I fondamentali della comunicazione Responsabilità ed ... · Codifica Decodifica Rumore Rumore...

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PARLEREMO DI…. I fondamentali della comunicazione Responsabilità ed Efficacia della

comunicazione Il Potere del Linguaggio

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LE TEORIE EVOLUTIVE

Anni 40: Comunicazione a senso unico Emittente - Ricevente -solo parlato Anni 50: Comunicazione circolare Emittente - Ricevente -solo parlato Anni 70: Scuola di Palo Alto - California- Emittente – Ricevente -Parlato + Comportamento Anno 1998: OMS Emittente- Ricevente-Parlato + Comportamento + Emozioni

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COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

La Scuola di Palo Alto (1970) Gli individui sono sistemi aperti in interazione reciproca che comunicano in modo costante con il loro ambiente. Un individuo non comunica (trasmette) ma partecipa ad una comunicazione L’individuo nasce con la comunicazione

5.Comunicazione efficace:

“sapersi esprimere, sia sul piano verbale che non verbale , con modalità appropriate rispetto alla cultura e alle situazioni. Questo significa essere capaci di manifestare opinioni e desideri, bisogni e paure, esser capaci, in caso di necessità, di chiedere consiglio e aiuto”

OMS Promozione della salute (1998)

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ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE

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Feedback

Rumore

Emittente Ricevente

Codifica Decodifica

Rumore Rumore

Messaggio

MODELLO DI COMUNICAZIONE CIRCOLARE

Rumore: Esterno/Fisiologico/Psicologico

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LA RIVOLUZIONE DI WATZLAWIK

Dalla comunicazione come PROCESSO alla comunicazione come COMPORTAMENTO

Dal contenuto alla relazione

Ascoltare non è sinonimo di udire,

ma

vedere il mondo dal punto di vista dell’altro

si attiva la nostra mente

ma anche la nostra affettività

Partecipazione

Ascolto parziale

Ascolto superficiale

Ciascuno di noi rientra, di volta in volta, indipendentemente dalla situazione contingente, in

una delle 3 categorie

= DA

• Riconoscere l’altro, le sue ragioni, i suoi sentimenti

• Mettersi in relazione con l’altro senza giudicare

• Formare alleanze emotive

• Assumere posizioni partigiane

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Ascoltare con curiosità per esplorare diverse opinioni

Ascoltare senza interrompere per capire esigenze ed obiettivi

Dimostrare comprensione autentica

Identificarsi nelle idee dell'altro

Sospendere i giudizi di valore, gli atteggiamenti critici o

Verificare la comprensione

Lasciare parlare l'altro senza voler a tutti i costi risolvere i

Ascoltare il messaggio ... se proprio non ci piace il messaggero!

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Stili relazionali Espressioni non verbali Comportamento Comunicazione Effetti

ASSERTIVO Gesti aperti e cordiali, contatto visivo diretto, corrispondente alla comunicazione verbale

Fa il necessario per raggiungere i suoi obiettivi senza calpestare gli altri. Empatico

Ascoltatore attento e ricettivo.Afferma i suoi diritti ed aspettative, pronto a dare e ricevere.

Su di sé accresce la fiducia altri e sugli altri migliora la relazione

PASSIVO Volto annoiato e assente. Movimenti nervosi, raramente guarda negli occhi. Tono di voce sommesso e lamentoso

Si rifiuta di assumere rischi e si dichiara d’accordo anche se non lo è. Cerca approvazione e protezione

Indiretto, non esprime i propri desideri e sentimenti. Esitante

Rinuncia ad essere se stesso ( disturbi fisici). Gli altri perdono la stima, lo proteggono o lo sfruttano

AGGRESSIVO Volto accigliato, sguardo fisso e critico Tono della voce critica e strilla.

Incapace di gestire le proprie emozioni, cerca di umiliare gli altri.Competitivo

Cattivo ascoltatore, incapace di comprendere l’altrui punto di vista, tende ad etichettare e criticare.

Rischia di rimanere isolato, fa emergere negli altri i timori e le alleanze contro di lui

Lo scopo è quello di ricalibrare la tensione energetica dell’interlocutore: facendogliela scaricare laddove troppo carica, o stimolando laddove troppo scarsa.

LE INTERAZIONI: GUIDARE LA COMUNICAZIONE

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L’ASSERTIVITA’ NELLA COMUNICAZIONE ASSERE : sostenere con fermezza

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Corteccia cerebrale

Amigdala

Talamo

Sequestro emotivo

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Comportamento di non ascolto non verbale: Cenni del capo statuari /rigidi Non guardare negli occhi Fissare negli occhi Fare altro Posizionarsi troppo lontano o vicino Troppi movimenti del capo Dare segni d’impazienza Sconfermare non verbalmente quello che viene detto a parole

GLI OSTACOLI DELLA COMUNICAZIONE

Modalità relazionali di possibile ostacolo comunicativo: Offrire soluzioni,consigli, avvertimenti Moralizzare, fare prediche Giudicare,criticare ,biasimare

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Parole che creano nuovi spazi di osservazione, di sentito e di relazione

Ognuno di noi osserva la realtà attraverso le proprie conversazioni e credenze

Dare un nome alle cose, emozioni ed eventi

Il linguaggio trasformazionale : se cambia il linguaggio cambia il pensiero

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Modelli mentali

Consapevoli di ciò che c’è nella nostra testa

RICONOSCERE IL SISTEMA

In che modo comunico e su cosa devo lavorare

Capire il mio interlocutore

E quindi: ACCETTAZIONE DI SE STESSI ma soprattutto DELL’ ALTRO

del suo modo di pensare e di porsi. Riconoscendo L’UNICITA’ DELLA PERSONA

Nessuno di noi abita il mondo,

ma esclusivamente la

propria visione del mondo,

la quale è responsabile del nostro modo

di pensare, agire, comunicare.

NON SI PUO’ CAMBIARE QUALCOSA SENZA CAMBIARE SE STESSI

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PNL : La mappa non è il territorio

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1. Renderti conto che qualcosa non va, cioè prendere CONSAPEVOLEZZA 2. DECIDERE che vuoi cambiare 3. Acquisire nuove COMPETENZE 4. Rendere ABITUDINARIO l’utilizzo di queste nuove competenze

Padronanza personale: Ciclo di apprendimento

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ASTRAZIONI: Mi piacerebbe essere forte! OMISSIONI: Non mi si prende sul serio MANCATE REFERENZE Si dovrebbe fare così! -

GENERALIZZAZIONI: Le persone non mi considerano Nessuno mi presta attenzione RESTRIZIONI: Devo farlo CAUSA -EFFETTO: Sono stanco LETTURA DEL PENSIERO: Non mi apprezza! So che non mi vuole parlare E' sempre arrabbiato.

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CONFUSIONE: Sostantivi e verbi non specifici Cosa intendi per….?

BLOCCO : Non posso, devo,

Chi/cosa me lo impedisce? UNIVERSALI: Tutto- niente /Sempre - mai

Proprio tutto? Sempre sempre? PARAGONI: Troppo, poco/ Meglio-peggio

Rispetto a cosa? MORALE: Giusto-sbagliato / Si deve-non si deve

Chi lo dice?

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Rispondere e Abilità Non possiamo sempre scegliere le circostanze della nostra

vita, ma possiamo scegliere come rispondere ad esse.

Il coraggio di assumersi le responsabilità

Dalla Responsabilità all’azione

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Negare le proprie Responsabilità

Forze vaghe, impersonali

La nostra condizione, la nostra diagnosi, la nostra storia pers./psicologica

Le azioni altrui

Gli ordini dell’autorità

Le pressioni del gruppo

Le politiche delle istituzioni , i regolamenti e le regole

Ruoli di genere, ruoli sociali, ruoli legati all’età

Impulsi incontrollabili

azione evento interpretazione emozione

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Paul Watzlawick (1978) Pragmatica della comunicazione umana

R.Bandler (1975)La struttura della magia

R.Bandler – R.Dils (1982) Programmazione Neuro Linguistica

A. Robbins –(2006) Come ottenere il meglio da sé e dagli altri

La qualità della

nostra vita è

direttamente

proporzionale alla

qualità della nostra

comunicazione.

Antony Robbins

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