GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, … · 3 editoriale Andrea Dal Prato Già in...

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Musica al parco... in sobrietà GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA N. 74 - OTTOBRE 2007 Musica al parco... in sobrietà Gruppo Volontari Guidizzolesi Gruppo Volontari Guidizzolesi Pro Loco dove sei? Pro Loco dove sei? Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Anno XIII - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20

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Musica alparco...in sobrietà

GUIDIZZOLO MN - BIMESTRALE DI ATTUALITA’, CRONACA, CULTURA E POLITICA N. 74 - OTTOBRE 2007

Musica alparco...in sobrietà

GruppoVolontariGuidizzolesi

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3 Editoriale - Pro Loco dove sei?

5 Un gelso centenario

6 Intervista all’Assessore

10 Il Cred estivo

11 Gruppo Volontari Guidizzolesi

12 Salute

14 Psicologia

16 Le ricette

17 Cronaca

22 Torre in miniatura

23 Musica al parco... in sobrietà

24 Noi e la legge

25 Noi e il fisco

26 Arte e dintorni

32 A tutta penna

33 Elem Viaggi festeggia...

34 Spazio giovani

37 Con la Pro Loco a San Benedetto Po

38 Tacabanda

39 Gruppo Micologico Naturalistico

40 Amministrazione Comunale

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003I dati in possesso della redazione de "la Notizia" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostropossesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione deidati od opporsi al trattamento stesso.2

Un momento di gioco al CRED estivoPag. 10

Mattia Notari, firma autografi ai giovani fans. Pag. 23

sommario

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editoriale Andrea Dal Prato

Già in altre occasioni abbiamo affrontato il tema “Volontariato”, spiegandone l’importanza delservizio che viene prestato all’intera comunità e la necessità, parimenti, che questo sia ben coor-dinato, vale a dire che le associazioni operino in sinergia dando luogo ad un amalgama unitario,pur mantenendo una loro individualità di fondo. Purtroppo a Guidizzolo non sempre questo acca-de. Esistono sì numerose associazioni: ventuno sportive, ventiquattro socio-culturali e sei dicategoria; cinquantuno associazioni, in tutto, in un paese di sole 5700 anime.Questo dato esprime, indubbiamente, un segno di grande vitalità, ma... non chiedete a tutti diaccordarsi su di un programma annuale comune..., di dialogare serenamente su di un cartellonedi manifestazioni. L’individualismo è ancore forte, soprattutto fra associazioni o gruppi che hannoobiettivi simili. Ecco che, allora, entra in gioco la Pro Loco che dovrebbe darsi una struttura chesappia rispondere in modo più funzionale alle esigenze di una cittadina in crescita. Una Pro Locoin grado di operare da sola, senza il costante supporto del Comune, che sappia dimostrare operadi convincimento e di coinvolgimento, al fine di poter addivenire ad un programma unitario chenon sia frutto d’improvvisazione come, invece, talvolta avviene.D’altra parte, le associazioni ed i gruppi guidizzolesi, di qualsiasi natura essi siano, sportivi osocio-culturali, non dovrebbero pensare che “agganciarsi” ad una Pro Loco significhi spogliarsidella loro identità, diventare “meno forti”. Accade anche, e bisogna rimarcarlo, che qualcunodecida poi di operare in totale autonomia durante l’anno e scegliere di collaborare con la Pro Locosolo in determinate occasioni. E questa scelta, se così vogliamo chiamarla, sa tanto di mero“opportunismo”.L’Amministrazione Comunale, damolti anni promette una soluzionedefinitiva. Se torniamo con lamemoria al 1999, l’allora sindacoMaccari, ad una riunione della ProLoco, diceva: “...Uno degli obietti-vi della Pro Loco guidizzolese è lapossibilità di avere una sede fissa,come l’Avis ed il Corpo bandistico;una sede che le permetterebbe una più facile organizzazione dei lavori preparatori. Inoltre, si cer-cherà di avere le attrezzature necessarie per il miglior funzionamento delle manifestazioni: adesempio un palco e l’attrezzatura di illuminazione. Sicuramente uno degli obiettivi principali dellanuova Amministrazione è far si che il paese possa godere dei servizi della Pro Loco, non solo conla Fiera estiva, ma anche nel periodo invernale grazie a un maggior utilizzo del Teatro, quandoquesto sarà restaurato...”. Di anni ne sono passati, ma la sede è sempre rimasta provvisoria.Va anche ricordato che nel settembre 2001, grazie alla felice intuizione del Gruppo VolontariGuidizzolesi, si era tenuta la prima Festa del Volontariato, manifestazione che era riuscita a cala-mitare l’attenzione di tantissimi concittadini, e nella quale molti appartenenti ad Associazioni eGruppi hanno avuto modo di conoscersi e di gettare le basi per un proficuo lavoro futuro.“Rimane, però, - avevamo scritto nell’occasione, - il rammarico di non essere riusciti, almeno perquest’anno, ad interessare, con lo stesso entusiasmo, anche gli abitanti dei paesi limitrofi, forseperchè l’aspetto promozionale dell’iniziativa non è stato rivolto verso l’esterno”. Infatti l’iniziativaè andata in calando e dopo due edizioni è “morta”.Nel 2003, per la Fiera di Luglio, la Pro Loco aveva organizzato uno degli eventi più riusciti, laRievocazione storica della pace di Guidizzolo, importante fatto storico avvenuto nel 1216. Tuttoil paese ne era stato coinvolto e la manifestazione, partita con l'obiettivo di diventare motivo diattrazione da alimentare negli anni, aveva ottenuto un grande successo di pubblico, anche daipaesi vicini.Perchè, allora, visto il gradimento registrato non se ne è più fatto nulla?Alla fine non rimane altro che auspicare a tutti i gruppi di trovare un rinnovato senso di solida-rietà e di riuscire a stare bene insieme operando in sintonia, senza sovrapposizioni di program-mi o d’intenti.Alla Pro Loco, invece, non resta che augurare una maggior forza e molta più determinazione, “piùspina dorsale” direbbe qualcuno, perchè l’obiettivo, comune a tutti, dovrebbe essere quello di farcrescere Guidizzolo. O no?

Pro Locodove sei?

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ORATORIO S. LORENZO

ORARIO DI APERTURA DOMENICALEMaggio - Settembre dalle 17,00 alle 19,00Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17,30

DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Dal Prato

CAPO REDATTOREGraziano Pelizzaro

REDAZIONEElisa CorradiMarco BadiniFilippo CeriniSergio DesideratiElodio PeraniGiovanni Zangobbi

COLLABORATORIGiorgio ArientiGiulia AvanziFrancesca CappaFrancesca CargnoniCristina DelmenicoFrancesco GandelliniMartina GrandelliLaura LeoratiFrancesca LugoboniAntonio MalaguttiFranco MondadoriLuca PiazzaMariavittoria SpinaGiulia StuaniDavide Truzzi

PROGETTO GRAFICOClaudia Dal Prato

EDITORECentro Culturale "San Lorenzo"via Bruno Rodella 34-A46040 Guidizzolo (MN)Tel. 348 3115232e-mail: [email protected]

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00Aut. Tribunale di MN N° 8/95del 30-05-1995

Stampa:GVM - Volta Mantovana

Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l.Virle Treponti (BS)

COSTO MODULI1 modulo verticale:mm 60 x 39 € 40,00

2 moduli orizzontali:mm 60 x 82 € 65,00

4 moduli orizzontali:mm 60 x 170 € 100,00

1/2 pagina:mm 124 x 170 € 160,00

Pagina intera:mm 277 x 170 € 260,00

N U M E R I U T I L I

AMBUL ATORI MEDICI

BIBLIOTECA

ASSOCIAZIONI

ENTI

MUNICIPIO - tel. 0376 819201E-mail: [email protected] - tel. 0376 819006 - 112VIGILI URBANI - tel. 0376 840241ARCALGAS (METANO) - tel. 0376 818443BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435TEATRO COMUNALE - tel. 335 422406ORATORIO SAN LORENZO - tel. 335 1211999FONDAZIONE “V. RIZZINI” - tel. 0376 819120ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023PARROCCHIA BIRBESI - tel. 0376 819602PARROCCHIA GUIDIZZOLO - tel. 0376 819052 POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091SISAM (ACQUEDOTTO) - 800 859370 - 0376 771869PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388PRENOTAZIONE AMBULANZA - tel. 349 8608653

• Dr.ssa Ghisolfi EmiPrenotazione visite: 0376 689604 (8,30-12,30)Ambulatorio 0376 840433 - abitazione 0376 818011Cell. 333 8356733Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13

• Dr. Galvani Orfeo ValerioPrenotazioni visite: 0376 819794Ambulatorio 0376 819794 - abitazione 0376 819096Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)

• Dr. Ponti GiulianoAmbulatorio 0376 819475 - abitazione 0376 819177Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12,30Giovedì: dalle 16,30 alle 19

• Dr. ssa Gatti Angelapresso l’AVIS di Guidizzolo - tel. 338 2619350Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17,30 alle 18,30Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109Lun. Merc. Ven. : dalle 10,30 alle 12Mar. Gio.: dalle 17,30 alle 19

• Pediatra di base D.ssa Schena Stellapresso l’AVIS di GuidizzoloPer appuntamenti tel. 3491047387Lun. Mart. Giov.: dalle 9,30 alle 12,30Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17

• Pediatra di base D.ssa Cavalli GiancarlaPer appuntamenti tel. 0376 868173

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521

ORARIO DI APERTURAmerc. - ven. 9-12 (estivo) 9-12 (inv.)lun. - mar. - giov. 15-19 (estivo) 14,30 -18,30 (inv.)

UFFICI COMUNALI

ORARIO DI APERTURADa lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13Sabato: dalle 10 alle 12

Ufficio Tecnico:lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12,30 sabato dalle 10 alle 12

Assistente sociale:martedì e venerdì dalle 10 alle 13

SANTE MESSE

GUIDIZZOLOFeriali: 7,30 - 18 (invernale 17,30)Prefestivi: 19 (invernale 18)Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 18 (invernale 17)

BIRBESI Feriali: mart. giov. 8,30 prefestivi 18,30 (estivo)

prefestivi 18,00 (invernale)Festivi: 9,30

REBECCO Prefestivi 18 (invernale 17)

PIAZZOL A RIFIUTI

ORARIO DI APERTURALunedì e Mercoledì dalle 14,30 alle 17,30Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30

Ass. Naz Carabinieri - tel. 338 2507927Amici di Rebecco - tel. 0376 819678AIDO - tel. 0376 223001AVIS - tel. 0376 840177Altri Mondi - tel. 0376 819478Anspi Birbesi - tel. 0376 849602Anspi Guidizzolo - tel. 0376 819052Arca - tel. 0376 818417Associazione Artigiani - tel. 0376 819528Associazione Commercianti - tel. 0376 818494Calcio Guidizzolo - tel. 0376 818291Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326Corale B.V. Di Lourdes - tel. 0376 819052Corpo Bandistico - tel. 0376 840090CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253Freebikers Guidizzolo 2000 - tel. 0376 818344Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240Pescasportiva Guidizzolese - tel. 0376 819064Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382

CIMITERO

Tutti i giorni dalle 8 alle 19

ASL

Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737Servizio medicina del lavoro - tel. 0376 846733Igiene dell'edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846733

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Quando si passa da Rebecco, andando versoMedole, non si può fare a meno di notare un mae-stoso “Mur”, un Gelso ben curato da oltre 20 annidalla passione di Attilio Terreni, attuale proprieta-rio del fondo.Attilio lo cura con attenzione e, dopo un periodo diabbandono, in pochi anni è riuscito a ridare vigo-re alla meravigliosa pianta che da sola “orna” ilsuo giardino e produce una fresca ombra per ilriparo dalla calura estiva.La pianta misura oltre 8 metri di altezza per unacirconferenza di circa 3,50 metri con diametro difogliame di ben 11 metri. Dalla memoria dei pre-cedenti proprietari risulta un età di circa 110 anni.Proponiamo una breve scheda di questa piantache un tempo era molto diffusa, perché le suefoglie erano utilizzate per il “baco da seta” chemolte famiglie crescevano nelle loro soffitte e chei bimbi si divertivano, appunto, a raccogliere.

Il GELSO - Morus alba - MULBERRYIl gelso (Morus alba), una pianta arborea apparte-nente all'ordine Urticales e alla famiglia delleMoraceae, è originario della Cina orientale.Il nome del genere è quello che utilizzavano iRomani. Dal latino “morus celsa”, moro alto incontrapposizione alla mora di rovo.L’albero può raggiungere l'altezza di 10-12 metricon chioma larga; l'età media si calcola a 100anni, ma esistono certamente alberi plurisecolari. Le radici sono robuste, profonde di colore gialloaranciato. Il tronco è eretto e irregolarmente rami-ficato, raggiunge negli individui adulti un diametrodi circa 70 centimetri; è rivestito da una cortecciabruno grigiastra, screpolata, reticolata a piccolescaglie. I ramoscelli sono grigio verdi, lisci conlunghi internodi; le gemme sono relativamentepiccole, larghe alla base ed appuntite all'apice.Le foglie sono caduche, alterne, ampie, di coloreverde lucente non molto scuro; la lunghezza variadai 7 ai 14 centimetri; le lamine sono molto varia-bili: sono cordato-ovali, spesso lobate, lisce nellaparte superiore, tomentose lungo le tre principalinervature della pagina inferiore; il margine è irre-golarmente seghettato. Le foglie sono spessodiverse per forma e grandezza sulla stessa piantaed anche sullo stesso ramo. Il fiore è rappresentato da un’infiorescenza uni-sessuale con amenti di colore chiaro; Morus albaè pianta monoica ovvero nello stesso esemplareci sono infiorescenze di ambo i sessi. Il frutto èrappresentato da un falso frutto chiamato sorosioche consiste di un’infruttescenza con pseudodru-pe dall'esocarpo sottile, mesocarpo carnoso esucculento, endocarpo crostoso. La potatura di formazione porterà allo sviluppo diuna prima impalcatura che successivamente daràorigine alla caratteristica “testa di moro” sullaquale si svilupperanno i rami.

Il gelso e le sue dotiPianta arborea appartenente alla famiglia delleMoracee, che produce un'infruttescenza succosa,nero-violacea, molto apprezzata, da cui si prepa-rava uno sciroppo acidoe astringente che, oltread essere, se diluito inacqua, un ottimo disse-tante, veniva adoperatoin forma di colluttorio,per gargarismi, nelleinfiammazioni dellabocca e della gola, con-tro la tosse e comeespettorante. Anche lacorteccia della radice,cui si attribuisce azioneanalgesica e antinfiam-matoria, veniva adopera-ta come medicamento e,a tale scopo, la si consi-gliava come purgante,diuretico e ipoglicemiz-zante. Quest'ultima pro-prietà, attribuita in parti-colare alle foglie, chehanno anche azioneastringente, se prepara-te in decotto, andrebbeulteriormente indagata evalorizzata con ricerchecliniche.Tra i vari componentichimici del gelso nero,nei frutti, vi è la presenzadi antocianosidi (ad azio-ne vasoprotettrice), acidiorganici, glucidi; mentrenelle foglie vi sono ami-noacidi, acido folico,acido folinico, mangane-se, zinco boro, rame ecomposti volatili. Lapianta (foglie e radici),poichè contiene anchetannino, viene sconsi-gliata (infuso e decotto) in caso di gastrite e ulce-ra gastroduodenale. Non possiamo però dimenti-care il gelso bianco (Morus alba), oggetto dinumerosi studi scientifici che ne hanno dimostra-to, sperimentalmente, attività antibatterica, effi-cace contro lo Streptococcus mutans, un batterioimplicato nella carie dentale. La radice di questo gelso, apprezzato rimediodella medicina tradizionale cinese contro la tossee l'asma, ha mostrato in studi sperimentali lacapacità dell'estratto alcolico contro il virusdell'HIV.

Andrea Dal Prato

Un Gelso centenario

Attilio Terreni vicinoal suo “Mur”

I bachi da setain una coltivazionefamigliare, molto diffusa negli anni ‘50

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Assessore alla Biblioteca - Teatro - Promozione del territorio - costituendaFondazione -, Renato Azzini ci illustra il programma del suo assessorato, tracciaun bilancio di quanto eseguito e anticipa nuovi impegnativi progetti.

Intervista all’AssessoreRenato Azzini

L’introduzione della nuova tessera, per accede-re al prestito, con valenza provinciale si starivelando utile? E’ ben capita e utilizzata dagliutenti?Occorre una premessa. Il prestito interbiblioteca-rio funziona già da 5 anni e le biblioteche dellaprovincia di Mantova in rete dispongono di uncatalogo con 300.000 titoli e 1.000.000 di docu-menti (libri e materiale multimediale). La costitu-zione di un catalogo unico provinciale che aumen-ta la possibilità di reperimento dei documenti el’arrivo puntuale e mirato di nuove proposte conl’acquisto coordinato di sistema portano ad uncostante e sensibile incremento dei prestiti (per labiblioteca di Guidizzolo si passa dai 12.000 del2005 ai 15.200 del 2006, +26%) e della frequen-tazione della biblioteca. La novità è rappresentatadall’introduzione della nuova tessera lettore chepermette da casa via Internet di consultare il cata-logo generale e della singola biblioteca, verificarela disponibilità dei documenti, prenotarli e farliarrivare nella biblioteca desiderata: questo nuovoservizio è stato compreso e molto apprezzatoanche dagli utenti della biblioteca di Guidizzolo, inparticolare dai più giovani. Ma quel che più contaè che grazie al sistema bibliotecario ora le biblio-teche sono adeguate ai tempi e tecnologicamen-te avanzate.

Con l’apertura della nuova sede dellaBiblioteca cosa viene proposto di innovativo omigliorativo rispetto alla precedente?Purtroppo nella sede attuale non c’è più spazio néper collocare nuovi acquisti (la dotazione com-plessiva supera i 18.000 documenti) né per lo stu-dio o altre postazioni Internet. Con un’utenza eservizi in continua crescita e con 100/150 prestitiin 4 ore di apertura, serve sicuramente molto piùspazio.

La nuova struttura ha una superficie doppiarispetto all’attuale e disporrà di oltre 50 posti asedere suddivisi nei vari spazi dedicati: spaziomorbido per i più piccoli, area studio e lettura perbambini e ragazzi, area studio e lettura adulti,emeroteca (quotidiani e riviste), aggiornata sezio-ne DVD, n. 4 postazioni Internet, n. 2 postazioniper la consultazione di materiale multimediale evideoscrittura, n. 1 televisione per la visione difilm con cuffie per singoli o piccoli gruppi, salettaper corsi, conferenze e incontri Gruppo di lettura,angolo bar e altro. Da sottolineare infine che lanuova sede è in una posizione centrale e a pochipassi dalle scuole. Comunque non è possibile spiegare in pocherighe la nuova biblioteca: mi auguro che tutti i gui-dizzolesi scoprano e riconoscano l’utilità e l’impor-tanza di questo rinnovato servizio a loro disposi-zione e li aspettiamo numerosi alla prossima inau-gurazione.

A bilancio 2007 del Comune vi sono €.166.353,00 a favore del teatro, in dichiarazionipubbliche era stato dichiarato che l’autofinan-ziamento era sufficiente, può chiarire ai guidiz-zolesi il punto?La cifra citata, oltre alle spese di programmazio-ne, comprende l’ordinaria manutenzione dell’im-mobile, luce, riscaldamento e stipendio funziona-rio addetto. Il bilancio del teatro in uscita riservaalla programmazione di eventi di vario genere €.90.000,00 (capitolo di spesa 148800), nel capito-lo delle entrate sono previsti €. 65.000,00. Laquota a carico dei contribuenti per un totale di 50eventi, comprensiva di custodia e pulizie, è di €.25.000,00. Il cartellone della stagione di prosache da sette anni costituisce una parte importan-te della programmazione teatrale della provinciagode del favore di sponsor, sostenitori e della pre-

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senza di un vasto pubblico il che consente dipareggiare i costi. Il cartellone si autofinanzia.Oltre alla stagione di prosa vengono propostieventi quali la rassegna di teatro per famiglie“Sipario magico” (domenica pomeriggio a genna-io a marzo – costo biglietto €. 3,00), concerti dimusica, commedie dialettali di compagnie locali,saggi di scuole, gara provinciale d’improvvisazio-ne a squadre, in collaborazione con la Pro-locorassegne cinematografiche, incontri informativirivolti alla cittadinanza, serate di beneficenzaorganizzate da associazioni locali, conferenze trale quali spicca la partecipazione aMosaicoScienze, rinnovata anche quest’anno conl’incontro di venerdì 21 settembre. Proponiamogratuitamente alle scuole spettacoli in occasionedi Santa Lucia, nell’ambito della rassegna provin-ciale “Ecoteatro”, per gli alunni della ScuolaPrimaria la messa in scena de “Le due regine” conla partecipazione del M° Azio Corghi. La disponibi-lità del teatro è molto richiesta anche da associa-zioni di altri paesi, sono stati ospitati spettacoli dibeneficenza organizzati dai Lions, dal Bamco,Abeo e Andos. Il Teatro di Guidizzolo partecipaalla Consulta dei teatri mantovani (di cui è stato ilpromotore) e si distingue per la qualità delle pro-poste e per la gestione economica molto attentaalle spese e che prevede una elevata coperturadei costi. Aderisce inoltre al Circuito provincialeTeatrinsieme, a quello regionale “Circuiti TeatraliLombardi” e recentemente anche al progettofinanziato dal Ministero dei Beni Culturali“Mantova Terra di Teatro”. Sicuramente non sisoddisfa tutti ma siamo attenti a variare la propo-sta e dove non possiamo arrivare per difficoltàdovute al “budget” o agli spazi abbiamo organiz-zato trasferte presso altri teatri.

Sono in programma spettacoli teatrale pomeri-diani, come accade in altri paesi, rivolti soprat-tutto agli anziani?L’offerta pomeridiana del nostro teatro è rivoltaalle famiglie, bimbi, genitori e nonni. Il nostro pub-blico è costituito da fasce d’età diversificate e chequindi comprendono anche gli anziani. I primi annidi attività del teatro sono stati organizzati spetta-coli teatrali pomeridiani con la possibilità di usu-fruire gratuitamente dell’assistenza di volontari edel trasporto in teatro ma l’iniziativa ha riscossopoco successo vista la scarsa affluenza di pubbli-co. Oggi la persona che si sente anziana e nonpuò muoversi trova più comoda la TV a casa pro-pria. Colgo volentieri l’occasione di questa intervistaper anticipare la programmazione del cartellone diprosa. Il teatro ospiterà Angela Finocchiaro con“Miss Universo” in programmazione per l’11novembre, si continua poi con Ars Creazione eSpettacolo in “La commedia di N. Simon “PlazaSuite”, il 2008 (18 gennaio) inizierà con“Margherita e il gallo” (spettacolo più visto a livel-lo nazionale nella passata stagione di prosa) conMaria Amelia Monti e Gianfelice Imparato, aseguire il 13 febbraio Mario Maranzana in “La fineè il mio inizio “tratto dall’ultima opera di Tiziano

Terzani e il 22 febbraio Gioele Dix porterà in scenail suo nuovo spettacolo “Tutta colpa di Garibaldi”.La stagione si concluderà l’8 marzo con un classi-co “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni allestitadalla Compagnia Barcaccia.

L’Oratorio di San Lorenzo è stato riaperto alpubblico nel 2004, può illustrarci a che punto èil restauro degli arredi, quali attività vengonoorganizzate e i progetti futuri?Le fondazioni Banca Agricola Mantovana eCariverona, che colgo l’occasione per ringraziare,hanno elargito contributi che coprono il 70 % dellaspesa complessiva del restauro. Entro la fine del-l’anno in corso partiranno i lavori. Oltre alle ceri-monie di carattere religioso (SS. Messe e matri-moni) vengono organizzati eventi culturali di variogenere quali concerti di musica, incontri con scrit-tori, animazioni alla lettura rivolti all’infanzia ealtro. Proseguono le aperture domenicali con la

guida. Nel 2008 sono previste la pubblicazione dellibro “San Lorenzo di Guidizzolo: arte, fede e sto-ria” di cui è già stato completato il regesto.

Per la promozione del territorio, di competenzadel suo assessorato, cosa è stato fatto e cosac’è in progetto?In sintesi: Guidizzolo, con altri enti del territorio,ha realizzato il progetto di Marketing Territorialestrategico per l’area morenica mantovana. Dal2006 è parte dell’Associazione Colline Morenichee del Sistema turistico Po di Lombardia. A marzo2008 si concluderà il progetto europeo “Equal”, dicui siamo patner, finalizzato all’inserimento nelmondo del lavoro dell’ambito culturale e dell’in-trattenimento di categorie svantaggiate. Nella pri-mavera del 2008 è in progetto il convegno acarattere nazionale “Tra Pavia e Ravenna. Il terri-torio mantovano e la fascia di confine tra Regnolongobardo ed Esarcato bizantino (secoli VI-VIII)”.

Andrea Dal Prato

Da oltre 40 anni specializ-zata in edilizia residenzialeed industriale, l’impresaedile Edilizia Roverselliattualmente gestita daiGeom. Roverselli Sergio eGiancarlo esegue lavori direstauro e manutenzione dibeni immobili anche sotto-posti a tutela ambientale,culturale, belle arti, edificistorici. Realizza complessiresidenziali: ville singole,bifamigliari e condominiprestando attenzione aiparticolari ed alle finituredei dettagli, utilizzandomateriali delle migliorimarche. Grazie al persona-le specializzato l’impresaEdilizia Roverselli conta alsuo attivo numerosi inter-venti di restauro per diversicomuni dell’ alto mantova-no ed oltre. Dinamica, atti-va e sempre disponibile aicambiamenti del settoreedile è da sempre attenta

alle esigenze dei committenti e fa della soddisfa-zione del cliente uno dei suoi punti di forza. Azienda certificata Iso 9001:2000 esegue lavoridi restauro e manutenzione di beni sottoposti atutela ambientale, grazie alla categoria SOA OG2di cui detiene la classifica II. Esegue inoltreLavori pubblici di Edifici civili e industriali dete-nendo la categoria SOA OG1 di classifica III.L’Edilizia Roverselli fa del continuo aggiorna-mento tecnologico e del proprio personale unodei suoi punti di forza. Tra i lavori eseguiti degnidi nota il lavoro eseguito all’Oratorio di SanLorenzo ed al Teatro comunale di Guidizzolo,restauro al municipio di Marcaria , municipio diPralboino, restauro al cimitero di Rovato,Castello Incoronata Cerlongo di Goito e costru-zione, in zona industriale, unità produttiva per laditta Savir s.p.a.. Di prossima apertura i cantieriper il restauro della Chiesa di San Giorgio (BS)e Sala Civica Bozzolo. Per maggiori informazioni non esitate a contatta-ci e a visitare il nostro sito internet.

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Edilizia RoverselliAzienda in continua evoluzione, da anni cura con particolare attenzione ilrecupero di edifici storici mantenendo il fascino dell’antico con la sicurez-za degli ultimi ritrovati, a garanzia della statiticità e rispetto dell’ambientee del manufatto originale.

via Vittorio Veneto 111 - Guidizzolo (MN). Telefono: 0376/840067 www.ediliziaroverselli.ite-mail: [email protected]

Al Festivalbar di quest’anno, Nek, noto cantanteitaliano, ha presentato una canzone che affrontaun tema già molto discusso: la prostituzione. Il brano, infatti, è dedicato ad una ragazza che, sulsito internet del cantante, aveva anonimamenteconfessato di prostituirsi per mantenere la propriafamiglia. Lei: una delle tante costrette a vendere ilproprio corpo per soldi, obbligate da persone piùforti, persone che “comandano”, o solo convinteda una vita troppo difficile. Penserete che sto esagerando nel compatirle: nona tutte viene imposto. Eppure io sono sicura chenel cuore, anche loro come tutti, desidererebberouna bella vita, dei figli ed una goccia di felicità: laloro, se ne è già andata. Ha fatto i bagagli piano, di notte in notte, tra lecamere d’albergo e le auto di uomini d’affari, spo-sati, o solo “soli”.Michela, una delle ragazze che stanno al bordodella strada, mi spiega che in questo lavoro biso-gna saper ridere, perché l’uomo vuole sentirsi aproprio agio, vuole uscire dai propri problemi e,anche se per un’ora, pensare che tutto va bene.Per questo le ragazze devono ridere, tra i luccichiidella gonna e la scollatura profonda.Ora mi viene in mente l’immagine di un film: persfondo la camera di uno di quei motel di periferia(di solito han nomi che comprendono la parola“Love”, anche se alla fine, amore non è mai). Inlontananza il rombo di un auto che se ne va nellanotte e, nella stanza, lei. Lei che, seduta sul letto, si guarda in uno spec-chio incrostato. Attorno il silenzio. Prende dallaborsetta la matita per gli occhi, il mascara, unrossetto troppo rosso e si rifà il trucco. E quellospecchio riflette l’ombra che hanno i suoi occhi, ilsuo sguardo. Un’ombra non data dalla luce nedalla stanchezza. Un’ombra che le appartiene. E sotto il rossetto, troppo rosso, nasconde unacelata tristezza. E scommetto che questa donnapensa ai soldi che ha guadagnato, si rigira tra lemani le banconote e per un attimo si sente “rea-lizzata”, anche se è solo un attimo.

L’attimo fuggente? No, piuttosto l’attimo deluden-te, l’attimo straziante, l’attimo che le fa chiedereperché lo fa e le fa rispondere per soldi, solo perquesto.E così una donna non può che prostituirsi perdenaro; per mantenere i figli nati da chissà qualeincontro, per comprare un vestito una volta trop-po caro o per uscire da debiti che sembrano sem-pre aumentare. E viene da chiedersi perché!È chiaro che, come nel mercatoun prodotto se non è apprezzatoe venduto, viene ritirato, allostesso modo la prostituzionediminuirebbe se non ci fosserouomini attratti da essa…C’è chi dice che ormai è troppotardi per fermare la progressio-ne di questo “fenomeno”.Secondo le statistiche apportateda Asher Colombo (Università diBologna), Mario Greco e ValerioTerra Abrami (Istat) relative aglianni che vanno dal 1985 al2003, la prostituzione va netta-mente aumentando, soprattuttoal nord, dove vi è stato il primogrande boom nel 1996. Eccolo,uno dei tanti mali del progresso.In Italia, secondo questi dati, lacittà dove vi è un maggior sfrut-tamento della prostituzione èBologna, seguita da Milano e Torino. Non possia-mo del tutto affidarci alle statistiche dal momentoche risalgono a quattro anni fa, ma non servononumeri per notare l’aumento del fenomeno“Prostituzione”. Per non parlare della pedofilia, delle violenze cheogni giorno donne e bambini subiscono nel silen-zio di questo mondo sempre più annodato… Quando ci decideremo a fare qualcosa?

Martina Grandelli

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Sotto un rossettotroppo rosso

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Si è concluso il CREDestivo; il tema dei 4 ele-menti è stato il filo con-duttore delle attività; lafesta finale è stata unaserata di grandi giochigenitori-figli.Il centro ricreativo-edu-cativo viene organizza-to ogni anno dalla“Orizzonti Onlus“ in col-laborazione con ilcomune di Guidizzolo.Rivolto a tutti i bambinidi età compresa fra i 3e gli 11 anni, il CRED èstato realizzato sia aGuidizzolo sia a Birbesi,e ha avuto luogo, dal 2al 27 luglio, nelle scuo-le materne del capoluo-go e della frazione. Ibambini iscritti, chehanno partecipato alle4 settimane ricche digiochi, attività creative,giornate in piscina egite nei parchi delnostro territorio, sonostati in totale 85,accompagnati da 10educatori e 2 giovanivolontari.Il tema portante del

CRED 2007, che ha fatto da filo conduttore amolte attività, è stato dedicato ai quattro elemen-ti: Aria, Acqua, Terra e Fuoco e sono stati al cen-tro delle storie, dei giochi e delle attività creativeproposte ai ragazzi durante il mese di luglio. Fra lenumerose attività, i ragazzi hanno costruito unanave ecologica, simbolo dell'acqua, con la qualefare raccolta differenziata; hanno costruito aquilo-ni che avevano le forme di diversi animali; hannocostruito giardini di carta e hanno seminato neivasetti semi di girasole. Non sono mancate poi letradizionali giornate in piscina del mercoledì e legite ogni venerdì: quest’anno, gli educatori hannopreferito scegliere mete vicine e del nostro territo-rio. Così, i bambini hanno avuto modo di trascor-rere giornate di grandi giochi al parco di Medole,al Parco Pastore ed al castello di Castiglione delleStiviere.La serata finale, attraverso la quale gli educatoridella “Orizzonti” hanno salutato i bambini e lefamiglie, ha avuto luogo venerdì 27 luglio pressola sala civica e cortile del Comune. All'internodella sala civica è stata allestita una mostra contutti i lavori e le creazioni realizzate dei ragazzi, esono state proiettate le foto che riproducevano imomenti più significativi vissuti lungo le quattrosettimane. Nel cortile esterno del Comune si èsvolta invece una serata di grandi giochi genitorie figli: le mamme e i papà, con i propri figli in spal-le, hanno prima giocato alla classica bandiera,mentre in seguito hanno sperimentato il giocodelle anfore, che è stato durante il mese il giocopreferito dai bambini. Un momento particolare èstato riservato ai genitori, i quali hanno avutomodo di leggere alcuni messaggi scritti dagli edu-catori che trattavano del rapporto con i figli: traquesti, l'importanza del gioco ma anche la que-stione del distacco. La serata si è infine conclusacon dei divertenti balli di gruppo ed un rinfresco,preparato dai genitori stessi.

Luca Fezzardi

Il CRED estivo

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La storia del Gruppo risale al 1992, anno in cui iSignori Gennari Egle, Galvani Orfeo, Vighi Daniela,Mondadori Aldo, Azzini Giorgio e Zaccagni Elena,costituirono con atto del Notaio Fabrizio Rossi diGoito, un’Associazione denominata GruppoVolontari Guidizzolesi, avente come scopo la tute-la dell’anziano e delle persone bisognose conside-rate nella loro globalità, nel rispetto della libertà edelle esigenze fisiche, psichiche, spirituali e reli-giose, stimolando le attitudini di ciascuno attra-verso iniziative di animazione, coinvolgimento,responsabilizzazione, assistenza sociale, condivi-sione, per loro e tra loro, in ogni ambito culturalee sociale.Un lavoro silenzioso, ma portato avanti, neglianni, con continuità, fatica, dedizione e caparbie-tà, nonostante le sempre più esigue risorse eco-nomiche ed umane.Nell’ambito dei servizi socio-assistenziali svoltidal GVG, il comparto privilegiato è quello del tra-sporto protetto presso presidi sanitari, a tempo ocontinuativo, che si differenzia a seconda dell’oc-casionalità (a tempo) o con frequenza e program-mazione semestrale o annuale (continuativo).Quest’ultima modalità, resa a favore di adulti eminori, in gran parte disabili ed extracomunitaricon reddito ISEE inferiore alla soglia minima, ha lapriorità. Vengono effettuati trasporti presso:- Centro Diurno Integrato “Fondazione Rizzini” diGuidizzolo;- Centro Emodialisi e il reparto di Logopediadell’Ospedale Civile “San Pellegrino” diCastiglione delle Stiviere;- Comunità Riabilitativa di Castel Goffredo;- Centro Emodialisi dell’Ospedale “Carlo Poma” diMantova;- Ospedali Civili di Desenzano d/G, Peschiera,Montichiari, Brescia e Volta Mantovana;Crescendo la richiesta in modo esponenziale edessendo i servizi spesso concentrati nelle stessefasce orarie della giornata, viene assorbita perintero la disponibilità dell’unico mezzo funzionan-te, di proprietà del Gruppo Volontari Guidizzolesi,una Renault Kangoo acquistata nuova nel 2001.Per contro la richiesta di servizio “a tempo”, daparte di persone con redditi ISEE superiori allasoglia minima, ma alla pari in estrema difficoltà,si fa ogni giorno più pressante e viene portato abuon fine con grandi sacrifici personali dai volon-tari del GVG, che utilizzano mezzi propri.Con l’acquisto del nuovo automezzo si punta amigliorare il servizio di trasporto protetto “conti-nuativo” e a fronteggiare l’impegno del servizio di

trasporto protetto “a tempo”, al fine di evitaresperequazioni sul territorio. L’utenza del trasportoprotetto “a tempo”, benché non indigente, è infat-ti costituita da anziani privi del supporto di unarete parentale e di mezzi di trasporto propri, spes-so con problemi di mobilità parziale o totale per-ciò impediti nella fruizione dei servizi offerti daimezzi pubblici, quando presenti, oppure con esi-genze di accompagnamento presso presidi sani-tari in orari particolari, non compatibili con i mezzipubblici.Si ritiene che l’acquisizione di una nuova autovet-tura, attrezzata per il trasporto dei diversamenteabili e/o con problemi di mobilità possa consenti-re al Gruppo Volontari Guidizzolesi di fronteggiaree qualificare tutte le esigenze del territorio.Per un’associazione di volontariato come lanostra, caratterizzata dal desiderio di soddisfare,per quanto possibile, le richieste diaiuto di persone anziane, portatori dihandicap, indigenti e bambini, la realiz-zazione di questo progetto comporteràla possibilità concreta di evitare rifiuti aquesta platea di persone bisognose dipoter accedere a strutture sanitarie epresidi ospedalieri, tamponando, alme-no in parte queste esigenze.A tal fine abbiamo partecipato ai bandiindetti dalla Fondazione ComunitàMantovana Onlus e dalla FondazioneBanca Agricola Mantovana con dueprogetti volti ad ottenere un sostanzio-so finanziamento.Entrambi i progetti, grazie alla sensibili-tà per i problemi di utilità sociale delledue Fondazioni, sono stati favorevol-mente accolti e finanziati con un contributo dieuro 5.000 cadauna per totali euro 10.000, dandola possibilità al GVG di sostenere la spesa com-plessiva di euro 22.000 circa, necessari all’acqui-sto della Renault Kangoo allestita con sollevatoree pedana per il trasporto dei disabili su carrozzina. Ritengo doveroso menzionare anche i contributiricevuti dalla Amministrazione Comunale, da alcu-ni privati e dalla Banca Popolare di Verona ai qualiesprimo, a nome del Gruppo che rappresento, ilmio ringraziamento.Il nuovo mezzo dovrebbe entrare in funzione entroil corrente anno, andando a soddisfare, almeno inparte, le sempre più crescenti e pressanti richie-ste di aiuto.

IL PRESIDENTE Emanuele Palagiano

Gruppo Volontari Guidizzolesi

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salute

Argomenti medici semplificati da Elodio Perani di Guidizzolo

Colesterolo e Trigliceridi:i killers silenziosi

I grassi o lipidi sono composti ternari(carbonio, idrogeno, ossigeno) che costituisconola principale e più cospicua riserva energetica delnostro organismo: 9 calorie per grammo.

Formano una indispensabile componenteplastica che serve a proteggere e dividere gliorgani chiusi e si comportano da isolante termicoper limitare la dispersione di calore.

Sono anche un costituente essenziale efunzionale della membrana cellulare, sono deputa-ti all’assorbimento ed al trasporto ematico di alcu-ne vitamine e creano le guaine mieliniche che pro-teggono il sistema nervoso.

Sono formati da miscele di acidi grassi:se di struttura solida hanno provenienza animale evengono chiamati SATURI, se liquidi la provenien-za è vegetale e sono chiamati INSATURI.

Con caratteristiche simili ai grassi insa-turi ne esistono altri che NON sono sintetizzabilinel nostro organismo: si chiamano ESSENZIALI,sono contenuti in prevalenza nelle carni di alcunipesci che vivono in acque fredde, e debbono quin-di essere introdotti con la dieta.

La serie principale è quella chiamataOMEGA 3 le cui funzioni (ma ne ha tante altre)sono quelle di stimolare la formazione di HDL(colesterolo buono), di ridurre i livelli dei trigliceri-di con diminuzione del colesterolo totale e di crea-re beneficio anche ai valori pressori.

La digestione dei grassi avviene peropera di enzimi a tre livelli successivi e precisa-mente:a) nello stomaco con la lipasi gastrica,b) nell’intestino tenue con la lipasi pancreatica (ladigestione vera e propria),c) dopo l’assorbimento con la lipasi serica.

Questi enzimi insieme ai sali biliari idroliz-zano (scompongono) i lipidi nei diversi acidi gras-si liberi che vengono convogliati al fegato per

essere poi resintetizzati in:1) GRASSI SEMPLICI di cui i più significativi sonoi TRIGLICERIDI, formati da tre molecole di acidigrassi esterificati con glicerolo,2) GRASSI DERIVATI da una catena complessa dimolecole di acidi grassi esterificati con alcool ali-ciclico e che vanno sotto il nome di COLESTERO-LO.

Questo prodotto, oltre alle implicazioninegative di fondamentale importanza e al fattoche induce la produzione di prostaglandine PGE 2,corresponsabili di situazioni infiammatorie, entraanche in processi positivi: è un componenteessenziale delle membrane cellulari, è un precur-sore dei sali biliari, sostiene l’intelaiatura degliormoni sessuali e corticosurrenali, partecipaall’aggragazione piastrinica (coagulazione), entranel bilancio dei minerali e nella protezione dellemucose.3) GRASSI COMPLESSI in cui fanno capo princi-palmente le LIPOPROTEINE ad alta densità HDLche sono particelle sferiche il cui nucleo centraleè costituito da trigliceridi avvolto da un rivesti-mento di proteine che, unendosi ai recettori dellemembrane cellulari endoteliali, sviluppano un’atti-vità antiossidante protettiva per le arterie.

Queste lipoproteine sono quindi identifi-cate come COLESTEROLO BUONO.

Per contro, in presenza di perossidi ali-mentari (radicali liberi), tipici delle diete ricche digrassi saturi, il rivestimento di proteine che avvol-ge i trigliceridi a formare le lipoproteine, si ossidaed i recettori delle membrane cellulari non li rico-noscono più.

Si formano allora LIPOPROTEINE a bassadensità LDL identificate come COLESTEROLOCATTIVO.

Ma c’è da dire che anche i grassi insatu-ri (quelli meno dannosi e più tollerati) se sottopo-

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salute

sti ad alte temperature (ad esempio friggitura)alterano la loro struttura e producono gli stessiperossidi che formano il colesterolo cattivo.

E’ fondamentale chiarire che il colestero-lo non si forma soltanto col metabolismo del tipodi cibo introdotto, ma è comunque sintetizzato dalnostro fegato nella misura di 15 mg. al giorno perKg. di peso corporeo.

Quindi è più giusto dire che questa pro-duzione è legata ad un fattore ereditario ed agliscorretti stili di vita più volte denunciati (sedenta-rietà, tabagismo. alcool, ecc.).

Qual è in sostanza il destino del coleste-rolo cattivo?

Esso tende a depositarsi all’interno dellearterie (endotelio) creando delle placche.

Se queste a livello coronario non occlu-dono daranno adito alla sintomatologia anginosa,se al contrario provocheranno una trombosiocclusiva, avremo un infarto.

Queste stesse placche, solitamente cal-cifiche, possono anche essere instabili, cioè privedi calcio, ed è in questa evenienza che possonoembolizzarsi e migrare in zone che, se cerebrali,danno luogo ad ischemie zonali con conseguenzedai risultati gravissimi.

TERAPIA: quando trigliceridi, colesterolototale e lipoproteine sono presenti nel sangue inpercentuali eccessive che non diminuiscono condieta idonea e prolungata, poiché ad essa è attri-

buito soltanto un beneficio del 20%, bisogna pen-sare di essere in presenza di una patologia polige-nica familiare e cioè di una scarsità di recettoriepatici.

In questo caso i farmaci elettivi che lifanno aumentare sono le STATINE nelle loro variecombinazioni chimico-cliniche che, per diminuireprincipalmente l’LDL, hanno capacità antiossidan-te e protettiva sull’endotelio vasale.

Oltre a queste e agli Omega 3, già men-zionati, altri farmaci e altri coadiuvanti possonoconcorrere terapeuticamente e cioè l’Ezetimibe, iFibrati, gli Stanoli e gli Steroli vegetali (lecitina disoia e mais) ed i Sequestranti degli acidi biliari,tutti composti che debbono essere scelti e com-binati con peculiare conoscenza.

Tabelle di calcoli percentuali relativi allasopravvivenza ed a prognosi infauste ce ne sonomolte e sarebbe pesantissimo esaminarle.

Inoltre non esistono soltanto gli esami dilaboratorio; le valutazioni vanno fatte anche sul-l’uomo con tutte le sue caratteristiche omeostati-che.

Però, visto il significato dell’argomento,ribadisco il concetto lapidario dl titolo: la traduzio-ne parla da sola!

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Psicologiaa cura della Dott.ssa Giulia Stuani

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale

Non capisci che esisto? Allora appicco un incendioI fatti recenti ci raccontano di continui incendiappiccati soprattutto nel sud del nostro Paese. Dipoco tempo fa la notizia che un diciassettenne,dopo aver provocato un incendio, si è giustificato

dicendo “Beh…lo facevano tutti,l’ho fatto ancheio”.Ma cosa puòspingere un ragaz-zo così giovane adun gesto tantos c o n s i d e r a t o ?Come già è statopiù volte detto,l’adolescenza è unperiodo davverodelicato nella vitadi una persona edè un momento in

cui più di ogni altro periodo della vita si può incap-pare nel rischio di correre pericoli gravosi o dicommettere atti del tutto dannosi, per sé o per glialtri. Quello della piromania ne è un esempio lam-pante. Il discorso va qui però allargato: si può parlaredella piromania, come della droga, come della vio-lenza su di sé o sugli altri, dei furti… Tutti questiatti, per fare un po’ di classificazione, a parer mionon sempre motivata, vanno sotto il nome didisturbi della condotta o disturbi del comporta-mento. La vera domanda che ci dobbiamo porre è “il per-ché”; perché certi ragazzi arrivano a commetteredi questi atti e certi altri non vengono nemmenosfiorati dall’idea di farlo? E soprattutto, come èpossibile che l’imitazione di qualcun altro siamotivo sufficiente a spingere un ragazzo ad appic-care un fuoco in un bosco? È un discorso su cui si potrebbero scrivere paginee pagine, tante sono le variabili da tenere in con-siderazione, ma dobbiamo qui essere sintetici.

Tralasciando quelle che sono le differenze indivi-duali, componente per nulla irrilevante nello svi-luppo di un comportamento, gli psicologi espertidel settore sostengono che alla base della piroma-nia vi sia una personalità incapace di gestire unaforte aggressività interna: in parole povere, unragazzo che accende un fuoco, con l’intento diprovocare un incendio, avverte dentro di sé unairresistibile forza che lo spinge a commettere que-sto atto, che il ragazzo riconosce come sciocco,ma che è l’unica maniera che lo può liberare dauna aggressività repressa che lo sta angosciandoda troppo tempo e che fino a quel momento nonha trovato sfogo. Questo è, secondo gli esperti, lostato interno del ragazzo piromane, ciò che c’ènell’inconscio di questo ragazzo; ma, la veradomanda da porci allora è “da dove arriva tuttaquesta aggressività repressa?”. Le risposte pos-sono essere davvero moltissime, ma tra tutte, lapiù comune è il bisogno di identificarsi, dove peridentificarsi s’intende farsi notare e conoscere perla propria identità.Il gioco quindi è semplice: siamo in presenza di unragazzo che probabilmente viene poco considera-to dai propri amici, o magari viene deriso o scher-nito, che magari non ha un sufficiente apportoaffettivo dalla famiglia, in piena esplosione adole-scenziale, in cerca di una sua identità e con l’as-soluto ed unico bisogno di farsi strada; in fin deiconti, in cerca solo di un po’ di attenzione. Questoragazzo sente tutto questo dentro di sé ed ognigiorno la sua angoscia di non essere notato cre-sce sempre di più. Nel contempo, vede attorno asé qualcuno che invece è idolatrato da tutti, qual-cuno che è capace di farsi notare sempre, maga-ri perché è un leader, magari perché non si fa pro-blemi a commettere qualche imprudenza o qual-che reato, come appiccare un fuoco, e tutto è pre-disposto. Alla ricerca di un po’ di attenzione, ilnostro ragazzo appicca un fuoco, senza nemmenosapere perché.

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Un lavoro mediatico studiato fin nei più piccoliparticolari. Anticipazioni sapientemente gestite,nuovi canali comunicativi sfruttati a pieno (il sito500 wants you ne è un esempio), una scenogra-fia spettacolo in pompa magna sulle acque del Po:è la nascita della Fiat 500. “Nascita”, perché pergli italiani la 500 del passato è stata un creaturaviva. “Nascita” perché la 500 del Duemila sanci-sce ufficialmente il risveglio di “mamma Fiat”,l’approccio ad una nuova vita. Ecco, più che l’auto nella sua concezione più prag-matica, è il simbolismo a fare della 500 qualcosadi “diverso”: tanto di cappello a chi ha architetta-to tutto questo.Ma non bisogna dimenticare che la 500 è ancheun prodotto industriale, e in quanto tale, devevedersela con il mercato e con la concorrenza. Lepremesse, come spesso è stato anche per le vet-ture Fiat del passato, ci sono. La meccanica, derivata senza mezzi termini daquella dell’ottima Panda, promette doti di efficien-za e affidabilità. Supportate anche da una capilla-re rete di assistenza. Lo staf di vendita della Tomasi, nel corso dellapresentazione, non ha mancato di evidenziare cheal grande risalto nazionale dato alla presentazioneora seguirà un forte impegno sia verso il supportotecnico, che verso i consigli all’utenza per la scel-ta del modello che meglio si adatta al singolo. Le personalizzazioni sono pressoché infinite e per-mettono di fare di ogni 500 un esemplare unicoadatto ai gusti del cliente. Le molte presenze diguidizzolesi e non, hanno dimostrato di gradirel’iniziativa e in particolare l’opportunita offerta daGiancarlo e dai suoi collaboratori di vedere unparco macchine davvero ampio.

Tomasi auto presenta la 500Giornata di grande festa per la presentazione della nuovissima Fiat “500”: laTomasi Auto ha voluto offrire a tutti la possibilità di vedere questa nuova vettu-ra supportata da una campagna pubblicitaria senza precedenti.

Due modelli dellanuova 500 e laforza vendita dellaTomasi Auto

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Ravioli d'anatra allacrema di peperonia cura di Donatella Lusenti

Vini consigliatiCabernet Sauvignon,Lambrusco Mantovano

Ingredienti600 g di ravioli3 cucchiaiate di panna80 g di burro3 cucchiaiate di crema di peperoni *

Per la pasta200 g di farina bianca2 uova1/2 cucchiaio di olio sale

Per il ripieno300 g di petti d'anatra con la pelle25 g di champignons40 g di spinaci2 scalogni o 1/2 cipolla2 cucchiaiate di mollica di pane1 cucchiaio di prezzemolo40 g di panna1,5 dl di latte1 noce di burro (circa l0 g)sale, pepe

Ricetta per 4 persone

PreparazioneMettere nel mixer la carne spezzettata dei petti, gli spinacci sbollentati e strizzati, la mollica dipane ammollata nel latte, pressata con le dita.A parte tritare lo scalogno o 1/2 cipolla rosolarla con poco olio e aggiungere i funghi affettati;quando l'acqua di vegetazione sarà evaporata mettere il trito con il petto d'anatra e mescolareper circa 10 minuti, sempre mescolando perchè tutti gli ingredienti siano ben amalgamati.Regolare di sale e raffreddare.Salsa alla crema di peperoni2 peperoni rossi, 8 cucchiaiate di panna, saleMettere i peperoni in forno a farli scottare a circa 200° per 10/12 minuti in modo da eliminarela pellicina esterna con più facilità, poi pelarli ed eliminare i semi. Tagliarli a tocchetti e metter-li in un frullatore insieme alla panna e un pizzico di sale. Frullarli, poi travasarli in una padella ecuocere per 5 minuti a fuoco medio mescolando con una frusta.PASTA FRESCADisporre a mucchietto la farina necessaria su uno spianatoio o su un piano di lavoro e con ledita formare nel centro un piccolo cratere. Versarvi poi le uova intere una per una (1 uovo ogni100 g di farina), aggiungere il sale e amalgamare le uova con la forchetta. Impastare, usandosempre la forchetta, farina e uova. Lavorare poi la pasta con le mani per circa 10 minuti, peramalgamarla bene e fare riposare almeno 30 minuti. Quando la pasta sarà morbida, stenderlacon il mattarello, dopo aver spolverato di farina il piano di lavoro.Stendere la pasta e fare i ravioli della forma desiderata, lessarli in abbondante acqua salata,pescarli con una tela di ragno o mestolo forato e metterli in una padella larga e bassa dove avre-mo messo a ridurre per qualche minuto 80 gr di burro e 3 cucchiai di panna e la salsa ai pepe-roni saltarli velocemente e servire.

Gli Alpini sul Monte OrtigaraLa battaglia dell'Ortigara fu combattuta dal 10 al25 giugno 1917 tra l'esercito italiano e quelloaustriaco, per il possesso del Monte Ortigara, nel-l'altopiano di Asiago.La battaglia si rese necessaria perché gli austria-ci, a seguito della Strafexpedition, si erano ritiratisu posizioni difensive più favorevoli, dalle qualipotevano minacciare alle spalle le armate delCadore, della Carnia e dell'Isonzo.La linea austro-ungarica partiva dal torrente Assa(sponda destra, poi sponda sinistra all'altezza diRoana) all'estremità orientale dell'Altopiano deiSette Comuni, passando per i monti Rasta, Zebio,Colombara, Forno, Chiesa, Campigoletti eOrtigara.Il piano italiano affidava al XX e al XXII Corpo d'ar-mata il compito di sfondare il fronte austro-unga-rico tra i monti Ortigara e Forno (il XX) e tra imonti Zebio e Mosciagh (il XXII). Il piano presen-tava però alcuni gravi svantaggi, come la man-canza di sorpresa (perché l'attacco era attesodagli austro-ungarici), l'eccessivo concentramen-to di truppe italiane in pochi chilometri di fronte,la posizione dominante delle difese austro-ungari-che e la loro disposizione ad arco che permettevaalla loro artiglieria di battere facilmente tutto ilcampo di battagliaFurono impiegati da parte italiana quattro reggi-menti di fanti e uno di bersaglieri e ben 22 batta-glioni di alpini. Le "Penne Mozze" (gli alpini), che persero la vitafurono più di 16.300. La battaglia si tramutò inleggenda per l'inutile massacro che la concluse. A ricordo fu scritto il triste coro Tapum (a signifi-care il colpo di cannone):

Ho lasciato la mamma mia, l'ho lasciata perfare il soldà tapum, tapum, tapum ! Venti gior-ni su l'Ortigara, senza cambio per dismontartapum, tapum, tapum. Quando portano lapagnotta, il cecchino comincia a sparartapum, tapum, tapum E domani si andrà all'as-salto: soldatino, non farti ammazzar tapum,tapum, tapum. Quando poi si discende alpiano, il battaglione non ha più soldà tapum,tapum, tapum…

Poi il coro fu vietato dal Comando perché demora-lizzava la truppa. Dopo 90 anni, dalla battaglia, 3 Alpini del Gruppodi Guidizzolo: Virgilio Bignotti, Bruno Tedoldi eStefano Bellini si sono recati sul Monte Ortigaraper rendere omaggio a tutte le “Penne Mozze”rimaste lassù e dove nel settembre del 1920venne innalzato il monumento a ricordo del sacri-ficio degli Alpini "una Colonna Mozza" "Per nonDimenticare".

Ruggero Gialdini di vittoria in vittoriaL'ultima in ordine di tempo è quella alla classicis-sima di Cesenatico “Nove Colli”. Parliamo dellevittorie di Ruggero Gialdini il quale continua a stu-pire con queste sue performance di straordinariovalore e “…dal sapore di altri tempi”. Il 20 mag-gio scorso si è corsa, come detto, la Nove Colli,sicuramente una tra le più classiche nel circuitodelle Gran Fondo. E Ruggero, ormai prossimo ai57 anni, sui pedali sembra un ragazzino anzi, unragazzino difficilmente riuscirebbe a stringere identi, quando serve, per inerpicarsi lungo le piùbelle salite, percorso ideale di Gialdini che aggiun-ge ormai vittoria a vittoria. A Cesenatico il lottodei partenti era di grandissimo rispetto: ben10.500; Ruggero, che veste i colori del Ciclo Club77 Guidizzolo, ha colto l'88° posto assoluto, primodella propria categoria. Un altro mattoncinoimportante in una carriera esemplare che solo la

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cronaca

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cronaca

domenica precedente in quel di Bergamo, nellaGF Felice Gimondi, lo aveva visto 49° assoluto su4.500 partenti e, naturalmente, primo di catego-ria.

Lampade a basso consumo agli studentiFine anno scolastico all’insegna del risparmioenergetico. E’ questo di fatto il messaggio cheComune di Guidizzolo ed Enel-Sole lanciano. Lasocietà, ramo aziendale di Enel Spa per il settoredell’illuminazione artistica e pubblica, anche que-st’anno ha reso disponibile ai Comuni clienti unlotto di lampade fluorescenti compatte per l’illu-minazione d’interni. Lampade che, pur producen-do la stessa luce di una lampadina tradizionale,durano 8 volte di più e consumano 5 volte dimeno. Così nei giorni scorsi il Comune, oltre cheprovvedere all’installazione di queste lampade neiluoghi pubblici, con un breve foglio illustrativo, ilsindaco Graziano Pelizzaro e gli assessori alle poli-tiche scolastiche Laura Toniato ed all’ambienteGiacomino Milani hanno consegnato a tutti i bam-bini delle scuole primaria e secondaria di primogrado una di queste lampade affinché ne possanofar uso nelle proprie case. La scuola, dal cantosuo, ha provveduto a spiegare ulteriormente l’ini-ziativa volta ad incentivare il risparmio energetico.“Non disponendo di un numero sufficiente di lam-pade per ognuna delle famiglie di Guidizzolo, cidice il sindaco, abbiamo pensato di promuoverequesta prima distribuzione proprio attraverso lascuola, poiché il messaggio che intendiamo por-tare è fortemente educativo. Risparmiare energiasi può. Questo è uno dei mezzi possibili, con bene-ficio anche per l’ambiente”. L’iniziativa si inseriscea pieno titolo in quelle promosse dai due assesso-rati durante la settimana della cultura ecologicadove una serata, molto partecipata dai guidizzole-si, è stata incentrata proprio sul risparmio energe-tico.

Dopo la tromba d'aria“La nostra di Guidizzolo è una gran bella comuni-tà”. Ha chiuso così il parroco don Adriano Avanzila sua omelia durante la celebrazione della S.Messa di ringraziamento. Un ringraziamento al

Signore ed alla Vergine del Rosario Patrona diGuidizzolo, perché nonostante la straordinariaforza degli elementi della natura tutte le viteumane sono state risparmiate. “Ero fuoriGuidizzolo quando ho saputo, ha ricordato il parro-co. Il mio pensiero è andato immediatamente allaVergine del Rosario la quale, ne sono certo, haottenuto dal Signore la salvezza di tutti”. In effettiimmediatamente dopo la tromba d'aria tutti hannoparlato di miracolo. Per alcuni minuti i cieli diGuidizzolo sono stati oscurati dalla più variegataqualità e quantità di oggetti: coppi, travi, sedie,lamiere, rami i quali, ricadendo a terra, hanno cau-sato solo alcuni feriti. “Sono tre i sentimenti cheho nel cuore in questo momento, ha detto ancoradon Adriano, guardando gli eventi di questi giornie pensando ai guidizzolesi: la compostezza e laserenità di tutti nonostante la tragicità delmomento; la solidarietà con cui il paese si èmosso; il senso di ringraziamento al Signore”. Neiprimi banchi della chiesa, gremita in ogni posto econ molte persone in piedi, accanto al gonfalonedel Comune il sindaco Graziano Pelizzaro, ilcomandante della stazione Carabinieri MarioFierro, il presidente della Camera di Commercio diMantova Ercole Montanari, assessori e consiglie-ri comunali. In chiesa anche il consigliere regiona-

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le Carlo Maccari. Poco più in là alcuni volontaridella protezione civile, del 118, dei vigili del fuoco,della Polizia Locale: gli stessi che in quelle oreconcitate hanno operato in maniera encomiabile,ben oltre le loro competenze, al fine di sollevareper quanto possibile la situazione della gente col-pita. Il rito sacro è stato seguito da tutti con lacompostezza di sempre, ma forse con un'attenzio-ne maggiore: tutti si era consapevoli. Al terminedella celebrazione don Adriano, il quale primaaveva ricordato di essere entrato per la primavolta nella chiesa di Guidizzolo da seminarista peri funerali delle vittime della Mille Miglia cinquan-t'anni fa, ha letto la lettera con la quale il vescovomons. Caporello ha portato tutta la sua vicinanzaspirituale. E prima della benedizione del parroco,impartita dall'altare dove è collocata la statuadella Madonna del Rosario, il sindaco GrazianoPelizzaro ha ringraziato tutti coloro, dalle istituzio-ni alle forze dell'ordine, dai volontari a tutta lagente, che con abnegazione ha lavorato. “La pri-missima emergenza, ha detto, possiamo ritenerlaconclusa. Ora serve la ricostruzione, e per questanoi faremo come sempre la nostra parte maanche le istituzioni ci debbono venire in aiuto,Come già successo in altre parti d'Italia in circo-stanze simili: oggi siamo noi dall'altra parte, oggisiamo noi bisognosi d'aiuto. Pronti anche ad azio-ni dimostrative”.

Pizza in “Piazza”Grande successo ha ottenuto la serata organizza-ta dal “Ristorante Pizzeria La Conchiglia” nelloscorso luglio.

Largo Aldo Moro, per una serata è stato il centrodi una simpatica e gradita manifestazione. Chiusura al traffico, installato un palco per l’orche-stra, distesa una “pista” per il ballo e tanti tavoliper potersi sedere e in tutta calma godere dellabuona musica e gustare le pizze proposta da Ciroe Annalisa.La piazza è tornata a profumare così di pane e dipizza come nel passato, rievocando l’iniziativa giàprovata e che ci si augurava potesse diventareuna tradizione d’epoca in un’ambientazione sug-gestiva quale quella del borgo guidizzolese.Pizza in “Piazza” non è stato solo divertimento, maè anche un momento di sensibilizzazione verso leproblematiche sociali, sensibilizzazione ancheverso le tradizioni del passato che la gente gradi-va come momento di sano divertimento ascoltan-do musica, un “giro di valzer” e tante chiaccherein compagnia. Al termine della serata è venutospontaneo sollecitare gli organizzatori a ripeterel’iniziativa e ringraziarli per la bella serata, labuona birra e soprattutto per le ottime pizze che sisono potute gustare.

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Nuovo salone acconciatureCome cittadina viva e attiva, Guidizzolo, assiste aduna nuova iniziativa commerciale dove la protago-nista è una giovane e affermata parrucchiera.Angela Giacomazzi ha cominciato la “gavetta” asedici anni come apprendista nei saloni più rino-mati della nostra zona, scegliendo poi di fermarsi aGuidizzolo. Ha cosi appreso “sul campo” le tecni-che e gli stili di lavoro che con il tempo, la costan-za e l’entusiasmo, per il suo lavoro, ha poi persona-lizzato.Angela dedica e organizza la sua giornata lavorati-va ricevendo le clienti su appuntamento per potercon calma accogliere e soddisfare al massimo lerichieste della donna d’oggi.Questo modo di lavorare senza la frenesia, che pur-troppo ci accompagna costantemente, le permettedi offrire alla sua clientela il piacere di sentirsi“coccolate e ascoltate” nel realizzare piccoli maimportanti cambiamenti della propria immagine.Il tempo speso per due chiacchiere, un buon caffèo per un piacevole massaggio su apposita poltro-na, mentre Angela prepara il lavaggio, e altre pic-cole attenzioni sono fondamentali per dare allaclientela un momento di rilassante e piacevolecomfort che, unito alla competenza professionale,permette alla cliente di trarre dalle sedute il massi-mo. Inoltre, anche un “angolo” per idee regalo dioriginali prodotti etnici è l’occasione per mantene-re un rapporto piacevole con questa giovane ed

intelligente professionista. Il salone osserva degliorari di apertura che permettono alla clientela disciegliere liberamente nell’arco di tutta la giornata.

Una vacanza in VespaDa quest’anno il raduno internazionale del miticoscooter della Piaggio accentuava la sua importan-za mutando da raduno europeo a raduno mondialepertanto la denominazione è cambiata da“Eurovespa” a “Vespa World Days”. Luogo dellamanifestazione 2007: Repubblica di San Marino,dal 14 al 17 Giugno.Due amici di Guidizzolo, appassionati di Vespa,Ernesto Bulgherini ed io, Paolo Ramazzotti, attrattidal luogo suggestivo e dalla importanza della mani-festazione abbiamo deciso di parteciparvi, comedel resto abbiamo fatto in eventi precedenti, insella alle nostre Vespa T5. Una mattina di buon oraabbiamo raggiunto alcuni appassionati mantovaninei pressi di Pegognga e ci siamo indirizzati per lameta, transitando, esclusivamente su strade stata-li, da Poggiorusco, Bondeno, Ferrara, Argenta,Ravenna, Rimini, San Marino. Le giornate sanmari-nesi sono trascorse all’insegna di una ottima orga-nizzazione ed accoglienza tenendo presente chel’affluenza stimata è stata di circa 4000 vespisti.Ci è stata offerta una rappresentazione in costumerinascimentale dove siamo stati intrattenuti dadamigelle con le loro danze, sbandieratori e provet-ti tiratori con la balestra. Presso l’aviosuperficeabbiamo assistito ad acrobazie aeree incorniciatenello stupendo panorama del Monte Titano e dellecolline sanmarinesi. Che dire della passione localeper le gare di cross fatte con motocarri Ape 50 ela-boratissimi e “cattivissimi”? uno spettacolo! E’proprio vero che in queste terre la passione per i“mutor” ce l’hanno nelle vene.Il momento clou è stata la cena di arrivederci tenu-ta in un panoramico padiglione della comunità diSan Patrignano dove ci siamo intrattenuti conamici vecchi e nuovi.Domenica, al termine della manifestazione, abbia-mo iniziato la parte “in solitario” della vacanza diri-gendoci ai castelli di San Leo e Gradara. Meta dellatappa giornaliera è stata Urbino, alla quale siamoarrivati, per il pernottamento, percorrendo la pano-ramica che da Gabicce Mare porta a Pesaro.

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Visitata Urbino che merita di aver dato i natali aRaffaello, abbiamo puntato su Gubbio per la stata-le che attraversa la suggestiva Gola del Furlo, stra-tegica via consolare e sportivamente famosa per-ché attraversata dalla mitica Mille Miglia. Per ilrientro abbiamo puntato su Unbertide innestandocinella statale della alta Val Tiberina che, dopo unpernottamento in agriturismo nei pressi di Anghiari(cittadina gemellata con Guidizzolo), ci ha portato aCesena. La Val Padana, percorrendo anche laTranspolesana, è stata una galoppata “a manetta”.Compagnia e mezzi meccanici eccellenti e per que-sto, grazie Ernesto, grazie Vespa

Cross Line riparte a pieni giriLo scorso 28 agosto la Cross Line, azienda di rife-rimento per tutti gli amanti delle due ruote motoriz-zate, ha cambiato sede. Si è infatti trasferita in ViaGuido Rossa, di fronte alla zona industriale, benvisibile dalla statale. Il trasferimento, manco adirlo, si è reso necessario dopo che lo stabile doveera insediata l’azienda è stato reso inagibile dainefasti eventi del tornado che ci ha colpiti lo scor-so 9 luglio. Nei nuovi spazi gli appassionati posso-no trovare la Cross Line di sempre, negozio specia-lizzato nella vendita e fornitura di tutto quantoriguarda il moto cross: vasto assortimento di abbi-gliamento ed accessori per gli amanti delle dueruote “artigliate”. Acquisto, ma anche assistenzatecnica, preparazione di moto da fuori strada“cross”, fornitura di pezzi speciali e di ricambio perle moto, Yamaha off road in particolare della qualeè concessionario ufficiale. Cross Line, forse non

tutti lo sanno, è anche “squadra corse” nonchéscopritrice di giovani talenti grazie al “fiuto” deltitolare, Fabio Caiola, già campione di moto crossora ritiratosi dall’attività agonistica. L’azienda si èquindi allargata anche in questo settore, investen-do in nuovi piloti per la stagione 2008 e con unnuovo accordo con Yamaha Italia per correre neicampionati regionali ed italiano con prove a livelloeuropeo grazie a giovani motivati che gareggeran-no in sella alle Yamaha Y2 250F 2008. Il nuovoteam avrà l’appoggio di aziende leader del settoree del meccanico asolano Paolo Azzini, oltre natural-mente a quello insostituibile del manager FabioCaiola. E di giovani talenti, ci assicura Fabio, ve nesono. In chiusura ricordiamo gli ottimi successi diquest’anno dove il team ha ottenuto risultati dirilievo, piazzandosi nei primi posti del campionatoe vincendo un titolo regionale ed alcuni importantitrofei.

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Fabio nel suofornitissimo negozioe in gruppo con ipiloti del Team

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Un carissimo guidizzolese mi raccontava sempreche, quando per le più svariate ragioni, si trovavadistante dal paese e stava ritornando, lo scorgereda lontano la torre civica già lo faceva sentire acasa. Potenza dei simboli. Perché la torre civica èsicuramente uno dei simboli di Guidizzolo. Eccoche recentemente Angelo Pozzi, ex artigiano edilee vero artista del mattone, tanto che si tratti diedificare una casa che realizzare qualche oggettodi più piccole dimensioni, ha costruito nel suo cor-tile una miniatura della torre civica. Scala 1/10 nelrispetto di tutti i particolari della sua “sorella mag-giore” la torre si compone di un’infinità di matton-cini tutti tagliati a misura, utilizzando vecchi mate-

riali di recupero. Né mancano le balaustre in marmo della cellacampanaria dove alloggia la campana la quale,promette Pozzi, appena il meccanismo sarà pron-to dovrà suonare almeno tre volte al giorno: alle 8,a mezzogiorno ed alle 20. Quattro mesi di lavoroper Angelo Pozzi ed alcuni altri artigiani che lohanno aiutato nel realizzare qualche piccolo detta-glio. ‘Vorrei ringraziarli tutti personalmente, cidice, ma temo di scordarmi qualcuno. Alcuninomi però li devo fare: Giuseppe Roverselli, ilnostro amico Pep, che nel sistemarmi gli acces-sori in marmo ha messo tutta la passione di cui ècapace”; Giancarlo Cigala, che ha eseguito la“Madonna”; e Bruno Cadoria che ha svolto la fun-zione di Direttore Artistico. Ora la torre fa bellamostra di sé nel cortile di casa con in cima l’im-mancabile bandiera tricolore.

Sergio Desiderati

Torre in miniatura

Angelo Pozzivicino al lavorofinito e mentre èimpegnato nell’esecuzione

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Musica al parco... in sobrietàAscoltare musica e divertirsi senza far uso di alcolici si può? La risposta è sicu-ramente affermativa, ed è proprio in questa direzione che sono andate le treserate; “Vivi il parco – Musica a 360 gradi”; proposte dalla Pro Loco Guidizzoloin collaborazione con il Comune.

“Non credo sia vero che la musica si debbanecessariamente sposare con l’alcol, quando nonpeggio, ci dice l’assessore alle politiche sociali evice sindaco Emi Ghisolfi. Noi ci sentiamo forte-mente impegnati affinché si attui un’inversione ditendenza rispetto a quanto vediamo in tv o leggia-mo sui giornali. I giovani hanno sicuramente biso-gno di uscire dal quotidiano e la musica è senzadubbio uno dei mezzi migliori per lasciarsi allespalle una giornata pesante di studio o di lavoro ecrescere culturalmente. E lo si può di certo faresenza bisogno di mescolarla con il classico “sbal-lo”. Il nostro Comune è reduce da una ricerca trai giovani e le loro famiglie che ha fatto emergerechiaramente questi temi. Quella in collaborazionecon la Pro Loco è solo la prima di iniziative nel set-tore che intendiamo portare avanti con i ragazziperché è solo con il loro prezioso contributo chetutto ciò può riuscire”. Tre sere di musica al parco,quindi, in assoluta… sobrietà. Venerdi 24 “Notte magica al parco” con il DjMarco Grandi. Sabato 25 “Concerto dei Blu Angels” (musiche diBattisti, Nomadi, Vasco Rossi, ecc.).Domenica 26 “Concerto con Canne di Zucchero”(tributo a Zucchero), con la partecipazione straor-dinaria di Mattia Notari, capitano del MantovaCalcio.Il messaggio uscito dalla tre serate è chiaro:“Divertirsi è possibile, anche senza ubriacarsi esballare”. “Vivi il parco - Musica a 360 gradi”, èstato gradito dalla gente presente alle serate.Domenica, serata conclusiva, prima della musicaè intervenuto Mattia Notari, il quale si è inserito apieno titolo nel filo conduttore della tre giorni.Volontariato, sport, grandi ideali: questa è la vitadi Mattia Notari (volontario Anffas, sportivo, con-vinzioni forti) e questo e ciò che fa vivere intensa-mente la vita di un ragazzo del nostro temposenza la necessità di ricorrere ad artifici “pericolo-si”. Notari sale sul palco per ringraziare il sindacoGraziano Pelizzaro, gli amministratori e la Pro Locoper l’invito. A Guidizzolo, paese della moglie sig.ra Laura, nonpoteva certo mancare. Poi c’è la riconcorsa deitanti ragazzi presenti alla firma sul libro “La mia

serie A’” che Mattia hapresentato. Si respira l’aria della serieA, quella che si intravedee pare alla portata. “Ilmondo del calcio, diceNotari, non è solo violen-za, ci sono molti momentipositivi ed è a questi chebisogna saper guardare,facendo in modo chediventino ancor più positi-vi grazie al proprio impe-gno personale. Per ripuli-re il mondo dallo sporcoche talvolta ci sommergebisogna saper lottare. E’prima di tutto è necessa-rio saper apprezzare ciòche si ha: c’è semprequalcuno meno fortunatodi noi”. Sono messaggiimportanti che il capitanodel Mantova ha lanciato,messaggi accolti conapplausi dalla vasta pla-tea. Molto interesse soprat-tutto dai ragazzi presentidai quali è venuto uncaloroso apprezzamentoalle parole di Notari. E mipiace chiudere con ladedica cher Mattia fa nelsuo libro: “Dedicato alfiglio che vorrei avere undomani. Nella speranzache possa trovare unmondo un pochino miglio-re di questo. E di essere per lui quello che miopadre e mia madre sono e saranno sempre per me...Dedicato a sua madre, l’unica donna che miabbia fatto perdere la testa e la sola che potrà maiamare nella mia vita”.

Sergio Desiderati

Nuovo Codice delle Assicurazioni

Noi e la leggea cura di Laura Leorati, avvocato

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale

Nel 2006 è entrato in vigore il Nuovo Codice delleAssicurazioni che, oltre ad aver raccolto tutte le normepreesistenti in materia, ha introdotto la procedura dirisarcimento diretto del danno derivante da sinistrostradale.Gli snodi principali del nuovo metodo di indennizzo sonoi seguenti:a) applicabilità a tutti i sinistri verificatisi dal febbraio2007 tra due veicoli immatricolati in Italia (oppure nellaRepubblica di San Marino o nello Stato del Vaticano, acondizione che siano assicurati con imprese aventisede legale in Italia o che comunque siano autorizzatedall’ISVAP) cui conseguano danni a cose, nonché lesio-ni personali di lieve entità, ossia con postumi fino al 9%di invalidità. Non si applica qualora i mezzi coinvoltisiano più di due o se tra di essi vi sia un ciclomotoresprovvisto di nuova targa;b) obbligatorietà dell’assistenza tecnica ed informativaper le Compagnie assicurative nei confronti dei propriassicurati: questi ultimi hanno diritto ad essere infor-mati ed aiutati nella presentazione della domanda dirisarcimento. In concreto quindi la SocietàAssicuratrice dovrà, ad esempio, chiedere la denunciadi sinistro alla controparte, acquisire rapporti delleautorità intervenute, verificare se ci sono testimoni efarsi rilasciare dichiarazioni scritte. Ciò è finalizzato adevitare il pagamento delle spese legali (ad eccezione diquelle medico legali) che non sono più rimborsabilidalla Compagnia stessa;c) facoltà per l’assicurato, sulla base di espressa clau-sola contrattuale, di ottenere la riparazione gratuita del-l’auto a cura dell’assicurazione e tramite officine con-venzionate;d) obbligatorietà della copertura assicurativa controdanni subiti dal trasportato il quale deve, in caso dilesioni personali, presentare domanda di risarcimentoesclusivamente all’Istituto assicurativo del veicolo sul

quale era trasportato al momento del sinistro, a pre-scindere dalla responsabilità nella determinazione dellostesso;e) invariabilità della classe di merito in seguito ad inci-dente, se non dopo che sia stata accertata la responsa-bilità del contraente. Inoltre, le variazioni in peius devo-no essere tempestivamente comunicate all’interessato; f) obbligatorietà per le Compagnie di inviare, diretta-mente al domicilio degli assicurati ed entro 30 giornidalla scadenza, l’attestato di rischio: documento neces-sario per stipulare una nuova polizza con diversa socie-tà di assicurazioni; g) accessibilità agli atti e documenti relativi al risarci-mento da parte dell’assicurato o del danneggiatomediante richiesta, inviata con raccomandata a.r., chela Compagnia dovrà evadere entro 60 giorni dal ricevi-mento. In difetto di risposta, è possibile inoltrare recla-mo all’ISVAP che è l’Autorità di vigilanza in materia diassicurazioni. (ISVAP Servizio reclami, via del Quirinale21 00187 Roma).Ci si è mossi nell’ottica di un calo delle tariffe assicura-tive e della riduzione dei tempi di liquidazione dei risar-cimenti per approdare, stando ai dati diffusi dall’ISVAP,ad un’escalation di reclami diretti a quest’ultima. I conti non tornano, soprattutto se si pensa che tra iprincipi ispiratori della riforma c’è la “tutela dei consu-matori e, in generale, dei contraenti più deboli”. Se que-ste sono state le premesse, non si comprende comemai la conclusione sia stata la compressione del dirit-to, costituzionalmente sancito, della difesa del cittadinocui viene negato il rimborso da parte della propriaCompagnia delle spese di assistenza legale nella fasepregiudiziale. La vexata quaestio è sempre la stessa: c’è la realevolontà di contrastare la logica di interessi del piùforte…?

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Noi e il fiscoa cura di Giulia Avanzi, ragioniere commercialista

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale

Tassazione rendite finanziarieDurante l’estate appena trascorsa si è tornato nuova-mente a parlare, con molto clamore, della tassazionedelle rendite finanziarie.In realtà, l’inizio delle discussioni sull’argomento risa-le a più di un anno fa quando, già in periodo di campa-gna elettorale la coalizione del centro-sinistra avevainserito nel proprio programma l’armonizzazione dellatassazione delle rendite. Ad oggi tale provvedimentosarebbe già dovuto essere entrato in vigore, poichénel disegno di legge collegato alla finanziaria per il2007 era indicato come termine quello del luglio scor-so; non essendo stato raggiunto però un accordo traGoverno e maggioranza la situazione è rimasta invaria-ta.Il provvedimento verrà quasi sicuramente ripropostonella prossima manovra finanziaria, anche a seguito diuna esplicita richiesta fatta dal Ministro della solida-rietà sociale; secondo i quale la tassazione attualmen-te applicata è una vera “schifezza”.Scrivere di una norma che non è ancora divenuta defi-nitiva non è molto semplice, il rischio è quello di forni-re un quadro non completo della situazione; essendoperò giunte in redazione numerose richieste di spiega-zioni ho voluto ugualmente provare a redigere un arti-colo per cercare di fornire informazioni, con la speran-za essere utile a chi ci legge.Innanzi tutto occorre chiarire cosa si intende quandosi parla di rendite finanziarie.Sono rendite finanziarie gli interessi o i corrispettivi, iproventi e gli utili derivanti dall’impiego di un capitale(chiamati anche redditi di capitale) e le plusvalenzederivanti da atti di negoziazione, o da rimborso di tito-li (chiamati anche guadagni di capitale)In pratica, si intende portare dall’attuale 12,50% al20% la tassazione sulle cedole, sulle plusvalenze e suidividendi (quindi saranno interessati non solo i BOT edi CCT, ma ad esempio, anche i ricavi derivanti dagliinvestimenti in fondi azionari od obbligazionari); men-tre scenderebbe dall’attuale 27% al 20% l’aliquotaapplicata sugli interessi attivi dei conti correnti.Considerando che in media le giacenze i denaro suic/c non sono mai di importo elevato, o comunque nonvi sostano per molto tempo, appare evidente che peril consumatore vi sarà un’appesantimento del caricofiscale.

Senza voler innescare sterili polemiche, ci si ritrovaperò a riflettere su cosa potrebbe determinare un ulte-riore prelievo nei confronti dei contribuenti italiani chegià si trovano a dover fare i conti con una tassazioneche non è certo tra le più leggere in Europa.Tra tutti i commenti apparsi si quotidiani, ve ne sonodiversi dettati dal buonsenso che mi sento di condivi-dere: uno per tutti quello del segretariodell’Adiconsum il quale si dice favorevole, a certe con-dizioni alla tassazione al 20% delle rendite finanziarie;però se questo provvedimento venisse, come sembraessere nelle intenzioni, applicato indiscriminatamentecolpirebbe, oltre alle grandi rendite finanziarie, anche ilpiccolo risparmio. Ed in questo momento già poco feli-ce in cui il mercato finanziario sta attraversando unperiodo burrascoso, un simile annuncio crea delle inu-tili ulteriori turbative. Sarebbe il caso quindi che venis-se predisposto un pacchetto di misure compensativeper i piccoli risparmiatori che consentisse di alleggeri-re un po’ il prelievo fiscale complessivo; ad esempiorimodulare le aliquote Irpef di cui si è già parlato inprecedenza) o portare l’aggancio delle pensioni all’in-flazione dal 75% al 100%. Ciò renderebbe più equa laproposta.A tutto questo si aggiunge una riflessione, determina-ta anche da quanto si sente dire negli ultimi mesi incui pare esservi un malumore piuttosto generalizzato;l’aumento della tassazione delle rendite finanziarierischia di spingere alcuni contribuenti a cercare dispostare i propri investimenti in altri Paesi aventi unatassazione meno elevata e, poiché questo è un tipo dioperazione di non facile esecuzione (senza parlare ditutte le implicazioni di tipo legislativo e fiscale) nederiva che solo chi ha un patrimonio elevato cercheràdi porla in essere, assumendosene tutte le responsa-bilità.Infine, in assenza di precisazioni contrarie, si supponeche la nuova tassazione riguarderà solo la nuova emis-sione di titoli, con un extra gettito per lo Stato di circa2 miliardi di Euro (la previsione originaria era di circail doppio).

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Dicotomie come essere e apparire, teoria e prati-ca, giustizia e opportunità sono problemi senzatempo sui quali i grandi pensatori si sono interro-gati sin dalla nascita della filosofia. In particolare,le tendenze del nuovo millennio hanno focalizzatol’attenzione su una precisa opposizione, quella trail possesso materiale e l’esistenza in quanto tale,appunto tra l’avere e l’essere; ed è proprio questoil titolo di uno dei libri più famosi del sociologo epsicoanalista tedesco Erich Fromm (1900,Francoforte sul Meno – 1980, Locarno): “Avere oessere?” . Data la naturale tendenza dell’uomo a porsidomande circa la propria esistenza e sul futurodell’umanità, non stupisce l’eccezionale successodi questo lungo saggio, che annovera, tra gli altri,il non comune pregio di saper comunicare conintelligenza al vasto pubblico, grazie ad uno stilechiaro e autorevole. Dopo aver definito i caratterigenerali dell’avere e dell’essere, Fromm si con-centra sulle manifestazioni concrete di questeopposte modalità di esistenza: dalla vita quotidia-na alla letteratura, fino alla politica e alla religionel’eclettico sociologo della Scuola di Francofortemette in luce quali scelte, comportamenti e prefe-renze segnalano l’appartenenza ad una dimensio-ne piuttosto che all’altra. Nell’indagare le tensionidall’impulso all’avere alla tendenza verso l’essere,attraverso i molteplici aspetti della società occi-dentale, il metodo non è necessariamente siste-matico; la riflessione spazia con fluidità dalla reli-gione alla filosofia, sino ad approdare saldamentenell’esperienza di tutti i giorni. Fromm prosegue ilsuo studio esponendo il senso profondo delle duediverse modalità e i motivi che ci spingono a pre-diligere una delle due. Ne risulta un’analisi pugna-ce dei meccanismi dominanti nella società con-temporanea, prepotentemente consumistica,dove la modalità aggressiva e possessiva del-l’avere spesso prevarica sul senso positivo del-l’essere. Al di la della prevedibile demolizione delmito del progresso, le osservazioni di Fromm, pro-motore di una filosofia critica e attiva, si rivelanospiccatamente costruttive: l’impeto distruttivodell’avere può essere limitato, il sociologo ne èconvinto e sottolinea il carattere sociale dell’uo-

mo come risorsa positiva di miglioramento dellaconvivenza civile e superamento dei limiti com-portamentali individuali. Nel corso della trattazio-ne emerge l’impegno di Fromm nel delineare inmodo semplice e preciso “l’arte di essere”, finaliz-zata alla piena crescita di se stessi tramite larinuncia al proprio narcisismo e alle illusioni idola-tre, in favore di tutto ciò che è positivo. Il rispettodi ogni forma di vita, dare e condividere, lo svilup-po della propria capacità di amare e di pensare inmaniera critica, la promozione della fantasia qualeanticipazione di possibilità concrete, della cono-scenza di se stessi, dell’essere presenti e far pro-pria una libertà che non sia arbitrarietà, masoprattutto della consapevolezza del fatto chemale e distruttività spesso siano dirette conse-guenze del fallimento del nostro proposito di cre-scere sembrano obiettivi tanto logici da sfiorare labanalità, meno semplice resta il modo di realizzar-li nella cruda realtà del pressante presente.Tuttavia, il sociologo tedesco rimane fiduciosonelle potenzialità insite nell’uomo e conclude lasua analisi con un’immagine illuminante dellanuova società: un mondo migliore è possibile. Appartengono alla stessa collana di ClassiciModerni altre opere dello stesso autore, nellequali con altrettanta accuratezza e pertinenzasono trattati i più disparati temi di convivenzasociale e le problematiche dell’esistenza.Nell’ambito della sociologia si segnalano, adesempio, i sempre attuali “Fuga dalla libertà” e“Anatomia della distruttività umana”, i più intensi“Anima e società” e “I cosiddetti normali”, masoprattutto, nell’ottica della riflessione sociologi-ca, “Da avere a essere”, comprensivo di diversiscritti propedeutici all’approfondimento del temadel più noto “Avere o essere”. A carattere schiet-tamente psicologico e istituzionale “”La crisi dellapsicoanalisi”, “Grandezza e limiti del pensiero diFreud” e “Psicanalisi della società contempora-nea”, che costituiscono una trilogia compatta suicambiamenti nella “analisi della psiche”, dalla suanascita nei primi anni del Novecento alla sua evo-luzione e svolta nella seconda parte del secolo.

Avere o essere

Mariavittoria Spina

E' sabato 1 settembre. Sono in treno assieme aimiei compagni d'avventura Alberto, Attilio,Michele, Valter e Francesca, stiamo lasciando allespalle Venezia, la sua Mostra d'ArteCinematografica e i suoi clamori. Il Festival (che siè concluso sabato 8 settembre) per noi è già fini-to, ma le emozioni sono state ugualmente tante.La prima, molto forte, l'abbiamo provata alla pro-iezione di “Rec”, l'originalissimo horror di JaumeBalaguerò e Paco Plaza. Una giornalista e uncameraman di una rete televisiva spagnola, alladisperata ricerca di uno scoop, decidono di farsiospitare all'interno di una stazione di Vigili delFuoco. La narrazione procede tranquilla: la video-camera indugia nei corridoi silenziosi della caser-ma mentre i Pompieri dormono. Nel cuore dellanotte giunge una chiamata: una signora ha biso-gno di aiuto. L'azione si sposta all'interno di uncondominio. Una volta varcata la soglia dell'ap-partamento lo spettatore verrà coinvolto in unaescalation di violenza inaudita, urla lancinanti ecarne fatta a brandelli. E poi un sorprendente Brian De Palma. Anche perlui, stessa tecnica del reality: le finte riprese di unsoldato americano di stanza in Iraq e il suo falsomemoriale rendono tutto più credibile.“Redacted” è un film bellico. Ispirato ad un fattovero, narra la vicenda di 5 militari americani che,nel marzo del 2006, stuprarono e uccisero unaragazza irakena di soli 14 anni, dandola alle fiam-me. Brian De Palma riporta prepotentemente allaribalta questa vicenda non solo per dovere di cro-naca ma anche per convincere l'opinione pubblicadell’inutilità di tutti i conflitti. Il film si sforza diessere neutrale descrivendo le proibitive condizio-ni in cui sono costretti a operare i soldati america-ni. Peccato che nelle foto finali, trovino posto soloi morti civili irakeni.E poi George Clooney “magnifico” nei panni di“Michael Clayton”, un piccolo avvocato alledipendenze di un importante studio legale. Egliscopre che alcuni colleghi hanno colpevolmenteoccultato le pesanti prove a carico di un’azienda

di prodotti chimici (rea di aver provocato la mortedi alcune persone con un diserbante). Non esiteràa denunciare il suo stesso studio dando una svol-ta e un senso alla sua vita.E poi “Sleuth” remake di ungrande film del '72 “GliInsospettabili” di Mankiewicz. Michael Caine,ricco ed attempato scrittoredi gialli, scopre il tradimentodella moglie. Invita nella suacasa, modernissima e dotatadi tutti i confort, il suo rivale:un giovane e sfrontato JudeLaw. L'incontro molto serratosi trasformerà in un confrontomolto pericoloso e uno deidue finirà per perdere latesta. Un piccolo capolavorodi regia (firmata KennethBranagh).E poi un tocco di esistenziali-smo francese con “L'Histoirede Richard O” di DamienOdoul.E poi i 63 leoni in cartonges-so, rimossi dalla loro sededavanti al Palazzo del Cinemae sparpagliati nelle vicinanze;alcuni sistemati in fila perdue, a lato del Palazzo, sem-brano quasi andarsene mestidalla Mostra.E poi la nuova scenografica facciata di DanteFerretti con una enorme palla distruttrice e rigene-ratriceE poi lei, la Città sull'acqua, solcata da milleimbarcazioni cariche di merci o di folla, durante ilgiorno. Silenziosa e muta di notte.E poi le nostre lunghe dissertazioni sui film sedutiattorno al tavolino di un bar, davanti ad uno spritze con la mente un po' persa in altre vite ed in altrestorie.

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arte &dintorni

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aLuca Piazza

64° Festival delCinema di Venezia

arte &dintorni L’opera grafica di

Severino Spazzinia

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Dal 27 settembre al 28 ottobre la Torre Civica diMedole ospita una personale del pittore ed inciso-re guidizzolese Severino Spazzini. Un segno diluce tra natura, uomi-ni e cose. Opere inci-se 1978-2007 , que-sto il titolo dell’espo-sizione in cui potre-mo ammirare solo laproduzione graficadell’artista e nonquella pittorica.È noto infatti cheSpazzini è si, affer-mato e qualificatoincisore, ma anchepittore. Anzi è propriodalla pittura cheprende avvio, a parti-re dagli anni ’60, lasua esperienza arti-stica la quale si arric-chisce, dal decenniosuccessivo, dellasperimentazione nelcampo della grafica.La pratica incisoria sifa però progressiva-mente più intensa efinisce per diventare, negli anni ’90, quella indub-biamente prevalente; dall’attività calcograficaSpazzini si lascia coinvolgere quasi totalmente ene risulta una produzione generosa, fatta di pezzi,talvolta poetici talaltra pervasi da segni più inquie-ti, in cui il soggetto d’ispirazione prevalente è lanatura.Nel corso degli anni Spazzini espone i suoi lavori,anche pittorici, nell’ambito di esposizioni persona-li e collettive e grazie al suo incessante lavoroottiene, anche recentemente, numerosi consensie preziosi riconoscimenti, sia a livello italiano cheinternazionale, basti pensare che alcune delle sueopere sono presenti presso la prestigiosa Civica

Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” diMilano .La mostra di Medole è un evento molto importan-

te per il percorso diSpazzini che già dadiverso tempo desidera-va far conoscere meglioal pubblico la sua attivi-tà. Ne approfitto perricordare che chi vuoleapprofondire l’opera del-l’artista e conoscere igiudizi, gli apprezzamen-ti che i critici hannoespresso sulla sua car-riera può farlo consul-tando il VI volume di unacollana di grande impor-tanza per l’arte contem-poranea mantovana:“Artisti a Mantova neisecoli XIX e XX”(Sartori, Mantova,2004) e naturalmenteleggendo il catalogodella mostra curato dalprofessore mantovanoAlessandro Righetti.Nella personale è espo-

sta una selezione di circa settanta opere, esegui-te a partire dal 1978. Trent’anni dunque di unimpegno grafico che si connota di continuità, coe-renza e rigore, cultura e poesia, storia e memoria.

2003Intro-spazioacquaforte,puntaseccazinco mm 332x242

Francesca Cargnoni

ORARI MOSTRAVenerdì 20,30-22,00Sabato 16,00-19,00Domenica e festivi

10,00-12,00 e 16,00-19,00Ingresso libero

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via

gg

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Un trenino che scala la montagna. Sì, di questotratta l’itinerario che sto per proporvi.Questo piccolo treno, dal caratteristico colorerosso e composto da moderne e confortevoli car-rozze, percorre pendenze del 70% senza crema-gliera e sino ad un’altitudine massima di 2.256metri sopra il livello del mare: qualcosa di unico inEuropa!Ma procediamo con ordine e raggiungiamoTirano, a quota 490 metri, da cui prende avvio laferrovia. Qui, una volta sbrigate le formalità doga-nali (sì, perché si supererà la frontiera italiana,raggiungendo la Svizzera) si sale sul treninorosso.Si attraversano le case del paese e ci si inoltranella valle di Poschiavo, seguendo da vicino lastrada ed il torrente Poschiavino. In prossimitàdelle prime case di Brusio, il treno descrive unampio cerchio per acquistare quota; dall’alto è orapossibile ammirare il campanile della chiesetta diSan Romerio. Il trenino inizia ad inerpicarsi lungoi fianchi della valle, seguendo un ripido percorsofatto di curve e tornanti. Oltrepassato il paese diPoschiavo, siamo a circa 1.000 metri, si continuasempre più in alto. Giungiamo così al tranquillopianoro dell’Alpe Cavaglia dove ammiriamo unfolto bosco di larici, abeti e pini cembri.Procediamo ancora verso nord e, con alcuni ripiditornanti, risaliamo l’ardua Val di Pila: raggiungia-mo così i 2.100 metri dell’Alpe Grùm, un eccezio-nale punto panoramico. Qui l’aspra nudità del pae-saggio, dove regnano ormai solo i ghiacci e lenevi eterne, sembra voler richiamare severamen-te l’uomo ai suoi limiti. Infatti, verso ovest si apredavanti a noi lo spettacolo del ghiacciaio del Palùe del sottostante lago che ne raccoglie le acque.

Più avanti incontriamo anche il lago Bianco, nepercorriamo la riva ed in breve giungiamo alla sta-zione del Passo del Bernina che, con i suoi 2.256metri, rappresenta il punto più alto del percorso;ed è qui che si offre ai nostri occhi l’impressionan-te ed impareggiabile vista sul ghiacciaio delMorteratsch (la sua estensione è di circa 7 Km) esu tutto il gruppo dei del Bernina.Ma stiamo già scendendo. Lasciamo sulla destral’abitato di Pontresina con le sue belle dimorepatrizie e, dopo pochi chilometri, raggiungiamo laben più famosa cittadina di Saint Moritz, capoli-nea del nostro trenino rosso, ma punto di parten-za per le più svariate tipologie di shopping: dallapiccola piazza del municipio si snodano, infatti,una serie di viuzze ricche di negozi dalle firme piùprestigiose.Da segnalare, però, anche un diverso genere dishopping, personalmente più appagante: SaintMoritz e quindi la Svizzera, per cosa è meglioricordata? Ma il cioccolato, ovviamente! E vi assi-curo che per gli amanti del genere ce n’è davveroper tutti i gusti: provare per credere!!

Un trenino rosso…

Dal “TreninoRosso” si possonoammirare paesaggidi rara bellezza esuggestione

Francesca Lugoboni

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Il viaggiatore, il turista, il credente, l'ateo, nessu-no rimane indifferente spostandosi di luogo inluogo nella Terra di Gesù. Terra ancora oggi contesa dove al pellegrino con-viene andare senza pregiudizio in quanto torti eragioni sono sia degli ebrei sia dei palestinesicome di ambedue le parti sono le sofferenze e ilutti. 6 giorni, dal 6 all'11 settembre, 33 pellegrini conun programma a ritmo di corsa, il mattino pertempo, per visitare i luoghi in orari meno affollatie perchè chiudono alle 17. Tralasciando, forse a torto, ma per scelta i luoghipiù famosi e più significativi dal punto di vista reli-gioso, si vogliono qui descrivere alcune tappe dinotevole impatto emotivo.

A Cana le coppie sposate hanno rinnovato le pro-messe del matrimonio, nelle acque del fiumeGiordano si è compiuto per tutti il rito, simbolico,del battesimo, nel museo presso la basilica

dell’Annunciazione si trova la più antica iscrizioneche rechi il nome della Vergine: "KHAIRE MARIA",Ave Maria, a Gerico una breve sosta davanti alsicomoro su cui era salito Zaccheo per vederepassare Gesù, a Cafarnao, allora città cosmopoli-ta all'incrocio delle strade carovaniere, la casadove Gesù guarì la suocera di Pietro, a Ein Karem

Elisabetta ospitò Maria, ambedue incinte, diGiovanni e di Gesù. Alcuni luoghi sono storicamente certi, altri sonoluoghi della memoria in quanto l'avvenimento sto-

5-11 settembre 2007

Diario dalla Terra Santa

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rico si è verificato nei paraggi e la pietà dellegenerazioni succedutesi l'hanno tramandato. Il bus si fermò pochi minuti in vista di Naim. QuiGesù resuscitò il figlio giovinetto di una donnavedova, e noi abbiamo ricordato Cristian Simioni. I luoghi “laici” furono tre. Meghiddo, l'antica cittàromana sopra un contrafforte del monte Carmelo,ebbe sempre grande importanza militare ed è unodei siti archeologici più ricchi di fascino, conreperti di diverse civiltà, egiziana, babilonese,israelita. Masada, rocca isolata su un monte ad oriente deldeserto di Giuda, a circa 440 metri sul livello delmar morto (50 m sotto il livello del mare). La cimaè piatta e spaziosa (650 - 300 metri circa). Fu uno degli ultimi baluardi della grande rivoltacontro i romani nel 73 d. C. Questi, circa 10.000soldati assediarono la fortezza, i difensori, circa1.000, tra uomini, donne e bambini, quando capi-rono di non poter resistere oltre decisero il suici-dio collettivo. Dieci sorteggiati tra loro ebbero ilcompito di uccidere tutti. Ricorsero al sorteggioanche tra loro, il designato uccise con la spada gli

altri nove e per ultimo se stesso. Da tragedia a tragedia. A Gerusalemme la visita aYad Vashem, monumento dedicato alla memoriadei sei milioni di ebrei vittime dello sterminio nazi-sta. Nel giardino-museo la sala dei bambini di par-ticolare suggestione: un cielo stellato, ogni stellaimpersona un bambino e ciascuna di esse parla asuo nome: nascita, età, morte.Abbiamo avuto la fortuna di avere una guida assaicompetente per gli aspetti religiosi, storici,archeologici, l'altra fortuna, la guida spirituale didue sacerdoti, don Gianpaolo Ferri e don ManuelBeltrami. Al ritorno e dopo, i reduci della Terra Santa potreb-bero fare come San Francesco, che dall’Egitto“redissi al frutto de l'italica erba". Raccontare, nontanto con le parole, la terra di Gesù e trasmetter-ne con la vita il messaggio.

Franco Mondadori

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Signor Direttore, il 17 agosto Giuseppe Cagioni (Pepi) ci halasciato. Molti di noi l’anno conosciuto perso-nalmente, una figura simpatica e amico, sevogliamo, di tutti. La notizia della sua scom-

parsa mi ha colpitoprofondamente; nono-stante fossi al correntedella sua grave malat-tia mi sentivo impoten-te e rassegnato. Possodire di essergli statoamico, un’amicizia chederiva da molto lonta-no, sin dai tempi dellascuola. Il tempo scorre veloce:a 18 anni conobbe l’as-sociazione AVIS e come

tanti altri amici volontari è stato un punto diriferimento, un legame per le tantissime attivi-tà sociali svolte dall’AVIS nel nostro Paese. Lasua disponibilità non era limitata solo allefeste, ma bensì vi era un legame più profondoed umano: donare il sangue per salvare viteumane. Nel corso degli anni, in Associazione, ha rico-perto diversi incarichi e per molti anni è stato

un valido collaboratore e membro del consi-glio direttivo; per le donazioni ha ricevutodiplomi con medaglia ed in particolare segna-lo l’ultima, quella più significativa, nel 1988:ricevette la medaglia d’oro per aver raggiuntole 50 donazioni di sangue, altre ne seguirono.Il lavoro lo impegnava molto, però, lui, non hamai tolto il suo interessamento all’AVIS e nonha mai fatto mancare la sua disponibilità. Un giorno tutto è cambiato, inizia un calvarioche lo porta al lento logoramento nella suapersona fisica, ma il morale, l’attaccamento el’amicizia era era sempre alto. Lo vedevo tuttii giorni, discutevamo del più e del meno,anche della vita che doveva affrontare.Ha sicuramente lasciato in tutti noi un vuoto.Un vuoto più grande l’ha lasciato alla suanipotina che amava molto ed alla sua famiglia,per la quale ha sempre nutrito un affetto stret-to e sincero. Durante il corteo funebre sono rimasto sorpre-so della moltitudine di persone che seguivanoil Pepi verso l’ultima dimora. Non aveva maipreteso nulla, questo tributo spontaneo di ami-cizia è un valore di vita che va ricordato ericonosciuto.Ciao Pepi.

Cav. Uff. Gianfranco Ruffoni

La stagione estiva 2007, che - ahinoi! - volgeormai al termine, ha avuto un significato partico-larmente rilevante per la Elem Viaggi: nel mese diGiugno il noto Tour Operator guidizzolese ha infat-ti celebrato il suo decimo anniversario, in coinci-denza con il trasferimento della sua sede dalla“storica” ubicazione di Largo Aldo Moro agli ufficidi via San Cassiano. Ben dieci anni sono trascorsi da quando il dottorLakhal, titolare dell’impresa, ebbe la brillante ideadi aprire un’agenzia di viaggi proprio a Guidizzolo.Un’iniziativa brillante quanto coraggiosa, tuttavia,che lo portò a confrontarsi da subito con la realtàidi un piccolo paese, abituato a considerare piùaffidabili le agenzie delle grandi città, difficoltàche sfidò guadagnandosi a pieno titolo la fiduciadei guidizzolesi in virtù della serietà e della dispo-nibilità di cui ha dato prova in tutti questi anni. “Professionalità” è infatti il principio alla basedella filosofia di Elem Viaggi, una serietà testimo-niata dall’attenta selezione dei migliori TourOperators italiani per soddisfare le esigenze diogni singolo cliente, nonchè dalla perfezione concui cura i prodotti su cui è specializzata: conside-rando il cliente come un ospite di riguardo, ElemViaggi riesce sempre ad incontrare gusti edaspettative di una clientela vasta ed eterogenea. Questi sono i punti di forza che hanno permessoalla Elem Viaggi d’inserirsi produttivamente neltessuto economico locale, contribuendo sensibil-mente allo sviluppo commerciale del paese. Ma alla base del successo di Elem Viaggi staanche il concetto di “originalità” che ha portato ilnome di Guidizzolo sulle pagine di numerose rivi-ste prestigiose, grazie alle varie iniziative “di nic-chia” ormai divenute appuntamenti regolari difama internazionale: “Raid Roma-Cartagine”,“Tunis Rally”, “Ferrari a Cartagine” sono solo alcu-ne delle “avventure” che ogni anno coinvolgonomolti appassionati di motori desiderosi di vivereed apprezzare le località più suggestive dellaTunisia a bordo dei loro preziosi veicoli. Alla già vasta ed impegnativa attività, si aggiun-gerà, a breve, un programma - già da tempo nelleintenzioni della Elem Viaggi ed ora finalmente resopossibile dall'ampliamento dell'organico - volto acoinvolgere i gruppi e le associazioni a livello loca-le in escursioni e viaggi nelle località turistiche piùapprezzate in Italia ed all'estero.

Elem Viaggi festeggiai primi 10 anniIl mondo a portata di mano, infatti, da anni i guidizzolesi si rivolgono con fiduciaalla Elem Viaggi per organizzare viaggi di studio, divertimento o vacanze nellepiù diverse località, sempre con la garanzia del giusto consiglio per scegliere ilperiodo più adatto e per ottenere il massimo.

Il dottor Lakhalnella nuova sede divia San Cassiano edue momentidell’ultimo “RaidRoma-Cartagine”

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Matt e l’olio diIndietro IV

A cura di Francesco Gandellini

Tutta colpa di quella domanda. Di quella stupidadomanda. E di quell’olio. Quello strano e inutileolio. E chissà quali segreti nascondeva quel com-puter. Questo è il chiodo fisso di Matt, rinchiuso in unacella di un’anomala prigione. Matt è un giovane studioso di informatica, dal-l’aspetto un po’ bizzarro etrasandato e molto distrat-to; ma è pur sempre ungenio del computer ed unattento osservatore. Quella mattina, una mattinapiovosa, alzatosi dal letto, sireca in bagno bofonchiandoun ritornello musicale, tirafuori il rasoio dal cassetto eaccende il suo palmare: èabituato a seguire le notiziedella mattina mentre sirade. Ma la notizia d’unfenomeno paranormale,avvenuto al Pentagono, glifa scappare il rasoio e gliprovoca una ferita. Matt,tutto intento alla notizia, nonsi accorge che dalla feritaesce olio e non sangue e,subito dopo averla medica-ta, prenota un volo per il Pentagono. All’arrivo trova tutti i tecnici davanti ad un compu-ter che emette strani segnali: immagini sfocate diesseri inesistenti, esplosioni di monumenti emaremoti di fortissima intensità. Matt aspetta che la gente si ritiri per precipitarsisul computer. Casualmente una goccia d’olio dellaferita precipita sul CD che sta inserendo nel letto-re. Un vortice appare sullo schermo; poi si apre una

finestra che gli pone una domanda: ”Tu crediall’inesistente?”; Matt pensa che è una domandasenza senso e risponde di no. In quel precisoistante il vortice lo inghiottisce, tra le grida dispe-rate del giovane. Il vortice lo proietta in un’altra dimensione. “Dovesono?” si chiede Matt, osservando il luogo in cui

è capitato. Le personehanno la pelle variopinta, manon rosa e gli occhi maiuguali l’un con l’altro. Ma laparticolarità è che tutta lacittà procede all’indietro. “Ut ies ihc? Orteidni’ llainimmac non èhcrep? Mattnon capisce, quindi nonrisponde alla domanda diquello che sembra un solda-to. Costui, vedendo che l’in-criminato non replica, loabbranca e lo porta davantiad un grande edificio conun’insegna: “Itilosni iresseenoigirpelanubirt”, doveviene sistemato in una cellatenuta in penombra. Nellapenombra, tuttavia, si celaun altro alieno. Nel vedersi i due si spaven-

tano, Matt non sa che dire perchè non conoscequella lingua. Ma in suo soccorso arriva propriol’essere alieno: “Anche tu non conosci la linguadegli Indietreriani, gli abitanti di Indietro IV?” “Parlila mia stessa lingua! Sì, non conosco la vostra lin-gua; ma perchè tu non parli come loro, e perchèsei simile ad un essere umano?” risponde entusia-smato Matt. “Sono di padre terrestre e di madre indietreriana:noi Indietreriani parliamo all’incontrario, o meglio

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tutti, tranne me”. Matt capisce allora la faccendadella strana lingua e chiede al nuovo amico comefare ad uscire. Accidentalmente una goccia del-l’olio-sangue del terrestre scivola per terra.L’alieno grida: “Sei tu il Ferolio annunciato!”. “IlFeroche?” domanda Matt, osservando quasi conpaura l’olio scivolare sul suo braccio. “Il portatore dell’Olio di Indietro IV, che è la nostrafonte di vita e la materia in grado di scioglierequalsiasi sostanza se scalda-ta a lungo!”. “Quindi con quest’oliopotremmo uscire di qui?” pro-pone Matt. “Sì” confermal’alieno” e dovremmo portarlosubito dall’Oliosacerdotesacro di Indietro IV!”. Dettoquesto, Matt comincia alasciare la sostanza sul muro,provando poi a scaldarla conil fiato. I due riescono ad uscire e siincamminano per ilTermosantuario, abitazionedel sacerdote. Arrivati alla meta, ancora conl’aiuto dell’Olio, i due amiciriescono a giungere all’in-gresso della stanzadell’Oliosacerdote. Il portone che blocca l’ingresso è di legno massic-cio, variopinto e con i colori che si muovono comenuvole portanti fulmini di arcobaleni. “Come ti chiami?” chiede Matt. “Teslen” rispondel’Indietreriano. “Teslen, ti faccio una proposta”- afferma il terre-stre “ - io ti aiuto a portare l’olio al sacerdote e tumi riporti a casa. Ci stai?”. Teslen lo guarda inmodo deciso, convinto, ma non risponde. I viaggiatori entrano: l’Oliosacerdote è sedutodavanti ad una sfera magica. Poi si alza, si reca daMatt e s’inchina davanti a lui. “Benvenuto, Ferolio, e grazie di averci riportato

l’Olio. Temevo che la nostra storia continuasse aindietreggiare, destinando tutti alla morte.Quest’olio ci era stato rubato da un virus dell’uni-verso che tu hai distrutto, ricevendo l’Olio nel tuocorpo. La nostra popolazione ti ringrazia, ohFerolio coraggioso!” enuncia, inserendo il liquidoin una bacinella da cui escono miriadi di tubisenza gravità. Matt osserva l’orologio: da quelmomento le lancette cominciarono ad andare

avanti, e in strada gli abitanticamminavano in avanti, par-lavano correttamente e siradunavano sotto il santua-rio, gridando: “ Evviva ilFerolio Matt! Evviva il FerolioMatt!”. L’Oliosacerdote annuncia:“Da oggi il nostro pianeta sichiamerà Matt I, in onore delnostro Ferolio!”.Successivamente prendecon sè Matt per parlargli. Leparole che gli dice fanno cre-scere nel terrestre la sensa-zione di essere un eroe, unsalvatore di popoli: “Devisapere che gli abitanti diIndiet ... , ehm, Matt I eranomolto riottosi. L’Olio ha“lubrificato e oliato” gli

animi, rendendoli desiderosi di pace e di vita.Addio Matt, e che il coraggio sia con te!”. Dettoquesto, gli mostra un computer, dove appare dinuovo il vortice che lo proietta sulla Terra. Matt controlla il braccio: esce sangue dalla ferita:lui comincia a ridere. Poi si mette a zigzagare eper il Pentagono, levando grido di gioia: “Eravlasad olopop nu id erotavlas li, VI orteidnI id eore’lonos! !”, davanti all’incomprensione di tutti. Era davvero un eroe.

Dedico questo racconto al mio amico Cristian Simioni

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Con l’inizio dell’autunno si avvicina anche la commemora-zione dei defunti. La ricorrenza offre qualche spunto diriflessione su alcune “novità” che si stanno affermandonella pratica funeraria, ovvero nel modo di celebrare le ese-quie e nella conservazione del ricordo.E’ questo un argomento che molti evitano, forse per scara-manzia o forse quasi per esorcizzare la morte stessa. Masi sa che prima o poi capita a tutti di aver a che fare con ildecesso di un congiunto.Val la pena, quindi, di conoscere quali sono le possibilitànuove che ci vengono offerte nel campo delle pratichefunerarie.Quanti sanno, ad esempio, che è possibile la dispersionedelle ceneri? E, fra quelli che lo sanno, quanti sanno comesi deve fare? E per portarsi a casa l’urna contenente leceneri del caro estinto?E ancora: cos’è una sala del commiato?Vediamo di fornire qualche risposta.Innanzitutto vanno precisato che i trattamenti ammessi sulcadavere sono quelli che il defunto, in vita, aveva deside-rato per se stesso. Questa volontà può essere espressaper iscritto, in un testamento o nell’iscrizione alla Socrem,oppure espressa verbalmente ai familiari.Dopo la cremazione, una volta che l’ufficio competente delcomune di decesso ha appurato l’esistenza di questavolontà, autorizza su richiesta la dispersione delle ceneri,che può avvenire in apposita area cimiteriale, oppure innatura, purchè fuori dai centri abitati (in mare, lago, fiume,distante da manufatti e da natanti). Può essere eseguitaanche in aree private, fuori dal centro abitato, purchè colconsenso del proprietario e non a scopo di lucro.Anche per l’affidamento domiciliare dell’urna cineraria laprocedura non è complessa: è sufficiente compilare unmodulo regionale e consegnarlo all’ufficio comunale.Maggiore attenzione va riservata invece ai luoghi di con-servazione dell’urna. La legge prevede infatti che l’urna

cineraria debba essere con-servata in un luogo a destina-zione stabile e protetto con-tro ogni profanazione.Sono adatti allo scopo luoghiquali nicchie, teche o altrivani chiusi, riservati solo aquesto scopo.Non è possibile la conserva-

zione in luoghi aperti, quali lo spazio sopra la trave delcaminetto, oppure sul comodino, mancando i requisiti sud-detti.Nel caso qualcuno non fosse più in grado o si stancasse ditenere l’urna in casa, può sempre riportarla al cimitero, perseppellirla o conferire le ceneri nel cinerario comune.Comunque gli uffici comunali potranno chiarire ogni ulte-riore dubbio o richiesta particolare.Qualche considerazione merita anche l’altra novità, che sista diffondendo, soprattutto al nord: la sala del commiato.Chi non ricorda le “funeral home” che ci ha fatto conosce-re la cinematografia americana? Sono quei luoghi dove si tengono le esequie funebri perquei feretri che non si può o non si vuole tenere pressol’abitazione. Pensandoci bene: quante sono le famiglie che vivono inmonolocali o minialloggi di dimensioni o caratteristicheinadatte al caso? E le camere mortuarie degli ospedali nonsono forse, spesso, inadatte anche solo ad un momento diraccoglimento?Disporre di uno spazio attrezzato, che agevoli il commiato,il raccoglimento, è sicuramente una condizione favorevole.Questa è la sala del commiato, o casa funeraria che dir sivoglia.Cos’è allora una casa funeraria?“E’ un luogo dove ogni famiglia può portare il proprio estin-to in un ambiente che rispecchia la tranquillità, la riserva-tezza, la discrezione, ma soprattutto i valori morali e reli-giosi, indispensabili in momenti difficili come la perdita diuna persona cara. Basta camere mortuarie vecchie e ino-spitali. Ogni famiglia ha bisogno di un ambiente consonoper esporre il proprio caro, avendo una ditta altamentequalificata che si occupa di tutto. E’ un modo nuovo persentirsi come a casa. In molti paesi Europei ed in Americala casa funeraria è una realtà collaudata da diversi annicon un ottimo successo.”Dicevamo che le case funerarie si stanno diffondendo unpo’ dovunque. E ce n’è una anche vicino a noi, precisamen-te a Castiglione delle Stiviere, gestita dalla ditta “Onoranzefunebri Castiglione” della famiglia Marchetti – Scalari,inauguranta di recente, alla presenza delle autorità locali, eche ha subito incontrato il favore di quanti hanno usufruitodei suoi servizi, giudicati tanto innovativi quanto adeguatie di qualità e classe elevate.

Graziano Pelizzaro

L’ultima moda per le esequieCome cambiano il culto dei defunti e le pratiche funerarie.

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L’azione della Pro Loco è anche quella di valorizza-re il contesto territoriale e di creare occasioni disvago e incontro per i cittadini.Per questo la Pro Loco propone domenica 14 otto-bre una gita al celebre monastero di S. BenedettoPo di cui quest’anno si celebra il millenario dellafondazione.Quello di S. Benedetto Po è stato, fino all’epocadella soppressione napoleonica, uno dei monaste-ri più importanti in Italia Settentrionale nonchécentro artistico e culturale di primaria importanzadove hanno lavorato, nel ‘500, artisti del calibro diGiulio Romano e Correggio.La visita (con una guida esperta) permetterà diammirare l’abbazia, i chiostri, il refettorio, la saladel capitolo e le cantine, luogo fino ad oggi chiu-so al pubblico, ma sarà anche l’occasione perconoscere più da vicino il modo di vivere degliantichi monaci.Seguirà, dopo il pranzo, una breve escursione adaltre località limitrofe, solitamente escluse dai tra-dizionali percorsi turistici, come Pegognaga eQuistello, luoghi “matildici” che conservano pre-gevoli monumenti di epoca romanica legati alladominazione della famiglia Canossa, fondatricedel monastero.La partenza è prevista per le ore 8,30 da PiazzaleMarconi, il rientro intorno alle 18,00.

Gita della Pro Loco aSan Benedetto Po

Quota di partecipazione (include autobus a/r-guida-ingresso monumenti e pranzo) Euro 30,00 per itesserati Pro Loco ed Euro 35,00 per i non tesserati. Le iscrizioni si ricevono (entro il 7 ottobre)presso la cartoleria “da Nadia”

San Benedetto Po,la Basilica ed ilchiostro

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Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa

Il Campus musicale estivo è un modo nuovo e origi-nale di trascorrere una vacanza-studio di alcuni gior-ni per i nostri giovani bandisti. Una delle prerogativedel Campus, organizzato dal Circolo Diapason diGuidizzolo in collaborazione con il nostro CorpoBandistico e che quest’anno si è svolto a VezzaD’Oglio (BS), mentre la prima edizione si era svolta aLimes (TN) l’anno scorso, è quella di unire giovanimusicisti di età compresa fra gli 8 e 18 anni, conesperienza diversa a livello di apprendimento, con ilcompito della direzione artistica di dare ad ognunodei partecipanti la giusta collocazione e l’adeguatoincarico. L’obbiettivo primario del Campus Musicaleè stato quello di costituire una Junior Band (circa 35elementi). Gli strumenti che sono stati ammessisono: Flauto, Clarinetto, Saxofono, Tromba, Corno,Baritono\Euphonium, Trombone, Basso Tuba,Batteria, Timpani, Percussioni accessorie.Contemporaneamente tutti i partecipanti sono statisuddivisi anche in piccole squadre per i giochi digruppo e le varie attività del Campus. Come dicevamo, quest’anno, si è deciso di organiz-zare la II edizione del Campus, nel Parcodell’Adamello a Vezza D’Oglio (BS) dal 28 al 2Settembre, dove i nostri giovani bandisti sono statialloggiati all’interno della “Casa del Parco”dell’Adamello, una bella struttura nel centro abitatodel paese, comoda agli impianti sportivi e ricreativi.La direzione artistica del Campus è stata curata dalnostro Direttore della Banda il M. Nicola Ferraresi,coadiuvato da validissimi assistenti che hanno assi-stito i gruppi dei ragazzi, curato l’animazione dellegiornate, l’attività dei servizi interni e soprattutto lacucina. Le varie attività musicali e ricreative dellagiornata (passeggiate, shopping, tornei vari, giochi,ecc.) sono state suddivise in sedute giornaliere: intale contesto i partecipanti hanno affrontano

un’esperienza formativa di gruppo in tutte le suecaratteristiche. Inoltre, suonando varie ore al giorno,in unità e continuità, dopo pochi giorni si sonoriscontrati risultati di insieme che in altro contestorichiederebbero svariati mesi di preparazione. Infatti l’esibizione finale della Junior Band, eseguitanella sala Vip del Centro Conferenze del Comune diVezza D’Oglio è stata veramente di livello, ricevendomoltissimi applausi dal pubblico presente. A tutti gli organizzatori ed a chi ha collaborato vasicuramente il nostro ringraziamento per la buonariuscita del Campus Musicale 2007.Arrivederci pertanto al Campus Musicale 2008.

Nicola Montagnoli

NOTTI AL CAMPUSAdes te cunte cusa fom stanotalura...a mesanot vegne a casa tua, nom en delcanal a bater so el bertael, dopo en dom en delme ort a sumena el ruai, de le e mesura turnomamò en du ghiem batit so el bertael e fom enpasacor de nura nura e mesa.Quan leom so vardom se el bertael le pi o no,quan som prunc nom a to la machina de bater ebatom el furmentu, dopo spigulom le manele.A me so desmentegat che prima de anvia toi chilaura che bisogna empisa la torcia (tranne qunfom el pasacor) cusa diset el mei mia fa naterpasacor?ma se dai natra ureta!quan se desminsiom tirom so i pes e i metom endel sedel o en de latu de lata.dopo i purtom acasa e fom nater pasacor...pero em po pu se lonc!che bei mumenc!!!!

poesia scritta da un ragazzo (in perfetto dialetto)

Campus musicale 2007: sempre un gran successo

TANTI AUGURI FRANCESCA!!!Francesca si sposa!!!Chi è Francesca?Francesca Cappa è la redattrice diTacabanda, nonché nostro 1° flauto e consi-gliere della Banda da oltre 8 anni.Da tutti noi del Corpo Bandistico diGuidizzolo tantissimi auguri Francesca ericordati... il venerdi ci sono sempre le prove.

Dopo la recente uscita micologico-naturalisticasull’altopiano del Renon, sopra Bolzano, dove i piùesperti hanno potuto dedicarsi alla raccolta deifunghi mentre tutti han potuto godere di una gior-nata all’insegna della natura, ora il GruppoMicologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’ sta giàorganizzando la prossima gita sociale. ‘SpecialeFunghi’, questo è l’appellativo della tre giorni dal 5al 7 ottobre, oltre che la speranza in tutti coloroche dei funghi vanno alla ricerca. Meta la Val diNon ed il rifugio Sores da dove ognuno potrà dedi-carsi alle attività preferite, siano esse di raccoltafunghi o distensione in montagna..

Nello scorso mese di settembre, il gruppo hariscosso un notevole successo alla “mostra mico-logica” di Castellaro Lagusello, uno dei Borghi piùbelli d’Italia.Oltre 2.000 visitatori hanno potuto ammirare le120 specie fungine esposte ed accuratamenteclassificate con il loro nome. I raccoglitori del gruppo: Franco Boccazzi,Armando Dobelli, Franco Melchiori, Fabio Rossi eDanilo Rossi erano a disposizione per meglio spie-gare agli interessati le caratteristiche di ogni sin-golo fungo e... trasmettere loro la passione perquesta sanissima attività che li porta a contattocon la natura più pura.

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“COLLI MORENICI”Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti

GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO

Andar per funghi

L’ispettore micologo del gruppo, Giorgio Arienti, analizza eillustra le caratteristiche dei funghi raccolti

L’esposizione alla mostra “Micologica” di CastellaroLagusello

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Notiziedall’Amministrazione

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO

Ultimamente la Sisam, società che gestisce l’ac-quedotto, ha riscontrato diversi consumi anomalidi acqua, che si traducono poi in bollette “salate”.In genere dipende da rotture negli impianti privatidi distribuzione, dopo il contatore, che provocanoperdite e dispersioni.Per evitare brutte sorprese al momento dell’arrivodella bolletta, è utile ed opportuno adottare alcuniaccorgimenti:- fare attenzione ad eventuali macchie di umiditàsul tracciato dell’impianto di distribuzione dome-stico;- prestare attenzione ad eventuali cali repentini dipressione dell’acqua erogata;- controllare spesso il contatore per verificare sevi siano misurazioni anomale;E’ possibile inoltre cautelarsi comunque da spia-cevoli sorprese, aderendo ad un programmavolontario di garanzia contro i consumi anomali di

acqua derivanti da perdite e dispersioni, una sortadi assicurazione che tutela l’utente.Attraverso il pagamento in bolletta di una quotaannua di E. 9,44 + iva, in caso di consumo ano-malo derivante da perdite, all’utente, fatta salvauna quota fissa (150,00 E. ), viene rimborsata laquota eccedente il consumo storico (per un mas-simo di 3.000 euro)Con circa 10 euro, cioè, ci si può cautelare ed evi-tare brutte sorprese. Peraltro, la stessa Sisam inprecedenza aveva già più volte sollecitato gliutenti ad aderire al programma suddetto.Chi fosse interessato, può contattare l’ufficiocommerciale Sisam in Castel Goffredo, piazzaMartiri della Liberazione 26/a/2, tel. 0376.771869dal lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 12.30 e dalle14.30 alle 18.30, oppure visitando il sitowww.sisamspa.it

Il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL)voluto dalla Legge Regionale n° 17/2003 è statopubblicato sul Bollettino Ufficiale della RegioneLombardia in data 17 gennaio 2006. il Piano, tral’altro, prevede che entro il 31.12.2007 venga rea-lizzato un censimento delle strutture o dei luoghicontenenti amianto. Il censimento si realizzaattraverso L’AUTONO-TIFICA da parte dei pro-prietari degli immobilistessi attraverso lacompilazione di unapposito modulo darestituire all’Asl(Azienda SanitariaLocale) nelle sedi com-petenti tra cui anchequella guidizzolese diVia Fabio Filzi (Tel. 0376 846733 – Fax 0376846777).La Regione Lombardia indica inoltre nei 10 annisuccessivo all’approvazione del PRAL (quindientro il 2015) il termine entro il quale venga elimi-

nato l’amianto dal territorio regionale. Al fine di facilitare l’autonotifica si allega di segui-to il modello relativo, in fac-simile, da presentare,come anticipato, all’Asl entro il 31.12.2007.Il modulo è reperibile anche sul sito internetwww.comune.guidizzolo.mn.it

Il Comune, inoltre,intende agevolare losmaltimento di quantiabbiano superfici coper-te o manufatti di dimen-sioni non superiori a 30mq. o quantitativi diamianto fino a 450 Kg.,chi lo desidera è invita-to a produrre al Comunestesso copia dellacomunicazione inviataall’Asl.

Successivamente sarà cura degli uffici comunalipromuoverne e coordinarne lo smaltimento.I costi, ovviamente, saranno a carico dei direttiproprietari degli immobili.

Maxi bollette acquedotto

Amianto: che fare?

fac-s

imile

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CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 APRILE 2007, ORE 21.00Risultano assenti i consiglieri: Laura Toniato, Giovanni Milani, Fabio Azzini.

1-LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA PRECEDENTE.Erano da votare i verbali della seduta del 20-03-2007.Il Consigliere Elena Zaccagni faceva notare che la Delibera all’oggetto “Modifica al programma triennale delle opere pub-bliche, 2007-2009”, riportava la votazione in modo erroneo; in quanto non vi era stata unanimità favorevole bensì N.°12 voti favorevoli e 5 astenuti.Pertanto, dopo l’opportuna e necessaria rettifica:Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

2-ADOZIONE PIANO DI RECUPERO DENOMINATO “EX BORDANZI” IN VARIANTE AL PIANO REGOLATORE.Veniva proposto al Consiglio di approvare il piano di recupero nell’area ex Bordanzi, compresa tra la ex Statale Goitesee via Tazzoli, su un’area attualmente classificata come B4 “Aree di completamento commerciale in ambiti omogenei”.Il piano prevede la realizzazione di un complesso a destinazione mista (residenziale e commerciale). L’area standardviene monetizzata al valore di € 52,00 al mq. Dopo ampia discussione:Presenti: 14. Favorevoli: 10.Astenuti: 4 (Matteo Cappa, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Elena Zaccagni).

3-MODIFICA PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE – 2007-2009.Questa modifica del Piano si è resa necessaria al fine di rientrare nei limiti di osservanza del Patto di Stabilità.Presenti: 14. Favorevoli: 10.Astenuti 4 (Matteo Cappa, Stefania Fontanesi, Giorgio Gandini, Elena Zaccagni).

4-DETERMINAZIONE DELLA MISURA ANNUA DEGLI INTERESSI SUI MANCATI O RITARDATI VERSAMENTI DI TRIBUTI.Premesso che “la misura annua degli interessi è determinata, da ciascun ente impositore, nei limiti di tre punti percen-tuali di differenza rispetto al tasso di interesse legale”, L’Amministrazione comunale proponeva che non ci fosseroaumenti.Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

5-DETERMINAZIONE DELLE SOMME CONSIDERATE DI MODESTO AMMONTARE (artt.25 L. n. 289/02 e 1 L. 296/06).Il Consiglio Comunale delibera di considerare come modesto ammontare, per cui non si fa luogo a riscossione o rim-borso, una somma,onnicomprensiva di interessi e sanzioni, fino a 3,00.Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

6-ESAME ED APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TELESOCCORSO.Si chiedeva di approvare la bozza di regolamento proposta dall’Amministrazione Comunale.Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

7-RETTIFICA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 34. NOMINA RAPPRESENTANTI COMUNALI IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA PRO LOCO.Vista la Delibera del 20-03-2007, si rendeva necessario sostituire la parola “Assemblea” con “Consiglio diAmministrazione”.Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 MAGGIO 2007, ORE 10.00.Risultano assenti i consiglieri Claudio Busca, Massimo Grassi e Giorgio Gandini.

La sede di questo Consiglio è stato il Teatro comunale, e questo in ragione del fatto che celebrandosi il 50° anniversa-rio delle vittime dell’incidente delle Mille Miglia era prevista una larga partecipazione di pubblico, unitamente al Sindacoe al Consiglio del Comune di Cavriana, al Console spagnolo di Bologna, al Ferrari Passion Team di Zola Predona (BO),allo scrittore Maurizio Messori e al dott. Vincenzo Ghidini, presidente dell’ACI di Mantova.

Notizie dal Consiglio ComunaleProsegue la pubblicazione delle Delibere di Consiglio Comunale, che, ricordo, sono consultabili inte-gralmente sul sito: www.comune.guidizzolo.mn.itNei mesi di Aprile, Maggio e Giugno il Consiglio Comunale si è riunito per tre volte. Appare indubbioche il Consiglio sarà chiamato a discutere e deliberare riguardo la tragica tromba d’aria dello scorso 9Luglio. In questa sede intendo ringraziare le Istituzioni, gli Enti, le Persone che a qualsiasi livello esecondo le proprie possibilità hanno lavorato e collaborato per la gestione dell’emergenza, per allevia-re il più possibile i disagi, per attivare gli opportuni finanziamenti, per iniziare (e concludere) la rico-struzione.

Il Presidente del Consiglio ComunaleGiovanni Zangobbi

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Il Consiglio Comunale, nel ricordo di quel tragico incidente , avvenuto il 12 Maggio 1957, era chiamato ad approvare lapetizione (denominata STRADE SICURE – MAKE ROADS SAFE) proposta dall’ACI e dalla FIA (Federazione Italianadell’Automobile) che ha come scopo quello di coinvolgere le Nazioni unite sul tema della sicurezza stradale. Si vorrebbe che le Nazioni Unite adottassero una risoluzione atta a promuovere azioni concrete per ridurre gli effetti degliincidenti stradali nel mondo.Presenti: 14. Favorevoli: unanimità dei presenti.

CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GIUGNO 2007, ORE 21.00.Risultano assenti i consiglieri: Laura Toniato, Gianfranco Gobbi, Renato Azzini e Giorgio Gandini.

1-LETTURA E APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI.Erano da approvare i verbali delle sedute del 26-04-2007 e del 12-05-2007.Il consigliere Elena Zaccagni lamenta di non aver potuto prendere in visione la documentazione relativa ai punti 3-4-5-6-7 dell’ordine del giorno entro i termini stabiliti.Verbale del 26-04-2007: Presenti: 13 Favorevoli: 12 Astenuti: 1 (Giovanni Milani)

Verbale del 12-05-2007: Presenti: 13 Favorevoli: 12 Astenuti: 1 (Massimo Grassi).Entra in aula il consigliere Gianfranco Gobbi.

2-ACQUISIZIONE GRATUITA DI AREA DESTINATA A PUBBLICA VIABILITA’(VIA REPUBBBLICA).Il Consiglio era chiamato a deliberare riguardo l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un’area di mq 1430destinata a strada di pubblico transito e denominata “via Repubblica”.Presenti: 14 Favorevoli: unanimità dei presenti.

3-APPROVAZIONE VARIANTE SEMPLIFICATA AI SENSI DEL VIGENTE PRGC, AI SENSI DELL’ART. 2 EX LEGGEREG.LE N. 23/97 E ART. 25 LEGGE REG.LE N. 12/2005.La variante riguarda l’ampliamento di un’area standard in Rebecco (area feste) per complessivi mq 1080 e l’ampliamen-to di un comparto residenziale B2 in Guidizzolo, per complessivi mq 950.Il consigliere Elena Zaccagni lamenta di non avere avuto il tempo sufficiente per esaminare adeguatamente tutta la pra-tica. Il consigliere Stefania Fontanesi ritiene fondate le osservazioni.Il Sindaco fa presente che il ritardo della documentazione è dovuto a cause legate alle ferie del personale.Presenti: 14 Favorevoli: unanimità dei presenti.

4-CESSIONE IN PERMUTA DI AREA COMUNALE CON AREA DI PROPRIETA’ PRIVATA.Questo punto è strettamente collegato a quello precedente e riguarda la permuta delle due aree per una superficie dimq 816.Presenti: 14 Favorevoli: 13Astenuti: 1 (Matteo Cappa).

5-ESAME E APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO DI CONTABILITA’.Veniva revocato il precedente regolamento ormai superato e proposto quest’ultimo. Il consigliere Elena Zaccagni muo-veva rilievi sulla procedura e stesura delle bozze dei regolamenti comunali.Presenti: 14 Favorevoli 10Contrari: 2 (Matteo Cappa e Elena Zaccagni) Astenuti: 2 (Fabio Azzini e Stefania Fontanesi).

6-ESAME E APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI INDIVIDUALI CON CON-TRATTO DI LAVORO AUTONOMO, DI NATURA OCCASIONALE, COORDINATA E CONTINUATIVA.Il presente regolamento disciplina gli incarichi per prestazioni autonome. Sono esclusi gli incarichi di progettazione,incarichi legali, consulenze ecc.Presenti: 14 Favorevoli: 10Contrari: 2 (Matteo Cappa e Elena Zaccagni) Astenuti: 2 (Fabio Azzini e Stefania Fontanesi).

7-MODIFICA VIGENTE REGOLAMENTO CANONE OCCUPAZIONE SPAZI E AREE PUBBLICHE (COSAP).La modifica riguardava i punti del regolamento ove non si prevedevano casi particolari come la chiusura di una stradao una piazza per attività aventi scopo di lucro, oppure la riduzione del canone per l’occupazione di suolo pubblico per ilripristino di edifici danneggiati da eventi delittuosi.Presenti: 14 Favorevoli: unanimità dei presenti.

8-RATIFICA DELIBERAZIONE G. C. N. 63 DEL 26-04-2007 ALL'OGGETTO 3ª VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2007.Era da approvare la 3ª variazione di bilancio. Il Sindaco comunicava che erano stati prelevati €. 2.500, 00 dal fondo diriserva per finanziare la celebrazione della ricorrenza dell'incidente delle Mille Miglia del 1957. Il consigliere StefaniaFontanesi lamentava uno scarso impegno dell'Amministrazione verso i giovani riguardo il tema della sicurezza stradale.Il Sindaco elencava tutte le iniziative messe in atto in questi mesi. Presenti: 14 Favorevoli: 13Astenuti: 1 (Stefania Fontanesi).

9- RATIFICA DELIBERAZIONE G. C. N 94 DEL 12-06-2007 ALL'OGGETTO 4ª VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2007.Era da approvare la 4ª variazione al Bilancio di previsione 2007.Presenti: 14 Favorevoli: unanimità dei presenti.