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Adria Costruzioni Sagl Fine della corsa! pagina 11 Frontalieri Facciamo il punto (seconda parte) Dipendenti dello Stato Misure di risparmio inaccettabili GenPiù La memoria storica nel nuovo Vademecum pagina 3 pagina 16 pagine 6-7 pagina 5 I dipendenti della Adria Costruzioni Sagl con il sindacalista OCST Francesco Ciccarelli attendono l’inizio dell’assemblea dello scorso lunedì Prossimo numero: 5 novembre 2015 Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro 15 ottobre 2015 - Anno XC - N.16 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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AdriaCostruzioni SaglFine della corsa!

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FrontalieriFacciamo il punto (seconda parte)

Dipendenti dello StatoMisure di risparmioinaccettabili

GenPiùLa memoria storica nel nuovo Vademecum

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I dipendenti della Adria Costruzioni Sagl con il sindacalista OCST Francesco Ciccarelli attendono l’inizio dell’assemblea dello scorso lunedì

Prossimo numero: 5 novembre 2015

Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com

Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese lavoro15 ottobre 2015 - Anno XC - N.16 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano

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2 315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

A Berna per difendere il lavoro

Lorenzo Jelmini — candidato 7 lista 6

Lugano, settembre 2015

Una presenza auspicabile

Care associate, Cari associati,il rinnovo delle Camere federali è ormai alle porte.

La prossima legislatura ruoterà in misura rilevante attorno a temi riguardanti la sicurezza sociale e il mondo del lavoro. La riforma della previdenza sociale dovrà disegnare la rotta futura dell’AVS (primo pilastro) e della Previdenza professionale (secondo pilastro) e stanno entrando nel vivo altri temi legati all’occupazione, alla crisi finanziaria ed ai rapporti con l’UE in materia di libera circolazione.

In questo scenario, l’OCST, ritenendo la presenza di una voce cristiano-sociale ampiamente auspicabile, ha accolto l’invito formulato dal Partito popolare democratico e ha deciso d’impegnarsi presentando il suo candidato per il Consiglio nazionale. Ciò riporterebbe l’OCST nel parlamento federale rinnovando il prezioso apporto fornito nel recente passato da suoi esponenti.

Invitiamo perciò le associate e gli associati OCST, indipendentemente dalla scelta partitica di ognuno, a riservare una preferenza a

Lorenzo Jelminicandidato N.7, lista N.6

L’esperienza maturata da Lorenzo nel sindacato ed in politica (a livello comunale e in ambito cantonale quale membro del Gran Consiglio) ne fanno un valido candidato al Consiglio nazionale in grado di apportarvi un prezioso bagaglio di conoscenze e competenze.

Ringraziamo perciò tutti coloro che vorranno sostenerlo. Un saluto cordiale.

Bruno Ongaro Meinrado Robbiani Presidente Segretario cantonale

BRUNO ONGARO*

S iamo ormai giunti alle battute finali della campagna elettorale che por-terà al rinnovo delle Camere Fede-

rali. Anche se a volte pare lontana, la politica federale e le decisioni che vengono prese a Berna hanno importanti ricadute per il nostro Cantone, soprattutto per quel che riguarda i temi che stanno a cuore al nostro sindacato: le condizioni lavorative, l’occupazione, le assicu-razioni sociali che siano di sostegno a tutti ed in particolare ai più bisognosi.

Come abbiamo già avuto modo di ribadire, la prossima legislatura federale ruoterà in misura

rilevante proprio attorno a temi riguardanti la sicurezza sociale e il mondo del lavoro. Sarà affrontata la riforma della previdenza sociale che dovrà impostare il futuro dell’AVS (primo pilastro) e della Previdenza professionale (se-condo pilastro). Ma occorrerà pure dare par-ticolare attenzione ad altri temi che saranno oggetto di discussione e sui quali occorre pro-porre soluzioni attente alle preoccupazioni dei lavoratori. Pensiamo in particolare all’occupa-zione, alla crisi finanziaria ed ai rapporti con l’UE in materia di libera circolazione.

Proprio per questo, l’OCST, ritenendo im-portante la presenza in questa campagna

elettorale di una presenza cristiano sociale, ha voluto accogliere l’invito formulato dal Partito popolare demo-cratico e ha deciso d’impe-gnarsi presentando Lorenzo Jelmini quale candidato per il Consiglio nazionale.

Con Lorenzo si è così po-tuto dare voce alle nostre preoccupazioni e ai no-stri postulati proponendo, a partire dai nostri ideali, giudizi sulle tematiche che vengono discusse a livello nazionale.

L’esperienza maturata da Lorenzo nel sindacato ed in politica (a livello comunale e in ambito cantonale quale

membro del Gran Consiglio) ne fanno un vali-do candidato al Consiglio nazionale in grado di apportarvi un prezioso bagaglio di conoscenze e competenze.

Per questi motivi chiedo a tutti di impegnarvi per sostenerlo e farlo votare da parenti e cono-scenti e, perché no, anche raddoppiare come indicato nel box arancione.

Grazie per il vostro importante contributo.

*Presidente OCST

Elezioni Federali 2015

Una presenza OCST auspicabile

Lorenzo Jelmini può essere raddoppiato!

Per dare due voti a Lorenzo Jelmini sulla lista 6 occorre cancellare un nome pre-stampato di candidata/o della stessa lista e riscrivere a mano il suo nome.

Se preferite votare un’altra lista, potete comunque scrivere sulla scheda di voto il nome di Lorenzo Jelmini ricordandovi però di cancellare un candidato di quella lista.

Sindacato Attualità

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2 315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

LORENZO JELMINI

I l pacchetto di nuove misure di risparmio sul personale dello Stato che figurano nel

Preventivo 2016 sembra trovare tutti rassegnati!

Se l’invito al senso di respon-sabilità rivolto agli interlocutori istituzionali e sociali dal Consi-glio di Stato può essere condi-viso anche dal nostro sindacato, non lo possono essere le misure puntuali proposte dal DFE. Il sin-dacato è cosciente che occorra lavorare in modo unito per ri-portare in equilibrio i conti cantonali. Questo obiettivo costituisce infatti il presupposto ne-cessario per rilanciare politiche attive in tutti i settori – perciò anche nell’impiego pubblico – per favorire lo sviluppo del Cantone e la co-esione sociale.

Lo stesso consigliere di Stato Vitta ha allu-so a questo scopo quando ha annunciato «un programma di risanamento finanziario che permetterà di raggiungere l’equilibrio finanzia-rio entro la fine della legislatura». Purtroppo, le misure previste nel preventivo che riguardano la spesa del personale sono ancora puntuali e parziali ed eludono i provvedimenti strutturali attesi da tempo.

Ancora una volta alla concretizzazione di una riforma della politica retributiva dei dipendenti e dei docenti (in corso dal 1996), il Governo ha preferito misure «tampone» che hanno come principale effetto di penalizzare le retribuzioni e l’occupazione. Di questo si tratta se guar-diamo alle scelte fatte e alla decisione di non varare il messaggio sulla revisione della Legge sugli stipendi e la nuova classificazione delle funzioni e la relativa scala dei salari.Quattro sono le misure sul personale nel 2016:

1) Riduzione di 50 posti di lavoro nell’Ammi-nistrazione cantonale;

2) Allineamento delle date degli scatti salariali automatici al 1. gennaio di ogni anno (i docenti come finora al 1. settembre);

3) Sospensione degli avanzamenti di carriera e degli scatti salariali annuali fino al 1.1.2017, al 1.1.2018 (per gli scatti maturati nella secon-da metà del 2016) e al 1.9.2017 per i docenti;

4) La riduzione dello stipendio dello 0,5% per i dipendenti che sono al massimo della carriera.

Secondo il sindacato queste misure sono di-scriminatorie e introducono elementi di dispa-rità di trattamento: l’effetto della sospensione degli scatti annuali è infatti da tre a quattro volte superiore rispetto a quello causato dalla riduzione dello 0,5% dello stipendio massimo (per esempio, l’impatto mensile della sospen-

sione degli scatti annuali nella classe 30 è di quasi 160 Fr., quello della riduzione dello 0,5%

è solo di poco più di 45 Fr.).Esse saranno applicate nel

2016 e nel 2017 e avranno effetti definitivi che continue-ranno nel tempo. In sostanza si tradurranno in una riduzione reale dei salari con una dimi-nuzione della spesa per il per-sonale prevista nel preventivo 2016 pari a quasi il 4%!

Le misure di risparmio ap-plicate quest’anno non sono che le ultime di una lunga se-rie: contributi di risanamento o

di «solidarietà» nel 1998, 1999, 2005 e 2006; blocco degli scatti nel 1997, 1999 e nel 2005; riduzione di due classi di stipendio ai docenti, del 3% agli impiegati neoassunti (poi rimbor-sata a seguito di una sentenza del Tribunale cantonale) e del 20% ai supplenti; blocco degli avanzamenti in classe alternativa e tra paren-tesi nel 2014; per sette anni tagli al carovita, aumento di un’ora settimanale d’insegnamen-to ai docenti, riduzione degli sgravi orari per i docenti nel 2014; soppressione del diritto all’indennità di famiglia nel 2015.

Nessun impegno è stato comunicato al sin-dacato negli incontri che si sono svolti nelle scorse settimane – che appaiono sempre di più un rito sterile e inconcludente e non cer-to una trattativa volta al raggiungimento di un accordo sostenibile – riguardo all’entrata in vigore della nuova classificazione delle funzio-ni dell’amministrazione e della scuola. Siamo purtroppo convinti che il Governo si senta for-te al punto di ritenere che qualsiasi proposta che colpisce i funzionari pubblici sia destinata a raccogliere un’acritica e superficiale appro-vazione del Parlamento.

Fatto che dimostra quanto poco preoccupi l’autorità politica il buon funzionamento dei servizi pubblici e l’attività di chi vi lavora. Que-sto non significa – e non abbiamo difficoltà a ricordarlo – che il funzionamento dell’ammini-strazione e della scuola non siano da verificare puntualmente, da correggere e da migliorare. Ma un’analisi dei processi lavorativi non può essere fatta senza il coinvolgimento dei colla-boratori e dei sindacati che li rappresentano.

Riconosciamo la crisi che attanaglia diversi settori dell’economia e l’impoverimento che colpisce molte persone in Ticino. Sappiamo però anche quanto sia essenziale, in una con-giuntura sotto pressione come l’attuale, avere servizi pubblici attenti ai bisogni delle persone e dipendenti pronti a offrire prestazioni solle-cite e di qualità. È tuttavia difficile scorgere nelle cento pagine del preventivo del Governo appena rieletto una riflessione che proponga

un confronto costruttivo sul ruolo e i compiti dello Stato e ancor meno sul funzionamento dei suoi servizi e la (sempre promessa) analisi della spesa pubblica.

Il sindacato reputa che ci sono scelte, per esempio negli investimenti, fatte con una certa leggerezza e che risultano economicamente improduttive, al limite dello spreco. Questi casi devono poter essere analizzati e corretti.

Ora, l’OCST ritiene che una discussione sul-la riforma del sistema retributivo debba es-sere avviata velocemente coinvolgendo i col-laboratori, i partner sociali e anche i partiti e il Parlamento. È da troppo tempo che questi temi ristagnano arrischiando di imputridire, la-sciando la malsana sensazione che nessuno ci creda più, in primo luogo chi li ha promossi oramai quasi vent’anni fa con spese non indif-ferenti.

In questo momento invece, si rinuncia a una riforma seria della politica retributiva dello Sta-to (la nuova legge porterebbe a miglioramenti strutturali) e si persevera nel proporre nuove riduzioni lineari delle condizioni di lavoro senza aver negoziato alcuna compensazione o serio miglioramento, che invece la legge salariale che il Consiglio di Stato non si decide ad ap-provare contiene (nelle misure del preventivo troviamo persino l’anticipazione di una norma che figurerà nella nuova legge che, casual-mente, consentirà parte dei tagli).

Secondo il sindacato questi risparmi oltre che inaccettabili sono lesivi del principio di parità di trattamento. L’OCST segnalerà alla Commissione della gestione del Gran Consi-glio le proprie richieste e proposte.

Il sindacato OCST invita i dipendenti pubblici e i docenti ad esprimersi su queste decisioni del Consiglio di Stato in materia di politica del personale.

Impiegati pubblici

Misure di risparmio inaccettabili e lesive del principio di parità di trattamento

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4 515 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

Care Associate, Cari Associati,con soddisfazione annunciamo l’arrivo

dell’App dell’OCST. Si tratta di uno stru-mento che vi consentirà di essere sempre aggiornati sull’attività e sulle prese di po-sizione del sindacato e sul quale potrete leggere, conservare e scaricare il giornale il Lavoro.

L’applicazione è disponibile gratuitamente per smartphone e tablet Android e Apple. I contenuti relativi al giornale il Lavoro sono accessibili gratuitamente a tutti gli associati, ma è necessario effettuare il Login.

Cryms, un’azienda giovane ma che vanta già 10 anni di esperienza in un ambito innovativo come quello dello sviluppo di software per la comunica-zione, in particolare per dispositivi mobili, ha realizzato con professionalità e competenza questo nuovo strumento a disposzione di tutti i nostri associati.Cryms nasce nel 2003 con la visione che i tradizionali progetti di comunica-zione avrebbero avuto una componente mobile sempre più preponderante nel mercato dello sviluppo del software per la comunicazione. Nel corso de-gli anni ha sviluppato progetti innovativi per clienti di rilievo.

www.cryms.com

L’OCST lancia l’APP per gli associati!

LOGIN

Tutti gli associati all’OCST hanno diritto ad accedere gratuitamente all’area riser-vata, ma è stato attivato un account solo a chi ha comunicato il proprio indirizzo email. I dati di accesso sono gli stessi per l’app e per il sito www.ocst.com. Per chi non li avesse, è sufficiente comunicare il proprio nome, numero di associato e indirizzo email all’indirizzo [email protected]

CRYMS

CARLO VANONI

S ono durate quasi un anno le tratta-tive tra il municipio di Minusio e le organizzazioni sindacali OCST, SIT e

VPOD per trovare un accordo sulla gestione dei picchetti e delle indennità per il personale della squadra degli operai comunali. In parti-colare il nodo che ha impegnato maggiormen-te le parti nella trattativa era il riconoscimento di indennità adeguate e del recupero in tempo libero a compensazione dell’impegno richiesto alla squadra per l’adempimento dei picchetti invernali (sgombero neve e spargimento sale). L’accordo trovato e salutato positivamente dai lavoratori prevede la concessione di un inden-

nità pecuniaria di Fr 50.- per pic-chetto festivi e 6 franchi durante la settimana e la concessione di 4 ore di recupero

per ogni giorno di picchetto. Durante questo difficile anno si erano poi

presentate delle difficoltà a livello gestionale dovute alla mancanza di fiducia da parte di tutti i collaboratori rispetto alle attitudini ge-stionali di un quadro intermedio. Grazie alla mediazione sindacale si è ottenuto che la ge-stione della squadra passasse nelle mani dei due capisquadra e che il capo in questione si occupasse delle situazioni amministrative. An-che questa soluzione raccoglie l’assenso dei lavoratori.

Nelle prossime settimane il Municipio di Mi-nusio ha garantito che formalizzerà anche gli ultimi dettagli rispetto all’entrata in servizio per la squadra di picchetto in seconda. Liquidato anche questo dettaglio i sindacati e il perso-nale potranno considerare la vertenza chiusa positivamente. Da questa «lotta» sindacale possiamo sicuramente confermare che ancora una volta l’unione ha dato la forza necessa-ria per ottenere dei risultati buoni a favore dei lavoratori!

Minusio

Raggiunto un buon accordo Fedeltà OCST

Premiati alla Südpack

N elle scorse settimane sono stati consegnati i premi fedeltà ai nostri associati presso la ditta Südpack

SA di Bioggio.Per i 25 anni di fedeltà al nostro sindacato

sono stati premiati: Cernuto Leonardo, Corto-lenzi Ivano, Leali Pietro, Mauro Pasquale, Oli-via Lidia, Savini Lucio, Tavecchio Fabio.

Mentre Antuzzi Antonio ha raggiunto i 40 anni di fedeltà.

A tutti loro va il nostro immenso grazie.

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4 515 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Edilizia

A destar stupore non è tanto il fatto che una ditta si trovi in difficoltà, bensì come ci sia arrivata…

Si narra (presunzione di innocenza), che i proprietari Adriano e Filippo Cambria (pa-dre e figlio) abbiano speso i soldi destinati all’azienda per condurre una vita lussuosa (yacht, auto, ecc). A finire nel mirino degli inquirenti vi è pure un ex direttore di una banca di Lugano, accusato di aver falsifica-to dei documenti per ottenere il nulla osta dalla sede centrale e destinare così crediti milionari alla ditta in questione.

Si potrebbe pensare ai soliti magheggi fi-nanziari, di quelli a cui abbiamo ormai fatto purtroppo il callo. Ma guardiamola da un altro punto di vista: quello dei lavoratori. Lavoratori che, nonostante non abbiano ri-cevuto lo stipendio, hanno continuato a la-vorare sui vari cantieri. Lavoratori che a fine mese le fatture le devono pagare, il cibo devono comprarlo. Eppure, mentre i loro piani alti se la spassavano nel lusso, conti-nuavano a lavorare dando il loro contributo all’azienda, ignari che pure gli oneri sociali non venivano versati a chi di dovere. Lavo-ravano con la speranza di poter garantire un futuro all’impresa e di conseguenza a loro stessi. Perché il ragionamento «questo mese faccio sacrifici ma il prossimo magari si sistema la situazione» è intrinseco, vien da sé. La speranza di mantenere un po-sto di lavoro e portarti a casa la pagnotta in questo periodo prevale. Ma ora sono a piedi, senza un lavoro.

Ma parliamo di dignità. La definizio-ne data dalla Treccani al termine è la se-guente: condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal suo grado, dalle sue intrinseche qualità, dalla sua stessa natu-ra di uomo, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e ch’egli deve a sé stesso. Sembrerebbe dunque che la dignità si generi da un rapporto reciproco, pretende un riconoscimento dalla «contro-parte». «Il rispetto che per tale condizione gli è dovuto»… il rispetto in questo caso dove sta? Essere consapevoli di rovinare, o perlomeno complicare, la vita di parec-chie persone è rispettoso della dignità di un uomo? Tra un bicchiere di champagne e un giro in yacht, avranno mai pensato ai volti dei loro dipendenti e alle loro famiglie? Avranno mai pensato a quella gente che si recava a lavorare ignara di quanto stava ac-cadendo? All’oscuro del fatto che i capitali -intesi come stipendi- a loro destinati veni-vano spesi nel lusso? La risposta parrebbe semplice.

Giù il cappello davanti a questi lavoratori. Ora la rabbia e la disperazione prevalgono. Ma quando si guarderanno allo specchio non avranno nulla da rimproverarsi. Al con-trario di altri.

Adria Costruzioni Sagl

Mala-edilizia: no grazie!

N ella giornata di lunedì i dipen-denti di Adria Costruzioni Sagl riuniti in assemblea a Bioggio

hanno firmato l’istanza di fallimento che, è notizia di oggi (martedì 13 ottobre) è stata accolta dal Pretore di Lugano Patri-zia Zarro la quale ha firmato il decreto di fallimento. Ora spetta all’Ufficio esecuzio-ni e fallimenti proseguire: provvederà ad avviare la procedura fallimentare e adot-tare tutti i provvedimenti conservativi dei beni attivi a tutela dei creditori coinvolti.

Occorre ricordare che, soltanto di pre-cetti esecutivi, Adria Costruzioni ha accumu-lato debiti per 1,8 milioni di franchi. Debiti vari, verso il Cantone, le assicurazioni e i fornitori. La speranza, come affermato da Paolo Lo-catelli, responsabile OCST settore edilizia, «è quella che la procedura di fallimento si svolga in tempi brevi, così da poter eventualmente salvare gli attivi della società.

Con l’istanza e il decreto di fallimento si chiu-de così il teatrino messo in scena dalla geren-za la quale aveva di recente affermato di poter ancora salvare la ditta. Il lavoro svolto dovreb-be permettere di accelerare i tempi per l’incas-so degli arretrati (stipendi di agosto, settembre e 8 giorni lavorati di ottobre). Se tutto dovesse funzionare i lavoratori riceveranno, tramite l’In-solvenza, in un primo tempo (entro Natale) il 60% di quanto gli spetta, per poi raggiungere il 100% in un secondo tempo».

Durante l’assemblea è poi emerso che ora i 54 dipendenti non hanno più nessun vincolo contrattuale con l’azienda. I sindacati si sono adoperati in una sorta di misura accompa-gnatoria: tramite la Società Svizzera impresari costruttori (SSIC) cercheranno, nel limite del possibile, di far riassorbire una parte dei di-pendenti da altre ditte.

Per quanto concerne i molteplici cantieri av-viati: tutti resteranno fermi, in attesa di ulteriori sviluppi. Da segnalare come nei giorni scorsi, a cantieri già chiusi, alcuni operai abbiano ri-

cevuto l’ordine di spostare il materiale per utilizzarlo in altre sedi sottraendolo così all’in-ventario futuro. Mossa poi fallita grazie all’in-tervento della polizia.

Sempre Locatelli tiene a precisare «i lavora-tori si trovano in una situazione ingrata. Hanno fatto quanto dovevano fare, non gli si poteva chiedere di più e si ritrovano senza lavoro. Spe-riamo comunque di riuscire a saldare gli arre-trati nei loro confronti. Mi permetto di ribadire un concetto espresso più volte dal nostro sin-dacato: questi imprenditori, il cui modo di fare impresa non ci appartiene, non li vogliamo. È inconcepibile vedere i volti dei lavoratori col-mi di rabbia e disperazione pensando a come sono stati spesi i soldi che gli spettavano.

Quello che infastidisce, oltre chiaramente alla situazione dei lavoratori, è che a rimetterci in queste situazioni sono anche tutti quei fornito-ri o aziende che hanno svolto dei lavori per la Adria Costruzioni. Aziende che hanno operato senza sapere a cosa andavano incontro. Ora questa situazione mette in difficoltà anche loro. Il modo di agire di Adria non ha danneggiato solo l’azienda stessa e i dipendenti, ma anche altre ditte, come pure i committenti dei vari edi-fici, tra cui parecchie famiglie. È una situazione che nuoce al territorio e a tutte le imprese che operano in modo corretto».

Nel frattempo la giustizia farà il suo corso. Sperando che questo caso sia da monito per altri.

pagina a cura di GAD

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6 715 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Frontalieri

ANDREA PUGLIA

L a notizia ci ha fatto sobbalzare sulla sedia. Il Decreto Legge n. 153/2015, approvato martedì scorso dal Consi-

glio dei Ministri e relativo alle ultime disposi-zioni in materia di voluntary disclosure (la re-golarizzazione dei capitali non dichiarati), dà un’indicazione importante al tanto discusso tema della tassazione in Italia del 2° pilastro svizzero.

Ebbene, dopo mesi di dibattiti, il succita-to Decreto Legge ha sancito che tutti i resi-denti in Italia che non avessero dichiarato al Fisco le prestazioni LPP (sia le rendite che i capitali) potranno ora regolarizzarsi pagando un’aliquota del 5%! Inutile dire che si tratti di una tassazione molto bassa e dunque assolu-tamente favorevole al contribuente. Siamo di fronte ad un passaggio storico. Fino ad oggi in Italia non vi era una normativa chiara che defi-nisse con precisone come andassero tassati i capitali e le rendite del secondo pilastro.

Per questo in passato i commercialisti tende-vano a tassare le rendite LPP con le aliquote

IRPEF previste per le pensioni italiane, men-tre i capitali venivano trattati in vario modo a seconda del singolo professionista (vi era chi accettava il pagamento dell’imposta alla fonte in Svizzera e chi invece ne chiedeva il rimborso venendo poi tassato in Italia sulla parte di capi-tale maturata con gli interessi).

Il Decreto Legge sembrerebbe quindi porre la parola «fine» a questo tema decennale. Ne siamo sicuri? In realtà si è usato il condizionale non a caso.

Leggendo bene il Decreto Legge troviamo chiaramente espresso che gli effetti della tas-sazione al 5% si applicano «ai soli fini della collaborazione di cui alla legge 15 dicembre 2014 n. 186», ovvero solo all’interno della vo-luntary disclosure! Insomma, prendendo alla lettera la legge (come per altro siamo chiamati a fare), emerge che solo le prestazioni LPP non dichiarate in passato verranno tassate al 5% in sede di regolarizzazione.

E per il futuro? La legge come detto non sembra assicurare che la tassazione al 5% verrà mantenuta anche per i prossimi anni! I professionisti con ogni probabilità seguiranno

d’ora in poi questo livello di tassazione, eppure la certezza assoluta dal profilo legale non può sussistere. Insomma, colmato un gap normati-vo, ecco che se n’è creato subito un altro.

Pur non censurando la soddisfazione per questo risultato, l’Ufficio Frontalieri OCST esprime quindi l’esigenza che si definisca ul-teriormente il quadro normativo per gli anni a venire.

Ci si permetta un pensiero finale. Come det-to in passato, mancando una normativa chia-ra, coloro che hanno dichiarato regolarmente le rendite del secondo pilastro hanno dovuto pagare le aliquote IRPeF italiane (e l’Agenzia delle Entrate non ha mai contestato nessuna di queste pratiche!). Chi invece non ha dichiara-to nulla, può ora regolarizzare il tutto pagando solo il 5%.

Con sconcertato sarcasmo, pur ripudiando i detti populisti, non possiamo che restare inter-detti di fronte a questo paradosso che alimen-ta la serie: «Gentile contribuente, complimen-ti! Facevi meglio a fare l’evasore». Insomma, per il cittadino onesto, oltre al danno anche la beffa.

Voluntary disclosure

Secondo pilastro (LPP) tassato al 5%! Svolta storica sulla tassazione delle rendite e dei capitali

ANDREA PUGLIA

F acendo seguito all’articolo riportato nel precedente numero del Lavoro, presentiamo qui la seconda parte

della panoramica dedicata ai numerosi temi sorti di recente che riguardano i lavoratori frontalieri.

• Sanità. A partire dal 2015 i frontalieri stra-nieri (ovvero non italiani) dovranno pagare in-genti cifre per poter ottenere il rinnovo dell’i-scrizione al servizio sanitario nazionale. Per poter comprendere il provvedimento, occorre recuperare la legislazione italiana relativa ai permessi di soggiorno. In particolare possono ottenere il permesso di risiedere in Italia quei cittadini comunitari che svolgono un’attività di lavoro in Italia come dipendenti o come lavo-ratori autonomi, oppure coloro i quali, pur non svolgendo alcuna attività di lavoro in Italia, di-spongono di mezzi sufficienti per mantenersi senza dover ricorrere alle prestazioni sociali. Quest’ultimi soggetti sono tenuti obbligatoria-mente a sottoscrivere un’assicurazione medi-ca in Italia. In particolare possono effettuare l’iscrizione volontaria al SSN oppure possono optare per un’assicurazione medica privata.

L’iscrizione volontaria al SSN è regolata dal

Decreto Ministeriale dell’8 ottobre del 1986 il quale prevede il pagamento di determinati importi (le cifre sono poi state logicamente tradotte in euro da modifiche successive). In particolare il DM prevede: un’aliquota del 7,5% del reddito fino alla

quota di reddito pari a € 20’658,28 (l’importo minimo è pari a € 387); un’aliquota del 4% sugli importi eccedenti

a € 20’658,28 e fino al limite di € 51’645,69.Tale norma esiste pertanto da moltissimo

tempo ma la Regione Lombardia ha sorvolato per anni sul caso; la corte dei conti ha però chiesto alle Regioni di fare maggiore atten-zione nell’applicazione del provvedimento la qual cosa ha prodotto una progressiva scru-polosità da parte degli uffici competenti.

All’inizio di luglio una Circolare del Ministe-ro della Sanità (con il relativo Allegato) voleva estendere questo obbligo a tutti i frontalieri. Le proteste dei sindacati non si sono fatte at-tendere e questo ha causato una immediata sospensione del provvedimento. Nei prossimi mesi seguiranno importanti incontri di con-fronto tra i sindacati e la Regione Lombardia per proseguire nella discussione. Il tema è quindi ancora caldo.

• Il nuovo Accordo fiscale sui lavoratori

frontalieri. Il 23 febbraio del 2015 l’Italia e la Svizzera hanno firmato un Protocollo d’inte-sa per la modifica della Convenzione contro le doppie imposizioni. Tra i vari temi trattati da questo Accordo vi è anche la tassazione dei lavoratori frontalieri. In base alla roadmap pubblicata mesi fa, siamo in grado di intuire i capisaldi attorno ai quali ruoterà il nuovo si-stema impositivo.

In particolare l’Accordo definirà quattro fasi temporali durante le quali il livello di tassazio-ne del frontaliere «di fascia» aumenterà gra-dualmente fino ad essere parificato a quello dei frontalieri «fuori fascia» e di tutti gli altri frontalieri italiani (ovvero coloro che lavorano in Francia, Slovenia, San Marino e Vaticano).

In una PRIMA FASE, dal 2015 fino probabil-mente alla fine del 2017 (i tempi precisi devo-no tuttavia ancora essere ufficializzati), tutto resterà come oggi.

Nel 2018 dovrebbe partire la SECONDA FASE. Il frontaliere verserà in Svizzera il 70% dell’imposta alla fonte oggi pagata e verrà poi tassato dall’Italia sull’intero reddito. In un primo momento (non si sa per quanto) l’Italia applicherà delle aliquote speciali che manter-ranno inalterata rispetto ad oggi la pressione fiscale del frontaliere.

La situazione

Facciamo il punto (seconda parte)

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6 715 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità

Si arriverà poi alla TERZA FASE, dove av-verrà un progressivo innalzamento delle ali-quote, fino ad arrivare alle aliquote piene ita-liane. L’avvicinamento sarà graduale e lento. Sotto pressione dei sindacati e dei sindaci di frontiera, l’autorità italiana ha assicurato che il tutto avverrà entro un arco temporale non inferiore ai dieci anni.

QUARTA FASE. Terminata la terza fase, scomparirà del tutto la fascia di frontiera. Tutti i frontalieri pagheranno l’imposta alla fonte sul salario ed effettueranno poi la di-chiarazione dei redditi in Italia, detraendo ovviamente quanto già pagato in Svizzera. Sarà loro riconosciuto comunque uno sconto fiscale importante ottenuto tempo fa dai sin-dacati e da alcuni parlamentari: si tratta della

«franchigia fiscale», che dal 2015 è stata in-nalzata a ben 7’500 €.

Fin dalla seconda fase il frontaliere avrà poi diritto a scaricare tutte le proprie spese (inte-ressi del mutuo, spese mediche, ecc.).

La firma di questo nuovo Accordo sembra essere vicina. In base alle dichiarazioni iniziali dei Governi il tutto si sarebbe dovuto conclu-dere entro la fine dell’estate. La decisione del Canton Ticino di introdurre l’obbligo per tutti i frontalieri di presentare l’estratto del casel-lario giudiziale per poter ottenere il permesso di lavoro, ha generato una momentanea so-spensione dei negoziati in attesa che il Can-ton Ticino rinunci a questo provvedimento.

NADIA GHISOLFI

L a Legge sulla previdenza professio-nale (LPP), resa obbligatoria dal pri-mo gennaio 1985, sin da subito si è

rivelata iniqua e penalizzante verso la donna, in particolare quando quest’ultima deve far con-ciliare l’attività lavorativa con quella famigliare.

Ancor più discriminante, sia dal profilo con-trattuale che assicurativo, quando la donna si trova a dover sottoscrivere, più per neces-sità che per scelta, contratti di lavoro precari a tempo parziale, a ore e su chiamata che le impediscono di percepire un salario superiore alla quota di coordinamento non assicurabile (21’150 franchi annui), quindi il diritto d’assicu-rarsi sul secondo pilastro (cassa pensioni) che possa garantirle una dignitosa quiescenza al momento di andare in pensione.

Tale lacuna rappresenta una bomba sociale a orologeria che si demanda alle future genera-zioni, poiché proietta un’enorme massa di la-voratrici verso un futuro assai incerto dal profi-lo economico e previdenziale, con prospettive di generare penose sacche di precariato e po-vertà al femminile.

Che la LPP sia stata concepita con finalità nobili è certo, ma è anche certa la sua iniqui-tà e la discriminazione subita dalle donne nel trentennio trascorso, in particolare quelle che sono ormai a beneficio dell’AVS, ma senza una rendita integrativa di cassa pensioni.

Possono essere ancora accettabili simili di-scriminazioni senza che si ravvisi la ben che minima volontà politica di porvi rimedio? A mio avviso assolutamente no, perché non è più tol-lerabile che benché preparate e indispensabili nel mondo del lavoro le donne siano ancora private dei più elementari diritti, a seguito della scandalosa discriminazione vigente in ambito nazionale tanto sul piano contrattuale e sala-riale, quanto su quello sociale e previdenziale.

Si tratta di un fenomeno che va sempre più estendendosi nei diversi rami professionali, attraverso la frammentazione dei tempi la-vorativi, coinvolgendo una fascia sempre più ampia di lavoratrici e lavoratori che arrotonda-no il salario tramite più datori, con contratti di lavoro iniqui che, proprio perché privi dei più elementari diritti sociali e salariali, non consen-tono alcuna copertura assicurativa del secon-do pilastro.

Presagire un futuro di precariato e povertà per centinaia di migliaia di persone negli anni a venire non è, dunque, per niente infondato, così come non è privo di fondamento credere che in futuro lo Stato sociale non potrà farsi carico dell’elevato strato di popolazione desti-nato a scivolare in una spiacevole situazione di povertà e d’assistenza.

Tali prospettive dovrebbero fare riflettere sulle gravi conseguenze economiche e sociali che a medio e lungo termine incombono nella nostra società, se non s’inverte la rotta attra-verso un’opportuna modifica della Legge sulla previdenza professionale, che sancisca il sano principio legale di assicurare anche il salario percepito sotto la soglia di coordinamento e il salario percepito tramite più datori di lavoro.

Il tal senso personalmente sento di dovermi impegnare tanto sul piano professionale quan-to sul terreno politico, anche a livello naziona-le se mi sarà consentito, col fine di far capire l’importanza del problema e gli interessi eco-nomici e sociali che sono in gioco, sia nell’e-conomia del mercato sociale sia nell’economia di mercato generale.

LPP

Legge previdenziale iniqua e penalizzante

Caduto sul cantiereLunedì 12 ottobre un incidente sul cantiere AlpTransit di Sigirino (canna est della Galleria di base del Ceneri) è costato la vita a un operaio 60enne. Ai colleghi e ai familiari tutti giungano le nostre più sentite condoglianze.

AL VOLO

�� Edilizia: lanciata la campagna per il rinnovo del CNM

Venerdì 9 ottobre ad Airolo presso il cantie-re autostradale Valascia i sindacati OCST e Unia hanno manifestato per lanciare la cam-pagna per il rinnovo del CNM edilizia. La sua validità è ormai agli sgoccioli (31.12.15). No-nostante l’apertura delle ultime settimane, è la proposta di innalzare da 60 a 62 il limi-te per il pensionamento anticipato a urtare principalmente. Secondo i sindacati, il CNM deve essere rinnovato e non semplicemente posticipato, in quanto il mondo dell’edilizia è in continua evoluzione e con esso deve evol-vere anche il suo CNM.

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8 915 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Giovani

I l primo ottobre si è svolta a Lugano la conferenza stampa per illustrare il proget-to promosso da HC Lugano, FC Lugano e

Dicastero sport della città di Lugano diretto da Roberto Mazza, inerente la possibilità di crea-re delle classi «speciali» per le scuole medie. Queste dovrebbero permettere ai ragazzi im-pegnati nell’attività sportiva o in ambito artisti-co di poter svolgere la loro attività gravando meno sulla loro vita sociale e fisica. Il progetto è stato lanciato ad agosto 2013 in collabora-zione con alcune Scuole medie. A livello Can-tonale il DECS, pur ritenendolo interessante, non ha dato seguito alla richiesta di estenderlo a livello cantonale.

«Il progetto dovrebbe permettere ai ragazzi di «vivere meglio» il connubio scuola-sport. Allo stato attuale infatti la salute dei giovani in età scolastica è sempre più a rischio» spiega Roberto Mazza. «Se pensiamo a un ragazzo delle medie che va a scuola fino alle 17, alle 18 svolge allenamento… non rientra prima delle 20.30 a casa e non ha ancora avuto tempo di mettersi sui libri. Senza dimenticare la parte

sociale: in questa giornata non ha avuto tempo di stare con gli amici» gli fa eco Marco Werder, presidente della Sezione Giovanile dell’Ho-ckey Club Lugano. «Con il nuovo programma andremmo ad aggiungere un’ora di scuola sul mezzogiorno, diminuendo la pausa a un’ora ma terminando scuola alle 15. Ciò permette-rebbe di fare allenamento alle 15.30 ed esse-re a casa per le 18.00, con tutti i vantaggi del caso sia per la famiglia che per il ragazzo». I fautori del programma tengono a sottolineare che con questo programma i benefici sareb-bero in entrambi gli ambiti, in quanto il ragazzo sarebbe sottoposto a minor stress. «L’età della scuola media è considerata l’età d’oro dell’ap-prendimento. I ragazzi non devono trascurare nessun ambito. In genere hanno 33 ore setti-manali di scuola e circa 10 ore di allenamenti. È importante sottolineare che il quantitativo di ore scolastiche non andrebbe in nessun modo modificato» continua Werder. Vi è poi un di-scorso più ampio legato alla disponibilità delle infrastrutture «In questo momento di difficoltà finanziarie gli investimenti in strutture sportive sono molto limitati. Le strutture quasi deserti di giorno, ma sovrautilizzate alla sera, è quello che noi definiamo «orario imbuto». Anticipan-do degli allenamenti alle 15.30 si andrebbe a sgravare anche l’utilizzo serale delle infrastrut-ture. Non abbiamo inventato nulla, è un pro-getto che in alcune città, per esempio Zurigo, Berna e Losanna, si attua da anni. Al ragazzo che ha una doppia carriera va data comunque la possibilità di avere una vita sociale, è nostra intenzione aiutare i ragazzi» conclude Werder.

Secondo Enrico Morinini, responsabile del settore giovanile del FC Lugano «Il progetto non è fatto per incrementare l’attività sporti-va. Questa rimarrebbe invariata come carico di ore. Si tratterebbe soltanto di agevolare lo svolgimento degli allenamenti. Nel 2000 come FC Lugano avevamo già avuto un’esperienza simile. I pareri furono tutti positivi. Il program-ma attuale è comunque nato da esigenze sportive e delle famiglie. Il nostro ideale sareb-be quelle di creare una sorta di “campus” in zona Cornaredo».

Ha poi preso parola Lorenzo Jelmini «In se-guito a questa esperienza ho deciso di propor-re un’iniziativa parlamentare (vedi box). È im-portante ascoltare e saper andare incontro, per quanto possibile, alle esigenze delle famiglie e delle società. L’attenzione al ragazzo non deve essere data unicamente in campo, ma anche fuori. Consentendo loro un orario scolastico modificato la qualità di vita migliorerà sicura-mente». Attualmente a Lugano, tra FCL e HCL, sarebbero circa 150 i ragazzi che potrebbero beneficiare di questo programma «Ho parlato personalmente con alcuni docenti e direttori, si sono detti tutti entusiasti. Di conseguenza non capisco questa posizione di chiusura da parte del Decs. Con l’iniziativa intendo chie-dere una modifica dell’art. 13 della Legge della scuola in modo che si incoraggi, laddove ve ne sia necessità e possibilità, l’attuazione di pro-grammi specifici. E non parliamo solamente di sport, ma anche di ambito artistico» conclude Jelmini.

Gad.

Iniziativa parlamentare presentata nella forma generica

Si chiama «Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport» ma sembra che ci sia po-chissima sinergia tra le sue tre componenti, alme-no a giudicare la reazione ad una proposta di aiuto a famiglie i cui giovani si dedicano allo sport o ad attività culturali. Spesso un giovane che decide di fare uno sport con maggior carico di tempo o di seguire un’attività artistica e culturale a livelli più impegnativi, si trova ben presto confrontato con parecchie difficoltà nel conciliare la formazione scolastica con quella sportiva o artistica. Nel corso dell’anno scolastico 2001/2002 fu condotto un progetto pilota in collaborazione con il Football Club Lugano, il cui esito fu ritenuto in generale molto positivo, sebbene vi fosse spazio per alcuni miglioramenti. Allo stesso modo, diverse esperienze fuori cantone mostrano come la ricerca di un adattamento dell’orario scolastico concorda-to in collaborazione con le società sportive possa

portare grandi risultati per quanto riguarda il connubio scuola-sport/attività artistica.L’Articolo 13 della legge della scuola recita: «La scuola, attraverso processi di sperimentazione, promuove e controlla le opportune innovazioni in materia di organizzazione, di programmi, di metodi e di tecniche di insegnamento». Nonostante queste premesse, quando si tratta di sperimentare nuovi programmi o di adattare gli stessi per favorire una maggiore conciliazione degli orari scolastici con quelli delle attività extra scolastiche, in particolare per gli sportivi d’élite, la realtà è ben altra. Difatti la discussione su un progetto pilota proposto dal Dicastero Sport della Città di Lugano assieme all’Hockey Club Lugano e al Football Club Lugano, è stato affossato questa primavera dal DECS. Alla luce di quanto sopra indicato, è innegabile la necessità di intervenire, per garantire agli studenti della Scuola Media la possibilità di conciliare la loro formazione scolastica con altre attività spor-tive o artistiche, senza che ciò vada ad intaccare la loro qualità di vita e senza che la vita famigliare venga sconvolta, come avviene attualmente per chi pratica attività extra scolastiche il cui rientro

a casa spesso non può avvenire prima delle ore 21.00 e oltre.Lo studio eseguito dall’Hockey Club Lugano e dal Football Club Lugano mostra che adattando l’orario scolastico, solo dal punto di vista della disposizione delle ore e non per quanto riguarda il contenuto, è possibile fare in modo che i ragazzi seguano le ore di lezione scolastica, si rechino poi agli allenamenti e rientrino a casa non dopo le ore 18.00. Questo programma, che ha già ricevuto positivi riscontri da due sedi scolastiche, è adattabile alle diverse regioni del Cantone e a favore di altri club sportivi senza dimenticare le numerose scuole artistiche che potrebbero essere interessate ad un coinvolgimento nel progetto. Alla luce di queste considerazioni si chiede di: • introdurre nella Legge della scuola un articolo specifico che incoraggi, laddove ve ne sia la richiesta e la necessità ed in accordo con il corpo docente e la direzione dell’istituto, la creazione di classi con orario speciale, al fine di facilitare la conciliazione dell’attività scolastica con quella sportiva, rispettivamente artistica.

Formazione

Scuola, arte e sport: si può fare!

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U n capitano d’industria cercava un dirigente abile e saggio che avesse le capacità e l’acume necessari per

gestire la sua azienda, una volta che lui si fos-se ritirato. Chiamò i migliori manager della sua ditta e ingaggiò consulenti del lavoro e caccia-tori di teste perché trovassero altri candidati. Affittò la grande sala di un imponente palazzo e vi riunì tutti gli aspiranti all’importante ruolo. Il capitano di industria si rivolse ai dirigenti lì riuniti: «Ho un problema e voglio sapere chi tra voi è in grado di risolverlo. Quella che vede-te dietro di me è la porta più grande, robusta e pesante del paese. Chi di voi è in grado di aprirla?».

Alcuni manager si limitarono a scuotere la testa: il problema era semplicemente troppo grande. Altri guardarono la porta, discussero di leve e pesi, rievocarono le teorie del problem

solving studiate all’università e ammisero, infi-ne, che il problema sembrava irrisolvibile.

Quando il più saggio e il più rispettato am-mise la sconfitta, anche tutti gli altri capitola-rono. Tranne uno, che si avvicinò alla porta e la esaminò esattamente. La toccò, ne valutò ampiezza e spessore, osservò il tipo e la lubri-ficazione dei cardini. La controllò per bene alla vista e al tatto. Alla fine prese la sua decisione: inspirò a fondo, si concentrò e spinse delicata-mente la porta.

La porta si aprì facilmente e senza sforzo. Gli altri avevano dato per scontato che la

porta fosse bloccata o incastrata; invece era appena socchiusa e costruita in modo tale da rendere sufficiente un lieve tocco per aprirla.

Il capitano d’industria aveva trovato il suo successore. Si rivolse ai dirigenti riuniti e dis-se: «Il successo nella vita e negli affari dipende

da alcuni elementi chiave, quelli che abbiamo appena dimostrato. Prima di tutto, basatevi sui vostri sensi per comprendere appieno la realtà di ciò che vi circonda. Secondo, non date per scontate affermazioni che potrebbero essere false. Terzo, siate inclini a prendere decisioni difficili. Quarto, abbiate il coraggio di agire con audacia e convinzione. Quinto, investire le vo-stre risorse nelle azioni che compiete. Infine, non abbiate paura di commettere errori».

Fonte generica: tradizione orientale.Tratto da: N. Owen, Le parole portano lontano

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10 1115 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Formazione

Formazione continua

Second Chance - dare un’opportunità ai giovani senza qualifica

D opo due anni di lavoro, si conclude-rà con una Conferenza a Lugano il 5 e 6 novembre il progetto europeo

“Second Chance” promosso dalla Conferenza della Svizzera italiana per la formazione con-tinua degli adulti (CFC) nell’ambito di un par-tenariato europeo del progetto Leonardo da Vinci. Il partenariato, composto da partecipanti provenienti dalla Germania, dall’Olanda, dalla Polonia, dall’Italia e naturalmente dalla Sviz-zera ha permesso di fare propria l’esperienza tedesca per il rientro in formazione dei giovani che non hanno acquisito una riqualifica, valo-

rizzando l’esperienza pratica, riconoscendo le competenze che derivano da apprendimen-ti informali e non formali e personalizzando e flessibilizzando i percorsi di recupero della qualifica professionale.

La CFC, per la prima volta capofila di un pro-getto europeo, ha coinvolto tre istituzioni sue partner interessate alla tematica: CFP-OCST, ECAP e SIC Ticino. Anche lo IUFFP e la FSEA hanno avuto un importante ruolo all’interno del progetto.

Un crescente numero di giovani, anche in na-zioni come Svizzera e Germania, ha difficoltà a

trovare la loro strada nel mondo del lavoro. Le ragioni di queste difficoltà sono varie e sovente possono essere ricondotte ai cambiamenti sociali ed econo-mici che stanno toccando la so-cietà. In questo contesto si può constatare come siano soprat-tutto coloro che abbandonano precocemente la scuola, senza aver acquisito una qualifica a pagare le maggiori difficoltà. In Europa il numero dei giovani che escono dalla scuola ma non entrano nel mondo del lavoro è in aumento. Una situazione che in Germania, in contesti partico-larmente difficili, come quello di Berlino, ha spinto le istituzioni locali a sperimentare modelli alternativi di intervento, fondati sul recupero della motivazione, delle competenze personali e di base e di una qualifica, al fine

di integrare questi giovani adulti nel mondo del lavoro e a livello sociale. Prendendo spun-to da queste esperienze, il progetto “Second Chance” intende promuovere anche in Sviz-zera un’azione mirata a favore di questi gio-vani adulti, cercando di anticipare l’insorgere di fenomeni cronici di dipendenza dal sistema d’assistenza.

Il progetto prevede la modularizzazione della formazione e ipotizza livelli intermedi con at-testazione parziale delle competenze acquisite che possano incoraggiare il passaggio – nel rispetto delle norme vigenti in Svizzera con-cernenti i modelli di qualificazione – verso l’ac-quisizione di un titolo formale, ad esempio un certificato di formazione pratica (biennale) o un AFC (triennale o quadriennale). Il progetto ha individuato nelle professioni della vendita un settore interessante per essere utilizzato a li-vello sperimentale per avviare il recupero delle competenze di base in connessione con lo svi-luppo di un’esperienza di lavoro in un contesto protetto (negozio scuola).

Ma si punta anche alla mobilitazione del mondo del lavoro e delle aziende: attraverso l’istituzione di un premio a favore dei giovani adulti che abbiano sviluppato con successo un percorso di qualifica e soprattutto istituendo il label di responsabilità sociale “Chance Giver”, dedicato a imprese disponibili a impegnarsi of-frendo posti di “apprendistato per adulti” fina-lizzati a completare i percorsi di qualificazione proposti.

Un primo progetto pilota in Ticino sarà pro-babilmente proposto da gennaio 2016 con un gruppo di giovani adulti a beneficio dell’assi-curazione invalidità.

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12 1315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

Settore Edilizia

Previsioni metereologiche:autunno caldissimo!

Il rispetto della pace del lavoro implica il dovere di «sedersi» al tavolo delle trattative. Non è un’opzione o una concessione gratuita. È un obbligo rego-lato dall’art. 51 del Contratto nazionale mantello (CNM). Le associazioni padronali rifiu-tano per la quinta volta di se-dersi attorno a questo tavolo violando gravemente le rego-le contrattuali, annullando la pace del lavoro, ridicolizzando il significato del partenariato sociale e costringendo così i lavoratori a provvedimenti di lotta per riappropriarsi di ciò che gli appartiene.

FRANCESCO COSENTINO*

È proprio così. Sembra lo stessa storia che ogni due anni si ripete. Lo stesso di-

sco che suona uguale e ci fa ripetere sempre lo stesso ritornello. Perché? Perché non vogliono sedersi al ta-volo delle trattative? Perché non vo-gliono trattare per un giusto aumen-to salariale? Perché non vogliono garantire il pensionamento anticipato? Perché non rispettano l’obbligo della pace del lavoro e il partenariato sociale? Perché la provocazio-ne oltre i limiti consentiti, tale da provocare la reazione estrema di dimostrazioni e scioperi?

Vogliono vedere 100’000 lavoratori edili in-crociare le braccia anche solo per un giorno? E si prenderanno poi la responsabilità dei danni che questa azione provocherà?

I fattiL’obbligo della trattativa è lo strumento che

hanno i partner sociali (SSIC e sindacati Syna/Ocst e Unia) per discutere su diversi temi di-scordanti, per garantire la pace del lavoro e per applicare il CNM che ha dichiarazione di forza obbligatoria.

Dal mese di marzo 2015 i sindacati Syna/Ocst e Unia hanno presentato le loro richieste che riguardano tre punti essenziali: 1) Trattative salariali 2) Garanzia del pensionamento antici-

pato a 60 anni 3) Garanzia sulla protezione della salute

e sui provvedimenti per combattere il dum-ping salariale.

Da allora, la SSIC non fa altro che boicot-

tare le sedute dando la colpa all’esistenza dell’ufficio rischio analisi di Zurigo condotto

dall’Unia. Le ripetute richieste del sindacato Syna di riprendere le trattative sono rimaste inascoltate. Peraltro la SSIC, si dice anche d’accordo ad un prolungamento del contratto «silenzioso», dove le controparti non hanno nulla da dire o da recriminare, ma solo accet-tare e firmare.

Questo comportamento delle associazioni padro-nali è un affronto irrispettoso sia nei confronti dei lavoratori edili, sia nei confronti del partenariato sociale!

Il quale esige che «ci si sieda» al tavolo del-le trattative a parità di condizioni, e che ci si confronti sulle problematiche differenti con

l’obbiettivo di trovare soluzioni comuni. Questa canzone però, alla SSIC non piace e

non la vuole sentire.

Il sindacato Syna, che rappresenta e tutela gli interessi dei lavoratori edili, e non i propri, ha svolto un’inchiesta chiedendo agli stessi cosa volessero. Il risultato è stato unico ed inequivocabile:

I lavoratori edili non vogliono il prolungamento silenzioso del CNM, ma vogliono trattare sull’au-mento salariale, sulla garanzia del pensionamento anticipato a 60 anni e sulla garanzia della protezio-ne salute e le misure d’accompagnamento contro il dumping salariale.

Ora, il CNM scade a dicembre 2015. La SSIC, con le sue ripetute violazioni del con-tratto rifiuta di attenersi alle regole che il par-tenariato sociale impone. Queste violano an-che l’art.7 del CNM sulla pace del lavoro. Le conseguenze sono chiare.

I lavoratori edili inizieranno a reclamare con forza i loro diritti, e tutte le misure di protesta che saranno messe in atto avranno come re-sponsabile unico il comportamento sconside-rato e testardo dei padroni.

La canzone… la dovranno sentire… e la sentiranno ancora!

*segretario regionale

Saremo costretti di nuovo a celebrare il funerale del CNM lungo le strade delle città?Autore: Francesco Cosentino

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12 1315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

L’applicazione dei tariffari delle im-poste alla fonte per gli stranieri, sono concepiti in alcuni casi in modo incom-prensibile ed anche profondamente in-giusti.

FRANCESCO COSENTINO*

U n altro problema che vogliamo ren-der noto all’opinione pubblica, ri-guarda l’applicazione dei tariffari

delle imposte alla fonte per i lavoratori e lavo-ratrici stranieri, i quali risultano a volte arbitrari e sorprendentemente incomprensibili.

Tali imposte sono personalizzate a secon-da dello stato civile del lavoratore/ice: celibe, sposato, con figli, senza figli, di religione catto-lica, protestante, unico a lavorare ecc.

A seconda dello stato civile a cui si appartie-ne si paga più o meno il corrispondente tarif-fario definito fin troppo bene anche nei minimi dettagli. Il problema si pone, allorquando lo stato effettivo del lavoratore non rientra nella corrispettiva categoria.

Tutto sempre a norma di legge per carità, però se il lavoratore stesso non controlla o non si lascia aiutare a controllare (ad esempio dal sindacato Syna) può incorrere a sua insaputa in ulteriori ingiustizie. Le informazioni sono ben occultate e bisogna faticare un po’ per andare a scovarle e ripristinarle.

Due esempi concreti nel cantone San Gallo Manuel B., portoghese, muratore, permes-

so B, vive solo in Svizzera, è sposato con due figli a carico che vivono in Portogallo, l’unico che ha un reddito in famiglia.

Manuel è inserito nella Tariffa HY2 (quella appunto di persona coniugata con figli a cari-co, unico lavoratore), e gli vengono trattenute dalla sua busta paga Fr. 260. - mensili come imposte alla fonte. Fin qui tutto bene.

Ogni anno però l’ufficio delle imposte con-

trolla se la sua situazione familiare rimane in-variata oppure no. Ogni minimo cambiamen-to… cambia immediatamente la tariffa. Ed anche questo ci può stare.

L’anno scorso però, la moglie di Manuel ha trovato in Portogallo un lavoretto part-time nel settore pulizie ed ha guadagnato ca.120 euro mensili.

L’ufficio delle imposte applica subito la leg-ge, cambia la tariffa di Manuel e lo inserisce nella Tariffa CY2, in quanto persona sposata con figli, con entrambi i coniugi che lavorano.

Risultato? Dalla busta paga di Manuel vengono tratte-

nute imposte alla fonte per ca. Fr. 860. - men-sili.

Una differenza di ben Fr. 660. -! Oltre ogni logica!Cosa si può consigliare a Manuel per risol-

vere questa profonda ingiustizia burocratica e sociale, se non convincere la moglie a smette-re subito di lavorare? Perché, se lei non lavora, Manuel ha meno trattenute e può inviare alla sua famiglia ben Fr. 660. - al mese, cifra molto più alta dei 120 euro che la moglie guadagne-rebbe lavorando. O è sbagliato?

Teresa P., anch’essa portoghese, sola in Svizzera, separata e con due figli a carico che vivono in Portogallo. Logica dice che dovreb-be essere inserita nel tariffario AY2, in quanto persona sola con due figli a carico, e pagare il

corrispettivo dello 09% del salario, che nel suo caso corrisponde a ca. Fr. 31. - al mese. Inve-ce no! La legge delle imposte alla fonte dice che essendo Teresa separata e che vivendo i figli in Portogallo, lei debba essere inserita nel-la Tariffa AY0, come persona sola e senza figli, e trattenergli così il 7,36% del suo salario che corrisponde a Fr. 251. –mensili.

Una differenza di 8 volte più cara!

Ora, è lecito domandarsi che razza di legge è questa? Su quali criteri si fonda? Dove sta la giustizia sociale delle imposte? E soprattutto: perché la politica non denuncia queste ingiu-stizie fatte sempre a norma di legge e perpe-trate a scapito dei lavoratori immigrati?

Chi si occupa in Svizzera di tutelare i diritti e i doveri dei lavoratori stranieri?

Per fortuna che, andando a cercare minu-ziosamente con la lente d’ingrandimento le postille e le eccezioni ben nascoste e non ri-levate dalla legge, si riesce se pur a fatica a ripristinare una forma di giustizia che dovrebbe però essere scontata e sempre dalla parte dei più deboli. Almeno si rendessero disponibili a chiarire eventuali palesi ingiustizie. Ma si sa, siamo abituati.

La legge difende spesso e volentieri solo gli interessi dei più abbienti.

*segretario regionale

Imposte alla fonte

Tasse giuste, ma non per tutti!

Foto: Archivio. I tariffari delle imposte alla fonte non sono applicati sempre in modo trasparente.

SP

INA

S C

IVIL

VO

ICE

S

Vedere e agire.I polli mangiano la soia. E la soia si mangia la

foresta pluviale tropicale, fonte di soprav-vivenza per molte persone. vedere-e-agire.ch

I n s e r z i o n e

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14 1515 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

La prima riunione della commissione immigrati sotto la nuova direzione si è svolta all’insegna della conoscenza re-ciproca.

SELINA TRIBBIA*

S abato 19 settembre si è svolto il pri-mo incontro della Commissione im-migrati che ho avuto l’onore di pre-

siedere. La curiosità di conoscere i membri della commissione era molta, e altrettanta la loro, desiderosi di conoscere me. Pertanto, le discussioni della mattinata erano volte alla co-noscenza reciproca. I partecipanti hanno colto l’occasione per esprimere il proprio punto di vista su se stessi, il sindacato Syna e la sua storia e illustrare l’esperienza professionale maturata nel tempo.

Durante la mattina si è però anche lavorato ad una delle risoluzioni adottate in occasio-ne del congresso Syna di ottobre 2014, che condanna razzismo e discriminazione – sia nel

mondo del lavoro, sia a livello di cariche e au-torità. Un altro tema che dà parecchio filo da torcere ad alcuni segretari regionali è il sistema poco trasparente di calcolo delle imposte alla fonte. Le rettifiche di deduzioni e la procedura delle autorità sono avide di tempo e snervanti. Infine, ma non meno importante, la Commis-sione intende intervenire affinché l’esperienza professionale venga garantita tramite salari minimi basati su scale periodiche settoriali. Le discussioni in questo senso sono state per me informative e tanto più rivelatrici quanto più concreti sono stati i contributi dei partecipanti.

Collaborazione con gli altri servizi specia-listici Syna

Ai presenti ho fornito una breve panorami-ca delle posizioni della nostra organizzazione mantello Travail.Suisse, che ha tenuto il suo congresso il 12 settembre a Berna. Le posizio-ni rispondono ad esigenze non soltanto speci-fiche alla migrazione, ma anche di natura so-ciopolitica. Dato che con i nuovi impieghi Syna ha ora tre collaboratrici nell’ambito delle politi-

che sindacali, riguardo alle posizioni politiche una collaborazione potrebbe rivelarsi proficua. Per tale motivo, per la prossima riunione del-la Commissione vi annuncio la partecipazione di Vera Huotelin, che si occuperà in seno a Syna delle questioni riguardanti i giovani adulti (Young Syna).

Grazie di cuore a tutti i presenti per il loro prezioso contributo, il sostegno e la calorosa accoglienza!

*responsabile del servizio per la migrazione

Francesco: Buongiorno Selina, hai appena iniziato il tuo

lavoro nel Syna ricoprendo una carica impor-tante, ti puoi presentare brevemente e dirci an-che la motivazione che ti ha spinto a candidarti per questo incarico?

Selina: Buongiorno Francesco; sì, è vero, ho appena

iniziato al Syna il primo di settembre. In questa funzione molto diversificata mi ha

soprattutto ispirato l’idea di poter far parte di un sindacato e comunque continuare ad oc-cuparmi di questioni legate alle politiche di mi-grazione e di integrazione. In un certo senso rimango legata alle esperienze dei miei geni-tori, che erano degli immigrati di prima gene-razione.

Francesco: Più del 40% dei soci del Syna è di nazionalità

diversa da quella svizzera. Portoghesi e italia-ni ai primi posti. La commissione stranieri del Syna è una commissione molto attiva, sempre presente e disponibile nella partecipazione alle attività nazionali del sindacato.

A volte però non è riconosciuta come si do-vrebbe all’interno dello stesso sindacato. Ti senti di rappresentare questa forza a livello nazionale?

Selina: Ho notato con ammirazione l’impegno e l’in-

teresse dei membri stranieri per la commissio-ne e la considerazione all’interno del Syna. Il lavoro in seno alla commissione secondo me deve occuparsi d’una parte dei temi legati alle strutture interne del Syna, ma anche esterne della società. Essendo di formazione assi-stente sociale, la mia intenzione è l’assistenza all’integrazione, sia interna che esterna. In que-sti punti posso già assicurare il mio impegno, sempre tenendo conto delle diversità che esi-stono anche in una commissione degli «stra-nieri».

Selina, tu parli le lingue latine e questo è un pregio che sarà molto apprezzato dai membri della commissione. Ti auguriamo tutto il bene, forza ed energia per questa sfida che stai per iniziare e ti garantiamo l’appoggio di una gran-de comunità di soci che sosterrà il tuo lavoro.

Buona fortuna!Intervista a cura di:

Francesco Cosentino, segretario regionale

Commissione immigrati

Conoscenza reciproca

Nuova responsabile della commissione stranieri del Syna

Intervista a Selina Tribbia

Nota di redazione

L a redazione de «il lavoro» ringra-zia Sabine Hunger, Rogério Sam-paio e i numerosi segretari Syna

che hanno collaborato con noi per le pagi-ne sul nostro giornale.

A Colette Kalt, responsabile delle comu-nicazioni, a Francesco Cosentino, segre-tario regionale, e alla nuova collaboratrice Selina Tribbia, responsabile del sevizio per la migrazione, l’augurio di continuare al meglio la proficua collaborazione a ser-vizio dei lettori.

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14 1515 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale

ROGÉRIO SAMPAIO

A s delegações portuguesas, espanhol e Suíça encontraram em Surs-se, Centro de Formação dos em-

presários construtores, com as delegações dos sindicatos syna e unia e dos empresários, para visitar os trabalhos dos instrutores e pre-pararem a próxima formação dos trabalhado-res da construção nos centros do Porto, Li-sboa e Corunha.

Como habitualmente, todos os anos os instrutores vem a Sursse fazer formação contínua de duas semanas a fim de melhorar

as suas capacidades e melhor poderem en-sinar os instruendos no próximo inverno em Portugal e Espanha.

Estes cursos revestem de maior importân-cia, porque permite aos trabalhadores adquirir melhores conhecimentos e ascender na car-reira profissional-

A novidade deste ando e também foi discuti-do em Sursse, a possibilidade dos trabalhado-res temporários também poderem frequentar os cursos. Para isso, devem entrar em contac-to com os sindicatos a fim de informarem dos procedimentos a seguir. As inscrições serão no mês de Outubro. Os interessados deverão

estar atentos, porque as vagas esgotam-se muito rapidamente.

Esta cooperação ente Suíça, Portugal e Espanha têm tido resultados satisfatórios, por isso continua a contar com o apoio da Syna.

Delegação, portuguesa e espanhola de visita aos instrutores no Centro de Formação em Sursse

Formação em Sursse

Instrutores portugueses e espanhóisfazem formação continua

N a passada sexta-feira teve lugar em Lucerna a entrega de diplomas dos novos formandos. No ato teve

presente além de diretores e presidente da ENAIP, alguns parceiros como responsável pela formação da Sociedade Suíça de Em-presários construtores, responsável pela for-mação do Cantão, entidades patronais da Anliker e outras empresas, representantes dos sindicatos Syna e Unia.

Foi interessante notar que o leque de for-mandos era diversificado, além de Italianos, estavam portugueses, Jugoslavos, africanos, espanhóis etc. Também diversificado eram os cursos, desde capatazes até pedreiros e alguns aprendizes. Franco Narducci presiden-te da ENAIP suíça, abordou a temática for-mação, fazendo um historial desde o início da ENAIP em suíça até os dias de hoje. Lembrou que hoje a ENAIP está aberta a todas as na-cionalidades e a todas as áreas de formação. Os representantes da Sociedade Suíça de em-presários construtores lembrou a importância da formação nos tempos modernos e recordou o sucesso da formação tripartida realizada há

mais de 25 anos em Portugal e Espanha. Além de cursos de formação profissional segundo o artigo 41, também realizam cursos de alemão, informática, soldadura, pintura etc.

Após os, discursos a Sra. Rabecca Narducci responsável pelos cursos, lembrou os presen-tes que o sacrifício de dois anos valeu final-mente a pena. Além de passarem a ser titula-res de um diploma, também terão benefícios financeiros. Um dos sócios da Syna que con-cluiu com êxito o curso de Capataz é Abel Dos Santos Brito, presidente da Secção Zurigo-immigratti, a quem damos os nossos sinceros parabéns pelo êxito alcançado.

Depois da cerimónia de entrega de diplomas, seguiu-se um buffet- convívio, onde era evi-dentes os sorrisos de felicidade dos recéns formados.

Aproveitamos a oportunidade para convidar os governos que não puderam fazer a for-mação profissional de três anos segundo o sistema suíço de aprendizagem, que têm na ENAIP a possibilidade de fazer formação de dois anos e tornarem-se profissionais. Para mais Informações contactem a ENAIP ou os vossos sindicatos.

Inscrições abertaspara o curso em Portugal e Espanha

Aproveite a paragem na construção entre No-vembro e Março e faz formação profissional. As vantagens são enormes, tanto na classe profis-sional, como no salário. Fale com a tua Firma e inscreve-te para o curso. As inscrições estão abertas até o dia 6 de Novembro de 2015.

O curso de formação terá lugar de 4 de Ja-neiro 2016 até 26 de Fevereiro 2016.

Formação em Lucerna

Enaip concluiu com êxito maisum curso de formação em Lucerna

Direção da ENAIP na entrega de diplomasFormandos e familiares

Abel Brito recebendo o merecido Diploma

Novos formandos portugueses

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16 1715 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

Vademecum

La memoria storica nel Vademecum 2015del 35.mo di GenerazionePiù

MARIA LUISA DELCÒ*

D opo la giornata dei festeg-giamenti per il 35.mo di fondazione di Generazione-

Più, ricordata nel servizio dell’ultimo numero del Lavoro, con l’abile penna di Benedetta Rigotti, vogliamo soffer-marci su alcuni passaggi del Vademe-cum che è giunto in queste settimane a tutti i soci.Il nostro presidente Giacomo Falconi

ha definito i 16 Vademecum dal 1991 fino al 2014, la collana del ciclo della vita (con 67 autori fino al 2005 e 53 dal 2006 al 2015).Il primo presidente dell’allora AAPI

-Ocst, Pin Riva scrive nel 1991 che «parecchie volte nel corso delle as-semblee cantonali e sezionali, è stata sollecitata la stampa di un libretto che permettesse agli anziani di avere tra le mani un amico sincero, un consigliere, un indicatore valido, un sostenitore». (pag.15)E dopo quasi 10 anni, la partenza...

vera del Vademecum nel 2000, fasci-colo che vuol essere un trait d’union tra il primissimo del 1991 e il futuro a partire dal duemila, dove si spa-zia dal sindacato al pensionamento; dalle cure a domicilio agli istituti per

anziani, dalla dichiarazione d’imposta al diritto suc-cessorio ec-cetera.Il primo nu-

mero tema-tico è quello del 2001 e verte sulla salute; poi nel 2002 si passa al tempo libe-ro dell’anzia-no, nel 2003 a l l ’ a n z i a n o immerso nel-la natura; nel 2004 un accenno all’anziano che co-munica con gli altri, per giungere al 2005 dove ci si comincia a chiedere: quale il ruolo dell’anziano nella società di oggi?«Queste riflessioni sulla popolazione

anziana ticinese ci portano a realizza-re uno studio sul nuovo ruolo che l’an-ziano ricopre oggi nella società, dove non ha più un ruolo passivo, bensì parte attiva e forza sociale della co-munità culturale e politica del paese» (pag.31).

Nel 2006, una svolta per un Vademecum «speciale» dedi-cato alla moda ed allo stile di abbigliamento per gli over 65.Splendido fascicolo con i di-

segni dei modelli per gli abiti delle signore (ed in parte an-che dei signori) realizzati dalle allieve di due scuole di abbi-gliamento di Lugano (SAMS e STA) per vedere l’anziano con gli occhi dei giovani (pp. 35 e 36)Nel 2008, il primo Vademe-

cum illustrato a colori con splendide immagini che si riferiscono a quanto nell’ar-te si parla di musica: dal pif-feraio magico al violinista di

Marc Cha-gall del 1920 alla Prova di balletto in scena di De-gas al ballo a Boungival di Renoir; dal suonatore di liuto di Mi-che lange lo Merisi detto il Caravaggio circa 1596) agli Ange-li musicanti (pag.45).Importante

e significativo il Vademecum del 2010 che si presen-ta con il nuovo look anche nel nome dell’associazione: da AAPI-Ocst a Ge-nerazionePiù.Il 2011 vede nel Ticino un anno ricco

di elezioni e così anche il Vademecum si inserisce nel contesto e parla di «politica come servizio, come costru-zione del bene comune, come ricerca di soluzioni in un viaggio «collettivo», come scelta responsabile, come de-mocrazia condivisa tra donne e uomi-ni» (pag.53).Arriviamo agli anni recenti dal 2012 al

2014 dove il Vademecum si è sempre più inserito nel contesto del mondo e della società odierna.Così commenta la trilogia il presiden-

te cantonale: «L’evoluzione in atto ci pone di fronte a problemi globali (ri-guardanti tutte le età). Dal «partico-lare» siamo passati alla «globalità», ossia a temi che coinvolgono tutte le fasce di età, non solo gli anziani» (pag.12).E chiudiamo queste riflessioni con

una frase citata da Ovidio Biffi nel Va-demecum 2007: «Correggere la rotta tutto il corso della giornata: questo è l’inizio della saggezza». (pag.41)

*Vice presidente cantonale

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16 1715 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

Dalla sezione Lugano

Visita al LAC: tanti sorrisi e qualche lacrima

G iovedì 1° ottobre sono stati oltre ot-tanta i partecipanti

alla visita del LAC organizzata dalla sezione del Luganese.Suddivisi in tre gruppi, ab-

biamo avuto modo di ap-prezzare, anche grazie a delle guide particolarmente competenti la mostra «Orizzonte Nord – Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960»: un viaggio attraver-so le opere di alcuni grandi protago-nisti dell’arte degli ultimi due secoli a nord del Gottardo, fra l’altro con opere di Giacometti, Segantini, Klee, Turner.Un certo malumore è serpeggiato

fra i presenti, organizzatori compresi, quando abbiamo saputo che non era possibile l’accesso alla sala concerti

in quanto erano in corso delle prove. Ci siamo già attivati per trovare un ri-medio a questo «inghippo» e abbiamo ottenuto per i partecipanti iscritti alla manifestazione del 1° ottobre la pos-sibilità di assistere gratuitamente alle prove di uno dei concerti che l’Orche-stra della Svizzera Italiana terrà nella Sala Teatro del LAC; le persone ver-ranno contattate direttamente dal se-gretariato. Ringraziamo i responsabili del LAC e

l’OSI che hanno mostrato la loro sen-sibilità nei nostri confronti.

Soggiorni e gite 2015

Interessanti proposte

Terme di Andeer lunedì 19 otto-bre, con la sezione di Lugano. Costo: Fr. 50.- viaggio e caffè. Esclusa entrata Piscina (ca fr. 17.50). ISCRIZIONI: da subi-to Claudia Righetti, 079 327 93 24 o 091 94100 12.

Ballenberg Museo svizzero all’aperto, 23 ottobre, con la sezio-ne di Lugano. Costo: Fr. 70.- viaggio e caffè. Entrata museo fr. 20.00, gratuita per i soci Raiffeisen con carta credito o carta Maestro. Al ritorno fermata al casei-ficio di Airolo per una fondue o raclette. ISCRIZIONI: da subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 o 091 94100 12.

Visita mercatino natalizio di Einsiedeln, 1° dicembre, con la se-zione di Lugano. Costo: Fr. 60.- viaggio e caffè. ISCRIZIONI: da subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 o 091 94100 12.

Monaco di Baviera, dal 5 al 7 di-cembre, con la sezione di Lugano. Visita guidata della città di Monaco, al castello di Neuschwanstein e ai mercati-ni natalizi. Costo: Fr. 390.- camera doppia comprendente: viaggio, 2 pernottamenti con colazione, guida e caffè. Suppl. sin-gola Fr. 90.- ISCRIZIONI: da subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 91 94100 12.

Abano, 8-15 novembreCosto per persona camera singola Fr.

990.- camera doppia Fr. 930.- (prezzi aggiornati) minimo 25 e massimo 40 partecipanti. Le cure, che si possono riservare in loco, non sono comprese nella quota e sono da pagare diretta-mente sul posto. Esempio, pacchetto 6 cure: visita medica di ammissione alle cure, 6 fanghi con bagno Termale ozonizzato, 6 massaggi terapeutici 25 minuti a 340 € a persona. Pacchetto 5 cure: visita medica di ammissione alle cure, 5 fanghi con bagno Termale ozonizzato, 5 massaggi terapeutici 25 minuti a 290.- € a persona. ISCRIZIONI: da subito, segretariato cantonale tel. 091 910 20 21

Vi invitiamo alla visione del film

UN’IMPRESA DA DIOmartedì 3 novembre, ore 14.15Centro diurno-Lugano

Un film di Tom Shadyac. Con Ste-ve Carell, Morgan Freeman, Lauren Graham, John Go-odman, John Micha-el Higgins. 2007, 96 minuti

Neoeletto al Con-gresso, Evan si è lasciato alle spalle Buffalo per portare sua moglie Joan e i suoi tre figli Dylan, Jordan e Ryan a Huntsville, in una piccola città di provincia in Virginia, dove ha inizio un nuovo capitolo della loro esistenza. Mentre si sistemano nella loro nuova casa, Evan si prepara per il suo pri-mo giorno di lavoro come neoeletto membro del Congresso per lo Stato di New York. Animato da una spiritua-lità piuttosto superficiale, Evan rivolge a Dio la preghiera di riuscire a cam-biare il mondo… Recensione a cura di mymovies.it

Segue merenda con torta offerta.

Proiezione film

Un’impresa da Dio

L’ho letto sul giornale, ma sarà vero?Strumenti informatici contro la disinformazione nei media

martedì 24 novembre, ore 14.15, salone OCSTcon Paolo Attivissimo giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, tradutto-re italiano e cacciatore di bufale. Al termine merenda offerta. In collaborazione con Pro Senectute Ticino e Moesano.

Cure termali

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18 1915 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

Centro Diurno Lugano

Pomeriggio in... musicae castagnata offerta

martedì 10 novembredalle ore 14.00 in avanti

Il signor Mar-co Riva, con la sua fisarmoni-ca e i suoi can-ti, ci allieterà suonando can-zoni popolari e tanto altro.Silvano Corti

ci farà gustare le sue deliziose ca-stagne.Vi aspettiamo

numerosi per bal-lare, per canta-re o anche solo per ascoltare della musica in compagnia.

Corso base (principianti)ogni giovedì, dalle 14.00 alle 14.45 Obiettivo è apprendere le basi della lingua con particolare attenzione alle espressioni di uso quotidiano e nelle situazioni (viaggi, ecc.)Partecipazione ai costi: franchi 5.- per lezione.

Gruppo conversazioneogni giovedì, dalle 15.00 alle 15.45Gli incontri si rivolgono a persone che dispongono di una buona base di co-noscenza della lingua. Le lezioni si svolgono in inglese. Gli argomenti per la conversazione e le discussioni verranno concordati fra docente e partecipanti.Partecipazione ai costi: franchi 5.- per lezione.Per entrambi i corsi una lezione a set-timana durante il periodo scolastico. Docente: Janet HarrisonInteressati: contattare Vitina o MarcoCentro diurno GenerazionePiùVia B. Lambertenghi 1, Lugano, tel. 091 910 20 21.

Corso lingua inglese

Corsi informatica per «over 60»

Lezioni individuali

G r a -z i e a l la

disponibilità dei suoi do-centi, Gene-raz ioneP iù offre, presso il Centro Diurno di Lugano, le-zioni individuali di informatica - Introduzione al PC, uso PC, elaborazione testi (Word), fogli di calcolo (Excel) e internet.Costo per lezione di 2 ore: fr. 120.00.

Informazioni e iscrizioni:Segretariato cantonale Genera-zionePiù, via B. Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 [email protected]

Questi corsi sono organizzati da PRO SENECTUTE

in collaborazione con la nostra asso-ciazione.

Utilizzo tablet - Corso baseImparare cosa sono i tablet. Distin-guere i modelli presenti sul mercato (e le loro differenze), le loro principali funzioni e applicazioni per un utilizzo sicuro con la rete internet.

Utilizzate al meglio il tabletCorso per avanzati – Livello 2Avete già qualche nozione su come

utilizzare i tablet e desiderate miglio-rarne l’impiego? Allora iscrivetevi a un corso di livello 2. Ricordatevi di porta-re il vostro tablet.

Le lezioni si tengono dalle 09.00 alle 11.30.

Costi: 3 lezioni a 2.5 ore, fr. 75.-+ fr. 5.- materiale, solo corso base

(minimo 8 partecipanti).Se siete interessati annunciatevi pres-so il Centro diurno (091 910 20 21) o presso il segretariato Pro Senectute (091 912 17 17).

Possibilità di frequentare i corsi anche a Giubiasco e a Muralto

Altri corsi informatici• iPhone/Smartphone (Muralto)• Photoshop base e avanzati per chi

ha già conoscenze informatiche (Bel-linzona)

I corsi iniziano quando si raggiunge il numero minimo di partecipanti.

Si ripropongono i corsi tablet

Corsi

Vademecum 2015 informazione per i domiciliati all’estero

N ella scorsa edizione de il Lavoro abbiamo presen-tato il nuovo Vademe-

cum. Ricordiamo ai nostri associati residenti all’estero, se interessati a ricevere il Vademecum 2015, di far-ne richiesta al Segretariato Canto-nale; la copia dello stesso sarà spe-dita gratuitamente a mezzo posta.

Segretariato Cantonale Generazio-nePiù, via B. Lambertenghi 1,6901 Lugano.Tel. +41 91 910 20 [email protected]

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18 1915 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

Agenda attività ricreative

Bellinzona Venerdì 16 ottobre, Coro, ore 14.00,

Vita Serena Giubiasco. Mercoledì 28 ottobre, Animazione

con coro, ore 14.30, casa anziani Aran-da, Giubiasco.

Venerdì 6 novembre, Tombola e ca-stagnata, ore 14.00 oratorio Sant’Anto-nino.

Locarno Martedì 20 ottobre, ore 15.00 Casta-

gnata e tombola. Centro parrocchiale di Sant’Antonio a Locarno. Iscrizioni: tel. 091 751 30 52.

Martedì 10 novembre, ore 9.00, S. Messa per i soci defunti, chiesa Nuova, Locarno.

Lugano Martedì 20 ottobre, Conferenza me-

dica: «Influenza stagionale e vaccina-zione». Ore 14.15, Centro diurno, via B.

Lambertenghi 1, Lugano. Relatrice: Dott.ssa Martine Bouvier Gallacchi. Al termine merenda.

Giovedì 22 ottobre, Maccheronata nonni-nipotini. Salone Cosmo, Massa-gno (sotto il cinema LUX). Ore 11.00 S. Messa nella chiesa parrocchiale di Massa-gno, ore 12.00 pranzo alla presenza degli allievi della Scuola dell’infanzia, Tombola e merenda. Iscrizioni: tel. 091 910 20 21 entro il 16 ottobre, comunicando la dispo-nibilità ad offrire torte, biscotti o altro.

Giovedì 12 novembre, Conferenza religiosa: «L’Avvento», ore 14.15, Centro diurno. Relatore: don Nicola Zanini, ret-

tore del Seminario Diocesano. Al termine merenda.

Mendrisio Giovedì 5 novembre, Assemblea

e Castagnata, Oratorio Ligornetto, ore 14.30.

Tre Valli Martedì 20 ottobre, Assemblea e

Castagnata. Ristorante pizzeria alla Bir-reria, Faido, ore 14.30. Segue tombola, danze, castagnata con lardo. Costo fr. 10 (non soci fr. 20.) inclusi torpedone e castagnata. Iscrizioni: tel. 091 873 01 20.

Lunedì 23 novembre, Conferenza ATiDU: «Perdita uditiva dell’anziano, come viverla serenamente» Centro Giovani a Bodio, ore 14.15. Al termine rinfresco offerto.

visitate il sito: www.generazionepiu.ch

Ginnastica dolcein collaborazione con Pro Senectute Per tutti gli «over 60» con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allena-mento della memoria, ecc. (in preva-lenza da seduti).

ogni mercoledì dalle 9.45 alle 10.45una lezione a settimana

durante il periodo scolasticopresso Centro diurno Lugano

Costo: fr. 100.- per il periodo scolasti-co; Fr. 60.- se seconda disciplinagratis per i beneficiari della PC all’AVS (su presentazione dei documenti ri-chiesti). Prime due lezioni di prova gratuite. Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul posto).Info: Vitina o Marco, Centro diurno GenerazionePiù, tel. 091 910 20 21.

Pranziamo insieme Desiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro diurno avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu è pubblicato all’albo del Cen-tro diurno. Costo: 12.- franchi (bi-bite escluse). Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno precedente. Per il lunedì va fatta entro il sabato prece-dente. Orario pranzo: 12.15.

«An parlum insema» ogni mer-coledì dalle 10.30 alle 11.30 in un ambiente familiare ci si ritrova per il gruppo di parola «quattro chiacchie-re in compagnia».

Pomeriggio... gioco delle car-te e altro... tutti i giorni ma in parti-colare ogni mercoledì pomeriggio giochiamo insieme, a partire dalle ore 14.00. Il Centro accoglie chi de-sidera sfidarsi a carte, dama, scac-chi, memory e altro ancora. Materiale a disposizione.

Atelier cucina e aperitivo: spe-ciale dolci... e non solo. Siete abili in cucina e disponibili a condividere le vostre preziose ricette? Vi aspet-tiamo ogni venerdì dalle 09.00 alle 11.00 al Centro diurno.

Agenda Centro Diurno Lugano

Conferenza medica Influenza stagionale e

vaccinazione

Martedì 20 ottobre, ore 14.15Centro diurno – Lugano

Mentre il raf-freddore ha perlopiù un decorso senza complicazioni, l’influenza può essere perico-losa per certe persone. La vaccinazione contro l’influenza è particolarmente raccomandata nei casi seguenti: per-sone di età superiore ai 65 anni, pa-zienti con malattie croniche, persone con un sistema immunitario indebo-lito, …Ce ne parlerà la Dott.ssa Martine

Bouvier Gallacchi, Capo Servizio del Servizio di promozione e di valu-tazione sanitaria dell’Ufficio del me-dico cantonale.Al termine merenda.

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20 2115 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Lavoro OpportunitàP u b b l i c h i a m o i n s e r z i o n i s o l o p e r s o c i e a b b o n a t i , g r a t u i t e

CERCO lavoro

disegnatore edile o disegnatore del genio civile (esperienza 3 anni) o aiuto contabile, zona Sottoceneri. [email protected]

badante, coll. domestica, zona Luganese. Tel. 076 4345578.

operaio specializzato impianti termoidrau-lici e di condizionamento, stesura preventivi/fatture. Esperienza, patente A e B. Tel. +39 329 5431733 [email protected]

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ridiane. Tel. +39 348 6944756 o [email protected] impiegata-segretaria commerciale, plurien-

nale esperienza, buona conoscenza Ingl.-F-D, zona Mendrisio, Chiasso, Stabio Tel. +39 344 2963866.

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sarta specializzata, Atelier Cordella, Cadro (Lugano) tel. 076 3938823.

capo squadra, CH residente in CH, per servi-zi pulizia e altro, azienda di Facility Management. Esperienza per coordinare il gruppo e attività pulizia. Curriculum: Progect S. A., via Pioda 12, Lugano.

traduttore per contrattualistica legale e docu-mentazione contabile scritta in lingua italiana, russa, ucraina, polacca, essenziale esperienza compren-sione, lettura e traduzione contratti commerciali e finanziari, bilanci aziendali imprese italiane, russe, ucraine, polacche. Orario iniziale 4 ore settimanali. CSC Compagnia Svizzera Cauzioni S.A. Direzione Generale, via Gerolamo Porta 2, 6830 Chiasso. Tel. +4191 2103295. Fax +4191 2103297.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

tornitori CNC, azienda Mendrisiotto. Cono-scenza macchine Fanuc e Simens. Tornio Biman-drimo frontale Murata. 3/5 anni esperienza. Diploma perito meccanico. Lettura disegno tecnico. Lavoro su 3 turni. Max 35 anni.

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manutentore elettromeccanico, azienda set-tore plastico Mendrisiotto. Esperienza manutenzio-ne impianti. Lavoro su 3 turni e reperibilità week end.

un/a perito industriale elettronico/pianifi-catore elettricista diploma (AFC), esperienza su Autocad, buone conoscenze materiali elettrici e realizzazione quadri, competenze Dialux e sistema Polylog. Sede di lavoro: Mendrisiotto.

collaboratrice domestica esperta e referen-ziata, patente B, automunita, per prestigiosa fami-glia del Luganese. Richiesta flessibilità oraria.

commerciale con D e F, per azienda Svizzera settore motori e ricambi auto. Trasferte nella Sviz-zera F e D almeno per il 30% del tempo. Ottime conoscenze D e F. Fisso + provvigioni e benefit.

tata con Inglese esperta, referenziata, fami-glia del Luganese (3 bimbi età prescolare). 45 ore a settimana (2 riposi infrasettimanali) disponibilità weekend e accompagnare in villeggiatura. Ottimo ingl. Minimo 30 anni. Automunita.

impiegato commerciale per azienda settore tecnologia Mendrisiotto, ottima conoscenza D, F e I.

Gestione ordini, claims, rapporto con clientela della Svizzera Romanda e Tedesca. Età 25-35 anni.

estrusori plastici, azienda Mendrisiotto. Espe-rienza nella mansione. Lavoro su 3 turni.

capo reparto CNC, per azienda del Mendri-siotto. Conoscenza macchine Fanuc e Simens. Capacità lavorazione su macchine multistazione e plurimandrino, pluriennale esperienza in automotive, diploma perito meccanico, lavoro su 3 turni.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] venditore/trice formazione tecnico/com-

merciale o/e equivalente (tutta la Svizzera) azienda Elettromeccanica, Sopraceneri. Esperienza, buon uso mezzi informatici e programmi Microsoft Office, buona-ottima conoscenza D e Schwyzerdütsch, preferenziale conoscenza F e Ingl., 30-40 anni.

elettromeccanico/riparatore, società ma-nutenzione prodotti elettromeccanici, Luganese. Formazione perito elettromeccanico, 3-5 anni espe-rienza, predisposizione contatto interpersonale, ser-vizio alla clientela, ottima predisposizione risoluzione problemi meccanici, elettrici, elettronici e pneumati-ci, capacità di lavorare in maniera accurata, attitudi-ne al lavoro indipendente, 30-40 anni.

impiegata customer service, società di solu-zioni tecnologiche settore edile, Sopraceneri. For-mazione commerciale o analoga, 3-5 anni espe-rienza, capacità di lavorare in autonomia e in team, ottima predisposizione contatto interpersonale e risoluzione problematiche del cliente, responsabile, buon carattere, precisa, ottima conoscenza Ingl.,

buon F, preferenziale conoscenza D, 30-45 anni.

Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected]

quality plant manager industriale, Soprace-neri, pluriennale esperienza, conoscenza normativa ISO, ottima conoscenza D e/o Ingl.

un'assistente commerciale, Sottoceneri, esperienza ambito fiduciario, buona conoscenza territorio svizzero, gestione siti internet, ottime capa-cità organizzative e relazionali. Indispensabile cono-scenza alto livello lingua D e Ingl. Età massima: 44.

sales engineer, ingegnere meccanico, Sot-toceneri, esperienza campo ferroviario o carpenteria meccanica. Buona conoscenza D.

ingegnere meccanico, Sopraceneri, esperien-za maturata in realtà industriali in particolare mecca-nica di precisione. Gradita conoscenza Ingl. e/o D.

un/una commerciale, Sopraceneri, per svilup-po commerciale nella Svizzera D. Ottimo livello D, meglio se svizzero tedesco. Disponibilità a viaggiare.

progettista meccanico, Sottoceneri, cono-scenze ambito elettrico/elettronico. Perfetta cono-scenza disegno 2D e 3D AutoCAD Inventor, preferi-bilmente lingua Ing. Età 20/30 anni.

un/a specialista marketing, Sopraceneri, esperienza. Formazione commerciale marketing e vendita, madrelingua I, ottimo D, buon livello Ingl.

Permesso B o C. Tra i 30 e 40 anni. impiegato ufficio vendita, Sottoceneri, plu-

riennale esperienza vendita anche back office. Indi-spensabile conoscenza D e svizzero D.

impiegata/o settore edile, Sopraceneri, plu-riennale esperienza settore edile, ottimale lingua D.

un disponente trasporti, Sottoceneri, buona conoscenza processi pratiche doganali. Esperienza, ottima conoscenza D e svizzero D.

orologiaio/a AFC, Sopraceneri, esperienza. customer care/invoicing, Sottoceneri, espe-

rienza almeno 3 anni, laurea settore economico o diploma analogo. Ottimo D, se possibile F ed Ingl.

un/una regulatory affairs specialist, Sottoce-neri, esperienza almeno 5 anni, laurea in Farmacia, Chimica o Biologia. Indispensabile ottima cono-scenza Ingl. se possibile anche D.

una customer care, Sottoceneri, esperienza gestione clientela, ottima conoscenza Ingl. e F.

un dichiarante doganale, Sottoceneri, espe-rienza e formazione, ottima conoscenza Ingl. e D.

un/a disponente società di trasporti, Sottoce-neri. Max. 40/45 anni, D e svizzero D perfettamente parlato, con pluriennale esperienza nel settore.

una segretaria settore logistico/trasporti, Sottoceneri, almeno 3 anni esperienza nel settore. Ottimo D e svizzero D.Per la posizione seguente: http://it.job1up.com/annunci-lavoro/marketing-e-commerciale/mendrisio/1207

sales account executive per azienda DOS Group, reparto marketing & sales. Commerciale con estrazione tecnica mondo Information Technology, esperienza, lingue parlate e scritte: I, e almeno due tra F, D e Ingl.; esperienza IT, software o web; cono-scenza tecnologia; disponibilità a viaggiare. Bandi comparsi sul Foglio UfficialeFoglio Ufficiale N. 77 del 29 settembre

operaio qualificato servizio esterno UTC, Mu-nicipio Stabio. AFC muratore, picchetto, esperienza polivalente adeguata funzione. Candidature: Can-celleria comunale Stabio. Scadenza: 23.10, ore 16. Info: tel. 091 6416900. www.stabio.chFoglio Ufficiale N. 78 del 2 ottobre

un/a impiegato/ amministrativo (50%) Muni-cipio Iragna. CH, formazione impiegato o equivalen-te. Scadenza: 19 ottobre. Info: tel. 091 8730190.

un/a direttore/trice sanitario Fondazione Tu-sculum, Casa per anziani - Strada da Pugerna 11, 6822 Arogno. Scadenza: 3 novembre.

un/a infermiere (60%) Fondazione Pro Senec-tute Ticino e Moesano, CP 4664, Ufficio delle Risor-se umane, 6900 Lugano.Foglio Ufficiale N. 79 del 6 ottobre

educatore/trice (80%) Fondazione Paolo Tor-riani per minorenni. Formazione in pedagogia o psicologia o diploma SUP. Esperienza, conoscenza servizi e enti del territorio. Offerte: Direzione centro di pronta accoglienza e osservazione, via alla Torre 42, CP1546, 6850 Mendrisio. Scadenza: 31.10.

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20 2115 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

AL VOLO

��Centesimo di solidarietà 2014 - sostegno a progetti di approvvigiona-mento idrico nei Paesi in via di svi-luppo. Il Municipio di Capriasca assegna annualmente un contributo per progetti di approvvigionamento idrico nei Paesi in via di Sviluppo. Per il 2014 ha premiato con un assegno di fr. 7’000.00 i progetti di aiuto in Nepal (colpito da un gravissimo terremoto) promossi dall’Associazione Kam For Sud. Il contributo di solidarietà è calcolato an-nualmente; il Municipio devolve 1 centesimo per ogni metro cubo di acqua consumato sul territorio del Comune di Capriasca.La cerimonia di consegna del premio si è svolta il 28 settembre alla presenza della coordinatrice dei progetti, Silvia Lafranchi Pittet, dell’Associazione Kam For Sud, pre-sieduta dall’avv. Antonio Galli di Lugano.Kam For Sud lavora in Nepal da oltre 10 anni per uno sviluppo sostenibile e per un mondo più equo, in particolare a sostegno dell’in-fanzia e dei più poveri, nei settori dell’edu-cazione e della salute. Nell’ambito della co-struzione dell’orfanotrofio di Tathali in Nepal, KFS ha sviluppato un concetto innovativo e sostenibile di approvvigionamento in acqua potabile e trattamento delle acque luride di cui beneficiano sia le strutture residenziali, sia la fattoria biologica circostante. Il proget-to ha superato con successo la procedura di selezione e di valutazione, necessaria alla sua pubblicazione sulla piattaforma solida-rit’eausuisse. Nel 2009 il premio era stato consegnato all’Associazione LANTERIAMA), nel 2010 all’Associazione ME-WA, nel 2011 all’Associazione W-3-W, nel 2012 all’Asso-ciazione Sainam (Europe) Swiss e all’Asso-ciazione Manishimwe nel 2013.

Lavoro & Salute

L’uovo: un alimento utile

Società

ANTONIO SANNA

L a domanda è senza dubbio interes-sante se ha motivato la celebrazione a Bellinzona dello scontro fra l’armata

del re di Francia Francesco I° e quella confe-derata dei Cantoni svizzeri, avvenuto 500 anni or sono.

La battaglia è quella che si è combattuta il 13 e 14 settembre 1515 nelle campagne di Mari-gnano, poco distante da Milano, e che lasciò sul campo 6.000 francesci e 10.000 svizzeri. Due giorni tanto sanguinosi da mettere perfino in dubbio quali dei due schieramenti ne uscì vincitore se si considera che i francesi rinun-ciarono ad annientare gli avversari ed i confe-derati ad una presenza nel ducato milanese.

Lo storico Luigi Zanzi che ha trattato la que-stione partendo dalle decisioni prese dopo la battaglia ne indica due aspetti: uno sociale, l’altro politico. Il primo legato alla composizio-ne dell’esercito «mercenario» svizzero forma-to da vari ceti e regolato da un reclutamento statale. Ciò li distingueva da bande mercenarie diverse, di volta in volta chiamate a combat-tere in altri schieramenti che dopo la batta-glia commettevano ogni sorta di soprusi nei confronti delle popolazioni attraversate dagli scontri.

Per quanto riguarda l’aspetto politico lo stu-dioso richiama il pensiero dominante fra gli

Svizzeri di un accorpamento con quelle terre «lombarde» che trattenevano rapporti con al-cuni Cantoni. Una mira espansionistica verso il capoluogo lombardo che di fatto si è limitata ai territori «svizzeri» come Bellinzona, Locarno fin verso Arona.

Del resto il rischio che l’espansione territoria-le potesse alterare l’equilibrio federaldemocra-tico dell’ordinamento dei Cantoni confederati fa ritenere a essi più utile l’esercizio mercena-rio piuttosto che usare la propria forza, ormai invincibile, ai fini espansionistici.

Secondo lo storico citato la «neutralità» svizzera più che farla risalire alla battaglia di Marignano è l’attuazione del progetto di sta-bilizzare l’assetto federativo, comprese quelle terre già lombarde che la pace di Friburgo ri-conobbe ufficialmente. Sta di fatto che quella definita «una battaglia fra giganti» fu anche la sfida fra svizzeri «occidentali», disposti ad ac-cettare ricchi compensi da Francesco I° pur-chè rinunciassero allo scontro, ed i «centrali» decisamente «gottardisti».

Un grande evento che, seppur simbolico, si pone nella storia svizzera fra l’età in cui si for-ma la Confederazione e quella del suo insedia-mento pacifico nei paesi europei in continuo conflitto.

Nota: Spunti da «la battaglia di Marignano e la con-federazione elvetica» di Luigi Zanzi sul Bollettino del-la Banca Popolare di Sondrio n° 125.

Ricorrenze

La neutralità svizzera nasce da una battaglia persa?

FABRIZIO VAGHI*

L e uova sono tra gli alimenti storica-mente più bistrattati. Ma sarà davvero così?

Dobbiamo sapere che l’uovo, nella parte bianca – l’albume – contiene proteine di ele-vatissima qualità. Le critiche sono per lo più legate alla parte rossa, in quanto fonte di co-lesterolo. In realtà esistono studi scientifici che ci hanno fatto sapere, già a partire dagli anni 90, come il colesterolo contenuto nel tuorlo fosse assolutamente ininfluente nei confronti del colesterolo ematico. Dal lato opposto, la componente rossa contiene una preziosissima vitamina, la D, particolarmente carente ai gior-ni nostri, oltre a diversi minerali tra cui spicca il ferro. Il tuorlo può però contenere una quan-tità molto variabile di sostanze infiammatorie, che se in eccesso non sono idonee alla nostra salute, ma la cui presenza è dipendente dalla tipologia del prodotto.

Come scegliere dunque le uova maggior-mente idonee al nostro organismo?

Possiamo affidarci a qualche allevatore di conoscenza oppure, se le acquistiamo al su-permercato, prestare attenzione a quanto stampato direttamente sull’uovo stesso.

Troveremo infatti due timbri, entrambi obbli-gatori: uno è la data di scadenza, mentre l’al-tro, di primo impatto, potrebbe risultare davve-ro poco comprensibile.

Di quest’ultimo (una serie di numeri e lettere), ci interessa in realtà solamente il primo nume-ro, che sarà compreso tra 0 e 2 se le acquiste-remo in Ticino, oppure tra 0 e 3 se l’Italia è il nostro luogo di spesa. Vediamo cosa significa-no queste cifre nel dettaglio: Le uova che presentano il numero 3 pro-

vengono da galline allevate in gabbia. Troviamo il numero 2 sulle uova prodotte

in allevamenti in capannone, possano essere essi «a terra» oppure «al suolo».

Personalmente sconsiglio il consumo, anche occasionale, di queste due categorie di cibo, troppo infiammatorio e per nulla protettivo per il nostro organismo. Invece, il numero 1 sta ad indicare quel

prodotto proveniente da galline all’aperto, che hanno ovviamente un riparo per la notte o per le intemperie. Sono le uova eventualmente da consumare quando il consumo di questo ali-mento è sporadico. Parliamo di uovo biologico, proveniente da

allevamenti all’aperto, quando il codice inizia con il numero 0. Questo è l’alimento da preferire in quanto mantiene le caratteristiche nutrizionali positive dell’uovo e limita fortemente i suoi pun-ti di criticità. Possiamo consumare questo ali-mento con una frequenza a nostro piacimento, magari per una bella colazione salata.

Ricordo che l’uovo è un alimento saziante, qualitativo ed economicamente accessibile: an-che la differenza di prezzo tra uova con marchio 0 o che indicano il 3 è particolarmente limitata.

Abbiamo così scoperto un altro modo rapi-do e semplice per migliorare il nostro rapporto con il cibo e fare una spesa più consapevole. Un pasto strutturato con verdure miste, cere-ale integrale e uova (con timbro 0) è al tempo steso adeguato ed equilibrato.

*Cardiocentro Ticino

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22 2315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro Società

Il Centro di formazione professionale della Società Svizzera Impresari Co-struttori Sezione Ticino ha festeggiato i neo diplomati muratori e aiuto muratori che hanno superato gli esami federali nella sessione 2015. Consegna del Pre-mio Renato Antonini e Riconoscimento Giorgio Galgiani

L o scorso 29 settembre, al CFP della Società Svizzera Impresari Costruttori a Gordola, si è svolta la tradizionale ce-

rimonia di premiazione dei tre migliori apprendi-sti muratori diplomatisi nella sessione d’esame di fine tirocinio dello scorso giugno, sessione che ha permesso a 59 giovani apprendisti di ottenere l’Attestato Federale di Capacità di mu-ratore qualificato e a 5 apprendisti il Certificato Federale di Formazione Pratica di aiuto murato-re qualificato.

Alla cerimonia hanno presenziato l’ing. Gian-Luca Lardi, Presidente nazionale della Società Svizzera Impresari Costruttori e Silvia Gada, Di-rettrice dell’Ufficio cantonale della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica. Pre-senze apprezzate che hanno ribadito l’attenzio-ne e l’impegno associativo nella formazione.

A fianco del tradizionale Premio Renato Anto-nini si è proceduto alla consegna del Riconosci-mento Giorgio Galgiani all’apprendista che du-rante i corsi di formazione professionali pratici svolti negli anni di tirocinio presso il CFP ha di-mostrato i migliori risultati ed il miglior impegno.

Una cerimonia molto sentita, che, oltre ad es-sere un doveroso riconoscimento per gli sforzi di formazione dei nostri giovani e dell’intero si-stema formativio (azienda e scuola), si è tradot-

ta, ancora una volta, in un momento di riflessio-ne per l’intero sistema formativo.

Una professione quella di muratore che non sembra incontrare momenti di flessione nell’in-teresse dei giovani.

Durante la cerimonia, con la regia del Direttore del CFP Arch. Paolo Ortelli, si sono susseguiti diversi interventi di numerosi ospiti.

In un clima festoso, Lorenza Santaniello Anto-nini, patrocinatrice del Premio Renato Antonini, ha consegnato i premi per i migliori 3 risultati di fine tirocinio, mentre Lucia Galgiani Giovanelli, patrocinatrice del Riconoscimento Giorgio Gal-giani, ha consegnato il premio all’apprendista che più si è distinto per l’impegno durante i cor-si interaziendali che si svolgono presso il CFP di Gordola.

I muratori diplomati premiati quest’anno per il Premio Renato Antonini sono:

1° premio: Longhi Danilo, (media esami finali del 5.3 – pratica 5.2) formatosi presso l’impresa Lombardini Generalbau AG, Ruvigliana.

2° premio: Dresti Ivan (media esami finali del 5.1 – pratica 5.2) formatosi presso l’impresa Cocquio SA, Ascona.

3° premio: Giacomini Moreno (media esami finali del 5.0 – pratica 4.9) formatosi presso l’im-presa Canepa Sagl, Prato-Sornico.

Il premio Giorgio Galgiani, per il miglior risulta-to ottenuto durante i corsi interaziendali presso il CFP, è stato assegnato a: Dresti Ivan (media corsi interaziendali del 5.5) formatosi presso l’impresa Cocquio SA, Ascona.

Ai premiati, ed a tutti i neo diplomati, la Socie-tà Svizzera Impresari Costruttori Sezione Ticino augura un futuro professionale ricco di numero-se soddisfazioni personali e professionali.

Impresari Costruttori Sezione Ticino

Festa per i neo diplomatimuratori e aiuto muratori

Laura Brizzi è la nuova campionessa svizzera, per la regione lingua italiana, nella professione di impiegata del com-mercio al dettaglio.

L o scorso 26 settembre al Centro Breg-gia di Balerna si sono svolti i cam-pionati svizzeri per la professione di

impiegati/e del commercio al dettaglio, per la regione della lingua italiana.

Nove giovani (sei ragazzi e tre ragazze), apprendi-sti all’ultimo anno di tiro-cinio per la professione di impiegato/a del commercio al dettaglio si sono sfida-ti durante tutta la giornata con l’obiettivo di mettere al collo la medaglia d’oro

e soprattutto per mostrare al pubblico quanto appreso negli anni di formazione.

Laura Brizzi di Giubiasco, apprendista pres-so Manor di Lugano, settore profumeria, ha convinto con le sue eccellenti competenze pro-fessionali e con una buona dimestichezza co-municativa durante una consulenza di vendita su dei produtti di profumeria.

Secondo classificato Felix Montano, Manor Bellinzona, settore Elet-tronica. Terzo Antonio Augelletta, Manor St. Antonino, settore Elet-tronica. Complimenti vivissimi!

SwissSkills Ticino

Impiegati commercio al dettaglio

AL VOLO ��Sommelier con attestato professio-

nale federale. Lo scorso 16 settembre sono stati festeggiati i primi sommelier con attestato professionale federale, tutti ave-vano già conseguito il diploma di sommelier rilasciato dal Cantone Ticino. Diplomati: Savino Angioletti, Vedano Olona; Sergio Bassi, Ascona; Stefano Bonomi, Villette; Gianmario Camboni, Tenero; Davide Co-moli, Tenero; Ezio De Bernardi, Mezzovico; Donato De Ceglia, Winkel; Emilio Del Fante, Manno; Christophe Martella, Losone; Nicola Mattana, Kloten; Nunziato Pulice, Grono; Simone Ragusa, Lugano; Salvatore Scaral-lo, Carabbia; Mauro Giulio Scolari, Losone; Caner Sevil, Contone; Piero Tenca, Taver-ne; Rita Tramontana, Ascona; Anna Valli, Riva San Vitale; Sergio Vatalaro, Lugano. Complimenti a tutti!

��56 nuovi diplomati apprendisti giar-dinieri. JardinSuisse Ticino ha premiato lo scorso 12 settembre i migliori apprendisti giardinieri nella cornice del nuovo Centro professionale del verde a Mezzana. 1°po-sto giardinieri paessaggisti AFC: Lucchi-ni Marco, Preonzo, Sgarbi SA Bellinzona (media 5,5). 2° e 3° posto Telari Davide, Cadro, Majek giardini Sagl, Vezia (media 5,2) e Bettini Milo, Cagiallo, Art & Giardini Sagl, Breganzona (media 5).Tra i migliori apprendisti paesaggisti CFP: Lecce Mattia, Cureglia, Hofer-Degiorgi Sa, Comano (media 5,3) e Morf Sebastian, La-mone, Gatti & Co.Giardini, Lamone (media 5,1). Gli altri promossi: Paesaggisti AFC: Alves Teixeira Antonio José, Bellini Simone, Bernasconi Gioele, Bernasconi Nathan, Be-stetti Simone, Borioli Liam, Bossano Ales-sandro, Botta Federico, Buchmann Philip, Canavarro Kevin, Cantoni Matteo, Carotti Mirko, Cascianini Tommaso, Cereghetti Ke-vin, Claps Fabio, Della Torre Mattia, Dias Machado Tiago Cristiano, Donati Michel, Donato Alessandro, Engeler Michele, Ferrari William, Gabusi Alexa, Gambetta Roberto, Ghielmini Theo, Grieci Daniele, Helkenberg Samuel, Keller Alan, Lucini Davide, Marmo-rato Massimiliano, Oschwald Marc, Pagna-menta Mattia, Pedrucci Simone, Pola Ales-sandro, Rigazzi Davide, Rocha Felix André, Scarceli Matteo, Secci Cristian, Urbani Eros, Valsecchi Mattia, Yilmaz Caglar.Floricoltura AFC: Buloncelli Sofia, Cantarel-la Jessica, Ferrari Chiara, Schnellmann Yari.Paesaggisti CFP: Antonini Stefano, Cerini Lorenzo, Da Silva Cuficak Eduardo, Mozzet-tini Mirko, Pellitteri Denny, Tavoli Michele.Vivaista AFC: Battani Filippo. Complimenti a tutti e auguri per un futuro professionale ricco di tante soddisfazioni.

��Linee transfrontaliere. Dal 2016 riprenderà il collegamento da Brusino Arsizio a Porto Ceresio con Autopostale. (Sospeso nel dicembre 2013 per l’assenza di un nullaosta). Da Stabio direzione Varese partiranno pure 3 coppie di corse al mattino e altrettante la sera. Anche l’azienda dei tra-sporti di Como, l’Asf, assicurerà la direttrice su Como.

da sinistraFelix Montano, Laura Briz-zi, Antonio Augelletta

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22 2315 ottobre 2015 il Lavoro 15 ottobre 2015 il Lavoro

EditoreOrganizzazione cristiano-sociale ticinese

Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta RigottiIn redazione: Maurizia Conti eGiorgio Donini

tel. 0919211551 ; fax 0919242471via Balestra 19, 6900 [email protected]

StampaCentro Stampa Ticino SAVia Industria, 6933 Muzzano

PubblicitàPublilavoro SaglVia Balestra 19, 6900 Lugano, tel [email protected]

Tiratura confermata REMP26’286 copie

Consiglio esecutivo- Presidente: Bruno Ongaro- Presidente onorario: Romano Rossi- Vicepresidente: Flavio Ugazzi

- Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, En-rico Pusterla, Meinrado Robbiani

Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani

Segretario amministrativoFausto Leidi

Vicesegretari cantonaliRenato Ricciardi, Paolo Locatelli, Gianni Guidicelli

Segretari regionaliLugano Giovanni ScolariMendrisio Giuliano ButtiSopraceneri Marco PellegriniTre Valli Giancarlo Nicoli

Via Balestra 19, 6900 Lugano

Le domande dei Lettori

Esenzione dal pagamento dei canoni radiotelevisivi

Giornale Aperto

VITA NOSTRA

Gentili Signori, sono beneficiario di una ren-dita AI e percepisco prestazioni complemen-tari. Come devo procedere se desidero essere esentato dal pagamento del canone di ricezio-ne? Vi ringrazio per la Vostra risposta.

Carmelo T. Basilea

Gentile signor Carmelo, rispondiamo volentieri alla sua domanda fa-

cendole presente quanto segue:Coloro che beneficiano di una prestazione

complementare (PC) annua abbinata alla ren-dita AVS o AI secondo la legge federale sulle prestazioni complementari all’assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità pos-sono essere esentati dall’obbligo di pagare il canone di ricezione.

• Condizioni: su richiesta scritta queste per-sone sono esentate dall’obbligo di pagamento della tassa di ricezione. Il richiedente deve for-nire una decisione passata in giudicato relativa al diritto alle prestazioni complementari. In tal

modo, è esentato non solo il richiedente, ma l’intera economia domestica in cui vive. Dopo l’esenzione dall’obbligo di pagamento della tassa, Billag SA deve periodicamente verifi-care se continuano a sussistere le condizioni. Coloro che ricevono solo prestazioni comple-mentari cantonali non sono esentati dall’obbli-go di pagamento delle tasse di ricezione.

• Momento della richiesta: si consiglia di inoltrare a Billag SA la domanda relativa all’e-senzione dall’obbligo di pagamento delle tas-se, parallelamente a quella per le prestazioni complementari inoltrata alla Cassa di com-pensazione AVS/AI. Solo dopo una decisione passata in giudicato relativa al diritto alle pre-stazioni complementari Billag SA può decidere in merito alla domanda di esenzione.

• Inizio dell’esenzione dall’obbligo di pa-gamento della tassa: l’esenzione dall’obbligo di pagamento della tassa può avvenire al più presto a partire dal mese successivo l’inoltro della domanda. L’esenzione retroattiva non è

possibile. Le ricordiamo che la richiesta deve assolutamente essere fatta per iscritto. La richiesta è da inviare a Billag preferibilmente al momento della richiesta delle PC presso la cassa di compensazione. Chi beneficia già di PC è pregato di allegare, alla domanda di esenzione, il relativo attestato rilasciato dalla cassa di compensazione.

Sperando di aver risposto esaurientemente alla sua domanda, le porgiamo cordiali saluti.

Domenico ValentinoPatronato Acli Basilea

�� Felicitazioni• vivissime a Marvin Ceruti, collega del segretariato di Mendrisio, che sabato 3 ottobre si è unito in ma-trimonio con Vittoria Eftimovski. Alla giovane coppia l’augurio di una vita insieme ricca di ogni bene e felicità.• a Luca Paladini, socio settore Edilizia, segretaria-to del Luganese, e a Erica, per la nascita di Marco al quale facciamo gli auguri di tanta gioia e serenità in compagnia dei fratelli Mattia, Riccardo, Andrea e Lorenzo.

�� Auguri• a Monsignor Ernesto Togni, vescovo emerito di Lu-gano dal 1986, che lo scorso 6 ottobre, nella casa di San Nazzaro, dove risiede, ha festeggiato l’89.mo compleanno.

�� Condoglianze• all’affezionata Regula Keimpf, socia Generazione-Più, segretariato del Luganese, per la scomparsa del

caro compagno Felice Galli.• ai figli Angela, Fabrizio, Giuseppe, Andrea, socio segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la perdita della loro cara congiunta Ester Marazzi di Somazzo.• ai familiari e parenti tutti per la scomparsa del loro caro don Alberto Salvi, nostro fedele abbonato.

�� In memoria• a trentaquattro anni dalla scomparsa (21 ottobre 1981) ricordiamo con affetto Fulvio Binetti, già ap-prezzato membro del comitato cantonale OCST.• a undici anni dalla scomparsa (ottobre 2004) ricor-diamo con immutato affetto Roberto Guidicelli, già apprezzato segretario OCST Biasca.• a dieci anni dalla scomparsa, (16 ottobre 2005) ri-cordiamo con affetto Ezio Fontana, già apprezzato dipendente al segretariato di Mendrisio.• a due anni dalla scomparsa (21 ottobre 2013) ri-cordiamo con immutato affetto Giovanni Lubrini, già apprezzato e dinamico segretario regionale OCST di Chiasso.

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«Aiutateci a restare qui»

Lunedì, 9 novembre 2015Dal conflitto alla partecipazione: natura, fini e linee di evoluzione delle rappresentanze dei lavoratoriRelatore: Prof. Aldo CareraDalle articolate differenze e dalle contraddizioni proprie degli assetti capitalistici deriva la storia secolare della regolazione dei conflitti economici e sociali e del rapporto tra soggetti intermedi e sistema democratico.

Lunedì, 14 dicembre 2015La «costruzione» del benessere: attori sociali e Stato nella formazione dei sistemi di welfareRelatore: Prof. Gianpiero FumiAdottando come chiave di lettura il «benessere» della persona più che il welfare state, è possibile identificare le conquiste e le criticità che hanno accompagnato l’evoluzione delle condizioni e degli stili di vita nella nostra società.

Lunedì, 11 gennaio 2016Riconoscere il tempo, riconoscere l’uomo: il percorso storico di un’identità smarritaRelatore: Prof. Aldo CareraLa rilettura storica dei processi economico-sociali intercorsi tra le età antiche e la nostra contemporaneità consente di identificare significative componenti dell’attuale crisi dei valori sostanziali per la vita dell’uomo, tra cui il lavoro e il senso del lavoro.

Il lavoro dell’uomo Fatica e nobiltà, sfruttamento e partecipazione nella storia dell’occidente Lunedì,17.00-19.00, Facoltà di Teologia di Lugano, Aula multiuso - Introduce il Prof. Markus Krienke

L’OCST sostiene e invita a contribuire alla colletta orga-nizzata dal Giornale del Popolo in favore dei tanti siriani che intendono rimanere nella loro patria.Per aiutare le opere di padre Ibrahim ad Aleppo è pos-

sibile scegliere (una tantum, o anche a più riprese) tre tipi di donazione:

Fr. 20.- sostentamento per un giorno di una famiglia di quattro persone

Fr. 50.- materiale per l’inverno (vestiti, coperte, kit per l’igiene)

Fr. 100.- contributi per la risistemazione dell’ospedale

di Aleppo (costo totale, 370mila franchi).Le offerte vanno versate sul conto del Giornale del Po-

polo, che provvederà puntualmente a girarle - tramite la Custodia di Terra Santa - alla parrocchia di padre Ibrahim. Informazioni: tel. 091 922 38 00 (ore 15-20)

Per Versamenti:Nuova Società Editrice del Giornale del Popolo Sa,6900 Massagno- CCP 65- 235063-4Menzione «Aleppo»,

Notte del Cortometraggio 2015

Venerdì 16 Ottobre, dalle 19:00, Cinema Lux di Massagno

Un evento unico che prevede la proiezione di 25 film corti, dalla fiction al documentario all’animazione, suddivisi in quattro sezioni tematiche: gli Svizzeri, i corti del Crimine, quelli da Oscar e i corti dedicati al Ritmo e alla Musica. Si tratta di una selezione del meglio della più recente produzione nazionale e internazionale. Nella sezione speciale, a inizio serata è prevista la proiezione in anteprima di due corti ticinesi.

Swiss shorts: Divertente, serio e triste, il programma fornisce un piccolo ma esaustivo colpo d’occhio sulla produzione svizzera più recente. Delle scoperte imperdibili.

Crime Time: Da qualche anno il genere criminale scandinavo spopola nei nostri cinema e in Tv, anche grazie alla ricca tradizione di romanzi polizieschi del Nord Europa. Crime Time consentirà di osservare fino a che punto possono spingersi queste storie. Da brivido!

And the Oscar goes to...: 5 corti internazionali nominati agli Oscar 2015 per il miglior cor-tometraggio. Viaggi nel tempo, legami familiari messi a dura prova, animazioni e il film che ha rappresentato la Svizzera nella corsa al prestigioso premio.

The rhythm is gonna get you: per chiudere alla grande, un programma incentrato intera-mente sulla musica, il ritmo e la danza! Fuochi d’artificio di colori e movimenti, da osservare comodamente in poltrona, coinvolgendo tutti i sensi.

L’evento è organizzato in collaborazione con Rete Tre, Comune di Massagno, Dicastero Turi-smo ed Eventi Città di Lugano.

Prezzo unico per la Notte: CHF 25.- Riduzione studenti CHF 20.-Prevendita presso il cinema Lux, ogni giorno dalle 18:00 alle 21:00. www.nottedelcortometraggio.chwww.spazio1929.ch