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I 6 segreti del Vivere Sano

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I 6 segreti

del Vivere Sano

Come aumentare del 97% il livello di energia del tuo corpo Probabilmente ti starai chiedendo come mai io abbia scritto proprio il numero 97 e non un più comune 100% o “raddoppiare la tua energia”. Tralasciando questo aspetto, andremo sicuramente fuori argomento, vorrei mostrarti dei semplici trucchi e darti delle dritte per stare meglio con te stesso e soprattutto conoscere maggiormente il tuo corpo. Uno stile di vita colmo di cattive abitudini Respiriamo male e mangiamo ancora peggio. Pensiamo che sederci a tavola sia come far riempire il carrello della spesa ad un bambino: metterebbe dentro solo quello che desidera e senza controllarne il prezzo. Le conseguenze? Sai che dolori alla cassa! Non sono più così giovane da potermi ancora ricoprire di quella meravigliosa “velatura di superficialità” né così vecchio da dover iniziare ad eliminare tutti gli eccessi e gli “strappi alla regola” che rendono la vita decisamente più colorata. Sono nel periodo in cui è corretto iniziare a prendere sul serio parole come prevenzione, cura del proprio corpo (non solo quella estetica) e termini come stress ossidativo o disglicemia.

Aggiungere una marcia in più Non possono conoscere certamente il tuo stile di vita, quanta cura tu abbia del tuo corpo e quali siano i “vostri rapporti”… vorrei solamente aggiungere alcune varianti così che tu possa scegliere la strada più adatta, quella che ti fa sentire più in sintonia con te stesso. Nessuna filosofia, niente formule magiche o “strani rituali”, solo alcune informazioni (più o meno tecniche) raccolte in un discorso (più o meno fluido :-P). Ok. Ci siamo quasi! Ecco i 6 segreti svelati in sei brevi e simpatici capitoli. Spero ti possano essere utili e farti pensare un pò dopo la loro lettura...

Guida realizzata da Greenman per Mangostano

1. La regola dell’ 1+4+2 Non preoccuparti, non è necessario che tu inizi a pensare dove hai messo il tuo vecchio libro di aritmetica. Questa semplice regola ti consentirà, nel giro di qualche giorno, di avere una piena padronanza del tuo sistema respiratorio. Ma prima di andare avanti, vorrei chiederti: Conosci davvero qual è il vero potere del respiro? La respirazione non influenza solo l’ossigenazione delle cellule, ma anche l’efficienza del sistema linfatico che trasporta i leucociti: quelle “simpatiche” cellule bianche, che avrai visto nella mitica serie tv Esplorando il Corpo Umano; il cui compito è proteggere le cellule dagli assalti degli agenti patogeni. Se dovesse smettere di funzionare, anche solo per 12 ore, andremmo a morte sicura perché attorno le cellule resterebbero fluidi in eccesso e proteine ematiche. Il sangue, infatti, porta con sé ossigeno e sostanze nutritive che, grazie ai capillari, si diffondono nella linfa che avvolge le cellule. Una parte degli scarti prodotti dalle cellule ritorna nei capillari, ma le cellule morte e altri materiali tossici devono essere rimossi dal sistema linfatico. Al contrario del sistema circolatorio, dotato di una pompa che è il cuore, il sistema linfatico per funzionare necessita di una respirazione profonda e di attività muscolare. Si crea, infatti, una specie di vuoto che ha come effetto quello di risucchiare la linfa nella corrente sanguigna e moltiplicare la velocità con cui l’organismo elimina le tossine (anche di 10 volte!).

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E adesso ti svelo il segreto ;-) Quello che dovrai fare è davvero molto semplice e ti basteranno meno di 20 minuti al giorno per consentire al tuo organismo di espellere le tue tossine 10 volte più velocemente!

Inspirazione per “1 Unità” Con la parte superiore dall’addome e attraverso il naso.

Trattenere il respiro per “4 Unità” Così da ossigenare il sangue e attivare il sistema linfatico.

Espirazione per “2 Unità” Con la parte inferiore dell’addome e attraverso la bocca Nota: Non devi sforzarti (o tentare di battere in nuovo record di apnea :-P), sarai tu a decidere il numero di secondi che formano la tua unità, aumentando pian piano la tua capacità polmonare. Facciamo un breve riepilogo di quello che abbiamo detto… Inalare aria contando per 5 secondi (1 unità=5 secondi), trattenerla per 20 secondi (4 unità), espirarla per 10 secondi (2 unità). Cerca di fare almeno 10 profonde respirazioni - seguendo la regola 1+4+2 - almeno tre volte al giorno. Puoi mettere subito in pratica il primo principio, con l’esempio riportato sopra (1 unità=5 secondi) ti bastano poco meno di 6 minuti per fare 10 profonde respirazioni. Io sono già pronto per parlarti del secondo segreto del vivere sano, ma quasi quasi partecipo anche io ai tuoi 6 minuti di relax. Inspira: 1..2..3..4...5. Mantieni: 1..2..3…

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2. Acqua… Acqua… Acqua Ricordi l’indimenticabile gioco che metteva alla prova le tue doti di Sherlock Holmes? Trovare un oggetto nascosto avendo come aiuto solamente le direttive dell’amico che pronunciava le parole: Acqua o Fuoco. Più eravamo distanti nell’ottenere la vittoria più sentivamo la parola acqua echeggiare. Se anche nella vita reale riuscissimo a “rendere partecipe” l’acqua nel nostro piano alimentare avremmo raggiunto già il 50% dei nostri obiettivi. Oltre il 70% della terra è costituita d’acqua e lo stesso vale per l’80% del tuo corpo. Nonostante ciò, saresti in grado di dirmi qual è la percentuale di acqua presente negli alimenti che ingerisci? Il 70%? Direi proprio di no! Il 50%? Ne dubito fortemente! Il 25%? Forse. Il 15%? Molto probabilmente! Ti posso informare che una percentuale d’acqua inferiore al 20% necessità l’immediata “inversione ad U” di qualunque stile di alimentazione tu stia seguendo! Ti dico subito il perché… Se l’organismo non possiede un solvente, e l’acqua è il migliore in natura, non può disciogliere i sui residui tossici: reni, pelle, intestino e polmoni non potranno impedire loro di accumularsi nell’organismo così da innescare pericolosi, e a volte mortali, effetti patogeni. Con ciò non ti sto dicendo che devi bere almeno 2 litri di acqua al giorno: inondare d’acqua il tuo stomaco durante e dopo i pasti ritarda il processo digestivo perché diluisce i succhi gastrici prodotti dal tuo organismo.

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Mangia cibi ricchi d’acqua Immagino che in questo momento tu possa avere un pò le idee confuse. Credo ti starai chiedendo: “io bevo circa 7 bicchieri di acqua al giorno, sto sbagliando oppure no?” La nostra dieta è costituita fondamentalmente da cibi secchi e concentrati, ragion per cui il nostro corpo ci chiede continuamente acqua e noi siamo spesso assetati. Assumere poca frutta e verdura (o non assumerne affatto) ci porta necessariamente a dover integrare con liquidi esterni. “Dover bere giornalmente un certo quantitativo di acqua è legato probabilmente a delle particolari abitudini alimentati (forse scorrette).”

Sono i più forti e i più grossi Sapresti dirmi qual è il più grosso essere vivente vissuto in natura? Se stai pensando al T.Rex, be’, certamente fu il più grande carnivoro mai vissuto, con i suoi 13 metri di lunghezza e le 4-6 tonnellate di peso. Ma in realtà, milioni e milioni di anni fa, sulla terra viveva un rettile decisamente oversize: il Seismosaurus (o dinosauro terremoto) difficilmente poteva passare inosservato con le sue 140 tonnellate di peso, circa 25 T.Rex, e oltre 50 metri di lunghezza. Con la sua lunga coda il “rettile scuotiterra” era in grado di spazzar via chiunque volesse infastidirlo e i suoi tendini, dovendo aiutare i muscoli a sorreggere l’intero scheletro, erano simili ai cavi d'acciaio dei ponti. Inutile dirti che la “montagna mobile” era un erbivoro. Non dobbiamo comunque andare lontano per vedere che rinoceronti, gorilla, elefanti, si nutrono tutti di alimenti ricchi di acqua. E non solo! Gli erbivori vivono più dei carnivori (e lo stesso vale per l’essere umano). Se ancora non ti è chiaro il concetto o non riesci a comprendere il motivo di tutta questa introduzione non preoccuparti. Avrai (decisamente) le idee più chiare una volta che avrai letto il terzo segreto...

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3. Non seguire le diete: non funzionano! C’è quella del fantino, quella ipnotica, del minestrone, della vodka e addirittura quella del sesso. Avrai già capito, sto parlando della dieta. Alzi la mano chi non ne ha mai provata una, magari dopo le lunghe e corpose abbuffate natalizie: senti il tuo corpo appesantirsi, non riesci più a riposare bene, e dopo aver capito che non sono i pantaloni ad essersi ristretti, decidi che è il momento di perdere quei chili di troppo.

Ma cosa è esattamente una dieta?

E’ un periodo di tempo (può durare giorni, settimane o addirittura mesi) durante il quale una persona priva se stessa degli eccessi compiuti in passato fino a quando non ha raggiunto un certo obiettivo: potersi magari riguardare di fronte allo specchio, senza dire volgarità, e riuscire a chiudere il bottone dei propri pantaloni senza rimanere in apnea.

Perché le diete non funzionano Privarsi di qualcosa non è la migliore soluzione per una perdita di peso salutare e permanente: doversi contenere per un certo periodo di tempo provoca un incontrollabile desiderio di eccedere una volta terminato il regime di restrizione. Ecco perché qualunque dieta tu possa seguire avrà dei risultati sempre temporanei (mai permanenti). Non dimenticare che: Regole di alimentazione temporanee ti porteranno solo a risultati temporanei. Uno stile di vita basato su sane regole, seguite continuamente, ti porterà a risultati duraturi nel tempo. Ecco perché le diete non funzionano: non avrebbe senso, infatti, cercare ogni anno una nuova dieta migliore della precedente. La cosa buffa è che tutte le diete sono i contrasto tra di loro!

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C’è chi afferma che sarebbe utile mangiare più proteine e poco carboidrati. Altri, invece, affermano che bisognerebbe assumere principalmente carboidrati e ridurre l’apporto giornaliero di proteine. Altre “famose diete” insistono sul fatto di poter mangiare tutto ciò che si voglia, basta pesarlo prima!

Le diete non funzionano

La maggior parte delle diete, forse motivo del loro fallimento, si basano su un principio che provoca frustrazione e confusione a chi deve seguirlo: il conteggio delle calorie.

Quello che fa la differenza Quello che ti serve per avere risultati duraturi è un nuovo modo di pensare, un nuovo modo di mangiare. Capire che i risultati permanenti arriveranno una volta che avrai concluso la tua vecchia (e poco funzionale) dieta. Imparerai gli effetti che il cibo ha sulla durata e la qualità della tua vita. Scoprirai il modo per eliminare le cause che provocano problemi sulla salute, piuttosto che trascorrere tutta la tua vita nel tentativo di combatterne le conseguenze. Inoltre, capirai che è possibile mangiare del cibo da un sapore fantastico ma nel contempo rispettare il tuo organismo. Non perdiamo tempo, allora, passiamo subito ad uno dei principi più importanti per ridurre le scorie nel tuo sangue e, perché no, avere una fantastica siluette ;-)

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4. La corretta combinazione dei cibi Un mercoledì, ore 07:15 del mattino, oramai è la terza volta che cerchi (senza alcun esito positivo) di ammutolire quella maledetta sveglia ma… nulla da fare! Ha vinto lei e quindi hai deciso (era ora ;-)) di alzarti. Prova ad immaginare la prima cosa che fai... Scatti come un felino dal letto, con un sorriso a 64 denti e pieno di vitalità? O pensi che senza un caffè non saresti in grado neppure di trovare le pantofole che hai lasciato accanto al letto la sera prima? E se spostassimo le lancette dell’orologio fino ad arrivare, magari, al momento in cui rientri a casa da lavoro… Saresti in grado di affrontare una serata tra amici, un paio d’ore a giocare con i tuoi adrenalinici figli? O riusciresti soltanto a contare la distanza tra la cucina e la tua poltrona così da sprofondarci ed iniziare lo zapping di fronte alla tv?

Il livello di energia: ciò che rende speciale la nostra vita

La differenza tra queste due tipologie di giornata si basa su un fattore che è il pilastro di qualunque processo esistente in natura: il livello di energia. Se volessimo usare una definizione tecnica potremmo dire che: l’energia non è altro che la quantità di lavoro che siamo in grado di compiere. Ciascuno di noi vorrebbe avere il massimo livello di energia così da poter svolgere tutte le attività giornaliere e mantenere una riserva da utilizzare per il divertimento (o lavoro extra).

Ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato Prima che tu possa scoprire come ricevere un apporto extra di energia, credo sia fondamentale che tu capisca come evitare che il tuo corpo la sprechi inutilmente. Che tu ci creda o no, di tutte le attività fisiche che puoi svolgere durante la giornata, non c’è nessuna che possa prelevare più energia dal tuo organismo della digestione.

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Un Q.I. 130 ma uno stomaco preistorico Lavoriamo per costruire il primo processore molecolare, non ci vorrà molto prima di poter mettere il primo piede su Marte e, senza alcun dubbio, possiamo affermare di essere la razza più intelligente sulla faccia della terra. Ma stiamo trascurando un elemento fondamentale: il nostro stomaco non può digerire più di un cibo concentrato alla volta. Se ti stai chiedendo quali siano i cibi concentrati, be’, nulla di più semplice: qualunque alimento che non sia frutta o verdura è concentrato.

Onnivori sì, ma... Studiato nei banchi di scuola e sentito fino allo sfinimento, saprai certamente le 3 principali famiglie di mammiferi: Erbivori: animali che si nutrono di vegetali (foglie, frutti, radici, semi, ecc) Carnivori: animali che mangiano la carne di altri animali (cacciano la preda) Onnivori: animali che si nutrono sia di vegetali che di altri animali Ciascun apparato digerente è adattato ad una sola tipologia di cibo: risulterebbe assurdo, infatti, vedere un elefante mangiare una giraffa o una tigre cibarsi di foglie di eucalipto! Ma noi esseri umani, crediamo di essere diversi, di essere speciali. Potremmo, senza alcun problema, decidere di mangiare quasi tutto ciò che sia commestibile in natura: il nostro organismo riuscirebbe a digerirlo. Ma affermare che un onnivoro possegga entrambi gli appariti digerenti, non conferma la possibilità che questi possano funzionare contemporaneamente. Carboidrati + Proteine? No grazie! Durante la digestione di carboidrati (pasta, pane, riso, patate, ecc) è necessario avere un ambiente basico (ph>7). Il contrario vale, invece, per le proteine (uova, carne, pesce, formaggi, ecc) che necessitano di un ambiente acido (ph<7).

Ricordi cosa accade quando una sostanza acida incontra una sostanza basica? Semplice. Si annullano a vicenda.

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Il modo più semplice per sprecare energia Immaginiamo (non più di tanto) che tu abbia appena finito di pranzare: un buon piatto di pasta, magari una bistecca arrosto (con contorno), frutta e perché no, un gustoso gelato per concludere il ricco pasto. Le diverse tipologie di alimenti, presenti nel tuo stomaco, hanno appena neutralizzato i succhi gastrici che dovevano scomporli. Così, data la necessità, il nostro organismo è forzato a produrre nuovi succhi gastrici e a compiere lavoro extra. Inevitabilmente anche questi succhi digestivi vengono neutralizzati innescando un processo ciclico (produzione/neutralizzazione) che può durare anche parecchie ore. Dormire, dormire, dormire... Ecco perché delle volte ti svegli stanco anche dopo 8/10 ore di sonno. Quando gli alimenti sono impropriamente combinati nel tubo digerente, il tempo necessario a digerirli può variare tra le 8-14 ore (forse anche di più), richiedendo al nostro corpo un dispendio di energia elevatissimo. Non solo, dopo che il nostro organismo ha cercato (invano) di scomporre il cibo che abbiamo ingerito, lo sposta dallo stomaco all’intestino (peristalsi). La maggior parte delle proteine, per troppo tempo nello stomaco, vanno in putrefazione. Lo stesso vale per i carboidrati che iniziano il processo di fermentazione. I nutrienti presenti nel cibo che abbiamo ingerito? Persi! L’extra energia utilizzata per tentare di digerire il nostro pasto? Persa! Non solo, il cibo putrefatto e fermentato produce gas, acidità di stomaco, aumento dei radicali liberi e, con il passare del tempo, possono insorgere processi cancerogeni. Non voglio di certo allarmarti, ma credo sia corretto che tu conosca ciò che accade all’interno del tuo organismo ogni volta che ingerisci degli alimenti. Come dice un famoso proverbio: “Non è mai troppo tardi”. Quindi, su col morale e passiamo al prossimo “segreto”...

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5. Il cibo della salvezza: la frutta <<“Giorgino su, mangia tutta la frutta così poi la mamma ti porta al parco dopo pranzo.”>> No, non sono impazzito (e non mi chiamo Giorgio :-P), ma ti assicuro che ho sentito questa frase, e la continuo a sentire tutt’oggi, fino alla nausea. Dobbiamo ammetterlo, noi italiani, e forse gran parte dell’intera popolazione, non siamo dei gran consumatori di frutta. Ma quel che è peggio è che non sappiamo come e quando mangiarla: La frutta, senza alcun dubbio, è il cibo più benefico ed energizzante che tu possa mangiare, ma… solo se propriamente combinato! La frutta è il cibo con la più alta percentuale di acqua al suo interno (80-90%), contiene inoltre tutte le vitamine, minerali, carboidrati, aminoacidi e acidi grassi di cui il tuo corpo ha bisogno. Le sue proprietà offrono al tuo organismo la possibilità di purificarsi dai residui accumulati. Di conseguenza, un corpo depurato può offrirti il massimo delle sue prestazioni.

Mangiare frutta è come vincere alla SlotMachine Abbiamo detto che la digestione usa un quantitativo di energia superiore a qualunque attività fisica che tu possa fare. Ma è anche vero che la frutta necessità del più basso livello di energia rispetto alla digestione di qualunque altro cibo. In pratica, è come se con una moneta da 50 centesimi, riuscissi a vincere il Jackpot di una SlotMachine. Figo no? Questo perché la frutta viene predigerita già prima di arrivare nello stomaco, dove inizia il consumo di energia, così da giungere (in poco più di 20 minuti) all’intestino e rilasciare i suoi nutrienti ;-)

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Questo, ovviamente, se il nostro stomaco è vuoto. Una nostra abitudine, povero Giorgino, è quella di mangiare la frutta subito dopo pranzo o cena. Questo le impedisce di attraversare lo stomaco e di andare direttamente all’intestino (in cui avrebbe rilasciato i sui benefici nutrienti). Dal momento in cui la frutta entra in contatto con il cibo nello stomaco, l’intero processo digestivo si interrompe: le proteine nello stomaco vanno in putrefazione, i carboidrati iniziano a fermentare. Tutto ciò che avevamo ingerito fino a quel momento diventa acido. Ti sarà certamente capitato, infatti, di mangiare della frutta dopo un pasto abbondante e di iniziare a sentire, dopo qualche minuto, dolori e bruciori di stomaco. Il quel preciso momento il tuo corpo ti sta informando che lo hai appena costretto a interrompere la digestione. Poco male, dirai. Se il prezzo da pagare per mantenere le mie abitudini alimentari è solo un pò di bruciore di stomaco. Sfortunatamente, non è proprio così. Un sistema saturo di acidi tossici è spesso la causa di gonfiore, nervosismo, peso in eccesso, cellulite, occhiaie, comparsa prematura di capelli bianchi e rughe sul viso. Ti basta così? Tutta la frutta, anche quella definita acida, una volta all’interno del tuo corpo diventa basica, neutralizzando così gli acidi presenti nel tuo organismo. ATTENZIONE Tutto questo è possibile solo se mangi la frutta prima di ogni pasto o comunque solo dopo alcune ore. Ma forse... dopo alcune ore è troppo generico. Cercherò, allora, di essere più preciso: Tempo necessario dopo un pasto prima di mangiare della frutta

CIBO TEMPO D’ATTESA

Insalata o verdura cruda 2 ore

Pasto ben combinato 3 ore

Pasto ben combinato, con carne 4 ore

Pasto non ben combinato 8 ore

Adesso sai perfettamente come e quando mangiare della frutta ed inizi ad avere le idee più chiare sui cibi che non devono essere combinati tra loro, ma… sai quali sono gli orari del giorno più corretti per mangiare? Dobbiamo nuovamente chiamare in gioco Giorgino (che i suoi non me ne vogliano a male :-P)… <<“Giorginooooo, la colazione è pronta! Su mangiala tutta prima che il pulmino arrivi.”>> Con questa frase abbiamo capito, oltre al fatto che la mamma di Giorgino oggi non ha intenzione di accompagnarlo a scuola ;-P, che è uso comune fare ogni mattina un’abbondante colazione: abbiamo bisogno di molte energie per affrontare la giornata. E se ti dicessi che è uno dei peggiori momenti in cui mangiare? Mi risponderesti sicuramente che sono un pazzo! Non possiamo ricevere energia fino a quando il cibo che abbiamo ingerito è assorbito dall’intestino. Quindi, una copiosa e abbondante colazione non può fornirti energia, bensì la usa! Saranno necessarie dalle 4 alle 8 ore (dipende dalla combinazione) prima che la tua colazione possa giungere fino all’intestino e quindi fornirti di tutta l’energia di cui avevi bisogno durante la mattinata. La cosa buffa è che quando il tuo corpo inizierà a rilasciare questa energia starai già pranzando o addirittura facendo un pisolino pomeridiano. E durante tutta la mattina? Il tuo corpo digerirà la tua colazione rubandoti molta, ma molta, energia! Quindi: Non mangiare nulla, a meno che frutta fresca, dalla mattina fino all’ora di pranzo. Potresti far colazione con una Stark Delicious (mela dalla buccia rossa, polpa fine e croccante, sapore aromatico, ricca di carotene e retinolo) o magari con una Abate Fétel (pera molto dolce e succosa, dal colore rossastro quando diventa matura).

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Piccolo break a lavoro o in attesa che arrivi l’insegnante? Se verso metà mattina hai ancora fame potresti magari mangiare delle pesche o delle arance. Se dopo tutto ciò hai ancora fame e l’ora di pranzo è ancora lontana, mangia una o due banane. Ti assicuro che non sentirai più il tuo stomaco brontolare ;-). C’è chi pensa che mangiare troppa frutta o bere troppi succhi possa creare dei problemi alla linea: troppi zuccheri, troppe calorie! Be’, anche questa volta si sbaglia di grosso. Gli unici effetti negativi che può avere la frutta è quando è assunta durante (o immediatamente dopo) i pasti. Se mangi frutta fresca a stomaco vuoto potrai avere solo degli effetti benefici (oltre che ad accelerare la tua perdita di peso). Da uno studio effettuato dall’università di Yale, infatti, è emerso che il pasto appena ingerito influenza ciò che desideriamo mangiare al prossimo pasto. In particolare, i tester che avevano ingerito del liquido addolcito con del fruttosio (zucchero che si trova nella frutta) avevano mangiato molto meno delle persone che avevano bevuto acqua contenente del saccarosio (tipico zucchero che troviamo in cucina). Chi mangia regolarmente (e agli orari indicati) della frutta, necessita di meno calorie per il pasto successivo! Si sente spesso (forse anche troppo) parlare di calorie. Nemiche di tutte le persone che seguono una dieta e causa dei disastrosi fallimenti di stili di alimentazione basati sul loro conteggio. Un pasto iper calorico, se ben combinato e contenente cibo ricco di acqua, ha sicuramente più benefici di una misera (e poco gratificante) portata mal combinata e povera di liquidi ;-) Siamo riusciti, finalmente, a capire quando dobbiamo mangiare la frutta. Adesso ci rimane di parlare del secondo aspetto, non meno importante, relativo a come dobbiamo mangiare la frutta.

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Il fruttivendolo: il nostro nuovo amico del cuore Il tuo corpo, come quello di qualunque altro uomo sulla terra, è in grado di utilizzare tutti i principi nutrizionali della frutta a patto che tu l’assuma soltanto nel suo stato naturale, ossia fresca. La frutta cucinata, non solo perde tutte le sue proprietà ma, diventando acida, può creare non pochi disagi al tuo organismo (come detto prima). Non sempre il succo di frutta può far bene alla nostra salute Abbiamo detto che tutta la frutta deve essere consumata prima di ogni pasto (o comunque dopo alcune ore) e non cucinata. Lo stesso vale anche per i succhi: prima di ogni pasto e solo succhi di frutta fresca. Se la frutta è stata pastorizzata, infatti, non facciamo altro che bere un puro concentrato di frutta acidificata, ecco perché vengono utilizzati diversi correttori di acidità.

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6. I falsi miti sulle proteine Non me ne vogliano gli istruttori delle palestre che molto spesso si improvvisano esperti nutrizionisti e dispensano nuove diete agli incauti allievi che hanno deciso di “prendere un po’ di massa”. Ricordi il Seismosaurus? Il nostro dinosauro terremoto di oltre 140t di peso (circa 25 T.Rex) e ben 50 metri di lunghezza? Be’, sicuramente non aveva nessun istruttore che gli consigliava di seguire una dieta ricca di proteine (o di mangiare qualche bistecca in più) così da aumentare la propria massa muscolare.

Ma allora perché siamo convinti che sia utile seguire una dieta iper-proteica? Perché le proteine rappresentano una fonte di energia? Sbagliato! La fonte di energia primaria per l’organismo è costituita dal glucosio, contenuto nella frutta, verdura e germogli, e quella secondaria dagli amidi e dai grassi. Le proteine non producono più energia, la utilizzano! Un leone, che mangia esclusivamente carne, infatti, dorme circa 20 ore al giorno. Perché possiamo aumentare la resistenza del nostro corpo? Sbagliato! Un eccesso proteico carica il tuo organismo di sostanze azotate che causano fatica. Perché possiamo rendere più robuste le nostre ossa? Sbagliato! Una dieta iper-proteica può portare all’indebolimento e assottigliamento delle ossa (osteoporosi). Gli erbivori, infatti, sono gli esseri con le ossa più robuste nella storia. Perché vogliamo evitare di avere una carenza di proteine? Sbagliato! Forse non sai che il nostro corpo ricicla circa il 70% dei rifiuti proteici e perdiamo non più di 23gr di proteine al giorno.

“Le proteine non sono meno o più importanti di tutti gli altri costituenti del cibo.”

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Ok. Non fa bene assumere troppe proteine. Ma devo mangiare la carne per raggiungere la corretta dose proteica giornaliera. Questa volta non posso dire… sbagliato, ma vorrei informarti di una cosa. Il nostro corpo non crea le proteine grazie all’assunzione di altre proteine (bistecche, tonno e cotolette alla milanese ;-), ma dagli aminoacidi presenti nel cibo. Questo perché il nostro organismo non può usare o assimilare le proteine nel loro stato originale: deve prima digerirle (consumando moltissima energia) così da isolarne la composizione di aminoacidi.

Gli otto aminoacidi essenziali Ci sono ben 23 aminoacidi presenti in natura, ognuno di loro è essenziale ma soltanto otto di essi lo sono in maniera particolare. Infatti, se 15 possono essere auto-prodotti dal nostro organismo, i restanti 8 derivano dal cibo che mangiamo giornalmente. Se ti dicessi che gli “8 aminoacidi essenziali” possono essere prodotti mangiando periodicamente frutta e verdura? Le piante sono in grado di sintetizzare gli aminoacidi dall’aria, terra ed acqua. Tutti gli animali (sì, compreso l’uomo) possono quindi soddisfare il proprio fabbisogno giornaliero seguendo una dieta puramente vegetariana. E carnivori? Il loro apparato digerente non può scomporre gli aminoacidi dalle piante, ecco perché, a meno di casi eccezionali, cacciano gli erbivori: se fai mente locale, infatti, tutti i carnivori mangiano prima l’intestino delle prede che catturano così da poter assumere le sostanze nutritive già scomposte dall’erbivero.

Guida realizzata da Greenman per Mangostano

La guerra è già finita. Lo abbiamo tutti dimenticato? Sono ormai conclusi i tempi in cui, se si era fortunati, si mangiava la zuppa di carne una volta al mese. Adesso, difficile trovare chi non mangia carne tutti i giorni! Quante volte hai sentito dire da un medico: “Mi raccomando, cerchi di mangiare molta più carne”, soprattutto se il paziente ha più di 50 anni? Non solo è molto raro, a meno di patologie, trovare una persona che soffra di insufficienza proteica ma è noto che il nostro corpo possegga una riserva alla quale può accedere in ogni momento. Il nostro fegato, infatti, assorbe gli aminoacidi in eccesso nell’organismo e li accumula in caso di necessità. Diventare vegetariani. La scelta migliore. Probabilmente starai pensando che voglia convincerti a diventare vegetariano o voglia affermare che mangiare carne è sbagliato, non è così. Molti vegetariani, per il solo fatto che non mangino carne, credono di poter “ingurgitare” tutto ciò che desiderano. Chi mangia della carne può avere uno stile di vita molto più sano di chi ha deciso di non aggiungerla alla propria dieta. Per pura informazione, però, mi piacerebbe mostrarti la lista di alcuni celebri personaggi e ciò che li ha legati tra loro.

Famosi atleti vegetariani: Carl Lewis – credo non servano descrizioni Paavo Nurmi – 20 record mondiali corsa a distanza e 9 medaglie olimpiche

Karl Mann – Vincitore Dresda-Berlino (202 Km) in 26h 52′ arrivando 2 ore prima

del secondo classificato

Miles – Campione del mondo di tennis per 10 anni

Dan Millman – Ginnasta di fama mondiale

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Illustri personaggi vegetariani: Aristotele Albert Einstein Benjiamin Franklin Sigmund Freud Leonardo da Vinci Isac Newton George Washington

E… volendo fare un po’ di gossip: Jennifer Lopez Anthony Hopkins Leonardo DiCaprio Penelope Cruz Madonna

Cosa dire della vitamina B12? Cerchiamo di sfatare qualche mito. Il nostro organismo può produrre la vitamina B12 solo se mangiamo della carne. Ma allora, come fanno gli erbivori ad assumere la vitamina B12? Un altro fattore importante è che il nostro bisogno giornaliero di vitamina B12 è così esiguo che viene misurato in micro-grammi (milionesimi di grammi) o nano-grammi (miliardesimi di grammi). Questo significa che un milli-grammo di vitamina B12 viene consumato in non meno di 2 anni!!! Cosa significa? Mangiare la carne due volte al mese anziché ogni giorno, certamente non provocherà una carenza di vitamina B12. Inoltre la putrefazione ritarda (o addirittura ostacola) la produzione di vitamina B12. Ciò significa che molto spesso chi mangia carne ha più probabilità di avere insufficienza di vitamina B12 rispetto ad un vegetariano.

Guida realizzata da Greenman per Mangostano

Quali sono le conclusioni? Prima di pubblicare questa guida ho deciso di farla leggere ad amici e parenti, così da comprendere (e testare) le loro impressioni. Direi che le reazioni sono state divergenti e alquanto inaspettate: chi ha immediatamente svuotato il frigorifero e si è catapultato al supermarket così da fare la spesa per la “nuova dieta settimanale”, chi ha iniziato a soffrire di “panico compulsivo” facendomi mille domande sulla corretta combinazione dei cibi e su quali fossero i migliori alimenti antiossidanti, chi ha semplicemente sorriso :-)

Cosa dovresti fare dopo aver letto questa guida? Puoi sorridere, puoi cestinare questo documento, puoi pubblicarla sul tuo blog o pensare di iniziare a dare una “regolata” alle tue abitudini alimentari. Il mio obiettivo non è indirizzarti su un determinato percorso, soltanto darti la possibilità di poter scegliere. Non sono un medico ma ho avuto modo di leggere parecchi libri a riguardo, fatto studi sugli effetti che la scorretta alimentazione e le cattive abitudini hanno sulla nostra salute. Occupandomi di comunicazione, mi sono accorto che spesso il nostro comportamento è pilotato dalla “forza dell’abitudine”: non abbiamo alcuna spia che ci segnala che stiamo commettendo un errore e quando ce ne rendiamo conto, spesso, è troppo tardi.

Dieta dissociata, salute e mangostano: cosa centrano? Personalmente sono convinto del fatto che tutto nella vita sia correlato. Non possiamo compiere un’azione pensando che non abbia ripercussioni sul mondo esterno. Lo stesso vale per il nostro stile di vita. Se mangiamo in maniera corretta, rispettiamo il nostro corpo, facciamo dello sport e prendiamo alcuni accorgimenti per contrastare l’insorgere di patologie, be’… certamente non stiamo facendo altro che del bene e noi stessi. Non credi?

Guida realizzata da Greenman per Mangostano