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Home Strada Pista Ciclocross-MTB Comunicati Stampa Varie Web link Newsciclismo.com Camp.italiano donne A NOEMI CANTELE IL PREMIO "BICI AL CHIODO" Domenica 25 gennaio 2015 alle ore 11.00, presso la sede del Centro Sociale in via Magnani 1 a Campagnola Emilia (RE), ritorna la 14^ edizione della BICI AL CHIODO ed il 39° Incontro degli Ex Corridori con la collaborazione del Comune di Campagnola Emilia e il Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia. Sarà Noemi Cantele, prima donna atleta, a ricevere l’'ambito premio. La Cantele conta ben 40 vittorie in carriera e ha indossato 12 volte la maglia azzurra ai mondiali. Nel 2009 è stata medaglia d’'argento a cronometro ai mondiali di Mendrisio e bronzo nella prova in linea. A fianco della Cantele ci saranno i due “premi alla carriera”: Fortunato Baliani professionista dal 1998 al 2014 con tredici successi in carriera e Luca Mazzanti professionista dal 1996 al 2013 con una lunga e onesta carriera, da ricordare tra i suoi successi la tappa al Giro d’'Italia Giffoni Valle Piana-Frosinone nel 2005. Ha partecipato due volte ai mondiali e due volte è stato riserva. Saranno poi premiati i “Grandi Ex” Gianni Motta vincitore del Giro d'’Italia 1966, di un Giro di Svizzera e due Tour de Romandie e diverse classiche, le più importanti il Giro di Lombardia e tre Giri dell’'Emilia. L’'altro “Grande Ex” Arnaldo Pambianco pure lui vincitore del Giro d'’Italia nel 1960, riuscì pure a vincere una classica come la Freccia del Brabante, da ricordare poi un argento ai mondiali quando era ancora dilettante. Dopo i premi sarà ricordato Alfredo Martini . Sarà il giornalista Marco Pastonesi a raccontare il grande uomo e tecnico attraverso le pagine del libro "La vita è una ruota “storie resistenti di uomini, donne e biciclette", da lui scritto a quattro mani con il commissario toscano”. Da non dimenticare poi il premio Fabio Saccani a “giovani emergenti” con l’'esordiente modenese Samuele Barbato, l’'allievo piacentino Luca Regalli, lo junior reggiano Giulio Branchini e il dilettante toscano under 23 Simone Velasco .

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A NOEMI CANTELE IL PREMIO "BICI AL CHIODO"

Domenica 25 gennaio 2015 alle ore 11.00, presso la sede del Centro Sociale in via Magnani 1 a Campagnola Emilia (RE), ritorna la 14^ edizione della BICI AL CHIODO ed il 39° Incontro degli Ex Corridori con la collaborazione del Comune di Campagnola Emilia e il Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia. Sarà Noemi Cantele, prima donna atleta, a ricevere l’'ambito premio. La Cantele conta ben 40 vittorie in carriera e ha indossato 12 volte la maglia azzurra ai mondiali. Nel 2009 è stata medaglia d’'argento a cronometro ai mondiali di Mendrisio e bronzo nella prova

in linea. A fianco della Cantele ci saranno i due “premi alla carriera”: Fortunato Baliani professionista dal

1998 al 2014 con tredici successi in carriera e Luca Mazzanti professionista dal 1996 al 2013 con una lunga e onesta carriera, da ricordare tra i suoi successi la tappa al Giro d’'Italia Giffoni Valle

Piana-Frosinone nel 2005. Ha partecipato due volte ai mondiali e due volte è stato riserva. Saranno poi premiati i “Grandi Ex” Gianni Motta vincitore del Giro d'’Italia 1966, di un Giro di

Svizzera e due Tour de Romandie e diverse classiche, le più importanti il Giro di Lombardia e tre Giri dell’'Emilia. L’'altro “Grande Ex” Arnaldo Pambianco pure lui vincitore del Giro d'’Italia nel 1960, riuscì pure a vincere una classica come la Freccia del Brabante, da ricordare poi un argento ai mondiali quando era ancora dilettante. Dopo i premi sarà ricordato Alfredo Martini . Sarà il giornalista Marco Pastonesi a raccontare il grande uomo e tecnico attraverso le pagine del libro "La vita è una ruota “storie resistenti di

uomini, donne e biciclette", da lui scritto a quattro mani con il commissario toscano”. Da non dimenticare poi il premio Fabio Saccani a “giovani emergenti” con l’'esordiente modenese

Samuele Barbato, l’'allievo piacentino Luca Regalli, lo junior reggiano Giulio Branchini e il dilettante toscano under 23 Simone Velasco .

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Giovedì 08 Gennaio 2015 20:39

Sarà senza dubbio un’edizione da

incorniciare la “14° Bici al Chiodo”,

un’edizione storica perché è la

prima volta che questo ambito Trofeo viene assegnato ad una rappresentante del Pedale Rosa“,

Noemi Cantele, varesina, alfiere però anche del Ciclismo Azzurro (Più volte ha fatto parte della Nazionale del Pedale Rosa) ma anche del Ciclismo Tricolore, avendo indossato e, con onore, la Maglia “Biancorossoverde” simbolo

della nostra grande Nazione. Ma gli Organizzatori reggiani guidati da un infaticabile Paolo Tedeschi, Presidente dell’

Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti sono alacremente al lavoro per migliorare ed impreziosire sempre di più questo speciale “Incontro” annuale che

vede coinvolti anche tanti sportivi provenienti da tutte le nostre

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Regioni, ansiosi di rivedere tanti Campioni, scambiare qualche battuta, chiedere qualche autografo e farsi fotografare con loro : Potenza del Ciclismo! E quest’anno Paolo Tedeschi ha

estratto dal suo cilindro magico una nuova iniziativa : ha scelto anche di qualificare esteticamente se stesso e i suoi Collaboratori dotandoli di una cravatta di colore azzurro ed uguale per tutti con la collaborazione della sig.ra Alessandra Pifferi, figlia di Aldo, comasco e Campione del Ciclismo negli anni 70. Non perché i suoi Collaboratori erano impresentabili, tutt’altro, sono

sempre stati professionali, gentili ed eleganti ma, una sorta di segno distintivo per accomunarli tutti ci voleva. Perciò ben venga la cravatta uguale per tutti i “Tedeschi Boys”

impegnati a Campagnola Emilia Appuntamento dunque per Domenica 25.01.2015, al Centro Sociale di Campagnola Emilia per la “Bici al Chiodo” tutta al femminile

con un Forza Noemi ed un evviva al ciclismo, quello rosa e quello maschile!

< Prec. Succ. >

Camp. italiano Donne

Il Pedale Rosa

cura della FCI-VARESE

Ciclismo amatoriale a cura di Arnaldo Priori

Eventi 2015

Gennaio 2015

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25 gennaio 2015

14^ Premio Bici al Chiodo

Ore 11, Campagnola Emilia (RE)

L’evento premierà l’atleta Noemi Cantele, corridore professionista dal 2002 al 2013 con 40 vittorie

in carriera. Il Premio Bici al Chiodo è stato ideato nel 2002 per dare un maggiore impulso agli incontri annuali degli ex corridori, aggregando quanti hanno praticato ciclismo a tutti i livelli ed elevando questo nobile sport.

Per informazioni: GRADE Onlus – Tel. 0522.296888

Scarica il volantino del 14^ Premio Bici al Chiodo

La bici al chiodo

Scritto da Redazione SportRSS il 19 gennaio 2015 - lunedì

Domenica 25 gennaio 2015 alle ore 11.00, presso la sede del Centro Sociale in via Magnani 1 a Campagnola Emilia (RE), ritorna la 14^ edizione della BICI AL CHIODO ed il 39° Incontro degli Ex Corridori con la collaborazione del Comune di Campagnola Emilia e il Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia. Sarà Noemi Cantele, prima donna atleta, a ricevere l’'ambito premio. La Cantele conta ben 40 vittorie in carriera e ha indossato 12 volte la maglia azzurra ai mondiali. Nel 2009 è stata medaglia d’'argento a cronometro ai mondiali di Mendrisio e bronzo nella prova in linea. A fianco della Cantele ci saranno i due “premi alla carriera”: Fortunato Baliani professionista dal 1998 al 2014 con tredici successi in carriera e Luca Mazzanti professionista dal 1996 al 2013 con una lunga e onesta carriera, da ricordare tra i suoi successi la tappa al Giro d’'Italia Giffoni Valle Piana-Frosinone nel 2005. Ha partecipato due volte ai mondiali e due volte è stato riserva. Saranno poi premiati i “Grandi Ex” Gianni Motta vincitore del Giro d'’Italia 1966, di un Giro di Svizzera e due Tour de Romandie e diverse classiche, le più importanti il Giro di Lombardia e tre Giri dell’'Emilia. L’'altro “Grande Ex” Arnaldo Pambianco pure lui vincitore del Giro d'’Italia nel 1960, riuscì pure a vincere una classica come la Freccia del Brabante, da ricordare poi un argento ai mondiali quando era ancora dilettante. Dopo i premi sarà ricordato Alfredo Martini . Sarà il giornalista Marco Pastonesi a raccontare il grande uomo e tecnico attraverso le pagine del libro "La vita è una ruota “storie resistenti di uomini, donne e biciclette", da lui scritto a quattro mani con il commissario toscano”. Da non dimenticare poi il premio Fabio Saccani a “giovani emergenti” con l’'esordiente modenese Samuele Barbato, l’'allievo piacentino Luca Regalli, lo junior reggiano Giulio Branchini e il dilettante toscano under 23 Simone Velasco.

La bici al chiodo…

Per la prima volta il riconoscimento va a un’atleta donna:

Noemi Cantele. Domenica 25 gennaio, torna la manifestazione ideata dall’Associazione nazionale ex corridori ciclisti. Marco

Pastonesi ricorderà Alfredo Martini

19/01/2015

Un pizzico di rosa in più nella storia del ciclismo. Domenica 25 gennaio, a La bici al chiodo, la manifestazione ideata dall’Associazione nazionale ex corridori ciclisti giunta alla sua 14eisma

edizione e che coincide con il 39° incontro nazionale degli ex corridori, ci sarà una prima volta che coinvolge una campionessa.

Per la prima volta il riconoscimento, che conta sul consolidato Patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia, andrà a un’atleta donna Noemi Cantele. Un premio che, oltre all’indubbio valore dell’atleta rappresenta anche il meritato riconoscimento del

ciclismo femminile che, partito grazie alle imprese di Maria Canins, è diventato una splendida realtà con migliaia di tesserate, un calendario estremamente interessante e un livello tecnico di assoluto valore anche nei confronti internazionali. Proprio nel reggiano del resto il ciclismo rosa è di casa, annovera una delle sue figure storiche Gabriella Pregnolato di Rio Saliceto, che in carriera ha indossato più di una volta la maglia tricolore e la giovane Anna Trevisi di Reggiolo, campionessa europea. E anche sul piano delle competizioni il territorio reggiano ha brillato per notorietà. Le località di Cavriago, Gattatico, Luzzara e ancora Campagnola, addirittura con la nazionale, hanno ospitato importanti confronti. La bicicletta sarà davvero la regina incontrastata della manifestazione, ospitata al Centro Sociale di via Magnani, che inizierà a partire dalle ore 11 con un cocktail di benvenuto e la mostra dedicata dei pittori dell'Associazione Open Art e dello scultore Luciano Soave. Marco Pastonesi ricorderà Alfredo Martini Dopo tanti anni, per la prima volta, non sarà presente l’amato commissario tecnico Alfredo Martini scomparso da pochi mesi e che al ciclismo ha dedicato tutta la sua vita. A Campagnola, a ricordare l'uomo e il tecnico, sarà Marco Pastonesi il bravo giornalista che con Alfredo ha scritto a quattro mani il libro “La vita è una ruota", una sorta di viaggio attraverso l'infanzia, la famiglia e l'amato ciclismo. Pagine da cui esce tutto lo spessore e il valore di questo straordinario uomo che avrebbe apprezzato i primi premi della giornata, quelli in ricordo di Fabio Saccani, per i giovani emergenti Samuele Barbato, Giulio Branchini, Luca Regalli e Simone Velasco. Fortunato Baliani e Luca Mazzanti Si proseguirà poi con i premi alla carriera di Fortunato Baliani e Luca Mazzanti, per entrambi un’analoga esperienza nel team dei reggiani Reverberi. Balliani di Foligno è stato professionista dal 1998 al 2014. In carriera ha raccolto 13 vittorie, fra queste il gran premio di Camaiore, ed è stato grande protagonista delle corse asiatiche. Agile scalatore è stato il primo a transitare sul Pordoi nel giro 2006. Mazzanti, emiliano di Bologna, è stato professionista dal 1996 al 2013. Compagno di squadra di Pantani ha vinto una tappa al giro d’Italia. Azzurro ai mondiali del 2004 e del 2006, riserva negli

anni 1998 e 2003. Atleta assai longevo, si è infatti ritirato a 39 anni. Gianni Motta e Arnaldo Pambianco Poi sarà la volta dei grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni Motta e Arnaldo Pambianco, Motta, di Cassano d’Adda, è stato professionista dal 1964 al 1976. Ha vinto davvero tanto ma per brevità si ricordano un giro d’Italia, un Lombardia, 3 giri dell’Emilia, un giro di Svizzera e non da

ultimo un terzo posto nel Tour de France nel 1965. Pambianco, da Bertinoro, è passato professionista nel 1958. Ha vinto il giro d’Italia del 1961, quello

del centenario dell’unità d’Italia. Fido gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a

ritagliarsi successi personali nella lunga carriera conclusa nel 1966. Noemi Cantele: 40 vittorie in carriera Infine il momento clou con il palco tutto per la varesina Noemi Cantele. professionista dal 2002 al 2013. 40 vittorie in carriera. Le perle: titolo italiano a cronometro nel 2009 e nel 2011(nello stesso anno si è aggiudicata anche il titolo nella prova in linea), vice titolo mondiale nella stessa specialità e terza nella gara in linea a Mendrisio nel 2009. Ha indossato per 12 volte la maglia azzurra.

Campagnola premia Noemi Cantele con la bici al chiodo

2 ore fa CAMPAGNOLA. Tutto ponto per la 14edizione della "Bici al Chiodo" e del "37° Incontro degli Ex Corridori" che si terrà domenica con inizio alle ore 11 presso la sede del Centro Sociale di Campagnola ... Leggi la notizia Persone: noemi cantelegianni motta

Organizzazioni: centro socialebepink

Prodotti: giro di svizzera

Luoghi: campagnolapremio italia

Tags: carrierapremi

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Campagnola premia Noemi Cantele con la bici al chiodo Gazzetta di Reggio - 2 ore fa

Campagnola premia Noemi Cantele Con la “bici al chiodo” A fianco della Cantele ci saranno i due "premi alla carriera" a Fortunato Baliani e Luca Mazzanti

di Aldo Spadoni Noemi Cantele

CAMPAGNOLA. Tutto ponto per la 14^ edizione della "Bici al Chiodo" e del "37° Incontro degli Ex Corridori" che si terrà domenica con inizio alle ore 11 presso la sede del Centro Sociale di Campagnola Emilia grazie al patrocinio del Comune e il Patrocinio della Provincia di Reggio Emilia.

Sarà la 33enne varesina Noemi Cantele, prima donna atleta, a ricevere l''ambito premio, professionista dal 2002 al 2013, nel 2009 è stata medaglia d'argento mondiale a cronometro e di bronzo in linea, mentre nel 2011 ha vinto il titolo italiano sia in linea che a cronometro. La Cantele ha ottenuto 40 vittorie in carriera e ha indossato 12 volte la maglia azzurra ai mondiali, dal 2014 è consulente nella sua ultima squadra, il team BePink. Le sono stati attribuiti in carriera i premi Oscar TuttoBici juniores nel 1999, Oscar TuttoBici élite nel 2009 e il Premio Italia donne nel 2007 e nel 2009.

Un ciclismo rosa che proprio nel reggiano annovera una delle sue figure storiche Gabriella Pregnolato di Rio Saliceto, che in carriera ha indossato più di una volta la maglia tricolore e la giovane reggiolese Anna Trevisi di Reggiolo, campionessa europea juniores e che da tre stagione gareggia in ambito professionistico.

A fianco della Cantele ci saranno i due "premi alla carriera", il primo a Fortunato Baliani professionista dal 1998 al 2014 con tredici successi in carriera ed il secondo al bolognese Luca Mazzanti professionista dal 1996 al 2013 con una lunga e onesta carriera, da ricordare tra i suoi successi la tappa al Giro d''Italia Giffoni Valle Piana-Frosinone nel 2005. Ha partecipato due volte ai mondiali e due volte è stato riserva, entrambi hanno gareggiato con la Panaria di Bruno e Roberto Reverberi .

Saranno poi premiati i "Grandi Ex" Gianni Motta vincitore del Giro d''Italia 1966, di un Giro di Svizzera e due Tour de Romandie e diverse classiche, le più importanti il Giro di Lombardia e tre Giri dell''Emilia. L''altro "Grande Ex" Arnaldo Pambianco professionista dal 1958ha vinto il Giro d''Italia nel 1961, riuscì pure a vincere una classica come la Freccia del Brabante, da ricordare poi un argento ai mondiali quando era ancora dilettante; gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a ritagliarsi successi personali nella lunga carriera conclusa nel 1966.

Dopo i premi sarà ricordato Alfredo Martini, sarà il giornalista Marco Pastonesi a raccontare il grande uomo e tecnico attraverso le pagine del libro "La vita è una ruota "storie resistenti di uomini, donne e biciclette", da lui scritto a quattro mani con il commissario toscano. Da non dimenticare poi il premio Fabio Saccani a "giovani emergenti" con l''esordiente modenese dell'Uc Sozzigalli Samuele Barbato, l''allievo piacentino Luca Regalli, lo junior correggese Giulio Branchini, passato ora dilettante nelle fila e il dilettante toscano under 23 Simone Velasco . Tutto esaurito a Campagnola con il raggiungimento delle oltre 400 adesioni, dopo il cocktail di benvenuto e la mostra dedicata dei pittori dell'Associazione Open Art e dello scultore Luciano Soave si terrà nel salone d'onore per la consegna dei premi.

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Campagnola premia Noemi Cantele con la "bici al chiodo" - Gazzetta di Reggio Tue, 20 Jan 2015 12:53:13 GMT

CAMPAGNOLA EMILIA COME IL PORDOI domenica 25 gennaio alla bici al chiodo presenti anche alcuni grandi corridori che hanno affrontato una delle salite simbolo del ciclismo Domenica 25 gennaio torna la bici al chiodo, la manifestazione ideata dall’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti giunta alla sua 14^ edizione e che coincide con il 39° incontro nazionale degli ex corridori. Per la prima volta il riconoscimento, che conta sul consolidato Patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia, andrà ad una atleta donna Noemi Cantele. Un premio che, oltre all’indubbio valore dell’atleta rappresenta anche il meritato riconoscimento del ciclismo femminile che, partito grazie alle imprese di Maria Canins, è diventato una splendida realtà con migliaia di tesserate, un calendario estremamente interessante e un livello tecnico di assoluto valore anche nei confronti internazionali. Proprio nel reggiano del resto il ciclismo rosa è di casa, annovera una delle sue figure storiche Gabriella Pregnolato di Rio Saliceto, che in carriera ha indossato più di una volta la maglia tricolore e la giovane Anna Trevisi di Reggiolo, campionessa europea e anche sul piano delle competizioni il territorio reggiano ha brillato per notorietà. Le località di Cavriago, Gattatico, Luzzara e ancora Campagnola, addirittura con la nazionale, hanno ospitato importanti confronti. La bicicletta sarà davvero la regina incontrastata della manifestazione, ospitata al Centro Sociale di via Magnani, che inizierà a partire dalle ore 11.00 con un cocktail di benvenuto e la mostra dedicata dei pittori dell'Associazione Open Art e dello scultore Luciano Soave.

Poi trasferimento nel salone d'onore per la consegna dei premi. Ad aprire la cerimonia ufficiale, dopo il saluto del Presidente Tedeschi, un momento assai significativo in ricordo di Alfredo Martini. Dopo tanti anni, per la prima volta, non sarà presente l’amato commissario tecnico scomparso da pochi mesi e che al ciclismo ha dedicato tutta la sua vita. A Campagnola, a ricordare l'uomo e il tecnico, sarà Marco Pastonesi il bravo giornalista che con Alfredo ha scritto a quattro mani il libro “La vita è una ruota", una sorta di viaggio attraverso l'infanzia, la famiglia e l'amato ciclismo. Pagine da cui esce tutto lo spessore e il valore di questo straordinario uomo che avrebbe apprezzato i primi premi della giornata, quelli in ricordo di Fabio Saccani, per i giovani emergenti Samuele Barbato,Giulio Branchini, Luca Regalli e Simone Velasco. Si proseguirà poi con i premi alla carriera di Fortunato Baliani e Luca Mazzanti, per entrambi una analoga esperienza nel team dei reggiani Reverberi. Balliani di Foligno è stato professionista dal 1998 al 2014. In carriera ha raccolto 13 vittorie, fra queste il gran premio di Camaiore, ed è stato grande protagonista delle corse asiatiche. Agile scalatore è stato il primo a transitare sul Pordoi nel giro 2006. Mazzanti, emiliano di Bologna, è stato professionista dal 1996 al 2013. Compagno di squadra di Pantani ha vinto una tappa al giro d’Italia. Azzurro ai mondiali del 2004 e del 2006, riserva negli anni 1998 e 2003. Atleta assai longevo, si è infatti ritirato a 39 anni. Poi sarà la volta dei grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni Motta e di Arnaldo Pambianco, Motta, di Cassano d’Adda, è stato professionista dal 1964 al 1976. Ha vinto davvero tanto ma per brevità si ricordano un giro d’Italia, un Lombardia, 3 giri dell’Emilia, un giro di Svizzera e non da ultimo un terzo posto nel Tour de France nel 1965. Pambianco, da Bertinoro, è passato professionista nel 1958. Ha vinto il giro d’Italia del 1961, quello del centenario dell’unità d’Italia. Fido gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a ritagliarsi successi personali nella lunga carriera conclusa nel 1966. Infine il momento clou con il palco tutto per la varesina Noemi Cantele. Professionista dal 2002 al 2013. 40 vittorie in carriera. Le perle: titolo italiano a cronometro nel 2009 e nel 2011(nello stesso anno si è aggiudicata anche il titolo nella prova in linea), vice titolo mondiale nella stessa specialità e terza nella gara in linea a Mendrisio nel 2009. Ha indossato per 12 volte la maglia azzurra. Dopo aver appeso la bici al chiodo è ora consulente della sua ultima formazione il team BePink. Le sono stati attribuiti i premi Oscar TuttoBici juniores nel 1999, Oscar TuttoBici élite nel 2009 e il Premio Italia donne nel 2007 nel 2009. Cantele inaugurerà anche l’inedito premio, un trofeo che unisce l’immagine dell’addio alle corse con uno scenario che ricorda i muri delle gare del nord. Infine un occhio all'organizzazione: tutto esaurito a Campagnola con il raggiungimento delle oltre 400 adesioni.

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VARIE - Bici al Chiodo: tutto esaurito a Campagnola

Domenica 25 gennaio torna la bici al chiodo, la manifestazione ideata dall’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti giunta alla sua 14^

edizione e che coincide con il 39° incontro nazionale degli ex corridori. Per la prima volta il riconoscimento, che conta sul consolidato Patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia, andrà ad una atleta donna Noemi Cantele. Un premio che, oltre all’indubbio valore dell’atleta rappresenta anche il

meritato riconoscimento del ciclismo femminile che, partito grazie alle imprese di Maria Canins, è diventato una splendida realtà con migliaia di tesserate, un calendario estremamente interessante e un livello tecnico di assoluto valore anche nei confronti internazionali. Proprio nel reggiano del resto il ciclismo rosa è di casa, annovera una delle sue figure storiche Gabriella Pregnolato di Rio Saliceto, che in carriera ha indossato più di una volta la maglia tricolore e la giovane Anna Trevisi di Reggiolo, campionessa europea e anche sul piano delle competizioni il territorio reggiano ha brillato per notorietà. Le località di Cavriago, Gattatico, Luzzara e ancora Campagnola, addirittura con la nazionale, hanno ospitato importanti confronti. La bicicletta sarà davvero la regina incontrastata della manifestazione, ospitata al Centro Sociale di via Magnani, che inizierà a partire dalle ore 11 con un cocktail di benvenuto e la mostra dedicata dei pittori dell'Associazione Open Art e dello scultore Luciano Soave. Poi trasferimento nel salone d'onore per la consegna dei premi. Ad aprire la cerimonia ufficiale, dopo il saluto del Presidente Tedeschi, un momento assai significativo in ricordo di Alfredo Martini. Dopo tanti anni, per la prima volta, non sarà presente l’amato commissario tecnico

scomparso da pochi mesi e che al ciclismo ha dedicato tutta la sua vita. A Campagnola, a ricordare l'uomo e il tecnico, sarà Marco Pastonesi il bravo giornalista che con Alfredo ha scritto a quattro mani il libro “La vita è una

ruota", una sorta di viaggio attraverso l'infanzia, la famiglia e l'amato ciclismo. Pagine da cui esce tutto lo spessore e il valore di questo straordinario uomo che avrebbe apprezzato i primi premi della giornata, quelli in ricordo di Fabio Saccani, per i giovani emergenti Samuele Barbato, Giulio Branchini, Luca Regalli e Simone Velasco. Si proseguirà poi con i premi alla carriera di Fortunato Baliani e Luca Mazzanti, per entrambi una analoga esperienza nel team dei reggiani Reverberi.

Balliani di Foligno è stato professionista dal 1998 al 2014. In carriera ha raccolto 13 vittorie, fra queste il gran premio di Camaiore, ed è stato grande protagonista delle corse asiatiche. Agile scalatore è stato il primo a transitare sul Pordoi nel giro 2006. Mazzanti, emiliano di Bologna, è stato professionista dal 1996 al 2013. Compagno di squadra di Pantani ha vinto una tappa al giro d’Italia.

Azzurro ai mondiali del 2004 e del 2006, riserva negli anni 1998 e 2003. Atleta assai longevo, si è infatti ritirato a 39 anni. Poi sarà la volta dei grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni Motta e di Arnaldo Pambianco, Motta, di Cassano d’Adda, è stato professionista dal 1964 al 1976. Ha

vinto davvero tanto ma per brevità si ricordano un giro d’Italia, un

Lombardia, 3 giri dell’Emilia, un giro di Svizzera e non da ultimo un terzo

posto nel Tour de France nel 1965. Pambianco, da Bertinoro, è passato professionista nel 1958. Ha vinto il giro d’Italia del 1961, quello del centenario dell’unità d’Italia. Fido

gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a ritagliarsi successi personali nella lunga carriera conclusa nel 1966. Infine il momento clou con il palco tutto per la varesina Noemi Cantele. Professionista dal 2002 al 2013. 40 vittorie in carriera. Le perle: titolo italiano a cronometro nel 2009 e nel 2011(nello stesso anno si è aggiudicata anche il titolo nella prova in linea), vice titolo mondiale nella stessa specialità e terza nella gara in linea a Mendrisio nel 2009. Ha indossato per 12 volte la maglia azzurra. Dopo aver appeso la bici al chiodo è ora consulente della sua ultima formazione il team BePink. Le sono stati attribuiti i premi Oscar TuttoBici juniores nel 1999, Oscar TuttoBici élite nel 2009 e il Premio Italia donne nel 2007 nel 2009. Cantele inaugurerà anche l’inedito premio, un trofeo che unisce

l’immagine dell’addio alle corse con uno scenario che ricorda i muri delle

gare del nord. Infine un occhio all'organizzazione: tutto esaurito a Campagnola con il raggiungimento delle oltre 400 adesioni.

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unedì, 26 Gen 2015 - 12:53:47

ULTIMA ORA

Foto Archivio ”Bici al chiodo”

14^ EDIZIONE DELLA "BICI AL CHIODO - 39° INCONTRO EX CORRIDORI"

Campagnola Emilia (RE) 23 Gen 2015 Domenica, per la "Bici al Chiodo", grande manifestazione ideata ed organizzata dall'Associazione Ex Corridori Ciclisti nella persona del suo Presidente Paolo Tedeschi, sarà decisamente l'edizione della "Prima Volta".

Per la "Prima Volta" una Campionessa del Ciclismo femminile, Noemi Cantele, riceve il prestigioso riconoscimento della Bici al Chiodo. Per la "Prima Volta" conquista la scena e l'attenzione degli sportivi, il nuovo Trofeo che, ricordando le pietre delle corse del Nord, il mitico e infernale "Pavè", fa da trait d'union tra il passato ed il futuro per l'Atleta che riceve e riceveranno il Riconoscimento in avvenire. Il "Trofeo" delle precedenti 13 edizioni è stato consegnato per l'ultima volta nella sua storia, al varesino Stefano Garzelli e, vedi il caso, il nuovo Trofeo sarà consegnato ad una Campionessa, Noemi Cantele, varesina come Garzelli. Un Premio, un Trofeo che, pur cambiando totalmente nella forma, riprende e perpetua il significato del Premio stesso che vuole essere un riconoscimento ai Corridori tutti che viene consegnato ad uno solo per ogni stagione nello spirito del ciclismo dove, chi vince è uno solo! Ma, tornando al concetto della "Prima Volta", c'è una Prima Volta assai dolorosa per la Bici al Chiodo. Ci riferiamo all'assenza di un grandissimo Rappresentante dei Corridori, del Ciclismo, di tutto il Popolo del Ciclismo, un Uomo che non aveva mai appeso la "Bici al Chiodo" e che, forse, non l'ha appesa nemmeno dopo la Sua Morte : Alfredo Martini, meritevole in assoluto di questo Premio per quanto ha dato al ciclismo, non solo come Tecnico ma, soprattutto, come Maestro, come Guida, come Grande Oratore. Tutti ricordano con grande emozione il Suo ultimo intervento nella Bici al Chiodo del 2013 quando, salito sul palco delle premiazioni, prese il microfono e, subito, calò un silenzio tombale nell'affollatissimo salone della Bocciofila di Campagnola Emilia. Martini incentrò il suo intervento sfiorando la difficile situazione economica della nostra Nazione prendendo ad esempio la famosa fotografia dello scambio della borraccia tra i campionissimi Coppi e Bartali, due acerrimi avversari in bicicletta ma, campioni di generosità, altruismo e collaborazione proprio nel momento in cui si scambiano la borraccia, un riferimento che strappò le lacrime a moltissimi dei presenti : Ecco, affermò Martini, molte persone che hanno responsabilità importanti nella gestione della Nazione, dovrebbero prendere esempio da Gino e Fausto! Una sequenza di applausi, (compresi quelli del Sindaco di Campagnola Emilia e della Presidente della Provincia di Reggio Emilia) e hurrà, sottolineò il consenso dei presenti che, alla fine, commosse lo stesso Martini che, per tutti, conquistò a pieno diritto, il titolo di "Bici al Chiodo ad Honorem". E domenica il primo pensiero, Tedeschi lo dedicherà alla Memoria di Alfredo Martini, un Uomo che, per la Prima Volta non sarà fisicamente tra noi ma che si è insediato nel cuore di tutti noi che annulliamo l'affermazione "Per la Prima Volta Martini non è più tra noi" perché Martini sarà sempre con noi nei nostri cuori e, come ha scritto Marco Pastonesi dedicando una copia del libro scritto proprio con Martini, "La Vita è una Ruota" , sembra che Alfredo dica a tutti noi : A Voi, Compagni di strada e di marciapiede! La Prima Volta senza Martini? No! Alfredo sei nei nostri cuori e, anche domenica, il posto d'onore è sempre Tuo li, su quella sedia coperta da un fascio di rose rosse e, Alfredo Martini così è ancora tra noi. Vito Bernardi

primo a transitare sul Pordoi nel giro 2006. Mazzanti, emiliano di Bologna, è stato professionista dal 1996 al

2013. Compagno di squadra di Pantani ha vinto una tappa al giro d’Italia. Azzurro ai mondiali del 2004 e del

2006, riserva negli anni 1998 e 2003. Atleta assai longevo, si è infatti ritirato a 39 anni. Poi sarà la volta dei

grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni Motta e di Arnaldo Pambianco, Motta, di Cassano d’Adda, è stato

professionista dal 1964 al 1976. Ha vinto davvero tanto ma per brevità si ricordano un giro d’Italia, un

Lombardia, 3 giri dell’Emilia, un giro di Svizzera e non da ultimo un terzo posto nel Tour de France nel 1965.

Pambianco, da Bertinoro, è passato professionista nel 1958. Ha vinto il giro d’Italia del 1961, quello del

centenario dell’unità d’Italia. Fido gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a ritagliarsi successi

personali nella lunga carriera conclusa nel 1966. Infine il momento clou con il palco tutto per la varesina

Noemi Cantele. Professionista dal 2002 al 2013. 40 vittorie in carriera. Le perle: titolo italiano a cronometro

nel 2009 e nel 2011(nello stesso anno si è aggiudicata anche il titolo nella prova in linea), vice titolo

mondiale nella stessa specialità e terza nella gara in linea a Mendrisio nel 2009. Ha indossato per 12 volte la

maglia azzurra. Dopo aver appeso la bici al chiodo è ora consulente della sua ultima formazione il team

BePink. Le sono stati attribuiti i premi Oscar TuttoBici juniores nel 1999, Oscar TuttoBici élite nel 2009 e il

Premio Italia donne nel 2007 nel 2009. Cantele inaugurerà anche l’inedito premio, un trofeo che unisce

l’immagine dell’addio alle corse con uno scenario che ricorda i muri delle gare del nord. Infine un occhio

all’organizzazione: tutto esaurito a Campagnola con il raggiungimento delle oltre 400 adesioni.

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Domenica 25 gennaio: “Bici al Chiodo”.

Premiata anche la varesina Noemi Cantele Pubblicato 21 gennaio 2015 | Notizie varie

Domenica 25 gennaio torna la bici al chiodo, la manifestazione ideata dall’Associazione Nazionale

Ex Corridori Ciclisti giunta alla sua 14^ edizione e che coincide con il 39° incontro nazionale degli ex corridori. Per la prima volta il riconoscimento, che conta sul consolidato Patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia, andrà ad una atleta donna Noemi Cantele. Un premio che, oltre all’indubbio valore dell’atleta rappresenta anche il meritato riconoscimento del ciclismo femminile che, partito grazie alle imprese di Maria Canins, è diventato una splendida realtà con migliaia di

tesserate, un calendario estremamente interessante e un livello tecnico di assoluto valore anche nei confronti internazionali. Proprio nel reggiano del resto il ciclismo rosa è di casa, annovera una delle sue figure storiche Gabriella Pregnolato di Rio Saliceto, che in carriera ha indossato più di una volta la maglia tricolore e la giovane Anna Trevisi di Reggiolo, campionessa europea e anche sul piano delle competizioni il territorio reggiano ha brillato per notorietà. Le località di Cavriago, Gattatico, Luzzara e ancora Campagnola, addirittura con la nazionale, hanno ospitato importanti confronti. La bicicletta sarà davvero la regina incontrastata della manifestazione, ospitata al Centro Sociale di via Magnani, che inizierà a partire dalle ore 11.00 con un cocktail di benvenuto e la mostra dedicata dei pittori dell’Associazione Open Art e dello scultore Luciano Soave.

Poi trasferimento nel salone d’onore per la consegna dei premi. Ad aprire la cerimonia ufficiale, dopo il saluto del Presidente Tedeschi, un momento assai significativo in ricordo di Alfredo Martini. Dopo tanti anni, per la prima volta, non sarà presente l’amato commissario tecnico

scomparso da pochi mesi e che al ciclismo ha dedicato tutta la sua vita. A Campagnola, a ricordare l’uomo e il tecnico, sarà Marco Pastonesi il bravo giornalista che con Alfredo ha scritto a quattro

mani il libro “La vita è una ruota”, una sorta di viaggio attraverso l’infanzia, la famiglia e l’amato

ciclismo. Pagine da cui esce tutto lo spessore e il valore di questo straordinario uomo che avrebbe apprezzato i primi premi della giornata, quelli in ricordo di Fabio Saccani, per i giovani emergenti Samuele Barbato,Giulio Branchini, Luca Regalli e Simone Velasco. Si proseguirà poi con i premi alla carriera di Fortunato Baliani e Luca Mazzanti, per entrambi una analoga esperienza nel team dei reggiani Reverberi.

Balliani di Foligno è stato professionista dal 1998 al 2014. In carriera ha raccolto 13 vittorie, fra queste il gran premio di Camaiore, ed è stato grande protagonista delle corse asiatiche. Agile scalatore è stato il primo a transitare sul Pordoi nel giro 2006. Mazzanti, emiliano di Bologna, è stato professionista dal 1996 al 2013. Compagno di squadra di Pantani ha vinto una tappa al giro d’Italia. Azzurro ai mondiali del 2004 e del 2006, riserva negli anni 1998 e 2003. Atleta assai

longevo, si è infatti ritirato a 39 anni. Poi sarà la volta dei grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni

Motta e di Arnaldo Pambianco, Motta, di Cassano d’Adda, è stato professionista dal 1964 al 1976.

Ha vinto davvero tanto ma per brevità si ricordano un giro d’Italia, un Lombardia, 3 giri

dell’Emilia, un giro di Svizzera e non da ultimo un terzo posto nel Tour de France nel 1965. Pambianco, da Bertinoro, è passato professionista nel 1958. Ha vinto il giro d’Italia del 1961, quello

del centenario dell’unità d’Italia. Fido gregario di Baldini e Nencini, è riuscito comunque a

ritagliarsi successi personali nella lunga carriera conclusa nel 1966. Infine il momento clou con il palco tutto per la varesina Noemi Cantele. Professionista dal 2002 al 2013. 40 vittorie in carriera. Le perle: titolo italiano a cronometro nel 2009 e nel 2011(nello stesso anno si è aggiudicata anche il titolo nella prova in linea), vice titolo mondiale nella stessa specialità e terza nella gara in linea a Mendrisio nel 2009. Ha indossato per 12 volte la maglia azzurra. Dopo aver appeso la bici al chiodo è ora consulente della sua ultima formazione il team BePink. Le sono stati attribuiti i premi Oscar TuttoBici juniores nel 1999, Oscar TuttoBici élite nel 2009 e il Premio Italia donne nel 2007 nel 2009. Cantele inaugurerà anche l’inedito premio, un trofeo che unisce l’immagine dell’addio alle

corse con uno scenario che ricorda i muri delle gare del nord. Infine un occhio all’organizzazione:

tutto esaurito a Campagnola con il raggiungimento delle oltre 400 adesioni.

"Bici al Chiodo" per Cantele Scritto da @cyclingtimenews Domenica 25 Gennaio 2015 20:41 Per la prima volta il riconoscimento "Bici al Chiodo" è stato assegnato a una donna. Quello assegnato a Noemi Cantele è un premio all’indubbio valore dell’atleta e rappresenta anche il meritato riconoscimento del ciclismo femminile. La manifestazione ideata dall’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti giunta alla sua 14esima edizione è coincisa con il 39° incontro nazionale degli ex corridori. Noemi Cantele ha inaugurato l’inedito premio, un trofeo che unisce l’immagine dell’addio alle corse con uno scenario che ricorda i muri delle gare del nord. Premi alla carriera sono andati a Fortunato Baliani e Luca Mazzanti. Poi è stata la volta dei grandi ex: quest’anno è la volta di Gianni Motta e di Arnaldo Pambianco.

(foto @noemicantele)