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PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Cognome ------------------------------ Nome ----------------------------- Nato a ------------ (--) il --/--/----- Residente a ---------------------- (--) Anno scolastico -----/------- Classe/sezione --- PREMESSA Dall’esame della documentazione depositata agli atti della scuola, dalle informazioni raccolte dai vari soggetti istituzionalmente coinvolti nel processo di integrazione scolastica e nello specifico dai test d’ingresso somministrati e comunque dalle osservazioni dirette e sistematiche effettuate da tutti i docenti nel primo periodo dell’anno scolastico per verificare i prerequisiti, le potenzialità gli interessi manifestati, le eventuali difficoltà e problematiche riscontrate, emerge il seguente quadro cosi come illustrato nella situazione educativa/cognitiva relativa alle principali aree di intervento.

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PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Cognome ------------------------------

Nome -----------------------------

Nato a ------------ (--) il --/--/-----

Residente a ---------------------- (--)

Anno scolastico -----/-------

Classe/sezione ---

PREMESSA

Dall’esame della documentazione depositata agli atti della scuola, dalle informazioni raccolte dai vari soggetti istituzionalmente coinvolti nel processo di integrazione scolastica e nello specifico dai test d’ingresso somministrati e comunque dalle osservazioni dirette e sistematiche effettuate da tutti i docenti nel primo periodo dell’anno scolastico per verificare i prerequisiti, le potenzialità gli interessi manifestati, le eventuali difficoltà e problematiche riscontrate, emerge il seguente quadro cosi come illustrato nella situazione educativa/cognitiva relativa alle principali aree di intervento.

DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI

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(EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI)

DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI CONDIVISI

Aumentare il livello di autostima al fine di

fargli acquisire maggiore fiducia e sicurezza.

Sviluppare la capacità di gestire in modo

autonomo il proprio lavoro.

Sviluppare la capacità di sapersi muovere

nell’ambiente coniugando intenzionalità e

coerenza logico – spazio – temporale

Promuovere motivazione e interesse per le

attività che gli vengono proposte. Migliorare

le capacità e i tempi di attenzione e

concentrazione.

Favorire la socializzazione e la

comunicazione.

Migliorare le capacità e i tempi di attenzione e

concentrazione.

Favorire la socializzazione e la

comunicazione.

……………

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

CARATTERISTICHE GRUPPO CLASSE (caratteristiche, clima relazionale, situazioni problema, disponibilità e apertura alla collaborazione tra pari, eventuali barriere comunicative…….

LA CLASSE COME RISORSA (interventi per avvicinare i compagni all'alunno, per favorire la relazione di aiuto, per educare alla cittadinanza, per il superamento di stereotipi...)

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STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI MOMENTI DI CRISI O DI EMERGENZASul piano comportamentale: descrivere eventuali fattori scatenanti, le strategie utili per affrontare i comportamenti problematici.

Sul piano medico: eventuali fattori scatenanti la crisi, specificare chi è autorizzato ad intervenire sul minore, con quali modalità, dove sono custoditi i farmaci, se richiesti per quel il tipo di emergenza, numeri telefonici per i contatti esterni eventualmente necessari

FLESSIBILITA’ DELL’ORARIO SCOLASTICO(DPR 275/99 – L 104 ART. 14 c. b – LINNE GUIDA DISABILITA’ MIUR 1.3)

Ai sensi del DPR 275/99 art 4 c. 2, art. 5 c.3, della L. 104 ART. 14 c. b, tenuto conto anche di quanto espresso nelle Linee Guida per la disabilità (MIUR), il prescritto orario scolastico settimanale delle lezioni potrebbe essere modificato o variato dal docente di sostegno in funzione dei bisogni dello studente e delle attività integrative programmate per l’ampliamento dell’offerta formativa. Le suddette variazione saranno sempre concordate con il rispettivo consiglio di classe.

RISORSE(Strumenti, sussidi didattici, materiali, organizzazione e tipologia degli interventi, figure coinvolte,………..)

INSEGNANTE DI SOSTEGNO(Ruolo e Funzioni)

L’insegnante di sostegno opera principalmente in classe, nelle attività laboratoriali così come deliberate dal consiglio di classe e definite nel PEI.La sua presenza è finalizzata a:

Stimolare l'alunno a livello attentivo e motivazionale contenendo gli stati ansiosi ed emotivi.

Coadiuvare l'insegnante curriculare nella personalizzazione dei contenuti secondo le metodologie concordate.

Favorire la giusta comprensione dei problemi da affrontare mediando le richieste e controllando l'organizzazione, lo svolgimento del lavoro personale.

Esemplificare e mediare il lessico, i contenuti adattandoli alla memoria semantica ed episodica secondo le strategie metodologiche stabilite.

Organizzare mappe concettuali, schemi e sintesi riassuntive, materiali individualizzati per facilitare lo studio e la rielaborazione personale dei contenuti trattati.

Organizzare e supportare il lavoro durante le verifiche scritte, pratiche e orali mediando le richieste e l’organizzazione del lavoro.

Fornire rinforzi psicologici adeguati per sottolineare le prestazioni positive ed i progressi compiuti dallo studente sostenendo la sua autostima.

………………

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SITUAZIONE EDUCATIVA/COGNITIVARELATIVA ALLE PRINCIPALI AREE DI INTERVENTO

AREA

SOCIO-AFFETTIVA-RELAZIONALESITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVIRapporto con:CompagniInsegnantiAdulti in genere

Ha qualche difficoltà ad integrarsi nella classe, preferisce relazionarsi solo con alcuni compagni. Con gli adulti appare più spigliato anche se l'approccio non sempre è adeguato.

Migliorare la capacità di relazionarsi con i compagni e con i docenti.

Promuovere la socializzazione e la collaborazione positiva in tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche.AutostimaIl livello di autostima è basso.Potenziare l'autostima al fine di fargli acquisire maggiore fiducia e sicurezza nelle proprie capacità.

Mettere in evidenza i risultati positivi e le proposte dell'alunno nel corso dello svolgimento delle varie attività.Valorizzare la partecipazione alle attività didattiche.

Modalità di relazione a:Persone nuoveSituazioni nuoveFrustrazioniDifficoltàGratificazioneCostrizione

Mostra qualche difficoltà davanti a persone o situazioni nuove.In ambito scolastico di fronte a momenti di difficoltà chiede aiuto.Reagisce con moderata soddisfazione davanti ad un risultato positivo.Acquisire maggiore sicurezza nel rapportarsi con persone o situazioni nuove.

Favorire una maggiore interazione nel gruppo classe e con gli adulti.Modalità di comunicazione(spontanea, a richiesta etc.)Partecipa allo scambio comunicativo, anche prendendo l'iniziativa, sia con i coetanei che con gli adulti.

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Migliorare, soprattutto qualitativamente, la comunicazione sia con i coetanei che con gli adulti.

Ampliare gli argomenti di conversazione che essendo ridotti limitano fortemente la possibilità di interazione.Riconoscere il ruolo dell'interlocutore e adeguare le modalità della comunicazione.

AREA

SENSO PERCETTIVO MOTORIA SITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVIMotricità globale

Motricità fine

Schema corporeo

Funzione visiva

Percezione uditiva

Percezione tattile

Altro

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AREA DELL'

AUTONOMIA

SITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVIAutonomia personale

Non presenta problemi per quanto riguarda l'autonomia personale.In riferimento all'autonomia scolastica, nell'organizzazione del lavoro necessita del supporto di una guida.Non sempre è puntuale nell'esecuzione dei compiti assegnati.Aumentare il grado di autonomia nell'organizzazione del lavoro scolastico.

Rafforzare il senso di responsabilità rispetto agli impegni.

Fornire indicazioni e suggerimenti per una corretta esecuzione del compito.Verificare la corretta esecuzione del compito assegnato. Distacco graduale dalle figure di riferimento.Autonomia sociale

Nell'ambiente scolastico si muove con disinvoltura.Non ha difficoltà nell'uso del telefono e dell'orologio.Qualche carenza si riscontra nella gestione delle autonomie sociali che prevedono l'interazione con gli altriPotenziare il grado di autonomia sociale.

Aumentare le occasioni di interazione sociale non solo in ambienti a lui noti ma anche in luoghi e situazioni diverse.Creare le condizioni per potenziare l'uso delle abilità sociali.

AREACOGNITIVA

SITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVIMemoria

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La memoria è un po' carente per quanto riguarda i contenuti scolastici.Buona per quanto riguarda il proprio vissuto.Mantenere nel tempo le conoscenze e le competenze acquisite.

Esecuzione di esercizi mnemonici per potenziare la memoria.Strategie per organizzare le informazioni in modo da facilitarne il ricordo (schemi, mappe concettuali, uso di immagini...).Attività di ripasso sia a casa che a scuola al fine di migliorare il processo di memorizzazione.AttenzioneI tempi di attenzione sono limitati, migliorano nel rapporto uno a uno.Rafforzare i livelli di attenzione e concentrazione durante le attività didattiche.

Stimolo allo studio attraverso l'utilizzo di materiale didattico più facilmente fruibile.Lavoro su percorsi operativi concreti.Strategie di apprendimentoPrincipalmente meccanico.Mostra difficoltà nel lavoro di comprensione, analisi e sintesi. Non è completamente autonomo nel gestire i processi cognitivi necessari per ottenere apprendimenti significativi.Potenziare le capacità cognitive.

Migliorare le capacità di comprensione, analisi e sintesi.

Ridurre: eliminare le informazioni non ritenute particolarmente fondanti per quell’obiettivoRiassumere ed integrare: ricompattare le informazioni necessarie alla comprensione ed integrarle con le conoscenze pregresse.Schematizzare e ristrutturare i contenuti con un linguaggio più semplice, legato ad espressioni e vocaboli più vicini alle esperienze degli alunni.Utilizzo di ogni forma di mediazione iconica, grafica……

AREA

COMUNICATIVO LINGUISTICA

SITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVIMezzi privilegiatiGestuale mimicoMimico faccialeVerbale GraficoComunica prevalentemente oralmente, utilizzando un lessico semplice.

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Valorizzare il linguaggio non verbale.

Arricchire il bagaglio lessicale.

Osservazione di situazioni, immagini, ….Favorire le occasioni di scambio comunicativo.Comprensione del linguaggioParole, frasi, periodi, racconti di varia complessità. in diversi contestiComprende alcune informazioni essenziali di testi semplici in forma scritta e orale.Mostra difficoltà nella comprensione di testi più articolati, per difficoltà legate anche alla sfera semantico-lessicale.

Migliorare la comprensione dei testi orali e scritti.

Individuazione delle informazioni fondamentali attraverso il riconoscimento dei concetti e delle parole chiave.

Produzione verbaleSviluppo fonologico (dislalie)Patrimonio lessicaleStruttura sintattica e narrativa

Si esprime con un linguaggio poco articolato e un lessico semplice e essenziale.Mostra fatica nell'esposizione di concetti e contenuti scolastici.Migliorare la struttura morfosintattica dei testi .

Ampliare il bagaglio lessicale.

Lavoro di ascolto, lettura, analisi e arricchimento lessicale attraverso il testo. Stimolare la partecipazione attiva alle varie situazioni comunicative.

AREA DELL'

APPRENDIMENTO

SITUAZIONE DI PARTENZA

PREVEDIBILI LIVELLI DI SVILUPPO

STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVICompetenze linguisticheComprensione (consegne, informazioni….)

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Produzione (comunicazione di bisogni, costruzione frasi, resoconto di esperienze, spiegazioni…..)Lettura (livelli raggiunti)Scrittura (livelli raggiunti)Comprende le richieste e le informazioni fornite per l'esecuzione di un lavoro.Non presenta particolari difficoltà nella lettura.Nella produzione scritta, mostra difficoltà nella struttura morfosintattica, e compie errori ortografici. Disgrafia.Nella produzione orale si esprime con un linguaggio poco articolato e un lessico semplice. Mostra fatica nell'esposizione di concetti e contenuti scolastici.Migliorare la produzione scritta e orale dal punto di vista morfosintattico e lessicale

Lavoro di ascolto, lettura, analisi e arricchimento lessicale attraverso il testo.Lavoro di produzione scritta e orale.Esercitazioni di lettura.Competenze logico/matematiche

.

CARATTERISTICHE DELLA PROGETTAZIONE

Predisporre un PEI utile per orientare il lavoro di tutti i docenti richiede che la progettazionerisponda ai requisiti di:FattibilitàLa progettazione si riferisce a un alunno di cui è descritto il funzionamento, inrapporto ad un contesto con risorse e vincoli ben specificati. Gli obiettividevono essere compatibili con tale rapporto

FruibilitàLe persone operanti nel contesto trovano nel PEI informazioni e indicazioni utiliper condurre gli interventi.FlessibilitàSi possono modificare gli interventi quando è necessario, adattare i tempi,gli spazi, i materiali.

CRITERI E PRINCIPI DELLA PROGETTAZIONE

L’integrazione nella scuola superiore ha finalità sociali, esistenziali e professionali che vanno “oltre” la scuola in quanto mirano alla realizzazione di un “progetto di vita”.Il c. 4 dell’art. 13 dell’O.M. 330/97, il c. 4 dell’Art. 15 dell’O.M. 90/2001, l’art.312 e seguenti del D.Lvo n.297/1994, assumono un importante valore indicativo per quei percorsi che “guardano” cioè conducono al lavoro.

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Nei succitati articoli di legge si afferma che il compito dell’istituzione scolastica è quello di garantire per gli alunni che non sono in grado di conseguire un diploma di qualifica e/o maturità percorsi scolastici integrati di istruzione e formazione professionale che conducano all’acquisizione di crediti formativi utilizzabili ai fini di un futuro inserimento lavorativo e sociale non escluso la frequenza di ulteriori corsi di formazione professionale. Nella scuola secondaria l’integrazione ha il compito di far vivere la scuola “oltre la scuola” rendendo significativa la vita scolastica (gli apprendimenti, la vita collettiva, i ritmi, gli spazi ……) in una prospettiva più ampia, sociale, esistenziale e professionale.Questo significa realizzare per un alunno che frequenta un istituto professionale un “suo progetto di vita” cioè un percorso formativo, culturale e professionale in cui le diverse dimensioni della persona (affettiva, sociale, lavorativa, culturale) s’intrecciano nel progetto per l’alunno e per la classe.Questo progetto non solo si muove nella prospettiva della educazione continua, ma anche in quella del futuro cittadino e della qualità della sua vita.

CONSIDERAZIONI GENERALI DI CARATTERE EDUCATIVO PER LA PROMOZIONE DI UNA VERA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE

Nel 2001, l’Assemblea Mondiale della Sanità dell’OMS ha approvato la nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health – ICF), raccomandandone l’uso negli Stati parti. L’ICF recepisce pienamente il modello sociale della disabilità, considerando la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuovendone un approccio globale, attento alle potenzialità complessive, alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e culturale, incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi.

Nella prospettiva dell’ICF, la partecipazione alle attività sociali di una persona con disabilità è determinata dall’interazione della sua condizione di salute (a livello di strutture e di funzioni corporee) con le condizioni ambientali, culturali, sociali e personali (definite fattori contestuali) in cui essa vive. Il modello introdotto dall’ICF, bio-psico-sociale, prende dunque in considerazione i molteplici aspetti della persona, correlando la condizione di salute e il suo contesto, pervenendo così ad una definizione di “disabilità” come ad “una condizione di salute in un ambiente sfavorevole”. La centralità del contesto socio-culturale nella determinazione del livello di disabilità impone che le persone con disabilità non siano discriminate, intendendo “discriminazione fondata sulla disabilità (...) qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali.Al fine di promuovere pienamente una “cultura dell’integrazione” nel rispetto dei principi e valori così come normativamente definiti, nel contesto classe sarà necessario:

1. Non creare mai l’occasione per sottolineare la diversità 2. Non rilasciare mai affermazioni negative riguardo i livelli cognitivi propri dell’alunno ( non

ce la fa...! questo è troppo....! non è nelle condizioni di....!) perché andrebbero a ledere la propria immagine, indebolire la propria autostima e di conseguenza la motivazione nei confronti dello studio.

3. Riflettere sempre un’immagine positiva comunicando all’alunno la propria fiducia e se necessario la propria stima (il concetto di sé di un individuo è, nell’insieme, un riflesso delle

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opinioni comunicate da “altri significativi”; la comunità educativa fornisce uno specchio in cuil’individuo scopre la sua immagine o una definizione di sé).Predisporre un clima sereno nella relazione, nel rapporto interpersonale significa creare le condizioni per favorire l’apprendimento, l’adattamento alle proposte didattiche ed un equilibrato sviluppo psicologico.

CRITERI PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PERCORSI DIDATTICO – DISCIPLIANRI

Il docente specializzato in collaborazione con il docente della disciplina, provvede alla compilazione di una scheda per ogni disciplina (o area).Si definiscono gli obiettivi, si l'individuano le barriere da rimuovere, i materiali, i facilitatori e lestrategie da attivare.

Raccordi con l'attività della classeQuesta parte va curata con attenzione per evitare che l'individualizzazione si trasformi inseparazione e privi l'alunno della importante esperienza di apprendere nella dimensionesociale della classe. Un alunno con disabilità presenta un profilo eterocrono, dove aree didifficoltà o incapacità possono stare accanto ad aree di normalità; per questo è possibileche alcune attività previste per la classe, siano accessibili all'alunno senza modificazioni,mentre in altre attività si richiedano modificazioni sostanziose.

PRINCIPALI CRITERI DI RACCORDO CON LA CLASSE

La sostituzione

L'obiettivo per la classe e per l'alunno con disabilità è il medesimo, si sostituiscono le modalità di accesso (visive, uditive, grafiche, motorie), utilizzando tecnologie assistite, cioè prodotti, strumentazioni, dispositivi, applicazioni, programmi informatici che rendono accessibili agli alunni con disabilità le attività scolastiche, compensando la limitazione o il deficit.

Facilitazione

È una modalità adatta agli alunni che non riescono a intraprendere e a portare a termine il compito a causa di difficoltà nella sfera dell'attenzione, del comportamento, o in presenza di disturbi specifici.L'obiettivo resta il medesimo della classe, si modificano o si introducono elementi che facilitino l'alunno nell'affrontare il lavoro. Le modifiche possono riguardare:- Lo spazio: la postazione di lavoro dell'alunno rispetto a stimoli disturbanti o agevolanti- Il tempo: concedere maggiore tempo per l'esecuzione del compito, frazionare la consegna di lavoro in più tappe.- Gli strumenti: fornire strumenti di lavoro alternativi a quelli dei compagni.- I contenuti: facilitare la comprensione e l'esecuzione del compito aggiungendo ulteriori informazioni, immagini, schede guida, mappe.

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- La didattica interattiva: proporre compiti da svolgere in gruppi cooperativi, a coppie o con modalità laboratoriali.- Le strategie metacognitive: aiutare l'alunno a maturare la consapevolezza delle sue modalità diapprendimento. Costruire con lui schede di autoistruzione che lo supportino nel lavoro.

Riduzione

All’interno delle medesime proposte previste per la classe si riducono e si semplificano le richieste per l'alunno con disabilità:- la complessità concettuale: semplificando il lessico, aggiungendo materiali iconici, esempi- la consegna: richiedere l'esecuzione di una sola parte del compito, ad esempio quella iconica o quella verbale- alcune modalità di lavoro: consentire l'uso di strumenti facilitanti come la calcolatrice, un programma di supporto alla lettura, alla scrittura, dare la possibilità di compilare ilcompito con il disegno, con parole chiave.

Scomposizione dei nuclei fondanti

- L'obiettivo è diverso per l'alunno con disabilità e per la classe. Il punto di contatto va trovato nei nuclei fondamentali delle discipline. Ad esempio: i numeri, lo spazio e le figure, le relazioni e funzioni in matematica; l'ascolto, il parlato, la lettura e la scrittura in lingua italiana.

Partecipazione alla cultura del compito

Per alunni con deficit importanti diventa a volte difficile trovare agganci con obiettivi e contenutiprogrammati per la classe. Partecipare alla cultura del compito significa essere immersi in una situazione di apprendimento fatta di parole, movimenti, sguardi, rumori, contatti fisici, scambi: una varietà di sollecitazioni importanti per lo sviluppo di ciascuno. Attraverso alcune strategie si può rendere significativa e visibile la partecipazione dell'alunno con disabilità:- esplicitare alla classe il lavoro assegnato al compagno- inserire le produzioni dell'alunno (parole, frasi, disegni, scarabocchi), gli interessi, le preferenze, in proposte di lavoro per la classe: un problema, un tema, una produzione artistica, il testo di una canzone - durante la lezione nominarlo, richiamarlo, sfruttare tutto ciò che può agganciarlo sul piano emotivo e cognitivo- incoraggiare le interazioni di aiuto nel lavoro con i pari

PROGRAMMAZIONE DEI PERCORSI DIDATTICO – DISCIPLIANRI

1. AREA o DISCIPLINA: ITALIANO

Obiettivi condivisi con la

programmazione di classe

-

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Obiettivi differenziati o individualizzati

Contenuti - attività

1. AREA o DISCIPLINA:

Obiettivi condivisi con la

programmazione di classe

- ……………- ……………--

Obiettivi differenziati o individualizzati

Contenuti - attività

PERCORSI DISCIPLINARID. lgs 66/2017 art. 1 c. b,c – art. 2 c.2 – art. 4 c. b,c,d,e – art. 7 c. c,d –

O.M. 90/2001 art. 15 c. 4

Il consiglio di classe, sulla base delle osservazioni sistematiche e test di ingresso effettuati nel primo periodo dell’anno scolastico, tenuto conto delle esperienze didattico – educative maturate negli anni precedenti, ritiene che l’alunno non possa seguire una programmazione disciplinare riconducibile agli obiettivi ministeriali. Pertanto la valutazione dei risultati è riferita al PEI e adottata ai sensi dell’O.M. N. 90/2001 art. 15 c. 4, 5.Al termine del percorso di studi la partecipazione agli esami di stato prevedrà prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile come "credito formativo" per un prossimo inserimento lavorativo e/o sociale o per la frequenza di corsi di formazione professionali (art. 312 e seguenti del D. L.vo n. 297/94) e non ad un diploma corrispondente al corso di studi.

E’ bene ricordare che non si dà vita ad una scuola “inclusiva” se al suo interno non si avvera una corresponsabilità educativa diffusa e non si possiede una competenza didattica adeguata ad impostare una fruttuosa relazione educativa anche con alunni con disabilità.La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità scolastica è chiamata ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive, a gestire in modo alternativo le attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Non in altro modo sarebbe infatti possibile che gli alunni esercitino il proprio diritto allo studio inteso come

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successo formativo per tutti, tanto che la predisposizione di interventi didattici non differenziati evidenzia immediatamente una disparità di trattamento nel servizio di istruzione verso coloro che non sono compresi nelle prassi educative e didattiche concretamente realizzate (Linee guida disabilità MIUR).Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo in questione e non solo una figura professionale specifica a cui demandare in modo esclusivo il compito dell'integrazione. Il limite maggiore di tale impostazione risiede nel fatto che nelle ore in cui non è presente il docente per le attività di sostegno esiste il concreto rischio che per l'alunno con disabilità non vi sia la necessaria tutela in ordine al diritto allo studio. Per questo ogni docente provvederà ad adottare tutte le forme di individualizzazione così come definite nel PEI e concordate con il docente specializzato per il raggiungimento degli obiettivi specifici di ciascuna disciplina.

PERCORSI PROFESIONALIZANTI RELATIVI ALL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

In coerenza con i progetti inseriti nel Piano Triennale per l’ampliamento dell’offerta formativa in favore di studenti inseriti in percorsi di integrazione scolastica, tenuto conto della necessità di favorire l’acquisizione di crediti formativi in vista di un futuro inserimento lavorativo e/o sociale, il consiglio di classe delibera la partecipazione dello studente al/ai seguente/i laboratori professionali:

…………… ……………

Per quanto concerne la programmazione dei singoli percorsi si rimanda all’apposita “scheda progetto” (allegato 1.) quale parte integrane di questo PEI.

VERIFICHE

Le verifiche (L. 104/92 ART. 16 – DPR 24/02/1994 ART. 6 c. 2,3) devono essere coerenti con il PEI vale a dire con le discipline, i percorsi e gli adattamenti dei contenuti in forma personalizzata così come previsti e realizzati concretamente nella prassi didattica.In questo senso si configura la norma costituzionale del diritto allo studio, interpretata alla luce della legge 59/1997 e del DPR 275/1999, da intendersi quindi come tutela soggettiva affinché le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia funzionale e flessibilità organizzativa, predispongano le condizioni e realizzino le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni.

VALUTAZIONE

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(LINEE GUIDA MIUR 2.4 - O.M. 90/2001 ART. 15 c.3 – SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE 215/87, D.lgs. 297/94 Art. 318, DPR 122/ 2009 ART. 9, Dlgs 66/2017 art. 4 c. c art. 7 c, d)

Il consiglio di classe valuta comunque i risultati dell’apprendimento con l’attribuzione dei voti o di giudizi relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali giudizi o voti, hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fatta menzione in calce alla pagella o scheda di valutazione ( O.M. 90/2001 art. 15) gli alunni valutati in modo differenziato pervenuti all’ultima classe possono partecipare agli esami di stato svolgendo prove differenziate finalizzate all’attestazione delle competenze conseguire e dei crediti formativi acquisiti validi per un prossimo inserimento lavorativo e sociale. La valutazione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance.La Corte Costituzionale con la sentenza 215/87 ricorda che “ … nelle scuole di ogni ordine e grado capacità e meriti vanno valutati secondo parametri peculiari riconducibili alle singole minorazioni”.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione deve basarsi sulla formulazione e condivisione di criteri “peculiari” da considerarsi in una logica “qualitativa” come misura della crescita globale della “persona – studente” (L 104/92 art. 12 c. 3).La valutazione di conseguenza dovrà tener conto:

della situazione di partenza; dei miglioramenti, anche lievi, registrati nei percorsi di apprendimento

(particolarmente determinanti nel sostegno alla motivazione, sicurezza e stima personale);

dei risultati raggiunti dallo studente nel suo “personale” percorso di apprendimento, comunicazione, socializzazione e relazione

dei risultati raggiunti nelle esperienze a carattere professionalizzante in relazione agli obiettivi specifici adottati;

dell’impegno, interesse e partecipazione

DELIBERAZIONE DEL CONSIGIO DI CLASSE IN MERITO AL PERCORSO SCOLASTICO DA ATTUARE

IL CONSIGLIO DELLA CLASSE _____preso atto delle competenze possedute nelle varie aree disciplinari, tenuto conto della tipologia delle difficoltà evidenziate e di quanto rilevato dall’osservazione diretta, considerati i possibili livelli di apprendimento raggiungibili mediante l’adozione di una didattica individualizzata

DELIBERA,

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all'unanimità, per l’allievo …………. una programmazione con obiettivi didattici non riconducibile ai programmi ministeriali (OM 90/01 ex art. 15 comma 4 - 5)

Discipline Docenti firma

I GENITORI DELL’ALUNNO.

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