I Bisogni Educativi Speciali – quali necessità, come agire, spunti di riflessione e buone prassi...

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I Bisogni Educativi I Bisogni Educativi Speciali – quali Speciali – quali necessità, come agire, necessità, come agire, spunti di riflessione spunti di riflessione e buone prassi e buone prassi Dott.ssa Anna Noemi Trussardi Neuropsicologa - Psicoterapeuta ALBINO 9/05/2014 – 16/05/2014

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I Bisogni Educativi Speciali I Bisogni Educativi Speciali – quali necessità, come – quali necessità, come

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Dott.ssa Anna Noemi TrussardiNeuropsicologa -

Psicoterapeuta

ALBINO

9/05/2014 – 16/05/2014

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INCLUSIONE SCOLASTICA

• affermazione del diritto alla persona ad essere presente in ogni contesto scolastico;

• tale presenza sia dotata di significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile in ciascuno delle:

• abilità• capacità• potenzialità

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Quindi…Non è il soggetto che deve essere adatto,

MA sono i contesti che devono essere adattati, strutturati in modo più o meno duttile, plurale, e quindi fruibili a diversi livelli di competenze, di conoscenze, di capacità e di possibilità.

MA… come fare?

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Individualizzare

“l’azione formativa individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classema è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti,con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimentodelle competenze fondamentali del curricolo,comportando quindi attenzione alle differenzeindividuali in rapporto ad una pluralità di dimensioni.”

• strategie compensative• metodo di studio

Tali attività individualizzate possono essererealizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe

o in momenti ad esse dedicati

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Personalizzare“L’azione formativa personalizzata ha, in

più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci rivolgiamo.”• uso dei mediatori didattici (schemi, mappe

concettuali, etc.),• attenzione agli stili di apprendimento, • calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti,

nell’ottica di promuovere un apprendimentosignificativo

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DIFFERENZIARE in un’ottica di personalizzazione della didattica

non significa differenziare l’alunnoma il contesto!PERCHE’? gli permetto di

raggiungere risultati soddisfacenti e gratificanti che lo motiveranno alla partecipazione attiva in contesto scolastico DIDATTICA

INCLUSIVA

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COSA POSSO FARE?Formalizzare a livello di team docenti,

consiglio di classe, ecc. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

dell’alunno a disagio o in difficoltàPATTO FORMATIVOcon la famiglia SCRITTURA di tali accorgimenti

COME?

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RELAZIONE CLINICA CON DIAGNOSI (CODICE ICD-10 NON SEMPRE

PRESENTE)E’ DIVERSO DA

CERTIFICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 104 E DELLA LEGGE 170

(CODICE ICD-10 SEMPRE PRESENTE)

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QUALI CODICI ICD-10?F70 E SUCCESSIVI: RITARDO COGNITIVO

legge 104F90.0: DISTURBO DELL’ATTIVITA’ E

DELL’ATTENZIONE (ADHD)F81 E SUCCESSIVI: DSA legge 170F81.9: DISTURBO DELLE ABILITA’

SCOLASTICHE NON ALTRIMENTI SPECIFICATO

ASSE Z: SVANTAGGIO SOCIOAMBIENTALE (Z62; Z63…)

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RITARDO COGNITIVO

Il ritardo cognitivo è caratterizzato da un funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media . Un QI di 70 o inferiore

Concomitanti deficit della capacità del soggetto di adeguarsi agli standard propri della sua età e del suo ambiente culturale in almeno due delle seguenti aree: comunicazione, cura della propria persona, capacità sociali interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.

L’esordio avviene prima dei 18 anni

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RITARDO COGNITIVO LIEVE

INIZIALE RITARDO PSICOMOTORIO E LINGUISTICO

DIFFICOLTA’ DI RAGIONAMENTO ASTRATTO

DEFICIT LIEVE ALTRE FUNZIONI COGNITIVE (memoria, attenzione…)

CONSAPEVOLEZZA DI SE’ RIDOTTA

DEFIZIONE DELLE REGOLE PIU’ A LIVELLO CORPOREO E MENO LINGUISTICO

INTERAZIONI GRUPPALI CONSERVATE PIU’ A LIVELLO NON VERBALE

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RITARDO COGNITIVO MODERATO

Deficit più grave dei processi cognitivi.

Ritardo del linguaggio (fenomeni di vocalizzazioni)

Pensiero concreto con mancanza di flessibilità e capacità di concettualizzazione e pensiero astratto gravemente ridotte

Scarsa o assente consapevolezza di sè

Interazioni sociali ridotte e a livello più episodico

Interazioni per lo più interindividuali

Difficoltà di attaccamento, distacco, cooperazione etc.

Scarse o assenti capacità emozionali complesse

Risposte emozionali semplici e meno controllate

Comportamento tendenzialmente stimolo - risposta

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RITARDO COGNITIVO GRAVE

Deficit di discriminazione percettiva

Linguaggio assente

Schemi di comportamento rigidi e stereotipati

Movimenti ripetitivi e ritmici

Disturbi del comportamento alimentare, iperoralità

Assente interazione sociale

Ridotta o assente interazione interindividuale

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• si caratterizza per la presenza di tre gruppifondamentali di sintomi:

• DISATTENZIONE:intesa come incapacità nel mantenere per un periodo sufficientemente prolungato l’attenzione su un compito.

• IPERATTIVITA’ ossia un eccessivo ed inadeguato livello di attività motoria.

• •IMPULSIVITA’, cioè incapacità ad aspettare o ad inibire comportamenti che in quel momento risultano inadeguati.

ADHD

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Equivoci frequenti in relazione al bambino con ADHD

• Il bambino non riesce a prestare attenzione a nulla.• Il bambino è sempre distratto e iperattivo.• Un bambino con ADHD è dispettoso e si oppone sempre a quanto gli viene proposto.• I bambini con ADHD sono maleducati.• Il disturbo scompare con l’età.NON E’ SOLO UN BAMBINO VIVACE!!!!

La frequenza è del 3-5 % della popolazioneinfantile, anche se questi valori possono variaremolto da Paese a Paese.• E più frequente nei maschi che nelle femmine conuna rapporto di 3:1.• L’età di insorgenza è molto precoce. Si fa diagnosidai 7 anni in poi, ma si possono avere evidenzedella presenza del disturbo già dai 3 anni.

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DSA:Disturbo Specifico dell’Apprendimento

• DISTURBO SPECIFICO DELLA LETTURA: DISLESSIA EVOLUTIVA (F81.0)

• DISTURBO SPECIFICO DELLA COMPITAZIONE: DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA (F81.1)

• DISGRAFIA EVOLUTIVA (F81.8)• DISTURBO SPECIFICO DEL CALCOLO:

DISCALCULIA EVOLUTIVA (F81.2)• DISTURBI SPECIFICI MISTI DELLE ABILITA’

SCOLASTICHE(F81.3)

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F81.9: Disturbo aspecifico

Mancano i criteri di specificità in presenza di difficoltà d’apprendimento:

• Livello cognitivo funzionamento borderline (QI fra 70 e 84)

• Livello sensoriale o neurologico• Livello psicologico

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Tanti altri disturbi….• Disturbo del linguaggio• Disturbo della coordinazione

motoria• Disturbi emozionali• Disturbi d’ansia, attacchi di panico• Disturbi alimentari, del sonno• Disturbi comportamentali (DOP-DC)

E non….• Alunni non italofoni

• Svantaggio socioambientale

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PDI O PDP o PEPPER I BES?

VISIONE MODELLO

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verifica ≠ valutazione: dall’accertamento ad un apprezzamento qualitativo

• in coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di apprendimento effettuato

• con l’obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti

• ricerca di equità: tra buonismo, prudenza, clemenza valutativa e rigida applicazione di standard

VALUTAZIONE

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• definire chiaramente che cosa si sta valutando QUALI OBIETTIVI?

• separare i contenuti della valutazione dalle capacità strumentali

(AUTOMATISMI DI LETTURA/SCRITTURA/ CALCOLO)

• attenzione alla competenza più che alla forma, ai processi più che al solo “prodotto” elaborato

(ES. RISULTATO DEL PROBLEMA ARITMETICO)

• svolgimento in condizioni analoghe a quelle abituali, anche con uso di strumenti e tecnologie

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INTERROGAZIONE ORALE

• Programmare le interrogazioni• Lasciare il tempo per la rielaborazione mentale• Lasciar esprimere senza interruzioni• Con pazienza, dimostrare disponibilità a ripetere le informazioni e

le domande• Utilizzare domande facilitanti• In caso di procedure complesse, prevedere domande intermedie• Privilegiare la qualità e non la quantità• Evitare osservazioni negative, se gli sforzi e l’impegno sono evidenti• Evidenziare i progressi più che le carenze

E PER LE VERIFICHE SCRITTE?

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GLI ALUNNI CON DSA – LA VALUTAZIONE (DM 12 luglio 2011)

Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali

per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.

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Esonero – Dispensa lingua straniera per

DSAIn sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato (esonero

totale) e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.

Se invece sono stati dispensati dallo studio della

forma scritta della lingua straniera, rilascio del diploma previa esame in forma orale

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VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO E PROVE D'ESAME - L. 104

1. PEI: è indicato per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline.

2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.

3. Nell'ambito della scuola secondaria superiore sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione

LA VALUTAZIONE È RIFERITA AL COMPORTAMENTO E AL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

È ESPRESSA CON VOTO IN DECIMI

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Quindi…

• ESAME DI STATO DI TERZA MEDIA E QUINTA SUPERIORE: - PREDISPOSIZIONE DI PROVE DIFFERENZIATE CORRISPONDENTI

AGLI INSEGNAMENTI IMPARTITI IDONEE A VALUTARE IL PROGRESSO DELL’ALUNNO, SENZA MENZIONE SUL DIPLOMA DI LICENZA

- LE PROVE DIFFERENZIATE HANNO UN VALORE EQUIVALENTE A QUELLE ORDINARIE AI FINI DEL SUPERAMENTO DELL’ESAME E DEL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LICENZA

- POSSIBILITA’ DI USARE ATTREZZATURE TECNICHE E SUSSIDI DIDATTICI SPECIFICI

- NEL CASO DI NON CONSEGUIMENTO DELLA LICENZA: RILASCIO ATTESTATO CREDITO FORMATIVO

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BES “NON CERTIFICATI”• Valutazione che tenga conto, per quanto possibile, della

loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisite

• Non abbassare gli obiettivi ma adattare gli strumenti e le modalità con cui attuare la valutazione

Valutazione per obiettivi minimi Uso di strumenti e modalità didattiche favorenti

l’apprendimento• In sede di esame finale primo ciclo possibile presenza,

nel caso di notevoli difficoltà comunicative, di docenti o mediatori linguistici competenti nella lingua d’origine per facilitare comunicazione

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IMPORTANTE CHE il Consiglio di classe, relativamente ai percorsi personalizzati:

• concordi, per le attività che lo studente svolge in modo differenziato rispetto alla classe, le modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze;

• individui modalità di verifica dei risultati raggiunti che prevedano anche prove assimilabili a quelle del percorso comune;

• stabilisca livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classe successiva.

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Ma… In sede di esame finale, per gli

studenti in situazione di svantaggio, non sono previste modalità differenziate di verifica e tuttavia i criteri di valutazione dovranno tener conto della situazione dello studente e del progetto personalizzato (PDP) portato avanti in corso d’anno.

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E ORA…UN PO’ DI PRATICA!!!!

Grazie all’insegnante Tiziana che ha fornito 2 casi molto interessanti

Grazie a tutti voi per l’attenzione