I Biotipi in Iridologia

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I biotipi in Iridologia - Iridologia biotipologica ed educazione di Daniele Lo Rito Spesso come genitori cerchiamo di sapere se le scelte che facciamo per i nostri figli siano giuste oppure sbagliate. Le perplessità ci inducono a rivedere le nostre posizioni, il nostro metodo educativo. Mille perché assalgono la mente nel dubbio di una decisione, nel dubbio di un rimprovero. Cercando di svelare l’arcano mistero dell’educatore giusto per i propri figli, ci lasciamo andare nella speranza di una buona scelta, di essere nel giusto, nel desiderio di aver fatto il massimo che potevamo. Conoscendo le asperità e la difficile arte dell’educare, come possiamo utilizzare l’iridologia al fine di comprendere più profondamente le esigenze dei figli e le attitudini di noi genitori? Ci può insegnare quali sono le qualità emotive insite nei figli? Possiamo comprendere le loro attitudini? Avendo scelto di essere degli educatori, degli insegnanti come può l’iridologia aiutarci nel compito quotidiano e nel comprendere le modalità di approccio che ogni individuo desidera di più o gli sia più consono. Molte volte usiamo un metodo educativo provato da decenni di insegnamento al fine di ottenere il massimo dai nostri allievi. Tuttavia sappiamo che ci sono dei ragazzi che hanno delle difficoltà nello stare fermi, seduti al proprio posto. Sono irruenti e sempre in movimento, guardano fuori dalla finestra e sembrano assenti, rapiti dal mondo esterno. Fanno cadere costantemente la penna, la matita, il temperino o la gomma. Muovono incessantemente le gambe quasi non riuscissero a fermarle. Tutto in loro è in perpetuo movimento. Il loro rendimento è molto scarso e noi ci arrabbiamo perché l’allievo non riesce a seguire il calcolo matematico che abbiamo scritto sulla lavagna o perché non risponde alla domanda di geografia o di italiano. Cercheremo di descrivere brevemente i 4 biotipi fondamentali che incontriamo nello studio dell’iride. Naturalmente vi sono i tipi misti che presentano caratteristiche appartenenti a più di un gruppo. L’importante è comprendere quale biotipo fondamentale anima il nostro essere o quello dei nostri figli.

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iridologia e biotipi

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I biotipi in Iridologia - Iridologia biotipologica ed educazionedi Daniele Lo Rito

Spesso come genitori cerchiamo di sapere se le scelte che facciamo per i nostri figli siano giuste oppure sbagliate.

Le perplessità ci inducono a rivedere le nostre posizioni, il nostro metodo educativo. Mille perché assalgono la mente nel dubbio di una decisione, nel dubbio di un rimprovero. Cercando di svelare l’arcano mistero dell’educatore giusto per i propri figli, ci lasciamo andare nella speranza di una buona scelta, di essere nel giusto, nel desiderio di aver fatto il massimo che potevamo.

Conoscendo le asperità e la difficile arte dell’educare, come possiamo utilizzare l’iridologia al fine di comprendere più profondamente le esigenze dei figli e le attitudini di noi genitori?

Ci può insegnare quali sono le qualità emotive insite nei figli?

Possiamo comprendere le loro attitudini?

Avendo scelto di essere degli educatori, degli insegnanti come può l’iridologia aiutarci nel compito quotidiano e nel comprendere le modalità di approccio che ogni individuo desidera di più o gli sia più consono.

Molte volte usiamo un metodo educativo provato da decenni di insegnamento al fine di ottenere il massimo dai nostri allievi.

Tuttavia sappiamo che ci sono dei ragazzi che hanno delle difficoltà nello stare fermi, seduti al proprio posto.

Sono irruenti e sempre in movimento, guardano fuori dalla finestra  e sembrano assenti, rapiti dal mondo esterno.

Fanno cadere costantemente la penna, la matita, il temperino o la gomma. Muovono incessantemente le gambe quasi non riuscissero a fermarle.

Tutto in loro è in perpetuo movimento. Il loro rendimento è molto scarso e noi ci arrabbiamo perché l’allievo non riesce a seguire il calcolo matematico che abbiamo scritto sulla lavagna o perché non risponde alla domanda di geografia o di italiano.

Cercheremo di descrivere brevemente i 4 biotipi fondamentali che incontriamo nello studio dell’iride. Naturalmente vi sono i tipi misti che presentano caratteristiche appartenenti a più di un gruppo.

L’importante è comprendere quale biotipo fondamentale anima il nostro essere o quello dei nostri figli.

Possiamo vedere i quattro biotipi fondamentali: cinestetico, mentale, emotivo, estremo.

BIOTIPO CINESTETICO

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Biotipo cinestetico -Fiume. Iride sinistra

Nel biotipo cinestetico le fibre dell’iride sono più o meno ravvicinate, non sono presenti dei pigmenti, delle macchie. Non vi sono le lacune, per cui la trama dell’iride appare compatta e priva di macchie.

Nelle iridi scure, marroni sono presenti dei raggi solari, non vi sono dei cedimenti strutturali o delle lacune.

Il flusso di energia è ondulante in modo equilibrato.

Età dell’Infanzia

Il bambino riceve ed impara mediante il tatto e il contatto, deve usare le mani per percepire il mondo. Sarà un ragazzo che ama il contatto fisico, desidera toccare e manipolare la terra, gli oggetti, creare con le mani, costruire con i Lego delle meravigliose costruzioni.

Impara facendo le cose, imitando gli altri attraverso l’azione, la costruzione e l’opera delle mani.

Le persone con queste caratteristiche facilmente entrano in empatia con gli altri e questi si sentono subito a casa loro, fino ad arrivare alla più intima confidenza.

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Riescono  a trasferire la loro energia interiore con facilità  e a motivare le persone con cui parlano. Sono molto recettive ed entrano in contatto con facilità con gli altri. Si può dire che emanano simpatia.

Sono degli ottimi mediatori, capaci di riunire gli estremi o ciò che sembra a prima vista  in opposizione.

Riescono ad accomodare le situazioni più difficili con estrema facilità dimostrando che hanno i piedi per terra, riuscendo a far notare i punti positivi e costruttivi che hanno le varie posizioni.

Sono disponibili verso gli altri, disposti sempre a servire.

A scuola sono delle persone che vengono cercate da tutti, si può chiedere loro con estrema tranquillità di eseguire un compito, una missione di pace o di armonizzare delle situazioni difficili tra i compagni di studio.

Quando sono ancora nella scuola materna sono degli ottimi plasmatori di argilla, creano con estrema facilità qualsiasi animale. Hanno sempre in mano qualcosa, un pezzo di gomma, un pezzo di carta o una matita, ecc…

Per gli insegnanti:

sono dei bambini che si devono educare attraverso il tatto, il contatto, il plasmare gli oggetti più strani: dall’argilla, al legno, alla cera. Hanno una naturale tendenza creativa  espressa attraverso l’uso delle loro mani.

Non si deve dimenticare che per loro è importante il costruire e il creare.

Età dell’Adolescenza

Sono delle persone che cercano una loro posizione, una realtà stabile, dove ritrovino il concetto della fermezza, del pragmatismo.

Devono capire la dimensione del proprio corpo, la cercano costantemente, assaporando il limite, il confine dell’esperienza per  comprendere fino a dove possono espandersi senza avere dei danni secondari.

Sono molto sensibili, empatici, disponibili  e di sostegno.

Disponibili  verso i propri compagni, pronti ad aiutarli se si sentono interiormente sicuri e stabili. Sono dei ragazzi che   devono sentire la presenza dell’altro, del genitore, dell’insegnante soprattutto attraverso il  gesto e il contatto.

Se riescono a nutrirsi del principio dell’accettazione, diventano delle persone che sono ricercate dai compagni, dai coetanei per  ricevere le loro confidenze più intime, divenendo la fonte di consiglio e di aiuto per tutti.

Hanno  questa grande dote di armonizzare, di sciogliere  con un consiglio le asperità della vita pur essendo ancora giovani.

I genitori devono dare loro l’esempio reale più che il principio, la  regola teorica. Il comportamento e la modalità di reazione sono gli esempi più educativi per il giovane cinestetico.

Spesso questi giovani sono  molto  disponibili per gli altri, le loro attenzioni sono rivolte più al  mondo esteriore, a quello fuori delle mura di casa.

Affaccendati e preoccupati più per  gli altri che per se stessi.

BIOTIPO MENTALE

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Biotipo mentale - Gioiello. Iride sinistra

Nel biotipo mentale le fibre dell’iride sono più o meno regolari e compatte, ciò che lo differenzia dagli altri biotipi è la presenza di pigmenti, di discromie, di macchie disposte più o meno diffusamente sulla trama dell’iride. Sono assenti le cripte e le lacune.

Il flusso dell’energia è a punta, quasi vivesse un flusso di polarità.

Tende ad immagazzinare, a trattenere l’energia dentro di sé.

Età dell’Infanzia

Il bambino riceve e impara attraverso l’organo della vista, l’occhio.

È molto attento a ciò che succede attorno alla sua persona, difficilmente gli sfugge qualcosa e con altrettanta difficoltà non dimentica.

Scruta il mondo con il senso della vista, possiamo dire che tocca il mondo, gli oggetti  con il suo percepire visivo. Impara ad osservare attentamente il processo dinamico della vita e ne coglie le  leggi attraverso l’osservazione. Non gli serve la parola o il costruire manualmente, il suo sistema per acquisire informazioni passa attraverso la vista.

L’input informativo prediletto è quello dell’immagine visiva e la sua risposta passa sempre attraverso un’analisi logica, sequenziale e dimostrativa.

La sua funzione razionale, logica è  spinta al massimo, già da piccolo chiacchiera e discute  come fosse un adulto.

È il biotipo analitico, capace di dimostrare ai genitori o all’insegnante che hanno fatto un piccolo errore nella loro

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esposizione e riesce a documentarlo, anche razionalmente.

Preciso e ordinato, gli oggetti intorno a lui devono avere la giusta posizione per quello che gli permette l’età. Sa sempre dove si trovano i giocattoli o i pezzi dei lego che serviranno per la costruzione. L’adulto, qualche volta può avere delle difficoltà nel relazionarsi con lui, in quanto si aspetta un bambino e trova un adulto razionale, logico.

Può essere controllato e difficilmente si lascia andare a manifestazioni emotive esplosive. Tutto è sotto controllo, esplode se vede le cose ingiuste o non corrette. Se gli si fa un torto, un’ingiustizia può arrivare alla crisi di collera, soprattutto quando non sono state rispettate le regole.

Ha delle mete interiori ben precise e sa dove vuole arrivare, difficilmente si fa distrarre lungo il suo percorso. Ha deciso di volere quel giocattolo, farà di tutto per averlo, per acquistarlo. Userà qualsiasi sistema disponibile, qualsiasi stratagemma, qualsiasi argomento di persuasione  pur di arrivare ad averlo.

Il biotipo mentale è un ragazzo che sa usare bene il proprio cervello, lo definiremo un intellettuale, una persona che può fare filosofia, che saprà usare bene le parole e la sequenza dimostrativa logica. Il suo discorso fila liscio e non fa una piega, sarà difficile trovare un appiglio per la contestazione.

È una persona indipendente, sembra quasi non aver bisogno della carezza, della manifestazione affettiva, del bacio della   buona notte. Anzi qualche volta gli può dar fastidio.

Tende al dialogo verbale, è sempre pronto a discutere, a chiacchierare.

È piacevole per un adulto incontrare il biotipo mentale, ma dopo un po’ ci si stanca perché   utilizza la logica e la parola per manipolare le situazioni o il mondo attorno a lui.

Per gli insegnanti:

sono dei bambini che si devono educare attraverso la percezione visiva, attraverso l’immagine. Spesso hanno questa memoria visiva molto forte, ricordano la figura e la pagina del libro, la posizione sul foglio, se in alto a destra oppure in basso a sinistra.

Le pareti della classe dovrebbero essere piene di immagini, di fotografie.

Una volta che hanno visto un animale, una fotografia e l’hanno  associata al giusto nome, quando gli si farà vedere l’album degli animali saprà rispondere correttamente. Sorge in noi il dubbio che ci si trovi di fronte a un genio, ha solo una grande memoria visiva.

Il libro ideale per questo bambino deve essere quello dove saranno presenti moltissime immagini, se dovessimo costruire un libro di geografia per ogni pagina ci dovrebbero essere varie foto della città, delle campagne, dei fiumi, dei castelli, delle chiese e una breve descrizione sotto ad ogni foto.

L’insegnante dovrà prediligere l’immagine, dovrà associarla correttamente con il significato, dovrà stare attento alla sequenza logica del suo discorso in quanto potrebbe venire ripreso nel momento della imprecisione o dell’errore.

Età dell’Adolescenza

Sono delle persone alla ricerca di vedere chiaro nella vita, cercano di sviluppare la facoltà del pensiero, della logica.

Hanno poca fiducia negli altri e mettono la base della loro sicurezza nella razionalità e nelle dimostrazioni sequenziali.

Possono avere dei problemi relazionali con il padre e con la figura della autorità.

Tendono a mettere in discussione  le affermazioni, le idee degli altri fino a divenire dei contestatori. Ogni osservazione diviene fonte di dibattito acceso, combattuto. Questo giovanotto deve avere la possibilità di esprimere le proprie idee,sentirsi accettato dal mondo. Le sue attitudini saranno dirette all’analisi delle situazioni  o dell’ambiente, potendo

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divenire  dei biologi, dei ricercatori, degli analisti.

Potranno essere dei bravi insegnanti, che usano la logica  e la cerebralità nel loro sistema educativo, saranno esigenti e prevedibili.

BIOTIPO EMOTIVO

Biotipo emotivo - Fiore. Iride destra

Nel biotipo emotivo le fibre dell’iride sono aperte a formare delle lacune che possono essere appena accennate oppure ben evidenti e profonde rispetto alla superficie.

Le forme delle lacune possono essere di vario tipo: a lancetta, a foglia, ad asparago,… oppure possono essere aperte o chiuse. Aperte quando una parte della lacuna non si chiude in se stessa, ma si apre nel tessuto irideo.

Non compaiono le discromie, i pigmenti.

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Il flusso di energia è ondulatorio e più accentuato del biotipo cinestetico, la sua energia fluisce dall’interno verso l’esterno (centrifuga).

Età dell’Infanzia

Il bambino riceve e impara attraverso l’udito e l’ascolto. È sempre attento a ciò che si dice, non possiamo permetterci di dire una cosa e dopo una settimana farne un’altra. Sarà lì a riprendere il genitore malcapitato   facendogli notare che aveva detto che non si poteva fare o dire quella determinata cosa.

Le orecchie permettono all’individuo di percepire il mondo, di ascoltare e di udire le differenze, di rimanere in allerta nel caso  ci fosse un pericolo.

È un bambino molto sensibile alle osservazioni, alle manifestazioni verbali di disappunto, ai rimproveri. Dobbiamo saper dosare le parole in quanto assumono per lui un peso enorme. Viene ferito con facilità dalle espressioni verbali e se le ricorderà per lungo tempo.

È spontaneo e creativo, apre le porte a tutti, invita gli amici a casa per incontrarsi, per giocare o per studiare. Sta bene in compagnia, anzi assume il ruolo di animatore, pronto allo scherzo, pronto a ravvivare la serata, a trovare qualche gioco da fare.

È una persona fluida nelle sue relazioni, non ha nessuna difficoltà ad instaurare nuovi rapporti con persone sconosciute. Nel suo animo c’è un’enorme apertura verso il mondo, verso il sociale.

È estroverso, mutevole nell’umore e può avere dei periodi di tensione o di ansia fino ad arrivare all’esaurimento psicofisico. Dà molto al mondo, cedendo le sue energie e rimanendone privo nel momento del bisogno per cui può cedere improvvisamente anche di fronte alle cose più banali. Ha la necessità di sentirsi sostenuto da un ideale o da qualcuno, avere una persona vicino su cui contare nel momento del bisogno.

Per gli insegnanti:

sono dei bambini dalle orecchie grandi, apprendono con facilità attraverso il suono, la parola, la musica. Possono sembrare distratti o affaccendati in altre mansioni ma il loro organo di senso l’orecchio è vigile e attento alle espressioni verbali. Dobbiamo stare attenti a ciò che diciamo, le nostre parole devono essere conformi al nostro operare quotidiano, alla verità, altrimenti un richiamo arriverà con sollecitudine.

Il bambino deve essere educato attraverso l’ascolto, il sentire.

Sono dei bambini che amano farsi raccontare le favole, farsi leggere un’avventura, sentire della musica. Possono studiare benissimo sentendo un disco di musica come  sottofondo.

L’insegnante deve stare molto attento  nell’uso della parola e dell’eventuale richiamo verbale in classe. Si possono offendere con facilità e portare rancore per quel rimprovero o per quell’espressione inadeguata. Possono diventare dei contestatori per il giusto motivo o per una ingiustizia non meritata sia verso loro stessi che verso il compagno di classe.

Età dell’Adolescenza

Sempre alla ricerca di uno stato d’animo diverso, di percepire una emozione nuova, una sensazione diversa. Alla ricerca della novità, cambiano con facilità i propri obiettivi o gli ideali, in realtà sono alla ricerca di una stabilità, di una pace e di una  serenità interiore. Invece il mondo interiore  cambia costantemente, le esperienze sembrano essere portate da una onda del mare.

È una continua evoluzione interiore, si ha la sensazione che  siano in un cantiere  aperto con l’insegna “lavori in corso”.

Questa natura emozionale fa sì che l’uomo, l’adolescente sia sempre alla ricerca di qualcosa, di un vivere  spontaneo, di una eccitazione, per cui può essere  spinto a fare delle scelte, delle esperienze al di là della normalità.

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Hanno bisogno di una guida, di un punto di riferimento per  trovare una stabilità.

Possono  contestare la società  con una carica emozionale intensa, dirompente e immediata. Possono esplodere con facilità soprattutto per delle situazioni in cui si sentono emotivamente coinvolti.

La guida la ricercano più sul padre o sulle figure maschili (nonni, insegnanti ecc…) e qualora queste persone non ci siano si sentono solo, senza nessun aiuto, in balia degli eventi della vita.

 BIOTIPO ESTREMO

Biotipo estremo - Shaker. Iride sinistra

Nel biotipo estremo le fibre dell’iride  si presentano più o meno compatte, la tramatura può essere diradata con  la presenza di  lacune piccole o grandi.

Sono presenti dei pigmenti, delle discromie  che possono essere singole o multiple. In realtà in questo  iride troviamo  la presenza contemporanea di tutti i segni iridei.

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Il flusso di energia è irregolare, non ha un ritmo di espressione armonico o ondulatorio. È un fluire a scatti a volte in modo apparentemente improvviso e contraddittorio. Può sembrare violento nella sua manifestazione o apparire inopportuno, inaspettato. Queste persone danno e ricevono energia, c’è uno scambio bidirezionale tra l’interno e l’esterno.

Età dell’Infanzia

Il bambino riceve e impara attraverso il movimento. Sono dei ragazzi che non riescono a stare fermi per più di un secondo sulla sedia, difficilmente trascorrono un’ora seduti tranquilli a leggere, a giocare, a guardare la televisione.

Avranno sempre qualcosa d’altro da fare, dovranno prendere una matita nuova, un colore diverso, un giocattolo che non hanno lì accanto.

Stare seduti per mangiare diventa un sacrificio, assaggiano un po’ di pasta, poi si alzano, corrono nella propria stanza, prendono un giocattolo e lo portano sul tavolo. Mangiano un altro po’ di pasta, corrono in salotto a prendere l’orsacchiotto o la bambola che hanno dimenticato sulla poltrona.

È un continuo via vai, immaginiamo questa persona  come la macchina che si vede alla TV quando il filmato scorre a velocità accelerata. Sono persone in continuo movimento interiore che si traduce  in irrequietezza esteriore. Non stanno mai fermi!!!

Sono dei bambini dinamici,  iperattivi.

A volte i genitori sono veramente esausti nel seguire tutte le attività del proprio figlio e non vedono l’ora che arrivi la sera per potersi riposare un po’. Ma tutto questo è pura fantasia, perché generalmente c’è una difficoltà nell’addormentarsi. Per cui il genitore deve stare con lui, raccontargli una storia mentre sta sotto le coperte. Improvvisamente si alza e prende un altro libro di storielle e vuole sentirne una di diversa. Poi si stanca e desidera giocare con le costruzioni e così via...finalmente crolla e si addormenta, ma il   sonno è irrequieto , agitato, si muove nel letto, si agita, a volte può svegliarsi alle  due o  alle tre di notte.

Questi soggetti hanno bisogno di un punto di equilibrio interiore, lo cercano ma hanno una enorme difficoltà nel trovarlo. Hanno la percezione di non avere un punto di equilibrio, un centro interiore di gravità per cui sono sempre alla ricerca, sempre in movimento.

Sono degli innovatori, non tollerano la stagnazione sociale, per cui lottano per cambiare, per modificare ciò che giudicano fermo e stantio.

A volte queste persone possono essere dei veri geni o inventori, un po’ strani nel loro comportamento, ma estremamente intelligenti nel cogliere le possibili novità, le intuizioni da rendere oggettive.

Possiamo vederli girovagare nella loro stanza, adibita a piccolo laboratorio, oppure nel garage, dove hanno costruito un’officina. Presi dalla loro idea creativa e dal desiderio di realizzarla velocemente.

Saranno ostinati nel perseguire  ciò che hanno pensato di fare , tenaci nel raggiungere la meta finale, il risultato.

Cercheranno di superare tutti gli ostacoli che gli si porranno di fronte nella realizzazione del loro progetto, questo sia mediante la volontà ostinata che attraverso l’intuizione, dote che posseggono e di cui sono ricchi.

Anche se sembrano dei contestatori e degli estremisti nel loro modo di fare, in realtà sono delle persone leali e sincere.

Sentono che il mondo statico e fermo non è fatto per loro, per cui desiderano modificarlo, rendendolo più dinamico e vivo. Il cambiamento è insito nel loro modo di essere, nella loro concezione di vita.

Per l’insegnante:

l’irrequieto della classe, l’alunno che non si  riesce a tenere seduto sulla sedia per più di dieci minuti. Guarda fuori dalla finestra, poi si distrae facendo cadere la gomma, si gira per parlare con il compagno, si alza per andare al bagno, apre la cartella per prendere un foglio, ecc…

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Il movimento continuo delle gambe, l’alzarsi e il sedersi, il girarsi sulla sedia al fine di trovare una nuova posizione.

Questo bambino dovrebbe essere educato attraverso il movimento e il ritmo in quanto queste sono le basi del suo essere. Sarà impossibile per questo ragazzo stare seduto per lungo tempo e se si insiste  in questo desiderio educativo, per lui diventerà una sofferenza interiore. Riusciremo a fare una lista di  richiami  verbali e scritti, delle comunicazioni a casa per i genitori. Diventerà un piccolo emarginato.

Colui che sarà sempre da richiamare nelle situazioni di caos, anche se non è stato lui l’ideatore e l’artefice.

Il nostro proposito sarà quello di cercare un punto di equilibrio interiore, pur consci che non sarà mai statico, ma sempre mutevole. Equilibrio dinamico volto verso il futuro, in divenire.

Sarà molto sensibile al gesto, alla parola. Per cui attenzione nell’esprimere testualmente un disappunto o un rimprovero.

Può essere tranquillizzato da una carezza, da una conferma verbale oppure nello sfiorare semplicemente la testa in segno di approvazione.

È l’alunno difficile della classe, ma egli sarà l’intuitivo, il genio, l’innovatore. Quel ragazzo che domani potremmo vedere sul giornale come lo scopritore  della dinamica delle idee, del reattore a fotoni, ecc…

Età dell’Adolescenza

L’età dell’adolescenza accentua le caratteristiche del  biotipo estremo, facendola apparire come una persona che non riesce a stare mai ferma, è sempre in continuo movimento,dinamico, a volte  può essere esagerato nelle proprie manifestazioni: a volte euforico e carico di mille progetti, oppure depresso e senza nessun desiderio di uscire di casa. Sono degli adolescenti difficili da  controllare, i genitori devono essere  pronti a  far fronte ad ogni richiesta inaspettata e improvvisa che esprimono a volte con  una buona tenacia. Gli insegnanti si accorgono quando mancano alla lezione in quanto manca il movimento e la dinamicità in classe, tutti sono tranquilli e armoniosi. Appena essi ritornano in classe si percepisce un rumore di fondo, come una corrente elettrica che carica i compagni di   classe e li elettrizza.

Appaiono come dei contestatori, pronti a usare le proprie idee sostenendole con caparbietà. Si può arrivare a essere   considerati degli estremisti, dei contestatori, gli insegnanti chiamano i genitori per informarli  che il loro figlio non riesce a stare fermo in classe, che disturba continuamente e contesta ogni affermazione fatta dal docente.

Ricercano l’equilibrio che interiormente non hanno, cercando di scardinare i limiti imposti dal buon vivere, desiderano fare qualcosa di nuovo anche se non colgono in realtà che cosa  vogliono. I genitori possono avere delle piccole difficoltà con questi adolescenti, perché così come sono dinamici nell’interiorità così lo sono  anche esteriormente e nel modo di comportarsi.

 I biotipi fondamentali che abbiamo descritto sono i biotipi puri.

Dobbiamo sapere che esistono varie tipologie intermedie nelle quali si fondono le diverse caratteristiche. Per cui possiamo trovare dei ragazzi  che si comportano un po’ come un biotipo e un po’ come un altro, facendo predominare un aspetto su un altro a seconda della situazione, a seconda dell’esigenza reattiva di fronte alla tematica da superare.

Abbiamo pensato a questa descrizione dei biotipi al fine di facilitare  la comprensione del ragazzo che abbiamo di fronte. Questo può essere d’aiuto sia per il genitore che per l’insegnante.

L’impulso del comportamento biologico rimarrà fino alla fine dei giorni, esso potrà essere modificato dall’ambiente e dall’educazione.

A seconda della potenza educativa o repressiva ci potremo trovare dei biotipi iridologici che in realtà non corrispondono al comportamento descritto. Allora  dobbiamo chiederci quanto abbia influito l’educazione nel comportamento del nostro ragazzo, quanto l’abbia modificato nella sua reattività, nella sua attitudine espressiva.  

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Note:

D. Johnson, H. Wolf.  hanno classificato  le iridi in 4  biotipi principali a cui si associano le varie  combinazioni miste tra i 4 tipi fondamentali.  Tali osservazioni sono state ampliate dall’esperienza personale e secondo le fasce di età. Tenendo presente che ci  sono delle espressioni psichiche che possono essere modificate dall’ambiente e dall’educazione per cui dobbiamo considerare che le linee generali descrittive sono da ritenere indicative. Il tema della psiche e della Pnei  in relazione all’iridologia è presente nel testo del Dr. D. Lo Rito  “Iridologia e psiche”.

Per chi desidera avere ulteriori informazioni sulla “Iridologia e la Psiche” o sugli argomenti della  dispensa si prega di telefonare o scrivere a:

Dr.  DANIELE LO RITO Piazza Mercato 11-A30034  ORIAGO    (VENEZIA)TEL: 041-428952E-MAIL: [email protected]