I ceti bassi: il passaggio obbligato per chi vuole vincere le elezioni
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1 Tu% i diri% riserva- 22 dicembre 2016
LO SGUARDO SUI CETI MEDIO-‐BASSI
Speciale
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swg.it
2 Tu% i diri% riserva-
Non li vediamo apparire spesso nelle elezioni poli-che. Sovente stanno a casa. Restano estranei, distan-, distacca-. Li abbiamo avvista- qua e là in ques- anni. Li abbiamo vis- spuntare fuori al referendum e spingere la viCoria del “no” in modo deciso. Li abbiamo scor- nelle diverse compe-zioni locali, quando hanno garan-to, al Sud, una base eleCorale ampia ai Cinquestelle, mentre al Nord hanno rivolto maggiormente la loro aCenzione verso la Lega Nord di Salvini. Sono il popolo invisibile, per la poli-ca. Se ne parla poco. Se ne ascoltano ancor meno le istanze. Se ne conoscono poco le pulsioni reali. Spesso si danno per sconta- i loro bisogni, come se fossero automi di cui c’è, in fondo, poco da sapere. Si dà per scontato che, per loro, valgono i temi che cos-tuiscono la parte bassa della piramide di Maslow, quella in cui ritroviamo i bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.), di salvezza, sicurezza e protezione e quelli di appartenenza (affeCo, iden-ficazione). S-amo parlando dei ce- bassi del nostro Paese. Quelli che nella sbornia della società smart, dell’economia 4.0, della società della shopping experience, del fashion e della democra-zzazione del lusso, finiscono nel dimen-catoio, rubrica- come un retaggio del passato poli-co, di cui interessarsi solo quando serve andare a caccia di qualche voto. Non sono pochi. In altri Paesi hanno consen-to la viCoria delle istanze più involu-ve. Hanno sostenuto la Brexit e Trump, sono schiera- per i muri e per le chiusure. S-amo parlando di quasi un terzo degli italiani, cui si devono assommare quote del ceto medio che hanno perso il proprio status e che navigano, con risen-mento, verso i segmen- in difficoltà. Un bacino consistente del nostro Paese che si è accresciuto negli anni, se pensiamo che nel 2002 il 70% degli italiani si definiva appartenente al ceto medio e oggi siamo scesi al 42%. Conoscere, capire, analizzare l'ethos che alberga nei ce- medio bassi del Paese, è strategico per qualunque progeCo poli-co per il futuro dell’Italia. Cogliere l'insieme dei costumi, dei modelli di comportamento (non sempre coscien-), delle pulsioni e dei valori che guidano le azioni degli individui entro questo alveolo sociale, è decisivo per chi intenda proporsi alla guida del Paese nei prossimi decenni. Un primo passo è quello di capire che l’Italia è aCraversata da una pesante e consistente faglia sociale.
L’ANALISI
22 dicembre 2016
I ce- dimen-ca- dalla poli-ca italiana
3 Tu% i diri% riserva-
Se osserviamo il quadro opinionale, dis-nguendo tra ce- medio-‐al- e medio-‐bassi, possiamo scoprire due universi dis-n-, paralleli, in parte non comunican-, distan- e tendenzialmente confliggen-. Sì, perché se la loCa di classe, di novecentesca memoria, non c’è più, le differenze non sono state cancellate, le emozioni vissute sono contrastan- e le pulsioni sono dicotomiche. Gli anni della sbornia consumis-ca e del rampan-smo avevano illuso le classi dirigen- di aver omologato le persone lungo le rive del consumismo. La crisi ha dimostrato che non è stato così. Ha faCo emergere con chiarezza che per mol- l’orizzonte del loro futuro era corto e la gradita salita sociale era roCa. Così oggi il disgusto (53% contro 35%) e la rabbia (42% contro 26%) sono i sen-men- che dominano nei ce- più bassi. L’aCesa, invece, è dei più agia- e benestan- (37% contro 17%), così come la fiducia, bassa per tu%, è una preroga-va esclusiva dei ce- abbien- (15% contro 3%). Anche gli avversari, i killer dello sviluppo, sono differen- tra le diverse classi sociali. I nemici, per ce- più bassi, sono i poteri for- (45% contro 37%), le banche (28% contro 14%), l’Euro (27% contro 11%). La corruzione è un avversario per entrambi, ma è odiata maggiormente dai ce- più al- (57% contro 42%), così come il populismo è avver-to come un pericolo sopraCuCo dai ce- medio-‐al-, mentre per gli altri è una minaccia meno evidente (25% contro 11%). Le strade per cambiare il Paese non sono omogenee per i diversi segmen- sociali. Anche in questo caso si parlano linguaggi contrappos-. Per i ce- privilegia- la via delle riforme è quella maestra (55%), mentre per i ce- medio bassi, quelli colpi- dalla crisi, quelli più rabbiosi e delusi, la via è ben altra ed è quella del cambiamento radicale, del far saltare il banco, della scelta “rivoluzionaria”. Il quadro poli-co che si è aperto in queste se%mane può essere l’occasione per rimeCere al centro l’urgenza di rielaborare una visione del futuro del Paese. Un progeCo che non parli solo ai merca- e al mondo produ%vo, ma consideri, tra le priorità, la messa in campo di opzioni e scelte per una crescita equa ed equilibrata della nostra società, per un incremento dei salari e del potere di acquisto delle persone. Una strategia inclusiva dal punto di vista sociale e smart da quello economico, che dinamizzi l’Italia, riaccendendo i motori dell’ascensore sociale e della gius-zia sociale. Non si traCa di ritornare alle poli-che assistenzialis-che, né a programmi di sapore egualitaris-co, bensì di generare una visione di futuro per tu% e non solo per pochi.
Equità e inclusione per far ripar-re l’ascensore sociale
L’ANALISI 2
22 dicembre 2016
4 Tu% i diri% riserva-
CETI MEDIO-‐BASSI
22 dicembre 2016
Tra le seguen-, quali sono le emozioni che prova più spesso in questo periodo?
Il dilagare del senso di disgusto e rabbia
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Somma delle risposte consen-te. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 14 – 15 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI -‐ CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 1500 sogge% maggiorenni.
37
35
26
15
11
17
53
42
3
4
aCesa
disgusto
rabbia
fiducia
tranquillità
ce- al- ce- bassi
5 Tu% i diri% riserva-
NEMICI DEL BENESSERE
16 dicembre 2016
Secondo lei, quali sono i due principali nemici del benessere degli italiani?
Per chi sta in fondo alla scala il problema sono i poteri for-
57
37
25
14
11
42
45
11
28
27
i corruCori
i poteri for-
il populismo
le banche
l’Euro
ce- al- ce- bassi
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Somma delle risposte consen-te. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 14 – 15 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI -‐ CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 1500 sogge% maggiorenni.
6 Tu% i diri% riserva-
MODERNIZZAZIONE DELL’ITALIA
16 dicembre 2016
Secondo Lei il nostro Paese, in ques- anni, si sta modernizzando o sta regredendo?
Una retromarcia avver-ta con forza dai ce- bassi
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 14 – 15 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI -‐ CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 1500 sogge% maggiorenni.
CETI ALTI
sta regredendo 78% 62%
non sa 14% 14%
8% 24% si sta modernizzando
CETI BASSI
7 Tu% i diri% riserva-
IL CAMBIAMENTO
16 dicembre 2016
Alcuni ritengono che, per cambiare veramente le cose in Italia, ci vorrebbe una rivoluzione, altri pensano che occorra andare sulla strada delle riforme. Quale delle due posizioni condivide maggiormente?
La ricerca di soluzioni radicali di chi sta in basso
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 14 – 15 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI -‐ CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 1500 sogge% maggiorenni.
CETI ALTI
occorre andare sulla strada delle riforme 55%
non sa
35% c’è bisogno di una rivoluzione
CETI BASSI
10%
53%
24%
23%
8 Tu% i diri% riserva-
FRATTURE SOCIALI
22 dicembre 2016
Nella realtà quo-diana, secondo lei, quali dei seguen- poli di confliCo tra le persone sono molto for- ancora oggi? Esprima il suo giudizio in una scala da 1 a 10, dove 1 significa “poco for-” e 10 significa “molto for-”.
Il peso del disallineamento tra povertà e ricchezza
NOTA INFORMATIVA: valori medi su scala 1 – 10. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 14 – 15 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI -‐ CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 1500 sogge% maggiorenni.
8,2
7,7
7,4
7,2
7,1
8,1
8,5
7,1
7,5
7,2
ones-/furbi
ricchi/poveri
immigra-/solo italiani
tasse/libertà
inclusi/esclusi
CETI ALTI CETI BASSI
9 22 dicembre 2016 Tu% i diri% riserva-
INTENZIONI DI VOTO
I Cinquestelle e lo scivolone sulle vicende romane
Se dovesse votare oggi, a quale dei seguen- par-- darebbe il suo voto?
Intenzioni di voto
21/12/2016
Intenzioni di voto
15/12/2016 Voto elezioni europee 2014
Par-to Democra-co 32,2 31,0 40,8
Nuovo Centrodestra* 3,6 3,7 4,4
Altri Area di Governo 0,7 0,5 1,2
Area di Governo 36,5 35,2 46,4
MoVimento 5 Stelle 26,8 28,5 21,2
Forza Italia 12,4 12,6 16,8
Lega Nord 12,6 13,0 6,2
Fratelli d’Italia 4,6 4,3 3,7
Sinistra Italiana** 2,8 2,8 4,0
Rifondazione Comunista** 1,4 1,1
Verdi 0,6 0,7 0,9
Italia dei Valori 0,7 0,5 0,7
Altro Par-to*** 1,6 1,3 0,1
Non si esprime 40,6 39,0
NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. *con Udc e Ppi -‐ **dato di Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista delle europee riferito a L'Altra Europa con Tsipras -‐ ***liste soCo lo 0,5%. Da- archivio SWG. Date di esecuzione: 12 – 14 dicembre 2016. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI/CAWI su un campione rappresenta-vo nazionale di 2.000 sogge% maggiorenni.