Hands on Physics Acceleratori e rivelatori di particelle dott. Francesco Perfetto Università degli...
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Hands on PhysicsHands on Physics
Acceleratori e rivelatori Acceleratori e rivelatori di particelledi particelle
dott. Francesco PerfettoUniversità degli Stud di Napoli “Federico II” & INFN
Napoli, 14 Febbraio 2012
IntroduzioneIntroduzione
Acceleratori– Perché gli acceleratori ?
– Generazione delle particelle
– Tipologie di acceleratori
– Modo di utilizzo
Rivelatori–Tipologie di rivelatori
–Tracciatori
–Calorimetri
–Apparati per esperimenti
–Esempi di rivelazione
Quali sono gli strumenti di lavoro di un fisico che studia le particelle elementari ?
F. Perfetto14 Febbraio 2012
F. Perfetto
PremessaPremessaQual e il “rivelatore” più familiare ?
L’occhio umano è un rivelatore di particelle: i fotoni
L’occhio umano è un rivelatore di particelle: i fotoni
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
PremessaPremessaAltri modi per “vedere” ?
Es.: per sottrazione Es.: infrarossi
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
PremessaPremessa... altri modi per “vedere”
Perché si usano i raggi X e gli ultrasuoni e non la luce ed il suono “normali” per “illuminare” ?
Luce “energetica” (raggi X)
Ultrasuoni
14 Febbraio 2012
Noi “vediamo” la materia subatomica perché la colpiamo con particelle prodotte dagli acceleratori che
rimbalzano sui rivelatori
Noi “vediamo” la materia subatomica perché la colpiamo con particelle prodotte dagli acceleratori che
rimbalzano sui rivelatori
PremessaPremessa
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Dal modo in cui rimbalzano riusciamo a capire molte caratteristiche delle particelle
Dal modo in cui rimbalzano riusciamo a capire molte caratteristiche delle particelle
EsempioEsempio
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Ernest Rutherford 1909
Esperimento di Rutherford
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Arghhh !!!Arghhh !!!Sottotitolo: Un pizzico di Meccanica QuantisticaUna particella si comporta anche come un’onda (cioè come la luce): la sua lunghezza
d’onda è tanto più piccola quanto più è grande la sua energia.
Lunghezza d’onda piccola = capacità di “infilarsi” in spazi piccoli = possibilità di esplorare cose piccole
più è microscopico il mondo che vogliamo esplorare, più deve essere grande l’energia delle particelle che usiamo per osservarlo
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Perché “alte energie” ?Perché “alte energie” ?La luce si comporta anche comeun insieme di corpuscoli di energiaE = hν
Le particelle si comportanoanche come onde di frequenzaν = E/h
FATTI SPERIMENTALI
λ=c/ν= hc/E
se E cresce λ diminuiscePer esplorare l’infinitamente piccoloE deve diventare molto grande
h = 6.62 • 10-34 J • s
{14 Febbraio 2012 F. Perfetto
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Definizione eV
1 eV è l’energia cinetica acquistata da un elettrone sottoposto ad una differenza di potenziale di 1 Volt
1 eV rappresenta un’energia molto piccola
Lampadina da 100 W accesa per 1 ora
360.000 joules 4.500.000 joules 52.000.000 joules
Auto da corsa v = 370 km/h
Caldaia 12.600 kcal in funzione per un’ ora
2.24•1024 eV 28.•1024 eV 324•1024 eV
1 eV = 1V • 1.602•10-19 C = 1.602•10-19 joules
1012 eV = TeV
109 eV = GeV
106 eV = MeV
103 eV = keV
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
F. Perfetto
La “TeV-ape”La “TeV-ape”
K 1
2mv2 1.25 107 joulesmape = 0.0001 kg
vape = 0.05 ms-1
Consideriamo un’ape che vola percorrendo 50 cm ogni 10 secondi
K = .78 TeV
Ha senso spendere miliardi di euro per costruire LHC ???
Assumiamo che la TeV-ape sia fatta al 100% di 612C
Na = 6.022•1023 Natomi/mole
Natomi = m∙Na/pesoatomico = 5•1021
Nnucleoni = 6•1022
I protoni accelerati in LHC dovrebbero arrivare fino a 7 Tev
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Da dove prendiamo le Da dove prendiamo le particelle?particelle?
Piovono dal cielo!I primi fasci di particelle per gli studi di fisica nucleare e subnucleare erano costituiti o da particelle αE = 10 MeV) o dai raggi cosmici
Protoni e fotoni primari provenienti dallo spazio generano particelle secondarie nell’urto con i nuclei dei gas atmosferici (100 particelle a m2 sul livello del mare)
Esistono raggi cosmici molto energetici ma rari ad arrivo casuale
ACCELERATORI
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Generazione di particelleGenerazione di particelleL’esempio più semplice di generatore di elettroni è un filamento caldo, come quello di una lampadina
Gli elettroni sono estratti dal catodo e, viaggiando verso l’anodo positivo, acquistano un’energia uguale alla loro carica moltiplicata per la differenza di potenziale applicata tra catodo e anodo
I protoni sono il nucleo dell’atomo di idrogeno.Applicando la differenza di potenziale al gas di idrogeno si accelerano i protoni
La differenza di potenziale tra due elettrodi viene usata peraccelerare le particelle.
L’energia massima raggiungibileè data dal limite di tensione oltreil quale si possono avere scaricheelettricheΔE qΔV
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Come le facciamo Come le facciamo muovere?muovere?
La forza di Lorentz descrive il moto di una particella in un acceleratore
CURVATURA EFOCHEGGIAMENTO
ACCELERAZIONE{ {
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Come le facciamo Come le facciamo muovere?muovere?
14 Febbraio 2012
SN
• Campi elettrici per accelerare• Campi magnetici per curvare
Impulso maggiore
Impulso minore
Carica opposta
+-100 V
E=100 eV
F. Perfetto
AcceleratoriAcceleratori
Esistono diversi tipi di acceleratori:Lineari
Circolari
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Come funziona un Come funziona un acceleratore?acceleratore?
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Tipologie di acceleratoriTipologie di acceleratori
Vantaggi: Le particelle attraversano più volte la stessa cavità. Ad ogni giro tali pacchetti acquistano energia grazie al campo elettrico accelerante (a radiofrequenza)Svantaggio: perdono energia a causa della RADIAZIONE DI SINCROTRONE EMESSA (a sua volta costituisce una sonda utilizzata in vari campi) nei magneti curvanti.
Circolari
Una particella carica che viaggia lungo unatraiettoria curva perde energia
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Come funziona un Come funziona un acceleratore?acceleratore?
Qual è l’acceleratore più comune?
Il Televisore !!!!!!!
E = 20000 eV
14 Febbraio 2012
Modo di utilizzoModo di utilizzo
Bersaglio fisso
Esperimento di Rutherford
Rivelatori
Acceleratore
F. Perfetto14 Febbraio 2012
Modo di utilizzoModo di utilizzoCollisori
Nel 1961 Bruno Touschek ebbe l’dea geniale di utilizzare lo stesso acceleratore per far collidere materia e
antimateria.
Tutta l’energia della collisione è
disponibile ad essere convertita E=29 GeV E=900 GeV
F. Perfetto14 Febbraio 2012
F. Perfetto14 Febbraio 2012
10 Febbraio 2010
LHC al CERN (dal 2008)LHC al CERN (dal 2008)Il collisore protone-protone a più alta energia:
14000 GeV
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
LHC è l'acceleratore di particelle più grande e potente mai realizzato dall'uomo, progettato per far collidere protoni ad un'energia nel centro di massa di 14 TeV, mai raggiunta fino ad ora in laboratorio.
I componenti più importanti del LHC sono gli oltre 1600 magneti superconduttori raffreddati alla temperatura di 1.9 K (-271,25 °C) da elio liquido superfluido che realizzeranno un campo magnetico di circa 8 Tesla, necessario a mantenere in orbita i protoni all'energia prevista. Il sistema criogenico di LHC è il più grande che esista al mondo oltre ad essere il luogo massivo più freddo dell'universo.
LHC: The Large Hadron ColliderLHC: The Large Hadron Collider
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
F. Perfetto
RivelatoriRivelatori
Bene, abbiamo fatto sbattere due particelle. E ora?
• Posizione e direzione del moto
• Carica elettrica
• Energia
• Impulso
• Massa
• Tempi di vita
…viene fuori un sacco di roba. Cosa ci interessa misurare?
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Rivelatori di particelleNella fisica sperimentale, un rivelatore di particelle o rivelatore di radiazione è uno strumento usato per rivelare, tracciare e identificare
particelle. (Wikipedia)
elettronica di lettura
area attiva
I rivelatori di particelle sono strumenti che producono un segnale osservabile quando vengono colpiti da una particella. Sono solitamente costituiti da un elemento attivo (con cui interagisce la radiazione) e da un sistema di lettura (che forma il segnale e lo invia all’acquisizione dati)
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Rivelare le particelleRivelare le particelle
– Particelle cariche: urti anelatici con gli elettroni degli atomi che incontrano;
– Tutti gli adroni (carichi e neutri) per reazioni nucleari con i nuclei che incontrano;
– Elettroni emettono luce “frenando”– Fotoni possono creare coppie e+ e-
– Neutrini hanno solo l’interazione debole.... “sfuggono” ai nostri rivelatori lasciando “poche tracce”!
– Muoni perdono poca energia, sono più penetranti
Tutte le particelle, attraversando la materia, perdono una parte della loro energia.
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Rivelare le particelleRivelare le particelle
• Alla base di tutti i rivelatori c’è il principio di convertire questa energia rilasciata in “segnali” concreti da “rivelare”.
• Tecniche diverse a seconda del tipo di particella da rivelare.
• Ad esempio un rivelatore di fotoni deve essere necessariamente diverso da un rivelatore di muoni.
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Caratteristiche dei rivelatori
Sensibiltà: capacità di produrre un segnale utile per un certo tipo di radiazione e di energia. Nessun rivelatore può essere sensibile a tutti i tipi di radiazione. Ogni rivelatore è progettato per essere sensibile ad un tipo di radiazione in un certo intervallo di energia.
Risposta: tipo di segnale utile prodotto. Spesso il segnale prodotto da un rivelatore è un impulso di corrente la cui ampiezza è proporzionale all’energia rilasciata dalla particella.
Risoluzione: differenza minima di una grandezza fisica misurata (es. energia) necessaria perché il rivelatore possa distinguere due misure vicine. Si esprime in termini di deviazione standard della distribuzione della grandezza misurata.
Es.: Risoluzione spaziale. E’ la distanza minima alla quale un rivelatore distingue il passaggio di due particelle.
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Caratteristiche dei rivelatori
Efficienza: efficienza assoluta: frazione di particelle rivelate dal rivelatore rispetto a quelle emesse dalla sorgente. Efficienza intrinseca: frazione di particelle rivelate dal rivelatore rispetto a quelle che lo colpiscono.
Tempo morto: tempo necessario al rivelatore per formare il segnale dopo che è passata la particella. Dipende molto dall’elettronica di lettura. Il tempo morto può ridurre l’efficienza se il rivelatore non è in grado di rivelare una particella perchè ancora impegnato a processare l’evento precedente. Questo fenomeno aumenta quanto più è elevata la frequenza di arrivo delle particelle.
14 Febbraio 2012
F. Perfetto
Emulsioni FotograficheEmulsioni FotograficheNei primi esperimenti con i raggi cosmici si inviavano lastre fotografiche sui palloni aerostatici.Le particelle cariche “impressionano” le lastre fotografiche lasciando una scia del loro passaggio.
0,1 mm
14 Febbraio 2012
ScintillatoriScintillatori
guida di luce
fotomoltiplicatore
Per misure di tempoerrore ~ns (10-9 sec)
Scintillatore
Una particella carica genera una luce scintillante in particolari cristalli
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Un sistema di tracciaturadetermina la traiettoria
dellaParticella
Rivela solo particelle cariche. Se immerso in un campo
magnetico B si riescono adeterminare anche la
carica Qed il momento P
La particella subisce unaminima perdita d’energia
nelsistema
Sistema calorimetrico
Rivelatori
2 famiglie fondamentali: tracciatori e calorimetri
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Un sistema calorimetricodetermina l’energia dellaparticella
La particella viene completamente assorbita
A differenza di sistemi di tracciatura può rivelare anche particelle neutre (fotoni, neutroni)
Rivelatori a GasRivelatori a Gas
scintillatoreti
tf
Gasd = v·(tf – ti)
Le particelle cariche ionizzano il gas
Gli elettroni prodotti vengono raccolti sull’anodo
Dal tempo di “deriva” si misura lo spazio percorso
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Camere a filoCamere a filoProf. Charpak Premio Nobel del 1992 per l’invenzione delle camere a multifilo (1968)
Camera a fili di KLOE
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Esistono 2 tipi di calorimetri:
Calorimetri Elettromagnetici (rivelazione di elettroni, positroni e fotoni) Calorimetri Adronici (rivelazione di adroni carichi e neutri: p,n,π,K)
CalorimetriUn calorimetro è un rivelatore di particelle che misura l’energia di una particella
La particella interagendo con il calorimetro crea uno sciame e viene completamente assorbita
Il segnale prodotto è proporzionale all’energia della particella:
S = kE
calorimetro
particella incidente
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Esperimento ai colliderEsperimento ai colliderStruttura a “cipolla”
• Tracciatori
• Calorimetro per elettroni e fotoni
• Calorimetro per adroni
• Tracciatori per muoni
• Magneti per curvare
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Esperimento ai colliderEsperimento ai collider
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Esperimento ai colliderEsperimento ai collider
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Cosa manca?Cosa manca?I neutrini !
Interagiscono così poco con la materia che sono capaci di attraversare indisturbati la terra da parte a parte
Si possono però ottenere informazioni su di loro per differenza tra l’energia e impulso iniziale e quelle misurate
Energia e Impulso si conservano!
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
•7000 tonnellate di peso
•La torre Eiffel pesa 10000 tonnellate
•3000 km di cavi
•Coprono la distanza Napoli Parigi e ritorno
•100 milioni di canali di elettronica per la raccolta dei dati
L’esperimento ATLASL’esperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Partecipazione Italiana
• 12 sezioni INFN
• 172 Scientific Authors
• 10 % circa della collaborazione la maggiore comunità europea
I numeri:
• 35 Nazioni
• 164 Instituti di Ricerca
• 1800 people circa
L’esperimento ATLASL’esperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Prof. Higgs2008
L’eperimento ATLASL’eperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Prof. Hawking
2008
L’esperimento ATLASL’esperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Angela Merkel2008
L’esperimento ATLASL’esperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
2008
L’esperimento ATLASL’esperimento ATLAS
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
Utilizzo di macchine acceleratrici Utilizzo di macchine acceleratrici per la cura dei tumoriper la cura dei tumori
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
14 Febbraio 2012 F. Perfetto
F. Perfetto
ConclusioniConclusioni• Gli acceleratori sono strumenti
fondamentali per produrre e studiare le particelle elementari
• Alte energie servono sia per produrre particelle nuove con masse maggiori che per indagare a distanze sempre più piccole
• Le tecniche di rivelazione delle particelle elementari sono applicate anche alla medicina e alla biologia (TAC, PET, RMN...)
• Sviluppo di elettronica e software di frontiera
14 Febbraio 2012