Gregorio Fogliani - "New payments: la banca deve creare sinergie"

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44 AZIENDABANCA - maggio 2014 STRATEGIE - QUI! GROUP In un mondo al centro di impor- tanti trasformazioni come quello dei pagamenti, la banca ha oggi un ruolo fondamentale: quello di centro aggregatore, di crea- tore di sinergie tra una pluralità di attori e di servizi che ruotano intorno al pagamento. «La tran- sazione in sé è una commodity – commenta Gregorio Foglia- ni, Presidente di QUI! Group – mentre la reale differenza verrà dai servizi a valore aggiunto che si sapranno costruire per com- pletare l’esperienza di acquisto del cliente. I POS da un lato e le carte e il mobile dall’altro do- vranno evolvere verso il modello del wallet: multiservizi, multi-ap- plicazione e multifunzione». Lo smartphone permette di comunicare La capacità di saper sviluppare servizi a valore aggiunto che in- tercettino l’interesse della clien- tela è difatti essenziale per il de- collo della moneta elettronica e anche dei mobile payments. «Se il consumatore non ha nessun vantaggio concreto dal paga- mento tramite smartphone, una volta terminato l’effetto sorpresa delle prime transazioni, tornerà a usare la normale carta – prose- gue Fogliani. La tradizionale car- ta di plastica potrebbe evolvere in un wallet: di fatto, il chip può ospitare diversi servizi e applica- zioni; inoltre, la tecnologia con- tactless, mantenendo la carta nelle mani del cliente, ha aperto la strada a una nuova user expe- rience, con vantaggi anche dal punto di vista della sicurezza. Lo smartphone ha tutte queste caratteristiche, con una marcia in più: permette ai fornitori del servizio di comunicare verso il cliente, interagire con lui, geo- localizzarlo fornendo servizi sul territorio. È un elemento fonda- mentale su cui fare leva per an- dare a costruire il nuovo ecosi- stema di servizi». Passpartù verso i 200 milioni di coupon Un esempio di questi servizi è la app di social shopping Passpartù (nata da un prototipo sviluppato congiuntamente al Politecnico di Torino): un network riservato ai 150mila esercenti food e non food convenzionati con QUI! Group, che permette all’azienda di inserire in piena autonomia una offerta riservata agli altri membri del network, pubbliciz- zando i propri servizi. «Abbia- mo lanciato Passpartù nel 2013 e stimiamo che acquistando esclusivamente sulla nostra piat- taforma sia possibile risparmiare intorno al 20-30% sulle proprie spese – spiega Fogliani. Questo è solo un esempio dei servizi che è possibile sviluppare intorno al pagamento e che potrebbe es- sere concepito anche come un sistema di benefit per i propri dipendenti, che avrebbero così accesso a una serie di offerte esclusive». Le previsioni dell’a- zienda stimano in 200 milioni i “coupon” emessi attraverso New payments: la banca deve creare sinergie UN RUOLO DI GENERATORE DI SINERGIE ALL’INTERNO DEL NUOVO ECOSISTEMA DEI PAGAMENTI. È IL COMPITO CENTRALE CHE GREGORIO FOGLIANI, PRESIDENTE DI QUI! GROUP, VEDE PER LE BANCHE. OBIETTIVO: OFFRIRE SERVIZI A VALORE AGGIUNTO CHE VADANO OLTRE IL PAGAMENTO. E DARE A CONSUMATORI ED ESERCENTI DEI BUONI MOTIVI PER ABBANDONARE IL CASH Gregorio Fogliani, Presidente di QUI! Group

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44 AZIENDABANCA - maggio 2014

STRATEGIE - QUI! GROUP

In un mondo al centro di impor-tanti trasformazioni come quello dei pagamenti, la banca ha oggi un ruolo fondamentale: quello di centro aggregatore, di crea-tore di sinergie tra una pluralità di attori e di servizi che ruotano intorno al pagamento. «La tran-sazione in sé è una commodity – commenta Gregorio Foglia-ni, Presidente di QUI! Group – mentre la reale differenza verrà dai servizi a valore aggiunto che si sapranno costruire per com-pletare l’esperienza di acquisto del cliente. I POS da un lato e le carte e il mobile dall’altro do-vranno evolvere verso il modello del wallet: multiservizi, multi-ap-plicazione e multifunzione».

Lo smartphone permettedi comunicareLa capacità di saper sviluppare servizi a valore aggiunto che in-tercettino l’interesse della clien-tela è difatti essenziale per il de-collo della moneta elettronica e anche dei mobile payments. «Se il consumatore non ha nessun vantaggio concreto dal paga-mento tramite smartphone, una volta terminato l’effetto sorpresa delle prime transazioni, tornerà a usare la normale carta – prose-gue Fogliani. La tradizionale car-ta di plastica potrebbe evolvere in un wallet: di fatto, il chip può ospitare diversi servizi e applica-zioni; inoltre, la tecnologia con-tactless, mantenendo la carta nelle mani del cliente, ha aperto la strada a una nuova user expe-

rience, con vantaggi anche dal punto di vista della sicurezza. Lo smartphone ha tutte queste caratteristiche, con una marcia in più: permette ai fornitori del servizio di comunicare verso il cliente, interagire con lui, geo-localizzarlo fornendo servizi sul territorio. È un elemento fonda-mentale su cui fare leva per an-dare a costruire il nuovo ecosi-stema di servizi».

Passpartù verso i 200 milionidi couponUn esempio di questi servizi è la app di social shopping Passpartù (nata da un prototipo sviluppato congiuntamente al Politecnico di Torino): un network riservato ai 150mila esercenti food e non food convenzionati con QUI! Group, che permette all’azienda di inserire in piena autonomia una offerta riservata agli altri membri del network, pubbliciz-zando i propri servizi. «Abbia-mo lanciato Passpartù nel 2013 e stimiamo che acquistando esclusivamente sulla nostra piat-taforma sia possibile risparmiare intorno al 20-30% sulle proprie spese – spiega Fogliani. Questo è solo un esempio dei servizi che è possibile sviluppare intorno al pagamento e che potrebbe es-sere concepito anche come un sistema di benefit per i propri dipendenti, che avrebbero così accesso a una serie di offerte esclusive». Le previsioni dell’a-zienda stimano in 200 milioni i “coupon” emessi attraverso

New payments: la banca deve creare sinergieUN RUOLO DI

GENERATORE DI SINERGIE

ALL’INTERNO DEL

NUOVO ECOSISTEMA DEI

PAGAMENTI. È IL COMPITO

CENTRALE CHE GREGORIO

FOGLIANI, PRESIDENTE

DI QUI! GROUP, VEDE PER

LE BANCHE. OBIETTIVO:

OFFRIRE SERVIZI A VALORE

AGGIUNTO CHE VADANO

OLTRE IL PAGAMENTO. E

DARE A CONSUMATORI

ED ESERCENTI DEI

BUONI MOTIVI PER

ABBANDONARE IL CASH

Gregorio Fogliani, Presidente di QUI! Group

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la piattaforma nel 2014, il dop-pio rispetto ai volumi del 2013: il bacino di utenza potenziale è stimato in 20 milioni di utenti, contando anche gli enti privati e della P.A. tra i “clienti business” del Gruppo.

La digitalizzazionedei buoni pastoNell’ambito della scontistica, QUI! Group vanta anche un’al-tra referenza importante: il pro-gramma di loyalty cash back Sconti BancoPosta, realizzato dalla software house del Grup-po guidata da Pier Luigi Simo-netta, Paybay, per le carte di pagamento di Poste Italiane e che permette già oggi di indivi-duare, tramite i servizi di geo-lo-calizzazione della app dedicata, i negozi più vicini in cui ottenere sconti e vantaggi. La monetica è uno degli ambiti in cui il Gruppo (565 milioni di euro di fatturato nel 2013, +8%) ha differenziato il proprio business, ma anche nell’attività core, i buoni pasto, non mancano iniziative di inno-vazione, all’insegna della con-

vergenza. «Emettiamo 100 mi-lioni di buoni l’anno – conferma Fogliani – e abbiamo di recente siglato un accordo con Carta-Si, grazie al quale i 95mila POS gestiti dalla società del Gruppo ICBPI accettano i nostri buoni pasto elettronici: puntiamo a nuovi accordi con altre società per favorire l’utilizzo di un solo terminale POS per accettare di-verse tipologie di ticket. I buoni pasto, la cui digitalizzazione ri-solverà i problemi legati all’au-mento dei buoni falsi o rubati, sono un esempio perfetto di un servizio che potrebbe rientrare in un futuro wallet. È proprio a questo scopo che stiamo svi-luppando con Paybay soluzioni basate sull’NFC, in diversi pro-getti che ci vedono protagonisti al fianco di grandi aziende part-ner».

Semplificare e dare vantaggi,o vincerà il cashMa per un reale decollo della moneta elettronica bisognerà prima rimuovere un ostacolo esterno al settore: una comuni-

cazione istituzionale e media-tica che rischia di demonizzare le transazioni elettroniche. «Un pagamento con carta è, per sua natura, trasparente e tracciato – afferma Fogliani – e l’intensa co-municazione su strumenti come lo “spesometro” rischia di far passare il concetto che chi utiliz-za la carta per i propri acquisti, in piena legittimità e senza nulla da nascondere, possa trovarsi a dover giustificare al Fisco i pro-pri acquisti e il proprio denaro. Il rischio di una procedura di ve-rifica, con tutte le lentezze e le seccature che ne conseguono, potrebbe dissuadere anche il cittadino più onesto dall’utilizza-re le carte, a favore del contante. Dobbiamo dare al consumatore e al commerciante delle buone ragioni per vedere la moneta elettronica come un vantaggio e come una opportunità, non come un potenziale rischio: altri-menti, vincerà il cash».

A.G.

UNA SOCIETÀ AD HOC PER IL WELFARE AZIENDALE

L’ultima nata in QUI! Group è Welfare Company, prima azienda italia-na specializzata nell’emissione di voucher sociali e nella creazione di progetti di welfare per le grandi aziende nazionali. Nata da un accor-do con Confindustria, ha di recente ottenuto il mandato per i mobility voucher del Comune di Reggio Emilia. Propone anche la piattaforma MyWelfare, dedicata alla gestione dei programmi aziendali di soste-gno economico e di benessere per i dipendenti.