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  • GRAN LOGGIA REGOLARE DITALIA! GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2012Gran Loggia News

    trimestrale d informazione de#e Lo$e de#a G.L.R.I.

  • GRAN LOGGIA REGOLARE DITALIA! GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2012

    Il 18 Febbraio 2012, alla presenza del Gran Maestro della Gran L o g g i a R e g o l a r e d I ta l ia , l I l l .mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, del Gran Maestro della Gran Loggia Regionale del Lazio-Campania-Molise, Ven.mo Fr. Marco Segr e di quasi 1 0 0 F F. , s t a t a inaugurata la nuova sede della Gran Loggia Regionale del Lazio-Campania-Molise.

    La nuova e prestigiosa sede romana, situata in Viale Parioli 98, oltre ai locali dedicati al Tempio, agli uffici e a sale destinate alle riunioni informali e alle agapi, ospita anche il Museo e la Biblioteca della GLRI, dove sono presenti oggetti e testimonianze a carattere massonico e volumi di assoluto interesse storico e documentale.

    Levento inaugurale ha avuto il suo momento centrale nella suggestiva Cerimonia di Consacrazione del Tempio, officiata da Gran Maestro Regionale, coadiuvato dai Grandi Ufficiali della GL Regionale, e accompagnata dallesecuzione allorgano di musiche rituali massoniche, interpretate dal Grande Organista della GLRI, il Ven. Fr. Giorgio Bottiglioni; la cerimonia si quindi conclusa con la sfilata dei

    labari delle Logge romane e la loro affissione sulle pareti del Tempio.

    Al termine il Gran Maestro, nel suo messaggio di saluto, ha riaffermato il carattere qualificante, costitutivo e imprescindibile, nellambito della nostra via iniziatica, della componente esoterica, coerentemente rappresentata dalla ritualit appena conclusa; infine, ha manifestato il pieno apprezzamento e plauso per il risultato finale dellallestimento della nuova sede romana, il cui splendido Tempio, in particolare, stato realizzato con cura, dedizione ed amore, in tutti i dettagli, da parte di alcuni Fratelli esemplari, che in questa occasione, hanno saputo coniugare, nelledificazione del Tempio, laspetto operativo a quello tradizionalmente speculativo.

    Inaugurazione della nuova sede della Gran Loggia Regionale del Lazio - Campania - Molise

    Gran Loggia News

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    INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE G.L. LAZIO CAMPANIA MOLISE

    Il meritatissimo encomio, pienamente condiviso da tutti i presenti, stato seguito dal conferimento, da parte del Gran Maestro Regionale, dello Status di Benemerito della Gran Loggia Regionale del Lazio-Molise-Campania, con la consegna del relativo diploma e del gioiello, al Fr. Arturo Cesarano, per la squisita fattura degli arredi e del soffitto del Tempio, e per la grande mole di tempo, di lavoro e di materiali dedicati a tale scopo; al Ven.mo Fr. Rinaldo Romani , per i l significativo sostegno economico offerto per la realizzazione del progetto; al Ven. Fr. Vincenzo Belardinelli, per la consulenza professionale prestata per la progettazione e la supervisione dei lavori apportati ai locali della sede; alla Loggia Michael n 5 di Roma, per lopera svolta dai FF. della Loggia durante la fase conclusiva dellallestimento dei locali della sede. E stata altres presentata e assecondata la proposta di conferire questo

    riconoscimento di Benemerito della GLR anche al Gran Maestro Regionale, in considerazione dellapporto decisivo fornito nella individuazione dei locali e nella tempestiva risoluzione degli aspetti gestionali necessari per una rapida fruizione della sede.

    La giornata ha infine avuto la sua naturale conclusione con una piacevole Agape Fraterna alla quale h a n n o partecipato n u m e r o s i FF.

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    LIll.mo e Ven.mo G.M. Fr.

    Fabio Venzi,

    il Ven.mo G.M.R. Fr.

    Marco Segr

  • Il Gran Maestro Regionale del Lazio

    Campania e Molise

    Insieme al Ill.Ven. Gran Maestro

    e

    il Gran Segretario

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    La presentazione dei Labari delle

    Logge

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    Stemma della Gran Loggia Regolare

    DItalia

    Stemma della Gran Loggia Regionale delLazio Campania e Molise

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    CRONACA DELL INSTALLAZIONE DEL NUOVO M.V. DELLA LOGGIA BELLATOR n. 42

    DI FROSINONE

    In una suggestiva cornice di ritualit si svolta il 19 gennaio 2012 la cerimonia di Installazione del nuovo Maestro Venerabile della loggia Bellator n. 42 di Frosinone. Il Fr. Massimo Cerri sostituisce il Ven. Fr. Alessandro Rinaldi alla guida della loggia frusinate per lanno 2012.Ha presenziato alla cerimonia lIll.mo e Ven.mo Gran Maestro Fr. Fabio Venzi, accompagnato dal Gran Maestro Regionale Lazio/Campania/Molise Ven.mo Fr. Marco Segr e da altri Ufficiali di Gran Loggia Nazionale e Regionale.Tra i graditi ospiti che ornavano le colonne del bel Tempio di Frosinone, cerano Fratelli di Firenze, di Roma, di Napoli, di Caserta, di Palermo. Tra gli ospiti, poi, non potevano mancare i Fratelli dell Old England Lodge N. 1790 di Croydon nel Surrey. Da diversi anni tra la loggia Bellator di Frosinone e la Old England Lodge di Croydon si stretto un legame di conoscenza, di amicizia e di fratellanza, che si consolidato nel 2009 in un Atto ufficiale di gemellaggio tra le due Logge. Tutti gli anni, anzi pi volte allanno, i Fratelli delle due Logge con le loro famiglie si ritrovano insieme in Italia e in Inghilterra, in un clima di reciproco e sincero affetto, di viva cordialit, di vera disponibilit e di profonda stima. Per cementare ancora di pi i vincoli di fratellanza e di universalit, diversi Fratelli frusinati sono affiliati anche alla Loggia Inglese.Subito dopo la cerimonia di Installazione, lIll.mo e Ven.mo Gran Maestro, Fr. Fabio Venzi, nel congratularsi per limpeccabile conduzione della cerimonia, e nel compiacersi dellottima realizzazione della nuova Casa massonica con il suo elegante Tempio, ha ricordato i forti legami che lo legano alla loggia Bellator N 42 ed ai suoi componenti.La giornata di festa si conclusa, poi, con lAgape tenuta presso lHotel Astor di Frosinone.

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    Consacrazione del Capitolo ITALIA n2687 LONDRA

    Il 23 Gennaio 2012, presso la Fremasons Hall a Londra si tenuta la cerimonia di commemorazione del Centenario della Fondazione del Capitolo Italia n 2687.Il Supremo Gran Capitolo dellArco Reale dItalia ha presenziato con una delegazione guidata dallEcc.mo Comp. Antonio Elio DEmilio P2GP Gran Scriba Esdra accompagnato dagli Ecc.mi Comp. Leslie Hicks P3GP e Giorgio Padovani P3GP. A nome del 1 GP del S.G..C.A.R. dItalia - Ecc.mo Comp. Fabio Venzi - stato presentato al 1 Principale del Capitolo Italia n 2687 Ecc.mo Comp. Edoardo El Attrache un artistico piatto in Arg. decorato per lavvenimento.

    Una festosa Agape, durante la quale i brindisi rituali hanno cementato i legami fraterni che legano i Compagni del Capitolo Italia n 2687 con i Compagni del S.G.C.A.R. dItalia, ha infine degnamente concluso il significativo evento.

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    INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDEDI TRAPANI

    Verum ipsum factum, e da sabato 28 Gennaio 2012 a Trapani c una nuova Casa Massonica, sita in Via A. De Stefano, 23 Erice Casa Santa (primo piano). Ed il tutto dopo appena il tempo record di una settimana, che esattamente quello intercorso tra la stipula del contratto daffitto, i necessari lavori edili, il trasloco dalla precedente sede e la sua inaugurazione. Ma soprattutto, levento stato possibile grazie alla personale e meritoria opera muratoria di alcuni fratelli. E puntuale alle 16.30 iniziata la cerimonia di Consacrazione del Tempio. Alla presenza di molte Logge siciliane, rappresentate dai rispettivi Maestri Venerabili e da numerosi Fratelli, i Grandi Ufficiali Nazionali e Regionali Consacratori hanno dato il via alla Cerimonia. La squadra, se cos la vogliamo calcisticamente definire, dei Consacratori stata composta dal GDC M.to Ven. Fr. Santi Curr (MV), dal AGDC Ven. Fr. Gianni Onorati (Capp.), dal 2GS On. Ven.mo Fr. Elio DAmico (1S), dal GD On. Ven. Fr. Vincenzo Albanese (2S), dal PRADC Ven. Fr. Francesco Ciavola (DC), dal GCer. Ven. Fr. Francesco Cannia (1D), dal GCer.Reg. Fr. Nicola Oreno (2D). Nel pieno rispetto ed osservanza del rituale precipuo, la Cerimonia durata circa 30 minuti ed al suo termine sono stati sospesi i lavori, onde consentire lingresso al Tempio di tutti i Fratelli per la successiva tornata della Cronos n.183, che prevedeva nel suo OdG lIstallazione del ME, il Ven. Fr. Francesco Ciavola. LAgape nellapposito locale della Casa Massonica ed il successivo grande e fraterno abbraccio tra i Fratelli intervenuti, ha sancito la fine dellincontro. Il nuovo Tempio di Rito Emulation, si presenta sobrio ma simbolico nei suoi tratti distintivi. Sebbene non particolarmente largo nelle dimensioni, cosa questa che potrebbe penalizzare un po le cerimonie, fa per della profondit la sua importante caratteristica, infatti una comoda disposizione dei posti a sedere permette ad ben oltre 60 Fratelli di assistere alle riunioni. Questo, quale forte auspicio per la Massoneria Trapanese affinch abbia una sua grande crescita, con un lavoro sempre pi proficuo e duraturo nel tempo.

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    Consacrazione del Capitolo Leonardo da Vinci n194 di Roma

    Il 25 Febbraio 2012, nella cornice del Tempio della nuova sede romana, stato consacrato il Capitolo Leonardo da Vinci n194 di Roma, alla presenza del 1 Gran Principale del Supremo Gran Capitolo dellArco Reale dItalia, lEcc.mo Comp. Fabio Venzi.Il nuovo Capitolo, gemmato dal Capitolo Degli Antichi Doveri n 4, va ad unirsi, oltre che a questultimo, anche agli altri Capitoli gi esistenti a Roma e nel Lazio, e cio i Capitoli Michael n5 e Lira e Spada n7 di Roma e il Capitolo Bellator n42 di Frosinone.

    La suggestiva Cerimonia stata presieduta, in qualit di 1 Princ. Consacratore, dallEcc.mo Comp. Antonio Elio DEmilio, Gran Scriba Esdra ed Ex 2 Gran Principale, coadiuvato a sua volta dagli altri Uff. Consacratori; la profonda ritualit, condotta nellosservanza della Tradizione, ha avuto un carattere di particolare intensit, coinvolgendo i Comp. Fondatori e i Comp. Ospiti, presenti con una folta, affettuosa e attenta partecipazione.

    La Cerimonia quindi proseguita, dopo linstallazione dei Principali e linvestitura degli Ufficiali del nuovo Capitolo, con il conferimento dello status di Membro Onorario del Capitolo a tutti gli Ufficiali Consacratori, che sono stati anche omaggiati di un diploma attestante questo graditissimo riconoscimento e di un volume contenente scritti e testimonianze di Leonardo; una festosa e aggregante Agape Rituale ha infine degnamente concluso il significativo evento.

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    Installazione del M.V. della Loggia Jerusalem n 91 di Roma

    Il 1 Marzo 2012, con il privilegio della presenza del Gran Maestro della Gran Loggia Regolare dItalia, lIll.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, del Gran Maestro della Gran Loggia Regionale del Lazio-Campania-Molise, Ven.mo Fr. Marco Segr, e di numerosi FF. ospiti, si svolta la cerimonia di Installazione del Maestro Venerabile della Loggia Jerusalem n 91 di Roma per lanno 2012.

    Nel corso degli interventi dei FF., iniziati con il saluto augurale dellIll.mo e Ven. Gran Maestro alla Loggia e al M.V. installato, stato anche ricordato il carattere unico esclusivo di questa Loggia, che, fondata il 28 Dicembre 1995, lunica Loggia Jerusalem al mondo ad essere stata consacrata a Gerusalemme, sotto la Citt Vecchia, nella Freemasons Hall, cuore massonico (fin dal 1868) delle Grotte di Zedekiah (altrimenti note come Cave di Salomone), da cui venivano estratte le pietre per la costruzione del Tempio.

    Altro graditissimo ospite dei Lavori stato il Ven.mo Fr. Itzhak Maimon, Gran Sovraintendente ai Lavori dellarea di Gerusalemme presso la Gran Loggia dello Stato di Israele, nonch membro effettivo della stessa Loggia Jerusalem di Roma. Il Fr. Maimon ha fatto omaggio alla Loggia di una scultura rappresentante le mura di Gerusalemme, e ha portato gli affettuosi saluti da parte di numerose Logge israeliane e australiane di cui membro; in particolare ha consegnato in dono alla Loggia una cassetta per la Raccolta della Benevolenza, da parte del Ven. Fr. Moshe Shitrit, M.V. della Loggia gemellata Jerusalem n84 di Tel Aviv, e di una Torah (Antico Testamento) da parte del Ven. Fr. Shlomo Hai-Hizak, M.V. della Loggia Har Zion n2 di Gerusalemme.

    Terminati i lavori rituali, in un clima affettuoso e armonico, e con i brindisi di rito, si svolta una piacevolissima Agape fraterna a conclusione della ricca e densa tornata.

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    Protezione e difesa nel simbolismo dellArco Reale

    Ecc.mo Primo Gran Principale,Ecc.mi ed Ecc. Compagni, Compagni tutti,

    ho ricevuto dallEcc.mo Primo Gran Principale lincarico di esporre alcune riflessioni sul simbolismo dellArco Reale; prover ad essere allaltezza del privilegio che mi stato concesso esprimendo alcune considerazioni su un tema, quello della protezione e della difesa che, a mio avviso, costituisce una parte fondante e caratterizzante il simbolismo e la ritualit dellArco Reale; un tema che, formando e consapevolizzando gli appartenenti a questo Ordine, pu riverberare significativamente e virtuosamente anche nellapproccio e nel modo di vivere e di condurre lesperienza dello stesso Craft.

    Il concetto di protezione e di difesa del corpus simbolico presente nellArco Reale, forse definibile come una linea guida che permea, attraversa e ricorre costantemente nella ritualit propria ed esclusiva di questo privilegiato e selettivo percorso iniziatico, e questo filo conduttore percepibile gi a partire dallo scenario stesso, dal Luogo in cui si svolge il racconto del Principale Soggiornante nella sua relazione allAugusto Sinedrio; si tratta infatti di un ambiente, contenente lAltare e altri oggetti sacri, che stato protetto per secoli da unampia volta ermeticamente chiusa.Questa stanza sigillata, una sorta di Atanr, di utero che avvolge, racchiude e custodisce la sacralit, si concede ad una apertura ridotta in una prima fase (quando, nella semioscurit, viene raccolta la sola pergamena), e, successivamente, ad una apertura pi allargata e alla luce (che permette poi di distinguere tutti gli oggetti, prima intravisti confusamente), ma solo in virt dellumilt, delle buone intenzioni e del comportamento rispettoso dei Soggiornanti; umilt, buon intento e rispetto che sono peraltro suffragati in seguito dalla immediata richiusura, da parte degli stessi, della volta, proprio per ripristinare la protezione del Luogo, che deve essere precluso ad un accesso indiscriminato.

    E comunque anche il Tempio stesso, che ripropone lambiente descritto, e in cui si svolge la rappresentazione cerimoniale della ritualit dellArco, ad essere allestito coerentemente con questo tema, presentando, nel suo arredo e nella sua disposizione, diversi livelli di protezione; cos come, nellEsodo, durante le peregrinazioni nel deserto, le dodici trib dIsraele erano disposte sul perimetro esterno dellaccampamento a salvaguardia della tenda in cui era custodita lArca dellAlleanza, ai lati del tappeto sono disposti gli stendardi delle dodici trib, a protezione perimetrale dellarea Sacra; ma una volta superata questa prima linea di confine, se ne trova unaltra che protegge in particolare laltare, ed delimitata, su un piano fisico, dai due triangoli composti dalle due terne di candelabri di diverse dimensioni, e, su un piano pi sottile e verticale (con la fiamma delle candele che ascende verso lalto), dal triangolo (unico), visto dallalto, formato dalle sei luci (aventi tutte la stessa potenza e intensit).

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    Infine, come ultimo scudo e copertura del Nome Sacro e Mistico, troviamo il Velo, che peraltro pu essere rimosso, rendendo visibile quanto presente sul Piatto dOro, ma solo in una condizione ambientale tutelata: con il Tempio chiuso, a Capitolo aperto, e alla presenza solo di Compagni gi esaltati o neo-esaltati.

    Il tema della protezione non per presente solo nella scena (lambientazione del racconto tradizionale e lallestimento del Tempio) e nei simboli (gli oggetti e gli arredi del Tempio); esso ricorre infatti anche nellambito della realizzazione del Rituale, vale a dire anche nelle azioni che devono compiere i Compagni, e nelle parole che alcuni di essi (in sostanza, i Principali o il Candidato che sta per essere esaltato) hanno occasione di pronunciare nel corso del Cerimoniale.

    Riferendosi ai testi e alle formule che vengono enunciate ritualmente, viene ribadita infatti pi volte la salvaguardia che deve essere garantita nei confronti dei Misteri propri di questo Supremo Grado, e questo a partire dai Principali, allApertura del Capitolo, quando, riuniti, acconsentono con amore e unit di conservare i nostri Misteri, ed essi giammai divulgare, ma anche e soprattutto durante la Cerimonia di Esaltazione, quando il Candidato, e unicamente quando dichiara il suo Impegno Solenne, si lega in realt ad una sola promessa e un solo impegno, quello di sempre tacere, nascondere e giammai rivelare alcuno dei Misteri propri o appartenenti a questo Supremo Gradoinoltremai pronunciare il N. S. e M. del V.V.I.A. con leggerezza o irriverenza.; in pratica, lunico dovere al quale il Candidato vincola i suoi futuri comportamenti, in qualit di Compagno dellArco Reale, e che deve esprimere chiaramente ed inequivocabilmente, quello di esercitare unazione di custodia e di protezione nei confronti dei Misteri che gli verranno comunicati, e nullaltro gli viene richiesto.

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    Relativamente invece alle azioni che nel Rituale evocano e ripropongono il tema della protezione, va posto in evidenza che ricorre una gestualit, profonda e importante, che realizza non solo simbolicamente, ma anche operativamente, un esercizio di protezione, che non solo irradia orizzontalmente sullambiente fisico circostante (il Tempio e i Compagni), ma si proietta anche, con tutta la sua efficacia, verticalmente, su un piano spirituale, sottile e cosmico. Ci avviene in due fondamentali passaggi del Rituale: il primo durante lApertura del Capitolo, nel brano sopra citato, quando i Principali sostengono il Volume della Legge Sacra, il secondo quando viene pronunciato il Nome Sacro e Mistico da parte dei Principali (o, nella Cerimonia di Esaltazione, dal 1 e 2 Principale e dal Candidato).

    Nel primo caso, lo ricordiamo, i tre Principali dispongono, allaltezza del petto (e forse dovremmo dire: del cuore) le loro mani sinistre, pollice nascosto, con il palmo rivolto verso lalto, in modo tale da formare un triangolo, sul quale viene appoggiato il Volume della Legge Sacra; sopra questo vengono poi poste le mani destre dei Principali, con il palmo rivolto verso il basso, formando un altro triangolo, e solo a questo punto essi possono acconsentire a conservare i Misteri ed essi giammai divulgare .

    Nel secondo caso invece, quando ad Est viene pronunciato il Nome Sacro e Mistico, ricordiamo che i tre Principali (oppure il 1 e 2 Princ. e il Cand. da esaltare) prima costruiscono su un piano inferiore, pi materiale, una piramide a base triangolare (i piedi destri dei Principali), i cui spigoli sono costituiti dalle loro gambe e il vertice dal punto di unione delle tre ginocchia; successivamente, sopra alla piramide, su un piano superiore (pi spirituale), allaltezza del cuore, viene formato un triangolo composto dallunione delle mani destre dei Principali che afferrano il polso del vicino, cos come, alla fine, si costituisce, sopra le teste dei Principali, un altro triangolo formato questa volta dalle mani sinistre dei Principali, e solo, e soltanto da questo momento in poi, da quando questa raffigurazione compiuta, consentito pronunciare il Nome Sacro e Mistico, racchiudendolo tra i due triangoli.

    Bene, a questo punto va assolutamente rilevato che, in entrambi i casi, le formule del Rituale, e il Nome Sacro e Mistico, possono essere pronunciati solo quando sono formate, quando esistono queste coppie di triangoli sovrapposti che, se sono viste idealmente dallalto, danno origine, in tutte e due le modalit di esecuzione (con i bordi del palmo delle mani, e con i polsi che si afferrano), a una Stella di David, altrimenti nota come Sigillo di Salomone, o, ancora pi precisamente, a un Maghn Davd (letteralmente: Scudo di David); in ogni caso, possono essere pronunciati solo quando viene realizzata effettivamente una rappresentazione, una condizione di protezione.

    Lo Scudo di David, antichissimo e cabalistico simbolo di difesa, racchiude infatti, sigillandolo tra i due triangoli, uno posto al di sopra, e uno posto al di sotto, e protegge, nel primo caso (su un piano materiale, con un oggetto concreto) il Volume della Legge Sacra, nel secondo caso (su un piano invece pi immateriale, sottile) il suono, la vibrazione del Nome Sacro e Mistico.

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    Nel ricordare limportanza di questo simbolo per lOrdine, naturalmente confermata da fatto che assume un ruolo di centralit e di predominanza nel Gioiello dellArco, paramento che distingue e caratterizza i Compagni dellOrdine, va comunque detto, per inciso, che anche nel Maghn David ricorrono forse le 12 Trib di Israele, che sono tante quanti sono i lati che, delimitando questa figura, proteggono, perimetrandola senza interruzioni, la zona interna, sacra e inviolabile.

    Fino a questo punto, comunque, facendo riferimento ad alcune esemplificazioni, abbiamo sviluppato la materia della protezione nellArco Reale, unazione la cui natura in qualche modo passiva, cos come possono esserlo delle alte e robuste mura che cingono, con fermezza ed inscalfibilit, una roccaforte; per presente nel Rituale unaltro aspetto, quello della difesa, dal profilo maggiormente attivo, che, prevedendo in qualche modo anche luso (naturalmente simbolico) delle armi, affianca e completa il concetto della protezione.

    Questa idea trova esplicito riferimento nel Rituale a proposito dei simboli della cazzuola e della spada, collocate sul tappeto luna sullaltra, e la cui funzione, come ricordato dalla Lettura Simbolica pronunciata dal 2 Principale, quella di commemorare il valore di quei degni Muratori che collaborarono alla costruzione del Secondo Tempio e che, con la cazzuola in mano e la spada al fianco, erano sempre pronti a difendere la Citt e il Sacro Tempio dagli attacchi provocati dai loro nemici. Credo per che questa chiara ed esauriente spiegazione possa trovare una splendida modalit di espressione, fortemente suggestiva, in un breve brano di Thomas Stearn Eliot, il Coro IV tratto dallopera The Rock:

    C' chi vorrebbe edificare il Tempio, e chi preferirebbe che il Tempio non fosse edificato. Ai giorni di Neemia il Profeta non c'era alcuna eccezione alla regola generale; nel palazzo di Susan, nel mese di Nisan, egli serv del vino al re Artaserse e pianse per la citt in rovina, Gerusalemme; e il re diede licenza di partire, in modo che potesse edificare di nuovo la citt. Cos egli and, con pochi, fino a Gerusalemme, e passando vicino al pozzo del dragone e alla porta del letame, vicino alla porta della fonte e all'acquedotto del re consider Gerusalemme distrutta, consumata dal fuoco; nemmeno un animale aveva spazio per cui passare. C'erano fuori nemici per distruggerlo, e dentro c'erano spie e opportunisti, quando lui e i suoi uomini posero mano a riedificare il muro. Cos edificarono come gli uomini devono edificare, con la spada in una mano e la cazzuola nell'altra.

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    Concludendo, credo per si debba dare anche, e soprattutto, un senso operativo, comportamentale a quanto fino ad ora esposto: i segnali, i simboli e le suggestioni proposti nel Rituale dellArco Reale, non sono solo un esercizio intellettuale con un profilo storico o speculativo o, ancor peggio, meramente calligrafico. Le indicazioni che ci vengono presentate (sta poi a noi decidere se e come introiettarle e trovare il modo di metterle in atto) sono infatti tese a provocare in noi una trasformazione della nostra coscienza e una maggiore consapevolezza del livello e della qualit nostra responsabilit.

    Il corpus simbolico con cui siamo entrati in contatto e del quale siamo messi a conoscenza, ci viene affidato in custodia perch venga trasmesso a chi nel tempo sar dopo di noi in questo percorso, ma, in ogni caso, durante il nostro passaggio terreno nellIstituzione, nostro compito ed nostro dovere proteggerlo e difenderlo; non possiamo e non dobbiamo solamente attingere a questo patrimonio di conoscenza esoterica con lunico fine di arricchire il nostro sapere e le nostre esperienze in unottica esclusivamente egoriferita.

    E infatti esperienza iniziatica anche lazione proattiva che dobbiamo esercitare, praticare, per proteggere e difendere la nostra Istituzione e il nostro Patrimonio Simbolico dai nemici, dalle spie e dagli opportunisti che non vogliono la costruzione del Tempio, del nostro Tempio; ed proprio in considerazione e in virt degli strumenti simbolici pi sofisticati che lAltissimo, onorandoci e privilegiandoci, ci ha messo a disposizione, noi, Compagni dellOrdine dellArco Reale, siamo chiamati pi degli altri a svolgere questo compito, riverberando questi valori non solo in questo ambito, ma essendone portatori ed attuatori anche nellesperienza del Craft.

    Vi ringrazio per il tempo e lattenzione che mi avete generosamente concesso.

    Ecc.mo Comp. Stefano Mieli GDC - Ex 2 Gr. Princ.

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    RIUNIONE DELLA LOGGIA PICO DELLA MIRANDOLA N 33

    Il 17 Marzo 2012, presso la nuova sede romana, dopo la riunione del Consiglio delle Proposte Generali, si tenuta, come di consueto, la Tornata della Loggia Pico della Mirandola n33, che, come noto, composta dai membri facenti parte del C.d.P.G. ed presieduta, in qualit di Maestro Venerabile, dallIll.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, Gran Maestro della Gran Loggia Regolare dItalia.Questa riunione ha avuto per stavolta un profilo diverso da quello tenuto abitualmente: il Gran Maestro ha infatti esteso linvito ai lavori ai Gran Maestri Regionali e ad altri FF. in rappresentanza di Logge presenti su tutto il territorio nazionale; tale modalit ha fatto s che fosse numerosa la partecipazione al particolare evento, al quale hanno presenziato quasi 60 FF. provenienti da tutta Italia. La scelta di estendere in tal modo la partecipazione ai lavori della Loggia Pico della Mirandola stata adottata dal Gran Maestro in corrispondenza con quanto da lui recentemente tracciato nel corso della Seconda Comunicazione Semestrale, con particolare riferimento al lavoro e alla ricerca di natura pi strettamente esoterica, da svolgere non pi nello scenario istituzionale delle Gran Logge Nazionali e Regionali, mediante Allocuzioni o Conferenze, bens in quello pi pertinente, naturale e intimo dei lavori di Loggia, ambiente principe e qualificato per una proposizione plurale di contributi e di idee da parte di pi Fratelli su temi iniziatici, coerentemente con la visione ed il progetto della Costruzione del Tempio da realizzare anche per mezzo di un lavoro congiunto.In tal senso il Maestro Venerabile, una volta aperta la Loggia, ha avviato il Lavoro speculativo, e, facendo riferimento a una serie di approfondimenti svolti per la stesura del suo testo Introduzione alla Massoneria, ha esposto alcune riflessioni sul tema delle origini della moderna Libera Muratoria e del Rituale Emulation da noi adottato, dando cos spunto a numerosi e stimolanti contributi e considerazioni da parte di vari FF..

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    Questi interventi, comunque, non sono stati sviluppati e articolati in unottica strettamente storica, asettica e sterile dellanalisi di una successione di avvenimenti, bens sono stati orientati ad una maggiore consapevolizzazione riguardo il nostro sistema simbolico-rituale di riferimento, per un migliore e pi efficace utilizzo dello stesso, potendo questo realizzarsi anche mediante una maggiore conoscenza dei fattori che ne hanno determinato la genesi e il successivo sviluppo.Procedendo con tale impostazione i Lavori sono proseguiti in elevata armonia; successivamente, la tornata ha vissuto un momento di particolare intensit, che ha suscitato viva e sincera emozione in tutti i FF. presenti, quando, a lavori sospesi, hanno fatto ingresso nel Tempio i figli del Fr. Bardhil Cela, scomparso prematuramente, ai quali il Gran Maestro ha consegnato la medaglia e il diploma attestante il conferimento ad memoriam dellonoreficenza dellOrdine della Pietra Angolare. Ripresi i Lavori, il Maestro Venerabile, in qualit di Gran Maestro della GLRI, ha brevemente ricordato, con viva commozione, momenti ed episodi della assidua vicinanza della GLRI verso la famiglia del Fr. Cela sin dal momento della sua scomparsa, una vicinanza che, pur non potendo che attenuare solo in piccola parte il dolore per la tragica ed incolmabile perdita, ha comunque continuamente testimoniato il grande affetto di tutti i FF. della GLRI.In conclusione, il Maestro Venerabile ha espresso grande soddisfazione per la modalit con cui si sono svolti i Lavori e per la qualit di quanto prodotto dalla Loggia, e, dopo che il 1 Sorvegliante ha potuto effettivamente accertarsi, in questa speciale occasione, che ogni Fr. aveva avuto ci che gli dovuto, ha proceduto con la Chiusura della Loggia; al termine, dopo la lunga, ma intensa e ricca Tornata, unAgape Fraterna stata una piacevolissima occasione di incontro e di contatto per tutti i FF.

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    Great Anniversary del Norske Frimurerorden

    "Il 20 marzo, in una delle pi belle Case Massoniche d'Europa, si tenuto ad Oslo l'annuale Great Anniversary del Norske Frimurerorden. Come da tradizione della massoneria norvegese, nel corso dei Lavori Rituali il Gran Maestro di Norvegia, M.W.B. Ivan A. Skar, alla presenza di qualificate delegazioni estere, ha investito alcuni fratelli norvegesi dei gradi 11* e 8* dell'Ordine, ed ha installato i Provincial Grand Masters di Tromso e Bergen.Su delega del Gran Maestro, la Gran Loggia Regolare d'Italia era rappresentata dall'Assistente Gran Maestro R.W.B. Luciano d'Alessandro."

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    MELIOR DE CINERE SURGO Limpegno crescente della Libera Muratoria Regolare

    in Lombardia.

    Il bilancio del primo trimestre 2012 conferma il vigore propulsivo che la Massoneria

    Lombarda ha (re)introdotto gi dallanno scorso ed in particolare nelle attivit delle Logge

    Milanesi. Dopo un periodo di quiescenza, che ha visto pi che altro attivit di gestione

    correnti, amministrando gli esiti dellimpulso iniziale, nuovo impegno stato profuso per

    una ripresa che riporti la Massoneria Regolare lombarda ad un posto di evidenza,

    risorgendo pi forti dalle proprie ceneri. In particolare non si pu non segnalare il sempre

    ottimo operato delle logge di Pavia e Brescia, che hanno continuato con perseveranza e

    costanza nel lavoro per tenere viva la fiamma del Sacro Braciere, ed un nuovo vigore che

    ha consentito Logge Milanesi di raccogliere il testimone per ricondurre il capoluogo

    Lombardo al suo ruolo di capoluogo geografico ma anche istituzionale, non solo sede

    amministrativa della Gran Loggia Regionale.

    Milano, per storia e per vocazione si candida come punto di riferimento naturale per la

    Massoneria Regolare Lombarda, sia per il numero che per la qualit delle sue logge e dei

    suoi Fratelli, ma anche per la sua collocazione naturale di citt crocevia in cui, per

    diverse ragioni, spesso confluiscono Fratelli provenienti non solo da tutta Italia ma sempre

    pi spesso dalla pi diverse Obbedienze estere riconosciute. Ecco che si segnalano, quindi,

    presso il tempio Milanese, visite di Fratelli dallInghilterra, dalla Grecia, dalla Turchia,

    Singapore, Messico

    !

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    Visite che confermano oltre che il ripreso vigore di Lavori, quale potenzialit potrebbe

    esprimere la citta sforzesca in termini di rappresentativit nella Libera Muratoria Regolare.

    I diversi interventi del nostro Gran Maestro, lIll.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, ripresi, arricchiti e

    sottolineati dal Gran Maestro Regionale, Ven.mo Fr. Alessandro Colilli, hanno di certo profuso

    entusiasmo e motivazione nel cuore (e nelle braccia) di tutti i fratelli Lombardi che, con

    umilt e laboriosit da veri scalpellini, continuano incessantemente a cavare pietre dalla cava,

    per condurle alla sgrossatura nelle Logge affinch divengano le pietre angolari che

    consentono alla nostra istituzione, a 295 anni dalla sua fondazione, di essere viva e dinamica.

    Questo richiamo allOperosit non mancato anche nellultima Gran Loggia Regionale di

    Lombardia dello scorso 4 Febbraio. Dopo la prolusione sullimportanza della puntuale

    regolarit nel versamento delle capitazioni e dei contributi, fondamentali per la crescita della

    nostra obbedienza, che si accinge al suo ventesimo compleanno, per consentirne non solo la

    gestione ordinaria ma anche quei progetti di comunicazione che consentirebbero al lavoro

    paziente e qualificato delle nostre Logge di trovare espressione anche fuori dalle colonne.

    A seguito di questa prolusione, in perfetta continuit con i temi della Gran Loggia

    Nazionale, lIll.mo e Ven.mo Gran Maestro, con il suo intervento, ha posto laccento sul

    predicato iniziatico della nostra istituzione. Lo ha fatto rompendo i tradizionali schemi

    di allocuzione-auditorium ed instaurando invece un dialogo da schola classica con tutti

    i presenti, rappresentando fattualmente che non possiamo nemmeno provare a rispondere

    alla sua domanda affidandoci ad alcun dogma e che solo il dubbio linizio della

    conoscenza. Il suo intervento pone laccento sulla qualificazione iniziatica dellOrdine,

    direttamente ai suoi appartenenti, noi tutti, per tramite dei Maestri Venerabili, il cui operato

    nel solco della tradizione iniziatica diviene vera pietra di volta per tutta listituzione. In

    sintesi pare emergere con chiarezza che lo stesso Gran Maestro consegna a noi lonere di

    contribuire con Lui alla declaratoria didentit della GLRI, come Ordine Iniziatico, traguardo

    al quale si perviene quando i suoi appartenenti avranno tutti abbracciato un percorso

    iniziatico, che non pu che passare verso una transitoria ACADEMIA INIAZIATORUM,

    tacitamente affermando che il contenuto che qualifica il contenitore.

  • GRAN LOGGIA REGOLARE DITALIA! GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2012

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    !Questonere che le Logge lombarde hanno accolto con sicuro entusiasmo, ma anche con la

    prudenza raccomandata dallimplicito impegno a cui richiama, pone di nuovo al centro di

    ogni possibile sviluppo di tutta lIstituzione loperato delle Logge e lindirizzo ad esso

    impresso dai suoi Maestri Venerabili, guide, garanti e, in ultimo, responsabili della traditio

    iniziatica verso fratelli, apprendisti , compagni e maestri.

    In questo solco di responsabile entusiasmo, il 2012 segna un aumento del numero dei fratelli

    lombardi e limpegno su lavori di istruzione e formazione massonica, da parte di tutte le

    Logge, delle quali, in ossequi al motto pi delle parole insegna lesempio, vale la pena

    prendere in considerazione il lavoro svolto da queste Logge, in una breve rassegna.

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    Partendo dalla Loggia Europa 6, guidata dal, Ven. Fr. Orazio Campa, che il 15 aprile festegger

    la sua tornata numero 100 e che da inizio anno ha elevato al sublime grado di Mastro Muratore

    tre fratelli, proseguendo nel percorso di approfondimento esoterico

    voluto e avviato dal suo Venerabile impegnando i fratelli in interessanti

    ed intensi lavori.

    Passando alla Keramos, n.34 di Milano, coerentemente al titolo di

    questo articolo, dopo un periodo difficile, grazie allimpegno dei Fratelli

    ad essa iscritti, ha ripreso pulsione, procedendo alla installazione del

    nuovo Maestro di Loggia, Ven. Fr. Fabio Gigante, alla installazione dei suoi

    Ufficiali e Dignitari, alla elevazione di un fratello e al passaggio di altri due con

    relativo approfondimento della tavola di tracciamento del 2 grado,

    rammentando cos la centralit del nostro rituale e la sua profondit iniziatica.

    Ma non solo questo. La Keramos ha altres prodotto altri meritori lavori, tra cui

    traduzioni di testi di ritualistica dallinglese allitaliano e ad una redazione

    delle Lezioni Prestoniane ad uso dei Fratelli .

    Per lanno in corso, hanno poi gi deliberato un programma fitto con ulteriori 6 argomenti che

    verranno sviluppati nel corso delle tornate in programma. La Camillo Golgi n. 54 di Brescia in

    questi pochi mesi del 2012 ha gi proceduto alla iniziazione di 2 nuovi apprendisti,

    regolarizzandone un terzo e provvedendo allelevazione di un ulteriore fratello. Considerando

    le quattro iniziazioni del 2011, si conferma una delle Logge pi numerose e pi frequentate

    della Lombardia con ben 35 fratelli al suo pi di lista.

    Storico punto di riferimento della Massoneria Regolare Lombarda, da sempre presente e

    rappresentata anche nel Board Nazionale, con due fratelli a pi di lista nella Loggia del G.M.,

    la Quatuor Coronati n112, ha avuto, in particolare nel corso del 2011, numerose visite di

    fratelli da Gran Logge Estere come la Gran Loggia di Estonia e diversi contatti con un fratello

    serbo appartenente alla UGL. Inoltre vanta nel suo pi di lista un fratello

    affiliato proveniente dal Grande Oriente del Brasile e un fratello che

    anche membro della Loggia Flos Mundi della Sovrana Gran Loggia di

    Malta. I fratelli bresciani hanno inoltre partecipato ai lavori di diverse

    Logge della UGLE (Canada Lodge, Mount Sinai Lodge) e stanno

    valutando di partecipare all'installazione del Fr. Nick Emerton Court

    come Venerabile della Clarendon Lodge. Questo senza dar poi contezza

    degli intensi e frequenti scambi con le altre Logge Lombarde e Nazionali.

    !!Emblema'della'Loggia'Europa''6''di'Milano !!Emblema'della'Loggia'Keramos'n.'34'di'Milano

    !!Emblema'della'Loggia'Camillo'Golgi'n.'54'di'Pavia

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    Non sono da sottovalutare gli approfondimenti massonici operati su: Lezioni Prestoniane

    (per le quali previsto un percorso per tutto l'anno 2012); Significati della lettera G in II

    Grado, Concetti esoterici sui Simboli, Approfondimento sulle Tavole di Tracciamento del I e

    II Grado. In programma ci sono inoltre la continuazione delle Lezioni Emulation e la

    presentazione di diverse Tavole da parte dei Fratelli membri.

    A breve (entro Aprile) programmata la prima Riunione del 2012 del Capitolo Golgi, 54

    dallArco Reale che stato spostato a Brescia e che vede moltissimi fratelli interessati ad

    essere esaltati a questo affascinante rito di approfondimento del sublime grado di

    Maestro. Segnaliamo, per coloro i quali volessero prendere parte ai lavori di questa

    dinamica loggia che la Golgi, si riunisce due volte al mese, il 2 Venerd e il 4 Luned,

    cogliendo anche loccasione nella redazione di questo articolo di farmi latore di un invito

    diretto dalla Camillo Golgi al nostro Gran Maestro di recarsi in visita presso questa

    Loggia.Altra colonna portante della Massoneria Regolare Lombarda certamente la Loggia

    Polaris n.10, di Pavia. Questa storica Loggia, oggi condotta dal Ven. Fr. Giorgio

    Provenzano, da sempre numerosa e frequentata con impegno ed interesse da Fratelli a pi di

    lista e visitatori, si riunisce di Mercoled nella bellissima cornice del Castello di Belgioioso

    (PV), , secondo un calendario concordato in base alla disponibilit del Castello, affrontando

    anche interessantissime tornate di istruzione in bianco, oltre a lavori su argomenti che

    spaziano dalla ritualit, all esoterismo e filosofia alla base del percorso iniziatico. Grazie

    allincessante lavoro dei suoi Maestri la Polaris ha anche recentemente riattivato il Capitolo

    dellArco Reale anche a Pavia, offrendo a tutti i fratelli Lombardi un'altra occasione di

    approfondimento e in particolare ai fratelli milanesi, in attesa della attivazione di un

    Capitolo presso la citt meneghina, di poter avere un alternativa alla frequentazione presso

    il capitolo bresciano, recandosi nella pi prossima Pavia.Infine, non si pu non citare

    lattivit della neo-costituita Athanor 248 di Milano, a riprova del

    ritrovato slancio nel Capoluogo Lombardo. Consacrata il 6 Febbraio

    2011, ha appena compiuto il suo primo anno di et e conta gi 33

    Fratelli nel suo pi di lista, con una agenda gi stabilita che vede alla

    fine del 2012 un numero previsto di 38-40 fratelli.Condotta sotto la

    prudente ma ferma guida del M.to Ven. Fr. Roberto Bursese. ! !Emblema'della'Loggia'Athanor,'n.248'di'Milano'

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    Nella stessa loggia collaborano come primo sorvegliante il Gran Maestro Regionale

    Aggiunto, come Primo Diacono il primo Gran Sorvegliante della Gran Loggia Regionale e

    come Direttore delle Cerimonie il secondo Gran Diacono della Gran Loggia Regionale.

    Nata sotto gli auspici del suo nome distintivo Athanor, come il crogiuolo alchemico a

    cui si rif, con una spiccata vocazione alla sintesi tra lopera iniziatico-esoterica e il suo

    apporto essoterico, incessantemente lavora per trasformare il piombo grezzo in Oro.

    Oltre ai lavori di consolidamento delle sue fondamenta, non va trascurato limpegno ad

    ornare la loggia attraverso interessanti 5 lavori di scolpitura, che tendono a condividere

    e creare la sensibilit anagogica necessaria nella nostra opera: ad esempio un elaborato

    che introducesse ai molteplici significati intrisi nel simbolo della loggia, introducendo alle

    distinzioni tra segno, simbolo e archetipo, una su Archetipo e Simbolo, una sugli

    Aspetti iniziatici nella favola di Pinocchio. Ma anche a beneficio degli Apprendisti,

    affronta lavori quali Le Colonne - significati, relazioni e rapporto nel percorso personale

    Massonico e Profano. e Aspetti Simbolici nellesecuzione del Rituale nella Cerimonia di

    Iniziazione del Primo Grado. - Da Candidato a AALM.

    Pur con molta attenzione al richiamo alla istruzione iniziatica, come si vede dai temi

    affrontati, non perde di vista la necessit che per il perfezionamento interiore ci sia non

    solo unattenzione anagogica, ma anche unadesione analogica o etica di pratica

    costante, infatti altri elaborati hanno affrontato temi quali La paziente Opera

    dell'apprendista - il valore di Prudenza, Temperanza, Tolleranza nel percorso iniziatico. e

    Umilt , virt che protegge l'iniziato dall'umiliazione. Riflessioni di un AALM.

    Temi fondamentali e portanti nel percorso di tutti noi, che vale sempre la pena ricordare

    ed approfondire per ricordare origine e scopo della nostra Opera di Edificatori.

    Inoltre la Loggia Athanor, ha appena inaugurato un ciclo di incontri a beneficio degli

    Apprendisti (e non solo) dal tema Dialogo sul Rituale, attraverso il quale, in un contesto

    non formale, dato un confronto (socratico) tra le i giovani A.A.L.M e il Secondo

    Sorvegliante coadiuvato dal Direttore delle Cerimonie, su temi che, utilizzando come

    bussola il Rituale Emulation, toccano temi storici, filosofici, esoterici ravvisandone gli

    elementi nei simboli e nelle allegorie del testo.

    Nel corso di questo suo primo anno di vita, la giovane Athanor, ha ricevuto la vista di

    numerosi Fratelli sia italiani che provenienti delle pi varie obbedienze estere come ad

    esempio Turchia (annovera due fratelli a pi di lista di nazionalit turca), Singapore,

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    Inghilterra, Messico, Grecia( a pi di lista, recentemente affiliato, presente un fratello

    proveniente dalla Gran Loggia Greca). Per i fratelli che volessero farle lonore di una visita

    La Loggia Athanor 248, si riunisce il secondo e quarto luned di ogni mese. presso la casa

    massonica di Milano.

    Va poi ricordato che in chiusura del 2011, il 2 dicembre (v. Gran Loggia News n. 4/2011) ha

    consacrato il suo Tempio a Bergamo la Loggia n.258 con nome distintivo Hiram,

    installando come suo Venerabile il Fr. Pino Colangelo. Loggia che nasce con tutti gli auspici

    del suo nome e del suo motto post fata resurgam, unendo il Magister Magistrorum e

    lAraba Fenice come in una duplice asserzione di sconfitta iniziatica della morte profana,

    in armonia con la renovatio in corso nella Massoneria Regolare Lombarda.

    Emblema della Loggia Hiram, n.258 di Bergamo 6

    Questi sono solo gli esempi di alcune delle Logge che cogliendo le indicazioni del Gran

    Maestro veicolate attraverso i rappresentanti Regionali, si impegnano con devozione e

    seriet nel lavoro Muratorio. Senza ovviamente escludere le altre, di cui nelle more della

    stampa di questo articolo, a riprova della operosit profusa nei lavori, non pervenuto

    dettaglio ma di cui contiamo di informare prossimamente tutti i Fratelli della Comunione

    della GLRI. Attendendo la visita presso le Logge Lombarde di tutti i fratelli delle Logge e

    Gran Logge di tutta la penisola, speriamo di aver dato corpo al titolo che vede la

    Lombardia e in particolare Milano Risorgere pi forte dalle sue ceneri .

    !Emblema'della''Loggia'Hiram,'n.258'di'Bergamo'!!Emblema'e'gioiello'della'Loggia'Polaris,'n.'10'di'Pavia.

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    TORNATA DEL 23 MARZO 2012 ALLA R.L. TOMMASO CAMPANELLA N. 41 DI REGGIO CALABRIA CON LA

    VISITA DELLILL.MO E VEN.MO GRAN MAESTRO, Fr. FABIO VENZI

    La tornata del 23 Marzo 2012 della Loggia Tommaso Campanella n 41 di Reggio Calabria stata impreziosita dalla presenza del Gran Maestro della G.L.R.I. Ill.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi. Duante i lavori stato esposto uno studio sullevoluzione dei Catechismi Muratori da operativi a speculativi e sulleventuale finalit informativa e formativa nei rispettivi ambiti di utilizzazione e applicazione con attenzione implicita al controllo del comportamento come avvio alla spiritualit. Il lavoro effettuato ha illustrato il metodo con il quale la Loggia ha affrontato largomento. La lettura di brevi passi delle lezioni dei catechismi prestoniani, da cui si origina lattuale rituale Emulation, ha suggerito interpretazioni e riflessioni ai fratelli, che hanno dato vita ad una serie di interventi evidenziando una partecipazione collettiva al lavoro svolto. La tornata cos condotta dal MV, il Ven. Fr. Carmine Misiano, ha cos avuto dei momenti di singolare emozione e trasporto. Di seguito intervenuto il Gran Maestro, Ill.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, che si complimentato per il lavoro della Loggia, soprattutto nella ricerca di un metodo comune di studio, ed ha invitato tutti ad approfondimenti nella successione storica dei documenti che hanno generato i catechismi e il rituale nella sua forma moderna. Il Gran Maestro si dimostrato compiaciuto della coesione e della partecipazione alla tornata di tutte le Logge reggine.Durante i lavori stato nominato membro onorario della Loggia Tommaso Campanella il Ven. Fr. Gianni Onorati, MV della Loggia S. Lorenzo n254 di Grosseto, un fratello che gi in altre occasioni stato particolarmente vicino alla Loggia reggina. Un altro momento solenne stata la comunicazione dellElemosiniere, il Ven. Fr. Vittorio Artuso, il quale ha illustrato ai fratelli e agli ospiti lopera di beneficenza intrapresa dalla Loggia in favore di una donna disabile in condizione di mobilit ridotta, abbandonata dai servizi sociali, alla quale stato donato un mezzo completo di pedane sollevatrici che le permette di poter effettuare i propri spostamenti. Prima del corteo di uscita, il Gran Maestro ha donato copia del suo ultimo libro Introduzione alla Massoneria a tutti i MV delle Logge di Reggio Calabria.

    La serata proseguita con un agape fraterna anchessa svoltasi ritualmente in un clima festoso e gioviale.

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    INSEDIAMENTO DEL GRAN MAESTRO REGIONALE DELLA CALABRIA

    Il giorno 24 marzo alle ore 10:30 si svolta la Gran Loggia Regionale di Calabria che, alla presenza del Gran Maestro della G.L.R.I. Ill.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, ha visto il passaggio di consegne del mandato regionale dal Ven.mo Fr. Ignazio Cuconato al nuovo Gran Maestro Regionale della Calabria, il Ven.mo Fr. Michele Lagan, della Loggia T. Campanella n41 di Reggio Calabria. La cerimonia di insediamento, condotta dallIll.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi, si svolta alla presenza di numerosi fratelli delle logge calabresi e di numerosi ospiti, fra i quali il Gran Segretario Ven.mo Fr. Antonio DEmilio, lAss. GM Ven.mo Fr. Enzo Bentivoglio e il Gran Maestro Regionale di Sicilia Ven.mo Fr. Aldo Bonfiglio.

    Il nuovo Gran Maestro Regionale, il Ven.mo Fr. Michele Lagan ha espresso tutta la sua commozione e la soddisfazione per la presenza numerosa dei fratelli, ha salutato il Ven.mo Fr. Cuconato, ha ringraziato il Gran Maestro ed ha tracciato le linee programmatiche del suo mandato. Infine, sono stati nominati i nuovi ufficiali di Gran Loggia Regionale.

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    Consacrazione del Capitolo INYCO n230 di MENFI (AG)

    Il 25 Marzo 2012, nella cornice del Tempio di Catania del Capitolo Tauromenitan n 99, stato consacrato il Capitolo INYCO n230 di Menfi.Il nuovo Capitolo, gemmato dal Capitolo Tauromenitan n 99, va ad unirsi, oltre che a questultimo, anche agli altri Capitoli gi esistenti in Sicilia e cio i Capitoli Arcadia n39 di Messina Federico il Grande n95 di Palermo ed il Capitolo Tauromenitan n99 di Taormina.La suggestiva Cerimonia stata presieduta, in qualit di 1 Princ. Consacratore, dallEcc.mo Comp. Antonio Elio DEmilio, Gran Scriba Esdra ed Ex 2 Gran Principale, coadiuvato dagli altri Uff. Consacratori appartenenti ai Capitoli : San Giorgio n 181 e San Graal n 249 di Reggio Calabria e Arcadia n 39 di Messina e Tauromenitan n 99 di Taormina. La profonda ritualit, condotta nellosservanza della Tradizione, ha avuto un carattere di particolare intensit, coinvolgendo i Comp. Fondatori e i Comp. Ospiti, presenti con una folta, affettuosa e attenta partecipazione.La Cerimonia quindi proseguita, dopo linstallazione dei Principali, la nomina degli Ufficiali del nuovo Capitolo, con il conferimento dello status di Membro Onorario del Capitolo a tutti gli Ufficiali Consacratori.Quale primo atto i Compagni del neo costituito Capitolo INYCO n 230, su proposta del 1 Princ. Ecc.mo Comp. Massimo Migliore, hanno deliberato di devolvere la somma di cinquecento euro alla Gran Benevolenza della GLRI.

    Una festosa Agape ha infine degnamente concluso il significativo evento.

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    LOGGIA R. KIPLING N 22 AREZZO

    Il giorno 30.3.2012 alle ore 20,30 presso la casa massonica di via Borgunto 6 Arezzo si tenuta la riunione rituale della loggia R. Kipling 22. Alla riunione era stato invitato lIll.mo e Ven.mo GM Fr. Fabio Venzi ed hanno partecipato con lui numerosi grandi ufficiali nazionali fra cui l assistente GM Fr. Vittorio Nardoianni, il G Segretario Fr Antonio DEmilio i GM regionali di Toscana e Liguria. Erano inoltre presenti tutti i MV delle logge aretine oltre al MV e ad alcuni Fr della loggia Buonarroti di Sansepolcro. La riunione era presieduta dal MV Fr. Paolo Borgheresi ed erano presenti in totale 63 fratelli. La Loggia Kipling questanno ha scelto di lavorare in II grado ( lo scorso anno solo in III grado) al fine di approfondirne le tematiche.Limmediato ex MV Fr Riccardo Scarafia ha tenuto una relazione retrospettiva dei simbolismi del I grado che conducono al II ed ha esaminato, riassumendole, le tematiche relative alle relazioni fin qui svolte nel corso dellanno, dagli altri fratelli. Un punto di grande interesse toccato dal fratello, stato quello delle verit rivelate e del lavoro continuo che il libero muratore deve imporsi nello svelare tali verit per accedere cos, pienamente alla via iniziatica, superando laspetto immanente. Chiuso il II grado, in I grado lIll.mo e Ven.mo GM ha preso la parola per ringraziare il fratello Scarafia e tutta la loggia Kipling per il lavoro esoterico che sta compiendo in linea con le indicazioni generali di indirizzo della Massoneria della GLRI. Inoltre il GM ha illustrato alcune circostanze internazionali. Alla I alzata c stato uno scambio di doni dal MV della Kipling, che ha regalato al GM a nome di tutta la loggia 2 ferma libri decorati con lo stemma di loggia, e dal GM al MV della loggia che ha regalato uno stemma di carattere massonico. La serata proseguita in agape rituale dove i Fr. tutti hanno avuto modo di esporre le loro proprie osservazioni come consuetudine fare nella loggia Kipling.

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  • LOGGIA TOMMASO CAMPANELLAN 41 REGGIO CALABRIA

    PER LA CARIT E LAIUTO AI PI BISOGNOSI

    GRAN LOGGIA REGOLARE DITALIA! GENNAIO - FEBBRAIO - MARZO 2012

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    La nostra Loggia durante il 2011 ha iniziato a raccogliere le offerte della benevolenza con uno scopo preciso: consentire alla sig.ra Livia, una donna diversamente abile, costretta suuna carrozzina a motore da oltre 40 anni, di poter uscire di casa senza gli impedimenti dovuti alla impossibilit di essere trasportata su una normale autovettura.Tale iniziativa benefica si concretizzata il giorno 11 febbraio 2012 con la consegna di unautovettura con integrato un dispositivo speciale costituito da una pedana mobile con pulsantiera che consente alla signora di accedere con la carrozzina a motore direttamente nellabitacolo.Lidea partita dal Fratello Elemosiniere il quale ha rappresentato in Loggia la situazione della signora Livia ed ha invitato i Fratelli ad aderire all iniziativa. Questi, quindi, si sono adoperati per la sua realizzazione contribuendo in vario modo: la macchina, lassicurazione, la pedana mobile, lomologazione.La consegna dellautovettura si svolta in un clima di grande emozione per I Fratelli della Campanella e di commozione da parte della signora Livia. Limpegno verso la signora Livia maturato partendo dal suo desiderio di avere una propria autonomia per lo svolgimento delle pi elementari funzioni della vita quotidiana quali andare a fare la spesa o dal fisioterapista.Il Fratello Elemosiniere ringrazia tutti i Fratelli che, a vario titolo, si sono adoperati con generosit per la riuscita delliniziativa con le donazioni, limpegno di tempo e competenze, i colloqui con la signora Livia per ladempimento delle pratiche burocratiche.Si ringraziano per aver contribuito alla realizzazione delliniziativa le Logge Camera dei Cavalieri n. 231 di Palmi, Amphysia n. 250 di Roccella Jonica e NUR Andrea Salis n. 103 di Nuoro.La gioia della signora Livia era evidente e ha dato grande soddisfazione ai Fratelli per avere perseguito uno dei tre grandi princpi della Massoneria, ovvero la Carit: ogni Fratello cercher di aiutare chi avesse bisogno. Ognuno deve prodigarsi nella societ con opere di bene, offrendo contributo o meglio il proprio lavoro volontario.

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  • Gran Loggia News

    Trimestrale d informazione de#e Lo$e de#a G.L.R.I a cura del Comitato di

    redazione de#a G.L.R.I Lungo Tevere dei Me#ini, 17

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