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GRUPPO ITALTEL RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2013

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GRUPPO ITALTEL RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2013

[2]

SOMMARIO

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO ____________________________________________ 3

INTRODUZIONE _________________________________________________________________________ 4 Gruppo Italtel _________________________________________________________________________ 4 Key financial highlights _________________________________________________________________ 5 Informazioni sugli azionisti di Italtel Group S.p.A. ____________________________________________ 6 Organi sociali _________________________________________________________________________ 7

RELAZIONE SULLA GESTIONE ___________________________________________________________ 8 Base di presentazione ___________________________________________________________________ 8 Scenario di mercato e posizionamento _____________________________________________________ 11 Sviluppo e innovazione ________________________________________________________________ 21 Corporate Governance e responsabilità di impresa ___________________________________________ 23 Risorse umane, ambiente e qualità ________________________________________________________ 26 Altri fatti di gestione dell’esercizio _______________________________________________________ 29 Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari __________ 31 Gestione dei rischi finanziari ____________________________________________________________ 36 Rapporti con parti correlate _____________________________________________________________ 37 Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ________________________________________________ 37 Evoluzione prevedibile della gestione _____________________________________________________ 38

BILANCIO _____________________________________________________________________________ 39 Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2013 e 2012 ____________________________________ 39 Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 ______________ 40 Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 _____ 41 Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 ___________ 42 Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2012 e 2013 ___ 43 Note del bilancio consolidato ____________________________________________________________ 44

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE _____________________________________________ 91

Lettera dell’Amministratore Delegato

[3]

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

Signori Azionisti,

Il contesto economico è stato caratterizzato dal perdurare della crisi internazionale e, anche se da varie fonti

autorevoli viene data per terminata la fase recessiva, non è ancora possibile intravedere l’orizzonte temporale

di una nuova fase positiva. In Italia, ove realizziamo il 58% del nostro business, il PIL ha chiuso in contrazione

di 1,8% e la disoccupazione è cresciuta al 12,9%. In America Latina, ed in particolare nei paesi più importanti

dove operiamo ossia il Brasile e l¹Argentina, da un lato si è assistito ad un rallentamento dell’economia e

dall¹altro a forti tensioni monetarie che hanno impattato sui tassi di cambio del dollaro.

Per Italtel il 2013 si è caratterizzato come un anno decisamente positivo: la conclusione dell’Accordo di

Ristrutturazione dei debiti che ha previsto interventi per il risanamento patrimoniale e finanziario, il percorso

di riduzione strutturale dei costi industriali condotto nell’ambito di un processo di continuo confronto con le

Organizzazioni Sindacali, la decisa accelerazione sui mercati rilevanti nel rapporto con i clienti e nella qualità e

quantità delle opportunità sviluppate ed iniziative intraprese ed infine l’accelerazione industriale relativa al

portafoglio d’offerta sia nell’ambito dei Servizi Professionali / System Integration che nell’ambito dei Prodotti

Proprietari, hanno caratterizzato un’azienda in forte ripresa.

I risultati del 2013 registrano, infatti, un netto miglioramento rispetto all¹esercizio precedente. Tra gli aspetti

positivi si afferma un deciso aumento dei ricavi ed un incremento del margine operativo lordo, con particolare

riferimento al mercato latino-americano.

Dal punto di vista dell’offerta Italtel si è riscontrato un crescente interesse per i prodotti ed i servizi,

incrementando la base clienti e la partecipazione a gare di respiro anche internazionale.

In particolare nell’ambito del segmento dei Session Border Controller il prodotto Netmatch ha ottenuto un

ampio riconoscimento a livello mondiale sia come vendite, a soli due anni dall’avvio degli sviluppi, sia come

strategia in quanto siamo stati posizionati come “Visionaries” nel MAGIC QUADRANT GARTNER che è

strumento all’attenzione di tutti i principali Service Providers del mondo. Nell’ambito dello sviluppo dei

Servizi Professionali basati sull’Ingegneria Italtel va dato risalto all’aggiudicazione di un importante contratto

di evoluzione della rete per il cliente BELGACOM e l’intento di TELECOM ITALIA di affidarci il supporto

per l’intera gestione della rete domestica.

Grazie anche al recente accordo siglato con le organizzazioni sindacali, il Gruppo sta proseguendo sulle linee

tracciate dall’Accordo di Ristrutturazione, concentrandosi nell’implementazione del nuovo Piano Industriale

che prevede un sensibile contenimento dei costi, al fine di pervenire nei tempi concordati ad uno stabile e

duraturo riequilibrio economico e finanziario. Nel 2013 le azioni realizzate ci consentono di essere in anticipo

rispetto al Piano e dunque di considerare alla nostra portata l’obiettivo di completamento del percorso di

risanamento per fine 2014.

Anche il 2013 è stato un anno difficile per la molteplicità dei fronti sui quali siamo stati impegnati.

Desidero ringraziare le donne e gli uomini di Italtel per la professionalità e l’impegno che hanno profuso pur in

un contesto tanto complesso.

A nome di tutto il management esprimo un sentito ringraziamento agli azionisti e agli stakeholder per aver

confermato il loro appoggio e aver saputo dare concreti segnali di fiducia verso la nostra azienda.

Stefano Pileri

Introduzione

[4]

INTRODUZIONE

La vocazione all’innovazione è un tratto distintivo di Italtel. Da sempre l’azienda utilizza la propria competenza

tecnologica per guidare l’evoluzione delle telecomunicazioni e rendere disponibili prodotti, soluzioni e servizi

adeguati a rispondere con la massima qualità alle specifiche esigenze dei clienti siano essi operatori, imprese,

enti della pubblica amministrazione. In un settore caratterizzato dal rapidissimo evolvere della tecnologia, Italtel

progetta architetture di rete innovative e soluzioni per l’interoperabilità delle reti ed offre servizi di consulenza

ad alto valore aggiunto grazie ad un know-how unico messo a disposizione della clientela per operare in una

logica di partnership.

Far comunicare senza limiti persone ed oggetti e rendere interoperabili tecnologie, applicazioni e reti. Questa è la

missione di Italtel.

Gruppo Italtel

Italtel si occupa di progettare, sviluppare e realizzare in Italia ed in numerosi paesi nel mondo prodotti e

soluzioni per reti e servizi di telecomunicazione di nuova generazione, basati su protocollo IP. Nella sua offerta

sono presenti prodotti proprietari, servizi di ingegneria e consulenza sulle reti, managed services e soluzioni

quali VoIP, Unified Communication & Collaboration, videocomunicazione in HD, soluzioni per

l’interconnessione, Data Center di Nuova Generazione e soluzioni per il Mobile Broadband. SDN, NVF e

WebRTC sono alcuni degli ambiti su cui si focalizzano le attività di R&D.

Il know-how maturato nella gestione di reti complesse colloca Italtel in una posizione privilegiata per operare là

dove ICT e telecomunicazioni confluiscono per definire nuove soluzioni in risposta alle esigenze di

comunicazione di ciascuno di noi sia nell’ambito lavorativo che in quello sociale.

Italtel vanta un forte focus sull’innovazione e investimenti costanti in ricerca e sviluppo. Conta tra i propri clienti

oltre 40 dei principali operatori al mondo. In Italia, è partner di riferimento anche delle grandi imprese e della

Pubblica Amministrazione nella realizzazione di reti IP di nuova generazione e nella messa a punto di servizi di

comunicazione rivolti ai loro clienti.

Oltre ad avere una posizione di rilievo nel mercato italiano, Italtel ha una forte presenza anche all’estero: opera

in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Grecia, Polonia, Emirati Arabi Uniti e in America Latina (Argentina,

Brasile, Colombia, Perù).

Introduzione

[5]

Key financial highlights (migliaia di euro)

(1) Redditività a costi esterni: Primo margine / Ricavi (2) EBITDA normalizzato è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni al netto degli oneri di ristrutturazione e delle

componenti non ricorrenti

(3) EBITDA è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni (4) EBIT è il risultato operativo

(5) ROI – Return on investment = EBIT / CIN medio (6) Capex o capital expenditure è dato dalla sommatoria degli investimenti materiali e immateriali

(7) Indebitamento finanziario netto è indicato nella Relazione sulla gestione a pag. 34

(8) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo

quanto previsto dallo IAS 8.

(9) Capitale Investito Netto (CIN) come descritto a pag. 33 (10) Capitale Investito Netto (CIN) rettificato per il Goodwill

(11) 365 giorni / (Ricavi delle vendite / Crediti verso clienti)

(12) 365 giorni / (Acquisti e altri costi operativi / Debiti verso fornitori) (13) 1305 al netto di uscite già formalmente concordate

2013 2012

IFRS IFRS

Ricavi 374.187 331.394

Redditività a costi esterni (1) % 34,07 33,04

EBITDA normalizzato(2) 32.472 10.794

Margine % 8,68 3,26

EBITDA (3) 11.442 33.362

Margine % 3,06 10,07

EBIT (4) (14.356) 1.518

Margine % (3,84) 0,46

Utile / (Perdita) netto (32.867) (12.163)

Margine % (8,78) (3,67)

ROI (5) % (0,06) 0,01

Numero degli addetti medi al netto della Cigs e del Cds 1.236 1.346

Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012

Capex (6) 19.315 23.646

Indebitamento finanziario netto (7) 181.571 265.956

Patrimonio netto(8) 74.373 (44.005)

CIN (8)(9) 255.944 221.951

CIN rettificato (10)(8) 88.729 54.736

Flusso monetario dell’attività operativa 2.350 22

Flusso monetario da / (per) attività di investimento (18.976) (21.303)

Flusso monetario da / (per) attività finanziarie 31.946 29.135

Durata media clienti (giorni) (11) 117 107

Durata media fornitori (giorni)(12) 151 211

Numero degli addetti 1.628 1.720

di cui Italia (13) 1.445 1.535

di cui Estero 183 185

Introduzione

[6]

Informazioni sugli azionisti di Italtel Group S.p.A.

Clayton Dubilier & Rice

Clayton Dubilier & Rice (partecipazione del 48,77%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)

è una tra le

maggiori società di private equity americane con una solida tradizione nel settore industriale e gestisce fondi

chiusi per conto di investitori istituzionali.

Telecom Italia

Telecom Italia (partecipazione del 19,37%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)

, quotata alla Borsa

Italiana, è uno dei principali gruppi industriali europei. Oggi il gruppo è presente all’estero con una significativa

iniziativa in America Latina.

Cisco Systems

Cisco Systems (partecipazione del 18,40%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)

, quotata al NYSE, è il

leader mondiale nel networking per Internet. L’azienda è presente in Italia dal 1994.

Capita Trustees Limited

Capita Trustees Limited, quale Trustee di Italtel Employees Benefits Trust (partecipazione complessiva del

10,81%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)

è un Trust di diritto inglese costituito esclusivamente al fine

di detenere e gestire azioni di Italtel Group S.p.A.

Cordusio Fiduciaria

Cordusio Fiduciaria (partecipazione del 2,65%, tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1)

è una società

fiduciaria del gruppo UniCredit incaricata di gestire i piani di azionariato diffuso e di stock option esistenti a

favore dei dipendenti e degli Amministratori di Italtel. La sopraindicata quota di partecipazione rappresenta sia

le azioni di dipendenti e Amministratori (o ex Amministratori), sia le azioni proprie della società.

(1) Il capitale sociale di Italtel Group S.p.A. sottoscritto e versato è pari a Euro 825.695 al 31 dicembre 2013, diviso in n. 17.762.976 azioni di cui n. 8.881.488 azioni “A”, detenute come sopra riportato, e n. 8.881.488 azioni “B”, azioni privilegiate e convertibili,secondo quanto

previsto dallo statuto sociale. Gli azionisti Telecom Italia Finance S.A., Cisco Systems International BV e Cordusio Fiduciaria per Azioni

sono titolari, oltre che di azioni “A” nelle percentuali sopra riportate, anche di tali azioni “B” nelle seguenti misure: Telecom Italia n. 4.440.365; Cisco Systems n. 4.440.365 e Cordusio Fiduciaria per Azioni n. 758.

Organi sociali

[7]

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione (1)

Presidente (2)

Tiziano Onesti

Amministratore Delegato (3)

Stefano Pileri

Consiglieri

Stefano Carlino

Segretario del Consiglio di Amministrazione

Nicolò de’ Castiglioni

Collegio sindacale (4)

Presidente

Marco Baccani

Sindaci effettivi

Carlo Delladio

Marco Tani

Sindaci supplenti

Mauro Ianiro

Guido Paolucci

Società di revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

(1) Nominato il 29 aprile 2013 e in carica fino alla data dell’Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 (2) A seguito dimissioni rassegnate dal Consigliere e Presidente Umberto de Julio, il Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2013 ha

cooptato il Consigliere Tiziano Onesti e provveduto altresì alla sua nomina quale Presidente del Consiglio di Amministrazione in carica

fino alla prossima Assemblea (3) Nominato Amministratore Delegato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2013

(4) Nominato il 10 gennaio 2013 e in carica fino alla data dell’Assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014

Relazione sulla gestione

[8]

RELAZIONE SULLA GESTIONE I risultati economici e finanziari del gruppo al 31 dicembre 2013, sebbene negativi a livello di risultato netto,

sono sostanzialmente in linea con quelli del Piano Industriale 2012-2016 e le azioni poste in essere dal

management sono aderenti al raggiungimento degli obiettivi del Piano.

I risultati annuali consolidati vengono monitorati da una società di consulenza incaricata da Italtel e il documento

di analisi degli scostamenti dal Piano viene inviato ai soci.

In conformità alle indicazioni dell’Accordo di Ristrutturazione e dei contratti e degli accordi che da esso sono

scaturiti, i soci hanno adempiuto ai propri impegni e Italtel S.p.A., principale società del Gruppo e Mutuataria, ha

ottemperato agli obblighi di informativa e agli impegni previsti nei contratti di finanziamento.

Base di presentazione

In data 26 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1 marzo 2013, è stato omologato dal

Tribunale di Milano l’Accordo di Ristrutturazione del debito ex Art. 182 Legge Fallimentare.

Successivamente alla chiusura dell’esercizio 2012, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a

implementare le misura previste dall’Accordo di Ristrutturazione, inclusa la sottoscrizione dei nuovi contratti di

finanziamento, la conclusione della transazione con Telecom Italia e la dilazione e riscadenziamento dei crediti

di Cisco.

Con riferimento alle operazioni sul capitale, l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 27 marzo 2013 di

Italtel Group S.p.A. ha deliberato di ripianare integralmente la perdita di Euro 131.125.333 risultante dalla

situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta dalla società ai sensi dell’articolo 2446 comma 1 come

segue:

per Euro 524.376 mediante l’utilizzo della riserva legale e della riserva futuro riacquisto di azioni proprie;

per Euro 130.600.957 mediante la riduzione del capitale sociale da Euro 131.426.652 a Euro 825.695.

A seguito della precitata delibera il capitale sociale, sottoscritto e versato alla data del 27 marzo 2013, risulta

essere pari a Euro 825.695 e continua essere suddiviso in numero 17.762.966 azioni prive di valore nominale di

cui n° 8.881.488 azioni di tipo “A” e n° 8.881.488 azioni di tipo “B”.

Il 27 marzo 2013 con atto di conferma e di estensione del pegno costituito in data 29 novembre 2010 gli azionisti

di Italtel Group S.p.A., complessivamente rappresentanti una percentuale del 98,673 % del totale delle azioni

emesse, hanno confermato il pegno esistente sulle azioni della Società e lo ha esteso a garanzia dei nuovi

contratti di finanziamento stipulati da Italtel S,p.A. in favore di tutti i creditori garantiti così come identificati

nell’Accordo di Ristrutturazione del debito.

Con particolare riferimento alla ripatrimonializzazione della società controllata Italtel S:p.A, in data 27 marzo

2013 Italtel Group S.p.A., in qualità di socio unico della Italtel S.p.A., ha deliberato, in sede straordinaria, di

ripianare integralmente la perdita di Euro 169.165.031 risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre

2012 redatta dalla Società ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 Codice Civile come segue:

per 114.858.248 mediante la riduzione del capitale sociale da Euro 116.858.248 a Euro 2.000.000;

per Euro 54.306.783 mediante l’utilizzo della riserva di patrimonio netto di pari ammontare creatasi per

effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi ai sensi dell’articolo 2346, sesto comma, c.c.,

per complessivi Euro 153.035.272, del valore nominale di 1 euro ciascuno, convertibili in azioni della società

al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento, sottoscritti tramite il conferimento dei

crediti nei confronti della società per pari importo, nelle proporzioni di seguito illustrate.

Il capitale sociale di Italtel S.p.A. sottoscritto e versato alla data del 27 marzo 2013 risulta pertanto pari a Euro

2.000.000 costituito da n° 2.000.000 azioni dal valore nominale di 1 Euro a seguito dell’efficacia del

raggruppamento delle azioni deliberato con l’Assemblea straordinaria del 15 marzo 2013 (in forza del quale a

Relazione sulla gestione

[9]

ciascuna azione è stato attribuito un valore nominale di 1 (un) Euro), tutti di titolarità del socio unico Italtel

Group S.p.A.

Il 27 marzo 2013 con atto di conferma e di estensione del pegno costituito in data 29 novembre 2010 Italtel

Group S.p.A. ha confermato il pegno esistente sulle azioni di Italtel S.p.A., e lo ha esteso a garanzia dei nuovi

contratti di finanziamento, in favore di tutti i creditori garantiti così come identificati nell’Accordo di

Ristrutturazione del debito.

Si precisa altresì che, oltre ai sopracitati strumenti finanziari partecipativi sottoscritti tramite conversione di

crediti per 153.035.272; l’Assemblea Straordinaria del 15 marzo 2013, sempre in conformità alle previsioni

dell’Accordo di Ristrutturazione, ha deliberato altresì l’emissione di ulteriori strumenti finanziari partecipativi

per Euro 29.516.100. Tali ulteriori strumenti saranno sottoscritti tramite una conversione aggiuntiva di crediti

esclusivamente nel caso in cui si verifichino alcune condizioni previste all’Articolo 3.2.8 dell’Accordo di

Ristrutturazione, relative al mancato rimborso entro la scadenza delle c.d. “linee di sostegno”. Pertanto, tale

conversione è soltanto eventuale. La medesima Assemblea Straordinaria ha pertanto deliberato un aumento di

capitale della società fino ad un massimo di 182.551.372 (pari alla somma dell’importo degli strumenti già

sottoscritti e di quelli da sottoscriversi in via soltanto eventuale), esclusivamente a servizio della eventuale futura

conversione degli strumenti finanziari partecipativi in azioni della società.

Gli Strumenti Finanziari Partecipativi sono convertibili in azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione per

ogni Strumenti Finanziari Partecipativi.

Gli strumenti sono stati sottoscritti in conformità alla seguente tabella e saranno convertibili in azioni al

verificarsi di determinati eventi.

Creditore

Numero

Strumenti Partecipativi sottoscritto

Unicredit 52.642.905

BPM 14.482.770

GE Capital 27.015.412

Banco Popolare 1.464.728

Centrobanca 1.464.728

Banco di Brescia 1.464.728

Cisco 50.000.000

Telecom Italia Finance 4.500.000

Totale 153.035.272

Si precisa altresì che, per effetto di un atto di pegno stipulato in data 27 marzo 2013 gli strumenti finanziari

partecipativi sottoscritti da Telecom Italia Finance SA, CISCO Systems (Italy) S.r.l. sono stati costituiti in pegno

a favore dei creditori garantiti così come definiti di Accordo di Ristrutturazione del debito.

Alla data del 27 marzo 2013 il patrimonio netto di Italtel S.p.A., per effetto delle operazioni sopra descritte,

passa da un valore negativo di Euro 52.306.783 ad un valore positivo di Euro 100.728.489.

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2013 è redatto in conformità ai principi contabili

internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2013, emanati dall’International Accounting Standard Board

(IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea.

Il Bilancio Consolidato comprende il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto di conto

economico, il prospetto del conto economico complessivo, il rendiconto finanziario, il prospetto delle variazioni

di patrimonio netto e le note illustrative che contengono un elenco dei principi contabili rilevanti adottati e altre

note, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

Relazione sulla gestione

[10]

Il Bilancio Consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2013 di Italtel Group S.p.A., società Capogruppo, e

il bilancio delle società delle quali Italtel Group S.p.A. detiene il controllo ai sensi dello IAS 27.

Si evidenzia che con decorrenza 1 Gennaio 2014, lo IAS 27 è stato sostituito dall’IFRS 10. Le principali novità

introdotte dall’IFRS 10 riguardano:

l’eliminazione della presunzione dell’esistenza del controllo quando la partecipante detiene più della metà dei

diritti di voto della partecipata;

l’obbligo di considerare i diritti di voto potenziali anche se non esercitabili alla data di bilancio;

l’obbligo di valutare l’esistenza del controllo con riferimento alle attività rilevanti della partecipata;

l’obbligo di considerare solo i diritti sostanziali e di escludere i diritti protettivi e l’introduzione della

definizione di diritti sostanziali e di diritti protettivi.

In tale contesto, Italtel ha richiesto ad un esperto indipendente di valutare il complessivo assetto di governance di

Italtel S.p.A., quale risultante dall’adozione delle misure previste dall’Accordo di Ristrutturazione, al fine di

formulare un parere in ordine alla sussistenza (o meno) del controllo di Italtel S.p.A. da parte di Italtel Group

S.p.A. in base sia allo IAS 27 (in vigore fino al 31 Dicembre 2013) sia all’IFRS 10 (in vigore dal 1 Gennaio

2014).

Tale parere ha confermato la sussistenza, in base allo IAS 27, del controllo di Italtel S.p.A. da parte di Italtel

Group S.p.A. e, quindi, la correttezza della base di preparazione del presente Bilancio Consolidato. Tale parere,

peraltro, ha anche concluso che in base all’IFRS 10 Italtel Group S.p.A. non ha il controllo di Italtel S.p.A., con

la conseguenza che dal 1 Gennaio 2014:

Italtel Group S.p.A. non avrà più l’obbligo di legge di redigere il Bilancio Consolidato ma predisporrà un

Bilancio Consolidato Pro-Forma “costruito” (anche ai fini di monitorare i risultati conseguiti rispetto a quelli

previsti dal Piano di Ristrutturazione).

Italtel S.p.A. dovrà redigere il Bilancio Consolidato (non essendo più, in una prospettiva “contabile”,

controllata da Italtel Group S.p.A.).

Il Bilancio Consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2013, predisposti dai

Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive

società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai

principi contabili adottati dal Gruppo.

Il Bilancio Consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e

veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel

rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione,

rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio Consolidato corrispondono a

quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio Consolidato è presentato in

Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Italtel Group S.p.A.

Relazione sulla gestione

[11]

Scenario di mercato e posizionamento

Scenario di mercato

La ripresa finora lenta ed esitante dell’economia mondiale dalle crisi che si sono succedute negli ultimi anni

dovrebbe consolidarsi nel prossimo biennio, pur essendo il quadro congiunturale ancora eterogeneo per quanto

riguarda i vari spazi economici.

La ripresa avanza soprattutto negli Stati Uniti d’America. Gli effetti della crisi immobiliare e del debito

sembrano essere in parte smaltiti tanto che alla ripresa statunitense per il 2014 e il 2015 non dovrebbero

frapporsi ostacoli (sono previsti aumenti del PIL intorno al 3%).

La situazione economica migliora, benché a rilento, anche nell’eurozona mentre nei Paesi del nocciolo duro,

soprattutto in Germania, il motore dell’economia si sta riavviando. Nei Paesi periferici del Sud sembra almeno

giungere alla fine la lunga fase di contrazione economica. Sul loro sviluppo continuano però a pesare la politica

di austerità delle finanze pubbliche, i problemi delle banche e il forte aumento della disoccupazione. Nei

prossimi due anni la ripresa dovrebbe essere solo graduale (crescita del PIL attesa per il 2014 +1%, 2015 +1,5%)

e non sarà probabilmente sufficiente a garantire una netta riduzione dell’elevato tasso di disoccupazione che

affligge vari Paesi.

Di contro alle tendenze al miglioramento riscontrate nei Paesi industrializzati, molti Paesi emergenti hanno

invece difficoltà a trovare nuovo slancio economico. Oltre alle conseguenze negative degli sbalzi di umore dei

mercati finanziari globali, che hanno messo sotto pressione molti di questi Paesi con improvvisi deflussi di

capitali, a frenare la crescita sono stati anche fattori di ordine strutturale. Nel 2014 e 2015 la loro ripresa

dovrebbe quindi essere lenta e al di sotto dei livelli di crescita registrati in passato. In questo contesto la Cina con

il suo positivo andamento nel 2013 e per il fatto di essere stata poco esposta agli influssi negativi dei mercati

finanziari rappresenta un’eccezione. Va però ricordato che anche in Cina la crescita economica (7-8%) risulta

moderata rispetto agli anni scorsi.

Il comparto ICT (Information & Communication Technology) continua a risentire della crisi economica ed il

segmento delle telecomunicazioni (TLC) particolarmente. Il valore del mercato mondiale delle TLC nel 2013 è

stato di 2,2 trilioni di Dollari americani in leggera crescita (1%) rispetto allo scorso anno. I principali segmenti di

tale mercato sono: Servizi ed apparati per le reti Enterprise, Infrastrutture delle reti di telecomunicazione

pubbliche, Sistemi di gestione, Servizi di rete fissa, Servizi di rete mobile e Devices mobili.

Le regioni del mondo sono cresciute a diverse velocità: APAC e NA continuano a trainare positivamente il

mercato (+6,7% e 2,4% rispettivamente); America Latina registra ancora un tasso di crescita positivo (+0,8%)

ma piuttosto tiepido rispetto agli anni passati, mentre l’Europa mostra una decrescita (-0,8%) anche se di lieve

entità.

Nel segmento di mercato delle Infrastrutture di rete, core per Italtel, l’andamento è migliorato rispetto allo scorso

anno (+3,2%) raggiungendo gli 80 miliardi di Dollari americani (in Europa +2,9% e in America Latina +4%).

Tuttavia, la maggior parte dei Service Providers ha concentrato i propri CAPEX sull’accesso a banda larga

mobile e sempre meno sull’accesso a banda larga fisso.

Il settore delle telecomunicazioni ha subito notevoli cambiamenti negli ultimi anni. Competizione, fortemente

agevolata dalla Regolamentazione del settore, sostituzione dei servizi più redditizi (voce e messaging) con

analoghi basati su Internet e offerti in modo pressoché gratuito dagli Over The Top (OTT) hanno inesorabilmente

eroso i fondamenti della redditività degli operatori fissi e mobili, amplificando enormemente quella degli OTT.

A livello globale, sono i ricavi di telefonia mobile a rappresentare il principale motore di crescita, grazie alla

diffusione di massa degli smartphone e alla conseguente insaziabile domanda di banda larga mobile. Il traffico

dati cresce ad un ritmo del al 21% all’anno2 (il traffico dati mobile cresce del 66% all’anno), tuttavia, il fatturato

dei servizi mobili decresce a ritmi tra il 10% e il 15%, a causa della competizione tra gli operatori che si

2 La fonte delle valutazioni è il report annuale “CISCO Video Networking Index 2013”

Relazione sulla gestione

[12]

contendono i clienti con offerte sempre più scontate in un mercato ormai saturo e della già citata sostituzione con

servizi OTT.

I servizi degli OTT hanno ormai scosso pesantemente il mercato delle TLC. Nel 2014 si stima che i messaggi

veicolati dalle cosiddette Apps OTT saranno 50 miliardi contro i 21 miliardi di messaggi di testo telefonici, con

un impatto significativo sui ricavi degli operatori.

Una particolare attenzione merita il mercato Italiano dove Italtel realizza circa il 60% dei suoi ricavi. Il valore

totale di tale mercato è stato di 36 miliardi di Euro in decrescita del -6,5% rispetto al 2012 che già registrava una

serie di riduzioni importanti negli anni precedenti. Nell’ambito dei mercati delle telecomunicazioni i servizi di

rete fissa hanno registrato un valore di 12,7 miliardi di Euro in calo del - 6,4%, i servizi di rete mobile 15,1

miliardi di Euro in calo del -8,8%, i sistemi e terminali 4,9 miliardi di Euro ed, infine, le infrastrutture di rete 3,7

miliardi di Euro. Dal punto di vista degli users dei servizi di rete fissa e mobile i fatti salienti del 2013 sono stati:

Decrescita degli accessi fissi che hanno raggiunto la quota di 21,1 milioni di linee, -2,3% rispetto al 2012. La

quota di mercato dell’operatore incumbent si attesta al 63,4%. Gli operatori che si dividono il mercato sono:

Telecom Italia, Wind, Vodafone, Fastweb, Tiscali e BT.

Lenta crescita degli accessi broadband che raggiungono i 13,9 milioni (+1,9% rispetto al 2012). La quota di

mercato dell’incumbent scende al 49,7%.

Decrescita degli accessi mobili che si attestano a 92,3 milioni di SIM di cui 5,2 milioni appartengono ai

Mobile Virtual Operator. Gli operatori presenti sul mercato mobile sono 4: TIM, Vodafone, Wind e H3G.

Incremento importante degli accessi broadband mobili che hanno raggiunto, grazie allo strepitoso successo

degli smartphone, la quota di 37 milioni registrando una crescita del 25%.

Accanto al mercato delle telecomunicazioni (TLC) è utile affiancare anche il mercato dell’Information

Technology (IT) e quello dei media digitali. Progressivamente questi tre mercati si stanno contaminando l’un

l’altro, generando un mercato integrato Digitale. In Italia, il mercato globale digitale ha raggiunto, nel 2013, i 65

miliardi di Euro in decrescita rispetto al 2012 del -4,2%. Per quanto riguarda il mercato dell’IT, prosegue

inesorabile la decrescita del settore, che come per il mercato delle telecomunicazioni, è in atto già da diversi

anni, con un risultato di 16 miliardi di Euro nel 2013 (-5,8% rispetto al 2012).

Guardare al mercato globale digitale sarà di estrema importanza per il posizionamento di Italtel negli anni a

venire. Il mondo sta cambiando e in fretta. E sarà sempre più guidato dalla mobilità. La tecnologia mobile oggi

ci segue, ci assiste e ci intrattiene ovunque andiamo. Questo comporta, una crescente domanda di rete dati, di

banda larga e ultralarga. La velocità di adeguamento della infrastruttura tecnologica sarà cruciale per lo sviluppo

di nuove offerte commerciali degli operatori, per la soddisfazione delle esigenze dei clienti e per la crescita

dell’intero sistema economico italiano.

Mercato domestico – Telecom Italia Domestic

Il mercato ICT delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, come analizzato in precedenza, in Italia,

ha sofferto, anche nel 2013, degli effetti della crisi internazionale iniziata nel 2008. Il persistere delle sfavorevoli

condizioni macroeconomiche e delle dinamiche competitive e sostitutive tra telecomunicazioni ed internet ha

determinato una ulteriore flessione negli investimenti degli operatori ed una attenzione sempre più marcata verso

la riduzione del TCO (Total Cost Ownership) delle infrastrutture con forte impatto sui prezzi unitari e sulle

marginalità.

Relativamente al cliente Telecom Italia Domestic, nonostante la fortissima pressione competitiva, le attività di

sviluppo commerciale assieme al rilevante backlog di inizio d’anno (generato a seguito dei noti problemi di

approvvigionamento del 2012) hanno portato ad una crescita dei ricavi rispetto al 2012 di circa il 21%

raggiungendo un totale di fatturato pari a 108,1 milioni di Euro.

Oltre al consolidamento nelle aree tradizionali (reti IP, reti VoIP, System Integration IT) nel corso del 2013

dell’esercizio sono stati realizzati i seguenti progetti innovativi:

Introduzione dei nuovi prodotti per il potenziamento delle funzionalità di bordo IP-TDM (Netmatch-M) e per

l’interlavoro IP per i servizi dedicati al mercato business (Netmatch S)

Relazione sulla gestione

[13]

Avvio del percorso di validazione per lo sviluppo delle funzionalità di Network Function Virtualization

(NFV) relativamente al layer di interconnessione e transito (i-MCS)

Sviluppo di progetti innovativi in ambito Network Management per la semplificazione del layer degli OSS di

rete

Realizzazione del progetto di VoIP per il Gruppo Telecom Italia, basato sulla tecnologia CISCO allo stato

dell’arte delle soluzioni di Unified Communication and Collaboration

Avvio del progetto MULTIVENDOR Network Maintenance dedicato al supporto a Telecom Italia per

l’assistenza tecnica e riparazione di tutti gli elementi di rete

Sviluppo di nuovi progetti per la misura Qualità del Servizio delle reti basato sul paradigma della QoE

(Quality of Experience) e dei Network Analitics

Servizi professionali a supporto dei processi di trasformazione delle reti IP:

Tools a supporto dell’esercizio delle reti

Solution Design, Integration & Testing e Network Transformation

Technical Support, Consultancy & Trend Analysis

Mercato domestico – Altri Operatori di Telecomunicazioni

Nel 2013 il mercato ICT ha registrato una ulteriore flessione negli investimenti degli operatori, una attenzione

sempre più marcata verso la riduzione del Total Cost of Ownership delle infrastrutture ed una forte pressione

competitiva nelle aree reti IP e System Integration IT che hanno un forte impatto anche sul segmento OLO.

Tuttavia, le attività di sviluppo commerciale sui clienti, messe in atto nel corso dell’esercizio, hanno consentito

di mitigare la riduzione dei ricavi attraverso la proposizione di nuove soluzioni in aree innovative e la conferma

del proprio ruolo di System Integrator con importanti progetti nell’ambito delle reti multiservizio IP basate su

tecnologia Cisco.

Italtel, proprio in qualità di partner di riferimento nel processo di evoluzione e trasformazione verso le “reti

multi-servizio full IP”, per tutti i segmenti di mercato (Consumer, Business e Top Client) ha conseguito un

importante traguardo, qualificandosi per le soluzioni IMS nel gruppo Vodafone.

Ha, inoltre, offerto con successo a Fastweb il prodotto NetMatch-S per l’interconnessione tra operatori in IP e a

Vodafone per la gestione sempre in IP verso le Enterprise.

Per quanto riguarda le soluzioni per clientela residenziale/business sono da segnalare: l’aggiudicazione del

progetto “Full MVNO” per BT Italia che ha consentito all’operatore di offrire i servizi alla clientela mobile a

costi più competitivi e l’offerta a Clouditalia della piattaforma MCS per servizi VoIP con software realizzato su

data center in ambiente virtualizzato.

Italtel ha inoltre continuato a fornire servizi professionali ad alto valore aggiunto con l’obiettivo di supportare i

clienti nel processo di trasformazione delle reti e nel supporto al monitoraggio della Quality of

Service/Experience (QoS/E) sia in ambito voce che video, completando ed integrando l’attività relativa

all’ingegneria, alla consulenza ed al supporto dell’esercizio delle reti.

Mercato domestico – Enterprise e Public Sector

Nel 2013, il mercato ICT Italiano nel suo insieme (servizi e prodotti delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione, infrastrutture di rete e contenuti digitali) ha accelerato la tendenza al ribasso registrando un forte

calo rispetto al 2012.

Ciò nonostante, Italtel ha registrato nel settore Enterprise & Public Sector una crescita del fatturato del 31%

(Enterprise +41% e Public Sector +20%) rispetto al 2012 e ha migliorato il proprio posizionamento competitivo,

grazie al rafforzamento del modello di vendita diretta (+ 63% rispetto al 2012), alla promozione ed alla vendita

del prodotto proprietario, in particolare il NetMatch-S, e alla valorizzazione delle capacità e delle competenze

specialistiche di System Integrator in ambito reti dati fisse e wireless, comunicazione unificata e collaborazione,

consolidamento e virtualizzazione dei data center.

In particolare, per quanto riguarda il prodotto proprietario NetMatch-S, che indirizza funzionalità di Enterprise

Session Border Controller per assicurare interoperabilità tra tecnologie di comunicazione IP multivendor (Cisco,

Microsoft Lync, Avaya, Siemens, etc.) e connettività Sip Trunking verso l’operatore, sono da evidenziare i

seguenti casi di successo: ENI (interoperabilità tra differenti tecnologie, Sip Trunking nell’ambito di

Relazione sulla gestione

[14]

un’evoluzione funzionale del software che include anche il prodotto proprietario i-MCS), Enel (per la soluzione

di comunicazione unificata e di interlavoro audio), Fiat (per la soluzione di interlavoro tra soluzione Microsoft

Lync ed ambiente legacy) e Banco Popolare (interlavoro e Sip Trunking).

Il NetMatch-S ha consentito ad Italtel di entrare in contesti di gara rilevanti in ambito bancario, manifatturiero e

pubblico e di incrementare l’intensità di contatto con clienti e prospect come Techint, Pirelli, RCS, Ferrovie,

Terna, GSE, MPS, Marcegaglia, Sky Italia ed Unicredit in ambito Enterprise e Banca d’Italia, INAIL Regione

Friuli Venezia Giulia, Consip, Lepida in ambito Pubblico.

Nel 2013, è stata portata avanti l’attività di posizionamento nel contesto della digitalizzazione della Pubblica

Amministrazione e dell’Agenda Digitale con forte focalizzazione sul Sistema Pubblico di Connettività, sulla

razionalizzazione/consolidamento dei CED, sulla Sanità e su iniziative in ambito Cloud Computing.

Con il cliente Poste, Italtel ha consolidato le attività in ambito “accordo quadro” e si è aggiudicata una gara di

Digital Signage, basata su tecnologia Cisco, per la distribuzione del video nei corner attrezzati degli uffici

postali. Nel settore Energia, è stata rilevante l’attività di progettazione della rete e di testing di prodotti per

l’architettura Smart Grid, l’acquisizione di importante clienti quali Terna per l’infrastruttura di rete del

Telecontrollo ed i servizi del Network Operation Center e GSE per l’infrastruttura di Sicurezza basata su

tecnologia Cisco. Nel settore Difesa ed Interforze, in continuità di sviluppo con i progetti avviati negli ultimi

anni relativamente alla realizzazione dei data center dell’Esercito e della rete RIFON, sono da evidenziare il

posizionamento in ambito NATO per la realizzazione della rete e l’attività di consolidamento dei data center,

l’avviamento delle attività consulenziali di network audit ed il completamento del progetto di posta elettronica

unificata basata su tecnologia Microsoft.

Mercato EMEA

Nel 2013 Italtel ha mitigato gli scarsi investimenti degli operatori veicolando soluzioni a più elevata marginalità

e focalizzandosi sui grandi gruppi (Vodafone, Orange, Telefonica). Anche le attività di network integration di

soluzioni IP, video, data center e Unified Communication hanno avuto un notevole impulso in alcuni mercati

selezionati.

Per quanto attiene al gruppo Vodafone in Germania è degna di nota l’aggiudicazione di un importante progetto

di trasformazione e migrazione di tutta la rete VoIP di Italtel verso una soluzione basata su due data center e

virtualizzata con piattaforma MCS e predisposta, in accordo alle strategie ed ai requisiti del gruppo Vodafone,

verso l’evoluzione al “Telco over Cloud”.

Da citare inoltre altri due progetti, sempre basati su piattaforma virtualizzata MCS, quali quello della rete

dell’operatore francese SFR e dell’operatore della Polonia Exatel per il replacement di centrali voce tradizionali.

Questi importanti risultati consentono ad Italtel di essere considerato un player di assoluto valore per

l’evoluzione delle reti degli operatori verso le reti basate su data center e virtualizzate che è un trend di mercato

in assoluta crescita.

Il gruppo Orange ha continuato ad aumentare la capacità complessiva della rete VoIP di Italtel ed inserito nuove

importante prestazioni.

In Spagna per l’operatore Telefonica si sono conseguite rilevanti espansioni sia delle piattaforme di Unified

Communication & Collaboration che dei backbone IP e delle soluzioni video. Anche qui come in Vodafone è

stato iniziato il processo di accreditamento delle soluzioni IMS comprensive del Session Border Controller per le

interconnesioni IP tra operatori e la gestione del traffico verso le Enterprises/Public Sector. È stata inoltre

ottenuta la prima aggiudicazione in Spagna del prodotto NetMatch-S con l’operatore ONO.

E’ stato rilevante, infine, il successo sul progetto MANTRA di Belgacom nel quale Italtel svolge la funzione di

System Integrator per la trasformazione della rete tradizionale PSTN (Plain Old Telephone Services) verso la

rete Broadband ed Ultra Broadband. Il progetto ha un orizzonte temporale di 5 anni e portera alla dismissione

delle 1000 centrali telefoniche oggi presenti nella rete di Belgacom.

Mercato LATAM

Nel 2013, il Gruppo Italtel, nella regione LATAM, ha confermato e accresciuto il proprio posizionamento di key

player del mercato ICT e di uno dei principali Global System Integrator di prodotti Cisco in Brasile, Argentina,

Perù e Colombia.

Nel corso dell’esercizio, nella regione sono stati effettuati importanti cambiamenti: è stata profondamente

migliorata l’operatività ed il controllo dei financials anche trasferendo alle singole società la gestione operativa

degli ordini commerciali ed è stata rinnovata la squadra di management inserendo nuove figure professionali

Relazione sulla gestione

[15]

focalizzate principalmente alla realizzazione degli obiettivi del Piano. Il fatturato 2013 ha raggiunto i 119,5

milioni di Euro con una crescita pari al 28,2% rispetto al 2012.

In Brasile, per il cliente Tim Brasil, Italtel ha realizzato l’upgrade del backbone IP con l’introduzione di apparati

ad alta capacità di nuova generazione e ha concordato le linee evolutive dell’infrastruttura NGN, dando il via al

deployment di nuove release software e all’inserimento delle nuove soluzioni a catalogo Italtel. Inoltre, il

Gruppo, grazie alle riconosciute capacità di Global System Integrator, ha avviato la realizzazione di una

soluzione di Unified Communications per uso interno. Relativamente all’area dei servizi professionali, Italtel ha

registrato un sostanziale incremento delle attività e della presenza in diversi segmenti di mercato - dalle

operation fino al network planning e all’IT - merito del riconosciuto know-how da parte dell’operatore Tim

Brasil.

Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: i Prodotti Proprietari

In un contesto di mercato in cui la competizione tra OTT e operatori di telecomunicazioni continua a presentare

uno scenario di offerta con contorni non ben delineati, durante l’anno 2013, Italtel ha proseguito il cammino,

intrapreso nel 2011, volto ad innovare completamente il proprio portafoglio prodotti. Il risultato è sintetizzabile

nella proposizione ed evoluzione dei seguenti sistemi:

iMCS (Italtel Multimedia Communication Suite) per svolgere tutte le funzioni dello standard IMS 3GPP

iRPS (Italtel Routing & Policy Server) per svolgere le funzioni intelligenti di instradamento di traffico basato

su diversi protocolli di comunicazione (di nuova generazione come il SIP ed il DIAMETER) e tradizionali

NetMatch, per svolgere le funzioni di Session Border Controller, di Border Gateway, di Media Gateway

Embrace, il nuovo nato nel 2013, basato sugli emergenti standards WebRTC (Web Real Time Collaboration)

in grado di fornire funzioni di comunicazione voce e video ad elevata qualità e basso costo basati su Web

Bowsers (Chrome, Mozilla ed Opera al momento) per clienti consumer e business ed integrarsi con i sistemi

IMS per l’interoperabilità con terminali VOIP e VOLTE.

iQAC (Italtel Quality Access Controller) per consentire la simulazione del comportamento di un cliente in

reti complesse e la misurazione con precisione della qualità percepita end to end.

WeGate come Access Gateway (modem) di nuova generazione

Questa configurazione è servita per costruire i pillars dell’offerta Italtel. In particolare, confermando attenzione e

impegno su NetMatch e IMS, Italtel ha premuto l’acceleratore su tematiche innovative, su nuove proposizioni di

prodotto e su nuove modalità di sviluppo, aprendo un varco verso gli operatori Over the top (OTT) con il già

citato lancio di una nuova linea di prodotto, Embrace, che punta ad essere una cerniera tra il mondo TLC e il

mondo OTT.

Embrace, infatti coniuga le caratteristiche di affidabilità e sicurezza tipiche del mondo TLC e l’agilità, la rapidità

e la leggerezza del mondo OTT.

I principali fattori distintivi del mondo delle telecomunicazioni sono sicuramente rappresentati dall’affermazione

del concetto di Mobile esteso, connesso dovunque, sempre, con qualsiasi device, includendo il concetto di Bring

Your Own device come strumento personale nell’ambiente di lavoro, dal crescente aumento del traffico dati,

dall’esplosione del segnale video e dalla crescita dei servizi offerti in Cloud. Lo scenario di evoluzione di

mercato, ormai inesorabilmente lanciato verso un contesto globale All IP, ha ulteriormente accentuato l’aspetto

di interconnessione IP sia tra Service Providers che tra SP e OTT. Questo ha determinato una spinta notevole

sulla flessibilità delle reti, sulla governabilità in termini di controllo centralizzato (Software Defined Network),

sull’adozione di un modello di open network pronto ad accettare o a rimuovere funzioni secondo l’occorrenza

(Network Function Virtualization).

Un altro aspetto evolutivo è costituito dal tema del Network Service Chaining (NSC), che sulla scia delle nuove

architetture SDN e NFV, rappresenta la logica evoluzione della modalità di fornitura dei servizi. In sintesi, NSC

rappresenta la possibilità di fornire servizi in “continuous mode” basati su funzioni virtualizzate di rete, senza

creare alcuna discontinuità di servizio (carrier grade).

Le principali evoluzioni rispetto al precedente anno si possono esprimere nel seguente modo:

Relazione sulla gestione

[16]

1. Focalizzazione sui layers di offerta verso due singole proposizioni (Service Layer e Border Layer)

Service Layer Italtel ha aggiunto al “classico IMS Core Control” un elemento di routing centralizzato tra

diverse reti, che opera in modalità multifunzionale, da nodo di rete intelligente a proxy verso nodi di terze parti

per abilitare servizi a valore aggiunto o, in alternativa, permettere di abbracciare il mondo OTT. Si articola nei

seguenti prodotti:

iMCS - IMS Core and Transit per essere full compliant per fisso e mobile

iTDS - Companion product nel contesto IMS Core and Transit

iRPS - Intelligent routing per seguire il trend di softwarizzazione di rete

iMCS/iSSW - Forniture softswitch nel contesto NGN

iNEM - Companion product nel contesto IMS Core and Transit

iMCS costituisce il tassello principale nel contesto di rete fissa e mobile, dove le reti fisse e mobili sono in fase

di convergenza verso una interconnessione IP-IP completa. In ambito IMS, il prodotto prevede la stretta

interazione con i-TDS, come possibilità di offrire l’accoppiata IMS-HSS per utenza fissa e Voice over LTE

(VoLTE). Il tema LTE è affrontato con distribuzione di i-MCS on Top dell’accesso LTE, in grado di offrire

servizi Voice over LTE come MMTel, VCC, eSRVCC, e IMS service continuity. Il sistema permette una

migrazione graduale da VOIP a IMS e offre nuove video capabilities nel contesto di HDVC e VideoHub

solution. È in grado di garantire alta scalabilità e, nel contempo, soluzioni integrate, passando dai Service

Providers T3 ai Service Providers T1, con offerta “in-a-box” Network Element oppure con Network Element

(e.g. C5 and C4) separato. Le tipologie di utenza supportata variano da utenti puri IMS, siano essi utenza fissa

oppure utenza nomadica/VOLTE, a utenti nomadici/mobile per finire su SIP Business Trunking per PABX, IP-

PBX esistenti. Tutto questo consente di garantire la possibilità di offrire differenti soluzioni, cha variano dal

IMS Core and Voice over LTE (I/S-CSCF, HSS; TAS) al nodo centralizzato HSS mediante i-TDS, al IMS IP-IP

Interconnection (IBCF/BGCF, Border GW), il tutto basato su COTS HW e Vmware Hypervisor. Sono

disponibili inoltre le piattaforme ATCA o la configurazione ibrida ATCA virtualizzato. In ambito NGN, iMCS

copre con un solo prodotto diverse configurazioni per rispondere ai diversi bisogni dei clienti. L’interoperabilità

TDM–IP permette di garantire una vasta gamma di soluzioni disponibili. In prima istanza consente un cammino

graduale da TDM verso full VoIP e prepara il terreno per l’avvento di IMS e supporta reti eterogenee con

differenti tipologie di utenza e un elevato grado di customizzazione.

iRPS costituisce un elemento distintivo dell’offerta Italtel, essendo un sistema in grado di determinare il routing

ottimale per qualsiasi rotta di interconnessione tra diverse reti. È sicuramente un elemento di completamento

dell’offerta per le soluzioni NNI. Può inoltre esercitare funzionalità di controllore dei prodotti abilitati al DPI, e

può inserirsi come elemento di rilievo nel processo di softwarizzazione della rete in accordo con le strategie di

utilizzo SDN. Le principali features disponibili sono le logiche di Centralized Routing & Policy control, la

gestione centralizzata dei servizi (Number Portability, Call Screening e Translations), poter agire da fulcro in

un’attività di Service Brokering, la possibilità di evolvere verso l’interpretazione di ruoli differenti che vanno

dal Media Resource Broker, al SIP session broker, al ENUM server, al Policy manager.

Border Layer basato sul sistema NetMatch e articolato in varie versioni (S, B, M, D), che rappresenta il fulcro

della nuova strategia di interconnessione delle reti di telecomunicazioni nella loro evoluzione verso reti “all IP”

e che nel corso del 2013, ha ottenuto un importante riconoscimento con l’inserimento nel Magic Quadrant for

Session Border Controllers di Gartner per il prodotto NetMatch-S.

NetMatch-S Session Border Controller per essere leader su interconnessione IP-IP

NetMatch-B Border GateWay per essere leader su interconnessione IP-IP

NetMatch-M Media&Signalling GW per cogliere opportunità di mercato (replacement,..)

NetMatch-D Diameter routing server per l’evoluzione delle reti mobili verso LTE

iNEM Companion product nel contesto di interconnessione IP

WEGate Access Gateway

NetMatch-S è il prodotto di punta dell’offerta Italtel ed è costituito da un’applicazione multifunzionale in grado

di offrire interconnessione di rete a QoS garantita, per graduali migrazioni verso full IP, e in grado di supportare

voce e video in HD. Può supportare inoltre HDVC, Video HUB e WEBRTC. La disponibilità del prodotto è

garantita su differenti piattaforme hardware, partendo dalle piattaforme carrier grade ATCA/COTS verso

Relazione sulla gestione

[17]

elementi su piattaforma virtuale. Flessibile, con scalabilità lineare, è un sistema completo ad alta affidabilità e

con algoritmi di load balancing embedded. Nel contesto delle attività di adattatore di rete è in grado di svolgere

azioni di SIP/SIP-I manipulation, NAT/NAT-PT, Audio/Video Transcoding, Transrating and Transizing,

IPv4/IPv6 interworking e Media Termination Function. La funzionalità di Operation & Maintenance si presenta

con interfacce WEB (GUI) con la completa copertura dei FCAPS, la disponibilità di una funzione di tracing

flessibile e la gestione di eventi Rf per produzione CDR. Le attività di Load Balancing, di gestione di Traffic

policy, di offerta di un Internal RPF embedded, di gestione Bandwidth management e Call Admission Control

fanno di questo prodotto un elemento di eccellenza. Gli aspetti di security e la standard compliance completano

il quadro.

NetMatch-B/M rappresenta una linea di prodotto basata sul controllo H.248 e può presentarsi come un media

Gateway e un Border Gateway o in alternativa una Transcoding Unit per interoperabilità sul piano di utente.

Questa tipologia di prodotto permette una graduale migrazione dallo scenario TDM verso l’interconnessione full

IP, non imponendo drastici investimenti di replacement sul parco installato. La transizione morbida da TDM <->

IP to IP <-> IP per le reti di interconnessione preserva investimenti importanti di replacement all’interno

dell’interconnessione di rete. Il prodotto è in grado, inoltre, di poter espletare funzionalità di Centralized Audio

Transcoding Unit al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse in ambito di rete e di Video-adaptation per il

mercato Enterprise. Il prodotto rappresenta una sorta di “all in one” ovvero dispone di funzionalità di Media

Gateway /Signalling Gateway and Border Gateway, con differenti modelli di deployment, a partire da 2 slot per

MGW e BGW a 14 slot come puro Media gateway.

2. Introduzione del concetto di “companion product” limitatamente ad alcune linee di prodotto (per

aspetti di managementiNEM, per la gestione profiliiTDS), dove l’evoluzione del business ha

spinto Italtel ad abbandonare una linea di proposizione standalone, utilizzando invece la modalità di

fornitura come elemento associato al prodotto principale della linea di vendita.

3. Definizione delle linee di evoluzione basate essenzialmente su VOLTE, VIDEO e WEBRTC

(Embrace).

La soluzione mirata a soddisfare il capitolo VoLTE prevede un’architettura, dove l’application server TAS

(parte del prodotto i-MCS Framework) adotta il tipico concetto di Infrastructure as a Service (IaaS), con un

modello che viene distribuito in modo virtualizzato mediante VMware Hypervisor. L’application server TAS è

allineato con gli standard 3GPP e ETSI/TISPAN MMTEL ed è in grado di fornire la simulazione dei servizi

PSTN. TAS prevede inoltre l’integrazione di un media Server in grado di espletare servizi correlati alla gestione

del media (conferenze, ..). Per terminare, TAS è compliant con IR.92 (IMS profile per Voce e SMS) GSMA,

come specifica per fornire servizi voce a utenti IMS over LTE.

Il tema video conferenza è stato indirizzato in modo esplicito per superare le classiche criticità quali scarsa

interoperabilità, alta complessità di soluzione e alto costo di esercizio. Nel contesto della tematica video,

l’attenzione è stata portata sulla interoperabilità tra differenti fonti di videocomunicazione HD, peraltro

sponsorizzata da un gruppo open composto da alcuni operatori. Italtel, mediante il Video Hub propone una

soluzione flessibile che permette l’interoperabilità tra eterogenei domini video basati su differenti tecnologie.

Real Time Communication sta diventando un tema pervasivo in Internet. Italtel risponde a questo trend, mediante

l’offerta di un WEBRTC AS, con la linea di prodotto Embrace in grado di indirizzare al meglio la discontinuità

TLC vs OTT. Infatti il mondo del Real Time Communication si sposa perfettamente nel contesto web, dove

l’industria alla web speed, permette di realizzare comunicazione audio/video con uno stack integrato nel

browser, senza necessità di alcuna installazione preventiva. Ciò permette di trasformare il PC in una piattaforma

di comunicazione voce, video. In una parola WEBRTC permette di gestire chiamate audio, video, chat, e altro

con il Personal Computer che diventa la piattaforma abilitante senza bisogno di installazione di alcun plug-in

preventivo.

Relazione sulla gestione

[18]

Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi Professionali e System Integration

Nel corso dell’anno 2013 Italtel ha continuato ad innovare ed ampliare il proprio catalogo di Soluzioni per le

Telecomunicazioni e l’Information Technology, combinando prodotti propri e di terze-parti ad un insieme di

Servizi Professionali di alta qualità.

Come già nel 2012, l’offerta è stata strutturata secondo linee guida, che corrispondono ad altrettanti Competence

Center, caratterizzati dalle più avanzate competenze specialistiche (confermate da un importante patrimonio di

Certificazioni), da vari test plant, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un

deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti ed, infine, da alcuni software tools, che arricchiscono

e completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel.

Italtel opera attivamente con una molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi

di Unified Communications & Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti

tutto il supporto specialistico e ingegneristico necessario per disegnare e implementare le soluzioni.

In particolare, l’offerta di Soluzioni e Servizi si è nel 2013 dispiegata lungo l’asse tracciato dai seguenti

Competence Center:

Competence Center “IP NGN, Mobile and Optical”

Italtel implementa reti IP di ogni scala e dimensione, partendo principalmente dal catalogo Cisco, che include

apparati multi-servizio con funzionalità Layer2/Layer3 (routing e switching) per tutti i livelli gerarchici di

networking (accesso, aggregazione, core). L’evoluzione delle reti degli Operatori è sempre più guidata

dall’integrazione della rete IP con il livello ottico. Nel corso del 2013 Italtel ha cominciato a lavorare su

promettenti temi innovativi connessi alla programmabilità delle reti, i cui nuovi paradigmi introducono

intelligenza e flessibilità nelle infrastrutture tradizionali, abilitando la creazione di una molteplicità di nuovi

servizi. Gli elementi caratteristici delle architetture SDN (Software Defined Network) sono integrati, nella

visione Italtel, con strumenti di controllo della qualità, per consentire alle reti di adattarsi dinamicamente alle

richieste delle applicazioni e alle condizioni di traffico.

Nel 2013, sfruttando la propria esperienza pluriennale nella gestione di reti IP multi-vendor, Italtel ha sviluppato

iNES (Italtel Network Empowerment System), uno strumento per migliorare la gestibilità delle reti, che consente

di semplificare e automatizzare le attività operative, supportando il troubleshooting e abilitando processi

proattivi di network care. Le reti Wi-Fi stanno diventando le reti principali di ogni impresa e la chiave per

implementare efficaci strategie volte al miglioramento della competitività. Le architetture convergenti

wired/wireless sono il cuore dell’offerta di rete Italtel per le imprese. Con un approccio multi-vendor, Italtel è in

grado di supportare, inoltre, gli operatori mobili nell’affrontare le sfide complesse dello scenario competitivo,

come il noto fenomeno del "traffico che cresce più velocemente dei ricavi" e la congestione di rete.

Tecnicamente, la risposta alle esigenze del mercato si basa sull’efficienza dell’IP backhaul, sulla pianificazione

della copertura radio (di esterni quanto di interni) con small cell (stazioni radio-base a basso consumo e access

point Wi-Fi), sulla tecnologia LTE (Long Term Evolution) per l’EPC (Evolved Packet Core), come fattore

abilitante alla gestione del servizio secondo opportune policy e sull’offerta di servizi in tempo reale.

Competence Center “Multimedia Communication & Collaboration”

Grazie ai propri prodotti proprietari e ad un ricco catalogo multi-vendor, Italtel supporta le imprese nel

migliorare la competitività con i più evoluti strumenti di Comunicazione e Collaborazione. Le architetture

fondate sugli IP-PBX consentono di erogare, insieme con la voce, anche servizi avanzati di Collaborazione, quali

la videocomunicazione. Gli end-point voce/video proposti da Italtel vanno dalle sale Immersive (TelePresence),

ai device personali; la fruizione del servizio in mobilità è consentita dall’utilizzo di client. Le infrastrutture Video

HD abilitano anche l’offerta di servizi di consulenza e supporto a distanza. Una registrazione Video può

diventare un documento aziendale ed essere editata e condivisa. Le soluzioni di Digital Signage consentono

infine di creare e pubblicare dinamicamente contenuti digitali su monitor, display, vetrine interattive e chioschi

multimediali.

Nel corso del 2013 Italtel ha sviluppato una soluzione di Collaborazione multi-tecnologia che combina, secondo

le richieste del mercato, le componenti migliori di ogni vendor, con particolare riferimento all’IP-PBX di Cisco

Relazione sulla gestione

[19]

(Communications Manager) e al client Microsoft Lync, grazie alle funzioni di mediazione e transcodifica

implementate a bordo del prodotto Italtel NetMatch-S, che nella soluzione svolge anche il ruolo di Session

Border Controller, ovvero interfaccia tra la rete aziendale e quella di Operatore nella connessione SIP trunk.

Un importante risultato nel 2013 è stato raggiunto con la messa in esercizio, per Telefonica Global Solutions, in

Spagna e Brasile, di due soluzioni Cisco HCS (Hosted Collaboration Solution), che consentono di erogare

servizi avanzati di Collaboration in modalità Cloud. Dal 2013 Italtel è Microsoft Certified Partner con

competenze Gold in Unified Communications e PSLP (Premier Support for Lync Partners) e Silver in Web

Development.

Competence Center “Data Center”

Nel corso dell’anno, Italtel ha incrementato con sempre maggiore decisione le proprie attività sui Data Center.

Prerogativa fondamentale per la realizzazione di nuovi e più efficienti servizi IT, eventualmente in Cloud, è la

corretta implementazione di un Next Generation Data Center (NGDC), che garantisca prestazioni e flessibilità

elevate e che sia altamente integrato con l’infrastruttura IP sottostante. I principali componenti di un Data Center

di nuova generazione, computing, storage e networking, definiscono un’architettura intrinsecamente multi-

vendor, che deve essere ottimizzata per la virtualizzazione. Una gestione comune di tutte le componenti

completa l'architettura e permette il controllo dell’allocazione delle risorse, delle attività operative e del

provisioning.

Nel Luglio 2013 Italtel, primo partner Cisco italiano e tra i primi in Europa, ha conseguito la certificazione

“Master Cloud Builder”, che ratifica l’altissimo livello di competenza raggiunto nel disegnare e realizzare

infrastrutture NGDC con le tecnologie dell’ecosistema Cisco, consentendole di proporsi ai clienti come referente

ideale per l’implementazione di architetture Cloud-ready.

Italtel ha, inoltre, lavorato attivamente all’espansione dei Data Center dell’Esercito Italiano. Infine è stata stretta

una partnership con SAS per implementare soluzioni di network analytics, come risposta al ben noto trend di

mercato che va sotto il nome di “Big Data”.

Competence Center “Sicurezza”

Partendo da un approccio multi-vendor, Italtel opera sia nell’ambito della sicurezza fisica, sia in quello della

sicurezza di rete. Le soluzioni di sicurezza fisica includono: sistemi per il controllo degli accessi, sistemi di

videosorveglianza e telecamere IP. Inoltre, è possibile integrare i sistemi di comunicazione radio usati a livello

militare (P25/TETRA) con sistemi VoIP e con la rete PSTN. Le soluzioni di sicurezza di rete (LAN/WAN) e

applicativa includono: next generation firewall e IPS (Intrusion Prevention Systems), advanced malware

protection, email e web security, Network Admission Control (NAC) e Identity Services, VPN, Unified Threat

Management (UTM) e Cyber Threat Defense.

Competence Center “OSS: Network, Traffic, Quality Management”

Nel 2013 l’offerta Italtel in questo ambito è stata rinnovata e focalizzata consentendole di portare sul mercato

capacità in tutte le aree del modello eTOM, che è il riferimento per gli Operatori di Telecomunicazioni. Sviluppo

di tool ed integrazione di componenti standard di mercato sono gestite da Italtel nell’ambito delle funzioni di

Assurance, Provisioning, Inventory, Mediation, Business Intelligence e Data Warehousing.

Italtel ha sviluppato iQAC (Italtel Quality Assurance Center), uno strumento che consente di valutare

l’esperienza degli utenti finali del servizio. Stimolando la rete mediante agent attivi, iQAC acquisisce

informazioni sullo stato e il livello della qualità percepita del servizio. Le simulazioni di traffico favoriscono un

approccio proattivo al riconoscimento dell’eventuale degrado del servizio, riducendo così le occasioni di

interruzione dello stesso. iQAC è stato acquistato e utilizzato, per fini eterogenei, da tutti i principali Service

Provider italiani.

Infine, IMA (Intelligent Monitoring Application) consente di misurare e correlare le informazioni di qualità (dati

di QoS raccolti dalle rete e dati di QoE delle applicazioni), con lo scopo finale di abilitare la ri-configurazione

dinamica delle reti intelligenti (fondate sui paradigmi SDN) in funzione delle condizioni del traffico.

Relazione sulla gestione

[20]

Competence Centers: “Network Decommissioning”

L’acquisizione del contratto MANTRA in Belgacom e le continue ed approfondite analisi in corso nel 2013

nell’ambito del progetto di Decommissioning di Telecom Italia hanno consentito di focalizzare un gruppo di

competenze specializzato nei progetti di trasformazione delle reti telefoniche tradizionali in reti All IP. Questa

specializzazione consente di aiutare gli Operatori nel processo, ormai non più rinviabile, di migrazione dei clienti

di telefonia fissa dalle centrali di commutazione e nel medio termine anche di telefonia mobile 2G e 3G verso le

nuove reti Ultra Broadband “All IP”. I tools automatici di migrazione dei dati dei profili clienti, il coordinamento

delle attività impiantistiche di field, l’ingegneria necessaria per dismettere gli impianti e recuperare e liberare

interi Building, spesso localizzati in posizioni centrali delle principali città, fanno del Decommissioning

un’attività complessa e molto specialistica. Per gli Operatori di Telecomunicazioni tale attività è centrale per

puntare nel medio – lungo termine ad una posizione di costo più leggera e quindi competitiva rispetto a quella

attuale.

Competence Center: Multivendor Network Maintenance

Mediante l’erogazione di un insieme completo di servizi professionali, dalla consulenza al design,

dall’ingegneria all’implementazione, dalla gestione all’ottimizzazione, Italtel è in grado di progettare, realizzare

e manutenere soluzioni di telecomunicazione e IT. Particolarmente significativa l’attività nell’area dei managed

services dove nel corso del 2013 è stata consolidata l’offerta di network care ed operation con un risultato

economico importante su circa 40 Clienti nazionali e internazionali e in termini di sviluppo per gli anni a venire,

con l’avvio di un’attività di network care Multivendor con Telecom Italia (accordo siglato alla fine del 2013).

Italtel supporta operatori e aziende nel trovare le giuste risposte alle loro esigenze, grazie a servizi di consulenza,

assessment, ingegneria e testing; può affiancarsi ai propri clienti per indirizzare al meglio le scelte tecnologiche

(dimostrando il ROI delle iniziative), disegnare architetture scalabili, tracciare piani di migrazione a minimo

impatto, diffondere conoscenza e prassi tecnologiche. Inoltre, può supportare con successo i processi di

certificazione per l’interconnessione tra operatori e tra operatori e aziende.

Per quanto riguarda la realizzazione dei progetti, Italtel è in grado di erogare servizi di implementazione di alta

qualità, facendo leva sulle proprie competenze nella messa in campo di soluzioni multi-tecnologia e creazione

delle relative facility.

Infine, Italtel, può farsi carico delle attività di gestione per soluzioni di rete e IT, erogare il necessario supporto

tecnico ad ogni livello, ottimizzare il comportamento delle soluzioni testando e migliorando la Quality of

Experience (QoE). I Network Operation Center (NOC) e Security Operation Center (SOC) sono importanti asset

a supporto dei Servizi Gestiti in outsourcing.

Relazione sulla gestione

[21]

Sviluppo e innovazione

Progetti europei

Nel 2013 Italtel. ha condotto attività di ricerca e sviluppo industriale attraverso progetti collaborativi nel contesto

del Settimo Programma Quadro - Cooperation - dell’Unione Europea, nell’area tematica ICT (Information &

Communication Technologies).

In questo ambito, il 2013 ha visto la prosecuzione delle attività del progetto IP (Integrating Project)

ANIKETOS, coordinato dal centro di ricerca SINTEF in collaborazione con 16 partner internazionali, con lo

scopo di definire e realizzare a livello prototipale una piattaforma ICT per la composizione sicura di servizi, e

delle attività del progetto IP denominato MobileCloud Network, coordinato da SAP AG in collaborazione con

18 partner, per l’evoluzione architetturale della rete mobile attraverso la virtualizzazione delle funzionalità della

rete di TLC core secondo i paradigmi del Cloud Computing.

Nel corso del 2013 Italtel ha presentato, in collaborazione con altri partner industriali e istituti di ricerca europei,

il progetto denominato T-NOVA, coordinato dal centro di ricerca Demokritos, ottenendone l’approvazione e la

contrattualizzazione da parte della Commissione Europea. L’obiettivo del progetto è di promuovere e realizzare

a livello prototipale il concetto di virtualizzazione delle funzionalità di una rete di TLC (NFV – Network

Function Virtualization) cioè la migrazione di alcune funzioni, tradizionalmente eseguita da elementi hardware,

su infrastrutture virtualizzate, secondo il paradigma NFaaS (Network Functions as a Service). T-NOVA vedrà

l’avvio all’inizio del 2014.

Finanziamenti agevolati e contributi per lo sviluppo e l’innovazione

Nell’esercizio 2013 i proventi a conto economico Italtel sono stati pari a 6.517 migliaia di Euro. Gli incassi per

contributi a fondo perduto sono stati di 2.916 migliaia di Euro e quelli per finanziamenti agevolati sono stati di

572 migliaia di Euro.

Gli incentivi hanno fatto leva sulle seguenti normative nazionali e internazionali:

Fondo rotativo FAR – Fondo Agevolazioni alla Ricerca MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca),

secondo la Legge 297/99 e DM 593/2000;

Fondo rotativo FIT – Fondo Innovazione Tecnologica MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), secondo

la Legge 46/82;

FESR: Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale;

Fondo per la Competitività e per lo Sviluppo delle aree tecnologiche di Innovazione Industriale: Efficienza

Energetica, Mobilità Sostenibile e Made in Italy;

Normativa di attuazione della Commissione Europea sul Settimo Programma Quadro.

Nel corso del 2013 si sono concluse le attività di rendicontazione e le erogazioni a saldo del progetto SURE

(Sensori Ultra Wideband per il Risk Management in ambito e-health), finanziato dalla Regione Lombardia e

sviluppato in collaborazione con l’Università di Milano e altre imprese lombarde, e sono proseguite le attività di

rendicontazione del progetto CAMP (Context Aware Mobility Platform), di cui Italtel è coordinatore, inserito nel

quadro delle iniziative di “Mobilità Sostenibile” del programma Industria 2015.

Durante il 2013 sono proseguite le attività relative a vari progetti nazionali già avviati o svolti in anni precedenti.

In particolare, in ambito MIUR PON_04 per il periodo 2007-2013, si evidenziano quelle relative ai progetti i-

NEXT (aree tematiche Smart Mobility e Smart Grid) e Cluster OSDH-SmartFSE-Staywell (area tematica Smart

Health). Anche in ambito MIUR PON_02 sono proseguite le attività dei progetti ENERGETIC (Tecnologie per

l’ENERGia e l’Efficienza energeTICa) e HIPPOCRATES (Sviluppo di Micro e Nano-tecnologie e Sistemi

Avanzati per la Salute dell’uomo), attraverso la collaborazione con il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano

Sistemi.

Nel quarto trimestre del 2013 i progetti SIS (Soluzioni OSS/BSS/DSS Integrate Orientate ai Servizi), le cui

attività sono terminate nel 2005, e PA-IMS (Piattaforma di Accesso – IP Multimedia Subsystem), le cui attività

sono terminate nel 2009, hanno ottenuto il Decreto di Concessione da parte del Ministero dello Sviluppo

Economico.

Relazione sulla gestione

[22]

Nel corso dell’anno Invitalia, su mandato del Ministero dello Sviluppo Economico, ha concluso l’istruttoria e

definitivamente approvato il Contratto di Sviluppo Telecom Italia & Italtel, e nel mese di novembre 2013 è stato

stipulato il relativo Contratto di finanziamento.

Inoltre, il progetto Decision Theatre (nell’area tematica Cloud Computing), presentato nel 2012 in risposta al

Bando MIUR SCN (Smart Cities Nazionali), è stato ammesso alle agevolazioni. Decision Theater vedrà l’avvio

all’inizio del 2014.

In risposta al Bando MIUR per la creazione di “Distretti Tecnologici e Laboratori Pubblico-Privati”, nell’ambito

della nuova aggregazione pubblico-privato denominata Si-Lab (Service Innovation Laboratory) è stato

presentato il progetto esecutivo SERVIFY (SERVIce FirstlY) finalizzato allo sviluppo dei modelli, degli

strumenti e delle iniziative nel campo dell’innovazione aperta e dei servizi ICT, con specifico riferimento ai

servizi “ubiquituum”.

A valere sull’Avviso MIUR “Start-Up” del Piano di Azione e Coesione è stato presentato il progetto Bigger

Data, coordinato da Italtel. Il progetto è stato ammesso al finanziamento e le attività saranno avviate nel corso

del 2014.

In risposta a bandi nazionali e regionali, nell’anno 2013 Italtel ha inoltre presentato nuove proposte di progetti:

A valere sullo strumento “Contratti di Sviluppo” del Ministero dello Sviluppo Economico, a fine 2013 è stata

presentata domanda di accesso per un nuovo progetto congiunto Telecom Italia & Italtel denominato “Ultra

Broad Band”, che ha come obiettivo la diffusione della banda ultra-larga nelle regioni della convergenza

(Campania, Puglia, Calabria e Sicilia).

In ambito regionale Italtel, in collaborazione con 5 partner, ha partecipato al bando POR FESR Regione

Lombardia per la realizzazione di progetti nel settore delle Smart Cities e Communities, con la presentazione

del progetto SSENSO, per lo sviluppo di un prototipo di piattaforma context aware per servizi di sicurezza

del territorio.

A valere sul Bando della regione Sicilia dell’agosto 2013, Italtel ha presentato la proposta per un Contratto di

Programma Settoriale denominato “Future Internet 2.0 Innovation Lab”.

Anche nel 2013 è perdurata l’assenza di fondi pubblici per le agevolazioni attraverso il meccanismo del credito

di imposta sui costi sostenuti per la Ricerca e Sviluppo.

Relazione sulla gestione

[23]

Corporate Governance e responsabilità di impresa

Consiglio di Amministrazione

Conformemente all’Accordo di Ristrutturazione e con l’adozione, a fronte delle Assemblee straordinarie di

Italtel S.p.A. e di Italtel Group S.p.A. del marzo 2013, di un nuovo testo di Statuto, sono state introdotte – inter

alia – alcune modifiche alla composizione ed al funzionamento del Consiglio di Amministrazione che sono

entrate in vigore con la nomina del Consiglio attualmente in carica.

Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Group S.p.A., in carica fino all’approvazione del bilancio al 31

dicembre 2015, si compone di tre Consiglieri, compreso il Presidente, scelti anche tra non soci.

Il Consiglio di Amministrazione della principale controllata Italtel S.p.A. si compone di cinque Consiglieri, in

carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015. A norma dello statuto vigente di Italtel S.p.A. (art.

26.6) i consiglieri designati dai titolari degli SFP ed un altro componente del Consiglio di Amministrazione di

Italtel S.p.A. devono essere muniti dei requisiti di indipendenza e professionalità. La dichiarazione circa il

possesso di detti requisiti è stata resa, oltre che dai due consiglieri designati dai titolari degli SFP, da altri due

componenti (CEO e COO, muniti di deleghe esecutive) del Consiglio di Amministrazione

La gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli Amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie

per l’attuazione dell’oggetto sociale.

Al Presidente, munito dei poteri – non esecutivi – previsti per legge e per statuto per la relativa carica, nonché

all’Amministratore Delegato, spettano, disgiuntamente, la firma e la rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in

giudizio.

Nel corso dell’esercizio, i Consigli di Italtel Group S.p.A. e di Italtel S.p.A. si sono riuniti con frequenza oltre

che con la regolarità di legge e da statuto per esaminare gli argomenti sottoposti alla loro attenzione.

Compensi ad Amministratori e Sindaci

L’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci di Italtel Group S.p.A. per lo svolgimento

di tali funzioni anche in altre imprese consolidate è il seguente:

(migliaia di Euro)

2013 2012

Amministratori (1) 770 1.012

Sindaci 118 128 (1)

Si segnala che per gli amministratori componenti dei comitati consultivi interni, istituiti presso Italtel S.p.A., il Consiglio di

Amministrazione, riunitosi il 20 gennaio 2014, ha deliberato un compenso di 10.000 Euro, per ogni esercizio sociale, per la carica di

Presidente del Comitato per il Controllo Interno e provveduto alla nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione quale membro

del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato per la Remunerazione nonché Presidente del medesimo il cui compenso, per dette cariche, è da ritenersi compreso nella remunerazione deliberata nella stessa sede per il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Comitati

Nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione del debito che ha comportato oltre che l’adozione di un nuovo

statuto anche modifiche alla governance, nonché a seguito della scadenza nell’aprile 2013, per compiuto

mandato, del Consiglio di Amministrazione preesistente, sono decaduti i comitati tecnici e/o consultivi

precedentemente istituiti all’interno del Consiglio di Italtel Group S.p.A., non più previsti nell’ambito di detta

Società.

Di seguito vengono segnalate le principali attività svolte dai Comitati speciali, come istituti a seguito del re-

financing e con l’entrata in vigore della nuova governance, presso la principale controllata Italtel S.p.A.

Comitati speciali

I comitati tecnici e/o consultivi attualmente in carica sono il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per

la Remunerazione (peraltro entrambi già istituti presso Italtel Group S.p.A.). Detti comitati, unitamente al

comitato di Vendita, attualmente non ancora istituito, sono previsti dall’art. 31.2 dello Statuto della controllata

Italtel S.p.A. (nonché dal Regolamento degli Strumenti Finanziari Partecipativi di classe “A”).

Relazione sulla gestione

[24]

Comitato per il Controllo Interno

In assenza di previsione del Regolamento (degli SFP di classe A) sulla composizione del Comitato per il

Controllo Interno, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.pA. in sede di (nuova) istituzione del comitato

medesimo in seno alla società, ha fissato in tre il numero dei componenti.

Nel corso dell’esercizio concluso, il Comitato per il Controllo Interno (già Comitato di Audit) si è riunito

periodicamente deliberando, come di consueto, il piano di audit per l’anno 2014 e attivando misure di

rafforzamento sia della Corporate Governance sia del Sistema di Controllo Interno.

Con riferimento al Sistema di Controllo Interno, il Comitato ha proseguito nella predisposizione di attività di

verifica dei processi ritenuti fondamentali, per il tramite della funzione Internal Audit.

Nel corso dell’esercizio, sono stati intrattenuti rapporti sia con il Collegio sindacale sia con la società di

revisione per esaminare temi di reciproco interesse.

Comitato per la Remunerazione

Detto Comitato si compone di tre membri (due amministratori designati da Italtel Group S.p.A. e un

amministratore designato dai titolari degli SFP A) ed ha la finalità di trasmettere al Consiglio della controllata

Italtel S.p.A. il proprio parere non vincolante sulla remunerazione dei consiglieri di amministrazione della

Società investiti di particolari incarichi nonché dei top manager. Il comitato per la Remunerazione è stato

istituito presso la controllata, successivamente alla nomina del Consiglio di Amministrazione in carica, in corso

d’anno e non si è ancora riunito.

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo

Nel corso del 2013 è stato aggiornato il Modello adottato dalla Società e finalizzato alla prevenzione dei reati

previsti dal D.Lgs. 231/2001. Il Modello modificato e aggiornato in settima emissione è stato approvato con

delibera del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. del 15 Novembre 2013.

Gli aggiornamenti effettuati hanno tenuto conto di :

adeguamento alle variazioni normative intervenute nel 2012 che hanno portato alla introduzione nel D.

Lgs.231/2001 dei seguenti reati:

impiego di cittadini stranieri con soggiorno irregolare,

induzione indebita a dare o promettere utilità,

corruzione tra privati,

e alle modifiche a talune fattispecie di reato nei confronti della P.A;

Introduzione di una nuova Parte Speciale “Impiego di personale extracomunitario con permesso di soggiorno

irregolare”;

Modifiche organizzative della Società.

L’attività di formazione relativa al D. Lgs. 231/2001 e al Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, si è

svolta tramite l’erogazione in modalità e-learning di due moduli formativi indirizzati al personale di Italtel

S.p.A. che opera nelle aree potenzialmente a rischio per i reati nei confronti della Pubblica Amministrazione e

per i reati informatici.

Sono proseguite le attività di informazione del personale relativamente al D. Lgs. 231/2001, al Codice Etico e al

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, tramite l’aggiornamento dei contenuti informativi del sito

intranet aziendale dedicato alle attività del Compliance Office.

Il Compliance Office ha inoltre condotto audit volti a verificare la corretta applicazione di quanto previsto dal

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. In particolare, l’attività di audit ha

riguardato la corretta applicazione delle misure finalizzate alla prevenzione dei reati contro i diritti di proprietà

intellettuale. Le aree aziendali interessate sono state:

Attività di trasferimento al cliente di prodotti software di terze parti

Gestione di software di terze parti di uso corporate e di siti aziendali accessibili a terze parti

Relazione sulla gestione

[25]

Nel corso del 2013 è stato intrapreso il progetto di estensione dei principi del Modello di Organizzazione,

Gestione e Controllo di Italtel S.p.A. alle Società controllate e branch estere. Il progetto si è articolato secondo

due direttrici a seconda che nei paesi in cui risiede ciascuna società controllata esista o meno una disciplina

analoga al D. Lgs. 231/01 sulla responsabilità delle persone giuridiche:

definizione di Modelli specifici per le Società che risiedono in paesi esteri la cui legislazione locale prevede

una disciplina assimilabile al D. Lgs.231/2001

definizione di Linee guida di comportamento per le Società che risiedono in paesi esteri la cui legislazione

locale non prevede una disciplina assimilabile al D. Lgs.231/2001.

La Società controllata Italtel SA (Spagna), in collaborazione con il Compliance Office di Italtel S.p.A., ha

elaborato un proprio Corporate Compliance Program in conformità con la Ley Organica 5/2010, normativa

spagnola che disciplina la responsabilità penale delle persone giuridiche.

Sono stati definiti i Principi di prevenzione e le Linee guida di comportamento che il personale delle Società del

Gruppo Italtel deve seguire per evitare di commettere, nell’ambito delle attività svolte, i reati previsti dal D. Lgs.

231/2001, per i quali, a determinate condizioni, potrebbe essere ritenuta responsabile la stessa Italtel S.p.A. Detti

Principi e Linee guida, approvate dal Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. il 15 Novembre 2013, sono

state trasmesse all’Organo direttivo di ciascuna società del Gruppo Italtel affinchè siano recepite e diffuse a tutto

il personale.

Il Compliance Officer di Italtel S.p.A. ha tenuto costantemente aggiornato l’Organismo di Vigilanza, (costituito

da un componente esterno con elevate competenze in materia bilancistica ed economico-finanziaria, dal

Presidente del Collegio Sindacale e dal responsabile dell’Internal Audit e Compliance Office) e i vertici aziendali

in merito alle attività svolte per l’attuazione e la vigilanza del Modello.

L’Organismo di Vigilanza ha inoltre:

verificato le risultanze dei flussi informativi ricevuti periodicamente in ottemperanza a quanto definito dai

Protocolli 231;

approvato il piano di attività del Compliance Office per l’anno 2014 e del relativo budget di spesa.

Normativa per il conflitto di interesse

Nel corso del 2013 è continuato il censimento dei casi di conflitto di interesse per il personale dipendente del

Gruppo Italtel dotato di procure e deleghe.

Relazione sulla gestione

[26]

Risorse umane, ambiente e qualità

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2013 sono 1.628, dei quali 183 all’estero (al 31 dicembre 2012

erano 1.720 di cui 185 all’estero). Le persone assunte nel corso dell’anno sono state 40 (di cui 37 all’estero), 132

quelle uscite di cui 50 per dimissioni volontarie (in Italia 15 impiegati e 1 dirigente) e 80 per esodi incentivati.

Sul totale indicato è compresa l’assunzione di un dirigente. I dirigenti usciti dall’azienda sono stati 16; al

31/12/2013 sono 51 quelli in organico. Il personale risulta distribuito nelle seguenti funzioni: Sviluppo e

Innovazione (37%), Service (29%), Commerciale (26%) e funzioni di Amministrazione e di Staff (8%). I laureati

rappresentano poco meno della metà (53%) degli addetti mentre i diplomati ne costituiscono circa il 42%.

DIPENDENTI

PER CATEGORIA

31/12/2013

DIPENDENTI

PER FUNZIONE

31/12/2013

DIPENDENTI

PER TITOLO DI

STUDIO

31/12/2013

Negli Impiegati sono comprese 3 persone inquadrate come operai

Organizzazione

Il 2013 ha visto l’organizzazione di Italtel consolidarsi su tre chiare direttrici di presidio: tecnologico ed

operativo affidato a due Product Unit, la prima delle quali – Smart Networks & Products – per lo sviluppo e

l’integrazione di “architetture” proprietari e la seconda – Network & System Integration – per l’offerta di

soluzioni multi-vendor e servizi di integrazione e delivery; mercato affidato a due Market Region dedicate

rispettivamente alle aree LATAM ed EMEA; business support – Finance, Controlling, Procurement &

Logistics, Human Resources, Organization & Communication, affidate al Chief Operating Officer, entrato a far

parte della società nel maggio di quest’anno. Inoltre, nell’ambito delle funzioni commerciali un particolare focus

è stato dedicato al rafforzamento e all’evoluzione organizzativa delle società controllate estere.

Relazioni Industriali

Nel mese di aprile è scaduto il secondo anno di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per riorganizzazione

per un massimo di 170 lavoratori, con turni di rotazione di 3 mesi di per 45 unità.

Con l’accordo sindacale firmato in Assolombarda il 17 gennaio 2013, il programma di CIGS è stato

ulteriormente prorogato per il periodo 12 aprile 2013 – 11 aprile 2014 e ha riguardato un massimo di 270

dipendenti, con turni di rotazione quadrimestrali per 60 unità. E’ contestualmente proseguito l’utilizzo del

Contratto di Solidarietà (C.d.S.) per 961 dipendenti con una riduzione oraria media del 25%, sempre con termine

l’11 aprile 2014.

Il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali propedeutico alla gestione condivisa delle eccedenze di

personale anche nel 2014 è ripreso a settembre con incontri presso il Ministero dello Sviluppo Economico e in

Assolombarda.

A seguito di ciò, il 22 gennaio 2014 è stato firmato l’aggiornamento del memorandum del 22 novembre 2012

presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel quale Italtel e organizzazioni sindacali avevano convenuto e

Relazione sulla gestione

[27]

condiviso, al termine di una approfondita verifica della situazione finanziaria, economica e di mercato della

Società, i contenuti del Piano Industriale.

Presso lo stesso Ministero, il 25 gennaio 2014 è stato sottoscritto tra Italtel e FIM-FIOM-UILM l’accordo

operativo per il periodo aprile-dicembre 2014 che prevede - fino al 31 dicembre 2014 - un Contratto di

Solidarietà per 800 persone, con una riduzione oraria media del 17% e la proroga della CIGS per

riorganizzazione aziendale, che riguarderà un massimo di 230 lavoratori, con turni di rotazione di circa 3 mesi di

per 80 unità. A questi due strumenti si affianca l’apertura di una procedura di mobilità al fine di ridurre

strutturalmente le eccedenze. E’ stata inoltre definita la revisione di alcuni istituti normativi e dei connessi

trattamenti previsti dalla contrattazione integrativa aziendale, di maggior favore rispetto al CCNL. La ratifica

degli accordi è fissata per il 28 di marzo 2014 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Formazione Nel corso del 2013 sono state erogate 19.600 ore di formazione con 2.117 partecipazioni e 135 edizioni di

eventi formativi di varia natura. L’attività formativa si è focalizzata su aspetti tecnologici inerenti sia il

mantenimento e l’ampliamento di certificazioni Cisco sia l’ampliamento e il consolidamento di competenze

funzionali a nuove partnership (Microsoft, Juniper,EMC,Netapp ). E’ inoltre proseguita la diffusione di

conoscenze di virtualizzazione (VMware). In ambito manageriale è proseguito il percorso di Aggiornamento

Permanente Ambrosetti per Manager di primo livello e, si sono ampliate le iniziative di collaborazione col

Consorzio ELIS conseguenti alla presidenza Italtel del Consorzio. In particolare diversi managers hanno preso

parte a percorsi formativi sulla leadership, l’innovazione tecnologica, l’internazionalizzazione. In questo ambito

è stato concepito e realizzato Il progetto interaziendale “ITALIA LAB” per il rilancio di progetti innovativi IT.

In tema di formazione sulla salute e sicurezza è stato erogato tramite e-learning il corso base sul D.L. 81/2008

che ha coinvolto tutti i dipendenti Italtel. Inoltre è stato presentato a Fondimpresa ed approvato un Piano

aziendale con contributo aggiuntivo per la riqualificazione professionale dei lavoratori in CIG. Il Piano, che

coinvolge 90 lavoratori, verrà realizzato nel primo trimestre del 2014. Anche per il 2013 si è ampiamente fatto

ricorso ai Finanziamenti alla Formazione cha hanno consentito di coprire la totalità degli interventi per Manager

tramite Fondirigenti e di contribuire per circa il 60% alla formazione di impiegati e quadri tramite Fondimpresa e

fondi destinati alla Formazione Continua della Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano.

Ambiente e salute

Continua l’impegno di Italtel nelle attività di Energy Management finalizzate al risparmio e all’ottimale utilizzo

della risorsa energetica anche, e per effetto, di iniziative commerciali finalizzate all’introduzione sul mercato di

soluzioni in ambito “Smart City”. In particolare: monitoraggio dei consumi e relative azioni correttive,

automazione dei sistemi di gestione, sensibilizzazione del personale, razionalizzazione delle aree occupate, sono

alcuni esempi di azioni che hanno consentito di realizzare sensibili riduzioni nell’approvvigionamento di energia

elettrica, gas metano e GPL. Il processo di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza, condotto in

collaborazione con le rappresentanze dei lavoratori, garantisce circa il controllo e la minimizzazione dei fattori di

rischio. Particolare attenzione è posta per le attività svolte presso il cliente con la messa in opera di tutte le

iniziative di coordinamento, compresa un’attenta qualificazione dei fornitori, indispensabili per garantire la

sicurezza nei c.d. “cantieri”. Più in particolare, per le tematiche legate alla salute, il servizio sanitario aziendale

fornisce un’attività di presidio e di pronto soccorso nonchè la disponibilità di alcuni interventi a carattere

preventivo. Infine il continuo impegno sulle tematiche di ambiente e salute viene ancora confermato dal

mantenimento della certificazione ISO 14001, ottenuta sin dal 2001, nell’ambito del Comprensorio di Palermo-

Carini, fonte quest’ultima di best practices utilizzate e diffuse a livello aziendale.

Qualità

Italtel, da sempre, pone particolare attenzione alle tematiche di qualità sia rispetto ai prodotti, soluzioni e servizi

che fornisce, ma anche rispetto alle performance dei propri processi, correlandole, inoltre, ai requisiti inerenti

l’ambiente, la salute e la sicurezza. Questo impegno continua attraverso il costante rinnovo della certificazione

del Sistema di Gestione per la Qualità allo standard ISO 9001, che la Società detiene sin dal 1992. Il riesame

puntuale dei processi aziendali costituisce, inoltre, uno degli strumenti per valutare e selezionare iniziative

interne per il miglioramento delle performance aziendali. Relativamente ai prodotti sviluppati, le relative

configurazioni sono certificate secondo gli standard di compatibilità elettromagnetica di sicurezza oltre ad essere

realizzate secondo criteri di minimizzazione dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of

certain Hazardous Substances); a questo riguardo l’Azienda - iscritta al Registro dei Produttori di

Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -garantisce quanto previsto in sede di Unione Europea (WEEE -

Relazione sulla gestione

[28]

Waste Electrical and Electronic Equipment) in relazione allo smaltimento dei prodotti una volta giunti al termine

del loro ciclo di vita. La grande attenzione, infine, che Italtel dedica alle esigenze del Cliente si realizza anche

attraverso la conduzione di campagne di Customer Satisfaction che prevedono il coinvolgimento periodico dei

clienti attraverso interviste e che coprono l’intera sfera del rapporto cliente-fornitore.

Relazione sulla gestione

[29]

Altri fatti di gestione dell’esercizio

Evoluzione di passività potenziali significative

Contenzioso fiscale in Italia

Ad oggi Italtel ha in essere alcuni contenziosi fiscali pendenti che traggono origine dall’impugnazione degli

avvisi di accertamento emessi dalla Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio

Grandi Contribuenti in relazione ai periodi di imposta 2004, 2005, 2006 e 2007. l’Agenzia delle Entrate ha

principalmente contestato ai fini IRES (i) il mancato riaddebito a CRDR Investment III S.a.r.l. (socio al

48,77% di Italtel Group S.p.A.) degli interessi passivi e dei costi connessi ai finanziamenti accesi in relazione

all’operazione di Leveraged Buy Out con la quale nel corso del 2002 Italtel Group S.p.A. (già Italtel Holding

S.p.A.) ha acquisito la società Italtel S.p.A. (per il tramite di Italtel Acquisition S.p.A.) per un importo pari a

circa 19,5 milioni di Euro per il 2004, 18,9 milioni di Euro per il 2005, 17,5 milioni di Euro per il 2006 e 16

milioni di Euro per il 2007; ed inoltre (ii) l’indeducibilità di costi per servizi resi a favore di Italtel S.p.A. da

società del gruppo non residenti ai fini fiscali in Italia per difetto del requisito di inerenza ovvero di idoneo

supporto documentale per un importo pari a circa 5,1 milioni di Euro per il 2004; 2,9 milioni di Euro per il 2005,

3,5 milioni di Euro per il 2006 e 1,2 milioni di Euro per il 2007.

Per gli avvisi di accertamento relativi al 2004 in materia di IRES, IRAP e IVA, in data 6 novembre 2012 si è

tenuta l’udienza dinnanzi la Commissione Tributaria Provinciale di Milano Sez. 22. In data 20 febbraio 2013 la

Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha depositato le relative sentenze, entrambe totalmente favorevoli

ad Italtel, con condanna dell’Ufficio alle spese. Avverso le suddette sentenze l’Ufficio ha proposto appello

davanti alla Commissione Tributaria Regionale di Milano. La Società si è costituita in giudizio nei termini di

legge. Le relative udienze di trattazione non sono ancora state fissate.

Relativamente agli avvisi di accertamento del 2005 in materia di IRES, IRAP e IVA, in data 6 novembre 2013 la

Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha depositato la sentenza n. 242/22/2013 con cui ha integralmente

accolto, dopo averli riuniti, i ricorsi proposti dalla Società. Al momento la predetta sentenza non è ancora stata

impugnata dall’Ufficio.

Per gli avvisi di accertamento relativi al 2006 in materia di IRES, IRAP e IVA, in data 11 febbraio 2013 si è

tenuta l’udienza dinnanzi la Commissione Tributaria Provinciale di Milano Sez. 16. In data 25 febbraio 2013

sono state depositate le relative sentenze, parzialmente favorevoli ad Italtel. In particolare, la Commissione ha

ritenuto infondato il recupero a tassazione ai fini IRES del mancato riaddebito a CRDR Investment III S.a.rl.

degli interessi passivi, mentre ha confermato la fondatezza degli rilievi relativi ai costi per servizi resi a favore di

Italtel S.p.A. sia ai fini IRES che ai fini IRAP e IVA. In data 29 novembre 2013 la Commissione Tributaria

Regionale di Milano ha depositato la sentenza n. 195/12/2013 con cui ha integralmente accolto l’appello

presentato dalla Società ed ha conseguentemente annullato il relativo avviso di accertamento per IRAP e IVA. Al

momento l’Ufficio non ha ancora presentato ricorso per Cassazione avverso la predetta sentenza. Con

riferimento alla sentenza relativa all’avviso di accertamento per IRES la Società ha presentato, in data 9 ottobre

2013, ricorso in appello relativamente ai capi della sentenza per i quali è risultata soccombente in primo grado.

In data 14 ottobre 2013 l’Ufficio ha a sua volta impugnato la sentenza in parola con riferimento ai capi sui quali

è risultato soccombente. Al momento non è ancora stata fissata la relativa udienza di trattazione.

Per il periodo d’imposta 2007, in data 6 novembre 2013 i giudici di primo grado, con la sentenza n. 240/22/2013,

hanno parzialmente accolto, dopo averli riuniti, i ricorsi proposti dalla Società. In particolare, la Commissione

Tributaria Provinciale di Milano ha ritenuto infondato il recupero a tassazione ai fini IRES del mancato

riaddebito ai soci di Italtel Group degli interessi passivi e il recupero a tassazione ai fini IRES/IRAP/IVA

relativo alle prestazioni di servizi rese dalle società controllate estere. I giudici di primo grado hanno respinto i

ricorsi con riferimento ai rilievi minori (rilevanti ai fini IRES e IRAP) per una ripresa di imponibile pari a 223

migliaia di Euro.

Al momento né la Società né l’Agenzia delle Entrate hanno presentato ricorso in appello avverso la predetta

sentenza.

In data 10 luglio 2013 è stato emesso, da parte dell’Agenzia delle Entrate, un Processo Verbale di Constatazione

(“PVC”) nei confronti di Italtel relativo ai periodi di imposta 2008-2009-2010.

Relazione sulla gestione

[30]

Le principali contestazioni mosse nel predetto PVC sono equivalenti ai rilievi maggiori già contenuti negli avvisi

di accertamento notificati per gli anni precedenti e descritti in precedenza.

Al momento non è ancora stato emesso alcun avviso di accertamento nei confronti della Società relativamente ai

periodi di imposta oggetto di verifica.

A tal fine si evidenzia che ai sensi dell’art. 43, d.p.R. 29 settembre 1973, n. 600 e dell’art. 57, d.p.R. 26 ottobre

1972, n. 633 (così come integrati dall’art. 37, commi 24 e 25 del D.L. 4 luglio 2006, n. 223) in caso di

violazione che comporti l’obbligo di denuncia ai sensi dell’art. 331, c.p.p. per uno dei reati previsti dal D.Lgs. 10

marzo 2000, n. 74 i termini per l’accertamento di cui ai predetti articoli sono raddoppiati.

Allo stato attuale Italtel, supportato da un parere di un proprio consulente fiscale, ritiene che tale passività

potenziale rappresenti un rischio possibile e ha pertanto ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento.

Vista la complessità della materia oggetto delle contestazioni e la rilevanza dell’importo si ritiene comunque

opportuno fornire la presente informativa.

Relazione sulla gestione

[31]

Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale

e dei risultati finanziari

Nel presente capitolo sono fornite le analisi della situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per

gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012.

Risultati reddituali

Nel seguito sono esposti i conti economici riclassificati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012

(migliaia di euro)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2013 ammontano a 374.187 migliaia di Euro ed

evidenziano un incremento complessivo di 42.793 migliaia di Euro, pari al 12,9% rispetto all’anno 2012 che

rilevava ricavi per 331.394 migliaia di Euro.

Più nel dettaglio, si evidenzia come i ricavi verso Operatori italiani (Telecom Italia e Altri operatori italiani)

siano aumentati complessivamente di 10.950 migliaia di Euro, con una variazione percentuale del 7,4%. I ricavi

verso Telecom Italia ammontano a 108.052 migliaia di Euro, contro 89.571 migliaia di Euro del 2012, con un

incremento di 18.481 migliaia di Euro. I ricavi verso gli Altri operatori (OLO) ammontano a 51.265 migliaia di

Euro, contro 58.796 migliaia di Euro del 2012 con un decremento di 7.531 migliaia di Euro. Tale decremento è

da ricondurre principalmente al fatto che nel 2012 i ricavi hanno beneficiato di un progetto di importo

significativo con Cloud Italia (circa 7 milioni di Euro contro 1,2 milioni di Euro nel 2013).

I ricavi verso Pubblica Amministrazione e Grandi Aziende, che ammontano a 59.088 migliaia di Euro contro

45.019 migliaia di Euro del 2012, segnano un incremento di 14.069 migliaia di Euro, pari al 31,3% rispetto

all’anno precedente, riflettendo l’acquisizione di nuovi clienti e l’accresciuta competitività in questo settore di

Italtel.

2013 2012 Variazioni

Ricavi delle vendite e prestazioni 374.187 331.394 42.793

Redditività a costi esterni 127.450 109.503 17.947

% sui ricavi 34,1% 33,0%

Costo del lavoro (85.761) (96.125) 10.364

Spese operative nette (32.722) (24.377) (8.345)

Contributi in conto esercizio 6.517 873 5.644

Capitalizzazione costi Ricerca & Sviluppo 15.060 19.703 (4.643)

Altri costi e proventi 1.928 1.217 711

EBITDA normalizzato 32.472 10.794 21.678

% sui ricavi 8,7% 3,3%

Oneri straordinari del personale (19.332) (5.583) (13.749)

Altri oneri e proventi non ricorrenti (1.698) 28.151 (29.849)

EBITDA 11.442 33.362 (21.920)

% sui ricavi 3,1% 10,1%

Ammortamenti e svalutazioni (25.798) (31.844) 6.046

EBIT (14.356) 1.518 (15.874)

Oneri finanziari netti (11.721) (18.783) 7.062

Risultato del periodo prima delle imposte (26.077) (17.265) (8.812)

Imposte del periodo (6.629) 5.102 (11.731)

Utile / (perdita) netto da attività cessate (161) - (161)

Utile (perdita) del periodo (32.867) (12.163) (20.704)

Relazione sulla gestione

[32]

I ricavi verso Operatori esteri ammontano a 155.782 migliaia di Euro contro 138.008 migliaia di Euro del 2012,

evidenziando un incremento di 17.774 migliaia di Euro, pari al 12,9%. L’incidenza percentuale sul totale dei

ricavi, stabile rispetto al 2012, è pari al 41,6%.

L’area EMEA passa da 44.984 migliaia di Euro nel 2012 a 36.381 migliaia di Euro nel 2013 (con una flessione

del 19,1% pari a 8.603 migliaia di Euro), mentre, nell’area LatAm, i ricavi passano da 93.024 migliaia di Euro

nel 2012 a 119.401 migliaia di Euro nel 2013 con un incremento di 26.377 migliaia di Euro (incremento del

28,4% rispetto al 2012).

Per quanto riguarda l’EMEA, Italtel, nonostante la riduzione di ricavi soprattutto a causa del rallentamento degli

investimenti da parte degli operatori, è riuscita comunque a consolidare la propria posizione, sia nella vendita di

prodotti proprietari, oltre che nelle attività di System Integration, consolidando quindi il proprio posizionamento

nei gruppi Vodafone, France Telecom e Telefonica.

Nell’area Latam, superata la situazione di crisi finanziaria che aveva creato problemi di approvvigionamento di

materiali Cisco (business principale dell’area), si è registrato un significativo incremento di fatturato soprattutto

in Argentina e Brasile.

Nell’ambito degli Operatori esteri, i ricavi verso società del gruppo Telecom sono passati da 43.217 migliaia di

Euro nel 2012 a 66.346 migliaia di Euro nel 2013 segnando un incremento di 23.129 migliaia di euro, pari al

53,5%.

La redditività a costi esterni (“Margin”) aumenta dal 33,0% del 2012 al 34,1% del 2013 con un aumento di

redditività percentuale che riguarda tutti i mercati, ma in modo più significativo OLO, EPS ed EMEA e tutte le

linee di offerta.

Il costo del lavoro ordinario al 31 dicembre 2013 ammonta a 85.761 migliaia di Euro contro un valore di 96.125

migliaia di Euro al 31 dicembre 2012, diminuendo, pertanto, di 10.364 migliaia di Euro, pari al 10,8%. Il

decremento è dovuto principalmente alla diminuzione della forza lavoro media del periodo in esame e agli effetti

degli accordi firmati con i Sindacati nel gennaio 2013.

Le spese operative nette (“Net expenses”) dell’anno 2013 ammontano a 32.722 migliaia di Euro, contro un

valore di 24.377 migliaia di Euro registrato l’anno precedente. L’incremento di 8.345 migliaia di Euro, tuttavia, è

quasi interamente determinato dall’effetto contabile della derecognition dell’operazione di Sale and Lease Back

dell’immobile di Castelletto – Settimo Milanese, con conseguente aumento dei costi contabilizzati come spese

operative per il contratto d’affitto del Comprensorio di Castelletto (il cui effetto è pari a +8.294 migliaia di

Euro).

I contributi in conto esercizio relativi a erogazioni a fondo perduto concesse da enti pubblici a fronte di progetti

di ricerca applicata ammontano a 6.517 migliaia di Euro, grazie alla positiva conclusione del Contratto di

Sviluppo Telecom Italia & Italtel, contro un valore di 873 migliaia di Euro registrato l’anno precedente, durante

il quale la particolare situazione di Italtel (processo di ristrutturazione ex art. 182 bis l.f.) aveva causato il blocco

dei progetti finanziati.

Gli effetti sopraindicati di aumento della redditività a costi esterni, contenimento del costo del lavoro e

incremento dei contributi in conto esercizio consentono di pervenire ad un EBITDA normalizzato pari a 32.472

migliaia di Euro (8,7% sui ricavi), triplicato rispetto al risultato dell’esercizio 2012 che ammontava a 10.794

migliaia di Euro (3,3% sui ricavi).

Gli oneri di ristrutturazione (costo del lavoro, spese e accantonamenti) per uscite del personale (“Labour

restructuring”) ammontano, nell’anno 2013, a 19.332 migliaia di Euro, contro 5.583 migliaia di Euro

dell’esercizio 2012 per le numerose adesioni alla politica di incentivazione del personale effettuata dalla Società

nell’ambito del programma di ristrutturazione previsto nel Piano Industriale.

La voce Transaction costs & Other è negativa, nel 2013, per 1.698 migliaia di euro, ed è interamente costituita da

spese relative all’operazione di rifinanziamento, che ammontavano a 3.977 migliaia di Euro nell’esercizio

precedente. Durante il 2012, inoltre, tale voce, che era positiva per 28.151 migliaia di Euro, includeva

componenti positivi non ricorrenti relativi alla derecognition del contratto di affitto Comprensorio di Castelletto

– Settimo Milanese per 22.817 migliaia di euro e 10.000 migliaia di Euro di provento da parte di Telecom Italia,

nonché poste negative per 244 migliaia di Euro.

Relazione sulla gestione

[33]

Dopo le suddette componenti, gestionalmente classificate come non ricorrenti, l’EBITDA di bilancio

dell’esercizio 2013 ammonta a 11.442 migliaia di Euro (pari al 3,1% dei ricavi) e diminuisce di 21.920 migliaia

di Euro (-65,7%) rispetto all’EBITDA di 33.362 migliaia di Euro dell’anno precedente.

L’EBIT dell’esercizio 2013 è negativo per 14.356 migliaia di Euro e si raffronta con l’EBIT positivo di 1.518

migliaia di Euro dell’esercizio 2012, registrando, dunque, un decremento di 15.874 migliaia di Euro dopo

ammortamenti e svalutazioni di 25.798 migliaia di Euro (31.844 migliaia di Euro nel 2012).

L’ammontare degli oneri finanziari netti pari a 11.721 migliaia di Euro si raffronta con 18.783 migliaia di Euro

del precedente esercizio con un miglioramento di 7.062 migliaia di Euro, ossia pari al 37,6 %.

Le differenze cambio nette passano da 906 migliaia di Euro positive al 31 dicembre 2012 a 4.636 migliaia di

Euro negative al 31 dicembre 2013.

Gli Interessi passivi netti passano da 16.337 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012 a 4.134 migliaia di Euro al 31

dicembre 2013. Il miglioramento di 12.203 migliaia di Euro degli interessi passivi netti è dovuto principalmente

alla derecognition del leasing finanziario di Castelletto con conseguente riduzione degli oneri finanziari di 7.820

migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2012 e alla riduzione degli interessi passivi bancari per 4.174 migliaia di

Euro a seguito del processo di rifinanziamento conclusosi a marzo 2013, con conseguente minor esposizione

debitoria, determinata dall’operazione di conversione dei finanziamenti bancari in strumenti finanziari

partecipativi, e miglioramento dei tassi di riferimento.

Gli altri oneri e proventi netti negativi passano da 3.352 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012 a 2.951 migliaia di

Euro al 31 dicembre 2013, con un miglioramento di 401 migliaia di Euro.

Il risultato del Gruppo prima delle imposte è negativo per 26.077 migliaia di Euro rispetto al risultato negativo di

17.265 migliaia di Euro dell’esercizio 2012.

Le imposte dell’esercizio sono negative per 6.629 migliaia di Euro, mentre nel precedente esercizio erano

positive per 5.102 migliaia di Euro. Si veda in merito la nota N. 13.

La perdita netta da attività cessate pari a 161 migliaia di Euro è riferita alla società Italtel Kenya Ltd in

liquidazione.

Il risultato netto del 2013 è negativo ed ammonta a 32.867 migliaia di Euro e si raffronta con la perdita dell’anno

precedente di 12.163 migliaia di Euro.

Relazione sulla gestione

[34]

Sintesi patrimoniale

Nel seguito viene esposta la sintesi patrimoniale al 31 dicembre 2013 e 2012.

(migliaia di euro)

31/12/2013 31/12/2012(1) Variazioni

Attività e passività non correnti:

+ Avviamento 167.215 167.215 -

+ Immobili, impianti e macchinari e Altre attività immateriali 45.876 52.460 (6.584)

+ Altre attività 7.138 7.894 (756)

+ Imposte anticipate 81.145 80.935 210

- Fondo per benefici ai dipendenti (26.207) (28.202) 1.995

- Fondi per rischi e oneri (9.978) (9.275) (703)

- Altre passività (451) (112) (339)

Attività e passività non correnti 264.738 270.915 (6.177)

Capitale circolante:

+ Rimanenze 28.898 32.941 (4.043)

+ Crediti commerciali 119.974 96.867 23.107

+ Altri crediti 36.509 37.642 (1.133)

+ Attività destinate alla cessazione 140 - 140

- Debiti commerciali (120.963) (156.197) 35.234

- Altri debiti (73.249) (60.217) (13.032)

- Passività destinate alla cessazione (103) - (103)

Capitale circolante (8.794) (48.964) 40.170

Totale capitale investito netto 255.944 221.951 33.993

Indebitamento finanziario netto 181.571 265.956 (84.385)

di cui cassa (48.258) (34.658) (13.600)

Patrimonio netto consolidato 74.373 (44.005) 118.378

Capitale sociale 826 131.427 (130.601)

Altre riserve incluso risultato dell’esercizio 73.547 (175.432) 248.979

Totale indebitamento e Patrimonio netto 255.944 221.951 33.993 (1)L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici

per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Lo Stato Patrimoniale 2013 riflette l’importante ristrutturazione portata a termine a marzo: in particolare il

Patrimonio Netto risulta positivo per 74.373 migliaia di Euro e la Posizione Finanziaria Netta scende a 181.571

migliaia di Euro rispetto a 265.956 migliaia di Euro del 2012. Aumentano anche i livelli di liquidità del Gruppo.

Investimenti

Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 19.315 migliaia di Euro, di cui 16.336 migliaia di Euro in

immobilizzazioni immateriali e 2.979 migliaia di Euro in immobilizzazioni materiali.

In particolare sono stati investiti 15.060 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.276 migliaia di

Euro in software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo di software.

Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate di 926 migliaia di Euro in attrezzature industriali riguardanti

per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti destinati al

mercato. Sono stati investiti oltre 1.000 migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer per il

rinnovo tecnologico dei sistemi informatici delle società del Gruppo e 486 migliaia di Euro per interventi di

manutenzione straordinaria degli impianti relativi ai fabbricati della sede di Carini.

Relazione sulla gestione

[35]

Risultati finanziari

Nella tabella sottostante è riportato la composizione del capitale circolante nel 2013 e 2012 e la relativa

variazione: (migliaia di euro)

2013 2012 Variazione

Rimanenze 28.898 32.941 (4.043)

Crediti commerciali 119.974 96.867 23.107

Debiti commerciali (120.963) (156.197) 35.234

Crediti per imposte correnti 1.942 2.724 (782)

Altri crediti e attività 34.567 34.918 (351)

Debiti per imposte correnti (1.039) (399) (640)

Altri debiti e passività (72.210) (59.818) (12.392)

Attività destinate alla cessazione 140 - 140

Passività destinate alla cessazione (103) - (103)

Variazioni Capitale circolante (8.794) (48.964) 40.170

Il Capitale circolante passa da -48.964 migliaia di Euro a -8.794 migliaia di Euro per effetto principalmente della

conversione a Capitale di circa 50 milioni di Euro di debiti Cisco.

L’indebitamento finanziario netto risulta come segue: (migliaia di euro)

31/12/2013 31/12/2012 Variazioni

Finanziamenti bancari a breve termine 92.567 257.716 (165.149)

Finanziamenti a medio-lungo termine (bancario e agevolato) 136.548 36.455 100.093

Altri debiti finanziari 1.824 834 990

Ratei e risconti passivi 193 7.212 (7.019)

Indebitamento lordo 231.132 302.217 (71.085)

Denaro e valori in cassa (750) (1.467) 717

Banche conti correnti disponibili (47.508) (33.191) (14.317)

Crediti finanziari a breve termine (1.230) (1.594) 364

Ratei e risconti attivi (73) (9) (64)

Altri titoli del circolante - - -

Indebitamento netto 181.571 265.956 (84.385)

L’indebitamento netto al 31 dicembre 2013 è pari a 181.571 migliaia di Euro e si riduce di 84.385 migliaia di Euro

rispetto a 265.956 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012 per effetto prevalentemente della riduzione

dell’indebitamento lordo per 71.085 migliaia di Euro e dell’incremento delle disponibilità liquide e mezzi

equivalenti per 13.600 migliaia di Euro.

L’indebitamento lordo si riduce di 71.085 migliaia di Euro prevalentemente per effetto della conversione dei debiti

in Strumenti Finanziari Partecipativi per 103.035 migliaia di Euro, del rimborso di finanziamenti per 12.738

migliaia di Euro (di cui finanziamenti agevolati 8.666 migliaia di Euro e finanziamenti bancari a breve termine

3.950 migliaia di Euro). Il decremento è stato compensato dall’accensione di nuovi finanziamenti per 43.944

migliaia di Euro (di cui finanziamenti bancari a breve termine 15.890 migliaia di Euro) e della variazione

negativa di altri debiti finanziari diversi per 744 migliaia di Euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti si incrementano di 13.600 migliaia di Euro per effetto del flusso

monetario generato nell’anno dalle attività di finanziamento per 31.946 migliaia di Euro e dall’attività operativa

per 2.350 migliaia di Euro, al netto del flusso monetario assorbito dalle attività di investimento per 18.976

migliaia di Euro.

Relazione sulla gestione

[36]

Gestione dei rischi finanziari

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si manifesta qualora il Gruppo non detenga o incontri difficoltà a reperire le risorse

necessarie per far fronte agli impegni finanziari futuri. Il rischio cui è soggetto il Gruppo è legato alle risorse

generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e alle difficoltà potenziali nell’ottenere

finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti

centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente

gestione delle risorse finanziarie.

Il Gruppo dispone dei fondi e delle linee di credito descritte nelle Note al bilancio consolidato che, unitamente ai

flussi di cassa generati dall’attività operativa e di finanziamento, hanno consentito di soddisfare pienamente il

pagamento dei creditori estranei all’accordo di ristrutturazione entro il 31 dicembre 2013 e, inoltre,

consentiranno al Gruppo di soddisfare anche i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del

capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza nell’arco del Piano Industriale.

Si segnala a tal proposito che sono state utilizzate le linee di back-up previste nel Piano di Ristrutturazione

relative ad alcuni soft-loans e grants non ancora erogati alla data di bilancio che, una volta incassati,

comporteranno la contestuale estinzione di tali linee.

Rischio di credito

Il rischio del credito è il rischio che un cliente o una controparte commerciale o finanziaria causi una perdita

finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione di pagamento.

La massima esposizione teorica al rischio di credito al 31 dicembre 2013 è rappresentata dal valore contabile

delle Altre attività, dei Crediti commerciali delle Attività finanziarie a breve termine e delle Disponibilità liquide

presso banche, istituti finanziari e postali per complessivi 210.915 migliaia di Euro (175.569 migliaia di Euro al

31 dicembre 2012).

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di

inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente

e considerando i dati storici.

La direzione finanziaria del Gruppo monitora mensilmente il rischio di esigibilità del credito, scaduti e linee di

credito affidate per i maggiori clienti di ciascuna società del Gruppo.

L’esposizione più rilevante è quella relativa ai crediti commerciali verso clienti. Al 31 dicembre 2013 i Crediti

commerciali per 119.974 migliaia di Euro (96.867 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012) sono iscritti al netto di

una svalutazione accumulata di 9.235 migliaia di Euro (9.172 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012).

Al 31 dicembre 2013 lo scaduto dei crediti commerciali al netto del fondo svalutazione è pari a 12,0 milioni di

Euro (13,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2012), di questi 2,1 milioni di Euro sono compensabili con debiti per

forniture e 4,5 milioni di Euro sono relativi allo scaduto tecnico.

Le disponibilità liquide del Gruppo sono depositate presso primarie controparti.

Per quanto attiene agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione degli altri rischi finanziari e

della relativa politica di copertura si rinvia alla Nota 5 delle Note del bilancio consolidato.

Relazione sulla gestione

[37]

Rapporti con parti correlate

Con riferimento alle attività svolte con parti correlate nel corso dell’esercizio, si rimanda alla relativa sezione

delle Note integrative del bilancio consolidato.

Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio

Con l’accordo sindacale firmato in Assolombarda il 17 gennaio 2013, il programma di CIGS è stato

ulteriormente prorogato per il periodo 12 aprile 2013 – 11 aprile 2014 e ha riguardato un massimo di 270

dipendenti, con turni di rotazione quadrimestrali per 60 unità. E’ contestualmente proseguito l’utilizzo del

Contratto di Solidarietà (C.d.S.) per 961 dipendenti con una riduzione oraria media del 25%, sempre con termine

l’11 aprile 2014.

Presso il Ministero dello sviluppo economico, il 25 gennaio 2014 è stato sottoscritto tra Italtel e FIM-FIOM-

UILM l’accordo operativo per il periodo aprile-dicembre 2014 che prevede - fino al 31 dicembre 2014 - un

Contratto di Solidarietà per 800 persone, con una riduzione oraria media del 17% e la proroga della CIGS per

riorganizzazione aziendale, che riguarderà un massimo di 230 lavoratori, con turni di rotazione di circa 3 mesi

per 80 unità. A questi due strumenti si affianca l’apertura di una procedura di mobilità al fine di ridurre

strutturalmente le eccedenze. E’ stata inoltre definita la revisione di alcuni istituti normativi e dei connessi

trattamenti previsti dalla contrattazione integrativa aziendale, di maggior favore rispetto al CCNL. La ratifica

degli accordi è fissata per il mese di marzo 2014 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si segnala inoltre che nel mese di gennaio 2014 il peso argentino ha subito una svalutazione del 23% circa nei

confronti del dollaro statunitense: tale perdita di valore in Italtel Argentina, nonostante implichi un incremento

del valore dei debiti (in USD) verso Casa Madre e verso il fornitore Cisco, risulta attualmente mitigata

dall’indicizzazione dei listini di vendita argentini al dollaro statunitense.

La situazione economica e politica dell’Argentina viene monitorata dagli organi interni del Gruppo, che seguono

con attenzione gli sviluppi delle prospettive economiche e le misure intraprese dagli organi governativi del

Paese.

Relazione sulla gestione

[38]

Evoluzione prevedibile della gestione

In base alle prime indicazioni, riflesse nel budget 2014 approvato dal CdA del 10 marzo u.s. si ritiene che,

nonostante le difficoltà caratterizzate da un clima economico e politico non favorevole, il Gruppo Italtel stia

evolvendo lungo la strada tracciata dal Piano Industriale.

Settimo Milanese, 12 marzo 2014

Per il Consiglio di Amministrazione

L’Amministratore Delegato

Bilancio consolidato

[39]

BILANCIO

Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2013 e 2012 (migliaia di euro)

Nota 31/12/2013 31/12/2012(1)

Attivo

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari (7) 17.452 18.165

Avviamento (8) 167.215 167.215

Altre attività immateriali (9) 28.424 34.295

Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto (10) 194 194

Attività finanziarie a medio e lungo termine (11) 131 177

Altre attività (12) 6.813 7.523

Imposte anticipate (13) 81.145 80.935

Totale attività non correnti 301.374 308.504

Attività correnti

Rimanenze (14) 28.898 32.941

Crediti commerciali (15) 119.974 96.867

Crediti per imposte correnti (16) 1.942 2.724

Altri crediti e attività (17) 34.567 34.918

Attività finanziarie a breve termine (18) 1.303 1.603

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (19) 48.258 34.658

Totale attività correnti 234.942 203.711

Attività non correnti cessate (41) 140 -

Totale attivo 536.456 512.215

Patrimonio netto e Passivo

Patrimonio netto

Capitale sociale (20) 826 131.427

Riserve (21) 10.983 11.507

Azioni proprie (22) (10.983) (10.983)

Risultato dell’esercizio (23) 210 (175.956)

Patrimonio netto di Gruppo 1.036 (44.005)

Capitale e riserve di Terzi (23) 98.728 -

Altre riserve di Terzi (23) 7.686 -

Risultato dell’esercizio di Terzi (23) (33.077) -

Patrimonio netto di Terzi 73.337 -

Totale Patrimonio netto 74.373 (44.005)

Passivo

Passività non correnti

Fondi per benefici ai dipendenti (24) 26.207 28.202

Fondi per rischi e oneri (25) 9.978 9.275

Passività finanziarie a medio e lungo termine (26) 136.548 36.455

Altre passività (27) 451 112

Totale passività non correnti 173.184 74.044

Passività correnti

Debiti commerciali (28) 120.963 156.197

Debiti per imposte correnti (29) 1.039 399

Altri debiti e passività (30) 72.210 59.818

Passività finanziarie a breve termine (26) 94.584 265.762

Totale passività correnti 288.796 482.176

Passività non correnti cessate (41) 103 -

Totale passivo 462.083 556.220

Totale Patrimonio netto e Passivo 536.456 512.215 (2)L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici

per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto

previsto dallo IAS 8.

Bilancio consolidato

[40]

Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2013 e 2012 (migliaia di euro)

Nota 2013 2012

Ricavi delle vendite e delle prestazioni (31) 374.187 331.394

Altri proventi (32) 21.319 56.437

Acquisti di materiali e servizi esterni (33) (283.805) (252.559)

Costo del lavoro (34) (107.406) (104.655)

Ammortamenti e svalutazioni (35) (25.798) (31.844)

Altri costi operativi (36) (7.661) (18.200)

Variazione delle rimanenze (37) (438) 912

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (38) 15.246 20.033

Risultato operativo (14.356) 1.518

Proventi finanziari (39) 11.008 14.154

Oneri finanziari (39) (22.729) (32.937)

Proventi / (Oneri) da valutazione di partecipazioni

con il metodo del Patrimonio netto, netti - -

Risultato del periodo prima delle imposte (26.077) (17.265)

Imposte dell’esercizio (40) (6.629) 5.102

Utile / (Perdita) dell’esercizio derivante dalle attività in funzionamento (32.706) (12.163)

Utile / (Perdita) netto da attività cessate (41) (161) -

UTILE / (PERDITA) DEL PERIODO (32.867) (12.163)

di cui Quota Gruppo 210 (12.163)

di cui Quota di spettanza di Terzi (33.077) -

Bilancio consolidato

[41]

Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2013 e 2012 (migliaia di euro)

2013 2012

Utile / (Perdita) dell’esercizio (32.867) (12.163)

Utili / (Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (1.938) (989)

Rimisurazione piani per dipendenti (IAS 19):

Utili / (perdite) attuariali 204 (2.317)

Effetto fiscale (56) 637

Totale altri utili / (Perdite) imputati direttamente a Patrimonio netto (1.790) (2.669)

Totale utile / (Perdita) complessivo (34.657) (14.832)

di cui Quota Gruppo 210 (14.832)

di cui Quota di spettanza di Terzi (34.867) -

(1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19

(Benefici per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Bilancio consolidato

[42]

Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2013 e 2012 (migliaia di euro)

(1) Nel 2012, include 2.080 migliaia di Euro relativi al rilascio della quota pluriennale della plusvalenza realizzata con la vendita dell’immobile industriale di

Castelletto e 32.817 migliaia di Euro conseguenti alla cancellazione al 31 dicembre 2012 del Leaseback dell’immobile di Castelletto iscritto nel 2011.

L’importo di 24.863 migliaia di Euro comprende anche altre plus/minusvalenze dell’esercizio e la rinuncia del deposito cauzionale di 10.000 migliaia di

Euro anch’essa relativa alla rinegoziazione del contratto di affitto dell’immobile di Castelletto.

(2) Include il pagamento di imposte correnti per 3.983 migliaia di Euro e 6.527 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2013 e 2012.

2013 2012

A - Disponibilità monetarie nette iniziali (Indebitamento finanziario netto a breve) 34.658 27.360

B - Flusso monetario dall’attività operativa

Perdita dell’esercizio (compresa la quota spettante a terzi) (32.867) (12.163)

Ammortamenti e svalutazioni 25.798 31.844

(Plusvalenze) / minusvalenze su dismissioni cespiti (1) 5 (24.863)

Insussistenza passività finanziarie - (739)

(Incremento) / Decremento imposte anticipate (210) (10.138)

Incremento / (Decremento) dei fondi per benefici ai dipendenti (1.995) (2.778)

Variazione di altri fondi 703 (2.014)

Flusso monetario dell’attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante (8.566) (20.851)

Variazioni del capitale circolante

(Incremento) / Decremento dei crediti (22.465) 11.334

(Incremento) / Decremento delle rimanenze 4.043 207

(Incremento) / Decremento di altre attività 1.098 (9.231)

Incremento / (Decremento) dei debiti verso fornitori e altri 28.240 18.563

Totale variazioni del capitale circolante 10.916 20.873

Totale (B) (2) 2.350 22

C - Flusso monetario da / (per) attività di investimento

(Investimenti) e disinvestimenti in partecipazioni e titoli 9 (8)

(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 300 2.274

Disinvestimenti di immobilizzazioni 30 77

Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.979) (1.758)

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (16.336) (21.888)

Totale (C) (18.976) (21.303)

D - Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (3)

Accensioni e rimborsi finanziamenti a breve termine 11.940 16.701

Accensioni e rimborsi finanziamenti non bancari a breve termine - 4.500

Nuovi finanziamenti 28.054 6.234

Rimborso finanziamenti a terzi (8.666) (4.108)

Rimborso passività per locazioni finanziarie (122) (586)

Incremento / (Decremento) altre passività finanziarie 740 6.394

Totale (D) 31.946 29.135

E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 15.320 7.854

Altre variazioni di Patrimonio netto (1.720) (556)

F - Disponibilità monetaria netta finale 48.258 34.658

Bilancio consolidato

[43]

Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2012 e 2013 (migliaia di euro)

Quota Gruppo Quota

terzi(2)

Totale

Patrimonio

netto

Capitale

sociale

Riserve Azioni

proprie

Altre

riserve

incluso

risultato

del periodo

Totale

Saldi al 1 gennaio 2012 131.427 11.507 (10.983) (160.903) (28.952) - (28.952)

Variazione area di

consolidamento - - - (1) (1) - (1)

Utile / (perdita) complessivo - - - (13.152) (13.152) - (13.152)

Saldi al 31 dicembre 2012 131.427 11.507 (10.983) (174.056) (42.105) - (42.105)

Rilevazione cambio IAS 19(1) - - - (1.900) (1.900) - (1.900)

Saldi al 31 dicembre 2012

Restated 131.427 11.507 (10.983) (175.956) (44.005) - (44.005)

Operazioni con gli azionisti:

- Copertura perdite portate a

nuovo di Italtel Group S.p.A. (130.601) (524) - 131.125 - - -

- Conferimento in Italtel S.p.A.

per SFP (Strumenti Finanziari

Partecipativi) - - - - - 153.035 153.035

Allocazione riserve a terzi - - - (9.476) (9.476) 9.476 -

Parziale utilizzo SFP per

coperture perdite in Italtel

S.p.A.: - - - 54.307 54.307 (54.307) -

Utile / (perdita) complessivo - - - 210 210 (34.867) (34.657)

Saldi al 31 dicembre 2013 826 10.983 (10.983)

210 1.036 73.337 74.373

(1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012

secondo quanto previsto dallo IAS 8. La rettifica complessiva di 1.900 migliaia di Euro è attribuibile al conto economico complessivo

dell’esercizio 2012 per 1.680 migliaia di Euro. (2) L’attribuzione a terzi della quota di Patrimonio Netto è stata effettuata tenuto conto di quanto previsto nell’Accordo di ristrutturazione

relativamente ai diritti economici applicabili agli SFP di Italtel S.p.A.

Bilancio consolidato

[44]

Note del bilancio consolidato

Nota 1 Introduzione

Premessa

Italtel Group S.p.A. (di seguito la Società Capogruppo) è una società per azioni avente sede legale in Castelletto,

Settimo Milanese (MI) ed è partecipata, per le azioni ordinarie “A”, come descritto a pagina 6, al 48,77% da

Clayton Dubilier & Rice, al 19,37% da Telecom Italia, al 18,40% da Cisco Systems, al 10,81% da Capita

Trustees Limited, al 2,65% da Cordusio società fiduciaria S.p.A, di cui l’1,91% per azioni proprie e il restante

0,74% per azioni di manager e dipendenti.

La Capogruppo, attraverso le sue controllate (di seguito il Gruppo Italtel), offre soluzioni, prodotti e servizi

prevalentemente per gli operatori di telecomunicazioni e anche per Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione.

Tali soluzioni, prodotti e servizi vengono perlopiù proposti sotto forma di progetti per la convergenza voce-dati e

fisso-mobile.

Il presente bilancio consolidato annuale, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, è presentato in Euro,

essendo l’Euro la moneta corrente nell’economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dallo Stato patrimoniale,

dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle

variazioni del Patrimonio netto e dalle Note illustrative. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato

sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

Rispetto al 31 dicembre 2012 non ci sono variazioni dell’area di consolidamento.

La società Italtel Kenya Ltd è stata posta in liquidazione e viene rappresentata come destinata alla cessazione.

Modalità di presentazione del bilancio

Coerentemente con quanto previsto dal regolamento 809/2004/CE e dalla raccomandazione 05-054b del CESR

(the Committee of European Securities Regulators), il Gruppo Italtel ha predisposto il bilancio consolidato dal

31 dicembre 2005 in conformità agli IFRS omologati dalla Commissione Europea.

Il Gruppo, con riferimento al 31 dicembre 2013, ha predisposto il Bilancio Consolidato in conformità ai principi

contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea. Per IFRS si

intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International

Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo

Standing Interpretations Committee ("SIC").

Di seguito vengono indicate le principali variazioni apportate ai principi contabili internazionali.

Variazione ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2013:

Modifiche allo IAS 1 - Esposizione nel bilancio delle voci delle altre componenti di conto economico

complessivo: In data 6 giugno 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento (UE)

475/2012 della Commissione del 5 giugno 2012 che adotta le Modifiche allo IAS 1- Esposizione nel bilancio

delle voci delle altre componenti di conto economico complessivo. L’obiettivo delle modifiche allo IAS 1 è

rendere più chiara l’esposizione del numero crescente di voci delle altre componenti di conto economico

complessivo e aiutare gli utilizzatori dei bilanci a distinguere tra le voci delle altre componenti di conto

economico complessivo che possono o meno essere riclassificate successivamente nel prospetto dell’utile

(perdita) d’esercizio. Le modifiche allo IAS 1 si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano

successivamente al 1° luglio 2012.

In data 6 giugno 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Regolamento (UE) 475/2012 della

Commissione del 5 giugno 2012 che adotta le modiche allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti. Le modifiche

dello IAS 19 sono focalizzate sulle modalità di contabilizzazione dei piani a benefici definiti, degli altri

benefici a lungo termine e dei benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro

(termination benefits). Le principali modifiche rispetto all’attuale principio riguardano:

Bilancio consolidato

[45]

- piani a benefici definiti: gli utili/perdite attuariali (ridenominati remeasurements) dovranno essere

immediatamente e integralmente riconosciuti nel prospetto degli utili e delle perdite complessivi.

E’ eliminata l’opzione che permetteva di non riconoscere gli utili/perdite attuariali se rientravano

all’interno di un certo “corridoio” e di differirli se invece non rientravano al di fuori di tale

“corridoio” (c.d. corridor approach);

- altri benefici a lungo termine (es. premi di anzianità): gli utili/perdite attuariali (ridenominati

remeasurements) dovranno essere riconosciuti nel patrimonio netto nel prospetto degli utili e delle

perdite complessivi. La rilevazione immediata a conto economico non sarà più permessa;

- eliminazione del “rendimento atteso sulle attività a servizio del piano” e del “costo per interessi”,

che saranno sostituiti da una nuova grandezza denominata “interesse netto”, calcolata applicando

alla passività netta (ossia la passività lorda al netto delle attività a servizio del piano) il tasso di

sconto oggi utilizzato solo per la passività lorda;

- richiesta di ulteriori informazioni integrative da includere nelle note al bilancio per meglio

evidenziare i rischi derivanti dai piani a benefici definiti;

- termination benefits: in base al nuovo standard il fattore che determina la tempistica per il

riconoscimento in bilancio è il fatto che l’offerta del beneficio non possa essere ritirata dall’entità,

ossia sia irrevocabile. A tal fine, i termination benefits possono essere sostanzialmente di due tipi:

a) benefici collegati ad un più ampio piano di ristrutturazione, in cui l’entità non può ritirare

l’offerta e il dipendente non ha alcuna alternativa alla sua accettazione: in tal caso l’offerta

si considera irrevocabile nel momento in cui il piano di lay off viene comunicato agli

interessati;

b) benefici individuali che l’azienda può in teoria ritirare a sua discrezione fino

all’accettazione del dipendente: in tal caso l’offerta diventa irrevocabile quando il dipende

l’accetta.

In data 29 dicembre 2012 sono stati pubblicati, sulla Gazzetta Ufficiale Europea L.360, i regolamenti 1255 e

1256 relativi agli aggiornamenti dei principi contabili internazionali. Più nel dettaglio:

Con Regolamento 1255/2012 vengono modificati/inseriti i seguenti principi:

- L’inserimento del nuovo principio IFRS 13 - Valutazione del Fair Value, che definisce un

framework unico per la valutazione del Fair Value e fornisce una guida completa su come valutare

il Fair Value di attività e passività finanziarie e non finanziarie. Non introduce cambiamenti

rilevanti con riferimento all’utilizzo del Fair Value, ma piuttosto indica come misurare il Fair

Value quando la sua applicazione è richiesta o consentita.

- Le modifiche all’IFRS 1 - Prima adozione degli IFRS, in particolare per i paragrafi (D26-30)

relativi al principio della “grave iperinflazione”. In particolare l'amendement precisa che se

un’entità decidesse in sede di transizione agli IFRS di valutare attività e passività al Fair Value e

di utilizzare tale Fair Value come sostituto del costo nel prospetto della situazione patrimoniale-

finanziaria di apertura redatto in conformità agli IFRS, nei casi di una grave iperinflazione il primo

bilancio che l'entità redige in conformità agli IFRS deve spiegare come e perché l'entità aveva una

valuta funzionale che presentava entrambe le seguenti caratteristiche, e perché poi ha cessato di

averla:

a) per tutte le entità con operazioni e saldi in quella valuta non è disponibile un indice

generale dei prezzi attendibile;

b) non esiste possibilità di cambio tra la valuta e una valuta estera relativamente stabile.

Con Regolamento 1256/2012 vengono modificati i seguenti principi:

- Modifica del principio IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative adeguando un errore

relativo alla mancata eliminazione del paragrafo 13 (eliminazione contabile) con l’aggiornamento

del regolamento 1205 (g.u. 305 del 23.11.11). Con la presente modifica viene eliminato il

paragrafo 13 ed inseriti i paragrafi 13A-13F.

Bilancio consolidato

[46]

- Conseguentemente alle modifiche introdotte nell’IFRS 7 viene coerentemente adeguato il principio

IAS 32 (Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio).

L’entrata in vigore delle normative è differenziata in relazione all’eliminazione del paragrafo 13

(applicabilità da 1 gennaio 2013) e dalle altre modifiche intervenute (dal 1 gennaio 2014).

In data 5 marzo 2013 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale L.61 il Regolamento 183/2013 della

Commissione Europea del 4 marzo 2013 che adotta le modifiche all’IFRS 1 Prima adozione degli

International Financial Reporting Standard – Finanziamenti pubblici. Le modifiche all’IFRS 1 riguardano i

finanziamenti pubblici a un tasso di interesse inferiore a quelli di mercato e il loro obiettivo è di esentare i

neo-utilizzatori degli IFRS da una piena applicazione retroattiva delle relative disposizioni in occasione del

passaggio agli IFRS. Pertanto, le modifiche all’IFRS 1 introducono una nuova eccezione all’applicazione

retroattiva degli IFRS, richiedendo ai neo-utilizzatori di attenersi alle disposizioni stabilite dallo IAS 39-

Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione e dallo IAS 20-Contabilizzazione dei contributi pubblici e

informativa sull’assistenza pubblica e valutare prospetticamente i finanziamenti pubblici in essere alla data di

passaggio agli IFRS.

In data 28 marzo 2013 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale L.90 il Regolamento 301/2013 emesso dalla

Commissione Europea del 27 marzo 2013 che adotta i Miglioramenti ai principi contabili internazionali –

Ciclo 2009-2011. L’obiettivo dei miglioramenti è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze

riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di

urgenza, ma che sono stati discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale iniziato nel 2009. Tre

miglioramenti, in particolare le modifiche dell’Appendice D dell’IFRS 1 e dei principi contabili

internazionali IAS 16 e IAS 34, rappresentano chiarimenti o correzioni dei principi in questione. Gli altri tre

miglioramenti, in particolare le modifiche dell’IFRS 1, dello IAS 1 e dello IAS 32, comportano cambiamenti

delle previsioni esistenti oppure la formulazione di linee guida aggiuntive in merito all’implementazione di

tali previsioni.

Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014:

In data 29 dicembre 2012 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale Europea L.360, il regolamento

1254/2012con il quale vengono omologati i seguenti principi:

- IFRS 10 - Bilancio Consolidato, il cui obiettivo è quello di omologare un unico modello di

bilancio consolidato che prevede il controllo come base per il consolidamento di tutti i tipi di

società. Nel raggiungimento di questo obiettivo sono stati quindi incorporati principi presenti nello

IAS 27 (Bilancio consolidato e separato), che di conseguenza è stato ripubblicato modificato, e

dell’interpretazione relativa SIC 12 (Consolidamento – società a destinazione specifica – società

veicolo). Il nuovo principio fornisce, inoltre, ulteriori indicazioni per determinare l’esistenza del

controllo laddove sia difficile da valutare.

Il Gruppo applicherà tale principio a partire dal primo gennaio 2014.

- IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto, il cui obiettivo è quello di determinare i principi contabili

con cui rendicontare le società che sono parti di accordi a controllo congiunto. Nel raggiungimento

di questo obiettivo vengono quindi annullati: i) lo IAS 31 (Partecipazioni in joint venture) ii)

l’interpretazione SIC 13 (entità a controllo congiunto – conferimenti in natura da parte dei

partecipanti). Mentre i principi esistenti si basano sulla forma giuridica dell’accordo per definirne

il trattamento contabile, l’IFRS 11 si focalizza sulla natura dei diritti e degli obblighi derivanti

dall’accordo stesso. In particolare il nuovo principio ha eliminato la possibilità di contabilizzare le

joint venture secondo il metodo del consolidamento proporzionale; conseguentemente le stesse

devono essere contabilizzate esclusivamente secondo il metodo del patrimonio netto.

- IFRS 12 - Informativa sulle partecipazioni di altre entità, il cui obiettivo è quello di rafforzare, ed

in parte, sostituire gli obblighi informativi per le società controllate, per gli accordi a controllo

congiunto e per le società collegate e le altre società strutturate non consolidate. Nel

raggiungimento di questo obiettivo si è reso necessario ripubblicare (modificandoli) gli IAS 27

(Bilancio Separato), e IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture).

Bilancio consolidato

[47]

- Sempre nel medesimo regolamento viene precisato che in relazione alla mancata adozione del

principio IFRS 9 (strumenti finanziari) da parte dell’Unione, tutti i riferimenti a detto principio

debbono intendersi rivolti all’attuale IAS 39 (strumenti finanziari: rilevazione e valutazione).

Per tali principi lo Iasb aveva indicato il 1 gennaio 2013 come data di entrata in vigore; tuttavia la

Commissione europea con l'omologazione tramite il Reg. 1254 dell'11 dicembre 2012, ha posticipato di un

anno la data di applicazione che pertanto è fissata per gli esercizi che inizieranno dal 1° gennaio 2014 (o

successivo per nuove entità o con date differite).

In data 5 aprile 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale L95 il Regolamento (UE) 313/2013 della

Commissione del 4 aprile 2013 con il quale sono state omologate le modifiche contenute nel documento

“Guida alle disposizioni transitorie (Modifiche agli IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12). L’obiettivo delle

modifiche è un alleggerimento della transizione nell’IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12 limitando l’obbligo di

fornire informazioni comparative rettificate al solo esercizio comparativo precedente.

In data 20 dicembre 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale L346 il Regolamento (UE) 1374/2013

della Commissione del 19 dicembre 2013 con il quale sono state omologate le modifiche contenute nel

documento emesso dallo IASB in data 27 giugno 2013, “Informazioni integrative sul valore recuperabile

delle attività non finanziarie (Modifiche allo IAS 36)”. La modifica riguarda l’informativa da fornire sul

valore recuperabile di attività che hanno subito una riduzione di valore, nei casi in cui il valore recuperabile

si basi sul Fair Value al netto dei costi di dismissione.

In data 20 dicembre 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale L346 il Regolamento (UE) 1375/2013

della Commissione del 19 dicembre 2013 con il quale sono state omologate le modifiche contenute nel

documento “Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura (Modifiche IAS 39)”.

La modifica introduce un’eccezione alla cessazione prospettica della contabilizzazione di un derivato come

strumento di copertura nel caso in cui il relativo contratto con la controparte subisca significative modifiche

in forza di disposizioni di legge.

Nota 2 Principi contabili adottati

Metodologia di consolidamento

Il bilancio consolidato include i bilanci di Italtel Group S.p.A. (Società Capogruppo) e delle società sulle quali la

stessa esercita, direttamente o indirettamente, il controllo, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e

sino alla data in cui tale controllo cessa. Nella fattispecie il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto

o indiretto della maggioranza delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell’esercizio di una influenza

dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente in forza di accordi contrattuali o legali, le

scelte finanziarie e gestionali delle entità, ottenendone i benefici relativi, anche prescindendo da rapporti di

natura azionaria. L’esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio è considerata ai fini della

determinazione del controllo.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2013 e sono quelli predisposti e approvati dai

Consigli di Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai

principi contabili della Capogruppo.

Non sono state incluse nell’area di consolidamento, pertanto non sono consolidate con il metodo del

consolidamento integrale, le entità controllate il cui consolidamento non produrrebbe effetti significativi sia da

un punto di vista quantitativo che qualitativo, ai fini di una corretta rappresentazione della situazione

patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italtel. Tali entità sono contabilizzate al costo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i

seguenti:

Bilancio consolidato

[48]

le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci

di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, dalla data in cui

si realizza il controllo fino a quando il controllo è trasferito al di fuori del gruppo.

le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono

contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al

valore equo (Fair Value) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di

capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile. La differenza tra il costo di

acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, se positiva, è allocata alla voce

dell’attivo Avviamento e, se negativa, contabilizzata a conto economico;

gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora

realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di

debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;

gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a

conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente

frazione di attività e passività cedute.

Le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo Italtel ha un’influenza notevole (di seguito Società Collegate),

che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%, sono

contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, a eccezione dei casi in cui risulta evidente che l’applicazione

di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economico-

finanziaria del Gruppo Italtel. In tali casi, la partecipazione è valutata al costo. Di seguito è descritta la

metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove

necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e

comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento della

acquisizione;

gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo Italtel sono contabilizzati nel conto economico consolidato dalla

data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui per effetto

delle perdite la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è

annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo Italtel è rilevata in un apposito fondo, solo nel

caso il cui il Gruppo Italtel si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della collegata o

comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società collegate non determinate dal

risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve;

gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società Capogruppo/Società

controllate e Società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo

Italtel nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate a eccezione del caso in cui esse

siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell’ambiente

economico primario in cui esse operano (la valuta funzionale). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è

la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei

bilanci delle società espressi in valuta estera diversa dell’Euro sono le seguenti:

le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del

bilancio;

i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio;

la “riserva di conversione valutaria” accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle

grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura, sia quelle generate dalla traduzione dei

patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di

rendicontazione;

l’avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal Fair Value correlati alla acquisizione di una entità estera sono

trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;

nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per

convertire i flussi di cassa delle società controllate estere.

Bilancio consolidato

[49]

I tassi di cambio applicati sono riportati di seguito.

Media dei 12 mesi al

31 dicembre 2013

Puntuale al

31 dicembre 2013

Media dei 12 mesi al

31 dicembre 2012

Puntuale al

31 dicembre 2012

Peso argentino 7,27739 8,98914 5,84032 6,48641

Rublo russo 42,337 45,3246 39,9262 40,3295

Scellino keniota 114,377 119,091 108,571 113,591

Real brasiliano 2,86866 3,2576 2,50844 2,7036

Sterlina inglese 0,849255 0,8337 0,810871 0,8161

Dollaro USA 1,32812 1,3791 1,28479 1,3194

Zloty polacco 4,19749 4,1543 4,18474 4,074

Dirham Emirati Arabi 4,87817 5,06539 4,71899 4,84617

Nuevo Sol peruviano 3,5918 3,85865 3,39012 3,36777

Riyal Arabia Saudita 4,98086 5,17242 4,81826 4,94838

Rial Oman 0,511103 0,530728 0,494494 0,50776

Nella Nota 46 sono riportati gli elenchi delle società partecipate direttamente o indirettamente dalla Capogruppo.

Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente

descritti nelle note seguenti, per i quali è stato applicato il valore equo (Fair Value) e sono presentati, salvo ove

diversamente indicato, in migliaia di Euro.

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A - Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli

ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto

per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno

sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni

originarie.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al conto

economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento,

ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata

esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come

attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di

sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati

secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a

conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall’ammortamento sistematico,

calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della stimata

vita utile al netto del valore recuperabile residuo.

La vita utile stimata dal Gruppo Italtel, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati industriali 33 anni

Impianti e macchinari 5-10 anni

Attrezzature industriali e commerciali 4 anni

Altri beni 4-10 anni

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove

applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Bilancio consolidato

[50]

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile

differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato

separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del component

approach.

B - Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti

sul Gruppo Italtel i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo Italtel al

loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La

corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono

ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicati per le immobilizzazioni materiali,

salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia

la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in

tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione. Eventuali

plusvalenze realizzate sulla cessione di beni retrolocati in base a contratti di locazione finanziaria sono iscritte tra

le altre passività e imputate a conto economico sulla base della durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono

classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico

lungo la durata del contratto di leasing.

C - Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,

controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di

produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto

degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui

l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione

della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile al netto del valore recuperabile residuo.

(i) Avviamento

L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al Fair Value netto, alla

data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento

sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio

(impairment test). Il test di impairment sull’avviamento avviene con cadenza almeno annuale. Tale test viene

effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui

attribuire l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il Valore

Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si

intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il

relativo Valore d’Uso (cfr. successivo punto D per maggiori dettagli circa la determinazione del Valore d’Uso).

Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di

valore.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla cash

generating unit l’eccedenza residua è allocata alle attività materiali e immateriali incluse nella cash generating

unit in proporzione del loro valore di carico. Il valore contabile di ogni attività all’interno della cash generating

unit non potrà essere svalutato al di sotto del più elevato tra:

il Fair Value dell’attività al netto delle spese di vendita;

il valore in uso, come sopra definito; e

zero.

(ii) Costi di Ricerca e sviluppo

Bilancio consolidato

[51]

I costi relativi all’attività di Ricerca e sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono

sostenuti, a eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali laddove risultano

soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

il progetto è chiaramente identificato e i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera

attendibile;

è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;

è dimostrata l’intenzione di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;

esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l’utilità dell’immobilizzazione

immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;

sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

L’ammortamento dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali inizia a partire dalla data in cui

il risultato generato dal progetto è commercializzabile. L’ammortamento è effettuato in quote costanti in un

periodo di tre anni, che rappresenta la durata della stimata vita utile delle spese capitalizzate.

(iii) Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili

Gli oneri relativi all’acquisizione di diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di

licenze e di diritti simili sono capitalizzati sulla base dei costi sostenuti per il loro acquisto.

L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione del

diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal

momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

D Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali

(i) Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al

fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne sia interne al Gruppo Italtel,

di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede

alla stima del Valore Recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione a conto

economico. Il Valore Recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo Fair Value ridotto dei costi di vendita e

il suo Valore d’Uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati originati

dall’utilizzo dell’attività e di quelli derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Nel determinare il

Valore Recuperabile, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte

che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell’investimento e ai

rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di

realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, ovvero

della cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al Valore Recuperabile. Qualora vengano meno i

presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività viene ripristinato

con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attivo in oggetto avrebbe avuto se

non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati rilevati gli ammortamenti.

(ii) Avviamento e attività a vita indefinita

Per le attività immateriali con vita utile indefinita, tra le quali rientra l’Avviamento, il principio contabile

internazionale n. 36 (IAS 36) richiede la misurazione formale del Valore Recuperabile (c.d. impairment test)

almeno annualmente e a prescindere dalla circostanza per la quale si rilevino indicazioni di possibili perdite di

valore. La verifica viene svolta normalmente alla fine di ogni esercizio e, pertanto, la data di riferimento per tale

valutazione è costituita dalla data di chiusura del bilancio.

Il principio IAS 36 definisce i criteri e le regole da seguire per effettuare i controlli per riduzione di valore,

indicando esplicitamente che tali criteri si applicano con riferimento sia a singole attività sia ai gruppi di attività

denominati Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit o CGU).

Bilancio consolidato

[52]

Se il valore contabile di un’attività o dell’unità generatrice di Flussi Finanziari (o del gruppo di unità) eccede il

rispettivo Valore Recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di valore.

Si intende per Valore Recuperabile di un attività il più alto tra il suo Fair Value netto dei Costi di Vendita e il

suo Valore d’Uso. Il Valore d’Uso è definito dal principio IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari

futuri che si prevede derivabili da un'attività. Il calcolo del Valore d’Uso di un'attività comporta la stima dei

flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua

dismissione finale e l’applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. La stima dei futuri flussi finanziari

si basa sui più recenti budget e piani previsionali approvati dalla direzione aziendale. I flussi si riferiscono

all’attività nelle condizioni d’uso attuali, senza includere effetti attesi da ristrutturazioni non impegnate o da

miglioramenti delle condizioni d’uso attesi in futuro. Il tasso di attualizzazione riflette le valutazioni correnti di

mercato del costo finanziario del tempo e dei rischi specifici connessi all'attività d'impresa.

Nel caso in cui il Valore in uso risulti inferiore al valore contabile della cash generating unit, la differenza

negativa viene in primo luogo imputata a riduzione del valore contabile dell’avviamento fino alla totale

svalutazione dello stesso. L’ulteriore riduzione di valore viene imputata in maniera proporzionale alle altre

attività della cash generating unit in proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del Valore

Recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore contabile delle attività non viene ridotto mai al di sotto

del maggiore tra il loro Valore Recuperabile e zero.

E - Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono al momento della prima iscrizione classificate in una delle seguenti categorie e

valutate come segue:

Finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-

derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono

inclusi nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di

bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima

iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse

effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l’attività viene ridotta in

misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate

a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il

valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del

costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Investimenti disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in

questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti

finanziari sono valutati sin dalla prima iscrizione al Fair Value e gli utili o perdite da valutazione rilevati in

una riserva di patrimonio netto che viene riversata a conto economico solo nel momento in cui l’attività

finanziaria viene effettivamente ceduta o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si evidenzia che

la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata. Limitatamente ai titoli di

debito se, in un periodo successivo, il Fair Value aumenta e l’incremento può essere correlato oggettivamente

a un evento che si verifica dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico,

la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata, con l’importo stornato rilevato a conto economico.

Inoltre per i titoli di debito la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è

iscritta in bilancio in contropartita del conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei

cambi, mentre le variazioni dei cambi relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono

rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o

non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale negoziabilità

della stessa; sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di

riferimento del bilancio.

Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo

strumento si è estinto e il Gruppo Italtel ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo

strumento stesso e il relativo controllo.

Bilancio consolidato

[53]

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono

valutate al momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il

criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la

possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla

base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo Italtel abbia un diritto

incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando vengono estinte, cioè quando l’obbligazione

contrattuale è soddisfatta, oppure viene cancellata o scade.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al Fair Value. I derivati sono classificati come strumenti di

copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia

della copertura verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di

variazione del Fair Value degli strumenti oggetto di copertura (Fair Value hedge; es. copertura della variabilità

del Fair Value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al Fair Value con imputazione degli

effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le

variazioni del Fair Value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash

flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei

tassi di interesse), le variazioni del Fair Value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e

successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione

coperta.

La soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell’hedge accounting è verificata periodicamente.

Le variazioni del Fair Value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di

copertura sono rilevate a conto economico.

Determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari

Per la determinazione del Fair Value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa

quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un

mercato attivo, il Fair Value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su

variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e

delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

F - Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo

rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento

dell’attività. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, nonché dei prodotti finiti e

merci è determinato applicando il metodo FIFO.

G - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche,

altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni). Gli

elementi inclusi nella liquidità netta, se in Euro, sono iscritti al valore nominale corrispondente al Fair Value, se

in altra valuta al cambio corrente alla chiusura del periodo. Ai fini della determinazione della liquidità netta, i

conti correnti passivi, inclusi nella voce “Passività finanziarie a breve termine”, sono rilevati a riduzione delle

disponibilità liquide e mezzi equivalenti sole se tale compensazione possa essere effettuata su base legale.

Bilancio consolidato

[54]

H - Patrimonio netto

(i )Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente

correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione del capitale sociale, al netto dell’eventuale

effetto fiscale differito.

(ii )Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo. In particolare include la

Riserva legale movimentata attraverso accantonamenti rilevati ai sensi dell’art. 2430 del Codice Civile, ovvero è

incrementata in misura pari alla ventesima parte degli utili netti realizzati dalla Capogruppo, fino a che la riserva

in oggetto non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale della Capogruppo. Una volta raggiunto il quinto del

capitale, qualora la riserva, per qualsiasi ragione, venga diminuita, la stessa è reintegrata con accantonamenti

annuali nella misura minima pari a quella sopra indicata.

(iii) Azioni proprie

Nel caso in cui la Capogruppo o un’entità del Gruppo Italtel acquistino azioni della Capogruppo il valore delle

azioni acquistate è dedotto dal Patrimonio netto consolidato sino al momento in cui le azioni sono annullate o

cedute. Il valore delle azioni proprie è rappresentato dal costo di acquisto determinato con il metodo FIFO (First

In First Out). Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

(iv) Strumenti Finanziari Partecipativi

All’interno delle riserve sono compresi gli strumenti finanziari partecipativi il cui dettaglio è esposto nel capitolo

Base di presentazione della Relazione sulla gestione.

(v) Altre riserve incluso utile dell’esercizio

Includono i risultati economici del periodo in corso e degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né

accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite), il Fair Value dei derivati di copertura su

transazioni future al netto del relativo effetto fiscale (cfr. sopra punto E - Strumenti derivati), gli effetti derivanti

dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere che hanno valuta funzionale diversa dall’Euro.

I – Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo Italtel riconosce diverse forme di piani pensionistici a benefici definiti e a contribuzioni definite, in

linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate nei paesi in cui svolge le proprie attività. I premi

pagati a fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata nell’esercizio.

I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai

dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla

remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la

passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al valore attuariale

della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni definite.

L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare

delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in

quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del

Gruppo Italtel. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo Italtel è effettuata con il “metodo

della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell’ambito più generale

delle tecniche relative ai cosiddetti “benefici maturati”, considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori

presso l’Azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata

sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma

riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e

l’anzianità complessivamente raggiunta all’epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto

metodo prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera,

rinnovi contrattuali, ecc.), fino all’epoca di cessazione del rapporto di lavoro.

Nell’esercizio 2013 Italtel ha applicato per la prima volta la nuova versione dello IAS 19 “Benefici per i

dipendenti” (di seguito “IAS 19 R”) emessa dallo IASB in data 16 giugno 2011 e omologata dell’Unione

Europea in data 5 giugno 2012, con Regolamento n.475/2012.

Bilancio consolidato

[55]

L’applicazione dello IAS 19 R ha comportato il riconoscimento immediato degli utili e perdite attuariali

direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi, essendo venuta meno la possibilità di applicare il cosiddetto

“metodo del corridoio” di cui Italtel si era avvalsa fino all’esercizio 2012.

In conformità con le regole di transizione previste dallo IAS 19 R al paragrafo 173, Italtel ha applicato tale

principio in modo retrospettico a partire dal 1° gennaio 2013 rettificando i valori di apertura della situazione

patrimoniale e finanziaria al 1° gennaio 2012 e il conto economico del 2012 come se lo IAS 19 R fosse sempre

stato applicato.

Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di TFR per

il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso, la Legge Finanziaria 2007, con la quale è stata

anticipata al 1° gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla previdenza complementare introdotta

dalla Legge n. 296/2006, prevede il conferimento alla previdenza complementare del TFR maturando, con

modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007.

A seguito della pubblicazione dei decreti attuativi dei dettami della Finanziaria 2007 in merito alla riforma della

previdenza complementare inerente al TFR, le situazioni patrimoniali redatte dopo la pubblicazione di detti

decreti devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa.

Si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al

TFR maturato rimasto in Azienda, poiché la quota maturanda viene versata a un’entità economica separata

(Forma pensionistica complementare o Fondi INPS), senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a

carico dell’Azienda, connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente e vengono quindi

considerati piani pensionistici a contributi definiti e contabilizzati di conseguenza.

Anche per coloro che, con modalità esplicita, hanno deciso di mantenere il TFR in Azienda sotto la previgente

normativa, il TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007 viene versato al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS

e quindi considerato un piano a contributi definiti.

J - Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla

data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli

accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o

implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii)

l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore

rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere

l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del

tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento

è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto

economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.

I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell’esercizio in

cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la

ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione

e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto

economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non

probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più

eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi

passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia

oneroso.

K - Riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti

tipici della proprietà.

Bilancio consolidato

[56]

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di avanzamento lavori.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

L - Contributi pubblici

I contributi pubblici sono iscritti in bilancio quando sussiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le

condizioni previste dagli Organi Governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati per competenza in

diretta correlazione con i costi sostenuti.

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati come

ricavi differiti nella voce “Altre passività” delle passività non correnti e “Altri debiti e passività” delle passività

correnti rispettivamente per la quota a lungo e a breve termine. Il ricavo differito è imputato a conto economico

come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è

direttamente riferibile.

I contributi diversi dai contributi in conto capitale vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri

proventi”.

M - Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per

ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.

N - Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile dell’esercizio, applicando le

aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite/anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile

delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio separato. Le attività per imposte anticipate

sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del

quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono calcolate tenendo conto nella formulazione dell’aliquota prevista per il periodo di

riversamento, dell’aliquota applicabile o sostanzialmente applicabile alla data di bilancio.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci

direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente

a patrimonio netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come quelle sugli immobili, sono incluse tra gli “Oneri operativi”.

Le imposte sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è

un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

O - Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della

transazione.

Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine

esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzati a conto economico.

P - Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla

delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Bilancio consolidato

[57]

Nota 3 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie

contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza

storica e assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative

circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio,

quali lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati

finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, possono differire da

quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa

dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Nota 4 Principi contabili di particolare rilevanza

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da

parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni

sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati consolidati riesposti.

Riduzione di valore delle attività: in accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, le attività materiali

e immateriali con vita definita e l’avviamento sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata

una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano

prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l’uso. Nel caso dell’avviamento

tale verifica si effettua almeno una volta all’anno. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da

parte degli Amministratori l’esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili

all’interno del Gruppo e dal mercato, nonché dall’esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che

possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa

utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime tecniche valutative sono applicate in sede di

verifica finalizzata alla determinazione della recuperabilità degli avviamenti in relazione ai quali tali

verifiche sono svolte con cadenza almeno annuale. La corretta identificazione degli elementi indicatori

dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse

dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli

Amministratori.

Ammortamento delle attività materiali e immateriali: l’ammortamento delle attività materiali e immateriali

costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a

quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni

del Gruppo è determinata dagli Amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è stata acquistata;

essa è basata sull’esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni

riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia.

Pertanto, l’effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i

cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico

potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di

ammortamento degli esercizi futuri.

Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di

reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle

imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla

valutazione delle imposte differite attive.

Fondi rischi legali e fiscali: a fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi il

rischio di soccombenza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima

alla data operata dal management. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendono da fattori che

possono cambiare nel tempo e che potrebbero, pertanto, avere effetti significativi rispetto alle stime correnti

effettuate dagli Amministratori per la redazione del bilancio consolidato del Gruppo.

Nota 5 Informativa sui rischi finanziari

Rischio di credito

Per quanto attiene agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio di credito si rimanda

al paragrafo nella Relazione sulla gestione.

Bilancio consolidato

[58]

Rischio di liquidità

Per quanto attiene agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio liquidità si veda il

paragrafo nella Relazione sulla gestione.

Rischio di tasso d’interesse

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi a

vista. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessione di crediti derivanti dalla loro attività

commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle

varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti

del Gruppo.

Rischio di cambio

Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute in quanto opera in

un contesto internazionale.

Il Gruppo Italtel conclude operazioni di acquisto e in misura minore di vendita in Dollari USA. Poiché l’Euro è

la valuta di rappresentazione del bilancio consolidato del Gruppo, eventuali variazioni del rapporto di cambio tra

l’Euro e il Dollaro USA determinano i seguenti effetti:

l’apprezzamento dell’Euro ha effetti positivi sulla redditività operativa e negativi sui ricavi delle vendite e

delle prestazioni;

il deprezzamento dell’Euro ha effetti negativi sulla redditività operativa e positivi sui ricavi delle vendite e

delle prestazioni.

Operazioni espresse in altre valute diverse dall’Euro sono poco significative rispetto alle attività del Gruppo

Italtel; pertanto, gli effetti delle variazioni dei rapporti di cambio tra l’Euro e valute estere diverse dal Dollaro

USA potrebbero influenzare, in modo marginale, il risultato d’esercizio del Gruppo.

Il Gruppo, al fine di ridurre gli effetti delle variazioni di cambio tra Euro e Dollaro americano, è parte di contratti

derivati con lo scopo di coprire i rischi di cambio sugli acquisti nominati in Dollari americani. Nei bilanci

predisposti in accordo agli IFRS omologati dalla Commissione Europea i contratti derivati devono essere valutati

al relativo Fair Value alla data di riferimento del bilancio. I nozionali di tali contratti derivati sono dettagliabili

come segue:

(*) Controvalore al cambio del 31 dicembre

Al 31 dicembre 2013 e 2012 il Fair Value dei contratti derivati in essere risultava come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Coperture su rischi di cambio (786) (446)

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea.

Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro

al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini di valuta locale, variazioni dei tassi di cambio

possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere

controvalori in Euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili

adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva differenze

da conversione.

Forward(*) Altre forme(*) Totale

31 dicembre 2013 22.855 - 22.855

31 dicembre 2012 8.413 - 8.413

Bilancio consolidato

[59]

Nota 6 Criteri seguiti per realizzare il passaggio dai Principi Contabili Italiani agli

IFRS omologati dalla Commissione Europea

Modalità di presentazione degli schemi di bilancio

Per lo schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio “non corrente/corrente”, mentre per lo schema di

Conto economico è stato adottato lo schema che prevede la classificazione per natura delle componenti di costo.

Per lo schema di Rendiconto finanziario è stato adottato il metodo indiretto.

Bilancio consolidato

[60]

Nota 7 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

2012 Terreni Fabbricati

industriali

Impianti e

macchinari

Attrezza-

ture

industriali

Altri beni Immobiliz-

zazioni

in corso

Totale

Costo originario

Saldo al 1° gennaio 2012 13.380 60.031 28.207 51.470 88.978 469 242.535

Incrementi - 55 329 832 433 109 1.758

Svalutazioni / ripristini - - - - (20) (20)

Dismissioni (13.053) (35.947) (21) (236) (8.300) - (57.557)

Differenza di traduzione - - (17) - (143) - (160)

Riclassifiche - 50 102 189 116 (414) 43

Saldo al 31 dicembre 2012 327 24.189 28.600 52.255 81.084 144 186.599

Fondo ammortamento

Saldo al 1° gennaio 2012 (870) (16.033) (24.295) (47.848) (86.584) - (175.630)

Ammortamenti (870) (3.106) (702) (2.255) (938) - (7.871)

Svalutazioni / ripristini - - - - - -

Dismissioni 1.740 4.793 12 217 8.267 - 15.029

Riclassifiche - - - - (104) - (104)

Differenza di traduzione - - 22 - 120 - 142

Saldo al 31 dicembre 2012 - (14.346) (24.963) (49.886) (79.239) - (168.434)

Valore netto contabile

Saldo al 1° gennaio 2012 12.510 43.998 3.912 3.622 2.394 469 66.905

Saldo al 31 dicembre 2012 327 9.843 3.637 2.369 1.845 144 18.165

2013 Terreni Fabbricati

industriali

Impianti e

macchinari

Attrezza-

ture

industriali

Altri beni Immobiliz-

zazioni

in corso

Totale

Costo originario

Saldo al 1° gennaio 2013 327 24.189 28.600 52.255 81.084 144 186.599

Incrementi - 84 441 926 1.362 166 2.979

Svalutazioni / ripristini - - - - (1) (1)

Dismissioni - - - (10) (125) - (135)

Differenza di traduzione - - (61) (2) (161) - (224)

Riclassifiche - - 50 52 10 (112) -

Saldo al 31 dicembre 2013 327 24.273 29.030 53.221 82.170 197 189.218

Fondo ammortamento

Saldo al 1° gennaio 2013 - (14.346) (24.963) (49.886) (79.239) - (168.434)

Ammortamenti - (711) (803) (1.159) (850) - (3.523)

Svalutazioni / ripristini - - (8) (62) - (70)

Dismissioni - - - 7 93 - 100

Riclassifiche - - - - - - -

Differenza di traduzione - - 45 - 116 - 161

Saldo al 31 dicembre 2013 - (15.057) (25.721) (51.046) (79.942) - (171.766)

Valore netto contabile

Saldo al 1° gennaio 2013 327 9.843 3.637 2.369 1.845 144 18.165

Saldo al 31 dicembre 2013 327 9.216 3.309 2.175 2.228 197 17.452

Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate complessivamente di 2.979 migliaia di Euro.

Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate di 926 migliaia di Euro in attrezzature industriali riguardanti

per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti destinati al

mercato. Sono stati investiti oltre 1.000 migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer per il

rinnovo tecnologico dei sistemi informatici della Società e 486 migliaia di Euro per interventi di manutenzione

straordinaria degli impianti relativi ai fabbricati della sede di Carini.

Bilancio consolidato

[61]

Al 31 dicembre 2013, i terreni, i fabbricati industriali, gli impianti e i macchinari, le attrezzature industriali e gli

altri beni, includono beni soggetti a ipoteche di primo grado, pegno e privilegio speciale, in relazione ai

finanziamenti ricevuti da Italtel S.p.A. e descritti nella nota 27.

Nota 8 Avviamento

La voce Avviamento e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

31/12/2013 31/12/2012

Valore al 1° gennaio 167.215 167.215

Incrementi - -

Svalutazioni - -

Valore al 31 dicembre 167.215 167.215

L’Avviamento si è originato conseguentemente all’assunzione del controllo totalitario della ex Italtel S.p.A. da

parte dell’allora controllante Italtel Acquisition S.p.A., denominata Italtel S.p.A. dopo la fusione per

incorporazione, e rappresenta la differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto consolidato al 31

dicembre 2000 al netto dell’ammortamento cumulato al 31 dicembre 2003 e della svalutazione rilevata al 31

dicembre 2009 e al 31 dicembre 2011.

L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza

del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Tale test viene effettuato con riferimento all’unità

organizzativa generatrice dei flussi finanziari (“cash generating unit”) cui attribuire l’avviamento. L’eventuale

riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti

inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value

dell’unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il relativo Valore d’Uso.

In base al principio IAS 36 la miglior indicazione del Fair Value di un’attività è il prezzo definito nell’ambito di

un accordo vincolante di compravendita fra controparti indipendenti, rettificato dei costi direttamente attribuibili

all’operazione. Il principio indica anche che, nel caso in cui l’accordo di vendita non esista, il Fair Value è

stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili al fine di riflettere il valore ottenibile della vendita

dell’attività.

Ne consegue che, per la stima del Fair Value, si può far riferimento agli indicatori di valore espressi da

transazioni per attività similari effettuate all'interno dello stesso settore industriale, sui mercati regolamentati

oppure in contesto privato. Gli indicatori di valore sono generalmente espressi in forma di coefficienti

moltiplicatori riferiti a indicatori di redditività.

Tuttavia il prezzo di compravendita di un’attività è spesso determinato, nella prassi di mercato, sulla base dei

flussi finanziari futuri dell’attività stessa. Anche il Fair Value, pertanto, può essere stimato con modelli basati sul

valore attuale dei flussi di cassa attesi. In tal caso, e diversamente dal Valore d’Uso, le previsioni dei flussi di

cassa possono includere gli effetti connessi agli interventi e alle ristrutturazioni necessarie a riportare l’attività

nelle condizioni di uso più efficienti purché tali interventi e ristrutturazione siano ragionevolmente

implementabili dal potenziale acquirente e nella prospettiva del partecipante di mercato.

Nel caso di Italtel le modalità applicative utilizzate per la misurazione del Valore Recuperabile dell’Avviamento

possono essere riassunte come segue.

Relativamente al perimetro, data l’interdipendenza tra i flussi di cassa generati dalla capogruppo e dalle

controllate estere, il gruppo di attività della CGU di riferimento per il controllo dell’Avviamento è stato

identificato come corrispondente alla totalità delle attività operative del bilancio consolidato.

Relativamente alle metodologie, le stime del Valore Recuperabile sono state condotte con riferimento

all’approccio del Fair Value, come più sopra descritto, sulla base dei flussi di cassa scontati (metodo DCF) e di

alcuni moltiplicatori di mercato. I dati finanziari prospettici per l’applicazione delle metodologie sono

predisposti su base consolidata e denominati in valuta Euro, e sono stati derivati dai dati previsionali aggiornati

2014-2017 del Gruppo Italtel.

Bilancio consolidato

[62]

Relativamente alla sostenibilità operativa del piano, l’analisi sottintende l’ipotesi che le azioni delineate dagli

Amministratori, in parte già avviate nel 2013 previste in prosecuzione e completamento durante i prossimi anni,

siano quelle che consentano il miglior uso delle attività del Gruppo nella prospettiva del partecipante di mercato.

Relativamente alla sostenibilità finanziaria del piano, gli Amministratori di Italtel hanno confermato che i dati

previsionali del Gruppo sono stati definiti tenendo in considerazione, oltre agli effetti delle operazioni

straordinarie già completate, tutti gli impegni e le condizioni finanziarie definiti nell’ambito dell’Accordo di

Ristrutturazione del Debito del Gruppo omologato dal Tribunale di Milano in data 24 febbraio 2013.

Relativamente alle modalità applicative, per il metodo DCF è stato adottato un modello con periodo esplicito di

previsione dei flussi finanziari a quattro anni e valore residuo calcolato con algoritmo della rendita perpetua. Il

tasso di attualizzazione dei flussi finanziari e del valore residuo è il costo medio ponderato del capitale (WACC),

calcolato con le modalità di prassi e sulla base della struttura finanziaria prevalente per le società del settore. Nel

caso di specie il tasso utilizzato risulta dalla media ponderata dei tassi riferiti ai principali paesi di attività del

Gruppo.

Più in dettaglio i parametri relativi ai tassi finanziari medi utilizzati nella predisposizione dell’impairment test

approvato dal Consiglio di amministrazione in data 10 marzo 2014, per la stima DCF del Valore Recuperabile

delle attività della CGU su base consolidata sono i seguenti:

costo del capitale di rischio (KE) stimato con il modello CAPM e pari al 11,5%, inclusivo di un Size premium

del 2%;

costo medio ponderato del capitale WACC corrispondente al tasso KE, in ipotesi di struttura finanziaria

interamente costituita da capitale proprio, e quindi pari al 11,5%;

tasso di crescita nominale del flusso finanziario perpetuo (G-Rate) in linea con tasso di inflazione tendenziale

sulla valuta Euro e pari al 2,4%.

Per i moltiplicatori si è fatto riferimento agli indicatori di valore del capitale impiegato di alcune società quotate

del settore. I moltiplicatori sono riferiti al risultato previsionale dell’anno 2015. Più in dettaglio si sono utilizzati

un moltiplicatore EV/EBITDA pari a 5,6 volte e un moltiplicatore EV/EBIT pari a 8 volte. I moltiplicatori sono

stati applicati ai dati previsionali di EBITDA e EBIT del Gruppo Italtel per l’anno 2015 al netto

dell’ammortamento degli oneri pluriennali di ricerca e sviluppo.

Sulla base degli intervalli derivati dalla metodologia sopra descritta, il valore recuperabile delle attività operative

del gruppo è stato rivisto nell’intervallo tra Euro 320 milioni e Euro 350 milioni circa, a fronte di un valore

contabile delle stesse pari a Euro 282 milioni circa.

Relativamente alla sensibilità dei risultati ottenuti con il metodo DCF si rileva che, a parità di ogni altro

parametro, una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso WACC determinerebbe una

variazione in diminuzione (aumento) del Valore Recuperabile degli attivi per Euro 14,9 milioni (diminuzione) /

Euro 16,7 milioni (aumento). Ancora a parità di ogni altro parametro (incluso il tasso WACC), una variazione in

aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso G-Rate determinerebbe una variazione in aumento

(diminuzione) del Valore Recuperabile degli attivi per Euro 12,6 milioni (aumento) / Euro 11,2 milioni

(diminuzione.).

E’ stata calcolata anche la soglia di indifferenza dei risultati del controllo di valore dell’avviamento rispetto ad

una riduzione dei ricavi ipotizzati per il periodo successivo al 2017 dell’8% circa. A parità di ogni altro

parametro in sede di applicazione del metodo DCF, il valore attuale dei flussi di cassa del gruppo si mantiene

superiore al valore contabile delle attività operative nette se la riduzione dei ricavi ipotizzati per il periodo

successivo al 2017 non supera l’8% circa.

Pertanto gli Amministratori ritengono confermato il valore dell’avviamento supportato dall’impairment test

approvato dal Consiglio di amministrazione del 10 marzo 2014.

Bilancio consolidato

[63]

Nota 9 Altre attività immateriali

La voce Altre attività immateriali e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Diritti di brevetto

industriale

e di utilizzazione

delle opere

dell’ingegno, licenze

e diritti simili

Costi di sviluppo Immobiliz-

zazioni

in corso

Altre Totale

Saldo al 1 gennaio 2012 1.104 34.797 493 1 36.395

Incrementi 1.921 19.703 264 - 21.888

Svalutazioni (5) - (37) - (42)

Dismissioni (5) - - - (5)

Differenze di conversione (2) - - - (2)

Ammortamenti (1.509) (22.463) - (1) (23.973)

Riclassifiche 475 - (441) - 34

Saldo al 31 dicembre 2012 1.979 32.037 279 - 34.295

Incrementi 1.201 15.060 75 - 16.336

Svalutazioni - - (1) - (1)

Dismissioni - - - - -

Differenze di conversione (1) - - - (1)

Ammortamenti (1.458) (20.747) - - (22.205)

Riclassifiche 279 - (279) - -

Saldo al 31 dicembre 2013 2.000 26.350 74 - 28.424

Gli investimenti dell’esercizio in immobilizzazioni immateriali sono stati di 16.336 migliaia di Euro. In

particolare sono stati investiti 15.060 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.276 migliaia di

Euro in diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili, che

riguardano principalmente software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo

di software.

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 le attività di Ricerca e Sviluppo effettuate dal Gruppo Italtel

risultano dettagliabili come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Attività di Ricerca e Sviluppo effettuate 34.628 33.627

di cui:

- capitalizzati 15.060 19.703

- rilevati a Conto economico dell’esercizio 19.568 13.924

Ammortamenti dell’esercizio su costi di sviluppo 20.747 22.463

Il valore netto di attività immateriali generate internamente è risultato pari a 26.350 migliaia di Euro e 32.037

migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2013 e 2012.

Nota 10 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto

La voce Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto presenta la seguente movimentazione:

31/12/2013 31/12/2012

Valore al 1° gennaio 194 194

Adeguamento dell’esercizio - -

Riclassifiche alla voce “Attività non correnti disponibili per la vendita” - -

Valore al 31 dicembre 194 194

Al 31 dicembre 2013 nessuna delle entità collegate aveva titoli quotati in mercati regolamentati.

Bilancio consolidato

[64]

Nota 11 Attività finanziarie a medio e lungo termine

La voce Attività finanziarie a medio e lungo termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Partecipazioni in

altre società

Titoli diversi dalle

partecipazioni

Crediti finanziari e

altre attività non

correnti

Totale

Saldo al 1 gennaio 2012 132 1 36 169

Acquisizioni / movimenti

del periodo - - 15 15

Riclassifiche - - - -

Alienazioni / liquidazioni - - - -

Svalutazioni / rivalutazioni (7) - - (7)

Saldo al 31 dicembre 2012 125 1 51 177

Acquisizioni / movimenti

del periodo 6 (1) (8) (3)

Riclassifiche - - (37) (37)

Alienazioni / liquidazioni - - - -

Svalutazioni / rivalutazioni (6) - - (6)

Saldo al 31 dicembre 2013 125 - 6 131

Le partecipazioni in altre società sono tutte valutate al costo.

L’incremento di 6 migliaia di Euro delle partecipazioni in altre società si riferisce a SI Lab Sicilia S.c.r.l.

La svalutazione di 6 migliaia di Euro delle partecipazioni in altre società è relativa al Consorzio Italtel Telesis in

liquidazione.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

Nota 12 Altre attività

La voce Altre attività risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Depositi cauzionali 498 1.255

Crediti verso Erario 438 497

Crediti verso Erario chiesti a rimborso 6.245 6.132

Altri 5 12

Fondo svalutazione crediti diversi non correnti (373) (373)

Totale 6.813 7.523

I depositi cauzionali si decrementano di 757 migliaia di Euro principalmente per le restituzione di parte degli

stessi nel corso dell’esercizio 2013.

Sui crediti verso l’Erario chiesti a rimborso maturano interessi al tasso annuale del 2% (pari a 113 migliaia di

Euro per l’esercizio 2013).

I crediti verso l’Erario per imposte di varia natura, di vecchia data e dubbia recuperabilità sono stati interamente

svalutati.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività al netto dei fondi approssimi il loro Fair Value.

Nota 13 Imposte anticipate

La voce Imposte anticipate risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012(1)

Imposte differite attive 84.214 84.691

Imposte differite passive (3.069) (3.756)

Totale 81.145 80.935

Bilancio consolidato

[65]

(1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha

comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Il Gruppo ha compensato le attività e passività per imposte differite perché sussiste il diritto legale alla

compensazione.

Il dettaglio della composizione per natura delle imposte differite risulta come segue:

Imposte differite attive Imposte differite passive

31/12/2013 31/12/2012(1) 31/12/2013 31/12/2012

Differenze temporanee originate da:

- Contributi in conto capitale e in conto esercizio - - 2.163 2.146

- Ammortamenti anticipati - - 134 134

- Fondo svalutazione crediti 2.657 2.696 - -

- Fondo svalutazione rimanenze 15.545 15.269 - -

- Ammortamenti beni materiali e immateriali 157 157 - -

- Altri fondi per oneri e rischi 2.560 3.441 - -

- Eccedenza interessi passivi riportabili 13.046 13.046 - -

- Altre 32 41 - 629

- Per differenze temporanee attinenti alle società

controllate estere in accordo con le leggi fiscali locali 2.927 2.823 - -

- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali della Italtel

S.p.A. 46.392 46.351 - -

- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società

controllate estere 233 146 - -

Variazioni per adozione principi IFRS

- Attualizzazione fondo TFR - - 758 832

- Attualizzazione fondo TFR Rivisto (1) 665 721 - -

- Rettifica calcolo ammortamenti delle immobilizzazioni - - 14 14

- Attualizzazione debito per mobilità del personale - - - 1

Totale 84.214 84.691 3.069 3.756 (1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha

comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Al 31 dicembre 2013 la principale società controllata del Gruppo, Italtel S.p.A., presenta un ammontare di

perdite fiscali riportabili a nuovo pari a 168.697 migliaia di Euro. A fronte di dette perdite risultano iscritte

imposte anticipate per 46.392 migliaia di Euro in quanto si ritiene che Italtel S.p.A. potrà beneficiare

dell’utilizzo di dette perdite a partire dal 2015 come previsto dal Piano Industriale 2012 – 2016 in considerazione

del fatto che la normativa fiscale di riferimento prevede la possibilità di utilizzo a compensazione delle imposte

eventualmente dovute senza limiti di tempo.

Tenuto conto, da una parte, del maggiore imponibile negativo registrato negli anni 2012/2013 rispetto a quanto

previsto nel piano asseverato e, dall'altra parte, del fatto che non si prevede, ad oggi, una sostanziale variazione

negli imponibili futuri rispetto alla previsione contenuta nel piano industriale asseverato, si è ritenuto, anche in

considerazione dell'incertezza che caratterizza le previsioni di lungo termine nei processi di ristrutturazione

aziendale, di confermare per il 2013, nella sostanza, il valore delle imposte differite registrato nel bilancio 2012.

Le imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società controllate estere si riferiscono al Brasile.

Al 31 dicembre 2013 e 2012 le Imposte differite attive e le Imposte differite passive riferibili direttamente alla

voce di Patrimonio netto “Perdite esercizi precedenti portate a nuovo” per prima adozione degli IAS/IFRS sono

dettagliabili come segue:

Differite attive Differite passive

31/12/2013 31/12/2012(1) 31/12/2013 31/12/2012(1)

- Attualizzazione fondo TFR(1) 665 721 - -

Totale 665 721 - - (1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha

comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Bilancio consolidato

[66]

Nota 14 Rimanenze

La voce Rimanenze e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

2012

Materie prime,

sussidiarie

e di consumo

Prodotti

in corso

di lavorazione

e semilavorati

Prodotti finiti

e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde

Saldo al 1° gennaio 6.239 19.761 57.102 307 83.409

Variazioni dell’esercizio (121) 9.046 (7.557) 443 1.811

Saldo al 31 dicembre 6.118 28.807 49.545 750 85.220

Fondo svalutazione rimanenze

Saldo al 1° gennaio (6.226) (8.521) (35.514) - (50.261)

(Accantonamenti) / Utilizzi 120 (2.060) (78) - (2.018)

Saldo al 31 dicembre (6.106) (10.581) (35.592) - (52.279)

Rimanenze nette

Saldo al 31 dicembre 12 18.226 13.953 750 32.941

2013

Materie prime,

sussidiarie

e di consumo

Prodotti

in corso

di lavorazione

e semilavorati

Prodotti finiti

e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde

Saldo al 1° gennaio 6.118 28.807 49.545 750 85.220

Variazioni dell’esercizio (27) (9.568) 6.684 (437) (3.348)

Saldo al 31 dicembre 6.091 19.239 56.229 313 81.872

Fondo svalutazione rimanenze

Saldo al 1° gennaio (6.106) (10.581) (35.592) - (52.279)

(Accantonamenti) / Utilizzi 15 (114) (596) - (695)

Saldo al 31 dicembre (6.091) (10.695) (36.188) - (52.974)

Rimanenze nette

Saldo al 31 dicembre - 8.544 20.041 313 28.898

Gli acconti sono costituiti da anticipi contrattuali corrisposti per forniture non ancora avvenute di beni da

iscrivere fra le rimanenze.

Al 31 dicembre 2013 e 2012 i beni inclusi tra le Rimanenze sono costituiti a garanzia per finanziamenti in essere

a tali date.

Nota 15 Crediti commerciali

La voce Crediti commerciali risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Crediti verso clienti 129.123 105.953

Crediti verso società collegate 86 86

Svalutazione cumulata crediti (9.235) (9.172)

Totale crediti netti 119.974 96.867

La movimentazione delle svalutazioni cumulate dei crediti è dettagliabile come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Saldo al 1° gennaio 9.172 8.678

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi 110 543

- Utilizzi (40) (39)

- Differenze di conversione valute estere (7) (10)

Saldo al 31 dicembre 9.235 9.172

Bilancio consolidato

[67]

Gli incrementi delle svalutazioni cumulate dei crediti sono stati rilevati a conto economico alla voce Altri costi

operativi.

I crediti verso il gruppo Telecom Italia e il gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 – Rapporti con entità

correlate.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro Fair Value.

Di seguito si elencano i crediti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo: (migliaia)

31/12/2013 31/12/2012

Valuta estera Euro Valuta estera

Dollaro USA 33.039 23.957 34.453

Sterlina inglese 205 245 97

Real brasiliano 24.777 7.606 18.856

Nuevo Sol peruviano 5 1 1.047

Zloty polacco 9.445 2.274 4.840

Riyal saudita 1.297 251 1.878

Peso colombiano 4.149.416 1.557 1.599.365

Peso filippino 1.193 19 1.193

Rial Omanita 58 109 34

Pesos argentino 20.120 2.238 -

Nota 16 Crediti per imposte correnti

La voce Crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2013, pari a 1.942 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2012 era

2.724 migliaia di Euro), rappresenta l’eccedenza degli acconti d’imposta versati da alcune società estere.

Nota 17 Altri crediti e attività

La voce Altri crediti e attività risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Crediti verso il personale 2.491 2.917

Crediti verso enti previdenziali 3.852 1.861

Ratei e risconti attivi 1.265 995

Crediti tributari a breve 9.876 8.251

Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi 14.987 7.595

Altri crediti diversi 3.676 15.035

Svalutazione cumulata crediti (1.580) (1.736)

Totale 34.567 34.918

Le posizioni creditorie verso il personale dipendente si riferiscono principalmente ad anticipi erogati per trasferte

di lavoro (1.585 migliaia di Euro) e alle quote di retribuzioni pagate dalla società Italtel S.p.A. ai dipendenti nel

mese di dicembre 2013 per le giornate di CDS effettuate nel mese e trattenute nel cedolino del mese successivo

(583 migliaia di Euro).

I crediti verso enti previdenziali includono il valore dei crediti della Italtel S.p.A. verso l’INPS per le retribuzioni

anticipate dall’azienda al personale in CIGS per il periodo 12 aprile- 31 dicembre 2013 per le sedi di Castelletto

(Settimo Milanese) e Roma, e, per la sede di Carini, per il periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2013.

I ratei e risconti attivi includono i risconti dei costi di competenza dell’esercizio successivo.

I crediti tributari sono composti prevalentemente dalle ritenute d’acconto versate all’estero e dal credito verso

l’Erario per gli importi pagati a titolo provvisorio per le cause pendenti presso le Commissioni tributarie di primo

grado per accertamenti Iva e Irap 2004/2005.

Bilancio consolidato

[68]

I Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi si riferiscono a contributi in conto esercizio e in conto

capitale per progetti di Ricerca e Sviluppo per i quali esiste la ragionevole certezza del loro riconoscimento come

previsto dal paragrafo 7 del principio contabile internazionale IAS 20.

Gli Altri crediti diversi sono pari a 3.676 migliaia di Euro e si decrementano di 11.359 migliaia di Euro. Al 31

dicembre 2012 il saldo includeva il provento di 10.000 migliaia di Euro, incassato il 27 marzo 2013, riconosciuto

da Telecom Italia S.p.A. nell’Accordo di Ristrutturazione, omologato dal Tribunale di Milano in data 26 febbraio

2013, a titolo di indennizzo delle richieste vantate da terzi nei confronti di Italtel S.p.A. che rientrino

nell’accordo di acquisizione di Italtel stipulato il 30 giugno 2000.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività approssimi il loro Fair Value.

Nota 18 Attività finanziarie a breve termine

La voce Attività finanziarie a breve termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

31/12/2013 31/12/2012

Altri crediti finanziari 643 1.024

Ratei e risconti finanziari attivi a breve termine 73 9

Crediti finanziari verso controllate non consolidate 587 570

Totale 1.303 1.603

Gli altri crediti finanziari si riferiscono principalmente ai crediti per interessi maturati nei confronti di società di

factoring con le quali sono stati stipulati in anni precedenti contratti di cessione di crediti d’imposta.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

Nota 19 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 47.508 33.191

Assegni 710 1.323

Cassa 40 144

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 48.258 34.658

Gli assegni sono tutti detenuti dalla società Italtel Argentina S.A. e sono titoli incassabili entro sessanta giorni

dalla data di bilancio.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti a un rischio di variazione di valore

non significativo.

Nota 20 Capitale sociale

Al 31 dicembre 2013 il capitale sottoscritto e versato ammonta a 826 migliaia di Euro e continua a essere

suddiviso in:

n. 8.881.488 azioni “A”;

n. 8.881.488 azioni “B”;

entrambe prive di valore nominale.

Al 31 dicembre 2012, il capitale sottoscritto e versato ammontava a 131.427 migliaia di Euro così composto:

Euro 61.426.652 diviso in n. 8.881.488 azioni “A”;

Euro 70.000.000 diviso in n. 8.881.488 azioni “B”.

La riduzione del capitale sociale di 130.601 migliaia di Euro è avvenuta a seguito della delibera dell’Assemblea

Straordinaria degli Azionisti di Italtel Group S.p.A., in data 27 marzo 2013, di ripianare integralmente la perdita

Bilancio consolidato

[69]

risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta ai sensi dell’art. 2446, comma 1 del Codice

Civile e dettagliata nella Nota 23.

Nota 21 Riserve

La voce Riserve risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Riserva legale - 28

Riserva indisponibile per azioni proprie in portafoglio 10.983 10.983

Altre riserve - 496

Totale 10.983 11.507

La variazione delle Riserve rispetto all’esercizio precedente è determinata dalle operazioni straordinarie sul

capitale poste in essere in conformità alle previsioni dell’Accordo di Ristrutturazione.

L’azzeramento della Riserva legale e delle Altre riserve è avvenuto a seguito della delibera dell’Assemblea

Straordinaria degli Azionisti di Italtel Group S.p.A., in data 27 marzo 2013, di ripianare integralmente la perdita

risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta ai sensi dell’art. 2446, comma 1 del Codice

Civile e dettagliata nella Nota 23.

Nota 22 Azioni proprie

La voce Azioni proprie non si è movimentata nel corso del 2013:

Saldo al 1° gennaio 2013 (10. 983)

Acquisti -

Cessioni -

Saldo al 31 dicembre 2013 (10.983)

La voce Azioni proprie al 31 dicembre 2013 rappresenta il valore di 169.463 azioni della Capogruppo,

raggruppate come delibera del 10 agosto 2010, tenute in portafoglio e utilizzate contestualmente all’esercizio da

parte degli assegnatari di stock option dei relativi diritti, a fronte di riserva di pari importo. Nell’esercizio 2013

non vi sono state movimentazioni.

Nota 23 Altre riserve incluso Utile / (perdita) dell’esercizio e Riserve di Terzi

La voce risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Risultati esercizi precedenti riportate a nuovo di gruppo - (163.485)

Risultati esercizi precedenti riportate a nuovo di Terzi 10.092 -

Riserva di Terzi (Strumenti Finanziari Partecipativi in Italtel S.p.A.) 98.728 -

Riserva copertura perdite 1/1 – 30/4/2011 Italtel Group S.p.A. - 160

Riserva da conversione valutaria (2.406) (468)

Utile / (perdita) dell’esercizio (32.867) (12.163)

- di cui quota Gruppo 210 (12.163)

- di cui quota di Terzi (33.077) -

Totale 73.547 (175.956)

Così ripartiti:

Risultato dell’esercizio di Gruppo 210 (12.163)

Altre riserve di Gruppo - (163.793)

Riserva di Terzi (Strumenti Finanziari Partecipativi in Italtel S.p.A.) 98.728 -

Altre riserve di Terzi 7.686 -

Risultato dell’esercizio di Terzi (33.077) -

Bilancio consolidato

[70]

In data 1 gennaio 2013 è stata rilevato l’importo di 1.900 migliaia di Euro nelle perdite esercizi precedenti

portate a nuovo per la rideterminazione del valore del fondo benefici dipendenti in applicazione dello IAS 19,

come illustrato nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto, che ha portato le perdite cumulate da

166.744 migliaia di Euro a 168.644 migliaia di Euro.

La variazione positiva rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente delle Perdite degli esercizi precedenti

riportate a nuovo, comprensiva della perdita dell’esercizio 2012 di 12.163 migliaia di Euro e della Riserva

copertura perdite 1/1-30/4/2010 di 160 migliaia di Euro, è pari a 185.432 migliaia di Euro.

In data 27 marzo 2013 l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Italtel Group S.p.A. ha deliberato l’integrale

copertura delle perdite mediante utilizzo della riserva legale e della riserva per futuro acquisto di azioni proprie

per 524 migliaia di Euro e la riduzione del capitale sociale per 130.601 migliaia di Euro. Nella stessa data Italtel

S.p.A. ha deliberato l’utilizzo della Riserva da apporto di SFP per 54.307 migliaia di Euro a copertura delle

perdite della società.

Con riferimento alla ripatrimonializzazione della società controllata Italtel S.p.A, in data 27 marzo 2013 Italtel

Group S.p.A., in qualità di socio unico della Italtel S.p.A., ha deliberato, in sede straordinaria, di ripianare

integralmente la perdita di Euro 169.165.031 risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta

dalla Società ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 Codice Civile come segue:

per Euro 114.858.248 mediante la riduzione del capitale sociale da Euro 116.858.248 a Euro 2.000.000;

per Euro 54.306.783 mediante l’utilizzo della riserva di patrimonio netto di pari ammontare creatasi per

effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi ai sensi dell’articolo 2346, sesto comma,

c.c., per complessivi Euro 153.035.272, del valore nominale di 1 euro ciascuno, convertibili in azioni della

società al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento, sottoscritti tramite il

conferimento dei crediti nei confronti della società per pari importo.

Al 31 dicembre 2013 risultano Strumenti Finanziari Partecipativi di Italtel S.p.A. per 98.728 migliaia di Euro, al

netto dell’atribuzione di quota delle altre riserve di patrimonio netto e del risultato del periodo.

La Riserva a copertura delle perdite della capogruppo Italtel Group S.p.A., che al 31 dicembre 2012 era di 160

migliaia di Euro, era stata costituita a seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria del 10 agosto 2010.

La Riserva da conversione valutaria rappresenta gli effetti originati dalla conversione in Euro dei bilanci delle

controllate che redigono i propri bilanci in valuta funzionale diversa dall’Euro.

La movimentazione della Riserva da conversione valutaria è dettagliabile come segue:

2013 2012

Saldo al 1° gennaio (468) 521

Conversione dei patrimoni netti di apertura e rettifiche di consolidamento (1.609) (900)

Conversione Utile / (perdita) dell’esercizio (329) (89)

Saldo al 31 dicembre (2.406) (468)

Ai sensi del Revolving Facility e del Senior Facility, il Gruppo Italtel si è impegnato nei confronti delle banche

finanziatrici a non deliberare, fino all’integrale rimborso delle somme finanziate, la distribuzione di utili

d’esercizio al di fuori del Gruppo.

Nota 24 Fondi per benefici ai dipendenti

La voce Fondi per benefici ai dipendenti risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Trattamento di Fine Rapporto 24.674 26.227

Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro 1.497 1.909

Fondi benefici differiti dipendenti società estere 36 66

Totale 26.207 28.202

Bilancio consolidato

[71]

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) si riferisce solo a Italtel S.p.A.

La versione rivista dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti, omologato dall’Unione Europea in data 5 giugno

2012, la cui applicazione è obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2013, introduce significativi cambiamenti e

chiarimenti nella contabilizzazione dei benefici per dipendenti. In particolare viene eliminata la possibilità di

differire la rilevazione di una parte degli utili e delle perdite attuariali (cosidetto “metodo del corridoio”). Tali

“rimisurazioni” devono essere immediatamente ed integralmente riconosciute nel prospetto degli Utili e perdite

complessivi. Si evidenzia che l’eliminazione del corridor approach ha comportato l’iscrizione, al 1° gennaio

2013, di una rettifica negativa nel conto economico complessivo pari a 1.900 migliaia di Euro al netto

dell’effetto fiscale pari a 721 migliaia di Euro.

Nella tabella è stato rideterminato il valore del fondo TFR al 31 dicembre 2012 includendo tale rettifica.

Con l’entrata in vigore nel corso del 2007 delle disposizioni previste dalla riforma previdenziale le situazioni

patrimoniali redatte dopo tale riforma devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa,

illustrata nella nota 2 – I – Benefici ai dipendenti, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato

con la previgente normativa. Quanto maturato dopo la riforma previdenziale rappresenta un piano di retribuzione

a contributi definiti in quanto tali versamenti non comportano ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi

all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del TFR è stata utilizzata la metodologia

denominata “Projected Unit Credit Cost” utilizzando le seguenti ipotesi:

31/12/2013 31/12/2012

IPOTESI ECONOMICHE

Incremento del costo della vita 2,00% annuo 2,00% annuo

Tasso di attualizzazione 2,50% annuo 2,50% annuo

Incremento retributivo - -

Tasso annuo incremento TFR 3,00% annuo 3,00% annuo

IPOTESI DEMOGRAFICHE

Probabilità di decesso

Dati della popolazione italiana rilevate

dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte

per sesso

Dati della popolazione italiana rilevati

dalla Ragioneria Generale dello Stato

denominate RG48

Probabilità di invalidità Tabelle distinte per sesso, adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010.

Tali probabilità sono state costruite

partendo dalla distribuzione per età e

sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio

1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986

relative al personale

del ramo credito

Tabelle distinte per sesso, adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010.

Tali probabilità sono state costruite

partendo dalla distribuzione per età e

sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio

1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986

relative al personale

del ramo credito

Probabilità di dimissioni

Sono state considerate delle frequenze

annue in grado di sintetizzare un piano

aziendale che comporti l’uscita dalla

Società di 135 dipendenti entro il mese di

aprile 2014 e di altre 300 risorse entro la

fine del medesimo anno; ipotesi di

frequenza del turnover del 25% per

l’anno 2014 per tutte le risorse in

servizio, ad eccezione dei 135 dipendenti

considerati in forza fino al 30 aprile 2014,

e del 7,5% per tutti gli anni successivi

Sono state considerate delle frequenze

annue in grado di sintetizzare un piano

aziendale che comporti l’uscita dalla

Società di 450 dipendenti entro il 2014;

ipotesi di frequenza del turnover del 5%

per l’anno 2013, del 30% per il 2014, del

7,5% per tutti gli anni successivi

Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo

dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria

alla luce delle modifiche normative a

partire dal 01 gennaio 2012 previsti dalla

manovra Monti

Si è supposto il raggiungimento del primo

dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria

alla luce delle modifiche normative a

partire dal 01 gennaio 2012 previsti dalla

manovra Monti

Probabilità di anticipazione

Si è supposto un valore annuo per anno

del 3%

Si è supposto un valore annuo per anno

del 3%

Bilancio consolidato

[72]

La movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto risulta dettagliabile come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Saldo al 1° gennaio 26.293 24.892

Rettifica IFRS – perdite (utili)/ attuariali (204) 2.621

Incremento dell’esercizio 653 1.005

Incremento dell’esercizio società estere 5 11

Utilizzi dell’esercizio (2.002) (2.231)

Utilizzi dell’esercizio società estere (35) (5)

Saldo al 31 dicembre 24.710 26.293

Gli Utili attuariali calcolati per l’esercizio 2013 sono pari a 204 migliaia di Euro.

Gli oneri per “Interest cost” ammontano a 653 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013 e a 1.005 al 31 dicembre

2012.

La movimentazione del fondo Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro risulta dettagliabile

come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Saldo al 1° gennaio 1.909 3.467

Accantonamento dell’esercizio 112 1.500

Utilizzi dell’esercizio (524) (3.058)

Saldo al 31 dicembre 1.497 1.909

L’accantonamento dell’esercizio è relativo alla stima degli oneri per l’attività di outplacement come previsto dal

piano di ristrutturazione del personale.

Nota 25 Fondi per rischi e oneri

La voce Fondi per rischi e oneri e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Garanzie

contrattuali

Rischi diversi Totale

Saldi al 1 gennaio 2012 511 10.778 11.289

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi - 807 807

- Utilizzi (434) (2.382) (2.816)

- Differenze di conversione (8) 3 (5)

Saldi al 31 dicembre 2012 69 9.206 9.275

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi 23 4.286 4.309

- Utilizzi - (3.593) (3.593)

- Differenze di conversione (12) (1) (13)

Saldi al 31 dicembre 2013 80 9.898 9.978

Il fondo Garanzie contrattuali rappresenta il valore stimato dei costi da sostenere per l’assistenza tecnica

garantita su impianti venduti.

Il fondo Rischi diversi di 9.898 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013 (9.206 migliaia di Euro al 31 dicembre

2012) è relativo a rischi legati a contenziosi in corso per 3.252 migliaia di Euro, a rischi contrattuali per 1.852

migliaia di Euro e a rischi di natura fiscale e contributiva, anche relativi ad attività di società estere, riferibili a

periodi di imposta non definiti per 4.789 migliaia di Euro, oltre al fondo indennità suppletiva di clientela per 5

migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

[73]

Nota 26 Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine

Le voci Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine risultano così composte:

A seguito del contratto di rifinanziamento del debito siglato in data 27 febbraio 2013 la Società ha provveduto

alla rideterminazione delle scadenze e condizioni dei finanziamenti che sostituiscono quelli in essere al 31

dicembre 2012. Si precisa che il contratto di cui sopra ha modificato i parametri e i termini che rientrano nel

calcolo dei vincoli finanziari.

31/12/2013 31/12/2012

Breve Medio-lungo Totale Breve Medio-lungo Totale

Finanziamenti bancari con garanzia

reale - 118.347 118.347 152.467 18.589 171.056

Finanziamenti senza garanzia reale 195 206 401 - 401 401

Finanziamenti senza garanzia reale

a tassi agevolati 5.939 12.066 18.005 8.666 17.433 26.099

Finanziamenti da altri finanziatori - 5.929 5.929 - - -

Passività per locazioni finanziarie 63 - 63 153 32 185

Finanziamenti a medio-lungo

termine 6.197 136.548 142.745 161.286 36.455 197.741

Finanziamenti bancari a breve 86.370 - 86.370 91.930 - 91.930

Finanziamenti a breve altri

finanziatori - - - 4.500 - 4.500

Totale debiti verso enti

finanziatori 92.567 136.548 229.115 257.716 36.455 294.171

Altri debiti 1.824 - 1.824 834 - 834

Ratei e risconti passivi 193 - 193 7.212 - 7.212

Totale 94.584 136.548 231.132 265.762 36.455 302.217

Bilancio consolidato

[74]

Per maggior chiarezza si dettaglia la movimentazione dei finanziamenti a breve e medio/lungo termine alla data

del 31 dicembre 2013:

Saldo al Accensioni Rimborsi Conversione

SFP

Riscadenz.

Debito

Riclassifica Saldo al

31.12.2012 31.12.2013

Finanziamenti con

garanzia reale

- Quota a breve t. 152.467 - - (89.343) (63.124) - -

- Quota a lungo t. 18.589 21.553 - (9.192) 87.397 - 118.347

Totale 171.056 21.553 - (98.535) 24.273 - 118.347

Finanziamenti senza

garanzia reale

- Quota a breve t. - - - - - - -

- Quota a lungo t. 401 - - - - - 401

Totale 401 - - - - - 401

Finanziamenti senza

garanzia reale a tassi

agevolati

- Quota a breve t. 8.666 572 (8.666) - - 5.562 6.134

- Quota a lungo t. 17.433 - - - - (5.562) 11.871

Totale 26.099 572 (8.666) - - - 18.005

Finanziamenti da altri

finanziatori

- Quota a breve t. - - - - - - -

- Quota a lungo t. - 5.929 - - - - 5.929

Totale - 5.929 - - - - 5.929

Passività per locazioni

finanziarie

- Quota a breve t. 153 - (122) - - 32 63

- Quota a lungo t. 32 - - - - (32) -

Totale 185 - (122) - - - 63

Finanziamenti a medio e

lungo termine

197.741 28.054 (8.788) (98.535) 24.273 - 142.745

Finanziamenti bancari a

breve t.

91.930 15.890 (3.950) - (17.500) - 86.370

Finanziamenti da altri enti

finanziatori a breve t.

4.500 - - (4.500) - - -

Totale debiti verso enti

finanziatori

294.171 43.944 (12.738) (103.035) 6.773 - 229.115

Debiti verso società

consociate a breve t.

- - - - - - -

Altri debiti a breve 834 990 - - - - 1.824

Ratei e risconti passivi a

breve t.

7.212 193 (439) - (6.773) - 193

Totale 302.217 45.127 (13.177) (103.035) - - 231.132

Bilancio consolidato

[75]

I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine sono rimborsabili come segue:

31/12/2013 31/12/2012

- entro un anno 6.197 161.286

- tra uno e due anni 4.068 6.086

- tra due e tre anni 3.024 3.986

- tra tre e quattro anni 73.823 2.165

- tra quattro e cinque anni 25.973 21.251

- oltre cinque anni 29.660 2.967

Totale 142.745 197.741

Al 31 dicembre 2013 i finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, presentano le seguenti

caratteristiche:

Tasso variabile Tasso fisso 31/12/2013

- entro un anno - 6.197 6.197

- tra uno e due anni - 4.068 4.068

- tra due e tre anni - 3.024 3.024

- tra tre e quattro anni 71.121 2.702 73.823

- tra quattro e cinque anni 25.151 822 25.973

- oltre cinque anni 28.004 1.656 29.660

Totale 124.276 18.469 142.745

I finanziamenti con garanzia reale sono composti come di seguito:

72.787 migliaia di Euro di due linee di credito (A2 e B2), interamente utilizzate, concesse da un pool di

banche il cui leader è UniCredit S.p.A. (di seguito le “Banche finanziatrici”), a seguito dell’operazione di

rifinanziamento conclusasi il 27 marzo 2013. La linea di credito A2, pari a 70.222 migliaia di Euro, è

rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31 dicembre 2017, mentre la linea B2, pari a 2.565

migliaia di Euro, andrà a scadenza il 31 dicembre 2019;

18.000 migliaia di Euro di una linea di nuova finanza con scadenza 30 giugno 2017, di cui 13.500 migliaia di

Euro erogati nel 2012 e i restanti 4.500 migliaia di Euro erogati nel 2013;

11.794 migliaia di Euro di nuove erogazioni in sostituzione dei finanziamenti a tasso agevolati e contributi

non incassati da enti pubblici con data di scadenza finale 30 giugno 2017;

5.519 migliaia di Euro di una linea di credito rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31

dicembre 2017;

4.000 migliaia di Euro di una linea erogata nel 2012, originariamente con scadenza nel breve termine, e

rinegoziata con scadenza 30 giugno 2017;

3.173 migliaia di Euro di una linea accesa nel 2013 per il finanziamento dei costi di ristrutturazione sostenuti

nell’esercizio con data di scadenza finale 30 giugno 2017;

3.075 migliaia di Euro della linea di Credito B1, linea a medio-lungo termine per cassa con scadenza 30

giugno 2017.

I suddetti finanziamenti con garanzia reale includono 8.859 migliaia di Euro per interessi dovuti alle Banche

finanziatrici e capitalizzati sulle linee di credito a medio-lungo termine. La quota di competenza dell’anno 2012,

pari a 6.773 migliaia di Euro, era compresa al 31 dicembre 2012 nella voce Ratei e risconti passivi finanziari.

I finanziamenti senza garanzia reale a tasso ordinario per 401 migliaia di euro rappresentano parte di un

finanziamento ottenuto nel 2010 da dalla Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale e ancora in essere per

1.856 migliaia di Euro per le attività di ricerca di cui 1.455 migliaia di Euro a tassi agevolati.

I finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati sono costituiti da finanziamenti a tassi compresi tra lo 0,5%

e lo 0,886% e si riferiscono alle agevolazioni finanziarie erogate in base alle leggi per la ricerca, lo sviluppo e

l’innovazione industriale. Suddetti finanziamenti si incrementano di 572 migliaia di Euro per l’incasso del saldo

Bilancio consolidato

[76]

a valere sul Fondo Agevolazioni alla Ricerca per lo sviluppo del progetto PNGN, e si decrementano per 8.666

migliaia di Euro per via dei rimborsi previsti dai relativi piani di ammortamento.

I finanziamenti da altri finanziatori sono costituiti da 5.929 migliaia di Euro erogato da Telecom Italia in

sostituzione di finanziamenti a tasso agevolato non incassati da Enti Pubblici e con data di scadenza finale 30

giugno 2017.

La voce Finanziamenti bancari a breve, pari a 86.370 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013 (91.930 migliaia di

Euro al 31 dicembre 2012), include l’utilizzo delle linee di credito Revolving a breve termine. La diminuzione

dei finanziamenti bancari a breve per 5.560 migliaia di Euro è determinata dalla riclassifica di 17.500 migliaia di

Euro nei debiti a medio-lungo termine per effetto della rinegoziazione del debito conclusasi a marzo 2013. Si

rilevano nell’esercizio nuove erogazioni per 15.890 migliaia di Euro e l’estinzione di un finanziamento a breve

per 3.950 migliaia di Euro.

Nonostante tali finanziamenti siano tecnicamente a breve termine si riferiscono a linee di credito “committed”,

cioè a linee la cui possibile estinzione non potrà avvenire prima del 30 giugno 2017.

La diminuzione dei Ratei e risconti passivi si riferisce sostanzialmente alla capitalizzazione degli oneri finanziari

maturati al 31 dicembre 2012 sui finanziamenti in essere.

L’Accordo di Ristrutturazione prevede il rispetto di tre parametri (covenants), misurati semestralmente su base

annuale sul bilancio consolidato del Gruppo, a partire dal 30 giugno 2014.

I tre parametri da rispettare sono:

il Leverage Ratio: indica il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Ebitda;

l’Interest Cover Ratio: indica il rapporto tra Ebitda e Oneri Finanziari Netti;

il Capital Expenditure: si riferisce agli investimenti complessivi.

Liquidità

La liquidità netta al 31 dicembre 2013 e 2012 risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Cassa e valori in cassa 750 1.467

Banche conti correnti disponibili 47.508 33.191

Totale 48.258 34.658

Di seguito sono sintetizzate le variazioni della liquidità netta del Gruppo:

31/12/2013 31/12/2012

Cassa generata / (assorbita) dall’attività operativa 2.350 22

Cassa generata / (assorbita) dall’attività d’investimento (18.976) (21.303)

Cassa generata / (assorbita) dall’attività finanziaria 31.946 29.135

Altre variazioni di patrimonio netto (1.720) (556)

Variazione dell’esercizio 13.600 7.298

Nell’esercizio al 31 dicembre 2013, il Gruppo ha generato liquidità per un ammontare pari a 13.600 migliaia di

Euro contro una generazione di cassa di 7.298 migliaia di Euro nell’esercizio precedente, come di seguito

esposto:

Cassa generata dall’attività operativa

Il flusso monetario riveniente dall’attività operativa presenta una variazione positiva di 2.328

migliaia di Euro passando da un flusso positivo di 22 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012

a un flusso positivo di 2.350 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.

Bilancio consolidato

[77]

La differenza positiva di 2.328 migliaia di Euro consegue ad un maggior apporto di cassa per 13.085 migliaia di

Euro generato dal flusso operativo prima della variazione del capitale circolante al netto del minor apporto di

cassa per 10.757 migliaia di Euro riveniente dalla variazione del capitale circolante.

La variazione del capitale circolante nel 2013 ha generato 10.116 migliaia di Euro al flusso operativo, mentre nel

2012 aveva generato 20.879 migliaia di Euro con una variazione negativa nei due esercizi di 10.757 migliaia di

Euro. La variazione del capitale circolante va analizzata considerando i seguenti fenomeni significativi:

un incremento dell’esposizione verso i clienti per 23.265 migliaia di Euro nell’esercizio 2013 a fronte di un

decremento di 11.334 migliaia di Euro nel 2012, con una variazione negativa di 34.599 migliaia di Euro nel

2013 rispetto al 2012;

un incremento dell’esposizione verso i fornitori per 28.240 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al 31

dicembre 2013 a fronte di un incremento di 18.563 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre

2012, con una variazione positiva netta di 9.677 migliaia di Euro.

Cassa assorbita dall’attività d’investimento

Nel corso dell’esercizio al 31 dicembre 2013 l’attività d’investimento ha assorbito cassa per 18.976 migliaia di

Euro a fronte di un assorbimento di cassa nel corso dell’esercizio precedente per 21.303 migliaia di Euro.

Cassa generata dall’attività finanziaria

Nel corso dell’esercizio 2013 l’attività finanziaria ha generato cassa per 31.946 migliaia di Euro a fronte di un

flusso positivo di cassa dell’esercizio precedente per 29.135 migliaia di Euro. La differenza positiva di 2.811

migliaia di Euro è dovuta a:

un incremento di 21.820 migliaia di Euro di maggiori finanziamenti rispetto all’esercizio precedente;

un decremento di 5.650 migliaia di Euro delle Altre passività principalmente a seguito della capitalizzazione

degli interessi passivi bancari come previsto dal contratto di rifinanziamento;

un decremento di 13.359 migliaia di Euro a fronte di maggiori rimborsi di finanziamenti diversi.

Nota 27 Altre passività

La voce Altre passività risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Ratei e risconti passivi a medio-lungo termine 339 -

Cauzioni passive 112 112

Totale 451 112

I risconti passivi si riferiscono alla quota dei contributi pubblici in conto capitale il cui riconoscimento a conto

economico è legato al piano di ammortamento degli investimenti rientranti nel Contratto di Sviluppo Telecom

Italia & Italtel stipulato nel mese di novembre 2013 e la cui consuntivazione verrà presentata al Ministero dello

Sviluppo Economico entro il primo semestre del 2014.

Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.

Nota 28 Debiti commerciali

La voce Debiti commerciali risulta così composta:

31/12/2013 31/12/2012

Debiti verso fornitori 120.811 156.045

Debiti verso società collegate 152 152

Totale 120.963 156.197

La voce include 12,4 milioni di Euro di debiti differiti verso Cisco.

Bilancio consolidato

[78]

I debiti verso il gruppo Telecom Italia e il gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 - Rapporti con entità

correlate.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro Fair Value.

Di seguito si elencano i debiti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo: (migliaia)

31/12/2013 31/12/2012

Valuta estera Euro Valuta estera

Dollaro USA 98.032 71.084 120.329

Sterlina inglese 194 233 209

Peso argentino 23.756 2.643 29.814

Real brasiliano 5.724 1.757 8.122

Zloty polacco 87 21 221

Peso colombiano 3.130.921 1.175 1.389.773

Nuevo Sol peruviano 1.386 359 3.376

Riyal saudita - - 553

Peso filippino 474 8 474

AED Emirati Arabi 146 29 175

Nota 29 Debiti per imposte correnti

La voce Debiti per imposte correnti, pari a 1.039 migliaia di Euro e 399 migliaia di Euro rispettivamente al 31

dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012, rappresenta il debito verso l’Erario per imposte sui redditi:

31/12/2013 31/12/2012

IRES - -

IRAP 416 -

Imposte sul reddito paesi esteri 623 399

Totale 1.039 399

Nota 30 Altri debiti e passività

La voce Altri debiti e passività risulta dettagliabile come segue:

31/12/2013 31/12/2012

Debiti inerenti il personale 31.257 23.066

Debiti verso istituti previdenziali 673 1.424

Ratei e risconti passivi 18.842 13.450

IVA 6.771 3.375

Ritenute d’acconto da versare 3.090 3.497

Altri tributari 478 1.201

Anticipi da clienti 4.947 9.788

Altre passività 6.152 4.017

Totale 72.210 59.818

I debiti inerenti il personale includono 11.926 migliaia di Euro relativi a indennità da riconoscere, nel corso

dell’esercizio 2014, al personale della società con cui è stato sottoscritto individualmente un Verbale di

Conciliazione in sede sindacale ex art.2113 IV comma Codice Civile e artt.410 e 411, III comma Codice

Procedura Civile.

Il saldo dei Debiti verso istituti previdenziali al 31 dicembre 2013 si riduce rispetto al 31 dicembre 2012 anche

per il conguaglio delle somme a credito verso l’Inps di quanto anticipato dalla Società ai dipendenti di tutte le

sedi aziendali coinvolti nel Contratto di Solidarietà (periodo 12 aprile 2013 – 11 aprile 2014) approvato dal

Ministero del Lavoro con D.M. 76582 del 31/10/2013.

Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.

Bilancio consolidato

[79]

Nota 31 Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nelle seguenti tabelle sono rappresentati i ricavi delle vendite e prestazioni rilevati negli esercizi chiusi al 31

dicembre 2013 e 2012, distinti per cliente e per area geografica.

i) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per cliente

(a) Include esclusivamente Telecom Italia S.p.A.e Telecom Italia Sparkle S.p.A.

ii) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per area geografica

2013 2012

Italia 218.001 183.520

Altri paesi europei 34.105 48.439

America Centrale e Latina 119.524 93.222

USA - 260

Africa 453 4.404

Asia 2.104 1.549

Totale 374.187 331.394

Nota 32 Altri proventi

La voce Altri proventi risulta così composta:

2013 2012

Contributi 6.517 873

Plusvalenze da alienazione 3 34.933

Assorbimento fondi e altri 14.799 20.631

Totale 21.319 56.437

I contributi in conto esercizio per 6.517 migliaia di Euro sono relativi a contributi per costi sostenuti per attività

di ricerca e sviluppo (873 migliaia di Euro nel 2012).

Le plusvalenze da alienazione dell’anno precedente includevano la plusvalenza di 34.897 migliaia di Euro

relativa alla derecognition dell’operazione di Sale and Lease Back dell’immobile di Castelletto.

La voce assorbimento fondi e altri si riferisce a sopravvenienze attive per 3.057 migliaia di Euro (4.760 migliaia

di Euro nel 2012), per 5.549 migliaia di Euro a contributi Cisco sul contratto VIP Program e SRS Agreement

(578 migliaia di Euro nel 2012) e ad assorbimento fondi per 3.015 migliaia di Euro (1.943 migliaia di Euro nel

l’esercizio precedente).

Nell’esercizio precedente si era rilevato un provento di 10.000 migliaia di Euro conseguente all’accordo di

ristrutturazione firmato in data 11 dicembre 2012 e relativo, tra l’altro, ad un accordo transattivo con Telecom

Italia riguardo a una serie di indennizzi inviati da Italtel a Telecom Italia ai sensi dell’Art. 7 del “Subscription

and Share Purchase Agreement” datato 30 settembre 2000 (zero nel precedente esercizio).

2013 2012

Telecom Italia (a) 108.052 89.571

Altri operatori italiani 51.265 58.796

Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 59.088 45.019

Operatori esteri 155.782 138.008

Totale 374.187 331.394

Bilancio consolidato

[80]

Nota 33 Acquisti di materiali e servizi esterni

La voce Acquisti di materiali e servizi risulta così composta:

2013 2012

Acquisti di materiali 196.312 170.870

Acquisti di servizi 87.493 81.689

Totale 283.805 252.559

Nota 34 Costo del lavoro

La voce Costo del lavoro risulta così composta:

2013 2012

Salari e stipendi 64.705 71.050

Oneri sociali 18.362 20.555

Trattamento fine rapporto 4.549 5.319

Mobilità e altri oneri non ricorrenti 19.040 6.983

Altri 750 748

Totale 107.406 104.655

Il costo del lavoro include oneri non ricorrenti di ristrutturazione per complessivi 19.040 migliaia di Euro (nel

2012 erano 6.983 migliaia di Euro) relativi a oneri di mobilità e di indennità per il personale uscito nel corso

dell’esercizio e per il personale la cui uscita è prevista nell’esercizio successivo.

Gli organici medi passano da n. 1.759 nel 2012 a n. 1.674 nel 2013.

Nota 35 Ammortamenti e svalutazioni

La voce Ammortamenti e svalutazioni risulta così composta:

2013 2012

Costi di sviluppo 20.747 22.463

Altri beni immateriali 1.458 1.510

Terreni - 870

Fabbricati industriali 711 3.106

Impianti e macchinario 803 702

Attrezzature industriali e commerciali 1.159 2.255

Altri beni 850 938

Altre Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali 70 -

Totale 25.798 31.844

Nota 36 Altri costi operativi

La voce Altri costi operativi risulta così composta:

2013 2012

Oneri diversi di gestione 6.029 16.506

Accantonamenti per rischi 1.521 807

Svalutazione di crediti 111 887

Totale 7.661 18.200

Nella voce Oneri diversi di gestione sono incluse sopravvenienze passive per 726 migliaia di Euro (2.624

migliaia di Euro nell’esercizio 2012). Inoltre nel precedente esercizio erano incluse anche 10.000 migliaia di

Euro relativi alla rinuncia del deposito cauzionale versato a garanzia del contratto di locazione dell’immobile di

Castelletto; tale contratto, stipulato in data 9 giugno 2011, è stato risolto e sottoscritto un nuovo contratto di

locazione con decorrenza 31 dicembre 2012.

Bilancio consolidato

[81]

Nota 37 Variazione delle rimanenze

Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto:

2013 2012

Materie prime, sussidiarie e di consumo - -

Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (8.367) 7.773

Prodotti finiti e merci 7.929 (6.861)

Totale (438) 912

Nota 38 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

La voce Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni pari a 15.246 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al

31 dicembre 2013 (20.033 migliaia di Euro nel 2012) è riferita a capitalizzazioni tra le immobilizzazioni

materiali e immateriali del costo di produzione, non comprensivo di oneri finanziari.

Nell’esercizio al 31 dicembre 2013 la voce si riferisce per 15.060 migliaia di Euro (19.703 migliaia di Euro al 31

dicembre 2012) alla capitalizzazione di costi di sviluppo aventi le caratteristiche descritte nel relativo principio

contabile.

Nota 39 Proventi finanziari e Oneri finanziari

Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.

2013 2012

Oneri Proventi Oneri /

(Proventi)

netti

Oneri Proventi Oneri /

(Proventi)

netti

Differenze cambio 14.998 10.362 4.636 11.785 12.691 (906)

Interessi 4.254 120 4.134 16.421 84 16.337

Altri 3.477 526 2.951 4.731 1.379 3.352

Totale 22.729 11.008 11.721 32.937 14.154 18.783

L’ammontare degli oneri finanziari netti pari a 11.721 migliaia di Euro si raffronta con 18.783 migliaia di Euro

del precedente esercizio con un miglioramento di 7.062 migliaia di Euro, pari al 37,6 %.

Le differenze cambio nette passano da 906 migliaia di Euro positive al 31 dicembre 2012 a 4.636 migliaia di

Euro negative al 31 dicembre 2013.

Gli Interessi passivi netti passano da 16.337 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012 a 4.134 migliaia di Euro al 31

dicembre 2013. Il miglioramento di 12.203 migliaia di Euro degli interessi passivi netti è dovuto principalmente

alla derecognition del leasing finanziario di Castelletto con conseguente riduzione degli oneri finanziari di 7.820

migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2012 e alla riduzione degli interessi passivi bancari per 4.174 migliaia di

Euro a seguito del processo di rifinanziamento conclusosi a marzo 2013, con conseguente minor esposizione

debitoria, determinata dall’operazione di conversione dei finanziamenti bancari in strumenti finanziari

partecipativi, e miglioramento dei tassi di riferimento.

Gli altri oneri e proventi netti negativi passano da 3.352 migliaia di Euro al 31 dicembre 2012 a 2.951 migliaia di

Euro al 31 dicembre 2013, con un miglioramento di 401 migliaia di Euro.

Nota 40 Imposte dell’esercizio

Nell’esercizio 2013 alla voce imposte si rileva un costo di 6.629 migliaia di Euro, rispetto all’importo positivo di

5.102 migliaia di Euro del precedente esercizio. Tale importo include: IRAP per 1.200 migliaia di Euro (600

migliaia di Euro nell’esercizio 2012), imposte sul reddito estere per 3.697 migliaia di Euro (4.836 migliaia di

Euro nel 2012), minori imposte relative a esercizi precedenti per 91 migliaia di Euro (minori imposte per 83

migliaia di Euro nel 2012), oltre al saldo netto delle imposte differite attive per 1.077 migliaia di Euro (il saldo

netto positivo era di 10.455 migliaia di Euro nell’esercizio precedente). Il saldo netto positivo delle imposte

differite attive è per intero riferito a società estere del Gruppo. Inoltre sono accantonate a conto economico anche

le ritenute d’acconto in Argentina giudicate non recuperabili per 2.900 migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

[82]

La variazione negativa di 11.731 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente è fondamentalmente dovuta

alla mancata iscrizione di imposte differite attive sulla perdita fiscale della società Italtel S.p.A.

Lo schema di riconciliazione dell’imposta effettiva relativa al Gruppo risulta così dettagliabile:

(a) Determinato applicando l’aliquota fiscale teorica del 27,5% al risultato d’esercizio prima delle imposte

Nota 41 Attività cessate

Le attività e passività non correnti cessate, nonché la perdita netta da attività cessate sono riferite alla società

Italtel Kenya Ltd in liquidazione.

Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Spa del 15 marzo 2013 ha deliberato la messa in liquidazione della

società. Conseguentemente è stato conferito al managing director l’incarico di espletare le necessarie attività in

ottemperanza alla legge locale.

L’attività di liquidazione della società è tutt’ora in corso.

Le attività per complessivi 140 migliaia di Euro, sono costituite da disponibilità liquide per 93 migliaia di Euro e

crediti verso l’Erario keniota per 47 migliaia di Euro.

Le passività di 103 migliaia di Euro sono, per 75 migliaia di Euro debiti verso il precedente amministratore della

società, attualmente liquidatore della stessa e per 28 migliaia di Euro debiti verso l’Erario keniota.

La perdita netta di 161 migliaia di Euro è così articolata:

Alla data e per l’esercizio chiusosi al 31 dicembre 2012 non risultavano attività cessate o destinate alla

cessazione.

2013 2012

Imposte teoriche (a) (7.171) (4.748)

IRAP 1.200 600

Ritenute d’acconto Argentina 2.900 -

Differenza aliquota d’imposta su entità estere 302 114

Componenti non deducibili (esenti) fiscalmente 651 (826)

Svalutazione avviamento Italtel S.p.A. non deducibile - -

Differite non rilevate su perdite fiscali e differenze temporanee 9.387 462

Componenti positivi non soggetti a tassazione (165) (834)

Altre variazioni (475) 130

Imposta effettiva 6.629 (5.102)

2013 2012

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 25 -

Risultato operativo (142) -

Utile / (perdita) netto da attività cessate (161) -

Bilancio consolidato

[83]

Nota 42 Rapporti con entità correlate

I rapporti con entità correlate sono dettagliabili come segue:

31 dicembre 2012 Crediti

commerciali

Crediti

finanziari

Debiti

commerciali

Debiti

finanziari

Altri

crediti/debiti

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - 570 - - -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione 59 - - - (59)

Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (93)

Altre parti correlate:

Clayton Dubilier & Rice - - - - (145)

Gruppo Telecom Italia 28.512 - (714) (4.500) 10.000

Gruppo Cisco Systems 287 - (83.143) (3) -

Totale 28.885 570 (83.857) (4.503) 9.703

31 dicembre 2013 Crediti

commerciali

Crediti

finanziari

Debiti

commerciali

Debiti

finanziari

Altri

crediti/debiti

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - 587 - - -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione 59 - - - (59)

Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (93)

Altre parti correlate:

Clayton Dubilier & Rice - - - - (139)

Gruppo Telecom Italia 53.367 - (1.009) (5.929) -

Gruppo Cisco Systems 577 - (54.414) (3) -

Totale 54.030 587 (55.423) (5.932) 291

Bilancio consolidato

[84]

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2011 e 2012 il Gruppo Italtel ha avuto rapporti con entità correlate

dettagliabili come segue:

31 dicembre 2012 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri)

finanziari Altro

Società controllate

non consolidate:

Italtel N.G.A. S.p.A. (Estinta) - - (2) -

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - - 13 -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione - - - (5)

Consorzio Hermes in liquidazione - - - (8)

Altre parti correlate:

Clayton Dubilier & Rice - - - -

Gruppo Telecom Italia 151.057 (1.643) - 10.000

Gruppo Cisco Systems 7.266 (129.200) - 578

Totale 158.323 (130.843) 11 10.565

31 dicembre 2013 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri)

finanziari Altro

Società controllate

non consolidate:

Italtel N.G.A. S.p.A. (Estinta) - - - -

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - - 12 -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione - - - -

Consorzio Hermes in liquidazione - - - -

Altre parti correlate:

Clayton Dubilier & Rice - - - -

Gruppo Telecom Italia 191.818 (2.175) (10) -

Gruppo Cisco Systems 1.457 (165.117) - 5.549

Totale 193.275 (167.292) 2 5.549

L’azienda sta completando le attività per la formalizzazione di una procedura interna riguardante le operazioni

con parti correlate.

Per quanto riguarda i dirigenti aventi responsabilità strategiche, nel 2013 e nel 2012 gli stessi hanno maturato

emolumenti per un ammontare complessivo rispettivamente pari a 2.611 migliaia di Euro e 2.921 migliaia di

Euro. Tali emolumenti sono dettagliabili come segue:

2013 2012

Emolumenti con pagamento a breve termine 2.492 2.815

Benefici successivi al termine del rapporto (TFR) 119 106

Totale 2.611 2.921

Bilancio consolidato

[85]

Nota 43 Impegni

Il Gruppo Italtel è parte di contratti di locazione a carattere operativo aventi a oggetto essenzialmente uffici,

autovetture e apparati informatici. La tabella seguente riepiloga gli impegni in essere relativamente a tali

contratti.

31/12/2013 31/12/2012

Da rimborsare

- entro un anno 9.965 9.918

- tra uno e due anni 5.702 9.610

- tra due e tre anni 5.601 5.367

- tra tre e quattro anni 4.318 4.251

- tra quattro e cinque anni 4.127 4.000

- oltre cinque anni - 4.000

Totale 29.713 37.146

Si segnala l’esistenza di una fideiussione di 12.000 migliaia di Euro a favore del locatore, a garanzia del

pagamento dei canoni d’affitto del comprensorio di Castelletto – Settimo Milanese.

Nota 44 Corrispettivi alla società di revisione

Ai sensi dell’art. 37 comma 16 del Decreto legislativo n. 39/2010, recante modifiche al Codice Civile, che ha

introdotto all’interno dell’art. 2427 del Codice Civile il numero 16-bis, il seguente prospetto riporta i

corrispettivi di competenza dell’esercizio 2013 per i servizi di revisione legale dei conti e per quelli diversi dalla

revisione resi alle società del Gruppo Italtel da PriceWaterhouseCoopers.

Italtel Group S.p.A. Società controllate Gruppo Italtel

Servizi di revisione 48 401 449

Servizi di consulenza fiscale e altri - 52 52

Totale costi 2013 per servizi di revisione e diversi 48 453 501

Nota 45 Eventi successivi

Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2013 sono riportati nell’omonimo capitolo

all’interno della Relazione sulla gestione.

Bilancio consolidato

[86]

Nota 46 Elenchi delle società partecipate

A) Elenco delle società incluse nel consolidamento con il metodo integrale

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute %

1) Italtel Group S.p.A. Settimo Milanese Euro 131.426.652

ridotto a 825.625

in data 27.3.2013

Controllate italiane

2) Italtel S.p.A.

(sistemi e servizi

di telecomunicazioni)

Settimo Milanese Euro 116.858.248

ridotto a

2.000.000 in data

27.3.2013

100 Italtel Group S.p.A.

Controllate estere

3) Italtel BV

(commerciale e finanziaria)

Amsterdam

(Olanda)

Euro 6.000.000 100 Italtel S.p.A.

4) Italtel S.A.

(sistemi di

telecomunicazioni)

Madrid

(Spagna)

Euro 7.353.250 100 Italtel BV

5) Italtel Argentina S.A.

(sistemi di

telecomunicazioni)

Buenos Aires

(Argentina)

P.A. 4.030.000 71,46

28,54

Italtel BV

Italtel S.p.A.

6) (*) Italtel Kenya Ltd

(sistemi di

telecomunicazioni) in

liquidazione

Nairobi

(Kenya)

Scellino

keniota

500.000 99,98

0,02

Italtel BV

Italtel S.p.A.

7) Italtel Brasil Ltda

(sistemi di

telecomunicazioni)

San Paolo

(Brasile)

Real

brasiliano

6.586.636 85,12

14,88

Italtel S.p.A.

Italtel BV

8) Italtel Deutschland GmbH

(commerciale)

Düsseldorf

(Germania)

Euro 40.000 60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

9) Italtel France Sas

(commerciale)

Suresnes

(Francia)

Euro 40.000 100 Italtel S.p.A.

10) Italtel Telecommunication

Hellas EPE (commerciale)

Atene

(Grecia)

Euro 18.000 100

Italtel S.p.A.

11) Italtel U.K. Ltd

(commerciale)

London

(Gran Bretagna)

Lira

sterlina

26.000 60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

12) Italtel Belgium Sprl

(commerciale)

Bruxelles

(Belgio)

Euro 500.000

(versato 200.000)

60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

13) Italtel Poland Sp.Zo.O.

(commerciale)

Varsavia

(Polonia)

Zloty 400.000 100

Italtel S.p.A.

14) Italtel Middle East Fz-LLC

(commerciale)

Dubai

(Emirati Arabi)

AED 2.500.000 100

Italtel S.p.A.

15) (*) Italtel Arabia Ltd

(commerciale)

Riyadh

(Arabia Saudita)

SAR 3.287.980 90

10

Italtel S.p.A.

Italtel BV

16) Italtel Perù S.a.c.

(commerciale)

Lima

(Perù)

Nuevo

Sol

3.028.000 90

10

Italtel BV

Italtel S.p.A.

(*) La relativa messa in liquidazione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A.

B) Elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale

sociale

Quote possedute % Valore

di carico

Società collegate italiane

17) Cored - Consorzio Reti 2000

in liquidazione

(reti a larga banda)

Milano Euro 260.000 30 Italtel S.p.A. 76

18) Consorzio Hermes in liquidazione Milano Euro 510.000 24 Italtel S.p.A. 118

Bilancio consolidato

[87]

(sistemi di trasmissione)

C) Elenco delle altre partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute % Valore

di carico

Società controllate italiane non consolidate valutate al costo

19) Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione

(sistemi telematici integrati)

Settimo

Milanese

Euro 516.456 100 Italtel S.p.A. -

Società controllate estere non consolidate valutate al costo

20) Italtel de Venezuela S.A.

(commerciale)

Caracas

(Venezuela)

Bolivar

Fuerte

940.000 95

5

Italtel S.p.A.

Italtel BV

-

D) Elenco delle partecipazioni in altre società valutate al costo

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale

sociale

Quote possedute % Valore

di carico

Altre società valutate al costo

21) Cefriel - S.c.r.l.

(formazione e ricerca)

Milano Euro 100.350 5,8 Italtel S.p.A. 36

22) Consorzio Milano Ricerche

(progettazione e ricerca)

Milano Euro 186.431 8,3

Italtel S.p.A. 15

23) Consel - Consorzio Elis per la

Formazione Professionale

Superiore - S.c.r.l.

Roma Euro 51.000 2,5 Italtel S.p.A. 1

24) SISTEL - Comunicaçoes,

Automaçao e Sistemas S.A.

(sistemi di telecomunicazioni)

Monte de

Caparica (Portogallo)

Euro 10.338.838 0,88

0,72

Italtel S.p.A.

Italtel BV

29

7

25) Parco Scientifico e Tecnologico

della Sicilia S.c.p.A.

(ricerca)

Palermo Euro 13.531.173

Ridotto a Euro

7.626.733

giusta delibera

dell’assemblea

straordinaria

del

29.10.2013

0,04 Consorzio

Italtel

Telesis in

liquidazione

-

26) Consorzio MIP – Politecnico di

Milano

Milano Euro 150.000 5,88 Italtel S.p.A. -

27) Consorzio Nazionale Imballaggi

CONAI

(gestione degli imballaggi)

Roma Euro variabile 0,005 Italtel S.p.A. 1

28) Consorzio COFRIDIP Padova Euro 28.402 9,09 Italtel S.p.A. 3

29) Distretto Tecnologico, Sicilia

Micro e Nano Sistemi S.c.a.r.l.

Catania Euro 600.000 4,55 Italtel S.p.A. 27

30) SI-LAB Sicilia S.c.a.r.l. _ Palermo Euro 30.000 18,50 Italtel S.p.A. 6

Bilancio consolidato

[88]

Nota 47 Dati patrimoniali ed economici sintetici delle società incluse nell’area di

consolidamento

(migliaia di euro)

Stato patrimoniale

Italtel

Group

S.p.A.

Italtel

S.p.A.

Italtel

BV

Italtel

Belgium

Sprl

Italtel

Deutschland

GmbH

Italtel

France Sas

Attivo

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari - 16.894 - - 2 49

Avviamento - 169.565 - - - -

Altre attività immateriali - 28.286 - - - 4

Partecipazioni valutate con il metodo del

Patrimonio netto - 194 - - -

-

Attività finanziarie a medio e lungo termine 565 14.536 10.761 - - -

Altre attività - 6.343 - - - 234

Imposte anticipate - 77.985 - - - -

Totale attività non correnti 565 313.803 10.761 - 2 287

Attività correnti

Rimanenze - 17.664 - - 139 82

Crediti commerciali - 102.621 - 694 1.943 4.631

Crediti per imposte correnti - - - - 181 -

Altri crediti e attività - 30.041 - 1 13 67

Attività finanziarie a breve termine 718 4.421 - - 6.619 3.910

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4 42.025 35 28 282 573

Totale attività correnti 722 196.772 35 723 9.177 9.263

Attività non correnti disponibili per la vendita - - - - - -

Totale attivo 1.287 510.575 10.796 723 9.179 9.550

Patrimonio netto e Passivo

Patrimonio netto

Capitale sociale 826 2.000 6.000 500 40 40

Riserve 10.983 98.728 3.353 12 2.769 4

Azioni proprie (10.983) - - - - -

Altre riserve incluso il Risultato dell’esercizio 210 (34.951) 454 207 2.479 2.115

Totale Patrimonio netto 1.036 65.777 9.807 719 5.288 2.159

Passivo

Passività non correnti

Fondi per benefici ai dipendenti - 26.171 - - - -

Fondi per rischi e oneri - 9.741 689 - 24 419

Passività finanziarie a medio e lungo termine - 137.113 - - - -

Altre passività - 451 - - - -

Totale passività non correnti - 173.476 689 - 24 419

Passività correnti

Debiti commerciali 243 98.085 - 2 1.730 3.102

Debiti per imposte correnti - 567 - - - 340

Altri debiti e passività 5 60.979 13 2 147 1.598

Passività finanziarie a breve termine 3 111.691 287 - 1.990 1.932

Totale passività correnti 251 271.322 300 4 3.867 6.972

Passività non correnti disponibili per la vendita - - - - - -

Totale passivo 251 444.798 989 4 3.891 7.391

Totale Patrimonio netto e Passivo 1.287 510.575 10.796 723 9.179 9.550

Conto economico

Ricavi delle vendite e delle prestazioni - 256.688 - - 4.575 10.205

Ebitda (145) (1.191) (66) (5) 1.570 3.138

Risultato operativo (145) (26.670) (66) (7) 1.569 3.116

Risultato della gestione finanziaria 355 (2.445) 668 - 108 57

Risultato prima delle imposte 210 (29.115) 602 (7) 1.677 3.173

Utile (Perdita) dell'esercizio 210 (33.199) 602 (7) 1.153 2.115

Bilancio consolidato

[89]

(migliaia di euro)

Italtel

S.A.

Italtel Tel.

Hellas

EPE

Italtel

U.K.

Ltd

Italtel Poland

Sp.Zo.O.

Italtel

Argentina S.A.

Italtel Brasil

Ltda

Italtel Perù

S.a.c.

Italtel

Kenya Ltd

Italtel

Middle

East Fz-

LLC

Italtel

Arabia

Ltd

49 1 - - 102 303 49 - 3 -

- - - - - - - - - -

12 - - - - 92 30 - - -

- - - - - - - - - -

5 - - - - - - - - -

41 7 - 21 18 57 83 - 9 -

- - - - 2.712 144 353 - - -

107 8 - 21 2.832 596 515 - 12 -

1.984 - - 1.245 6.002 550 1.645 - - -

5.266 868 - 2.274 15.567 7.628 2.929 - 565 251

- 201 - - 103 1.457 - - - -

510 14 3 5 1.281 1.734 891 - 5 2

6.186 - - - 187 2.072 - - 355 -

1.400 452 - 298 820 860 395 - 674 412

15.346 1.535 3 3.822 23.960 14.301 5.860 - 1.599 665

- - - - - - - 140 - -

15.453 1.543 3 3.843 26.792 14.897 6.375 140 1.611 665

7.353 18 31 96 449 2.022 785 4 494 636

930 6 - - 601 130 33 - 83 -

- - - - - - - - - -

186 297 (630) (1.146) 2.708 562 497 (416) (345) (1.572)

8.469 321 (599) (1.050) 3.758 2.714 1.315 (412) 232 (936)

- 36 - - - - - - - -

- - - 38 - 57 - - - -

- - 573 - - - - - - -

- - - - - - - - - -

- 36 573 38 - 57 - - - -

3.493 349 23 3.296 22.229 5.678 4.187 449 1.346 1.280

- - - - - - 115 - 17 -

3.491 119 6 1.559 539 3.077 758 - 16 321

- 718 - - 266 3.371 - - - -

6.984 1.186 29 4.855 23.034 12.126 5.060 449 1.379 1.601

- - - - - - - 103 - -

6.984 1.222 602 4.893 23.034 12.183 5.060 552 1.379 1.601

15.453 1.543 3 3.843 26.792 14.897 6.375 140 1.611 665

12.709 1.230 - 2.364 47.692 31.831 24.732 25 1.463 575

209 388 (11) (1.126) 4.540 2.235 1.650 - 61 380

179 386 (11) (1.126) 4.497 2.129 1.612 (142) 59 307

(116) (2) - (9) (2.736) (1.583) (822) - 12 (91)

63 384 (11) (1.135) 1.761 546 790 - 71 216

63 297 (11) (1.135) 1.125 546 499 (161) 54 216

Bilancio consolidato

[90]

Settimo Milanese, 12 marzo 2014

Per il Consiglio di Amministrazione

L’Amministratore Delegato

Relazione della società di revisione

[91]

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE

Relazione della società di revisione

[92]