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GUIDA ALLA STESURA DELLE ESERCITAZIONI DI SCRITTO FILOSOFICO Metodi di ricerca bibliografica e norme editoriali

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GUIDA ALLA STESURA DELLE ESERCITAZIONI DI

SCRITTO FILOSOFICOMetodi di ricerca bibliografica e norme editoriali

1. COS’È UN SAGGIO SCIENTIFICO?

Alcune informazioni di carattere preliminare

1. COS’È UN SAGGIO SCIENTIFICO?

Il saggio scientifico è un vero e propriogenere letterario per la divulgazione dinuove conoscenze tra gli studiosi e i cultoridi una data disciplina.

In quanto tale è caratterizzato da regoleformali codificate e universalmenteaccettate dalla comunità degli studiosi dellevarie discipline scientifiche.

1. COS’È UN SAGGIO SCIENTIFICO?

Un requisito essenziale di tali testi è

L‘EFFICACIA COMUNICATIVA

pertanto questi scritti devono essere chiari e facili da consultare.

1. COS’È UN SAGGIO SCIENTIFICO?

La redazione di un paper filosofico

comporta sempre diverse tappe:

Individuare e circoscrivere il tema

Pianificare e strutturare il lavoro

Citare in modo corretto

Sviluppare idee proprie

Stendere il testo rispettando convenzioniformali, stilistiche e linguistiche

2. RICERCA BIBLIOGRAFICA

A. Ricognizione bibliograficaB. Servizi UNIFEC. Strumenti nel Web per gli studi filosofici

A. Ricognizione bibliografica

THE BIG 6Sei abilità legate alla problem solving strategy,

metodologia propria della ricerca scientifica.

1.Titolo ed oggetto di ricerca: scelta e analisi dell‘argomento, delimitazione del campo;

2.Obiettivo (domanda o ipotesi di ricerca): creazione di una mappa concettuale preliminare contenente le parole chiave sull‘argomento scelto (cercare informazioni di base in opere di consultazione, repertori bibliografici, directories);

3.Strumenti (strategia della ricerca bibliografica):biblioteche, Internet( Opac, motori di ricerca, banche dati bibliografiche, portali disciplinari);

4.Fonti: Valutazione delle fonti bibliografiche (primarie, secondarie o letteratura critica, terziarie);

5.Struttura: creazione di un primo indice strutturato in capitoli, paragrafi e sottoparagrafi da sottoporre al relatore;

6.Redazione

A. Ricognizione bibliografica

COME AVVIARE DUNQUE LA RICERCA BIBLIOGRAFICA?

METODO A «PALLA DI NEVE»

Individuare un testo sufficientemente affidabile sull‘argomento della nostra ricerca (voce enciclopedica, articolo di una rivista scientifica etc.);

Consultare i riferimenti bibliografici;

Procurarsi alcuni dei titoli riportati, e di questi consultare a loro volta le bibliografie;

B. Servizi UNIFE

http://www.unife.it/sba

B. Servizi UNIFE

http://sba.unife.it/it/biblioteche/macroarea-uman/lf

C. Strumenti nel Web

IL WEB PER LA FILOSOFIA

Anche per il settore filosofico e l‘areaumanistica la maggior parte delleinformazioni preliminari, i testi, gli articolidelle riviste che servono per il lavoro diricerca dovranno essere reperiti tramitel‘utilizzo del Web.

C. Strumenti nel Web

IL WEB PER LA FILOSOFIA

Ecco allora che, fin dalla prima prova della tesi dilaurea, si offre l‘occasione di conoscere e sfruttareper intero le potenzialità offerte dal nostro polouniversitario attivo online, a partire dallepostazioni della rete telematica dell‘ Universitàdi Ferrara (Biblioteca del Dipartimento di StudiUmanistici, collegamento da postazione esterna larete di Ateneo VPN), per navigare nelle banchedati e nelle directories dei motori di ricerca.

C. Strumenti nel Web

Collegamento VPNVirtual Private Network

Accesso a banche dati e periodici elettronici dall'esterno della rete di Ateneo

L'Università di Ferrara si è dotata di un terminatore VPN(Virtual Private Network) che consente agli utentiautorizzati (studenti e personale strutturato) di operare da unqualunque computer collegato ad Internet come se fosseparte integrante della rete di Ateneo, 24 ore su 24 – 365giorni all‘anno.

Tra i benefici più evidenti c'è quindi la possibilità di consultareda postazioni fisicamente esterne all‘ateneo banche dati eperiodici elettronici la cui visione, per contratto, è limitataalle postazioni telematiche interne all‘ateneo.

C. Strumenti nel Web

Per facilitare la ricerca d‘informazioni nel

Web, esistono degli strumenti, che per

comodità e convenzione sono raggruppati

in due tipologie:

Motori di ricerca

Indici sistematici

C. Strumenti nel Web

MOTORI DI RICERCA

I motori di ricerca (search engines) consentono di

individuare documenti o altri collegamenti ipertestuali

tramite soggetti argomentali, singole parole,

combinazioni di parole o frasi esatte in un archivio di

documenti in formato digitale.

I risultati trovati, purtroppo, non sono sempre

pertinenti, anche se questi strumenti vengono

continuamente perfezionati per consentire

interrogazioni e metodi di ordinamento sempre più

sofisticati.

C. Strumenti nel Web

MOTORI DI RICERCA

Google che punta molto sull'individuazione deisiti più rilevanti mediante l'analisi citazionale deilink in entrata e in uscita e dotato di funzioni diricerca specializzata per immagini, newsgroups,ricerca di full text di libri:

http://books.google.com/books

ricerca di articoli e ricerca accademica:

http://scholar.google.it/

C. Strumenti nel Web

INDICI SISTEMATICI/DIRECTORIES

Gli indici sistematici, detti anche directories,

subject tree o pick list, sono costruiti da persone

che selezionano e indicizzano le pagine Web in

base al soggetto, classificandole e organizzandole

all‘interno di una sorta di struttura gerarchica, in

cui si va dal generale allo specifico.

http://www.dmoz.org/

C. Strumenti nel Web

OPAC

L‘OPAC (Online Public Access Catalogue – Catalogo in linea adaccesso pubblico) ha il vantaggio di poter essere consultatoda qualsiasi computer collegato alla rete, senza doversirecare fisicamente nelle singole biblioteche.Gli OPAC possono essere: singoli di una sola biblioteca ocollettivi se partecipano ad un sistema coordinato dibiblioteche (cittadino, provinciale, regionale).Ad esempio sul territorio ferrarese abbiamo la possibilità diinterrogare contemporaneamente tutti i cataloghi dellebiblioteche universitarie, civiche, statali della Provincia diFerrara collegandosi al sito:

http://opac.unife.it/SebinaOpac/Opac?sysb

C. Strumenti nel Web

OPAC

Per un comodo accesso agli OPAC italiani ilPolitecnico di Torino ha messo a punto un quadrogenerale dei collegamenti a partire dal link:

http://wwwbiblio.polito.it/it/documentazione/biblioit.html

Con un clic sulle singole regioni italiane possiamoscegliere gli OPAC che ci interessano a livello disingole province.

C. Strumenti nel Web

SBN – Servizio Bibliotecario Nazionale

Per economizzare i tempi della ricerca è sempre opportuno

interrogare i cataloghi collettivi nazionali, che garantiscono

un fondamentale ausilio bibliografico, sia per la consistenza

informativa, sia per l‘accuratezza descrittiva.

In Italia il Servizio Bibliotecario Nazionale, offre, attraverso il

suo indice, un catalogo collettivo in linea delle biblioteche

consorziate nella catalogazione partecipata.

http://www.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/free.jsp

C. Strumenti nel Web

MetaOPAC – MAI

Il MetaOPAC è catalogo collettivo online chemediante un software specifico interrogacontemporaneamente OPAC indipendenti tra loro econsultabili separatamente

http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm

C. Strumenti nel Web

BANCHE DATI

La banca dati o database è una collezione di informazioniregistrate in formato elettronico e relativo ad un precisodominio di conoscenze (medicina, psicologia, filosofia,sociologia etc.), organizzata allo scopo di poter essereconsultata dai suoi utenti specifici attraverso specifichetecniche di information retrieval.Le banche dati sono indispensabili per gli studi superiori e laricerca scientifica, per l’aggiornamento costante e rapido deidati che contengono.Le forme delle informazioni contenute possono essere le piùvarie: dalle descrizioni bibliografiche (fonti secondarie), aitesti completi di periodici (fonti primarie). Possonocomprendere anche raccolte di testi oppure dizionari,enciclopedie (opere di consultazione).

C. Strumenti nel Web

BANCHE DATI

La banca dati altro non è che un insieme di

citazioni bibliografiche che consentono di

identificare i documenti.

Ogni citazione costituisce un record, cioè dati

minimi ma indispensabili per identificare un

documento.

C. Strumenti nel Web

BANCHE DATI

INFORMATION RETRIEVAL

L‗Information Retrieval (reperimento delle

informazioni) è l'insieme delle tecniche utilizzate

per gestire la rappresentazione, la

memorizzazione, l'organizzazione e

l'accesso ad oggetti contenenti informazioni quali

documenti, pagine web, cataloghi online e oggetti

multimediali.

C. Strumenti nel Web

BANCHE DATIINFORMATION RETRIEVAL

OPERATORI LOGICI

AND: Restringe la ricerca es. Kant AND Aesthetics

Trova tutti i records che contengono entrambi i termini

OR: Allarga la ricerca es. Kant OR Aesthetics

Trova tutti i records che contengono o l'uno o l'altro o tutti e dueI termini.

NOT: Restringe in parte la ricerca es. Kant NOT Aesthetics

Trova tutti i records che contengono il termine Kant, ma non iltermine Aesthetics.

C. Strumenti nel Web

MODALITÀ DI ACCESSO

Le banche dati possono essere consultate offline,

ossia su Cd rom (accessibili solo recandosi

fisicamente nella biblioteca che le possiede) ;

online, cioè ospitate su server al cui contenuto si

accede tramite postazioni collegate in rete di

ateneo; in remoto, tramite le dovute chiavi di

accesso (collegamento VPN).

C. Strumenti nel Web

MODALITÀ DI ACCESSO

Per lanciare una ricerca si formula una query (l‘interrogazioneda parte di un utente di un database), inserendo uno o piùtermini negli appositi campi che ci vengono presentati.

Possiamo distinguere due tipi di ricerca:• Ricerca semplice: inserire uno o più termini in un solo campo

di ricerca (viene dato di default la combinazione AND fra itermini);

• Ricerca avanzata: permette l‘interrogazione di più campicontemporaneamente tramite l‘inserimento di più terminiliberi, combinandoli secondo gli operatori logici/booleani (AND,OR, NOT)

Se la ricerca ci restituisce un numero troppo elevato didocumenti possiamo restringerla utilizzando i filtri previstidalla banca dati (data, campi, etc.).

C. Strumenti nel Web

UN ESEMPIO DI BANCA DATI

JSTOR

C. Strumenti nel Web

BANCHE DATI DI UNIFEhttp://sba.unife.it/it/biblioteca-digitale/banche-dati-specialistiche

C. Strumenti nel Web

PORTALI DELLA FILOSOFIALa categoria ―portale‖ comprende una vasta tipologia di siti e

servizi online con tratti comuni, ma spesso con caratteristiche

spesso molto eterogenee.

La distinzione principale in questa tipologia è tra:

Portali orizzontali, o generalisti: siti di accesso alla rete cheoffrono strumenti di ricerca, contenuti e servizi ad ampioraggio (Google, Yahoo etc.);

Portali verticali, o tematici: siti che offrono contenuti,servizi e strumenti di ricerca dedicati a particolari ambiti(letteratura, psicologia, storia, politica, filosofia etc.).

C. Strumenti nel Web

CATALOGO DELLE RIVISTE ELETTRONICHE UNIFE

http://atoz.ebsco.com/Titles/3428?lang=en&lang.menu=en&lang.subject=en

C. Strumenti nel Web

PERIODICI OPEN ACCESSOpen Access è la libera disponibilità online di contenutidigitali. Viene principalmente utilizzato per gli articoli diriviste o di ricerche universitarie passate in rassegna da pari,pubblicate gratuitamente.

http://eprints.unife.it/

DOAJ Directory of OPEN ACCESS Journals:http://doaj.org/

OAIster è un catalogo collettivo di milioni di documenti cherappresentano risorse digitali ad accesso aperto di una vastagamma di materiali:http://oaister.worldcat.org/

C. Strumenti nel Web

CATALOGO DEI PERIODICI ONLINE (ACNP)

http://acnp.unibo.it/catalogo/unife

Se il riferimento bibliografico dell‘articolo di rivista

non è disponibile full text nelle banche dati di

ateneo, è possibile verificare la presenza del titolo

della rivista e la sua disponibilità nelle biblioteche

italiane, per poi richiederlo attraverso il servizio di

reference/document delivery della propria biblioteca di

riferimento accademico o cittadino.

3. NORME EDITORIALI

A. Impostazione del documento B. Stili e punteggiaturaC. Citazioni, note, bibliografia

A. Impostazione del documento

Comando Imposta pagina

Margine superiore/inferiore/dx/sx: 2,5 cm

Rilegatura a sx: 0,5 cm

Distanza di intestazione e piè di pagina dal testo: 1,27 cm

A. Impostazione del documento

Carattere: Times New Roman 12 pt

Comando Paragrafo

Allineamento del testo giustificato

Interlinea 1,5 righe per esigenze di leggibilità e di comodità per eventuali correzioni a penna

Rientro speciale di prima riga (non vale per i titoli dei capitoli, paragrafi, sottoparagrafi): 1,25 cm

Rientri dx/sx: 0 cm

Spazio prima del paragrafo: 0 cm

Spazio dopo il paragrafo: 6 pt

Barrare «Non aggiungere spazio tra paragrafi dello stesso stile»

A. Impostazione del documento

A. Impostazione del documento

Dal menu Inserisci, comando Numero di pagina

Numeri di pagina a dx nel piè di pagina, formato in numeri romani nell‘introduzione e in numeri arabi nel testo

B. Stili e punteggiatura

Tondo: variante di base di ogni carattere. Tranne casi

particolari, è quella che viene usata per il testo nel suo

complesso.

Corsivo: serve per segnalare al lettore che una cosa si stacca

in qualche modo dal testo base. Si usa in particolare nei

seguenti casi:

per tutti i termini stranieri che non siano entrati nell‘uso corrente italiano;

Per i titoli, di qualunque tipo essi siano;

Per mettere in particolare evidenza una parola, in alternativa alle virgolette alte;

Per segnalare che una parola è usata in quanto tale e non in relazione al suo significato;

Per i termini di cui si dà spiegazione.

B. Stili e punteggiatura

MAIUSCOLETTO: variante del carattere in cui le lettere hanno

forma uguale a quella del maiuscolo, ma altezza ridotta (di

poco superiore a quella del minuscolo). Si usa:

Per i sottotitoli di capitolo e per i titoli dei sottocapitoli;

Per indicare il numero di tomo, se è preceduto dall‘indicazione del volume (vol. I, tomo II);

All‘interno di un testo, invece del maiuscolo, per le sigle, specie se particolarmente lunghe.

MAIUSCOLO: si usa per i titoli in occhiello e per i titoli di

capitolo. Tradizionalmente non si usa il maiuscolo corsivo: se

all‘interno di un blocchetto in maiuscolo ricorre un termine

che andrebbe in corsivo, è preferibile il tondo tra virgolette.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA

La punteggiatura è uno degli ambiti della scrittura per il

quale è più difficile stabilire norme precise. Molte scelte sono

infatti di natura squisitamente stilistica e quindi soggettive.

Al di qua del vasto campo del discrezionale, anche

nell‘ambito dell‘interpunzione vi è tuttavia una serie di

comportamenti che rispondono a precise convenzioni, cui

qualunque scritto – almeno in prosa – è tenuto a

conformarsi.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA

In generale, dal punto di vista grafico ogni

segno di interpunzione va sempre unito

all‘ultima lettera della parola che precede e

separato con uno spazio dall‘iniziale della

parola successiva.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA Il punto serve a chiudere ogni periodo di intonazione

affermativa;

La virgola è il più debole dei segni di interpunzione; il suo uso è forse quello più discrezionale e vario. La virgola viene usata in modo pressoché tassativo:

1. Per dividere fra loro gli elementi di un‘enumerazione, l‘ultimo dei quali invece che dalla virgola è spesso preceduto dalla congiunzione ―e‖;

2. Per segnalare un‘apposizione o una frase incidentale (in questo caso, con valore pressoché analogo alle lineette o alle parentesi tonde);

Ex. Landolfo, cronista del XII secolo, fu autore di…

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA

3. Quando la subordinata precede la frase principale;

Ex. Partendo da un‘acuta analisi del problema, l‘autore propone…

4. Per segnalare una contrazione in frasi che hanno lo stesso verbo della frase precedente ma sottointeso; in tal caso è opportuno che le due frasi siano separate da un segno di interpunzione più forte della virgola;

Ex. Il primo prese un caffè macchiato; il secondo, un amaro.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA Il punto e virgola indica una pausa più forte

della virgola ma inferiore al punto. Esso può essere utilizzato per separare fra loro due o più elementi coordinati se questi contengono al loro interno delle virgole;

Ex. A noi premeva soltanto sottolineare lo stretto margine di manovra e autonomia; la scarsa rilevanza degli interventi finora preventivati; e soprattutto la mancanza di una critica costruttiva, in grado di dare finalmente una svolta decisiva alla questione.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA

I due punti indicano che quello che segue è un‘esplicazione di quanto contenuto nella frase che precede: essi sono usati in particolare per introdurre un‘elencazione, una citazione o un discorso diretto.

Di norma dopo i due punti si ha l‘iniziale minuscola. Si ha la maiuscola quando essi introducono una citazione o un discorso diretto tra virgolette.

B. Stili e punteggiatura

PUNTEGGIATURA La lineetta(en dash) si distingue dal trattino perché ha

una lunghezza circa doppia rispetto a esso. È sempre preceduta e seguita da uno spazio. Si usa principalmente per isolare una frase incidentale, con una funzione più o meno analoga alla virgola e alle parentesi tonde. Se l‗inciso si trova al centro di una proposizione, la lineetta apre e chiude l‗inciso; se questo è alla fine della frase, dopo l‗inciso è sufficiente il punto.

B. Stili e punteggiatura

PARENTESITonde:

Per isolare dal resto della frase un inciso;

Per fornire un‘indicazione accessoria (rimandi, brevi esempi);

Nei riferimenti bibliografici: per chiudere la dicitura ―a cura di‖, nel caso di libri senza autore ma con un curatore; per la traduzione di opere in lingua straniera non pubblicate in italiano; per l‘indicazione dell‘anno della ristampa; per le date dei periodici.

Quadre:

Per racchiudere le abbreviazioni [N.d.T.] e [N.d.C.] nelle note;

Per inserire un elemento esterno in una citazione (commento, precisazione etc.).

B. Stili e punteggiatura

VIRGOLETTECaporali («»):

Per racchiudere le battute in un dialogo;

Per le citazioni in prosa;

Per la traduzione di termini o brevi espressioni in lingua straniera;

Nei riferimenti bibliografici, per i titoli dei periodici e per i titoli dei capitoli che non hanno autonomia propria.

Alte (―‖):

Per evidenziare una parola, o segnalare che essa va considerata in un senso che si discosta dal solito;

In alternativa al corsivo quando si vuole indicare che una parola va considerata rispetto alla sua forma e non al suo significato.

C. Citazioni, note, bibliografia

CITAZIONI Ogni citazione richiede che vengano dati gli estremi della

sua fonte (in nota o tra parentesi tonde alla fine della stessa citazione);

Eventuali omissioni di una parte della citazione vanno segnalate tramite l‘uso dei tre puntini, preceduti e seguiti da uno spazio, anche senza l‘impiego delle parentesi quadre; Ex. [ … ]

Quando è introdotta dai due punti, una citazione inizia di norma con la maiuscola;

Tutto ciò che, pur all‘interno delle virgolette, non fa parte della citazione (commenti, spiegazioni, integrazioni) va posto tra parentesi quadre;

C. Citazioni, note, bibliografia

CITAZIONI

Se breve, una citazione può andare di seguito nel testo, tra

virgolette caporali;

Se è lunga o altre considerazioni lo consigliano, si può porla al di fuori del testo, mettendo il blocchetto a capo, senza virgolette, con un rientro a dx/sx corrispondente a quello del rientro di prima riga del paragrafo del testo principale, con rientro di prima riga di 0,5 cm, interlinea singola e in corpo minore rispetto al testo (10 pt).

C. Citazioni, note, bibliografia

C. Citazioni, note, bibliografia

NOTELe note vanno poste a piè di pagina, in corpo minore di un

paio di punti (10 pt) rispetto a quello del testo. Il rimando

esterno va in apice e va sempre posto dopo gli eventuali

segni di interpunzione.

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTAQuando in una nota viene menzionata un‘opera per la prima

volta, essa va citata completa di tutti i suoi dati bibliografici:

Nome (per esteso, o soltanto l‘iniziale) e cognome dell‘autore;

Titolo ed eventuale sottotitolo;

Edizione originale (tra parentesi tonde) di seguito al titolo senza virgola;

Curatore e/o traduttore;

Editore;

Luogo di pubblicazione;

Anno di pubblicazione e numero di edizione se diversa dalla prima (posto in apice);

Collana;

Numero dei volumi;

Titolo di un singolo volume (o di più volumi).

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTAPer introdurre l‘opera da citare, si possono eventualmente

utilizzare le formule Cfr. (lat. Confer, Confronta) oppure

Vedi/Si veda. Entrambe vanno in tondo. Se si sceglie di

adottare questo metodo, è importante mantenersi coerenti

nell‘uso una volta optato per una delle due. Volume: vol. (pl. voll.) seguita dal relativo numero in cifre

romane maiuscole;

Tomo resta tomo. Il numero del tomo, se successivo a quello del volume, va in numeri romani in maiuscoletto;

Capitolo: cap. (pl. capp.). Il numero va in numeri romani in maiuscoletto. Se il capitolo ha un titolo va in tondo tra virgolette, introdotto dai due punti, dopo i dati relativi al volume; se però il capitolo ha una propria autonomia all‘interno del libro, il titolo va in corsivo, seguito dai riferimenti al testo in cui è contenuto introdotti dalla preposizione ―in‖.

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTA

Max Horkheimer, Taccuini 1950-1969 (1974), Genova, Marietti, 1988.

Giulio Giorello, Per una Repubblica delle Scienze e delle Lettere, in C.P. Snow, Le due culture [ed. orig. The TwoCultures and a Second Look, Cambridge, Cambridge University Press, 1959, 1963], a cura di A. Lanni, Venezia, Marsilio, 2005.

Giovanni Pozzi, Il tema religioso nelle poesie del Porta, in La poesia di Carlo Porta e la tradizione milanese, Milano, Feltrinelli, 1976, pp. 71-92.

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTA

Il numero di pagina è preceduto dall‘abbreviazione p. (pl.

pp.). Dove è possibile, è preferibile citare sempre la prima e

l‘ultima pagina, piuttosto che soltanto la prima seguita

dall‘abbreviazione s. (pl. ss.).

Nel caso in cui il concetto al quale si fa riferimento ricorra

in più punti all‘interno di un numero di pagine citate, queste

possono essere seguite dall‘espressione passim (qua e là), in

corsivo (es.: pp. 54-64 passim).

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTA

I riferimenti a opere classiche (soprattutto greche e latine)

seguono spesso delle regole proprie. Quindi, nel dubbio, è

meglio sempre chiedere il parere del docente.

Erodoto, I, 56.

Platone, Repubblica, XVIII, 379b-d.

Aristotele, Etica nicomachea, I, 9, 1099a 32 s.

Dante, Paradiso, XXX, 56-58.

Per le citazione dalla Bibbia si dà il nome del libro in tondo, abbreviato e non puntato, seguito dal numero del capitolo e del versetto, entrambi in cifre arabe e in tondo, separati da una virgola (es.: Gv 4, 13).

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTANel caso in cui si debba menzionare un‘opera già citata in

precedenza, i riferimenti si posso dare in forma abbreviata.

Se essa è stata citata in una nota non immediatamente precedente, va ripetuto il nome dell‘autore (col nome di battesimo puntato, o anche solo il cognome) e il titolo, seguiti dall‘abbreviazione cit., in tondo, e dal nuovo riferimento della pagina;

Se di un autore è citata sempre la stessa opera, si può mettere soltanto il cognome seguito dall‘abbreviazione op. cit., in corsivo, che sostituisce quindi anche il titolo;

C. Citazioni, note, bibliografia

SISTEMA CITAZIONE-NOTA

Se l‘opera è stata citata nella nota appena

precedente:

Si utilizza ibid. (in corsivo) se la nuova citazione si trova nella stessa pagina della citazione precedente;

Mentre si usa ivi (sempre in corsivo) nel caso in cui la citazione si trova nella stessa opera ma in altre pagine.

C. Citazioni, note, bibliografia

BIBLIOGRAFIAUna bibliografia deve essere di facile consultazione ed

esaustiva circa i dati dei volumi citati, in modo che il lettore

interessato li possa agevolmente trovare. A tal fine sono

opportuni alcuni accorgimenti strutturali e grafici:

Suddivisione in categorie dei volumi (altamente consigliata): fonti, altre fonti, letteratura secondaria, terziaria;

Ordine alfabetico per autore (per titolo se il libro non ha autore);

Se di un autore sono citati più libri, andranno in ordine cronologico.

C. Citazioni, note, bibliografia

BIBLIOGRAFIA

Ogni opera citata deve avere un proprio paragrafo, terminante con il punto;

La prima riga di ogni paragrafo deve essere a filo (non rientrata), mentre tutte le successive rientrate;

Se di un autore è citata più di un‘opera, il nome non va ripetuto per intero ogni volta, ma sostituito dal tratto lungo (em dash) seguito dalla virgola.

Alighieri, Dante, Il convivio etc.

—, La vita nuova etc.

C. Citazioni, note, bibliografia

BIBLIOGRAFIAI dati completi di un libro comprendono:

a) Nome (per esteso, o soltanto l‘iniziale) e dell‘autore;

b) Titolo ed eventuale sottotitolo;

c) Edizione originale (tra parentesi tonde) di seguito al titolo senza virgola;

d) Curatore e/o traduttore;

e) Editore;

f) Luogo di pubblicazione;

g) Anno di pubblicazione e numero di edizione se diverso dalla prima (posto in apice);

h) Collana;

i) Numero dei volumi;

j) Titolo di un singolo volume (o di più volumi).

C. Citazioni, note, bibliografia

a) AUTORE

L‘autore va in tondo; il cognome precede il nome,

possibilmente per esteso, dal quale è separato tramite una

virgola. Nel caso con autori con più nomi di battesimo, è

sufficiente citare quello più noto e lasciare solo l‘iniziale

puntata per gli altri. Tra due o più iniziali puntate non va

alcuno spazio.

Hegel, Friedrich G.W., Fenomenologia dello spirito etc.

C. Citazioni, note, bibliografia

a) AUTORE

Nel caso di più autori: se sono due, si citano entrambi i nomi uniti dalla congiunzione ―e‖, dal segno & oppure dal trattino; se sono più di due si cita soltanto il primo, seguito dall‘abbreviazione et al. (lat. et alii), in corsivo;

Se si tratta di un opera con contributi vari, può essere indicato il nome del curatore, seguito dalla dicitura tra parentesi ―a cura di‖, oppure si può direttamente entrare col titolo, segnalando dopo di esso il curatore; la prima soluzione è preferibile se il nome del curatore compare in copertina, la seconda negli altri casi.

C. Citazioni, note, bibliografia

b) TITOLO

Il titolo e l‘eventuale sottotitolo vanno dati per esteso e in corsivo. Il sottotitolo va separato dal titolo mediante un punto;

Se all‘interno del titolo vi sono termini per i quali sarebbe previsto il corsivo (come titoli di altre opere), essi rimangono in corsivo, ma vanno tra virgolette caporali;

Per i titoli di opere straniere è bene ricordare che:

In inglese, tranne brevi preposizioni o congiunzioni, le parole iniziano con la maiuscola;

In francese, se il titolo si apre con un articolo, è in genere maiuscola anche l‘iniziale della seconda parola;

In tedesco hanno l‘iniziale maiuscola tutti i sostantivi.

C. Citazioni, note, bibliografia

d) CURATORE e TRADUTTORE

Si citano nell‘ordine il nome di battesimo, per esteso o anche

solo puntato, e il cognome, preceduti dalla formula ―a cura

di‖ o ―trad. it di‖. Oltre al nome del curatore e del traduttore

va segnalato in questa posizione ogni altro dato che di

ritenga utile fornire circa eventuali introduzioni, note presenti

nel libro.

Spengler, Oswald, Il tramonto dell’Occidente, a cura di Rita Calabrese et al., trad. it. di Julius Evola, Introduzione di Stefano Zecchi, Parma, Guanda, 1991.

C. Citazioni, note, bibliografia

Se il riferimento bibliografico riguarda soltanto una parte di

un volume, l‘indicazione deve essere costituita dal nome

dell‘autore e dal titolo di questa, seguiti dal titolo dell‘opera

in cui essa è contenuta, introdotto dalla preposizione ―in‖

preceduta dalla virgola. È inoltre necessario specificare le

pagine in cui si trova la sezione citata.

I titoli di capitoli o saggi aventi un‘autonomia propria all‘interno dell‘opera vanno sempre in corsivo, come quelli dei libri;

Russell, Bertrand, The Object Language, in An Enquiry intoMeaning and Truth, London, Allen and Unwin, 1940, pp. 62-77.

C. Citazioni, note, bibliografia

I titoli di capitoli che non hanno autonomia propria vanno in tondo tra virgolette caporali;

Eco, Umberto, «Verso Nona. Dove Guglielmo ah un dialogo dottissimo con Severino erborista», in Il nome della rosa, Milano, Bompiani, 1980, pp. 68-72.

I titoli degli apparati (Introduzione, Glossario etc.), specie quando hanno un carattere rilevante, vanno in corsivo, con l‘iniziale maiuscola;

Mengaldo, Pier Vincenzo, Introduzione, in Alighieri, Dante, De vulgari eloquentia, Padova, Antenore, 1968, pp. VII-CII.

C. Citazioni, note, bibliografia

Le voci di enciclopedie e simili vanno in tondo tra virgolette caporali, mentre va in corsivo il titolo dell‘opera in cui si trova la voce.

Natale, Mauro, «Collezionismo», in Enciclopedia Europea, vol. III, Milano, Garzanti, 1997.

C. Citazioni, note, bibliografia

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE DI PERIODICI

Il periodico va citato con tutti i dati utili a una sua corretta e

veloce identificazione e reperimento. A questo proposito è

necessario fornire:

a) Titolo;

b) Numero;

c) Data;

d) Pagine.

C. Citazioni, note, bibliografia

a) TITOLOIl titolo del periodico va in tondo tra virgolette caporali,

separato dal titolo del singolo saggio da una virgola.

b) NUMEROIl numero del periodico va sempre segnalato. Generalmente

ogni periodico ha un numero di annata e, nel caso di

frequenza inferiore all‘annuale, anche uno di fascicolo: di

norma il primo va in cifre romane e il secondo in arabe;

C. Citazioni, note, bibliografia

c) DATALa data per esteso va segnalata solo là dove è necessaria

(quotidiani); se si ritiene utile indicarla, va posta tra

parentesi subito dopo il numero dell‘anno o del fascicolo, a

seconda che si riferisca all‘uno o all‘altro. Per i quotidiani va

indicato il numero del giorno, il nome del mese per esteso e

quindi l‘anno.

Haiman, John, Dictionaries and Encyclopedias, «Lingua», L, 4, pp. 329-57.

Croce, Benedetto, Ufficio ideale del suffragio universale, «Il Mondo», II (1950), 41 (14 ottobre), pp. 43-54.

Fertilio, Dario, 1898. La strage degli innocenti, «Corriere della Sera», 2 marzo 1998, p. 23.

Bibliografia orientativa

Eco, Umberto, Come si fa una tesi di laurea. Materie umanistiche, Milano, Bompiani, 2001.

Sala, Virginio B., Tesi di laurea con computer e internet, Milano, Apogeo, 2009.

Metitieri, Fabio & Ridi, Riccardo, Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari, Laterza, 2007.

Salarelli, Alberto, Bit-a-brac. Informazione nell’era digitale, Reggio Emilia, Diabasis, 2004.

Bustreo, Massimo, Scrivere e argomentare. Guida alle tesi di laurea,Bologna, Gedit, 2006.

Pickard, Alison Jane, La ricerca in biblioteca, Milano, Bibliografica, 2010.

Pagnotta, Fausto (a cura di), L’età di Internet. Umanità, cultura, educazione, Firenze, Le Monnier, 2013.

Bibliografia orientativa

FONTE PRINCIPALE PER LA REDAZIONE DEL PRONTUARIO

Riediger, Hellmut, Scrivere tesi, saggi e articoli, Milano, Bibliografica, 2009.

Elia Domeneghetti

[email protected]

Ricevimento studenti:

Giovedì dalle 15.30 alle 18.00 presso lo studio del Prof. Andrea Gatti, Palazzo

Strozzi, via Savonarola 27.