Ci vado ad occhi chiusi

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In collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi U.I.L.D.M. Consulta dei Disabili Progetto cofinanziato da Comunità Europea Regione Liguria Comune di Albenga Ci Vado ad Occhi Chiusi Ci Vado ad Occhi Chiusi Albenga accessibile OPUSCOLO INFORMATIVO PER GLI ESERCENTI

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Opuscolo informativo per i commercianti per il progetto "Ci vado ad occhi chiusi", un itinerario turistico per disabili nella Città di Albenga. Grafica e impaginazione: Gianluca Fragapane.

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Page 1: Ci vado ad occhi chiusi

In collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi U.I.L.D.M. Consulta dei Disabili

Progetto cofinanziato da Comunità Europea Regione Liguria Comune di Albenga

Ci

Va

do

ad

Oc

ch

i C

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si

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Va

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Albenga accessibileOPUSCOLO INFORMATIVO PER GLI ESERCENTI

Page 2: Ci vado ad occhi chiusi

Le norme da seguire per l’elimina­zione delle barriere architettonichesono disciplinate dalla Legge n.13/1989 e dal suo regolamentod’esecuzione, il D.M. n. 236/89.Integrano il quadro legislativo laLegge n.104/1992, il D.P. R. n.503/1996 e la L.R. n. 15/1989, mo­dificata dalla L.R. n. 17/2007.spazi e servizi pubblici rientrano prin­cipalmente nel D.P.R. n. 503, mentre gliedifici di proprietà privata e quelli diedilizia residenziale pubblica nel D.M.n. 236/89. I negozi e i centri com­merciali vengono compresi nell’e­dilizia pubblica non residenzialecome i teatri, gli uffici, le sale riunione,gli alberghi, i ristoranti, i locali notturni.Porte, servizi igienici, pavimentazione,scale, ascensori, ecc. devono avere requisititali da garantire la piena fruibilità a tutti.

Il D.M. n. 236/89 ha in particolare fissatoi concetti di:

Gentile Commerciante,

nell’ambitodella seconda fase di lavori relativi

l'ampliamento del percorso “CiVado ad Occhi Chiusi”, itinerario

turistico per disabili, che attraversala principale dorsale cittadina dal

Santuario di N.S. del Pontelungo finoai lungomare, il Comune di Albenga,

in collaborazione con le realtà territo­riali, ha avviato una specifica campagna

di sensibilizzazione rivolta alle scuole,ai cittadini e agli esercizi commerciali

della città.

Il fine è quello di trasformare,sull'esempio di analoghe esperienze

italiane ed europee, la città di Albengain una città veramente per tutti, sia dal

punto di vista della struttura urbanisticasia da quello culturale.

In questo senso Le indichiamo diseguito una serie di informazioni

utili per adottare soluzioni checonsentano al Suo esercizio com­

merciale l’accesso alle persone disabili.

Sinceramente.

Alfonso SalataAssessore alle Politiche Sociali

Visitabilità: poter accedere agli spazi di relazionee ad almeno un servizio igienico in ogni unitàimmobiliare.

Legislazione di riferimento

Accessibilità: garantire a chiunque di raggiungereagevolmente un edificio, comprese le sue singole unitàimmobiliari, di poter entrare senza difficoltà e di poterutilizzare gli spazi e le attrezzature in condizioni disicurezza e di autonomia.

Adattabilità: poter modificare nel tempo lo spaziocostruito a costi limitati, per renderlo completamentefruibile.

PERSONA SU SEDIAA ROTELLE

DISABILIVISIVI

DISABILIUDITIVI

DIFFICOLTA'DI

DEAMBULAZIONE

Page 3: Ci vado ad occhi chiusi

La pendenza di una rampa va definitain rapporto alla capacità diuna persona su sedia a ruotedi superarla e di percorrerlasenza affaticamento anche inrelazione alla lunghezza dellastessa. Si devono interporreripiani orizzontali di riposoper rampe particolarmentelunghe.La larghezza minima di una rampa perconsentire il transito di una persona susedia a ruote deve essere di 90 cm e lasua pendenza non deve superare l'8%.

Qualsiasi soluzione progettuale per ga­rantire l'accessibilità o la visitabilità devecomunque prevedere una adeguata distri­buzione degli ambienti e specifici ac­corgimenti tecnici per contenere i ri­schi di incendio anche nei confrontidi persone con ridotta o impeditacapacità motoria o sensoriale.tal fine dovrà essere preferita, ovetecnicamente possibile e nel rispettodelle vigenti normative, la suddivisionedell'insieme edilizio in "comportamentiantincendio" piuttosto che l'indivi- dua­zione di "sistemi di via d'uscita" costituitida scale di sicurezza non utilizzabilidalle persone con ridotta o impeditacapacità motoria.

È necessario rimuovere gli ostacoliche impediscono l'ingresso a per­

sone con ridotta mobilità o cheutilizzano sedia a ruote. Pereliminare gradini fino a 4 cm è

sufficiente inclinare la sogliad'ingresso oppure, eventualmente,

smussarla; per eliminare l'ostacolodei gradini più alti si possono invece

istallare le opportune rampe.Nel caso in cui non sia possibile dotarel'ingresso di una rampa fissa si può optare

per una avvolgibile: quando inutilizzateoccupano poco spa­

zio ma sono velo­cemente e facil­

mente posizionabiliquando devono essere

utilizzate dai clienti.Se il locale non è accessibile

in autonomia è comunque obbligo di leggeche il personale garantisca l'ingresso al locale

(accessibilità condizionata); in prossimitàdell'ingresso va collocato un apposito

pulsante di chiamata al quale deveessere affiancato il simbolo in­

ternazionale di accessibilità. L’al­tezza consigliata per citofoni o

campanelli di chiamata è di 90 cm(stessa altezza per erogatori biglietti di

assegnazione turno in coda, casse, ban­comat etc.).

Esistono in commercio campanelli dichiamata senza fili che comportano

una modica spesa e non richiedonoalcuna modifica agli impiantielettrici.

135 cm

45 cm75-80 cm

Cfr. D.M. 236/89, art. 5.7, art. 4.1.1, art. 8.1.1 Porte Cfr. D.M. n. 236/89, 4.6 Raccordi con la normativa antincendio

Cfr. D.M. n. 236/89, 4.1.11 e 8.1.11 Rampe

Ingressi Rampe

La pendenza di una rampa va definitain rapporto alla capacità diuna persona su sedia a ruotedi superarla e di percorrerlasenza affaticamento anche inrelazione alla lunghezza dellastessa. Si devono interporreripiani orizzontali di riposoper rampe particolarmentelunghe.La larghezza minima di una rampa perconsentire il transito di una persona susedia a ruote deve essere di 90 cm e lasua pendenza non deve superare l'8%.

Sicurezza

È necessario rimuovere gli ostacoliche impediscono l'ingresso a per­

sone con ridotta mobilità o cheutilizzano sedia a ruote. Pereliminare gradini fino a 4 cm è

sufficiente inclinare la sogliad'ingresso oppure, eventualmente,

smussarla; per eliminare l'ostacolodei gradini più alti si possono invece

istallare le opportune rampe.Nel caso in cui non sia possibile dotarel'ingresso di una rampa fissa si può optare

per una avvolgibile: quando inutilizzateoccupano poco spa­

zio ma sono velo­cemente e facil­

mente posizionabiliquando devono essere

utilizzate dai clienti.Se il locale non è accessibile

in autonomia è comunque obbligo di leggeche il personale garantisca l'ingresso al locale

(accessibilità condizionata); in prossimitàdell'ingresso va collocato un apposito

pulsante di chiamata al quale deveessere affiancato il simbolo in­

ternazionale di accessibilità. L’al­tezza consigliata per citofoni o

campanelli di chiamata è di 90 cm(stessa altezza per erogatori biglietti di

assegnazione turno in coda, casse, ban­comat etc.).

Esistono in commercio campanelli dichiamata senza fili che comportano

una modica spesa e non richiedonoalcuna modifica agli impiantielettrici.

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Nelle unità im­mobiliari e neglispazi esterniaccessibili de­vono essereistallati, in po­sizioni tali da es­sere agevolmente

visibili, cartelli di indicazione che faci­litino l'orientamento e la fruizione deglispazi. Piastrelle LOGES posizionate lungoi percorsi forniscono utili indicazioni ainon vedenti. Una funzionale segnaleticapuò indicare alla persona disabile ipercorsi utili a raggiungere i servizipredisposti quali ingressi secondari,bagni accessibili, rampe eascensori.Le mappe che orientano iclienti ai servizi e informanosulle vie di fuga devono es­sere realizzate con immaginie scritte a rilievo in modo dafacilitarne la fruizione ancheda parte delle persone non vedenti.Targhette e pannelli con scritte inmacrocaratteri e in BRAILLE in­formano le persone ipovedenti o nonvedenti sui servizi offerti. Per prevenirepossibili incidenti, l'uso dei contrasti dicolore dei materiali antiscivolo segnalanola presenza di gradini o rampe.In generale, ogni situazione di pericolodev'essere resa immediatamente av­vertibile anche tramite accorgimentie mezzi riferibili sia alle percezioniacustiche che a quelle visive.

Nella disposizione degli arredi, glispazi interni devono mantenere una

configurazione tale da permetterea tutti un agevole passaggio e allepersone in carrozzina di effettuare

le manovre necessarie ai loro spo­stamenti.

La pavimentazione, tappeti, zerbinio simili possono costituire un ostacolo

per persone con ridotta mobilità: mammecon il passeggino, persone in carrozzina,non vedenti, ipovedenti etc. Dislivelli e

gradini vanno segnalati con il debitocontrasto cromatico o eliminati con

l'impiego di apposite rampe.I prodotti

vanno espo­sti in modo che

siano facilmenteraggiungibili da

tutti. Le scaffalaturedovrebbero avere

sagome prive di spigoli vivi, bordi ta­glienti ecc. Parte del bancone deve

essere a un’altezza di90 cm da terra (la cassava posta sulla parteribassata del bancone).Almeno un camerinodi prova deve essereabbastanza ampio dapoter accogliere ancheuna persona in car­

rozzina (min. 120 cm x 150 cm), te­nendo conto che un appendiabiti

situato a 120 cm da terra è utiliz­zabile da tutti.

Cfr. D.M. n. 236/89, 4.3 SegnaleticaCfr. D.M. n. 236/89, 8.1.2 Pavimenti; 8.1.4 Arredi fissi

Nelle unità im­mobiliari e neglispazi esterniaccessibili de­vono essereistallati, in po­sizioni tali da es­sere agevolmente

visibili, cartelli di indicazione che faci­litino l'orientamento e la fruizione deglispazi. Piastrelle LOGES posizionate lungoi percorsi forniscono utili indicazioni ainon vedenti. Una funzionale segnaleticapuò indicare alla persona disabile ipercorsi utili a raggiungere i servizipredisposti quali ingressi secondari,bagni accessibili, rampe eascensori.Le mappe che orientano iclienti ai servizi e informanosulle vie di fuga devono es­sere realizzate con immaginie scritte a rilievo in modo dafacilitarne la fruizione ancheda parte delle persone non vedenti.Targhette e pannelli con scritte inmacrocaratteri e in BRAILLE in­formano le persone ipovedenti o nonvedenti sui servizi offerti. Per prevenirepossibili incidenti, l'uso dei contrasti dicolore dei materiali antiscivolo segnalanola presenza di gradini o rampe.In generale, ogni situazione di pericolodev'essere resa immediatamente av­vertibile anche tramite accorgimentie mezzi riferibili sia alle percezioniacustiche che a quelle visive.

Nelle unità im­mobiliari e neglispazi esterniaccessibili de­vono essereistallati, in po­sizioni tali da es­sere agevolmente

visibili, cartelli di indicazione che faci­litino l'orientamento e la fruizione deglispazi. Piastrelle LOGES posizionate lungoi percorsi forniscono utili indicazioni ainon vedenti. Una funzionale segnaleticapuò indicare alla persona disabile ipercorsi utili a raggiungere i servizipredisposti quali ingressi secondari,bagni accessibili, rampe eascensori.Le mappe che orientano iclienti ai servizi e informanosulle vie di fuga devono es­sere realizzate con immaginie scritte a rilievo in modo dafacilitarne la fruizione ancheda parte delle persone non vedenti.Targhette e pannelli con scritte inmacrocaratteri e in BRAILLE in­formano le persone ipovedenti o nonvedenti sui servizi offerti. Per prevenirepossibili incidenti, l'uso dei contrasti dicolore dei materiali antiscivolo segnalanola presenza di gradini o rampe.In generale, ogni situazione di pericolodev'essere resa immediatamente av­vertibile anche tramite accorgimentie mezzi riferibili sia alle percezioniacustiche che a quelle visive.

120 cm

150 cm

Spazi interni Segnaletica

Nella disposizione degli arredi, glispazi interni devono mantenere una

configurazione tale da permetterea tutti un agevole passaggio e allepersone in carrozzina di effettuare

le manovre necessarie ai loro spo­stamenti.

La pavimentazione, tappeti, zerbinio simili possono costituire un ostacolo

per persone con ridotta mobilità: mammecon il passeggino, persone in carrozzina,non vedenti, ipovedenti etc. Dislivelli e

gradini vanno segnalati con il debitocontrasto cromatico o eliminati con

l'impiego di apposite rampe.I prodotti

vanno espo­sti in modo che

siano facilmenteraggiungibili da

tutti. Le scaffalaturedovrebbero avere

sagome prive di spigoli vivi, bordi ta­glienti ecc. Parte del bancone deve

essere a un’altezza di90 cm da terra (la cassava posta sulla parteribassata del bancone).Almeno un camerinodi prova deve essereabbastanza ampio dapoter accogliere ancheuna persona in car­

rozzina (min. 120 cm x 150 cm), te­nendo conto che un appendiabiti

situato a 120 cm da terra è utiliz­zabile da tutti.

Page 5: Ci vado ad occhi chiusi

A norma di legge, il bagnodei locali pubblici adibiti allaristorazione deve garantirea tutti l'accessibilità.All'entrata sono preferibilile porte del tipo a scorri­mento dall'apertura min. di80 cm oppure dotate dimaniglione antipanico.Nei servizi igienici (dotati diopportuni corrimano e di un campanellodi emergenza posto a 40 cm in prossimitàdel w.c.) devono essere consentitil'accostamento laterale della sedia aruote alla tazza e le manovre ne­cessarie per l'utilizzazione degli altrisanitari presenti (lavabo, bidet, etc.).

Per quantoriguarda i la­vabi, si deve darepreferenza a ru­binetti con fun­zionamento aleva o a fo­tocellula.

I sanitari sospesi a mensola, cioèsenza la colonna di fissaggio alpavimento, agevolano i movimentidelle persone in carrozzina; va tenutopresente che lo spazio minimo per larotazione di una sedia a ruote è di circa150 cm di diametro.Tappetini o simili arredi posti sul pa­vimento possono costituire un osta­colo per persone con ridottamobilità, non vedenti e ipovedenti.

Nei luoghi di ristoro (bar, pub, risto­ranti, etc.) il locale deve disporre di

alcuni tavoli facilmente fruibili dallepersone in carrozzina; il pianosuperiore del tavolo deve avere

un’altezza standard di 78-82 cm equello inferiore deve consentire il

normale avvicinamento (min 70 cm)del cliente anche nel caso in cui si muova

su sedia a ruote.Anche i dehors devono essere realizzati

secondo le normed e l l a c o m u n efruibilità per essere atutti accessibili. Lerampe realizzate in­ternamente alla pe­dana di appoggiosono una soluzionepossibile che riduce

l'ingombro interno ed esterno; il passaggiopedonale attiguo al dehor deve conservare

una ampiezza tale da garantire la normalecircolazione pedonale (min 90 cm).

realizzati in materiali trasparenti,pareti e ingressi della struttura

devono essere resi visibili con ap­posite segnalazionicromatiche. Nelladisposizione degliarredi interni vannoevitate soluzioniche rendono glispazi di passaggioeccess ivamenteangusti.

Cfr. DM D.M. n. 236/89, 4.1.6 Servizi igieniciCfr. D.M. n. 236/89, 5.2 Sale e luoghi per riunioni, spettacolie ristorazione; 8.1.2 Pavimenti; 8.1.4 Arredi fissi

A norma di legge, il bagnodei locali pubblici adibiti allaristorazione deve garantirea tutti l'accessibilità.All'entrata sono preferibilile porte del tipo a scorri­mento dall'apertura min. di80 cm oppure dotate dimaniglione antipanico.Nei servizi igienici (dotati diopportuni corrimano e di un campanellodi emergenza posto a 40 cm in prossimitàdel w.c.) devono essere consentitil'accostamento laterale della sedia aruote alla tazza e le manovre ne­cessarie per l'utilizzazione degli altrisanitari presenti (lavabo, bidet, etc.).

Per quantoriguarda i la­vabi, si deve darepreferenza a ru­binetti con fun­zionamento aleva o a fo­tocellula.

I sanitari sospesi a mensola, cioèsenza la colonna di fissaggio alpavimento, agevolano i movimentidelle persone in carrozzina; va tenutopresente che lo spazio minimo per larotazione di una sedia a ruote è di circa150 cm di diametro.Tappetini o simili arredi posti sul pa­vimento possono costituire un osta­colo per persone con ridottamobilità, non vedenti e ipovedenti.

210 cm

180 cm

150 cm

120 cm

90 cm

60 cm

30 cm

0 cm

Luoghi di ristoro Servizi igienici

1909040

45

>75

9075

185

Nei luoghi di ristoro (bar, pub, risto­ranti, etc.) il locale deve disporre di

alcuni tavoli facilmente fruibili dallepersone in carrozzina; il pianosuperiore del tavolo deve avere

un’altezza standard di 78-82 cm equello inferiore deve consentire il

normale avvicinamento (min 70 cm)del cliente anche nel caso in cui si muova

su sedia a ruote.Anche i dehors devono essere realizzati

secondo le normed e l l a c o m u n efruibilità per essere atutti accessibili. Lerampe realizzate in­ternamente alla pe­dana di appoggiosono una soluzionepossibile che riduce

l'ingombro interno ed esterno; il passaggiopedonale attiguo al dehor deve conservare

una ampiezza tale da garantire la normalecircolazione pedonale (min 90 cm).

realizzati in materiali trasparenti,pareti e ingressi della struttura

devono essere resi visibili con ap­posite segnalazionicromatiche. Nelladisposizione degliarredi interni vannoevitate soluzioniche rendono glispazi di passaggioeccess ivamenteangusti. cm 80

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La Legge n. 13 del 1989, recante di­sposizioni per favorire l’elimina­zione delle barriere architettoniche,prevede la concessione di contributia fondo perduto per le opere rea­lizzate ai predetti fini in abitazioniprivate (art.9). Le opere possono ri­guardare sia l’interno dell’abitazione(porte, scivoli, servizi igienici, etc.) sial’esterno o le parti comuni dell’edificio.

Si rende inoltre noto che il vigenteregolamento comunale, in relazionealle occupazioni realizzate con ac­cessi carrabili destinati a portatori dihandicap, prevede all'articolo 23comma 1 della delibera n. 5/1999 uncanone ridotto del 90%.

Le strutture ricettive (alberghi, pen­sioni, villaggi turistici, campeggi, ecc.)

devono avere tutte le parti e servizicomuni, oltre che un determinatonumero di stanze, accessibili anche

a persone con ridotta o impeditacapacità motoria.

Le camere accessibili devono averearredi, servizi, percorsi e spazi di ma­

novra che consentano l'uso agevole ancheda parte di persone su sedia a ruote edevono essere preferibilmente ubicate nei

piani bassi del-l'immobile e co­munque nelle vi­cinanze di un“luogo sicuro sta­tico” o di una viadi esodo accessi­bile.Qualora le stanze

non dispongano singolarmente dei serviziigienici, sullo stesso piano e nelle vici­

nanze della camera deve essere ac­cessibile almeno un bagno.

È consigliato munire ogni stanzadi un apparecchio di allarme con

doppio segnale sonoro e luminoso.

Cfr. DM D.M. n. 236/89, 4.1.6 Servizi igieniciCfr. D.M. n. 236/89, articolo 5.3; vedi anche 4.1, 4.2 e 4.3

Ricettività Contributi e agevolazioniabbattimento barriere

Il numero di stanze accessibili in ogni struttura ricettivadeve essere di almeno due fino a 40 o frazione di 40,aumentato di altre due ogni 40 stanze o frazione di 40 inpiù. Per i villaggi turistici e campeggi, oltre ai servizi edalle attrezzature comuni devono essere accessibili almenoil 5% delle superfici destinate alle unità di soggiornotemporaneo, con un minimo assoluto di due unità.

Le strutture ricettive (alberghi, pen­sioni, villaggi turistici, campeggi, ecc.)

devono avere tutte le parti e servizicomuni, oltre che un determinatonumero di stanze, accessibili anche

a persone con ridotta o impeditacapacità motoria.

Le camere accessibili devono averearredi, servizi, percorsi e spazi di ma­

novra che consentano l'uso agevole ancheda parte di persone su sedia a ruote edevono essere preferibilmente ubicate nei

piani bassi del-l'immobile e co­munque nelle vi­cinanze di un“luogo sicuro sta­tico” o di una viadi esodo accessi­bile.Qualora le stanze

non dispongano singolarmente dei serviziigienici, sullo stesso piano e nelle vici­

nanze della camera deve essere ac­cessibile almeno un bagno.

È consigliato munire ogni stanzadi un apparecchio di allarme con

doppio segnale sonoro e luminoso.

Per qualsiasi informazione non esitate acontattare il Comune di Albenga,Assessorato alle Politiche Sociali

al numero di telefono

0182.5685200

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Coop. KRONOS - Turismo & Sviluppopiazza Europa, 14 - 17031 Albenga SVTel.: 0182.545674/75 - Fax: 0182.559463

“Riconoscere se stessi comeindividui può essere facile, mal'importante è riconoscere chesono individui anche gli altri.”

(Italo Calvino)