I Segreti della Longevità - Come mantenere la mente giovane per vivere sani e felici più a lungo
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Transcript of I Segreti della Longevità - Come mantenere la mente giovane per vivere sani e felici più a lungo
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Neuroplasticità del cervello
Generalmente fino a non molto tempo fa si riteneva
che il cablaggio del cervello viene completato una volta
raggiunti i 30-35 anni di età. Per cablaggio si intende
come i neuroni sono interconnessi. Quindi si pensava
che arrivati a quest’età il cervello era praticamente già
formato, ossia un uomo o una donna a 35 anni è una
persona ormai formata, con un cervello che non può
più subire radicali cambiamenti.
Probabilmente questa affermazione deriva
dall'osservazione delle persone, normalmente rigide
mentalmente, che con l'avanzare dell'età faticano ad
adattarsi al rapido cambiamento della società.
Ma la realtà dei fatti ci mostra anche che ci sono
sempre più persone in grado di mantenersi al passo coi
tempi, con un'ampia apertura mentale. Negli ultimi
anni si è visto come il cervello continua a crescere
e cambiare anche in età adulta, eliminando e
creando nuove connessioni neurali.
Apprendimento e memoria in realtà non sono altro
che la creazione di nuove connessioni tra neuroni,
quindi chi noi siamo, la nostra identità è l'accumulo
delle connessioni sinaptiche e modificando questi
circuiti attraverso l'apprendimento, chi siamo viene
letteralmente cambiato.
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Essenzialmente si può apprendere un'abilità a
qualsiasi età. Ci sono essenzialmente due modi per
sfruttare la neuroplasticità del cervello, mantenerlo
giovane e evolversi personalmente: il primo
consiste nell'apprendere cose nuove (quello che stai
facendo ora) e il secondo consiste nel fare nuove
esperienze.
Se continui a ripetere la stessa routine giornaliera,
gli stessi pensieri, azioni, abitudini e comportamenti
automatici, la tua mente resterà allo stesso stato,
rafforzando i circuiti già creati, perché per il principio
della ripetizione, si aumenta la forza delle connessioni
che si usano abitualmente rendendo più difficile la loro
modifica.
È per questo motivo che più passi il tempo facendo
sempre le stesse cose, più è difficile cambiare, fare
cose nuove ed adattarsi alle novità. È il processo di
invecchiamento, che avviene prima nella mente di una
persona e poi si riflette nel suo comportamento.
È stato fatto un esperimento in cui gli scienziati
hanno messo tre topi da laboratorio in tre ambienti
diversi. Nel primo un topo è stato segregato da solo,
con stimoli limitati. Nel secondo ambiente un topo è
stato messo in una normale gabbia con una ruota e
altri due topi. Nel terzo era un ambiente arricchito, con
tanti topi e tanti giochi stimolanti con cui interagire.
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Tutti e tre i topi hanno vissuto nei rispettivi ambienti
per diversi mesi. Alla fine dell'esperimento sono stati
esaminati i loro cervelli al microscopio. È stato
riscontrato che il cervello del topo inserito
nell'ambiente arricchito aveva un cervello molto più
sviluppato, più grande e con un numero
complessivo di neuroni e connessioni maggiore.
Interessante è anche il fatto che in questo tipo di
ambiente i topi sono vissuti più a lungo e hanno
sviluppato meno grasso corporeo.
Quindi le implicazioni della neuroplasticità sono
molteplici e vanno tutte a nostro favore. Ne abbiamo
dimostrazione da tutti i casi di guarigione dai disturbi
psichici, che non sono altro che una rimappatura
parziale dei circuiti cerebrali del paziente, il quale
penserà e agirà in maniera più adattiva nelle situazioni
della sua vita.
E’ ormai consolidato che possiamo creare nuove reti
neurali in modo tale che siano abbastanza forti da
vincere le nostre reazioni emotive e i nostri
comportamenti automatici scaturiti dall’inconscio.
Il segreto per farlo, come vedremo anche più avanti,
è quello di prestare attenzione mentre si attua il
cambiamento. Attenzione significa concentrazione
focalizzata sull’attività che si sta svolgendo, sul gesto
da compiere o sul pensiero.
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Smettere di alimentare i vecchi schemi negativi e
alimentare quelli positivi con l’attenzione e la
consapevolezza.
Ma c’è ancora di più, infatti la ricerca ha dimostrato
un fatto che può esserci molto d’aiuto nel cambiamento
dei nostri schemi mentali e comportamentali e nel
rafforzamento delle nuove reti neurali.
Come spiego nel mio ebook RIprogrammaTI per il
Successo, tramite l’allenamento mentale si possono
ottenere risultati paragonabili ad un allenamento reale.
E’ stato fatto un esperimento con due gruppi di
persone per insegnare loro a suonare il pianoforte. Al
primo gruppo sono stati fatti eseguire una serie di
esercizi per un’ora al giorno durante una settimana. Al
secondo gruppo sono stati fatti eseguire gli stessi
esercizi, sempre per un’ora al giorno per una
settimana, ma in questo caso solo mentalmente, ossia
immaginando ad occhi chiusi nella propria mente di
svolgere l’esercizio.
Il risultato sorprendente è stato che entrambi i
gruppi avevano raggiunto un’abilità paragonabile
nell’uso delle dita!
Coloro che avevano suonato il pianoforte
mentalmente avevano comunque rafforzato le
reti neuronali legate a quell’abilità.
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Tramite il solo pensiero è quindi possibile creare
nuovi comportamenti e rafforzare le reti neurali ad essi
associate.
Questa è stata una scoperta importantissima sul
funzionamento della mente, perché ha permesso di
capire che tramite il pensiero si possono alimentare le
stesse reti neurali che si alimentano con l’esperienza
diretta.
Ma questo principio può anche avere dei risvolti
negativi. Infatti se facciamo ripetutamente gli stessi
pensieri e le stesse azioni, non faremo altro che
rafforzare sempre gli stessi circuiti della mente, mentre
tutti gli altri si indeboliranno.
È un po’ quello che accade alla maggior parte delle
persone anziane, che ormai ridotte ad una vita
costantemente ripetitiva e senza stimoli finiscono col
regredire mentalmente.
Un cervello giovane è un cervello plastico, ossia
modificabile, grazie alla plasticità del cervello.
L’invecchiamento è il ridurre un cervello a compiere
sempre le stesse attività.
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La conoscenza come fonte per il
cambiamento
Il cervello non è da considerarsi come un archivio
fisso di informazioni, ma come un sistema dinamico, in
continuo cambiamento. Il cervello cambia in
continuazione, distrugge e crea sempre nuovi
collegamenti fra in neuroni attraverso i nostri pensieri
consci e il processo di assimilazione fa proprio questo.
Le informazioni vengono scomposte in concetti
fondamentali, idee, vengono confrontate con le
informazioni già presenti nella memoria per poter
essere accettate e per poter trovare un collocamento
all'interno di essa.
Molti studi hanno confermato che la continua
assimilazione di informazioni rende il cervello più
flessibile. La cosiddetta Neuroplasticità, è la capacità
del cervello di creare collegamenti nuovi, questo
processo ritarda notevolmente l'invecchiamento della
mente.
Quindi uno dei segreti per avere sempre una mente
attiva e dinamica è quello di fare sempre nuove
esperienze ed attività, trovare nuovi interessi, evitare
di fare sempre le stesse cose, evitando così
l'atrofizzazione della mente.
Fin da quando sei nato non hai mai smesso di
immagazzinare nella tua mente informazioni e dati,
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tramite i tuoi 5 sensi, gli insegnamenti ricevuti, le
esperienze. Tutte queste informazioni fanno parte della
tua conoscenza.
Tutta la tua conoscenza si basa sugli insegnamenti
che hai accumulato negli anni precedenti, che possono
prendere la forma di valori, credenze, nozioni,
educazione, storie. Ogni volta che hai appreso una
cosa nuova il tuo cervello ha elaborato le informazioni
e le ha collocate nel tuo "archivio" mentale.
Come vedremo meglio più avanti, è stato dimostrato
che quello che noi siamo consapevoli di aver appreso è
solo una parte di tutto quello che il nostro cervello in
realtà ha appreso. Una parte della nostra mente,
l'inconscio, rileva, elabora e memorizza molte più
informazioni di quanto noi possiamo immaginare. Il
processo di assimilazione crea la Conoscenza.
Una mente elastica e ricca di conoscenza è
fondamentale per un percorso verso il successo, in
particolare quello che fa la differenza tra una persona
che ottiene risultati e un'altra è il modo differente di
disporre e organizzare la Conoscenza.
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Il segreto della longevità: la
neurogenesi
Fino a pochi decenni fa si riteneva che il numero di
neuroni nel cervello continuasse a diminuire durante il
corso della vita. Si pensava che i neuroni morti, fossero
andati per sempre e che i neuroni non potessero
rigenerarsi. Ma è veramente così? Siamo destinati a
perdere costantemente la nostra capacità celebrale una
volta terminata la nostra giovinezza?
Le ricerche svolte negli ultimi anni hanno fatto
cadere questo dogma. Ogni giorno nuovi neuroni
vengono prodotti dal cervello, tanto che ormai la
comunità scientifica non dubita più dell’esistenza del
fenomeno, noto come neurogenesi.
La neurogenesi è quindi un processo che continua
anche nell'età adulta, in modo particolare nel bulbo
olfattivo e nell'ippocampo, zona del cervello che
abbiamo visto essere associata alla memoria e
all’apprendimento.
La neurogenesi nell’ippocampo è stata osservata in
parecchi esperimenti e in differenti specie animali.
E’ Tracey Shors, la ricercatrice che con Elizabeth
Gould per prima ha stabilito l’importanza
dell’apprendimento per la sopravvivenza delle cellule
nervose prodotte dalla neurogenesi.
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Le evidenze emerse da questi studi, e da quelli di
innumerevoli gruppi di ricerca che lavorano in questo
campo in tutto il mondo, dimostrano l’importanza dello
stimolo cognitivo nel mantenere in vita le cellule
nervose neoprodotte.
Ossia l’importanza di un continuo stimolare la
mente, con problemi da risolvere, gesti da apprendere.
È stato dimostrato che compiti semplici che il
cervello ha già appreso, non sono efficaci nel
mantenimento delle cellule neoprodotte.
Tracey Shors e colleghi della Rutgers University
hanno prima ipotizzato e poi dimostrato che prove così
semplici si basano su automatismi, e sono prive dello
sforzo “mentale” che ha il potere di tenere in vita i
nuovi neuroni (Tracey J. Shors, Saving New Brain
Cells.)
L’apprendimento di risposte di maggiore impegno
è risultato in grado di prolungare la sopravvivenza delle
cellule originate dalla neurogenesi.
Inoltre, quanto maggiore era la difficoltà della
prova, tanto più grande era la frazione di neuroni
tenuti in vita.
Curiosamente, è stato rilevato che i ratti più lenti
nell’apprendere, ossia quelli che richiedevano più
tempo e un maggior numero di sessioni della prova,
salvavano più cellule neonate: questo dato sembra
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confermare l’importanza preminente dell’entità
dello sforzo, rispetto al raggiungimento dell’obiettivo
dell’addestramento.
Quindi il segreto è proprio questo. È lo sforzo
mentale “attivo” a tenere in vita le cellule del cervello,
a creare nuove connessioni celebrali, ad utilizzare le
cellule prodotte dalla neurogenesi, portando in questo
modo ad avere una mente sempre attiva e flessibile,
quindi giovane.
Queste ricerche sono ancora agli inizi, i fattori che
controllano la neurogenesi sono ancora poco
conosciuti, questo è quello che per ora si è scoperto.
Uno studio ha collegato la mancanza di sonno ad
una riduzione della neurogenesi ippocampale.
È stato dimostrato che due settimane di privazione
di sonno in topi da esperimento ha agito come un
inibitore della neurogenesi, che si è invertita dopo il
ritorno al sonno normale.
Secondo quanto riporta un articolo a firma di Gretchen
Reynolds sul New York Times , scienziati della
Columbia University avrebbero dimostrato l'influenza
positiva dell'attività aerobica quotidiana sulla
neurogenesi, in particolare in contrasto con il calo
dell'attività neurogenica legato all'avanzare dell'età
(dai 30 anni), che porta ad un calo inesorabile delle
facoltà cognitive e mnemoniche.
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Gli scienziati hanno dimostrato che l'attività fisica
favorisce un aumento del numero di nuovi neuroni
nell'ippocampo di topi invecchiati.
Inoltre sono state scoperte altre abitudini che,
oltre allo sport, favoriscono la neurogenesi: il
consumo moderato di etanolo (l'alcol etilico presente
nelle bevande alcoliche); la socialità; una dieta povera
di grassi saturi e zuccheri; il consumo di epicatechina
(il flavonoide presente nel cacao); una vita senza
stress.
Ora è più chiaro perché alcune persone riescano a
mantenersi così giovani?
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Questo report gratuito è un estratto dell’ebook
Meccanica della Mente.
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A cosa serve conoscere i meccanismi
della mente?
Ti faccio un esempio: in questo momento sto
sfruttando il meccanismo della mente per il quale si
prendono decisioni sulla base di una valutazione
logico-emotiva. Ossia ti offro le migliori parole per
stimolare la parte emotiva della tua mente e nello
stesso tempo darti delle motivazioni logiche che
giustificherebbero la tua eventuale scelta di acquistare
questo ebook.
È arrivato il momento in cui tu ti renda conto di
quanto le tue decisioni non sono così volontarie
come pensi. Questo ti porta ad essere "agito" dagli
altri e dal mondo che ti circonda, non ad agire
consapevolmente. Capire cosa spinge la tua mente a
farti agire e come essa viene condizionata ti permette
di ridurre questo fenomeno e di avere un maggior
controllo sulla tua vita, quindi una maggiore
soddisfazione.
Le più recenti e incredibili scoperte delle
neuroscienze, ottenute tramite la scansione del
cervello, ci mostrano i segreti che la mente ci ha
tenuto nascosti per secoli.
Nella storia tutto quello che riguardava la mente
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Oggi possiamo dare una spiegazione scientifica a
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queste antiche credenze. Potrai scoprire quali sono i
miti da sfatare sul potere della mente. Capire la
mente per migliorare la tua vita, una visione
rivoluzionaria.
Quanto tempo impiegheresti a scoprire tutte queste
informazioni da solo cercando su internet o leggendo
libri? Potresti impiegarci dei mesi o addirittura degli
anni. Ma questo lavoro è già stato fatto e tutto quello
che devi sapere sulla mente umana e i suoi poteri è
presente in questo ebook.
Ecco cosa imparerai:
come avere il controllo della tua mente, sia
diretto che indiretto
acquisire fiducia nelle tue risorse interiori e ad
utilizzarle al meglio per il benessere
come avere un rapporto ancora migliore con
te stesso e di conseguenza ancora migliore con gli
altri
come sfruttare il meccanismo della rigenerazione
dei neuroni per avere una mente sempre giovane
come sfruttare sia la parte logica che la parte
emotiva della tua mente
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che cos'è e fino a che punto si può
controllare l'inconscio
che cosa puoi fare tu per governare l'inconscio
con il potere della mente conscia
capire da dove nasce la presunta cattiveria
nell'uomo per accettarla ed evitarla
come raggiungere lo stato di illuminazione