vincere a texas hold'em

Regole, strategie e consigli per non fare la figura del... pollo!

live e online

ClAUDio ZeCCHin FAbRiZio D'AloiA

a cura di

e

GREMESE

Progetto grafico e impaginazione: [email protected]: copyright Microgame S.p.A.Stampa: Reggiani S.p.A. – Varese

Copyright GREMESE2011 © E.G.E. s.r.l. – Roma www.gremese.com

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, registrata o trasmessa, in qualsiasi modo o con qualsiasi mezzo, senza il preventivo consenso formale

dell’Editore.

ISBN 978-88-6442-111-7

L’Editore ringrazia sentitamente Marco Brambilla e PokerStrategy.com per la preziosa collaborazione prestata

♠♣♥♦vincere a Texas Hold'em 5

Introduzione 61. Regole 101.1 Regole generali e struttura delle puntate 11 1.1.1 In che posizione sei al tavolo da poker? 131.2 I punti del poker texano 151.3 Torneo e Cash Game 181.4 Poker live e online 19 2. A scuola di poker 222.1 Disciplina prima di tutto 232.2 La gestione del patrimonio (Bankroll Management) 26 2.2.1 Il Bankroll nei tornei 27 2.2.2 La gestione del Bankroll nel No Limit Cash Game 282.3 La matematica e le probabilità nel poker – le Outs e le Odds 29 2.3.1 L’importanza delle Outs nei Draws 29 2.3.2 Le Odds 31 2.3.3 Le Pot Odds 32 2.3.4 Discounted/Modified Outs 342.4 Strategia e psicologia 37 2.4.1 Quattro categorie di giocatori 37 2.4.2 Dimmi come giochi e ti dirò chi sei 38 2.4.3 La Continuation Bet 40 2.4.4 La Value Bet 40 2.4.5 Lo Slowplay 41

2.4.6 Il Semi-bluff 42 2.4.7 Il Bluff 43 2.4.8 Il Tilt 44 2.4.9 I Tell più comuni 45 2.4.10 I Tell nella chat 49 3. Giocare un torneo 523.1 Il gioco in pre-flop 54 3.1.1 Il gioco pre-flop nella fase iniziale

(si hanno oltre 24 big blind) 54 3.1.2 Il gioco pre-flop nella fase intermedia

(si hanno dai 14 ai 24 big blind) 55 3.1.3 Il blind steal e lo steal re-raise 56 3.1.4 Il gioco pre-flop nella fase finale

(si hanno meno di 14 big blind) 583.2 Il gioco dopo il flop 593.3 Giocare in heads-up (testa a testa) 61

4. Giocare il cash game 644.1 Giocare pre-flop 664.2 Giocare post-flop 69 4.2.1 Le strategie di base nel post-flop 72

5. Mondo People’s Poker 786. Glossario 92

live e online

tight-aggressiveslowplay


Introduzione «Se nella prima mezzora non hai capito

chi è il pollo, vuol dire che il pollo sei tu!».

Con questa frase inizia “Il Giocatore”, film cult sul poker, e in qualche modo vorremmo che

cominciasse così anche la vostra avventura in questo splendido mondo. Che sia solo un bel passatempo o

addirittura un mestiere, tutto parte da una buona base. Lo scopo di questo manuale è fornire al giocatore

tutto il sapere necessario prima di sedersi al tavolo. Il player che è in voi lettori uscirà fuori un po’ alla volta,

verrà modellato dalle esperienze “carte alla mano” e da quelle che sono le vostre caratteristiche personali.

In ogni scuola calcio che si rispetti, l’obiettivo primario non è insegnare a far gol, ma trasmettere ai ragazzi

i cosiddetti fondamentali, le tecniche di base e la giusta cultura per coinvolgerli nel gioco. Così, che si giochi

online o dal vivo nei casinò, i due obiettivi primari che ogni giocatore di poker deve tenere a mente sono

quelli del divertimento e della sicurezza. Per People’s Poker questo rappresenta il primo principio: i player

devono affrontarsi in un ambiente sicuro e tranquillo; il tavolo deve essere un parco divertimenti che gli stessi

giocatori si prodigano a tenere pulito.In questo parco divertimenti, però, non c’è posto per… il “pollo”, giocatore scarso, convinto senza motivo

dei propri (scarsi) mezzi: quel tipo di player che si entusiasma per una caccia grossa, senza però capire che il

prossimo a pagare sarà probabilmente lui. Ecco, questo prontuario vuole insegnarvi non solo i “fondamentali”

per evitare gli errori più elementari, ma anche l’abilità di riconoscere il pollo dopo pochi minuti. Il buon

cacciatore riesce a smascherarlo anche quando gioca su internet, riconosce le orme del suo passaggio e

va mangiare proprio nel piatto che il pollo pensa di avere sotto il becco. Questa filosofia deve sempre


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accompagnare il giocatore. D’altra parte è così sin dalle origini di questo gioco. Tre i miti da citare: Nicholas

Dandolos, Benny Binion e Johnny Moss. Il primo, una leggenda delle scommesse, cercò l’impresa epica

finendo per sedersi al tavolo sbagliato. “Nick the Greek” chiese infatti a Binion di organizzargli una partita

che avrebbe fissato il suo nome nella storia. Era il 1943, Binion, la mente dei Campionati del Mondo di Las

Vegas, seguì alla lettera le indicazioni dello sprovveduto gambler greco e dall’altra parte del tavolo fece sedere

Moss, già celebrato come uno dei giocatori più forti al mondo. Come finì la vicenda? Male per Dandolos, che

si arrese dopo cinque mesi di partite; bene per Binion, che si costruì la fama di grande organizzatore di eventi,

e ancora meglio per Moss che si rialzò dal tavolo con due milioni di dollari in più. Detto in buona sostanza,

il pollo che sfida il campione perde; sul lungo periodo neanche la fortuna può dargli una mano. Chi non

studia il gioco e pensa di vincere a Texas Hold’em senza neanche leggere le strategie di base, commette un

errore da principiante. Poiché l’obiettivo primario di questo libro, voluto fortemente da People’s Poker, è quello

di insegnarvi non solo a giocare bene, responsabilmente, ma anche a vincere, abbiamo chiesto e ottenuto la

collaborazione della più importante e affidabile accademia di poker esistente su internet, PokerStrategy.com,

forte di una community che ha raggiunto e superato abbondantemente i 4 milioni di utenti (non solo di sesso

maschile). Naturalmente, non potevamo fornirvi tutti gli insegnamenti e le strategie più avanzate che ruotano

attorno a questo gioco, perché altrimenti avremmo dovuto pubblicare un’intera enciclopedia! Ma chiunque

voglia approfondire lo studio del poker, e non voglia fermarsi alle strategie di base che abbiamo condensato

in questo volume, può rivolgersi a www.pokerstrategy.com: le porte della più grande community di poker al

mondo si spalancheranno e ogni giocatore imparerà a ottenere profitto dalle proprie abilità.

Ricordatevi sempre che si vince studiando, e solo così si evita di fare la figura del pollo!

www.peoplespoker.itvi aspettiamo su

giocare in continuation bet


“la sola sfortuna di un buon giocatore è la cattiva salute.

ogni altro problema costituisce solo un gravame momentaneo.”benny binion

LE REGOLE1

1.1 ReGole GeneRAlI e stRuttuRA delle puntAte

Ogni giocatore, a turno, distribuirà le carte e in quel caso si troverà nella posizione del bottone (anche se, di fatto, nei tornei online e live normalmente le carte vengono fisicamente distribuite per voi da un mazziere preposto dall’organizzazione a tale scopo). A questo punto il dealer distribuisce le carte in senso orario, a partire dal giocatore alla sua sinistra. Ogni player riceve due carte coperte (hole cards) sul tavolo. Si comincia a fare sul serio, nel senso che i player non sono più costretti a entrare in gioco ma possono decidere tra più opzioni, che andiamo a vedere. Il primo a parlare, cioè il giocatore alla sinistra del big blind, ha la possibilità di abbandonare la mano (fare fold) nel caso non consideri le proprie carte abbastanza interessanti. Può altresì decidere di mettere lo stesso importo del controbuio sul tavolo e giocare (fare call) oppure rilanciare (fare raise), mettendo sul piatto un valore di chips che deve essere di almeno due volte il controbuio. Nei tornei Fixed Limit la caratteristica principale è proprio il limite sulle puntate, ma la tipologia di gioco più diffusa è il

Il poker si gioca con un mazzo di 52 carte francesi e un nu mero di partecipanti che va da due

a non più di dieci per tavolo. Tutto comincia dal bottone, cioè il dealer (mazziere). È uno dei

punti di riferimento non solo per chi dà le carte, ma anche per chi deve decidere la strategia di

gioco, una specie di bussola che al momento iniziale di ogni mano stabilisce l’ordine secondo il

quale i giocatori devono agire. Il primo giocatore alla sinistra del bottone è costretto a mettere

subito sul tavolo una posta pari alla metà della puntata minima, chiamata piccolo buio o Small

Blind (SB), mentre il secondo giocatore a sinistra del bottone (dealer) deve pagare il controbuio

o Big Blind (BB). Il valore dei blind è sempre stabilito a priori, questo vuol dire che ancor prima

di sedersi al tavolo i giocatori sanno, ad esempio, che i due bui valgono rispettivamente 5 e 10,

o 10 e 20, ecc..



No Limit, in cui il giocatore può decidere di rilanciare anche mettendo sul piatto tutte le fiches che ha davanti (fare all in). La mano potrebbe chiudersi già in questa fase iniziale. Se, infatti, alla fine del giro nessuno decide di fare call, sarà il controbuio ad aggiudicarsi il piatto, così come i giochi si chiudono se nessuno segue il rilancio di un giocatore. Dopo il primo giro di puntate il mazziere “brucia” una carta (cioè la scarta senza scoprirla) e ne mette tre scoperte sul tavolo. È il flop. Ciascun giocatore può vedere le carte. Non appartengono a nessuno in particolare, sono di tutti e per questo si parla di carte comuni. Voi, come qualsiasi altro giocatore, potete utilizzare queste carte per creare la miglior combinazione di cinque carte. Non le dovete raccogliere da terra bensì associarle mentalmente alle altre due che avete in mano.

Adesso ha inizio il secondo giro di puntate nel quale chi è rimasto in gioco può puntare (fare bet). Si comincia, questa volta, dal giocatore alla sinistra del bottone e alla fine del giro vengono raccolte tutte le puntate che finiscono poi nel piatto. A questo punto arriva il turn: dopo aver scartato un’altra carta, un’altra ancora, quella buona, viene scoperta sul tavolo. Ovviamente potete considerarla per fare la vostra migliore combinazione e decidere se pagare la possibilità di vedere anche il river, la quinta fatidica carta scoperta (anche in questo caso, prima di scoprirla, ne viene scartata un’altra).

Nel quarto giro potete puntare o rilanciare un’ultima volta. Chi intende seguire il rilancio e non si ritira prende parte alla fase finale della mano, lo showdown. I giocatori scoprono le proprie carte, e chi possiede la combinazione migliore vince il giro accaparrandosi tutte le puntate. Qua sorge la domanda: quali sono le combinazioni di carte utili per formare una mano e qual è la classifica delle migliori combinazioni? Una mano di poker consta sempre di cinque carte, non quattro, non sette, ma esattamente cinque. Ma avete solo due carte in mano. Le altre tre le potete selezionare tra le carte comuni. Inoltre, non dovete utilizzare per forza


entrambe le carte ma potete usarne anche solo una, accompagnata però da quattro delle carte comuni o potete addirittura usare tutte e cinque le carte comuni, scartando le vostre due hole card. Non ha importanza quali selezionate, basta che siano cinque carte.

1.1.1 In che posizione sei al tavolo da poker?Per agevolare lo studio delle posizioni al tavolo da poker, fondamentali per la strategia di gioco, abbiamo inserito questo semplice schema (riproposto anche in fondo al volume, per una più rapida consultazione). Ricordatevi di consultarlo ogniqualvolta ne sentiate la necessità, durante la fase di studio.

Posizione finale

Posizione iniziale

blinds

Posizione centrale

Sb Co

MP1 UTG1

bb bU

MP2 UTG2

MP3 UTG3

1 D

1



loose-passive (aperto-passivo)

otto outs

Le due posizioni blind: small Blind (SB) e Big Blind (BB)

I due giocatori che hanno pagato il blind piccolo e quello grande si chiamano SB per lo Small Blind e BB

per il Big Blind. Sono seduti, in senso orario, proprio a sinistra del mazziere.

Le tre posizioni iniziali: UTG1, UTG2 e UTG3

Sono i tre giocatori che, in senso orario, sono seduti a sinistra dei due blind. Sono in posizione iniziale

e sono definiti come UTG1, UTG2 e UTG3. L’abbreviazione deriva dall’inglese Under The Gun, poiché le

posizioni iniziali sono le peggiori e sono quelle che, per così dire, sono sempre sotto tiro.

Le tre posizioni intermedie (Middle position): MP1, MP2 e MP3

In posizione finale ci sono il giocatore subito prima del mazziere e il mazziere stesso (dealer).

Le relative posizioni si chiamano Cutoff (CO) e Button (BU).

1.2 I puntI del pokeR texAno scala realeLa mano più forte è la scala reale (royal flush): dieci, fante, donna, re e asso dello stesso seme (ad esempio di cuori). scala di coloreLa seconda mano più forte è la scala di colore (straight flush): cinque carte in stretta sequenza dello stesso seme. Se ci sono due giocatori entrambi con una scala di colore, vince quello che ha la scala più alta.

pokerSono quattro carte di pari valore, tipo quattro re, quattro assi, ecc.. Se due giocatori hanno entrambi quattro carte uguali, vince quello che ha il poker più alto. Se hanno lo stesso poker allora vince chi ha la quinta carta più alta, dato che una mano di poker comprende sempre e comunque cinque carte.

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Full HouseUn full house è una combinazione con un tris e una coppia. Se entrambi i giocatori hanno un full allora viene comparato prima il tris. Chi ha il tris più alto tra i due vince. In caso di tris identico vince chi ha la coppia più alta. Da notare che, a differenza del poker tradizionale, nel Texas Hold’em il full è un punto più alto del colore.

ColoreCinque carte dello stesso seme danno vita alla combinazione chiamata colore (flush). Può capitare che due giocatori siano entrambi in possesso di questo punto. In questo caso vince chi ha la carta più alta. Se questa è in comune, ad esempio se l’asso è tra le carte al tavolo, si prende in considerazione la seconda più alta e così via fino alla quinta.

scalaCinque carte in stretta sequenza (es. nove, dieci, fante, donna, re) di semi diversi danno vita ad una scala (straight). In caso di scala per due giocatori vince chi ha le carte più alte.

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trisIl tris consiste in tre carte dello stesso valore. Se due giocatori hanno lo stesso tris vince chi ha la prima o la seconda carta spaiata più alta, dato che una mano consta di cinque carte.

doppia coppiaDoppia coppia (two pair) ovvero... due coppie. Se due giocatori hanno entrambi due coppie, vengono comparate le coppie più alte. Se sono identiche, allora si comparano quelle inferiori. Nel caso in cui anche queste siano identiche vince chi ha la carta spaiata più alta, ossia il kicker.

CoppiaUna coppia (pair) consiste in due carte dello stesso valore. Poiché una mano è composta da cinque carte, ci sono alte tre carte insieme alla coppia, ossia le carte spaiate o kickers. Nel caso in cui due giocatori abbiano una coppia identica, si procede alla comparazione delle carte spaiate cominciando da quella più alta.

la carta più altaSe nessuno ha formato neanche una coppia, allora vince chi ha la carta più alta. Se due giocatori arrivano allo showdown senza avere neanche una coppia, si comparano le carte tra di loro, partendo dalla più alta per ognuno. Vince chi possiede la carta più alta.

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1.3 toRneo e CAsH GAMeLe due modalità di gioco più diffuse per il Texas Hold’em sono il torneo e il cash game. Nel primo caso si investe il denaro solo all’inizio della partita pagando il Buy-in, ovvero la quota d’iscrizione, in cambio della quale si riceve una dotazione iniziale (stack) di fiches, uguale per tutti i giocatori. Chi esaurisce le fiche viene eliminato, e l’obiettivo è vincere il torneo o arrivare almeno fino alle posizioni che garantiscono un premio (In the money). La struttura del torneo determina proprio le fiches che si hanno a disposizione oltre alle specifiche sulla progressione dei livelli. Con il passare del tempo, infatti, aumentano i livelli di gioco e di conseguenza il valore delle puntate minime (small blind e big blind). Un caso a parte sono i tornei con il re-buy, nei quali il giocatore può decidere, nelle quantità e nei modi previsti dal regolamento, di comprare ulteriori poste una volta esaurita quella iniziale, rientrando così in gioco.

Nel poker cash, invece, la quantità di fiches a disposizione dipende dal valore in denaro che il giocatore ha deciso di investire. Questo sarà diverso tra giocatore e giocatore, quindi non si parte con uno stack alla pari come nei tornei, anche se ci può essere un limite stabilito dagli organizzatori. Può essere previsto, ad esempio, un minimo e un massimo di denaro che il giocatore può portare al tavolo, anche se il player, pur terminando le fiches, investendo altro denaro può continuare la partita. Si può abbandonare il tavolo in qualsiasi momento, e l’obiettivo è chiudere la propria partita con più denaro rispetto a quanto ne è stato investito. L’altra grande differenza rispetto al torneo è che il valore dei blind resta lo stesso per tutta la partita e non aumenta col passare del tempo.

1.4 pokeR lIve e onlIneDa una parte ci sono un concerto di fiches, le stesse facce intorno al tavolo per ore e un mazziere col quale lamentarsi perché le carte buone non entrano mai. Dall’altra c’è il vostro computer, giocatori che si presentano al tavolo con “nickname” da battaglia spesso assurdi e un tavolo virtuale sul quale vengono distribuite le carte ad una velocità che l’uomo non potrà mai raggiungere. Il poker dal vivo (live) e quello online sono due realtà agli antipodi. La prima differenza che emerge è senza dubbio la velocità. Detto in buona sostanza, il poker può navigare su internet anche al passo di 100 mani l’ora; nel live mediamente se ne giocano tra trenta e trentacinque. I puristi del poker live sostengono che nell’online non si guadagna tempo e si perde il rapporto umano del gioco. Ad esempio, non si colgono le espressioni dell’avversario, fattore determinante per molti player. È anche vero, però, che sulla propria scrivania è possibile prendere appunti, analizzare le mani ed essere “assistiti” da amici, libri o software. Online si può inoltre vivere il gioco con meno tensione. Sorridere quando si incastra un buon punto o imprecare quando la fortuna non è stata dalla nostra: l’avversario non ha la possibilità di cogliere le nostre emozioni.

Oltre al “diritto di libero sfogo”, il poker online comporta il dono dell’ubiquità! Un giocatore che dal vivo riesce a giocare due tornei contemporaneamente è molto raro da trovare, mentre giocare multi-table online (ovvero cimentarsi in più partite contemporaneamente) è quasi una consuetudine per giocatori di livello medio. E ancora: la possibilità di giocare una partita quando e dove si vuole; il fattore sociale del gioco online (come le conversazioni in chat e le discussioni sul blog di People’s); la comodità di giocare da casa (anche se magari vincere al casinò porta molta più gloria); tutti punti a vantaggio dell’online. In conclusione, il poker online ha due “genitori”: uno è il gioco “face to face”, l’altro è la necessità, in particolare delle nuove generazioni, di usare il web come strumento di svago e socializzazione.


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