I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE · 2020. 11. 27. · DCA: EPIDEMIOLOGIA ED more frequent...

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I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Romina Moavero [email protected]

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  • I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

    Romina [email protected]

  • I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

    I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono caratterizzati da

    persistenti disturbi dell’alimentazione o delle abitudini alimentari che

    portano ad alterato consumo o assorbimento di cibo con significativi

    problemi di salute fisica e di funzionamento psicosociale

    American Psychiatric Association, 2013

    il DSM-IV non forniva una definizione di disturbo dell’alimentazione e questo aveva provocato numerosi problemi nello stabilire il confine diagnostico dei disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati che non avevano criteri diagnostici positivi come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa

  • EATING DISORDERS: CLASSIFICATION

    Il DSM-5 include le seguenti categorie diagnostiche (le prime tre riguardano soprattutto i disturbi della nutrizione dell’infanzia)

    ØPicaØDisturbo di ruminazioneØDisturbo da evitamento/restrizione dell’assunzione di ciboØAnoressia nervosaØBulimia nervosaØDisturbo da alimentazione incontrollataØDisturbo della nutrizione o dell’alimentazione con specificazioneØDisturbo della nutrizione o dell’alimentazione senza

    specificazione

  • DCA: EPIDEMIOLOGIA

    ED more frequent

    Anorexia Nervosa(0.3-0.7%)

    Bulimia Nervosa(1.5-2.5%)

    ED-NOS(6%)

    RestrictingBinge Eating/Purging

    PurgingNon-Purging

    AN-RestrictingAN-Binge Eating/Purging

    VomitingChewing and Spitting

    BN BEDPrevalence not known for Pica, Rumination Disorder andAvoidant/Restrictive Food Intake Disorder

  • PICA

    L a caratteristica essenziale del pica è l’ingerire uno o più sostanze non nutritive e non alimentari

    per un periodo di almeno un mese. Le sostanze tipicamente ingerite variano in base all’età e alla

    disponibilità e possono includere carta, sapone capelli. Il termine “non nutritive” è stato incluso

    perché la diagnosi di pica non va applicata quando sono ingeriti prodotti alimentari che hanno un

    contenuto nutrizionale minimo. Tipicamente non c’è avversione nei confronti del cibo in generale.

    Inoltre, l’ingestione di sostanze non nutritive e non alimentari deve anche essere inappropriata

    rispetto al livello di sviluppo dell’individuo e non deve fare parte di una pratica culturalmente

    sancita. Se il comportamento alimentare si manifesta nel contesto di un altro disturbo mentale o

    condizione medica, si pone diagnosi di pica solo se l’ingestione di sostanze non nutritive e non

    alimentari sufficientemente grave da giustificare un’attenzione clinica aggiuntiva.

  • PICA

    I criteri diagnostici DSM-5 del pica sono i seguenti:

    • Persistente ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili per un periodo di almeno 1 mese.

    • L’ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili è inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo dell’individuo.

    • Il comportamento di ingestione non fa parte di una pratica culturalmente sancita o socialmente normata.

    • Se il comportamento di ingestione si manifesta nel contesto di un altro disturbo mentale (per es., disabilità intellettiva – disturbo dello sviluppo intellettivo – disturbo dello spettro dell’autismo, schizofrenia) o di un’altra condizione medica è sufficientemente grave da giustificare ulteriore attenzione clinica.

  • DISTURBO DELLA RUMINAZIONE

    Rispetto al DSM-IV, i cambiamenti nei criteri diagnostici del disturbo di ruminazione sono stati minimi, se si eccettua

    il fatto che nel DSM-5, questo disturbo non è più classificato nei disturbi della nutrizione dell’infanzia, ma nell’ampia

    categoria diagnostica “disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”.

    Il disturbo di ruminazione richiede il rigurgito di cibo, che può essere rimasticato, deglutito nuovamente o sputato,

    per almeno 1 mese, che il rigurgito non sia attribuibile a una condizione gastrointestinale associata o ad altra

    condizione medica, che non si manifesti durante il decorso di altri disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e che

    se i sintomi si manifestano nel contesto di un altro disturbo mentale essi devono essere sufficientemente gravi da

    giustificare un’attenzione clinica aggiuntiva.

  • DISTURBO DELLA RUMINAZIONE

    I criteri diagnostici DSM-5 del disturbo di ruminazione sono i seguenti:

    • Ripetuto rigurgito di cibo per un periodo di almeno 1 mese. Il cibo rigurgitato può essere rimasticato, ringoiato o sputato.

    • Il rigurgito ripetuto non è attribuibile a una condizione gastrointestinale associata o a un’altra condizione medica (per es., reflusso

    gastroesofageo, stenosi del piloro)

    • Il disturbo dell’alimentazione non si manifesta esclusivamente durante il decorso di anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da binge-

    eating o disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo.

    • Se i sintomi si manifestano nel contesto di un altro disturbo mentale (per es., disabilità intellettiva – disturbo dello sviluppo intellettivo –

    o altro disturbo del neurosviluppo) sono sufficientemente gravi da giustificare ulteriore attenzione clinica.

  • DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL’ASSUNZIONE DI CIBO

    Il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo sostituisce ed estende la diagnosi DSM-IV di disturbo della nutrizione dell’infanzia. La maggiore categoria diagnostica di questo disturbo, che può essere riscontrato anche negli adulti, è l’evitamento o la restrizione dell’assunzione di cibo per tre motivi principali:

    1) apparente mancanza d’interesse per il mangiare o il cibo

    2) evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo

    3) preoccupazioni per le conseguenze avversive del mangiare.

    L’evitamento o la restrizione producono un persistente fallimento di soddisfare le necessità nutrizionali e/o energetiche appropriate determinando una o più delle seguenti 4 conseguenze:

    1) perdita di peso significativa (o fallimento di raggiungere l’aumento di peso atteso o inadeguata crescita nei bambini)

    2) deficit nutrizionale significativo

    3) funzionamento dipendente dalla nutrizione enterale o dai supplementi orali

    4) marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.

    Non è presente la preoccupazione per il peso e la forma del corpo né deve manifestarsi durante il decorso dell’anoressia nervosa e della bulimia nervosa. Infine, il disturbo non è dovuto a una mancanza nella disponibilità di cibo o a un’altra malattia medica o mentale.

  • DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL’ASSUNZIONE DI CIBO

    I criteri diagnostici DSM-5 del disturbo da evitamento/restrizione dell’assunzione di cibo sono i seguenti:

    • Un disturbo dell’alimentazione o della nutrizione (per es., apparente mancanza d’interesse per il mangiare o per il cibo; evitamento basato sulle caratteristiche sensoriali del cibo; preoccupazioni relativa alle conseguenze negative del mangiare) che si manifesta attraverso la persistente incapacità di soddisfare le necessità nutrizionali e/o energetiche appropriate, associato a uno (o più) dei seguenti aspetti:

    • Significativa perdita di peso (o mancato raggiungimento dell’aumento ponderale atteso oppure una crescita discontinua nei bambini).

    • Significativo deficit nutrizionale.• Dipendenza dalla nutrizione parenterale o dai supplementi nutrizionali orali.

    • Marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.• Il disturbo non è meglio spiegato da una mancata disponibilità di cibo o da una pratica associata culturalmente sancita.• Il disturbo dell’alimentazione non si manifesta esclusivamente durante il decorso dell’anoressia nervosa o della bulimia

    nervosa e non vi è alcuna evidenza di un disturbo nel modo in cui vengono vissuti il peso o la forma del proprio corpo.

    • Il disturbo dell’alimentazione non è attribuibile a una condizione medica concomitante e non può essere spiegato da un altro disturbo mentale. Quando il disturbo dell’alimentazione si verifica nel contesto di un’altra condizione o disturbo la gravità del disturbo dell’alimentazione eccede quella abitualmente associata alla condizione o il disturbo e giustifica ulteriore attenzione clinica.

  • ANORESSIA NERVOSA

    Lancet, 2013AN is characterized by a cronic

    course that is refractory to treatment in many patients

    It has one of the highest mortalityrates of any psychiatric disorder: 19% without therapy and 1-5% with therapy

    Early treatment (within the first yearof illness) is able to change the course

  • CRITERIA FOR ANOREXIA NERVOSADSM-IV-TR VS DSM-5

    DSM-IV-TR

    Criteria A. Refusal to maintain body weight at or above a minimally normal weight for age and height (e.g. weight loss leading to maintenance of body weight less than 85% of that expected or failure to make expected weight gain during period of growth, leading to body weight less than 85% of that expected)

    DSM-5

    Criteria A. Restriction of energy intake relative to requirements leading to a significantly low body weight in the context of age, sex, developmental trajectory and physical health

    Significantly low weight is defined as a weight that is less than minimally normal or for children and adolescents, less than that minimally expected

    Rationale: the word “refusal” in DSM-IV-TR was viewed as possibly pejorative and difficult to assess, as it implies intention Rewording of the criterion to focus on behaviors is recommendedLevel of change: clarification

  • DSM-IV-TR

    Criteria B. Intense fear of gaining weight or becoming fat, even though underweight

    DSM-5Criteria B. Intense fear of gaining

    weight or becoming fat or persistent behavior that interferes with weight gain, even though at a significantly low weight

    In DSM-IV-TR “fear of weight gain” is requiredA significant minority of individuals with the syndrome explicitly deny such fearTherefore, the addition of a clause to focus on behavior is recommended Level of change: clarificationThe phrase “persistent behavior to avoid weight gain” was changed to “persistent behavior that interferes with weight gain”; so that the implication that knowledge of the individual’s motiviation for the behavior is not required

    CRITERIA FOR ANOREXIA NERVOSADSM-IV-TR VS DSM-5

  • DSM-IV-TR

    Criteria C. Disturbance in the way in which one’s body weight or shape is experienced, undue influence of body weight or shape on self-evaluation or denial of the seriousness of the current low body weight

    DSM-5

    Criteria C. Disturbance in the way in which one’s body weight or shape is experienced, undue influence of body weight or shape on self-evaluation or persistent lack of recognition of the seriousness of the current low body weight

    CRITERIA FOR ANOREXIA NERVOSADSM-IV-TR VS DSM-5

  • DSM-IV-TR

    Criteria D. In postmenarcheal females, amenorrhea (absence of at least three consecutive menstrual cycles) is required

    DSM-5

    Criteria D. Deletion of this criterion is recommended

    In DSM-IV amenorrhea is required However, individuals have been clearly described who exhibit all other symptoms and signs of Anorexia Nervosa, but who report at least some menstrual activityIn addition, this criterion cannot be applied to pre-menarchal females, to females taking oral contraceptives, to post-menopausal females or to males However, there are some data that women who endorse amenorrhea have poorer bone health than do women who fail to meet this criterion Level of change: modest/substantial

    CRITERIA FOR ANOREXIA NERVOSADSM-IV-TR VS DSM-5

  • SUBTYPES OF ANOREXIA NERVOSA DSM-IV-TR VS DSM-5

    • DSM-IV-TR requires that subtype (binge eating/purging or restricting) be specified for the current episode

    • While there are data that the subtypes are useful clinically and for research purposes, there is significant cross-over between subtypes and resultant difficulty in specifying the subtype for the “current episode” of illness

    • Therefore, DSM-5 recommends that the subtype be specified for the last 3 months

    • Level of change: clarification

  • ANOREXIA NERVOSA: SEVERITY CRITERIA

    To establish the severity the body mass index (BMI) must be appropriately assessed for the development stage

    Mild: BMI ≥ 17 kg/m2

    Moderate: BMI 16-16.99 kg/m2

    Severe: MBI 15-15.99 kg/m2

    Extreme: MBI

  • ANORESSIA NERVOSA

    • Prevalenza: studi condotti su giovani donne nellatarda fase adolescenziale o nella giovane età adultahanno riscontrato una prevalenza dello 0,5-1% dicasi che soddisfano appieno i criteri perl'Anoressia Nervosa.• Esordio: l'età media di insorgenza dell'Anoressia

    Nervosa è di 17 anni, con dati che suggerisconouna distribuzione bimodale con due picchi, a 14 e18 anni. Il disturbo si presenta raramente in donneoltre i 40 anni

  • PROGNOSI

    • La malattia recidiva o cronicizza in quasi il 70% dei casi.• Esistono dei fattori prognostici sfavorevoli:• grave deficit di immagine corporea,• mancanza di critica di malattia, • presenza di altri disturbi psichiatrici e organici.

  • BULIMIA NERVOSA

    Il DSM-5 ha mantenuto gli stessi criteri diagnostici del DSM-IV con l’eccezione del criterio C (frequenza e durata delle abbuffate).

    Adesso è richiesto che le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verifichino entrambe in media almeno una volta alla settimana per 3 mesi bulimia nervosa, mentre nel DSM-IV si dovevano verificare almeno due volte la settimana per tre mesi.

    Inoltre, come per l’anoressia nervosa sono stati introdotti dei criteri per valutare il livello di gravità attuale sulla base del numero di episodi di condotte compensatorie per settimana.

    Infine, sono stati eliminati i due sottotipi (con e senza condotte di eliminazione) previsti dal DSM-IV.

  • CRITERIA FOR BULIMIA NERVOSA• Eating in a discrete period of time (e.g. within any 2-hour period) an amount of food that is larger than most people would eat during a similar period of time

    • A sense of lack of control over eating during the episode

    • Recurrent inappropriate compensatory behaviours

    • The binge and inappropriate compensatory behaviours both occur on average at least once a week for 3 months

    • The level of self-esteem is influenced by form and body weight

    • These behaviors do not present solely during the course of AN

  • Bulimia Nervosa: severità

    • Lieve: Una media di 1-3 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana.

    • Moderato: Una media di 4-7 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana.

    • Grave: Una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana.

    • Estremo: Una media di 14 o più episodi di condotte compensatorie inappropriate per settimana.

  • BULIMIA NERVOSA

    • Prevalenza: tra i soggetti adolescenti e giovaniadulti di sesso femminile è di circa l'1-3%. Il tasso dipresentazione nel sesso maschile è circa un decimorispetto a quello nel sesso femminile.

    • Decorso: può essere cronico od intermittente confasi di remissione alternate a fasi di ricomparsadelle abbuffate.

  • CRITERIA FOR BINGE EATING DISORDER

    • Ricorrenti episodi di abbuffate. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi gli aspetti seguenti:

    • Mangiare, in un periodo definito di tempo (per es., un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili.

    • Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (per es., sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa o quanto si sta mangiando).

    • Gli episodi di abbuffata sono associati a tre (o più) dei seguenti aspetti:• Mangiare molto più rapidamente del normale.

    • Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni.

    • Mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati.

    • Mangiare da soli perché a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando.

    • Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o assai in colpa dopo l’episodio.

    • È presente un marcato disagio riguardo alle abbuffate.

    • L’abbuffata si verifica, in media, almeno una volta alla settimana per 3 mesi.

    • L’abbuffata non è associata alla messa in atto sistematica di condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa, e non si verifica esclusivamente in corso di bulimia nervosa o anoressia nervosa.

    Nei bambini possono osservarsi i seguenti comportamenti:-Ricerca di cibo in assenza di fame o dopo il pasto-Ricerca del cibo come reazione a tristezza, noia, inattività-Ricerca di cibo come ricompensa o premio-Nascondere e accumulare il cibo

  • DISTURBO DA ABBUFFATE COMPULSIVE

    • Disturbo alimentare presente in percentuali pressoché uguali nei maschi e nelle femmine

    • Si manifesta più tipicamente nei soggetti che sono nella fascia dei 30/40 anni, a differenza della fascia dei 16/20 anni maggiormente interessata da anoressia e bulimia.

    • I Binge Eatig Disorders si manifestano come periodi di incontrollata, impulsiva e continua sovralimentazione protratta fino al punto di estrema saturazione fisica.

    • Si differenziano dai disturbi bulimici, in quanto non prevedono l'attuazione di metodi di evacuazione fisica, ma possono seguire digiuni o tentativi di dieta.

    • Spesso sono preceduti da sentimenti di solitudine e malinconia, mentre dopo l'abbuffata sono frequenti vissuti di vergogna e auto-denigrazione.

  • PROFILO DI PERSONALITA’

    • Scarsa autostima

    • Identità deficitaria

    • Fragilità psichica

    • Difficoltà nel distinguere le emozioni

    • Difficoltà nell’utilizzo del linguaggio simbolico

  • DISTURBO DELL’ALIMENTAZIONE CON ALTRA SPECIFICAZIONE

    • Questa categoria si applica a presentazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo della nutrizione e

    dell’alimentazione che causano un significativo disagio clinico o un danno nel funzionamento sociale, occupazionale o

    in altre importanti aree predominano, ma non sono soddisfatti i criteri pieni per uno qualsiasi dei disturbi nella classe

    diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

    • La categoria disturbo della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione è usata in situazioni in cui il clinico

    sceglie di non specificare il motivo per cui i criteri non sono soddisfatti per uno specifico disturbo della nutrizione e

    dell’alimentazione, e include presentazioni in cui ci sono insufficienti informazioni per fare una diagnosi più specifica

    (per es. in un setting di pronto soccorso).

  • DISTURBO DELL’ALIMENTAZIONE CON ALTRA SPECIFICAZIONE

    •Anoressia nervosa atipica. Sono soddisfatti tutti criteri per l’anoressia nervosa, salvo che nonostante una significativa perdita di peso, il peso dell’individuo è all’interno o al di sopra del range di normalità.

    •Bulimia nervosa (a bassa frequenza e/o di durata limitata). Sono soddisfatti tutti criteri per la bulimia nervosa, salvo che le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verificano, mediamente, meno di una volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.

    •Disturbo da binge-eating (a bassa frequenza e/o di durata limitata). Sono soddisfatti tutti criteri per il disturbo da binge-eating, salvo che le abbuffate si verificano, mediamente, meno di una volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.

    •Disturbo da condotta di eliminazione. Ricorrenti condotte di eliminazione per influenzare il peso o la forma del corpo (per es. vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci) in assenza di abbuffate.

    •Sindrome da alimentazione notturna. Ricorrenti episodi di alimentazione notturna, che si manifestano mangiando dopo il risveglio dal sonno oppure l’eccessivo consumo di cibo dopo il pasto serale. Vi solo consapevolezza e ricordo di aver mangiato. L’alimentazione notturna non è meglio spiegata da influenze esterne come la modificazione del ciclo sonno-veglia dell’individuo oppure da norme sociali locali. L’alimentazione notturna causa un significativo disagio e/o compromissione del funzionamento. I pattern di alimentazione disordinata non sono meglio spiegati dal disturbo da binge-eating o da un altro disturbo mentale, compreso l’uso di sostanze, e non sono attribuibili a un altro disturbo medico oppure all’effetto di farmaci.

  • TWO OPPOSITE VICIOUS CIRCLES

    IN EATING DISORDERS

    • Food restriction • Thinness • Hyper-motor activity

    • Food increase • Fatness • Hypo-motor activity

    Anorexia Obesity

    Continuum

    AN/Benge eating-BN-BED

  • FATTORI BIOLOGICI

    • Studi familiari di più generazioni e sui gemelli hanno dimostrato che iDCA si manifestano con più probabilità nella famiglia di una personaaffetta, soprattutto se si tratta della madre

    • presunta anomalia funzionale di una porzione ipotalamica deputata alcontrollo della fame e della sazietà, dell’attività sessuale e del ciclomestruale. Le ricerche non hanno però ancora dimostrato l’esistenzadi specifiche anomalie neurologiche e neuroendocrine in questipazienti.

    • ridotta funzionalità del sistema della serotonina e della noradrenalina alivello cerebrale e le modificazioni della colecistochinina e della leptinaa livello periferico.

  • EATING DISORDERS AND NEUROTRANSMITTERS

    Preclinical studies on animal models and clinical trials on ED patients indicate that dopamine (DA, blue) serotonin (5-HT, green), acetylcholine (Ach, red) and opioids (orange) play a key role in regulating eating behavior

    (Avena & Bocarsly, 2012)

  • BRAIN ANOMALIES IN ANOREXIA AND BULIMIA NERVOSA

    The brain reward system is a relatively well-characterized brain circuitry that plays a central role in the drive to eat

    The individuals with current or past eating disorders showed alterations in the brain reward pathways compared to controls

    Structural and functional alterations in the insula and frontal cortex, including orbitofrontal and cingulate regions, areas that contribute to reward and anxiety processing, could predispose to developing an eating disorder

    Adaptive changes in those circuits in response to malnutrition or repeated binge eating and purging could further promote illness behavior, hinder recovery and contribute to relapse

    Frank, 2013

  • TREATMENT OF EATING DISORDERS

    The treatment of eating disorders is a complex process that relies not only on the use of psychotropic drugs, but should include also nutritional counselling, psychotherapy and the treatment of the medical complications, where they are present

  • TREATMENT OF EATING DISORDERS:THE INTERDISCIPLINARY TEAM

    • Comprehensive medical, nutritional, psychological, familial and social assessments and interventions • Establish a diagnosis and the seriousness of condition • Follow usual criteria for hospitalization, day hospital or outpatient care • Restore healthy nutritional status, weight gain goals, target range • Not postpone nasogastric feeding when necessary • Provide developmentally appropriate health education • Follow-up to monitor health and maintain therapeutic alliance • Treat emotional and psychiatric associated problems • Deal with family problems that accompany eating disorders • Enhance patients’ motivation for treatment • Improve eating behaviors • Manage associated distorted thoughts and feelings • Limit hyperactivity

  • • La mortalità è in entrambe le forme superiore al 3%, le principali cause di morte: • emaciazione e defedamento da inedia (forme restrittive)

    • arresto cardiaco da alterazione dell'equilibrio elettrolitico (vomito)

    • conseguenze patologiche di diete troppo rapide e/o squilibrate

    • suicidio, per la concomitante depressione, dovuta alla difficoltà ad affrontare i conflitti con l'ambiente ed a dare un senso alla propria vita.

    ANORESSIA E BULIMIA

  • STRATEGIE TERAPEUTICHE

    • I disturbi del comportamento alimentare possono essere trattati e si può ripristinare un peso salutare.• Tanto più precocemente tali disturbi vengono diagnosticati

    e trattati, maggiore è la probabilità che le conseguenze siano migliori. • Richiedono un programma terapeutico ad ampio raggio che

    include cure mediche e il loro monitoraggio, interventi sul piano psicosociale, consulenze nutrizionistiche • Al momento della diagnosi, il terapeuta deve valutare se il

    paziente si trova in una condizione di perdita di peso che lo rende a rischio e richiederne quindi il ricovero.

  • STRATEGIE TERAPEUTICHE

    • Il trattamento dei DCA richiede un programma specifico che si caratterizza per tre fasi principali:

    • primo obiettivo:

    • per la bulimia è ridurre o eliminare le abbuffate e le condotte di eliminazione

    • per l’anoressia è recuperare il peso perso con il digiuno e i lassativi;

    • trattare i disturbi di ordine psicologico come i disturbi dell’ immagine corporea, la bassa autostima, e conflitti interpersonali;

    • ottenere una remissione a lungo termine e la riabilitazione, fino alla completa guarigione.

  • STRATEGIE TERAPEUTICHE

    • Una volta che la malnutrizione è stata corretta e il peso ripristinato, la psicoterapia può aiutare i pazienti con anoressia a migliorare la bassa autostima ed è indicata per i pensieri erronei e modelli comportamentali abnormi.

    • Le famiglie sono spesso coinvolte nel programma terapeutico.

  • ANOREXIA NERVOSA: PHARMACOLOGIC TREATMENT (1)

    Psychopharmacologic treatments are used and are useful as an adjunctive therapy to interdisciplinary approach to treatment

    Literature suggests:

    • SSRI or other antidepressants for obsession, depression, anxiety, but they can be administered when weight is going to be restored

    • Typical and atypical neuroleptics for agitation and anxiety which commonly complicate refeeding, for weight gain as a side effect due to leptin reduction, for psychotic like characteristic and to reduce hyperactivity

  • ANOREXIA NERVOSA: PSYCHOTHERAPY TREATMENT

    Options:

    • supportive therapy• cognitive-behavioral therapy• group therapy• family therapy • structured behavioral treatment aimed at normalizing nutrition• diet control aimed at purchasing 1Kg/week until 90% of the ideal weight is

    reached

  • BULIMIA NERVOSA: PSYCHOPHARMACOLOGIC TREATMENT (1)

    Rationale for antidepressant therapy in BN:• Serotoninergic (and noradrenergic) dysfunction• Comorbidity with anxiety, obsessiveness and depressionSSRI and other antidepressants have been shown to produce

    improvement vs placebo Need to use high dosesOverall reduction in bulimic symptoms about 70%, but

    relapse rates range from 30 to 50% in four to six months follow-up

  • BULIMIA NERVOSA: PSYCHOPHARMACOLOGIC TREATMENT (2)

    • Fluoxetine: Level of Evidence A-1 (60 mg/die)• Fluvoxamine and Sertraline: Level of Evidence B• Desimaprinal and imipramine: Level of Evidence A-2• Amitriptyline and Citalopram: no evidence• Topiramate: Level of Evidence A, but still few studies

  • BULIMIA NERVOSA: PSYCHOPHARMACOLOGIC TREATMENT (3)

    Cognitive-Behavioral Therapy, Supportive Therapy and Fluoxetine as isolated treatments produce significant clinical improvements

    Cognitive-Behavioral Therapy is superior to that of Supportive Therapy In the short term, Cognitive-Behavioral Therapy is more effective than

    Supportive Therapy, but long-term efficacy is the sameThe addition of Fuoxetine to Cognitive-Behavioral Therapy produces

    improvements not present with placeboThe addition of Cognitive-Behavioral Therapy to Fluoxetine results in

    improvementsThe action of fluoxetine on BN is independent of depression

  • Nascono negli USA,

    negli anni 1998/1999, espandendosi poi al

    continente europeo nel 2002/2003.

    Precisamente, quelli a favore dell’anoressia

    vengono chiamati siti pro-Ana e quelli a

    favore della bulimia, meno diffusi, sono

    invece detti pro-Mia

    In Italia si stimano oltre 300mila siti web, tra

    blog e forum che incitano, più o meno

    volontariamente, al disagio alimentare per

    mezzo di pratiche che portano all’anoressia o

    alla bulimia.

    Attualmente tali siti , tantissimi , sono tutti

    inneggianti all'anoressia e alla bulimia,

    considerando tali pratiche un vero e proprio

    “stile di vita”.

    Siti pro-Ana e pro-Mia

    Source: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi5_cLhmtLeAhUrzYUKHUSXA9AQFjACegQIBxAC&url=http%3A%2F%2Fitalianhospitalgroup.it%2Fpresentazioni%2Fdisagio_giovanile_e_disturbi_del_comportamento_alimentare_co_6798.ppt&usg=AOvVaw2Repys-r8ZtJT4xQy-gNfi

  • E’ semplicissimo trovarli nel web.

    Basta digitare qualche parola chiave o queste

    sigle sui motori di ricerca ed il gioco è fatto.

    Si entra così nei tanti blog «Pro Ana», dove

    ragazze giovanissime esaltano l'estremo

    digiuno e si incoraggiano a vicenda nel

    dimagrire oltre il limite. Per ogni sito oscurato

    (sono illegali) ne nasce subito un altro

    Questi siti danno un'illusione di conforto e

    confronto ai loro utenti. Di fatto però sono

    una fonte inesauribile di stimolazione al

    disagio.

    Internet, per mezzo di blog e forum, diviene

    un potente mezzo di normalizzazione,

    mezzo che ha il potere di rendere normale

    ciò che non dovrebbe esserlo.

    Siti pro-Ana e pro-Mia

    Source: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi5_cLhmtLeAhUrzYUKHUSXA9AQFjACegQIBxAC&url=http%3A%2F%2Fitalianhospitalgroup.it%2Fpresentazioni%2Fdisagio_giovanile_e_disturbi_del_comportamento_alimentare_co_6798.ppt&usg=AOvVaw2Repys-r8ZtJT4xQy-gNfi

  • Blog, siti e forum, continuamente chiusi e poi

    riaperti, interamente dedicati a queste

    patologie, spesso mortali. Qui le proselite alla

    filosofia di Ana si raccontano e si danno

    consigli su come vomitare, ingannare i propri

    familiari o come superare indenni e con meno

    tentazioni possibile i morsi della fame.

    Source: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi5_cLhmtLeAhUrzYUKHUSXA9AQFjACegQIBxAC&url=http%3A%2F%2Fitalianhospitalgroup.it%2Fpresentazioni%2Fdisagio_giovanile_e_disturbi_del_comportamento_alimentare_co_6798.ppt&usg=AOvVaw2Repys-r8ZtJT4xQy-gNfi

  • In questi blog, pubblici e privati, le giovani

    adolescenti scrivono il loro diario alimentare

    ma ancora di più cercano sostegno

    psicologico, paradossalmente e in modo

    perverso, proprio per portare avanti la loro

    guerra contro il cibo e le calorie.

    Il loro scopo è uno: dimagrire e riuscire a

    vedersi le ossa

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  • 1) Non essere magri vuol dire non essere attraenti 2) Essere magri è molto più importante che essere sani

    3) Devi comprare vestiti, tagliarti i capelli, assumere lassativi, morire di fame, fare qualsiasi cosa per farti sembrare più magro

    4) Non devi mangiare senza sentirti in colpa

    5) Non devi mangiare cibo ingrassante senza autopunirti dopo 6) Devi contare le calorie e quindi restringerne l'assunzione

    7) Quello che dice la bilancia è la cosa più importante

    8) Perdere peso è bene/ prendere peso è male 9) Non puoi mai essere troppo magro

    10) Essere magro e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e successo

    Con tanto di dieci comandamenti della Dea Ana

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  • • BEVI UN BICCHIERE DI ACQUA OGNI ORA (riempie lo stomaco e in più depura)

    • GUARDA FOTO DI MODELLE E ATTRICI CHE TI SIANO DI ISPIRAZIONE • LAVATI SPESSO I DENTI ( oltre ad avere sempre l'alito fresco, ti passerà la voglia di sporcare una bocca appena lavata) • MANGIA MOLTO LENTAMENTE (ci vuole sempre un po' prima che il tuo stomaco si renda conto di essere pieno)

    • MASTICA E POI SPUTA TUTTO • PRENDI LE VITAMINE (eviterai stanchezza, mal di testa, tutti i problemi dovuti alla scarsa alimentazione)

    • TIENITI OCCUPATO (avrai meno tempo per pensare a mangiare)• QUANDO HAI FAME MANGIA QUALCHE CARAMELLA SENZA ZUCCHERO

    • NON MANGIARE NIENTE più GRANDE DEL TUO PALMO • PESATI SPESSO

    • INDOSSA DEI JEANS MOLTO STRETTI (ti ricorderanno sempre che devi dimagrire) • MENTRE MANGI, CAMMINA • AIUTATI CON SITI COME QUESTO

    • FIBRE (si espandono nel tuo stomaco facendoti sentire pieno) • CONCENTRATI SU OGNI MORSO (dopo un po' ti passerà la voglia di mangiare)

    • MAI MANGIARE DAVANTI ALLA TV O LEGGENDO • TIENITI LONTANO DA SITUAZIONI IN CUI SAI CHE SARAI PORTATO A MANGIARE

    • CHEWING-GUM SENZA ZUCCHERO

    Trucchi e suggerimenti per non mangiare

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  • • SE SEI TENTATO DAL CIBO CONTA FINO A 100, ASPETTA 20 MINUTI (vedrai che alla fine ti passerà)

    • FAI GINNASTICA • COMPRA DEI VESTITI MERAVIGLIOSI, MA UN PAIO DI TAGLIE IN MENO • FALLO PER TE STESSO!!! • TIENITI IN MOVIMENTO IN QUALSIASI SITUAZIONE (anche seduto, muovi le gambe, le mani,

    ecc) • DORMI ALMENO 6 ORE PER NOTTE (la stanchezza aumenta il senso di fame) • GIOCA CON IL TUO CIBO (es: crea figure nel tuo piatto, ecc) • MAI MANGIARE DOPO LE 6 DI SERA • BEVI MOLTO TE' VERDE • MANGIA CON LA MANO CHE NON USI (se sei destro usa la sinistra e viceversa) • BEVI finché NON TI SENTI COME SE STESSI PER VOMITARE • AL RISTORANTE, ORDINA QUALCOSA CHE NON TI PIACE (più della metà rimarrà nel piatto) • MANGIA SOLO finché I CRAMPI ALLO STOMACO SARANNO PASSATI • PONITI DEGLI OBIETTIVI DI PESO • GUARDA LE ALTRE PERSONE MANGIARE, E SENTITI SUPERIORE! • QUANDO HAI FAME, BALLA E CANTA LE TUE CANZONI PREFERITE • SE SEI TENTATO DAL CIBO, ESCI A FARE UNA PASSEGGIATA

    Trucchi e suggerimenti per non mangiare

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  • 1. Non parlare mai del tuo peso con nessuno. Comportati come se tu non sappia assolutamente niente di diete e peso. 2. Non lasciare che le persone notino come sono larghi i tuoi vestiti 3. Cerca di mangiare solo quando i tuoi familiari o amici sono con te (e usa il tempo in cui sei solo per non farlo) 4. Entra ed esci spesso dalla cucina. Questo darà l'idea che mangi 5. Lascia resti di cibo o piatti sporchi in giro (prepara qualcosa e buttalo via, gli altri penseranno che l'hai mangiato) 6. Portati sempre fuori qualche snack (facendoti vedere) e poi fuori buttalo via 7. A casa di' che mangi da un amico, all'amico di' che hai già mangiato a casa 8. Inventati delle allergie a certi cibi 9. Fingi un mal di pancia o cose così 10. Di' che sei stato invitato fuori a cena, poi vai a fare una passeggiata 11. Di' che mangi in camera tua, poi in camera tua butta tutto nel pattume (ricorda di portare via il pattume quando esci!!!) 12. Non parlare mai di cibo ne' di quanto sei insoddisfatto del tuo corpo davanti agli altri 13. Al ristorante fingi di non avere abbastanza soldi per mangiare

    Trucchi e suggerimenti per non destare sospetti

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  • Il motto è

    "Quod me nutrit me destruit" (letteralmente: quello che mi nutre, mi distrugge, Friedrich

    Nietzsche)

    Una frase tatuata sulla pelle della Jolie e riprodotta sui blog

    inneggianti alla magrezza..

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  • In rete si trovano anche giochi interattivi che inducono le giovanissime a far diventare i propri

    personaggi anoressici, dove tutto è lecito.

    Perfino utilizzare pillole e lassativi virtuali.

    non solo blog

    Source: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi5_cLhmtLeAhUrzYUKHUSXA9AQFjACegQIBxAC&url=http%3A%2F%2Fitalianhospitalgroup.it%2Fpresentazioni%2Fdisagio_giovanile_e_disturbi_del_comportamento_alimentare_co_6798.ppt&usg=AOvVaw2Repys-r8ZtJT4xQy-gNfi

  • L’anoressia non è come un raffreddore.Non passa così, da sola.Ma non è nemmeno una battaglia che si vince.L’anoressia è un sintomo.Che porta allo scoperto quello che fa male dentro.La paura, il vuoto, l’abbandono,la violenza, la collera.È un modo per proteggersi da tutto ciò che sfugge al controllo.Anche se a forza di proteggersi si rischia di morire.Io non sono morta.Oggi ho quarant’anni e tutto va bene.Perché sto bene.Cioè…sto male, ma male come chiunque altro.Ed è anche attraverso la mia anoressia che ho imparato a vivere.Michela MarzanoVolevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere

    http://www.liosite.com/fonte/michela-marzano/http://www.liosite.com/opera/volevo-essere-una-farfalla-come-lanoressia-mi-ha-insegnato-a-vivere/