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12/11 Copia omaggio LORENA BIANCHETTI Katia Beni Christopher Conte Stefano D’Orazio Osvaldo Supino Tania Zamparo

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LORENABIANCHETTI

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Ogni pomeriggio conduce“L’Italia sul 2”. Adora il suolavoro e vive profondamentela diretta in un programma dovesi cerca di essere sempre al servizio del pubblico congrande semplicità

BERLINOFESTIVAL OF LIGHTS

MARCOSIMONCELLI20

A seguito della richiesta di tifosi ed appassionati, il 2novembre è stato deciso di intitolare il Misano WordCircuitalia alla sua memoria

14 46LONELY LADYOF THE LAKE

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STEFANOD’ORAZIO

24KATIA BENI

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CHRISTOPHERCONTE77

TANIAZAMPARO

100OSVALDOSUPINO

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Pooh, “Aladin”,“Mamma mia”, quandola passione e l’amoreper il lavoro fannola differenza. L’abbiamoincontrato alla vigiliadella presentazione dellasua nuova statua al Museodelle Cere

Dotata di un incredibiletalento comico,è un’attrice capace diportare in scenala vita quotidiana conun atteggiamentodissacratore e con ironia

Una delle più noteex Miss Italia adessoè uno dei volti femminili più amatidi Sky Sport

E’ la web star italianapiù forte del momento. Ha avuto tre nomination ai BT Digital Music Awards,battendo persino una certaKylie Minogue

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EDITORIALE

di Alessandro Cerreoni

6 GP MAGAZINE

Lo spumante è pronto in frigo. Stiamo per la-sciare questo 2011 tra inquietudini, rabbia econfusione. Pensieri da bassa frequenza, forse

indotti o forse no. Ancora sentiamo l’odore acro delle auto in-cendiate in quel nefasto sabato capitolino del 15 ottobre esiamo qui con la sensazione che il peggio debba ancora ar-rivare. L’Italia sembra giunta al capolinea di una stazione doveapproderanno altri. La Grecia, l’Irlanda e il Portogallo cihanno preceduti e potremmo presto essere in compagniaanche di consorelle come la Spagna e la Francia. Questavolta il “mal comune mezzo gaudio” poco ci conforta. A pro-posito di Spagna, la fine dell’era Zapatero apre una granderiflessione. Quando arrivò nel 2004 – qualche giorno dopo,ricordiamolo, le stragi di Madrid – fu accolto come il messia,l’uomo nuovo, l’uomo che avrebbe tracciato il rinnovamento.Qualcuno ci fece anche un film, intitolandolo “Viva Zapatero”.Ma viva di che! Sette anni dopo lascia una Spagna al tracollo,piena di problemi e di indignados. Questo per dire che quellidi sinistra non sono più bravi di quelli di destra e viceversa.Quando mancano i denari c’è poco da fare. Servirebberonuove politiche monetarie da parte del sistema bancario mon-diale ed una distribuzione di ricchezza più intelligente e ingrado di riaccendere i motori. Detta così sembra facile. Ma imeandri bancari sono incomprensibili e inconcepibili a noi co-muni mortali. Un amico tempo fa mi disse ingenuamente:“Queste banche non ti prestano nemmeno un euro, non tifanno andare fuori sul conto nemmeno per un centesimo, e in-vece danno fior di miliardi alle società di calcio, prestano mi-lioni di euro per il calciomercato e pagano fior di stipendi aidirigenti e ai giocatori”. Caro mio, c’est la vie. Sorvoliamo suquesto argomento perché sennò in molti, con la coda di pa-glia, potrebbero risentirsi. Pensiamo a noi che è meglio. Chiu-diamo l’anno con un nuovo governo. Mentre scrivo questerighe non sappiamo ancora se verrà reintrodotta l’Ici e se l’ali-quota iva aumenterà ancora. Resta la sensazione che i sacrificivengono chiesti sempre e solo ai cittadini. I politici e i signoridelle Camere non si tolgono né un centesimo e né un privile-gio. Poi su facebook girano post che lamentano la non appli-cazione dell’Ici sugli immobili di proprietà del Vaticano, dellaChiesa e di qualche organizzazione sindacale, quelli che poivanno in piazza a fare i paladini sociali. In questa Italia c’èsolo una verità: ognuno si cura i propri interessi. E se lo met-tano bene in testa quelli che qualche settimana fa hanno fe-steggiato e stappato lo spumante che conservavano da anni.Lo spumante stappiamolo quando davvero avverrà il cambia-mento, che non può non partire prima da un risveglio gene-rale. Auguri a tutti e felice 2012. E soprattutto, felice risveglio!

VIVAZAPATERO

www.gpmagazine.itAutorizzazione del Tribunale di Roman. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000

DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILEAlessandro Cerreoni - [email protected]

REDAZIONEVia V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma)Tel. e fax 0774.314093 e-mail: [email protected]

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONESimone Ruiti - [email protected]

REDAZIONEFabiola Di Giov AngeloSilvia GiansantiFrancesca De Carlo

HANNO COLLABORATOCostanza Cambriani, Cristiano De Masi, Marco De Murtas, Bibi Gismondi, Véronique Haentjens, Ettore Luttazi, Camilla Rubin Si ringraziano: Alessio Piccirillo, Massimiliano Agostini,Sara Battelli, Mara Fux, Kika Press (crediti fotografici)

PUBBLICITA’Info spazi e costi: [email protected] Testi - [email protected] A. Mattioli - [email protected] Della Ratta (wedding) - [email protected]

STAMPAFotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (Roma)info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax [email protected] Chiuso in redazione il 28/11/2011Copie distribuite 20.000

Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine”è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordiscritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materialescritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. Ibanner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di proprietàdella Mediacommunications Srl; qualsiasi utilizzazione, anche parziale,al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai ter-mini di legge.

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COVER STORY

di Silvia Giansanti

LORENABIANCHETTI:REGINA SUL 2Ogni pomeriggio conduce “L’Italia sul 2”. Adora il suo lavoroe vive profondamente la diretta in un programma dove si cercadi essere sempre al servizio del pubblico con grande semplicità,vivendo le difficoltà, ma senza perdere la speranza anchenei momenti più oscuri della vita quotidiana. E’ brava, bellae spontanea, per questo è molto amata dai telespettatori

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Lorena pedala con tutte lesue forze e, in un mo-mento critico per la tv,

cerca di dare un piccolo contributo peruna sana ricostruzione del mezzo. E’ per-fettamente consapevole della scelta cheha fatto fin quand’era ventenne. Per il suolavoro è pronta a molte rinunce, anche asostenere l’attuale vita da pendolare fraRoma e Milano. Simpatica, solare e vi-vace, oltre all’impegno pomeridiano suRai Due, è molto richiesta per presentareserate di eventi importanti. Nel suo baga-glio c’è anche qualche film.Lorena, com’è avvenuto l’approccio conil mestiere di conduttrice?“E’ avvenuto perché studiavo danza e inquel momento cercavano ballerine pressoun’agenzia pubblicitaria che frequentavo.Lo stesso agente pubblicitario in un se-condo tempo mi ha proposto altri provinie uno di questi è stato per il programmatv ‘Italia in bicicletta’ e da lì è iniziato ilmio percorso come conduttrice, anche seancora non avevo le idee chiare. Ma, nelmomento in cui a diciannove anni ho te-stato questo tipo di strada, ho sentito cheera quello che volevo fare, perché è un

lavoro che ti permette di essere a contattocon gli altri”.Nel passato, se non sbaglio, hai anchecondotto varie edizioni dello “Zecchinod’Oro”. Ne hai per caso preso parte dapiccola?(Sorride) “No”.A proposito di canto e musica, com’è iltuo rapporto con questo mondo?“L’arte fa parte della mia vita, è una se-conda pelle, in generale tutti i linguaggiartistici mi emozionano e mi arricchi-scono, sono opportunità per guardarsidentro e per respirare cose belle. Ho stu-diato danza”.Hai presentato importanti programmi acarattere religioso. Ecco, qual è il Santoche hai nel cuore?“Ce ne sono tante di figure che mi hannocolpito e quindi è difficile fare una classi-fica. Ancora non è Santo, ma avendoloconosciuto di persona, ho nel cuore Gio-vanni Paolo II”.Mi hai preceduta. Ti stavo per chiederequale Papa ti avesse affascinato di piùnella storia.“Ne ho conosciuti due, Giovanni Paolo IIe l’attuale Benedetto XVI e oggettiva-

mente ho avuto l’onore di parlare con en-trambi. Un Papa si ama a prescindere,poiché è un punto di riferimento. Con ilprimo ho avuto l’occasione di vivere gli ul-timi anni del suo pontificato in modo pro-fessionale che non può essere scisso dallaparte umana e anche con l’ultimo hoavuto l’opportunità di starci a contatto peril lavoro e di salutarlo. Ho notato che hadegli occhi davvero puri”.Sei stata anche attrice. Come mai questascelta?“Attrice è una parolona!”Allora diciamo che hai recitato.“Ecco, meglio. Ho avuto piccole espe-rienze, anche se non nego che il cinemaè una mia grande passione. Ho sempreavuto un approccio col grande schermodal punto di vista critico e giornalistico,poiché ho condotto molti eventi di cinema.In più mi sono laureata con una tesi cheera di letteratura francese ma in collabo-razione con il cinema e quindi ho datoben quattro esami di critica cinematogra-fica all’Università. Definisco il cinema unaseduta psicanalitica che costa solo setteeuro, nel senso che mentre sei seduto albuio su una poltrona, le immagini proiet-

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tate ti fanno fare un viaggiovirtuale dentro di te”.

Avendo condotto un sacco di pro-grammi, ricordi un momento in cui ti seitrovata in difficoltà durante una diretta?“Penso a quando mi hanno comunicatoche il mio papà ha avuto un malore.Stavo per entrare proprio sul palco e que-gli istanti sono stati molto duri, anche sepoi tutto si è risolto con un’operazione”.Parlando de “L’Italia sul 2”, sei soddisfattadelle novità apportate quest’anno al pro-gramma?“Sì, molto. Stiamo ottenendo consensigiorno dopo giorno, l’ascolto sta salendoe questo significa che si sta apprezzandoil tentativo di essere al servizio nel nostropiccolo con grande semplicità. Cer-chiamo di condividere con il pubblico ledifficoltà vissute nella quotidianità, maallo stesso tempo senza perdere di vistala bellezza della speranza che può es-sere concreta anche nei momenti più bui”.Quale momento del programma senti piùtuo?“Tutto quello che vivo in prima persona.Non sono una che recita a memoria uncopione, c’è un lavoro di grande intesacon tutti gli operatori e quando si vive pro-fondamente la diretta, le sensazioni emer-gono. E’ come se parlassi in qualsiasisituazione, fuori dalle telecamere, è pro-prio una scelta di vita che ho fatto fin dal-l’inizio”.

C’è una storia che ti ha colpito che è stataraccontata nel corso del programma?“Sì, ce ne sono diverse. Mi viene in mentela storia di una donna che ha deciso diabortire ma che poi quando stava sul let-tino ci ha ripensato. Mi è rimasta impressaanche la vicenda che riguardava una si-gnora che, dopo tanti anni di duro lavoro,prende solo settecento euro di pensionee la situazione non è resa facile dal fattoche la figlia non riesce a trovare un’occu-pazione. Per questo motivo sono costrettea recarsi alla mensa della Caritas perpoter mangiare”.Che rapporto hai con il tuo partner di stu-dio Milo Infante?“Un ottimo collega, abbiamo un rapportolavorativo da tre anni e mi sono affezio-nata a lui”.Una tua collega che stimi molto?“Ci sono molte colleghe capaci che stimoma non ho comunque un modello di rife-rimento, ad eccezione della prima per-sona che ha creduto in me e cioèCorrado. Ma tornando alle donne, sonoun’esterofila e come modello ho OprahWinfrey”.Visto che nel tuo campo non ci sono orari,ma tutto dipende dagli impegni, fino aquante ore sei arrivata a lavorare in unagiornata?“Alcune volte anche venti, altre mi sonodimenticata di pranzare. E’ un lavoromolto impegnativo, dipende dagli eventi

ma con questo non voglio assolutamentefare la vittima, l’ho scelto io. Sono consa-pevole che tutto può essere ribaltatoanche all’ultimo istante, ho il telefoninosempre acceso per questo motivo e pochisanno che intorno ad un programma ruo-tano molte cose. Del resto ho voluto la bi-cicletta e allora corro finché posso”.Dalla massa il più delle volte il tuo lavoronon viene però compreso, o meglio nonsi riescono a capire certi meccanismi.“Sì perché si pensa che sia tutto bello efacile, senza sapere che invece la sera siarriva stremati. Sai quante volte ho rinun-ciato ad andare a cena con gli amici perprepararmi in vista della diretta del giornodopo? Ma penso che valga anche peraltri mestieri, ad esempio i miei genitorisono pasticceri e lavorano senza sostadalla mattina alla sera”.Ti senti a tuo agio lavorare nella tv di oggio avresti preferito lavorare in un altro mo-mento?“Non sono una di quelle persone cheguardano con nostalgia al passato. Mipiace il momento in cui mi trovo, è un mo-mento storico che richiede una ricostru-zione e quindi voglio nel mio piccoloessere utile a questo tentativo di cambia-mento. Credo che il buio possa essereun’opportunità per riaprire le finestre e fardi nuovo risplendere la luce. Sono una acui piace essere inserita nel mondo, masenza essere del mondo”.

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CHI È LORENA BIANCHETTILorena Bianchetti è nata a Roma il 9 febbraio sotto il segno dell’Acquarioprobabilmente con ascendente Leone. Lorena si definisce una personasolare che guarda il lato bello del mondo. Ha come hobby la danza e il nuoto,il suo piatto preferito sono i bucatini all’amatriciana e tifa per la Roma. Adoravivere nella Capitale, non possiede al momento animali domestici edè single. Lorena oltre ad essere conduttrice, è anche giornalista, autricee attrice. E’ apparsa per la prima volta in “Italia in bicicletta” nel ruolodi presentatrice e negli anni ’90 è stata anche la valletta di Corradoa “La Corrida”. Gli anni duemila l’hanno vista sia come inviata e soprattuttoal timone di molte trasmissioni tv fra cui: “Al posto tuo”, “Lo Zecchino d’Oro”,“Domenica In”, accanto a Pippo Baudo e Massimo Giletti e “L’Italia sul 2”.Ha avuto occasione, inoltre, di prendere parte a numerosi eventi a caratterereligioso. Per la Chiesa italiana Lorena ha presentato molti eventi live.Ha avuto anche una breve esperienza come attrice ne “La mia vita a stellee strisce”, “Carabinieri” e altri lavori e parentesi radiofoniche sui canali Rai.

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MAPPAMONDO

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di Camilla Rubin

FESTIVALOF LIGHTS:BERLINOCAPITALEDELLE LUCI“I fenomeni ottici non sono altro che una geometria, le cui linee sono tracciate per mezzo della luce, e questa luce stessa ègià di dubbia materialità. Nei fenomeni del magnetismo scompareogni traccia materiale, e dei fenomeni di gravitazione non rimane altroche la loro legge, la cui estrinsecazione in grande è il meccanismo deimovimenti celesti”, Friedrich Schelling

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© Foto gentilmente concesse da Kika Press

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Con l’edizione di quest’anno, il festival delleluci di Berlino - svoltosi dal 12 al 23 ottobre- è arrivato alla settima edizione. La capi-

tale tedesca ha indossato anche quest’anno la sua veste lu-minosa. Il festival è stato organizzato da Zander & Partnere diretto da Birgit Zander, in collaborazione con il lightingdesigner Andreas Boehlke, che è stato tra i primi promotoridell’iniziativa anni fa. Cinquanta musei, la porta di Brande-burgo, il Duomo, la Torre della Televisione e la StazioneCentrale hanno letteralmente preso vita grazie a spettacolariinstallazioni luminose. Numerosi anche gli artisti coinvolti,che si sono esibiti nelle numerose iniziative culturali paralleleal festival, in concerti, mostre, spettacoli e conferenze sulsuggestivo tema della luce.

LO SPETTACOLO DELLE LUCILo spettacolo iniziava tutte le sere alle 19 e prosegue sinoalla mezzanotte inoltrata. Per riuscire a vedere tutte le attra-zioni in una sola serata, sono stati predisposti vari tour gui-dati sia in bus (il Light-Linerun), sia su un’imbarcazione lungo

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il fiume (la Light-Ship), sia a piedi (Light-Cruso) chein bicicletta (Light-Velo) che hanno offerto a residentie turisti una possibilità davvero divertente per go-dersi le attrazioni illuminate il più ravvicinate possi-bile. C’è stata poi la possibilità di prendere l’autobusdi linea 100 da Alexanderplatz o da Kurfürsten-damm e vedere, seduti come normali passeggeri,buona parte delle attrazioni.

LA PIÙ GRANDE AL MONDONel caso della manifestazione che si svolge a Ber-lino è importante sottolineare come si tratti della piùgrande manifestazione al mondo di questo tipo.Ogni sera, per una decina di giorni, i palazzi e mo-numenti cittadini sono illuminati in maniera pirotec-nica, con giochi di luce, ombre, illusioni ottiche efuochi d’artificio. Dalla porta di Brandeburgo (su cuiun paio di anni fa apparse la simpatica scritta “befree, be sexy, be berlin”) a Postdamer Platz, pas-sando per l’antenna di Alexanderplatz, il Duomo etanto altro. Per ricordare poi i 50 anni dalla costru-zione del muro poi, sono state messe speciali instal-lazioni luminose appositamente create dell’artistaBen Wagin. L’ideale è godersi lo spettacolo passeg-giando o andando in bici (tempo permettendo!), fa-cendosi una camminata da Postdamer Platz fino allaporta di Brandeburgo, girare un po’ per il quartiereministeriale, e da lì continuare dritti su Untern denLinden fino ad Alexanderplatz. Da lì (in caso nonsiate in bici), prendere l’autobus 100, rivedersi Unterden Linden, girare intorno la Colonna della Vitto-ria e arrivare fino a Kurfürstendamm e passeggiareintorno al viale. Nell’edizione appena trascorsa, unimportante ruolo lo ha avuto proprio il vialonedi Kurfürstendamm e tutto il boulevard si è trasfor-mato in una sorta di grandissima galleria d’arte al-l’aperto. Qui infatti erano concentrate la maggiorparte delle attrazioni della zona.

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LO SAPEVATE CHE

di Cristiano De Masi

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MARCOSIMONCELLIUN GRANDECAMPIONEUN GRANDEUOMO

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Lo sapevate che…Marco Simon-celli era un pilota motociclistico italiano,nato il 20 gennaio del 1987 a Cattolica,ha vissuto fin da piccolo a Coriano.Lo sapevate che… Marco Simoncelli ha co-minciato a correre a 7 anni con le mini-moto nella sua città. A 12 anni è statoproclamato campione italiano, così comenel 2000, anno nel quale ha gareggiatoper il titolo europeo conquistando la 2ª po-sizione. Lo sapevate che… Marco Simoncelli a 14anni ha preso parte al Trofeo Honda NR(salendo in due occasioni sul podio) e alcampionato italiano 125 GP. Lo sapevate che… Marco Simoncelli nel2002 è stato campione europeo classe125 e campione del mondo della classe

250 nel motomondiale 2008.Lo sapevate che… Marco Simoncelli eraconosciuto fra gli appassionati con il nomi-gnolo di SuperSic.Lo sapevate che… Marco Simoncelli sichiamava Sic perché quando fanno le ab-breviazioni per scrivere le classifiche e luicorreva in 125 c’era un altro pilota che sichiamava Simon e dunque la "C" era laprima lettera dopo il nome Simon e pernon confonderli fu chiamato Sic. Lo sapevate che… Marco Simoncelli eradiplomato in gestione delle comunità alber-ghiere.Lo sapevate che… Marco Simoncelli avevaconosciuto la sua fidanzata Kate nel 2006,in una discoteca a Riccione dove lei era an-data con alcune amiche. Da quel giorno

non si sono più lasciati e sono stati insiemeper 5 anniLo sapevate che… Marco Simoncelli èmancato alle 11.03, ora data come uffi-ciale della sua morte... 23+10+11=44 /11+3=14 e 44+14=58, il suo numero. Lapista si chiama "Sepang International Cir-cuit" che abbreviato è uguale a SIC.Lo sapevate che… I funerali sono stati ce-lebrati il 27 ottobre nella chiesa parroc-chiale di Coriano, la sua città, esuccessivamente il suo corpo è stato cre-mato.Lo sapevate che… A seguito della richiestadi tifosi ed appassionati, il 2 novembre èstato deciso di intitolare il Misano WorldCircuitalia alla memoria di Marco Simon-celli.

E' una rubrica che ha lo scopodi farvi conoscere in manieradiversa i personaggi che ognigiorno sono acclamati da folledi ammiratori. Questa voltadedichiamo il nostro spazioal giovane campionedel motociclismo scomparsoil 23 ottobre a Sepang

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@ Foto gentilmente concesse da Kika Press

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24 GP MAGAZINE

STORIE E PERSONAGGI

Igrandi si sanno distinguereper l’umiltà e per la capa-cità di mettersi sempre in di-

scussione e tentare nuove sfide. Ilsuccesso non li cambia e non li “impigri-sce”. Neanche dopo quarant’anni di altilivelli, quando verrebbe voglia di tirare iremi in barca e godersi la pensione do-rata in santa pace. No, questo è l’ap-prodo dell’individuo medio. I grandivanno oltre. Sanno vivere per la propria

passione e non si accontentano mai. Dicevamo dell’umiltà. Conosco un saccodi gente che gravita nel mondo dello spet-tacolo. C’è chi se la tira e chi si sente su-periore agli altri, pur avendo fatto poco oniente. Magari hanno messo piede su unpalco trent’anni fa, o hanno condotto unprogramma per grazia ricevuta, e ancoraoggi non perdono l’occasione per ricor-darlo con irritante irriverenza. Ma c’èanche tanta gente che ha fatto la storia e

che ti parla come un vecchio amico, sve-landoti retroscena e tutto l’amore per ilproprio lavoro. I grandi, appunto.Uno di questi è Stefano D’Orazio, il miticobatterista dei Pooh. Non l’ex. Perché,anche se non fa più parte del gruppo, ri-mane uno dei Pooh. Uno di noi, perché iPooh fanno parte della nostra vita e dellenostre emozioni. E’ la seconda volta chelo intervisto. La prima era a ridosso del de-butto di “Aladin”, il musical scritto da Ste-

di Alessandro Cerreoni

STEFANOD’ORAZIOUN SUCCESSODIETRO L’ALTROPooh, “Aladin”, “Mamma mia”, quando la passione el’amore per il lavoro fanno la differenza. L’abbiamoincontrato alla vigilia della presentazione della nuovastatua al Museo delle Cere

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fano. Questa volta è per un’occasionespeciale: l’inaugurazione della sua statuaal Museo delle Cere. Ma è anche l’indo-mani del debutto a teatro di “Mammamia”, del quale D’Orazio è il traduttore-curatore dei testi in italiano. Lo incontro nel suo ufficio di piazzale Clo-dio a Roma. Dalla sua finestra si vedeMonte Mario, l’osservatorio astronomicoe l’Hilton con il suo immancabile mega ri-petitore. Quella con Stefano D’Orazionon è un’intervista ma una chiacchierata.Il giorno dopo verrà presentata la suanuova statua di cera… Lui fa gli scongiuri,perché in genere le statue si dedicano achi non c’è più. Ma al Museo hanno pen-sato bene di dedicare uno spazio ai“vivi”.“Quelle che ci fecero nel 1986 – diceStefano – ormai erano vecchie e non sem-bravamo più noi. E poi ci misero tra GiulioCesare e Napoleone. Così lo scorso annole hanno tolte con l’intento di rifarle e met-tere le nuove statue tra i ‘sopravvissuti’. Eb-bene, quella che mi hanno fatto èimpressionante come somiglianza. Si ve-dono addirittura i peli nel naso…”. (ride)Stefano, c’è appena stato il debutto di“Mamma mia”, dove hai curato i testi ita-liani. Ci racconti questa esperienza?“Bellissima e di grande responsabilità. GliAbba hanno voluto conoscere perfetta-mente il ‘pedigrèe’ di ogni traduttore inogni Paese. Mi ha impressionato moltol’amore, l’attenzione e la passione che cihanno messo. Non potevo sbagliare diuna virgola. Quando mi proposero que-sto lavoro, tutti mi sconsigliarono. Ma hofatto di testa mia e l’ho accettato. Quandoho tradotto il primo pezzo, ‘The winnertakes it all’, agli Abba è piaciuto molto ecosì sono arrivate le altre 17 canzoni, unlavoro che non finiva più. E di mezzoavevo l’allestimento di ‘Aladin’. Mandavoun testo al giorno. Tradotto ed adattato.Gli Abba si facevano fare prima la tradu-zione in inglese e poi in olandese. Ave-vano un’attenzione minuziosa e questo miha responsabilizzato ancor di più”.I Pooh, “Aladin”, “Mamma mia”… ti è maicapitato di pensare che ogni volta faiqualcosa riesce sempre un capolavoro?“Credo di essere nato sotto una buonastella. E a tutto questo ci metto tanta pas-sione e amore, senza lasciare nulla alcaso. Anche se penso che la fortuna

aiuti”.Ti sei occupato di musica, teatro e libri. Eil cinema?“Me l’hanno proposto ma non so come sifa a scrivere una sceneggiatura. Ve-dremo”.Ho saputo della tua idea di mettere al-l’asta per beneficenza la tua collezionedi elefanti. Chi vorresti aiutare con questabellissima iniziativa? “Non ho ancoraidentificato la ‘no-profit’. E’ una collezionedi 6 mila pezzi a cui tengo molto e chenel tempo hanno acquisito valore. Speroche sia utile per aiutare qualche progettodi solidarietà”.Com’è cambiata la musica in questi ultimiquarant’anni? Voi Pooh siete stati i pionieridel cambiamento. “La vera rivoluzione c’èstata con il passaggio dalla musica leg-gera ai bit. Questo nuovo rumore è diven-tata musica. E nel tempo sono cambiatela qualità e la tecnologia”.E per quanto ti riguarda? Sono due anniche sei sceso dall’astronave Pooh.“Ho avuto tanta fortuna. Ho iniziato adaver successo giovanissimo, pensavofosse vita e invece erano privilegi. E’ statoanche un bel trauma da superare, nelsenso che non ci siamo mai dati il tempodi capire. Facevamo un disco e appenauscito eravamo al lavoro per il successivo.Devo dire che non abbiamo mai vissutola gloria e la corte dei miracoli. Quandoho iniziato avevo una passione smodata

per quello che facevo e ho vissuto tuttocon grande passione. Sono uscito daiPooh perché non sentivo più l’emozionedi stare su quel palco e non avevo più ilbisogno di tenere le bacchette tra lemani”.Due anni senza i Pooh… Com’è cambiatala tua vita? Hai avuto modo di annoiarti?“Diciamo che tutte le decisioni che hopreso sono avvenute senza ‘consigliod’amministrazione’. Adesso scelgo dasolo e con maggiore rapidità. Mi avvicinosempre a cose nuove che mi incuriosi-scono. Insomma, non mi sono mai anno-iato anche se lo volevo. (ride) Sono uscitodai Pooh che non sapevo cosa si facessein vacanza. Sono andato a Pantelleriaper riposarmi ma alla fine ho costruito conle mie mani tre camere da letto e ho scritto‘Aladin’”.C’è qualcosa che ha sostituito l’adrena-lina da palco? “Ora c’è l’adrenalina dadietro le quinte. E’ diversa. Sul palco seitu l’artefice e come va va. Dietro, invece,sei costantemente in tensione e c’è l’ansiadell’attesa”.Com’è cambiato, se è cambiato, il rap-porto con i tuoi fans? “Solo da un puntodi vista di frequentazioni. L’affetto è rima-sto e continuano ad esserci bellissime di-mostrazioni. Mi ricordo nell’ultimoconcerto dei Pooh quando i fans tiraronofuori uno striscione con su scritto: ‘MaD’Orazio vai!”. Bellissimo. Anche con iPooh il rapporto è rimasto intatto, ci sen-tiamo, ci vediamo e andiamo a cena in-sieme. D’altronde ad un amico si perdonaanche un addio”.Cosa c’è nel tuo futuro?“In cantiere ho due musical per il biennio2012-2013. Si tratta di un lavoro ineditoe l’altra è un’idea già esistente”.In tutti questi anni c’è mai stata una bandche avrebbe potuto ripercorrere la stessastrada dei Pooh?“Forse Le Vibrazioni… Anche se negli annisono cambiati i meccanismi ed è semprepiù difficile”.Se i Pooh nascessero oggi, nell’era di iTu-nes, avrebbero lo stesso successo?“Non credo. Non avrebbero lo stesso iti-nerario che hanno avuto. I Pooh sono statiil gruppo giusto nel momento giusto. Rac-contavamo le cose che vivevamo,che an-davano bene allora. Mentre oggi ècambiata la maniera di raccontarle”.

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HOME & DESIGN

di Fabiola Di Giov Angelo

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Fuori è freddo e stare in casa diventa sempre piùpiacevole. In compagnia degli amici, nell’intimitàdella famiglia ma anche da soli coccolati da og-

getti e piccoli accessori che rendono più gradevoli i momenti divita domestica. A partire da scaldamani e originali scaldapiedimorbidi e colorati o anche termo-collari imbottiti con semi aromaticida usare per starsene caldi e accoccolati sul divano a leggere unlibro o a godersi un bel film. Oppure coperte, plaid, pashmine in

cashmere e cuscini in pile che arredano lo spazio relax, utili per ri-scaldare, ma sempre più spesso usati come piacevole dettaglioper abbellire il nostro salotto oppure per aggiungere un tocco diromanticismo alla camera da letto. Infine morbidissime borse del-l’acqua calda in lana tricot e con decorazioni applicate da usarenei momenti più freddi della giornata o quando, confinati a casaper un brutto raffreddore, ci rifugiamo sul divano in attesa di tor-nare in forma.

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Cosa rende veramente nostra la casa in cuiviviamo? Gli oggetti personali e i dettagli cheriflettono il nostro gusto e la nostra personalitàfatti di colori che illuminano la casa, tessutimorbidi e caldi e rivestimenti leggeri e facili da gestire che rendono più confortevole lo stare in casa

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MODA

Adriana Soares, modella di successo, attrice e ora fotografa,ci parla del Corso di Portamento che ha come obiettivo quellodi aiutare anzitutto le persone, donne ma anche uomini, ad avereuna maggiore considerazione di sé, attraverso lo studio di materiecome il Portamento, il Linguaggio del Corpo, il Galateo,la Tecnica di Sfilata, la Dizione e la Recitazione

ADRIANASOARES: UNASCUOLA PERDISTINGUERSI

Adriana Soares, erede diuna dinastia di famose mo-delle (la zia Josefa è stata

una delle modelle più in voga nella secondametà degli anni settanta), ha calcato per annile passerelle delle capitali della moda, sfilandoper i più grandi stilisti (Gianfranco Ferré, Raffa-ella Couriel, ecc…), modella e attrice, oggi af-fermata fotografa di moda. Adriana ha decisodi coagulare questa sua esperienza professio-nale e artistica, realizzando una Scuola di Por-tamento a Roma, per trasmettere lo stile e il bonton con l’ausilio delle tecniche che miglioranole persone nei diversi aspetti della vita quoti-diana, così come nella carriera da fotomodella.Adriana, perché hai deciso di aprire una Scuoladi Portamento a Roma dopo tante soddisfazioniprofessionali? "Perché ad ogni donna e uomosia data l’opportunità di migliorarsi, apprez-zando l’importanza dello stile e conoscendol’arte per contraddistinguersi e muoversi più si-curi nella società, in ambito sia personale cheprofessionale".Il Corso è rivolto solo a chi ambisce a lavorarenel mondo della moda e dello spettacolo?"No, il Corso punta, prima di tutto, a combatterele proprie insicurezze e quindi a migliorare l’au-tostima di sé. Chiaramente, questo percorso dicrescita e di maggiore consapevolezza di sé edelle proprie potenzialità, rappresenta un goaldi per sé, al di là della sua eventuale spendibilità

professionale". Ma non tutti hanno “le physique du role” per in-traprendere un corso del genere, ovvero nontutti siamo alti e magri... "Il primo step consistenella valutazione della postura e della strutturafisica di ciascun individuo che viene analizzatada medici specialisti e anche da un dietologo,laddove ce ne fosse necessità. Lo stare megliocon se stessi inizia innanzitutto da un buon rap-porto con l’estetica e l’efficienza del propriocorpo".Quali sono le materie d’insegnamento?"Ne dico alcune: Portamento è la materia cen-trale del Corso con la quale si insegna la po-stura corretta, che deve essere in armonia conil movimento di gambe e braccia. Il Linguaggiodel Corpo per acquisire le tecniche espressivedi controllo sul movimento di mani e braccia esulla mimica facciale, coordinandoli tra di loro.Il Galateo, cioè la conoscenza di quel sistemadi buone maniere e conoscenza dell’etichettache ci consentono di mostrarci a nostro agionelle diverse situazioni della vita, costituisce uninsegnamento imprescindibile per le finalità chesi prefigge il Corso. Poi ci sono materie chehanno finalità più specifiche e professionali,quali Tecnica di Sfilata e Posa Fotografica. Hodeciso di aggiungere un’altra materia, Dizionee Recitazione, che considero strategica alla fi-losofia del Corso e alle sue finalità; attraverso ilmiglioramento del linguaggio e alla correzione

di eventuali difetti di pronuncia, riusciamo tramitela recitazione e quindi ad una espressione ver-bale più corretta e pulita, ad esaltare al megliole nostre capacità e le nostre idee, rendendocipiù sicuri di noi stessi".Il bon ton e lo stile sono abbastanza immutabili,ma la moda evolve con i tempi. Non temi unaeccessiva rigidità di alcune delle materie d’inse-gnamento o in un loro inevitabile anacronismoprima o poi? "Il Corso è modulare e flessibile, ead ogni Corso saranno svolti dei seminari cheintegreranno gli insegnamenti istituzionale e cheverteranno su tematiche differenti ma sempreinerenti ai principi ispiratori ed agli obiettivi pre-posti. Saranno tenuti infatti seminari sul Miglio-ramento dell’Autostima, sulla Storia della Modae molte altre ancora".Quali riconoscimenti formali ha il Corso?Il Corso è parte del CSEN (Centro Sportivo Edu-cativo Nazionale) affiliato al CONI e sta inoltreottenendo il Riconoscimento e Patrocinio dellaRegione Lazio".Sbocchi professionali? "Il collegamento con al-cune delle agenzie più importanti del settoredella moda coadiuverà i diplomati ad entrarenel mondo della moda e dello spettacolo".Chi saranno i docenti? "Professionisti affermatidel mondo della moda e dello spettacolo".Info: 06.3337309 Presso Flaminia Sette(zona Corso Francia, Roma)www.adrianasoares.com

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MODA

Ospite europeo alla Fiera Internazionaledi Bratislava dedicata alla bellezza.Hanno sfilato per lui le giornalistedelle principali reti televisive slovacche

Antonio Martino Couture èstato ospite della “FieraInterbeauty”, presso il

Centro Fiere Incheba di Bratislava, che portain mostra il meglio della cosmesi e della bel-lezza in Slovacchia per il ventunesimo annoconsecutivo. Non solo cosmesi: la fieraospita anche i saloni Biostyl, dedicato aduno stile di vita e un’alimentazione più natu-rale, e Esoterika per uno sguardo sia alcorpo che allo spirito. L’evento, aperto apubblico ed a professionisti, è stato dedicatoa tutti coloro che sono interessati a se stessi,al loro ambiente e ad una conoscenza perla propria crescita personale e spirituale.La fiera è stata animata da workshop, semi-nari nel campo della dermatologia, chirurgiaplastica ed estetica e cosmetici per capelli.Ospite internazionale della manifestazionelo stilista italiano Antonio Martino che ha ve-stito, oltre alle modelle slovacche più belle,tra le quali Mascela, seconda classificata aMiss Universo, sei giornaliste provenientidalle principali reti televisive Slovacche Mar-kiza, Joy, Televìzia Central, tra cui ZuzanaEliasova, Andrea Šprochová, Katarína Gaz-díková, Janka Zvoncekova, Petra Palevicova,Nora Ducka, Zaneta Stefankova.Antonio Martino Couture, con la sua modaraffinata, si è già fatto conoscere da qualchetempo tra i consumatori e specialisti slovac-chi. Anche quest’anno sarà ospite, per ilterzo anno, all’evento di moda “Crazy Cou-

ture”, organizzato da Renáta Len�éšová, cheospita i maggiori esponenti della moda Mit-teleuropea. Antonio Martino Couture è unmarchio che ha fatto della moda non un pas-saggio occasionale di una tendenza, mauno stile di vita. Il giovane stilista AntonioMartino, fondatore della Maison assieme aBarbara Molinario, ha saputo coniugarel’eleganza dell’haute couture con la spiglia-tezza del prêt-à-porter, creando un nuovostile, unico nel suo genere.Abiti che si indossano per la vita quotidiana,ma che hanno il sapore di un red carpet hol-lywoodiano. Capi da giorno, come le giac-che e le camicie, sono strutturate, intrecciate,rifinite, impunturate, sovrapposte per valoriz-zare la figura femminile. Il corpo non è mai

camuffato ma è spinto oltre i suoi limiti, esal-tando forme e volumi sconosciuti. Capi tra-sformabili, reversibili, da utilizzare in momentie modi diversi. Vere opere di ingegneria.Gli abiti da sera sono avvolti da un allure ro-mantico e aggressivo allo stesso tempo. La-sciano scoperte parti del corpo inusuali. esono costruiti con tessuti che non ti aspetticome il jeans a taglio vivo o jersey abbinatoal tulle plissé. Antonio Martino avvolge manon costringe. La sede della Maison è aRoma, in via del Cardello 32, una dellestrade più suggestive della città eterna, chetrasporta direttamente al Colosseo. Lì lo stili-sta crea ed accoglie le sue donne, quelle chevogliono un abito su misura, mantenendo uncontatto reale con le clienti.

ANTONIO MARTINO UN SUCCESSOINTERNAZIONALE

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C’è chi le ama, c’è chi leodia, ma di sicuro il suofascino negli anni è rima-

sto inalterato e a subirlo sono nella mag-gior parte dei casi le donne. Da qualcheanno le pellicce sono tornate in auge, ein particolare sono esplose durante la sta-gione che stiamo vivendo. Al classico etradizionale cappotto, si sono affiancatinelle tendenza moda di quest’anno, unaserie di altri utilizzi che la vedono decli-nata in maniera alternativa per gli acces-sori e le finiture di cappotto. Soprattutto èforte la tendenza a colorare le pelliccecon tinte stravaganti, dal verde petrolio,al giallo limone, dal bordeaux al blu eall’arancio e a trasformarla in manicotti,colli, stole, coprispalla e ornamenti capacidi trasformare qualunque soprabito in uncappotto molto elegante. Tra l’altro lamoda delle pellicce è tornata in auge conun tocco vintage e un po’ retrò, e con pro-poste, che provengono soprattutto daibrand meno tradizionalisti e classici, cheinvece puntano su impulsi metropolitani econtemporanei. Diciamo che ad ognunola sua pelliccia perché la particolarità diquesta stagione è che le proposte rispon-dono ad ogni esigenza. Soffici, colorate,animalier, rasate, diverse tra loro a se-

conda di ciò che simboleggiano e dei si-gnificati di cui sono investite, utili, se lun-ghe e tradizionali, per sentirsi un po’ chicoppure corte e colorate per trasformarsied avere un look trasgressivo e rock. So-prattutto ciò che colpisce in questa sta-gione 2011-2012 è la grande versatilitàdella pelliccia che si trova ovunque e sottoogni forma. Quindi non solo nelle giac-

che, ma anche nelle gonne, scarpe, borsee accessori, da indossare, soprattutto perquanto riguarda i marchi più giovani elow cost, con grande originalità, ad esem-pio come poncho e rigorosamente sinte-tica oppure come dettaglio chearricchisce capi giovani ed eclettici peruna moda che si considera più fresca egiovane.

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MODA

Grande protagonista della stagioneautunno inverno 2011-2012 è la pelliccia,vera o ecologica, proposta in colori euforici,per i cappotti ma anche per colli, gilet,giacche e finiture di ogni genere

di Fabiola Di Giov Angelo

ADOGNUNOLA SUAPELLICCIA

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MODA

Finalmente è sbarcataanche in Italia la Glos-sybox, un servizio unico

nel suo genere che darà la possibilità atutte le “beauty addicted”, e non solo,di tenersi aggiornate su le ultimissime no-vità nel campo della bellezza. Un belcambiamento nel modo di acquistare evalutare prodotti. Ogni mese arriverà acasa vostra la “scatola dei desideri”contenente cinque miniature di prodottinuovi di marchi di alto livello, non cam-pioncini ma formati più grandi, da potertestare e valutare, diventando così unavera e propria “glossy girl”.Il meccanismo è molto semplice: bastaandare sul sito www.glossybox.it, regi-strarsi, e con una piccola spesa mensilesi riceverà il cofanetto contenente ognivolta diversi prodotti da provare.Un servizio interessante perché dà lapossibilità di evitare acquisti sbagliati edallo stesso tempo mette a conoscenzadi tutte le novità nel campo della bel-lezza.In tutto il mondo ha spopolato, gli inglesine sono dei seguaci da anni, per nonparlare degli americani che in questecose sono sempre un passo avanti.Oggi anche le donne italiane hanno lapossibilità di usufruire di questo servizioinnovativo e divertente…

E’ un servizio unico nel suo genere. Dopo unaregistrazione su internet, con una piccola spesamensile è possibile ricevere a casa un cofanettocontenente tutte le novità nel campo della bellezza

TUTTEPAZZE PERGLOSSYBOX

di Costanza Cambriani

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ART&fashion

LONELYLADY OFTHE LAKE

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Photo: Lara Ferri - Luca Nocera - www.photoreclameMake Up Artist and Hair: Valentina dell’OmoDress Designer: Aurora PotentiJewerly Designer: Stefano PiparoStyling: Federica CaggiatiModel: Barbora@2Morrow

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SALUTE E BEnEssERE

di Camilla Rubin

GAME OVER

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Queste patologie – deno-minate “Game arthritis”- non sono riconosciute

ufficialmente. Le autorità hanno liquidato lafaccenda definendola come “isteria dimassa”. Migliaia di giocatori continuanoperò a manifestarne i sintomi. Fotografie edimmagini iniziano a circolare anche inRete”. Questo è il presupposto di questa esposi-zione che da settembre a novembre è statapresente all’interno della “Fabio Paris ArtGallery”: la presentazione di Game Arthri-tis, un progetto realizzato dal collettivo ita-liano IOCOSE in collaborazione conMatteo Bittanti, a cura di Domenico Qua-ranta. Game Arthritis si fonda sul presuppo-sto che le ipotesi, mai scientificamenteprovate, secondo cui l'uso troppo frequentedei videogiochi produca non solo danni psi-cologici, ma anche danni fisici, siano fon-date. Sino ad oggi, infatti, sono date ormai perassodate le problematiche legate al troppoutilizzo dei videogiochi che questi causereb-bero sui nostri figli: uno studio condottopresso laState University di Ames e pubbli-cato sulla rivista Pediatrics, sostiene chiara-mente che un uso eccessivodei videogiochi da parte degli adole-

scenti può comportare lo sviluppo di disturbipsicologi come ansia e depressione: se-condo questo studio i bambini che passanomolte ore davanti ai videogiochi più deglialtri hanno difficoltà a relazionarsi con glialtri bambini, sono impulsivi e hanno mag-giori probabilità di diventare ansiosi, de-pressi e di soffrire di fobie sociali e di solitohanno anche un peggiore rendimento sco-lastico. Le linee guida dell’ American Aca-demy of Pediatrics raccomandano di nonpassare più di due ore davanti allo schermodei videogiochi. I videogiochi dovrebberosemplicemente offrire un momento di relaxe divertimento, ma è anche certificato comemovimenti ripetitivi, una posizione scorrettae un uso eccessivo possano tuttavia cau-sare, a volte, intorpidimento, formicolii e altriproblemi che possono con il tempo provo-care seri problemi di salute. Partendo da questo presupposto Game Ar-thritis si avvale di una cornice narrativa se-condo cui le autorità e le software houseavrebbero coperto per anni questa verità,che ora viene alla luce grazie a una seriedi fotografie che documentano alcuni casistudio, supportate da citazioni provenientida studi scientifici e articoli di giornale. Sele immagini sono in realtà il frutto di un pa-ziente lavoro di make-up e di post-produ-

zione, le citazioni sono autentiche. Verso lafine degli anni Novanta, la comunità scien-tifica diffuse una serie di studi scientifici sulcosiddetto “Nintendo Thumb”, noto anchecome “Playstation Thumb”.

I DANNISecondo questi studi, l’uso frequente del joy-pad poteva determinare forme di ipertrofiamuscolare e malformazioni, tra cui la cre-scita eccessiva del pollice o infiammazionigravi ai tendini del polso. Prevedibilmente, imedia si avventarono affamati su questistudi, servendosene nel loro lavoro di demo-nizzazione dei videogame, già accusati –su basi un po' più solide – di causare dipen-denza e di indurre alla violenza i giocatoritroppo accaniti. IOCOSE e Bittanti si diver-tono a portare all'estremo questo fenomenodi paranoia mediatica. Secondo Game Ar-thritis, ci troveremmo di fronte a una piagasociale di immani proporzioni. Consideratala loro diffusione, i videogiochi costituireb-bero oggi la più seria minaccia alla salutefisica della nostra società, causando altera-zioni fisiche, provocando forme di artrite in-curabile, deformazioni e danni permanentia muscoli e legamenti.

© Foto gentilmente concesse da Kika Press

Quali sono gli effettidell'uso di videogiochisulle nostre dita, manie corpi? La conformitàdelle interfacce causadeformità. E’ un datodi fatto. La si puòchiamare “la realtàdel virtuale”. Per annisono state condottericerche in clinichee laboratori in tuttoil mondo, ma dottorie ricercatori sirifiutano di rendernepubblici i risultati.Nonostante ciò, provedi malattie causatedall'utilizzo delle nuovetecnologie inizianoad essere conosciuteanche al di fuori dellacomunità scientifica

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La micropigmentazione,conosciuta anche cometrucco semipermanente o

permanente, è una specialità estetica cheprevede l'introduzione nella cute di pig-menti specifici al fine di modificare, cor-reggere, abbellire ed equilibraredeterminati tratti del viso e del corpo. Sitratta certamente di una forma di tatuag-gio, ma grazie al differente processo pro-duttivo dei pigmenti e alla differenteprofondità di applicazione, il disegno ese-guito permane per un periodo di tempo li-mitato. Inoltre, per ottenere un risultatosempre perfetto, visibile e naturale è con-sigliabile sottoporsi ad un trattamento diritocco ogni 10-12 mesi circa.Quali sono i trattamenti possibili?Micropigmentazione estetica: fino adoggi conosciuta come trucco semiperma-nente o permanente, utilizzata per modi-ficare e ridefinire la forma di sopracciglia,occhi e labbra. Micropigmentazione correttiva: impiegataper realizzare la correzione di forme scor-rette e colori errati.Micropigmentazione ricostruttiva: appli-cata per eseguire correzioni di camou-flage di cicatrici e vitiligine, per

pigmentare il cuoio capelluto in caso dialopecia o calvizie o per ricostruirel'areola mammaria in seguito ad interventichirurgici.Chi può essere sottoposto al trattamento?La micropigmentazione è adatta a donnee uomini di qualsiasi età che desideranomettere in risalto, definire o correggere al-cuni lineamenti del volto, per migliorare ilproprio aspetto o nascondere lesioni e/odifetti. Questo trattamento è adatto a chiindossa lenti a contatto, a chi soffre di al-lergie ai tradizionali prodotti da trucco eagli atleti di qualsiasi disciplina sportiva.La micropigmentazione è dolorosa?Il dolore è un fattore assolutamente sog-gettivo ed individuale. Tuttavia grazie al-l'impiego di prodotti e attrezzatureall'avanguardia da parte di un personalequalificato è possibile ridurre la sensa-zione di dolore ad un lievissimo fastidio,che si avverte solo durante la seduta.

Make-up tattooTrucco semipermanentedi Maura Celanetti, Body Designer StylistVicolo Inversata 11 – Tivoli (ROMA) Info. 338/4379066makeuptattoo8@gmail

SALUTE E BEnEssERE

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ESTETICACORRETTIVARICOSTRUTTIVAConosciamo da vicino un settore dell’estetica,che sta prendendo sempre più piede e al qualesi affidano moltissime persone, si tratta deltatuaggio di trucco semipermanente, adatto a tutti,non invasivo né doloroso, ma che è bene ribadiredeve essere effettuato rigorosamente da personalequalificato e specializzato

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Prima

Dopo

Prima

Dopo

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EROS

di Fabiola Di Giov Angelo

L’ANSIADA PRESTA-ZIONE E’ANCHEDONNA?L'ansia da prestazione si manifesta nella donnacome un blocco della risposta sessuale,secondo un meccanismo che è più psicologicoche fisico. Un fen meno che riguardaun’italiana su cinque. Scopriamonele cause con il dottor Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta

A nche le donne sof-frono di ansia daprestazione, la noti-

zia è sicura e non si tratta neppure diuna percentuale tanto bassa. Infatti suun campione di 600 donne intervi-state tra i 18 e i 50 anni, di cui il 26%single, una su 5 ammette di aver spe-rimentato l'ansia da prestazione, perun fenomeno che interessa circa l’11%delle donne sessualmente attive afronte del 18% degli uomini. A gene-rare l’ansia è la paura di non essereall’altezza e soprattutto il timore diapparire poco disinibite e capaci du-rante l’atto sessuale. Da qui si innescaun meccanismo psicologico che si ri-percuote nella vita sessuale e privataa danno del piacere. Infatti alla basedi tale disfunzione ci sono aspettativeed errate convinzioni che produconoansia rispetto ai vari aspetti del rap-porto sessuale. Nel caso della donna,poi, questo fattore è accentuato dalfatto che il modo di vivere femminile èsempre più simile a quello degli uo-mini, vita sregolata, fumo e alcool,stress da troppo lavoro e il desiderioindotto di essere sempre perfette e

all’altezza di ogni situazione. “I motivi che generano l’ansia da pre-stazione nelle donne sono molto di-versi da quelli degli uomini - spiega ildottor Marco Rossi. Nelle donne l’an-sia comincia infatti con il timore di mo-strare le imperfezioni del propriocorpo. La donna è sempre molto pre-occupata del proprio aspetto anchequando fa l’amore, arrivando a te-nersi la maglietta addosso o tenendola luce spenta perché si vergogna.L’altro timore è quello di non saperaccontentare il partner. Da questedue cause si generano altrettante con-seguenze, da una parte una forte ten-sione e rigidità durante i rapportisessuali che sfocia in una difficoltà dipenetrazione fino ad arrivare ad unvaginismo secondario, dall’altra unadifficoltà a raggiungere sempre l’or-gasmo. E’ ovvio che l’ansia da presta-zione che colpisce la donna –conclude Marco Rossi – è più sub-dola, di sicuro meno evidente e so-prattutto non è in grado dicondizionare completamente un rap-porto come accade invece quando adesserne afflitti sono gli uomini”.

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ANTROPOLOGIA CULTURALEdi Marco De Murtas

Nel 2006 ho scritto un testo,“Ri-evoluzione”, che con-teneva alcune intuizioni

originali, sostenute però da uno studio e da unaelaborazione che le rendeva coerenti almenocome ipotesi. Il dottor Alessandro Meluzzi, an-dando ad una trasmissione di Porta a Porta, im-provvisamente se n’è uscito con le conclusionidi questa mia elaborazione che, detta così, èsembrata assai stramba. Il diavolo fa le pentolema non i coperchi. Così, hanno intitolato il videoche riprendeva la scena pubblicato su youtube:“Porta a Porta – Un barbone ubriaco delirasulla tragedia greca”. In più alle precisazioni sulruolo dei giornalisti (nella fattispecie su BrunoVespa e il caso di Cogne) ha trasformato il tuttoin adulazione. Vi riporto i passi sia quelli chespiegano l’ipotesi nel testo sul ruolo dell’infor-mazione e tragedia greca e i contenuti in parteprimo sul capitolo pubblicato come recensionein: www.psychomedia.it/pm/comm/massme-dia/demurtas.htm.

IN SINTESINel tragico caso di Cogne, fu "accusato" BrunoVespa di essere il polarizzatore della vicendaa dispetto di notizie di delitti altrettanto gravi odi fatti umanamente ritenibili più importanti, malasciati da parte. Niente di più falso. E' statal'opinione pubblica che ha subito e subisce unaspecifica, sinistra fascinazione dall'evento. La

mia personale ipotesi è che questo evento piùdi altri si adattava a rappresentare dei movi-menti nuovi nelle dinamiche collettive: lo scontrogenerazionale, presente da sempre, stava e staraggiungendo intensità inattese. Di qui l'intui-zione alla base di questa ipotesi. Gli antichigreci andavano ad assistere alle tragedie perarricchirsi di tematiche collettive, per immedesi-marsi e fare luce dentro di sé. Il fine di tali rap-presentazioni, almeno in parte, era quello dicostituire una sorta di "allenamento emotivo"qualora si fossero scontrati personalmente contali problematiche e non esserne travolti.

LA TEORIA DELLA TRAGEDIA GRECALa teoria della tragedia greca come sostituto

collettivo di particolari fatti criminosi accade per-ché per collettività essi rappresentano dinami-che nuove socio-psicologiche a cui non sonopreparati. Il fatto importante che fa esploderel'audience è il seguente: sentire dentro di sé (in-consciamente?) parte del conflitto che il criminein questione pone. Quindi la tragedia grecaaveva, in questo senso, lo stesso compito di al-lenamento emotivo. Inoltre, come al contrariodiceva Meluzzi, non va ringraziato BrunoVespa per quello che fa per questa funzionecollettiva perché per lui sono importanti solo gliindici di ascolto. Bruno Vespa sa quello che lagente vuole sentirsi dire e ridire senza stancarsie quello sceglie di trasmettere, almeno in questicasi.

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MELUZZIDELIRADA BRUNOVESPA?NO COPIAMALERisposta all’intervento del noto psichiatranella trasmissione televisiva “Porta a Porta”

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CURIOSITA’ DAL MONDO

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di Cristiano De Masi

Robin Bayne, inglese, quando è tornato dalla suavacanza negli Stati Uniti ha trovato una brutta sor-presa: un conto telefonico di 4.180 sterline adde-bitati dalla compagnia cui è abbonato, laOrange. Il ragazzo, 30 anni, ha raccontato diaver fatto solo una telefonata di 20 minuti e so-prattutto di essersi accertato prima dellasua partenza, tramite una telefonata all'operatoretelefonico, di modificare la sua tariffa con unaadatta all'estero. La compagnia, però, non ha vo-luto sentire ragioni: il ragazzo dovrà pagare.

LONDRA:BOLLETTATELEFONICADA RECORD

Quando si pensa ai pendolari si immaginano lun-ghe code in attesa alle fermate degli autobus odel tram e treni pieni all'inverosimile con un ridot-tissimo spazio vitale. Non per la metropolitana diChicago, dove grazie all'artista Joseph Baldwin ea una squadra di dieci volontari, una carrozzadella linea principale è diventata una foresta mo-bile. Un vero e proprio giardino su rotaia costituitoda oltre 400 zolle d'erba, nel quale i pendolaripossono rilassarsi prima della giornata lavorativarendendo piacevole il viaggio mattutino.

Nuova performance di Dario Gambarin, il pittorediventato famoso con le sue opere di land art:enormi "dipinti" realizzati a mano libera con un trat-tore che traina un aratro. L'artista, "per ricordare unuomo che ha saputo trasformare il futuro in pre-sente" ha realizzato un omaggio a Steve Jobs dise-gnando su un campo di 27.000 metri quadrati, aCastagnaro in provincia di Verona, una grandemela, il marchio della Apple, e la frase che è diven-tata il testamento di Jobs: “Stay hungry, stay fooli-sh'.

CASTAGNARO:L’ARTESUI CAMPI

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3CHICAGO:IL GIARDINOSULLE ROTAIE

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Anche quest'anno la quarta edizione del Jinhuyang Cul-tural Festival è stata inaugurata dalla cruentalotta tra caproni. Questa violenta esibizione è diventatapopolare in Cina negli ultimi anni e molti pastori alle-vano i loro animali per farli competere tra di loro, gua-dagnando i soldi delle scommesse. I vincitori vengonopoi esibiti per le strade dei paesi come veri e propricampioni, mentre per gli sconfitti non ci sarà una se-conda possibilità. Nel Paese asiatico non esiste un re-golamento in proposito ma organizzazioni animaliste,come la RSPCA, Royal Society for the Prevention ofCruelty to Animals, stanno facendo pressioni affinchévenga approvata una legge che possa vietare questotipo di manifestazioni.

XINJIIANG:FERMATE LALOTTA TRACAPRONI

MOSCA - Gli improvvisi scioperi delle compagnieaeree non metteranno più a repentaglio le ossadei passeggeri, costretti a dormire per terra in ae-roporto. Un designer russo ha brevettato una sca-tola del sonno, la Sleepbox, per tutte le personeche vorranno trascorrere in maniera confortevolele lunghe ore d'attesa all'imbarco. 'installazionecomprende un letto a castello, aria condizionata,uno spazio per i bagagli, una televisione, preseelettriche per ricaricare i dispositivi elettrici, mini-bar e wifi. Una soluzione che si può già trovareal HeremetyevoInternational Airport a Mosca. Il costo per l'uti-lizzo della Spleepbox e' di quindici euro all'ora ocinquanta a notte.

MOSCA:SCATOLA DELSONNO INAEROPORTO

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SOLIdARIeTÀ

UN CALENDARIOPER NONABBANDONARLIL'iniziativa è dell'associazione “Con Fidonel Cuore” e ha visto il coinvolgimento dei piùimportanti direttori delle testate giornalisticheitaliane e i cani e gatti dei rifugi

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Lo scopo è quello di sen-sibilizzare il maggior nu-mero di persone contro

l'abbandono degli animali. Non a casoil mese di luglio riporta nel calendariouna foto molto significativa. Con il rica-vato della vendita, l’associazione “ConFido nel Cuore” potrà sterilizzare, vacci-nare, microchippare e mandare in ado-zione cani e gatti con viaggi in aereodirettamente presso le persone che deci-deranno di adottarli.Protagonisti del calendario sono i cani ei gatti, presentati in adozione dai princi-pali direttori di rete e stampa nazionale:

Mimun del Tg5, Minzolini del Tg1, Ca-relli di Sky Tg24, Belpietro di Libero,Mulé di Panorama, Gallavotti del setti-manale Elle, Lucia Rappazzo di Psycolo-gies Magazine, Susanna Barbaglia diDonna Moderna, Silvana Giacobini,Bruno Vespa e Daniel Toaff, vice diret-tore di Rai Uno. Il calendario è distribuitoin allegato al quotidiano Libero dal 3 di-cembre nelle edicole delle principalicittà Italiane e si potrà avere anche attra-verso un numero verde info: www.confi-donelcuore.comIl calendario è stato realizzato tra Romae Milano, sedi delle principali redazioni

giornalistiche e televisive. Il foto-grafo ufficiale è Cesare Colognesi.Hanno collaborato ai servizi fotograficidel calendario anche altre associazionie rifugi privati, agevolando la presenzadi un cane o di un gatto. In ogni mesedel calendario ci sono anche le informa-zioni di riferimento per chi volesse adot-tare un amico a quattro zampe.Fortunatamente tutti i cani e i gatti foto-grafati nel calendario hanno trovato ado-zione presso famiglie nel corso di questimesi, ma altri amici negli stessi rifugi ecanili attendono qualcuno che gli tendauna mano.

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Alcune Immagini del calendariorealizzato dall’associazione“Con fido nel Cuore”

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AUTO

DISEGNA LATUA SMARTArte e passione per la piccola citycardella Mercedes si fondono in un concorsoper improvvisati designer. La premiazioneè avvenuta al Motor Show di Bologna

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Che cos’è l’arte oggi?Forse semplicemente unmodo per esprimere se

stessi, esternando le proprie passioni,esprimendo le proprie pulsioni. L’arte vivenelle idee, si nutre di creatività, cattural’attimo fino a renderlo duraturo neltempo. Sarà per questo che sempre piùcase automobilistiche strizzano l’occhio aquesto estroso universo. Anche la più pic-cola city car ha legato il suo nome ad unconcorso tutto incentrato su immagina-zione e creatività: “Design your Smart”.Per l’occasione tutti si sono improvvisatidesigner smart, compilando on line il formdi registrazione ed inviando poi il proprioArt Sticker per la personalizzazione diuna smart. Di tutti gli Art Sticker pubblicati,resi visibili e soggetti a votazione da partedegli utenti registrati, è stato scelto il mi-gliore. Il vincitore ha visto realizzata conla propria firma, una personalissima livreaper smart. La premiazione è avvenuta,proprio in questi giorni, nel corso delMotor Show di Bologna, una cornice digrande prestigio quando si parla di mo-tori.

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di Massimiliano Agostini

ARTe

L’arte è l’espressione del mondo che stiamo vi-vendo. Il nostro mondo è un treno in corsa e latecnologia ci circonda anche per le cose più

elementari e nel futuro sarà sempre più presente. Crisi o non crisi, quasitutti noi abbiamo un computer, una connessione a internet, un cellu-lare… I social network stanno diventando uno strumento sempre piùpresente nella nostra vita, così come l’e-commerce. Siamo sempre piùschiavi della tecnologia, come nei profetici libri di Dick, persino la po-litica si dà battaglia sul web e su Facebook. E a volte si vince propriocon questi strumenti. L’arte nel corso degli anni si è adeguata a questanostra evoluzione. Christopher Conte, che abbiamo intervistato, è unostraordinario autore di sculture robotiche e tecnologiche. E’ di origininorvegesi ma vive e lavora a New York. Da molti anni è uno dei “Ba-rany Artists” legati a Les Barany, il famoso agente di Hans Ruedi Giger,artista surrealista vincitore dell’oscar con la sua creatura Alien. E’ moltodifficile, per la natura e la varietà delle sue complesse opere, racchiu-dere Christopher in un movimento artistico, ma un passo è stato fattoverso lo steam punk: le sue opere sono state raccolte nel volume “Ste-ampunk: The Art Of Victorian Futurism” di Jay Strongman. Ma, a dif-ferenza dello steam punk, dove la fusione tra stile ottocentesco efantascienza è ben evidente, le sculture di Christopher Conte sono piùmoderne e hi tech, quasi più un cyberpunk che uno steampunk. Que-sto giovane artista vanta già un numero elevato di mostre internazio-nali, i suoi fans sono dislocati in ogni parte del mondo ed è in continuaascesa. Le sue opere sono ricercatissime, anche perché spesso impos-

CHRISTOPHERCONTE:IL PRINCIPEDELL’ARTEROBOTICAScopriamo questo incredibile artista di originenorvegese che vive a New York. Ha lavoratocome “protesista” e nel campo della biodinamica.Una passione che l’ha portato a realizzaresculture robotiche e tecnologiche

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sibili da reperire persino dall’artista stesso,vendute prima ancora di essere completate.E’ possibile reperire da lui stampe ad edi-zione limitata, ma per un oggetto unico la filaè lunghissima.Quali sono state le esperienze che finora tihanno entusiasmato maggiormente?“Sin da bambino sono sempre stato interes-sato e coinvolto nell'arte e nella progetta-zione. Ho cominciato a disegnare a 3 anni.All'età di 6 anni frequentavo lezioni di arteall'Università di Hofstra, seguendo una rac-comandazione del mio insegnante di primaelementare. Alle scuole superiori, frequen-tavo lezioni di pittura presso la St. John's Uni-versity. Dopo la scuola superiore, quando eroal Pratt, studiavo anatomia presso l'OspedalePresbiteriano della Columbia a seguito di unprogramma finanziato all'Università della Co-lumbia. Dopo aver conseguito una laurea diprimo livello in Belle Arti al Pratt, ho iniziatoa lavorare come protesista, realizzando artiartificiali per persone amputate. Durante ilmio periodo di lavoro nel settore, ho lavoratonell'oscurità, creando sculture biomeccanicheche riflettevano il mio amore per la biomec-canica, l'anatomia e la robotica”.E poi? “Nel 2008, mentre mi preparavo peruna esposizione individuale in una galleriaa New York - e continuando a lavorare atempo pieno come protesista - divenne chiaroche mi sarebbe stato impossibile dividere ilmio tempo tra le due attività. Per quanto mi

fossero piaciuti i miei 16 anni di lavoro nelcampo della prostetica era tempo di andareavanti”.Come definisci la tua arte? “E’ difficile anche per me definire la mia arte,ma hai ragione, io non mi considero un arti-sta steampunk. Alcuni dei miei pezzi richia-mano un po’ l’estetismo dello steampunk,questa è la ragione per cui spesso vengo in-quadrato in questa categoria. Ma io non vo-glio limitarmi e non voglio che il mio lavorovenga racchiuso all’interno di uno specificogenere. La mia arte cambia continuamenteed è influenzata da tantissimi fattori”.Ci sono artisti che ti hanno particolarmenteinfluenzato? E ci sono artisti con i quali ti pia-cerebbe collaborare in un progetto?“Leonardo Da Vinci è stato il primo artistache mi ha colpito particolarmente, giàquando ero piccolissimo. Poi c’è H.R. Gigerche ha avuto una grande influenza nel miolavoro che sussiste tuttora. Studiare i suoi di-

pinti dalle scuole superiori mi ha aiutato a ve-dere e percepire la bellezza da un altropunto di vista”. Le tue opere sono molto particolari ed estre-mamente complesse. Quanto impegno ti ri-chiedono?“Sì, è vero, sono molto elaborate e ogni sin-golo pezzo comporta un impegno che va daqualche settimana a un mese. Spesso anchedi più, dipende su quanto io sia fortunato acreare i giusti pezzi. Comunque il processodi creazione di una singola opera è compli-cato e dispendioso. Uso ogni tecnica possi-bile, da processi antichi 5000 anni, come lafusione a cera persa, fino ai più innovativi ehi-tech utilizzati anche in progetti aerospazialiattuali. Nella mie opere faccio di tutto: fu-sione, saldatura, brasatura, filettatura, perfo-ratura, e tutto ciò che è necessario percompletare l’opera. Questo naturalmentecomporta tanto tempo”.Puoi anticiparci qualcosa su quello che ve-dremo prossimamente?“Gli insetti mi hanno sempre affascinato...questi piccoli esseri hanno meccanismi chegli permettono di arrampicarsi sui muri, volaree saltare per uno spazio anche superiore diventi volte la loro grandezza. Essendo ap-passionato di biomeccanica e robotica, puoiaspettarti di vedere insetti molto più elaboratie che potranno persino camminare da soli.Tutto questo in un futuro nemmeno tanto lon-tano”.

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LIBRI DEL MESE

di Beatrice Masini – Ed. Fanucci EditoreDopo il successo del suo precedenteromanzo, “Bambini nel bosco”, arri-vato nella dozzina finalista del premioStrega 2010, Beatrice Masini torna inlibreria con una storia delicata e po-tente, “Solo conun cane”, la sto-ria di Milo e delsuo cane, Tito.Siamo in unregno il cui Re èsolito emanareeditti alquantodiscutibili, dettatidal suo umoregiornaliero; inu-tile dire che l’ob-bedienza è d’obbligo. Un giorno ilSire decide di bandire (e quindi ab-battere!) tutti i cani del regno, e invitatutte le famiglie a obbedire senza di-scutere…

SOLO CONUN CANE

IL MANUALE PRATICODEL BENESSERE

LA STORIADEI RADIOHEAD

di Mac Randall – Ed. Exit MusicIl saggio di Mac Randall racconta lastoria dei Radiohead, rockband in-glese formata da: Thom Yorke (voce,chitarra, pianoforte), Ed O’Brien (chi-tarra, voce di supporto), Colin Green-wood (bassoelettrico, sintetiz-zatori), JonnyG r e e n w o o d(chitarra, ta-stiere) e Phil Sel-w a y(percuss ioni) .Musicisti e alfieridi estremo ta-lento con unproprio stile mu-sicale particolar-mente influenzato dalla musicaclassica contemporanea, dal free jazze dall’elettronica. L’autore ha detta-gliatamente documentato il loro viag-gio musicale, dai difficili esordi in unliceo di Oxford per poi proseguiresulle note di “Creep” e “The Bends”sino all’album considerato pietra mi-liare della musica rock degli anni no-vanta: “Ok Computer”.

MR GWYN

di Alessandro Baricco – Ed. FeltrinelliJasper Gwyn vive a Londra e fa loscrittore. A quarantatré anni scrive peril giornale ”The Guardian” un articoloin cui elenca le cinquantadue coseche non avrebbe fatto mai più. E lacinquantadue-sima è: scriverelibri. Per uncerto periodova in Spagna equando ritornaa Londra sisente finalmentefelice e liberocome non si sen-tiva da anni. Ini-zia acamminare per le strade con una ri-scoperta libertà tutta cucita addosso,perché pensa che ha smesso di scri-vere e quindi è invisibile agli altri.Dopo poco, però, scrivere gli mancaper davvero. Capisce che la sua situa-zione è conosciuta da molte persone.

di Paolo G. Zucconi - Ed. Ipertesto

Finalmente un libro tutto sul benessere,preferibilmente da leggere prima diammalarsi. Scritto per la persona delusada trattamenti sanitari troppo lunghi,da diagnosi fantasiose o approssimativee valutazioni, esteticamente ineccepibili,ma incompetenti: si propone innanzi tuttodi ridurre le probabilità di contrarre tantidisturbi che tutte le persone potrebberofacilmente prevenire, tramite rimedinaturali ed azioni salutiste a costo zero(aria, acqua, sole, luna e luce) utilizzatee dosate secondo semplici prescrizioniin abbinamento con un programmapratico per testare e migliorare lo stiledi vita personale attraverso unaoriginale iconografia denominata“l’Ottagono del Benessere”.

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TeMPO

Di luoghi dedicati altempo libero ce nesono tanti. Trovarne uno

che raccogliesse in sé piste di bowling, ta-voli da biliardo, slot machine, maxischermi,enogastronomia dolce e salata, non è fa-cile. E’ da questi elementi che è nato il con-cept Cosmico, una megastruttura situata adue passi dall’uscita di Tivoli dell’auto-strada A24 Roma-L’Aquila. Un luogo chein poco tempo ha richiamato la presenzadi tantissime persone e altre ancora le chia-merà in virtù della sempre più crescente vo-glia di divertimento, unita al desiderio digustare ottimi piatti o bere semplicementeun cappuccino, un aperitivo o un cocktail.Il posto è di quelli che non si possono nonnotare, forte di una architettura moderna econ elementi grafici che richiamano l’atten-zione su quello che si svolge al suo interno.Un interno che sa offrire un’atmosferaunica grazie alla particolare illuminazionea led e il gioco di colori tipico di un arre-damento in stile pop art. Cosmico è un au-tentico “divertimentificio” a disposizione ditutti, dalla mattina alla sera, senza limiti di

età. E’ facile imbattersi in una partita di bo-wling dove a gareggiare siano contempo-raneamente giovani, adulti e anziani.Certo, sarà difficile emulare il record diDave Wilson, che nel 2006 giocò per 102ore di fila a bowling in 408 partite diverse.Ma sarà lo stesso divertente assaporare lavoglia di tornare quanto prima a buttaregiù i birilli. Oppure a sfidare gli amici a bi-liardo o a cercare la fortuna con le slot ma-chine di ultima generazione.Il gioco non è l’unico motivo di interesse diCosmico. La disponibilità di due ampiearee interne, consente di ospitare feste dicompleanno o ricorrenze di qualsiasi tipo.E per una serata diversa, tra divertimentoe gusto, ci sta bene una pizza che da Co-smico è davvero buona. Così come il riccomenù gastronomico che consente di sod-disfare tutti i gusti dei clienti. E’ con il “cam-pionato-spezzatino” non c’è problema,perché i maxischermi installati all’internodella struttura permettono di assistere a tuttigli eventi sportivi a tutte le ore, compresele partite che si disputano la domenica alle12.30. Un motivo in più per farci un salto.

COSMICOLA FABBRICADEL DIVERTIMENTOVivere le emozioni di una partitaa bowling, di biliardo o tentare la fortuna con leslot machine. Gustare un ricco menù gastronomico,assistere tutti gli eventi sportivi sui maxischermi…

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GIOVEDÌ 8 DICEMBREPer gli appassionati degli anni ’20-’50,serata Swing&Soda e Rock&Roll, musicadal vivo con i “The Wanted” e anima-zione con gli insegnanti della scuolaSwing&Soda di Roma.Cena Swing&Soda, 30€

VENERDÌ 9 DICEMBREVivi la magia e le suggestioni dellaDanza del Ventre con Veridiana Nour eJasmine, in una serata tipicamente araba.Cena araba, 30€

SABATO 10 DICEMBRECena e spettacolo con Silvana della Ma-gliana, Miss Drag Queen 2010, reginadella notte romana e Velma K. Miss Bar-bados 2011, favolosa cantante dal vivoCena Drag Queen, 40€

DOMENICA 11 DICEMBRECena e spettacolo con il grande presen-tatore, cabarettista e comico provenientedagli spettacoli “seven show”, “la sai l’ul-tima” e “scherzi a parte” e dal teatro eprimatista mondiale per 35 ore di cabaretsenza interruzione, Nino Taranto.Cena cabaret, 35€

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FILM DEL MESE

Il film racconta gli ultimi frenetici giorni della corsa per le pri-marie in Ohio, in cui un giovane addetto stampa viene coin-volto in uno scandalo politico che minaccia di comprometterela campagna elettorale, e finisce invischiato in una rete di in-trighi, pericolose manipolazioni di veterani della casta e se-dotto da una stagista. Il film è un’intensa storia di sesso,ambizione, lealtà, tradimento e vendetta, ambientato nel con-testo del potere e della politica del mondo di oggi.Cast: George Clooney, Marisa Tomei, Philip Seymour Hoffman,Ryan Gosling, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti, Jeffrey Wright,Max Minghella, Danny Mooney, Lauren Mae Shafer, WendyAaron, Hayley MadisonRegia: George ClooneyDistribuzione: 01 Distribution

LE IDI DI MARZO

Mambo, il re deltip tap, ha deiproblemi con ilpiccolo Erik, cheha la fobia perla danza. PoiErik fugge e in-contra Sven, unpinguino chepuò volare! EMambo non haalcuna speranza di poter competerecon lui.Ma le cose peggiorano ancoraquando il mondo viene sconvolto daforze potenti. Però Erik scopre il co-raggio e la determinazione del padrequando Mambo riunisce attorno a séla comunità dei pinguini e tutta unaserie di creature straordinarie, dai mi-nuscoli krill ai giganteschi elefanti ma-rini, per rimettere le cose a posto.Cast (voci): Robin William, Brad Pitt,Matt Damon, Elijah Wood, Hank Aza-ria, Sofía Vergara, Pink, CommonRegia: George MillerDistribuzione: Warner Bros

HAPPY FEET 2 SHERLOCK HOLMES:GIOCO DI OMBRE

Sherlock Hol-mes è semprestato il più astutodi tutti, almenofino ad oggi.Una nuovaacuta mente cri-minale, il Profes-sor Moriarty(Jared Harris),con una intelli-genza pari a quella di Holmes e conuna predisposizione al male ed unatotale assenza di coscienza , po-trebbe mettere in grande difficoltà il ri-nomato detective. Quando il Principed'Austria viene trovato morto, tutte leprove raccolte dall'Ispettore Lestrade(Eddie Marsan), indicano come causadella morte il suicidio.Cast: Jude Law, Robert Downey Jr.,Rachel McAdams, Kelly Reilly, EddieMarsan, Geraldine James, Gilles Lel-louche, William Houston, Affif BenBadra, Jared Harris, Stephen FryRegia: Guy RitchieDistribuzione: Warner Bros

ARTUR 3 LA GUERRADEI DUE MONDI

Arthur, insiemeai suoi insepara-bili amici Sele-nia eBetameche éfortemente de-ciso ad impe-dire che il pianodi Maltazard,conquistare ilmondo, vengaportato a termine. Nonostante i treamici partano con l'handicap dellaloro altezza, Maltazard ha, infatti, su-perato i due metri, riusciranno conl'astuzia ad avere la meglio sul loronemico. Ad impreziosire il film c’è uncast di voci davvero importante…Cast (voci): Mia Farrow, SelenaGomez, Freddie Highmore, Jimmy Fal-lon, Iggy Pop, Robert Stanton, LouReed, Frédérique Bel, Penny BalfourRegia: Luc BessonDistribuzione: Moviemax

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TEATRO

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E’partito il 3 dicembre alGran Teatro di Roma iltour 2011-2012 del nuovo

musical “Il libro della Giungla”, spettacolocreato a misura delle famiglie, che,dopo il suc-cesso riscosso nella scorsa stagione, torna acoinvolgere grandi e piccini con musiche, bal-letti e canzoni. Tratto dal celebre romanzo “TheJungle Book” di Rudyard Kipling, trasposto eadattato con fantasia al palcoscenico da unteam di professionisti di grande esperienza nelsettore, “Il libro della Giungla” racconta la sto-ria di Mowgli, il cucciolo d’uomo adottato eprotetto dagli animali, anche i più feroci, dellagiungla indiana. Diretto dalla regia di AdrianoBonfanti – conosciuto ai più come autore disuccessi televisivi come “Striscia la notizia”, “Pa-perissima” o “La sai L’ultima?”- che firma il mu-sical assieme a Giggi Reggi e Luigi Albertelli,lo spettacolo gode della firma di Tony Labriolae Stefano Govoni per le musiche, mentre la co-reografia dei balletti si avvale della maestria edell’esperienza di Gillian Bruce della Royal Ac-cademy di Londra, già coreografa di autenticisuccessi quali “Peter Pan” e “High School mu-sical”. E a proposito di grandi successi, ad in-terpretare il giovane Mowgli sarà ancora unavolta Heron Borelli - protagonista del pluripre-miato “Notre Dame de Paris” di Riccardo Coc-ciante e di “Hollywood” di Massimo Ranieri -

affiancato da Vittorio Vaccaro, Denise Brambil-lasca, Mauro Di Maggio, Ilaria Fabrizio oltreche da un eccellente corpo di ballo interpretedegli immancabili Bagheera, Baloo, Re Ba-nana, il Colonnello Hatley, Shere Khan, Akela,Kaa cui si aggiungono i due nuovi personaggigenerati dalla fantasiosa penna dell’autore ov-vero la Signora delle Risposte e l’Albero cheparla. Dopo l’esordio romano (e successiva-mente Varese e Prato), il musical ha preso lavolta di tante città italiane che, accogliendolopermetteranno a grandi e piccini di vivere e ri-vivere la magica vita di Mowgli, giocosa pa-

rafrasi musicale del passaggio dall’infanziaall’adolescenza. Già annunciate le primissimetappe del tour che durerà sino ad aprile: l’11dicembre al Teatro delle Celebrazioni di Bolo-gna, il 18 dicembre al Teatro Victoria di VittorioVeneto; il 27 dicembre al Teatro Ventidio bassodi Ascoli Piceno.

Info 055-2001143 Infogruppi 339.2130580Prevendita su www.ticketone.itUlteriori informazioni e aggiornamenti sul tourwww.illibrodellagiungla.it

IL LIBRODELLAGIUNGLAE’ partito dal Gran Teatro di Roma l’attesomusical diretto da Adriano Bonfanti incollaborazione con Giggi Reggi e Luigi Albertelli.Protagonista dello spettacolo è Heron Borelli

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TEATRO

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di Fabiola Di Giov Angelo

KATIA BENIBIONDACOMEMARILYNDotata di un incredibile talento comico, è un’attricecapace di portare in scena la vita quotidianacon un atteggiamento dissacratore, ma anchecon la delicata ironia di una signora del cabaret

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Nota al grande pub-blico grazie alla televi-sione con Cambi,

Panariello e Conti e alla simpaticissimaTina della fiction “Carabinieri” Katia Benidurante i suoi spettacoli non smette di ac-cendere il suo pubblico con un repertoriodi grande successo. E oggi, appena var-cata la soglia dei magici cinquant’anni,come lei stessa li definisce, ci racconta diquanto il suo mestiere sappia fornirlegrossi stimoli, della sua visione della vitacome un’energia ad intermittenza, dellesue passioni romantiche e di un sogno darealizzare, avere un posto suo dove man-giare e godere di buoni spettacoli. Hai appena compiuto cinquan-t’anni. Qualcosa da dichiarare? “Sono finalmente entrata nel ma-gico mondo delle cinquantenni,tra l’altro in buonissima compa-gnia. Sono con Demi Moore, Ma-donna e molte altre splendidedonne che col passar degli annidiventano sempre più belle. Avolte mi chiedo se anche loro ab-biano vissuto le magnifiche gioiedelle sensazionali fasi della me-nopausa!”.Qualche valutazione a questopunto della carriera?“Diciamo che le valutazioni mimettono malinconia. Non sono diquelle cinquantenni che voglionoessere giovani a tutti i costi. Ma misento ancora in una fase speri-mentale e questo mi dà un fortestimolo. Se si arriva a pensare chea cinquant’anni si hanno solo gli ultimicolpi da sparare, in tutti i sensi, è finita, sismette di investire sul proprio futuro eanche sul passato! Perché come ha dettouna volta Giorgio Faletti è importante in-vestire anche sul proprio passato e suquelle cose belle che si sono fatte”. “Prima o poi casco” è il titolo del tuo ul-timo spettacolo, ma anche di un tuo libro.Ce ne vuoi parlare?“Prima o poi casco” è prima di tutto il libroscritto con Fabio Genovesi, poi è diven-tato uno spettacolo teatrale con il qualesiamo stati in giro quest’estate e che por-teremo al nord, in particolare in Piemonte,a febbraio”. Quali altre novità per il prossimo anno?“A marzo debutterò con un nuovo spetta-

colo tratto da un altro librettino scritto annifa “Renzino mon amour. Lui, lei e l'arbremagic”. Il titolo dello spettacolo sarà “Gliinseparabili” e racconterà la vita di unafamiglia di folli supereroi, che vivono tuttiinsieme nella stessa casa. La storia prendeinizio a partire dagli anni ’60, in partico-lare il giorno della morte della splendidaMarilyn Monroe, data in cui nascerà laprotagonista dello spettacolo, una biondadi nome Katia”.Come mai questo riferimento a Marilyn?“Io ho una passione smisurata per questastraordinaria attrice. Addirittura ho unastanza da bagno nella mia casa intera-mente dedicata a lei”.

Quanto conta nel tuo rapporto con l’altrosesso il fatto di essere una donna moltoironica e divertente?“Nella vita è molto importante essere sim-patici. Lo stesso Giacomo Casanova com-prendeva tra le regole di seduzione lasimpatia. L’autoironia, in generale, è unadote molto apprezzata e devo dire che,soprattutto nella prima fase della mia car-riera, alcuni colleghi comici sono stati at-tratti da me proprio per la mia simpatia”.Prima di diventare una comica avevi maipensato di fare altro?“Dovevo laurearmi in fisica, ero molto por-tata per le materie scientifiche. Poi con ilmio fidanzato di allora decidemmo di iscri-verci ad un corso di teatro e abbandonarel’università. Feci alcuni seminari e in se-

guito cominciai a studiare alla scuola diAlessandra Galante Garrone a Bolognae da lì è iniziata la mia carriera”. Il pubblico televisivo ti ha conosciuto gra-zie al ruolo di Tina nella fiction “Carabi-nieri”. Quanto sei legata a quel ruolo?“Molto. La gente mi riconosce per averdato vita a quel personaggio. Iniziai cre-dendoci poco, poi Tina è cresciuta con mepuntata dopo puntata, avevo la possibilitàdi improvvisare e il copione era diventatocon il tempo una sorta di canovaccio. Inol-tre quel personaggio mi ha permesso diarrivare alle nuove generazioni. Ne ap-profitto per ricordare il mio amico Vin-cenzo Crocitti, che nella fiction

“Carabinieri” ha interpretato il vi-cebrigadiere Bordi, scomparso loscorso anno. E’ stata una per-sona veramente molto bella, unuomo buono con il quale ho tra-scorso momenti divertentissimi aCittà della Pieve, in Umbria, dovegiravamo la fiction”. Hai esordito con un trio comicotutto al femminile “Le Galline” edopo circa 20 anni il trio si è riu-nito. Come è stato?“Con Sonia Grassi avevamofatto altre cose insieme mentrecon Erina Maria Lopresti ci era-vamo perse di vista da allora, daquegli anni in cui lavoravamo in-sieme con Alessandro Benvenuti.Ci siamo riunite nel 2007 ritro-vando lo stesso entusiasmo eforse un pizzico di energia inpiù”.

Se non avessi fatto l’attrice comica cosaavresti potuto fare? “Qualcosa che avevaa che fare con il cibo. Ho una sorta di fis-sazione per i prodotti tipici e i piatti locali,per cui quando mi trovo in un posto nuovoadoro assaggiare le specialità locali.Prima o poi ne farò l’argomento di un miospettacolo. Tra l’altro il mio sogno sarebbeproprio quello di aprire un ristorante dovemangiare prodotti tipici e assistere a spet-tacoli e cabaret”.Lasciamoci con qualche tuo appunta-mento… “Sarò nel film di e con GrazianoSalvadori ‘Sarebbe stato facile’ che ab-biamo iniziato a girare da poco e nell’ul-timo film dei Vanzina in una scena girataa Firenze e poi c’è lo spettacolo ‘Gli inse-parabili’ che credo ci divertirà molto!”.

© Foto gentilmente concesse da Gianni Ugolini

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GP MAGAZINE 95

TEATRO

Una farsa dell’amore conuomini e donne al centro.Un gioco che si ripete da

sempre ma che trova nuovi spunti di fronte auna società in continua trasformazione. Bia-gio Izzo presenta «Guardami Guardami»,brillante commedia scritta con Bruno Tabac-chini e con la regia di Claudio Insegno, inscena il 20 dicembre (ore 21:15) al GranTeatro di Roma. L’organizzazione è a curadell’agenzia Ventidieci. In scena Teresa DelVecchio, Francesco Procopio, Federico Per-rotta, Sabrina Pellegrino, Valentina Olla eGino Cogliandro; Luigi Ferrigno alle scene,costumi di Graziella Pera e coreografie diGermana Bonaparte. Le musiche sono diPaolo Belli. La vita coniugale di una giovanecoppia fa da sfondo alla storia dove i prota-gonisti sono lui e lei. Lei, la fede nell’amore«fonte del nostro essere che unisce le celluledella vita e crea intorno l’energia positiva cheporta verso la realtà assoluta». L’amoremuove il sole, le stelle e tutto l’universo, pensalei. Lui pensa invece che l’amore sia peggiodi uno tsunami: una forza della natura; un tor-nado che può abbattersi sulla tua casa, cheti scoperchia il tetto lasciandoti sul lastrico. Lastoria va avanti così da secoli, incentratacom’è sulla visione diversa dell’amore di luie lei. Lei che non sopporta il pensiero che luila tradisca, nemmeno col pensiero. Lui che

non ha altri pensieri e pensa solo a quello.Lei e il dubbio che la martella, il sospetto chenon le dà tregua: lei che non dà tregua a lui.Uno dei disastri più frequenti che l’umanitàha dovuto affrontare nel corso della storia ri-siede proprio nell’incapacità di arginare ildramma dell’amore usando il cervello. Una commedia, la vita, tutta da ridere, conuomini e donne, polarità opposte ma com-plementari, alla ricerca perenne di una di-mensione dove si possano incontrare; con leisempre più convinta che, nonostante tutto,«l’amore è l’essenza della vita e guai a chime lo tocca»; e lui sempre più proteso ad af-finare l’arguzia, l’astuzia, l’espediente; a spe-rimentare nuove soluzioni, in cercadell’invenzione geniale, del “rimedio”, per-

ché il venerdì sera c’è il tavolo con gli amicie guai a chi me lo tocca. Il rimedio è tutto lì,nella capacità di Biagio Izzo di ipnotizzarele donne. Ebbene sì, questa volta il colpo diteatro è un fluido che, attraverso lo sguardomagnetico, il movimento delle mani e il suonodella voce, consente a Biagio (Vito Prudentenella storia) di addormentare le sue donne.Lui dice «guardami…guardami…» e questecadono addormentate ai suoi piedi. Ma èsolo una farsa la nostra; una via oltre l'uomoe la donna capace di offrire un nuovo pre-sente, una armonia diversa, in una finta realtà.

Infoline e prevendite:0773/414521 0773/664946 www.ventidieci.it - [email protected]

BIAGIO IZZOAL GRANTEATROIl 20 dicembre il celebre attore comiconapoletano sarà in scena con la brillantecommedia “Guardami Guardami”

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96 GP MAGAZINE

TEATRO

ROMA RIDENSLA CAPITALEDELLA RISATADirettamente da “Zelig” e da “Colorado”, il 3 marzosbarcano al Gran Teatro Gabri Gabra, Giacobazzi,Fichi d’India, Gem Boy, Sgrilli e Giorgio Verduci

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Si scrive «Roma Ridens» esi legge divertimento as-sicurato. Direttamente da

Zelig e Colorado, sabato 3 marzo sulpalco del Gran Teatro (viale Maurizio Ba-rendson – Saxa Rubra) arrivano GabriGabra, Giuseppe Giacobazzi, i Fichi d’In-dia, Gem Boy, Sergio Sgrilli e GiorgioVerduci.Un evento unico nel suo genere, che riu-nisce i comici più amati del piccoloschermo in un solo grande spettacolo. Acominciare da Gabri Gabra, ovvero Da-niele Ronchetti, che da sempre si ponecome obiettivo «far ridere con un linguag-gio nuovo, al passo con i tempi, moderno,da strada»; lui infatti non vive lo spetta-colo come un monologo, ma come unospazio dove il pubblico può sbizzarrirsi,cantare e ballare. Per questo motivo portasempre con sé Mr Dibe, uno dei dj più di-namici e coinvolgenti del panorama na-zionale. Il risultato? Nessuno spettacolodi cabaret era mai stato coadiuvato da undj sul palco. Non hanno certo bisogno di presenta-

zioni i Fichi d’India che, dividendosi tra ci-nema, teatro e televisione, continuano aregistrare consensi tra il pubblico di tuttele età. Il loro esordio risale al 1989 - pergioco - al «Fuori pasto», un locale di ca-baret a Varese; da allora è iniziata la loroascesa che li ha visti – tra gli altri - prota-gonisti anche dei cinepanettoni «MerryChristmas» (2001), «Natale sul Nilo»(2002) e «Natale in India» (2003). L’ultima stagione di Zelig ne ha sancito ladefinitiva consacrazione e lui promettegrandi sorprese: parliamo di GiuseppeGiacobazzi, che racconta vicende di vitaquotidiana con una mimica e un umori-smo unici. Una passione trasformata in unmestiere, tante risate e indiscussa genialitàfanno dei Gem Boy la realtà musicale dioggi. Dal 1992, anno di uscita di «Amicifidati!», sono arrivate le prime conferme euna miriade di brani che hanno visto dila-gare una vera e propria «GemBoyma-nia». Difficile rinchiuderlo in unadefinizione e se, inevitabilmente, lo Sgrillicomico troneggia per popolarità suglialtri, è impossibile capire Sergio senza

tener conto degli Sgrilli musicista, can-tante, attore, regista, interprete, autore, im-provvisatore. Amante della semplicità daidiversi piani di lettura, continua a ripeterea tutti «Devi vedermi dal vivo!» ed è suquesto che da sempre punta. «Recitando apro tutti i rubinetti dell’ener-gia che nella vita di tutti i giorni contengoper carattere, per paura della legge e ri-spetto delle istituzioni»: Giorgio Verduci èun vulcano e il pubblico lo ama proprioper questo. Nel 2008 è entrato a farparte del cast di Zelig Arcimboldi conPadre Donovan, il predicatore dell’amoreche si fa trasportare con fervore dalle pa-rabole ricche di citazioni della vita quoti-diana; nel 2009 è uno dei prestigiosiquasi-inviati del Quasi-Tg di Rocco Tanicae nell’edizione Zelig 2010 ha presentatoil signor Verduci che trova sfoghi «vivacie alternativi» alle ingiustizie e alle prepo-tenze.

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GP MAGAZINE 97

Da Sinistra: Giacobazzi, Fichi d’India,Sergio Grilli, Gabri Gabra, Gem Boy

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TELEVISIONE

di Silvia Giansanti

100 GP MAGAZINE

TANIAZAMPARO:IL GIORNALISMOE’ LA MIA SFIDAUna delle più note ex Miss Italia adesso è uno dei volti femminilipiù amati di Sky Sport. Ha seguito di recente i mondiali di rugbyche si sono svolti in Nuova Zelanda al fianco dei grandi campioniDiego Dominguez e John Kirwan

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© Foto di Marco di Marco

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GP MAGAZINE 101

Definita la “bella tra le be-stie del rugby”, la nostraex Miss Italia ha seguito

negli orari più disparati tutte le partite che sisono svolte dall’altro capo del globo, arri-vando anche a lavorare venti ore al giorno,frutto della sua meticolosità e della sua pre-parazione nel campo giornalistico. Eleg-gerla Miss Sky Sport potrebbe risultaresuperfluo, visto che le sue colleghe giornali-ste sono tutte belle e preparate, come af-ferma lei stessa. Nei suoi sogni non c’eraquello di fare la giornalista sportiva. In pas-sato ha scritto qualche piccolo articolo sullaLazio, la sua squadra del cuore, ma adessola sua ambizione è quella di diventare com-petitiva in questo campo. Non a caso pre-senta i grandi eventi sportivi di Sky.Tania, sono trascorsi oramai dieci anni dal-l’elezione di Miss Italia. Qual è l’esperienzache ti ha arricchito e soddisfatto maggior-mente fino ad oggi?“Ognuna mi ha dato qualcosa di diverso emi ha arricchito, forse la sfida più grande èquella attuale che ha a che fare con ilmondo del giornalismo. Lo faccio da tre annie mezzo, ho ancora molto da imparare maposso affermare di essere contenta dei risul-tati”.Lo sport è una passione di vita oppure l’in-contro è stato casuale per lavoro?“Lo sport era una simpatia di vita che mi hada sempre appassionata perché è coinvol-gente, è bellissimo ed ha storie eccezionalida raccontare”.Il tuo sport preferito?“Da praticare la pallavolo e da guardare ilrugby e il calcio”.Tra i tuoi sogni del passato c’era quello difare la giornalista sportiva?“No, l’incontro con lo sport è stato un incon-tro professionale ma fino al momento in cuimi hanno chiesto di farlo, non avrei mai pen-sato di fare la giornalista sportiva. Diciamoche il giornalismo mi ha sempre affascinatoe in passato l’ho praticato effettuando le in-terviste e facendo i documentari”.Le colleghe donne che ammiri nell’ambito diquesto settore? “Dirne una piuttosto cheun’altra, vorrebbe dire fare un torto e alloravada per tutte le donne giornaliste sportivedi Sky. Belle, preparate, ognuna con carat-teristiche diverse e molto professionali”.So che per seguire i mondiali di rugby haiavuto orari impossibili di lavoro. Parlami diquest’esperienza. “Le partite si sono dispu-

tate in Nuova Zelanda e quindi mi sono do-vuta adeguare al fuso orario perché inizia-vano alle due di notte. Mi sono trovata alavorare sulle diciotto-venti ore al giorno. Ter-minate le partite, dovevo preparare la direttadel giorno dopo e anche questa è stataun’esperienza utile per capire che il nostrocorpo quando si trova davanti a determinateesigenze, ci stupisce. Per qualche settimanaho dormito al massimo tre ore a notte”.Sicuramente anche l’adrenalina ti ha aiutato.“Sì, è quello il segreto, ma anche la respon-sabilità che ho di fare un buon prodotto conmolta coscienza. E’ anche questione di ca-rattere”.Ti appassiona più il rugby o il calcio?“Completamente il rugby, è una cosa incre-dibile”.Vivresti questo sport di persona dentro unasquadra vera?“Sai che ho pensato di farlo? Visto che sitratta dello sport più complesso dal punto divista delle regole, forse affrontandolo di per-sona capirei meglio i meccanismi. Il rugbyfemminile è molto diverso da quello ma-schile, ma comunque rischierei di presen-tarmi in video con i lividi o con il mal dischiena”.Non ti sei sentita fisicamente un pesce fuord’acqua in mezzo a colonne d’Ercolequando in tv eri affiancata dai campioni dirugby?(Ride)“Alcuni giocatori di origine Maori (gliAll Blacks ndr) sono davvero enormi, un po’mi hanno impressionato e di fronte a qual-cuno mi sono trovata in imbarazzo. Comun-que non sono tutti così, questo sport dà lapossibilità di giocare a tutti i tipi a seconda

delle esigenze di campo”.Come sono caratterialmente i giocatori dirugby? “Sono assolutamente gentili e lamaggior parte dei professionisti che giocanonella Nazionale sono tutti laureati”.A proposito di Nazionale. Come vedi l’Italianel rugby? Perché questo sport da noi nonha attecchito più di tanto?“Noto personalmente una crescita rispettoad esempio a dieci anni fa e se l’Italia riu-scirà ad avere soddisfazioni, ci sarà unamaggiore attenzione nei confronti di questosport. Non dimentichiamoci che nei Paesi incui il rugby è molto diffuso, lo si deve ad unacultura diversa grazie all’inserimento nellescuole”. Com’è stata la finale di quest’anno?“Emozionante fino alla fine. Ha vinto laNuova Zelanda con la fortissima squadradegli All Blacks. Non vinceva la Coppa delMondo dal 1987 e ha rischiato di perderecontro la Francia, visto che è riuscita a farlafranca per un solo punto. Ho avuto il batti-cuore fino all’ultimo”.Per quale altro sport ti faresti una cultura perpoter condurre un programma tv?“Per tutti!”.Tutti? Qualcuno per cui non trovi interesse cisarà. “Sì, per il cricket e l’hockey su ghiaccio.Non mi stimolano affatto”.Se non sbaglio sei una delle poche che nonè incappata in un reality. Come mai questascelta?“Amo i talent show e non mi fanno impazzirei reality e quando mi è stato chiesto di farlinon me la sono sentita. Non sono fatti per lamia personalità e non sono nella mia filosofiaprofessionale. Poi nella vita mai dire mai...”.

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102 GP MAGAZINE

MUSICA

MTV MUSICAWARDS BELFAST INCORONA LE STARLe donne protagonist agli Mtv European MusicAwards con il trionfo di Kate Perry e Lady GaGa.L’ex modella Olga Sorokina è stata l’unica stilistapresente all’evento

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Lo scorso 6 novembre gliMtv European MusicAwards hanno preso d'as-

sedio Belfast, la capitale dell'Irlanda delNord, piazzando i diversi artisti in tre di-verse location: l'Odyssey Arena, dovesono avvenute le premiazioni; il palco da-vanti al municipio, la City Hall, dovehanno suonato Snow Patrol e Jason De-rulo; e la Ulster Hall, dove si sono esibiti iRed Hot Chili Peppers.Ne è emerso che il pop internazionale èuna questione riservata alle donne e aiteenager, con il trionfo di Katy Perry, LadyGaGa, Justin Bieber e Selena Gomez.L’unica stilista presente alla kermesse èstata Olga Sorokina designer della mai-son francese degli zar russi IRFE Paris. Hasfilato sul tappeto rosso con il super-mo-

dello internazionale Anthony Key poiper partecipare in qualità di ospite alparty super – esclusivo tenutosi allo Eu-rope Hotel. Regina della serata è stata LadyGaga che ha sfoggiato look favolosi e haanche fatto incetta di premi, si è aggiudi-cata ben quattro statuette: Best Female,Best Song (‘Born This Way’), Best Video(‘Born This Way’), Biggest Fans!

STORIAGli MTV Europe Music Awards, insigla EMAs o EMA, sono una manifesta-zione organizzata dall'emittente televisivaMTV Networks Europe, dove vengonopremiati i cantanti e le canzoni più popo-lari nel vecchio Continente. La prima edi-zione degli MTV Europe Music Awards si

è tenuta nel 1994. In origine questo pre-mio era stato pensato in alternativa agliamericani MTV Video Music Awards.Oggi è una delle trasmissioni di punta delsettore nel mondo. Gli MTV Europe MusicAwards si tengono ogni anno in una di-versa città europea 1998 a Milano e nel2004 a Roma. La premiazione viene tra-smessa ogni anno dal vivo da MTV, e trai premi assegnati ve n'è uno per il migliorartista di ogni paese europeo in cui è tra-smessa l'emittente televisiva musicale. Ipremi sono assegnati tramite votazioni sulsito ufficiale, in cui gli utenti possono vo-tare i loro artisti preferiti per la candida-tura e successivamente decretare ilvincitore di ogni categoria.Foto gentilmente concesse da Creativei-deas.tv

di Camilla Rubin

Da Sinistra: Olga Sorokina con Katy Perry, con Anthony Key, con David Hasselmoff

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GP MAGAZINE 103

MUSICA

Èuscito martedì 20 settembre ilnuovo album del cantautore ro-mano «Unici al Mondo» (su eti-

chetta Sony Music), che arriva a cinque anni dalprecedente «L’alfabeto degli amanti», a cui ave-vano fatto seguito un “best” e un cd più dvd live.Nel nuovo album, frutto di un anno e mezzo di la-voro, dieci nuove canzoni che lo confermano mu-sicista e compositore elegante e raffinato, teso allaricerca nei contenuti, negli arrangiamenti e nellesoluzioni armoniche, che danno al progetto nuovalinfa e un respiro internazionale. «Ognuno di noi è unico al mondo, ognuno ha unastoria, un destino, una via, ognuno ha il suotempo»: suona come uno slogan, in «Unici alMondo» l’originalità, l’irripetibilità dell’individuo edel suo mondo sono il concept che unisce le nuovecanzoni. La centralità dell'uomo con le sue emo-zioni, le pulsazioni da vivere in un futuro da co-struire insieme, tra illusioni e aspirazioni, condivisecon il prossimo, con la persona amata, con un fi-glio. Temi intimistici e sociali si alternano nel disco,i cui testi sono firmati da Giampiero Artegiani, suoamico “storico” con cui ha condiviso gli inizi delpercorso musicale nella band “Semiramis” e che,dopo tanti anni, è tornato a scrivere con il cantau-tore. L’album suona immediato, di grande respiromusicale, che spazia dalla migliore melodia ita-liana ai suoni che richiamano alcuni angoli del

mondo. Le canzoni: «Unici al Mondo»; «La primacosa che farò»; «In questo tempo»; «Dolce in-canto»; «Il mio amico timido»; «Quei due»; «La pic-cola mela»; «Malinconica solitudine»; «Nati inAfrica»; «Scegli la preghiera». Nel nuovo disco«Unici al mondo» c’è tanta musica e poesia, comenelle migliori canzoni d’amore da sempre “mar-chio di qualità” di Zarrillo, «La prima cosa chefarò» e «Dolce incanto». O come nella filastroccadedicata al figlio nato da poco, «La piccola mela».Ma ci sono anche attimi di riflessione, come nelbrano «In questo tempo», che esprime amarezzee speranze dell’uomo, che da sempre aspira a un

mondo migliore, e «Il mio amico timido». «La primacosa che farò» è il singolo che ha anticipato inradio l'uscita del disco. Una ballata tra le più bellee ispirate del cantautore romano (che ci riportaalle emozioni di «Cinque Giorni», per intenderci),la composizione musicale di questo brano è con-divisa con Roberto Guarino, con cui ha realizzatoe arrangiato il disco.Produttore e musicista nel nuovo progetto, MicheleZarrillo appare di nuovo all’apice della suacreatività artistica, in un momento di grande rinno-vamento, sia dal punto di vista musicale, sia neicontenuti. Capace di scrivere alcune “perle” dellanostra musica, è un artista che, da sempre, poneal centro delle proprie composizioni la ricercadella qualità, con sincerità, senza compromessi,guardando al di là delle mode del momento eprendendosi tutto il tempo necessario per realiz-zare al meglio le sue opere: questo lo stile con cuiha consegnato alla musica italiana canzoni “ever-green” come «Cinque giorni», «Una rosa blu», «Lanotte dei pensieri», ma anche «L’elefante e la far-falla», «Il canto del mare», «Strade di Roma»,«L’amore vuole amore», «Ragazza d’argento»,«L’Alfabeto degli Amanti» e «L’acrobata», tra lealtre.Infoline e prevendite:0773/414521 - 0773/664946 www.ventidieci.it - [email protected]

MICHELEZARRILLOUNICOAL MONDOMichele Zarrillo ritorna sulle scene il 21 gennaiocon un concerto ricco di emozioni al Gran Teatrodi Roma. L’organizzazione dell’evento è a curadell’agenzia Ventidieci

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GP MAGAZINE 105

MUSICA

di Alessio Certosa

OSVALDO SUPINOCONTROVERSO,DISCUSSO,ECCENTRICOE' la web star italiana più forte del momento.Ha avuto tre nomination ai BT Digital Music Awards,battendo persino una certa Kylie Minogue.E' un personaggio che riesce a far parlare di séin ogni occasione ed è appena uscito conil suo primo EP intitolato “Here I am”: sono qui

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106 GP MAGAZINE

A27 anni, Osvaldo Su-pino è l’unica web staritaliana. L’unico artista

che, nato prevalentemente dal web, è riu-scito a conquistare in breve tempo la ri-balta mediatica. Di lui hanno parlato tutti,dal TG1 al TGCom, da Metro a VanityFair. E' il più cliccato e discusso in retetanto da detenere il record come unico ita-liano nominato 3 volte ai BT Digital MusicAwards in Inghilterra, dove lo scorso otto-bre ha battuto perfino Kylie Minogue conoltre 42.000 voti provenienti da tutto ilmondo nella categoria “miglior sito uffi-ciale” Per lui sono arrivati anche ottimi ri-sultati anche in classifica, grazie a tresingoli pubblicati classificati nella top10dei più scaricati su Itunes. Il sound pop in-ternazionale, curato tra Milano e Los An-geles con autori come Ferras (The Matrix,Adam Lambert, Katy Perry), Latisha VanSimon (collaboratrice di Stevie Wonder)e l’attenzione quasi maniacale allo stylee ai dettagli l’ha reso sicuramente uno deipiù glamour e ricercati nel panorama mu-sicale italiano.L'ultimo singolo “When I think about sex”,scritto da Charlie Mason (autore di nume-rosi successi di Miley Cyrus, Boa e SarahConnor), Richard Hymas (produttore dellaband inglese The Situation) e John Mat-thews, pubblicato il 28 ottobre, ha rag-giunto la posizione numero 4 della chartdance di Itunes del 29 ottobre e fa daapripista all’EP “Here I am”, uscito il 25novembre scorso. L'ultimo tour partito dalQueen di Parigi, ha toccato la maggiorparte delle discoteche più importanti d'ita-lia totalizzando in totale circa 250.000spettatori.Osvaldo, parlaci della tournée. “Amo andare in tour. E’ il momento in as-soluto più bello e gratificante. L’incontrocon il pubblico è sempre motivo di cre-scita e di ispirazione anche per i lavori fu-turi. Quest’anno abbiamo girato tanto,siamo partiti dal Queen di Parigi e ab-biamo toccato poi un po’ tutta Italia. E’stata un’estate fantastica”.E questo cambio di immagine? E' una tuascelta o te l'hanno consigliato?“Mi piace evolvermi, sia nel sound chenell’immagine. Ogni volta che esco conun nuovo progetto mi piace rivoluzionarmie proporre un mondo nuovo, che sia unanuova ispirazione per chi mi segue. Ho la

fortuna di essere circondato da amici pro-fessionisti che valutano con me le idee emi consigliano. Ma c’è sempre da partemia una ricerca costante. Guardo tantis-sime riviste di moda, mi guardo intornocontinuamente”.Hai intitolato il tuo EP “Here I am”, chevuol dire “sono qui”. A cosa si riferisce?“Eccomi qui, come sono. Con le mille sfac-cettature, con il mio linguaggio, per quelloche sono. E’ un lavoro in cui mi sonomesso totalmente a nudo. Sono 5 pezzinuovi, totalmente uno diverso dall’altro edè un progetto in cui credo tanto. Ho avutola grande fortuna di lavorare con degliautori importantissimi che hanno scelto difar parte di tutto questo semplicementeperché credono in me e nel progetto.Quando hai qualcuno che ha scritto perMiley Cyrus e ti regala un pezzo non puoiche sentirti tanto fortunato e motivato a farmeglio”.Ti sei messo a nudo anche nella cover di“When I think about sex”. Come mai que-

sta scelta? “Voi cosa immaginate quandopensate al sesso?”.Come scegli di solito i pezzi da interpre-tare?“Mi baso molto sull’istinto. Di solito alprimo ascolto so già se la registrerò op-pure no. Un pezzo deve avere energia,passione. E questi 5 pezzi, ognuno a suomodo, hanno davvero un’intensità pazze-sca”.Come riesci a conciliare l'aspetto provo-catorio sul palco e la semplicità che hainella vita di tutti i giorni? “Non credo di essere provocatorio, sem-plicemente mi piace essere ciò che sonoe non mettere censure. La provocazioneforse è in ciò che gli altri vogliono vederepiù che in quello fai e dai concretamentetu. Alle volte sono loro che hanno l’esi-genza di metterti in quella categoria piùche tu ad esserlo per davvero. La mia vitaprivata è molto tranquilla. Mi piace starecon le persone che amo, andare al ci-nema e cucinare. E’ in quel momento chetrovo la vera felicità. Per loro sono sempli-cemente Osvaldo”.Come è cambiata la tua vita e come seicambiato tu negli ultimi anni? “Credo di essere diventato più consape-vole di ciò che sono e di quello che voglioe questo mi aiuta a vivere in maniera percerti versi più tranquilla. Ho affrontato unsacco di difficoltà legate al mio lavoro maanche alla mia vita privata che mi hannofatto capire l’importanza di imparare aproteggersi da alcune cose. Ho imparatoad avere un occhio di riguardo per lecose che contano davvero. A rimanere inpiedi, a contare su me stesso, e a sentirmiorgoglioso di ciò che sono e ciò che fac-cio”.Sei un fenomeno del web, pensi che cipossa essere per te anche un successo te-levisivo?“Me lo auguro. Oggi la tv serve ancora.E’ importante per arrivare a tanta gentevelocemente e per far sentire le tue idee.Ci impegniamo tanto con il mio gruppo diproduzione per riuscire a fare sempre piùtv possibile anche se non è facile visto chegli spazi dedicati alla musica sono sempredi meno. Ma mi piacerebbe anche peraltre cose”.Tipo?“Un ruolo in una sit magari, sarebbe di-vertente”.

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TOP TEN U.S.A.

1 “WE FOUND LOVE” – RIHANNA FT. CALVIN HARRIS2 “SEXY AND I KNOW IT” – LMFAO3 “GOOD FEELING” – FLO.RIDA4 “SOMEONE LIKE YOU” ADELE5 “PARADISE” – COLDPLAY6 “IT WILL RAIN” – BRUNO MARS7 “PUMPED UP KICKS” – FOSTER THE PEOPLE8 “LONLEY BOY”– THE BLACK KEYS9 “IF THIS WAS A MOVIE” – TAYLOR SWIFT10 “FACE TO THE FLOOR” – CHEVELLE

PROFESSOR GREEN Il noto rap-per inglese è tornato con il se-condo album intitolato “At yourInconvenience” e con il singoloapripista insieme alla cantantescozzese del momento. Il suo veronome è Stephen Paul Manderson.CHER LLOYD Cantautrice britan-nica di origine rom, nata nel 1983e venuta fuori grazie alla partecipa-zione a “The X-Factor”. Il suo sin-golo di debutto “Swagger Jagger”è schizzato in vetta alla classificadel Regno Unito.

BRUNO MARS Colonna sonora dellasaga “Twilight”. Dopo aver visto ilfilm, l’artista ha pensato che questopezzo sarebbe stato perfetto, vistoche si tratta di una ballad accattivantee romantica. Personaggio rivelazionedegli ultimi anni, è emerso grazie alsingolo “Nothin’on you”.TAYLOR SWIFT Non solo è stataeletta “Woman of the year” dalla ce-lebre rivista Billboard, ma ha anchetrionfato ai recenti American MusicAwards. Per lei scrivere canzoni ècome una droga.

LAURA PAUSINI Il mese di no-vembre scorso ha segnato il ri-torno dell’artista con “Inedito”. Lecanzoni che compongono questonuovo album, tutte in perfetto stilepop alla Pausini, sono state scelteda lei stessa tra 256 provini.L’AURA E’ la versione italiana delsuccesso anni ’80 di Bonnie Tyler“Eclipse of the Heart”. Il singolo induetto con Nek, anticipa l’uscitadell’album della cantante brescianaprevisto per il mese di gennaio.

TOP TEN ITALIA

1 “LA DIFFERENZA TRA ME E TE” – TIZIANO FERRO2 “STAMMI VICINO” – VASCO ROSSI3 “L’AMORE È UN GIOCO” – DOLCENERA4 “NON HO MAI SMESSO” – LAURA PAUSINI5 “BRUCERÒ PER TE” – NEGRITA6 “NON TI ACCORGEVI DI ME” – ADRIANO CELENTANO7 “UNICA” – ANTONELLO VENDITTI8 “LA NOTTE DEI DESIDERI” – JOVANOTTI9 “ECLISSI DEL CUORE” – L’AURA FT. NEK10 “TRA PASSIONE E LACRIME” – EMMA MARRONE

TOP TEN EUROPA

1” TAKE A CHANCE ON ME” – JLS2 “EARTHQUAKE”– LABIRINTH FT. TINIE TEMPAH3 “WE FOUND LOVE”– RIHANNA FT. CALVIN HARRIS4 “LEGO HOUSE” – ED SHEERAN5 “WITHOUT YOU” – DAVID GUETTA FT. USHER6 “READ ALL ABOUT IT” – PROFESSOR GREEN FT. EMELI SANDÉ7 “WHAT DO YOU TAKE ME FOR” – PIXIE LOTT FT. PUSHA T8 “WITH UR LOVE” – CHER LLOYD FT. MIKE POSNER9 “ME WITHOUT YOU” – LOICK ESSIEN10 “SEXY AND I KNOW IT” – LMFAO

CLASSIFICHE

MUSICA

CHARTS

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E’la nuova artista scozzese che sista imponendo nelle classifichedi mezzo mondo con il suo

pezzo d’esordio intitolato “Heaven”. Questa nuovavoce della scena UK, nata ad Alford nel 1987, siispira a Nina Simone e Lauryn Hill, coniugando il suosound ai suoni moderni. Prima di intraprendere la car-riera musicale, ha studiato medicina presso l’Univer-sità di Glasgow. Emeli ha iniziato a godere di unacerta popolarità dopo la collaborazione al singolo didebutto del rapper Chipmunk dal titolo “DiamondRings”. Nel 2010 è apparsa insieme ad un altro rap-per, si trattava di Wiley in “Never Be Your Woman”ed è nuovamente stato un successo nella classifica in-glese. E’ arrivata così a strappare un bel contratto conuna nota casa discografica multinazionale. Eccouscire quest’anno il suo singolo di debutto, che ha ot-tenuto buoni piazzamenti nelle classifiche di tutta Eu-ropa. Nel passato Emeli ha scritto in veste dicantautrice brani per molti artisti, tra i quali LeonaLewis, Cher, Cheryl Cole, Alesha Dixon e Tinie Tem-pah. Oggi in patria è considerata il fenomeno del-l’anno e il suo primo album intitolato “Our of Versionof Events” è atteso all’inizio del 2012.

I Litfiba torneranno con un nuovo la-voro nel mese di gennaio per lagioia di tutti i fans. In programmahanno anche un tour che li vedrà esi-birsi nell’anno nuovo il 2 marzo a Fi-renze, il 6 marzo a Milano e il 10marzo a Roma.Justin Bieber pubblicherà nel 2012un album di inediti e anche in questaoccasione si circonderà di collabo-ratori del calibro di Kanye West eDrake. Al momento pare che LilWayne gli abbia detto no.Noel Gallagher tornerà nel nostroPaese, esibendosi il 12 marzo aRoma e, per il momento, sembral’unica data italiana in programma.L’ex Oasis sta riscuotendo consensi

con il suo ultimo singolo “If I Have aGun”.I Negrita, forti del successo chestanno ottenendo con il nuovo disco“Dannato Vivere” e con il primo sin-golo estratto “Brucerò per te”, intra-prenderanno un tour che nei primimesi del nuovo anno, li porterà nelleprincipali città italiane.Lady Gaga e sua madre hannounito le loro forze dando vita adun’associazione per aiutare i gio-vani in difficoltà. La Born This WayFoundation sarà un ente no-profitche opererà nel 2012 e che si occu-perà di programmi atti a sensibiliz-zare i giovani e dare sostegno allevittime di bullismo e abbandono.

NEWS

EMELI SANDÉUN AUTENTICOFENOMENO

di Silvia Giansanti in collaborazione con la Foxy John Production - www.foxyjohnproduction.com

CHARTS SPECIAL GUEST

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EVENTI

DOPPIOCOMICOUN DEBUTTODI APPLAUSIE RISATEMassimo Bagnato e Mr Phino hannoinaugurato la rassegna di comicitàal Teatro Anfitrione di Roma. Tanti gli ospiti presenti

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fatto da sfondo al TeatroAnfitrione al debutto dello

spettacolo di Massimo Bagnato e Mr Phino“2mAtti unici”, primo appuntamento dellaRassegna “doppio Comico” ideata e orga-nizzata da Fabrizio Perrone, Roberto Galiani

e Laura Barbini, una sorta di summit della co-micità che accompagnerà i romani fino a do-menica 11 dicembre. Tanti i nomi degli artistiproposti da doppio Comico così come tanti inomi degli amici e colleghi presenti in salacome Debora Salvalaggio, Alessandra Ca-nale, Nino Taranto, Gennaro Calabrese,

Marco Capretti, Fabrizio Gaetani, MarcoPassiglia, Mago Lupis, Andrea e Simone,Alessandro Serra, Robert Steiner, Cristina Ga-lardini e Bruno De Stephanis che assieme alpubblico si son lasciati volentieri coinvolgeredal gustoso nonsense di Bagnato e dalla tra-volgente bravura di Gianfranco Fino.

Da Sinistra: Massimo Bagnato con Mr Phino, Nino Taranto con sua moglie, Alessandra Canale con la nipote

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EVENTI

di Ettore Luttazi

IL PREMIOCIAMPIPREMIAI TALENTIAurora Pacchi e Antonella Gualandri, meglioconosciute come Voc&Piano, già intervistateda GP magazine, hanno ottenuto un importantericonoscimento per la miglior cover

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L'inno di Mameli, in occa-sione del 150° dell'unitàd'Italia, di reggae vestito

nell'originale versione de La Banda Improv-visa. E la serata ha inizio. � la finale dellaXVII° edizione del “Premio Piero Ciampi”che si è svolta il 15 ottobre al Tetro Goldonidi Livorno. Sul palco, oltre ai vincitori di que-st'anno, numerosi ospiti che da quello stessopalco sono già passati. Un'edizione quasitutta al femminile, dedicata a Piero Ciampie alle sue donne. Il premio per la migliorcover di Piero Ciampi è stato assegnato alduo Voc&Piano, Aurora Pacchi e AntonellaGualandri. GP Magazine le aveva già in-contrate nel 2009 ai tempi del loro albumd'esordio, “Sono solo parole” (Centauro Re-cords, 2008), e del successivo tour in nume-rosi teatri e manifestazioni musicali italiane.Aurora e Antonella hanno interpretato “Li-vorno” e “Fino all'ultimo minuto”, quest'ul-tima una delle canzoni meno conosciute delcantautore livornese, e hanno incantato laplatea con le loro interpretazioni delicateche non stravolgono mai l'originale pur dan-dogli un sapore nuovo. Il premio nazionaleè andato alla pisana Sara Bianchi e al suoprogetto Sarah dei Vetri, mentre il premioper il miglior album d'esordio è della gio-vanissima Carlot-ta una cantautrice che faràparlare di sé. Poi è stata la volta degli ospiti.Una raffinatissima Cristina Donà, vincitrice

alla prima edizione del Premio Ciampi nel1995, seguita da Paola Turci che dopo averinterpretato “Tu con la testa, io con il cuore“ non può nascondere la tensione che siprova nel misurarsi con le canzoni di questocantautore. Brunori Sas vincitore nel 2009con il suo album d'esordio “Vol.1” (PippolaMusic, 2009”, è la migliore scoperta degliultimi anni. Il cantautore cosentino ha inter-pretato alcuni brani dal suo ultimo album,“Vol.2. Poveri Cristi” (Picicca , 2011) e lasua, a volte ironica , a volte più manifestamalinconia ha ricevuto l'ammirazione piùsentita da tutto il teatro. E infine Ginevra diMarco ha riportato sul palco insieme séBrunori Sas, Cristina Donà e Paola Turci peruna performance di “Stazioni Lunari” il pro-

getto ideato dal suo compagno di vita e diprofessione, Francesco Magnelli, che dal2001 riunisce, di volta in volta, artisti conrepertori diversi dando vita in ogni occa-sione ad uno spettacolo nuovo e originale.“Andare, camminare, lavorare” di PieroCiampi e infine “Malarazza”, un canto po-polare scritto nel 1857 da Lionardo Vigogià ripreso nel 1967 da Domenico Modu-gno. La serata finisce con il coinvolgimentogenerale del pubblico. A condurre per laprima volta è stato Paolo Pasi, giornalista diRaitre che, insieme al direttore artisticoFranco Carratori, ha più volte ricordato ilgiornalista e musicista Ernesto De Pascale,da sempre presenza fondamentale per ilPremio in veste di conduttore e giurato.

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Grande successo del-l’evento, firmato AroundBar Roma Show,“The

ABRS Different Gala for Global Compact Net-work Italia”, che si è tenuto nella storica loca-tion del Salone delle Fontane arricchita da unsuggestivo allestimento scenografico. Dedicata al Global Compact Network Italia,presieduto dal Prof. Marco Frey, l’iniziativa havoluto promuovere lo sviluppo della Piatta-forma di Sostenibilità delle Nazioni Unite e il“Patto Globale" (condivisione di principi univer-sali relativi a diritti umani, lavoro, ambiente elotta alla corruzione) lanciato dall'allora Segre-tario Generale ONU, Kofi Annan. La soirèe,presentata da Alessandro Cecchi Paonee Raf-faella Cesaroni (Sky Tg24), è stata il momentodi lancio di Abrs, la nuova expo B2B organiz-zata da Promo Siarco, dedicata al mondo delfood and beverage che si terrà a Fiera Romada domenica 13 a mercoledì 16 novembre2011. “Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lofa in un circolo. Il cielo è rotondo, e ho sentitodire che la terra è rotonda come una palla, eche così sono le stelle… Il sole sorge e tramontasempre in un circolo. La luna fa lo stesso, e tutt’edue sono rotondi…” Alcune frasi di Alce Nero,sciamano Sioux, recitate da una voce narranted’eccezione come Francesco Venditti, che hadato inizio alla serata che è stata anche un raf-

finato viaggio all’insegna della degustazionedelle vere eccellenze culinarie Made in Italy,come la birra italiana di qualità dei mastri delBirrificio Angelo Poretti, le raffinatezze culinariedegli chef di Alma, Scuola Internazionale diCucina, i cestini di gelato italiano dei Maestridi Carpigiani, per finire con note di gusto conil limoncello Pallini e un buon caffè dedicatoagli intenditori da Buscaglione. Nutrito il par-terre delle personalità presenti alla serata, ac-colti dal project manager, Paolo Frullini: AlbertoFrausin (Managing Director Carlsberg ItaliaS.p.A.), Pierstefano Berta (Direttore IndustrialePernod Ricard Italia), Stefano Bruno (Direttore

Commerciale Pallini), Alvino Ivardi Ganapini(Presidente Alma), Piero Vigorelli (Amministra-tore Delegato Telecom Italia Broadcasting),Giuseppe Palmieri (Vice Direttore Adn Kronos),Mauro Mannocchi (Presidente Fiera Roma),Barbara Bouchet, Patrizia Mirigliani, Alessan-dra Canalecon Antonio Caliendo, Didi Leoni,Tiziana Luxardo, Beatrice Luzi, Alessandro Bor-ghese, Alessandro Circiello, Flavia Vento, Da-niela Martani. La serata è stata realizzatagrazie al contributo di: Alce Nero Mielizia,Alma, Buscaglione, Carlsberg, Limousine RomaService, Pallini, Omab per Carpigiani Gelato,Pernod Ricard, Sostenibile srl.

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EVENTI

ABRSDIFFERENTGALAStraordinario evento per promuovere Global Compact Network Italia e lanciareAbrs, la prima expo B2B, dedicata al mondodel food and beverage

///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////Marco Frey e Barbara BouchetAlessandro Borghesee eA. Circiello

Beatrice Luzi e Francesco Venditti

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VITA DI NOTTE

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LA CAPITALEPIÙ COOL EMONDANA

di Roberto Gismondi

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Le serate capitolinehanno continuato a re-galare un’onda lunga

d’estate e i perdigiorno contenti delle de-licate serate ottobrine ritardano il cambiodi stagione. Tra inaugurazioni, locali ecene post vacanza, gli incontri si moltipli-cano giorno dopo giorno. E’ il momentogiusto per il lancio di nuovi marchi, temi estili. Un’elegante cena organizzata dal pressagent Emilio Sturla Furnò al Margutta ri-storante ha avuto luogo proprio per sug-gellare il successo di FACE TV, la primaemittente tv dedicata interamente allacura del viso in tutte le sue forme. Tantis-

simi amanti della bellezza, nonché amicie curiosi, hanno reso omaggio al patrondel progetto tv Roly Kornblit e allo staff diprofessionisti di cui si circonda. Tra i moltipersonaggi dello spettacolo e giornalisti,non hanno voluto perdere l’appunta-mento: l’Ambasciatore di Israele GheidoMeir, la sempre splendida Eleonora Bri-gliadori, la Vice Presidente di AltaromaValeria Mangani. E poi ancora: MartaFlavi, Stefano Dominella, la stilista GiadaCurti, gli attori Livio Bashir, Metis Di Meo,Mita Medici, Alex Partexano, Maria Gra-zia Nazzari. Un omaggio anche da partedi tanti amici come: Maria Monsè, MaxParodi, Nadia Bengala, Roberta Beta,

Vincenzo Bocciarelli, Emanuela Tittocchia,il Principe Guglielmo Giovannelli, la con-duttrice di “Festival Italia in Musica” PaolaDelli Colli, e poi Silvia Bertoni del Tg5 eAntonio Pascotto del Tg4. Un coloratis-simo menù ha fatto da cornice alla seratadi festa attraverso le sue delicatezze ve-getariane come: gli antipasti con fragolinedi bosco e spinaci freschi, pecorino in cro-sta di mandorle e polpettine al curry, pac-cheri agli asparagi e menta fresca, risottorosa al mirtilllo, timballini di zucchine confiore sardo e macedonia di frutta esotica.Tutti insieme per festeggiare il successodella web tv dedicata alla salute e al-l’estetica del viso.

D sinistra: Augusto Minzolini, Elena Ossola, Eleonora brigliadorie Roly Kornblit, Pippo Baudo e Simona Marchini, Daniela Mar-tani, Demetra Hampton, Renato Balestra, Giorgia Giacobetti,Carlo Giovannelli, Metis Di Meo e Roly Kornblit, Lino Patruno,Fausto Brizzi, Giorgia Giacobetti, Adriano aragozzini, Silvia Ven-turini e Adriano Franchi.

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Un altro imperdibile ap-puntamento dellanuova stagione è stato

di sicuro il festeggiamento del comple-anno di Giorgia Giacobetti. Figlia del bennoto Tata del QUARTETTO CETRA edell’attrice Valeria Fabrizi, la bellissimaGiorgia ha accolto tantissimi tra amici vipe personaggi dello spettacolo e dell’im-prenditoria. Da ELLE in Via Veneto aRoma, tanti gli amici accorsi a darle gli au-guri: Adriano Aragozzini, Livia Azzariti,Renato Balestra, Elena Bonelli, Marco Bo-nini, Fausto Brizzi, Elisabetta Ferracini,Brando Giorgi, il Principe Carlo Giova-nelli, Emanuela Grimalda, Antonio Gri-maldi, Demetra Hampton, RandiIngerman, Costantino Lauria consigliereeconomico Presidenza Consiglio dei Mi-nistri, Didi Leoni, Daniele Liotti, il titolaredel brand Belstaff Manuele Malenotti, ilVice Procuratore Generale di Roma Anto-nio Marini, Leopoldo Mastelloni, Leo-nardo Metalli, Maurizio Micheli, AugustoMinzolini, Maria Rosaria Omaggio,Elena Ossola, Stefano Pantano, Lino Pa-truno, Patrizia Pellegrino, Karin Proia, Li-

lian Ramos, Howtan Re principepersiano, Elena Russo, Dario Salva-tori, Monica Scattini, l’On. Bruno Ta-bacci, il proprietario degli Studios DanieleTaddei, l’imprenditore Andrea Teofilatto esignora (brand Miss Bikini), Federica Tosi(brand Luxury Fashion), Marco Vivio. Aglioltre 400 invitati è stato offerto un menuvariegato che spaziava dai piatti della cu-cina nipponica preparati dallo chefDanny Lho nel ristorante giapponese si-tuato al terzo piano del locale, alle spe-cialità ispirate alla cucina mediterraneadel ricchissimo buffet allestito al primo eal secondo piano. Su tutti i piani grandebuffet di dolci e variegata selezione di vinie champagne e per non scontentare nes-sun piano due torte di compleanno concandeline. Immancabile la musica, lo spa-zio circolare del locale suddiviso su trepiani ha dato la possibilità agli invitati discegliere tra le sonorità house e revival ele canzoni del piano bar interpretate daLuigi Serrano. Una serata imperdibile perfesteggiare Giorgia che si è trasformatain un vero e proprio evento della movidacapitolina.

Grande entusiasmo epartecipazione per ilPremio “Il ratto delle

sabine” tenutosi nel delizioso borgo diPoggio Nativo nel cuore della Sabina.Ideato e voluto da Laura Lattuada, giuntoalla sua seconda edizione, è un elogio al-l’intelligenza e alla vitalità delle donneche si sono spese e attivate rendendosiutili a loro stesse e agli altri. Tra gli ospitiPippo Baudo, Erminia Manfredi (vincitricedel premio lo scorso anno)e Simona Mar-chini vincitrice della nuova edizione, oltreal Sindaco di Poggio Nativo Vittore Anto-nini e il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili.

Un mese di kermesse eincontri all’hotel Maje-stic in Roma volti allo

scambio e alla comunicazione in un climadecisamente cool, sono stati al centrodella vita mondana della Capitale. Unaserie di incontri culturali, spaziando dal-l’attualità all’arte attraverso la presenta-zione di libri, mostre e incontripartecipativi hanno animato il Kimbo Cof-fee Hour con l’eccezionale e puntuale or-ganizzazione di Camilla Morabito, amicaintima dell’astrologo Branko. Il partyd’inaugurazione e gli incontri successivihanno visto la partecipazione di perso-naggi del mondo dell’imprenditoria,dell’aristocrazia, dello spettacolo e dellacultura tra i quali: Nancy Brilli, Rita Rusic,Maria Giovanna Maglie, LiviaAzzariti, Gaetano Pedullà, Adriano Fran-chi, Cinzia Malvini, Silvia Venturini Fendi,Antonello Sarno, Maria Corbi, Sara Far-netti, Lucia e Carlo Odescalchi, IsabellaRauti, Dario Ballantini e moltissimi altri.

In alto sinistra:Lucia e Carlo Odescalchi,Isabella Rauti e GaetanoPedullà, Janet De NArdis,Roly Kornblit e Alex Parte-xano

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WEDDING

di Claudia Della Ratta

THEWINNERIS...

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Nozze dell’anno? Tutti voi penserete a quelle di William e Kate…

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Alle 12 di venerdì 29aprile, Kate Middleton,la giovane cenerentola

della middle-class inglese, ha coronato (èproprio il caso di dirlo) il suo sognod'amore con il principe William.Londra è in festa per il 'sì' reale. Il mo-mento forse più emozionante dell'interacerimonia è stato quello in cui la voce di“Lady K” ha spezzato il silenzio della fa-volosa abbazia di Westminster per pro-nunciare il fatidico "I will".Ma ne siete proprio convinti? Siete certiche questo sia il matrimonio più celebrato,desiderato e voluto da tutto il mondo,anche da quello virtuale?La verità è che tra sogno e realtà, la fiabadei nostri giorni, è indiscutibilmente legataal “sì” di quella storia d’amore che ha te-nuto il mondo con il fiato sospeso, dovetutti hanno emotivamente preso parte allenozze: quelle tra Edward e Bella.La saga di Twilight, nell’episodio primo di“Breaking Dawn” è stato l’evento più at-teso dell’anno.Molto simili, anche se su piani della realtàdiversi, sono le storie di Kate e William,protagonisti indiscussi della riforma dellanuova casta inglese, dove borghesia e no-biltà trovano un incontro con il suggellod’amore, e quella di Bella e Edward, chea loro volta incrociano vita umana e vita

vampira per vivere il resto del per “sem-pre” con chi, ormai, è diventato più impor-tante della loro stessa vita, fino alsopraggiungere della morte.

IL MATRIMONIO NON È UN FILMOk, forse ci siamo fatti prendere un po’troppo da questi mondi patinati e holly-woodiani, decisamente lontani da voi fu-turi sposini, che con ansia daorganizzazione da matrimonio, giratecon aria persa tra le fiere della sposa, va-lutando l’ipotesi di affidarvi a quel wed-ding planner che vi potrebbe rendere tuttopiù facile, davanti all’incognita della bom-boniera e al timing per spedire gli inviti. Però e anche vero che proprio per colpa

di questa frenesia ,inevitabilmente ci di-straiamo davanti all’unica cosa impor-tante, l’amore; quello stesso amore che civuole insieme per tutta la vita, e di cuispesso ci dimentichiamo.E’ per questo motivo che ogni tanto ci ri-fugiamo nelle frasi postate ad arte da sce-neggiatori, in quelle dei rituali sacri, o trale righe del gossip, nella speranza di ritro-vare quel calore e quel desiderio che ciha condotti fino a dire “sì”.Se anche a voi è accaduto questo allorasiete ancora in salvo dalla alienazione dasentimento.Buon film a tutti voi, e non alzatevi sui titolidi coda, potreste perdere il vostro nometra i protagonisti.

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