazione dei dati di familiarità oncolo-gica;

a stimolare l’avvio di ricerche clini-che di livello internazionale sui tumoriereditari.

9/1334-B/231. (Testo modificato nelcorso della seduta) Tartaglione, Cala-bria.

La Camera,

premesso che:

i farmaci detti « orfani » sono de-stinati alla cura delle malattie talmenterare da non consentire la realizzazione, daparte delle aziende farmaceutiche, di ri-cavi che permettano di recuperare i costisostenuti per il loro sviluppo. Il processoche va dalla scoperta di una nuova mo-lecola alla sua commercializzazione èlungo (in media 10 anni), costoso (diversedecine di milioni di euro) e molto aleatorio(tra dieci molecole testate, una sola puòavere effetto terapeutico). Commercializ-zare un farmaco destinato al trattamentodi una malattia rara consente raramentedi recuperare il capitale investito per lasua ricerca;

i farmaci orfani possono esseredefiniti Farmaci non distribuiti dall’indu-stria farmaceutica per ragioni economichema che rispondono a un bisogno di salutepubblica. Accade anche che una sostanza,utilizzata per il trattamento di una ma-lattia frequente, possa avere anche un’in-dicazione orfana, che non è stata ancorasviluppata. Ad oggi, nel mondo, il numerodi malattie rare per le quali non esiste unacura è stimato tra 4000 e 5000 circa; e da25 a 30 milioni sarebbero le personeinteressate da queste malattie in Europa;

ma i pazienti affetti da malattierare non possono rimanere esclusi daiprogressi della scienza e della terapia, inquanto possiedono gli stessi diritti sanitaridi tutti gli altri malati. Al fine di stimolarela ricerca e lo sviluppo nel settore deifarmaci orfani, occorre adottare incentiviper le industrie, la sanità e le biotecnolo-gie. Hanno inizio negli Stati Uniti, nel1983, con l’adozione dell’Orphan Drug Act,poi in Giappone e in Australia nel 1993 e1997; l’Europa ha seguito nel 1999 isti-tuendo una politica per i farmaci orfaniunificata per tutti i Paesi. Sono passati 20anni ma molto resta ancora da fare.Soprattutto per le piccole aziende che sioccupano di ricerca innovativa e nonhanno alle spalle i grandi colossi, in gradodi supportare ricerche senza risultati po-

Atti Parlamentari — 208 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

sitivi commerciabili in tempi relativamentebrevi. Nella scorsa legislatura sono statiesclusi dal payback ospedaliero i farmaciorfani attivi nel registro EU, ma non quelliche, pur avendo ancora le caratteristichedi farmaco orfano, erano stati registratiprima che venisse approvata la normativasugli orfani. Anche la attuale Politica Far-maceutica tutela solo gli orfani in lista EU,escludendo altre categorie di farmaci chein larghissima parte sono costituita dafarmaci con fatturati al di sotto di 5milioni, trattandosi per l’appunto di far-maci orfani destinati a malattie rare,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare gliopportuni provvedimenti legislativi ed am-ministrativi che – considerate le partico-lari condizioni in cui versano le piccoleaziende che si occupando di ricerca ecommercializzazione di farmaci rari –siano finalizzati a finanziare e sostenere laloro attività, evitando di penalizzare ulte-riormente questo settore e, al contempo, digarantire il fondamentale diritto alla sa-lute per tutti i cittadini.

9/1334-B/232. Pentangelo, Paolo Russo.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,a valutare l’opportunità di adottare gliopportuni provvedimenti legislativi ed am-ministrativi che – considerate le partico-lari condizioni in cui versano le piccoleaziende che si occupando di ricerca ecommercializzazione di farmaci rari –siano finalizzati a finanziare e sostenere laloro attività, evitando di penalizzare ulte-riormente questo settore e, al contempo, digarantire il fondamentale diritto alla sa-lute per tutti i cittadini.

9/1334-B/232. (Testo modificato nelcorso della seduta) Pentangelo, PaoloRusso.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge di bilancio in-troduce disposizioni volte a prevedere laproroga delle graduatorie approvate dal2010 e la cancellazione di quelle anterioriche scadranno il 31 dicembre 2018;

risponde a un criterio di raziona-lizzazione della spesa pubblica e, nellospecifico, della spesa per il reclutamentodel personale, nonché persegue il pubblicointeresse all’economicità e alla speditezzadell’azione amministrativa valorizzare leprocedure concorsuali già espletate;

la durata triennale delle graduato-rie così come la proroga parziale di alcunedi esse costituisce una palese discrimina-zione nei confronti di quei soggetti chehanno superato procedure concorsualibandite precedentemente e che non sonostate assunte anche in seguito alle ridottefacoltà assunzionali della Pubblica Ammi-nistrazione derivanti dal blocco del turn-over;

parte dei soggetti presenti nellegraduatorie antecedenti al 2010 sono giàdipendenti della Pubblica amministrazionerisultati idonei in concorsi per dirigentinelle funzioni centrali, la cui esperienzacomporterebbe un considerevole risparmiodi risorse per il settore pubblico,

impegna il Governo:

a prevedere la proroga delle gradua-torie relative a procedure concorsuali pre-cedenti al 2010 ove siano presenti nellestesse soggetti risultati vincitori o idonei;

a adottare disposizioni volte a evitareun inutile dispendio di risorse pubblichederivanti dall’avvio di nuove procedureconcorsuali ove non siano state esauritequelle relative a precedenti concorsi e nonsiano stati collocati in ruolo i soggettivincitori di tali procedure concorsuali ecoloro che sono inseriti come idonei nellegraduatorie.

9/1334-B/233. Paolo Russo.

Atti Parlamentari — 209 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

nel provvedimento all’esame diquesta Camera risultano completamenteassenti misure destinate a sostenere lospettacolo dal vivo;

ad oggi, il decreto 1o luglio 2014 delMinistero dei beni e delle attività culturalie del turismo – « Nuovi criteri per l’ero-gazione e modalità per la liquidazione el’anticipazione di contributi allo spettacolodal vivo, a valere sul Fondo unico per lospettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985,n. 163 » si limita, nei propri obiettivi stra-tegici del sostegno allo spettacolo dal vivo,definiti al Capo I articolo 2, ad essereapplicato nei confronti delle attività dispettacolo dal vivo a carattere professio-nale relative alla produzione, programma-zione e promozione;

questo risulta insufficiente se siconsidera che tale limitazione escludedalle possibilità di finanziamento delFondo unico per lo spettacolo, ogni tipo direaltà associativa, ivi comprese quelle dicertificata valenza culturale e sociale,come nel caso delle Bande Musicali;

si ritiene pertanto necessario am-pliare la disposizione comprendendo leBande Musicali legalmente costituite e re-golarmente iscritte e riconosciute dal Mi-nistero dei beni e delle attività culturali edel turismo tramite gli albi regionali isti-tuiti presso ogni regione o provincia au-tonoma, già di fatto rispondenti alle ca-ratteristiche enunciate dagli articoli suc-cessivi del decreto medesimo, ma esclusenella forma dal comma 1 dell’articolo 2;

in particolare, le Bande Musicalirispondono con perfetta armonia a quantorichiesto in particolare al comma 2, letterae) dell’articolo 2, essendo primi formatorinella filiera della Musica, affermazioneche trova dimostrazione nei professorid’Orchestra di strumenti a fiato, nellaquasi totalità provenienti dalle scuole delleBande Musicali, e al comma 5.B) lettere 4)6) 7) dell’articolo 3, che definiscono gliambiti « complessi strumentali e complessi

strumentali giovanili », « programmazionedi attività concertistiche e corali » e « fe-stival » come ammissibili per le domandedi finanziamento di progetto triennale edei programmi annuali;

sempre in relazione alle BandeMusicali, va rilevato che il decreto legisla-tivo 3 luglio 2017 n. 117 « Codice delTerzo settore » non consente alle BandeMusicali attive in Italia, anche quelle ri-conosciute dal Ministero per i beni e leattività culturali, di accedere ai fondi delFUS (Fondo Unico per lo Spettacolo),nonostante il Codice dello Spettacolo ap-provato a novembre 2017 specifichi, al-l’articolo 1, che « La Repubblica riconoscealtresì: a) il valore delle pratiche artistichea carattere amatoriale, ivi inclusi i com-plessi bandistici e le formazioni teatrali edi danza, quali fattori di crescita socio-culturale », creando un punto di contrastocon il decreto legislativo 3 luglio 2017n. 117;

pertanto, è opportuno che, senzaalterare l’equilibrio né gli obiettivi dellaRiforma del Terzo Settore e senza impli-care alcun aumento di spese da parte delloStato, si consenta alle Bande Musicaliitaliane riconosciute dal Ministero dei benie delle attività culturali e del turismo dicontinuare a beneficiare della legge n. 398e dell’articolo 67 comma m) del TestoUnico delle imposte sui Redditi, essendoqueste realtà di prima formazione nellafiliera della Musica (ottemperando cosìall’obiettivo di un ricambio generazionaledegli artisti) e operando su tutto il terri-torio nazionale e internazionale (tramitegemellaggi) con circa 180.000 strumentisti(30 elementi ciascuno per una presenzastimata di 6.000 Bande Musicali attive inItalia) e circa 120.000 allievi, che contri-buiscono a solennizzare ogni appunta-mento importante nella vita delle nostrecomunità, anche e in particolare quellepiù piccole, per un conteggio stimato tra le48.000 e le 54.000 manifestazioni all’annoe 22.000 concerti. Numeri tali da giustifi-care la parificazione delle Bande Musicali,pur se di natura associazionistica, allerealtà professionistiche del mondo dello

Atti Parlamentari — 210 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

spettacolo e l’accesso ai relativi contributi,

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

a valutare la possibilità di adottareogni opportuna iniziativa volta a sostenerelo spettacolo dal vivo, anche ampliando lepossibilità di finanziamento del Fondounico per lo spettacolo, estendendolo alleBande Musicali – legalmente costituite eregolarmente iscritte e riconosciute dalMinistero dei beni e delle attività culturalie del turismo;

a valutare la possibilità di adottareogni opportuna iniziativa volta ad appli-care alle Bande Musicali la medesimadisciplina fiscale prevista per le associa-zioni e società sportive dilettantisticheiscritte al registro Coni.

9/1334-B/234. Sisto, Pettarin, Ciaburro.

La Camera,

premesso che:

l’articolo 7 della legge 11 gennaio2018, n. 3, individua e istituisce le profes-sioni sanitarie dell’osteopata e del chiro-pratico. Il comma 2 prescrive che conaccordo in sede di Conferenza permanenteper i rapporti tra lo Stato, le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bolzano,da adottare entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della medesima legge,ovvero entro il 15 maggio 2018, venganostabiliti « l’ambito di attività e le funzionicaratterizzanti delle professioni di osteo-pata e chiropratico, i criteri di valutazionedell’esperienza professionale nonché i cri-teri per il riconoscimento dei titoli equi-pollenti »;

al medesimo comma si prevede,inoltre, che con decreto del Ministro del-l’istruzione, dell’università e della ricerca,di concerto con il Ministro della salute, daadottare entro sei mesi dalla data dientrata in vigore della suddetta legge n. 3del 2018, acquisito il parere del Consiglio

universitario nazionale e del Consiglio su-periore di sanità, siano definiti l’ordina-mento didattico della formazione univer-sitaria in osteopatia e in chiropratica non-ché gli eventuali percorsi formativi inte-grativi;

i termini temporali per l’attuazionedei dispositivi citati sono dunque trascorsi:il primo da più di sei mesi, il secondo il15 agosto 2018;

il comma 537, dell’articolo 1, comeintrodotto in occasione dell’esame al Se-nato, introduce il comma 4-bis all’articolo4 della legge n. 42 del 1999, recante ladisciplina per la regolarizzazione del per-sonale (ex ausiliario) sanitario se in pos-sesso di diplomi conseguiti in base allanormativa anteriore a quella di attuazionedell’articolo 6, comma 3, del decreto legi-slativo n. 502 del 1992;

il nuovo comma 4-bis prevede che,ferma restando la possibilità di avvalersidelle procedure per il riconoscimento del-l’equivalenza dei titoli del pregresso ordi-namento per i laureati delle professionisanitarie, coloro che svolgano o abbianosvolto un’attività professionale in regime dilavoro dipendente o autonomo, per unperiodo minimo di 3 anni (nella disposi-zione indicati in 36 mesi), per periodianche non continuativi, nell’arco degli ul-timi dieci anni, sono autorizzati a conti-nuare a svolgere le attività professionalipreviste dal profilo della professione sa-nitaria di riferimento, a condizione che siiscrivano, entro il 31 dicembre 2019, neglielenchi speciali ad esaurimento istituitipresso gli Ordini dei tecnici sanitari diradiologia medica e delle professioni sa-nitarie tecniche, della riabilitazione e dellaprevenzione;

le figure professionali interessatedall’intervento normativo sono le seguenti:a) i tecnici: di laboratorio biomedico; au-diometristi; audioprotesisti, ortopedici;della riabilitazione psichiatrica; della pre-venzione nell’ambiente e nei luoghi dilavoro; neurofisiopatologi; fisiopatologicardiocircolatori e di perfusione cardiova-scolare; b) dietisti; igienisti dentali; fisio-

Atti Parlamentari — 211 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

terapisti; logopedisti; podologi; ortottisti eassistenti di oftalmologia; educatori pro-fessionali; c) terapisti occupazionali e dellaneuro-psicomotricità dell’età evolutiva;

il successivo comma 538 disponeche entro 60 giorni dalla data di entrata invigore della legge di bilancio 2019, condecreto del Ministro della salute, vengonoistituiti i predetti elenchi speciali; la si-tuazione attuale derivante dal combinatodisposto delle due misure è quindi che gliosteopati e i chiropratici già in attesadell’istituzione della propria figura profes-sionale nonché della definizione dei rela-tivi ordinamenti didattici della formazioneuniversitaria, si trovino ora esclusi anchedalla salvaguardia operata dai commi 537e seguenti dell’articolo 1,

impegna il Governo

a provvedere tempestivamente, nelle moredell’adozione del decreto ministeriale aisensi dell’articolo 7, comma 2, della ri-chiamata legge n. 3 del 2018, ad assumerele necessarie iniziative normative volte adequiparare le condizioni delle figure pro-fessionali del chiropratico e dell’osteopataa quelle interessate dalle disposizioni disalvaguardia recate dai commi 537 e se-guenti dell’articolo 1.

9/1334-B/235. Baratto, Spena.

La Camera,

premesso che:

commi da 35 a 49 dell’articolo 1,come introdotti nel corso dell’esame alSenato, istituiscono un’imposta sui servizidigitali, che si applica ai soggetti cheprestano servizi digitali e che hanno unammontare complessivo di ricavi pari osuperiore a 750 milioni di euro, di cuialmeno 5,5 milioni realizzati nel territorioitaliano per prestazione di servizi digitali;

l’imposta di cui ai commi richia-mati si applica con un’aliquota del 3 percento sui ricavi e va versata entro il mesesuccessivo a ciascun trimestre;

con l’introduzione dell’imposta suiservizi digitali viene abrogata, contestual-mente, l’imposta sulle transazioni digitaliistituita dalla legge n. 205 del 2017 (Bi-lancio 2018), che avrebbe dovuto appli-carsi a partire dal 1o gennaio 2019;

il tema della localizzazione dei ser-vizi digitali prestati nell’ambito dellanuova disciplina appare quindi fondamen-tale per l’individuazione dei soggetti sot-toposti alla cosiddetta web tax;

per rilevare la territorialità dei ser-vizi effettuati si ricorre all’indirizzo diprotocollo Internet IP del dispositivo chel’utente utilizza per accedere ai contenutidelle attività digitali. Ciò implica che talerilevazione dipenderà sostanzialmente da:luogo in cui si trova il dispositivo nelmomento in cui l’utente ha accesso allapiattaforma multimediale che veicola lospazio pubblicitario; luogo in cui si troval’utente al momento di accedere all’inter-faccia web sulla quale avviene lo scambiodi un bene o la prestazione di servizio conun altro utente; luogo in cui si troval’utente quando accede alla piattaformaweb sulla quale vengono raccolti i daticontenenti informazioni sulle preferenzeonline dei clienti,

impegna il Governo

ad adottare le necessarie misure, anche inoccasione dei decreti attuativi previstidalla normativa richiamata in premessa,volte a evitare che le piccole e medieimprese italiane subiscano gli effetti ne-gativi dell’imposizione della tassa sui ser-vizi digitali, anche a causa di una concor-renza sleale da parte dei grandi operatoridel web, specificando gli strumenti neces-sari per la rilevazione della territorialitàdei servizi digitali.

9/1334-B/236. Cannatelli, Bergamini,Mollicone.

La Camera,

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad adottare le necessarie misure, anche inoccasione dei decreti attuativi previsti

Atti Parlamentari — 212 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

dalla normativa richiamata in premessa,volte a evitare che le piccole e medieimprese italiane subiscano gli effetti ne-gativi dell’imposizione della tassa sui ser-vizi digitali, anche a causa di una concor-renza sleale da parte dei grandi operatoridel web, specificando gli strumenti neces-sari per la rilevazione della territorialitàdei servizi digitali.

9/1334-B/236. (Testo modificato nelcorso della seduta) Cannatelli, Berga-mini, Mollicone.

La Camera,

premesso che:

il 24 dicembre 2018 l’Etna ha in-tensificato la propria vulcanica con attivitàeruttiva da 3 bocche, e l’avvio di unosciame sismico e una nube di cenerevisibile da decine di chilometri di distanza,nonché nuove fratture sul fianco dellamontagna. Nello stesso giorno è statochiuso per diverse ore l’aeroporto di Ca-tania;

nella notte del 26 dicembre è stataavvertita una scossa di magnitudo 4.8registrata a nord del capoluogo etneo, traViagrande e Trecastagni. La superficialitàdell’ipocentro del sisma, a solo un chilo-metro di profondità, ha contribuito adamplificare l’effetto della scossa, che èstata nettamente avvertita anche a Taor-mina, nel Siracusano e nel Ragusano. Lescosse sono proseguite nei giorni succes-sivi;

sei i comuni più colpiti (Aci Catena,Ad Sant’Antonio, Acireale, Santa Venerina,Viagrande e Zafferana Etnea) con unapopolazione di circa 130 mila persone. Lefrazioni nelle quali si sono registrati imaggiori danni sono: Santa Maria LaStella e Lavinaio (ad Aci Sant’Antonio),Pennisi e Piano d’Api (Acireale), Linera eCosentini (Santa Venerina), Fieri e Pisano(Zafferana Etnea);

si registra positivamente sia la pre-senza di membri del Governo nelle areecolpite, sia gli impegni annunciati in fa-vore delle popolazioni colpite,

impegna il Governo

ad adottare con sollecitudine specifichemisure, anche di carattere finanziario, disollievo delle popolazioni individuate inpremessa colpite dal sisma e dall’eruzionedell’Etna.

9/1334-B/237. Prestigiacomo.

La Camera,

premesso che:

circa 200 comuni su 8000 hannofornito al Ministero delle infrastrutture edei trasporti i dati sui proventi derivantida sanzioni alle violazioni del Codice dellaStrada;

di norma la metà degli introiti ditali sanzioni dovrebbe per legge esseredestinata dalle amministrazioni ad inter-venti di sicurezza e manutenzione stra-dale;

Roma Capitale pur incassandomeno di un quarto delle multe che spicca,(nel 2017 su 423.266.921 euro di sanzioniaccertate, ha incassato 97.481.292 di euro)aveva previsto per il 2018 per un incre-mento delle multe da apparecchiatureelettroniche, in particolare da autovelox;

nella legge di Bilancio si stanziano60 milioni di euro per i prossimi due anniper interventi di ripristino straordinariodella piattaforma stradale della grandeviabilità per Roma Capitale,

impegna il Governo

ad intervenire con iniziative normativeurgenti affinché tutte le amministrazionilocali rispettino le norme del Codice dellaStrada relative alla comunicazione e all’u-tilizzo delle quote degli introiti delle multeda Codice della Strada per sicurezza emanutenzione stradale.

9/1334-B/238. Baldelli.

Atti Parlamentari — 213 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica,ad intervenire con iniziative normativeurgenti affinché tutte le amministrazionilocali rispettino le norme del Codice dellaStrada relative alla comunicazione e all’u-tilizzo delle quote degli introiti delle multeda Codice della Strada per sicurezza emanutenzione stradale.

9/1334-B/238. (Testo modificato nelcorso della seduta) Baldelli.

La Camera,

premesso che:

in Italia il tumore al seno meta-statico colpisce attualmente circa trenta-mila pazienti. Il 5-10 per cento dei cin-quantamila nuovi casi annui di tumore alseno è in fase metastatica al momentodella diagnosi, e circa il 30 per cento dellepazienti cui è stato diagnosticato un tu-more al seno in fase precoce dovrà poiaffrontare questa evoluzione;

gli stili di vita, i farmaci innovativicon un potere selettivo di azione sempremaggiore, la prevenzione, con gli screeningsempre più puntuali ed efficaci, l’attività didiagnosi precoce, hanno complessivamentecreato le condizioni per invertire il quadroepidemiologico delle patologie oncologiche,determinando così un destino meno in-fausto, un destino più rassicurante, alpunto tale che oggi si dice che si muorenon più di tumore, ma con il tumore, avoler proprio significare che la patologianeoplastica, ancorché diagnosticata, nonrappresenta più la causa della morte;

il numero delle breast unit, attual-mente operative su tutto il territorio na-zionale italiano, è sensibilmente inferiorerispetto al numero dei centri attivabilisecondo i requisiti previsti dalle vigentidirettive europee,

impegna il Governo:

ad individuare le necessarie risorsefinanziarie volte ad attivare le breast unit

che dovrebbero avere il valore di unriferimento certo e sicuro dove fare ap-prodare le donne per effettuare i percorsidi diagnosi e di cura, in tutto il territorionazionale;

a porre in essere iniziative che con-sentano di ridurre l’età in cui si puòsvolgere l’attività di screening;

a individuare e stanziare i necessarifondi per potenziare le iniziative di pre-venzione e diagnosi con campagne di in-formazione e incentivare la tecnica del-l’autopalpazione fin dalle scuole seconda-rie di secondo grado, al fine di promuo-vere la consapevolezza dell’autodiagnosicome elemento introduttivo di un percorsoche può consentire la diagnosi precoce.

9/1334-B/239. Milanato.

La Camera

impegna il Governo:

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

ad individuare le necessarie risorsefinanziarie volte ad attivare le breast unitche dovrebbero avere il valore di unriferimento certo e sicuro dove fare ap-prodare le donne per effettuare i percorsidi diagnosi e di cura, in tutto il territorionazionale;

a porre in essere iniziative che con-sentano di ridurre l’età in cui si puòsvolgere l’attività di screening;

a individuare e stanziare i necessarifondi per potenziare le iniziative di pre-venzione e diagnosi con campagne di in-formazione e incentivare la tecnica del-l’autopalpazione fin dalle scuole seconda-rie di secondo grado, al fine di promuo-vere la consapevolezza dell’autodiagnosicome elemento introduttivo di un percorsoche può consentire la diagnosi precoce.

9/1334-B/239. (Testo modificato nelcorso della seduta) Milanato.

Atti Parlamentari — 214 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

La Camera,

premesso che:

i commi da 409 a 507 prevedonomisure di ristoro dei risparmiatori chehanno subito un danno ingiusto dalleazioni poste in essere da parte di una seriedi banche italiane. Viene costituito al-l’uopo uno specifico fondo, cui potrannoaccedere anche talune categorie di azio-nisti delle banche medesime;

il direttore generale del Tesoro re-sponsabile del dipartimento Banche delMinistero dell’economia e delle finanze,Alessandro Rivera ha più volte segnalatoche si tratta di una disposizione comuni-tariamente illegittima, che potrebbe incor-rere in una procedura di infrazione peraiuto di Stato,

impegna il Governo

prima di avviare le procedure applicativedei commi da 409 a 507, a richiederepreventiva valutazione della Commissioneeuropea secondo le procedure previstedall’articolo 108, paragrafo 3, del Trattatosul funzionamento dell’Unione europea.

9/1334-B/240. Brunetta.

La Camera,

premesso che:

nel disegno di legge si prevedonouna serie di assunzioni in diversi compartidella pubblica amministrazione;

rilevato che i commi 298, 299 e 300prevedono una serie di interventi sullepolitiche attive del lavoro;

posto che molti uffici delle ammi-nistrazioni pubbliche, che forniscono ser-vizi immediati ai cittadini, quali la sanità,la scuola e la sicurezza, registrano effettivecarenze di personale;

considerato altresì che altri comparti,al contrario, registrano un eccesso di per-sonale rispetto alle incombenze e a dimo-strarlo sono anche i tassi di assenteismo

elevato del personale dipendente, cui, pe-raltro, una precisa norma del disegno dilegge per la concretezza delle azioni dellepubbliche amministrazioni e la preven-zione dell’assenteismo di iniziativa del Go-verno tenta di porre un argine;

valutato che sta ultimando la pro-cedura di mobilità dei circa 16 mila di-pendenti delle provincie verso altri entipubblici e che quindi molte posizioni pos-sono essere coperte in questo modo;

posto che si prevede anche l’assun-zione di circa 4.000 unità nei centri perl’impiego che dovrebbero fare incremen-tare anche le assunzioni nel settore pri-vato;

posto che i cittadini e le impresesono gravati da una pressione fiscale econtributive permanenti, che salgono conil crescere della spesa pubblica e chescoraggiano nuove assunzioni, peraltro inun momento di debole ripresa economica,

impegna il Governo:

ad adottare misure idonee a far pre-cedere le assunzioni di personale a tempoindeterminato presso tutte le amministra-zioni dello Stato da una corretta ricogni-zione delle dotazioni organiche e dellequalifiche professionali di ciascuna ammi-nistrazione, sulla base dei fabbisogni, non-ché da una azione di semplificazione è diriduzione delle attuali procedure ammini-strative e dal completamento della digita-lizzazione della PA, cui le nuove dotazioniorganiche e i nuovi fabbisogni devonoessere parametrati;

ad adottare misure atte a commisu-rare, ove possibile, il modello organizza-tivo pubblico a quello privato, introdu-cendo criteri di efficienza e di premi legatialla produttività e alla qualità del servizioreso, anche tenendo conto della valuta-zione degli utenti;

a predisporre un piano strutturale diagevolazioni fiscali e contributive nei con-fronti delle imprese, già oberate da nuoveincombenze quali la fatturazione elettro-

Atti Parlamentari — 215 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

nica tra privati, che incrementino il nu-mero delle assunzioni nel settore privato.

9/1334-B/241. Martino.

La Camera,

premesso che:

i medici, specializzatisi in variediscipline mediche, iscritti ai corsi tra glianni 1982 e 1991, durante l’espletamentodi tali attività di formazione non hannopercepito alcuna remunerazione ed il ti-tolo conseguito non viene riconosciuto inambito comunitario;

invero, in base alle direttive 75/362/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975,75/363/CEE del Consiglio, del 16 giugno1975 e 82/76/CEE del Consiglio, del 26gennaio 1982 (in seguito coordinate dalladirettiva 93/16/CEE del Consiglio, del 5aprile 1993), in materia di formazione deimedici specialisti e dei corsi per il conse-guimento dei relativi diplomi, le attività diformazione, sia a tempo pieno, sia a temporidotto, avrebbero dovuto essere oggetto di« adeguata remunerazione » e i relativititoli avrebbero dovuto essere riconosciutipresso tutti gli Stati membri;

in particolare, l’articolo 16 dellacitata direttiva 82/76/CEE aveva indicato il31 dicembre 1982 quale termine ultimo diattuazione delle direttive, in osservanzadegli articoli 5 e 189, terzo comma, delTrattato che istituisce la Comunità euro-pea;

il legislatore italiano, invece, non siè adeguato a tale perentoria disposizione,tanto è vero che la Corte di giustizia delleComunità europee, con sentenza del 7luglio 1987 (causa C-49/86), ha dichiaratoche la Repubblica italiana è venuta menoagli obblighi ad essa incombenti in forzadel Trattato CEE;

solo successivamente a tale pro-nuncia, con il decreto legislativo 8 agosto1991, n. 257, il legislatore nazionale hastabilito in favore degli specializzandi unaborsa di studio annuale di lire 21.500.000,

applicando però (articolo 6, comma 1) taledisposizione solamente in favore dei me-dici ammessi alle scuole di specializza-zione a decorrere dall’anno accademico1991-1992;

per la ritardata e, comunque, par-zialmente omessa attuazione delle direttivesopra richiamate, è stato avviato da nu-merosi medici un contenzioso conclusosiin larga parte con sentenze dei Tribunaliamministrativi regionali e del Consiglio diStato, che hanno evidenziato l’illegittimitàdei provvedimenti tardivamente adottatidall’amministrazione, con conseguente an-nullamento, in quanto in contrasto con ledirettive comunitarie;

successivamente e sempre con ri-tardo, la legge 19 ottobre 1999, n. 370, hastabilito, all’articolo 11, l’attribuzione diuna borsa di studio annua onnicompren-siva di 13 milioni di lire per ogni anno delcorso in favore dei soli medici destinataridelle predette sentenze amministrativepassate in giudicato; la Corte di giustiziadelle Comunità europee, con sentenze del25 febbraio 1999 (causa C-131/97) e del 3ottobre 2000 (causa C-371/97), ha indivi-duato nell’applicazione retroattiva e com-pleta delle misure di attuazione della di-rettiva, la possibilità di rimediare alleconseguenze pregiudizievoli della prece-dente tardiva attuazione della stessa, an-che al fine di assicurare un adeguatorisarcimento del danno subito dagli inte-ressati;

in conseguenza di ciò, nel corso diquesti anni, si è venuto a creare unimponente contenzioso nei confronti delloStato italiano dinanzi ai giudici ordinari,promosso da decine di migliaia di medici,che avevano iniziato il rispettivo corso dispecializzazione a decorrere dall’anno ac-cademico 1982-1983, per ottenere il risar-cimento dei danni subiti per effetto dellamancata attuazione nei loro confrontidelle richiamate direttive;

da tale contenzioso hanno iniziatoa susseguirsi una serie di pronunce giu-diziali favorevoli ai medici, sia da parte deitribunali, che delle Corti di appello com-

Atti Parlamentari — 216 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

petenti, sia, in sede di legittimità, da partedella Suprema Corte di cassazione, chehanno condannato la Presidenza del Con-siglio dei ministri ed il Ministero dell’eco-nomia e delle finanze al pagamento degliindennizzi in favore dei predetti medici eche secondo alcune pronunce sono statiliquidati in oltre 100.000 euro per cia-scuno di essi,

impegna il Governo

a valutare, compatibilmente con i vincolidi bilancio, la possibilità di prevedere peri medici ammessi alle scuole di specializ-zazione universitarie in medicina dal-l’anno accademico 1982-1983 all’anno ac-cademico 1990-1991 che abbiano presen-tato domanda giudiziale per il riconosci-mento economico retroattivo del periododi formazione o per il risarcimento deldanno per la mancata o ritardata attua-zione della direttiva 75/362/CEE del Con-siglio, del 16 giugno 1975, della direttiva75/363/CEE del Consiglio, del 16 giugno1975 e della direttiva 82/76/CEE del Con-siglio del 26 gennaio 1982, la correspon-sione, a titolo forfettario, di un importonon inferiore a 13.000 euro per ogni annodi corso, da riconoscere anche attraversoil credito d’imposta in un arco temporalenon superiore a tre anni.

9/1334-B/242. Cristina.

La Camera,

premesso che:

il disegno di legge recante « Bilan-cio di previsione dello Stato per l’annofinanziario 2019 e bilancio pluriennale peril triennio 2019-2021 », interviene in ma-teria di sostenibilità ambientale e promo-zione del ricorso a sistemi di trasporto conminor impatto ambientale,

impegna il Governo:

ad assumere idonee iniziative volte afinanziare progetti innovativi per favorirela mobilità collettiva per scopi didattici,per la valorizzazione del patrimonio am-

bientale, paesaggistico, architettonico e percontribuire allo sviluppo del turismo so-ciale ecocompatibile, specie in favore dellefasce di popolazioni più deboli e a ridottacapacità motoria, con l’impiego di veicoli aridotto impatto ambientale e ad elevatacapacità di trasporto;

a promuovere presso gli enti locali, aisensi dell’articolo 7 del decreto legislativo30 aprile 1992, n. 285, l’adozione di mi-sure in favore dell’accesso, del transito edella fermata nelle diverse aree dei centriabitati dei veicoli con minore impattoambientale e a più elevata capacità ditrasporto di linea e non di linea, consen-tendo a tali veicoli l’uso e l’accesso delleinfrastrutture comuni come lo scalo fer-roviario, portuale, aeroportuale e, ovecompatibile, anche per fasce orarie, l’usodelle corsie preferenziali e delle altre age-volazioni per i servizi pubblici di linea.

9/1334-B/243. Ruggieri, Spena.

La Camera

impegna il Governo

nel rispetto dei vincoli di finanzapubblica:

ad assumere idonee iniziative volte afinanziare progetti innovativi per favorirela mobilità collettiva per scopi didattici,per la valorizzazione del patrimonio am-bientale, paesaggistico, architettonico e percontribuire allo sviluppo del turismo so-ciale ecocompatibile, specie in favore dellefasce di popolazioni più deboli e a ridottacapacità motoria, con l’impiego di veicoli aridotto impatto ambientale e ad elevatacapacità di trasporto;

a promuovere presso gli enti locali, aisensi dell’articolo 7 del decreto legislativo30 aprile 1992, n. 285, l’adozione di mi-sure in favore dell’accesso, del transito edella fermata nelle diverse aree dei centriabitati dei veicoli con minore impattoambientale e a più elevata capacità ditrasporto di linea e non di linea, consen-tendo a tali veicoli l’uso e l’accesso delle

Atti Parlamentari — 217 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

infrastrutture comuni come lo scalo fer-roviario, portuale, aeroportuale e, ovecompatibile, anche per fasce orarie, l’usodelle corsie preferenziali e delle altre age-volazioni per i servizi pubblici di linea.

9/1334-B/243. (Testo modificato nelcorso della seduta) Ruggieri, Spena.

La Camera,

premesso che:

il comma 802 dell’articolo unicoprevede la possibilità per i produttori diadottare, su base volontaria e in via spe-rimentale dal 1o gennaio 2019 fino al 31dicembre 2023, una serie di iniziative per

la riduzione dei prodotti di plastica mo-nouso ed è istituito un fondo, presso ilMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare (con una dotazione di100.000 euro, a decorrere dal 2019) de-stinato a finanziare attività di studio everifica tecnica e monitoraggio da partedei competenti istituti di ricerca,

impegna il Governo

ad adottare opportuni provvedimenti dipropria competenza atti a chiarire che perplastiche di origine vegetale si intendono leplastiche compostabili EN 13432.

9/1334-B/244. Lucchini, Badole, D’E-ramo, Gobbato, Parolo, Raffaelli, Val-busa, Vallotto.

Atti Parlamentari — 218 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

SECONDA NOTA DI VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONEDELLO STATO PER L’ANNO FINANZIARIO 2019 E BILANCIO

PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2019-2021 (A.C. 1334/II)

A.C. 1334/II – Seconda Nota di variazioni

La presente Nota aggiorna i valori con-tabili dell’articolo 16 « (Totale generaledella spesa) » del disegno di legge di bi-lancio e comporta modifiche ai quadrigenerali riassuntivi per il triennio 2019-2021 in termini di competenza e di cassa,allo stato di previsione dell’entrata (Ta-bella n. 1) e a tutti gli stati di previsionedella spesa dei Ministeri (Tabelle da 2 a14) e, conseguentemente, ai relativi allegatitecnici per capitoli.

Per le suddette modifiche si veda lostampato A.C. 1334/II.

Atti Parlamentari — 219 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 30 DICEMBRE 2018 — N. 106

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

*18ALA0042520**18ALA0042520*