Harry Potter 8 THEMASSI66 -PROVA

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La lettera per Hogwarts Harry si svegliò, prese gli occhiali e si alzò. Molte persone con gli abiti rossi lo guardavano: i poster dei Cannoni di Chudley, la squadra preferita da Ron. Il suo amico russava così forte che Harry si attappò lo orecchie. Quando si trovò davanti alla porta tirò la maniglia e si trovo davanti Molly, la signora Weasley. «Oh Harry, caro!» disse Molly, «T’ho svegliato?» si preoccupò la signora Weasley. «Oh! Non si preoccupi.» rassicurò. «E’ stato Ron.» disse Harry, ma si accorse di aver sbagliato, «Credo.» aggiunse Harry in fretta. «Ron!» strillò la signora Weasley che senza che Harry se ne accorgesse si era avvicinata a Ron; a quanto pareva non gli interessava molto quello che aveva detto Harry. Ron sussultò. Alzò la testa con gli occhi ancora chiusi, ma poi li aprì. «Avevo quasi preso la pluffa!» disse Ron. Ma poi si ricordò di essere sveglio e aggiunse, «Niente era solo un sogno…» .

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Harry Potter!:)

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La lettera per Hogwarts

Harry si svegliò, prese gli occhiali e si alzò. Molte persone con gli abiti rossi lo guardavano: i poster dei Cannoni di Chudley, la squadra preferita da Ron. Il suo amico russava così forte che Harry si attappò lo orecchie. Quando si trovò davanti alla porta tirò la maniglia e si trovo davanti Molly, la signora Weasley. «Oh Harry, caro!» disse Molly, «T’ho svegliato?» si preoccupò la signora Weasley. «Oh! Non si preoccupi.» rassicurò. «E’ stato Ron.» disse Harry, ma si accorse di aver sbagliato, «Credo.» aggiunse Harry in fretta. «Ron!» strillò la signora Weasley che senza che Harry se ne accorgesse si era avvicinata a Ron; a quanto pareva non gli interessava molto quello che aveva detto Harry. Ron sussultò. Alzò la testa con gli occhi ancora chiusi, ma poi li aprì. «Avevo quasi preso la pluffa!» disse Ron. Ma poi si ricordò di essere sveglio e aggiunse, «Niente era solo un sogno…» .

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«E’ pronta la colazione Harry, caro.- la signora Weasley si era calmata ma… «Ron scendi subito!» urlo Molly.

Harry scese le scale finchè non arrivò in cucina. Sul tavolo c’erano sei tazze fumanti. L’unica persona seduta era Arthur Weasley, il papà di Ron. «Oh, Harry!» disse Arthur euforico vedendo Harry scendere le scale. «Signore!» disse Harry accennando un sorriso. «Siediti ti volevo chiedere una cosa…» Harry obbedì. «Sai da quando hai sconfitto Tu-Sai-Chi…» Harry lo interruppe «Non pronunciare quel nome non fa che aumentare la paura della persona stessa, signore.» «Hai ragione. Da quando V-Voldemort è stato sconfitto il Ministero è quello di una volta. Il nuovo ministro è Beauregard Monist… non è questo il punto, il punto è… sai che molti Mangiamorte sono ancora fedeli al Signore Oscuro?» «No.» rispose onestamente Harry. «Bene, bene… questi seguaci del Signore Oscuro stanno facendo di tutto per cercare il loro “padrone”, anche Peter Minus è tra questi ma è stato portato ad Azakban.», Harry rabbrividì. Com’era possibile? Voldemort era stato ucciso. Non potevano riportarlo in vita. «Nessuna magia può riportare in vita i morti.» disse Harry, ripetendo ciò che gli aveva detto Silente quando erano nella sala dello Specchio delle Brame. «E’ vero… ma si dice che succederà come in passato… dicono che il Signore Oscuro vaghi… senza forze.» Arthur abbassò la voce. In quel momento arrivò Ron con il solito maglione color melanzana fatto a mano dalla signora Weasley. «‘Giorno!» disse Ron sbadigliando. «Buongiorno, Ron!» dissero Arthur e Harry all’unisono. «Di cosa stavate parlando? Mentre scendevo sentivo voi parlare

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dei Mangiamorte! » disse Ron rabbrividendo mentre si sedeva a tavola. «Sì Ron… molti Mangiamorte cercano ancora il Signore Oscuro.» ripetè Arthur mentre Ron rabbrividiva ancora. «Ora ascoltatemi tutt’e due… non andate mai e poi mai in cerca di questi Mangiamorte… eccovi la notizia.» disse porgendo la “Gazzetta del Profeta” a Harry. La prima pagina era ricoperta da una sola notizia. In alto a destra c’era la foto del nuovo Ministro. Era un uomo tozzo, con capelli neri molto lisci e portava una bombetta simile a quella di Cornelius Caramell. Harry cominciò a leggere ad alta voce :

Il Ministro Beauregard Monist comunica alla popolazione dei Maghi che molti seguaci del Signore Oscuro sono rimasti fedeli a quest’ultimo. –Purtroppo, è stato scoperto che molti Maghi Oscuri cercano il loro “padrone”. Gli Auror sono stati già messi al corrente della situazione, e hanno già catturato il famigera-to Peter Minus. A Gennaio verrà baciato dai Dissennatori. E il Ministero deve anche annunciare, purtroppo, che molti Dissennatori sono tornati dalla parte dei Maghi Oscuri.- affermà il Ministro Monist…

Harry guardò la finestra e si interruppe. Arrivava un civetta, bianca candida… No… non poteva essere, pensò Harry. «Edvige?» disse Harry «Edvige!» urlò Harry. Andò ad aprire la finestra e la civetta entrò porgendo una lettera ad Harry. La accarezzò. Intanto si erano alzati anche Ron e il signor Weasley. «Come sei arrivata fin qui? Cosa ti è successo?» disse Harry sbalordito… Edvige era stata uccisa… «Forse è sopravvissuta alla caduta.-» ipotizzò Ron.

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«No… non può essere…» disse Harry. «C’era qualcuno, qual-cuno presente all’imboscata.» «Ma che cosa dici?» domandò Ron. Edvige si lamentò. «Bene Harry apri quella lettera.» incalzò Arthur. La scritte della lettera erano verde smeraldo. Aprì la busta e lesse.

Caro Signor Potter,

siamo lieti di informarla che è invitato a completare i suoi corsi di studio alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Troverà tutto l’occorrente nel biglietto a lei allegato.

Preside, Minerva McGranitt

«Fantastico!» esultò Ron. Prima che Harry potesse aprir bocca si senti un battere d'ali. Un altro gufo era entrato. Ma questa vo-lta era uno di quelli della Guferia di Hogwarts. Era un fugo mar-rone e con delle chiazze grigiastre. Portava una lettera con sé. Harry la prese e l'aprì.

Caro Harry,

So che tra poco sarà il tuo compleanno, ma non sarò presente e quindi non potrò darti il regalo. Credo che dopo questo gufo ne arriverà un altro con il pacco. Bhe! Tanti Auguri, Harry!

Hagrid

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Infatti quando Harry alzò lo sguardo verso la finestra vide un al-tro gufo. Quando arrivò nella stanza scivolò sul tavolo facendo cadere tutto – come Leotordo -. Harry si avvicinò al povero ani-male e lo aiutò a riprendersi. A quel punto Harry prese il pacco che portva con sé. Era un pacco quadrato. Harry decise di non aprirlo... voleva aspettare il suo compleanno. Nel pacco c'era al- legato un bigliettino che diceva «Spero che tu stia bene con Edvige... Spero ti piaccia il regalo! Ci vediamo domani al Paiolo Magico, così potremo vederci prima del giorno del tuo compleanno! Sono molto impegnato. La nuova Preside sta facendo un buon lavoro, anche se... anche se non è più brava di Silente. Un grand'uomo Silente! Vabbeh! Spero ti piaccia. Ci vediamo a Londra!»

«Harry?» disse Ron

«Sì?»

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La misteriosa scatola

Un figura si aggirava da quelle parti. Nessuno lo conosceva, tut-ti erano molto diffidenti anche perchè non aveva l'aria di una persona buona. Ad un momento girò in un vicolo buio e stretto. Anche lì, probabilmente, nessuno lo conosceva. Ma lo accolsero con dei «Buongiorno, signore»; lui non rispondeva. Girò in una stradina sporca. Avanzò finchè non si trovo davanti a un piccolo negozio. Aprì la porticina ed entrò. Dentro c'erano migliaia di li-bri di Magia Oscura e c'erano alcuni oggetti dall'aspetto molto strano. Quando la persona si avvicinò al bancone suonò il camp-anellino, e a quel puntò dalla penombra del retrobottega appar-ve un uomo anziano, molto anziano. Aveva capelli sul grigio ed erano molto lisci, molto curati. Un silenzio di tomba regnava in quell'insolito negozio.

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«Ah... un “nostro” carissimo cliente!» disse il proprietario del negozio con voce piatta.»

«Non abbiamo tempo! Hai quello di cui ho bisogno?» disse l'uo-mo che adesso che stava vicino alla candela e si distingueva il volto. Il viso era solcato da profonde cicatrici, ma una sanguina-va molto ed era ancora aperta... aveva capelli castani e arruffati ed era molto alto.

«Certo, certo! Gliela porto subito.», detto questo si diresse nel retrobottega. Qualche istante dopo torno dal cliente portando con sé un scatola nera come la pece.

«Ecco a lei, monsieur!» disse sogghignando mentre porgeva a l'-uomo la scatola.

«Bene. Ci vediamo Baldric.» si congedò l'uomo con voce untu-osa.

«Arrivederci, Cecil.» salutò Baldric, il commesso.

Cecil uscì dal negozio in fretta tenendo stretta a sé la scatola nera. Si inoltrò nello stretto vicolo che portava a Diagon Alley e seguì la strada finchè non arrivo al Paiolo Magico. Appena entrò tutti si girarono.

«E' lui!» urlarono sbalordite quattro o cinque persone.

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Un nuovo arrivo

alla Tana

Ron guardò alla finestra. Harry seguì il suo sguardo. Oltre il gia-rdino della Tana era apparsa una ragazza con capelli lunghi. «E' Hermione!» disse euforico Harry. I due ragazzi uscirono in-sieme al signor Weasley. Hermione cadde a terra, non sembrava in buone condizioni... era ferita al viso e alle gambe.

«Portiamola dentro! Al mio tre la solleviamo...» ordinò Arthur «Uno! Due! Tre!» concluse urlando il signor Weasley. Quando entrarono la misero sul tavolo. Sembrava che avesse conbattuto. La signora Weasley scese le scale, e quando vide la scena si por- tò le mani alla bocca.

«C-Cosa...?» balbettò tra i singhiozzi Molly.

«Prendi un bicchiere d'acqua Molly!» gli ordinò Arthur sbrigat-ivo. La signora Weasley obbedì, andò a prendere una bicchiere e lo riempì d'acqua pronunciando una formula. Fatto questo cor-se da Hermione e, tenendogli la testa verso l'alto, gli porse il bic-

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chiere sulle labbra. Ci fu un attimo di silenzio che veniva spezzato dal cinguettio degli uccelli. Aprì debolmente gli occhi. Hermione, per fortuna, era viva. «Si è svegliata! Si è svegliata!» urlò Ron euforicamente.

«Bhe, che credevi?» disse debolmente Hermione, ma sorriden-do. Ron e Harry ricambiarono il sorriso.

«Oh, santo cielo! Sei viva! Eravamo molto preoccupati...!» disse Molly.

«Molly, ora lasciagli spiegare cos'è successo.» Hermione si alzò lentamente e si sedette sulla sedia.

«Allora. Stavo con i miei genitori. Sapete, da quando gli ho dato di nuovo la memoria passo molto tempo con loro. Mentre arrivavamo al parco per fare una passeggiata. Ad un tratto tutto diventò buio. La felicità scomparve dai nostri volti. Ogni ricordo brutto riaffiorava nella mia mente... allora sentii un rumore. Mi girai... e solo allora vidi che un...»

«Dissennatore.» aiutò Harry.

«Sì, un Dissennatore stava attaccando i miei genitori. Io usa il mio Patronus per scacciarli. Dopo che se ne furono andati e io ordinai a mia madre e a mio padre di andare a casa di mia nonna, così per essere più al sicuro. Quando se ne furono anda-ti sentii una voce untuosa chiamarmi. Mi girai e vidi un uomo.»

«L'hai visto in faccia?» chiese il signor Weasley preoccupato

«No, era coperta da una maschera.» rispose Hermione

«Non capivo chi fosse. Presi la mia bacchetta e gliela puntai. Ma lui fu più veloce di me e mi disarmò. Usò un Incantesimo senza Perdone... per esattezza l'Incatesimo Cruciatus.» Molly tratten-ne il respiro.

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«Dopo che tutto fu finito si avvicinò a me e chiese se sapevo do-ve si trovasse la Bacchetta di Sambuco... io gli dissi che non lo sapevo. E riusò l'incantesimo... ma io non risposi. Provai ad allungare la mano per prendere la bacchetta. Quando la presi mi Smatterializzai e il primo posto che mi venne in mente fu la “Ta-na”.» concluse Hermione.

«A quanto pare vogliono la Bacchetta di Sambuco, eh?» disse Harry.

«A quanto pare si.» ribattè Hermione.

«Dovete stare molto attenti...» disse il signor Weasley abbassa-ndo la voce. Iniziò a piovere violentemente.

«Domani andremo al Ministero della Magia per denunciare il fatto.» affermò Arthur.

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BEUREGARD MONIST,

Il nuovo Ministro

Harry si svegliò. Ron russava ancora. La casa era immersa in un silenzio tombale. Harry guardò alla finestra. Osservò un barbag-gianni, probabilmente di Hogwarts, che volava verso la Tana. Harry scese le scale in men che non si dica. Aprì la fine-stra e fece entrare la bestiola. Aveva una lettera con sé, Harry aprì quest'ultima.

Signor Harry Potter,

L'ex Preside della Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts chiede se può incontrarlo nel suo studio alle dieci di sera. Le ricordiamo che, inoltre, per questa sera Lei può

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Materializzarsi all'interno della Scuola. Le ricordiamo anche, che dovrà recarsi nell'Ufficio dell'ex Preside della Scuola. Cordiali saluti,

Minerva McGranitt.

Il barbagianni uscì. Il sole ormai splendeva. Il signor Weasley scese le scale dicendo: «Harry, non c'è tempo. Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi. Ti accompagno al Ministero. Stringimi il braccio.» ordinò Arthur a Harry. Obbedì subito. Gli mise una mano sul braccio e si Smaterializzarono insieme. Si ritrovarono nel bagno che Harry più di un anno prima aveva usato per infiltrarsi al Ministero della Magia. Entrarono tutt'e due in toilette diverse. Harry mise i piedi nel water e scaricò. Era come se un vortice lo risucchiasse. Prima che potesse pensare a cosa gli avrebbe detto al Ministro si ritrovò nell'-atrium vicino al signor Weasley. Si incamminarono nel Ministero. Era deserto, data l'ora. Quando arrivarono alla sala degli ascensori trovarono la persona che Harry aveva visto nel giornale qualche giorno prima.

«Salve, signor Ministro!» salutò Arthur.

«Oh, Arthur! Mi vuoi parlare di qualcosa? Non è normale che tu stia qui a quest'ora!» chiese il Ministro. E quando concluse la frase si accorse di Harry, «Harry Potter! Il Bambino Sopravvis-suto!» disse Beauregard ammirando la cicatrice di Harry.

«Bhe, sarà meglio che ci sbrighiamo. E' una cosa importante, Ministro!» disse Arthur.

Arrivati nell'ufficio del Ministro si sedettero sia il signor

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Weasley, sia Harry.

«Ecco...» cominciò Arthur, «volevamo informarla che i Mangiamorte stanno già attaccando. Lo scorso pomeriggio si è Materializzata un'amica di Harry. Sanguinava moltissimo. Quando si fu svegliata ci disse che è stata attaccata da alcuni Dissennatori... e da un mago con il volto coperto... il mago cerc-ava la Bacchetta di Sambuco.» concluse.

«Mi dispiace molto di quello che è successo. Gli Auror hanno già catturato Peter Minus... ma non riescono a trovare gli altri. Sembra che siano nascosti da qualche parte. In un posto lonta-no dal mondo. Hogwarts da quando è stata ricostruita è sott'at-tacco da molte persone. Gli Auror hanno trovato aperture nella sistema di difesa di Hogwarts!» ribattè il Ministro Monist.

«Non è questo il punto! Il ragazzo qui presente è in serio pericolo!» sbottò il signor Weasley.

«Avvertiremo qualcuno... qualcuno che lo controlli.» rispose il Ministro.

«Ora se non le dispiace dovremmo andare, vieni Harry.» disse Arthur alzandosi, a sua volta si alzò, e sua volta anche Harry.

«Arriverci!» si congedò Arthur.

Arrivati alla Tana, trovarono Ron seduto al tavolo.

«Auguri, Harry!» urlò Ron felicemente. Solo ora Harry si ricordò del suo compleanno.

«Grazie!»

«Hermione ha avuto un'idea geniale!»

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«Quale?» s'informò.

«Vuole andare a Grodic's Hollow per il tuo compleanno!»

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