INTERVISTA DI ROBERTO PINOTTI LUIGI PRUNETI · nella Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M? R. Ho...

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LUIGI PRUNETI Reggente dell’Ordine Massonico Tradizionale 60 A 3 secoli dalla nascita della Massoneria a Londra nel 1717, in Italia dei Liberi Mu- ratori idealisti e alla ricerca di originari valori perduti hanno dato vita al una nuova Comunione iniziatica. D. Professore, quando è entrato in Massoneria? R. Avvenne il 10 dicembre del 1974, quando fui iniziato in una loggia fiorentina alle di- pendenze della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M.. Alcuni cari amici mi avevano pro- posto di entrare in questa storica istituzio- ne ed io accolsi l’invito con entusiasmo; ero motivato da una sana curiosità supportata da una certa conoscenza e dal desiderio di percorrere una via diversa da quelle che avevo fino a quel momento provato. D. Quale è stato il suo vissuto massonico nella Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M? R. Ho ricoperto ogni genere di ruolo e d’incarico: Maestro Venerabile, Ispettore Provinciale di Firenze, Delegato Magistra- le della Toscana e della Lombardia, Gran Consigliere dell’Ordine, Grande Oratore della Gran Loggia d’Italia, Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Mae- stro Aggiunto Vicario, Gran Maestro - So- vrano Gran Commendatore. Ometto altre mansioni per non dilungarmi troppo. D. E’ poi lo strappo e la fondazione di una nuova Comunione. Perché? R. Non desidero scendere in polemiche… di questa divisione se ne è parlato anche troppo. Voglio solo dire che per ciascuno di noi vi sono limiti invalicabili, punti di svolta imprescindibili. Per me e per chi mi ha seguito, era impossibile rimanere nella Gran Loggia d’Italia giacché la nostra vi- sione della massoneria era agli antipodi rispetto a quelli dell’attuale dirigenza. D. Non era possibile rimanere all’interno della Gran Loggia d’Italia e cercare di cambiare il suo indirizzo? R. No, mancavano i presupposti e le con- dizioni minime. Era, per me e per i miei awww.ufoarcheo.it Ottobre 2017 INTERVISTA DI ROBERTO PINOTTI Luigi Pruneti già Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia M A S S O N E R I A : 3 0 0 A N N I D O P O . . .

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LUIGI PRUNETIReggente dell’OrdineMassonico Tradizionale

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A 3 secoli dalla nascitadella Massoneria aLondra nel 1717, inItalia dei Liberi Mu-ratori idealisti e allaricerca di originari

valori perduti hanno dato vita al unanuova Comunione iniziatica.

D. Professore, quando è entrato inMassoneria?R. Avvenne il 10 dicembre del 1974, quandofui iniziato in una loggia fiorentina alle di-pendenze della Gran Loggia d’Italia degliA.L.A.M.. Alcuni cari amici mi avevano pro-posto di entrare in questa storica istituzio-ne ed io accolsi l’invito con entusiasmo; eromotivato da una sana curiosità supportatada una certa conoscenza e dal desiderio dipercorrere una via diversa da quelle cheavevo fino a quel momento provato.

D. Quale è stato il suo vissuto massoniconella Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M?R. Ho ricoperto ogni genere di ruolo ed’incarico: Maestro Venerabile, IspettoreProvinciale di Firenze, Delegato Magistra-le della Toscana e della Lombardia, GranConsigliere dell’Ordine, Grande Oratoredella Gran Loggia d’Italia, LuogotenenteSovrano Gran Commendatore Gran Mae-stro Aggiunto Vicario, Gran Maestro - So-vrano Gran Commendatore. Ometto altremansioni per non dilungarmi troppo.

D. E’ poi lo strappo e la fondazione diuna nuova Comunione. Perché?R. Non desidero scendere in polemiche…di questa divisione se ne è parlato anchetroppo. Voglio solo dire che per ciascunodi noi vi sono limiti invalicabili, punti di

svolta imprescindibili. Per me e per chi miha seguito, era impossibile rimanere nellaGran Loggia d’Italia giacché la nostra vi-sione della massoneria era agli antipodirispetto a quelli dell’attuale dirigenza.

D. Non era possibile rimanereall’interno della Gran Loggia d’Italia ecercare di cambiare il suo indirizzo?R. No, mancavano i presupposti e le con-dizioni minime. Era, per me e per i miei

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INTERVISTA DI ROBERTO PINOTTI

Luigi Pruneti gia ̀Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

MASSONERIA: 300 ANNI DOPO...

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Fratelli e Sorelle, obbligatorio e doveroso,uscire e formare un nuovo soggetto mas-sonico.

D. Come si chiama il nuovo soggettomassonico, fondato da lei e da altrifuoriusciti dalla Gran Loggia d’Italia.R. Ordine Massonico Tradizionale Italiano.

D. Su quante logge contate e quanti siete?R. L’Ordine Massonico Tradizionale contaal momento, 61 logge e circa 1000 iscritti,ma è in continua espansione.

D. In quali regioni siete presenti? R. Siamo presenti in Liguria, Puglia, Pie-monte, Lombardia, Friuli, Emilia e Roma-gna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Lu-cania, Calabria, Sicilia, in Germania e inPolonia. Presto approderemo anche inVeneto e in Campania.

D. Cosa caratterizza l’Ordine MassonicoTradizionale Italiano?R. Libertà di pensiero, autonomia dellelogge, sistema democratico, rispetto del-la tradizione, condivisione delle scelte, at-tenzione per il percorso iniziatico, impe-gno sul piano culturale e solidaristico.

D. Sia Più preciso. Ci illustri a sommelinee l’organizzazione dell’OrdineMassonico Tradizionale Italiano.R. Ogni Loggia è autonoma e sovrana maè tenuta a rispettare le Costituzioni, lenormative dell’Ordine Massonico Tradizio-nale Italiano. Le Logge della Comunionesono raggruppate per Orienti, ogni Orien-te è guidato da un Coordinatore che èeletto da tutti i Fratelli Maestri. Per le ele-zioni degli organi di governo, gli Orientisono accorpati in circoscrizioni elettorali. Il Gran Consiglio dell’Ordine è il principaleorgano di governo, i suoi membri sonoeletti da tutti i Fratelli Maestri. La carica diGran Consigliere è incompatibile con quel-la di Maestro Venerabile. Il Gran Consigliodell’Ordine elegge, a sua volta, il Gran Mae-stro e un Gran Maestro Aggiunto.La Grande Assemblea, costituita dai Mae-stri Venerabili, è invece l’organo legislati-vo della Comunione: ratifica l’elezionedel Gran Maestro, approva le proposte, lenormative, il bilancio consuntivo e di pre-visione e tutto ciò che è presentato dalGran Maestro e dal Gran Consiglio. Il Gran Maestro esercita il potere rappre-sentavo e, in quanto presidente del GranConsiglio, quello esecutivo.

D. Vi è un Rito o più Riti nell’OrdineMassonico Tradizionale Italiano?R. Al momento vi è il Rito di Misraim e ilRito Scozzese Antico ed Accettato, madesideriamo introdurne un terzo. I Ritisono autonomi rispetto all’Ordine e lerelazioni fra i due soggetti sono regolatida protocolli d’intesa. Vi è incompatibilitàfra la carica di Gran Maestro e quella diPresidente di un Rito.

D. Lei è attualmente il Gran Maestrodell’Ordine Massonico TradizionaleItaliano?R. No, sono il Reggente dell’Ordine; ilmio incarico è, dunque, provvisorio; la

mia mansione è quella di far sì che la Co-munione, entro breve tempo, risulti benorganizzata, funzionante, munita di rego-le certe e chiare. A quel punto vi sarannole elezioni e il periodo pionieristico dellareggenza finirà.

D. Cosa è la massoneria per lei?R. La Massoneria è un percorso che miraalla crescita e alla diffusione dei valoriumani, al miglioramento del contesto so-ciale, alla costruzione di un mondo piùgiusto, più libero, più felice e, soprattutto,all’elevazione dello spirito e al suo affran-camento dalla tirannia della materia edell’effimero.

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Alcuni libri scritti da Luigi Pruneti

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D. La massoneria sembra tenere inmaniera notevole alla riservatezza, lo siè visto anche recentemente, quandoalcuni Gran Maestri sono stati chiamatia deporre di fronte alla Commissionepresieduta dall’On. Rosy Bindi. Cos’èper il massone la riservatezza?R. La riservatezza è un diritto inalienabilegarantito dalla legge a tutti i cittadini, èmeglio conosciuto come diritto alla priva-cy ed è presente in tutti gli stati liberi edemocratici. In Italia è stato spesso nega-to ai liberi muratori e, in nome di una nonmeglio precisata trasparenza, si sonopubblicate lunghe liste di nomi di presun-ti affiliati alla massoneria. Se, in nome del-la trasparenza, si deve abbattere il dirittoinalienabile alla privacy lo si faccia, maper tutti, iniziando a pubblicare gli iscrittiai partiti politici e il loro eventuale impie-go nello stato, in enti pubblici, nella RAI,ecc. Voglio inoltre ricordare che il sacrifi-cio della riservatezza sull’altare della “tra-sparenza” è un déjà-vu; lo invocavano iregimi totalitari per i quali ogni cittadinoera un sorvegliato speciale, un ipoteticodeviante rispetto al pensiero unico e per-tanto di lui si doveva conoscere tutto: in-teressi culturali, credo religioso, hobby,amicizie, frequentazioni. Colpire la riser-vatezza, di conseguenza, significa vulne-rare i principi dello stato di diritto.

D. In cosa consiste il lavoro di loggia?R. Promuovere i valori massonici e umaniquali la fratellanza, l’uguaglianza, il ri-spetto della libertà individuale; sviluppa-re la dinamica dell’ascolto e del dialogo,secondo l’aforisma di Guido Calogero:“Comprendi l’altro come vorresti fossefatto con te”, ricercare la verità, attraver-so l’applicazione del dubbio metodologi-co; approfondire il percorso iniziatico,improntato sul metodo massonico checonsiste in: esegesi del simbolo iconolo-gico, dinamico e narrante, nella didatticadel silenzio e della parola, nel passare dauna tolleranza concessiva a una tolleran-za dell’apprezzamento dell’altro da sé.

D. Secondo lei la massoneria come deveagire nel mondo profano? Su qualepiano deve operare?R. Deve promuovere la cultura sotto ognisua forma, facilitare il dialogo e l’inter-scambio culturale, sponsorizzare la solida-rietà interna e esterna, incentivare i valoridella massoneria, difendere la massoneriae lottare contro l’ignoranza e il pregiudizio.

D. A proposito di pregiudizio, in Italiasembra che la massoneria sia vista conestremo sospetto, perché tante e talipreclusioni nei confronti dellamassoneria?R. Il discorso sul pregiudizio antimassoni-co nella Penisola è così complesso e arti-colato che necessiterebbe di diverse pagi-ne per essere almeno delineato a grandilinee. Diciamo che la massonofobia penin-sulare ha solide fondamenta nel passatogiacché si fonda sull'idiosincrasia storicaverso l'Istituzione da parte della ChiesaCattolica, del nazionalismo, del fascismo edel comunismo, anche se non mancaronoillustri liberali come Benedetto Croce chesi scagliarono contro “la mentalità masso-nica”. Queste componenti ideologiche,seppur in maniera diversa, si fanno sem-pre sentire. Vi è poi un immaginario collet-

tivo antimassonico che alimentato per ol-tre tre secoli da distorsioni, pregiudizi eignoranza ha creato degli stereotipi nega-tivi ad amplissima diffusione. La massone-ria possiede inoltre alcune caratteristicheche ne facilitano da parte dell'opinionepubblica l'elezione a capo espiatorio, apartire dal fatto che è una micro-minoran-za. Pertanto quando vi è una crisi, o assi-stiamo a episodi inspiegabili, vi è qualcu-no che attribuisce tutto ciò a una non bendefinita galassia massonica. Infine alcuninon perdonano alla massoneria di impe-gnarsi per il risveglio delle coscienze, l'au-tonomia di giudizio, la libertà assoluta dipensiero. Per questo non vi è stata dittatu-ra o tirannide che non l’abbia combattuta.

D. Quali sono i suoi auspici per il futurodell’Ordine Massonico TradizionaleItaliano?R. Fare in modo che l’Ordine MassonicoTradizionale Italiano risponda in pieno allaTradizione massonica e la viva nella manie-ra più corretta. Ciò significa far tesoro delpassato per vivere il presente e progettareil futuro. Ciò significa lavorare per l’affer-mazione di quei valori irrinunciabili quali lalibertà, la fratellanza, la solidarietà, l’ugua-glianza, la tolleranza, la giustizia, la dignitàumana, il diritto alla speranza di felicità chea molti è negato. Ciò significa promuoverela cultura e la solidarietà, facilitando così ildialogo, l’incontro, il confronto, lo scambio,l’amicizia e la fratellanza. Inoltre l’OrdineMassonico Tradizionale Italiano dovrà di-fendere, mantenendolo nella sua genuinitàe, caso mai potenziare, il metodo di cresci-ta spirituale, di ricerca della verità e di af-francamento dai pregiudizi. Solo operandocosì si può realizzare il vero massone esolo i veri massoni possono portare avantiil vessillo della Libera Muratoria.

D. Un’ultima domanda ProfessorPruneti, lei ha pubblicato numerosilibri, molti dei quali sulla massoneria ol’anti-massoneria, l’ultimo dei quali, senon erro, è stato L’avvocato del diavolo.Breviario di autodifesa del massone(Tipheret 2016). Ha in serbo altri volumiper il prossimo futuro.R. Sì, a ottobre uscirà un nuovo libro, manon sulla massoneria, tratterà una mate-ria “esoterica”, sulla quale lavoro da tem-po. Il tema è suggestivo e un po’ inquie-tante, si tratta di un argomento che puravendo origine in un tempo ancestrale, èdi estrema attualità.

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INTERVISTA DI ROBERTO PINOTTI

Luigi Pruneti portavoce della GLDI ricevuto daBarroso alla Commissione Europea di Bruxelles

Luigi Pruneti nella carica di Gran Maestro degli ALAM

Stretta di mano massonica

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N el numero di Agosto abbiamo presentato la cronaca dell’evento che nel trecentesimo anniversario dellacostituzione della Gran Loggia Unita d’Inghilterra ha visto nascere il 24 giugno a Lecce, con il determi-nato supporto di un migliaio di fuoriusciti dalla Gran Loggia d’Italia (GLDI), L’Ordine Massonico Tradi-zionale Italiano (OMTI), la nuova Comunione massonica italiana che con la guida del fiorentino prof.

Luigi Pruneti (già Gran Commendatore Gran Maestro della GLDI) si prefigge di riportare la Massoneria alla purezzadei valori originari, troppo spesso appannati da tre secoli di luci e ombre.Mentre il Grande Oriente d’Italia (GOI), la più numerosa istituzione liberomuratoria d’Italia e la Gran Loggia Regolared’Italia nata da questa dopo lo scandalo P2 col riconoscimento di Londra tolto al GOI guardano con sereno e curiosointeresse all’evento, indotto dallo stravolgimento di statuti e regolamenti all’interno della GLDI da parte dei suoivertici, quest’ultima (dopo il calo degli iscritti da circa 10 mila a poco più di 8 mila successivamente alla fine delsecondo e ultimo mandato Pruneti) si è notoriamente ridotta a poco più di 6 mila quotizzanti (con un migliaio diFratelli e Sorelle confluiti nell ‘OMTI e quasi altrettanti disgustati dalla situazione e postisi dunque “in sonno”). Indi-pendentemente da ciò, la costituzione dell’OMTI viene vista come una forzata ma storica opportunità per “risettare”,pur nel nome della Tradizione, una Massoneria vecchia di 3 secoli che, al di là dei suoi grandi meriti storici,necessiterebbe indubbiamente non di essere cambiata, ma rilanciata sulla base dei suoi più puri e ideali valorifondanti sovente stravolti e perfino traditi. In questo generale clima di attenzione indotto dalla positiva immagine del prof. Pruneti, concordemente stimato eapprezzato in tutto il mondo massonico mondiale, colpisce – all’esterno della attuale GLDI al centro di polemiche edella scissione - una considerazione più volte espressa nell’OMTI. In base al tradizionale e sacrosanto concetto chequestioni di politica e di religione devono restare al di fuori di quella esperienza iniziatica che è la Massoneria, ciòche invece è più che mai importante oggi – nella generale crisi di valori etici, politici e religiosi che domina la nostraepoca – è piuttosto il ruolo rivestito dalla cultura, rifuggendo nel contempo da ogni forma di vuoto formalismo e didogmatismo. Formalismo che potrà manifestarsi, doverosamente, solo nella dovuta ritualità associata all’ambientecostituito dal Tempio consacrato all’interno della Logge al “Grande Architetto dell’Universo” e non altrove, cosìcome il criterio del dubbio deve informare le attività liberomuratorie al di là di ogni dogma e preconcetto. Culturasignifica conoscenza, confronto, scambio di idee e dinamica mentale, e costituisce l’unica chiave per guardare almondo che ci circonda, ai rapporti umani e al futuro con libertà e speranza. Doveroso, quindi, rimarcare quil’impegno culturale che l’OMTI intende fare suo in nome di un approccio sempre più aperto all’attualità di una realtàodierna in costante movimento e mutamento. Tanto dovevamo precisare per puro dovere di cronaca. E ciò giustifica pertanto la doverosa necessità di questaintervista, tesa com’è giusto ed etico a fare chiarezza in nome della verità.Oltre che attuale Reggente pro temporedell’OMTI, il prof. Pruneti, con cui chiscrive ha realizzato il volume STRADARIOMAGICO-INSOLITO DI FIRENZE (EditriceLe Lettere, Firenze), è anche il Rettoredell’Ateneo Tradizionale Mediterraneo(ATM) e docente presso la Libera Uni-versità di Studi Esoterici di Lecce per lacattedra di Storia e Simbologia dellaMassoneria. Già Direttore Responsabiledi OFFICINAE, la bella rivista trimestraledella GLDI oggi soppressa dai suoi vertici,Pruneti dirige attualmente sia ROSA MY-STICA che la neonata ISIDE (rispettiva-mente organi ufficiali dell’ATM e del-l’OMTI).

I perché di un’intervista

Roberto Pinotti e Luigi Pruneti

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Il logo dell’Ordine Massonico Tradizionale Italiano comprende inoti simboli esoterici della squadra e del compasso e quelli delSole e della Luna, nonché quello della Stella Fiammeggiante edella Spada Fiammeggiante, che consacra il massone al momen-to della sua iniziazione. L’Anno di Vera Luce (A.V.L.) 6016 del ca-lendario ebraico corrisponde all’Anno Domini 2016, data della co-stituzione dell’OMTI con il motto latino SUCCISA VIRESCIT (Quelche è tagliato rinverdisce) sotto l’acronimo tradizionaleA.G.D.G.A.D.U. (Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo).

La  rivoluzione  dell’antico  mondo  latomistico  e  la  sua tra-sformazione  in chiave “moderna” fu attuata da quattro Loggelondinesi il 24 giugno 1717, con la decisione di riunirsi in unicastruttura e con la conseguente fondazione prima della GranLoggia Londinese e - successivamente - della Gran Loggia d’In-ghilterra; sulla stregua di quelle e prevalentemente ad opera dicittadini inglesi viaggiatori in tutta l’Europa – come in ognicontinente – sorsero o si trasformarono acconciamente Istitu-zioni di Liberi Muratori che, animate anche dalla nuova formula,prosperarono ovunque.Dal 1717, a 300 anni da tale primo atto di rinnovo, un gruppo diLiberi Muratori italiani si è costituito in Comunione di LiberiMuratori dandosi nome ORDINE MASSONICO TRADIZIONALE ITALIANO. Nello spirito indicato nelle linee guida della Comunione,l'O.M.T.I. basa la propria ricerca sulle "Constitutions di Ander-son 1723", sugli “Statuti Generali della Società dei Liberi Mu-ratori, Napoli 1820” e per i propri lavori su S. Farina, “Ritualidei Lavori dell’Ordine degli ALAM, Milano 1960”.   Fini della Comunione -  Essa persegue i fini della MassoneriaUniversale che possono essere così esplicitati:

1 - Lavoro interno che viene effettuato unicamente dalleLogge e mira al miglioramento dell’uomo, ovvero: • Piena realizzazione e difesa dei valori umani quali: libertà, ugua-

glianza, fratellanza, tolleranza, rispetto dell’altro, solidarietà.• Rifiuto di ogni discriminazione.• Sviluppo della dinamica dell’ascolto e del dialogo, secondo

l’aforisma di Guido Calogero: “Comprendi l’altro come vorre-sti fosse fatto con te”.

• Ricercare la verità, attraverso l’applicazione del dubbio meto-dologico.

• Approfondimento del percorso iniziatico, improntato sul me-todo massonico che consiste in: “Esegesi del simbolo icono-logico, dinamico e narrante, nella didattica del silenzio e dellaparola, nel passare da una tolleranza concessiva a una tolle-ranza dell’apprezzamento dell’altro da sé”.

2 - Lavoro esterno, viene espletato dalla Comunione e mira a fa-cilitare il lavoro delle Logge e ad agire nella società, attraverso:• Promozione culturale.• Promozione della solidarietà interna e esterna.• Promozione dei valori della Massoneria.• Difesa della Massoneria e lotta all’ignoranza e al pregiudizio. Qualunque soggetto – fratello e sorella – iniziato alla Massone-ria, indipendentemente dalla sua Comunione di appartenenzae da qualsivoglia veto inaccettato di questa, è libero di partecipareai lavori e comunque benvenuto ospite nelle logge dell’OMTI. Per approfondire eventualmente i contenuti della rivista e la

conoscenza dell'Ordine Massonico Tradizionale Italiano ed ave-re maggiori informazioni è opportuno recarsi sul sito dell'Ordi-ne all'indirizzo [email protected]

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INTERVISTA DI ROBERTO PINOTTI

Sono stato particolarmente lieto di annunciare - per il Solstizio d'estate2017 - la nascita della nuova rivista Iside; questa è la voce ufficiale del-l'Ordine Massonico Tradizionale Italiano della quale potete qui vederela copertina del “numero ‘0’ o di lancio. A questa prima corposa brochu-re di presentazione seguirà il numero '1', distribuito intorno al Solstiziod'inverno. Il periodico, su carta di estremo pregio, è completamente acolori e di grande formato [24x32]. Oltre a trattare argomenti di inte-resse massonico e iniziatico, vuole anche essere uno strumento perveicolare al di fuori della Comunione - in Italia e all'Estero - il pensiero,le attività e il punto di vista dell'Ordine Massonico Tradizionale Italia-no e, in un senso più ampio, gli ideali e  i valori della Libera Muratoria.Con il prossimo numero 1 ISIDE sarà anche diffusa all’estero con ab-stracts multilingua in inglese, francese, spagnolo e portoghese

Il Direttore Luigi Pruneti

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