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Graziano News 30 aprile 2011 Anno 2, Numero 2 Periodico dell’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi
15O ANNI
DALL'UNITA’ D'ITALIA:
NOI RAGAZZI LI ABBIAMO
FESTEGGIATI COSI’
Sabato 2 Aprile 2011, presso il Teatro
Mascagni è stata organizzata dal Comune di
Chiusi, in collaborazione con la Scuola Media
Statale G. Galilei e l'Istituto Einaudi, una
serata, in occasione dei festeggiamenti per i
150 anni dell'Unità d'Italia.
Lo spettacolo, aperto a tutti i cittadini del
paese di Chiusi, ha avuto per protagonisti gli
studenti delle due scuole.
Il pubblico è stato accolto con uno dei più
celebri cori della storia della musica italiana:
il "Va' Pensiero" dal Nabucco di Giuseppe
Verdi. La serata è proseguita con delle
letture relative agli eventi accaduti a Chiusi e
in Toscana negli anni precedenti l'Unità
d'Italia, alle quali si sono alternati brani
suonati dall'orchestra della scuola media. Si è
esibito poi un tenore che svolge attività
concertistica a livello nazionale, Marco
Rencinai, il quale ha proposto al pubblico due
arie di Verdi. L'entusiasmo è salito alle stelle
nel finale, quando la platea si è alzata in piedi
per unirsi al coro della scuola media che ha
intonato l'Inno Nazionale (del quale è stato
richiesto anche un bis) tra una pioggia di
coriandoli che ha colorato di verde, bianco e
rosso, l'intero Teatro.
Dal nostro punto di vista è stato molto
emozionante non solo poter prendere parte
alla messa in scena dello spettacolo, ma anche
poterlo organizzare. Attraverso questa
esperienza abbiamo arricchito le nostre
conoscenze sulla storia locale e abbiamo
potuto metterci alla prova come presentatori.
Grazie a ciò e a tutti i festegiamenti fatti in
occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia,
abbiamo capito l'importanza di essere un
popolo unito e consapevole del nostro passato.
Giulia Culicchi e Rachele Culicchi, redazione
classi terze ( altri articoli a pag 3)
Questo l’argomento della brillante conferenza tenuta giovedì 14 aprile alle ore 21.15, presso la Scuola media di via Torri del Fornello di Chiusi, dal pediatra Francesco Storelli che ha proposto un approfondimento su Liquidi buoni e liquidi cattivi dalla nascita all’età adulta. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Imparare la salute” che l’Azienda USL 7 svolge in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Graziano da Chiusi” con il fine di promuovere l’acquisizione di comportamenti alimentari corretti e stili di vita consapevoli. Francesco Storelli ha proposto un excursus su ciò che beviamo dalla nascita all’età adulta, segnalando le bevande maggiormente indicate per ogni fascia d’età, a partire dall’allattamento. In particolare il medico ha messo in evidenza come il latte materno sia un alimento completo per i neonati fino a sei mesi e non necessita di essere integrato da nessuna altra bevanda. Dopo i sei mesi è buona norma abituare i bambini a bere soprattutto acqua che, di tutte le bevande è sicuramente la migliore. L’acqua, distribuita dalla rete idrica di Chiusi, di cui è stata fornita l’analisi, è molto buona, di media durezza e soprattutto in regola con i parametri stabiliti dalla legge. Le bevande dolci e gasate, invece contengono molti zuccheri e sono molto caloriche. Si è parlato poi delle nuove bibite alcoliche aromatizzate alla frutta (alcopops) e delle bevande energetiche, che promettono di migliorare la resistenza e di contenere gli stati di affaticamento fisico e mentale. Sono bevande pericolose perchè favoriscono il consumo di alcol (le prime) e introducono dosi eccessive di caffeina nell’organismo (le seconde). Infine è stato trattato il tema più scottante, quello dello sballo (Binge Drinking) che alcuni ragazzi si procurano volontariamente il sabato sera, bevendo dosi eccessive di alcol. L’ intervento è stato molto importante per noi ragazzi che abbiamo avuto l’occasione di riflettere su cosa beviamo: grazie a questo incontro siamo stati informati sui danni che certe bibite possono arrecare all’organismo: bibite che noi molto spesso consumiamo sottovalutando le conseguenze. Adriano Del Vincio, redazione di seconda
La generosità di bambini e ragazzi
delle scuole di Chiusi è arrivata
fino al policlinico Santa Maria alle
Scotte. Grazie ad una raccolto
realizzata nelle classi sono stati
infatti donati diversi materiali alla
scuola dell’infanzia e alla scuola
elementare allestite presso la Pe-
diatria dell’ospedale senese,
diretta dal professor Paolo
Balestri. La consegna della ge-
nerosa donazione è avvenuta il
2 marzo alle 16.00, in Pediatria,
al piano 4s del IV lotto. Erava-
mo circa 40 tra bambini e ra-
gazzi di Chiusi che, insieme ai
genitori, agli insegnanti e alla
Preside abbiamo fatto visita ai
bambini ricoverati alle Scotte.
Ad accompagnarci, la professores-
sa Annamaria Cotoloni, Provvedito-
re agli Studi e dirigente scolastico
della provincia di Siena e Grosseto
e il dirigente scolastico del I° Cir-
colo, da cui dipende la scuola ospe-
daliera.
(a pag. 2 le nostre cronache)
COSA BEVIAMO?
ALLE SCOTTE LA GENEROSITA’ DEI
BAMBINI DI CHIUSI
Pagina 2 Graziano News
L’orchestra a Monte San Savino
Il 21 Marzo 2011 l’orchestra delle classi seconde si è recata, con i professori di strumento e la preside, a Monte San Savino, per uno spettacolo dal titolo accattivante : “ Benvenuto alla Primavera”.
Lo spettacolo è iniziato alle ore 17.00 e si è svolto al Teatro “Verdi”. La nostra
orchestra è stata la prima ad esibirsi. I brani presentati sono stati: “Electric Lady”, “Firestar”, “Tequila”, “Minnie The Moocher” e “Ciliegi Rosa”. L’esibizione si è svolta abbastanza bene. Erano presenti anche le orchestre di Monte San Savino e di Camucia. Alla fine i ragazzi di Monte S. Savino hanno suonato l’Inno di Mameli. Dopo lo spettacolo ci è stata
offerta una ricca merenda.
L’orchestra è poi ripartita per Chiusi pronta per il concerto successivo: il 2 Aprile al Teatro “Mascagni” di Chiusi, con un grande coro per celebrare l’Unità d’Italia.
Anna Momi e Lucrezia Pievaioli – Redazione classi seconde
VISITA ALLE SCOTTE (continua da pag. 1) Mercoledì 2 marzo 2011 insieme ad altri alunni dell’Istituto Graziano da Chiusi, accompagnati da genitori, insegnanti e dalla nostra preside Rita Albani, siamo andati a Siena per portare il materiale scolastico (libri, quaderni, matite, penne,…) che avevamo precedentemente raccolto, al reparto pediatrico dell’ospedale delle “Scotte”, dove sono ricoverati bambini e ragazzi da 0 a 14 anni. Subito dopo pranzo siamo partiti da Chiusi con il pulmino. Arrivati davanti all’ospedale ci aspettava il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Anna Maria Cotoloni, che ci ha condotti nella sala d’aspetto della pediatria, lì ci attendevano alcuni fotografi e il cronista della televisione locale, il primario della pediatria Dottor Balestri ed alcuni ragazzi ricoverati, accompagnati dal personale ospedaliero. La Dottoressa Cotoloni ci ha parlato dell’organizzazione dell’ospedale, ci ha fatto visitare la piccola scuola che viene frequentata dai bambini che rimangono ricoverati per lunghi periodi. Il
dottor Balestri ci ha presentato alcuni bambini ricoverati e ci ha spiegato il lavoro che esso svolge insieme ai suoi assistenti. Ci ha parlato poi di alcune malattie rare che colpiscono un bambino su 3000. Alcuni ragazzi della redazione giornalistica hanno intervistato il dottor Balestri, e lui molto cortesemente ha risposto a tutte le domande. Poi ci siamo recati nella futura sala d’aspetto, dove l’artista Franca Marini, per rallegrare il luogo ha realizzato con del legno ignifugo e dei colori non tossici, un disegno tridimensionale che raffigura al storia di Pinocchio con i dottori. Abbiamo potuto osservare il pannello diviso in due parti: nella prima parte Pinocchio è malato ed è sdraiato sul lettino, dove un medico lo visita e lo cura; vicino a lui c’è anche la fata Turchina. Nella seconda parte è raffigurato Pinocchio guarito, è diventato un bambino ed è insieme al gatto e alla volpe. Infine siamo tornati nella sala d’aspetto iniziale, dove sono stati consegnati i regali ai bambini. Essi sono
rimasti molto contenti, ognuno di loro ha preso ciò che più gli piaceva. Poi ci siamo salutati e siamo ripartiti per tornare a casa. Noi, molto emozionate, nel pulmino abbiamo fatto delle considerazioni: alcune volte non siamo contenti di ciò che abbiamo, ma dopo questa esperienza ci siamo rese conto di essere veramente fortunate, abbiamo la salute che è la cosa più importante, insieme all’amore delle persone che ci stanno vicine. Margherita Bonucci e Serena Rosati – classe 1° C
Il 2 Marzo sono stato, insieme a una rappresentanza della nostra scuola e del nostro comune, nel reparto di pediatria dell'ospedale le Scotte di Siena, per consegnare dei regali ai bambini che, essendo malati, fanno parte di questo reparto. Insieme a noi c'era anche una cara amica della nostra preside, il provveditore agli studi della provincia di Siena AnnaMaria Cotoloni, che essendo stata preside di questa piccola scuola-ospedale, è rimasta molto affezionata a questa struttura, ai suoi piccoli ospiti e ai tanti
volontari che rendono più piacevole la vita dei bambini malati e quindi ha chiesto alla nostra preside, Rita Albani, di organizzare una raccolta di materiale didattico. Abbiamo infatti dato a quei bambini i nostri regali, nella speranza di rendere più piacevole il loro soggiorno in ospedale. Per me è stato emozionante vedere i bambini che aprivano con molte felicità i pacchetti.
Stefano Funalbi, redazione classi seconde
Una delegazione del nostro Istituto si è recata mercoledì 2 marzo presso il reparto di pediatria dell’ospedale delle “Scotte” di Siena per consegnare materiale scolastico e giocattoli che noi ragazzi abbiamo raccolto per i bambini malati che frequentano la scuola di quel reparto. Con noi erano presenti il Dirigente scolastico prof.ssa Rita Albani, l’assessore alle politiche sociali dott.ssa Simona Cardaioli e l’assessore Stefano Scaramelli. A Siena abbiamo incontrato anche la Dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Annamaria Cotoloni che ci ha ringraziato
e ci ha raccontato quanto ha a cuore la scuola dell’ospedale.Abbiamo intervistato il primario del reparto di pediatria, il dirigente scolastico prof.ssa Giuseppina Napoli e alcuni bambini ricoverati in quella struttura. E’ stata una visita emozionante che ci ha fatto riflettere su quanto siamo fortunati a stare bene e su come è facile far felice un bambino… Basta un sorriso e un giocattolo.
Per la Redazione delle classi Seconde: Marco Venturini e Andrea Podelvento
Anno 2, Numero 2 Pagina 3
Conoscere amici su internet può essere interessante, perché puoi condividere con loro esperienze di vita, cultura, informazioni, modi di pensare diversi da quelli che vivi quotidianamente, ma può capitare anche di fare degli incontri particolari che possono mettere in difficoltà. Anche in una piccola realtà come quella della nostra scuola ne abbiamo degli esempi, infatti assistiamo spesso a racconti di coetanei che navigando si sono imbattuti in situazioni imbarazzanti. E' il caso di una ragazza che per un certo periodo di tempo ha continuato a ricevere messaggi da parte di un tale che continuava ad importunarla, oppure quello di un'altra che ha visto creare a sua insaputa un profilo identico al suo con tanto di foto e dati personali, o ancora quello di chi si è accorto che sconosciuti facevano uso della sua password. Cosa fare allora? Rinunciare a navigare o navigare sicuri? Abbiamo effettuato una ricerca che ci ha permesso
di scoprire che è la stessa rete a metterci a disposizione strumenti per la nostra sicurezza, attraverso dei siti specifici, di cui abbiamo ritenuto utile diffondere la conoscenza. Ti6connesso è il sito attraverso il quale il Ministero delle comunicazioni insieme all’associazione Save the children, offrono informazioni e consigli utili sia ai giovani che agli adulti, riguardo ad un uso corretto della rete ed aiutano a risolvere problemi relativi alla sicurezza. Anche Hot114, gestito dal Telefono Azzurro in collaborazione con la polizia postale, consente a tutti di segnalare pagine o siti web che presentano contenuti inopportuni per bambini e adolescenti. Oltre a questi ce ne sono molti altri, che in alcuni casi offrono anche dei sistemi di protezione, che possono essere veramente validi quando a navigare in rete sono i più piccoli (l’età media degli utenti si sta abbassando sempre di più),inconsapevoli dei rischi a cui possono esporsi. Si possono scaricare
“parental control”, che permettono di selezionare i siti a cui accedere, oppure altri sistemi come Filtro Famiglia , in cui è il computer stesso a scegliere i siti più sicuri. Sempre rivolti ai più piccoli, ci sono poi dei programmi specifici come Kidzui, RidRocket e Magic Desktop, che possono mandare un e-mail ai genitori per segnalare la navigazione dei propri figli, un semplice reportage settimanale che mostra i siti più visitati e le ricerche effettuate. E’ bene ricordare che questi sistemi non garantiscono una sicurezza totale, ma il modo migliore per rendere internet un posto sicuro è la condivisione dell' informazione di ciò che troviamo in rete, sia di positivo che di negativo.
150 anni dall’Unità d’Italia (continua da pag. 1)
Cenni di storia locale:
GARIBALDI A CHIUSI…
Non c'è "angolo" del nostro Paese che non ricordi con una targa o un mezzobusto Giuseppe Garibaldi , ogni Comune d'Italia ha una piazza, una via che celebra l'Eroe dei due mondi e così è anche a Chiusi, anche se i rapporti tra il nostro paese e il patriota non sempre sono stati sereni.
Nel 1849 quando Garibaldi, durante la ritirata da Roma (dove era intervenuto in difesa della Repubblica) passò per l'Italia centrale, venne accolto a braccia aperte dai comuni di Cetona, Sarteano e dintorni, ma a Chiusi incontrò una forte resistenza che gli impedì di entrare in paese e addirittura fece due prigionieri tra i suoi soldati che erano stati mandati in avanscoperta. A causa di questo episodio i cittadini di Chiusi vennero tacciati di antipatriottismo dagli abitanti dei paesi vicini, che, durante fiere, mercati o altri momenti di incontro, non perdevano occasione per rivolgere loro accuse. Quell'episodio fu probabilmente dovuto al fatto che essendo il nostro un paese al confine con lo Stato della Chiesa, vedeva schierate numerose truppe in difesa del Granducato. Tuttavia la storia locale ci fa capire che anche tra i chiusini si nascondevano numerosi garibaldini e che via via stava maturando uno spirito patriottico, come è dimostrato dai festeggiamenti svolti il 22 Giugno per le
vittorie di Magenta, Solferino e San Martino, durante i quali la bandiera tricolore venne esposta sul Municipio, sulla Torre del Duomo e in quella della Fortezza. La diffusione delle idee patriottiche si rese ancora più evidente al momento del plebiscito per l'annessione della Toscana alla monarchia di Vittorio Emanuele II. In quell'occasione Chiusi manifestò parere ampiamente favorevole: gli aventi diritto al voto furono 1165, ma i partecipanti furono solamente 1050, di cui 978 furono favorevoli all'“Unione alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele” e 72 quelli favorevoli al "Regno Separato".
Così quando nel 1867 Garibaldi tornò a Chiusi ben diversa fu l'accoglienza che trovò, infatti fu ospitato dal Sindaco Pietro Galeotti Della Ciaia ed acclamato a gran voce dalla folla. Martina Scarpanti, Veronica Valenza e Alessia Coppola - Redazione Classi Terze
“VIVA L’ITALIA”
Il giorno Sabato 2 Aprile dalle ore 21.00, si è svolto uno spettacolo per festeggiare l’Unità d’Italia. Erano presenti l’orchestra e il coro della scuola media di Chiusi e alcuni ragazzi dell’Istituto Superiore Einaudi di Chiusi. A noi del coro e dell’orchestra il compito di rendere piacevole la serata con pezzi del nostro repertorio. Abbiamo cominciato alla grande con il “Va Pensiero” tratto dal “Nabucco”, una delle più celebri opere di Giuseppe Verdi. La serata è poi proseguita con letture dei ragazzi dell’Einaudi. Dopo le letture abbiamo eseguito alcuni brani di musica moderna. Abbiamo presentato: “Electric Lady”, “Tequila”, “Minnie the Moocher” e un pezzo mai eseguito prima da noi, “Belafonte forever”, “Ciliegi rosa”, e “Firestar”. Poi alcune ragazze della redazione di terza hanno letto alcuni brani tratti dalla storia di Chiusi relativi al periodo del Risorgimento. La serata si è conclusa con l’ “Inno di Mameli”, suonato dall’orchestra e cantato dal coro. Alla fine sono stati sparati dei coriandoli tricolore dai palchetti più alti. E’ stato bello festeggiare così questa data così importante per la nostra bellissima patria, ovvero l’Italia.
VIVA L’ITALIA!!!
Anna Momi e Lorenzo Magnoni –
Redazione classi seconde
SICUREZZA IN RETE E SISTEMI DI PROTEZIONE
Sopra e a pag 4 gli articoli delle
Redazione delle classi Terze
pubblicati sulla Nazione del 22
marzo 2011 per il Concorso
“Cronisti in classe”
Navigare in rete è una delle attivi-
tà preferite dai ragazzi di oggi, chi
si inoltra in questo mare sconfinato
deve sapere che non sempre è fa-
cile orientarsi, ma basta seguire
poche regole per non perdere le
coordinate. Come prima cosa è si-
curamente importante proteggere
la propria privacy, ed essere diffi-
denti nei confronti di chi vuole
sapere troppe cose, non è conve-
niente infatti fornire informazioni
personali o sulla propria famiglia
ed è dunque sconsigliabile rivelare
le proprie password o l’indirizzo e-
mail anche agli amici: potrebbero
essere utilizzati per qualche
“scherzo” poco simpatico. Se navi-
gando si riceve o si scopre qualco-
sa che crea disagio è opportuno
parlane con qualcuno, confrontarsi
con i nostri compagni o, se neces-
sario con gli adulti, su ciò che è
buono e cattivo, può sicuramente
essere d’aiuto. Poichè nella maggior
parte dei casi i giovani sono più
esperti degli adulti nell’uso del
computer, i genitori che vogliono
utilizzare questo mezzo, possono
farsi dare dai propri figli le infor-
mazioni principali per l’utilizzo ed
interagire con i ragazzi anche at-
traverso internet, in modo da sta-
bilire con loro un dialogo e cono-
scere le attività che svolgono on-
line. Ma una delle cose più impor-
tanti da evitare è quella di incon-
trare persone conosciute solo su
internet e se ciò dovesse proprio
accadere sarà bene informare pri-
ma qualcuno e prendere le dovute
cautele, non si sa mai chi potrem-
mo trovarci davanti. Infine colloca-
re il computer in un luogo accessi-
bile a tutti può essere un’ accor-
tezza di grande utilità per favorire
la condivisione del suo utilizzo.
Redazione Terza media
Pagina 4 Graziano News
Cronisti in classe marzo 2011 - segue da pag 3
Brutti incontri su Internet? Può succede-re. Ecco l'intervista di una ragazza che ha vissuto questa esperienza. Come hai incontrato la persona di cui sei stata vittima? L'ho conosciuto su MSN. Una mia amica ha insistito affinché accettassi l'amicizia di suo cugino. Di certo non mi aspettavo che accadesse una cosa del genere, forse neanche lei. Ho sbagliato ad accettare un-persona che non conoscevo. Il suo comportamento è stato sempre uguale? All'inizio mi stava simpatico. Ci provava, così stavo al gioco; poi ha cominciato a dire cose strane e offensive, io mi sono spaventata, l'ho lasciato perdere, ma ogni volta che rientravo, mi infastidiva così ho bloccato ed eliminato il contatto per non avere più modo di sentirlo.
I tuoi genitori sono a conoscenza di quello che ti è accaduto? L'unica che lo sapeva era un' amica, i miei genitori non lo sanno neppure oggi, non gliel'ho detto per evitare che ricorressero a rimedi estremi, attraverso la legge. Quali sono le emozioni che hai provato vivendo questa esperienza? L'emozione principale è stata la paura ed è venuta fuori quando non appena cliccavo “Accedi”, lui si ostinava a mandarmi mes-saggi “bollenti”. In quel caso ho avuto davvero paura, mi auguro che queste situa-zioni non si ripetano. Al mondo ce ne sono tanti di casi come questo e molti non vanno a finire co-sì“bene”. Quando si verificano parlarne con gli adulti può essere importante Redazione Terza media
L’INTERVISTA. STALKING IN RETE
Internet: istruzioni per l’uso.
Basta seguire poche regole per navigare sicuri
Per il quinto anno consecutivo i ragazzi della Scuola Media Galilei dell’Istituto comprensi-vo Graziano da Chiusi si sono aggiudicati il “Trofeo delle Crete senesi, trionfando nelle sei gare di corsa campestre previste dalla manifestazione svoltasi ad Asciano. Sei gli atleti chiusini partecipanti ad ognuna delle gare (una per ogni anno delle scuole medie, divise tra maschi e femmine); quattro le gare in cui si sono classificati primi, ma, in tutte e sei, presenti sul podio e addirittura, nella gara per i ragazzi nati nel 1998, hanno occupato tutti e tre i pri-mi posti. Un bel risultato per noi e per il professor Mario Scarpelli che da anni ci allena con una predilezione par-ticolare verso l’atletica leggera che, “essendo nata con l’uomo – dice, - consen-te ai ragazzi di affinare le abilità motorie fondamentali (correre, saltare, lanciare), premesse essenziali di ogni gesto sporti-vo”. Riguardo alla corsa campestre in par-ticolare, il professore ci tiene a sottolineare che, “la corsa consente di educare noi ragazzi al sacrificio e all’impegno, che ci sarà molto utile in ogni campo anche nella nostra vita futura, contribuendo anche a renderci consapevoli che, non si vince ‘contro qualcun altro’ ma ‘per se stessi’, perché si riesce a superare un limite che si pensava di avere e di cui acquistiamo per-cezione attraverso successive misurazioni individuali dei tempi che riusciamo ad ottenere”.
Questo approccio allo sport utilizzato dal prof Scarpelli sembra essere la nostra carta vincente, ma è in realtà il frutto di un lavo-ro che a Chiusi parte fin dalla scuola dell’infanzia e che è stato avviato nella scuola primaria fin dal 2002, grazie alla
presenza di un esperto di educazione mo-toria, Pino Daniele, che ha seguito per l’Istituto progetti quali “Il bambino sceglie lo sport”, “A scuola di atletica”, “Gli stu-denti della Toscana tutti i giorni in pale-stra” e quest’anno, il progetto di “Alfabetizzazione motoria” promosso dal Coni insieme con il Ministero dell’Istruzione. “Per questo progetto na-zionale, - spiega Pino Daniele, - l’Istituto di Chiusi è stato scelto, unico in provincia di Siena insieme a quello di Torrita perché gli è stato riconosciuto il lungo lavoro compiuto in questi anni per educare i bam-bini fin da piccoli ai veri valori dello sport e per far sì che l’educazione motoria con-tribuisca insieme alle altre discipline alla migliore crescita per loro”. In particolare, attraverso un ampio uso del gioco, nelle scuole primarie i bambini acquistano con-sapevolezza di se stessi “l’educazione motoria infatti – spiega l’esperto – non contribuisce solo allo sviluppo di abilità sportive ma, grazie al suo approccio creativo e non competitivo, ha anche valenze cognitive e psicologiche, educan-
do alla socializzazione e a star bene con se stessi e con gli altri e pro-muovendo l’autostima attraverso la consapevolezza delle proprie capa-cità e della possibilità di superare i propri limiti”. L’attenzione all’educazione motoria del nostro Istituto ha avuto un ulteriore mo-mento di crescita grazie all’avvio da parte della nostra Preside del progetto “Insieme per crescere”. E’ in questo ambito infatti che è stata avviata la collaborazione con tutte le società sportive presenti a Chiu-si e in particolare con la Vitt, società di pallavolo, laMotoriamente Basket e la Judo Sakura, che sono presenti da alcuni anni con esperti in tutti e tre i gradi di scuola. “La novità
di questo anno scolastico – spiega la do-cente Assunta Apparente, responsabile del progetto – è l’attività di educazione motoria avviata anche alla scuola dell’infanzia grazie alla Vitt e alla Judo Sakura che ha consentito a partire da no-vembre 2010 e fino ad aprile 2011 anche ai bambini di 5-6 anni di cominciare a sperimentare questo approccio ludico-creativo allo sport che consentirà loro di crescere bene e con consapevolezza di se stessi”. Vitt, Motoriamente Basket e Judo Sakura sono presenti con esperti anche nella scuola primaria dove quest’anno hanno affiancato l’esperto Pino Daniele nel progetto “Il bambino sceglio lo sport” e sono ancora presenti nelle classi non interessate dal progetto di “Alfabetizzazione motoria” previsto solo su dieci delle 19 classi delle due scuole primarie di Chiusi; Vitt, Judo Sakura e Motoriamente Basket sono infine presenti nella Scuola media con attività di laborato-rio che si svolgono il pomeriggio due volte a settimana. (altro articolo sulla Campe-stre a pag 6)
Anno 2, Numero 2
Ancora un trionfo alla Campestre di Asciano
Pagina 5
La Campestre di Asciano: cronaca di una vittoria annunciata
Finalmente il 15 Marzo è arrivata, come tutti gli anni, l'ora della campestre. I ragazzi qualificati si sono recati ad Asciano per partecipa-re alla 28^ edizione della corsa conosciuta anche con il nome di “corsa delle crete senesi.” A questa gara hanno partecipato 11 scuole: ognuna doveva portare 36 alunni, 18 maschi e 18 femmine divisi in gruppi di 6 per categoria ( 1^, 2^ e 3^). La corsa si è tenuta nel pomeriggio e la mattina abbiamo visitato il paese di Asciano: ci hanno fatto da guida alcuni studenti del posto che poi ci hanno servito il pranzo. Abbiamo pranzato in un locale molto moderno e spazioso e anche il pranzo è stato molto buono, giusto per la dieta di un corri-dore. Il pomeriggio, dopo aver osservato il campo, abbiamo iniziato le corse. Per prime hanno corso le femmine delle prime medie e una ragazza di Chiusi, Angela Gasic è arrivata prima; poi, finita la gara di quest' ultime hanno gareggiato i maschi delle prime e solo Edoardo Ceccuzzi ha raggiunto il podio arrivando terzo; subito dopo si è disputata una gara molto bella fatta dalle femmine di seconda: Giuditta Toppi è arrivata prima e Maria Gherasim terza, niente podio per Erica Orsino posizionatasi comunque quarta. La gara più bel-la, però è stata quella dei maschi di seconda: Lapo Spadea arriva primo, Niccolò Socciarelli secondo e Alberto Morgantini terzo; seguo-no poi altri bei piazzamenti: Giorgio Frigo quinto, Stefano Funalbi sesto e Giacomo Guerrieri settimo. A seguire la gara delle femmine di terza nella quale due delle nostre migliori atlete, Valentina Cresti e Giulia Massai, si sono classificate nelle prime due posizioni. Infi-ne l'ultima gara, quella dei maschi di terza, dei quali solo Sophien Bakkay arriva terzo. Finita quest' ultima gara, dopo una piccola me-renda, segue la premiazione degli atleti e quella della scuola, la nostra, naturalmente, che per il quinto anno di fila, si è qualificata al primo posto. Per la redazione delle classi seconde: Stefano Funalbi e Niccolò Socciarelli
Annunziata. Prima di quel giorno la terra tremava da moltissimo tempo, ma pochis-simi pensavano che ci sarebbe stata una eruzione così disastrosa sulle falde di quei monti così pieni di ricchezze .
Torre del Greco è la città dove vivono i miei nonni ed è legata alla produzione e alla lavorazione del corallo per cui si può dire che esiste il binomio Corallo-Torre del Greco. Nel 1805 nacque la prima fab-brica del corallo, con prodotti conosciuti in tutto il mondo. Da quell'epoca i cittadini sono stati impegnati nel commercio di
Per oltre quindici secoli il Vesuvio è stato considerato il modello dei vulcani: fatto a cono, sulla cima si trova il cratere che emette fumo e, nelle fasi eruttive, anche lave incandescenti.
Il Vesuvio è collegato con il Monte Som-ma, un vecchio vulcano. Si presenta infatti con due cime: quella del Monte Somma che non esplode da 1700 anni e quindi si può dire che ormai è spento e quella del Vesuvio vero e proprio.
Il Vesuvio entrò nella storia distruggendo Pompei, Ercolano e Oplonti cioè Torre
questo materiale prezioso che ha contri-buito allo sviluppo di questa bella cittadi-na.
Raffaele Di Luca, Redazione di seconda
Pagina 6
Un viaggio che vi consiglio: Torre del Greco, terra del fuoco e del corallo
Graziano News
Il giorno 16 Marzo la clas-
se 1C si è recata in gita
alla fattoria “Coveri” (loc.
Caselle, Torrita). A causa
delle cattive condizioni
metereologiche (pioggia)
non è stato possibile vede-
re gli animali.
Il locale principale era
composto da una casa che
si divideva in varie
“sezioni”: la zona del nego-
zio e la zona di produzione
del formaggio. Quest’ ulti-
ma doveva essere conservata con la
massima cura igienica, infatti, prima
di entrarvi bisognava indossare dei
copri scarpe. Abbiamo osservato i
vari processi di produzione del
formaggio fino alla camera di
stagionatura dove tutti i for-
maggi stagionano arricchiti a
volte con alimenti come il pomo-
doro che danno sapori diversi,
ad esempio fieno o noci.
Finita la visita abbiamo mangia-
to del buon formaggio (pecorino
e ricotta) e poi siamo tornati a
scuola. La visita è stata sia in-
teressante che educativa e ci
ha spiegato cosa vuol dire fare
del vero buon formaggio.
Nicolai Santaniello, Margherita
Bonucci e Serena Rosati Classe 1C
LA FATTORIA COVERI A TORRITA
Bellissima e interressante l'intervista al celebre comico Martufello che, con le sue battute comiche e alcune interessanti ri-flessioni, ci ha regalato dei momenti vera-mente piacevoli e anche alcuni insegna-menti utili che ci hanno profondamente colpito. Queste le domande che abbiamo rivolto a Martufello: Perchè lo pseudonimo Martufello? “Al mio paese questo nome lo danno ai ragazzi svegli” Che ci può dire della sua esperienza al Bagaglino? “Per me il Bagaglino è come una seconda casa, è stata una esperienza sia di vita che
di lavoro” Lei ha pubblicato una raccolta di barzel-lette, ce ne può dire una, magari l'ultima o quella che le è piaciuta di più? “Il paziente al dottore: dottore dottore mi fanno male le ossa! Il dottore: perchè allo-ra te le mangi?” Terremoti, catastrofi nucleari, la gente ha ancora voglia di ridere? “Proprio per questo la gente ha bisogno di ridere, per distrarsi”. Poi il comico ha voluto farci una racco-mandazione: “Ragazzi studiate perchè nella vita è importante avere una cultura. Non fate come me che sono rimasto BU-RINO.”
driano del Vincio, Marco Venturini - Redazione classi seconde
Lo spettacolo “Tutto cambia” del comico Martufello è risultato noioso nella prima parte, dove alcune veline cantavano delle canzoni degli anni 60, 70, 80 e 90. Co-munque questa parte ha avuto successo tra i maschi della redazione, colpiti dalla bel-lezza delle ragazze. Lo spettacolo ha avuto poi una breve interruzione di 10 minuti ed è continuato con un monologo di Martu-fello che ha raccontato in modo ironico una simpaticissima barzelletta. Lo spettacolo a questo punto è stato un susseguirsi di battute e di canzoni satiriche sulla società moderna. Nel complesso ci siamo divertiti molto. Fillide Serpilli, Andrea Podelvento, A-
fatto divertentissimi intermezzi, lo spetta-colo è finito con una profonda riflessione sulla società di oggi che è tremendamente caotica. Fillide Serpilli, redazione classi seconde “Italiani Italieni Italioti” è uno spettacolo veramente umoristico, molto leggero e interessante, molte sono le battute sulla politica, ma ci sono anche alcune scene
riflessive animate dal bel sottofondo della
Venerdi 4 Marzo si è tenuto al Teatro Ma-scagni lo spettacolo: “Italiani italieni ita-lioti” che, è iniziato alle 21.15 con un mo-nologo di Ugo Dighero che, prendendo in giro gli italiani, ha parlato della situazione politica di oggi. Lo spettacolo è durato quasi 2 ore, è stato divertente e ironico soprattutto nella parte dove venivano presi in giro i difetti, non solo degli italiani, ma anche quelli degli altri europei. La Banda Osiris con le sue canzoni e musiche ha
Banda Osiris che, con le sue canzoni sati-riche, ha divertito fino alla morte il pubbli-co. E' molto difficile trovare spettacoli che riescano ad attirare anche l'attenzione di
noi ragazzi, ma “Italiani Italieni Italioti” è riuscito nell'intento. Questo spettacolo
merita un bel 10 pieno da parte della reda-zione giornalistica della scuola media.
Adriano Del Vincio, redazione classsi seconde
Anno 2, Numero 2
“Italiani, Italieni e Italioti”
L’Angolo del TEATROL’Angolo del TEATROL’Angolo del TEATROL’Angolo del TEATRO
“Tutto Cambia”
Pagina 7
Grazie ad un
accordo tra Istituto
comprensivo
Graziano da Chiusi e
Istituzione Teatro
Mascagni i ragazzi
della Redazione
hanno potuto seguire
gli spettacoli della
stagione teatrale e
intervistare alcuni
dei protagonisti
MARTUFELLO in “Tutto Cambia”
Pagina 8 Graziano News
Il prato Verde il prato
di mille sfumature
in primavera.
(Virginia, Elisabetta, Davide Lochi e
Elena)
Notte Poche casine,
tante luci accese,
notte magica.
(Rosaria,Tommaso, Asia e Antonietta)
Alberi Alberi nudi
perdono il fogliame,
nel parco giochi.
(Leonardo Beati, Sedik, Leonardo
Rossi e Davide Leandri)
La luna La luna splende
nella notte serena
e quante stelle!
(Matilde Franceschini, Alvi e Bianca)
Estate Il sole splende,
si va tutti al mare,
ed è estate!
(Giulia, Matteo, Antonietta e Emma)
L’inverno Scende la neve,
i rami sono spogli.
Ecco l’inverno.
(Chiara, Emma, Matilde Baldi, Grisel,
Enrica e Sara)
La farfalla L’aria calda,
la farfalla si posa,
succhia il fiore.
(Andrea)
La rana Nel vecchio stagno,
una rana si tuffa,
rumore d’acqua.
(Pierluigi)
Perù C’era una bambina peruviana
aveva un maglione di lana.
Un giorno il maglione si rovinò
e la bambina si arrabbiò,
così andò da una matta stilista peru-
viana.
(Emma, Grisel e Alvi)
Ponte
d’argento Un ponte
d’argento,
vola sul vento.
Un fiore lo sente,
una persona mente.
Filosofo ponte d’argento.
(Matteo, Giulia, Andrea e Antonietta)
Il ghepardo Il ghepardo è tanto snello
E corre veloce come un ruscello.
Un giorno andò a mangiare
E subito dopo si mise a giocare,
Quel ghepardo pasticcione e tanto
snello.
(Enrica, Pierluigi e Sara)
Gli alunni della 4°a e 4°b di Chiusi Scalo presentano le loro poesie stravaganti: HAIKU
(poesie di origine giapponese di 3 versi) e LIMERICK (poesie di origine inglese di 5 versi)
Anno 2, Numero 2
Le poesie dei bambini di 4°a e 4°b
Pagina 9
La mucca Carolina La mucca Carolina
balla la sera e la mattina,
è grossa e tonda
e cavalca l’onda.
Dai, dai, divertiti Carolina.
(Elena, Elisabetta, Virginia e Franci-
na)
La signora C’è una signora di nome Evita
Le piace molto la vita,
va spesso in gita
ha una figlia di nome Anita e la mia nonna si chiama Evita.
(LeonardoBeati, Ruben e Sedik)
Il bambino di Urbino
C’era un piccolo bambino di Urbino
che teneva sempre il pannolino.
Non se lo toglieva mai
E impazzire faceva assai.
Quello stesso bambino col pannolino di
Urbino.
(Chiara, Matilde Baldi e Bianca)
L’omino del Trentino C’era una volta un omino
che veniva dal Trentino,
si portava sempre dietro un panino
e indossava un pannolino,
tutti gli dicevano: “sei stravagante
omino”.
(Leonardo Rossi, Rosaria e Davide
Lochi)
Pesciolino rosso C’era un pesciolino rosso e bianco
Che viveva solo e non in branco;
un giorno si innamorò
e presto si sposò
con un grosso corallo bianco. (Matilde Franceschini)
Il ragazzo di Chiusi C’è un ragazzo di Chiusi
Che a casa trova degli intrusi,
lui pensa di prendere una padella, poi anche un pentolone e un racchet-
tone.
Che pauroso quel ragazzo di Chiusi!
(Marco, Davide Leandri, Antonio e
Leonardo Rossi)
I nostri Laboratori: IN PRIMAVERA...TUTTI NELL'ORTO
Noi del laboratorio scientifico di seconda con la professoressa Angelini già dall'inizio dell'anno abbiamo lavorato per il progetto orto.
Inizialmente abbiamo vangato e preparato il nostro orto per piantare e coltivare. Le prime piante che abbiamo piantato sono state aglio, cipolla e fragole. Queste nella parte sinistra dell'orto. I primi semi seminati sono stati gli spinaci giganti da inverno, la lattuga invernale e i piselli. Nell'ultima parte dell'orto la pianta che abbiamo pian-tato è stato il cavolo cappuccio. I semi sono stati i ravanelli, fave e piselli, l'indivia scarola, il radicchio del tipo spadone, e altri piselli.
I ragazzi di prima hanno seminato i semi di carota e quelli di terza due vasi di semi di prezzemolo. Le nostre pian-te sono nate; ogni tanto vengono annaffiate. A Marzo pianteremo i cetrioli, le zucche e i pomodori. Abbiamo iniziato a fare un compost, che si trova davanti alla porta della mensa in un posto all'ombra. All'inizio abbiamo messo in fondo al contenitore foglie secche e rametti, e ogni tanto a mensa raccogliamo il cibo che avanza, lo tritiamo e poi lo buttiamo nel compost e con un bastone lo giriamo.
Se dentro al compost c'è un composto troppo liquido dentro buttiamo giornali, foglie o scottex per asciugarlo. Se invece è troppo solido o asciutto ci mettiamo un po' d'acqua. Quando il compost sarà pronto l'utilizzeremo come concime per il nostro orto. Abbiamo anche fatto nel nostro quaderno una tabella con tutte le cose che possiamo o non possiamo buttare dentro al compost. Sono stati fatti dei cartelloni sul compost.
Speriamo che a fine anno avremo buoni ortaggi e potremo mangiarli tutti insieme!
Alice Raimondi Crainz, Anna Momi e Lucrezia Bellucci.
Pagina 10 Graziano News
Grazie alla disponibilità della signiora Silvana, proprietaria di un pollaio vicino alla scuola dell’infanzia di Montallese e
nonna di una bambina che frequenterà l’anno prossimo, i bambini hanno potuto “adottare” la Chioccia Briciola. Per 22
giorni aiutati dalla signora Silvana i bambini, a turno, si sono presi cura della chioccia. Durante questo tempo hanno
avuto l’occasione di conoscere questa specie animale (dove vive, cosa mangia e come si riproduce). L’essersi presi
cura della Chioccia Briciola li ha resi responsabili e felici quando finalmente il giorno 12 aprile il miracolo della vita si
è realizzato.
Scuola dell’infanzia di Montallese
LA CHIOCCIA BRICIOLA
Anno 2, Numero 2 Pagina 11
La scuola dell’infanzia di Chiusi Città ha scelto quest’anno per il carnevale il tema de "Il bosco incantato": i
bambini, accompagnati dai genitori, hanno sfilato per le vie di Chiusi Citta' martedì 8 marzo, dopo che, la
mattina, avevano festeggiato a scuola con le maestre.
Scuola dell’infanzia di Chiusi Città
IL BOSCO INCANTATO
Redazione classi 3a media: Valentina Brancaccio, Giulia Culicchi, Rachele Culicchi, Valentina Fastelli, Virginia Rigutini, Giosuè Serrapica,
Veronica Valenza, Alessia Coppola, Saverio Forzoni, Martina Scarpanti, Sacco Michele
Redattore capo
Prof.ssa Lucia Moretti
Redazione classi 2a media: Lucrezia Bellucci, Pietro Carloncelli, Nicola Civitelli, Adriano Del Vincio, Raffaele Di Luca, Luca Dini,
Stefano Funalbi, Federico Giovannini, Lorenzo Magnoni, Anna Momi, Lucrezia Pievaioli, Andrea
Podelvento, Federico Rocchi, Fillide Maria Clotilde Serpilli, Fation
Shaini, Niccolò Socciarelli, Giuditta Toppi, Elena Bianca Uriuoc, Marco Venturini
Redattore capo
Prof.ssa Andreina Troncone
Consulenti esterni
per i video: Massimo Giulio Benicchi e Mauro Bischeri
per la carta stampata: Lucia Pagliai
GRAZIE A:
A carnevale mi sono tinta i capelli di rosso e alla Lucia che mi accompagnava le è preso un colpo e io mi sono
messa a ridere; purtroppo mi hanno schiumata: all’inizio ho quasi ingoiato un coriandolo per colpa del cugino di
Sinorel poi l’ho rincorso e l’ho schiumato tutto. Dopo mi sono ritrovata con le altre e volevo ammazzare Adria-
no perchè mi aveva schiumata in faccia e negli
occhi. All’ inizio mi fa- ceva male, ma dopo sono
stata meglio. Ho incon- trato mio fratello e l’ho
schiumato e la mamma si è arrabbiata, poi si è
calmata, per fortuna! Abbiamo corso tutto il
tempo, ci inseguivano per schiumarci, correvo a
più non posso, oddio che fatica!!! Secondo me,
se mi fermavo, venivo uccisa a schiumate! Il co-
lore dei capelli si to- glieva e mi finiva sul giac-
chetto e diventava ros- so-nero Nooooooooooo!!!!!
Meglio bianco-nero. Io comunque mi sono diverti-
ta tranne quando la Carmen si è persa:
l’abbiamo cercata, l’Andrea diceva-dobbiamo stare unite, ma io dovevo cercare mio fratello e sono andata via.
Avevo un’intera bomboletta, ma il bello doveva ancora venire: mia madre prende la bomboletta e schiuma mio
padre, facendogli i baffi, poi il babbo prende la bomboletta e che macello: sulle finestre, sul pavimento,sulle
sedie ! Che guerra spettacolare!!!! Da ricordare… (Bianca Elena Uriuoc 2c)
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