Grigolo definitivo

56
Recital di canto 2012 / 2013 Vittorio Grigolo Tenore Vincenzo Scalera Pianoforte 7 gennaio 2013 Vittorio Grigolo - Vincenzo Scalera Recital di canto 2012 / 2013

description

Ciano degitale grigolo

Transcript of Grigolo definitivo

Recital di canto 2012 / 2013

Vittorio GrigoloTenore

Vincenzo ScaleraPianoforte

7 gennaio 2013

VittorioGrigolo-VincenzoScaleraRecitaldicanto2012/2013

1483M_340x240_CatalogoLaScala_teatro.indd 1 14/11/12 15.23

1483M_340x240_CatalogoLaScala_teatro.indd 1 14/11/12 15.23

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

Sun'Arte-Scala di Milano STAMPA2 TR.pdf 1 04/12/12 19:41

4014_12_M_ENI_Musica_170x240.indd 1 21/11/12 15.07

MASCHIO GIOIELLImaschiogioie l l i . i t

via San Pietro all’Orto 17 Milano

Occupava pochissimo spazio

nel mondo,

una bolla silenziosa

fluttuante

su un mare di rumori.

Arundhati Roy

anello collezione Parsifal

EsecutivoLibrettoSala.indd 1 22/11/12 09:38

0084_ISP_Teatro_alla_Scala_Libretto_340x240.indd 1 20/11/12 12:36

0084_ISP_Teatro_alla_Scala_Libretto_340x240.indd 1 20/11/12 12:36

ALBO DEI FONDATORI

Fondazione di diritto privato

Stato Italiano

Fondatori di Diritto

Fondatori Privati Permanenti

Fondatori Privati Ordinari

Fondatori Emeriti

Fondatori Pubblici

Fondazione di diritto privato

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giuliano PisapiaSindaco di Milano

Vice Presidente Bruno Ermolli

Consiglieri Stéphane LissnerGiovanni BazoliGuido PodestàAldo PoliPaolo ScaroniFiorenzo TagliabueAlessandro TuzziMargherita Zambon

Stéphane LissnerSovrintendente e Direttore artistico

Daniel BarenboimDirettore musicale

Maria Di FredaDirettore generale

Gastón Fournier-FacioCoordinatore artistico

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Presidente Mario Cattaneo

Membri effettivi Marco De LucaMarcello Coato

Membro supplente Nadia Palmeri

Recital di canto 2012-2013

Vittorio GrigoloTenore

Vincenzo ScaleraPianoforte

EDIZIONI DEL TEATROALLA SCALA

TEATROALLA SCALA

Lunedì 7 gennaio 2013, ore 20

SOMMARIO

PAGINA 5

Vittorio Grigolo

PAGINA 6

Bella rosa impallidita...La melodia da camera italianatra declamazione e melodramma

Mario Marcarini

PAGINA 11

I testi cantati

PAGINA 19

Vincenzo Scalera

PAGINA 20

Il Teatro alla Scala

PROGRAMMA

Vincenzo BelliniDolente immagine di Fille miaVanne, o rosa fortunataMalinconia, Ninfa gentilePer pietà, bell’idol mio

Gioachino Rossinida “Soirèes musicales”

La danza

Gaetano Donizetti eMatteo Salvida “Il duca d’Alba”

Inosservato, penetrava....Angelo casto e bel

Giuseppe Verdida “Il corsaro”

Ah sì, ben dite…..Tutto parea sorridere

Francesco Paolo TostiChanson de l’adieu / Canto dell’addioPour un baiser / Per un bacio

Ideale’A vucchella

L’ultima canzone

Stanislaus GastaldonMusica proibita

Ruggero LeoncavalloMattinata

Ernesto De CurtisTi voglio tanto bene

Vincenzo D’Annibale’O paese d’ ’o sole

4

Foto

Jaso

nB

ell

5

Nato ad Arezzo e cresciuto a Roma, già a 4 an-ni ha scoperto la sua passione per la musica,esibendosi dopo pochi anni come solista nelCoro della Cappella Sistina e debuttando a 13come Pastorello nella Tosca di Puccini. Ha poiapprofondito lo studio del canto debuttando asoli 23 anni al Teatro alla Scala. In pochi anni èapparso in tutto il mondo sotto la direzione diRiccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta,Riccardo Muti, Myung-Whun Chung, DanielOren e Antonio Pappano.Il suo repertorio comprende circa 24 opere diMozart, Donizetti, Verdi, Puccini, Gounod,Massenet, Offenbach, Bernstein, oltre a compo-sizioni sacre di Rossini. Considerato tra i piùimportanti tenori della sua generazione, è orapresente nei più prestigiosi teatri d’opera delmondo: Teatro alla Scala, Covent Garden diLondra, Metropolitan di NewYork,WashingtonNational Opera, Deutsche Oper di Berlino,Opernhaus di Zurigo, Palau de les Arts di Va-lencia e Chorégies d’Orange…Il suo debutto al Covent Garden nel 2010 nelruolo di Des Grieux nella Manon di Massenetha suscitato le lodi della critica internazionale.Fra le sue recenti esibizioni: Faust e Roméo etJuliette di Gounod, Manon di Massenet, DonCarlo, La traviata, Il corsaro e Rigoletto di Ver-di, Les contes d’Hoffmann di Offenbach, Labohème e Gianni Schicchi di Puccini, LucreziaBorgia e Lucia di Lammermoor di Donizetti.Spesso presente anche in sede concertistica, nel2008 è stato invitato a cantare davanti a unpubblico di oltre 40.000 persone nel corso di unevento organizzato a Chicago in onore di Lu-ciano Pavarotti; nel 2010 ha collaborato conZubin Mehta e la Israel Philharmonic Orche-

stra in uno speciale concerto di gala del Rigo-letto a Tel Aviv, e a inizio 2011 e 2012 ha com-piuto una tournée in Germania e Svizzera ese-guendo arie e romanze tratte dai suoi albumrecenti.La sua discografia comprende: il suo primo al-bum “In the Hands of Love” premiato col Di-sco d’Oro e di Platino,West Side Story di Bern-stein che gli è valsa una Grammy-nomination, eil suo album “The Italian Tenor” che gli ha me-ritato il primo posto nella “US Billboard Classi-cal Album Chart”. Il suo ultimo album “Arrive-derci” (autunno 2011) comprende la sua perso-nale selezione delle più amate romanze e aried’opera italiane per tenore.Inoltre, ha avuto molto successo per le sue esi-bizioni televisive: nel 2008 come Alfredo nellaTraviata trasmessa dal vivo dalla stazione cen-trale di Zurigo, e nel 2010 per la trasmissione diRigoletto (regia di Andrea Andermann) ripresadal vivo nella città di Mantova, nel ruolo delDuca di Mantova accanto a Plácido Domingoin quello di Rigoletto.Fra i suoi riconoscimenti: “European BorderBreakers Award” per il suo primo album solisti-co “In the Hands of Love” e il “2010 Diapason”francese “Decouverte de l’Année” per il suo al-bum “The Italian Tenor”; e inoltre: “Best Te-nor” dei “2011 Opera Awards” da parte di“Opera Magazine” per la sua interpretazione diDes Grieux nella Manon al Coven Garden(2010), nonché il prestigioso “ECHO KlassikNewcomer of the Year Award” del 2011.Fra gli eventi futuri: La bohème al Covent Gar-den, Rigoletto al Metropolitan, Lucia di Lam-mermoor all’Opéra di Parigi, e il suo nuovo al-bum “Ave Maria”.

Vittorio Grigolo

6

Incastonata fra le trame filigranate del melodramma ottocentesco e del XX secolo,la melodia da camera italiana potrebbe apparire a un primo fugace sguardo come unagemma di minor splendore, di subalterna eleganza e lucentezza, al pari di un episodiodi contorno in una delle ampie scene storiche raffigurate nelle tele di FrancescoHayez; questa percezione, radicata nel sentire comune, appare purtroppo confortatadalla presenza a dir poco esigua riservata a questo genere musicale nei programmiconcertistici e in seno alla didattica nei nostri conservatori. Per questi e per altri moti-vi, anche in ambito internazionale la cosiddetta “romanza” da salotto di matrice italia-na gode di una stima infinitamente inferiore rispetto alle cugine francesi e tedesche, lachanson e soprattutto il Lied. Questo in estrema sintesi il panorama, alquanto brumo-so, che la scelta operata da Vittorio Grigolo per il suo concerto di canto sicuramenteprovvederà a rischiarare, grazie alla proposta di un ventaglio di brani firmati dai mag-giori compositori di lavori vocali del nostro Ottocento (la triade Rossini-Donizetti-Bellini) che ci traghetterà al secolo successivo auspice Giuseppe Verdi per approdareinfine a Francesco Paolo Tosti, emblema cosmopolita della romanza da salotto italianaper generazioni di cantanti e ascoltatori. Non mancheranno nel percorso i riferimentiall’opera, al palcoscenico, ma anche questo atteggiamento non deve essere avvertitocome sintomo di una debolezza estetica, ma al contrario come un elemento genetico,storicamente legato alla natura stessa dell’intrattenimento salottiero italiano, in cuitrovano posto, dal Settecento fino ai giorni nostri - accanto alle canzoni appositamenteconcepite per il consumo cameristico - le trascrizioni e le “riduzioni” per canto e pia-noforte (o per voce ed arpa, o anche per soli strumenti) delle melodie più commoventie accattivanti ascoltate a teatro; questa prassi consentiva di diffondere ben oltre i ri-stretti confini di un palcoscenico le idee e le invenzioni contenute nei titoli di maggiorsuccesso, perpetuandone la memoria destinata altrimenti a disperdersi (data l’assenzadella radio e della discografia, il cui avvento era ancora lontano); non è un caso in ef-fetti se il ricordo di maestri del più remoto passato e dei titoli dei loro melodrammi siacomunque giunto fino alle soglie della moderna filologia grazie alle riduzioni cameri-stiche del Parisotti, rielaboratore (per molti anche traditore, ma certo “salvatore”) diarie di Scarlatti, Paisiello, Vinci e tanti altri. Il teatro in musica è una componente es-senziale del genere salottiero italiano, sia sotto il punto di vista formale che contenuti-stico, ma altri elementi contribuiscono a conferirgli una fisionomia definita e originale,quale il riferimento non desueto alla musica popolare, oppure l’abbandono di strutture

Bella rosa impallidita...La melodia da camera italiana tra declamazionee melodramma

Mario Marcarini

7

architettoniche schematiche a vantaggio di una maggiore varietà di concezione, liberadi esaurirsi nello spazio breve (che non significa privo di intensità) di quella che percomodità chiameremo “canzone”. Pilastro delle composizioni per canto e tastiera diVincenzo Bellini (Catania, 1801 - Puteaux, 1835) è il naturale connubio tra melodia edeclamazione del testo poetico, ossia il principio stesso su cui si basa l’estetica di Clau-dio Monteverdi; la melodia belliniana (non solo quella cameristica, beninteso) per rias-sumere il pensiero di Richard Wagner - che la definì “filosofica” - si può annoveraretra gli esempi più alti di comunicazione drammatica, in cui con efficacia meticolosa-mente studiata la bellezza del canto è ancella del testo poetico. Dolente immagine diFille mia si colloca fra i primi lavori belliniani (fu pubblicata attorno al 1824 a Napolipresso Girard) e nell’essenzialità quasi scarna dei mezzi espressivi mostra immediata-mente l’afflato leopardiano, l’intenzione di porre in musica una cosmica malinconia ve-nata di tristezza che caratterizzerà tutto il percorso intellettuale del Siciliano. Il compo-sitore, giunto a Milano nel 1827, stringe amicizia con il musicista Francesco Pollini esua moglie Marianna; i due saranno dedicatari rispettivamente della Sonnambula e diSei ariette per camera scritte probabilmente in quei giorni e pubblicate da Ricordi nel1829; da questa raccolta sono tratte Vanne, o rosa fortunata; Malinconia, Ninfa gentilee Per pietà, bell’idol mio, i cui testi poetici sono dovuti rispettivamente a Pietro Meta-stasio (la prima e la terza) e Ippolito Pindemonte (la seconda). La malinconia è ancorauna volta il filo rosso attraverso cui l’ascoltatore è rapito, in atmosfere che sanno co-munque divenire di volta in volta più lievi o languide, sempre mantenendo alto il livel-lo di interazione fra poesia, melodia e vocalità. Gli esperti più attenti potranno notare,soprattutto in Vanne, o rosa fortunata, espliciti riferimenti ai melodrammi belliniani, inparticolare a Norma; non è una novità che la melodia da camera (o con accompagna-mento orchestrale) possa essere trasformata in un laboratorio di idee tematiche, desti-nate poi a essere ingigantite e ampliate in strutture più vaste, addirittura gigantesche;sarà così in futuro per Wagner e per Mahler, era già stato così per Mozart e GioachinoRossini (Pesaro, 1792 - Passy, 1868); negli stessi anni in cui si consumavano prematura-mente la fortuna e la parabola umana di Bellini, il Cigno di Pesaro (che dal 1829 avevaclamorosamente abbandonato le scene) dedicherà quasi completamente il suo estro al-la musica da camera, licenziando centinaia di composizioni per il consumo salottiero; èil caso delle “Serate musicali” (Soirées musicales) pubblicate nel 1835, che raccolgonoil frutto squisito dell’ispirazione rossiniana in dodici brani, su testi prevalentemente diPietro Metastasio e del conte Carlo Pepoli (autore del libretto dei Puritani per Belli-ni); dal suo salotto parigino Rossini evoca, con sguardo ora sarcastico, ora sornione(ma sempre colmo d’affetto), un mondo fatto di gite in gondola, di pastorelle che scen-dono dalle Alpi e di panorami ispirati al meridione;La danza (Tarantella Napolitana) èun vero tour de force per tenore e pianoforte, in cui (oltre a rispettare una scrittura in-diavolata) gli esecutori sono chiamati a mantenere un tono ironico e disincantato. Lostesso spirito dovrebbe porre ogni musicologo nel riferire di un brano oggi celeberri-mo a firma (apocrifa) di Gaetano Donizetti (Bergamo, 1797 - 1848) che per comoditàsi intitola Angelo casto e bel: in effetti a dir poco inestricabile appare la genesi del Du-ca d’Alba, l’opera da cui è tratto. In sintesi: concepita nel 1839 a Parigi, la partitura ri-mase incompiuta; vari tentativi di revisione furono operati dopo la morte di Donizetti,fino a quando nel 1881 il manoscritto fu acquistato dall’editrice Giuseppina Lucca, che

8

costituì un vero e proprio comitato di ricostruzione formato da Bazzini, Dominiceti ePonchielli. Il lavoro fu affidato ad Angelo Zanardini, che tradusse il libretto di Scribein italiano, mentre Matteo Salvi mise mano alla musica, componendo ex novo: Angelocasto e bel (la ascolteremo stasera), in luogo di Ange si pur, che Donizetti aveva riuti-lizzato nella Favorite. Nel 1959 Thomas Schippers rivide nuovamente l’opera, mante-nendo il libretto italiano: Ange si pur fu ripristinata come Spirto gentil. Di minore im-pegno filologico, anzi del tutto lineare il brano seguente, Tutto parea sorridere, trattodal Corsaro, partitura concepita nella prima parte della carriera di Giuseppe Verdi(Busseto, 1813 - Milano, 1901) e andata in scena per la prima volta a Trieste nel 1848; latemperie romantica (derivata da un testo di Lord Byron) e la scrittura verdiana lascia-no qui intravedere ancora qualche ascendenza belliniana, ravvisabile nell’ampia melo-dia cantabile che ben esalta le corde medio-acute della voce tenorile. Il programmaprosegue con un’ampia scelta di canzoni a firma di Francesco Paolo Tosti (Ortona,1846 - Roma, 1916); a proposito di questo compositore cosmopolita e tanto celebre aisuoi giorni (anche per le frequentazioni con D’Annunzio, la Duse e per l’assidua pre-senza in veste di maestro di canto presso le famiglie reali italiana e inglese) RodolfoCelletti ricordava che fra Ottocento e Novecento “Dame e damigelle aspettavano ognianno le nuove romanze di Tosti come si aspetta che vengano le rondini dal mare”, e ar-gutamente sottolineava come l’accostamento anche casuale di diverse composizionidell’Abruzzese (se ne contano circa cinquecento) potesse costruire una sorta di per-corso sentimentale, in cui quasi sempre era possibile ravvisare una figura maschile inpreda ai tormenti d’amore, una donna fatale, la contemplazione di un paesaggio inte-riorizzato… Sono elementi che si potranno individuare anche negli ascolti odierni, macerto non si potrà negare a Tosti la palma della melodia ammaliatrice, della scelta dellapoesia più raffinata e la capacità di una rara adesione al testo, sempre scandagliato consensibilità nei diversi idiomi in cui il compositore decideva di esprimersi; nella Chan-son de l’adieu (1898, poesia di Edmond d’Harancourt) la malinconia per la separazioneè il sentimento imperante (“partire è un po’ morire…”), che si perpetra anche in Pourun baiser (1904, testo di Georges Doncieux), in cui la voce si dispiega (anche in zonaacuta) in ampie volute di estrema dolcezza. Segue, ancora più etereo e trasognato, in-trodotto da una cullante nenia del pianoforte, il celeberrimo tema di Ideale (1882, versidi Carmelo Errico), ossia la pagina più nota di Tosti, che D’Annunzio avrebbe definito“sospiro di melodia”; al Vate si deve anche il sapido testo in napoletano (1892), dell’al-trettanto celebre ’A vucchella, musicata da Tosti nel 1904 con accenti talmente languidie appassionati da farla divenire un cavallo di battaglia non solo di ogni tenore moder-no, ma anche di numerosi cantanti “pop”. L’ultima canzone (1905, poesia di FrancescoCimmino) chiude idealmente e degnamente un cerchio fatto di melodie squisite e at-mosfere rarefatte, simbolo di un’Italia felice, sospesa in un’epoca spensierata, ma nonpriva dei presagi di mutamenti ormai sempre più prossimi e ineluttabili. Figlia dellamedesima temperie culturale,Musica proibita è il brano più noto di Stanislaus (Marti-no Stanislao Luigi) Gastaldon (Torino, 1861 - Firenze, 1939); la canzone, compostaquando il maestro aveva appena vent’anni, ottenne immediata e duratura popolarità,tuttora viva. La pagina fu pubblicata presso Venturini a Firenze nel 1880 e suscitò vivoentusiasmo anche nella stampa: la «Gazzetta musicale di Milano» la descrisse come unbrano caratterizzato da una “frase inspirata, facile e simpaticissima, che s’imprime su-

9

bito nella memoria”. Di eguale, forse perfino di maggiore impatto, Mattinata è ricorda-ta ancora oggi come il capolavoro cameristico di Ruggero Leoncavallo (Napoli, 1857 -Montecatini Terme, 1919). La romanza segna un passaggio importante nella storia del-la diffusione musicale: scritta appositamente fra 1903 e 1904 per la Gramophone Com-pany (HMV), fu registrata nell’aprile 1904 da Enrico Caruso (Leoncavallo sedeva alpianoforte); il tenore donò al brano fama planetaria (aveva inciso anche Vesti lagiubba, inaugurando di fatto il fenomeno delle vendite milionarie di supporti fonogra-fici). Negli anni seguenti l’affermarsi sempre più prepotente dei mezzi di comunicazio-ne e di registrazione del suono coincise, e vi fu strettamente legato, con il successo del-la canzone napoletana, destinata ben presto a divenire uno dei simboli del Paese nelmondo: portabandiera di questo genere furono i compositori proposti al termine delconcerto odierno; dalla collaborazione fra Ernesto De Curtis (Napoli, 1875-1937) e Be-niamino Gigli nacque Ti voglio tanto bene, frutto degli estremi anni di vita del musici-sta, che vide i suoi brani trionfare anche al cinema, nelle pellicole interpretate dal cele-bre tenore (il brano che ascolteremo questa sera fu incluso nel lungometraggio “Solocon te” del 1937). Nel medesimo periodo l’immagine mediterranea e schiettamente po-polare dell’Italia musicale aveva trovato in Vincenzo D’Annibale (Napoli, 1894-1950)uno dei suoi più appassionati cantori, e in un brano come ’O paese d’ ’o sole quasi un’i-cona, divenuta dal 1925 (anno della composizione) patrimonio gioioso e solare dei piùapprezzati cantanti del secolo.

Vincenzo Bellini in un dipinto di G. Tivoli

11

Vincenzo Bellini

Dolente immagine di Fille mia(versi di anonimo)

Dolente immagine di Fille mia,perché sì squallida mi siedi accanto?Che più desideri? Dirotto piantoio sul tuo cenere versai finor.Temi che immemore de’ sacri giuri,

io possa accendermi ad altra face?Ombra di Fillide, riposa in pace;è inestinguibile l’antico ardor.

Vanne, o rosa fortunata(versi di P.Metastasio)

Vanne, o rosa fortunata,a posar di Nice in pettoed ognun sarà costrettola tua sorte invidïar.Oh, se in te potessi anch’io

transformarmi un sol momento;non avria più bel contentoquesto core a sospirar.Ma tu inchini dispettosa,

bella rosa impallidita,la tua fronte scoloritadallo sdegno e dal dolor.Bella rosa, è destinata

ad entrambi un’ugual sorte:là trovar dobbiam la morte,tu d’invidia ed io d’amor.

Malinconia, Ninfa gentile(versi di I. Pindemonte)

Malinconia, Ninfa gentile,la vita mia consacro a te;i tuoi piaceri chi tiene a vile,ai piacer veri nato non è.Fonti e colline chiesi agli Dei;

m’udiro alfine, pago io vivrò,né mai quel fonte co’ desir miei,né mai quel monte trapasserò.

Per pietà, bell’idol mio(versi di P.Metastasio)

Per pietà, bell’idol mio,non mi dir ch’io sono ingrato;infelice e sventuratoabbastanza il Ciel mi fa.Se fedele a te son io,

se mi struggo ai tuoi bei lumi,sallo amor, lo sanno i Numi,il mio core, il tuo lo sa.

12

Gioachino Rossini

La danza(da “Soirées musicales”, versi di C. Pepoli)

Già la luna è in mezzo al mare,mamma mia, si salterà,l’ora è bella per danzare,chi è in amor non mancherà.Presto in danza a tondo,

donne mie, venite qua,un garzon bello e giocondoa ciascuna toccherà,finché in ciel brilla una stellae la luna splenderà,il più bel con la più bellatutta notte danzerà.(Mamma mia, mamma mia,

già la luna è in mezzo al mare,mamma mia, mamma mia,mamma mia, si salterà.Frinche frinche frinche frinche,mamma mia, si salterà,la la ra la ra...)Salta, salta, gira, gira,

ogni coppia a cerchio va,già s’avvanza, si ritirae all’ assalto tornerà.Serra, serra colla bionda,

colla bruna va qua e là,colla rossa va a seconda,colla smorta fermo sta!Viva il ballo a tondo a tondo,sono un Re, sono un Bascià,è il più bel piacer del mondo,la più cara voluttà.(Mamma mia, mamma mia…)

13

Gaetano Donizetti e Matteo Salvi

Inosservato, penetrava...Angelo casto e bel(da “Il duca d’Alba”, versi di E. Scribe eC.Duveyrier, trad. ritmica diA.Zanardini)

Inosservato, penetrava in questo sacro[recesso,

asil solitario consacrato alle lagrime!Qui move ogni sera a pregar pel padre

[suo!L’attenderò, la rivedrò!Angelo casto e bel,

non turbi un solo veldi affanno e di terror,ah! no, di questa cara il cor;pietoso al mio pregar,deh! possa Iddio serbar,a lei le gioie, a me i dolor!Ma se proscritto e reo

mi manca il tuo sospiro,la mia memoria,Amelia,almen non maledir.La voce mia morendoancor non può che dir...Angelo casto e bel ecc.

Giuseppe Verdi

Ah sì, ben dite…..Tutto parea sorridere(da “Il corsaro”, versi di F.M. Piave)

Fero è il canto de’ prodi miei consorti!Ah sì, ben dite... guerra...Perenne, atroce, inesorabil guerraContro gli uomini tutti;Io per essi fui reo... tutti gli abborro!Temuto da costoro ed esecrato,Infelice son io, ma vendicato!Tutto parea sorridere

Al viver mio primiero:L’aura, la luce, l’etereE l’universo intero;Ma un fato inesorabileOgni mio ben rapì.Più non vedrò risorgereDell’innocenza il dì........................Pronti

siate a seguitarmi…Gianni, a me tu appresti l’anni…Risalpiam!…Trascora un’ora,Tuoni il bronzo… In questa seraIo comando alla bandiera.Sì: de’ Corsari il fulmine

Vibrar disegno io stesso,Dal braccio nostro appressoIl Musulman cadrà.

14

Francesco Paolo Tosti

Chanson de l’adieu(versi di E. Harancourt)

Partir, c’est mourir un peu,C’est mourir à ce qu’on aime:On laisse un peu de soi-mêmeEn toute heure et dans tout lieu.C’est toujours le deuil d’un vœu,

Le dernier vers d’un poème;Partir, c’est mourir un peu,C’est mourir à ce qu’on aime.Et l’on part, et c’est un jeu,

Et jusqu’à l’adieu suprêmeC’est son âme que l’on sème,Que l’on sème en chaque adieu:Partir, c’est mourir un peu.

Pour un baiser(versi di G. Doncieux)

Pour un baiser sur ta peau parfumée,pour un baiser dans l’or de tes cheveuxreçois mon âme toute, ô bien-aimée!Tu comblerais l’infini de mes voeux...par un baiser!Pour un baiser distillé dans tes lèvres,

profond, tenace et lent comme un adieu,souffrir le mal d’amour, et de ses fièvres

[brûler,languir et mourir peu à peu...dans un baiser!

Canto dell’addio

Partire è morire un poco,è morire a ciò che si ama:si lascia un po’ di se stessia ogni ora e in ogni luogo.È sempre il duolo d’una brama,

l’ultimo verso d’una poesia;partire è morire un poco,è morire a ciò che si ama.E si parte, ed è un gioco,

e fino al supremo addiosi semina la propria anima,la si semina a ogni addio:partire è morire un poco.

Per un bacio

Per un bacio sulla tua pelle profumata,per un bacio nell’oro dei tuoi capelliricevi tutta la mia anima, amor mio!Compirai l’infinito delle mie brame…con un bacio!Per un bacio distillato nelle tue labbra,

profondo, tenace e lento come un addio,soffrire il mal d’amore, bruciare della sua

[febbre,languire e morire a poco a poco…in un bacio!

Traduzioni di Olimpio Cescatti

15

Ideale(versi di C. Errico)

Io ti seguii come iride di paceLungo le vie del cielo:Io ti seguii come un’amica faceDe la notte nel velo.E ti sentii ne la luce, ne l’aria,Nel profumo dei fiori;E fu piena la stanza solitariaDi te, dei tuoi splendori.In te rapito, al suon de la tua voce,

Lungamente sognai;E de la terra ogni affanno, ogni croce,In quel sogno scordai.Torna, caro ideal, torna un istanteA sorridermi ancora,E a me risplenderà, nel tuo sembiante,Una novella aurora.

’A vucchella(versi di G. D’Annunzio)

Sì comm’a nu sciorillotu tiene na vucchellanu poco pocorilloappassuliatella.Meh, dammillo, dammillo,

– è comm’a na rusella –dammillo nu vasillo,dammillo, Cannetella!Dammillo e pigliatillo,

nu vaso piccerillocomm’a chesta vucchella,che pare na rusella

nu poco pocorilloappassuliatella...

L’ultima canzone(versi di F. Cimmino)

M’han detto che domani,Nina, vi fate sposa,Ed io vi canto ancor la serenata.Là nei deserti piani,Là, ne la valle ombrosa,Oh quante volte a voi l’ho ricantata!Foglia di rosa,

O fiore d’amaranto,Se ti fai sposa,Io ti sto sempre accanto.Domani avrete intorno

Feste sorrisi e fioriNé penserete ai nostri vecchi amori.Ma sempre notte e giorno,Piena di passione,Verrà gemendo a voi la mia canzone.Foglia di menta,

O fiore di granato,Nina, rammentaI baci che t’ho dato!Ah!...Ah!...

16

Stanislaus Gastaldon

Musica proibita(versi di S. Gastaldon)

Ogni sera di sotto al mio balconesento cantar una canzone d’amore,più volte la ripete un bel garzonee battere mi sento forte il core.Oh quanto è dolce quella melodia!

Oh com’ è bella, quanto m’ è gradita!Ch’io la canti non vuol la mamma mia:

vorrei saper perché me l’ha proibita?Ella non c’è ed io la vo’ cantarela frase che m’ha fatto palpitare:Vorrei baciare i tuoi capelli neri,

le labbra tue e gli occhi tuoi severi,vorrei morir con te, angel di Dio,o bella innamorata tesor mio.Qui sotto il vidi ieri a passeggiare,

e lo sentiva al solito cantar:Vorrei baciare i tuoi capelli neri,

le labbra tue e gli occhi tuoi severi!Stringimi, o cara, stringimi al tuo core,fammi provar l’ebbrezza dell’amor.

Mattinata(versi di R. Leoncavallo)

L’aurora, di bianco vestita,già l’uscio dischiude al gran sol,di già con le rose sue ditacarezza de’ fiori lo stuol!Commosso da un fremito arcano

intorno il creato già par,e tu non ti desti, ed invanomi sto qui dolente a cantar.Metti anche tu la veste bianca

e schiudi l’uscio al tuo cantor!Ove non sei la luce manca,ove tu sei nasce l’amor! ecc.

Ruggero Leoncavallo

17

Ti voglio tanto bene(versi di D. Furnò)

Non una stella brilla in mezzo al cielo,la stella mia sei tu, sul mio camminotu m’accompagni e segui il mio destino;tu sei la vita e la felicità.Dimmi che l’amor tuo non muore;

e come il sole d’oro non muore mai più!Dimmi, che non mi sai ingannare,

il sogno mio d’amore per sempre sei tu!Cara, ti voglio tanto bene,

non ho nessun al mondo più cara di te.T’amo! Sei tu il mio grande amore,

la vita del mio cuore sei solo tu.

Ernesto De Curtis

’O paese d’ ’o sole(versi di L. Bovio)

Ogge stò tanto allegroca, quase quase me mettesse a chiagnerepe’ sta felicità.Ma è vero o nun è vero ca so’ turnatoa Napule?Ma è vero ca sto ccà?’O treno stava ancora int’ ’a stazionequanno aggio ’ntiso ’e primme

[manduline.Chisto è ’o paese d’ ’o sole,

chisto è ’o paese d’ ’o mare,chisto è ’o paese addò tutt’ ’e pparole,sò doce o sò amare,sò sempre parole d’ammore.

Vincenzo D’Annibale

18

19

Nato negli Stati Uniti da genitori italoamerica-ni, ha iniziato a soli cinque anni lo studio delpianoforte, per poi laurearsi presso la Manhat-tan School of Music di New York, lavorandoinizialmente come pianista presso l’Opera delloStato di New Jersey.Dopo l’arrivo in Italia ha continuato gli studimusicali e nel 1980 ha iniziato il suo rapportocon il Teatro alla Scala come maestro collabora-tore dove ha curato la preparazione musicale dinumerose produzioni, lavorando con prestigiosidirettori quali Claudio Abbado, Carlos Kleiber,Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Chailly...Ha partecipato a diversi Festival musicali:Edimburgh, Rossini Opera Festival di Pesaro,Martina Franca, Les Chorégies d’Orange, Salz-burger Festspiele, fra altri.Ha suonato nei principali centri musicali d’Italiaoltre che a New York, Londra, Parigi, Madrid,Barcellona, Bonn,Vienna, Tokyo, Lisbona e Mo-sca, accompagnando nei recital i più famosi can-tanti lirici come Carlo Bergonzi, Montserrat Ca-

ballé, José Carreras, Leyla Gencer, Raina Kabai-vanska, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, CesareSiepi, Lucia Valentini Terrani, Leontina Vaduva,Sumi Jo, Juan Diego Flórez e numerosi altri.Ha partecipato, come cembalista, alle registra-zioni discografiche della Cenerentola e delViaggio a Reims di Rossini, diretti da ClaudioAbbado. La sua discografia pianistica compren-de anche le registrazioni di vari recitals: CarloBergonzi (“In concerto” e “The art of bel canto-Canzone”); José Carreras (“Live dalla Staats-oper di Vienna” e “The come back concerts”),Leyla Gencer (Paris recital, 1981); Renata Scot-to (Liriche complete di G. Verdi); Sumi Jo (LaPromessa).È stato docente alla Renata Scotto Opera Aca-demy a Savona svolgendo masterclasses per ac-compagnatori e dal 2003 è docente all’Accade-mia Teatro alla Scala.Ultimamente ha accompagnato Andrea Bocelliin tournée in Germania e alla MetropolitanOpera di NewYork.

Vincenzo Scalera

20

Fondazione di diritto privato

Direttore GeneraleMaria Di FredaResponsabile Servizio RapportiIstituzionaliDino BellettiCoordinatore Segreteria e StaffAndrea VitaliniResponsabile Ufficio PromozioneCulturaleCarlo TorresaniResponsabile Segreteria Organie LegaleGermana De LucaResponsabile ProvveditoratoAntonio Cunsolo

Direzione TecnicaDirettore TecnicoMarco MorelliResponsabile ManutenzioneImmobili e ImpiantiPersio PiniResponsabile PrevenzioneIgiene SicurezzaGiuseppe Formentini

Direzione del PersonaleDirettore del PersonaleMarco Aldo AmorusoResponsabile Amministrazionedel Personale e Costo del LavoroAlex ZambianchiResponsabile Servizio SviluppoOrganizzativoRino CasazzaResponsabile Servizio Tecnologiedell’InformazioneMassimo SucciResponsabile Ufficio Assunzionie Gestione del PersonaleMarco MigliavaccaResponsabile Ufficio LavoroAutonomoGiusy Tonani

SovrintendenteStéphane LissnerResponsabile Relazioni Esternee Assistente del SovrintendenteDonatella BrunazziResponsabile Ufficio StampaCarlo Maria CellaResponsabile Controllo di GestioneEnzo Andrea Bignotti

Direzione Marketinge Fund RaisingDirettoreMarketing e Fund RaisingCristina PacielloResponsabile Ufficio MarketingFrancesca AgusResponsabile BiglietteriaAnnalisa SevergniniResponsabile di SalaAchille Gozzi

Direzione Amministrazionee FinanzaDirettore Amministrazione eFinanzaClaudio MiglioriniCapo ContabileSefora Curatolo

Museo Teatrale alla ScalaDirettore Museo Teatralealla ScalaRenato Garavaglia

SOVRINTENDENZA DIREZIONE GENERALE

21

Direttore MusicaleDaniel Barenboim

DIREZIONE MUSICALE

Direttore ArtisticoStéphane LissnerCoordinatore ArtisticoGastón Fournier-FacioResponsabile Servizi MusicaliAndrea AmaranteResponsabile Controllodi Gestione ArtisticaManuela CattaneoResponsabile Compagnie di CantoIlias TzempetonidisDirettore EditorialeFranco PulciniResponsabile Archivio MusicaleCesare FreddiRegista CollaboratoreLorenza Cantini

Direzione BalloDirettore del Corpo di BalloMakhar VazievCoordinatore del Corpo di BalloMarco Berrichillo

Direzione Organizzazionedella ProduzioneDirettore Organizzazionedella ProduzioneAndrea ValioniAssistente DirettoreOrganizzazione della ProduzioneMaria De RosaResponsabile Direzione di ScenaLuca BoniniDirettori di ScenaSilvia FavaAndrea Boi

DIREZIONE ARTISTICA

Direttore Allestimento ScenicoFranco MalgrandeAssistente Direttore AllestimentoScenicoElio BresciaResponsabile Reparto MacchinistiCosimo PrudentinoResponsabile Realizzazione LuciMarco FilibeckRealizzatori LuciVincenzo CrippaAndrea GirettiResponsabile Reparto ElettricistiRoberto ParoloResponsabile Cabina LuciAntonio MastrandreaResponsabile AudiovisiviNicola UrruResponsabile Reparto AttrezzistiLuciano Di NicuoloResponsabile Reparto MeccaniciCastrenze MangiapaneResponsabile Parrucchierie TruccatoriFrancesco RestelliResponsabile CalzoleriaAlfio Pappalardo

Capi Scenografi RealizzatoriStefania CavallinAngelo LodiLuisa GuerraCapo Scenografo RealizzatoreScultoreVenanzio AlbertiScenografi RealizzatoriClaudia BonaEmanuela FinardiVerena RedinFlavio ErbettaClaudio Spinelli BarrileScenografo Realizzatore ScultoreSilvia Rosellina CerioliResponsabile Reparto CostruzioniRoberto De RotaResponsabile Reparto SartoriaCinzia RosselliResponsabile Sartoria VestizioneFilomena Graus

DIREZIONE ALLESTIMENTO SCENICO

EDIZIONI DEL TEATROALLA SCALA

DIRETTORE EDITORIALEFranco Pulcini

Ufficio Edizioni del Teatro alla Scala

REDAZIONEAnna Paniale

Giancarlo Di Marco

PROGETTO GRAFICOEmilio FioravantiG&RAssociati

Le immagini degli spettacoli scaligeri provengonodall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala

Realizzazione e catalogazione immagini digitali:“Progetto D.A.M.” per la gestione digitale

degli archivi del Teatro alla Scala

Si ringrazia per la collaborazioneil Museo Teatrale alla Scala

Il Teatro alla Scala è disponibile a regolareeventuali diritti di riproduzione per quelle immagini

di cui non sia stato possibile reperire la fonte

Pubblicità:A.P. srl - Str. Rigolino, 1 bis10024 Moncalieri (TO) - Tel. 011/6615469

Finito di stampare nel mese di gennaio 2013presso Pinelli Printing srl

© Copyright 2013,Teatro alla Scala

Prezzo del volume€ 5,00 (IVA inclusa)

Per il Progetto Speciale“Grandi Artisti alla Scala”

Il Teatro alla Scala ringrazia

STAGIONE 2012 - 2013

Il Teatro alla Scalaringrazia

i propri Partnere Fornitori Ufficiali

STAGIONE 2012 - 2013

Exclusive timepiece

Sarà una stagione irripetibile. Grazie a chi l’ha resa possibile.

u30_programmadisala.indd 3u30_programmadisala.indd 3 19/11/12 15:5919/11/12 15:59

Il Teatro alla Scalaringrazia

per la collaborazionealle iniziative specifiche gli

SPONSOR TECNICI

ATMCOCCINELLE

COLLATERAL FILMSMEETING PROJECT

LEDIBERGRCS DIRECT

ROBERT BOSCH S.P.A.

Il Teatro alla Scalaringrazia

per la collaborazioneal progetto tecnologico DAM gli

SPONSOR TECNICI

FONDAZIONE MILANO PER LA SCALAROBERT BOSCH S.P.A.

FASTWEBORACLE ITALIA

Ringraziamento Ring:Layout 1 20-11-2012 12:28 Pagina 1

La stagione2012-2013

del Teatro alla Scalaè realizzata in

collaborazione con

Recital di canto 2012 ~ 20137 gennaio 2013

TenoreVittorio Grigolo

PianoforteVincenzo Scalera

5 aprile 2013Baritono

Matthias GoernePianoforte

Eric Schneider

6 maggio 2013Soprano

Barbara FrittoliPianoforte

Daniel BarenboimClarinetto

Fabrizio Meloni

1 giugno 2013Tenore

Jonas KaufmannPianoforte

Helmut Deutsch

9 giugno 2013Soprano

Joyce DiDonatoPianoforte

David Zobel

6 ottobre 2013Soprano

Angela GheorghiuPianoforte

Dan Grigore

18 novembre 2013Tenore

Juan Diego FlorezPianoforte

Vincenzo Scalera

www.teatroallascala.org

seguici su

Pagina_www_teatroallascala:Layout 2 23-11-2011 12:19 Pagina 1

CON CLASSICA LA GRANDE MUSICA È A CASA TUA.

Scopri il canale televisivo dedicato alla grande musica.Ogni giorno 24 ore di opera, concerti sinfonici,

musica da camera, danza classica e contemporanea, musica antica, musica contemporanea, jazz.

E poi film, interviste ai protagonisti, backstage, documentari, recital.

Abbonati a Classica: vedrai cosa senti.

www.classica.tv

SOGNI UNA POLTRONA TUTTO L’ANNO ALLA SCALA, AL METROPOLITAN, AL BOLSHOI?

DIN

AMOMILANO

ClassicaSingola_istituzionale.indd 1 18/04/2012 12.46.35

Con la riapertura della sala del Piermarini, anche il Museo Teatraleè ritornato nella sua sede storica di Piazza Scala.Curato da Pier Luigi Pizzi, il nuovo percorso espositivo interpreta

l’emozione del Museo come venne creato nel 1913, e la volontàdi far rivivere il respiro originario di un’epoca indimenticabile.Il Museo Teatrale alla Scala, oltre ad essere un luogo

d’incontro per il grande pubblico, vuole anche continuare ad essereun punto di riferimento per gli studiosi, per gli appassionati della liricae per l’educazione musicale delle nuove generazioni attraversol’attività dei laboratori didattici.Un Museo dedicato alla vita del Teatro nel tempo attraverso

un’ampia collezione di ritratti, cimeli, busti, documenti, locandinededicati ai grandi personaggi della lirica, da GiuseppeVerdi adArturoToscanini eVictor De Sabata.Le sale che ospitano le collezioni sono rivestite con stoffe dai

colori preziosi per ricreare l’atmosfera di un secolo di vita del Museo.Le visite al Museo offrono, inoltre, la possibilità di ammirare

la sala del Teatro riaperta dopo il restauro.La Biblioteca Livia Simoni è tornata nella sua sede storica, all’interno

del Museo. Questo permette a un grande numero di studiosi e di studentidi poter consultare i 150.000 volumi, le stampe e i documenti sulla storiadel teatro e della musica dal 1500 ai nostri giorni.

YOKO NAGAE CESCHINAMecenate del Museo Teatrale alla Scala

OrariTutti i giorni tranne• 7 dicembre• 24 dicembre pomeriggio• 25 dicembre• 26 dicembre• 31 dicembre pomeriggio• 1° gennaio• Domenica di Pasqua• 1° maggio• 15 agostoDalle 9.00 alle 12.30(ultimo ingresso alle 12.00)e dalle 13.30 alle 17.30(ultimo ingresso alle 17.00)

Museo Teatrale alla ScalaBiblioteca Livia SimoniLargo Ghiringhelli, 120121 Milanowww.teatroallascala.org

Partner Istituzionale

Consultazione BibliotecaLivia Simoni su prenotazionetel. 0288792088Come arrivareMM linea 1 fermata San Babila,Duomo, Cordusio.MM linea 3 fermataMontenapoleone, DuomoAutobus linea 61Tram 1, 2PrezziBiglietto intero € 6,00Biglietto ridotto € 4,00Biglietto scuole € 2,50InformazioniTel. 02.88797473

Visite guidate al TeatroPer informazioni e prenotazionirivolgersi a Francine Garinovia [email protected] via fax allo 02.88792090Catalogo del Museo(italiano - francese,inglese - spagnolo,giapponese - tedesco)in vendita a € 15,00

Servizio visite guidateCivita Servizi. Tel: 02 43353521(prenotazione obbligatoriaper le scolaresche)Centro guide. Tel: 02 86450433La sala del Teatro è visibileda un palco, solo qualora non sianoin corso prove o spettacoli.

Foto

Mar

coB

resc

ia

ringrazia

l’ALBO D’ORO 2012

per vivere una grande Tradizione

per il contributo speciale

AI PROGETTI DI FORMAZIONE DEI GIOVANIDELL’ACCADEMIA D’ARTI E MESTIERI DELLO SPETTACOLO

TEATRO ALLA SCALA

Ada Barberis FortinaMaria Elina Barberis MoscaNice Barberis FigariMaria Bonatti MameliCarla Bossi ComelliFrancesco BrioschiGiancarlo ColomboGiuseppe DeiureHélène de Prittwitz ZaleskiGiuseppe FainaMargot Ferrari de MazzeriMarino GolinelliBeatrix HabermannPaolo JuckerPompeo LocatelliMatteo MambrettiFrancesco MicheliRiccardo OttavianiVieri PoggialiPatrizia StafficoRoberto TelòDiego ViscontiGiovanni M. VolontéPaolo Maria Zambelli

Accenture S.p.A.Amici della Scala - LuganoBanca BSI S.A.Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.Fondazione SchlesingerMittel S.p.A.Natixis S.A.Pirelli Cultura S.p.A.Sipcam S.p.A.Studio Legale Zambelli-Luzzati-MeregalliUBI BancaVittoria Assicurazioni S.p.A.

PER VIVERE DA VICINOUNA GRANDE TRADIZIONELa Fondazione Milano per la Scala nasce nel 1991 con lo scopo esclusivo di sostenereil Teatro alla Scala, attraverso i contributi di coloro che ne amano il patrimonio culturaleed artistico e desiderano vivere più intensamente la sua grande tradizione.È la prima istituzione sorta a supporto di un teatro lirico in Italia.

Per informazioni e per adesioni

Milano per la ScalaVia Clerici, 5 20121 MilanoTel. 02.7202.1647 Fax. 02.7202.1662E-mail. [email protected]

www.milanoperlascala.it

PresidenteGiuseppe Faina

Vice PresidenteHélène de Prittwitz Zaleski

ConsiglieriLodovico Barassi, Francesca Colombo, Jean-Sébastien Decaux, Margot de Mazzeri,Bruno Ermolli, Gioia Falck Marchi, Alfredo Gysi, Marino Golinelli, Stéphane Lissner,Marco Margheri, Paolo Martelli, Francesco Micheli, Federico Radice Fossati,Franca Sozzani, Fiorenzo Tagliabue, Diego Visconti, Paolo M. Zambelli

Presidente d’Onore: Ottorino Beltrami

Milano per la Scalaringrazia tutti i Sostenitoriche hanno generosamentecontribuito alla specialeraccolta fondi del nostro

Albo d’Orodel Ventennale

Grazie di cuore.

NICE BARBERIS FIGARIBENIAMINO BELLUZ

LUCIANO BERTICARLA BOSSI COMELLI

EDOARDO TEODORO BRIOSCHIALFREDO CAMPANINI BONOMILIVIO E MARIA LUISA CAMOZZIHELENE DE PRITTWITZ ZALESKI

LORENZO ENRIQUESGIUSEPPE FAINA

PAOLA FATTORINIRENZO FERRANTE

MARINELLA FERRARIMARGOT FERRARI DE MAZZERI

MARINO GOLINELLILIA KERBAKER

VINCENZO MAGRIMATTEO MAMBRETTI

PAOLO MARTELLIFRANCESCO MICHELIRICCARDO OTTAVIANIROSANNA PIROVANO

VIERI POGGIALIFABRIZIO RIVOLTA

GIORGIO ROSSI POLVARAROSSANA SACCHI ZEI

NATACHA SANCHEZ DE TAPIALUIGI STAFFICO

GIOVANNI VIVIANIGIOVANNI M. VOLONTE’

VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.

Il 18 ottobre 2011 Milano per la Scala ha compiuto vent’anni. Vent’anni in cui con passione,energia, impegno e dedizione costanti, ha raccolto fondi per il Teatro alla Scala, sensibilizzandoprivati cittadini e aziende al mecenatismo culturale, così importante nel mondo dell’artee della cultura.

Nei vent’anni trascorsi la Fondazione ha donato al Teatro circa dieci milioni di euro, finanziandoallestimenti, spettacoli e iniziative artistiche, eventi e mostre, pubblicazioni, progetti speciali,e molte altre attività tra le quali l’importantissimo versante formativogestito dall’Accademia Teatro alla Scala di cui Milano per la Scala è “main sponsor”.

La raccolta fondi per l’Albo d’Oro del Ventennale prosegue per tutto il 2012:partecipa anche TU!

Foto

Mar

coB

resc

ia

Mapeiper l’arte e la cultura

Il legame con il Teatro alla Scala ha radici profonde nella storia di Mapei. Si è concretizzato sin dal 1984 come Abbonato Sostenitore ed è proseguito con il contributo alla ristrutturazione e al restauro del Teatro, grazie alla tecnologia e alla ricerca Mapei.

Dal 2008 Mapei ha ra�orzato ulteriormente il rapporto con la Scala divenendoSocio Fondatore Permanente.

Il 75° anno di attività è stato un’ulteriore occasione per consacrare lo storico connubio tra il lavoro, l’arte e la cultura.