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ANNOVII.N .12 . Esceunavoltaalmese . DICEMBRE1883 . BOLLETTINO SAL ESIANO Direzionenell'Oratorio Salesiano .- ViaCottolengo,N.32.TORINO SOMMARIO .IMissionariiSalesianiailoroBenefattori -IMissionariiSalesianielabenedizionedelPapa - ParoledisalutonellapartenzadeiMissionariiSa- lesiani- L'UnitàCattolicae l'addiodeiMissionarii Salesiani - GraziaperintercessionediMariaAusi- liatrice - Bisognodibuoneletture - Associazionea dueperiodichepubblicazioni - Duelibrettiinomaggio all'Em .CardinaleAlimonda-Il BollettinoSalesianoo raccoltoodisperso - Solitoricordo -LaConferenza deiCooperatoriSalesianiinCasaleMonferrato - .No- tiziedellenostreMissioninelBrasile - Notiziesul viaggiodeinostriMissionarii-Indicedell'annata1883 . IM ISSIONARIISALESIANI ailoroBenefattori . Era intentodiD .Boscodiringraziare pubblicamenteiCooperatorieleCoopera- tricidell'aiuto,chegliprestaronoperef- fettuarel'ultimaspedizionediMissionarii perl'America,quandoricevettedaMarsiglia unalettera,collaqualeiMissionariimede- simicompionoquestosacrodoveredigra- titudine .Lediamodibuongradoilprimo posto « carissimoD .Bosco ePadreinG .C.amatissimo, »D .Cagliero,cheebbela bontà diac- compagnarcisinoaMarsiglia,etrapoco cicondurràancheabordodelgrandiosopi- roscafo Bèarn, leracconteràavivavoce piùcosedelnostroviaggiodaTorinofin qua ; lediràdell'affettuosaaccoglienza,che abbiamoricevutadainostriconfratelliin S .Pierd'Arena ; dellavisitadanoifatta inGenovaall'EminentissimoCardinaleAli- monda,checitrattòqualpadreamorosis- simo ; dellafestatenerissima,cheD .Albera c'improvvisòieriseranellaChiesadique- st'OratoriodìS .Leone ;quindituttoquesto edaltroiopassoquisottosilenzio .Adaltro scopomiraquestamialettera,ultimache iolescrivosulleterrediEuropa . »DonBosco!Ilmiocuoreedilcuorede' miei20compagniedelle12SuorediMaria Ausiliatricesenteilbisognodiunosfogo ; losfogodellariconoscenzaedellagratitu- dine .Oh! sì,primadiaffidarelanostra vitaalleinfideondedelmare , primadi darel'ultimoaddioall'Europa,noivogliamo compiereunsacrodovere,noivogliamorin- graziaretutticoloro,cheinqualsiasimodo hannoconcorsoavantaggiodiquestanostra spedizione . »Sì,grazievivissimevirendiamo,oin- sìgninostriBenefattori ;grazieanomedei nostriconfratellidelleCaseamericane,che aspettanorinforzipernoncaderesottoil pesoditroppogravifaticheconunamorte precoce ;grazieanomedimigliaiadipo- veriselvaggiabbandonati,aiqualiandiamoad annunziarelabuonanovellaeaportareil fruttodelladivinaredenzione ; graziea nomediDio , anomedellaChiesa ,a nomedeiSanti . »GrazieprimieramenteaLei,carissimo D .Bosco,ilqualeperoltreatremesinon sidiedeposa,sinchénonmiebberaccolto

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ANNO VII. N. 12 .

Esce una volta al mese .

DICEMBRE 1883 .

BOLLETTINO SALESIANO

Direzione nell' Oratorio Salesiano. - Via Cottolengo, N. 32. TORINO

SOMMARIO . I Missionarii Salesiani ai loro Benefattori- I Missionarii Salesiani e la benedizione del Papa- Parole di saluto nella partenza dei Missionarii Sa-lesiani - L'Unità Cattolica e l'addio dei MissionariiSalesiani - Grazia per intercessione di Maria Ausi-liatrice - Bisogno di buone letture - Associazione adue periodiche pubblicazioni - Due libretti in omaggioall'Em. Cardinale Alimonda-Il Bollettino Salesiano oraccolto o disperso - Solito ricordo - La Conferenzadei Cooperatori Salesiani in Casale Monferrato - .No-tizie delle nostre Missioni nel Brasile - Notizie sulviaggio dei nostri Missionarii-Indice dell'annata 1883 .

I MISSIONARII SALESIANIai loro Benefattori .

Era intento di D . Bosco di ringraziarepubblicamente i Cooperatori e le Coopera-trici dell'aiuto, che gli prestarono per ef-fettuare l' ultima spedizione di Missionariiper l'America, quando ricevette da Marsigliauna lettera, colla quale i Missionarii mede-simi compiono questo sacro dovere di gra-titudine. Le diamo di buon grado il primoposto

« carissimo D. Boscoe Padre in G . C. amatissimo,

» D. Cagliero, che ebbe la bontà di ac-compagnarci sino a Marsiglia, e tra pococi condurrà anche a bordo del grandioso pi-roscafo Bèarn , le racconterà a viva vocepiù cose del nostro viaggio da Torino finqua ; le dirà dell'affettuosa accoglienza, cheabbiamo ricevuta dai nostri confratelli in

S . Pier d'Arena ; della visita da noi fattain Genova all'Eminentissimo Cardinale Ali-monda, che ci trattò qual padre amorosis-simo ; della festa tenerissima, che D . Alberac'improvvisò ieri sera nella Chiesa di que-st'Oratorio dì S . Leone ; quindi tutto questoed altro io passo qui sotto silenzio . Ad altroscopo mira questa mia lettera, ultima cheio le scrivo sulle terre di Europa .

» Don Bosco! Il mio cuore ed il cuore de'miei 20 compagni e delle 12 Suore di MariaAusiliatrice sente il bisogno di uno sfogo ;lo sfogo della riconoscenza e della gratitu-dine. Oh ! sì, prima di affidare la nostravita alle infide onde del mare , prima didare l'ultimo addio all'Europa, noi vogliamocompiere un sacro dovere, noi vogliamo rin-graziare tutti coloro, che in qualsiasi modohanno concorso a vantaggio di questa nostraspedizione .

» Sì, grazie vivissime vi rendiamo, o in-sìgni nostri Benefattori ; grazie a nome deinostri confratelli delle Case americane, cheaspettano rinforzi per non cadere sotto ilpeso di troppo gravi fatiche con una morteprecoce ; grazie a nome di migliaia di po-veri selvaggi abbandonati, ai quali andiamo adannunziare la buona novella e a portare ilfrutto della divina redenzione ; grazie anome di Dio , a nome della Chiesa , anome dei Santi .

» Grazie primieramente a Lei, carissimoD. Bosco, il quale per oltre a tre mesi nonsi diede posa, sinché non mi ebbe raccolto

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un drappello di giovani apostoli e uno stuolodi sacre vergini, i quali saranno il sostegnodelle nostre Missioni . Oh ! il misericor-dioso Iddio ricompensi la sua sollecitudine,guiderdoni il suo zelo, col farle giungere intempo non lontano la lieta notizia del trionfodella verità sull' errore, della conversionedella Patagonia alla fede cattolica ; col darlea vedere i suoi figli a capo di mille e milleschiere di anime, strappate alla schiavitùdi Satana. e ridonate alla libertà di GesùCristo .

» Grazie fervidissime a voi, benemeritiCooperatori e Cooperatrici , grazie dellaprontezza e della generosità, colla quale a-vete assecondato l'appello fatto alla carità vo-stra a vantaggio della nostra Missione . Invirtù delle limosine che ci avete inviate, invirtù dei varii. oggetti che ci avete spediti,noi abbiamo potuto far fronte alle principalispese del nostro viaggio, e provvederci lecose più necessarie. E vero che abbiamo do-vuto lasciare in Torino alcune note da pagare,ma partiamo nondimeno con animo lieto perla forma speranza che la carità vostra nonverrà meno al nostro amatissimo Superiore,e che tra breve pel vostro appoggio saràsaldato ogni conto e soddisfatto ogni credi-tore . Sì, grazie cordialissime vi rendiamo

e per quello che avete fatto e per quelloche ancor farete per noi .

Grazie altresì a tutti coloro , i quali ,non essendo in grado di soccorrerci ma-terialmente , ci sovvennero moralmente ,perorando la nostra causa , procurandocibenefattori,

raccogliendo limosine dal riccoedal povero. Grazie, tra gli altri, ai giornali

cattolici d'Italia e di Francia, che raccoman-darono ai loro lettori l'opera nostra ; graziespeciali all'Unità Cattolica e al Corriere diTorino, primi a prestarci il segnalato favore .» Io vorrei aver tempo di passare a ras-

segna più altre classi di persone , che cihanno in qualche guisa beneficati ; ma debbodeporre la penna, perché è tempo di ab-bandonare la terra per affidarci al maresiamo ora chiamati a recarci in porto . MaIddio conosce ad uno ad uno i nostri be-nefattori . A Lui pertanto noi lasciamodi rimunerarli in vece nostra ; ed Egli, nesiam certi , li ricompenserà da pari suo,dando loro a suo tempo quella lode altresì, allaquale già anelava s . Paolo quando scriveva-E allora ciascheduno avrà lode da Dio : Ethunc laus erit unicuique a Deo ; quella lodepromessa all'uomo, che non solo avrà cu-stodito in se stesso la fede , ma cooperatoa diffonderla tra gli altri ancora : Vir fi-

delis multum laudabitur; quella lode in fine,che agli uomini misericordiosi sarà annun-ziata dall'Assemblea dei giusti : Et laudeseorum nunciet Ecclesia .

» Addio, veneratissimo D . Bosco. Ciascunomi prega di riverirla a nome suo ; tutti siraccomandano che preghi e faccia pregareper noi, affinchè possamo avere un viaggiofelice sotto la protezione di Dio , sotto ilmanto di Maria, sotto le ali dei nostri An-geli custodi .

» Marsiglia, 14 novembre 1880.

» Suo aff.mo in G. C .» Sac . GIAcoMo COSTAMAGNA»

D. Bosco, pieno ancor egli di ricono-scenza verso i suoi Benefattori , coglievolentieri questa propizia occasione peraugurare loro felicissimo le prossime festedel Santo Natale , e un buon fine e unb uon capo d' anno ; e intanto con tuttii salesiani ed i suoi giovanetti innalzafervide preghiere al divino infante Gesùche faccia a tutti gustare quella dolcis-sima pace , che Egli è venuto a portare,dal Cielo in terra, ed al termine dell' esigliodella presente vita conceda loro di entrarenella patria dei, Beati , dove le opere dicarità ricevono da. Dio la eterna Mercede,

I MISSIONARII SALESiANI

e la benedizione del Papa .

I nostri Missionarii prima di partire da Torinoebbero un ben dolce conforto. Il Santo PadreLeone XIII , informato di loro partenza, inviavaad essi una speciale benedizione, e ne ammettevaa particolare udienza il Teol . D. Giovanni Caglieroe il. Sac . D. Giacomo Costamagna , che guidòl'ultimo drappello .

Le parole del Vicario di Gesù Cristo furono cosìbenevole e l'udienza loro accordata cotanto affet-tuosa, che è pregio dell'opera il registrarle qualeprezioso argomento della incomparabile bontà suaversa il nostro pio Istituto, e specialmente versoil veneratissimo nostro Superiore D . Bosco .

Pertanto il giorno 5 dello scorso novembre idue prelodati Sacerdoti, che già si trovavano nella

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nostra Casa. di Roma presso la Chiesa del SacroCuore di Gesù, con biglietto della Camera ponti-ficia venivano avvertiti che il domani a mezzo-giorno sarebbero stati ammessi ad udienza privatadal Santo Padre. Lieti di tale annunzio eglinonell'ora stabilita si recarono al palazzo Vaticano,accompagnati dal Sac . D. Francesco Dalmazzo ,

Parroco di detta Chiesa, e rappresentante, in Roma,della pia Società Salesiana. Introdotti nella saladegli arazzi e prostrati ai piedi dal Sommo Pon-tefice, questi con bontà ed affetto veramente dipadre prese a dire : - Ecco i miei buoni Missio-nari Salesiani. Voi dunque siete di partenza perle Missioni della Patagonia?- Sì, Beatissimo Padre, e per questo appunto

siamo venuti a prostrarci ai piedi di Vostra San-tità , per averne il mandato e per implorare laVostra apostolica benedizione sopra di noi , soprai nostri compagni, sopra il nostro Superiore, sullaCongregazione Salesiana e specialmente sulle no-stre Missioni di America .

- Ed io ben di cuore ve la concedo . Veramenteun vastissimo campo voi avete a coltivare in quelleremote contrade . Quanti poveri selvaggi vi sonocolà da evangelizzare ! quante popolazioni da inci-vilire! quante anime da salvare! So che lavoratemolto e che dovete sostenere fatiche assai ; mafatevi animo. Il Signore tien conto dei vostri sa-crifizi, e suole premiare i sudori dei Missionariicon frutti abbondanti su questa terra e coronarlicon immensa gloria nel Cielo .- E in quanti partite adesso?A questa dimanda rispose D . Costamagna , e

disse : - Santità, sabato prossimo partiranno conme 20 Salesiani e 12 Suore di Maria . Ausiliatrice .- E io, soggiunse a sua volta D . Cagliero , aDio piacendo partirò poco dopo, e quando VostraSantità me ne darà obbedienza .- Oh ! bene, bene . E quante Case avete pre-

sentemente in America e in quanti siete?- Santissimo Padre, abbiamo colà 17 Case sta-

bilite e circa 20 Stazioni ; e comprese le Suore diMaria Ausiliatrice siamo 200 persone .- Oh! il Signore vi benedica, riprese Sua San-

tità, moltiplichi il numero degli operai evangelici,e vi conservi al bene della vostra Missione . - Editemi un poco, soggiunse poscia il Papa con inef-

fabile benevolenza, come sta D. Bosco? come vala sua vista ?- Beatissimo Padre ; proseguì D. Cagliano, egli

è molto affranto dalle fatiche, e la poca vista chegli resta è messa a duro cimento poi continuolavoro .- Bisogna raccomandargli che abbia cura di

sua sanità , riprese il Pontefice ;essa è troppopreziosa e troppo utile al bene e all' incrementodel vostro Istituto. Raccomandategli adunque chesi usi dei riguardi. Ed ora io vi benedico di tuttocuore . Benedico il vostro Superiore, affinchè Iddiove lo conservi ancora per molti anni . Benedico ilSalesiano Istituto e quanti concorrono al bene delmedesimo . Benedico voi e le vostre Missioni, af-finchè possiate estendere vieppiù il regno di Gesù

Cristo e salvare molte anime redente dal suo pre-ziosissimo sangune .

Dopo ciò, il Santo Padre , rivolto a D. Dal-mazzo, gli domandò : - E voi fate andare avantila vostra Chiesa del Sacro Cuore? E tanto neces-saria alla popolazione della vostra Parrocchia .- Beatissimo Padre, rispose egli, speriamo di

poterne inaugurare il vasto coro pel prossimoNatale .- Oh ! bene ; questo mi consola, conchiuse Sua

Santità. .I tre fortunati Salesiani, baciato infine il sacro

piede e il sacro anello al Vicario di Gesù Cristo,se ne partirono coll'animo ricolmo di soavissimagioia .

PAROLE DI SALUTOnella partenza dei Missionarii Salesiani .

La funzione, che ebbe luogo nella Chiesa di MariaAusiliatrice la sera del 10 scorso novembre per la

i partenza dei nostri Missionarii alla volta dell'Ame-rica del Sud, riuscì non meno splendida e commo-vente che le altre consimili sino allora celebrate . Unanumerosa moltitudine di fedeli della città di Torinoe delle sue vicinanze, in gran parte Cooperatori eCooperatrici, si accalcava nel Santuario , divota-mente avida di vedere, udire, salutare i Missio-narii, per cui ognuno mostravasi compreso di altaammirazione . Mescolati tra gli altri vedevansi purvarii parenti ed amici, accorsi per dar loro l'ul-timo abbraccio .I Missionarii erano schierati nel vasto presbi-terio circondati da numeroso clero ; e in un bancoa parte sotto la balaustrata , tra mezzo ad uncorteo di pie signore , assistevano pure le Suoredi Maria Ausiliatrice, quantunque dovessero questecompiere la funzione dell'addio all'indomani, nellaChiesa del loro istituto di Nizza Monferrato tra_

le proprie consorelle religiose.Cantato il Vespro in musica, salì sul pulpito il

M. Rev. D. Costamag na, e tenne all'affollato po-polo un breve, ma cordialissimo discorso di con-gedo . Non abbiamo potuto raccoglierlo per intiero,ma crediamo di averlo ritenuto nella sua sostanza ;e perciò qui lo esponiamo per quei Cooperatori eper quelle Cooperatrici, che non poterono udirlo .

Parole di D. Costamagna .Addio, parenti , Cooperatori Salesiani , giova-

netti, confratelli, superiori, addio .Non senza trepidazione io pronunzio queste pa-

role, o miei divoti uditori . Sento quanto altri maila pena del distacco da tanti cari ; so a quali tra-vagli noi andiamo ad assoggettarci nel lungo viag-gio ; mi si affaccia alla mente pur anche la pro-babilità di una morte violenta . Pronto è bensì lospirito , ma inferma è tuttavia la carne. Eppurecoll'aiuto del Signore e per amor di Lui io ed imiei compagni facciamo il sacrifizio e vi diamol'ultimo saluto . Sì, addio, o carissimi .

Ma insieme col mio saluto permettetemi che ioesponga alcuni pensieri, e vi mostri anzitutto laragionevolozza della nostra partenza, l'utilità dellenostre Missioni di America .

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Ritenete primieramente che la partenza di Mis-sionari pei paesi selvaggi non scema punto il nu-mero degli operai evangelici nei paesi cattolici .La esperienza dimostra che per uno che parte, piùaltri vengono ad occuparne il posto. Giova a questoincremento l'esempio dei Missionarii medesimi ; eper altro lato sembra che Iddio anche in ciòadempia la sua promessa , di dare cioè il centoper uno , suscitando e conservando maggior nu-mero di vocazioni ecclesiastiche nel cuore dei gio-vanetti e degli adulti .E poi quantunque per la tristezza dei tempi va-

dano scemando i Sacerdoti nei paesi cattolici, tut-tavia il certo si è che ve ne sono ancora cento edanche mille volte di più che non nell' America .Presso di voi salendo sopra una collina vedetespuntare all'intorno 20, 40, 50 ed anche più campa-nili, i quali indicano che colà presso esiste una Chiesacon un Sacerdote almeno, che spezza il pane delladivina parola agli adulti, che catechizza i fanciulli,che assiste ai moribondi : ed invece in quelle lon-tanissime terre americane noi gi riamolo sguardoper centinaia di miglia e non iscorgiamo segnoveruno di religione : quindi innumerevoli anime virimangono nella idolatria, quindi il più delle volte,e, direi, novanta su cento degli stessi cattolicimuoiono senza i conforti religiosi per mancanza diSacerdoti . Colà vivono ancora come bruti animalimilioni di creature umane, a cui bisogna insegnareche esiste un Dio solo, che l'anima è immortale,che certe nefandità sono illecite ; colà non esisteancora una società, e fa d'uopo crearla di pianta .Or dite voi se la partenza di Missionarii perquelle parti non sia ragionevole, se non siano utilile nostre Missioni .

In oltre badate ad una cosa importantissima .In quelle terre non vi sono solamente selvaggi

da convertire alla fede e ridurre alla cristianaciviltà , non vi sono soltanto cristiani del luogoda istruire e conservare nella religione catto-lica , ma vi abitano migliaia di poveri italiani ,per le cose dell'anima affatto abbandonati. Voi sa-pete benissimo che ogni mese dall'Italia partono acentinaia, anzi a migliaia i nostri compatriotti, e sirecano in quelle regioni colla speranza di trovareuna fortuna ; ma non dovete ignorare che giunti-colà essi non tardano a perdere cose ben più pre-ziose, a perdere la fede, l'anima, Iddio . La cu-pidigia del guadagno , la scarsezza dei Sacerdoti,l'ignoranza della lingua fanno sì che cessano dalfrequentare la Chiesa, smettono le pratiche di re-ligione , lasciano crescere i figliuoli nel mal co-stume, e a poco a poco finiscono per divenire egualiai selvaggi , e posti al loro contatto si fanno adessi pietra di scandalo ed impedimento alla con-versione . Or bene, la nostra presenza in quei luo-ghi, l'opera nostra torna utilissima, anzi riesce disalute non solo agli indigeni, ma agli stessi nostriconcittadini . Sapendoci loro connazionali e intendendola nostra lingua, essi ci vengono ad udire, ci ascol-tano, ci affidano i loro figliuoli, e così, mentre ten-tano di farsi una posizione più o meno agiata in questavita, non si mettono al rischio di perdere il Pa-radiso . Ragionevole , utile è adunque la nostrapartenza per le Missioni di America , ed un cri-

stiano e specialmente un italiano che abbia fede ecuore, lungi dal disapprovarla, dovrebbe anzi ap-plaudirla e coadiuvarla . Adunque nel nome delSignore, della religione e della umanità noi par-tiamo ; addio .

Addio, genitori e parenti carissimi . La nostraseparazione vi addolora , il conosco o vi compa-tisco ; ma Dio vuole da noi e da voi questo sa-crifizio . Facciamolo con generosità , ed Egli cisarà largo di copiosa mercede . No , non ditepiù : - Questo figlio è mio , ed io non vorreiche partisse ; - Noi siamo di Dio : Egli potrebbestrapparci dal vostro seno con una morte precoce .Ebbene, dategli per amore quello che è suo e chevi domanda, e voi lo riavrete in Cielo . Se sapestedi certo che andando nell'America noi diverremmoricchi e padroni di un principato, oh! sì voi cilasciereste partire senza difficoltà . Or bene, alzategli occhi al Cielo, e mirate la corona regale, che giàci sta preparata . Serbandoci fedeli alla nostra Mis-sione, sì, noi saremo principi del regno celeste ,poiché sta anche detto per noi : Constitues eosprincipes . Coraggio : solo più pochi anni e for-s'anche pochi giorni, e poi ci riuniremo per nonsepararci mai più . Addio adunque, padri, madri .fratelli, sorelle, addio .

Addio, Cooperatori Salesiani e Cooperatrici ; epoichè siete sì buoni , permettete che mi racco-mandi a voi per due favori . Pregate per me e peri miei compagni, affinchè possiamo ottenere laperseveranza nei nostri propositi di fedeltà . Noiandiamo incontro a grandi tribolazioni , a grandicimenti, sapete. Ah! senza una grazia specialeforse noi verremmo meno, e perderemmo le nostrecorone. Pregate dunque che possiamo raggiungerle emettercele in capo ; poichè ci fa udire s . Bernardoche il premio si promette a chi incomincia, ma sidà solo a chi persevera : Inchoantibus praemiurnpromittiter, perseverantibus datur . - Il Secondofavore che vi domando si è che continuiate ad aiu-tarci colla vostra carità . Sì, proseguite a porgerela mano al nostro D . Bosco , affinchè egli a suavolta possa spedirci colà degli aiuti, aiuti per noi,aiuti pei poveri Patagoni, che andiamo ad evangeliz

-

zare e che abbisognano di tutto . - Ed ora piendi fiducia che voi ci soccorrerete e colla preghierae colla limosina, vi ripeto cord ialmento addio. Noipure pregheremo ogni giorno per voi il Signoreche vi conceda il centuplo in questa vita e la e -terna felicità del Cielo .

Addio a voi, cari giovanetti dell'Oratorio . Neitre mesi, che ho passati in questa Casa, voi collavostra pietà, col vostro contegno mi avete edifi-cate e fatto concepire le più liete speranze sulvostro avvenire . Deh ! continuate a mantenere viviin questo Istituto gli esempi dei giovani Dome-nico Savio, di Michele Magone, di Francesco Be-succo e di tanti altri, che vissero tra queste murasiccome angeli , e crebbero all' ombra di questoSantuario siccome fiori di Paradiso, dove sono oragià trapiantati . Qui ha da essere la semenza dei santigiovani ; qui il vivaio dei nostri aiutanti nella vi-gna del Signore . Corrispondete adunque alla graziadi Dio, e rendetevi degni di essere un giorno salva-tori di anime, come divennero tantì altri, che vi

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precedettero . Noi ne aspettiamo di voi non pochisulle sponde del Rio Colorado, del Rio Negro, delChubut , nei Pampas , nella Patagonia e nellaTerra del Fuoco ; aspettiamo dei Sacerdoti, aspet-tiamo anche dei laici , degli artigiani , dei capid'arte, che ci siano di aiuto ad incivilire i bar-bari, a formarne una famiglia di Dio ed una so-cietà ordinata . Sì, addio, carissimi giovani, spe-ranza della Chiesa, speranza dei Missionarii, addio . .

Addio, o miei dilettissimi confratelli Salesiani .Io vi porto tutti nel mio cuore, e vi ricor-derò ai confratelli dell'America. Deh ! voi non di-menticateci mai davanti al Signore . Io ed i mieicompagni invidiamo la vostra sorte . Voi fate co-rona al nostro amatissimo padre D . Bosco , nemirate il dolce aspetto, ne udite l'amorevole voce,approfittate dei suoi paterni consigli . Ah ! d'orain avanti un tanto bene a noi non sarà più con-cesso . Deh ! carissimi confratelli, circondatelo diaffettuose cure anche per noi ; possa egli sempregodere e gloriarsi della vostra ubbidienza e dellavostra costanza nell'operare il bene ; niuno lo ab-bandoni, niuno mai lo amareggi . Possiamo, e voidall'Europa e noi dall'America , come sulle dueopposte spiaggie dell'oceano, formare due cori perlodare Iddio in questa terra di esiglio, sino a che,riuniti in Cielo, nostra patria, congiungeremo le no-stre voci con quelle degli Angeli e dei Beati inun'armonia sempiterna . Addio, sì, addio, amatis-simi Salesiani .Addio , superiori nostri tutti ; addio special-

mente a D. Bosco, nostro padre dolcissimo . Ah!solo Iddio può comprendere tutto il dolore che ciopprime l'anima in questo istante nel separarci date ; Dio solo può lenire la nostra ambascia collesovrane sue dolcezze . E di addolorarci abbiamoben donde, o padre. I nostri genitori ci diedero lavita del corpo, ci guidarono nei primi passi , sisono adoperati per procurarci un bene transitorioma tu negli anni più pericolosi dell'età nostra cihai conservata o ridonata la vita dell'anima conuna saggia educazione ; tu con illuminati consiglici fosti luce nel buio delle giovanili passioni ; tucogli amorevoli incoraggiamenti ci fosti spronenegli ardui sentieri della virtù ; tu, in una parola,ci hai fatto quello che siamo, strumenti cioè dellamisericordia di Dio a vantaggio della religione odella civile società . Ben ragionevole è adunque lapena che soffriamo nel dividerci da te, o amico ,o benefattore, o padre incomparabile . Ma Dio do-manda da noi questo sacrifizio, lo richiede la suamaggior gloria , lo esige la salute d' innumere-voli anime abbandonate ; ebbene, noi lo facciamo .Addio pertanto, o carissimo D . Bosco. In Cieloniun evento ci strapperà più dalle tue braccia .

A te pure, o maestoso Santuario, che ci raccogliin questo istante solenne, a te!, luogo di benedi-zione, a te, trono di misericordia, a te, donde MariaAusiliatrice spande un torrente di grazie per tuttala terra, a te pure io dico addio . Sì, io ti saluto,ma non ti dimenticherò giammai . - Divoti uditori,vi confesso che i Salesiani dall'America rivolgonosovente il loro sguardo a questo santo tempio ;qua portati sullo ali dei loro pensieri vengono atemprare il loro cuore alla fatica ed ai sacrifizi ;

a questa taumaturga immagine di Maria nostraMadre noi indirizziamo le nostre aspirazioni , ri-corriamo nei maggiori pericoli, ed ogni volta espe-rimentiamo gli effetti di sua celeste protezione .No, Maria Ausiliatrice nell' America non ci perdedi vista ; Ella ci accompagna ; Ella ci difende, cisalva, ci fa toccar con mano che è sempre nostraMadre pietosa . Qui io debbo proclamarlo a sua lodee come tributo di riconoscenza e di gratitudine .Cinque anni or sono, nel 1878, quando noi tentam-me la prima volta di penetrare nella Patagonia permare, Maria ci ha salvati da una morte certa . Su-scitatasi terribile burrasca, rotto più volte il timonedella nave, il vento ne faceva per 5 giorni sì malgoverno, che aspettavamo di affondare da un mo-mento all'altro : ci eravamo già confessati e rac-comandata l'anima . Lo stesso capitano del basti-mento ne aveva abbandonato il comando, ritenendosicome perduto . Posti a quel duro cimento e comein procinto di scendere in fondo al mare, che do-veva essere nostra tomba , noi ci ricordammodi questo Santuario, ci sovvenne di questa caraimmagine, ed una viva fiducia si destò nel nostrocuore che Maria ci doveva salvare. Era il 15 dimaggio, giorno in cui si cominciava la novena diMaria Ausiliatrice. Allora ci gettammo in ginoc-chio e - Maria Ausiliatrice, le dicemmo, Madredi Gesù e Madre nostra, deh ! salvateci ; e noi daquest'oggi riconoscendoci per vostra intercessionecome risuscitati, consacreremo ogni istante di nostravita alla gloria di Dio e alla gloria vostra . - Fattoquesto ricorso, il mare si acquieta, il capitano riapreil cuore alla speranza, riadatta alla meglio un ti-mone, e dato di volta ritorna al porto di BuenosAires . Sì alta fu la persuasione di essere scam-pati da certa morte come per miracolo, che tuttii passeggieri e gli stessi marinai si portarono connoi a ringraziarne Iddio nella Chiesa della M i-sericordia , cantando un solenne Te Deum ei più giulivi inni di lode alla celeste nostra Libe-ratrice . - Un anno dopo divisammo di penetrarviper terra, e ci mettemmo in via per isterminatideserti, non percorsi mai che da. barbari e da bestie feroci . Dopo un mese e più di pericoloso viag-gio, noi perdemmo il sentiero, che ci aveva sinoallora guidati . Ci aggirammo varie ore per lungoe per largo, a fine di ritrovarlo, ma invano . La-scio a voi l' immaginare lo state dell'animo no-stro ! Noi stavamo o per cadere sfiniti dalla fame,od arsi dalla sete, o fors'anche trucidati dai sel-vaggi o divorati dalle fiere. Ma in quel terribilefrangente il pensiero di Maria come un raggio dibenefica luce venne a balenare alla nostra mente .Era il 23 di maggio del 1879, vigilia della grandesolennità di Maria Ausiliatrice , e questa circo-stanza ci accrebbe la confidenza che questa pieto-sissima Vergine non ci avrebbe lasciati perire .Pertanto di bel nuovo a Lei ci raccomandammoche ci rimettesse sulla via sicura, dicendole dalprofumi lo del cuore : Iter para tutum ; ed eccoche, senza quasi sapere il come, noi ci ritrovammosullo smarrito sentiero, e all' indomani Maria cipagava la festa, conducendoci come per mano sullesponde dei Rio Negro, in faccia a Patagones. Ah!no, Maria non ci venne meno giammai ; anzi tanto

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ci favorì che noi pure abbiamo potuto erigerle inBuenos Aires un piccolo Santuario e dedicarglielo conuna solennità splendidissima ; noi pure abbiamo po-tuto esporre alla pubblica venerazione una graziosaimmagine, che ricorda a noi ed agli Americani lanostra dolcissima Madre , Maria Ausiliatrice. IlCielo in quel giorno parve sorridere a noi ; ìmper-ciocchè, compiuta la sacra cerimonia della benedi-zione, formossi nelle nubi una corona di vaghi coloria guisa di aureola nel punto preciso, che corrispon-deva alla nuova Chiesa ; spettacolo che, per quantonaturale, non lasciò di attirare gli sguardi di tutti,e far concepire le più liete speranze che Maria cisarebbe sempre stata propizia .

Ma non ostante il piccolo Santuario, non ostantela bella immagine, che nell'America pur ci confor-tano a sperare nella gran Madre di Dio , noi tisalutiamo, o Chiesa di Maria Ausiliatrice di To-rino, dalla quale come da un nuovo cenacolo sonogià partiti, partono e partiranno tanti Missionarii . Sedi te io mi dimenticherò, sia messa in oblio la miadestra. Si attacchi la mia lingua alle mie fauci ,se io non avrò memoria di te : Si oblitus fuero tui,oblivioni detur dextera mea . Adhaereat linguamea faucibus meis, si non meminero tui . Addio,addio, Santuario, Casa, Trono prediletto di nostraceleste Madre Maria .Ma è tempo che io ponga fine al mio dire .

Addio, vi ripeto, parenti, Cooperatori ed amici,giovanetti e confratelli, addio tutti, e a rivederciin Cielo .

Termine della funzione.Sceso il Missionario dal pergamo, si espose al-

l'adorazione il SS. Sacramento, si cantò il Tantumergo in musica, e D. Bosco impartì la benedi-zione . Riposto il Venerabile nel tabernacolo, s'in-tonò il Benedictus, in fine del quale D . Boscomedesimo appiè dell'altare di Maria Ausiliatricerecitò sopra i figli suoi le belle preghiere dei pel-legrinanti, invocando loro la compagnia degli an-geli e la protezione del Cielo, durante il lungo epericoloso viaggio e per terra e per mare .

Terminate queste preghiere, D . Bosco con vocequasi soffocata dalla commozione raccomandò agliastanti che per un mese avessero ogni giorno re-citato un Pater ed un Ave per ottenere un pro-spero viaggio ai Missionarii . Quindi questi pas-savano l'un dopo l'altro a dare e a ricevere il baciodi pace dai loro confratelli , schierati in due aliaccanto all'altare, e ad ascoltare in privato un'ulti-ma parola da D . Bosco. Furono quelli i momenti piùcommoventi, i quali ci ricordarono le parole degliAtti degli Apostoli sulla partenza di S . Paolodalla città di Mileto :E fugrande di tutti ilpianto : e gettandosi sul collo di Paolo ,lo ba-ciavano .I Missionarii uscendo di Chiesa ebbero molto afaticare per farsi largo tra i giovanetti e tra ifedeli, ognuno dei quali bramava di dire loro unaparola, raccomandarsi alle loro preghiere, e ba-ciare quelle mani, che andavano ad operare le me-raviglie del Signore in remotissime terre , e adaprire le porte del Cielo ad innumerevoli anime .Tra il giulivo suono delle campane, tra gli evviva .

e i battimani eglino s'involarono ai nostri sguardi,ma non alla nostra mente nè al nostro cuore, cheli ricorda e li ricorderà in ogni giorno di nostravita .

L' UNITÀ CATTOLICA.e l' addio dei Missionarii Salesiani .

Crediamo pregio dell' opera dare compimentoalla sopra riferita narrazione col riportare qui unbell'articolo , che pur ne pubblicava la egregiaUnità Cattolica di Torino, nel suo numero 271 del21 novembre, così concepito

« Come era stato annunziato, il giorno 10 delcorrente partirono da Torino 20 Salesiani e 12Suore di Maria Ausiliatrice per le Missioni dellaPatagonia. I Torinesi non vennero meno alla loropietà, e sebbene fosse giorno feriale, tuttavia pienidi ammirazione si portarono in gran numero nellaChiesa di Maria Ausiliatrice a far larga corona ainovelli apostoli e alle coraggiose spose di GesùCristo .

» Cadeva in quel dì il quarto centenario dellanascita di Lutero, il quale, novello Lucifero, nellasua superbia ed empia baldanza, aveva detto che,morendo, avrebbe seco trascinato nella tomba laChiesa cattolica e il Papa, e in quel giorno ap-punto i Salesiani di D . Bosco concorrevano ancoressi a dare una solenne mentita al falso profeta .Sono infatti 337 anni dacché quell'empio eresiarcascomparve dalla scena del mondo, e la Chiesa edil suo Capo visibile, non solamente non sono morti,ma vivono di una vita così rigogliosa, che , permezzo dei loro prodi Missionarii , la comunicanoancora a migliaia di popoli, seduti nell'ombra dimorte.

» Oltremodo commovente fu tutta la religiosafunzione, ma scossero in particolare guisa le fibredi ogni cuore le belle parole dell'addio , pronun-ziate dal molto rev .do D . Giacomo Costamagna,capo del sacro drappello . Dimostrò egli anzituttoche utile è la loro Missione nell'America del sude nella Patagonia ; utile per la grande scarsità diSacerdoti in quei paesi, tra gli stessi cattolici ;utile per convertire e incivilire innumerevoli tribùtuttora selvagge ; utile ancora al benessere spiri-tuale e corporale di tante migliaia di poveri Ita-liani, ì quali, abbandonata la loro patria nella lu-singa di trovare un' incerta fortuna , giunti inquelle terre d'ignota lingua, si veggono ben so-vente in preda a profonda miseria e corrono pe-ricolo di perdere la fede, l'anima, Iddio . - Dopoquesto opportuno preludio, l'eloquente Missionariopassò ai saluti , nei quali fa veramente soave epatetico, e diremmo anche sublime . Disse addio aiparenti suoi e a quelli de' compagni, addio ai Coo-peratori salesiani e ai benefattori della Missione,addio ai giovanetti, ai confratelli, ai superiori, alSantuario di Maria Ausiliatrice, tenendo per oltrea mezz'ora siccome estatica in una ineffabile emo-zione la numerosa udienza . . . : .

» La funzione in Chiesa terminava verso le ore 6,e nella sera stessa i Missionari si recavano nell'I-stituto Salesiano a S . Pier d'Arena. Al domani

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ebbero la bella sorte di prostrarsi in Genova aipiedi di Sua Eminenza Rev .ma il cardinale Ali-

monda, nostro veneratissimo Arcivescovo, udirneparole d'incoraggiamento e riceverne la pastorale

benedizione . Essi andarono poscia ad imbarcarsi inMarsiglia sul piroscafo Bèarn, che fece vela il 14,

esaranno a Buenos Aires verso la metà del pros-simo dicembre. Iddio li accompagni, e tenga inbonaccia le onde sotto i loro piedi, cha vanno alevangelizzare la pace .

» Conchiudiamo questa relazione con alcuni ri-flessi . In questi ultimi giorni si diede a Torino ilvanto di essere stata la culla della rivoluzione, eper serbarle quest'onore i sedicenti liberali furonopersin disposti di farla comparire città scortese edincivile, promuovendo in nome suo dimostrazioniplateali a sfregio di un Principe di Santa Chiesa,che veniva Pastore entro le sue mura . Or benenoi siamo certi che la quasi totalità dei Torinesial vanto di essere stata il focolare della rivoluzionepreferisce fin d'oggi la gloria di essere stata giàe di . essere la culla di prodi Missionarii della cat-tolica fede ; e la storia dirà in sua lode che, men-tre una mano di settarii stavano per procacciarleil titolo d'incivile, es sa mostravisi in quella vecemaestra di civiltà e inviava schiere de' suoi figlia portarla alle più remote contrade del mondo .Don Bosco poi dal canto suo procurò a Torino piùambito onore che non gliene abbia procurato laGazzetta del Popolo e i giornali che le somigliano ;e il nome suo e quello de' suoi alunni sarà ancoratra noi ricordato con ammirazione, quando certigiornali non saranno più che in esecrazione pressoi nostri più tardi nepoti . » Fin qui L' Unità Cat-tolica .

GRAZIA-per intercessione di Maria Ausiliatrice.

Abbiamo dinanzi un fascio di . lettere, che ci ri-feriscono svariatissime grazie, ottenute per ricorsofatto 4 Maria, sotto il grazioso titolo di Ausilia-trice dei Cristiani.

A gloria di questa celeste Benefattrice dei mi-seri mortali, e per comune edificazione dei fedeli,abbiamo in animo di pubblicarne tra non molto unnuovo fascicolo . Per ora esponiamo la seguente,di cui ci si presenta relazione in questo istantemedesimo

« Ravenna, 29 novembre 1833 .» Molto Reverendo Signore,

» Scusi se le invio queste righe, io che non hoil bene di essere da lei conosciuto e che conoscolei solo di fama . Io sciolgo ora un voto fatto alletto del padre m io ammalato .

» Ella ha già inteso che voglio parlare diuna grazia concessami da Colei, il cui nome dicetutto, il cui nome dice buona, misericordiosa, diceamabile , dice consolatrice ed Ausiliatrice deiCristiani.

» Il mio babbo giaceva inferno d'angina bila-terale, che poteva condurlo alla tomba e che lo

aveva aggravato sino agli estremi . Gli furono pro-digati i soccorsi che la medicina suggerisce , mapoco giovarono . Il povero mio padre soffriva conpazienza ed io e mia madre soffrivamo, ma in fondodel cuore. Io andava pensando : - Se m'è toltoil padre, che sarà di me e della mia povera madreNe morremmo di dolore . Ah, no ! mio Dio, dicevaalzando la mente al Padrone del cielo e della terra,ah no! non permettete questo , sarebbe disgraziatroppo terribile! - Mi sovvenni allora che v'è inCielo Chi sotto il titolo di Ausiliatrice dei Cri-stiani fa tante grazie a chi con fede la supplica . Misovvenni di Maria, a Lei mi rivolsi, e - « Madre,le dissi, Madre mia, per quell'amore che portasteal vostro Santissimo Figlio Gesù, per quei doloriche per Lui soffriste, deh ! salvatemi il padre . Iono, andava dicendole, io non son degno di tal.grazia, perchè troppo ho peccato ; ma, o Madre mia,non guardate a me, ma bensì ad un figlio, che di-manda la vita del padre suo . Io vi prometto d'a-marvi sempre insieme col vostro diletto FigliuoloGesù, vi prometto di far subito pubblica questagrazia, e di fare un'offerta al vostro Tempio in To-rino quando potrò . » - Così le dissi, ed andai ri-petendo, aggiungendovi delle Salve Regina, e pre-gandola continuamente .

» La notte il babbo la passò poco bene ; ma il giornodopo si notò un miglioramento, che andò semprecrescendo, la febbre diminuì. , la gola andò risa-nando, e così fu palese la grazia di Maria Santis-sima Ausiliatrice . Ah! Maria, Maria, chi non t'amaè un infelice, un disgraziato, un empio . E chi po-trebbe non amare Te, che sei il Rifugio e la Sa-lute di tutti , Te a cui si rivolge il povero , ilricco, l'afflitto, tutti insomma, nelle procelle diquesta vita, e tutti hanno da Te soccorsi ed aiuto?Maria, Maria, io ti amerò sempre, sempre .

» Molto Reverendo Signore, faccia il favore diregistrare questa grazia fra le tante altre con-cesse da Maria, e la renda pubblica, sopprimendoper altro il nome mio per ragioni personali .

» Mi raccomando alle sue orazioni , e, bacian-dole la destra, mi dico

Suo dev.mo» N. N., studente. »

BISOGNO DI BUONE LETTURE .

Crederemmo di venir meno ad un grave do-vere, se nel finire dell'anno non ritornassimo adinculcare ai nostri Cooperatori e alle nostre Coo-

peratrici la diffusione della buona stampa .Eque-sta oggidì quale un nuovo apostolato ; onde, par-lando degli scrittori cattolici, egregiamente scrissel'Eminentissimo Alimonda nella sua prima LetteraPastorale diretta ai Torinesi : Scrittori cattolici,voi siete i profani evangelisti della presente ci-viltà . Quello che l'esimio e dotto Porporato dissedegli scrittori, si può applicare per la stessa ra-gione a coloro, che ne diffondono le opere ; imper-ciocchè a che varrebbero i libri , se non fosseroletti ? E come si leggeranno, se non si fanno co-noscere, se non si acquistano, se non si spargonotra il popolo?

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Per eccitare a quest'opera di religione e di ca-rità, noi da parecchi anni, specialmente nel mese didicembre, siamo venuti pubblicando appositi arti-coli nel Bollettino Salesiano. Questi articoli, in-spirati dal vivo desiderio di fare del bene alleanime , furono trovati opportunissimi all'uopo ;molti giornali li riprodussero per intiero, e nonpochi Parrochi li presero ad argomento per tenereai fedeli istruzioni relative alla stampa . Riman-dando i nostri Cooperatori alla lettura di dettiarticoli, noi qui per amor di brevità ci limitiamoa dire che oggidì la religione , per compiere lasua missione tra gli uomini, ha come bisogno dibuoni libri .

infatti ai giorni nostri in molte famiglie vi sonopur troppo certe persone, le quali, seguendo l'an-dazzo di questi malaugurati tempi, o per negli-genza od anche per futili motivi , non vanno ovanno ben di rado ad ascoltare la parola di Diodalla bocca del Sacerdote . Or come farà la reli-gione a conservarsi od entrare in costoro? Comefara la religione ad illuminarli sui loro essenzialidoveri ? Come potrà vigilare presso di essi qual :,sentinella fedele nella prosperità e nell'infortunio,nella sanità e nella malattia , nella giovinezza enella vecchiaia? Come farà ad insinuarsi nel lorocuore, trarli dall'amore disordinato delle fugacicose di questo mondo, e innamorarsi dei beni sem-piterni del Cielo ? Con siffatta gente la celeste ve-rità, la religione divina, non riuscirà facilmente .a salute, se non col mezzo della buona stampa . Nesono prova i due libri che convertirono l'uno ilBeato Colornbini e l'altro S . Ignazio . Forse essinon erano stati aperti da nessuno per lungo trattodi anni ; rna si trovarono là al momento dellagrazia, fecero da eloquente predicatore , e i lorolettori divennero ambidue gran santi . Ed oh quantealtre anime devono il principio di loro eterna salutealla lettura di un libro edificante !

E poi anche ai pii cristiani la lettura di buonilibri torna utilissima . Essi altresì hanno bisognodi tale lettura, ora per meglio istruirsi nella re-

ligione, ora per allontanare la noia e il pericolodelle tentazioni, ora per fortificare l'animo a so-stenere con frutto le tribolazioni della vita , oraper eccitarsi ad opere grandi e generose . E qualeanima pia non sentirassi meglio confermata nellafede , più infervorata alla virtù , e viemaggior-mente consolata nelle sue pene dopo la lettura diun buon libro ?

Si aggiunga che oggidì. più che in altri tempisi dà molto di frequente il caso di udire degli

spropositi i più madornali contro la religione ,contro la Chiesa, contro la sana morale . Quindiad una persona che viva in mezzo al mondo nonbasta una istruzione mediocre, ma fa di mestieriche ella sappia darsi ragione di sua fede , tantopor premunire se stessa, quanto per chiudere libocca agii ingannati od ingannato i, e difenderela propria religione. Per questo la lettura dilibri istruttivi è non solo utile, ma può divenirepersin necessaria .

Il capo dell'empietà moderna, il famigerato Vol-taire, parlando dai guasti recati in Francia daisuoi ed altrui malvagi scritti, ha detto : I libri

hanno fatto tutto . Se ciò fu vero nel secolo scorso,è verissimo oggidì per la sfrenata libertà di stampa,che permette ad ogni cialtrone di convertire lapenna in un'arma micidiale, vergando fogli e libripieni di empietà e di sacrileghe bestemmie . Marinfranchiamoci dell'animo ; poiché se i libri cattivifanno tanto di male, i libri buoni possono pur faredel gran bene . Questo bene per altro dipende inmaggior parte dallo zelo, onde i cattolici si adope-rano a diffondere tra il popolo questi libri medesimi .

Nel mondo delle intelligenze tutto si fa colmezzo della parola ; ora i libri sono la parolascritta permanente ; parola che si lascia meditare,approfondire, gustare, ruminare a piacimento ; parolache, penetrando dove non può penetrare il predicatore, si fa udire da persone, da famiglie, da ge-

nerazioni intiere. Sarà già sceso nella tomba loscrittore, scomparsi saranno dalla scena del mondo

gli stampatori e i diffonditori

; ma il libro conti-nuerà forse ad essere letto a gloria di Dio, a van-taggio della religione, a salvezza delle anime . Es-sendo così, chi non vede il mezzo potente che èla diffusione della buona stampa, per far rifiorirela religione e il buon costume, per consolare laChiesa e riformare la corrotta società ? Per questodiciamo se coloro, i quali promuovono la diffusionedei libri cattivi , sono risponsabili dinanzi a Dionon solo dei mali presenti, ma dei mali futuri ,quelli invece, che lodevolmente promuovono la dif-fusione dei libri buoni, avranno non solamente ilpremio del bene, che questi producouo ai giorninostri , ma di quello ancora, che continueranno aprodurre nel tempo avvenire .

Coraggio adunque, o benemeriti Cooperatori ebenemerite Cooperatrici, e con un sì facile mezzoprocacciatevi per la vita immortale un serto immar-cescibile di gloria .

ASSOCIAZIONE A DUE PERIODICHEPUBBLICAZIQNI.

Allo scopo di promuovere la diffusione di buoni li-bri a modico prezzo giova assaissimo l' Associazionealle Letture Cattoliche e alla Biblioteca dellaGioventù Italiana . Sono due pubblicazioni mensiliSalesiane della massima importanza specialmentea' giorni nostri . I fascicoli della prima trattanoper lo più materie religiose , o contengono rac-conti ameni , e sono alla portata di ogni classedi persona ; quelli della seconda tornano utilissimisoprattutto a coloro, che percorrono od hanno giàpercorsa la carriera degli studii, perchè riprodu-cono le opere scelte e purgate dei classici scrittoriitaliani .

Noi esortiamo pertanto i Cooperatori e le Coo-peratrici a rinnovarne in questo mese l' Associa-zione , se già la presero negli anni scorsi , o aprenderla per la prima volta, se ancor nol feceromai . Per la modica spesa di L . 2, 25 essi avrannoogni mese franco di posta un libretto delle Let-ture Cattoliche di oltre a 100 pagine ; e per L . 3riceveranno parimenti ogni mese un fascicolo di200 e più pagine delle più rinomate opere dell' ita-

liana letteratura,

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DUE LIBRETTI IN OMAGGIO

all'Em Cardinale Alimonda.

Nella occasione, in cui l'Em . Cardinale GaetanoAlimonda stava per fare la solenne entrata nellasua Archidiocesi di Torino, uscirono in detta cittàdue libretti, che furono assai bene accolti . L'uno

intitolato « Torino Eucaristica » ed è dovutoallo zelo del Circolo della gioventù cattolica, chelo dedicava al nuovo Arcivescovo, di Gesù in Sa-cramento divotissimo . In esso si discorre dellaopere principali, alla quali i Torinesi , in ricono-scenza del celebre miracolo del SS. Sacramentooperatosi in mezzo a loro la sera del 6 giugnodel 1453, diedero vita sino ai giorni nostri, e silegge con piacere o con edificazione .

L' altro è uscito dai Salesiani e porta il nomedi Monografia o rapido cenno sulla vita e sulleopere del Cardinale Alimonda . AnnunziandoloL' Unità Cattolica usava tra le altre queste pa-role : - Siamo d' avviso che il librettino saràletto con profitto non solo in città , ma in tuttal'Archidiocesi ; ed i signori Parrochi non potreb-bero trovare un mezzo più facile per fare cono-scere ai parrocchiani il nuovo Pastore e conci-liargli la stima e l'affetto, quanto col promuovernela diffusione e la lettura fra le loro popolazioni . -

Alla Monografia fa seguito una breve Appen-dice in risposta alla Gazzetta del Popolo di To-rino, la quale o per ignoranza o per mala fedeaveva cercato di canzonare la prima Lettera Pa-storale dell' Em . Cardinale Arcivescovo . L' Ap-pendice ha il titolo : « Un Moscherino ed un'A-quila » e fu trovata molto a proposito e lettacon piacere e con frutto . Può servire di regaloai giovanetti delle classi di catechismo .

I due libri sono adunque meritevoli di essereconosciuti e sparsi tra il popolo . Si vendono am-bidue alla Libreria Salesiana di Torino, il primoa centesimi cinquanta la copia ; il secondo a cen-tesimi 5 la copia e a cent . 10 col ritratto, a L . 4per ogni cento copie senza ritratto, e a L . 6 colritratto , franchi di posta .

IL BOLLETTINO SALESIANO O RACCOLTO O DISPERSO .

Sappiamo che molti Cooperatori e Cooperatriciconservano diligentemente il Bollettino Salesiano,e alla fine dell'anno ne fanno legare insieme i 12numeri coll'indice delle singole materie . Noi nonpossiamo non lodare questa premura, perchè rendepossibile il caso che il nostro periodico sia ancorletto con profitto nei tempi avvenire chi sa daquante persone di ciascuna famiglia .

Ma a coloro, i quali non credessero di farne intal modo raccolta, noi vorremmo dare un consiglio,che messo in pratica tornerebbe altresì non pocogiovevole alla causa del bene . Il consiglio è que-sto : - Invece di accumulare inutilmente l' unosull'altro i Bollettini e lasciarli deperire , invecedi distruggerli o farne uso profano, regalateli aivicini, ai conoscenti, agli amici ; fateli correre difamiglia in famiglia, affinchè siano letti anche dachi non è Cooperatore . Se si ottenesse anche solo

che qualche lettore concepisse un buon pensiero ,sarebbe già un gran guadagno , e voi ne avresteda Dio una copiosa mercede . -

Adunque il Bollettino Salesiano o venga utilmenteraccolto o venga disperso, affinchè o in un modo onell' altro faccia il maggior bene possibile. I cat-tivi fanno oggidì come l'inimicus homo del Van-gelo ; colgono tutte le occasioni , usano tutti gliartifizi per seminare la zizzania nel campo dellaChiesa, in meozzo alle popolazioni; e noi, cari fra-telli, non dormiamo ; ma vigiliamo e adoperiamotutte le industrie per gettare il buon grano . lddiofarà il resto .

SOLITO RICORDO .

I Cooperatori sanno che il Bollettino non si ri-ceve per via di associazione, per cui sia assoluta-mente obbligatorio il pagare una tangente fissa .Pel desiderio di tenerli informati delle opere Sa-lesiane e di fare maggiormente del bene, noi lospediamo a tutti, senza alcuna distinzione .

Non di meno siccome eglino conoscono che lapubblicazione e l' invio mensile del periodico nonpuò farsi senza gravi spese , così o lungo l'annoo sulla fine del medesimo sogliono spedirci unaqualche somma per sopperire alle medesime . Per-tanto ricordiamo, che se ognuno facesse l'offerta diL. 3 annue, le spese e di carta e di stampa e dellaposta sarebbero intieramente coperte .

Chi non avesse ancora contribuito in nulla, sepuò, ci faccia la carità di qualche offerta a questofine, e gliene saremo gratissimi .

LA CONFERENZA DEI COOPERATORI SALESIANIin Casale Monferrato .

Il 21 dello scorso novembre, il nostro collegiodi S . Carlo in Borgo S. Martino presso Casalecelebrava con pompa solenne la festa del gloriososuo patrono, coll'intervento di molti parenti dei 240alunni, che vi attendono agli studi. Al domani poi ebbeluogo nella Chiesa di S . Filippo in Casale una pub-blica Conferenza ai Cooperatori Salesiani ed alleCooperatrici di detta città e dei suoi dintorni, laquale riuscì una delle più edificanti tra quelle, chesoglionsi tenere in Italia . Essa fu promossa daireverendi superiori del Seminario , che contiamotra i più benevoli e zelanti nostri Cooperatori, evenne presieduta da Sua Eccellenza Rev .ma mon-signor Pietro Maria Ferrè, Vescovo di Casale, sem-pre pieno di bontà verso i Salesiani e fervido pa-trocinatore delle opere loro .

La Chiesa era affollata di gente come nei giornidi grande solennità ; insieme col popolo scorge-vansi molti membri del clero della città e dio-cesi ; e nel presbiterio facevano larga corona 100e più chierici del Seminario, siccome angeli intornoal trono di Dio . Si diede incominciamento alla piafunzione con una breve lettura spirituale ; posciai giovani musici del prelodato collegio coll'accom-pagnamento dell'organo eseguirono alcuni mottetti,che riscossero la generale ammirazione .

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Verso le ore 4 pomeridiane D . Bosco saliva ilpergamo, e teneva un breve discorso in forma dipiana e facile istruzione . Egli trattò primieramentedell'obbligo . che a tutti incombe di cooperare allabuona educazione della gioventù ; diede poscia rag-guaglio di quello, che fanno i Salesiani e le Suoredi Maria Ausiliatrice per raggiungere questo no-bile intento non solo in Europa, ma ancora nel-l'America ; e finì col raccomandare a' suoi uditoriche volessero porgergli l'aiuto di loro limosina .Piacque soprattutto la grande fiducia, che eglimostrò di avere nella divina Provvidenza e nellacarità dei suoi Cooperatori, quando disse : - Forsetaluno vorrebbe dire : Ma con tante opere , cheha tra mano , D. Bosco finirà per fare banca-rotta - No, signore ; soggiunse egli, noi non fa-remo bancarotta ; non l'abbiamo fatta finora, e nonla faremo in avvenire . Ci è garante la divinaProvvidenza e la carità dei nostri Cooperatori .

Sceso D. Bosco, prese la parola mons . Ferrè, edapprovando il detto da lui intorno alla cristianaeducazione della gioventù, ed encomiando gli sforzidei Salesiani nell'impartirla che fanno e nei nostripaesi e tra gli stessi selvaggi della Patagonia ,svolse tre opportunissimi pensieri. Sua EccellenzaRev.ma dimostrò : 1° che tutti dobbiamo viveredella vita di Gesù Cristo ; 2° che ciascuno , se-condo il suo potere, deve adoperarsi per comuni-care la vita, di Gesù Cristo al suo prossimo ; 3° chesolamente così facendo possiamo procacciarci lafelicissima sorte di vivere della vita di Gesù Cristonel regno della gloria . - Nel trattare questi trepunti l'egregio Prelato fece uno stupendo discorso,rivelando ad un tempo e l'alta dottrina, per cuiva meritamente rinomato, ed una vivissima ardenzadi affetti , onde istruisce ed accende chiunque hail bene di udirlo .

Abbondante fu la limosina raccolta in Chiesa daibravi chierici del Seminario, e non meno copiosefurono le offerte deposte privatamente da caritate-voli persone nelle mani di D . Bosco .

Eseguito infine dai noistri musici un nuovo mot-tetto e il Tantum ergo, il Rev.mo Vescovo im-partiva la trina Benedizione col SS . Sacramento,e così terminava la sacra funzione, lasciando soaviimpressioni in quanti vi avevano preso parte .

Il domani mattina D . Bosco celebrava la S . Messain S. Filippo per tutti i nostri benefattori e be-nefattrici di Casale . In appresso faceva visita adalcuni malati, e in sul mezzogiorno ripartiva perTorino coll'animo pieno di riconoscenza per lemolte prove di carità e di benevolenza, che avevaricevute da tante e sì pie persone , che non sa-ranno giammai dimenticate dinanzi all'altare diMaria Ausiliatrice .

Presentemente sono 4 le Case che noi teniamoaperte nella diocesi di Casale, due di Salesiani peigiovanetti, in Borgo S . Martino e in Penango, edue di Suore di Maria Ausiliatrice a pro delle fan-ciulle, in Lu ed in Rosignano . E faccia il Si-gnore che tra non molto una quinta ne possiamoinaugurare nella città stessa di Sant'Evasio, alloscopo di raccogliere e trattenere nei giorni festivitanti giovanetti in onesta ricreazione , coadiuvareil clero cittadino nel bene istruirli e allontanarli dai

pericoli, e per tal modo conservarli buoni cristiani,formarli savii cittadini, e renderli un giorno feliciabitatori del Cielo .

NOTIZIE DELLE NOSTRE MISSIONI NEL BRASILE.

Il giorno 3 di ottobre imbarcavasi in Rio Ja-neiro sul piroscafo La France il nostro confra-tello D . Luigi Lasagna per ritornare all'Uruguay,dov'era atteso con ansietà . Lasciò ottimamenteavviata la nuova Casa di Santa Rosa di Nictheroy,accompagnato dalle simpatie onorevoli de' buoniBrasiliani, e circondato dalle premure d'un buonnumero di Cooperatori Salesiani colà raccolti. Senzapur dire dello zelantissimo Mgr Pietro Lacerda, pro-motore principale e sostegno della nuova Casa, ciè dolce il sapere che la stessa augusta Princi-pessa Imperiale Donna Isabella, col suo augustosposo il Conte d'Eu, eredi del trono, si sono in-scritti essi pure tra i nostri buoni Cooperatori .

Avendo il nostro D . Lasagna prima di conge-darsi dal Brasile predicato otto giorni di esercizispirituali alle varie Conferenze riunite di S . Vin-cenzo de' Paoli, di Rio Janeiro e di Nictheroy,inscrisse pure di que' cattolici zelanti ed influentitra i Cooperatori Salesiani , i quali ci saranno digrande aiuto nella nostra difficile impresa . Sienoringraziati Iddio e la Vergine Santissima .

NOTIZIE SUL VIAGGIO DEI NOSTRI MISSIONARII .

Lettera giuntaci di fresco ci reca la notizia cheil 23 di novembre i nostri Missionarii colle Suoreerano già pervenuti sani e salvi all' Isola di SanVincenzo, a poco più di un terzo del loro viaggio .Ebbero a soffrire alquanto nel passaggio del golfodi Lione e nel primo entrare nell' Atlantico, ma .non fu che il solito male di mare, senza pauroseconseguenze per la vita .

Il piroscafo Béarn porta ben 1500 passeggieri,quindi i Missionarii viaggiano con una popolazioneintiera , a cui fanno da maestri e da parrochi ;predicano , catechizzano , regalano oggetti bene-detti, e per tal modo si sono guadagnato il cuoredei grandi e dei piccoli .Hanno poi trovato nel capitano del bastimento

un uomo cortesissimo e di sentimenti cristiani .Egli offerse loro la propria cabina, cameretta pu-lita e sufficientemente spaziosa, perché la conver-tissero in Cappella. Così essi fecero, onde i Sacer-doti poterono celebrarvi tutte le mattine la santaMessa , e gli altri fare la Comunione , come sefossero stati per terra . Adunque fino alle Isole delCapo Verde il loro viaggio fu felice ; e speriamoche tale sarà pure stato il rimanente . A quest'oraeglino devono già essere giunti a Buenos Airesdopo aver salutati i confratelli di Rio Janeiro odi Montevideo. Ne daremo la notizia appena l' a-vremo ricevuta .

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INDICE DELL'ANNATA 1883

Gennaio .

Il Sacerdote Giovanni Bosco ai suoi Cooperatorie alle sue Cooperatricipag-

Augurio di s . Francesco di Sales . . . . »

5Opportuno ricordo

notizie delle Case e delle Suore di Maria Ausi-liatrice in America . . .

»Gli otto giorni della Dedicazione della Chiesadi San Giovanni Evangelista . . . . • » 6

il Conte D . Carlo Cays di Giletta . . . . » 17Elenco di Cooperatori e Cooperatrici defunti nel

1882 .

.

.Indulgenze speciali pei Cooperatori Salesiani »

ivi

Febbraio .

Gesù Cristo nostro Dio e nostro Re

. »

21il V Anniversario dell'esaltazione di Sua Santità

Leone XIII .

.

»

25Grazia ottenuta per intercessione di Maria SS .

Ausiliatrice »

iviLettera dalla Patagonia» 26Dall'Uruguay »

27IlVero Amico del Popolo del P. Anastasio Bocci » 29

La Gazzetta Livornese e le società protettricidei ragazzi .

»

30La Patagonia e le Terre Australi del ContinenteAmericano » 31

Notizie religiose »

32Elenco di Cooperatori e Cooperatrici defunti nel

1882

33Avviso dell'Amministrazione

. »

36Indulgenze speciali pei Cooperatori Salesiani » ivi

Marzo .

Motivi di promuovere la gloria di Dio e la sa-lute delle anime »

37L'articolo del Bollettino di Febbraio Gesù Cristo

nostro Dio e nostro Re»

39Biglietto Pasquale »

40Soppressione di una virgoletta od una bella of-

ferta per la Chiesa del S . Cuore

. . » iviRelazione intorno la Festa di San Francesco e

le Conferenze dei Cooperatori Salesiani . » iviAnniversario della morte di Pio IX celebrato

nella Chiesa di S . Gio . Evangelista . . »

44Un fanciullo guarito da una croce benedetta da

Pio IX » 45Le Meraviglie del SS . Sacramento . » iviMiniera d'oro ossia aurei mezzi per divenire ric-

chi e felici in questo mondo e nell'altra . » iviMorte di un Benefattore insigne » 46Storia dell' Oratorio di s . Francesco di Sales » ivi

Il Conte D. Carlo Cays di Giletta.... »50Indulgenze speciali pei Cooperatori Salesiani »

52

Aprile .

Il Cattolico nel secolo

. . .

. »

5'La Stella del mattino e il mese e la festa di

Maria SS . Ausiliatrice»

5Lettera di un Cooperatore Salesiano

. . » ivi

Gesù nostro Signore e Repagina.57Dichiarazione a proposito d : libretto Gesù Cristo

nostro Dio e nostro Re come segno della Comu-nione Pasquale

•>

59Notizie della Missione di Las Piedras nella Re-

pubblica dell'Uruguay

.

iviApertura di una nuova Casa di Suore di Maria

Ausiliatrice in Sicilia»

61La Patagonia e le Terre Australi del Continente

Americano

» 62Il S . P. Leone XIII e il Pellegrinaggio italiano

a Lourdes e ai Santuari Francesi . .

Fil

Il Conte D . Carlo Cays di Giletta .

• »

C5Istruzione sulle Sante Indulgenze . . . . »

GODispoosizione Pontificia per l'Assoluzione e Bene-dizione ai Regolari di qualsivoglia Ordine edai loro Terziarii 70

Indulgenze speciali pei Cooperatori Salesiani » 71Morte di Mons . Lorenzo Gastaldi Arcivescovo

dì Torino

» 72

Maggio.

Trasferimento della festa di Maria SS . Ausilia-trice. » 73

Novena di Maria Ausiliatrice . » iviInvito a ben celebrare la festa di Maria Ausi-

liatrice

. »

75Altro mezzo per onorare Maria Ausiliatrice os-

sia la Conferenza dei Cooperatori . . . » iviPer la Chiesa del S . Cuore»

îfiBuon effetto di una lettera . . . . » iviDalla Brianza al Sacro Cuore di Gesù » iviDiscorso del Santo Padre» 77Festa e Conferenza dei Cooperatori nell'Oratorio

di San Leone in Marsiglia . . » 78Estratto da una lettera della Patagonia » 80Lettera Argentina . » 8 1Grave sciagura toccata alla Missione della Ni-

grizia•

.

.

.

»

iviStoria dell'Oratorio di s . Francesco di Sales »

82Bibliografia »

8 1Il timore salutare dell'Inferno»

iviNuovo Manuale pei Terziarii» ivi.

Giugno .

La festa del 5 giugno nel Santuario dì MariaAusiliatrice in Torino . . . . » 83

La divozione a Maria SS. Ausiliatrice » iviGrazie ottenute per intercessione di Maria Au .

siliatrice »

87D. Bosco in Francia » iviUn modello ai secolari nell'esercizio della carità » 88Educatorío sulla riviera . » 89Una pia proposta in onore del Sacro -Cuore di

Gesù » 90Il Conte D. Carlo Cays di Giletta . . . . » 03Saggio nell'asilo infantile del Nichelino . » l00Storia dall' Oratorio di s . Francesco di Sales »

97Un marinaio a D . Bosco e i Salesiani di Pays-sandù

>

:86 Accademia in onore di s . Tommaso d' Aquino

nell'Oratorio di s . Francesco di Sales .

»

99

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Discorso di Victor Hugo sulla necessità dell'in-segnamento religioso

. . . - pag . 100Avviso ai nostri Cooperatori

. .

. . »

ivi

Luglio .

Aumento di fede e di pietà cristiana per mezzodi Maria

.

» 101Festa di Maria Ausiliatrice in Genova e in San

Pier d'Arena .

.

» 110Esercizi spirituali per le signore in Nizza Mon-

ferrato » 111Lettera Patagonica . . . » 112Un quesito sbagliato e le Letture Francescanedi Cuneo

. .

» 113Nuovo elenco d'indulgenze e privilegi dei Ter-

ziarii di s. Francesco d' Assisi » iviPellegrinaggio a Roma di Sacerdoti italiani » 114Oratorio di Maria Ausiliatrice in Carignano » 115Festa della S. Infanzia al Nichelino . » iviGiorno onomastico di D . Bosco . » 116Bibliografia »

iviStoria dell' Oratorio di s . Francesco di Sales » iviLa cremazione dei cadaveri e il Dott. Antonio

Rota. . . » 120Morte di Suor Maddalena Martini

. . . » ivi

Agosto .

Un prezioso dono ossia il Cardinale Gaetano Ali-monda Arcivescovo di Torino

.

. » 121Breve cenno sulla vita e sulle opere del nuovo

Arcivescovo

. . .

» 122La Festa di s . Gioachino giorno onomastico del

Santo Padre . . . » 123La Conferenza dei Cooperatori in Buenos Aires » 124Tratto speciale della divina Bontà verso Sofia

Loescher e voti di affettuosi fratelli » 125L'onomastico del Padre e i Figli a mensa con lui » 127Una soddisfazione data ai Cooperatori Salesianied un articolo dell'Unità Cattolica . . . » 129

Collegio-convitto Valsalice preso Torino . »132Pellegrinaggio di Sacerdoti italiani ai piedi di

S. S. Leone XIII

.

» 133Preghiere solite a farsi ogni giorno nel San-

tuario di Maria Ausiliatrice- . » 134Il suono dell'organo nella Messa e nei Vespri » ivi

Bibliografia Salesiana» 136

Settembre .

I mentitori antichi e i mentitori moderni . » 137Il Secolo di Milano e l' Istituto di D. Bosco aTorino » 141

Preavviso . . . . » 145Un glorioso centenario e il nome di Maria » iviCollegi Salesiani raccomandati ai Cooperatori e

alle Cooperatrici . » 146Una lode non sospetta e il collegio di Randazzo » 147Benedizione della nuova Chiesa di Maria

Ausiliatrice in Buenos-Aires» 148Cenni biografici di Suor Maria Maddalena Mar-

tini

..

.

. .

. »

151

La Patagonia e le terre Australi del ContinenteAmericano pag. 155

Eccezione alla regola e una elegante raccolta dipoesie del Santo Padre Leone XIII

. . » 156

Ottobre .Notizie delle Opere Salesiane di America . » 157Lettera del Reverendissimo Arcivescovo d i Bue-

nos-Aires 158Lettera di Mons. Antonio Espinoza . . » . 159Lettera del Dottor Edoardo Carranza » iviLett ra del Parroco di S . Giovanni Evangelistadi Buenos-Aires » ivi

Tratto di una lettera dalla Patagonia » 160Prima Casa Salesiana nel Brasile . . . . iviPartenza pei Brasile»

iviArrivo al Brasile . . . » luiStoria dell'Oratorio di s . Francesco di Sales » 164Un Cooperatore Salesiano e la nostra Casa di

Spezia . . » 168Parole del Santo Padre ai Sacerdoti Italiani » 169Un venerando ospite all'Oratorio 170Bibliografia - Storia della Pedagogia in Italia

dalle origini ai tempi nostri» 171Discorsi e Novene . . . » 172Ritratto del nuovo Arcivescovo di Torino . » iviIl nostro articolo sui Mentitori e La Stella Con-

solatrice .

»

iviSupplemento . Nuova spedizione di Salesiani e diSuore di Maria Ausiliatrice nelle Missionidell'America del Sud» ivi

Novembre .E tempo di operare > 173Librettino opportunissimo all'accennato scopo » 174Fiori e frutti raccolti nella prima lettera Pa-

storale dell' Eminentissimo signor CardinaleGaetano ALIMONDA, indirizzata alla sua di-letta archidiocosi di Torino» 1 75

Relazione di una missione data tra gli indi » 185Lettera Brasiliana >. 189Premiazione » 192Preghiera pel felice viaggio dei Missionarii e

delle Suore di Maria Ausiliatrice . . . »

ivi

Dicembre.I Missionarii Salesiani ai loro Benefattori . » 193I Missionarii Salesiani e la benedizione del Papa » 194Parole di saluto nella partenza dei Missionarii

Salesiani » 195L'Unità Cattolica e l'addio dei Missionarii Sa-

lesiani . . . >• 198Grazia per intercessione di Maria Ausiliatrice » 193Bisogno di buone letture » iviAssociazione a due periodiche pubblicazioni » 200Due libretti in omaggio all'Em . Cardinale Ali-monda » 201

Il Bollettino Salesiano o raccolto o disperso » iviSolito ricordo »

iviLa Conferenza dei Cooperatori Salesiani in Ca-

sale Monferrato . u iviNotizie delle nostre Missioni nel Brasile . » 202Notizie sul viaggio dei nostri Missionarii

»

ivi