Gli Ultimi Filibustieri - One More Library
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EmilioSalgari
GliUltimiFilibustieri
CapitoloI
UNTERRIBILETAVERNIERE
Co…co…co…Checosavuoldire,pertuttiituonieletempestedelmarediBiscaglia?Co…co…SochedeipappagallisichiamanoCocò,maiocredochechimihascrittoquestaletteranonsiaunodiqueivolatilivariopinti!…
“Saràmegliochechiamimiamoglie.Chissàchenonriescaadecifrarequestiscarabocchi.
“Panchita!…”
Unarobustadonnasuitrentaquattrotrentacinqueanni,bruna,cogliocchitagliatiamandorlacomeleandaluse,vestitaleggiadramente,macollemanicherimboccatechemostravanodellebentorniteevigorosebraccia,uscídallunghissimobancod’acagiú,dietroacuistavarisciacquandodeibicchieri.
–Checosavuoi,Pepito?–chiese.
–AldiavoloPepito!…SonodonBarrejoioenonunPepitoqualunque.Quand’è,moglie,chetiricorderaicheiosonounnobiledellaGuascogna?
–Pepitoèunnomepiúdolce,maritomio.
–LascialoinSiviglia.
L’uomocheparlavacosíeraunospilungone,altoemagrissimo,conduebaffispioventi,unpo’brizzolati,edilineamentienergici,chemalsiadattavanoaduntaverniere.
Collegambeallargate,rittodifronteadunatavolaoccupatadaunamezzadozzinadimeticci,iqualistavanovuotandoungrossoboccaledimezcal,fissavaisuoiocchigrigiastri,cheavevanoillampodell’acciaio,suunpezzodicarta.
–Leggitu,Panchita,–disse,porgendoalladonnailfoglio.–InGuascognanonsi
scrivecosí,pertuttiituonidelmardiBiscaglia!…
Latavernierapreselaletteraevigettòsopraunosguardo.
–Caramba!…–disse.–Iononcicapisconiente.
–Sonodunquetuttiasiniicastigliani!…–esclamòiltaverniere,allargandomaggiormentelesuemagregambe.–EppurelaggiúsiparlalapurissimalinguadellagrandeSpagna!
–EinGuascogna?–chieselabellabruna,scoppiandoinunaallegrarisata.–Nonvisonoasinineltuopaese,Pepito?
–LasciastarelaGuascogna.Quellaèunaterraeccezionalechenonnutrechespadaccini.
–Comevuoi,maritomio;maiononcapisconientediciòcheèscrittosuquestacarta.
–Noncivedi?Haiforseletraveggole?Co…co…
–Epoi?Avanti,giacchétu,donBarrejo,cicapisciqualchecosa.
–Tonnerre!…Noncicapisconiente,io!
–Chitihaportatoquestalettera?
–Unragazzoindiano,chenonmiparveappartenesseall’AmministrazionedellePoste.
–Ehi!…donBarrejo!…–gridòCarmencita,mettendosilemanisuifianchielasciandosulmaritounosguardodifuoco.–Sarebbeforseunappuntamentoconqualchedonnastraniera?Ricordatichelecastiglianeportanosempreunpugnalenelseno!…
–Nontel’homaiveduto,–risposeiltaverniere,ridendo.
–Sapreimetterceloperò.
–Allorac’ètempoeintantopotremodecifraretranquillamentequestidannatisgorbi.Tonnerre!…Co…co…Aldiavolotuttiipappagallidell’America!…
Inquelmomentolaportasiapríedentròunuomocopertodaunampiomantellogrondanted’acqua,poichéinquelmomentosirovesciavasuPanamaunfuriosoacquazzoneaccompagnatodalampietuoni.
Eraunosplendidotipod’avventuriero,nonpiúgiovaneperò,poichélasuabarbaedisuoibaffieranoquasibianchielasuafrontespaziosaerasolcatadaprofonderughechel’ampiofeltropiumatonascondevamalamente.
Isuoialtissimistivalidicuoiogialloeranoritagliatibizzarramenteversol’estremitàsuperioreedalfiancoglipendevaunaspada.
Sidiresseversountavolino,apríilmantellomostrandounariccagiubbadipannofinissimoconalamarid’oro,sitolseilcappelloebattéunpugnoformidabile,gridando:
–Ehi,ostedelmalanno,nonsidàdunquedabereaigentiluomini?
Iltaverniere,tuttooccupatoadecifrarelaletteramisteriosa,nonsieranemmenoaccortodell’entratadiquelpersonaggio.Udendoperòiltavoloscricchiolaresottoquelterribilepugnoequelleparoleabbastanzaoffensive,passòlacartaallamoglieeguardòtrucementeilgentiluomo,dicendoconvocefremente:
–Miavetechiamato?…
–Ostedelmalanno,–risposeilnuovovenuto,tranquillamente.–Quandoungentiluomoentrainunataverna,ilpadronedeveaccorrereedomandarechecosasidesidera.AlmenocosísiusainEuropa,senoninAmerica.
–Ehi,signormio,–risposeiltaverniere,prendendounaposatragica.–Miparechevoialziateunpo’troppolavoceincasamia.
–Casavostra!…
–Tonnerre!…Sietevoichepagateilfitto,miogentiluomo?
–Unatavernaèunacasapubblica.
–Corpod’uncannone!–urlòiltaverniere.
–Ohé,bell’uomo,miparechesiatevoiorachealzateunpo’troppolavoce!
–FulminidiBiscaglia!…Sonoilpadronedellataverna,io!…
–Benissimo.
–Esonounguascone!…
–EdiosonodellabassaLoira.
Iltaverniereavevafattoungirosusestessoeparvechequellapiroettaloavessecalmatodicolpo,poichédisseconvocenonpiúfremente:
–Ungentiluomofrancese!…Perchénonmeloavetedettoprima?
–Nonlasciatenemmenoparlarelagente,voi!…
–Capiretecheiguasconi…
–Hannolalingualungaelamanopronta.Loso.
–SivedechesietepropriounfrancesedellaLoira.Checosadesiderate,miosignore?
–Unabottigliadelmigliore;XeresoAlicanteoPorto,nonm’interessa.Bevoqualunquevinomaturatosottotuttiisolidelglobo,purchésiabuono.
Iltavernieresivolseversosuamoglie,laqualeavevaassistitosorridendoaquellacomicascena,dicendoleconmoltosussiego:
–HaicapitotucomesannobereifrancesidellagrandeFrancia?
–Etumirimproverisequalchevoltaalzounpo’troppoilgomitoefacciobreccianellacantina.Noinonsiamospagnuoli.
“Portaalsignoreunabottigliadellepiúvecchie.MiparechecenesiaqualcunadiBordeaux.Faràmoltopiacerealmiocompatriotta.”
–Sí,Pepito.
–Eh,lasciaandarePepito.IosonounguasconeenongiàuntoreroqualunquediSiviglia.Ricordatelo,moglie!…
Leripreselaletteradallemaniesimisedinuovoaleggere,borbottandosempre:co…co…me…me…si…si…
Stavaforseperdecifrarequalchenuovaparola,quandolaportadellatavernasiapríedunaltrouomoentrò.Comeilprimo,indossavaunampiomantellopureinzuppatod’acqua,avevaaltissimistivalidipellegialla,portavaalfiancounospadoneesulcapounfeltropiumatoadornodialcunibottoncinid’argento.
Potevaaverequarant’anni,tuttaviaisuoibaffieranomistianonpochifilid’argentoedilsuovisomoltoabbronzato.Dimediastatura,membruto,parevapossedesseunaforzamuscolarepiúchecomune.
Comeilgentiluomofrancese,sisedetted’innanziaduntavolinoevipiantòsoprauntalepugnocheperpocononlosfasciòcompletamente.
Iltaverniereudendoquelfracasso,cherassomigliavaalloscoppiod’unabomba,feceunsoprassaltoeguatòconsguardotrucel’impertinentechesipermettevadifracassargliimobili,senzanemmenochiedereilpermessoalpadrone.
–Tonnerre!…–gridò,rialzandoibaffispioventi.–C’èquest’oggiun’invasionedicaniarrabbiati?Passiilmiocompatriotta,maquestopoil’accomodoio!…
Siavvicinòalnuovoavventore,e,dopoaverlosquadratodall’altoinbasso,glichiese:
–Chisietevoi?
–Unbevitoreassetato,–risposelosconosciuto.
–Edovecredeteditrovarvi?
–Diavolo!…Inunataverna,mipare.
–Chenonècasavostra,mipare.
–Chiacchierameno,tavernieredimesserBelzebú,eportamiinvecedabere,chemuoiodallaseteepoihomoltafretta.
–Eionessuna.
–Ehi,tavernieredell’inferno!–urlòlosconosciuto,picchiandounaltropugnosultavolo.–L’haifinita?Miportiunabottigliasiono?
–No,–risposel’oste.
–Vuoichetitagligliorecchi?
–Achi?
–Ate,porDios!…
–Ah!…Baie!…
Ilgentiluomofrancese,chestavabevendo,proruppeinunaclamorosarisata,laqualeebbepereffettod’irritaresemprepiúilbollentetaverniere.
–Tonnerre!…–urlò.–Perchimisiprende?Sonounguasconesapete?
Ilsecondoavventurierositorseibaffi,appoggiòungomitosultavolino,ormaisgangheratodaqueiduepoderosipugni,eloguardò,ridendoironicamente.
–Comesonobuffiquestiguasconi!–dissepoi.
DonBarrejo,proprietariodellatavernad’ElMoro,piccologentiluomoguascone,scoppiòcomeunabomba.
–TuonideiPireneiefulminidelmardiBiscaglia!…Amedaredelbuffone!…Ah,tuvuoiberedelmiovino!…Èdallatuabottechenespillerò!…Carmencita!…Lamiaspada…
Ilsecondovenutoproruppeinunaltroscrosciodirisa,piúfragorosodelprimoechefecesaltarelamoscaalnasoalbollentetaverniere,ilqualenonavevamaitollerato,dabuonguascone,chesiridessesullesuespalle.
–Bisognacheviuccidadunque?–urlò.
–Conchecosa?Coltuospadone?Chieseironicamentel’allegrosconosciuto,togliendosiilmantello.–Miocaro,deveavereaquest’oraunmezzopollicediruggine.
–Chelasceròtuttanelvostrocorpo,mascalzone!..
–Tuseisemprepiúbuffo,compare.
–FinitelaporDios!Usciteoviuccidocomeuncanearrabbiato!…Panchita!…Portamiladraghinassa!…
–Tuamoglieparenonabbianessunapremuradivedereilmiosangue,–disselosconosciuto,appoggiandosiaduntavolinoeguardandofissoiltaverniere.
Poi,volgendosiversoilprimoentrato,ilqualeassistevaaquellaallegrascenachepotevaperòfiniretragicamente,glichiese:
–Nonvisembra,signore,chesiasemprelostessoquestoindiavolatoguascone?Nemmenoilmatrimoniolohacalmato.
Questeparoleleavevapronunciatesuuntonounpo’diversodelprimo.DonBarrejo,colpitodaquell’accentochegliparevadiavergiàuditoinaltritempi,stetteunmomentodubbioso,poisiprecipitòaddossoallosconosciutoeselostrinsefralebraccia,gridando:
–Tonnerre!…MendozailBasco!…IlbracciofortedelfigliodelCorsaroRosso!…
–Civolevatantodunqueariconoscermi?–disseilbiscaglino,contraccambiando,conminoreentusiasmo,l’abbraccio.
–Sonopassatiseianni,miocaro.
–Maseisemprelostesso.Perpocononmiapriviilventrecollatuafamosadraghinassaespillaviilmiosangue.
–Tonnerre!…Mihaifattousciredaigangheri!…
–El’hofattoappostapervedereseilmioguasconesieraconservatoancoraguascone.
–Briccone!…Etunedubitavi?–gridòdonBarrejo,rinnovandol’abbraccio.–Echecosafaiqui?Dadovevienitu?Qualbuonventotihaportatoallatavernad’ElMoro?
–Nontantafuria,miocaroguascone,–disseilbasco.
Poi,indicandogliilgentiluomofrancesedellabassaLoirachesigodevasempre,sorridendosottoibaffi,lascena,glichiese:
–Equelsignorelà,chestaassaggiandoiltuopessimovinoloconosci?
–Pessimo,haidetto?
–Giudicheremopiútardi.
DonBarrejoavevapiantatogliocchiaddossoalgentiluomo,mentresipassavaeripassavaunamanosullafrontecomeperevocaredeilontaniricordi.
Aduntrattosislanciòversoiltavolocollemanitese,gridando:
–Tonnerre!…IlsignorButtafuoco!…
IlfamosobucanieredellamarchesadiMontelimarsialzòsorridendo,estrinsecalorosamentelemanicheglivenivanotese,dicendo:
–S’invecchiadunque,donBarrejo,pernonriconoscerepiúgliamici?
–Èilmatrimonio,–disseMendoza,scoppiandoinunarisata.
Ilbravoguasconenonavevanemmenorilevatalafrase.Sieraslanciatodietrol’immensobancodiacagiú,urlandoasquarciagola:
–Panchita!…Panchita!…Portasopralemiglioribottigliedellanostracantinaelasciainpacelospadone.Nonnehopiúbisogno!…
Poiintrepassitornòversoiltavolinooccupatodalbucaniereedalbiscaglinoe,piantandovisopraasuavoltaduepugni,chiese:
–Checosasietevenutiafarequi,dopotantiannidiassenza?ComestailcontediVentimiglia?ElamarchesadiMontelimar?Didovesietesbucativoi?SandomingoèlontanodaPanama.
–Silenzio,–disseMendoza,accennandoconunditoimeticcichestavanobevendoilmezcal.
–Checosa?–chieseilguascone.
–Puoimandarlivia?
–Senonandrannoconlebuonelimanderòfuoriapedate–risposeilterribiletaverniere.–Ilfittolopagoioenonloro,corpod’untuonosecco!…
S’avviòversoiltavolinooccupatodaitranquillibevitoriedindicandolorolaportaconungestotragico,disse:
–Miamogliestamaleedhabisognodiriposo.Andatevenesubitosenzapagamento.Ilmezcalcheavetebevutoveloregalo.
Imeticcisiguardaronol’unl’altro,unpo’stupefatticertamente,poichéproprioinquelmomentolagraziosacastigliana,invecedigiaceresuunletto,uscivadallacantinareggendofralerobustebracciaungranpanierepienodibottigliepolverose.
Lietiperòdiaverbevutosenzasborsareunapiastra,sialzarono,levandosiivecchiesfilacciatisombreros,eseneandaronosenzaprotestare,quantunquealdifuorilapioggiacontinuasseadinfuriare.
–Mogliemia,–dissedonBarrejo.–Hol’altissimoonoredipresentartiilsignorButtafuoco,unautenticogentiluomofranceseequellavecchiapelle,chetuhaigiàconosciuto,diMendoza.
“Abbraccialipure:iononsonogelosodiquestiuomini.”
Labellatavernieradeposeilpaniereediedequattrogrossibacisullegotedegliamicidelmarito,senzachequestiinarcasselesopracciglia.
–Ora,mogliemia,chiudilaportaesprangala,–disseiltaverniere.–Ogginonsiricevenessuno,perchévièfestainfamiglia.
–SíPepito.
–Pepito!…–esclamòMendoza.–Seidiventatounpollo,unpappagallo,ungallo,untoro…
–Miamoglie,vedi,haunaveramania,–risposeilguascone.
–Quandoèdibuonumore,siostinaachiamarmiPepito.
–Pi…pi…pi…–feceMendoza,ridendo.
–To…to…to…–Completòilguascone,levandodalpaniereunabottigliaricopertadiragnatele.–BeviamooraepoimidireteperqualecasostranovitrovateinPanama.IlsignorcontediVentimiglianondeveessereestraneoaquestavisita.
–Certo,eanche…
Mendozasierabruscamenteinterrottoesieraalzato,guardandoversolaporta.
–Lamignatta,–disse,rivolgendosialButtafuoco.–Panchita,nonchiuderelaporta.Aspettiamounaltroamico.
–Chiè?–chiesedonBarrejo.
–Nonlosappiamoancora,però,dalmodoconcuistorpialeparole,iolocredereiun
olandeseounfiammingo.
–Echecosavuoledavoi?
–DaquandosiamogiuntiaPanamaquell’uomomisteriosocisièappiccicatoaifianchieciseguedovunqueandiamo,pagandocianchedellebuonebottiglie,collamiglioregentilezzadelmondo.
–Menomale:nonsitrovanosempredellepersonegenerose,–disseiltaverniereempiendoibicchieri.–Vorreiperòsapereperchéviseguecontantaostinazione.
–Iononcredochesiaunaspia,–disseButtafuoco.
–Enonavetetrovataancoral’occasionedisbarazzarvidiquelsignore?Tu,Mendoza,haisempreavutolamanolesta.
–Nonhaimaipotutoincontrarlodiseraesolo.
–Credichefiniscaperentrare?
–Certamente,compare.
–Alloravedremosesaràcapacediuscirediqui.HoricevutostamaneunabottecontenentedieciettolitridiAlicante,ecapacedicontenereunuomoperquantosiagrosso.
–Checosavorrestifare?–chieseMendoza.
–Farlospariredentroquellabotte,cosíl’Alicanteacquisteràunsaporedipiú.
Mendoza,chestavainquelmomentogustandol’eccellenteXeresdeltaverniere,sputòviatuttoilvinocheavevainbocca,facendounabruttasmorfia.
–Ah!…Caned’untaverniere!…–gridò,fingendosistomacato.–Cioffredelvinodovehaconservatodeimorti!…
DonBarrejoscappòvia,tenendosiilventre,mentreilbravobiscaglinoapprofittavadelmomentoperafferrarelabottigliacheglistavadinanziepervuotarlaintretempi.
Inquelmomentol’uomomisteriosoripassòdinanziallaportadellatavernaesisoffermòaguardaredentro.
–Eccolo,–disseButtafuoco.–Inguardia,Mendoza.
–Labotteèpronta,–risposeilbiscaglinoridendo.–Siconserveràmagnificamentelàdentro,maio,perpaurachedonBarrejomioffradiquell’Alicante,nonmetteròpoipiúipiedinellatavernad’ElMoro.
“Questiostimeriterebberodivenireappiccati.”
Labellacastigliana,vedendolosconosciutometterelamanosullamaniglia,fuprontaadaprirelaporta,dicendo:
–Entrate,señor:ilvinoèeccellenteallatavernad’ElMoro.
L’uomomisterioso,chegrondavaacquadatutteleparti,sifeceinnanziesitolseil
feltroadornod’unavecchiapenna,dicendo:
–Ponasera,signori:ioaverficercatotuttamattina.
Eraunindividuofraitrentaediquarant’anni,magrocomeilguascone,collacarnagionebianchissima,icapellibiondissimi,anziquasibianchiegliocchiazzurri.
Nelsuoinsiemeinspiravaunacertaripulsione,quantunquepotessebenissimodarsichefosseungalantuomo.
MendozaeButtafuocoavevanorispostoalsaluto,poiilprimosieraaffrettatoadire:
–Scusate,signore,senonciavetetrovatialsolitoalbergo.Lapioggiacihasorpresilungolaviaecisiamorifugiatiqui,dovel’ostessaèamabilissima,l’osteunbrav’uomoedilvinosquisitissimo.
–Foipermettereameditenerficompagnia?
–Contuttoilpiacere,–disseButtafuoco.
L’uomomisteriososilevòilcappelloedilmantellocheeranoallaletterainzuppati,mostrandounadraghinassaedunodiqueipugnalichiamatimisericordie.
DonBarrejosieramessoagirareerigirareattornoaltavolo,fissandoquell’individuosospetto.
Quellacuriositàperònonparveandaretroppoasanguealfiammingo,poichévolgendosid’uncolpoversoilguascone,glichiesecontonounpo’piccato:
–Foifoletequalchecosadame?
–Nienteaffatto,signore,–risposeprontamentedonBarrejo.–Aspettavoivostripreziosissimiordini.
–Iononafereordinidadareafoi,avetecapito?Iobefocongliamici.
–Befetepure,miogentiluomo,–risposeilguascone,andandoasedersi,insiemeaPanchita,dietroillunghissimobanco.
–Assaggiate,–disseMendoza,porgendounbicchierebencolmoall’uomomisterioso.–DiquestovinononsenebevenemmenoinSpagna.
L’uomomisteriosobevetted’unfiatoilcontenuto,poifeceschioccarelalingua.
–Pfiffer!Iomaiaferebefutofinocosíbuono.Ah!…
–Oh!…–feceMendoza,tornandoadempirgliilbicchiere.–Bevetepure,mastroPfiffer.
–ChecosaPfiffer?–chieseilfiammingo.
–Nonvichiamatecosí?
–IomaiesserestatounPfiffer.
–Avretequalchenomesuppongo,–disseMendoza,versandogliunterzobicchiere.–
IoperesempiomichiamoRodrigodePelotas,edilmiocompagnoinveceRodrigodePeloton.
Ilfiammingoguardòbonariamenteilbiscaglino,conuncertofaredasornione,poidisse:
–Pfifferessereuninterca.
–Unintercalare,volevatedire.Abbiamocapito,manonsappiamoancoracomechiamarvi.
–ArnoldoFifferoffih.
–Ah!…Deifificenesononelvostronome.SipotevaquindichiamarvibenissimomastroPfiffer.Sifacevapiúpresto.
–Sefolete,chiamatemicosí.
–Eh…comevalavita,mastroFiffer…fi…fer…?
–Pene!…Pene!…–risposeilfiammingo.–APanamastaretuttipenissimo.Conoscetelacittà?
–Nonancoratutta.
–Foifenitedalontano?
–Mache!…DaNuovaGranada.
–E…peraffari?
–Dobbiamocomperarecinquantamulipercontod’unriccobacienderochesicredeintendapoivenderliaifilibustieri.
–Oh!…–feceilfiammingo.
–BevetemastroFiff…fiff…Questovinoèeccellente.
–Ohmoltopono!…Ostessapelissima,ostebruttoefinoponissimo.
–Èstataunaverafortunascoprirequestatavernacosífuordimano,–disseMendoza,ilquale,purchiacchierando,noncessavadiempireibicchieri.
Ilfiammingo,quantunquedovesseesserepiúabituatoatracannarebirrachevino,resistevatenacementeaMendoza,perònondovevalottarealungoconquelformidabilebevitore.
Giàlesueesclamazionis’imbrogliavanomaledettamente,facendosorridereilsilenziosoButtafuoco,ilqualeseeraavarodiparolenonrisparmiavanemmenoluiibuonibicchieri.
Cominciavaintantoadannottareelapioggianoncessavadiscrosciaredifuori,conlargoaccompagnamentodituonielampi.
ParevachesuPanama,chealloraeralareginadelPacifico,sirovesciasseunvero
ciclone.
DonBarrejo,dopoaverportatoaltrebottiglie,acceselafumosalampadaadolio,poi,adunsegnodiMendoza,chiuseleportedellatavernamettendovidietro,persicurezza,unasprangadiferro.
–Taferniere,checosafate?–chieseilfiammingo,ilqualesieraaccortodiquellamanovra.
–Ètardiechiudo,–risposeasciuttamenteilguascone.
–Noifolereuscirepresto.
–Conquestapioggia?
–Ioaferemiatestapesanteefolereandareadormire.
–Forsechenonc’èdelbuonvinoqui?–disseMendoza.–Ilpadronedellatavernad’ElMoroèunbrav’uomoerimarràinpiedifinoadomanimattina,sempreprontoaservirci.
–Iofolereandare,–ripetéilfiammingo.–Pfiffer!Aferbefutotroppo.
–Mache!…Abbiamoappenacominciato!…Èvero,donRodrigodePeloton?
Buttafuocofececolcapoungestoaffermativo.
–Pasta,–risposel’ostinatofiammingo,prendendoilsuomantelloneedilsuocappello.–Ponaseraatutti!Taferniere,aprite.
Mendozaallontanòlasedia,subitoimitatodaButtafuoco,eduespadebrillarononellemanideidueavventurieri.
DonBarrejoavevagiàpresolasuaarrugginitadraghinassa,portataglidinascostodasuamoglieesieramessodinanziallaporta.
–Pfiffer!–esclamòilfiammingo,gettandointornounosguardosmarrito.–Cosafolerevoi,signori?Assassinarmi?
–No,metterviinconservadentrounabottediXeres,–dissedonBarrejo.–MiocaroPfiffero!
–Sedete,–disseMendoza,convoceminacciosa,posandolaspadasultavolo.–Abbiamodavuotarealtrebottiglieancoraeanchemoltodadiscorrere,amico.
CapitoloII
LEMERAVIGLIOSETROVATED’UNGUASCONE
ILFIAMMINGO,chesireggevagiàmalesullegambe,nonavendolaresistenzadi
MendozaediButtafuoco,abituatiallesfrenateorgedeifilibustieriedeibucanieri,sieralasciatocaderesullasedia,noncessandodiguardare,conspavento,quelletrespadechegliparevaglisiappuntasserocontroilpetto.
–Pfiffer!–esclamò,dopoavermandatounprofondosospiro.
–Questoècattivoscherzo.
–V’ingannate,mastroArnoldo,–risposeMendoza.–Questononèaffattounoscherzoelenostrespadenonsonofattediburro,bensídipuroacciaiodiToledotempratonelleacquedelGuadalquivir.
Ilfiammingoproruppeinunarisata.
–Datemidapere,brafoamico.
–Finchévorrete,mastroArnoldo.Lacantinad’ElMoroètuttaanostradisposizione,purchéviprepariatearisponderealledomandechevifarò.
–Pene!…Pene!…Dite…dite…–risposeilfiammingo,riprendendounpo’d’animo.
–Allora,–disseMendoza,–cispieghereteperqualemotivovoiciseguiteostinatamentedatregiorni,comparendocisemprecomeunuccellacciodimalaugurio,neiluoghichefrequentiamo.
–Foiedilfostroamicosietemoltosimpatici.
–Machisietevoi?
–Fel’hodetto.
–ChecosafateaPanama?
–Niente;fifodirendita.
–Eh,messerArnoldo,noncercared’ingannarci,perchépotresteuscirediquiconciatomale.
Ilfiammingodivennelividocomeuncadavere,tuttaviarisposeconabbastanzafermezza:
–Sonomoltoricco.
–Eperquestovidivertiteapagaredabereallepersonechevisonosimpatiche,–disseMendoza,ironicamente.–CompareArnoldo,nonsaremonoicheberremmoquestefrottole.Sapetecomesichiamanonelmiopaeselepersoneches’attaccanoallealtre,cometantemignatte,senzaperderlemaidivista?
–Calantuomini.
–No,compareArnoldo,lechiamanospie.
Ilfiammingopreseunbicchierecolmoelovuotòlentamente,certopernasconderelasuaemozione.
–Spie,–dissepoi.–Iomaiaferfattoquestopruttomestiere.
–EppureviripetochevoidoveteesserelaspiadiqualchepezzogrossodiPanama:delmarchesediMontelimarperesempio.
Ilbicchieresfuggídallemanidelfiammingoesiruppeconfracasso.
–Ohé,messerArnoldo,vipigliamale?–chiesedonBarrejo.
–Sietepiúgiallod’unlimone.Voletechevifacciaprepararedamiamogliedellacamomilla?
Ilfiammingoebbeunoscattod’ira.
–Tafernieredellamalora,occupatideltuofinotu!…–gridò.
–Inquestomomentolemiebottinonhannoaffattobisognodime,quindipossoprendermilalibertàdiscambiareduechiacchiereanch’io.
–Ebbene,mastroArnoldo,–proseguíl’implacabileMendoza.–Perché,quandohopronunciatoilnomedelmarchesediMontelimar,levostremanisonostatepresedauntremito?Vedetebenechelatazzal’avetespezzata.
–Iopagarla.
–Ilpadroned’ElMoroègenerosoenonvifaràpagareniente.Nonapprofittateperòdellarotturadelbicchierepercambiarediscorso.
“Ditemiinvececomeedovem’havedutoilmarchesediMontelimarecomehafattoariconoscermi,doposeiannichemancodaPanama.”
–NonconosceremarchesediMontelimar,–disseilfiammingoasciugandosilafrontecheapparivabagnatadigrossestilledisudore.
–Ah!…Nonvoletedirmelo!…–gridòMendoza.–Viavvertochequelsignorlí,chenonparlamai,èunodeipiúfamosibucanieridiSandomingo,echeiononsonoaffattounnegoziantedimuli,bensíunfilibustierechenehafattedituttiicoloriconDavideconRaveneaudeLussan.
–Quest’uomostamale!…–esclamòdonBarrejo.–Presto,Panchita,preparaunatazzadicamomillapelsignore.
“Glifaràmoltobene.”
Infattiparevacheilfiammingofosselílípersvenire,tantoerapallidoedisfatto.
–Nonvedetechevitradite?–gridòMendoza.–Ovidecideteaparlareovicaccioingolatuttalavostramisericordia.
–Aspettacheabbiaalmenobevutalacamomilla,–dissedonBarrejo,ridendo.
–Confessate:loconosceteilmarchesediMontelimar,siono?
Èinutilecheviostiniateanegareancora.
Arnoldofecefinalmentecolcapouncennoaffermativo.
–Finalmente!…–esclamòilbiscaglino,mentreButtafuoco,perdimostrarelasuasoddisfazione,tracannavaduebicchieri,unodietrol’altro.
–MesserArnoldo,beveteunagocciaanchevoidiquestovecchioXeres,chesidicesiastatoimbottigliatonientemenochedapapàNoè,–disseilguasconeporgendogliunaltrobicchiere.–Vidaràunpo’d’animoevirimetteràingambe,vel’assicuraunvecchiotaverniere.
MesserArnoldo,quantunquefossecompletamenteubbriaco,nonrifiutòilconsiglio.Avevabenbisogno,dopotanteemozionietanteangosce,dirimettersiunpo’.
–Quandomihaveduto?–ripreseMendoza.
–Tregiornifa,–risposeilfiammingo.
–Tuseidunqueunodeisuoiconfidenti,persaperequestecose.
Ilfiammingocrollòilcaposenzarispondere.
–Dove?–continuòMendoza,convoceminacciosa.
–Sullecalatedelporto.
–Corpod’unarchibugio!…–esclamòilbiscaglino,dandosiunpaiodipugnisullatesta.–Ediononmisonoaccortodellasuapresenza!..
–Tiavevodettodinonmostrartineiluoghitroppofrequentati,–disseButtafuoco.
–Sonotrascorsiseianni.
–Sivedechenonseitroppocambiato,compare,echeseirimastosempregiovane,–dissedonBarrejo.–Cheuomofortunato!
Mendozasiaccingevaariprenderel’interrogatorioes’avvidecheilfiammingosieraabbandonatosullasedia,lasciandopenzolarelesuelunghissimebracciafinoquasiatoccareilsuolo.
–Chesiamorto?–sichiese.
–Èbriacofradicio,–disseilguascone,ilqualesieraavvicinato.–Oh!…Meneintendoiodisbornie!…Quest’uomo,miocaro,nonpotràscioglierelasualinguaprimadiventiquattroore.
–Lasciamolopureadigerireilsuovinoefacciamoquattrochiacchierefranoi.Tidobbiamodellespiegazioni,donBarrejo.
–Lesospirodatreore,–risposeiltaverniere.
–Teleavremmogiàdate,senzalacomparsadiquestamignatta.
–Unaparola,prima,Mendoza,–disseButtafuoco.–ComeavevifattoasaperechequestofiammingoeraunaspiadelmarchesediMontelimar?
–Ionesapevoquantovoi,signorButtafuoco.Avevoavutosemplicementeunvagosospettoedhopronunciatoilnomedelmarchese,cosíacaso.
–Edhaiindovinatosubito!–esclamòdonBarrejo.–L’hosempredettoiochetueriunuomomeraviglioso.
“Oradammilespiegazionipromessemi.SonocuriosodisapereilperchésietevenutiatrovarmievisietericordaticheinAmericaesistevaunbravoguasconeefedelissimoamico.
“InquestafaccendadeveentrarciilfigliodelCorsaroRosso.”
–Omegliosuasorella,–disseMendoza.
–Chi?LafigliadelGranCacicodelDarien!…
–L’abbiamocondottaqui,noi.
–Èquilaseñorita!…Qualeimprudenza!SeilmarchesediMontelimarriuscisseascoprirla,nonlalascerebbepiúlibera.
–Oh!…Abbiamopreselenostreprecauzioni,amico,L’abbiamonascostainunaposadatenutadaunamicodelsignorButtafuoco,unvecchiobucaniereanchelui,chetrovapiúutileorafarel’albergatoreanzichéucciderebuoiselvaggiaSandomingoodaCuba.
–Eperchéèvenutaqui,mentredovevatrovarsipressoilcontediVentimiglia,suofratelloelaMarchesadiMontelimarsuacognata?
–NonsisadunquenullaaPanamacheilvecchioCacicoèmortoquattroocinquemesifaechehalasciatoerededellesuefavolosericchezzelafigliadelCorsaroRosso?
–IlGranCacicoèmorto!…–esclamòdonBarrejo,picchiandounpugnosullatavola.–AllorailmarchesediMontelimar,chehasempreaspiratod’impadronirsidiqueitesorideveessersigiàmessoincampagna.
–Invecenonpare,–risposeMendoza.–Tregiornifaeraancoraqui.
–InfattiquelPfifferol’hadetto.EcomehafattoasaperloilcontediVentimiglia?
AbitasempreinItalia,mipare.
–LoseppedaunvecchiobucanierecheavevatrovatoasilopressoilGranCacicoechesirecòappositamentealcastellodelconteperavvertiresuasorellachelatribúl’aspettavaperproclamarlaregina,nonessendovialtrieredi.
–Fuquelbucanierechevicondusselaseñorita?
–Si,–risposeMendoza.
–Edov’èquell’uomo?
–Vegliasullaseñoritanellaposadadell’amicodelsignorButtafuoco.
–Echecosavoletedunquedame?–chiesedonBarrejo.
–SeisempreinrelazionecoifilibustieridelPacifico?
–Negiungonospessodame.
–Sitrovanosempreall’isolaTaroga?
–Sempre,malgradoimoltitentativifattidaglispagnuolipersloggiarli.
–Chilicomanda?
–SempreRaveneaudeLussan.
–EDavid?
–SièdirettoversoilcapoHornenonsièpiúsaputonulladilui.
–Sonomoltiqueifilibustieri?
–Sidicechesianocircaintrecento.
–Allora,signorButtafuoco,ènecessariochenoiandiamoarivedereRaveneaudeLussan.Senzal’appoggiodiquegliuominisarebbeimpossibilecondurreinportounacosígrossaimpresa.
“Senonsaràoggi,domaniperlomenoglispagnuolisaprannocheilGrandeCacicoèmortoe,sapendoloricchissimo,siaffretterannoadimpadronirsidelpaese.”
–Diquestopuoiesserecerto,–risposeButtafuoco.–IlmarchesediMontelimardaanniedannisospirailmomentodimetterelemanisuqueitesori,tantopiúchesidicecheilrediSpagnaabbiaaffidatoaluilaconquistadiquelpaese.
Inquelmomento,fraloscrosciaredellapioggiaedilrombaredeituoni,udironopicchiarefortementeallaporta.
DonBarrejo,ilqualedaqualchemomentosieraseduto,erasubitobalzatoinpiedi,dicendoaPanchita,laqualeagucchiavadietrol’immensobanco:
–Abbassalalampada,amica.
–Chipuòessere?–chieseButtafuoco.–Sonoquasilediecielanotteèpessima.
–Sefosselaronda?–disseilguascone.
–Vienequalchevolta?
–Si,signorButtafuoco.
–Eccociinunbell’impiccio.
–Nienteaffatto,–disseMendoza,ilqualedaverobascosapevasempretrovareunprontorimedioatutto.–PrendiamocompareArnoldoPfiffereportiamoloincantina.
–EdincasodipericoloannegatelodentrolagrossabottediXeres,–aggiunseilferoceguascone.
Unsecondocolpo,piúformidabiledelprimo,cheperpocononmandòinfrantumii
vetridellacontro-porta,sifeceudire.
–Presto,andateespengeteillumecheilluminalacantina,–dissedonBarrejo.
Poi,voltandosiversolamoglie,aggiunsesubito:
–Portasopraunpanierepienodibottiglie,lepiúvecchiechenoipossediamo.
MendozaeButtafuocopreseroilfiammingo,loavvolseronelsuomantelloneancorabagnatoesceseroaprecipizionellacantina,precedutidallabellacastigliana,mentredonBarrejosiavvicinavaallaporta,chiedendoconvoceformidabile:
–Chivive?Ètardi,corpodeldiavolo,elatavernad’ElMorononèunasilonotturno.
–Laronda,–risposeunavoceimperiosa.
–Checosaveniteafarequi,aquest’ora?Hochiusoatempo.
–Aprite.
–Aspettatechemimettaicalzoniechemiamoglieindossilasottana.Chediavolo!NonsipuòdormiredunqueaPanama?
Panchitaeraritornata,portandoun’altracestapienadibottigliecopertediveneranderagnateleel’avevadepostasulbanco.
Ilguasconeatteseunmomentoancoraperprendersiilgustodifarbenbagnarelaronda,poisidecisefinalmenteadaprire,nonsenzaaverprimanascostadietroilbancolasuaformidabiledraghinassa.
Apertalaporta,treuominicomparvero.Eranounufficialedellapoliziaeduealabardieridelleguardienotturne.
–Buenanoche,caballeros,–disseilguascone,facendobuonvisoacattivafortuna.–Stavoperandarmenealetto.Lanotteèpessimaèvero?
–Sietesolo?–dissel’ufficiale,facendoungestodistupore.
–No,signorufficiale,stavodicendodellegalanterieamiamoglie.Ècastigliana,sapete.
–Evoi?–chiesel’ufficiale.
–DeiPirenei.
–Ilpaesedeicontrabbandieri.
–Signore,sonosemprestatoungalantuomoelamiarispettabilefamigliadatrecent’annivendevinoinSpagnaedinAmerica,–disseilguascone,fingendosioffeso.
L’ufficialeglivolselespalleescambiòalcuneparoleavocebassaconisuoiduealabardieri,poi,volgendosiversodonBarrejo,ilqualecominciavaamostrarsiinquietodiquellavisitainaspettata,glichiese:
–Oggiinquestatavernaèentratounsignore,chepoinonèpiúuscito.
–Dallamiataverna!…–Esclamòilguascone,fingendodicaderedallenuvole.–Chesiarotolatosottoqualchetavolinoesisiaaddormentato?…Panchita,haiguardatobenesenonvisonoubbriachiaccucciatiinqualcheangolo?
–Iononhovedutonessuno,–risposelabellacastigliana.
–Eppurequelsignorenonèpiúuscitodiqui,–insistettel’ufficiale.
–Misericordia!…–esclamòdonBarrejo.–Chesisiaammazzatonellestanzedisopra?
–Mano,maritomio,sonoscesaorora,dopoaverpreparatoilnostroletto.
–Carrai!…–esclamòl’ufficialeunpo’impazientito.–Comevaquestafaccenda?
–Sí,comevaquestafaccenda?–ripetédonBarrejo.
L’ufficialescambiòancoradueparolecoisuoialabardieri,accompagnandolecondeilarghigesti,poipreseilpartitodisedersiaduntavolo,dicendo:
–Portaciqualchecosadabere,taverniere.Siamoinzuppatifinoallacamiciaenonsistarebbemale,questasera,dinanziadunbuonfuoco.
“Poiriprenderemoilnostrodiscorso,poichéiodevoassolutamentesaperedov’èandatoafinirequelsignore.”
–Senoneraunospirito,iosonosicurochevoi,signorufficiale,loscoveretefuoriinqualcheluogo.
“Nonsisaràcacciato,amiainsaputa,dentroqualchebotteounabottiglia…Ah!Panchitamia,noivolevamoassaggiarequellacassadibottigliechemioziomihaspeditodaAlicante.
“Approfittiamoperbernequalcunainsiemeallaronda.”
–Ven’èunpanierepieno,–disselacastigliana.
–Stura,stura,amicamia:offroalsignorufficialeedallesuebraveguardie.
Fareunabevutasenzasborsareunquattrino,specialmenteperunsoldato,noneracosachetoccavatuttiigiorni,perciòlarondafecebuonaaccoglienzaallapropostadelfurboguascone.
Cinqueoseibottigliedidiversaqualitàfuronoportateeletazzefuronoriempiteavuotateparecchievoltediseguito,facendoipiúvivielogidiquelloziolontano,chenonsiscordavadelnipotetaverniere.
–Unmagnificoregalo,poverozio!–dicevailguascone.–Sessantabottiglie,unamiglioredell’altraeregalateveh,perchémiozioamasuonipote.
“Beveteliberamente,signorimiei,giànoncostanullaame.”
–Beviamopure,taverniere,perònondimentichiamoquelsignorechenonèpiúuscitodallavostrataverna.
–Misupporrestecapacediassassinarelepersonechevengonoaberenellamiataverna!–chiesedonBarrejo,conaccentopiccato.
–Nonvicredocapacedicommetterecosíorrendidelitti,–risposel’ufficiale.–Ioperòdevotrovarequalgentiluomo.
–Ah!…Eraungentiluomo?…
–Credo.Sentiamounpo’taverniere:chièvenutoabereoggiqui?
–Quindicioventipersone,fraeuropeiemeticci,poichéiotengoanchedell’eccellentemezcal,chevifaròassaggiareselodesiderate.
–Lasciateilmezcal,perora.Fraquellepersonenonavetenotatounsignorealto,vestitointeramentedinero,collapellemoltobiancaedicapellibiondissimi,anziquasibianchi?
DonBarrejosimiseadaccarezzarsiilmentoeguardareinaltocomesechiedessealletravianneritedelsoffittoqualcheispirazione.
–Alto…magro…coicapelliquasibianchi…tuttovestitodinero…certo…deveesserequelsignorechehabevutoinsiemeconqueiduesconosciuti.
–L’avevatevedutodunque?–chiesel’ufficiale.
–Meloricordobenissimo,perchél’hoservitoio.Eraincompagniadidueuominientratiunpo’primadiluiecheiononhomaivedutiprimad’oggi.
–Unodimezzaetàel’altropiúattempato,collabarbabrizzolata?
–Precisamente,–risposedonBarrejo.–Hannovuotatoinbuonacompagniaunbelnumerodibottiglieaqueltavolinolà,cheèancoraingombrodivetri,poi,approfittandodelmomentoincuilapioggiaaccennavaadiminuire,senesonoandati.
–Tuttiinsieme?
–Sireggevanotraloro,perchélelorogambenoneranotroppoferme.Diavolo!…Sibevevinosquisitonellamiataverna.
L’ufficialesieravoltatoversounodeiduealabardieri,dicendogli:
–Haiudito,José?
–Sí,signore.
–Alloratunonerialtuopostoinquelmomento.
–Eppure,signore,vigiurocheiononmisonomaiallontanatodaquelportone,ilqualeobeneomalemiriparavadallapioggia.
–Forseinunmomentodidistrazione.
–Loescludoassolutamente,–risposel’alabardiere,convocerecisa.
–Eh!…Qualchevolta,quandosiscambiaun’occhiataconqualchebellafanciulla,non
sivedepiúnulla,–insinuòiltaverniere.
–Nonhovedutoaltrochedell’acqua.
–Edallora,taverniere?–chiesel’ufficiale.
–Panchita,–chiamòdonBarrejo.
Labellatavernierafuprontaadaccorrere.
–Haivedutoanchetuqueitresignorichehannovuotatoaqueltavolinoalmenosetteodottobottiglie?
–Sí,Pepitomio.
–Sonouscitidiqui,síono?
–Senoncisonopiúsedutiintornoaltavolino,vuoldirechesenesonoandati.
–Avetecapito,signorufficiale?–chieseilguascone.–Eranointreeiononsonuomodaammazzarecomecanitrecristiani,perpoigettareilorocadaveri…dove?Nonabbiamonemmenoilpozzoinquestacasaccia.Miparequindiimpossibilechetreuominidicarneedossasianoscomparsisenzalasciaretracciadisé.Chefosserodeidiavoletti?Sidicechesenetrovinofraqueicanideifilibustieri,almenocosíaffermanoifratidellacattedrale.
–L’uomobiondononeradicertoundiavolo,poichéeratroppobuonocattolico,–risposel’ufficiale,ilqualeparevapreoccupato.
–Vuotiamoalcunibicchieriancora,poiprocederemoadunavisitarigorosaallamiacasa.Oh!…Aspettate!…Hoincantinaunabottigliachecontaventicinqueanniequattordicigiorni,losocicerto,perchél’hopresainmanoquest’oggi.
“Voletechel’assaggiamo,signorufficiale?”
–Vadapurelabottigliavecchia,–risposeilcapodellaronda.–Avremosempretempodivisitarelavostracasa.
–Panchita,unlume!…–gridòilguascone.–Dammianchelamiadraghinassa,perchéquestaistoriadiuominiscomparsimihaunpo’guastatoilsangue.
Presel’unoel’altrae,mentrel’ufficiale,approfittandodellasuaassenza,facevagliocchiettidolciallabellataverniera,sceselascalacheconducevainunaprofondaemoltospaziosacantina,occupatainbuonapartedabottiedabarilotti.
Nelpassaredietroilbancoperò,ilfurbocomparesieraimpadronitodiunfascioditovaglie.
Avevaappenamessoipiedisull’ultimogradino,quandosivideprecipitareaddossoButtafuocoeMendoza.
–Dunque?…–chieseroadunavocealtaidueavventurieri.
–Lavamale,amici.QuelPfifferoerasorvegliatoelarondaèvenutaachiedermiche
cosanehofatto.
–Bisognafarlosparire,–disseMendoza.
–CacciarlodentrolabottediXeres?
–Almenolànonandrannoacercarlo.
–Iohotrovatodimeglio,–risposeilguascone.
–Di’su.
–Vogliofarvifarelapartedeifantasmi.
–Seipazzo,donBarrejo?
–Vidicochesenonriusciamoaspaventarequeitrepoliziotti,lenostrefaccendefinirannomale,poichéintendonodifareunavisitaminuziosaallamiacasaedallacantina,percercarequelmaledettoPfiffero.
–Checosavuoichefacciamo?–chieseMendoza,acuisorrideval’ideadifarlapartedellospauracchio.
–Vihoportatoquidelletovagliecheindosseretequandol’ufficialeeglialabardieriscenderanno.All’estremitàdellacantinapoivisonodeiferrivecchievitrovereteanchedellecatene.
“Fingetevispettriodiavolievedretechecorsaprenderàlaronda!”
–Risali?–chieseMendoza.
–Devoportaresopraunpaiodibottiglieancora,chefarannogirarecompletamentelatestaaqueibrav’uomini.
“Fraunquartod’oracominciatearumoreggiare.Iorispondoditutto.”
–Esequeitrepoliziottinoncredesseroaffattoaifantasmi?–chieseButtafuoco.
–Tonnerre!…Alloraimpegneremorisolutamentelalottaenessunodilorousciràvivodallacantina,–risposeilguascone.–VilascioillumecheviraccomandodispegneredopocheavretebennascostodietrolebottiquelPfifferoubbriacone.
Ilbravotavernierepassòinrivistalasuabiblioteca,formatadibottigliediprimamarca,almenocosíassicuravalui,nepreseduechesembravanomoltovenerandeerisalílascala,impugnandoladraghinassa.
L’ufficialestavainquelmomentoaccarezzandoilmentodellabellacastigliana.DonBarrejofinsedinonvederenullaesiprecipitòversoiltavolo,sbuffandocomeunafoca.
–Pepitomio!–gridòPanchita,fingendosispaventata.–Checos’hai?
–Iononso,–risposeilguascone,deponendosultavololeduebottiglie,–madopolacomparsadiquell’uomovestitodineroedaicapellibiondielasuascomparsamisteriosa,succedonoquicertecosechemiimpressionanoprofondamente,mogliemia.
Itresoldatieranodiventatiunpo’pallidi,cosad’altrondenonsorprendenteinqueitempi,incuitutticredevanoalleapparizionideidiavoli,deifolletti,dellestregheedeglispettri.
–Checosaaveteveduto?–chiesel’ufficiale.
–Possoessermiingannato,eppuregiurereidiaverscorto,all’estremitàdellacantina,unafigurabiancachedanzavaintornoallamiebotti.
–Voletespaventarci,taverniere?
–Nienteaffatto,signorufficiale.Nonviparecheiosiapallidissimo?
–Veramenteloeravateancheprima.
–No,perchélamiapelleèsempreabbronzata,èvero,Panchita?
–Verissimo,–risposelacastigliana,laqualesistudiavadisecondareilmarito,senzasaperechecosastavapersuccedere.
–Mivieneunsospetto,signorufficiale,–ripreseilguascone,ilqualestavasturandoleduebottiglie.
–Quale?
–Chequell’uomovestitodinerononfosseaffattounbuoncristianoecheinvecediusciredallaportasisiatramutatoinunospiritopersucchiarmituttoilvinodellamiacantina.
–Chestoriecinarrate,taverniere?–chiesel’ufficiale.–Iohoconosciutoquelsignoreevipossogarantirecheèunbuoncattolico,poichéilmarchesediMontelimarnonprendeaisuoiservigideglieretici.
–IlmarchesediMontelimar!–esclamòdonBarrejo.–Chiè?
–Altolà,taverniere,–risposel’ufficiale.–VoinonaveteildirittodiconoscereisegretidellapoliziadiPanama.
–Allorabeviamo.
Ilguasconestavaperempireibicchieri,quandosottoterrasiudironodeirumoriindistintietuttavianonmenoimpressionanti.Parevachedellepersonemartellasserodellelastrediferro,mentrealtresidivertivanoatrascinarecateneoferravecchi.
L’ufficiale,iduealabardieriePanchitaeranobalzatiinpiedi,mentredonBarrejosilasciavacaderesuunasedia,mandandounsospironecheavrebbeinteneritoperfinoisassi.
–Chiproducequestobaccano?–chiesel’ufficiale,sfoderandolasuaspada.
–Èl’animadell’uomochevoicercate,vel’assicuroio,–dissedonBarrejo.–L’hoscortonellamiacantina.
–Voleteburlarvidinoi,taverniere?
–Burlarvi!…Andiamodunqueavedere!…Siamoinquattroebenearmatieanchemiamoglie,sevuole,samaneggiarebeninoilspiedo.
Ilguasconeavevapronunciatequelleparolecontantagravitàcheleguardiedellarondaeranorimastenonpocoimpressionate.Quellastoriadidiavolettinellacantinaelascomparsamisteriosa,assolutamenteinesplicabileperlorocheignoravanocomefosseroandatelecose,cominciavaaseccarlimoltissimo.
L’ufficialevuotòunbicchierepienodivecchiaMalaga,chedovevafargligirarenonpocolatesta,poi,asciugandosiibafficoldorsodellamano,disseconvocegrave,volgendosiversoiduealabardieri:
–Noidobbiamocompiereilnostrodovere,camerati,eriportarealsignormarcheseilcorpool’animadiquelsignorecheèvenutoquiabere.
“Vuotateanchevoiunaltrobicchiereperfarvianimoeandiamoavederechecosasuccedenellacantinadiquestataverna.
“PorDios!…Siamouominid’armi!…”
–Panchita!…–gridòdonBarrejo.–Prendilospiedotueportaunaltrolume.
–Neavevigiàunoquandoseiscesonellacantina,–risposelacastigliana.
–L’holasciatocaderequandomièsembratodivederelospettrodell’uomobiondo.
–TufiniraiperdiventareundonFracassa,maritomio.
–Imieimalannilipaganoimeticcichevengonoquiabereilmezcal,tugiàlosai.
“Siamopronti?Ameillumee,corpod’uncannone!…vogliobattagliarecoglispettriserealmentesisonorifugiatinellamiacantina.
“Signorufficiale,vipregodistarmimoltovicino.Sapete…iononsonounuomod’armienonhomaneggiatofinoadoggialtrochebottiglie.”
–Cisiamonoi,–risposeilcapodellaronda,acuiparevachelavecchiaMalagaavessedatoungrancolpoallegambe.–Sietepronti,alabardieri?
–Sí,signore,–risposeroiduesoldati,iqualinonsitrovavanoinmiglioricondizioni.
–Partiamoenondiamoquartierenéaidiavoli,néaifolletti,néaifantasmi.Caramba!…Metteremoasoqquadrolacantinadellatavernad’ElMoro.
Editrepoliziotti,pienidiardorepeltroppovinobevuto,simossero,precedutidadonBarrejoilqualereggevalalampadaedimpugnavafieramentelasuafidadraghinassaeseguitidallabellacastiglianaarmatad’unformidabilespiedo.
CapitoloIII
LACACCIAAIFANTASMI
IQUATTROuomini,bendecisialiberarelacantinadellatavernad’ElMorodall’animadell’uomobiondoescialbo,poichéormaianchenell’animodelleguardieeranatoilconvincimentochefossequalchedemonio,s’impegnarononellalunghissimascala,laqualecontavanonmenodiunacinquantinadigiardini.
Scesiperòidieciprimigradini,donBarrejocredetteopportunodifareunabrevesostaeditrinciare,collasuadraghinassa,unagrancroce.
Comeseifantasmisifosserosubitoaccortidiquelsegnocristiano,ripreseroamartellareferramentaedatrascinarecatene,sbattendolecontrolebotti,eproducendocosíunfracassoveramenteinfernale.
L’ufficialeeledueguardieavevanorimontatosollecitamentequalchegradino,urtandolabellacastigliana,laqualetenevabenaltolospiedo.
–Signorufficiale,–disseilguascone,simulandoungrandespavento.–Voletelasciarmisoloallepresecoll’animadiquell’uomomisterioso?
–No,no,prendosolamenteunpo’difiato,–risposel’altro,ilqualeerapallidissimo.
–Dovevateberequalchegoccioloancora,primadiavventurarviinquestecatacombe.
–Èvastadunquelavostracantina?
–Iononsonomairiuscitoapercorrerlatutta.Sidicechefiniscanell’ossariodelcimiterodicittà.
–Brrr!…–fecel’ufficiale.–Nonpotevatetrovaredipeggio.
–Sidice,peròiononhomaipotutoverificarequesto.
–Iononvorreipossedereunasimilecantina,miocarotaverniere,risposel’ufficiale.
Leguardiedoppiamenteimpressionatedaquellarivelazionechenons’aspettavano,esitaronounpocoprimadiriprendereladiscesa.
Sesifossetrattatodimisurarsicondegliindiosbravosocondeifilibustieri,senzadubbioavrebberofattobravamenteillorodovere,senzafarsipregare,maquellastoriadispettrichegiàsifacevanoudireediossari,mettevanelloroanimounosgomentod’altrondeperdonabileinqueitempi.
–Andiamo,dunque?–ChiesedonBarrejo,ilqualefacevatremolarelalampadapersimulareuncrescentespavento.–Quibisognaprendereilcoraggioaduemani,caramba.
–Fatelume,–risposel’ufficiale.–Miparechelavostramanooscillitroppo.
–Canarios!…Sonodinanziatuttiesaròilprimoavenireacciuffatoeportatoall’infernoonell’ossario.Pensatecheiohounamoglieebellinaperdipiú.
–Mostratedunqueilvostrocoraggiodinanzialei.
–SeèperPanchita,scendosubitoedaccoppotuttiglispiriticheinfestanolamiacantina,–risposeilguascone,ilqualefrenavaagranpenalerisa.
Rialzòlalampada,tracciòinariaunaltrosegnodellacrocee,quantunquenellacantinasiudisserosempresbatacchiarecatenecontrolebottiediquandoinquandodegliululaticheparevanousciredallegoledilupiarrabbiati,ripreseanimosamenteladiscesa,nonsenzabiascicaredelleavemarie.Giuntoalventicinquesimogradino,ossiaquasiallametà,ilguasconetornòafermarsi.
–Signorufficiale,–disseconvocealterata.–Lemiegambenonmireggonopiú.
–Nonvimostrateunpoltronedinanziavostramoglie,–risposeilcapodellaronda.–Qualcunobisognabenechevadainnanzievoisolosietepraticodiquestacantina.
“Epoinonsiamonoiqui,prontiadappoggiarvi?”
–Enonuditequestirumori?
–Nonsonosordo.
–Dachecosacredetecheprovengano?
–Losapremoquandosaremogiuntiabbasso.Orsú,taverniere,unpo’dicoraggioedimpugnabensaldalatuadraghinassa.
–Esecifosseroveramentedeifantasmi?–disseunadelledueguardie,conuncertotremolíonellavoce.–Sapetebene,capo,chenonsiuccidono.
–Echelealabardepasserebberoattraversoailorocorpi,comeinmezzoadunanubedifumo,–aggiunsel’altra.
–Noinonliabbiamoancoraveduti,–risposel’ufficiale.–Secomparirannodavvero…vedremochecosaconverràfare.
–Sídarcelaagambealpiúpresto,–dissedonBarrejo.
L’ufficialenonrispose.Sitrovavatroppoimbarazzatoadareunarispostacontraria.
Tiratoilfiato,ilguasconesidecisefinalmenteascendereglialtriventioventicinquegradiniedaraggiungereilfondo.
Lacantinas’aprivadinanzialoro,ampia,altissimae,comeabbiamodetto,benfornitadibottipiúomenopiene.
Unospettacoloterrificante,taledafargelareilsangueancheadunfilibustieres’offersealloraagliocchidelletreguardieedelcantiniere.
Igemiti,leurla,ifragoridiferramentaeranocessatiedinveceeranocomparsiimprovvisamenteduespettri,iqualieranosaltatigiúdalleultimebottidelleduefile,
mettendosisubitoagiraresusestessiefacendovivamenteagitareilorodrappibianchi.
DonBarrejoavevacacciatounurloedavevasubitolasciatacadereaterralalampada.
–Scappiamo!…Scappiamo!…–avevagridatoconvocestrozzata.
Letreguardieavevanogiàvoltatelespalleestavanoarrampicandosiaffannosamentesuperlascala,spingendosiinnanziPanchitalaqualestrillavacomeselascorticassero.
Inpochiistantisitrovaronotuttinellataverna.Leguardieeranopallideedaffannateeparevachenonavesseropiúvoce.
FortunatamentevieraancoradelvinosultavoloedunpaiodibicchieridivecchioXeres,cacciatiundietroall’altro,diederounpo’dianimoaidisgraziati.
–Latuacantinaèmaledetta,–dissel’ufficiale,appenapotétirareilfiato.–Eranobendeifantasmiquelli?
–Seloerano!…–esclamòDonBarrejo.–Chiedeteloallevostreguardieedamiamoglie.
–Sí,sí,capo,–siaffrettaronoaconfermareiduealabardieri.
–Eranodeiverispettri.
–Alloramiocaro,cavatelacomepuoi,–dissel’ufficiale.–Iononmioccupodiquestiaffari.
“Aprici.”
–Come!…Veneandate,signoreufficiale?–strillòPanchita,laqualesieraabbandonatasuunasedia,simulandounospaventoimpossibileadescriversi.
–Isoldatinonhannomaibattagliatocontroleombre,bellamia,–risposeilcapodellaronda,ilqualenonvedevailmomentoditrovarsiall’aperto.–Lenostrespadeelenostrealabardenonciservirebberoanulla.
–Edovevoletecheandiamoadormire?Sottolapioggia?–dissedonBarrejo,ilqualefingevadistrapparsiicapelli.
–Andateabussareallaportadiqualchevicino.
–Dovròalloraraccontargliilmotivopercuiioemiamogliesiamofuggitiedomanituttoilquartieresapràchelamiacantinaèfrequentatadaglispiritidell’ossario.
–Esaremocompletamenterovinati,–sospiròlabellacastigliana.
–Iononsochecosafarvi,mieicari,–risposel’ufficiale,ilqualefissavalaportadellacantinarimastaaperta,comesetemessedivedercomparire,daunmomentoall’altro,unodiqueiduespettrigiganti.–Iononpossodarvicheunconsiglio.
–Ditesu,signorufficiale,–piagnucolòdonBarrejo.
–DirecarvidomanimattinadalPadreSuperioredelconventopiúvicinoedipregarlodimandarviunamezzadozzinadifraticondellecrocieconmoltaacquasanta.
–Rimanetequifinoadomani?
–No,miocarotaverniere,neabbiamoabbastanzadeimisterichesisuccedonoqui.Domaniinpienogiorno,verremoforsearitrovarvipersaperequalchecosa.Apriteoraelasciateciandare.
–Pioveancoraaldifuori.
–Preferiscoprendermidell’acqua,piuttostodiscendereancoranellatuacantina.Andiamocamerati.
DonBarrejo,fingendosidisperato,aprílaportadellatavernaetutti,compresaPanchita,uscironosullavia.
–Inquelmomentopassavanoalcuninottambuli,noncurantidellapioggiachecontinuavaacadereacatinelle.
Vedendoaprirsilatavernaedusciredellepersonechesubitononavevanopotutoscorgere,poichéleguardiesieranobeneavviluppateneiloroampimantelli,siaccostarono,edunodellacomitiva,quantunquesembrasseabbastanzaalticcio,chiese:
–Sipuòbereunabottiglia?
–Eccoviinbuonacompagnia,–dissel’ufficialeaDonBarrejo.–Questebravepersonenonseneandrannofinchéoffriretedabere.
–Echiècheandràincantinaaprenderelebottigliesevisonoifantasmi?
–Come,visonoifantasminellavostracasa?–chieseunaltrodellacomitiva,facendosiprecipitosamenteilsegnodellacroce.
–Sicaballeros,ecosíterribilichehannofattoscappareperfinolesignoreguardie.
Inottambulinonnevollerosaperedipiús’allontanaronocorrendo,mentreleguardieseneandavanopuredall’altraparterasentandoimuridellecase.
DonBarrejoattesecheilrumoredeipassifossecompletamentecessato,poirientrònellatavernae,mentresuamogliesiaffrettavaachiudere,sigettòsuunasediaridendoacrepapelleecontalefragoredaattirareperfinol’attenzionedeiduefantasmi,iqualinontardaronoacompariresullaportadellacantina,facendosvolazzarelecandidetovagliechelicoprivano.
–VaderetroSatana!…–gridòilguascone,impugnandounabottiglia.–Tupuzzitroppodizolfo.
Mendozacheeradinanzi,sisbarazzòdelletovaglieesiprecipitòversoiltavolino,seguitodaButtafuoco,ilquale,forseperlaprimavoltadopotantianni,sipermettevapurediridereallegramente.
–RajodeSol!…–esclamòilbasco,afferrandopureluiunabottigliachenonerastataancorainteramentevuotata.–Tiproclamo,donBarrejo,ilpiúgrandeedilpiúfurboguasconechelaterradeglispadacciniedegliavventurieriabbiaallattato.
–Sí,unbrav’uomo,–confermòButtafuoco,ilqualecercavapuredibagnarsilagola.
–Sonoscappaticomelepri,–risposedonBarrejo.–Ah!…Checommedia,amici!…Iononsocomeabbiafattoatrattenerefinoaquestomomentolerisa.Nonnepotevopropriopiú.
–Cheritornino?–chieseMendoza.
–Eccoquellochetemo.Sonocapacidivenireancoraquiaccompagnatiforsedaunamezzadozzinadifrati.Eccoquellocheiotemo,amici.
“L’avventuranonfiniràcertamentequi,ancheperchéilmarchesediMontelimarvorràsaperechecosaèsuccessodelcorpoodell’animadicomparePfiffero.
“Questofiammingocominciaadiventarepericolosissimo,ancheseèubbriacomorto.ViparesignorButtafuoco?”
–Purtroppoprevedodeigrossiguaioracheilmarchesehadeisospettisudinoiechecifapedinaredovunquedallesuespie,–risposeilbucaniere.
–Alloraioritornosullamiaprimaidea,disseilguascone.–Scendoincantina,scoperchiolabotteevelogettodentro.
“PerunubbriacodeveessereunamortedolcissimaquelladifinireaffogatodentrodieciettolitridiXeres.”
Chepoidovrestigettarvia,–disseMendoza.
–Mache!…Domaniloripesco,scavounabucaeloseppelliscoinqualcheangolodellacantina.Inquantoalvinovedraichesapròvenderloegualmente,anchesehaconservatounmortoperdodiciore.
–Ah!…Canaglia!…
–Oh!…Imeticciegl’indianinonhannoilpalatoraffinato.
–No,–ripetéperlasecondavoltaButtafuoco.–Iopensochequell’uomopotrebbediventarepernoipreziosissimo.
“Seè,comesembra,ilconfidentedelmarchesediMontelimar,noipotremosaperedaluimoltecosepreziosissime.”
–Esedomaniilmarchesemandaaltrepersoneacercarlo?Seloscoprono,miappiccano,signorButtafuoco.
–Chenonvisiaqualchenascondiglionellatuacantina?–chieseMendoza.–Incasanonhaiqualchegranaio?
DonBarrejostetteunmomentosilenzioso,poipicchiòunpugnosullatavola,esclamando:
–Hotrovato!…Anch’iohoscopertol’America!…
–Ehi,guascone,haiilcervelloguasto?–chieseMendoza.–Cheifantasmiabbiano
fattaancheatetroppaimpressione?
–Icervellideiguasconisonochiusidentroilcranioconduefilediviti,amico,enonsirovinanocosífacilmente.Iotidicochehotrovatounmagnificonascondiglio.
–Udiamo,disseButtafuoco.
–Giornifahoacquistataunabottenuovissima,cosíampiadacontenercituttiinsiemeecheiocontavodiempiredimezcal.PrendocomparePfifferoelocacciolàdentro,cosíalmenononcorreràpiúilpericolodimoriregonfiodiXerescomeunotre.
–L’haipropriocollebottitu!–esclamòMendoza.
–Nonsonoforsediventatountaverniere?
–EseleguardietornanononvisaràpericolochecomparePfiffero,comelochiamitu,simettaadurlareanchedentrolasuabotteetitradisca?
–Maipiú!…
–Eperché?
–Perchéappenamiaccorgochesisveglia,invecedidargliunbicchiered’acquazuccherataglivuotoingolaunabottigliainteradiaguardienteetornoadubbriacarlo.
Tuseidiventatopiúferoced’uncaimano,dopoiltuomatrimonio,–disseMendoza.
–Mano,signormio,–protestòlabellacastigliana,–anzièdiventatopiúmansuetod’unagnello,ilmioPepito,dopochesièsposato.
–LasciamostarePepito,chequinonc’entraaffatto,edoccupiamocisubitodiquelPfiffero.
“Approvatelamiaidea?”
–Senonc’èdimeglio,cacciamolopurdentrolabotteperora,–disseButtafuoco.–Velofaremorimanered’altrondeilmenochesaràpossibile,poichéavremonoleggiataunascialuppaefileremoincercadiRaveneaudeLussan.
–Badadinonubbriacarlotroppo,quelpoverodiavolo,desseMendoza.–Nonvogliamochemuoia.
–Perchimiprendi?–risposeilguascone,–perl’ultimotavernierecheesisteintutteedueleAmeriche?Glidaròdaberesolamentedell’aguardientefinissimo,checostaamenonmenodiquattropiastrelabottiglia.
–Sbrighiamoalloraquestoaffareepoiandiamocene,–disseButtafuoco.–LaseñoritaInesdiVentimigliasaràmoltoinquietaenonsisaràcertamenteancoracoricata.
–Come!…Viricevedinotte?–chiesedonBarrejo.
–Nonosiamofarcivederedigiorno.LeprecauzioninonsonomaitroppequandosièimpegnataunapartitaconunMontelimar.
Preseroilumiesceseronellacantina,giungendobenprestoall’estremitàdelleduefile
dibotti.
ColàsitrovavaunenormerecipientecheparevaunapiccolatorremessaaguardiadeiXeres,degliAlicantiedeiMalaga,capacedicontenerenelsuointerno,esenzaalcunadifficoltà,almenoquattrouomini.
–Comevedetelabotteèproprionuova,–dissedonBarrejo,–quindiilPfifferononcorreràalcunpericolodiasfissiarsi.
Preseunmartelloeassalíicerchisuperiori,persmuovereledogheelevareilcoperchio.MendozaeButtafuocoloaiutavanoallameglio,nonessendopraticiinquelmestierecheilguasconeinvececonoscevaormaiafondo,forsemegliod’unbottaio.
–Ilnidoèprontoaricevereilmerlotto,–dissedonBarrejo,dopoalcuniminuti.–AndatemiacercareilPfifferomentrelevoilcoperchio.
Ildisgraziatofiammingorussavabeatamentesottolebotticomesesitrovassenelsuoletto.
ButtafuocoeMendozapreseroquelcorpoinerteelopassaronoalguascone,ilqualelolasciòcadere,senzatroppiriguardi,infondoalmonumentalerecipiente,mettendopoisubitoapostoilcoperchioinmodoperòchenoncombaciasseperfettamente,ondel’ariapotesseliberamentecircolare.
–Sfidochiunqueadandarloascovare,–dissedonBarrejo,quand’ebbefinito.
–Siodeperòchequalchecosarespiraorussalidentro,–disseMendoza,ilqualeavevaappoggiatounorecchioalledoghe.
–T’inganni,amico,–risposeilguascone.–Èilvinobuonochebolle.Forsechenonborbottaquandocominciaafermentare?
–Seimeraviglioso,donBarrejo,–disseButtafuoco.–Iosonocertocheconl’aiutodivoiduenonsaràcosadifficileamedicondurrelaseñoritadiVentimiglianelpaesedisuamadrearaccoglierel’ereditàlasciataledalGranCacico.
–Voletedire,signorButtafuoco,chevoicontatefind’orasullamiadraghinassa,–dissedonBarrejo.
–Siamovenutiquiperportarviviaconnoi.Nonneaveteabbastanzadifareiltaverniere,voichesieteungentiluomopiúattoamaneggiarelearmichelebottiglie?
–Cominciavoinfattiadannoiarmimortalmenteedarimpiangereibeitempipassati,quandosottoilfigliodelCorsaroRossosimontavaall’assaltodiqualchenaveodiqualchecasaalmenounavoltaallasettimana.
“Emiamoglie?”
–Lascialaquiacondurrelataverna,–disseMendoza.–QuandonoitorneremononavraipiúbisognodivenderevinoePanchitapotràsfoggiaregioielliebeivestitifinchévorrà.
“SignorButtafuoco,andiamo.”
Risalironoinfretta,sigettaronoaddossoiloromantelloni,provaronoafarscorrerelespadeedipugnali,edopod’averaccarezzatoilmentoallabellacastiglianasenzachedonBarrejotrovassedichedire,ilfilibustiereedilbucaniereuscironocautamenteinistrada.
Piovevasempreadirottoedunventaccioimpetuosoequasifreddosbatacchiavalefinestredellecaseelemonumentaliinsegnedeinegozi.
Inlontananzasiudival’oceanoPacificomuggiresinistramenteerompersicontrolecalatedelporto.
–Quandocirivedremo?–chiesedonBarrejo.
–Sedomaniavremobisognodite,seguiilragazzettoindianochetihaportatalanostralettera,–risposeButtafuoco.–Intantonoicercheremoilmododisbarazzartialpiúprestodelfiammingopernoncompromettertie…
Ilbucanieresierabruscamenteinterrotto,mettendomanoallaspada.
–Chisiavanza?–sichieseconinquietudine.
Degliuomini,cinqueosei,tuttichiusiincappegrigieechetenevanoinmanodellelanterne,s’avanzavanoversolataverna,borbottandodellepreghiere.
–Unfuneraleaquest’ora?–sidomandòMendoza.
Subitoperòruppeinunoscrosciodirisa.Avevacapitodichecosasitrattava.
–LapoliziahaavvertitoilPadreSuperioredelvicinoconventochelatuacantinaèinfestatadaglispiritiedeccoifratichegiungonosollecitiperbenedireletuebottid’acquasanta.
“Fa’lorobuonaaccoglienzaecavatelacomepuoi.SignorButtafuoco,filiamo!…”
Idueavventurierisiallontanaronovelocemente,mentreiseifrati,precedutidaunsagrestanozoppo,chereggevaungrossorecipientediacquasanta,sifermavanodinanziallataverna.
Avevanoappenasvoltatol’angolodellavia,quandounuomo,chefinoalloraerarimastoconfusocollafittaombraproiettatadaunvecchioporticato,sislanciòsullelorotracce.
CapitoloIV
LASCOMPARSADELLACONTESSADIVENTIMIGLIA
ILBUCANIEREedilfilibustiere,messiinbuonoumoredaivinitracannatiallacantinad’ElMoro,seneandavanotranquillamenteperlalorovia,prendendosifilosoficamentelapioggiatorrenziale,laqualesiostinavaanoncessare.
Nél’unonél’altrosieranoaccortidell’uomochesieralanciatosullelorotracceeche,passandoattraversoadelleviuzzenotealuisolo,cercavadisopravanzarli.
Ilventacciorumoreggiavasuitettidellecase,facendo,diquandoinquando,volaredelletegoleerovinareilcomignolodiqualchecamino.Ituoniedilampisiunivanoalleraffichechel’oceanoPacifico,diventatooceanorabbioso,scaraventavaconinauditaviolenzasullacittàaddormentata.
Avevanopercorsegiàunadecinadiviefangoseesfondate,poichéinquell’epocaglispagnuolinonsicuravanogranchedellaviabilità,occupaticomeeranoadifendersidaicontinuiattacchideifilibustieri,cheinterrompevanoilorofiorenticommerci,quandogiunserodinanziadunacasettaaduepiani,dibell’aspetto,sullacuiportasileggeva,suunainsegnamonumentale,ilseguentetitolo:
POSADADELRIOVERDE
–Cisiamo,–disseMendoza.–ChelaseñoritaInesdiVentimigliaciaspettiancora?
–Hanellesuevenesangueindiano,–risposeButtafuoco.–Abbiamofattoperòtardi.
–Vedobrillareunlumeattraversolepersianed’unafinestra.OlaseñoritaoilmiofidobucaniereWandoe,vegliano:
Stavanoperavvicinarsiallaportadell’albergo,quandounuomotuttoavvoltoinunampioferraiolo,sbucòdaunavialateraleecontantafuriadaurtaremalamenteMendoza.
–Ehi,amico,avetebevuto?–esclamòilbasco.–Girateallargoperchéiohol’abitudinedinonfarmiurtareduevoltedalprimomascalzonecheincontrodinotte.
Losconosciutoavevafattotreoquattropassiindietroesieraapertoilmantellone,dicendo:
–Mipare,caballero,chemiabbiatechiamatomascalzone,senonsonodiventatosordo.
–Ciòcheviauguro,dituttocuore,–risposeilbasco,ironicamente.
–Giacchédunquenonsonosordo,–ripreselosconosciuto,–hopotutoraccoglierebenissimolavostraoffesa.
–Ecosí?
–Vorreisapereconchipotreiincrociarelamiaspadapervederesesaràdegnodime.
–Chisietevoidunque?
–DonRamondelosMontes,figliod’ungrandediSpagna.
–Ah!…Figliodipapà!…
–Scherzatemenoeditemichisiete.
–Iononsaròindegnodivoi,donRamondelosMontes,poichéiosonoilcontedonDiegodeAlcalàyVeragruaeducadiSabalioz.
–E…l’altro?–chieseilfigliodelgrandediSpagna,oalmenoquellochesispacciavapertale.
–Nonavendovidatodelmascalzone,signordelosMontes,preferiscoperoraserbarel’incognito.Vorreiinvecepregarvisenonsarebbemegliorimettereadomaniquestaquestione,chemiparemoltosospetta,poichéiocredovoifigliod’ungrandediSpagna,quantoiosonofigliodiMontezuma,ildisgraziatoimperatoredelMessico.
–Come!…–gridòlosconosciuto,gettandoaterrailmantelloneesnudandorapidamentelaspada.–Misidàdelmascalzone,epoisipongonoancheindubbioimiei
titoli?ah!…Caramba!…Questoètroppo!…
–Sidirebbechevoiandateincercadiquestioni,–disseButtafuoco,acuierasortounsospetto.
–Canarios!…iosonol’uomopiútranquillodelmondo,maquandomis’importunaalloradiventoancheunodeipiúterribili.
“Quisièinsultatoilfigliod’ungrandediSpagnaequiilsanguescorrerà,signorimiei,perchéiosonobenrisolutoanonlasciarviandareindisturbati.
“Senonvoletebattervi,seguitemialpiúvicinopostodipolizia.”
–Tunonseialtrocheunmiserabileavventurieroincercadicolpidispada,pessimacanaglia,–disseMendoza,estraendoasuavoltalaspada.
–Omegliopagatodaqualcunoperdarcidellenoie,–aggiunseButtafuoco.–Quantepiastretihannofissatoperognunadellenostrepelli?
–Canarios!…Questoètroppo!…–gridòlosconosciuto,facendounsaltocontroilmurodellaposadapernonfarsisorprendereallespalle.
–Allorafiniamolaallalesta,–disseMendoza.–Voistateaguardarmi,perora;secadròmivendicherete.
–Loinchioderòcontrolaparetecomeunalucertola,–risposeButtafuoco,mettendopurmanoallaspada.
Mendoza,comegiàsappiamo,eraunospadaccinodiprimoordine,chevalevanonmenodelterribileguasconedonBarrejo.
Desiderosodisbrigareprestolafaccenda,peltimorechesopraggiungessequalcheronda,attaccòrisolutamentel’avversariovibrandogliunadietrol’altratreoquattrofulmineestoccate,parateappenaintempo.
–Canarios!…–esclamòlosconosciuto,unpo’sconcertato.–Chièstatoilvostromaestro?
–Èinutilechevelodica,–risposeMendoza,ilqualenonglilasciavaquasinemmenoiltempodirimettersiinguardia.–QuandoviavròvibratalastoccatadeiTreCorsari,voirimarreteinchiodatocontrolaparete,quindinonavretepiúilbisognodell’indirizzodelmiomaestro,bensídiunpassaportoperl’altromondo.
–Ehi,corretetroppo,miosignore.
–Aspettateunpo’evedreteuncolpomeraviglioso,l’ultimoperòpervoi.
Iduespadaccini,noncurantidellapioggiachenoncessavadicadere,siscambiavanostoccatecongrandeaccanimento.Ilfragoredellespadenonsiudiva,poichéiltuonocontinuavaarumoreggiareedilventoadulularefraicomignolidellecase.
Losconosciuto,dopoqualcheminuto,sitrovòobbligatoarompereedappoggiarsiquasiallaparete.Sembravamoltosorpresodiavertrovatounavversariocosíformidabile,
mentreforseavevasperatodisbarazzarsidientrambiconpochicolpidispada.
–Signorfigliod’ungrandediSpagna,–disseMendoza,mentreunafolgoreattraversavalapiazza,seguitadaunoschiantoterribile.–Preparateviallapartenzachenonharitorno.
Stavapertornareall’attacco,quandounafinestradellaposadasiapríedunavoced’unuomochiese:
–Chisiammazzadavantialmioalbergo?
–Èl’amicoMendozachesidiverteunpo’,–disseButtafuoco,alzandolatesta.–Lasciafare,Wandoe,frapocotuttosaràfinito.
“Portainveceunatorciaedunarchibugio.”
–Canaglie!…–gridòlosconosciuto,facendounarapidamossadifiancoperprenderepiúcampo.–Avetedegliamiciquiedoramifareteassassinareacolpid’armadafuoco.
“Nonèagiredagentiluominiquesto.”
–BasteràilcolpodeiTreCorsari,–risposeMendoza,chiudendogliprontamenteilpassoecostringendoloadappoggiarsiallaparete.–Ate,bandito,prendiquestoperora!…
–Edanchetuquesta–risposelosconosciuto,ilqualesidifendevadisperatamente,chiamandoinsuosoccorsotuttelerisorsedellaterribileartedellascherma.
Mendozaparòlabotta,poituttod’untrattosiabbassòversoterra,appoggiandosisullamanosinistraeandòafondo.
Losconosciutoavevamandatoungrido,poiavevalasciatacaderelaspada,appoggiandosicontroilmuro.
Avevaricevutaunamagnificastoccatanellaspallasinistra,dalbassoinalto.
Mendozaritiròlentamentelalama,lacuipuntasieraarrossatacontrolascapoladell’avversarioefeceungestodimalumore.
–Troppoalto–disse.–Avreidovutoattraversargliilcuore.
InquelmomentoilpretesofigliodelgrandediSpagna,vintodaldoloreintensocausatoglidaquelterribilecolpo,rovinòalsuolo,rimanendoinerte.
–Morto?–chieseButtafuoco.
–Oh,no,–risposeMendoza.–Laferitaperòdeveesseredolorosissima.
Inquell’istantelaportadellaposadaedunuomodialtastatura,cherassomigliavastranamenteaButtafuoco,puremoltobarbutoemoltoabbronzato,comparve,portandoinunamanounalanternaenell’altraunlungoarchibugio.
–Checosasuccedequi,amici?–chiese,avvicinandopremurosamentealbucaniereedalfilibustiere,ilqualestavaasciugandotranquillamentelapuntadellalama.
–Nonnesappiamopiúdite,Wandoe,–risposeButtafuoco.–Questomascalzoneci
haprovocatieMendozahaapprofittatodell’occasioneperdargliunabuonalezionedischerma.
–Noncivedochiarointuttoquesto,–risposeilproprietariodellaposada.–Questofurfantedeveesserestatopagatodalmarcheseperassassinarvi.Vediamounpo’:neconoscomoltidiquestisicari.Siavvicinòalferito,ilqualeparevachefossesvenutoegliproiettòinpienovisoiraggidellalanterna.
Aduntrattoungridoglisfuggíefecedueotrepassiindietro,esclamando:
–Ah!…Disgraziato!…Disgraziato!…L’avevosospettato.
–Checosa?–chieseroadunavoceMendozaeButtafuoco.
–Aiutatemiaportareacopertoquest’uomo,–risposeWandoe.–Nonbisognalasciarlomorire.
–Questibirbantihannolapelleduraepoilasuaferitaèpiúdolorosachepericolosa.Ah!…Sel’avessicôltounpo’piúsotto,alloranonrispondereipiúdilui.
Itreuominisollevaronoilferitoedentrarononellaposada,arrestandosiinunavastacameraapianterrenocheeraancorailluminata,laqualecontenevasolamenteseiamachecheinquelmomentoeranovuote.
Ilferitofusollevatoconmolteprecauzioniedepostosuunodiqueicomodiefreschigiacigli.
SubitoMendoza,conunanavajadataglidaWandoe,glitagliòlacasacca,ilgiustacuoreelacamiciaemisealloscopertolaferita.
–Nientedigrave,–disse,arrestandoconunfazzolettoilsanguechesgorgavainabbondanza.
Lafasciòallameglio,aggiungendo:
–Cioccuperemopoimegliodiquest’uomo.Spiegaciora,Wandoe,iltuosgomentochepernoièinesplicabile.
“L’haivedutoaltrevoltequestoavventuriero?”
Wandoe,ilqualeavevaunvisoassolutamentesconvolto,guardòilbucaniereedilfilibustierequasiconterrore,poichieseconvocestrozzata:
–Nonvel’hacondotta?
–Chi?–domandaronoaduntempoButtafuocoeMendoza.
–Laseñorita.
–LaseñoritaInesdiVentimiglia?…
–Sí!…Sí!…–balbettòWandoe.
–Tuseiimpazzito?–gridòButtafuoco.–Checosavuoidire?
–Nonhoilcoraggiodidirvelo.Oracomprendochenoisiamostatigiuocati.
–Suvvia,–disseilbucaniere,ilqualecominciavaaperderelapazienza.–Spiegatiunabuonavolta.
–Vichiedosevel’hacondotta.
–Machi?
–LaseñoritadiVentimiglia,–ripetéWandoe,conangoscia.
–Quell’uomolíèvenutooggi,dopoilmezzodí,conunbigliettofirmato“Buttafuoco”concuilasiavvertivadilasciareimmediatamentelamiaposada,essendoormaistatoscopertoilmiorifugiodalmarchesediMontelimar.
ButtafuocoeMendoza,udendoquelleparole,eranorimasticomefulminati.
–Laseñoritascomparsa!…–esclamòfinalmenteButtafuoco,mentreMendozasistrappavaunciuffodicapelli.–L’haivedutatuquestalettera?
–Laseñoritamel’hafattaleggere,primadidecidersialasciarelamiaposada.
–Ah!…Caned’unmarchese!…–urlòMendoza,conaccentoferoce.–Cel’hafatta!…
–Dimmi,Wandoe,–disseButtafuoco,ilqualeavevariacquistatoprontamenteilsuosanguefreddo.–Laseñoritanonhaavutoalcunsospetto?
–Nessuno,perchéquelbigliettoportavalatuafirmaegiàsapevachequalchecosac’erainaria.Glieloavevigiàdettotucheilmarcheseeraormaisullevostretracce.
–Acheorahalasciatolaposada?
–Versoletrepomeridiane.
–Edèuscitaconquell’uomolí?
–Si.
–Neseibencerto?
–Nonpossoingannarmi,perchéavevogiàoggiosservatosulvisodiquell’avventurierounaprofondacicatricechepareprodottadauncolpodidraghinassa.
–Mistupisceperòcomelaseñoritanonavesseintuitochesitrattavad’untradimento.
–NessunopotevasapereinPanamacheButtafuocoeraqui,–risposeWandoe.
–Èveroanchequesto.Chepoliziaammirabilehaquelmarchese!Cihaportatouncolpomortale,tuttavianoinonsiamouominidaperdercidicoraggio.
“Occupatidelferitoecuralopiúchepuoi.DaluisapremodovehacondottolacontessinadiVentimiglia.
“C’èillumeneltuogabinetto?”
–Sí,amico.
–VieniMendoza,–disseButtafuoco.
Aprironounaportaedentraronoinunastanzinaattigua,cheservivacomedisegreteriadellaposada,ecomelaprimacameraerapureilluminata.
Buttafuocogettòviacondispettoilfeltroedilmantelloesisedettedinanziaduntavolo,prendendosiilcapofralemani.
Mendoza,cheavevascopertasulloscrittoiounabottiglia,sieraaffrettatoadimpadronirsene,perrimettersimegliodatanteemozionipassate.
–Orsú,signorButtafuoco,–disseilfilibustiereempiendoduebicchieri.–Schiariteunpo’leideeconquestoPorto,cheWandoehacertamenteserbatopernoi.Verrannosubitoagallacomelesardinedelmaredell’Olanda.
–Iocredo,miocaro,–risposeilbucaniere,–chenoiabbiamotrovatounavversariodegnodinoi.
“ÈverocheavevadatomoltodafarealfigliodelCorsaroRosso.
“Senoinonriusciremoariaverenellenostremanilaseñorita,potremorinunciareall’ereditàdelGranCacicodelDarien,poichélapresenzadellafigliadelCorsaroèassolutamentenecessaria.”
–Loso,–risposeMendoza.–Icapidelletribúnonconsegnerebberoiltesoroaiprimiarrivati.IldifficilestaoranellostrapparlanuovamentealmarchesediMontelimar.
“Eglicertamenteaspettavapazientemente,daanniedanni,ilsuoarrivoinPanama,peraverlaancoraunavoltasottomano.”
–Cheilnostropassaggioattraversol’istmosiastatonotato?Iomisonorivoltopiúdicentovoltequestadomanda.
–Edachi?Chipotevariconoscercidoposeiannid’assenza?
–Eppure,comevedi,appenaabbiamomessoipiediinPanamaabbiamoavutointornodellespie.Iononcredoaffattocheilmarchesetiabbiariconosciutomentrepasseggiavamosullecalatedelporto.
–Videveesserequisottounmistero,signorButtafuoco.IovorreisapereinnanzituttoilperchéquelbucaniereinviatoalcontediVentimigliadalGranCacicoprimadiesalarel’ultimosuosospiro,ciabbialasciatisbarcandosulcontinente,collascusadirecarsiadavvertireletribúdelDariendell’imminentearrivodellaprincipessa.
“Nonavetemainotatoqualchecosadidoppioinquell’uomo?”
–Piúdiquantotucredi,–risposeButtafuoco.
–Chesiastatoluiatradirciperimpadronirsidasolodeltesoro?
–Puòdarsi,Mendoza;peròioconoscogl’indiani,soquantosonococciutienonrimetterannol’ereditàdelGranCacicochenellemanidellaseñorita.
–Ecomefarannoariconoscerla?
–Dauntatuaggiomisteriosochelacontessinaportasuunaspallaechesarebbecomeunaspecieditimbroreale.
–Allorasiamoalsicurocontroqualunquemistificazione.
–Oh!…Perquestosí,–risposeilbucaniere.–Anoioranonrestachefarperderenuovamentelenostretracceallespiedelmarcheseedaisuoisicari,ecercaredimettercialpiúprestoinrelazioneconRaveneaudeLussan,poichésenzal’aiutodeifilibustierinonpotremmoraggiungerelegrandiselvedelDarien.
InquelmomentoentròWandoeportandoun’altrabottigliaedeibicchieri.
–Comevadunqueilferito?–chieseButtafuoco.
–L’uomoèrobustoelalamanonhaoffesoalcunorganoimportante.Fradieciododicigiorniquell’uomosaràperfettamenteristabilito.
–Labottaeratroppoalta,–disseMendoza,conuncertorammarico.
–Nondolertene,–glidisseButtafuoco.–Quest’uomosaràpiúpreziosovivoanzichémorto.
Quindi,rivolgendosiversoilpadronedellaposada,glidisse:
–Haidegliamicinelporto?
–Ifilibustierichehannoormairinunciatoalloropericolosomestierenonmancano.
–Anoioccorreunacasettaisolataenonsospettata,perpoteragireanostroagio.OrmainonpossiamosoffermarcinéquinéallatavernadidonBarrejo.
–Hol’affartuo,–risposeWandoe,dopod’averpensatounmomento.–Primadimezzodítuavraiunamodestacasettae,sevorrai,ancheunabuonabarcadapesca.
“Ilproprietariodell’unaedell’altraèunex-filibustierediDavid,graziatodaglispagnuoliecheorafailpescatore,mainfondoèrimastosempreunfigliodellaTortue.”
–Nontidomandodipiú.Questaseranoiprenderemopossessodell’alloggioevitrasporteremoidueprigionieri.
–Ecome?–chieseMendoza.
–Lasciafareame,miocarobasco,evedraichenoilafaremobellaallespiedelmarchesediMontelimar.
“Wandoe,haisemprequelvisporagazzoindiano?”
–Sempre,amico.
–DammiunapennaeduncalamaioperscrivereadonBarrejo.Scommettochequandoriceveràlamialettera,quelpazzodiguasconerideràtantodaslogarsilemascelle.
CapitoloV
ILVIAGGIOSTRAORDINARIOD’UNABOTTE
SCAPPATIviaButtafuocoeMendoza,ilguasconeerarimastosoloinmezzoallastrada,sottolapioggiatorrenziale,guardandoconunacertaansietàiseifraticheindossavanodellecappegrigieecheportavanodeicerifumosi,iqualiresistevanoostinatamenteall’acqua.
Ilvenerandodrappelloformatodabarbegrigie,comeabbiamodetto,eraprecedutodaunsagrestanozoppocheprocedevacondellestranemossedaranocchioechereggevaunsecchiopienod’acquasanta.
Ilpoveroguasconesarebbestatobenlietodichiuderelaportainvisoaifrati,quantunquebuoncristiano,ediandarsenesubitoadormire,maaqueitempinonc’eradascherzarecoireligiosiedunaqualunqueoffesasipotevapagareassaicara.
Costrettoafarebuonacerasuomalgrado,donBarrejo,invecedichiuderelaporta,spalancòiduebattentiericevettecortesementeleseibarbegrigie,baciandoadognunadiesseilcordonepermostrarsibuoncristiano.
–Achecosadevol’onoredellavostravisitaadun’oracosítarda,reverendi?–chiese.–Nonvièalcunmortoquidaportarealcimitero.
–Visonoperòdeifantasmi,–disseunfraterubicondoegrosso.
–C’eranounavolta.
–Come,c’eranounavolta!…–esclamòilfrate,inarcandolesopracciglia.–Èappenamezz’oracheèvenutodanoiunufficialedelleguardieadavvertircichelavostracantinaerapienadisatanelli.
–Oraperònoncisonopiú,reverendo,poichépocofasonodiscesoenonhopiúuditonessunrumore,névedutonessunsatanello,nésatanasso.
–Noivogliamovederebenedentroinquestafaccenda,–risposeilfrate.–Lestregonerienonsonotollerate.
–Seireverendipadrivoglionoseguirmi,andiamopureadarelacacciaaifantasmi,–disseilguascone,prendendounlumeemettendosidinanzialsagrestano-ranocchiocheerapiúbiancod’uncenciodibucato.Leseibarbegrigiesceseroattraversol’ampiascala,unascalaquasidapalazzo,egiunserobenprestoincantina,dovecominciaronosubitoaborbottarecertepreciedatrinciareunainfinitàdisegnidellacroce.
Ilguasconefingevadiborbottareancheluiqualcosachenonsicapiva,ediquandoinquandos’appoggiavacontroilsagrestano-ranocchio,manifestandoungrandespavento.
Quandolepreghierefuronofinite,ilfratepiúanzianocominciòabenedirelebottieleparetiperrimandareall’infernospettriesatanelli.
PassandodinanziallagrossabottedovestavarinchiusoildisgraziatoPfiffero,siarrestòtitubante.
–Checos’èquestorumorechesiodelídentro?–chiese,rivolgendosialguascone.
–Èvinonuovochebolle,reverendo,–risposedonBarrejo,congrandeserietà.
–Nesietebencerto?
–Diamine!…Cel’homessodentrotregiornifa.
–Gorgogliainunmodocurioso.
–Lacantinanonètroppofresca,quantunquesiamoltoprofonda.
–Dovesonocomparsiifantasmi?
–Precisamentequi.
–Quantierano?
–Due,reverendo.
–Eilpassaggiocheconduceall’ossariodelcimitero?
–Qualepassaggio?
–L’ufficialedelleguardiemihadettochequivieraunagalleria.
–Sí,unavolta,reverendo,poièvenutaunascossaditerremotoedhafattocrollarelevôlte.
Leseibarbegrigiefeceroilgirodellacantina,continuandoabenedire,mentredonBarrejocercavafralabottiuncertocaratellochenonsarebbedispiaciutonemmenoaireverendi.
–Padri,–disse,quandostavanoperrisalirelascala,ormaipersuasidiaverrelegatipersempretuttiglispiritimaligniall’inferno.–Iononhodell’oliodaoffrirviperlevostrelampade,perchésonounpoverodiavolo.AccettateperòpelvostrodisturboquestocaratellodivecchioAlicante.
–Grazie,buonfigliuolo:serviràpeiferitichericoveriamoalconvento.
DonBarrejolomisesullespalledelsagrestano-ranocchioelacomitivaritornònellatavernaequindiuscínellavia.
–Diecigiornatecomequesta,–disseilguascone,quandoifratisenefuronoandatielaportafuchiusa,–edate,miopoverodonBarrejo,nonrimarràaltraalternativachedichiuderebottegapermancanzadivino.
“Chebucohannofattoquest’oggifraMendoza,Buttafuoco,ilPfiffero,larondaepoiifratipersopramercato.
“Aldiavoloancheifantasmi!
“Panchita!…”
Unavocechevenivadaldisoprarispose:
–Vieniadormire,Pepito.
–Lasciachefacciaicontidellagiornata,–risposeilguascone.–Abbiamolavoratomoltoquest’oggi.L’affaredell’ereditàdelGranCacicodelDarienmiricompenseràperòlargamentedelleperdite,–aggiunsepoiamezzavoce.
Stavaperaprireunvecchioregistro,tuttosgorbioemacchied’inchiostro,dovenessunoavrebbepotutocertamenteraccapezzarsi,fuorchéilproprietariodellatavernad’ElMoroesuamoglie,quandosiudípicchiareallaporta.
–Tonnerre!…–esclamòilguascone,ilqualecominciavaaperderelestaffe.–Èproprioscrittochequestanotteionondebbanéfareimieiconti,néandareadormire?AldiavolotuttelerondediPanama.
Sialzò,scaraventandolontanolosgabellosucuistavaseduto,preseperprecauzionelasuadraghinassaedaprílaporta.
Dueuominid’aspettopocorassicurante,conampiferraiuoliecappellacciimmensi,tentaronodientrare,mentreunodilorochiedeva:
–Èverochelavostratavernaèpienadispettri?Noinonabbiamopauranemmenodeldiavoloevioffriamoditenervicompagniafinoadomanimattina.
–Chivelohadetto?–gridòdonBarrejo,mostrandoladraghinassa.
–Abbiamovedutoifratiuscirepocofadallavostrataverna.
–Ebbene,giacchénonavetepauranemmenodeldiavolo,andateatenerecompagniaalui.Iononhobisognodinessuno.
Echiusesenz’altrolaportasulvisodeiduesconosciuti,accompagnandoilcolpoconuntonnerredeipiúformidabilichefosserouscitimaidallesuelabbra.
–Questaèunanotted’inferno,–borbottòilbrav’uomo.–Oquestispettrifarannolafortunadellamiatavernaorovinerannocompletamentelemietascheeporterannoviaanchelalungacatenad’orodiPanchita.
“BirbantediMendoza!…Quandoc’entralui,portaovunquelarivoluzione.ÈverocheanchedonBarrejo,cheèquichemiascolta,quandocisimettefalesue.”
Avevaappenaterminatoicontidellagiornata,constatandoun’uscitaditrentabottiglienonpagate,senzacontareilcaratelloregalatoaifrati,quandofudinuovopicchiatoallaporta.
–Caned’unlume!…–esclamòilguascone,furioso.–Èquestochemitradisce.
Ripreseladraghinassaeperlasecondavoltaaprí.
Sitrovòdifronteatreoquattroaltriindividuididubbiacera,iqualiglichieserotuttiadunavoce:
–Èquichecisonoglispettri?Siamovenutiperspazzarlivia.
–Bastalamiascopa!…–gridòdonBarrejo.–Tonnerre!…Lasciatecheigalantuomini,chehannolavoratoquindicioresuventiquattro,siprendanounpo’diriposo.Filate!…
Vedendoilguasconearoteareminacciosamenteladraghinassa,anchequegliultiminottambuliseladiederoagambesottolapioggiasemprescrosciante.
–Chevenganoaprendermiagabbo?–sichiesedonBarrejo,ilqualeperdevalapazienza.–Ilprimochevieneaseccarmiancora,loafferroperlagolaelomandoatenerecompagniaacomparePfiffero,paroladiguascone.
“Lanotteèperduta,èquindiinutileguastareilsonnodellamiadolcissimametà.”
Scossetreoquattrobottiglieedavendonetrovataunasemipienalasvuotòinduecolpi,poisiallungòsuduesedie,appoggiandosicontroiltavolino.
Ilsuosonnononduròmolto,poichéfuinterrottobenprestodallosquillaredelleduecentocampanechecontavaalloraPanamaechetutteinsiemeformavanountalebaccanodascuotereancheimorti.
Quelbrevesonnoperòloavevarimessocompletamenteingambe,nonavendoancoradimenticatolesuevecchieabitudinid’avventuriero.
AvevaappenadatalavoceaPanchitaperchésialzasse,quandoudíbussarediscretamenteallaporta.
–Chesiaunaltrochevieneavedereifantasmi?–sichiese.–Tonnerre!…Gliromperòlatestaconuncolpodibottiglia.
Brontolandoebestemmiando,andòadaprireesiritrovòdavantiunragazzoindianodidodicioquattordicianni,d’aspettofurbescoedintelligentissimo,conocchidifuocoelapelledairiflessiramigni.
–Checosavuoitu,furfante?–GlichiesedonBarrejo.
–Prendete,dapartediButtafuoco,–risposeilragazzo,consegnandogliilbigliettopiegatoinquattro.
Poisenefuggí,piúlestod’uncervo,primacheilguasconeavessepensatoatrattenerlo,scomparendobenprestofralefittecortinedipioggia,nonessendoilcattivotempoancoracessato.
–Quidentrocidevonoesseredellegrandinovità,–borbottòilguascone,girandoerigirandolacartafraledita.–Sapròiodecifrarequestisgorbi?QuelcaroButtafuocoamatroppolascrittura.
“Bah!…Unamaniaanchequella!…”
Allargò,comeaveval’abitudine,lesuelungheemagrissimegambe,similiadunimmensocompasso,simiseunamanosulfiancodestroecollasinistrasicacciòsottogliocchilacartacheeracopertadiletteregrossecomeditali,poichéancheigentiluominiallorasioccupavanodifrequentarepiúlesaledischermachelascuola.
Ilguasconenoneradellaforzadelgentiluomofrancese,quantunqueancheluiavessepresedellelezionidalcuratodelsuovillaggio,sicchédopounamezzadozzinaditonnerre,pronunciatisututtiituonidavvero,dovetterinunciareedarsideltripliceasino.
Fortunatamentelabellatavernieraeragiàscesa,esiccomenesapevamoltopiúdilui,nonleriuscídifficiledecifrarequeglisgorbi.
Qualiterribilinotiziecontenevaquelbigliettino!…LacontessinadiVentimigliascomparsaeprobabilmenteprigionieradelmarchesediMontelimar;ButtafuocoeMendozaassalitieconunaltroprigionierodaunirealPfiffero;lanecessitàquindidimettereinsiemeidueuominidentrolabotteeditrasportarlialtrove,perevitaredellesgraditesorpresedapartedellapolizia.
–Inconclusione,checosavuoleButtafuoco?–chiesedonBarrejo,ilqualesigrattavafuriosamentelatesta.
–Chequestaseratugliconducailfiammingoallaposada,senzalevarlodallabotte.
–Diventanopazziquestiavventurieriscatenati?Ilrapimentodellacontessinadeveaverfattoperderelorolatesta.
–Iocredoilcontrario,invece,Pepitomio,–dissePanchita.
–Tisbarazzanodiquell’uomochepernoicostituisceuncontinuopericolo.
“Pensachecosasuccederebbeseleguardieloscoprisserodentrolabotte.”
–Turagionimegliodelcuratodelmiovillaggio,chesiostinavaacacciarmiintesta,cometantichiodi,degliaedeib.Condurreviaquellabottenonsaràcosafacile.
“Èbensíverochenonsaròcosístupidodafarlaviaggiareinpienogiorno.
“Tralàlà,cisono!…”
–Achecosa?
–Ilproblemaèsciolto,–disseilguascone,prendendounabottigliad’aguardienteeriempiendosiunbicchierino.–AdognipassoioscoprounanuovaAmerica.
–Econtuttequestescoperteiononvedoaltrochetechetiattacchiallabottigliadell’aguardiente,–disselabellacastigliana.
–Questasera,primadeltramonto,andraiachiamaretuofratello.Eglièforteegrossocomeuntoroefranoiduelabotteverràportatafuoridallacantina.
“RaccomandaglidinoleggiareuncarrettoqualunquepercaricareilPfifferoeanchel’altrochesitrovanellaposada.
“Comevedi,noncivolevamoltostudioarisolverelaquestione.
Quellainvecechefaràsudaresaràl’altra:lascomparsadellacontessinadiVentimiglia.”
–Vuoioccupartianchediquella?–chieselacastigliana,coninquietudine.
–Quand’ècheiguasconihannodimenticatogliamici?–chiesedonBarrejo,convocegrave,mettendosilemanisuifianchiedallargandopiúchepotélesuegambe.–Ohé,Panchita,vipermettetedelleosservazionifuoridiluogo.
–Iopensoallatuavita,Pepito,chepuòcorrere,daunmomentoall’altro,qualchegravepericolo.
–Iguasconi,quandohannounadraghinassaalfianco,sannodifendersicontrotuttiglispadaccinidiquestoedell’altromondo.RicordateloPanchita.
Tracannòunaltrobicchierinodiaguardienteeandòasedersipressolaporta,osservandolepersonechepassavano.
Lastoriadeglispettri,collarelativavisitadeifrati,dovevaessersisparsafragliaabitantidelquartiere,poichépressogliangolidellecasesiraggruppavanodellevecchiecomarilequalisiadditavano,dopoilsegnodellacroce,latavernad’ElMoro.
DonBarrejofingevadinonaccorgersidinullaepoisioccupavapiúdicertitipi,chenonavevamaivedutibazzicarelasuaosteriaechepassavanoeripassavano,coifeltriinclinatiinsolentementesuunorecchioelespadebeneinvista.
–Sequeicorvicredonodifarmipaura,s’ingannano,–borbottòilguascone.–DevonoesseretuttespiedelmarchesediMontelimar,perciònientevinoperloro.
Emantennelaparola.Apiúriprese,alcunidiquegliindividuisospetti,entrarononellatavernachiedendodabere,peròdonBarrejo,collascusachelebottieranostatebenedettetroppodirecenteecheifantasmipotevanoritornare,unpo’scherzandoeunpo’collebruschelifecesloggiarealpiúpresto.
Quelgiornolatavernad’ElMorononvendetteunbicchieredivino,poichélaceraburberadelproprietarioavevafattoscapparetutti.
Versosera,mentrel’uraganosirinnovavacollasolitaviolenza,essendoPanamaunacittàsoggettaallegrandisiccitàeancheagliinterminabiliacquazzoni,Panchitalasciavalataverna,mentreilmaritochiudevaconfracassoleporte,peravvertireivicinichenonvolevaesseredisturbato.
Daunarmadioavevatrattaunacorazzairrugginitaedunelmettoesieramessoastrofinarevigorosamenteorl’unaedorl’altro,continuandoaborbottarecomeerasuaabitudine.
Quandolecredetteabbastanzalucide,preseunlumeedunabottigliadiaguardiente,cheavevagiàprimasturata,escesenellacantina,pervedereinqualicondizionisitrovavailsuoPfiffero.
Scalòlagrossabotte,alzòilcoperchioesilasciòcadereentrol’ampiorecipiente,badandodinoncalpestareilpoverofiammingo,ilqualestavarannicchiatoinfondo.
–Ohé,mastroArnoldo!…–chiamòdonBarrejo,scuotendolovigorosamente.–Achepuntosiamodellavostradigestione?
Dapprimanonottenneperrispostacheunraucobrontolio,poilelabbradel
disgraziato,siagitaronocomesevolesseropronunciarequalcheparola.
–Ditesu,mastroArnoldo,–disseilguascone,mettendoglilalampadasottoilviso.–Avetesete?
–Si…da…pere…
–Sempreaivostriordini,mastroArnoldo.
Gl’introdusseinboccailcollodellabottigliaelotennefermofinchégliparveconveniente.
Guardòlabottigliaattraversolaluce:eramezzavuota.
–Eccellente,èvero,mastroArnoldo?–chiese.–Scommettochenonneavetebevutomaidisimiledaquandosietenato.
Ilfiammingononrispose.Fulminatodaunasecondasbornia,sieraraggomitolatosuséstesso,ricominciandoarussare.
–Lasciamoloriposaretranquillo,–borbottòdonBarrejo.–Sarebbeun’imprudenzaseglifacessiinghiottiretuttoilcontenutodellabottiglia.
Risalírimiseapostoilcoperchio,badandochenoncombaciasse,etornònellatavernaperindossarelacorazzaemettersiintestal’elmetto.
–Eccomitornatoarmigero,–disse,consospiro.–Ah!…Quellieranobeitempi!…Ledraghinassenonavevanoiltempodiarrugginirsi.
“Chissàchenonritornino.”
Unquartod’oradopo,Panchita,tuttainzuppatad’acqua,eradiritorno,accompagnatadaunbell’uomosuitrent’anni,brunocomeunindiano,conduebaffoninericheglidavanounaspettomarziale.DonBarrejononavevaesageratoquandoavevadettoaPanchitacheildileifratelloeragrossoefortecomeuntoro,poichéinfattiilnuovovenutodovevapossederecertimuscoli,darompereapugnilecostoleancheadunbue.
–HaicondottoilcarrettoRios?–GlichiesedonBarrejo.
–Sì,cognato,–risposeilbell’uomo.
–Saichecosadobbiamofare?
–Miasorellamihaspiegatoognicosa.
–Haiportatocontealmenounaspada?L’avventurapotrebbefiniremaluccio.
–Tusaicheiomaneggiomeglioilrandelloemenesonoportatounodiqueisolidissimi.
–Allorasbrighiamoci:Panchita,fa’lume.
Idueuominisceseronellacantina,alzaronononsenzafaticalagrossabotteelatrasportarono,dopounlavorolaborioso,suuncarrettochestavafermodinanzilaportadellataverna,collocandoveladirittapernondisturbareilsonnodelfiammingo.
–Chiudisubitoenonaprireanessuno,–dissedonBarrejoaPanchita.
–Etu,quandotornerai?Inqualeavventurat’imbarchi,Pepitomio?Eravamocosítranquilliprima!…
–Quandositrattad’untesorocomequellodelGranCacicodelDarien,nonvièdaesitareamettervilemanisopra,mogliemia,–risposeilguascone.–Epoihonelleveneilsanguedicentomilaavventurieriecominciavoadinvecchiaretroppoprestonellamiataverna.
“TirimanderòRios,ilqualetiterràcompagniadurantelamiaassenza.”
L’abbracciò,poisimisedietroalcarretto,mentreilrobustocastiglianotiravapiúforted’unmulo.
Lanottenoneramiglioredellaprecedente.Ilventosoffiavaconmilleululatiattraversolevieoscure,strappandolelarghefogliedellesplendidepalmeedevastandoigiardini,elapioggianoncessavaunsoloistantedicadere.
IlfratellodiPanchitaedonBarrejo,l’unotirandoel’altrospingendo,eranogiuntiall’estremitàdellavia,quandos’incontraronointreindividui,iqualisidivertivanoaprendersil’acquazzone,chiacchierandotranquillamente.
–Ohé,dovesivaaquest’oraconquelpo’po’divino?–gridòunodeitre,avanzandosiversoilcarretto.
–Alporto,–risposeasciuttamentedonBarrejo.
–Sipotrebbeassaggiarlo,primacheselobevanotuttoiperuvianiodicileni?
–Èmercesigillata,–riposeilguascone,continuandoaspingere.
–Carrai!…–esclamòunaltro.–Sifaunbuconelventredellabotteesisucchia.Credichenoinonabbiamoabbastanzapiastreperpagarti?
–Iononsonoilpadrone.
–Cerchid’ingannarci,poichéabbiamoriconosciutobenissimointeilproprietariodellatavernadeglispettri.
–Insomma,chevolete?–chieseilguascone,cuiilsanguecominciavaamuoversipiúrapido.
–Bere,pordios!…–risposeroitresconosciuti,mettendosidinanziaRiosperimpedirglidiproseguire.
–Checosabere?
–Quellochestalídentro,caramba,–risposeunadeitre.
–Sevuoi,alzoilcoperchioetilanciofralegambelabestiachevièdentro.Vorreivedertiallora,bravaccio,checorsaprenderesti.
“Nonsaichelídentrovièungiaguaro?”
–Ah!…Baie!…–esclamaronoitreuomini.
–Accostatedunqueivostriorecchid’asinoallabotteedascoltate,–dissedonBarrejo.
Ilfiammingorussava,inquelmomento,inmodotaledafartremareperfinoledoghedell’enormerecipiente.
Itresconosciuti,nienteaffattopersuasidiquantoavevadettoilpadronedellatavernad’ElMoro,s’accostaronoalcarrettoedallungaronoletesteversolabotte.
Udendoquelbrontoliorauco,balzaronoindietrospaventati.
–Carrai!…–gridòuno.–Ilpadroneportaviaglispettricheinfestanolasuacantina!…Gambe,amici!…
–Esubito,olancioilgiaguaro,–gridòdonBarrejo.–Valemegliodituttiisatanellidell’inferno.
Itreuominisieranoslanciatiadunacorsadisperata,scomparendobenprestofraletenebre.
–Anchegliubbriachiqualchevoltaservonoaqualchecosa,èveroRios?–disseilguascone.
–Senonlafinivanoperòlirandellavoperbene,–risposeilcastigliano,riprendendolamarcia.
–SaidovesitrovalaposadadelRioVerde?
–Sí,cognato.
–Èlàchedobbiamofermarciperora.
Dopoventiminutigiungevano,sempresottounapioggiadirottachelibagnavafinoalleossa,dinanziallaposadadelRioVerde.
ComedonBarrejosieraimmaginato,eranoattesidaMendoza,ButtafuocoedaWandoe,iqualistavanochiacchierandosottoilpiccolopatio.
Scambiaronoappenapocheparole,poiilbucaniereeilfilibustiereportaronofuoriunuomocheparevanondessepiúsegnodivita.
–ÈquellochedevetenerecompagniaalPfiffero?–chieseilguascone,ilqualesieraaffrettatoalevareilcoperchioallabotte.
–Sí,–risposeilbasco.
–Misembramorto.
–Loabbiamofattobereperchénongridi.
–Unsistemapericolosochenonconsigliereimaiperunuomoferito.
–Seanchemuore,cirimarràsemprecompareArnoldo.
AlzaronoilpretesofigliodelgrandediSpagna,localarono,colledovuteprecauzioni,
dentrolabotte,stendendoloaccantoalfiammingo.
–Alportoedinfretta,–disseButtafuoco.–NoiscorteremoilcarrettoeWandoeciguiderà.
–Chebellanotteperfarviaggiarelebotti,–dissedonBarrejo,ridendo.–Vorreiesseredentroanch’iocolPfiffero,almenosareialcoperto.
Sempresottolapioggiatorrenziale,ilcarrettosimisequasiincorsa,perchéspingevaancheMendoza,mentreWandoesegnavalaviaeButtafuocostavaallaretroguardia.
Levieeranodeserteedoscure.Nemmenolerondesilasciavanovedere,preferendocertamentequalchevecchioporticatodovepotevanoalmenoripararsidaquelfuriosoedostinatoacquazzone.
L’oceanoPacificomuggivasemprerabbiosamente,conuncrescendotalvoltaspaventoso.
Giàicinqueuominicominciavanoascorgereifanalidellenaviancoratenelporto,oscillantisottoilbattereeribatteredelleonde,eWandoeavevagiàannunciatochestavanopergiungereallacasaaffittata,quandoudironoilrumoredipersonelanciateacorsadisperata,checercavanodiraggiungerli.
–Ferma,Rios!…–gridòdonBarrejo,levandoladraghinassa.
Ilrobustocastiglianoarrestòilcarrettoes’armòd’unodiqueinodosibastonicheusanoicontadinidellaManicaechevalgonotalvoltamegliodellespadeedelledraghinasse.
–Siamolontanidallacasa?–chieseButtafuocoaWandoe.
–Appenaduecentopassi,masaràmegliochequegliindividuichecidannolacaccianoncivedanoentrare.Possonoessereanchequelliagentidelmarchesechecihannoseguiti.
–Tonnerre!…Allorapicchieròsodo,–dissedonBarrejo.–Èunpo’chehounavogliapazzadisfogarmisuqueimascalzoni.
–Ediononmenodite,compare,–aggiunseMendoza.–Questabottenondovevagiungereapostosenzaqualchecattivoincontro.
“Diamine!…Èvisibilecomeunfaro!…”
Ottoodieciuomini,copertidiampimantelliecappellacci,sierano,dopounalungaedaffannosacorsa,avvicinatialcarrorimastoimmobileinmezzoallaviasottoqueldiluviod’acqua.
–Chisieteechecosavolete?–ChieseMendoza,avanzandosiversodilorocollaspadainmano.
–Sapereachiaveterubataquellamagnificabotte,–disseunodiqueglisconosciuti.
–Marrano!…Ciprendiperdeiladri!…
–Nonsiportaviadelvinoaquest’oraesottoquestapioggia.
–Checosavuoiconcludere?
–Chenoiabbiamoseteecheviproponiamodidarel’assaggioalcontenuto.
–Sí,abbiamosete!…–gridaronotuttiglialtri,sbarazzandosideimantellipermostrarecheeranoarmati.
–Ehi,tuchevuoiassaggiarediquestovinello,–disseilguasconerivolgendosialcapo-banda,–vieniaudirequicomeborbotta.Poimidiraisesaràbevibile.
–Seborbottasaràvinonuovoeanoipiacemoltoperchéèpiúdolce,–risposelosconosciuto,avanzandosiversoilcarrettoedappoggiandounorecchioallabotte,mentreisuoicompagniridevanoacrepapelle.
–Odi?–chieseilguascone.
–Carrai!…Tumiburli!…Sidirebbechelídentrovisonodellebestieferocicheringhiano.
–T’inganni,amico:visonodeglispettricheabbiamopresiinunacantinad’unafamosatavernaecheandiamoagettareinmare.
Ungrandescoppiodirisaaccolsequelleparole.
–Camerati!…–gridòilcapo-banda.–Avetepauravoideglispiriti?
–No!…No!…–risposeroglialtriadunavoce.
–FuorilespadeediamobattagliaaqueifiglidiSatana.Almenovedremocomesonofatti.Rovesciatelabotte!…
–Quale?–chieseMendoza,avanzandosiasuavolta,seguitodaButtafuocoedaWandoe.
–Quellachestasultuocarretto.
–Loscherzoèfinito,miocaro,eorasilavoraacolpidispada,secisecchiancora.
–Oh!…Ilbuffoneche…
Unaterribilepiattonataattraversolelabbragliruppelafraseequalchedenteinsieme.
–Ate,canaglia!…–avevagridatoMendoza.
Icompagnidelcolpito,iqualiparevanomoltoallegri,avevanoestrattelespadeesieranogettaticonfusamentecontroiquattrouomini,iqualiliaspettavanoapièfermo,appoggiatialcarretto.Riosaspettavailmomentoopportunoperfarsuonareilsuoterribilebastonemurcesesullespalledegliassalitori,iqualivociavanoincoro:
–Prendiamod’assaltolebotte!…
Abituatiperòpiúavuotareboccalidivinocheamaneggiarelespade,finodalprimoattaccositrovaronoamalpartito.Civolevabenaltroperteneretestaalguascone,a
Mendozaedalgentiluomofrancesediventatobucaniere.
Fraungrandinaredicolpisiudironodueotregridadidolore,poidueuominiabbandonaronoprecipitosamenteilcampodibattaglia,lasciandoaterramantelliecappelli,segnoevidentechesel’eranogiàprese.
Glialtriperò,incolleritidiesseretenutiiniscaccodaqueiquattrouominichecredevanodeisemplicitavernieri,stavanoperritornareall’attacco,quandoilfortecastiglianoentròinlinea.
Lafaccendafubreve.Gliaggressori,martellatisonoramentedalrandellomurcese,dopounabreveresistenzascapparonoagambelevate,lasciandosulterrenoperfinodellespadespezzate.
Mentrel’ercolecastigliano,aiutatodaButtafuoco,liinseguivaperqualchetrattoperimpedireunritornooffensivo,donBarrejo,MendozaeWandoespingevanoilcarrettoatuttacorsaversoilporto,mettendoloalsicurosottounoscuroporticatocheriparavaunamodestacasettadapescatori,situatadifronteadunadellecalate.
CapitoloVI
LEIMPRESEDELGUASCONE
L’ABITAZIONEaffittatadaWandoe,perchéisuoiamiciincasodipericolofosseropiúprontiadimbarcarsi,comeabbiamodetto,eraunamodestissimacasettaadunsolopiano,compostaditresolestanzeediunporticatonecessarioastendervilereti.
L’internoerailluminato,laportaaperta,sicchéWandoe,ilguasconeedilbascononebberodaaspettareperentrare.
Unruvidotipod’uomodimare,piuttostoattempato,liaspettavainunastanzachedovevaservireaduntempodacucinaedatinello.Vedendolientrare,sitolsedallaboccalapipa,poiilberretto,dicendo:
–Buenanoche,caballeros:sieteincasavostra.
StrinselamanoaWandoeeseneandòsenz’altroaggiungere,comeperfarmegliocomprenderelorocheeranorealmenteincasapropria.
Mendozadiedeunosguardoall’intorno,visitòlealtreduestanzeoccupatedaquattroamacheedamoltiarnesidapesca,etornòversoicompagni,dicendo:
–Cistaremobenissimoqui,finchélespiedelmarchesenonverrannoascovarci.Quelgentiluomotienesottodisédegliuominichedevonopossedereunfiutostraordinario.
“Lesti,amici,portiamodentroilferitoedilfiammingo.Labottelagetteremopiútardiinmare,perchénonpossaservirecomeditraccia.”
Tornarononelporticatoportandounlume,levaronoilcoperchioetiraronofuori,conprecauzione,ilPfifferoedilpretesofigliodelgrandediSpagna,mettendolisudueamachecheoccupavanolastanzavicina.
InquelmomentoRioseButtafuocoentrarono,l’unoarmatodelsuoformidabilebastoneel’altrosempreimpugnandolaspada.
–Sonoscappati?–chieseMendoza.
–Iocredochecorranoancora,–risposeButtafuoco.–Lalezioneèstatadura,mal’hannocercataloro.
“MiocarodonBarrejo,levostrebottisonotroppopericolose,sianopienedibuonvinoovuote.”
–Sonostregate,signorButtafuoco,–risposeilguascone,ridendo,–etalisonorimasteanchedopotuttelebenedizionideifrati.
–Comestannoinostriprigionieri?
–Russanocomecanned’organo,–risposeilbasco.
–Saràmegliorimandareadomanil’interrogatorio.Lasciamoliriposareecerchiamoanchenoidischiacciareallamegliounsonnellino.
“Neabbiamobisogno.”
Chiuseroesprangaronolaporta,fecerounanuovavisitaallacasetta,poiButtafuocoeWandoesigettaronosulleduealtreamache,mentreMendoza,ilguasconeeRiossisdraiavanosuunmucchiodivecchiereti.
Aldifuoriintantol’uraganocontinuavaadinfuriareedilPacificoscaraventava,dentroilportodiPanama,lesueformidabiliondate,mettendoaduraprovaleâncoreelecatenedeinumerosiveliericheloingombravano.
PerButtafuocoedilbascofuforsequellalaprimanotteveramentetranquillachetrascorserodaquandoeranogiuntinellagrandecittàspagnuola,chealloragodevalafama,comeoggiS.FranciscodiCalifornia,diesserelareginadelPacifico.
Ilguascone,abituatoadalzarsimoltopertemponellasuaqualitàditaverniere,fuilprimoadapriregliocchi.
Suoprimopensierofuquellodifareunavisitaaidueprigionieri.
IlpretesofigliodelgrandediSpagnarussavaancora;ilfiammingoinvecesidibattevacomeundisperatodentrol’amacacheglierastatachiusaaddossoperchénonscappasse,brontolandoefacendodellesmorfiecosíridicoledafarscoppiaredallerisailferoceguascone.
–CompareArnoldo,misembrateunbelpescedentrolarete,–dissedonBarrejo,allentandosubitolecorde.–Comevadunquelasalute,dopounacosílungadormita?Chepessimosoldatosarestevoiinguerra!…
–Dapere,–chieseildisgraziato,dopod’averdimenatadiecivoltelalingua,chedovevaesserestataarrostitadaquell’abbondantebevutad’aguardiente.
–Perequinonneabbiamo,compareArnoldo,peròvidaròqualchecosadimeglio.
Preseunaciotoladiterra,dellacapacitàdiunlitro,lariempíinungrandevasoporosochesitrovavainunangoloelaporsealpoverodiavolo,ilqualelavuotòsenzastaccarlaunsoloistantedallelabbra.
–Lavaunpo’meglioora,compareArnoldo?–Chieseironicamenteilferoceguascone.
–Testamalata,–risposeilfiammingo.
–Beveteedormitetroppovoi,miocaro.Avetedellepessimeabitudinieio,sefossiilmarchesediMontelimar,nonviperdonerei.
–Montelimar…–borbottòilfiammingo,passandosiunamanosullafronte.
Inquelmomento,svegliatidaquelchiacchierio,entraronoMendoza,Buttafuoco,WandoeeRios.
–L’avetespeditaalPerúlasbornia,signorArnoldoPfifferecc.?–ChieseMendoza.–Sonobenlietodivedervifinalmenteinottimasalute.
Ilfiammingo,vedendotuttequellepersone,aggrottòlafronteedivennepallidissimo.
–Svegliatel’altro,donBarrejo,–disseButtafuoco.
–Perché?–chiesesottovoceMendoza.
–Peraccertarmisesiconoscono.
–Losospettate?
–Scommettereiilmiovecchioefedelearchibugio,chemihasalvatocentovoltelavita,controunanavajadaduepiastre.
–Lasciatefareame,allora,signorButtafuoco.
Siavvicinòalferitoecominciòafargliilsolleticosottolagola,provocandoglisubitoilsinghiozzo.
IlpretesofigliodelgrandediSpagnaerastatounpo’ubbriacato,affinchésimantenessetranquillodentrolabotte,perònonavevapresolasolennesborniadelfiammingo,sicchédopotreoquattrosbadigliemoltisinghiozzi,sidecisefinalmenteadapriregliocchi.
Mendoza,chelospiavaattentamente,losollevò,perchépotessevedereilfiammingochestavasedutonell’amacavicina.
IduespionidelmarchesediMontelimarsiguardaronounmomento,stupitiditrovarsiinsieme;poidopod’averfattaunabruttasmorfia,nonpoteronofrenaredueimprudentiesclamazioni:
–Aramejo!…
–Stiffel!…
–Dateviilbuongiorno,dunque,–disseButtafuoco.–Sietevecchieconoscenze,aquantopare.
IlfiammingoeilpretesofigliodelgrandediSpagnamasticaronofralelabbraqualchecosa.CertonondovevanoesserecontentidiesserecadutinellatrappolacosíabilmentetesadaButtafuoco.
–ChièchesichiamaAramejo?–chieseilbucaniere,ridendo.
Ilferitosiguardòbenedalrispondereefissòglisguardisulsoffitto,percontareforseleragnatelechevisitrovarono.
Ilfiammingoinvecepreferísbadigliare,mostrandocertidentidegnidinonsfigurareinboccaadungiovanesqualo.
–Orsú,–disseButtafuoco,ironicamente.–Vedochevisietericonosciuti.Sarebbeormaitroppotardipernegarlo.
“MastroArnoldo,datedunquelamanoaquestofigliod’ungrandediSpagna.Sonobenlietochevoiabbiatedellebuonerelazionifral’altasocietàpanamese.”
Ilfiammingosgranògliocchi,guardandodueotrevolteilsuocompagnodisventura,poiproruppeinunafragorosarisata.
–UncrandediSpagna!…–esclamò.
–Ohé,mastroPfiffero,sieteallegrostamane,–disseilguascone.–Vipreferiscoperòcosí.Ilmiovecchioaguardientefatalvoltadiquestimiracoli.
Ilferitoavevaguardatoilfiammingoferocemente,seccatodiesserestatotraditocosípresto,perònonpronunciòalcunaparola.
–Signori,–disseButtafuoco,rivolgendosiversoidueprigionieri,–viavvertocheilConsigliosiradunaechesaràpervoiunterribileConsigliodiguerra,perchénoisiamouominirisolutiadaffogarviinmareconunapietraalcolloseviostinereteanonparlare.
“Laparolaavoi,innanzitutto,donAramejo,siateonoilfigliod’uncrandediSpagna,comehadettomastroArnoldo.
“Nondimenticatechegiuocatelavostrapelle.
“ChecosaavetefattodellaseñoritachesieteandatoaprendereallaposadadelRioVerdeadoperandounbigliettocheportavalamiafirma?”
–Señor…–balbettòilferito,–checosaditevoi?Iononsodiqualeseñoritaintendeteparlare.
–Ehi,furfante,–disseWandoe,facendosiinnanzi.–Vorrestinegarediriconoscermi?Guardamibeneinviso!
–MiopoferocrandediSpagna,siamopresi,–dissemastroArnoldo,rivolgendosialferito.–Gettatefuorituttooperderetuttalapelle,amico.
Ilferitomasticòamezzavoceunabestemmia,poi,rivolgendosirisolutamenteversoButtafuoco,glichiese:
–Checosavoletesapere,voi?
–Vogliosapere,miocaroladrodisignorine,doveavetecondottolaseñoritachesieteandatoaprendereanomemio,capitebene,allaposadadelRioVerde,–risposeilbucanierepiccatodall’insolenzadelprigioniero.
–Equandoviavròdettochel’hocondottadalmarchesediMontelimar,ilqualevantavasudileideidiritti,avendolaallevata,checosavorresteconcludere?
–Chetuseiilpiúgrandefurfantecheioabbiaincontratofinoadoggi,echeiosonounuomodanonlasciarmiintimoriredate,spavaldo.
–Voleteammazzarmi?Fatelopure!
–Lamortetalvoltaètroppodolce,–risposeButtafuoco,convoceminacciosa.–Quisiamoisolatiepotreifartisubiretalitormenti,darimpiangereilgiornocheseinato.
“Saigiàdichecosasonocapaciibucanieriedifilibustieri,enoituttiapparteniamoaiterribiliFratellidellaCosta,chetantomalehannofattoaituoicompatriotialdiquaealdilàdell’istmo.
“Sevuoiprovarelanostraferocia,noisiamopronti.”
Ilferito,udendoquelleparole,avevaprovatounsussultoederadiventatolivido.Solamenteilnomedeifilibustieriprovocavasututtiglispagnuoliperquantocoraggiosifossero,undisastrososcoraggiamento.
–Mihaicapito?–chieseButtafuoco,dopoqualcheistantedisilenzio.
–Sí,señor,–risposeilprigioniero,conmenosuperbia.
–Allorarisponderaialledomandechetifarò.Chitihadatoilmionome?
–IlmarchesediMontelimar.
–DachiavevasaputocheioerogiuntoaPanamacollacontessinadiVentimiglia?
–QuestopotrestedomandarloaStiffel.
–Ah!…Iononsonullaaffatto,–siaffrettoadireilfiammingo.
–Ilsilenzioèd’oro,–sentenziògravementeMendoza.
–ComparePfifferoèprudente,–aggiunsedonBarrejo.
Ilfiammingoapprovòconungraziososorrisocheavevaperòmoltaironiainsieme.
–Voi,bricconi,nondiretemainulla,operlomenodiretesoltantociòchevipotremostrapparedallelabbra,–disseButtafuoco.–Nongiuocateascarica-barile,perchéla
pazienzanonèmaistatailfortedeibucanieri.
–Losappiamo,–disseilfiammingo.
–Alloraparlate,primadifarvigettareinmaredopod’averviarrostitelepiantedeipiedi.
–Aramejo,siamopresi,–ripetéilPfiffero.–Canta!…Canta!…
IlpretesofigliodelGrandediSpagnaassunseun’ariadabravaccio,nonostantelasuaferitacheglidovevadarenonpochidolori,poi,dopoessersialzatiibaffi,chiese:
–Ebbene,checosavoletesapereancoradame?Nonvel’hogiàdettochelaseñorital’hocondottadalmarchesediMontelimar?Miparechebasti.
–Edove?–chieseButtafuoco.
–Diavolo!…Nelsuopalazzo!…
–Aqualescopo?
–Ah!…Iononpossoconoscereisegretidelmiopadrone,–risposeAramejo.–Misidannodegliordiniedioobbediscosenzadiscuterli.
“Potràsapernedipiúilmiocompagno.”
–Verràlasuavolta.Dammioraun’altraspiegazione.
–Nonnehoaltre.
–PerchécihaiprovocatiedassalitipressolaposadadelRioVerde?
–Perchéavevoricevutol’ordineditentaredistoccarvi.
–Ciconoscevidunque?
–Viavevoseguitidopolavostrauscitadallatavernad’ElMoro–risposelospadaccino.
–Etuticredevitantofortedaspedirciall’altromondo,senzalasciarciiltempodifarcifirmareilpassaportodacompareBelzebú?–disseMendoza.
–Speravoe,comeaveteveduto,misonoingannato,perchémisonopresaunamagnificastoccatacheperunpelononhamandatoinvecemeall’altromondo.
–PassiamoadinterrogaremesserPfiffero,–disseilguascone.–Quell’uomolídevesaperequalchecosadipiúdiquestoimprudentebravaccio.
Ilfiammingosorriseironicamente,senzadarsilacuradidissimularlo.
Ilterribileguascone,chelotenevad’occhio,scoppiòcomeunagranata.
–Ehi,comparePfiffero!–gridò.–Nonridetesottoibaffiinpresenzanostra,corpodituttiituonidellaFranciaedellaSpagna!…Secredetedipreparaviaprenderciagabbo,vidicosubitocheilvostrogiuocopotrebbefiniremalissimo.
“Rios,accendiilfuocoescaldaunpentoloned’acquaebadachesiabencalda.GiacchéquestoPfifferom’habevuto,senzapagareunapiastra,Xeres,Alicanteeaguardientefinissimo,senonparleràchiaro,glifaremooratrangugiareunabottigliapienad’acquabollenteeglicucineremogl’intestini.”
–Misericordia!…–mormoròMendoza,frenandoastentounoscoppiodirisa.–QuestodonBarrejoèdiventatopiúferoced’uncannibale!…
–Va’,Rios!–comandòilguascone,conungestotragico.–Edora,signorButtafuoco,interrogatepure.
“LosorveglioioquestoPfiffero,eguaises’imbroglia.”
Ilvisodelfiammingoeradiventatooscuro.GettòsuButtafuocounasguardoinquieto,chiedendogliconvocetremolante:
–Checos’èdunquechesivuolsapereoradame?Iononhoavutoalcunapartenelrapimentodellaseñorita.
“PrendetevelaconAramejo.”
–Tudevisaperlapiúlungadeltuocompagno,–disseButtafuoco,–esperostrappartidelleinformazionichecisarannopreziosissime.
“IlmarchesediMontelimarerastatoavvertitodelnostroarrivoaPanama?”
–Sí,–risposeilfiammingo,terrorizzatodagliocchiterribilidelguasconefissisudilui.
–Ecome?
–Voinonavevateuncompagno?
–Sí,unuomocheerastatomoltianniaiservigidelGranCacicodelDarien,echecilasciòprimadisbarcaresulcontinente.
–Perandaredove?–chieseilfiammingo,unpo’ironicamente.
–PerrecarsialDarienadavvertirequelletribúdell’imminentearrivodellaseñorita.
–OpervenireinvecedinascostoaPanamapertradirvi?
–Checosadicitu?–chiesero,adunavoce,ButtafuocoeMendoza,colpitiinpienopettodaquell’inattesarivelazione.
–Laverità,–risposemastroArnoldo,convocegrave.–Quell’uomodovevaaversaputocheilmarchesediMontelimardaannimiravaadimpadronirsideltesorodelGranCacicoevihatraditi,dietrolapromessadiavereunterzodeltesoro.
–Ah!…Canedannato!…–esclamòMendoza,furibondo.–Ediol’avevocredutounonestobucaniere!…Oracomprendotutto.
–Ediocomprendochel’ereditàdelCacicoèinpericolo,–aggiunsedonBarrejo.–Ah!…QuelMontelimarsacondurreameravigliaisuoiaffari!
–Nonmiaspettavouncolposimile,–disseButtafuoco,Ilqualeparevascombussolato,–enonavreimaisuppostocheunvecchiobucanierefossecapacedicompiereunsimiletradimento.Èverochelacanagliaabbondafralenostrefile!…
–Checosafaremoora,signorButtafuoco?–chieseilbasco.
–Nonperdiamolatestapercosípoco,–risposeilbucaniere.–Quell’uomopuòesserepericolosissimo,peròiocredochenonsiaancoragiuntoalDarien.Epoi,senzalacontessinadiVentimiglianonsipotràfarnulladapartedichicchessia.
–L’hainmanoilmarchese,signorButtafuoco,–disseilguascone.
–Nonsonoperòancorapartiti.
–Chilosa?
–Oh!…SignorArnoldo,–disseButtafuoco,conferocecipiglio,–avetedanarrarcidellealtrecosemoltointeressanti.DonBarrejo,teneteprontaqualchebottigliad’acquabollente.
–Venesonodieciincucina,–risposeilguascone.–Riosnonperdeilsuotempo.
–Alloraanoidue,messerArnoldo.
Ildisgraziatofiammingoeradiventatoterreo,mentreinveceilsuocompagnosogghignavasottoibaffi.
–Inchecosapossoesserviancorautile?–balbettò.
–IlmarchesequandopartiràpelDarien?Voidovetesaperlo.
–Appenaletruppespagnuolesisarannoammassateinbuonnumeroattraversol’istmo,–risposeilfiammingo.–IlDariendevefinirelasuaindipendenza.
–Elacontessina?
–Socheilsignormarchesehadatogliordiniopportuniperchéungaleonelatrasporti,fraqualchesettimana,allabaiadiDavid,perrisparmiarleunlungoefaticosoviaggiointerra.
–Ilnomediquelgaleone?Tudevicertamentesaperlo,seseidentrogliaffarideltuopadrone.
–IlSanJuan.
–Ègiuntogiàinporto?
–Nonancora;siaspettadalPerúconuncaricodiverghed’oro.
–BuonissimeperifilibustieridiRaveneau,–borbottòMendoza.–Ah!…Sepotesseromettercisopralemani,chemagnificocolpetto!Terremonotadiquestoaffare.
–DonBarrejo,–disseButtafuoco,–teneteamenteilnomediquelgaleone.
–Melopiantonelcervelloconunchiodolungoquantolamiadraghinassa,–risposeil
guascone.
–Oralasciamoinpacequestiuomini,pelmomento,–ripreseilbucaniere.–Nesappiamopiúdiquantosperavo.
“Venite,amici.”
Sieranoradunatiincucina,doveilbravoRios,credendoinbuonafedecheilsuoterribilecognatovolessecucinarelebudelladeidueprigionieri,siaffannavaasoffiaresulfuocoperfarbollireunpentolonemonumentalepienod’acqua.
–IlConsigliodiguerraaprel’udienza,–dissedonBarrejo,conquelsuofarefrailcomicoedilserio.–IlsignorButtafuoco,nominatoadunanimitàpresidente,halaparola.
–Saròbreve,–risposeilbucaniere.–QuisitrattadinonperderetempoediraggiungereaTarogaRaveneaudeLussanedisuoifilibustieri,perarrestarelanavechedovràportarelacontessinadiVentimigliaallabaiadiDavid.
“Senzalaseñoritanoinonpotremmofareassolutamentenullaetantovarrebbeallorarinunciareallaspedizione.”
–Noisiamotuttiprontiapartire,–disseMendoza.–Verraianchetu,èvero,donBarrejo?
–Dovecisonodamenarecolpididraghinassaaccorrosempre,–risposeilterribileguascone.
–EPanchita?
–MiaspetteràsottolasorveglianzadimiocognatoRios.
“Sonoononsonopadronedellamialibertà,io,tonnerre!…”
–Bisognerebbeperòtrovareilmododiavvertirelaseñorita,–disseButtafuoco.
–Oh!…Meneincaricoio,–dissedonBarrejo.
–Cosípresto?–chieseMendoza.
–Tusai,basco,cheiohounafantasiafervidissima.
–Badadinonfartiprendere.
–Collemiegambe!…Sfidotuttequelledegliarmigeridelmarchese.Lasciatefareameevigarantiscocheprimadiquestaseralacontessinaavrànostrenotizieechenoiavremoanchelesua.
“SignorButtafuoco,voleteprepararmiqualchebigliettino?Hounamatitaavostradisposizione.”
–Ediononmancodicarta,–risposeilbucaniere.–Miaspettoperòdavoiunverocolpoditesta,degnodiunguascone.
–Quandocivadimezzol’onoredellagrandeGuascognasipossonoaffrontaremillepericoliecompieremillemiracoli.
–NoiintantocioccuperemopernoleggiarequalchecaravellaperraggiungereifilibustieridiTaroga.Tu,Wandoe,conoscimoltimarinai.
–L’affarenonsaràdifficile,–risposeilpadronedellaposada,–nonsoperòcomefaretealasciareilporto.Glispagnuolisonodiventatieccessivamentecuriosi,dopocheRaveneaudeLussanliguardadalPacifico,enessunvelieropuòusciresenzaunospecialepermessoodun’altaraccomandazione.
–Tonnerre!…–esclamòilguascone.–NonabbiamoforseconnoiilPfifferoedilfigliodelgrandediSpagna?Avrannodellecarte,suppongo,cheaccorderannoloroampialibertàdiagireinnomedelmarchesediMontelimar.
“Assoldiamoquelleduecanagliepromettendolorounapartedell’ereditàdelGrandeCacicodelDarien.Piútardipenseremonoiagettarliinboccaaipesci-canidelPacifico.”
–Decisamentequestoguasconeèdiventatounantropofago,–disseMendoza.–Ediocheavevocredutochedopoilsuomatrimoniofossediventatounozuccherinocandito!
–Approvatelemieidee?–chiesedonBarrejo,ilqualenonavevafattoattenzionealleparoledelbasco.
–Pienamente,–risposeButtafuoco,ilqualeavevascrittorapidamentealcunerighesuunpezzodicartastrappatodaunlibriccino.–ContiamodilasciarePanamaquestasera:pensatecivoiacavarvelacomemegliopotrete.
–Ediovipromettodidarviunaprovadiquantosannofareiguasconi,quandovogliono,–risposedonBarrejo.–Rios,attaccatialcarrettoericonducilabotteallataverna.
“Oraègiornoenonavremopiúdafarecondegliubriachiinsolenti.Amici,aquestasera,primadeltramonto.”
Sigettòsopralacorazzailmantellonedipannooscuro,sifissòbenealfiancoladraghinassa,elasciòlacatapecchia,insiemealrobustocastigliano,ilqualenonsieradimenticatodiarmarsidelsuoformidabilerandello.IlmeravigliosoportodiPanama,ilpiúbelloedilpiúampiocheglispagnuolipossedesseronell’Americacentrale,ecentrod’unattivissimocommerciocolMessico,colPerúecolChilí,iqualiinviavanoalPresidentedell’UdienzaRealeilorogaleonicarichidiverghed’oro,eratuttoinmovimento.
Ivelieri,semprenumerosissimi,nonostantelavicinanzadeifilibustieri,spiegavanoleloroampieveleperasciugarlealsoleoperprendereillargo,mentresullecomodecalate,turbedimeticcied’indianis’affaccendavanointornoaveremontagnedimercipronteadessereimbarcatepeiportidelPerú.
Sull’avamporto,duegrossefregate,armatediunaquarantinadicannoniciascuna,bordeggiavano,facendodiquandoinquando,dellepunteallargo,perprevenireunaqualchenonimprobabilesorpresadapartedeifilibustieriannidatisolidamenteaTaroga,masempreprontiapiombaresuivelieriisolatiedespugnarlicollalorosolitabravura.
Lafilibusteria,chetantimaliavevarecatoaglispagnuoli,sispengevalentamente,però
isuoiultimicampioninonvalevanomenodiMontbars,diPietrol’Olandese,diterribilefama,diWanHorn,diLaurentediMorgan,chepercircaunsecoloavevanofattotremareepiangerel’orgogliosaSpagna.
Riosedilguascone,dopoessersiapertounvarcofralafolladeimercantiedegliarmatoricheaffluivaversoilporto,risalironoversoilcentrodellacittà,dovesorgevanoipiúgrandiosipalazzideisignoridiPanama,fracuiquellodelmarchesediMontelimar,chedonBarrejoconoscevabenissimo.
Giuntiaquestopuntosisepararono.
–Diraiatuasorellachequestaseracirivedremoechesiprepariperunpo’ditempoanonvedermipiú,–avevadettoilguascone.–Bisognacurarliipropriaffari,tonnerre!…
–Vabene–avevarispostosemplicementeilrobustocastigliano,esen’eraandatocolsuocarrettoecollasuabottemonumentale,laqualenonmancava,perlasuamole,diattirareglisguardidituttiipassanti.
DonBarrejopercorsediversevie,finchésbucòsuunavastapiazza,fiancheggiatadabellissimipalazzi.
Datutteleporteuscivano,ingrannumero,cuochi,domestici,garzoni,edellebellemeticceperfarelespesemattutine.
DonBarrejosirialzòibaffiunpo’grigiastri,simiseilfeltropiumatosulleventiquattro,apríilmantellonepermetterebeninvistalasuacorazza,diventatapress’apocolucente,el’impugnaturadellasuaformidabiledraghinassa,esimiseapasseggiare,consussiego,dinanziadunpalazzonesulcuifrontonecampeggiavalostemmadeimarchesidiMontelimar,formatodaunmonteverdecomeunramarro,sorgentedaunmarebluastrosufondodorato.
–Aspettiamoqualchegallinella,–disse.–Tonnerre!…Sonoancoraunbell’uomo!…SehoguadagnatoilcuoredellapiúsplendidatavernieradiPanama,potròfareancoraunabreccianelcuorediqualchecuocaodiqualcheservetta.
Passeggiavadaunquartod’oradinanzialpalazzo,sbirciandounpo’insolentementeglialabardierichevegliavanodinanziallagrandiosagradinatadimarmo,quandovideuscire,agilecomeunuccello,unabellissimamulatta,dagliocchiardentiedicapellicrespienerissimi,portandoinfilatoinunbraccionudoerotondoungrossopaniere.
–Eccol’affarmio,–disseilguascone.–Orapescoilmiopesciolino.
CapitoloVII
SULL’OCEANOPACIFICO
DONBARREJOaisuoitempi,malgradolesuelunghissimegambe,erastato,nella
suaqualitàdiarmigero,ungranconquistatoredidonne,quindinondisperavaaffattodicondurreabuonportoisuoidisegni.
Adocchiatalabellamulatta,allungòilpassoedinpochimomentilefuallespalle,dicendole:
–Eh!…Eh!…Dovecorrete,miabella?
Lamulattasivoltò,guardòilguascone,poi,comeaffascinatadall’ariamarzialediluiodallosplendoredellacorazza,glirispose:
–Almercato,caballero.
–Chiamatemiconte,perchémiopadreèungrandediSpagna.
–Sí,signorconte.
–SeiaiservigidelmarchesediMontelimar?–lechiesedonBarrejo,mettendoseleafianco.
–Sí,signorconte.
–Possooffrirtiqualchecosa?Lamattinaèfresca,eunbuonbicchieredimezcalnonfaràmalenéame,néate.
–Oh!…Signorconte!…–esclamòlamulatta.
–Insiemeadungruzzolodipiastreluccicanti,–proseguíilfurboguascone.
–Checosavoletedame,signorconte?–chieselamulatta,stupitaditrovarsiafiancod’uncosígrandegentiluomo.
–Signorconte,–dissepoi,–iononsonocheunapoveraservamulatta,chenonhamaiavvicinatopersonedicosíaltogrado.
–Ebbenesonoiochetiavvicinoame,–risposedonBarrejo,posandofieramentelasinistrasull’impugnaturadelladraghinassa,perchéglieraparsochequalchepassanteloavesseguardatosorridendoironicamente.–Pellibianchedalsangueazzurroopellidoratedalsanguemulticolore,permefannolostesso,perchénellemievenenonhounagocciadisanguecastigliano.
“Cometichiami?”
–Carmencita.
–Belnome,tonnerre!…
Passavanoinquelmomentodinanziadunnegoziomezzoalbergoemezzobottiglieria.Ilguasconepreseperunaspallalabellamulattae,senzatanticomplimenti,lacacciòdentro,comandandounboccaledimezcaledellefocaccedolci.
–Signorconte,–siprovòadirelacucinieradelmarchese.
–QuidentrochiamamisemplicementeDiego,–risposedonBarrejo.–IfiglideigrandidiSpagnabisognachequalchevoltaconservinol’incognito.
Preseilboccalecolmodiquelvinodolciastroepiccante,ricavatodall’alcool,empíletazze,poioffrígalantementeallamulattaipasticciniinzuccherati.
–Odimimiacara,–dissepoi,abbassandolavoce.–vuoiguadagnarediecipiastre?
–Nonneprendotanteinunmesedilavoro,signor…
–Diego,tihodetto.Alloraneaggiungeremoaltrediecicosífarannoventi.Sperochesapraicontare.
–Voigettateidenaridallafinestra,signor…Diego.
–Checosasonoventipiastrepelilfigliod’ungrandediSpagna?Miopadredevepossederneunnumerosterminatocheungiornopasserannoattraversolemiemani.
–Checosadevofareperguadagnarelasommachemipromettete,miogentiluomo?–chieselamulatta,laquale,purchiacchierando,sgretolavacoisuoimagnificidentiipasticcinizuccherati,innaffiandolicondeibuonibicchieridimezcal.
–Risponderesemplicementeallemiedomande,–risposeilguascone.
–Allorapoteteinterrogarmianchefinoaquestasera.
–Nonvoglioprivareilmarchesedellesuebellecuoche.Stammibeneattentaora,Carmencita.
–Parlate,signorDiego.
–Saituchesiastatacondottaalpalazzo,duegiorniorsono,unabellissimaseñoritachehalapelleleggermenteabbronzata?
–Sí,signorDiego.Sonoiocheleforniscoipasti.
–Tonnerre!…Questosichiamaaverfortuna!…Èbenguardata?
–Hasempreduealabardieridinanziallasuaporta.
–Tuperòpuoientrareliberamentequandovuoi?
–Sí,signorDiego.
–Vedi,miacaraCarmencita,iosonopazzamenteinnamoratodiquellaseñoritaeancheleimivuoleungranbene,mamiopadresièmessodimezzoemel’hafattaportarviadalMarchesediMontelimar.
–Oh!…
–Nonlavedimaipiangereilsuoperdutoamore?
–Veramenteno,–risposelamulatta.
–Èorgogliosalaseñorita,enonvorràfarsivederedinanziaglialtri.
–Saràcomeditevoi,signorDiego.
–Hodadartiunincaricochecosteràameleventipiastreedatenessunafatica,–
disseilguascone,levandodauntascailbigliettodatoglidaButtafuoco.–Nonhaidafarealtrocheconsegnarglielo,senzachenessunotiveda.
–Èunacosasemplicissima.
–Laseñoritatidaràunaltrobigliettochetumiporteraiquiprimacheilsoletramonti.Oraeccotileprimediecipiastre;lealtreadaffarefinito.
“Seicontenta,miabellaCarmencita?”
–Sietegeneroso,signorconte.
–Eh!…Comeunconte,–risposeilguascone,sorridendo.–Suvvia,da’unultimocolpodidentiaquestipasticcinichefannopiúbeneatecheame,poivattenesubitoperchéilmarchesenonsospettiqualchecosa.
–Nonsioccupadellesueserve.
–Nonsisamai!
Labellamulattadiedefondoaidolci,bevettequalchealtrobicchieredimezcal,poi,dopoaverpromessoditrovarsiall’appuntamento,seneandòcolsuogranpaniereinfilatonelbraccio.
–Tonnerre!…–mormoròilguascone,quandofusolo,stropicciandosiallegramentelemani.–Anchefraleservesitrovanodellebravepersone.
“Orsú,andiamoapassarelamiaultimagiornatainsiemeaPanchita,poichédomaninoinonsaremopiúcertamenteaPanama.
“Tonnerre!…EratempochedonBarrejosisvegliassedalsuolungosonnomatrimoniale,echeriprendesselasuavitadiavventuriero.
“Nonerogiànatoperfareilcantiniere.”
Gettòsultavolounapiastraeduscísenzaattendereilcambio,fragliinchinideigarzoni,stupitiditantagenerosità.Già,sicapisce,essiignoravanolastoriadell’ereditàdelGranCacicodelDariensullaqualeilguasconecontavadirifarsiampiamente.
SoltantoversoilmezzodídonBarrejofecelasuaentratanellasuataverna,proprionelmomentoincuiPanchitaeRiosstavanopermettersiatavola.
–Saluteebuonappetitoallacompagnia,–disse,sbarazzandosidelferraiolo.–Com’èchenonvièalcunbevitore,moglie?
–Ah!…Seitu,finalmente!…
–Credevichefossiunaltro,moglie?Vannomalegliaffari?Lamiatavernaèdiventataundeserto.
–Quellamaledettabottehaspaventatotutti,–risposePanchita.–L’hannovedutauscireieriseraerientrarestamaneenelquartieresisussurrachetuallanottevaiadaffogarglispettricheaccalappinellacantina.
Ilguasconeproruppeinunarisata.
–Nonmieromaicredutocapaceditanto,–disse.–Vuoiunconsiglio,Rios?Va’agettareinmarequelladannatabottecheminacciadidiventarelanostrarovina.
“Quandononlavedrannopiúritornaresipersuaderannocheisatanelli,idiavoletti,ifantasmiedifollettisenesonoandatieverrannoancoraabereilbuonXeresd’ElMoro.
“Orsú,facciamoilnostroultimopranzoincompagnia,moglie.”
–Come,parti?
–Sonotregiornichecontinuoadirtelo.Sieteunpo’durid’orecchio,voialtricastigliani?
–Edovevai?
–Fragl’indiani,araccoglierel’ereditàdelGranCacicodelDarien.Miacara,ritorneròconunamontagnad’oroedapriremounmagnificoalbergocomenonsenesonomaivedutiinPanama.
–Esetiuccidono?
–Chi?UccideredonBarrejo?Iguasconinonsilascianoammazzarecomepolli,miacara,ricordatelo.EpoiquandocisonoconmeMendozaeButtafuocosipuòstartranquilli.
“ScommettocheverrebbevolentiericonmeancheRios.”
–Certo,sesitrattassedicombatteresolamentecontrogliindiani,–risposel’ercolecastigliano.
–Ah!…Questononsisa,eperciòtilascioafarlaguardiaamiamoglie.Bevi,mangiaedintasca,senzacontare,chél’ereditàdelCacicopagheràtutto.
“Pranziamoebastacollechiacchiere,perora.Holalinguaquasisecca.”
Pranzòallegramente,senzapiúaccennareallesuefutureconquiste,occupòilpomeriggioarimettereinordinelacantinainsiemeaRios,poiversoiltramontopreselesuepistoleedisseaPanchitacheloguardavaconsorpresa:
–Addio,mogliettina:ritornoilguasconedeibeitempi.
–Equandorimarraiassente?
–Chilosa?Potrebbedirtelosolamentel’animadelGranCaciccodelDarien.
–Esetunonritornassipiú?
–Tirimariterai,–risposesemplicementedonBarrejo.
L’abbracciòaffettuosamente,strinselamanoalcognatoeseneandòtranquillamente,canticchiandofraidenti:
Lasdoncellassondeoro
Lascasadassondeplata
Ylasviudadsondecobre
Ylasviejasdehoradelata.
(Ledonzellesonod’oro
Ledonnemaritated’argento
Levedovesondirame
Elevecchiedilatta)
Affrettòilpassoegiunsebenprestonellaposadadovel’aspettavalamulatta.
Lagiovanevieradigiàestavasgretolandoaltripasticciniebevendodell’altromezcal,certocheilsuogenerosoamicononsisarebbefattopregareperpagareilconto.
–Dunque,Carmencita?–chieseilguascone,abbracciandola.
–Tuttofatto,signorconte.
–CorpodiGiovePluvio!…Tuseiunaperla!…Ilbiglietto?
–Consegnatoallaseñorita.
–Enontihadatonullaperme?
–Unaltrobiglietto,–risposelamulatta,levandosidalcorsettodipercallovariegatounpiccolopiego.
Ilguasconel’afferrò,l’aprí,vigettòsopragliocchi,borbottòdelleparoleincomprensibili,pernonfarsicredereunignorante,poiselomiseintasca,mormorando:
–QuicivoglionogliocchidiButtafuocooquellidelcuratodelmiovillaggio,serisplenderannoancora,cosadicuidubitoassai,poichéilsant’uomoeragiàvecchioedancheinGuascognapurtropposiprendonodeipassaportiperl’altromondo.
Misedinanziallamulattalealtrediecipiastre,vuotòunpaiodibicchieridimezcal,pagòilcontoesialzò,dicendo:
–Noicirivedremoancora,miabella.Diraiallaseñoritachetuttovabene.
“Addio,enoncommettereimprudenze.”
E,comeavevalasciatosuamoglie,piantòinassolamulattaeseneandòsemprecanticchiandofraidenti:
Lasdoncellassondeoro…
Quandogiunsealportolanotteeragiàcalataedilcannoneavevatuonatopersegnalarelasospensionedellepartenze.
TrovòButtafuocoeMendozaingrandifaccende.Avevanofattoacquistodiarchibugi,dipistoleedimunizioniestavanoimpaccandole.
–Eccolarispostadellaseñorita,signorButtafuoco,–disseilguascone,piombandonellacasettacomeunabomba.–Comevedete,iohomantenutalamiapromessa.
–Comincioasospettarechesiateparentedeldiavolo,–risposeilbucaniere.
–Unpo’piú,unpo’menotuttiiguasconisonoimparentaticoncompareBerlicche,–risposedonBarrejo.–ÈunacosachesisaancheinBiscaglia,èvero,Mendoza?
ButtafuocoavevaapertorapidamenteilbigliettodellacontessinadiVentimiglia,ed’uncolpod’occhiol’avevascorso.
–Inostriprigionierihannodettolaverità,–disse.–FraottoodiecigiorniilmarcheselafaràimbarcaresulSanJuanpercondurlaallabaiadiDavidinsiemeall’avanguardiadellaspedizione.
–FulminidiBiscaglia!…–esclamòMendoza.–AbbiamoappenailtempodiraccogliereifilibustieridiRaveneaudeLussan.
–Noncimancached’imbarcarcipoichétuttoèpronto,–risposeButtafuoco.–DomanimattinasaremobenlontanidaPanama.
–Siparte?–esclamòilguascone.
–WandoeinsiemealfiammingohannonoleggiatooggiunapiccolacaravellachesidicedovràtrasportarciinCalifornia,mentrequandosaremoinmareandremodovevorremo,sel’equipaggiononvorràserviredacolazioneodacenaaipesci-cani.
–Quantisonoabordo?
–Insei,compresoilcapitano.
–Sefarannoiprepotenticonquattrocolpididraghinassapareggeremoilnumero,–disseilguascone.–Chivieneconnoi?
–IltuoamicoPfifferoeilfigliodelgrandediSpagna,–disseMendoza.–OrmaisisonodecisiadabbandonareilmarchesediMontelimareadassociarsianoi.
“Unoèfiammingoel’altroportoghese,quindipotrannomenarestoccatesuglispagnuoli,sesipresenteràl’occasione,senzachelalorocoscienzaabbianullachedire.”
–Sonogiàabordo?
–Sí.
–ConWandoe?
–Quellohalasuaposada,miocarodonBarrejo,ediavventurenonnevuolepiúsapere.
–Quellononènéunbasconéunguascone,–risposeiltaverniere,condisprezzo.–Forsecheiononholasciatomiamogliepercorrereattraversoilmondoincercadigloriaedistoccate?
–Forseeristancodellacastigliana,–disseilbasco,ridendo.
–Ohno!…–protestòilguascone.–Ioamolamiadonna,mapreferiscoleavventure.
–Partiamo,–disseinquelmomentoButtafuoco,ilqualeavevaterminatodifareisuoipacchi.
–Eh,signormio,nonavetepensatoadunacosaperò!
–Aquale,donBarrejo?
–Ilcannonehagiàtuonatoel’uscitadalportoèchiusapertuttiivelieri.
–NonperquelliperòcheportanoabordounagentesegretodelmarchesediMontelimar,–risposeButtafuoco.–Abbiamopensatoatuttonoi,equestanottelasceremoPanama.
–Quand’ècosípossiamocominciarelanostravitaavventurosa,–risposedonBarrejo.–Sonoseiannichenonmiritrovofraifilibustieriechenonprovoilmare.
–Alloraprenditidegliaranci,amico,–disseMendoza.–Saicheleondegiuocanotalvoltadeibruttischerziallostomaco.
–Ilmioèdiferro,–risposedonBarrejo.
Preseroipacchicontenentilearmielemunizioni,chiuserolaportaesidiresseroversolagettata,dinanziallaqualeondeggiavaagilmenteunapiccolacaravelladiottantaocentotonnellate,colleduevelelatineelequadredeltrinchettogiàsciolte.
Ricominciavaapiovere,peròl’oceanononmuggivapiúrabbiosamente,edunafrescabrezzasoffiavadallapartediterra.
MastroArnoldofuilprimochericevetteitreformidabiliavventuriericonun“ponasera”dolcissimo.
Unuomobarbutoemoltoabbronzato,glistavadietro:erailcomandante.
–Tuttofatto,compare?–chieseButtafuoco,alfiammingo.
–Fialiberaperfoi,–risposeilfiammingo.–Fanaleferdesegnarepermesso.
–Dov’èiltuocompagno?
–Inunacabina:moltomalatoAramejo.
–Senonguarirà,offriremounacolazioneaglisqualidell’oceanoPacifico,–dissedonBarrejo.–Iltuoamico,comparePfiffero,nonhanemmenounagocciadisanguedeigrandidiSpagna.
–Aho!…–feceilfiammingo,ilqualecredetteopportunodinonaggiungerenessun’altraparola.
Icinquemarinai,tuttimeticcidellacostadelPacificoecheancheinqueitempigodevanofamadiesserebraviuominidimare,salparonol’âncora,mentreilcapitanoissavasullacimadeltrinchettounfanalealuceverde,ciòcheindicavacheilvelieroavevaliberauscitaasuorischioepericolo.
Conun’abilemanovralacaravellasistaccòdallabanchina,sfilandotraunamoltitudinedinavidispersepelporto,esidiressesollecitamenteversol’uscita,spintadallabrezzachesoffiavaabbastanzafortedaterra.
Buttafuoco,Mendozaedilguascone,dopod’averfattaunarapidavisitaallastiva,laqualeeraingombradibottichesembravanovuoteecheperciòpotevanonasconderedegliavventurieridelmarchese,eranorisalitiincopertaradunandosiaprora.
–Avetenotatonulladisospetto,signorButtafuoco?–chiesesottovoce,ilguascone.–Iononmifidomolto,sapete,diquelPfiffero.
–Assolutamentenulla,–risposeilbucaniere.
–Allorasiamopadroninoi.
–Ossialenostrespade.
–Lequali,almomentoopportuno,saprannofareterribilmenteillorodovere.
–Prendiamoperòlenostreprecauzioni.Cheunodinoiveglisempreefacciascrupolosamenteilsuoquarto.
“Noinoncitroviamocertofrabuoniamici.”
–Etu,Mendoza,cheseistatomarinaio,–disseilguascone,–badaallarottadiquestacarcassa.InvecedifarciandareinCaliforniaquestiuominisonocapacisicondurcialPerúoalChilí.
–Tengod’occhiolabussola,amico,–risposeilbasco.–Alprimoquartochefannosaltareagguantoiltimoniereelogettoinmare.
–InsiemealPfiffero.
–Sesaràpossibilemanderòabereanchelui,nelcasochetradiscalafedegiurata.
–Hatroppapauradinoipertentarequalchecosaainostridanni,quantunqueabbiadueocchicosíazzurrichenonmipersuadonoaffatto.
–Stragegenerale,–disseButtafuoco,accendendolasuapipa.
Lacaravellaconpochebordateavevaraggiuntalaboccadelporto,dinanziacuiincrociavanoleduegrossefregateperimpedirequalchesorpresadapartedeifilibustierichesiaggiravanoancorasulleacquedelPacifico.
Aldifuoril’ondaeraunpo’forte,nondimenoilpiccoloveliero,quantunquedovessecontareunbelnumerod’anniedovesseaverelacolombaspezzata,sicomportava
discretamentebene.
Ilcapitano,dopounbreveconsultocoisuoicinquemarinaiedopoaverinterrogatoalungol’orizzonteconuncannocchiale,avevamessolaproraanordovest,perevitarelenumerosescoglierechecoprivanolacosta.
–Tuttovabeneperora,–disseMendoza,ilqualeavevafattounascappataapoppaperaccertarsidellarottasullabussola.–DomanicostringeremoquestiuominiafilaresuTarogaesesiopporrannodaremoloroaddosso.
–M’incaricoioditagliarelabarbaalcapitano,–dissedonBarrejo.
–Sevoleteandarviariposarerimangoiodiguardia.
–No,Mendoza,–risposeButtafuoco.–Inostriquartilicominceremodomani,quandoavremolacertezzachel’equipaggiocitieneincontodipacificipasseggeri.
“CompareArnoldopotrebbeaversoffiatoqualchecosanegliorecchidelcapitanoenoncommetteròmail’imprudenzadilasciareilponte,almenoperora.”
Isuoiduecompagniapprovaronoconuncennodelcapo,edopodiaveraccesealorovoltalepipe,ripreseroilloropostoaprora.
Allargomareggiavasemprefortel’ondata,tribolandononpocolacorsadellapiccolacaravella,peròlanotteeramagnificamentestellataedunquartodilunamoltopallidobrillavaall’orizzontespecchiandosinelleacque.Icinquemarinaiedillorocapitano,preoccupatiforsedallavicinanzadeiterribiliscorridoridelPacifico,nonlasciaronolacopertaunsolomomento,ecompareArnoldotennelorocompagnia.
Quandol’albaspuntò,lecosteamericanenoneranopiúvisibiliall’orizzonte.Lacaravella,durantelanotte,avevaderivatofortementeallargoincausaforsediqualchecorrente.
–Siamogiàbenlontani,–disseMendoza.–SequestacorsacontinuafraunpaiodigiornipoipotremmogiungereaTaroga.
“Mipareperòchel’amicobarbutononabbial’intenzionedifarcivedereinostriamicifilibustieri.”
Infattiimarinai,auncolpodifischiettodelcapitano,avevanoviratodibordo,cercandoditornarealmenoinvistadellacostapergettarvisisopranelcasocheifilibustierifacesserolalorocomparsa.
Noneraperòcosíchelaintendevanoitreavventurieri,iqualinontardavanoamettersiintascalepipeeadaffrontareilcomandante.
–Checosafate?–glichieseButtafuoco,conuncertocipigliopocorassicurante.
–Cambiorotta,–risposel’uomobarbuto.–Siamotroppoallargoediononhoalcundesideriodidaredentroaqualchenavecorsara.
–Viordinodiriprenderelarottadiprimaedinonoccuparvideifilibustieri.
–Voi!…–esclamòilcapitano,stupito.
–Io,–risposetranquillamenteButtafuoco.
–Eperandaredove?
–VogliamoaccertarciseaTarogacisonoancora,síono,queibraviuomini.
–IovihoimbarcatipercondurviinCalifornia.
–Abbiamooracambiatopensiero.
–Èforsevostralacaravella?
–L’abbiamonoleggiatapernostrocontoenoivogliamoandaredovecipiace.
–Eh!…Eh!…Comandateunpo’troppo,signormio,incasamia!…–gridòilcapitano.–Sevoletefarviammazzaredaifilibustieri,imbarcatevisullascialuppachelamiacaravellarimorchiaeandatevenealdiavolo.
“Inquantoameritornoallacostailpiúprestopossibile.”
–Nonavendoperònoinessundesideriodifarcidivoraredaipesci-cani,edavendonoleggiatalavostracaravellaenongiàlascialuppa,perlasecondavoltaviordinodirimetterelaproraaponentepoichélanostrarottaèquella.
“InCaliforniaciandretepiútardi.”
–Ebasta,messerbarbuto,–aggiunseilguascone,battendolamanosullasuadraghinassa.–Oobbedireoprovareilfilodeinostrigingilli;etagliano,sapete.
Ilcapitanoeradiventatolivido.
–Chisietedunque,voi?–chiesebalbettando.
–Nonvioccupatedisaperechisiamoechecosaintendiamodifare,–risposeButtafuoco.–Vidicosolodaifilibustierinonavretenulladatemere,finchénoisaremoabordodellavostracaravella.
Ilcapitanostavaperribatterelaparola,quandomastroArnoldo,ilqualeavevaassistitoimpassibileaquelladisputacheminacciavadifarsigrave,poichéimeticcinonsembravanodispostialasciarsoloillorocapo,intervenne.
–Obbediteaquestisignori,–disse.–OrdinedelmarchesediMontelimar.
“Iorispondoditutto.”
–Quand’ècosí,sivadaalloraversol’inferno.Vedremoseilsignormarchesesaràlàaproteggerciquandoifilibustierimonterannoall’abbordaggio.
–Bastacosí,–disseArnoldo.
–Ehi,comparePfiffero,poteviintervenireunpo’primaerisparmiarciunsaccodichiacchiereinutili,–disseilguascone.
Ilfiammingoalzòlespallesenzarispondereeripreseilsuopostodietrol’abitacolodi
poppa.
Ilcapitano,dopoessersiconsigliatocoisuoiuomini,iqualicominciaronoaguardareincagnescoitreavventurieri,senzaperòosaredimanifestareapertamenteilloromalumore,fecerimetterelaproraversoponente.
Nessunpericoloparevad’altrondecheminacciasselacaravella,poichél’oceanoapparivaassolutamentedeserto.Solamentedegliuccellaccimariniedeibranchidipesci-volantilopercorrevano,equellinonpotevanodarecertamentenoiaainaviganti.
Ilventoperòeradiventatocosídebolecoll’alzarsidelsolechelacaravellanonriuscivaaguadagnarepiúdiunpaiodinodiall’ora.C’eraperòdelmalvolereanchedapartedeimarinaiiqualilasciavanotroppolescotte.
Amezzodíitreavventurieri,chesiconsideravanoormaicomeipadronidellanavicella,reclamaronoimperiosamentelacolazioneeancheabbondante,dichiarandodiavereunappetitodapesci-cani.
Ilcapitanoedimarinai,iqualiincominciaronoadaverpauradiqueitrespavaldichegiàsupponevanodeifilibustieri,siguardaronodalnegarla.
Durantelagiornatalacaravellacontinuòanavigarepesantementeversoponente,guadagnandoappenaunaventinadimiglia,peròappenailsolescomparve,labrezzasirialzòpiúvivaaccelerandolacorsadellacarcassa.
Itreavventurierisidigerironotranquillamenteanchelacena,poiButtafuocoedilguasconesiritirarononellacabinaloroassegnata,mentreilbascomontavailsuoquartodiguardiaconunpaiodipistoloniallacinturaelasuafidaspadachetantemeraviglieavevacompitosottoilfigliodelCorsaroRosso.
CapitoloVIII
ILTRADIMENTO
LANOTTEnonaccennavadiesserecosílimpidaecosítranquillacomequellaprecedente.
Erascesasull’oceanounanuvolagliapiuttostofitta,laquale,subitodopoiltramontodelsole,sieradispersapelcielooscurandogliastriecoprendoilquartodiluna.
Mapelmomentonessunindiziovieracheavesseascoppiarequalchetempesta.
Mendoza,accesalasuapipa,sierasedutodietrol’abitacolo,nelpostooccupatoduranteilgiornodalfiammingo,echeglipermettevadisorvegliareattentamentelabussola.
Temevacheimarinaiapprofittasserodiquell’oscuritàperfarerottafalsaeritornare
versolacostaamericanaeforsenonavevatortodisospettare,poichésieragiàaccortocheidueuominirimastiaguardiadellavelatura,avevanogiàpiúvoltetentatouncolpodisorpresaperviraredibordo.
Eranotrascorseunpaiod’oresenzacheilbasco,ilqualeraddoppiavalasuavigilanza,avessenotatonulladistraordinario,quandoguardandoversoprora,gliapparvediscorgereilfiammingoinsegretocolloquiocolcapitanochedapocoerasalitoincoperta.
Sospettosopercarattere,ilbascointuísubitochequalchecosasidovevacombinarefraqueidue,eseneconvinsesemprepiúquandolividesparireentroilboccaportodiprora.
–AmicoMendoza,apriquattroinvecedidueocchi,–sidisse.–Quigattacicova.
Sialzò,vuotòlapipa,diedeunultimosguardoall’oceano,poidisseforte:
–Buonanotte,timoniere:vadoanch’ioadallungareunpo’legambe.
Poisilasciòcadergiúdalboccaportodipoppa,mainvecedientrarenelquadrodoverussavanoilguascone,ButtafuocoedilpretesofigliodelgrandediSpagna,aprísilenziosamentelaportachecomunicavacollastiva,laquale,comeabbiamodetto,eraingombradibottivuote.
Fusubitocolpitodallaluceproiettatadaunalanternalaqualesiavanzavalentamenteseguendolacorsiadibabordo.
–Checosasivieneafarequiaquest’ora?–sichieseconinquietudine.
Sigettòversolacorsiaoppostaconfondendosifralebotti,escorsebenprestoleduepersonecheseguivanolalanterna:eranoilcapitanoedilfiammingo.
–Cheabbianonascostoquiqualchecaratellodivinoechevenganoaberselosenzainvitarci?–mormoròilbasco.–Similibricconatenoinonlepermetteremo,esec’èdaberesiberràincompagnia.
Sirannicchiòinunangolooscuroestetteadosservare.
Idueuominisiavanzaronofinoquasiversoilcentrodellastiva,poisollevaronoduegrossibottigettandolesopralevicineesicacciaronodentroilvanorimasto.
–Èqui,–disseilcapitano,lacuivocegiungevadistintamentefinoaMendoza,datalasonoritàdellastiva.
–Moltapolfere?–avevachiestosubitomastroArnoldo.
–Cinquantalibbre.
–Basteranno?
–Nonrimarràintattaunatavola.
–Enemmenounodiqueipirpanti?
–Sperodino.
–Afetelamiccia?
–Ègiàaposto.
–Quantodurare?
–Dieciminutialmeno.
–Afremotempodiscapparecollascialuppa?
–Nonavremochedaritirarelafunepoichéèsemprearimorchiodellacaravella.Vihofattometteregiàdentrodeiviveriedeiremi.
–Datefuoco.
Mendozanesapevapiúdelbisogno.Spaventato,collafrontemadidadifreddosudore,retrocessesollecitamenteversoilquadroesiprecipitòdentrolacabinaoccupatadalguasconeedaButtafuoco.
–Su,su,inpiedisubito,senzaperdereunistante,–disse,scuotendolivigorosamente.
–Cisiabborda?–chieseilguascone,balzandolestamentegiúdallettuccio.
–Seguitemisenzafarrumoreenonmichiedetespiegazioni,–risposeMendoza.–Venite,signorButtafuoco,sevipremelapelle.
Apoppa,comeintuttelecaravelleeancheneigaleoni,s’aprivaunampiosabordo,ilqualeservivaanchetalvoltaapiazzarvidellapiccolaartiglieria.
Mendozaspinseisuoiamiciversoquello,poidisse:
–Calateviinmaresenzaesitare.
Buttafuocoedilguascone,impressionatidallavocealteratadelbasco,nonchieseronessunaspiegazione.Siassicuraronolespade,scavalcaronoilsabordoesilasciaronocadereinmezzoallasciaspumeggiante.
UnsecondodopoancheMendozaerainacqua.
Inquelmomentolascialuppa,laqualeseguivalacaravellaattaccataconunafunicellad’unatrentinadimetri,giungeva.
MendozaedonBarrejol’abbordaronodaunaparteeButtafuoco,cheerapiúaltoepiúpesante,dall’altraparte,poinonsenzasforzovisiissarono.
–Taglialafune!…–comandòilbasco,volgendosiadonBarrejo.
Ilguascone,comprendendochestavaperaccaderequalchecosaditerribile,obbedísubito.
–Airemiora!…Arrancatefortesevipremesalvarvi!…
Lascialuppasimiseincorsainsensoinversodellarottatenutadallacaravella.Avevaappenapercorsicinquantaosessantametri,quandounurloecheggiòsulpiccoloveliero.
–Maledizione!…Lascialuppaèscomparsa!…Siamoperduti!…
Siudironodelleurla,dellebestemmie,poiungranlamposquarciòl’oscurità,seguito
daunromboformidabileedaunatempestadirottami.
Lacaravellaerasaltatainariacolsuodisgraziatoequipaggio,concomparePfifferoedilpretestofigliodelgrandediSpagna.
Peralcuniistantisoprailgorgoapertodalloscafosventratodall’esplosione,sidisteseunanuvolagliadifumorossastro,poilabrezzanotturnalodisperse.
–Amici,–disseMendoza,convocecommossa,asciugandosiilsudorecheglicoprivalafronte,malgradoilbagno,–ringraziateIddio,sesieteancoracristiani,poichéaluisolodovetelavostrasalvezza.
–Iomidomandoancorachecosasiasuccesso,–dissedonBarrejo,ilqualeparevaistupidito.–Checos’ècheèsaltato?
–Lacaravella,esetardavamodueotreminutisaltavamoanchenoi.
–Avevapresofuoco?–chieseilbucaniere,ilqualenonriuscivaancoraaraccapezzarsidiquelterribilecolpodiscena.
–Cioè,avevanodatofuocoadunbariledicinquantalibbredipolverepermandarenoiinaria,–risposeilbasco.–Perunafortunatacombinazionemenesonoaccortoatempoelascialuppa,chedovevaservirealoro,èrimastainvecenellenostrimani.
–Avevanogiuratalanostraperdita?
–IlcapitanoinsiemeacomparePfifferoeprobabilmented’accordocoll’equipaggio,–risposeMendoza.
–Amici,–disseButtafuoco,–ritorniamolaggiú.Vipuòesserequalcheuomodaraccogliere.
–Lasciatecheipesci-caniselomangino,–disseilferoceguascone.
–No,–risposeButtafuoco,afferrandounremo.–Questeinumanitànonlepermetteròmai.
“Sonostatiabbastanzapunitidelloroinfametradimento.”
–Ègiusto,–disseMendoza.
Preseroiremiesidiresserorapidamenteversoilluogooveerascomparsalacaravella,sormontando,nonsenzadifficoltà,l’ondaprodottadalgorgochestavadistendendosiall’intornoconunorribilerumoreggiare.
Loscafo,apertodall’esplosione,eraaffondato.Allasuperficierimanevanoinvecemoltissimirottami:pezzid’alberi,pennonichereggevanoancoralelorovelelatinedistesesull’acqua,casse,botti,pezzidimurataedavanzidelquadroedelcastellodiprora.
L’esplosionedovevaesserestataformidabile,poichénonvieranessunattrezzointero.
Lascialuppapassòinmezzoairottami,soffermandosiquaelàconlasperanzadiraccogliereancoraqualchesuperstite.
Nessunessereviventegalleggiava.Scorseroinveceuntronconeumanoappartenenteadunmeticcio,ilqualesitenevaancoracollebracciadisperatamenteaggrappatoadun’antenna.Ildisgraziatoerastatotagliatoametàenonaspettavacheunpescecaneperperdereanchequantorimanevadelsuocorpo.
–Sonoscomparsitutti,–disseilguascone.–AnchecomparePfiffero,quantunqueioinfondofossiconvintocheavessequalchelegamediparentelaconmesserBerlicche,sen’èandatoinunmondomigliore.
–Eraperòilpiúcolpevole,poichédeveesserestatoluiapreparareiltradimentochedovevamandarciacercareiltesorodelGranCaciconelregnodelletenebreeterne.
–Quinonvièpiúdafarnulla,–disseButtafuoco.–NoncirimanechedipuntaresuTaroga,sepotremogiungervi.
–Eperchéno,signore?–chieseilbasco.–Lascialuppaèsolida,abbiamodeiviverienulladobbiamotemeredapartedeinostriamicifilibustieri.
–Siamolontaniancora?–chieseilguascone.
–Nonvipotremogiungereprimadiquarant’ottoore,–risposeMendoza.–Dobbiamocontaresolamentesuiremiedavremodafaticareunpocoacompierelatraversata.
“Fortunatamenteiltempofinorasimantienebuono.”
–Guardachecosahannomessoquidietroimarinaidellacaravella,–disseButtafuoco.
–Vedodeipacchiedunbarile.
Mendozaedilguasconefecerorapidamentel’inventariodiquantoerastatoimbarcato,econstataronocheilcapitanobarbutoavevafattolecoseperbene,poichéilbarileerapienod’acqua,unacassaeracolmadibiscottiedipacchicontenevanodeiformaggiedeiprosciuttisalati.Nonvieracertamentel’abbondanza,manonvieranemmenoilpericolodimoriredifame,poichéleprovvisteeranostatefattepersetteuomini,mentregliavventurierinoneranochetre.
–Orsú,nonpossiamolagnarci,–disseMendoza.–Queipoveridiavoliavevanocertamentecontatodiriguadagnarelacostaamericanainunpaiodigiorni.
“Noiavremoprovvistesufficientiperunasettimana,anchesenzametterciarazione.Siparte?”
–Partiamo,–disseButtafuocosedendosiapoppa.
Ilguasconesimiseamezzabarca,ilbascosisedettesullapancadiproraelascialuppaabbandonòlentamentequeltrattodimarecosparsodirottami,dirigendosiversoponente.
Fraiviveriilbascoavevatrovato,benavvoltainunostraccio,unabussola,esel’erasubitoappropriatapermantenereladirezione,almenoapprossimativa.Pertreoquattroorelascialuppasiavanzòsottoicolpivigorosidelguasconeedelbasco,sormontandoabbastanzafacilmenteleondatechediquandoinquandogiungevanodallargo;poiidue
uominidovetterocedere.
–Preferiscodaredeicolpididraghinassa,–disseilguascone,sbarazzandosidellagiubbaedanchedelgiustacuore.
–Ediocolpidispada,–disseilbasco.–Sonodiventatounpessimomarinaio.
–T’inganni,compare:seisolamenteinvecchiato.
–Vorreiperòchetutigettassidavantiallamiaspada.
–Tonnerre!…Ladraghinassad’unguasconenonattraverseràmaiilmarediBiscagliaperferireifratellipiúomenoprossimi,–disseconvocegrave.
–Opernonprenderle?–disseilbasco,scherzando.
–Iguasconicadonosulcampodell’onore,senzaprenderle.
–Sicchénemmenoquandosonostatiaccoppatinonlehannotoccatesecche,–disseButtafuoco.
–No,signore,perchéquandounuomoèmortononconfesseràmaidiessersifattoammazzaredaunaltrospadaccinopiúabiledilui.
“AlmenocosísipensanellagrandeGuascogna.”
–UnpaesechenonvalenemmenolaBiscagliaecheèsolamenteunpiccolodipartimentofrancese!
–Checosaimportailpaesesesiamograndinoi?Epoi,vedi,miocarobasco…
Unurtoviolentissimo,chefececappeggiarelascialuppadababordoatribordo,finoquasiadimbarcaredell’acqua,lointerruppe.
–Abbiamourtato?–disseButtafuoco,balzandoinpiedi.
–Econtrochi,signore?–chieseilbasco.–Nonvisonoscogliettidaquesteparti.
–Controqualcherottamedellacaravella,amicoMendoza.
–Eh,siamobenlontani.
Unaltrourtoavvenneinquelmomento,efucosíimprovviso,damandareagambelevateilguascone.
–Tonnerre!…–gridò,aggrappandosialbancopernoncadereinacqua.–ÈildiavolodelPacificochegiuocaconnoi?
Mendozasieracurvatosull’acquaedosservavaattentamente.
Dapprimanonvidenulla,madopoqualcheistantescorsedellegrossestriscefosforescentichecorrevanointutteledirezioni,descrivendodeifulminizig-zag.
–Capperi!…–esclamò.–Orasochisonoidisturbatoridellanostraquiete.
Poivolgendosiversoilguascone,ilqualesierarimessogiàinequilibrio,glidisse:
–Eccounabellaoccasioneperprovareilfilodellatuadraghinassaelarobustezzadeltuobraccio.
–Sitrattadimenarecolpi?–gridòdonBarrejo,levandosubitolospadone.–Non
chiedodimeglio.
–Controchi?–domandòButtafuoco.
Siamocadutiinmezzoadunabandadipesci-martello,signore,–risposeilbasco.
–Cheriescanoarovesciarelascialuppa?
–Nonsonogrossicomeicharcharias,tuttaviamisuranoancheessiquattroocinquemetriedhannocertebocchedafarvenirlapelled’ocasolamenteavederle.
–L’affareèdunqueserio,–dissedonBarrejo.
–Forsepiúgravediquellochetucredi,poichélanostrascialuppanonènienteaffattopesanteedilsuofasciameècosíavariatochepotrebbecederesottounpoderosocolpodicoda.
–Scommettereiqualunquecosacheèl’animadicomparePfifferochecelihamandatiperprendersilasuarivincita.
Malgradolagravitàdellasituazione,ButtafuocoeMendozanonpoteronofrenareunrisata.
–Nonc’èdaridere,–disseilburlone.–Vel’avevosempredettochequelPfifferodovevaesserequalcheparentedeldiavolo.
Ohé!…Voletebuttarciall’aria?Pensatecheioholegambetroppolunghepermantenermiinequilibriosuquestacarcassaechenonsonomaistatomarinaio.
Unterzourtoavevagettatalascialuppadaunlatofacendolanuovamentepiegarefinoallivellod’acqua.Guaiseinquelmomentoforsegiuntal’eternaondatadelpacifico,laqualeperfortunasiriproduceadintervalliabbastanzalunghi.
–Fuorilespade,amici,ediamobattaglia,senonvoleteserviredacenaaquestidannatisquali,–disseMendoza.
–Oralipuniscoioquestiinsolenti,–risposeilguascone.
–Badadinoncadereinacqua,poichéalloranessunocertotisalverebbe,nemmenolatuadraghinassa.
“Dobbiamoavereintornoanoiunadecinadiqueimostri.”
–Diecicolpidispadaetuttosaràfinito,–disseilguascone.
Sisedetterosuibanchidisponendosiinmododaequilibrareilmegliocheerapossibilelascialuppaecominciaronoamenarcolpiall’impazzataababordoedatribordo.
Ipesci-martelloperòparevachenonavessero,almenopelmomento,alcundesideriodiprovareilfiloelepuntedellespade,poichésimantenevanoostinatamentesommersi.
Solamentediquandoinquandoqualcuno,appenasegnalatodaunarapidissimasciafosforescente,s’avventavacontrolascialuppa,vicozzavalagrossaerobustatestafoggiataamartelloepassavasubitodall’altrapartedellachigliasenzadartempoaitrespadaccinidicolpirlo.
–Chebattagliaèquesta?–chiesedonBarrejo,dopod’avermenatoinutilmenteunatrentinadicolpididraghinassasenzaaverottenutoaltrorisultatochedispruzzareisuoicompagni.–NonsicombattecosíinGuascogna.
–Mandalorouncartellodisfidaepregalidipresentarsiunopervolta,–disseMendoza.
–Nonhopotutoancoravedereunadiquellebestiacce.
–L’auroraèvicinaecosíavrail’occasionediammirarli.
–Èverochesonobruttissimi?
–Mano,sonoanzicarini;conquelloromartellacciofornitoalleestremitàdidueocchichetimettonoindossoilmalesserealsolovederli…
–Eilchiamicarini,birbante!…Ah!…Ecconeunochearriva!…Setiprendotitaglioindue!…
Unastrisciafosforescentesiavvicinavaconunarapiditàfulminea,dirigendosiversolascialuppa.
DonBarrejoafferròladraghinassaaduemanietirògiúunabottacapacedispaccareancheunmacigno.
Lalargalamaquestavoltanoncaddenelvuotoecolpísuldorsoilpesce-martello,tagliandoglineltempostessolepinnedorsali.
Losqualosirovesciòprontamentesuldorsoesiavventòcontroilbordodellascialuppa,cercandodiaddentarlo.
–Tonnerre!…Seèbrutto!…–gridòdonBarrejo.–EMendozalichiamavacariniquestimostri!…
LadraghinassapiombòsulmusodelterribilesqualospaccandoglielomentreMendozaeButtafuocoglicacciavanoneifianchilelorospade,urlando:
–Prendi,birbante!…
–Gustaquesta,canaglia!…
Losqualofeceunbalzo,alzandosiquasiametàfuoridall’acqua,poiscomparvenellaprofonditàdell’oceano.
–Eccounochevaatrovarel’ospedaledeipesci,ammessochevenesiaqualcunoinfondoalmare,–dissedonBarrejo.
–Glieleabbiamodate,finalmente,–aggiunseMendoza.–Erostancodiforareinutilmentel’acqua.
–Questosichiamabattagliare,èvero,basco?Checolpichedannoiguasconi,eh?
–Echestoccatedannoibaschi,–risposeMendoza.–Devoaverglitrapassatoilcuoredicolpo.
–Alloraèinutilechevadaall’ospedale.
–Chiacchieratetroppo,voi,–disseButtafuoco.–Nonvedetecheicompagnidelferitomontanoall’assalto?
–Enoisiamoprontiariceverli,èvero,Mendoza?–gridòilguascone.
–Sempre,–risposeilbasco.
Dellelineefosforescentis’incrociavanoattornoallascialuppa,stringendosisemprepiú.Ipesci-martelloaccoveranoavendicareilcompagno.
–Apritegliocchi!…–gridòMendoza,–esaldiingambe!…
Lascialuppa,urtatadatutteleparti,trabalzavadisordinatamentecomesel’oceano,tuttod’untratto,fossediventatotempestoso.
Imostrilainvestivanoconfurore,avventandodeicolpidicodachepotevanosfondareilvecchiofasciame,comeavevadettoilbasco,poipassavanosottolachigliaecercavanodialzarlaspingendosiagalla.
Fortunatamenteilpesocostituitodaitreavventurieri,dalbarilepienod’acquaedalleprovviste,eraabbastanzaconsiderevole,quindivierabenpocaprobabilitàcheriuscisseronellorointentodigettarlacollachigliainaria.
Buttafuoco,Mendozaedilguascone,nonpocoimpressionatidalsimultaneoattaccodituttiqueimostri,sifacevanoindodicipermenarebottefuriose,lequalinoncadevanosemprenelvuoto.Eraladraghinassaspecialmentechefacevaipiúbeicolpi,spaccandoqueibruttimartellacci.
Quell’assaltoduròdiecibuoniminuti,poiglisqualiparveroaverneabbastanzadiquellagrandinedistoccatecheaprivadeilarghibuchisuilorodorsi,poichéfinalmentesideciseroadallontanarsi,purmantenendosisempreinvista.
–Nonsonobattaglie,queste,guascone?–chieseilbasco,asciugando,suunostraccio,lasuaspadagrondantedisangue.
–Nondicodino,–risposedonBarrejo,tergendosiilsudorecheglicolavadallafronte.–Peròpreferiscosemprequellechesicombattonointerra.
“Almenosiguardanoinemiciinvisoepoisihannoipiedipiúfermi.
“Chesianopersuasichecoiguasconiecoiibaschinonc’èdaguadagnarenessunacena?”
–Sidicechequeimostrisianomoltitestardi,amico,enonsareisorpresoseallaprimalucedelgiornoritornasseroall’attacco.
–Seprovassimoadallontanarci?disseButtafuoco.
–Eraquellochevolevoproporvi,signore.LasciamocheBarrejosiriposiunpo’efacciamolavorarenoiiremi.
–Anziioviguarderò,corpod’unsatanello,–risposeilguascone.–Hoincominciatoaprovarciunpo’digustoancheallebattagliemarittime.
Buttafuocoedilbascopreseroiremiesimiseroadarrancare,collaprorasemprevoltaaponente,cercandodipassaredifiancoallatormafamelica.
Infattiperunpo’viriuscirono,mapoidovetteroconstatare,conloropocopiacere,cheglisqualiorganizzavanolacaccia,decisi,aquantopareva,aguadagnarsilaprimacolazionegiacchéavevanoperdutalacena.
Quandoilsole,dopounabrevissimaaurora,s’alzòrisplendentesull’oceano,facendoscintillareleacquedimiriadidipagliuzzed’oro,ipesci-martello,chedurantelanottesieranolimitatiascortarelascialuppa,tenendosiadunacertadistanza,tornaronoamostraredelleintenzioniestremamentebellicosechenongarbavanopiúnemmenoalbattaglierodonBarrejo.
Mendozanonsierasbagliatosulloronumero.Eranoproprionoveodieci,tuttilunghidaiquattroaicinquemetri,iqualisiavanzavanocondeiridicolimovimenti,cheinaltreoccasioniavrebberostrappatedellerise,poichémartellavanol’acquaadestraedasinistra,sollevandoaltisprazzidicandidissimaschiuma.
Diquandoinquandosiarrestavanocomeperprenderelena,rimontavanoallasuperficieperunbuonterzodellalorolunghezzaemostravanoleloroenormibocchesemi-circolari,irtedidentiesituatelàdoveavrebbedovutotrovarsiilcollo,ciòchedovevarendereunpo’difficile,aqueimostri,l’afferraredicolpolapreda.
–Èunpiccoloesercitochesipreparaadarcivalorosamenteunnuovoattacco,–dissedonBarrejo,ilqualeliosservavapiúconcuriositàcheconveraapprensione.–Dabuonguasconeiofrancamenteliammiro.
–Perchédesideranomangiareletuemagregambe?Bellacolazionecheoffrirestitu!–esclamòMendoza.–FosseroquelledelsignorButtafuoco!…
–Iosperocherimarrannocoldesiderioingola,–risposedonBarrejo–Tonnerre!…Lamiadraghinassaèsemprepronta,epoisaichecosasidice?
–Senontispieghinonpossoindovinare.
–Chelacarnedeiguasconièpiúamaradiquelladeglialtri.
–Perchésietepiúbiliosi,diavolo!…
–AlloradarannolapreferenzaallatuebisteccheedaquelledelSignorButtafuocoerisparmierannolemiegambe,intornoallequalid’altronde,troverebberodellebenmagrepolpe.
“Ah!…Eccoli!…Manoallespade,signorimiei,ecerchiamodifaronoreallaGuascogna,allaBassaLoiraedallaBiscaglia.”
–Coipesci!…–esclamòButtafuoco.
–Nonsonomenopericolosidegliuomini,signore.
–Questoèvero,peròsonocertochenonapprezzerannoaffattoilnostrovalore.
Latormafuribondasiscagliavaalloraall’attaccoinlineaserrata,noncercandopiúditenersisott’acqua.
Reclamavaimperiosamentelasuacolazioneconcertirauchigorgoglii,checertimomentirassomigliavanoaltuonouditoadunagrandissimadistanza.
Itreavventurieri,dopod’avertrasportatorapidamenteaprorailbarile,lacassaediviveri,pernonsquilibrarelascialuppa,siradunaronointornoallapoppaecominciaronoanimosamentelalotta,incoraggiandosiavicendaconaltissimegrida.
–AvantilaGuascogna!…
–SottolaBassaLoira!…
–Picchia,Biscaglia!…
Ilprimopescemartellochegiunsesottolapoppaechetentòdiaddentarel’orlodelfasciamecoisuoidentiduricomel’acciaio,nonebbefortuna,poichéilbucanierefuprontoadimmergerglinellaboccaspalancatalasuaspadainchiodandoglilalinguacontroilpalato.
Ilpoverosqualofeceuncapitomboloesilasciòandareapiccofrauncerchiodisangue.
Anchealsecondo,chesislanciòall’assaltocongrandeimpeto,tentandodicozzarecontrolascialuppacollasuatestaccia,nonandòmeglio.
Avevaavutoiltortodipresentarsialguascone,evipoteteimmaginarecomeilterribilespadaccinopicchiassesodo.
Vlan!…Vlan!…Duecolpididraghinassabenassestatieledueestremitàdelmartellocadonointeramentetagliate.
Ilpoverosqualo,cosíspaventosamentemutilato,siarrestòunmomentoversandoduetorrentidisanguedalleferite,poianchequellosilasciòandare.
Lalottaeraappenacominciata.Glialtri,resifuriosiperleperditesubiteepertantaostinataresistenza,circondaronolascialuppascrollandolapoderosamenteetentandodirovesciarla.
Icolpidispadaedidraghinassagrandinavanofittisuqueicorpacci,tagliandoebucando;peròimostrimarinitenevanoduroquantunqueinmare,tuttointornoaloro,sitingessedisangue.
Itreavventurierieranocostrettiaprecipitarsioraversoproraedoraversopoppa,asecondachel’attaccodiventavapiúviolento.
Unprofondoterrorecominciavaadimpadronirsianchediqueisaldicuoricheavevano
sfidatotantevoltelamorteintanticombattimenti.L’ideadidoverbenprestofinirenellegolediquelleaffamatebestiacceparalizzavanonpocolaloroenergia.
Battagliavanoferocementedaunquartod’ora,sempreminacciatiditrovarsidaunmomentoall’altroinacqua,quandouncolpodifucilerimbombò,edunosqualo,colpitodallapalladiunbersagliereinfallibile,balzòpiúchemezzofuoridallaspumasanguignariversandosiall’indietro.
Quasisubitoaltreduedetonazionisiseguironoealtriduepesci-martellosubironol’egualsorte.
Buttafuocoavevagettatounrapidosguardoversoillargo.
Unagrossapiroga,cheparevafossesortaimprovvisamentedalmare,montatadaunadozzinadiuominicheportavanodeigiganteschicappellaccidifogliedipalmaintrecciate,accorrevaagranforzadiremiinloroaiuto.
Quattrodiqueisalvatorisconosciuti,chedovevanoesseredeimeravigliositiratori,facevanofuococontroglisqualisenzamaimancarealbersaglio.
Buttafuocoavevamandatoungridoaltissimo:
–Ifilibustieri!…
–Tonnerre!…Finalmenteeproprioatempo,–disseilguascone,menandounultimocolpo.
Cinqueminutidopoitreavventurieri,sfuggitimiracolosamenteeperbenduevolteadunamortespaventevole,salivanoabordodellapirogafilibustieraecadevanofralebracciadiRaveneaudeLussan.
CapitoloIX
GLIULTIMIFILIBUSTIERI
LAFILIBUSTERIA,quellaformidabilerepubblicadimasnadierichenonsentendonéamordipatria,nésetedigloria,néambizionidistato,s’erarovesciatasull’Americacentrale,animatadalsoloscopodisaccheggiareegodere,nell’epocaincuisisvolgeilnostroraccontononerapiúlatremendanémobilequantoicavallonidelmare,comevenivachiamata.
GolfodelMessicolafilibusteriaeramortacolleultimeimpresediMontauban,conSardau,unaltrogentiluomofrancese,conunbiscaglinoconosciutosottoilnomediBascoeconJonqué.
Essendocinoiprefissidiraccontarelegestadiquestiultimicorsarichediederoancora,colleloroimpresemeravigliose,unultimolampodilustroallalorosocietà,cioccuperemo
primadiquestiuominiperpoipassareaquellichenell’oceanoPacificotenevanoancoraaltalafamadeiFratellidellaCosta.
Leimpresediquestiquattrouominisipossonoconsiderarecomeleultime,poichédopodilorolafilibusteriascomparvedalGolfodelMessicoelaTortuecherimasepressochédeserta,inbaliadelprimooccupante.
Montaubanerasalitoingrandissimarinomanzacollesueaudaciscorrerie
Narrasidicostuiuntrattochenonsiaspetterebbedapartediuominidaticontantofurorealpubblicoladroneggio.
Unaschieradifilibustierisieraimpegnata,dietrouncertocompenso,dicondurreinsalvounbastimentospagnuoloportanteunricchissimocarico.
Duranteilviaggiounodiqueicorsarifalapropostaaicompagnidiabbordarlodisorpresaed’impadronirsene.
Montaubancheguidavaquegliavventurieri,udendotaleproposta,ordinòdimettereunascialuppainmareedilasciarloguadagnarelaterrapiúvicina.
Ifilibustieririfiutaronoenergicamente,dicendochenessunodiloroavevaapprovatalapropostacheglifacevatantoorrore.
Ilcolpevolefuabbandonatosullaprimaisoladesertaches’incontròetuttigiuraronocheuntaluomosenzafedeesenzaonorenonavrebbemaipiúfattopartedeiFratellidellaCosta.
IlnavigliospagnuolofucondottoinsalvoeMontaubansimiseacorseggiarepelgolforecandononpochifastidiaglispagnuoliefacendononpocheprede.
Itempiperòeranocambiatiel’esistenzadeifilibustieridiventavagiornopergiornopiúdura,nonavendoormaipiúunsicuropuntod’appoggionellaTortuediventavaquasispopolata.
PerdipiúlenazionieuropeecheavevanointeressiinAmerica,specialmentelaFrancia,l’Inghilterra,laSpagnael’Olanda,dopounlungoguerreggiare,avevanoconclusolapace,sicchéifilibustierinonpotevanopiúottenerepatentidicorsochelifacesseroconsideratecomebelligeranti.
Tutte,dopoessersiservitediqueiformidabiliscorridoridelmare,liavevanoabbandonatiallalorosorte,considerandolicomeunbrancodipiratidegnidiessereappiccatiaipiúaltipennonidellefregate.
MontaubanvedendochenelleIndieOccidentaliormaiifilibustierinongodevanonéprotezione,néindipendenza,attraversapelprimol’Atlanticoevaacorseggiaresullecosteafricane,inattesadiqualchevascellodellacelebreCompagniadelleIndie.
Dopovariepredeneincontrafinalmenteunodinazionalitàingleseepoderosamentearmato.
Ifilibustieriloassaltanocongrandefidanza,essendoormaiabituatiallevittorie,ed
invecesiaccorgonodiaveredafarecondellagenterisolutaalparidiloro.
Montaubanperòinspiraaisuoiuominititubantiuntalecoraggio,chesebbeneassaiinferioridinumero,riesconofinalmenteadabbordareilvascellonemicoemetterepiedisulponte.
Ilcapitanoinglese,vedendosiormaiperdutoenonsostenendounataleumiliazione,dàfuocoaldepositodellepolveriemandainariatutti.
Unabuonastellaproteggevacertamenteifilibustieri,poichémentretuttigl’inglesiperivano,quindicidicostorosisalvavanoinsiemeaMontauban.
Perloromalasorte,insiemealvascelloingleseerapuresaltatoillegnocorsaro,nondimenoqueiterribiliuomini,dopod’avervagatoalungofrairottamidelleduenavi,scopronounoschifoancoragalleggianteesiavvianoversol’Africa.
Erranosull’Atlanticopersettimaneesettimane,espostiadognigeneredipatimenti,obbligati,diquandoinquando,acibarsidellecarnideilorocompagnichelafameelamiseriaavevaspenti,finchétoccanoterra,eperuncasostrano,vengonoaccoltiamichevolmentedaunprincipenegrocheMontaubanavevaconosciutoinaltritempi.
Eraquelprincipe,famososullecostedellaGuinea,doveavevacompiutemoltearditissimeimprese,ederainqueltempospecialmenteoccupatoamolestareifortiinglesi.
Montaubanuniscelesuepocheforzeaquelledelprincipeedespugnaunfortedifesodaventiquattrocannoni,mapoi,stancoditantescorrerie,siritrasseinpatriaportandoconséunadiscretafortuna,edoccupòilrestodeisuoigiorniascriverelesuememorie.
Unaltrofilibustierefrancesechegodetteinqueitempiungrannome,fuSardau,efacciamospecialmentemenzionediluiperunsingolarecaso.
Dopod’avercompiutemoltissimeefortunatescorrerie,questoarditomarinaiosigettasullaGiamaicaallatestadiduecentonovantacompagnipersaccheggiarla.
Ilcasovollechecentotrentacinquedeisuoiuominirimanesseroseparatidallaloronave,cheuncolpoimprovvisodiventoavevasbalzatalungidallecoste.
LaGiamaicaalloraeraunostabilimentodiprimoordineemunitodiforteguarnigione.
Idisgraziatifilibustieri,abbandonatiallorodestino,erranonell’internodell’isolacombattendogiornoenottecontrogliabitantiecontroletruppe.
Nonavrebberocertamentepotutoalungosostenersicontrotanticontinuiattacchichegiungevanodaogniparte,poichémoltidiloroeranogiàcadutineicombattimenti,quandotrovaronomeravigliosamentelasalvezzainunodeipiútremendidisastrichelastoriaregistri.
Untremendoterremotodevastadacapoafondol’isolaopulenta,edinmezzoallageneralecosternazioneifilibustieri,chehannolefibrepiúsalde,siimpadronisconodialcunibattellieriesconoaraggiungereicompagnicorseggiantiallargo.
IlBascoeJonquéfuronopureingranderinomanzapercertelorostraordinarie
imprese.
IncrociavanoungiornodinanziaCartagenacontrepiccolilegni,inattesadifareunbuoncolpo,quandoviderousciredalportoduevascellidaguerra,icuicomandantiavevanoricevutol’ordinedisterminarequellarazzadiladriediricondurliincittàviviomorti.
IfilibustieridelBascoediJonquénonsiperdonoperquestod’animo,equantunqueimmensamenteinferioripernumerod’uominieperbocchedafuoco,assaltanoarditamenteleduefregatee,cosaincredibile,seneimpadronisconodopouncombattimentoduratosolamentepocheore.
Presipoiquantispagnuolivierano,lisbarcaronoaterraconunalettera,collaqualeringraziavanoilgovernodiCartagenadiavermandatoloroduebuonivascellideiqualiavevanoestremobisogno,avvertendolocheseneavessequalchealtroditroppoloavrebberoaspettatoperquindicigiorni,edaggiungendochesenonlofornisseanched’unabuonasommadidenarol’equipaggiononavrebbeavutoquartiere.Emanterrannolaparola;perònessunvascellosimosseadassalirli.
IcapitaniMichelBrouagefuronogliultimifilibustierichediederoancoraunpo’displendoreaiFratellidellaCosta.
SinarradicostorocheessendoungiornoincrocieradinanziaCartagena,s’imbatteronoinduevascelliolandesi,iqualiavevanocaricatograndiricchezzeinquelporto.
MicheleBrouagecheavevanopureduenavi,mainferioridiforze,muovonoanimosamenteall’attaccoesenerendonobenprestopadroni.
Gliolandesi,vergognosidiaverdovutocederedinanziaforzetantoinferiorialleloro,ardisconodireaMichelchesefossestatosolononsarebberiuscitonell’impresa.
–Ebbene,–risposefieramenteilvalorosocorsaro,–ricominciamoilcombattimentomentreilmiocompagnostaràaguardarci.
“Sevinco,iononavròunasolapiastra,marimarròpadronedelleduenavi.”
Gliolandesisiguardaronobeneperòdall’accettarelaproposta,efuronosollecitiaritirarsi,pertemachetardandononvenisseroforzatiallaprova.
DopoquestilastorianonricordapiúfamosifilibustierinelgolfodelMessico.
Rimaseroperòancora,permoltianni,delleaccozzagliedidisperati,impotentiacompierelegrandiimpresedell’Olonese,diMontbars,diWan-Horn,diMicheleilBasco,diMorganeditantialtrifamosissimi.
CessatalafilibusterianelgolfodelMessico,eccolaperòsorgere,abbastanzapotente,sull’oceanoPacifico,ilqualesiprestavameglioallelunghecorseedallegrossecatture,essendoviqueiformidabiliuominiquasisconosciuti.
Nel1684unprimonucleodifilibustieri,guidatidauninglesechiamatoDavid,compionol’alloraarditissimoviaggiointornoall’AmericadelSud,edopodiavergirato
felicementelostrettodiMagellano,comparisconoimprovvisamentenell’oceanoPacifico.
Eranoinottocento,ebenrisolutidimettereaferroeafuocoleopulenticittàdelChilí,delPerúedell’Americacentrale.
Unaltrocorpodiduecentofrancesitienedietroaquelprimonucleoeloraggiungeperrinforzarli.
Quandoleggiamonellestoriedeimoderninavigatori,Cook,Bouganville,LaPerouse,Krasenstern,etantialtri,legrandidifficoltàcheessihannoincontratonell’oceanoPacifico,quantunquefornitiditantisussidii,poichélageografia,l’astronomiaelanauticaeranosaliteailorotempiadaltissimogradodiperfezione,nonsipuònonrimanerestupitidell’audaciaincredibilediquegliavventuriericheconscarsimezzi,convascellicosísgangheraticompivanoimpreseaudacissime.
Eppure,quantunquenonconoscesseroaffattol’estremaAmericadelSud,lasuperaronofelicemente,sfidandotempesteescogliereedeccolicomparireimprovvisamente,quandomenoglispagnuolisel’aspettavano,nelgrandeoceano.
Unaltrocorpod’inglesi,compostosolamentedicentoventiuomini,ardífrattantoconcepireildisegnodiscendereversol’oceanoPacificoattraversandoperterral’AmericacentraledalGolfod’UrabaalfiumeChica,epocodopoquattrocentofrancesiliseguono,risolutiavederealmenodalontanoletorrimerlatedell’opulentaPanama.
Alcunealtrepiúpiccoleschiereosaronoaltrettanto,manoinonseguiremoletracceditutticostoro,chetroppolungosarebbenarrarelearditeimpresechetentaronoedidisastriaiqualidovetteroperlamaggiorparteandareincontro,poichéglispagnuolivegliavanodovunque.
CilimiteremoaparlaredelgrossodeifilibustiericheavevapassatolostrettodiMagellanoconunaflottigliadidiecibastimenti,cioèdiduefregate,unaditrentatréel’altradisedicicannoni,dicinquelegniminorisenzagrossaartiglieriaeditrebarcacciechetenevanoappenailmare.
Eranoinglesi,francesiedolandesi,efratuttisommavanoamillecentouomini,aiqualipiútardisiaggiunseroqueipiccoligruppicheavevanoattraversatol’Americacentraleperviaditerra.
Uninglese,dinomeDavid,fuilcapodiquellagrossaspedizione.
Ilprimoincontrodiquellaflottiglia,naviganteormailiberamenteversosettentrione,fudiunbastimentospagnuolochetostopredarono.
Avendointesodagliuominicadutinelleloromanichedeilegnimercantiliavevanoavutol’ordinedalvicerédelPerúdinonabbandonareiportidellacostafinoatantocheunasquadranonavessepurgatol’oceanoPacificodaifilibustieri,Davidedisuoitiraronoegualmenteinnanzi,risolutiadarelacacciaaifamosigaleonichelospentoimperodegliIncasmandavasemprenumerosissimiaPanama.
Laloroimprovvisacomparsadinanziallareginadell’oceanoPacificometteingrandeansiaglispagnuoli,memorideidisastriinaddietrosubitidapartediquellaterribilerazza
diladroni.
SeDavidavesseosato,un’altravoltaPanamaavrebbesubitounorribilesaccheggio,mailcoraggioglimancòedopod’averincrociatoperquattrosettimaneinvistadellecittà,condusselasuaflottaall’isoladiTaroga,alloraquasideserta.
Eccoperòchequasisubitocomparisconosettenavidaguerra,duedellequaliportavanonientemenochesettantacannoniciascuna.
IlMareeratempestosoeniunaproporzionevierafraleforzespagnuoleequelledelfilibustiere,essendoquesteimmensamenteinferiori.
Inoltrequestiultiminonconoscevanoibassifondidell’isola,néavevanotantaartiglieriadaopporreaquellanemica.
Ifilibustieri,comesemprenonsiperdonod’animoedimpegnanofuriosamentelalotta,quantunquequasicertidiunasicuradistruzione,eliberanoprontamenteleloroduefregateinprocintodiesserecatturate,riportandoinpocheoreunavittoriainaspettata.
Sfortunatamentedopoilfuocodelleartiglierieilmareentrainscena,disperdeilegnivittoriosiemoltisonotrascinatilontanisuterrepoconoteenaufragano.
QuellaflottigliacheavrebbepotutofartremarePanama,sisciolse.Ifrancesi,conacapouncertoGrognier,vannoastabilirsisull’isoladiSanGiovannidiPueblo,mentreDavidcontinualesuescorreriesulmareconcrescentefortuna.
Leimpresediquestedueschieredifilibustierisonoincredibili.
Prendonod’assaltoLeonedEsparso,abbrucianoRalejodopod’averlasaccheggiata,s’impadronisconodiPuelbo-Viejo,diGranata,cittàgrandiosaedopulenta,diVillia,lontanabentrentaleghedaPanama,poidiGuayaquil,l’opulentacittàNicaragua.
Malgradotantefortunatespedizioni,moltianelavanodiritornarenelGolfodelMessico,dovesitrovavalaculladellafilibusteria.
David,chepossiedesemprelasuafregata,èilprimochesidecide,indebolendocosífortementequellicheancorarimanevanonell’oceanoPacifico.
AvevacostuisvaligiatiparecchivascellispagnuoliefattivarisbarchiaPisco,adArica,aSagraedinaltriluoghi,quindisitrovavaormaiabbastanzariccoperlasciarequelpericolosomestiere.
EgliprenderisolutamentelaviadelsudperriattraversarelostrettodiMagellano.
Giàstavapertoccarlo,quandoisuoiuominiloobbliganoatornareindietro.Durantelalunganavigazioneavevanogiuocato,malgradocheleggideiFratellidellaCostaproibisseroilgiuocoabordodellenavi,enonvolevanotornareinpatriaspogliditutto.
IncontratoperòunvascellocondottodauncertoWilnet,tuttiquellicheavevanoguadagnatovisiimbarcarono,sicchéaDavidnoneranopiúrimastichesettantainglesieventifrancesi.
TuttaviaritornònelleacquediPanamaaccoltocongioiadacolorocheeranorimasti
sullecostedelPacifico.
FrattantounaltrogruppodicinquantacinqueuominitentapureilritornoalGolfodelMessico,esinarranodicostorodelleavventuremeravigliose.
Possedendounpiccolovascelloeperdipiúassaisdruscito,avevanoconcepitol’ideadispingersifinosullecostedellaCaliforniaedilàtentarelatraversataperterraattraversol’imperoMessicano.
Unuraganoliscaraventasuungruppettod’isolettedesertechiamateleTreMarie,nonmoltolontanedallaCostaCaliforniana.
Queimiserabilinonpossedevanopiúnullaeleterrenonavevanodichenutrirli,eppurevisimantenneroquattroannisfidandotuttigliorroridell’estremamiseria.
Finalmenteladisperazionelitraedaquelmiserabilerifugio,sucuinonavevanotrovatopertuttopastochequalcheradiceedelleconchiglie.Avevanoaccomodataallamegliolanave,manonpossedevanoperviverialtrocheuncertopaneformatoconlapolveredeiguscidiconchiglie!
Fidentinellalorosorte,scendonoversoilsuderaggiungonolecostediGuayaquildovesperavanoditrovareiloroantichicompagni.
Essendoquestipartitiperaltrespedizioni,queidisgraziatichesivedonodovunqueminacciatidaglispagnuoliedagl’indianicheimpedisconolorodiscendereaterraperprovvedersidiviveri,concepisconol’incredibiledisegnodiraggiungerelostretto.
Perduemilamigliaspingonoinnanziilloromiserolegno,continuamentelottandocoiventicontrariesoffrendofameesetequantouomopossamaiimmaginare.
Masopraognialtracosaeraperessiintollerabileaffannoilpensarechedopotantipatimentiepericoliritornavanosenzaunavergad’argento,poichétuttoavevanoperduto.
Avevanogiàraggiuntodopotantefaticheetantelotte,lostretto,quandodeliberaronoditornareindietroediraggiungereleCostedelPerú,collasperanzadifarequalchepreda.
Lafortunaèconloro,poichéavendopercasosaputocheadAricastavaall’âncoraunvascellocaricodiverghed’argentodelPotosí,entranofuriosamentenelporto,loprendonod’assaltosottogliocchidellapopolazioneterrorizzata,eseloportanovia.
Ilcaricoeradiduemilionidipiastre.
Diventatidicolporicchi,ecredendosiormailargamentericompensatidalletantemiseriepassate,riprendonolaviadellostrettocolloronuovovascelloevifannonaufragio,peròriesconoasalvarel’interocarico.
Ricostruitosiunlegnocogliavanzidiquellonaufragato,quegliuominiinfaticabiliattraversanofinalmentelostretto,edopounalungaepenosanavigazionesalutanolesuperbeisoledelgolfodelMessicoevisistabiliscono,chiaSanDomingo,chiallaGiamaica.
Eranoperòrimastiancoranell’oceanoPacificoduecentoeottantacinquefilibustieri,parteannidatiaTarogaepartepressoGuayaquil,echealtrononchiedevanochediandarsenealorovoltaedidisperdersi,essendoormaidiventatoilcorseggiarequasiimpossibileincausadellenumerosesquadrespagnuolesempresull’allerta.
Diquestonucleo,l’ultimo,poichédopononsiparlòpiúnésullecostedelPacificonénelleacquedelgolfodelMessicodifilibustieripropriamentedetti,cioccuperemofrabreve.
CapitoloX
ALL’ARREMBAGGIODELGALEONE
RAVENEAUDELUSSAN,malgradoiseiannipassatialleisolefracontinuicombattimenti,continueansieemiseriesenzafine,avevaconservatoilsuoinalterabilebuonumoredelgentiluomofrancese,sicchél’accoglienzafattaaButtafuoco,aMedonzaedalguasconefuunadellepiúcordiali.
–Ilcuoremidiceva,–disseloro,dopodiaverlifattipassaresullasuapirogaediaverliabbracciati,–cheungiornoinqualcheangolodelmondoviavreiriveduti.PeccatocheconvoinonvisiaanchequelbravocontediVentimiglia.
“Ah!…Comel’avreirivedutovolentieri!…”
–Miocaro,–risposeButtafuoco,–egliètroppofelicecollamarchesadiMontelimarenonlasceràcertamenteilsuomagnificocastellodiVentimiglia.
“Seperònonèvenutoluiabbiamocondottoquisuasorella.”
–Chi?–chieseRaveneau,constupore.–LanipotedelGranCacicodelDarien?
–Sí,amico.
–Edovesitrova?Iononlavedofravoi.
–Sefosseancoraconnoi,forsenonciavrestiriveduticosípresto.
–Spiegatimeglio,Buttafuoco.
–Noisiamoquivenutiachiederel’appoggiodeifilibustieridelPacificoperliberareancoraunavoltalaseñoritaInesdiVentimiglia.
–Bendetto,–disseilguascone.
–PerDio!…Vel’hannopresa?
–IlmarchesediMontelimarcel’haritolta.
–Èdunqueinnamoratopazzamentediquellafanciulla?
–Dellesueimmensericchezze,miocaroRaveneau.NonhaisaputodunquecheilGranCacicodelDarienèmorto?
–Comevuoichegliavvenimentichesuccedonodall’altrapartedell’istmogiunganofinoanoichesiamocomeisolatiinmezzoalmondo?Sicchélaseñoritaèsbarcatain
AmericaperrecarsialDarienaraccoglierelefavolosericchezzedisuononno?
–Ecomevedinonhaavutofortuna,perchéappenagiuntainPanamaèrimastanellemanidelsuonemico,ilqualeaspiradaanniedanni,conunapazienzaincredibile,dimetterelemaniluisuqueitesori,collascusacheèstatoluiadallevarelacontessinaedamantenerlaincasasuapersedicianni.
–EsitrovaaPanama?
–Sí,amico.
–Ebbenetugiungiinuncattivomomento,miocaroButtafuoco.
“Tuttelealtrepartitedifilibustierichepossedevanoqualchenavehannopresolaviadelsudenonsianorimasticheinduecentoeottantacinquefraiqualinonpochimalatichesaremocostrettiadabbandonare,equellocheèpeggiononpossediamochedellepiroghesgangherate.
“Comevorrestitucheiolanciassiquest’ordadidisperaticontroPanamacheoggièquasiimprendibile?
“IbeitempidiMorgansonoormaipassati.”
–Noinondomandiamotanto,miocaroRaveneau.Tumihaidettochesenonpossedetedeivascellinonvimancanoglischifielepiroghe.
“Gliultimifilibustierinonsarebberopiúcapaci,contalimezzi,diabbordareungaleone?”
–Checosadici,Buttafuoco?Noi,appuntoperchésiamogliultimi,saremoipiúterribilienonavremocertamentepauradiabbordareunanave,perquantogrossasia.
“Spiegatiperòmeglio,perchédituttoquestoaffarenonhocapitocheunacosasola:chesitrattadiliberarelaseñoritadiVentimiglia.”
–Edèperquestochenoisiamovenutiadinvocarel’aiutodeiFratellidellaCostachetantohannodovutoaicorsariitaliani.
“Fracinqueoseigiorni,salvoerrore,unanavesalperàdaPanamapertrasportarelaseñoritaallabaiadiDavid.”
–Ecosí?–chieseRaveneau.
–Nonsitrattachediassalirlaeditogliereaglispagnuolilafanciulla.
–Ètuttoqui?
–No,–ripreseButtafuoco.–Checosafatevoialtrinell’oceanoPacificoorachetuttiglialtrivostricompagnisonopartiti?Checosaaspettate?Chequalchepoderosasquadraspagnuolavengaasnidarvieacacciarvituttiinmare?
RaveneaudeLussanguardòalungoilgentiluomofrancese,socchiudendoapiúripresegliocchi,poidisse:
–Saidoveandavamooraconlanostrapiroga?
–No,davvero.
–Versolacostapercercaredelleinformazionichecisarebberonecessarieperpassaredefinitivamentesulcontinente.
“Sonoseiannicheviviamosulleisolesempreinlottacollafameecoglispagnuoliedabbiamoormaifermamentedecisodilasciareanchenoipersemprel’oceanoPacifico.”
–Equaleviaterrete?
–QuelladelDarienprobabilmente,–risposeRaveneau.
–Sesioffrisseaituoiuominiqualchemilionedipiastredaprelevarsisull’ereditàdelGranCacicoacondizionediaiutarcinellanostraimpresa?
–IocredochesigetterebberoanchesullecalatediPanama.
–Noidunquepossiamocontareassolutamentesudite?
–Nonsolo,maanchetiringraziodiesserevenutoascovarmiperchéquestastoriadellefavolosericchezzedelGranCacicodecideràcompletamenteimieiuominiapassaresullacosta.
“TumihaidettocheilgaleoneandràagettareleancoreallabaiadiDavid?”
–Sí,amico,–risposeButtafuoco.
–Ebbenenoidomanilasceremolanostramaledettaisolaedandremoadaspettarloinvistadiquelporto.
Sivolseversoisuoiuominiedisse:
–Affrettatelebattute,camerati;homoltafrettadirivederel’isola
Lapiroga,unadiscretaimbarcazione,ancorainottimostato,armatad’uncannonecollocatoaprora,volavasullaacquedell’oceanoilqualequelgiornoeraveramentePacifico.
IlguasconeeMendozaavevanopurepresounremociascunoperaccelerarelaritirata.
DueoredopoTarogaerainvista.L’isola,quasisterile,emergevacomeunenormecetaceosulmare,essendomoltolungaemoltostretta.
Daseiannigliultimifilibustierivisieranoannidati,trovandosiessasullerottetenutedallenavichedallaCaliforniaedalMessicosirecavanoaPanamaaportareiricchitributid’oroed’argentostrappatiaipoveriindiani.
IlritornodellapirogaconButtafuoco,MendozaedonBarrejo,fusalutatocongioiadapartediqueiterribiliavventurieri,essendoqueitrenomisemprenotissiminellafilibusteria.
RaveneaudeLussancheamavalecosespicce,condusseisuoiamicinellasuacapanna,unacatapecchiaformatadivecchieteleediavanzidinavi,eoffrísubitolorouna
discretacolazioneabasedicarneditartaruga,essendoquell’isolamoltofrequentatadaqueirettili,poimentrelilasciavariposare,sirecòadinformareicapipiúinfluentidiquellaturbadidisperatidiquantoerastatopropostodaButtafuoco.
Comeavevaprevistonessunomossedelleobbiezioni.Tuttieranostanchidiquellavitadimiserie,trascorsasottounsoleardente,cheliarrostivavivi,esospiravanodalungapezzalegrandiforesteprofumatedelcontinente.
OrmainonavevanopiúnulladafarenelPacifico.Lenavispagnuolesitenevanolontanissimeelecosteeranoguardatedaturbedisoldatied’indianisempreprontiarigettareinmarequelpugnod’uomini.
EpoilanostalgiadelbelgolfodelMessico,laculladelleloroglorie,daparecchiotempoliaffliggevaeliconsumavadidesiderio.
Fudunquedeciso,sedutastante,losgombrodell’isolaelapartenzapelcontinente.
Durantelagiornatafuronofattiipreparativiperlagrandespedizione,chepotevaduraremesiemesiattraversolealtemontagneelesconfinateforestedell’istmo.
Ifilibustieri,chegiàdavariotempomaturavanoildisegnod’andarsene,primachequalchegrossasquadraspagnuolalisorprendesseelimassacrassetutti,comemoltilustriprimaeraavvenutoaSanCristoforo,sieranogiàprocuratedelleprezioseinformazioni,strappatecolterroreaipescatoridellacosta,perònoneranosufficienti.
LastradapiúspeditasarebbestataquelladiSegovia-Nuova,cittàdipendentedalgovernodiNicaragua,postaasettentrionedellagoomonimo,aquarantaleghedall’oceanoPacificoedaventidaungrossofiume,ilqualesisapevachedovevascaricarsinelgolfodelMessicoversoilcapoGraciasdeDios.
Quellenotizienoneranocertamentemolte,peròperuominirisoluticomeeranoifilibustieri,potevanofinoauncertopuntobastare.
Allasera,RaveneaudeLussan,dopod’avervisitatetuttelepiroghechepotevanoancoratenereilmareeaverfattogettareinacqualeartiglieriechenonpotevanotrasportareechenonvolevanocadesseronellemanideglispagnuoli,radunòisuoiuominiperladivisionedelbottino,dovendod’orainnanziognunoincaricarsididifenderloperproprioconto.
NarranellesuememorieRaveneaudeLussan,cheerarimastonellacassacomuneoltremezzomilionedipiastre.
L’argentofudivisoapeso,mafuunaquestionemoltodifficileladivisioneelaelavalutazionedelleverghed’oro,delleperle,deglismeraldied’altregioie.
Trovaronoperòunaprontasoluzionemettendotuttiglioggettipreziosiall’asta,sicchésividerodegliuominichepossedevanotroppoargentoguadagnatoalgiuoco,pagareun’onciad’oroperfinocentopiastre!Altrettantofupeigioielli,iquali,sottounpiccolovolume,conservanoungranvalorefacileatrasportarsi.
L’indomani,aiprimialbori,iduecentoottantacinquefilibustierilasciavanoTarogasu
ottopiroghearmateciascunad’unpezzod’artiglieriaemuovevanorisolutamenteversoilcontinente,coll’intenzionediincrociareprimad’innanziallabaiadiDavid,perattendereilgaleonechedovevatrasportarelacontessinadiVentimiglia.
L’oceano,quasivolessealmenounavoltamostrarsiclementecontroqueidisgraziati,cheavevanogiàprovatotroppolesuecollereterribili,eracalmoeliscioquasicomeunospecchio.
Solamenteversoponentelabrezzacorruscavaleacque,dandolorodeglistraniriflessicheiraggidelsolerendevanotalorapurpurei.
Nessunavelaapparivaall’orizzonte.Inaltoinvecestrepitavanobranchidigrossiuccellimarini,specialmentedirompitorid’ossaed’albatrosraglianticomeasini.
–To’,–disseilguascone,chedatrentaseioreavevabenpocochiacchierato.–Nontrovitu,Mendoza,inquestagrandecalmaunsegnodifeliceaugurioperlaspedizione?
–Eh,miocaro,nonsiamoancoraacasaetunonseiancoranellacantinadellatavernad’ElMoroadassaggiareivinicontuamoglie.
–Miamoglie!…Parolad’onorechemel’eroscordata.
–Digià?
–DonBarrejoeranatoperfarel’avventurieroenonperpiantaresucasa,nétaverne,tonnerre!…–risposeilguascone,chemanovravaunremodietroalBasco.–Eroforsepiúfelicequandoabitavoilmiostambugiocollocatosottoiltetto,dovetuedilcontediVentimigliasietevenutiasvegliarmi.
–AlloranonericheunarmigeroalsoldodellaSpagna,mentreoraseipadronediunatavernae,quellocheèpiúimportante,benfornita.
–Purchémiocognatononmelavuotidurantelamiaassenza–disseilguascone,ridendo.
–Lasciachebeva,compare.ChecosaandiamoafarenoialDarien?Araccogliereoroapalate.
“Nonsaichelaggiúiragazzidelletribúgiuocanoallapallacondellepepitechevarrebberomillelirenellemanid’unladro?”
–Chitelohadetto?
–Tuttilosanno,–risposeMendoza.
–Avrannod’oroanchetuttiiloroutensiliallora.
–Sicuro,compare.Cucinanorospi,serpenti,patateepescidentropentoled’oro.
–Èilpaesedellacuccagna,quello?
–LosabeneilmarcheseMontelimar.Nonavrebbecertamenteaspettatotantianniperrealizzareilsuosogno.
–IlCorsaroRossohafattounmagnificoaffaresposandol’unicafigliadelGranCacicodelDarien.Paroladiguasconechel’avreisposataanch’ioinvecediPanchita.
–Nonsoperòsel’abbiapresaperamore,quantunquesidicessecheeralapiúbellafanciullaindianadell’Americacentrale,–disseMendoza.
–L’hannocostrettoforse?
–Miocaro,inquell’epocaalDariensiusavamettereallospiedoiprigionierichel’oceanoregalava.
“Pietrol’Olonese,unodeipiúfamosifilibustierichesianomaiesistiti,nonèstatoforsemangiatodaqueiselvaggi,dopoesserestatocucinatodentroun’enormepentolad’oromassiccio?AltrettantosarebbesuccessoforsealCorsaroRosso,selafigliadelGrandeCacicononloavessetrovatobello.”
–Troveremoancorailpentolonechehaservitoacucinarel’Olonese?Sarebbeunmagnificoricordo,–dissedonBarrejo.
–Èprobabile,–risposeilbasco,ridendo.–Checosavorrestifarnetu?
–Tonnerre!…Tunoncivedidentroagliaffari,miocaro.Lomettereinellamiatavernaonelmiofuturoalbergoperattiraregente.
“Guardachecosasaltafuoridaquestechiacchiere!Albergodellapentolad’oro,doveèstatocucinatoPietrol’Olonese.”
–Ticivorrebbelafacciatainterad’unacasaperscriveretuttaquestaroba.
–Sesarànecessarionecompreròdue,miocaro.Allapentolad’oro!Faròcertamenteaffarid’oro,tipare?
–Iononnehonessundubbio,peròpenso,camerata,chetucorritroppo.
–Vorrestidire?
–CheilDarienèmoltolontanoecheprimadigiungervidovremobattagliareferocementecoglispagnuolicheilmarchesediMontelimargetteràattraversolanostravia.
–Iguasconimuoionocollabarbabianca,mentreiol’hosolamenteunpo’brizzolata.MelodicevasemprePanchitachelamiapeluriaresistevatenacementealclimaamericano.
Intantolepiroghe,capitanatedaquellamontatadaRaveneaudeLussanedaButtafuoco,esullaqualesitrovavanopureidueinseparabiliamiconi,continuavanolaloromarciaversolevante,derivandounpo’asettentrione.Ifilibustieri,lietidiaverlasciatafinalmentel’isoladallaqualeavevanotemutodinondoverpiúuscirevivi,maneggiavanoiremigagliardamente,canticchiando.
Diquandoinquandouncolpod’armadafuocoecheggiavaedunalbatrosodunrompitored’ossacheavevanocommessal’imprudenzadimostrarsitroppoviciniaquegliinfallibilibersaglieri,cadevaedandavaadaumentarelescarsissimeprovvistedellaspedizione.
Lanottesorpreseifilibustieriinaltomare.Sicuridinonveniredisturbati,avendoglispagnuolisospesalanavigazioneinqueiparaggi,siaccomodaronoallamegliosottoesopraibanchies’addormentaronoplacidamente,cullatidall’eternaondatadell’oceanoPacifico,laquale,diquandoinquando,conunacertaregolarità,giungevarumoreggiandocupamentesenzaessereperòpericolosa.
L’indomani,dopounanottetranquilla,lepirogheriprendevanolarottaversolacostaamericana.
GiàinlontananzacominciavanoaprofilarsileazzurrevettedellaGrandeCordiglieracheforma,collemontagneRocciose,l’ossaturadeiduecontinenti.
–Questaseraaccamperemoaterra,seildiavolononcimettelacoda,–avevadettoRaveneaudeLussan.
Ecosíinfattiavvenne.IlsolestavapertramontarequandolepirogheentraronofuriosamentenellabaiadiDavid,impadronendosi,senzafarusodellearmi,d’unpiccolovillaggiodipescatoriindianiemeticci,iqualifuronosubitomessialsicuroperpaurachefuggisseronell’internoadavvertirelecinquantinespagnuole.
Nonrestavaaifilibustiericheattendereilgaleoneeprenderlod’assaltocollaloroabitualebravura.
Tregiorniperòtrascorserosenzacheilsospiratolegnosimostrasse.Buttafuococominciavaatemered’esserestatoingannato,quandoversoiltramontodelquartofusegnalataunavela,cheparevapuntassedecisamenteversolabaiadiDavid.
Ifilibustieri,prontamenteavvertiti,sieranoradunatisullaspiaggia,prontiadimbarcarsi.
–Amici,–avevadettoloroRaveneaudeLussan.–Preparateviacombatterel’ultimabattagliasull’oceanoPacifico,poichédopo,noinonrivedremomaipiú,checchécidebbasuccedere,questeacque.
Alleottodiseraifilibustieri,pienid’entusiasmo,prendevanopostonellepiroghe,avendoormaiavutalacertezzacheunagrossanave,unafregataodungaleone,sidirigevaabbastanzavelocementeversolabaia.
Letenebrefavorivanoilcolpodimano.Giàprimacheilsolescomparisse,dellemassedifittivaporisieranodistesepelcielointercettandocompletamentelascarsalucedegliastri.
L’oceanoparevachefossediventatod’inchiostro.
RaveneaudeLussan,inpiedisullaproradellasuapiroga,afiancodiButtafuoco,cercavadidiscernerelanaveimmersanelletenebre.
–Sapremoegualmentetrovarlo,–disseilbucaniere,chelointerrogavaansiosamente.–Sappiamogiàqualèlasuarottaenontarderemoadincontrarlo.
–Eraungaleone?–chieseButtafuoco.
–Unagrossanavedicerto,–risposeRaveneau.
–Loprenderemo?
–Nondubitaredeimieiuomini.Epoihodatoaicapidellepirogheuncertoordine,checostringeràglialtriamontareall’abbordaggioanchesenonneavesserovoglia.
–Vorrestidire?
–Chequandonoisaremosottoilgaleone,dovrannosfondare,acolpidiscure,ifianchidellescialuppe,cosíatuttinoinonrimarràaltraalternativachedisalvarcisullegnonemicosenonvorremomorireannegati.
“SinarracheanchePietrol’Oloneseunavoltafacessealtrettanto.”
–Unmezzoestremamenteeroico.
–Checidaràperòlavittoria,–risposeRaveneau.–Conoscotroppobenequestidisperati.Ah!…Eccolo.
–Dove?
–S’avanzapropriosudinoi.
–Nonvedoancoranulla.
–Tunonhail’occhiodelmarinaio.Frapochiminutiperòloscorgeraianchetu.
Ancheisuoiuominidovevanoessersiaccortidell’avvicinarsidelgaleone,poiché,comeavevanoricevutol’ordine,sieranodispostisuunalungafila,chedovevasubitorinserrarsialprimocolpodifuoco.
Benprestounagrandeombra,cheprocedevalentamente,essendolabrezzadiminuita,comparve.
ErailgaleonespagnuolochepuntavasullabaiadiDavid.
Nessunrumoreprovenivadalponte;solamentel’acqua,tagliatadall’altosperone,rumoreggiavarompendoilsilenziodellanotte.
Leottopirogheavevanoprontamentestrettalalineasulpassaggioprecisodelvascello.UncomandoerastatodatodaRaveneauetrasmessoatuttigliequipaggi.
–Nessuncolpodifucile.Preparateigrappinid’arrembaggio.
Ilgaleonenoneraormaicheaduecentopassieprocedevatranquillolasuavia,nonsospettandonemmenolontanamentegliuominichelomontavanol’agguatocheliattendeva.
Eraunasplendidanave,altissimadibordo,colcastellodiproravastissimoemunitoprobabilmented’artiglierie.
Leottopiroghe,lequalimanovravanosilenziosamente,inunbalenosistrinserointornoalvascelloedigrappinid’arrembaggiofuronosubitolanciatiattraversoipaterazzielegriselle,senzachegliuominidiguardia,tropposicuridinonincontrarealcunnemico
cosípressoallacosta,senefosseroaccorti.
Uncomandobreve,secco,lanciatodaRaveneaudeLussan,echeggiò:–Sfondate!…
Seguíunrimbombocupoesinistro.Icapidellescialuppe,secondol’ordinecheavevanoricevutoecomeavevanopromesso,fracassavanoagrancolpidiscureifasciami.
Sulvascellos’alzaronotostodellegrida.
–All’armi!…All’armi!…
–Fuocoinbatteria!…
–Tuttiincoperta!…
Eraunpo’tardiperrespingerel’arrembaggio.Ifilibustieri,vedendosimancaresottoipiedilescialuppe,sieranoavventaticontroillegno,colfucileinispallaelacortasciabolafraidenti.
Aggrappandosiaglisportellidellecannoniere,allebancazze,allecatenedelleâncore,aipaterazzi,inunbatterd’occhioiduecentoeottantacinqueuomini,compresiitreavventurieri,sonoinsalvosulvascellonemico,mentrelescialuppescompaionosottoleacquedelPacifico.
Deicolpidifuocoecheggianosubito.Gliuominidiguardiadelgaleone,accortisi,troppotardiperò,diesserestatiarrembati,hannovalorosamenteimpegnatalalotta,purripiegandosiprecipitosamenteversoilcastellodiproradovesitrovavanoduepezzid’artiglieria.
RaveneaudeLussancomprendesubitoilpericoloescagliaisuoiuominiall’assaltodiquelposto,mentreButtafuoco,allatestad’unatrentinadicombattenti,spazzacondellescarichenutritel’altocasserodellanave,delpariarmatodigrossebocchedafuoco.
Nemmenoadirlocheilguasconeedilbascosonoinprimalinea,prontiaprovareilfilodelleloroformidabililame.
Intantogliuominidellebatterie,credendoditrovarsidinanziqualchenave,scaricanod’uncolpoitrentaseipezzidelgaleone,senz’altroeffettochequellodiprodurreunrombospaventevolechefavolareinpezzituttelevetratedeisabordidipoppa.
Ladifesaperòsiorganizzaprontamenteanchedapartedeglispagnuoli.Dalboccaportodiproragliuominisalgonoagruppi,semi-nudi,mabenearmatiedecisianonarrendersisenzalotta.
Anchedalboccaportodipoppaaltriuominicompaiono,raggruppandosirapidamenteintornoaiduepezzidacacciadispostisulcassero.
Ifilibustierichesisentonoormaiincasapropria,sipiegaronoconrapiditàfulmineafraitrealberi,aprendounfuocod’infernoattraversoiponti.
Èquelfuocochehasempreterrorizzatoglispagnuoli,poichéognipalla,beneomale,colpisceuncorpoeadogniscarica;idifensoridelgaleonecadonoagruppi,primaancorad’averavutoiltempodimitragliaregliassalitorichegiàsiavanzanocorrendo,colle
sciaboleinpugno.
–Ateilcassero!…–urlaRaveneaudeLussan,dominandocollasuavocesquillanteilfracassodellafucileria.–Sotto,Buttafuoco!…Ameilcastello!…
Duefiumaned’uominisirovescianoattraversoallatolda,mandandoclamorispaventevoli.Nessunopotràarrestarlepoichésonoformatedauominiormaiabituatiallebattaglie.
Unalottaterribilesiimpegnaalledueestremitàdelvascello.Tuttigliuominidellebatterieeleguardiefranchedelgaleonesonoincopertaegareggianofradiloroperfarpagarecaralavittoriaall’audacenemico.
Ifuocodeiquattropezzidiproraedipoppas’incrocia,gettandoaterranonpochiuominidiRaveneaudeLussanediButtafuoco;maglialtri,nienteaffattoatterriti,epremurosidievitareun’altrascaricamontanoall’assaltocoll’impetocheinfondeilvaloredisperato.
Lescalesonosuperateinunbattibalenoedeccoifilibustierisuiduealtissimiponti.
LadraghinassadelguasconeelospadonedelMendozalavoranoterribilmente.
Frailcozzaredeiferri,leurladeicombattenti,ilamentideiferiti,icolpidipistolaodiarchibugio,siodetrattotrattolavocedeiduefracassoni:
–AvantilaBiscaglia!…
–SottolaGuascogna!…
Ilvalorenullapuòcontrol’impetoirrefrenabiledeifilibustieri,abituatianonarrestarsimai,unavoltalanciatiallacarica.
Iduepontisonoconquistatidopounbrevemafuriosissimocombattimento,ilgrandestendardodiSpagnavienecalato,gliuominichehannooppostounafieraresistenza,puressendostatisorpresiedinminornumero,depongonolearmi,pernonfarsiinutilmentetrucidare.
Ilcomandantedelgaleone,unvecchiocapitano,chehalasuaspadaspezzata,s’avanzaversoRaveneaudeLussan,dicendo:
–Abbiamoperduto:secredete,gettatecipureinmare.
–Signore–risposedignitosamenteilgentiluomofrancese,–nontuttiigiorniaccadedivincereediohoammiratoilvostrocoraggio.
“D’altrondeifilibustierinonsonocosíferocicomeforseaveteuditoraccontare.
“Nevoleteunaprova?Vilasciolearmiedilvostrovascellodelqualenoinonsapremmoinquestomomentochecosafare.”
–Perchéciaveteassalitidunque?–chiese,stupito,ilvecchiocomandante.
–Voiaveteunaseñoritaabordo,èvero?
–Chivelohadetto?
–Losapevamo:vel’haaffidatailmarchesediMontelimar.
–Sietedeidemonivoi?Avrebberoragioneinostrifratiacredervifiglidell’inferno?
–MiopadreeraunbuongentiluomofrancesedellaGeronda,ecredochenonavessealcunaparentelaconmesserBelzebú,–rispose,ridendo.–Forseeramiononnoilparente.
–Insommachecosavolete?
–Vel’hogiàdetto:laconsegnaimmediatadellaseñoritaaffidatavidalmarchesediMontelimar.
–Esemirifiutassi?
–PerBacco!…SiamopadronidellanaveedellearmienonavremmocertamentebisognodelvostropermessopersalutarelacontessinadiVentimiglia,lafigliadelfamosoCorsaroRosso.
“Epoinoncontatetropposullagenerositàdeifilibustieri,perchépotresteingannarvi.
“Orsú,signore,laseñorita!…”
RavenaudeLussanavevapronunciatoleultimeparole,conuntonocosíminaccioso,cheilcapitanodelgaleonenoncredettepiúoltred’insistere.
Adunsuocennounodeisuoiufficialiscesenelquadroepocodopotornò,dandoilbraccioadunabellissimafanciulla,alta,slanciata,dallacapigliaturacorvina,gliocchiintensamenteneriegrandielecarniabbronzateconcertesfumaturecheparevanoriflessid’oro.
Siavanzòattraversolefiledeglispagnuoli,nondimostrandonessunasgradevoleimpressionepelsanguechecorrevaancoraattraversoletavole,emossedirittaversoButtafuoco,dicendoglisemplicemente:
–Viaspettavo.
–Noncosíprestoforse,–risposeilbucaniere,baciandolegalantementelamano.
–Voicorsarigareggiatecoifulminiecolletempeste.EMendoza?
–Presente,señorita!–urlòilbasco.
–Ecisonoanch’io,contessa,corpodicentomilacannoni!…–gridòdonBarrejo.–Nonsiconosconopiúdunqueivecchiamici?
–Ah!…Ilfamosoguascone!…–esclamòlafigliadelCorsaroRosso,mostrandoisuoisplendididentini,scintillanticomeperle.
–SempreprontoamorirepertutticolorocheportanoilnomedeiVentimiglia,señorita.
–Allevele,amici,–gridòinquelmomentoRaveneaudeLussan.–Quattrouominialtimoneecentonellebatterieaguardiadeiprigionieri.
“Chitentaresisteresiagettatosenz’altroinmare.”
Pochiminutidopoilgaleonesirimettevaallavela,avanzandosilentamenteversolabaiadiDavid.
CapitoloXI
SULCONTINENTE
L’AVERraggiuntoilcontinenteel’aversorpresoilgaleoneeranoduefatticheavrebberodovutoincoraggiaresubitoifilibustieriarimettersirisolutamenteinmarcia.
Inveceebberoancoraunultimaesitazionee,primad’inoltrarsi,mandaronosettantadeilorocompagniadesplorareidintorniedaraccogliereinformazionisullaviadatenersi,poichélaignoravanoassolutamente.
Mentreirimastisitrinceravanofortementenelvillaggio,armandolodituttiicannonicheportavailgaleone,ildrappellodiesploratorisimisesenz’altroinmarcia,risolutoafaredeiprigionieriperchépotesseroforniredelleindicazioni.
Camminaronocostorofinchéebberoforza,attraversandomontagneeforeste,maavendopercasouditocheuncorpodiseimilaspagnuolisipreparavaadopporsiallaloroavanzata,stimaronoopportunononimpegnarsi,edavendogiàraccoltesufficientiinformazioni,s’incamminarononuovamenteversolacosta.
Avevanolasciatiperòindietrodiciottocompagni,aiqualiavevanodatol’incaricodiraccoglieredelleprovviste.
Invecediscoprirecampicoltivatiovillaggidasaccheggiare,s’imbatteronoinduespagnuoliacavalloesenz’altrolifeceroprigionieri.
PerboccadiqueimalcapitatisepperocheabrevedistanzasitrovavalapiccolacittàdiChiloteca,oveoltreungrannumerodinegri,dimulattied’indiani,abitavanopurequattrocentospagnuoli.
Lapiúelementareprudenzaavrebbedovutoconsigliareaquelmanipolodidisperatidibattereprontamenteinritirataediraggiungereicompagni.
L’ideadimetterelemanisuunacittàprobabilmentericca,fupiúfortedellaprudenza.Alleportenessunovegliavapoichénessunoavevamaidellaprudenzae,incredibileadirsi,queidiciottodeciserosenz’altrosorprenderegliabitanti.
Eragiornodimercatoetuttalagentesieraraccoltasullapiazzanonavendouditoparlarefinoalloradifilibustieri.Idiciottouominidunqueirromponoacorsadisperataattraversoleviedellecittà,urlandoferocementeperfarsicredereinmaggiornumeroesparandocolpidifucileacasaccio,perterrorizzareprontamentelapopolazione.
Quell’irruzioneimprovvisa,lavistadiquegliuominibruni,barbutiestracciatiedicolpidifuocochesisuccedono,mettonoloscompigliodappertutto.
Negri,mulatti,indiani,spagnuoli,fuggonoall’impazzata,gettandoall’ariaibanchidimercato.
Ifilibustierineapprofittanosubito.S’impadronisconodiparecchicavallicarichidiprovvistee,perassicurarsilaritirata,prendonoiprimicittadinichecapitanolorofralemanieselasvignanofraungrandinaredipalle.(nota:storico)
Glispagnuoli,accortisid’averdafareconunpugnodiuomini,eranoridiscesinellevieperdarebattagliaeperliberareillorogovernatorechepercasoerastatofattoprigioniero,malariscossagiungevaormaitroppotardi.
Ifilibustierilancianoicavalliventreaterraeraggiungonoilorocompagnichesiripiegavanogiàversolacosta.
LacatturadelgovernatorediChilotecafupeifilibustieripreziosissima,poichéconminaccedimorteriuscironoadaverealtreinformazionisullaviachedovevanotenere,edancheasaperedoveglispagnuolisipreparavanoadattenderli,ingrossicorpi.
AvendopureappresocheaCaldeirasitrovavaancoratalagrandegaleadiPanamaperspiareleloromosseechenelportodiRalejositrovavaun’altranavearmataditrentacannoni,ifilibustieri,chetemevanodidoveresseresorpresiancheallespalle,deciserosubitodiabbandonarepersemprelecostedelPacifico.
Cacciatiinacquaicannonidelgaleone,resalalibertàall’equipaggiopernoningombrarsidiprigionieri,cinquegiornidopovolgevanorisolutamentelespalleaquelmare,ansiosidirivederel’altro.
Ilpaesechedovevanoattraversareeraquellaporzionedell’AmericacheabbraccialaprovinciadiGuatemala,aventeasettentrionelacostad’HondurasedalevanteilcapoGraciasdeDios,paesebenpopolato,concittànumeroseefortementeguarnite.
Laloropartenzaperl’internoerastatasubitoavvertitadanumerosespiecheglispagnuolitenevanolungolecoste,quindiqueidisperatidovevanoaspettarsibenprestodeifuriosicombattimenti.
RaveneaudeLussaneButtafuocodiviseroilorouominiinquattrocompagnie,affidandoallapiúfortelasorveglianzadellacontessadiVentimiglia,esimiseroinmarciaattraversolegrandiforestedell’interno,formatedaalberiantichiquantoilmondo.
Ilprimogiornotuttovabeneeperfinoilguasconenontrovadichelamentarsi,quantunquenonavesseavutooccasionediesercitareisuoimuscolielasuadraghinassa.
Alsecondocomincianoledifficoltà.Gliabitantihannorottolestradeetrasportatilontano,alsicuro,tuttiiloroviveri.
Ivillaggiindiani,cheavrebberopotutoservired’asiloaifilibustieri,sonotuttiinfiamme.Ildesertosifaintornoaloro,poichéancheicampi,perordinedeigovernanti,vengonoinesorabilmentedistruttiondeaffamarequell’ordadidisperatiecostringerlaa
tornaredondeèvenuta.
Colonnedifumosiabbattonodiquandoinquandosuidisgraziati,minacciandodisoffocarli,edinmezzoalleselvesibilanolemicidialifreccedegliindianisenzapotersaperedaqualeparteprovengano.
DonBarrejocominciavaatrovarechelecosenonandavanopiútroppobene,echelefrontieredelDariennoneranocosífaciliaraggiungersicomeavevasperatodapprima.
–Compare,–disseaMendoza,ilqualemarciavaall’avanguardiaconunaventinadicavalieri.–Iovorreisaperecomefiniràquestafaccenda.Sidirebbecheglispagnuolinasconocomeifunghi,dinanzianoi.
–Credevidifaredunqueunapasseggiatatrionfale?–risposeMendoza.–Certochesistavameglioallatavernad’ElMoro,collabellacastigliana.
–Tumiburli.
–Nienteaffatto,donBarrejo.
–Iononhoancoranominatalamiatavernaenemmenomiamoglie,tonnerre!…
–AlloratiraavantifinchésaremogiuntiallefrontieredelDarien.
–Chenonsarannovicine,m’immagino.
–Mah!…Chilosa?NemmenoRaveneaudeLussanpotrebbedirtelo,tuttaviasonosicurochefiniremopergiungervieforseprimadelmarchesediMontelimar.
–Aproposito,checosaèavvenutodiquelcarogentiluomo?
–SidicecheabbialasciatoPanama,percorrereancheluiversoilDarien.Nonsoperòcomerimarràquandoapprenderàchelaseñoritaèritornatafralenostremani.
–IoalsuopostotornereisubitoaPanamaelascereiinpaceiltesorodelGrandeCacicoeanchelapentoladoveèstatocucinatol’Olonese.
–Iotidicoinvecechecidaràdafarenonpocoeche,primadigiungerealDarien,nevedremodellebelle.
–Finoraperònonhovedutochedellestraderotteemoltofumo,chemifatossireorribilmente,–risposeilguascone.
–Verràancheilpiombo,compare,eforsetilamenteraialloraperlasuaabbondanza.
–Storie!…Tuttiscappanodinanzianoi,comeseglispagnuolifosserodiventati,daunmomentoall’altro,deiconigli.
“VedraichegiungeremoalDarienpienidifameesenzaaverdatanemmenounapiattonata.”
Perottogiorniinfattiilguasconeebberagione,poichéglispagnuoli,siachenonsisentisseroancorainforzebastantiperaffrontarequeiterribilifilibustieri,temuticomeesseriindiavolati,siacheaspettasseroqualchebuonaoccasione,nonsifecerovivi,sicché
lacolonnapotéinoltrarsiabbastanzatranquillamente,quantunquesempreespostaalpericolodicaderefralefiamme,poichépiantagioni,villaggieperfinoboschi,noncessavanodiarderedavantialoro.
Ilnonogiornosieranoimpegnatiinunafoltissimaforesta,incassatafraduealtemontagne,quandodellescarichemicidialissimepartironodatutteleparti,decimandodicolpol’avanguardia.
Trecentospagnuoli,comesepperodipoi,armatidibuonissimiarchibugi,stesiventreaterrasottolemacchie,avevanotesalorounimboscataneidintornidiTusignala.
Ifilibustieri,cheignoranoqualiforzehannodinanzi,restanotitubantiaslanciarsisottoquellacupaforestachecontinuaarisuonaredischioppettatemortali.
Finalmentecomprendonocheunasostapiúlungapuòperderli,edesiderosianchedifarconoscereaqueinuovinemiciillorostraordinariovalore,siscaglianoinnanzi.
UnadellequattrocompagniediRaveneau,guidatadaButtafuoco,occorreperappoggiarlivigorosamente.
Labattaglianondurachepochiminuti,poichéglispagnuolisapevanogiàlaterribilefamachegodevanoquegliuominiformidabili.
Vistisiscoperti,sisalvaronopiúcheinfrettasuipendiidellemontagne,dadovecontinuaronoperòatribolarelequattrocompagnie,chesiavanzanorapidamenteperusciredaquellastrettoiacheperpocononerariuscitalorofatale.
Soloallanottequelloscambiodiarchibugiatecessò.Sieraalzataunafoltissimanebbiaassaifredda,laqualesieraabbattutasullaforestacomeunlenzuolofunebre,avvolgendoigrandialberi.
Ifilibustieri,cheavevanosubítenonpocheperdite,siaccampanoallarinfusa,guardandosibenedall’accendereifuochipernonattirarel’attenzionedeinemici,forsesemprevigilanti.
IlguasconeeMendoza,sisonoaccovacciatisottouncespuglioicuiramistillanocontinuamentegrossegoccechedanno,specialmentealprimo,unagrandenoia.
Sisonorovinatiidentiintornoadunpezzoditasajo,carneseccataalsole,senzariuscireacalmarsiimorsidellafame.
–Compare,–disseilbasco,chestavaconsumandolasuaultimacaricaditabacco.–Seid’umoreneroquestasera.Eppureabbiamocombattutoeneabbiamoanchepresodelpiombo.
“Scommettochepensisempreallatuatavernaedallabellacastigliana.Làdentroalmenoilpiombononfacevascoppiarelebotticomeletestedeinostricamerati.”
–Set’hodettocentomilavolte,chesononatoperfarel’avventurieroenoniltaverniere,–risposedonBarrejo.–Sonodipessimoumoreperchéancheoggilamiadraghinassaèrimastaassolutamenteinoperosa.
–Tuchehailegambecosílunghedovevislanciartidinanziatuttiafarcorrereglispagnuoli.
–Facevatroppocaldosottoglialberiediononsonomaistatotroppoamicodelpiombo.Iguasconinonamanochel’acciaioebenetemprato.
“Epoiquesteimboscateamenonvannotroppoasangue.”
–Eppuredovraiabituarti.Oracheglispagnuolihannocominciato,noncilascerannopiútranquillifinchénonsaremogiuntialDarien,–disseMendoza.–Domaniavremo,probabilmente,un’altraedizione.
–Cidesserounacaricaacolpidispadanesareilietissimo,macometihodetto,nonhomaisentitoalcunaaffezionepelpiombo.
“Acciaio,sempreacciaiopeiguasconi.Manonsaituchenoisiamocapacidicaricareunreggimentonemicoanchequandosiamoinduesoli?”
–Cheuomoterribile!…
–Nonsonounbasco,io!…
–Ohé,donBarrejo,metterestiindubbioilmiocoraggio?Badachepotreimettertiallaprova.
–Qualeprova?–chieseilguascone.
–Divederedueuominicaricareunreggimentoacolpidispada,–disseMendoza.
–Tiripetochesefosserodueguasconinonavrebberopaura.
–Mettiamociinveceunbasco.
–Ehi,compare,haidelleideebellicose?
–Vorreivedertiallaprova,donBarrejo,–risposeilbasco.–El’occasionesarebbepropizia.
–Permenarelemani?
–Esalvareprobabilmentelaspedizione.
–Checosaminarritu?
–Vuoiscommettere,donBarrejo,chenemmenoamillepassidiquivisonoglispagnuoliprontiafucilarciappenanoileveremoilcampo?
–Dopolabatostapresaquest’oggi?
–Daloroodanoi?
–Unpo’perciascuno,–risposeilguascone,ridendo.–Neabbiamodateeneabbiamoanchepreseenonpoche.
“DiecivittoriecomequestaenonrimarrebbechelacontessadiVentimigliaacontinuarelasuamarciaversoilDarien.”
–Vuoidunqueprovarelatuadraghinassa?
–Unguasconenonsirifiutamai.
–Sonolaggiú,imboscati.
–Chi?
–Glispagnuoli.
–Tusogni,compare.Tuttiquestiuomininonsisonoaccortidinulla.
–Nonv’èunbascofratuttaquestagente.
–Evorrestidireconquesto?
–Chiibaschihannoilfiutofinissimodeibracchi.L’haiintesomaidire?
–Corpod’untuono!…–EsclamòdonBarrejo.–Eccounaparticolaritàcheiguasconinonhannomaipossedutaecheviinvidierannosempre.
“Lisentiproprioquestispagnuoli?”
–Telodicosulserio.Sefacciamounapasseggiatadimilleomilleecinquecentopassicidaremodentro.
“Vuoicheandiamounpo’adassicurarcene,compare?”
–Quandositrattadimenarelemani,unguasconenonsirifiutamai;tel’hodettogiàalmenocentovolte.Esenoncifossero?
–Avremofattaunadeliziosapasseggiataalfresco,–risposeMendoza,unpo’ironicamente.
DonBarrejositolsedallelabbralapipa,lavuotòsullapalmadellamano,troppoincallitaperprovareimorsidelfuoco,raccolseilsuoarchibugioedisse:
–Andiamo:infinesitrattadellasalvezzaditutti.
Mendozascambiòqualcheparolacogliuominidiguardiachevegliavanointornoalcampoimprovvisato,perevitareilpericolodifarsiprendereafucilate,esimiseincamminocondonBarrejoallespalle,occupatoafarscorreredentroefuorilaguainalasuaterribiledraghinassa.Lanottenonsolamenteeraoscuramaanchefreddaenebbiosa,poichéifilibustieriavevanogiàraggiuntiiprimicontraffortidellaCordigliera.
Unapioggiasottiletrapelavaattraversolealteefoltissimepiante,sussurrandomonotonamentesullegiganteschefoglie,larghecomeombrelli.
Quelrumoreprodottodall’acquasullagrandeforestafavorival’arditoprogettodeidueavventurieridisorprendereglispagnuoliall’agguato.Laloromarciaalmenononpotevaesserefacilmenterilevataeudita.
Aduntrattoperòilguascone,ches’avanzavacarponi,udídellevociumanechesussurravanoaldilàdellamuragliadiverzura.
–Tonnerre!…–esclamò,guardandoMendoza,ilqualesieraarrestato.–Èproprioverochevoibaschiaveteunfiutostraordinario.
“Glispagnuolistannodinanzianoieciaspettanoalvarco.”
–Tel’avevodettoio,–risposeilfilibustiere.–Vuoicheattacchiamo?
–Altolà,camerata!Nonfacciamodellesciocchezze.Iguasconisibattonosplendidamenteperché,tipiacciaono,dividonocogliitaliani,ilvantodiessereipiúformidabilispadaccinidell’Europa,perònoncitengonoaffattoafarsifucilarecomemerli.
“Cisono,vabenissimo.Provochiamoliedavremosventatounaltroagguatoforsepeggioredell’altro.
“Gettatiaterraelasciaafareame.”
Ilguasconestrappaunafoglia,larotolarapidamenteinformadicornettoetrae,nonsisacome,unaseriedinoteacutissime.
Uncolpod’archibugiotostorimbombaapocadistanzadalsuonatore,poidue,quattro,quindisisuccedonodellescarichefuriose.
DonBarrejoeMendozasiallunganopiúchepossonofralealteerbechelinascondonocompletamenteeodonopassare,sopraleloroteste,unverouraganodiproiettili.
Ifilibustieridelcampobalzanoinpiediedalorovoltarispondonoesiscaglianoavanticollalorousualepazzatemerità,senzabadareallatempestacheliinveste.
Glispagnuoliavvedutisichel’agguato,forsedalungotempopreparato,erasventato,enondesiderandoaffattovenireaduncorpoacorpoconqueiterribiliuominicheconsideravano,comeabbiamodetto,figlidiBelzebú,nontardaronoadisperdersiedamettersiinsalvosuifianchideiburroni.
–Alto,amici!…–gridaDonBarrejo,chesivedegiungereaddosso,lanciatiapassodicorsa,ifilibustieri.–Nonabbiamopellespagnuolanoiindosso,eperciòvipregodirispettarci.
Buttafuoco,cheèallatestadellaprimacompagnia,selivededinanzituttiedue.
–Imieifracassoni!–esclamò.–Meloimmaginavocheavrebberotentataqualchediavoleria.
–Chevihaperòsalvatidaun’imboscata,–risposeMendoza.–Senzadinoisarestecaduticomepernicidentrolaretedellamorte.
–Sapetechecos’è,signorButtafuoco?–domandòilguascone.
–Melospiegheraiunaltrogiorno.Avanti,amici,dobbiamousciredaquestasecondastrettoiaprimachel’albacisorprendafraquesteforeste.
Ifilibustieri,incoraggiatidaRaveneaudeLussan,sispingonoinnanzinelpiúprofondosilenzio,pernonsegnalareconqualcheinopportunocolpodifuocolaloromarcia.
Glispagnuoli,imboscatisuifianchidellavalle,continuanoleloroscarichelequalisi
disperdono,senzaprodurredanni,attraversolaboscaglia.
Finalmenteilpassopericolosoèsuperatoedifilibustieririesconoaraggiungerelabasedellasierra.
Nonhannoguide,nonhannocarte;sannosolochealdilàdiquellemontagne,entrounaprofondavalle,simileadunaconca,sitrovaunacittà:Segovia-Nuova.
Sicuridiriusciresemprenelleloroimprese,quantunquesianosfinitidallafameedellefatiche,attaccanorisolutamentelaCordigliera,risolutiapiombaresullacittàesicurid’impadronirseneconuncolpodimano.
Eccoliscalarerupidialtezzeincredibili,fiancheggiareburronispaventevoli,arrampicarsisopraciglionitremendi,scendereattraversoaprecipiziesfondareboscaglieforsemaicalpestatedapiedieuropei,penetratinell’ossaalmattinodaunacutissimofreddo,romperefinoallediecidelmattinounanebbiacosífittadanonpotersiscorgerenullaalladistanzadidiecipassiesfidareventifreddissimicherovescianosudiloro,diquandoinquando,nembidipioggia.
Nessunostacoloarrestaqueiterribiliuomini,chesonobendecisirivedereilGolfodelMessicoocaderetuttinell’arduaimpresa.
ElacontessinadiVentimiglia,chehanellesuevenesangueindiano,èsemprelàprontaadareilbuonesempioedilsuoslancioelasuaresistenzaformanol’ammirazionediqueiruvidiavventurieri,iqualihannosempreconservatonellorocuoreunverocultopeidiscendentideitregrandicorsari:ilNero,ilRosso,ilVerde.
Dopotregiornidifaticheinenarrabili,lacolonna,versoilcaderdelgiorno,giuntasullavettad’unacertamontagna,scorgecongrandestupore,agglomeratinellasottopostavalle,unamoltitudinedianimali.
Dapprimalipreseroperbuoialpascoloegiàsirallegravanodipotersifinalmenteristorare,quandofuronoavvertitidailoroesploratorichequellebestieeranocavalligiàinsellatiecollelorostaffe,echeilloronumeroascendevaalmenoamilleecinquecento!
Enoneratutto.Glistessiesploratoriavevanoscoperto,nelripiegarsiversolamontagna,treordiniditrinceealzateabrevedistanzaleunedallealtrechechiudevanocompletamentelagola,perdoveavrebberodovutoscendereilgiornoseguente,nonessendovialtripassaggiinvista.Infattituttointornoilpaeseeracopertodaforesteimpraticabili,darupiscoscese,daprecipiziprofondissimiedapaludicheprobabilmentenascondevanodellesabbiemobili.
Intanteangustie,ifilibustieri,dopoessersiradunatiaconsiglio,decidonoditentareuncolpodisperato,ossiadisorprendereglispagnuoliallespalle;maperfarciòerad’uopolasciareindietrotuttoilloroconvoglio,nonvolendoesporsiaperdereleloroultimericchezze,perlequalisolesisentivanotrattiasalvarelelorovite.
Estavanogiàpreparandosianimosamentealladisperataimpresa,quandodaunnegrofuggiasco,catturatodailoroesploratori,apprendonochehannoallespalleuncorpoditrecentospagnuoli,iqualidagiorniegiorniliseguivano,inattesadelmomentoopportuno
diprivarlideilorobagagli.
Altriuomini,difronteatantiostacoli,sisarebberocertamenteperdutid’animo,maifilibustieripossedevanounafibraaprovadiqualunquefuoco.
Conalberiinnalzanodelletrinceeefortificano,comemegliopossono,illorocampo,incaricandodiguardarloedidifenderloottantadeilorocompagni,iqualidovevanopurevegliaresullacontessadiVentimiglia.
Peringannarepoimeglioglispagnuolisuilorodisegni,RaveneaudeLussaneButtafuocoordinanoallaretroguardiadimanteneresempreaccesiifuochi,difarrullareincessantementeilorotamburi,istrumenticarissimiaifilibustieri,echeportavanoconloroanchedurantelepiúpericolosespedizioni,difargridarealtoallesentinelleognivoltachelecambiavanoedifare,diquandoinquando,dellescarichedimoschetteria.
Presequesteprecauzioni,ilcorpoprincipale,compostodipocopiúcheduecentouomini,nelcuordellanottelasciailcampo,risolutoadaprirsiilpassaggiodellavalleeapiombaresuSegovia-Nuova.
Quegliuominiinstancabili,rottiatuttelefaticheedatuttiidisagi,scendonolamontagnaperunodeifianchiecomincianoatrarsisullaparteoppostaconincredibilifatiche,sfondandoboschi,superandoroccespaventose,attraversandoburroniprofondissimisolcatidatorrentiimpetuosi,lecuiacquesonogelate.
Allospuntaredelgiornoiduecentouominisitrovanofinalmenteriunitisullavettad’unamontagnaallacuifaldastavanoitrinceramentispagnuolipreparaticontaleartedarendereimpossibileogniattaccodifronte.
Unadensanebbiafuloropropizia,inquantochepoteronoscendereinosservati,peròquellanebbianelmedesimotempotoglievalorolavistadeitrinceramenti.
Fugrandeventuraperlorodiudireapochipassiunapattuglianemica,chemarciavapesantementesulterrenoineguale.
Giovòpurealoroudirelevocideglispagnuolicherecitavanoleloropreghieredelmattino,sicchéconobberofacilmenteachedistanzaedaqualepartesitrovavanoiloronemici.
Glispagnuolieranocinquecento,comandatidaunvecchioedesperimentatoufficialevallone,quindiavrebberopotutodisputarelungamentelavittoriaaquelpugnod’uomini.
Vedendoprecipitaredall’altoiloroavversaricheaspettavanoinvecealpassodellagola,presidameravigliaedaspaventofuggonodisordinatamente,credendodiaverdifronteungrossocorpo.
Quellichesitrovanoneitrinceramenti,perlorodiventatiormaiinutili,perun’oraresistonoferocemente,poialorovoltasiprecipitanoalbasso,sperandodisalvarsiinSegovia-Nuovamacadonosugliostacolicheavevanopreparatipeifilibustieri.
Suifianchidellamontagnas’impegnaunalottaspaventosa,laqualenontardaatramutarsiinunmacello,poichéglispagnuoli,sdegnandodidifenderelavitacontro
uominichecredevanopiúinfernalicheumani,silasciavanotrucidaresenzaopporreresistenza,sicchébenpochisisalvaronoinmezzoallefolteboscaglie.
Fraimortifutrovatoilvecchioufficialevallonechecomandavalaspedizione,espertissimonellecosediguerra,ilquale,mentreilgovernatorediCostarica,d’accordocolmarchesediMontelimar,volevadargliottomilauomini,chesitrovavanoradunatiinSegovia-Nuova,nonneavevapresiconséchemilleecinquecento,reputandolipiúchebastantiperarrestarequelpugnodiavventurieriedisterminarliinfondoallavalle.
Dicevanelleletteretrovategliindosso,cheseifilibustierieranouomini,nonavrebberopotutosuperarequellerocceinmenodiottogiorni;chesepoieranodemoni,ognimisurachesiprendessecontrodilorosarebbestatavana.
Cosícolfattoglispagnuolipoteronoconvincersisemprepiúchenoneranouominiifilibustieri,bensíspiritimalignivomitatidall’infernopertormentarel’umanità.
Incredibileadirsi!Inquellalottaduratavarieoreifilibustierinonavevanoperdutocheunsolouomoenonavevanoavutochedueferiti!Equestaèstoria.
Mentreglispagnuolideitrinceramentisilasciavanodistruggerequasisenzacombattere,itrecentocheeranostatiincaricatidalgovernatorediTusignaladiperseguitarelaretroguardiadeifilibustieri,sispingevanoinveceaudacementesottoilcampotentandounasorpresa.
Accortisichelamaggiorpartedeiloroavversariavevanoabbandonatalavettadellamontagna,sifeceroarditamenteinnanzi,maall’ultimomomento,invecediagire,volleroragionare,mentreavrebberopotutofacilmenteaverragionedegliottantauominichedifendevanoilcampo.
Mandaronoquindiunodeilorocameratiadireaifilibustierichel’attaccodatodelcorpodiduecentouominieraandatoavuoto,chetuttoilpaeseerainarmiecheperciòsiarrendessero.
Peifilibustierièunaltromomentoterribile.Hannouditorombareimoschettigiúnellavalle,malegridadivittoriadeilorocameratinoneranogiunteailoroorecchi,trovandositroppolontanidaipuntidiattacco.
Essisidomandanoangosciosamenteseilorocameratisonodavverotutticadutiosesonoriuscitiinveceadaprirsiunpassaggio.
RaveneaudeLussaneButtafuocoavevanopresalaprecauzione,primadilasciareilcampo,diavvertiregliottantauominidiprendereleloromisurepersalvarsialpiúprestonelcasochefosserostatiattaccati.
Laretroguardia,credendosiormaiabbandonataallesuesoleforze,nonesita.Respingelaresaerispondefieramentealmessospagnuolocheinsiste:
–Seivostricompagnihannodistruttoidueterzideinostri,ilterzocherimanehabastantecoraggioperteneretestaatuttivoi.
Mentresidispongonoascenderenellavalle,scorgonofinalmenteisegnalidivittoria
deilorocamerati,sventolatisulletrinceegrondantidisangue.
Mentreilmessospagnuoloritornaalcampoperriferirealsuocomandantelarispostaavuta,formanorapidamenteunacarovana,rinchiudendonelmezzolacontessaescendonoaprecipizionellavalle,sparandofuriosamenteperimpressionareitrecentospagnuolicheavrebberodovutodistruggerli.
Amezzogiornoiduepiccolicorpisiriunivano,accampandosinellefortissimetrinceecheavrebberodovutoarrestarliecheormaidiventavanoimprendibiliancheperglispagnuoli.
CapitoloXII
INCERCADIIMBOSCATE
L’ENTUSIASMOdeifilibustieriperaverriportataquellagrandeedinsperatavittoria,nonavevaduratomolto,poichéseeranoriuscitiadimpadronirsideitrinceramentieforzarelaboccadellavalle,nonpotevanodirediessersiapertiilpasso.
Leletteretrovatesulvecchioufficialevallone,lequaliaffermavanocheentroSegovia-NuovasitrovavanoseimilauominialcomandodelmarchesediMontelimar,avevanoraffreddatomoltoglianimi.
Unanuovabattagliaavrebbepotutoterminareinunterribiledisastro,poichéeranoesseriumaninondiversidaglispagnuoliechenessuntalismanoproteggevadallepalle.
RaveneaudeLussaneButtafuoco,iqualisieranospintifinoalleultimetrincee,sieranoresisubitocontodellagravitàdellasituazione.
Lacittàstavadinanzialoro,apochemigliadidistanza,incassatadentrounaspeciediconcaechiudevatuttiipassaggi.
Perdipiúsuifianchidellemontagneglispagnuoliavevanoerettodellefortitrinceearmatedicannoni,prontiaschiacciareilnemicoseavesseosatoscenderenellavalle.
–Miocaro,–disseRaveneauaButtafuoco,–eccounamagnificavittoriaguadagnataquasisenzaperditeechenoncihafruttatocheunamassadicadaveriedicorazze.Checosafateora?Tornareindietro?Nessunodeimieiuominiaccetterebbeunasimileproposta,quand’anchefosserosicuridilasciarquilaloropelleelelororicchezze.
–SeinSegovia-NuovanoncifosseilmarchesediMontelimar,tidireisenz’altrodimuovereall’assaltodellacittà,approfittandodellosgomentochedeveaverinvasoormaitutteletruppeperlanostrastrepitosavittoria.
Unavoceinquelmomentosifeceudiredietroiduecapidellebande.
–Èilmarchesechev’inquieta?
ButtafuocoeRaveneausieranovoltatiesieranotrovatidinanzialguasconeedalbasco,iqualistavanoosservandoabrevedistanzadellemagnifichecorazzecesellatecheifilibustieriavevanolevateaimorti.
–Checosavoletedire,donBarrejo?–chieseRaveneau,unpo’sorpresodaquelladomanda.
–Chevoi,miocarosignore,vidimenticatetroppospessodiaverfralevostrefilequalcheguasconeequalchebasco,–risposel’extaverniere.
–Vipregodispiegarvimeglio.
–Iodicochequandounuomodàdeifastidisivaatrovarloesimetteaposto.
“GiacchéèilmarchesediMontelimarchevidàdellepreoccupazioni,perchénonditeanoi:Signorimiei,andateaprenderloeportatemeloqui?ConunostaggioditalespecielaviacisarebbesubitoapertaesarebbeanchefinitalastoriadiquestopericolosoconcorrenteallaconquistadeltesorodelGranCacicodelDarien.”
–Voisietepazzo!…
–Nienteaffatto,signorRaveneau.Chediamine!…Icervellideiguasconinasconobenmunitidichiavardetuttointorno.
–Insomma,checosavoletefare?–chieseilgentiluomo,unpo’impazientito.
–Chiedetelooraalmiocamerata.Atelaparola,Mendoza.
Ilbascolasciòcaderelacorazzachetenevainmanoe,guardandoiduecapi,disseconunacalmastupenda:
–Checosavogliamofare?PerBacco!…Andarviaprendereilmarcheseeportarveloqui.
–Efarviappiccare,–disseButtafuoco.
–Bah!…Nonsiappiccacosífacilmenteibaschiediguasconi.
“IoedonBarrejo,inunlampo,abbiamofattoilnostropiano.
“Giacchéilmarchesecihaportatavia,quasisottoilnaso,lacontessadiVentimiglia,desideriamoprovareilpiaceredirapireoralui,tantopiúchequell’uomoviènecessarioperchéèl’animadelladifesa.
“Quantigiorniciaccordate?”
–Sietepazzi,–ripetéRaveneaudeLussan,ilqualenonpotevafareamenod’ammirareilcoraggiodiqueidueterribilispadaccini.
–Diteciquantigiorniciaccordate,–dissedonBarrejo.–Noinonvichiederemonéunuomo,néunfuciledipiú,quantunquequivenesianoinabbondanza.
“Basterannoanoiduecostumispagnuolieduecorazzeconrelativielmetti,èvero,camerata?”
–Bendetto,donBarrejo.
–Noinonlasceremoquestitrinceramentifinchénonavremoqualcheprobabilitàdiespugnare,conuncolpodimano,Segovia-Nuova,–disseRaveneaudeLussan.
–Allorapossiamoprendercialcunigiornidipermessoperandarciadivertireincittà.Èunbelpo’chenonvisitiamounataverna,èvero,donBarrejo?
–Tantochemiparedinonavermaifattoiltaverniere,–risposeilguascone.
RaveneaudeLussaninterrogòcoglisguardiButtafuoco.
–Lascialifare,–risposeilbucaniere.–Sodichecosasonocapaciquestidueuomini.
–Eseglispagnuoliceliappiccano?Midispiacerebbeperdereduecombattenticosívalorosi.
–Quellilimorrannosulloroletto,telodicoio,perchésaprannosempretrarsid’impiccio.
–Setudiciquesto,siafattalalorovolontà,epoisapremosemprevendicarli.
Mentrediscorrevano,ilbascoedilguasconeavevanospogliatidueufficialieneavevanoindossatelevestilequalisiadattavanoabbastanzabeneallelorocorporature.
–ConquelleduecorazzecesellatenoifaremounasplendidafiguraaSegovia,–dicevailguascone.–Eratempodiindossareunvestitounpo’piúdecente.Ilmiocadevaabrandelliedancheiltuo,miocaroMendoza,nonsitrovavainmiglioricondizioni.
“Avevaperfinounostrappochemostravacerterotonditàcheavrebberodovutorimaneresemprealcoperto.”
–Scommettochetu,donBarrejo,faraiqualchenuovaconquistaaSegovia.
–Nonsaràperòquestavoltaunacastigliana.Haifinito?
–Si.
–Cercaunpaiodipistole.
–Nehomessodapartequattro.
–Allorapossiamoandare.
Idueavventurieri,coilorocostumid’ufficiali,atintesmaglianti,lecorazzeeglielmetticesellati,facevanorealmenteunasplendidafigura,malgradolelorolunghebarbeincoltechedasettimaneesettimanenonavevanoconosciutonéilrasoio,néleforbici.
–SignorRaveneau,–disseilguascone,–sperodirivederviprestoedifarvifarelaconoscenzadelmarchesediMontelimar.Èunbell’uomochemeritadiessereveduto,vel’assicuro.
“Sevidecidereteadattaccarelacittà,primachenoil’abbiamocatturato,fatevisitaretutteletaverneevedretecheinqualcunacitroverete.”
–Noncommettetedellepazzie,–disseButtafuoco.
–Nonneabbiamonessunvoglia.
Idueavventurieristrinserolemaniaiduecapidellebandeelasciaronoitrinceramenti,fralostuporedeifilibustieri,iqualiignoravanoancoraognicosa.
Dopoesserepassatisopradiversicumulicadaveri,ilguasconeeMendozasigettaronodentrounbosco,ilqualesiestendevalungolafaldadiun’aspramontagna.
Giú,infondoallaconca,sivedevanoancoradeglispagnuoli,sfuggitimiracolosamentealmassacro,scappareapiccoligruppi,mentrelecampanedelleduechiesedellacittàsquillavanoadistesaperchiamaregliabitantiallearmi.
Lanotiziadelladisfattadovevaormaiesseregiuntaagliorecchidelgovernatore,checerto,perquantoglisembrasseinverosimile,avevasubitopreseledisposizioninecessarieperrespingereunattacco.
Perfarcapireaifilibustieri,iqualinonavevanonessundesideriodilasciarelaposizioneconquistata,chedisponevaancoradiforzeimponentiechepossedevadeipezzidicannonecollocatisulletrinceefiancheggiantilemontagne,avevafattofarealcunescariche,lequalisieranoripercosse,conunrimbomboinfernale,dentrolaconca.
DonBarrejoeMendoza,pernullainquietatidatuttoquelfracasso,continuavanotranquillamentelalorovia,calandoapocoapoconellavalle,volendopossibilmenteentrareincittàinsiemeagliultimigruppidifuggiaschi.
–Bah!…Noncelaprendiamotantocalda,–dissedonBarrejo,ilqualedubitavadipotergiungereprimadell’alzatadeiponti,essendolachinaintricatissimaecosparsaanchedirocceenormi.–Collecorazzecheindossiamociscorgerannodalungiesiguarderannobenedifarfuocosudinoi.
–Haipreparatoiltuopiano?–chieseMendoza.
–Sí:ricordatisolamentechenoisiamomandatidalgovernatorediTusignala.
“Seilcolpomiriesce,ilmarchesecadrànellarete;peròturimanipiúchepuoinell’ombra.
“IlmarchesediMontelimarpotrebbericonoscertianchenellapelled’unospagnuolo,quantunqueiodubitiassaichedoposeiannisiricordiancoradite.Cambiavoceinnanzitutto.”
–Parleròcolnaso.
–Benissimo,Mendoza.Miaccorgocheancheibaschisonodeigranfurbi.
–Selosonosemprestati!…
–Infattimiparediaverlouditodire,–risposeilguascone,concomicaserietà.
–Eccocheoranonconoscipiúifratellichestannodall’altrapartedelmarediBiscaglia.
“Ah!…Questiguasconisonoinsoffribili!…”
DonBarrejosilimitòasorridereedaffrettòilpasso,mentregliultimidrappellidifuggiaschisiprecipitavanoschiamazzandonellacittàedipontivenivanoprecipitosamentealzati.
–Mettiamociacorrereanchenoi,–disseMendoza.–Fingiamodiessereinseguitideifilibustieri.
–Stavoperproportelo,–risposedonBarrejo,prendendosubitoloslanciocollesuemagreelunghissimegambe.
EranogiàscesinellavalleedavevanoraggiuntalastradacheconducevaaSegovia-Nuova.Scorgendoli,glispagnuolichestavanoradunatisuibastioni,spararonoqualchecolpod’archibugio,mapoiavvedutisidelloroerroresiaffrettaronoariabbassareilponteperaccogliereanchequeidueultimifuggiaschinonpotendocrederlichetali.
DonBarrejoeMendoza,nonudendopiúfischiarelepalle,precipitaronolacorsaegiunseroansanti,trafelati,alponte,doveliaspettavanoalcuniufficialidellaguarnigioneedunvecchiomaggiore.
Lostuporediquellabravagentefuimmenso,nonavendomaivedutofralelorofilequeidueufficiali.
–Dadovevenitevoi,caballeros?–chieseloroilmaggiore,mentreilpontevenivasollecitamenterialzato.–VoinonsieteagliordinidelmarchesediMontelimar.
–No,signore,–risposeprontamenteilguascone.–NoisiamoalledipendenzedelgovernatorediTusignala.
–Èluichevimanda?
–Sí,caballero.
–Giungeteinunbelmomento.
–Ditepessimo,poichéabbiamoassistitoallasconfittadeinostricompatriottimentrevalicavanol’ultimacrestadellamontagna.
“Siamosfuggitianchenoipermiracoloallepallediqueiterribilimasnadieri.”
–Portatedegliordinidapartedelgovernatore?
–Edurgentissimi,pelsignormarchesediMontelimar.
Ilvecchiomaggioresivolseversounodegliufficialicheglistavanopressoedisse:
–SignorRamirez,conducetesubitoquestivalorosicaballerosdaSuaEccellenza.
“Decisamente,”pensòdonBarrejo,“iguasconiedibaschisonopiúfurbideglispagnuoli.”
Idueavventurierisieranomessidietroall’ufficiale,cercandodidarsiunaspettomoltoserio.
Tuttalacittàerasottosopra.
Lapopolazione,impressionatadallaterribilesconfittasubitadalletruppecheoccupavanoletrincee,sipreparavaafuggire,caricandosumuliecavalliquantoavevadimeglio.
Intuttelecasesiudivanostrillidiragazzi,gridadidonneeduominicheimprecavanocontrolacanagliacheiventidell’oceanoPacificoavevanospintoattraversol’istmo.
–QuestosarebbeunbelmomentoseRaveneaueButtafuocolanciasseroilorouomini,ancorainebriatidallavittoria,suquestacittà,–mormoròilguascone.–NemmenoilmarchesediMontelimarsaprebbetrattenerequestapopolazionepazzaditerrore.
Dopoaverpercorsoparecchielurideviuzzeingombredianimalicarichifinoapiegareaterra,idueavventurierigiunserosuunaspeciedispianata,difesadaunridottoarmatodaqualchepezzodicannone.
IlmarchesediMontelimareralà,accompagnatodaalcunideisuoiufficiali.Erasempreunbell’uomo,quantunquefossemoltoinvecchiato,edavevaconservatoilsuoaspettomarzialediverocondottiero.
Parevafuribondo,poichéinquelmomentocamminavanervosamenteperlaspianata,imprecandopococristianamente.
VendendoMendozaedonBarrejo,sierafermatobruscamente,posandoconungestotragicolasinistrasull’impugnaturadellaspada,echiedendobrutalmente:
–Chisietevoi?
–MessidelgovernatorediTusignala,–risposeilguascone,dopod’averfattounprofondoinchino.
Ilmarcheseavevaavutounsoprassalto.
–VoivenitedaTusignala?–chieseconstuporeemenorudemente.
–Si,Eccellenza.
–Soli?
–Lanostrascortaèstatamassacratadailadronidell’oceanoPacifico,duranteilcombattimentoimpegnatodallevostretruppe.
–Esieteriuscitiasalvarvi?
–Cisiamoapertiilpassofraqueibanditi,combattendocomediavoliscatenati,Eccellenza,–risposeilguascone.
–Chiconducevaqueidisperati?Saprestedirmelo?
–Abbiamouditopronunciareunnomedurantelabrevelottasostenutadainostriuomini.
–Ditemelo.
–Raveneau,senonm’inganno.
–Ilcapodeicorsaridell’oceanoPacificochesierastabilitoaTaroga?–disseilmarchese.–Mal’eroimmaginato.
“Avevamoltiuominiconsé?”
Nonsapreidirviilnumero,Eccellenza,mamoltidicerto,poichédisottoognicespugliosorgevaundrappellodiqueibanditi.
Ilmarchesefececennoaisuoiufficialidiritirarsi,poichiesealguascone,poichéMendozaparevachefossediventatoimprovvisamentemuto,conunavisibileemozione:
–Avetevedutaunafanciullafraifilibustieri?
–Unaindianaoperlomenounameticcia,voletedire?–risposedonBarrejo,dopoaverpensatoqualcheistante.
–Si,giovaneebellissima.
–Precisamente,Eccellenza:combattevafralefiledeifilibustieri,congrandeanimazione.
Ilmarchesesimorselemanifinoafarlesanguinare.
–Losospettavo,–dissepoi.
Feceottoodiecipassicollebracciadietroildorsoelatestachina,poitornandoversoilguascone,ilqualesistudiavadinasconderglipiúcheglierapossibileilbasco,chiesebruscamente:
–Orsú,checosavuoledameilgovernatorediTusignala?Invecedimandarmiunpaiod’uomini,avrebbedovutoinviarmiquelcorpodicavalleriacheaspettodaduesettimane.
–Eccellenza,cihamandatiinveceperchiedereavoideiprontiaiuti.
–Chilominaccia?
–Tutteletribúindianesonoinrivoltaedistruggonolepiantagionidazuccheroelefattorieenonrisparmiamoiproprietari,quandoriesconoadacciuffarneuno.
Ilmarchesesialzòlespalle.
–S’inquietaperpocoilgovernatorediTusignala?–dissepoi,unpo’ironicamente.
“Mimandiisuoiindianiedioglimanderòqueidemonichemistannodifronteechenessunaforzaumanavaleadarrestare.
“Avetevedutocomecombattonoqueifilibustieri?”
–Meravigliosamente,Eccellenza.Sonodeisoldatichefannopaura.
–Eh,loso.–disseilmarchese.–Eppurenondevonoessereinmolti.
–Iohovedutoquattrogrossecompagnieacombattere,Eccellenza,edognunadovevacontaremoltiuomini,–disseilguascone.
Ilmarchesenonrispose.Sierarimessoacamminare,collafronteoffuscata,borbottandodelleparoleepestando,diquandoinquando,ipiedi.
Perlasecondavoltasifermòdinanziaidueavventurieriedisseloro:
–Pelmomentononpossoprenderealcunadecisone.Questaseraviaspettoacasamia,dovepotretepernottareamangiareliberamente.
“Andate,mieibravi.”
Ilguasconeedilbasco,felicidinonaverdestatoilminimosospetto,fecerounprofondoinchinoegiraronosuitalloni,ridiscendendoversolacittà.
Gliabitanti,passatoilprimomomentoditerrore,cominciavanoacalmarsi,essendoviincittàabbastanzatruppeperdarmoltodafareancheagliinvincibilifilibustieri.
SututtiivoltiperòdonBarrejoeMendozaleggevanochiaramentel’angosciaprofondachesieraimpadronitaditutti.
–Compare,–disseilguascone,–fingiamodiesseredesolatianchenoieandiamoaconsolarciconqualchebottiglia.Saichesonosettegiorniecinqueorechenelmiocorpononentraunagocciadivino?
–Perfinoleorehaicontato!…–esclamòMendoza,scoppiandoinunarisata,chedovevaprodurreuncertoeffettosullepersonespauritecheingombravanolaviuzza.
–Miocaro,daquandosonodiventatoproprietariohoimparatoafareicontipernonandareacasadeldiavolosenzaunapiastra.
–Chitihainsegnato?
–Miamoglie.
–QuellacastiglianavaleunPerú.
–Stomeglioqui,perora.Neavevofinsopragliocchidiquell’infamemestiere,chenonconsistevachenelportareboccalidivino.
–Edanchenelvuotarli,però.
–Deibeibuchinehofattinellamiacantinamalgradoleprotestedimiamoglie,laqualetemevachelamandassiinrovina.Oh!…Toh!…Checuriosacombinazione!…Sognoio?
DonBarrejosierafermatoinmezzoallavia,conlatestainariaegliocchifissisuunavecchiainsegnadilegnolaqualerappresentavauntoro.
–Mendoza,leggi!…–disse,convivacommozione.
–Tavernad’ElMoro.
–Tonnerre!…Chièquestomascalzonediostecheharubatoilnomeallamiataverna?Vogliotagliargligliorecchi.
–Seglispagnuolisonosemprestatifuribondipeitori!…Checosacitrovidistranose
trovianchequiun’insegnasimileallatua?
–Èvero,sonounabestiaqualchevolta,–disseilguascone.–Saràmegliocheandiamoatirareilcolloallebottigliedeltaverniere.
“Ciguasteremomenoilsangue.”
Conunapedataspalancòlaportaedentròinunastanzacciabassa,dallemuratutteanneriteeditavolinipiúomenosgangherati.
Untanfod’oliobruciato,dimezcalfermentatoedicañacircolavalàdentro,togliendoquasiilrespiro.
Udendoquelfracasso,ilproprietariodellatavernacciasieraprecipitatofuoridalbanco,sagrando.Nonavevatorto,poichéilcalciodelguasconeavevamandatoinfrantumiunvetro.
Eraunuomosullaquarantina,conunnasoarcuatocomeilbeccodiunpappagallo,duebaffifolti,magroealtoquantodonBarrejo,matuttonerviemuscoli.
–Canarios!…–urlòfurioso.–Lamiacavernanonèuncanileperentrareinquestomodo,corpodeicentomilafulminidiGiove!…Nontolleroprepotenzequidentro,nemmenodapartediufficiali.
DonBarrejoerarimastolíaguardarlo,cometrasognato,poisidiedeungranpugnosull’elmetto,gridando:
–DeGussac!…
–Barrejo!…
–Tonnerre!…
–CorpodituttiifulminidiGiove!…Checosafaituqui,chetihovedutotaverniereaPanamatreanniorsono?–
–Ah!…Canaglia!…Mihairubatol’insegnagloriosad’ElMoro.
Iltaverniereerascoppiatoinunarisataedavevasteselemanialguascone.
–Speravochemiportassefortuna,–dissepoi.
–Vedoungranvuotoqui.
–Checosavuoi,amicoisoldatidatremesinonricevonolapagaenonspendonopiú,etrovopiúconvenientevuotareiolamiacantina.
DonBarrejosieravoltatoversoMendoza,ilqualeavevaassistitoaquell’incontrounpo’prodigioso,conuncertointeresse,eglidisseconvocecommossa:
–Vedi,amico,checosahaserbatolatristesorteaigrandiguasconichevengonoacercarefortunainAmerica?Eccounpiccolonobiledellanobileterrachehanutritodamigliaiad’anniiguasconi,ridottoancheluiaportareboccalidimezcaledardabereperfinoadeiluridiindiani.Credochenonvisianointuttal’Americacentralechedue
guasconiesisonoridottiafareitavernieri!…
–Orrore!…–disseilbasco.–Perdeglispadaccininonècertounbelmestiere.
–LaGuasconaèfinita!…–esclamòdonBarrejo,ilqualeavevagliocchiumidi.–Laterradeiprodimuore.
–Vivaddio,unpo’dicoraggio,camerata.–disseiltaverniere.–LaGuasconanonmuoremai,ancheseisuoifiglivendonovinoedappendonolelorodraghinassearrugginitealleparetifumoseosottoilcamino.Lamanorimanesemprelestaperdaredellestoccate.
–Hairagione,amico.–dissedonBarrejo,rimettendosiprontamentedallasuacommozione.–NoirimarremosempreipiúterribilispadaccinidellaFrancia.
“Ehi,Mendoza,allungalatuazampaalmiocompatriottaetu,DeGussac,fa’altrettanto.”
“Stringeraiquellad’unodeipiúformidabilifilibustierichesianovissutisottolacappadelcieloamericano.”
–Filibustiero,haidetto?…
–Pst!…Silenzioperora.Faraimeglioaportarcidabere,setièrimastaancoraqualchebottiglianellacantina.
–Pergliamicinehosempre,–risposeiltaverniere,scomparendonellastanzavicina.
–Dovel’haiconosciuto?–chieseMendozaadonBarrejo.
–APanama,dovecredochevendessedellebanane.Checosavuoi?L’Americanonèfattapeiguasconi.
–Dichecosahaitudalagnarti,briccone?Haiunamoglieadorabileeunacantinasplendidamentefornita,chetirendepiastresupiastre.Checosavorrestidipiú?
–Chenessunfigliodellagrandeterradeglispadaccinivendessevino,–risposedonBarrejo,conaccentotragico.
–Peròseisempreprontoaberlo.
–Tonnerre!…L’uomodispada,chenonvivecheperl’avventura,bevesemprecomeunaspugna.
–AlloralasciaandareperunmomentolatuagrandeGuascogna,chenonèmaistatapiúgrossad’unaprovinciaspagnuolaedoccupiamocidelmarchese.
“Nonsiamogiàvenutiquiperdiscuteresuituoicompatriotti.”
–Spessodiventounbestione,compare,–dissedonBarrejo.–MierogiàdimenticatochenoisiamoentratiinSegovia-NuovaperportareviailmarchesediMontelimar!…
“Eppurequell’uomocioccorre,e,comeabbiamofattocadereilPfiffero,faremocadereanchelui.”
–Disgraziatamenteilmarchesenonèunuomochevadaaberenelletaverne,enonsaràquichenoilocattureremo.
–Lasciafareame–risposedonBarrejo.–Intantoipiediliabbiamomessinellasuacasaequestoègiàmolto.
“Tonnerre!…OspitidelmarchesediMontelimar!…Quell’uomodannato,infondoèungrandegentiluomochesaapprezzareivalorosi.”
InquelmomentogiunseDeGussac,portandounpanierepienodibottigliecheavevanounaspettoabbastanzavenerando.
–Lemieultime,–disseconunsorrisounpo’mesto.–Speroperòchesianolemigliori.
“Vuotateleliberamente,perchéleserbavopergliamiciedegliamiciquinonnesonomaivenuti.LaFranciaètroppolontanaedancheibucanieridelgolfodelMessico,chesonoquasituttinostricompatriotti,hannoilbuonsensodinonmostrarsidaquesteparti.
“C’ètroppacordaancheinSegovia-Nuova.”
Sturòunpaiodibottiglieedempíibicchieri,dicendo:
–Orsú,allaGuascona!
–Nonpiútaverniera,–risposedonBarrejo,ingollando,unadopol’altra,treoquattrotazze.
Siasciugòibaffi,feceschioccarelalingua,poifissandoilsuocompatriotta,glichiesebruscamente:
–Haiqualchegrossabottevuotatu?
–Sonogiàtuttevuoteesenzasperanzadipoterleriempire!–risposeDeGussac,ridendo.
–Anoibastaunachesiacapacedicontenereunuomo.
–Unuomo!…
–VicacceremodentroilmarchesediMontelimar.
–PericentomilafulminidiGiove!…–esclamòDeGussac,spaventato.–Checosaseivenutoafaretuinquestacittà?
–AportareviaunuomochesichiamailmarchesediMontelimar,–risposedonBarrejo,convocetranquilla.–Noncicredicapacidicompierequestaimpresa?Ioel’amico,chestaquiaccantoame,neabbiamofattogiàdigrossequandoeravamoaiservigidelsignorconteEnricodiVentimiglia,figliod’unodeitrefamosicorsari.
–Tiseiarruolatofraifilibustieridunque?
–Erostancodivenderevinoedivederelamiadraghinassaacoprirsiognigiornopiúdiruggineedholasciatolebottiediboccalipermenareunpo’lezampe.
“Tusaigiàchenoiguasconiabbiamotrentadiavolinascostinelcorpo.”
–Mettinepurealtritrenta,–disseMendoza.–Nonguasteranno.
–Alloradouncalcioanch’ioallemiebottichesonogiàvuoteemigettocoifilibustieri.
–Nonatutte:tihodettochemeneoccorreuna.
–Permettervidentroilmarchese?
–Noiabbiamol’abitudinedifarsempreviaggiareinostriprigionieridentrounabotte,èveroMendoza?
Ilbasco,chestavavuotandoilsuodecimobicchiere,approvòconungestodellamanosinistra.
–Barrejo,–disseDeGussac,sturandodellealtrebottiglie.–Mivuoi?Saicomesiamonoiguasconi:sivasempreafondoosimuoresulcampo,eduncampovalemegliod’unacantina.
“Sevuoi,lamiadraghinassaèatuadisposizione.”
–Peroralascialaappesasottolacappadelcaminoecontinuaafareiltavernieresenzaclienti,–risposeilmaritodellabellacastigliana.–Qualchevoltaletavernesonopiúutilidelledraghinasse,ediolosoperprova.
“Beviamo,edaquestomomentopuoiconsiderartiarruolatofraifilibustieridiRaveneaudeLussanediButtafuoco.”
CapitoloXIII
L’INCENDIODISEGOVIA
ALLASERAidueavventurieri,chefraunabottigliael’altraavevanoarchitettatopiúomenoilloroaudacecolpodimano,sipresentavanoaglialabardierivigilantidinanzialmassicciopalazzodelgoverno,facendosiannunziarepeidueufficialigiuntialmattinodaTusignala.
IlmarchesediMontelimardovevaaverdatodegliordiniinproposito,poichéidueavventurierifuronosubitocondottialpianosuperiore,doveunufficiale,lostessocheliavevascortatidalponteallaspianata,liaspettava.
–Sietevoichehocondottostamanidinanzialmarchese?–domandò.
–Si,camerata,–risposefamiliarmentedonBarrejo.
–SuaEccellenzaviaspettanelsuogabinetto.
–Èsolo?
–Colsuosegretario.Seguitemi,signori.
Feceattraversareloroalcunicorridoiscarsamenteilluminatidaqualchefumosalampadaadolioeliintrodusseinunavastasala,occupataquasituttadaunaimmensatavolacopertad’unriccotappetoverde.
All’estremità,sedutipressounoscrittoioilluminatodaduecandele,stavanodueuomini:eranoilmarchesediMontelimaredilsuosegretario,cherassomigliavastranamentealpoveroPfiffero,siaperlatintascialba,siapergliocchiazzurrastri,siapericapellidiunbiodoslavato.
Ilmarchese,vedendolientrare,sieraalzato,mentrel’ufficialesiaffrettavaaritirarsi.
–Ah!…Sietefinalmentegiunti,–disse.–AveteindossoqualchedocumentochemiassicurichevoisieterealmentestatimandatidalgovernatoridiTusignala?
DonBarrejoeMendozasiscambiaronounosguardod’inquietudine,mapoiilprimorisposeprontamente:
–Nessuno,Eccellenza,perchéquandocisiamovedutiassalitidaifilibustieriabbiamodistruttotuttocomecierastatoordinato.
“AlgovernatorepremevachenonsisapessedellarivoltadegliindianiperchélacanagliadelPacificononneapprofittasse.”
–Avetefattobene,–disseilmarchese.–VoidunqueditechelecosevannomaleaTurisanda?
–Tuttalaprovinciaèinfiammaenoiabbiamocorsodiversevolteilpericolodimorireasfissiatifralepiantagionibrucianti.
–Quantiuominidomandailgovernatore?
–Unmigliaio,Eccellenza.
–Quell’uomoèpazzo.Inquestomomentoiononpossosprovvedermidiunaforzacosíimportante.Checosaditevoi,donPerego?
–Cheaveteragionidavendere,–risposeilsegretario,ilqualenoncessavadifarstriderelasuapennad’ocasudeigrossolanifoglidicarta.
–EpoiappenauscitidallacittàimilleuominicrebberotuttisottoicolpideifilibustieriediorimarreiconmenoforzeedilgovernatorediTusignalasenzaunuomodipiú.Vipare,donPerego?
–Avetesempreragionidavendere,–risposeilsegretario.
–Cambiatequalchevoltalarisposa,–disseilmarchese,stizzito.–Collevostreeterneragionidavendereiononcapiscoaffattoilvostropensiero.
–Avete…
–Hocapito:ancoradelleragionidavendere.Continuateascrivereilrapportodellabattagliachenoirimetteremoaquestiduevalorosi.
–Scusate,Eccellenza,–disseilguascone.–Perchévorresteconsegnarloanoi?
–PerportarloalgovernatorediTusignala,affinchésipersuadamegliocheiononpossosoccorrerloinmodoalcuno.
–Potràgiungervi?
–Eperchéno?ComesietevenutidaTusignalapotreteancheritornareaTusignala.
–Coifilibustieri?
–Dueuominisolipossonosfuggirepiúfacilmentechemille.
–Saràun’impresaardua,Eccellenza.
–Cheiosapròricompensareperòlargamente.
–Eseifilibustiericiprendessero?
–Comesietesfuggitilorolaprimavolta,riuscireteanchelaseconda.
Aduntrattoilmarchese,cheavevafattoilgirodellalungatavola,camminandonervosamente,sifermòdinanziaMendozailqualesieratenutosempreprudentementedietroalguasconeesimiseaguardarloconunacertainsistenza.
–Sietemutovoi,chenonparlatemai?–glichiese,senzalevarglididossogliocchi.
Idueavventurieri,qualunquefosserocoraggiosifinoallatemerarietà,sisentironocorrereunbrividofreddoperleossa.
Ilguascone,chenonperdevamaiilsuosanguefreddo,tentòdisalvarelasituazione,dicendo:
–Perdonate,Eccellenza,seilmiocompagnononparlamai,avendoricevutaunapallaattraversolalinguainnonsoqualebattagliadatasinell’Andalusia.Perciòpreferiscerimaneremutopernonprovocarecollasuavoceuncertosensodiribrezzo.
–Èspagnuolo?
–Si,eccellenza.
Ilmarchesescosseilcapo,poi,dopod’averguardatoconmaggiorattenzioneMendoza,ilqualeimpallidivaavistad’occhio,disse:
–Eppureiohovedutoinqualcheluogoquestatesta.
–Èimpossibileeccellenza,poichéèappenaunmesecheilmiocamerataègiuntodall’Europa,–dissedonBarrejo.
–SoffermandosiaPanama?
Mendozafececolcapoungestoaffermativo.
–Sarebbeunastranarassomiglianza?–sichieseilmarchese.
–Perchéditequesto,Eccellenza?–chieseilguascone,ilqualeormaicomprendevaperfettamentechelecoseandavanoimbrogliandosiinaspettatamente.
–PerchésullagettatadiPanamaiohoriconosciutounuomochedaseianninonavevanopiúrivedutoechesomigliavaperfettamentealvostrocamerata.
–Saràstatounaltro.
–Adagio,caballero:iosonomoltocuriosoedesiderovedercibenchiaroinquestafaccenda.
“VoinonavetenessunacartadalgovernatorediTusignala?”
–Sevihodettocheabbiamodistruttotutto!…Eral’ordineenoiabbiamoobbedito.
–Miocaro,noiviviamointempodiguerraediohol’abitudinedidiffidaredituttieditutto.
–Dubiterestedinoi?–ChiesedonBarrejo,ilqualesisentivafuggireilterrenosottoipiedi.
–Delvostrocompagnoalmeno.
–Sarestevoiildiavolo?–esclamòimprudentementeilguascone.
Ilmarcheseincrociòlebracciasulpettoedaffrontandolorisolutamente,glichiese:
–Checosaavetevolutodireconquelleparole?
–CheselaSpagnaavessedieciuominicomevoi,aquest’oranonvisarebbepiúunfilibustierenésulgolfodelMessiconénell’oceanoPacifico,–risposepacatamentedonBarrejo.
–Vipregodispiegarvimeglio,caballero.
–Domandòinveceavoiqualiintenzioniaveteanostroriguardo.Vivaddio!…Abbiamoattraversatofiumieforeste;abbiamosfidatocentopericoli;abbiamosalvatolapellepermiracolo,percompiereilnostrodovereedeccocheciaccoglietecondeisospetti.
–Vidico,anzi,chevifaròsubitoarrestare,–disseilmarchese.
–Làlà,signordiMontelimar,–risposedonBarrejo,sguainandorapidamenteladraghinassa,mentreilbascobalzavaversolaportacollaspadainpugno.–Lapartitanonl’abbiamoancoraperdutaevoinoncifaretearrestare.
Ilmarcheseavevafattoduepassiindietro,mentreilsuosegretariorimanevacollapennad’ocainaria,guardandoconispaventoiduefalsiufficiali.
–Chisietevoi?–chieseilmarchese,trascorsoilprimomomentodistupore.
–Giacchéavetesudinoideisospettievoletefarciarrestare,vidiremoallorachenoinonsiamoaffattoduesoldatispagnuoli,signormarchese:voiaveteunfiutostraordinario
edifilibustierilisentitesubito.
–Filibustieri,avetedetto!…–esclamòilgovernatore,alcolmodellasorpresa.
–Si,signormarchese,noiabbiamol’onorediappartenereaquellaassociazionediladroni,–risposedonBarrejo.
–Edaveteosatoentrareincittà?
–Ditenelvostrostudio.
–Dalqualenonusciretecheconunacordaalcollo!…–gridòilgovernatore,furibondo.
–Nonviinfiammatetanto,signore.Abbiamoperdutalapartita,peròsiamotaliuominidafarvipagarecaralarivincita.
–Miserabili!…
Ilmarcheseavevafattoungestopercercarelasuaspada,chenonavevainvecepiúalsuofianco.
–DonPerego,–dissealsegretario,–chiamateglialabardieriefatearrestarequestecanaglie.
–Signormarchese,–disseilguascone,–viconsigliodiritirarel’ordine,poichéilmiocompagnovegliadinanziallaportaesenonparlahalamanolesta,veloassicuroio.
–Voioseresteopporvi?…
–Diavolo!…Noinonabbiamoalcundesideriodifarlaconoscenzacollacanapacheintreccianoglispagnuoli.
“Sidicechesiatropporuvidaecherovinilagolaagliappiccati.”
–Edavetetantaaudaciadascherzare?
–Eperchéno,signormarchese?Ifilibustierisonosempredibuonumore,anchequandolecosevannomaluccio,edèperciòchevinconosempre.
–Checosasietevenutiafarequi,furfanti?
–Avevamosete,signormarchese,edabbiamofattaunavisitaalletaverneperaccettarciseinostricompagniavrebberotrovatodelbuonvinoinSegovia.
–Voisietestupefacente!…–esclamòilmarchese.
–Melodicevaanchemiopadre,–risposedonBarrejo,ironicamente.
–Basta,caramba!…DonPerego,chiamateglialabardieri!…
Ilsegretario,quantunquefosseinpredaadungrandespavento,nonavendocombattuto,durantelasuavita,checollepenned’oca,sialzòefeceperavanzarsi.
Ilguascone,chelotenevad’occhio,fuprontoachiudergliilpassoedapuntarglisulpettoladraghinassa,dicendo:
–Signorsegretario,occupatevideivostricalamaiedeivostrisgorbi.Inquestiaffarinonc’entrateaffatto.
–Alloraandròio,–disseilmarchese,ilqualeavevacercatoinvanoun’arma.–VedremochisapràfermareunMontelimar.
–Lapuntadellamiadraghinassa,signore,–risposedonBarrejo.
–Voiosereste?
–Tutto,signormarchese.Tonnerre!…Sitrattadisalvarelamiapelleequelladelmiocompagnoevigiurochenonesisterò.
“Nondimenticate,signormarchese,chenoisiamodeifilibustieri,quindidellepersonecapaciditutto,anchediportarviaungovernatorespagnuolosottogliocchideisuoialabardieri.”
–Volevaterapirmiforse?–chieseilmarchese,ironicamente.
–Veramenteeravamoscesiincittàconquell’idea,egiacchélasortenoncihafavorito,comesperavamo,noncirimanechedialzareitacchieditornarcenepressoilsignorRaveneaudeLussan,unbravoevalorosogentiluomofrancese,veloaffermaunguasconeautentico.
Fraidueuominivifuunbrevesilenzio.IlmarchesesembravapietrificatoeguardavaconinquietudineladraghinassadidonBarrejo,laqualenoncessavadidescriveredeimolinellipericolosi.
–Sidirebbechesogno,–disseaduntratto,passandosiunamanosullafronte.–Conoscevol’audaciadeifilibustieri,perònoncredevochegiungesseatalpunto.Sieteuominiodiavolivoi?
–Iocredo,signormarchese,chenoiabbiamonelleveneunpo’disangueumanoedunpo’disangueinfernale.Ètempoperòditagliarcorto,signormio.
“Abbiamochiacchieratoabbastanzaequalcunopotrebbevenireadisturbarci,ciòchecostringerebbeilmiocompagnoafarqualchegrossasciocchezza.”
–Checosavolete,furfanti?
–Peroranonchiediamochediandarcenegiacchéciavetescoperti.
–Evoisperate…
–Speriamo?…Signormarchese,quisigiuocalavitaedivecchiamicidelconteEnricodiVentimigliaedellamarchesadiMontelimarvostracognata,nonesiteranno.
–Dimiacognata!…–esclamòilmarchesefuribondo,diventandolivido.–Èleiforsechevihamandatiquiperassassinarmi?
–Nienteaffatto,signore.NoisiamostatisemplicementeincaricatidiscortarelacontessinaInesdiVentimigliafinoalDarien.
–Esperadigiungervi?
–Ediraccogliereanchel’ereditàchelaspetta.
–Mitroveràsempreattraversoatuttelesuevie.Ah!…QueiVentimigliahannodatodafareallaSpagna,piúchetuttiifilibustieridell’AtlanticoedelPacifico.
“Orsú,finiamola,checosavoletedame?”
–Checilasciateandareperlenostrefaccendeenient’altro.
–Provateviauscire.
–Nonsaràdaquellapartechenoiceneandremo,signormarchese.Iononhomaivolutotroppobeneaglialabardieri.
“Giacchécisonodellefinestresalteremo,nonprimaperòdiaverviridottoall’impotenza.”
Conunaimprovvisastrappatailguasconeavevaspezzataunodeilunghicordonidisetachereggevanolatenda,poisieraavvicinatoalmarchese,cheloguardavastupito,eglidisse:
–Permettetechevileghi,signore.Viavvertocheseopponeteresistenza,framezzominutoilmarchesediMontelimaredilsuosegretariononsarannopiúvivi.
Lalamadelguasconesierapuntatasulpettodelgovernatore,indirezionedelcuore.Mendozaavevalasciatoilsuopostodopod’averchiusalaportaachiave,edaccorrevainaiutodelcamerata,brandendolaspada.
Ilmarchesecapídiessereperdutoediaverdafarecondueuominirisolutiatutto.
–Fate,–disse,tergendosialcunegoccedisudore,–speroperòdirivederviprestoediprendermilarivincita.IfilibustierinonsonoancoragiuntialDarienelavitaèlungaassai.
Ciòdettosilasciòlegare,senzatentarelamenomaresistenza.
Mendozasieraincaricatodelsegretarioenonavevaavutodafaticare,poichéquelpoveroscribaerapiúmortochevivopelgrandespavento.
–Permettetecheviprendailfazzoletto,signormarchese,–disseilguascone,quand’ebbefinitodilegarglilegambe.
–Mivoleteancheimbavagliare?–chieseilsignorMontelimar,convocesibilante.
–Dobbiamoprenderelenostreprecauzioniperassicurarcilaritirata,signormio.
Iduedisgraziatisilasciaronoimbavagliare,poivennerofattisedereindueampiepoltroneaicuibraccialifuronoancoraassicurati.
–Signormarchese,imieiossequi,–disseilguascone.–AvreivolutoportarviinpersonaallacontessinadiVentimiglia;sicontenteràperquestavoltadeivostrisaluti.
Mendozaintantoavevaapertaunafinestraemisuraval’altezza.
–Dovemette?–chiesedonBarrejo.
–Suungiardino.
–Visonosentinelle?
–Nonhomaipossedutogliocchideigatti,–risposeilbasco.
–Possiamotentareilsaltosenzaromperciilcollo?
–Siamoalprimopiano,quindinoncorreremonemmenoilpericolodislogarciunpiede.
–Giú.
Mendozasilasciòandare,cadendoinmezzoadun’aiuoladifiori.DonBarrejofuprontoaseguirlo.
Diederounrapidosguardoall’intornoe,nonavendoscortonessuno,sislanciaronoattraversoivialispaziosiombreggiatidasplendidepalme.
Correvanoacasaccio,collasperanzadigiungereprestoaqualchecancello,poichéignoravoassolutamentedaqualepartedelpalazzositrovava.
Vierailpericoloche,invecedigirarloperdidietrologirasseroperdavantiesitrovasserodicolpofralebracciadeglialabardieri.
Spronatidallapaura,poichécominciavanoadaverne,edinnonpiccoladose,continuaronolacorsafuriosapercinqueoseiminutieandaronoafermarsidinanziadunacinta.
Scalarlaevarcarlafupeiduefilibustieril’affaredipochisecondi.
Lasciamirespirare,Mendoza,–disseilguascone.–Finchémitrovavodentroilgiardinononhoquasiosatomandargiúunaboccatad’aria.L’abbiamofattagrossa!…
–Ecelasiamocavatasplendidamente,–risposeilbasco.
–Noi,amico,siamoprotettidaqualchebuonastella.
–Siapure,peròpreferireitrovarmialsicuronellatavernadelmioamicoDeGussac.
–Saremocapaciditrovarla?
–Eche!…Hannoperdutoilnasooraibaschi?Comefiutideinemiciagrandedistanza,potraifarealtrettantocongliamici.
–Cercheremo:corri,donBarrejo.
Sieranocacciatiinunaviaabbastanzalarga,fiancheggiatadaaltecaseedilluminatadaqualcheraralampadachespandevapiúfumocheluce.
ParevacheibuonicittadinidiSegovia,malgradolapaura,sifosseroprofondamenteaddormentati,poichéporteefinestreeranochiuseenessunlumebrillavadentrolestanze.
Solamentedeicanirandagivagavanoperleviecheidueavventurieriattraversavanol’unadietrol’altra,cercandodiorizzontarsicomemegliopotevano.
Sisentivanoormaiabbastanzasicuri.AncheseilmarchesediMontelimaravessegiàlanciatisullelorotracceisuoialabardieri,ladistanzapercorsaeraabbastanzarilevanteperdareloroungrandissimovantaggio.
Nonavevanodatemerenemmenodapartedelleronde,indossandoledivisediufficialispagnuoli.Parevaperòcheperquellanotteilgovernatoreavessemandatoaltrovequelleguardie,quasiinutiliinunacittaduzzacosítranquilla.
Avevanogiàpercorsesetteodottovieches’incrociavanointuttiiversi,passandoorafracaseedorafraortaglie,quandositrovaronodifronteallaspianatasullaqualealmattinoavevanoincontratoilmarchese.
–Cisiamo!–esclamòdonBarrejo.
–Allataverna?–chieseMendoza.–Iononvedocheduecannonipiazzatilassú.
–Ebbeneoraiotidimostrerò,camerata,cheancheiguasconihannodeibuoninasi,specialmenteperfiutareletaverne.
“Contaduecentopassi.”
–Preferiscofarli.
–Allorafacciamoli.
–Tuhaifiutatol’insegnad’ElMoro?
–Ticondurròdirittoallatavernadelmioamicod’infanzia,senzasbagliare.
S’aprivanodinanzialoroduestradicciuolesfondateepolverose.DonBarrejoesitòunmomento,poipreseladestra,fiutando,comeunverobracco.
Dobbiamodirecheavevaragionedidirecheancheiguasconipossedevanodeibuoninasi,poichécinqueminutidopogiungevanodinanziallataverna.
Dallefessuredellaporta,abbastanzasgangherata,trapelavanodeifilidiluce.DeGussacdunque,daveroamico,liaspettava.
Edinfattibastòunleggieropicchioperchésitrovasserotuttietreriunitinellamiserabiletaverna.
–Credevocheviavesserogiàappiccati,–disseDeGussac.
–Lascialechiacchiereeportainvecedellebottiglie,senehaiancora,–dissedonBarrejo,respirandoapienipolmoni.–Iononavevosaputoprimad’orachecosafosselapauraequelMontelimarmel’hafattaprovare.
–Enonl’aveteportatovia?
–Si,vaaprenderlotufraisuoialabardieri.
–Ediocheavevopreparatolabotte.
–Serviràegualmente.
–Permettercidentrochi?
–Portacidabereprima,–dissedonBarrejo.–Nonvedichenonabbiamopiúfiato?
–Equalchecosadagettarenelventrechebrontoladaparecchieore,–aggiunseMendoza.
DeGussacscesenellacantinaetornòconaltrebottiglie,unmezzoprosciuttoedelletortillasdimais.
–Lemieultimericchezze,–disse,consospiro.–Nonhopiúchedell’aguardiente.
–Meglio,amico!–esclamòdonBarrejo.–Serviràaimieitenebrosiprogetti.
–Vuoifarnedellealtre,compare?–chieseMendoza.–Ionehoabbastanza,egiacchéilcolpoèfallitonondomandoaltrochedicambiarevestitoediandarmenealpiúpresto.
“Miparedisentire,daqualcheora,ungrannodoallagola.”
–Bruttosegno,–dissedonBarrejo,convocegrave.–Tusentilacordadegliappiccati!
–Miconsoleròpensandocheseacciuffanomeprenderannoanchete,echeciterremocompagnianell’ultimadanzadellavita.
Invecedirispondere,donBarrejositagliòunagrossafettadiprosciuttochestesesuunatortillasesimiseamangiare.Mendozasicredetteindovered’imitarlo,mentreDeGussacstappavalesueultimebottiglie.
Lacena,abbastanzamagra,fudivoratainpochiminutiedancheabbondantementeinnaffiata,poidonBarrejo,che,controilsuosolito,avevaconservatounmutismoassoluto,sirovesciòsullaspallieradellasedia,edisseaMendoza:
–Tisentitudipoterrimanereancoraqui?
–Iono,–risposeilbasco.–QuelMontelimarmifatroppapaura.
–Sicchéèmeglioritornarefrainostri.
–Iononamoscherzarecollecordedeglispagnuoli.Pensochelafortunacihaprotettiancheunpo’troppo.
“Nonsaràperòcosafacilelasciarelacittàinquestomomento,contanterondeedipontirialzati.”
–DeGussac,tuhaideivestitidaprestarci?
–Ilmioguardarobaèatuadisposizione.
–Oradimmichecosavalequestataverna.
–Quantovale!…Senonc’èpiúnullaquidentro!…Tuttelebottisonostatevuotate.
–Date?
–Credodisi,perchéilMorononmihaportatofortuna.
–Haifattobenissimo,amico,–dissedonBarrejo.–Quandountavernierenontrovabevitori,devediventareluiunbevitore,epoinonpagaremaiifornitori.
–Sbrigati,donBarrejo,–disseMendoza.–IonehoabbastanzadiNuovaSegoviaevorreiandarmenealpiúpresto.
–Aspettaunmomento,camerata,–disseilguascone.–SenonabbiamopotutoprendereilmarchesediMontelimar,cerchiamoalmenodiaprireilpassoainostricompagni.
“FinchéSegoviaresistenessunopotràscendere.”
–Echecosavorrestifaretu?Prenderlad’assalto?Sevuoiprovare,iostaròavederti.
–LasciachedicadueparoleaquestocaroDeGussacetipersuaderaicheiguasconihannosempredelletrovatemeravigliose.
DonBarrejomandògiúunaltrobicchiere,l’ultimorimastosullatavolaecheavevasottrattodestramentealbasco,poi,rivolgendosialsuocompatriotta,glichiese:
–Dunquetunonpossiedipiúnullaqui?
–Appartienetuttoaimieicreditori.
–Allorapossiamobruciarequestistracciemandareall’arialacittà.Lacasaèvecchiaecostruitainlegnodipino,edaltreconsimilinehovedutepressoaquesta.
“Chebellafiammatachenoifaremo.Ègrossoilbottaledell’aguardiente?”
–Abbastanzarotondo.
–Loberrannoquestitavoliniequestesediezoppicanti.
“Lesto,camerata,portacideivestitiedunpaiodiforbicipertagliarciunpo’dibarba,mentrenoiprepariamoilfalò.
“SeSegovianonbruciaquestanottenonbruceràpiú.
“Mendoza,scendiamoincantinaeportiamoquassúilbarile.”
CapitoloXIV
FRALEBOSCAGLIEDELNICARAGUA
–ALFUOCO!…Alfuoco!…
Questogrido,lanciatonelcuoredellanotte,inunacittàchehadifronteunnemicoformidabile,capaceditutto,sipropagòcollarapiditàdellampo,dicasaincasa.
Icittadini,inpredaadunospaventoindescrivibile,siprecipitanonelleviespingendo
ledonneedifanciullistrillantiefuggono,senzanemmenopensareamettereinsalvolelororicchezze.
Allatestadiquellaturbavisonotreuominichenoncessanodiurlareasquarciagola:
–Alfuoco!…Alfuoco!…Ifilibustieri!…
Sonoidueguasconiedilbasco,iqualicercanodigiungereprimiaqualchepontelevatoioperguadagnarelamontagna.
Latavernad’ElMorobruciacomeunzolfanelloelecasechelestannopresso,tuttecostruitecontavoledipinodellasierra,fiammeggianoanch’esse.
Cortinedifuocoscaglianoaldilàdellastradaunatempestaditizzoniardentienembidiscintille,provocandoaltriincendi.
Letrombesquillano,letruppeaccorronodatutteleparti,mentrelebatteriedellamontagna,credendocheifilibustieriavesseroattaccatalacittà,fannorimbombareilorocannoni.
Ognitentativopersalvarelacittà,costruitaquasiinteramenteinlegno,eccettuatoilpalazzodelgoverno,èsubitoriconosciutovanodaiprimiaccorsi,iqualisitrovanocostrettiabattereinritiratadinanziaquelfiammeggiarespaventosocheaumentadimomentoinmomento.
Degliscoppiavvengonoefannosaltaredegliappartamentiinteri,mandandotuttoall’ariaedaccrescendoilterrore:sonoleprovvistedipolverecheprendonofuoco.
Ormaituttifuggono,perfinoisoldatichetemonoperlapolveriera.
DonBarrejoedisuoiduecompagnisonosempreallatestadiquellamoltitudinedifuggiaschienoncessanodiurlare.
Hannodellegambesolideidueguasconiedancheilbascoefannodeglisforziprodigiosipergiungereprimi,pernoncorrereilpericolod’imbattersinelmarchesediMontelimaronelsuosegretario.
Conunultimoslancioraggiungonoilpontelevatoiodilevante,giàprecipitosamentecalatodaisoldatidiguardia,esigettanoattraversoallavalle,lasciandosisubitomoltoaddietroicittadini.
Perunadiecinadiminuticontinuanoascenderelavalle,chelefiammeilluminanosinistramente,poisigettanoversolamontagnaches’alzaversoilmezzodíelascalanoperalcunecentinaiadimetri.
–Basta,–dissedonBarrejo,ilqualesoffiavacomeunmantice.–Iguasconinonhannomaiavutonélezampe,néipolmonideicavalli.
Sieralasciatocaderesottoungigantescopinouedisuoiduecompagni,nonmenosfiatatidilui,l’avevanotostoimitato.
Daquell’altezzapotevanoassistere,senzaalcunpericolo,alladistruzionedelladisgraziatacittà.
Segovia-Nuovanoneraaltrocheunmaredifuoco,spaventosoavedersi.
Giganteschiturbinidifumo,cheavevanodelletintesulfuree,salivanoversoilcielocomesospintidaunventoimpetuoso,mentremiriadiemiriadidiscintillevolteggiavanointutteledirezioniperricadereinmezzoallecupeboscagliedellavalle.
Diquandoinquandounacolonnadifuocosislanciavafuoridaquellabolgiainfernale,conleselvaggecontrazionideiserpenti,poivitornavadentro.
Gliabitantisiaffollavanonellavalle,spingendoinnanzimuli,cavalliebuoipiúomenocarichi,fraunurlíodidonnespaventateedifanciulliterrorizzati,mentreisoldatiproteggevanolaritirataoccupandofortementeleduefaldedeimonti,perimpedireunimprovvisoattaccodapartedeifilibustieri.
–Perbacco!…–dissedonBarrejo,ilqualesierarialzato.–NuovaSegoviasipotrebbechiamareoraNuovoForno.
“Nonavreimaicredutocheunmiserabilecaratellod’aguardientepotessescatenareunsimileincendio.
“Ah!ifilibustierinonpotrannolamentarsidinoi.SenonabbiamopotutoprendereilmarchesediMontelimar,abbiamoalmenoapertalastrada.Checosadici,Mendoza?”
–Cheschiaccereiunsonnellino,–risposeilbasco,ilqualesbadigliavacomeunorso.
–Quino.ilventocominciaaspingereversodinoiilfumo,epoiifilibustieripotrebberosorprenderciemandarciall’altromondosenzariconoscerci.
“FortunatamentehodettoaButtafuoco,primadilasciarlo,cheavremmosegnalatoilnostroritorno.”
–Accendendolapipa?
–No,condeifuochidispostiincroce.
–Chenonpotrannovederecontuttequestegiganteschepiantechecicoprono.Badaame,camerata,gettatialmiofiancoedaspettiamocheilfuocoabbiadivoratalacittà.
“Domaniciapriremolaviaattraversoilboscoedifilibustierinonsarannocosíimbecillidafucilarcisenzanemmenodire:ehi!…guardati!…Buttafuocomanderàdegliuominiacercarci.”
–C’ètroppaluceperdormire.
–Copritigliocchicollemani,–disseDeGussac.–Ioaccettoilconsigliodeltuoamico,efinoallospuntaredelsolenonmimuoverò.
–Alloramontolaguardia.
–Comevuoi,amico:buonanotte,eguardachelefiammenonsispinganofinoanoi,–disseMendoza.
–PotetedormiretranquilliquandovegliaunBarrejo.
Larispostafudatadaduegrugniti.Ilguasconenumerodueedilbascorussavanogià,mentrelavallefiammeggiavasemprepiúintensamente,illuminandoperfinolecrestedellealtissimemontagne.
Tuttalanotteilfuocoavvampòconfuriaincredibile,facendocrollarecase,caserme,chiese,campanili,magazzini,poiversol’albalefiamme,permancanzadialimento,gradatamentesiabbassarono,contorcendosi,comefosserofuriosedinonaverpiúnulladadistruggere.
Segovia-Nuovanonesistevapiú.
Lageniale,quantunqueferoce,trovatadelguasconeerastatasufficienteadaprire,ilpocheore,laviaaifilibustieridiRaveneaudeLussanedisperdereigrossicorpispagnuolicheilmarchesediMontelimarpotevaopporrealoro,econmoltesperanzediaverragionediquelpugnod’uomini.
Quandoilsoleriapparvesullealtevettedell’impotentesierra,chesistendevadaponentealevante,fronteggiatadaun’altraminore,itreavventurieri,nonvedendopiúnessunonellavalle,simiseroincamminoperraggiungereButtafuocoeRaveneaudeLussan.
Ifilibustieri,vedendoilpassolibero,potevanoapprofittareescenderedalleloroposizioni,senzaattenderli.
Siricacciaronosottoifoltissimiboschichecoprivanoifianchidellasierraesimiseroanimosamenteincammino,precedutidaDeGussac,ilqualesieraprovvistod’unmoschettoprimadilasciarelasuatavernaccia.
Nelloscenderelavallesieranoconsiderevolmenteallontanatidalletrinceetenutedailorocompagni,sicchédovetterorimontarefaticosamentelasierraperunamezzadozzinad’ore,aprendosiilpassoacolpididraghinassa.
–Sivedono,–disseaduntrattodonBarrejo.
–Chi?–domandòMendoza.
–Letrincee.
–Edifilibustieri?
–Ochedormonotutticomeghiriosonopartiti–risposeilguascone.–Nonvedonessunasentinellavegliaresuipuntiavanzati.
–Checiabbianoabbandonati?
–Miocaro,avrannopensatocheeramegliosalvaretrecentouomini,invecediduesoli.
–Gl’ingrati!…–esclamòMendoza.
–Nonsiamoancoradentrolepalizzate,–disseDeGussac.
–Forsesiriposanoall’ombradellecinte.
DonBarrejoscosselatesta.
–Uhm!…–fecepoi.–Noiabbiamolavoratoperglialtri,eglialtrihannopiantatoinassonoi.
“Forse,nonvedendociritornarepresto,avrannocredutocheglispagnuoliciavesseroappiccati.”
Unodoreinsopportabilegiungevadallapartedelletrincee,sopralequalivedevanovolteggiarestormiimmensidiurubu,ifalchidell’Americacentrale.
Icadaverideglispagnuoli,abbandonatisulcampodibattaglia,cominciavanoacorrompersi.
–Tonnerre!…–esclamòdonBarrejo,ilqualecominciavaadavanzarsiconprudenza.–Saràunaffareseriomettereipiedidentroaquelcarnaio.
“Cheinostricompagnisianofuggitipernonprendersilapeste?”
–Lassúnonviènessunesserevivente,–disseDeGussac,ilqualeavevaraggiuntol’orlodellaprimatrincea.–Mirincrescedirvelo,mavoisietestatiabbandonati.
–AndremoalDarienpernostroconto,–risposedonBarrejo,ilqualenonsispaventavamaidinulla.–Oranonabbiamopiúglispagnuoliaifianchi.
–Aspetta:vedounsegnalepiantatoinmezzoallatrincea.
–Andiamoavederlo,–disseilbasco.–Lohannoinnalzatocertamentepernoi.
Superaronolatrincea,turandosiilnasopernonrespirarequelleesalazionipestifereprodottedaquell’ammassodicorpiumaniormaiincompletadissoluzione,esidiresseroversoun’astadilancialaqualereggevaundrapporossoconqualchecosadibiancopiantatosullacimaechenondovevaessereunpezzodilama.
Mendozanonsieraingannato.
EraunbigliettodiButtafuoco,colqualedavalorol’appuntamentosulMaddalena,nelcasochefosseroriuscitiasfuggireaglispagnuoli.
–Hannoapprofittatodell’incendioperpassare,copertidallenuvoledifumo,sottolebatteriespagnuole,–dissedonBarrejo.
–Enoi?–chieseDeGussac.
–Seguiremolamedesimavia.
–ÈlontanoperòilMaddalena,perchéscorrelungolefrontieredelDarien.Nonvipotremogiungereprimadiunadiecinadigiorni.
–Daremounpo’d’oliodipalmaainostripiedienoncifermeremofinchénonavremoraggiuntiicompagni.
–Vorreisaperequalevantaggiohannosudinoi.
–Notevolecertamente,manoicercheremodiguadagnarevia.Primaperòdimetterci
inmarciacerchiamodellearmidafuocoedellemunizioni,dissedonBarrejo.–Nevedotantelàinmezzoaqueimorti.
–Nonsaròcertamenteiochemetteròimieipiediinquelcarnaio,–disseMendozafacendoungestodiribrezzo.
–Enemmenoio,–aggiunseDeGussac.
Ilguasconeliguardòquasiconcommiserazione,poidisse.
–Diventateunpo’schizzinosivoi,camerati.DonBarrejoperònonloèmaistato.
Scavalcòlatrinceaesilasciòcaderesuquell’ammassodicadaveri,sopraiqualibattagliavanoferocementegliurubu.
Tenendosiunostraccioalnaso,siavanzòconprecauzione,temendounacaduta,egiunsefinalmentedinanziadungruppodovearchibugiemunizioniabbondavano.
Stavaperprendereunpaiodiarmidafuoco,quandosividepiombareaddossounostormodivolatili.
Idivoratoridicarogne,disturbatinelloronauseabondopasto,siprecipitavanoaddossoalvivo,tentandodilevargligliocchi.
–Ah!…furfanti!…–urlòilguascone,furibondo,sguainandosubitoladraghinassa.–Avetefattoalleanzacoglispagnuoli?Oraviaccomodoio.
Chiacchieravaebattagliavaaduntempo,tagliandoalieteste,seppellendosifraunanuvolagliadipenne.
MendozaeDeGussacridevanoacrepapelle,senzaaccorrereinsuoaiuto.
Gliurubudovetteroperòbenprestoconvincersicheilorobecchieranomenorobustidelladraghinassadelguasconeefinironoperandarsene.DonBarrejoraccolseisuoiduearchibugielesuemunizioni,ripassòsuicadaveribrulicantigiàdivermiescalòlapalizzata.
–Guardateunpo’,–disse.–Perfinogliuccellil’hannoconnoi!
“Questaèlaterradellamaledizionee…”
Uncolpodifucile,sparatoanonmoltadistanza,gliruppelafrase.Degliuominicheindossavanocorazzeedelmettieranoimprovvisamentecomparsisullacrestadell’alturaesipreparavanoafucilareitreavventurierisenzanemmenodireloro:Ohé,guardatevi!
–Fulmini!…–esclamòMendoza,mettendosiprontamentealcopertodellasecondatrincea.–Glispagnuoli!…
–Tonnerre!…Dadovesonosbucaticostoro?–sichiesedonBarrejo,ilqualeavevafattoaltrettanto.
–Devonoesserequeitrecentocheciseguivanoallespallepertoglierciibagagli,–risposeMendoza.–Gambe,amici,erifugiamocinellaforesta.
Lepallecominciavanoafioccaresullepalizzate,peròglispagnuoli,temendoforsediaverdinanzialoroforzerilevanti,nonavevanoosatoabbandonarelacrestadell’altura.
Itreavventurieri,tenendosicurviebenviciniallacintadimezzo,guadagnaronod’unfiatoilfiancodellasierra,copertodaalberiimmensiedacespuglicolossaliches’intrecciavanoaifestonidilianeevisigettaronodentro,mentreicolpidifuocospesseggiavanoconmaggiorfrequenza.
–Senonsisonoaccortichesiamointresoli,forsecilascerannoinpace,–dissedonBarrejo,ilqualesciabolavarabbiosamentelepianteperaprirsiilpasso.
–T’inganni,compare,–disseMendoza.–Houditodeicanilatrareelilancerannosullenostretracce.
“TiricordiquellafamosacorsaattraversoiboschidiSandomingo?”
–Lasciamicorrere:èilmegliochepossiamofare.
Avevanotrovatounosquarcionellaforesta,forseapertodaitapiri,iqualihannol’abitudinedicostruirsidelleverestrade,esieranomessiacorrereconlenaaffannosa,spronatidallearchibugiatechelamontagnaoppostaripercuotevaconunrimbomboassordante.
Quellacorsadisperata,lungoilfiancodellasierra,duròunabuonaora,poiitreavventurieri,nonudendopiúfarfuoco,sifermarono,nonpocostupitidiesserescampatimiracolosamenteall’agguato.
–Checosadicitu,Mendoza,dituttaquestafaccenda?
–Cheseavessiunabuonacolazioneladivorereisubitoinmezzominuto,–risposeilbasco.
–Iopensoinvecechenavighiamoorainunmaredifastidi.
–Sonoinezie,peiguasconi.
–Corpodibacco!…Seabbiamoallespallequeitrecentouominifiniremoperesserepresi.
–Abbiamodellegambeanchenoi.
–Elorohannoicani.Haipropriouditodeilatrati?
–Qualchemastinourlavafraglispagnuoli.
–Iohosempreavutounapauratremendadiquellebestiacce,perchéquandosimettonosuunapistanonlalascianopiú.
“ChebelguadagnocheabbiamofattoarecarciaSegovia!Siamorimastitagliatifuoridalgrossoecollaretroguardiadeglispagnuoliallaspalle.
“DeGussac,tucheseiguasconecomeme,haiqualcheideameravigliosa?”
–Seavessiquiqualchebottigliasapreiforsetrovarcelanelfondo,–risposeil
guasconenumerodue.–Ilvino,purtroppo,nons’incontranelleboscaglie.
–Alloranoncirimanechedimetterciincammino.
–Finchéavremolalinguaasciuttaelegamberotte,–aggiunseMendoza.–Nonbisognafidarsidiquestosilenzio.
“Seglispagnuolinonsparanopiú,èsegnochesisonomessigiàsullanostrapista.
“Amici,gambe!…”
Sieranointernatiinunsuperboboscodipassiflore,arrampicanticheinquelleregioniacquistanorapidamentedelledimensionistraordinarie,colfustoirtodispineechesiattorcigliafacilmenteaipiniodallepalme,formandodeifestonid’unamagnificenzaincredibile.
Quasituttoiltempodell’annosonocopertedifioripurpureiconpistilliestamibianchiiqualirappresentano,conesattezzameravigliosa,deimartelli,deichiodi,deiferridilancia,dellepiccolecoronedispineetuttiglialtristrumentidellapassione.
Itreavventurieri,checominciavanoaprovareleprimestrettedellafame,sigettaronosullafruttadiqueiprofumativegetali,grossicomeunpiccolopopone,collabucciagiallastra,eccellentiseconditiconvinoezucchero,edopod’avernefattoun’ampiaraccolta,sirimiseroincamminoseguendosemprel’asprafaldadellasierra.
Diquandoinquando,quasisottoiloropiedi,sialzavanodeibotauro,volatilialtiquasiduepiedi,collepennebrune,rigatesopra,ilventregrigiastroedilbeccoacutissimo,oppuredeicurlam,trampolieriappartenentiallafamigliadeifrancolini,bruno-purpureielatestapicchiettatadibianco,chenonavrebberodovutotrovarsiinmezzoaquelleforesteessendouccellipalustri.Vedendopassareitreavventurieri,iqualisiguardavanobenedallospararepeltimorediattirarel’attenzionedeglispagnuoli,volavanoviagridando:carò…carò…
–Ehi,donBarrejo,–disseMendoza,ilqualeseguivacoglisguardiardentiunbrancodiscoiattolivolanti,cheavrebberopotutofornirgliunadeliziosacolazione.–Cantanopertequeitrampolieri.
–Perme!…–esclamòstupitoilguascone,ilqualenoncessavadibattagliare,conDeGussac,controlepassiflore.
–Questisonomessaggerigentili,mandatidatuamoglie:carocaro…
–Cheildiavolotiporti!…–Tuseisordocomeunacampana!.Carò…carò…lacastigliananonmihamaidettocarò.
“Lasciastareledonneecercadicatturarmiinveceunpaiodiquegliscoiattolivolanti.Creditucheiosiaunuomodaviveresolamentedipoponcellidipassiflore?”
–Sevuoi,sparo!
–Ah,no!…–dissedonBarrejo.–Glispagnuolicisonoallecalcagna.
“Odiquelmaledettocane?”
–Miparediudirlodiquandoinquando.
–Già!…Ibaschisonodiventatianchesordiora.
Purchiacchierandononsiarrestavano.Collespadeeconladraghinassabattagliavanoferocementecontrolepassiflore,lequaliformavanosopradilorodeifestonisemprepiúfolti.
Versoilmezzodífecerounabrevefermatadinanziadunagrossapianta,laqualecrescevasolitariainmezzoaquelcaosdiverzura.
–Unpalodevaca!…–avevaesclamatodonBarrejo.–Lacolazioneèassicurata.Ancheiboschiqualchevoltaservono,benchéfaccianosoventedisperareipoveridiavolichesonocostrettiadattraversarli.
“Ehi,Mendoza,tuchehaiunbuonnaso,sentiglispagnuoli?…Iocheposseggodueorecchilarghicomedueombrellinonodopiúilcane.”
–Iocredochesisianofermatiafarecolazione,–risposeilbasco.–NonsonogiàdeimulideiPireneipermarciaresenzaunmomentodisosta.
–DeGussac,prestamiiltuoelmetto.Nonvisarannodellebestiedentro?
–No,camerata,teloassicuro.
–D’altrondesevièqualcheschizzinoso,tantopeggioperlui.
Preseladraghinassael’elmettoes’appressòallapianta,laqualecrescevadritta,tenacementeabbarbicataaunaroccia,conunacoronadifoglielarghissime.
Vibròunterribilecolpoedaltroncosividescaturiresubitounozampillodiliquidobiancastro,cheparevanonavessenulladainvidiareallatte.
–Questovalemegliodeipoponcelli,–disse,porgendoaMendozailcascochetraboccava.–Chepeccatonondiventarepiantatoredipalodevaca!…Ciòmirisparmierebbelafaticaditeneredellemucche.
–Saràperun’altravolta,–risposeMendoza,ilqualebevevaalunghisorsiildolcissimoedensoliquido.
Lafermataallabasedell’alberononduròpiúdidieciminuti.Unlontanolatratolipersuasearimettersisubitoinmarcia,pernonvenireraggiunti.
–Comesonolestiglispagnuoliafarecolazione,–dissebonBarrejo.–Lanostrapelledevevalerepiúdell’oro…Bestia!…Sonopelliguasconeebasche!…Sfidoiochesonoansiosidilevarceledidosso!
Avevanoripresalacorsa,manonpiúattraversoadunaboscagliadipassiflore.Dellepalmemagnifichesorgevanodinanzialoro,agruppi,lanciandoilorotronchisnellieflessibiliapiúdicinquantametrid’altezza.Sullecimecadevanoelegantementedelleimmensefogliedentellate,cheportavanounaspolad’unbelviolettoiridiscente,listatadiporporaefiocchidifruttachesembravanomeleverdi.
Aipiedidiquellepiantecrescevano,ingrandequantità,delletigridie,lequalispiegavanoalsoleilorofioriinformadicoppa,chiazzatiedocchialuticomeilpelamed’ungiaguarood’unpavone.
Quellasecondacorsa,piúaffannosadellaprima,duròfinoalcaderdelsole.
Tuttoilgiornoavevanouditoilatratidelmaledettocane,semprelontanièvero,maanchesempresullaloropista.
–Cerchiamociunrifugio,–disseDeGussac.–Senonlasciamopassareglispagnuoli,cifarannocorrerefinoallecaterattedelMaddalena.
–Cercalotu,–dissedonBarrejo.–Sareibenfelicedilasciarpassarequelcanedannato.
–Seciarrampicassimo…
–Taci,Mendoza,–disseilguascone,ilqualedaqualcheistantetendevagliorecchi.–Sidirebbechenoisiamoviciniaqualchefonte.
“Ascoltatu,DeGussac.”
–Odoinfattidell’acquagorgogliare,–risposeilguasconenumerodue.
–Sarebbequelchecivorrebbeperfarperderealcanelenostretracce.
–Andiamounpo’avederesesipotràusarequell’acquaanostrovantaggio,–disseMendoza.–Sesitrattad’unruscello,addiotuttelenostresperanze.
Itreavventurieri,all’incertalucecrepuscolare,sfondaronounammassoenormedicespugli,massacraronocollespadeunaventinadicactusgigantiesitrovaronoimprovvisamentedinanziadunbacinoilqualesistendevadinanziadunaroccia.
Daunaspaccatura,piuttostoampia,cheparevaconducesseaqualcheantro,l’acquaentravaedaun’altraspaccatura,apertasulmarginedelbacino,usciva,precipitandosigiúpeiselvosifianchidellasierra.
DonBarrejoavevasubitofissatiisuoisguardisullaroccia.
–Lasorgenteèlàdentro,–disse.–Sepotessimotrovareunrifugio?Ilcaneavrebbeunbelcercarelenostretracce.
–Credichevisiaqualchecavernapienad’acqua?–chieseMendoza.
–Unserbatoiodicerto.
–Etuvorrestipassarelanottelàdentrocoipiediinacqua?
–Rimanifuoriesbrigateladasolocoglispagnuoli.
–Nonhomaiavutosimpatiapergliantrioscuri,dentroiqualisipossononascondereanchedeiserpenti.
–ElenostrespadenonsonostatetempratenelleacquedeGuadalquivir?Compare,tudiventi,daqualchetempo,noioso.Invecchiforse?
–Puòdarsi,–risposeilbasco,ridendo.
–Hotrovato,disseinquelmomentoDeGussac,ilqualedaqualcheminutosifrugavaletasche.
–Checosa?–domandaronoadunavoceidueamici.
–Unpezzodicandelachemièservitoadarfuocoalbariledell’aguardiente.
–Leviamociglistivalieandiamoadesplorarelasorgente,–dissedonBarrejo.–Ilatratisiodonosemprepiúdistinti,escommettereicheglispagnuolinonsitrovanoapiúdimillepassidanoi.
CapitoloXV
ILPITONEDELLECAVERNE
ITREavventurieri,profondamenteimpressionatidall’ostinazionedeglispagnuoli,iqualiparevanorisolutianonaccordarelorounmomentoditregua,sitolseroglistivalidipellegialla,appendendoseliagliarchibugiedentrarononelbacinoilcuifondoeracopertodierbeacquatiche.
DeGussacavevagiàaccesalacandela,essendoormaiscomparsoanchel’ultimobarlumediluceesieramessodinanziaicompagnitenendoinpugnolaspada.
Praticodelleregionidell’Americacentrale,temevachesottoquelleacquetranquillesonnecchiassefraleerbequalcunodiqueimostruosiserpentiacquatici,particolarmentetemutidagl’indiani,potendosviluppareunaforzanoninferioreaquelladeipitonidell’IndiaedellaMalesia.
Latraversatadelbacino,nonmoltovastod’altronde,sicompífelicementeeditreavventurierisitrovaronoprestodinanziallaspaccaturadallaqualel’acquasfuggivagorgogliandodolcemente.
–Possiamopassare,DeGussac?–chiesedonBarrejo,cheeraincoda.
–Nonavremoalcunadifficoltà,–risposeilguasconenumerodue.
–Cacciatidentro,dunque.Quelmaledettocanesiavvicinasempre.
DeGussacalzòlacandelaedattraversòlosquarcio.
Dinanzialui,comeavevagiàsupposto,s’aprivaunosplendidobacinonaturale,diformaquasicircolare,abbastanzaampiopercontenereancheduedozzinediuomini.
Dallavôltaedalleparetil’acquacadevaabbondantemente,alimentandocosílasorgente.
DeGussacavevafattoalcunipassiinnanzi,tastandoconprecauzioneilfondo,quando
MendozaedonBarrejolovideroimprovvisamentearrestarsi.
–Haivedutoqualchesatanello?–chieseilterribileguascone.–Imieiliholasciatituttinellacantinadellamiataverna,sottolaguardiadiRios.
–Nonscherzare,camerata,–risposeDeGussac,convoceunpo’alterata.
–Noncisarannodeicaimaniqui,m’immagino.
–Houditoall’estremitàdelserbatoiol’acquasubitoagitarsi.
–Eppurenonsoffiaventoquidentro.
DeGussac,invecedirispondere,alzòpiúchepotélacandelaesimiseaguardareattentamente,malalucenonpotevagiungerefinoinfondoallasorgente.
–Eppure,–disse,–sonocertodinonessermiingannato.Èprecisamenteinquestirifugitranquillicheamanoritirarsiigrossiserpentid’acquadolce.
“Amici,fuorilespade!…”
Avevaappenapronunciatequelleparole,quandol’acquadelbacino,quantunquenonfossepiúaltadicinquantacentimetri,sigonfiòimprovvisamenteformandounaveraondata,edunmostruososerpenteacquatico,cherassomigliavaadunodiqueiterribilisucuriubrasiliani,collescaglietuttenere,sieressesibilandorabbiosamente.
Erapiúgrossodellacosciadiunuomoemisurava,supergiú,almenoottometri.
Itreavventurieri,spaventatidaquellaimprovvisacomparsa,sieranoappoggiaticontrolaparete,pernonfarsiavvolgeredallepossentispiredelrettilestritolatore.
–Manoagliarchibugi!…–avevagridatoDeGussac,piantandolacandelaentrounafessura,peraverelemanilibereenoncorrereilpericolodirimaneresenzaluce.
–Guardatevene!…–avevainveceesclamatodonBarrejo.–Voleteattirarciaddossoglispagnuoli?
“Abbiamodellespadeedaremobattagliaaquestosignorabitantedellecaverne.”
Ilserpente,disturbatonelsuosonno,manifestavaunacolleraterribile,perònonosavaancoraassalire,abbagliatoforsedallalucedellacandela.
Fischiavarabbiosamente,sialzavaesiabbassavaedagitavaburrascosamentelasuacoda,cercandodiallungarlaversogliavventurieriperavvolgerlaintornoallelorogambe.
Lasituazioneeraterribile.Daldifuorigiungevano,adintervalli,ilatratidelmaledettocanecheguidavaglispagnuoli,edilrettilesipreparavaperl’assalto.
–Preveniamolo!…–gridòdonBarrejo,alzandolasuaterribiledraghinassa.–Fracinqueminutiglispagnuolisarannoqui.
“Animo,camerati:proviamoilnostroacciaiosullesquamediquelmostro.”
Itreavventurieri,decisiauscireinqualchemododaquellasituazionechedimomentoinmomentosiaggravava,siscagliaronoacorpoperdutocontrol’abitatoredellacaverna,
menandocolpidisperati.
LaspadadiMendoza,troppoleggiera,rimbalzavasullescagliedelmostruosorettile,senzariuscireaprodurrealcunaferitaseria;leduedraghinassedeiguasconi,piúsolideepiúpesanti,tagliavanoinveceinpieno.
Ilserpente,copertodisanguedallatestaamezzocorpo,raddoppiavaisuoiattacchi,cercandodiavvolgereinunsolcolpoisuoiassalitoriestritolarli.
Lasuapossentecodasiagitavaintuttiisensi,scagliandoaddossoaicombattentisprazzid’acquachenonlisgominavanoaffatto.
–Picchiasodo,DeGussac!…–gridavadonBarrejo,saltandoadestraedasinistrapernonfarsiavvolgere.–Cacciaglilatuaspadaingola,Mendoza,senonfapresasullescaglie.
–Epicchiaduroanchetu,–rispondevanoicamerati,menandocolpiterribili.
Ilrettile,feritoindiecipunti,siesaurivarapidamentesenzariuscireasbarazzarsideisuoiavversarîcheglipiombavanoincessantementeaddossocomemastiniarrabbiati.
Finalmenteillungocorposiripiegòsusestesso,scossodafortissimeconvulsioni,poisisteselentamentesulfondodelserbatoio,proprionelmomentochedonBarrejolofinivaconuntremendocolpodidraghinassavibratoglisullatesta.
Intornoaicombattentil’acquaeradiventatatuttarosa,peròessendolaboccadisfogoabbastanzaampia,sfuggivarapidamente.
–Tonnerre!…–esclamòdonBarrejo,tergendosiilsudorecheglicolavadallafronte.–Miparediaverbattagliatocontroqualchemostruosodrago.Sonoveramentepericolosi,questirettili,DeGussac?
–Nonsonovelenosi,peròposseggonounataleforzadastritolare,fralelorospire,perfinoungiaguaro.
“Nonvièunanimalechepossaresistereloro.”
–L’orsoforse?
–No,Iltapiro,edevelasuasalvezzaallacapacitàedallaresistenzadeisuoipolmoni.
“Quandosisenteavvincere,eciòglisuccededifrequente,abitandoiluoghifrequentatidaquestirettili,sisgonfiatutto.
“Quandoilrettilehabenchiuselespire,beveariaingrancopia,diventandounterzopiúgrossoespezzalevertebredelsuoavversariose…”
–Taci!…–disseDonBarrejo,curvandosiversol’apertura.–Glispagnuolisonoqui.
Unlatratosonorosierafattoudireanonmoltadistanzadalbacino.Ilcanedovevaavertrovatalapistadeifuggiaschielaseguivaancoraconostinazioneferoce.
–Iohoquasipiúpauradeimastinideglispagnuolichedeigiaguari,–disseDonBarrejo.–Cheriescaatrovarcianchequidentro,Mendoza?
–Èimpossibile,–risposeilbasco.–Senoirestiamotranquilliesilenziosi,sfuggiremoancoraunavoltaainostrinemici.
–Vediamoseàpossibiletrovareunposticinoalmenopersederci.
Nonsarebbepiacevolerimaneretuttalanottecoipiedinell’acquatutt’altrochecaldaesempreritti.
–Cerchiamopure,–risposeMendoza,ilqualecitenevapureariposarsiunpo’,dopounacosílungamarcia.
Preselacandelaefeceilgirodellasorgente.All’estremitàscopríunaspeciedinicchia,scavatadalleacque,bastanteacontenerlituttitre.Eratutt’altrocheasciutta,poichédaiporidelsuolosfuggivano,conunallegrorumore,deigettidiacquachepoisiradunavanounpo’piúinbasso.
–Cisipuòstare,–disseMendoza.–Saremocostrettiaprendereunbagnofinoadomanimattina.Tuttelecomoditàd’altrondenonsipossonotrovare.
–Haiguardatobeneseviènascostodentroqualchealtroserpente?Qualchevoltaquestibruttirettilisiappaiano.
–Nonhovedutochedell’acquacolare.
–Tonnerre!…Spegnilacandela!
Ilcanecheguidavaglispagnuoli,unmastinodicertocapaceditenertestaancheadueuomini,avevalanciatotresonorilatratiiqualisieranoripercossisinistramenteentroilserbatoio.
Lacandelafuimmediatamentespenta,editreavventurierisirannicchiarononellospeco,puntandogliarchibugiversol’apertura,quantunquedubitasseroassaichelapolverefosseasciutta.
Aldifuori,sullerivedelbacino,siudivanogliuominiparlareadaltavoce.
–Ilcanesièfermato,–dicevaunocheavevaunvocionedatoro.–SeLopezsièarrestato,vuoldirechequellecanagliehannofattoquiunasosta.
–Bellascoperta!…–avevarispostounaltrosoldato,cheavevainveceunavocesquillantecomeunacampanad’argento.–Anch’io,senzaessereuncane,avreisospettatochequiavesserofattounafermata.
“Caramba!…Nonsitrovasempredell’acquacosífrescaecosílimpida.”
–Dovesisarannonascostiqueidemoni?–avevaripresoilprimo.–Cheabbianodeimuscolid’acciaio?Èdastamanechecorriamocomelupiaffamatisenzaunmomentoditregua.
–CercaLopez!…Cerca!…–avevanogridatoparecchievoci.
Ilcanecontinuavaalatrarelungolerivedelbacinosenzadecidersiariprenderelacorsa.
Lapistachedadodicioreseguivaostinatamente,glieraaduntrattomancata.
–Ehi,Mendoza,–dissedonBarrejo,urtandoilbascocheglistavavicino.–Checosatidiceilcuore,vecchiomio?
–Cheanchequestavoltalapasseremoliscia,–risposeilfilibustiere.–Lanotteèscesaenonpotrannoscorgerelaspaccaturaperlaqualesiamoentrati!
–Un’idea!…–esclamòdonBarrejo,picchiandosilafronte.–Talvoltasihannonellemanidellefortuneenonsiafferrano.
–Oraquest’uomometteràasoqquadroilserbatoio,–disseMendoza.
–Nonsitrattachediprenderequelserpentaccioedicollocarlopressol’apertura,–risposeilterribileguascone.–Ècosígrossochelaottureràcompletamente.
“Vedremoseglispagnuoliavrannoilcoraggiodiassalirlo.”
–Dopochenoil’abbiamoaccoppato,–disseDeGussac.
–Oracheèmortodifenderànoi.
–Quest’uomohaunafantasiainesauribile,–disseMendoza.
–Eppurelesuetrovate,devoconvenirne,sonosempreefficaci.
–Allorasivaaripescarequelserpente?–chieseDeGussac.
–Andiamo,–risposeMendoza.
Deposerogliarchibugi,sipreseropermano,regnandoormailàdentroun’oscuritàperfetta,dopocheavevanospentoilpezzodicandela,esimiseroacercareilmostruosorettilecoricatoinfondoalbacino.
Nonfudifficiletrovarlopoichéeracosílungocheoccupavaquasituttol’antro,essendosidistesodopolasuamorte.
–Issa,–disseMendoza,chepelprimol’avevascoperto.–Èpesantecomediecigomenedelleâncoredisperanzad’untreponti.
–Issa,–risposeroalorovoltaidueguasconi.
L’impresaperònonfucosífacilecomesipotrebbecredere,poichéquell’abitatoredellecavernepesavacomeseavessedentroisuoiintestinidelpiombo.
Tirandoespingendoeguidandosicolladebolelucecheentravadallaspaccatura,riuscironofinalmenteatrascinarlosulposto.
–Primadichiudereilpassaggiovediamocosafannoglispagnuoliesesonosempreinbuonnumero,–dissedonBarrejo.
Dall’altrapartedelserbatoiogiungevanodeiriflessirossastriesiudivanomoltevociparlare.
Ilguasconesalíconprecauzionefinoallaspaccaturaelanciòaldifuoriunosguardo.
–Corbezzoli!…–disse.–Sisonoaccampatiproprioneipressidelbacinoedhannoaccesomoltifuochi.
“Passerannolanottequi;inattesacheillorocaneritrovilenostretracce.”
–Sonomolti?–chieseMendozacheglistavadietro.
–Nonpossoscorgerlitutti,–risposedonBarrejo.–Mipareperòchesianounagrossacompagnia.
“DevonoesserequeifamositrecentocheseguivanoifilibustieridiRaveneau,pertogliereloroibagagli.
“Dammilatestadiquestobestionepermetterlabeneinvista:ancheseèspaccataprodurràuncertoeffetto.Ohé,issa!…”
Ilrettilefunuovamentesollevato,spintoedaccomodatoattraversolosquarciodellasorgente,inmododasembrareaddormentato.
DonBarrejoavevaavutalaprecauzionedimetterelatestabeneinvista,dopod’averlapulitadelsanguecoagulato.
–Eccounospauracchiochecilasceràtranquilli,–disse.–Camerati,inritiratanelnostrobucoecercatedidormire.
Riattraversaronosilenziosamenteilserbatoioeraggiunseroillororifugiopullulanted’acquafreschissima,accomodandosiallameglioperprendereunpo’diriposo.
Daldifuorinongiungevapiúalcunrumore.Glispagnuoli,stanchidaquellalungacorsa,dovevanoessersiaddormentatiintornoaifuochi.
Neppureilcaneurlavapiú;solol’acquadelbacinocontinuavaagorgogliaredolcemente,invitandoadormire.
Potevanoriposarsitranquillamenteglispagnuolicheavevanopermaterassodell’erba
foltaeprofumata,manoncertoitredisgraziatiavventurieri,chesisentivanocorrerel’acquasottoesopra,cadendoanchedallavôltadeilarghigocciolonichestizzivanospecialmentedonBarrejo.
Tuttalanottenonfecerocheagitarsiecambiarediposto,nellasperanzaditrovareunposticinoasciutto,mentreinveceparevachesopralagranderocciaesistesseunaltroserbatoioimportante,impazientediscaricarsiperfarpostoallenuovepiogge.
Anchequellanotte,perquantotormentosapassòcometantealtreefinalmenteunpo’dilucerischiaròilserbatoio,filtrandoattraversolespiredelserpente.
Glispagnuolialdifuorirecitavano,comeeralorocostume,lepreghieredelmattinoesiudivaunfruscíoeduncozzaredispadeediarchibugi.
DonBarrejochenonavevachiusogliocchiunsolomomento,stavaperbalzarefuoridalbucovolendosgranchirsilegambe,quandosiudironoecheggiaredelleurladiterrore.
–Serpente!…Serpente!…–gridaronoglispagnuoli,mentreilcaneurlavaasquarciagola.
Setteodottocolpidifucilerimbombaronounmomentodopoeparecchiepalleattraversaronoilserbatoio,piantandosinelleroccefriabilissime.
–Ciassaltano?–chieseroMendozaeDeGussac,svegliatidisoprassalto.
–Si,ilrettile,–risposeilterribileguascone,ridendo.–Guardatevidallepalledirimbalzo.
Ilguasconenumerodueedilbasco,senzaaspettareilsuoordine,sieranogiàcoricatidentroilcrepaccio,affinchéigrossiproiettili,chefischiavanosempreattraversoilserbatoio,nonlicolpissero.
Glispagnuolisiaccanivanocontrol’enormeserpenteeglimandavanoaddossounatalgrandinediproiettilidafarlosussultarecomesefosseancoravivo.
Quellatempestaduròparecchiminuti,quasisenzainterruzione,poifiníinunclamorealtissimo.
Glispagnuolisieranoprobabilmenteconvinticheilrettilefinalmentedovevaesseremorto.
–Mendoza,–chiesedonBarrejo,ilqualeseguivaleparetidelserbatoiotenendosibencurvo.–Seiancoravivo?
–Si,compare,–risposeilbasco.
–Etu,DeGussac?
–Piúvivodiprima.
–Rendetegraziealserpentaccio,–dissedonBarrejo,togliendosiilcappelloedinchinandosi.–Quellapoverabestiacihasalvatalapelle,figliuolimiei.
“Purtroppo;senzalamiaprodigiosaidea,aquest’oravoisarestetuttimorti.”
–ElespadetempratenelleacquedelGuadalquivirachecosaservonodunque?–chieseilbasco,ironicamente.–Setagliandoleruvideegrossescagliedeiserpenti,potrebberotagliareanchequalchetestaumana.
–Qualchevoltaanchedieciteste,quandol’uomocheleimpugnaèvalorosoedhailbracciosolido,–disseilterribileguascone.
–Anchecento,uomoferocissimo,–risposeMendoza.–Iohopassatimoltiannifraipiútremendifilibustierienonmièmaitoccatod’incontrarmiinunavventurieroditalefatta.Tu,compare,seiilverocalibroda36.
–Checos’è?
–QuandoWanHorn,ilfamosofilibustiere,scoprivafraisuoiuominiunaccidenteseccocomete,loinsignivadell’ordinecalibro36,chealloraeralamassimaportatadeipezzidacaccia.
DonBarrejosiscopríefeceunprofondoinchino.
–TunonseiunWanHorn,né,uncontediVentimiglia,–disse,collasuasolitacomicagravità.–Siccomeperòseisemprestatounfamosofilibustiere,purcombattendonegliultimiranghi,iotisonoriconoscentedelcalibrochemihaiassegnato.
“Corpod’uncannone!…SenoiriusciremoametterelemanisulfamosotesorodelGranCacicodelDarien,faròfonderepermiamoglieunapepitagrossacomeunapatataesuquellospillonefaròincidereil36.
“NuovoordinecavallerescodiS.M.Mendoza54°.”
–Perché54°?
–Suppongochetuavraiavutodegliantenaticomequalchealtromortaleechenonsarainatodallaschiumadelmare.Tudunquesaraiil54°successoredeltuoantenatissimo.
–Cheildiavolotiporti!…–risposeMendoza,scoppiandoinunarisata.
–Èimpossibile,camerata,–dissedonBarrejo,–perchéidiavoliedisatanelliliholasciatituttinellamiacantinasottolaguardiadiRios.
“Suvvia,aiutatemiatogliereilserpentaccio,giacchéglispagnuolisenesonoandati.”
–Neseiproprioconvinto?–chieseDeGussac.
–Nonodiilcanelatrareinlontananza?Ocercadisperatamentelanostrapistaonehatrovataun’altra.
–Sí,senesonoandati,–confermòMendoza.
Afferraronoilrettilecheeraridottoinunostatomiserandoelolasciaronocaderenelserbatoio,poipreselearmielemunizionilasciaronoilrifugioperprendersi,dopotantaacqua,unbelbagnodisole.
Intornoalbacinofumavanoancoradeitizzoni,suiqualiglispagnuoliavevanoabbrustolitodellepannocchiedimais,agiudicaredaimoltigranichesivedevanoaterra.
Nemmenoessidovevanoesserericchiinfattodiprovviste.
Lagiornatapromettevadiesseresplendida.L’astrodiurnosfolgoravagiàsullecimedellasierradilevante,inondandolavallatadiraggid’oro,edunabrezzolinafrescafrescapassavaattraversoiboschi,facendosussurrarelegiganteschefogliedellepalmeedondeggiarelealtissimecimedeipinou.
Rittosuiramid’uncespugliodianonegrandifloreunbell’uccello,altoquasiduepiedi,collepennebrunorigatesopraedilventregrigiastro,colbeccolungoedacutissimoegliocchigialliedilatati,parevachesalutasseilsole,lanciandoatuttagolaesenzaalcunainterruzionedellenotecuriose:dunka-du…dunka-du…
–Quellasarebbeunamagnificacolazione,–dissedonBarrejo.
–Ibotokosonodelicatissimi,noiperòsaremocostrettiaguardarlodalontano.
“Inostriarchibuginonpossonosparareperora.Peccato!…”
–Epoinonsarebbeprudentefarfuocoinquestomomento.
Glispagnuolinondovevanoesseremoltolontani,–disseMendoza.
–Eppureiventribrontolanominacciosamente.Abbiamosoppressocolazioni,pranziecenetuttod’uncolpo.
–Quandoavremovarcatalacrestadiquestamontagnapotremoarrischiareuncolpodifucile,donBarrejo.Lasciamoliquindibrontolareperora.
Ilterribileguasconemandòunlungosospiro.
–Aquest’ora,seiofossinellamiataverna,avreigiàfatteduecolazioni.
–Eportatoilcaffèallaseñoramoglie,–aggiunseMendoza,ridendo.
–Questavoltava’tualdiavolo!…
–Preferiscosalirelamontagna.Orsú,DeGussac,attacchiamo.
Datounultimosguardoallaprofondissimavallecheserpeggiavafraleduesierreecheapparivaassolutamentedeserta,itreavventurieri,dopoavereimpostoallelorobudellaunrigorososilenzio,sicacciaronoattraversolaboscagliacollasperanzadilasciarsimoltoaddietroglispagnuoliedigiungereprimadiloroallecaterattedelMaddalena.
Laselvagginaabbondavasottoaquellesuperbepiante,chelanciavanolelorocimeaquaranta,acinquantaeperfinoasessantametri.
Bandediconiglîdalpelorossochiaroelacodalungafuggivanoattraversoaicespugli;igallidalcollare,alloranumerosissimiedorascomparsisullesierredelcentroamericano,facevanoperqualcheistantelalorocomparsafralelianeches’intrecciavanoafestoni,mostrandoleloroquattroali,poichénehannoduepiantatequasisottoilcollo,gonfiavanoillorogozzorugosodicolorarancioesalutavanoconungridoacutissimoperpoiscapparesubito;suitronchideipiniipicchicapelluti,tuttineri,conunciuffettosullatesta,grossicomeunacornacchia,picchiavanorabbiosamentecontroillegno,collorobecco
aguzzoedurocomel’acciaio,percercarelelarvedepositatedagliinsetti.
Inaltoequasirasentealsuolopoi,stormidiscoiattolivolantinonpiúgrossid’untopo,colpelamegrigioperlasopraebiancosotto,ilmusoroseoelepiccoleorecchietuttenere,descrivevanodeglizig-zagcuriosiavedersi,allargandolamembranadeifianchicheservelorocomeparacadute.
DonBarrejo,ilqualenoneraancorariuscitoafartacereisuoiintestinireclamantiimperiosamentelacolazione,guardavamalinconicamentequellaselvagginacheparevaloderidesse.
–Tonnerre!…–borbottava.–Quicisarebbedafaredegliarrostisquisitiedevocontentarmidiguardarli.Cosínonlapuòdurare.
“Sonogiàabbastanzamagroperdiventarlodipiú.”
Amezzodí,dopod’averattraversatoparecchicañon,itreavventurieri,piúaffamatichemai,raggiungevanolacimadellasierra.
Dinanzialorosistendevanoaltrevettechedovevanosuperaresenonvolevanocaderenellebracciadeglispagnuoli.
Scaricaronogliarchibugi,temendochelapolverenonservissepiúesislanciaronoattraversoicespugli,ansiosidiguadagnarsifinalmenteunacolazionechemancavalorofinodalgiornoinnanzi.
Benprestodeicolpirisuonaronoadestraedasinistra,ripercuotendosifragorosamentenellaprofondavallata.Conigli,gallinesultane,gallidelcollareeranocadutiinbuonnumerosottoicolpideicacciatoriiqualioltreadesserespadacciniinsuperabili,eranoaltrettantofamosibersaglieri,specialmenteMendoza.
Avevanogiàaccesoilfuocoalriparod’unaroccia,soffiandounventopiuttostofortesullasierra,estavanospennacchiandoivolatili,quandodonBarrejogettòinariailgallodelcollarechetenevainmano,accompagnandoilgestoconunasfilzaditonnerre!
–Ebbene,diventipazzo?–glichieseMendoza,stupito.–Èverochelapunadellamontagnaguastatalvoltaicervelli.
–Nonhaperòguastiimieiorecchi,compare,–risposeilterribileguascone.–Nonodinullatu?
–Deitorrentiscrosciare.
–Etu,DeGussac,cheseiunguasconealparidimeechedeviaverl’uditofinissimo?
–Ancorailcane?
–Sí,urlasulfiancodellasierra.Quellabestiamaleficacihafiutatoanchealungadistanzaecercadiraggiungerci.
–Deveessereperòmoltolontano.
DonBarrejosidiededuepugnisullatesta.
–Corpodituttiisatanellichiusinellamiacantina!…–esclamòfuribondo.–Chenonpossiamopiúnédormire,némangiare?
–Compare,–disseMendoza,–saicomefannoglispagnuoliquandovannoallaguerra?Fannocolazioneconunasigaretta,pranzanoconunacipollaecenanoconunaserenatafattaallaluna.
–Eselalunamanca?
–Lechitarrecontinuanoegualmente,–risposeMendoza.
–Houditoinfattiparlaredellafrugalitàedellaresistenzadelsoldatospagnuolo,–dissedonBarrejo.–Ecosí?
–Sitornaascappare.
–Senzaaverassaggiatiprimaquestiduegallidelcollare?Oh,mai!…Abbiamoanchenoiildirittodifarecolazioneelafaremo,corpodituttiisatanelli!…
“Ilcaned’altrondeèancoramoltolontanoeforsesegueun’altrapistaepoinoiteniamolacrestadellasierra,gliarchibugisonobeneasciuttiesapremodifenderci.
“DeGussac,soffiasulfuoco.”
CapitoloXVI
SULL’ALTA“SIERRA”
DONBARREJO,dabuonguascone,eraunuomodiparolaesiccomelagolatentavaferocementeisuoicompagni,tuttifuronod’accordodiprepararsilacolazioneedidivorarsela,salvoabattersicomeeraloroabitudine.
Ilcane,chedovevaavereunolfattofinissimopersentireinemiciadunacosígrandedistanza,continuavaalatraresuifianchidellasierra.Seguivaprobabilmentequalchecañon,forseunpo’acasaccio,tirandosidietroicombattentiiquali,dopotantemarcefaticose,dovevanoessereimpazientidifinirlaconquegliinafferrabiliavventurieri.
Duegallidelcollare,sapientementearrostitidaDeGussac,ancheluitaverniere,infilzatiinunabacchettadiferrod’unarchibugio,furonoilpiattofortedellacolazione.
Mendozaperòviavevaaggiuntounconigliobengrassoccio,ilqualearrosolandosispandevaall’intornounprofumosquisito,fors’anchepericolosocolcanecheerasempresullaloropista.
Malgradolespacconatedeidueguasconi,iqualiaffermavanodinonvolersimuoverefinoachenonavevanoterminato,lacolazionefufattaallalesta.
Ilatratidelmaledettocane,echeggiantisempresulfiancodellasierraeche
diventavanodiminutoinminutopiúdistinti,avevanomessounpo’d’inquietudineancheindossoaiduegradassi.
–Sgombriamo,–disseMendoza,ilqualesospiraval’istantediunirsiallacolonnadeifilibustieri.–Chivuolbattersirimangapure.
“Percontomioserbolapanciaperun’altraoccasione.”
–Perchéèpienadiquelladeliziosacarnedigallodascoppiare,–dissedonBarrejo.–Setufossiaffamatoterrestitestaaqueidemonichec’inseguono.Confessoperòchesonoanch’iodeltuoparereechepreferiscorimettermiincammino.
“Saicondurcitu,DeGussac?”
–QuandoavremoattraversatalasierravimostreròlecascatedelMaddalena.
“Laviasaràlungaemoltoaspra,peròviassicurochegiungeremoprimadeivostricompagni,sesonocostrettiaseguirelavallediSegovia.”
–Mettiamocilegambeinispalla,–dissedonBarrejo–efacciamocorrereglispagnuoli.
“Chenonsistanchinomai?Ohvedremoseavrannolegambepiúsolidedeiguasconiedeibaschi.
“Ah!…Quelcane!…Sepotessimandargliunabuonapalla!”
–Sipresenteràpiútardil’occasione,–disseDeGussac.–Peroranondobbiamofaraltrochecorrere.
–Da’unpo’d’olioaimuscoli,Mendoza.
–Imuscolideibaschinonsibagnanochenelvino,–risposeilfilibustiere.
Un’altravetta,altissima,tuttacopertadiforesteimmensestavadifrontealoro.
Itreavventurieri,dopoessersibenassicuraticheilcaneeraancoralontano,attaccaronocoraggiosamentelamontagna,collafermaintenzionedifarfareaglispagnuoliunalungaeterribilemarcia,poichéquellaostinazionecominciavaadimpressionarli.DovevanoessersibenaccortichenonavevanodinanzichedeglisbandatienongiàilgruppoprincipaleguidatodaRaveneaudeLussanedaButtafuoco,perimpegnarsicosíaccanitamente.
Undubbiosieraperòcacciatonelcervellodelguasconenumerounoedelbasco,cioècheilmarchesediMontelimar,abbandonatoilgrossodellesueforze,sifosseunitoaitrecentouominipergiungerepiúsollecitamenteallefrontieredelDarien.
L’ideadidoversitrovareancoradinanzialterribilemarchese,facevacorreredeibrivididispaventonelleossadeidueavventurieri.
Marciavanodaquattroore,conlenaaffannosa,nonfermandosichequalcheistanteperascoltareseilcaneguadagnavasudiloro,quandoDeGussacchemarciavaintestasifermòbruscamente,facendoungestodidispetto.
–Ehi,amico,miparechetunonsiacontentoinquestomomento.HaivedutolecornaolacodadicompareBelzebú?
–Temocheavremofrapocodafareappuntocondellecornaecondellecode,–risposeiltavernierediSegovia.–Ascoltaunpo’dunque.
–To’!…Sidirebbechequivisonodellemucche,–risposedonBarrejo.–Chebellaoccasioneperbereunatazzadilatte!
–Sí,va’amungerlotu,–risposeDeGussac,ilqualenonparevaaffattotranquillo.
–Nonsonospagnuolieamebasta,–risposedonBarrejo.
–Sonobenpiúterribili.Haimaiuditoparlaredeitoridellapuna?
–M’immaginochesarannodellebestiefornitedicorna,dizoccoliedicodecometuttelealtre.
–Uff!…–fecedonBarrejo.
–Nonprendetelecoseallaleggiera,–disseMendoza,ilqualeavevagiàarmatol’archibugio.–Iohouditoparlaredeitoridellealtesierreesemprecongrandespavento.
–Insommacheanimalisono?–chiesedonBarrejo.
–Deitorifuggitidalletenuteinseguitoaiferocitrattamentideivaquerosediventatiormaicosíselvaggicheappenascorgonounuomoloassaltanoelosventrano.
–Veramentenonamereiaffattolasciaresullelorocornalamiasquisitacolazione,–dissedonBarrejo.–Checosasifadunque?
–Siaspetta,–risposeDeGussac.
–Eglispagnuolichecisonosempreallespalle!…
–Preferiscoaffrontareloro,permioconto,piuttostocheuntorodellapuna.
–Seiunguasconecomeme,quindiiodevocrederti.Guardiamocidunquedallecornadiquestisignoridell’altasierra.
Sieranogettatidietroiltroncod’unaltissimopinou,facileascalarsiavendoiramifinoquasiaterra,esieranomessiinascolto.
Nellaboscagliasiudivanodeimuggitisordi,cheavevanounnonsochediferoceedattraversoaglisquarcidellepiantesivedevanopassareeripassaredellegrandiombretuttenere.
Qualchedrappellodiqueiformidabilianimali,riconosciutidiunaferociainauditaed’unoslancioirrefrenabile,sieraradunatoinquelluogoetagliavalaviaagliavventurieri,iqualicorrevanoilpericolodivedersipresifraicolpid’archibugiodeglispagnuoliequellidellecornanonmenotemibili.
–Noncimancavachequesto,–dissesottovocedonBarrejo,ilqualespiavacuriosamentequellegrosseombre.–Ionohomaiavutoachefareconquestianimali.
“CivorrebbeilsignorButtafuococonunamezzadozzinadibucanieri.”
–ValloapescaresulMaddalena,–disseMendoza.
–Eppureanchesenzadiluidobbiamofarequalchecosa.Preferiscilepalleolecorna?
–Preferiscoaspettarecheitorisenevadano,–risposeMendoza.
–Edalloraavremoaddossoglispagnuoli.Ilcanehatrovatocertamentelanostrapista.Odicomelatragiocondamente,ora?Sepotessiprenderloacalci!…
–Nonimpicciarticoimastini.Hannodeidentiformidabilienonesitanomaiadattaccareilnemico.
–Miricordodi.Sandomingo.
–Lascialoquindiinpaceesevuoisbarazzartidilui,ammazzaloconunabuonafucilataeancheadistanza,poichénonsemprevannoaterraconunapalla.
–L’odioferocemente.
–Ediononmenoditeedaspettopazientementel’occasionechemigiungaatiro.Mortolui,glispagnuolirimarrannodisorientati.
–Tonnerre!…
Uncolpodiarchibugioerarisuonatoinquelmomentolungoifianchidellasierra.
Itori,udendoquelladetonazione,sigettaronofraicespuglifacendoudiredeimuggitiminacciosi.
–Inalto!…–comandòDeGussac.
Itreuominis’aggrapparonoaigrossiramidelpinouediederolascalataalvegetalegigante,ilqualelanciavalasuacimaasessantaeforsepiúmetridalsuolo.
Sieranoappenainnalzati,quandodieciododicitori,tuttineri,cogliocchiiniettatidisangue,lecornalungheedaguzzebenepiantatesullafronte,sigettaronocomeunuraganosottolaboscaglia.
–Unmomentodiritardoefacevanodinoiunabellafrittata,–dissedonBarrejo.
–Teloavevodettoiocheeranopiúpericolosideglispagnuoli,–risposeDeGussac.–Quandosonolanciatinonliarresterebbenemmenounpezzod’artiglieria.
–Speriamoches’incontrinocoinostrinemiciechesventrinoqueldannatocane.
Temendodiveniredaunmomentoall’altroscoperti,sieranomessiasalirefrettolosamente,passandodiramoinramo.
Sottodiloroitoricontinuavanoascorrazzareall’impazzataperlaboscaglia,orascagliandosiconimpetospaventosoedorasostandoqualcheistante,comesecercasserodiraccoglieredeilontanirumori.
Probabilmenteavevanouditoilatratidelcaneesieranoaccortidell’avanzatadegli
spagnuoli.
–Chebruttebestie,–dissel’eternochiacchierone,salendosempre.–Aveviragioneadire,DeGussac,chesonopeggiorideglispagnuoli,quantunquenonliabbiaancoraprovati.
–Etiaugurodinonprovarli,–risposeilguasconenumerodue.–Fortunatamentenonpossonoarrampicarsietroveremosullacimadiquestopinouuncomodonido.
–Unnido,avetedetto?–chieseMendoza,ilqualeerapiúavanzatoditutti.–Iocredochecenesiaunolassúeabbastanzacomodoperstarcitutti.
“Avremoperòdafareiconticoniproprietarî.”
–Checosahaiscopertodunque?–chiesedonBarrejo.
–Nonvedilassú,unagrossamacchianera?
–Esarebbeunnidoquello?
–Èdicondor!
–Vuotoononvuotonoilooccuperemo,–risposeilterribileguascone.
–Badaaituoiocchi,camerata.Nonsischerzacoicondor.
–Puòesserevuoto.
–Questolosapremofracinqueminuti.
–Miparecheildiavoloabbiamessolacodaneinostriaffari.Itorisonosottodinoi,igrossiuccellaccisopraeglispagnuoliprontiafucilarci!
–Taciesali,–risposeMendoza.
Quellascalataparevachenondovessefiniremai,tantoaltaeralapianta.FinalmenteMendoza,cheerasemprepiúinaltoditutti,giunsesottounaspeciedipiattaforma,coimarginirialzati,formatadirobustiramiintrecciati.
Eracosívastadapotercontenerenontre,bensíancheseiuomini,esullasuarobustezzanonsipotevadubitare.
–Èpropriounnidodicondor,–disse.–Seèvuoto,potremmoriposarcitranquillamenteelasciarpassareglispagnuoli.
“Quassúnonverrannocertoascovarci.”
–Esesaràoccupato,metteremogliinquiliniallaporta,–dissedonBarrejo.–Abbiamoarchibugiespadepertenereinrispettoqueigigantidell’aria.
“Sali,Mendoza,maprimaassicuratisequestagigantescacestaèsolida.”
–Nerispondopienamente,senzaprovarla.
Ilbascosiaggrappòall’orloedinduetempisitiròsupiantandoilvisofraunamoltitudinedipenneediavanzianimalichepuzzavanoorrendamente.
–Saccorotto!…–esclamò,mettendosiinginocchio.–Ilnidoèoccupato.
–Dachi?–chieseBarrejo,ilqualesieraissatodall’altraparte,aiutatodaDeGussac.
–Visonoduecondorinichesonnecchianoinmezzoatuttaquestaporcheria.
–Mettiliallaporta.
–Eseigenitoriritornano?Nonvièmoltodascherzarecoicondor,compare.
–Allorastrozzalieciservirannopiútardidicolazione.
–Puah!…Volatilinutritidicarogne!…
Avevaalzatelepiumeeleerbeseccheedavevamessoalloscopertoduecondorini,giàgrossicomeuntacchino,quantunquenonavesseroancoramesselepiume.
–Sareistatopiúcontentosenonliavessimotrovati,–disse.–Buttalivia,primachegiunganoivecchiefacciamounpo’dipulizia.
“Questoèunletamaio.”
Ilbascoguardòprimainaria,poinonavendoscortonulla,preseiduepiccinieligettònellaforesta,mentreDeGussacedonBarrejorovesciavanopenne,avanzid’animalipuzzolentiegrossimazzid’erbesecche.
–Panchitasarebbestatapiúbravacollascopa,–disseilterribileguascone,conunsospiro.–Noid’altrondenonabbiamomaneggiatoaltrochespadeedraghinasse.
–EboccalidimezcalodiXeres,aggiunsemaliziosamenteMendoza.
–Miocaro,bisognasapersiguadagnarelavita…Toh!Eglispagnuoli?Iononodopiúilatratidelcane.
Itreuominisimiseroinascoltoedinfattinonudironopiúlagrossavocedelterribilemastino.
–Checisianogiàsotto?–sichiesedonBarrejo,facendounasmorfia.–Impegnareuncombattimentoasessantametrid’altezzaèuncertoaffarechenonmivatroppoasangue.
–Vediamoinnanzituttochecosafannoitoridellapuna,–disseMendoza.–Sepascolanosemprenelbosco,vuoldirecheglispagnuolinonsonoancoragiunti.
Sigettòcarponiesispinsefinosull’orlodelvastopaniere.
Daquell’altezzapotevadominareunimmensotrattodiforesta,ancheperchélepiantenoneranopiúfoltecomesuifianchidellasierra.
–Sivedono?–chiesedonBarrejocheglistavadietro.
–Sí,epascolanoprecisamentesottoquestopinou,–risposeMendoza.
–Eppurepocofaglispagnuolinoneranomoltolontani.Quelcorpod’archibugiodeveesserestatosparatoanonpiúdimillepassi.
–Sapete,amici,chequestosilenziom’inquieta?
–Cheabbianoabbandonatalacaccia?–chieseDeGussac.
–Quandolecinquantinespagnuolechehannoperguidaunmastino,simettonosuunapista,laseguonoconnonminorostinazionedegl’indiani,–risposeMendoza.–Liconoscotroppobene.
–Sonotranquilliitori?–chieseiltavernierediSegovia.
–Manifestanounacertainquietudine,perònonsiallontanano.
–Saichedobbiamofare,camerata?–dissedonBarrejo.
–L’ariaèpurissima,ilsoleèsplendido,ilnidooscilladolcementecomeperinvitarciadormire.Chiudiamogliocchielasciamocheglispagnuolicicerchinoinmezzoallaforesta.
Conuncalciogettògiúgliultimirimasuglidierbesecche,edopoaversbadigliatotreoquattrovoltediseguitoconrelativistiramentidibraccia,sicoricònelrobustopaniere,incrociandolemanisulventre.
–Felicivolatili,–disse.–Coll’ariachesoffiaquassúdevonoprovaredegliappetitistraordinarî.
–Talidalevaregliocchiancheate,–disseDeGussac.
–Sevengonoaseccarci,conduecolpididraghinassataglieròloroilcolloelimanderòatenerecompagniaaicondorinichesperosisarannoaccoppati,cadendodaquestaaltezza.
“Seavessiunacaricaditabaccosareil’uomopiúfelicedelmondo.”
–Laprovvistaèesaurita,–risposeMendoza.
–MirifaròallecaterattedelMaddalena.
Isuoiduecompagni,vedendocheitorisimantenevanosempretranquilli,giú,allabasedelpinou,enonudendopiúilatratidelcane,sieranodecisiacoricarsiaccantoalui,quantunquetuttiqueiramifosseroimpregnatid’unfetoredicarnemarciaquasiinsopportabile.
Ilventochespiravaabbastanzaforte,facevadondolarelacimadell’altissimapiantaimprimendoanchealnidounleggieromovimentodirollio.
Noncivolevadipiúperfarchiuderegliocchiaitreavventurieri,chebenpocosieranoriposatidopolalorofugadaSegovia-Nuova.
Avevanodimenticatospagnuoliecondor;peitorinullaavevanocertodatemereepotevanodormireancheunasettimana.
Aduntrattounafortissimacorrented’ariasiprodussesopradiloro,poiqualchecosaprecipitòsulnido,emettendostrideacute.DeGussaccheavevaricevutounterribilecolpodibeccosull’elmetto,aprígliocchi,gridando:
–All’erta!…Icondor!…
Unuccellacciomostruoso,cheavevadell’aquilaedelmarabutoindianoavendoilcollospelatoerognosocongrossesporgenze,sieralasciatocaderesopradiloro.
Comesisa,icondorsonoipiúgrossivolatilicheesistanoalmondo,possedendodellealichemisurano,preseinsieme,perfinocinquemetriedunaforzataledaportareinariaunmontoneounguanacocollastessafacilitàcomefosserodellesemplicilepri.
Nonvieraquindidascherzareconuntaleavversario.
Vedendoitreavventurieribalzareinpiedicollespadeinmano,siritrassefinoall’orlodelnido,agitandofuriosamentelesueimmensealiespalancandoilrostroprontoall’offesa.
Imprimevaallacostruzionetaliscossedatemerechedaunmomentoall’altrotuttosisfasciasse.
Itreavventurieri,benrisolutianonlasciarsilevaregliocchiofareunsaltodicinquantaosessantametri,stavanoperspingersiinnanzi,quandounagrandeombrasiproiettòsopradiloro.
–Ilmaschio!…–avevagridatoDeGussac,ilqualeconoscevamegliodeisuoicompagniqueiformidabiliuccellacci.
Unaltrocondor,piúgigantescodelprimo,siprecipitavasulpinoumandandogridaacuteesbattendorabbiosamenteleali.
–Diamobattaglia!…–gridòdonBarrejo.–Ameilmaschio,perora;avoilafemmina.
–Badadinonfartiscaraventarenelbosco,–avvertíDeGussac.
Ilsecondouccellacciosierapureaggrappatoall’orlodelnidoetendevailcollorognoso,avventandofuriosebeccateintutteledirezioni.
Uncombattimentoaterra,fossepurecontrodeinemicipiúnumerosi,nonavrebbespaventatoidueguasconiedilbasco,oramaitroppoabituatiamenarlemani.Unalottalassú,dentrounnidosituatosullacimadiunalbero,asessantametrid’altezza,controduevolatilicheconunsolocolpod’alapotevanospazzarlivia,eraunacertafaccendachefacevasudarfreddoanchedonBarrejo.
–Gettateviinginocchio!…–avevacomandatoDeGussac.
Eral’unicacosadafarsiperevitareunterribilecapitombolo.
Mendozael’extavernierediSegovia-Nuovasieranogettaticontrolafemmina,laqualesembravalapiúfuriosa,mentredonBarrejocercavatenertestaalmaschiocheminacciavadispaccarglilatestaconuntremendocolpodirostro.
Lalottaperòeratutt’altrochefacile,incausadellespaventoseoscillazionichesubívailnido,sottol’enormespintadiquellequattrogigantescheali.
Icolpigrandinavano,colpidispadaecolpididraghinassa,enonottenevanoaltrosuccessochequellodifarvolarinariaunanuvoladipenne.
Icondortenevanocoraggiosamentetestaagliinvasoridelloronidoesembravanobendecisiavendicarelaloroprole.
S’avanzavano,producendodelleimpetuosecorrentid’aria,gridandorabbiosamente,riparandosidestramentedaicolpidispadacollealieperfinocolrostro.Gliarchibugiavrebberopotutoaverebuongiuococontrodiloro,seiltimorediattirarel’attenzionedeglispagnuoli,forsevicinissimi,nonavessetrattenutoprudentementegliavventurieri.
Labattagliaduravadacinqueminuti,conparifurored’ambelepartieconscarsosuccesso,quandoilmaschiochesisentivapunzecchiaredatutteleparti,abbandonòl’orlodelnido,ealzatosidipochimetripiombòcomeunamassainerteaddossoalterribileguascone,sperandoforsediopprimerlocolsuopesood’imprigionarlofralesueali.
DonBarrejo,sconcertatodaquelfulmineoattacco,checertamentenons’aspettava,vedendosopradiségliartigliprontiapiantarsinellasuatesta,lasciòcadereladraghinassaes’aggrappòdisperatamenteallezampedell’uccellaccio,confidandonellapropriaforzaenelpropriopeso.Ilcondorinvece,conunosforzodisperato,sirisollevòespiccòunagrandevolataaldisopradelbosco,abbassandosigradatamente.
Ildisgraziatoguascone,chenonavevanessundesideriodifracassarsileossa,nonavevaabbandonatelezampe.
–Aiuto,Mendoza!…–avevaurlato.
Disgraziatamenteilbascoel’extavernierediSegovia-Nuovanonpotevanoinquelmomentooccuparsidilui,néseguirlonelsuoviaggioaereo.
Strettidallafemmina,cheliassalivaconunaferociainaudita,avevanoungrandafareatenerlalontanaacolpidispada.
Ilcondor,nonpotevareggereatantopeso,calavadolcemente,quasisfiorandolecimedeglialberi,controiqualiilguasconediquandoinquandourtava,ammaccandosimalamenteleginocchia.
Tenevaleimmensealiaperte,perservirsenecomediparacaduteesidirigevaversounaspianatasullaqualepascolavanoalcunitoridellapuna.InvanodonBarrejo,spaventato,urlavadisperatamenteestringevalezampecontuttalasuaforza:l’uccellaccio,forsenonmenospaventatodilui,continuavalasuadiscesa,facendodeglisforzigiganteschiperreggersi.
LedisgraziedeltevernierediPanamanoneranoperòancorafinite.
Ilgigantescouccellaccio,strematoprobabilmentedaglisforzifatti,precipitavarapidamenteepropriosoprailbrancoditoribrucantilafrescaeodorosaerbadell’altasierra.
Glianimali,vedendopiombarsiaddossoquelmostro,tentaronodidarsiallafuganelmomentoincuiilguascone,vedendosiormaiapochimetridaterra,silasciavaandare.Fuunacadutastraordinaria,inaspettata.Ildisgraziatoinvecediandarseneacoricaresiapureagambelevate,sullefolteerbe,sieratrovato,senzasaperecome,suld’orsod’unodeitorifuggenti!…
–Eccolafine,–pensò.–Addio,bellacastigliana!…
Decisoperòalottarefinoall’estremodellesueforze,sieraaggrappatodisperatamenteallecornadeltoro,mentreilcondorriprendevailsuovoloversoilnido,inaiutodellasuacompagna.
L’animale,unosplendidotorotuttonero,sentendosiaddossoquelpeso,sieraslanciatoacorsafuriosa,lasciandosiaddietrosubitoicompagni,iqualinonparevanoaffattodispostiaseguirloinquellagaloppata.
Iltoroinpochiminutiattraversòlaraduraesiscagliòpazzamenteinmezzoallaforesta,muggendoescuotendolarobustatesta.
Probabilmentecredevadiesserestatoassalitodaqualchecoguaroodaqualchegiaguaroeperciòsigettavafuriosamenteinmezzoaicespugli,collasperanzachelasuppostabestialolasciasse.
DonBarrejo,piúspaventatochemai,sieraallungatotuttosuldorsodelbestioneperchéqualcheramobassononglispaccasselatesta.
Foglieefrondeglicadevanoaddossoingrandequantitàesisentivasferzarecrudelmenteilvisodairamoscellideicespugli,perònonlasciavalecornaestringevadisperatamentelegambe,pernonfareuncapitombolocheavrebbepotutoaveredelleconseguenzemortali,fratantitronchid’albero.
Iltoro,semprepiúinferocitoespaventato,precipitavalacorsa.Colcolloteso,gliocchiiniettatidisangue,ifianchipulsanti,siscagliavasemprepiúimpetuosamente.
Vieranocertimomenticheilguasconesicredevatrasportatodaqualchespaventosouragano.
Aduntrattoquellagaloppatadisordinatasiarrestòdicolpo.DonBarrejo,proiettatoinnanziconimpetoirresistibile,eraandatoacadere,persuafortuna,inmezzoadunfoltoedaltissimocespugliodicitriuoli,mentrel’indemoniatoanimalescomparivainunosquarciodelterreno,mandandounlamentevolemuggito.
CapitoloXVII
LACATTURADIDONBARREJO
QUANTUNQUEiflessibiliramidellamagnoliaacuminata,–sichiamanocosíqueglialtissimicespugli,–avesserocedutosubitosottoilsuopeso,passaronoparecchiminutiprimacheiltavernierediPanamapotesserimettersiunpo’ingambe.Lavolataprima,lacorsafuriosadopo,l’avevamotalmentestorditodadomandarsisepercasoavevasognato.
Daveroguasconepossedevaperòdeinervid’unasoliditàaprovadibombaenon
tardòalasciarsiscivolaregiúdalcespuglio,trascinandosecounamoltitudinedifrutta,somigliantinellaformaaicitriuoli,mad’unrossolucentissimo,buonissimeperlefebbriintermittenti.
–Checosaèsuccesso?–sierachiestosubito.–Sonoancoravivoosonomorto?Eppurepocofadormivotranquillamentesulnidodeicondor…Tonnerre!…Inventiotrentaminutiiohoarrischiataduevoltelapelle…oramenericordo…Ediltoro?Doveèandatoafinire?L’uccellacciol’hobenvedutorialzarsimal’animalaccio,nonl’hovedutocontinuarelasuafuriosacorsadopoavermiscaraventatoinmezzoaquestepiantecomesefossiunapalladicannone.
Collegambeallargate,lemanichiuseintornoallafronte,ancoraintontito,donBarrejogiacevaalsuolo,respirandoapienipolmoniperriprendereunpo’dilena.
–Tonnerre!…–ripreseunmomentodopo,togliendosil’archibugiocheportavaadarmacolloedelqualepersuaventuranonavevamaipensatofinoalloraaservirsi.–Iochiacchierocomeunpappagallo,mentreMendozaeDeGussacsarannoancoraallepresecoicondor.
“Gambe,donBarrejo,edandiamoacercaregliamiciinpericolo.”
Sierafinalmentealzatoedopopochipassisierafermatodinanziadunaprofondabuca,infondoallaqualegemevailtorodellapuna,colcorpoattraversatodaunpaloaguzzo,diquelcertolegnoforsepresodall’alberodelferro.
–Midispiaceperte,amico–glidisse,–madonBarrejohaunatavernaedunabellamoglie,mentretunonhaichequalcheneracompagnabruttaalpariditeenonmenoferoce.
“Adognimodomihaisalvatalavitaetisonoriconoscente.
“Muoriinpace.”
Siallontanòdaquellatrappolascavataprobabilmentedagl’indianiperimpadronirsi,senzacorrerealcunpericolo,diqueigrossianimalichehannolecarnieccellenti,madovettesubitofermarsidinuovo.
Siritrovainmezzoadunafoltaforestaenonudivanécolpid’archibugio,négridadicondor,néaltrirumori.Solodiquandoinquandounmuggitostrozzatodeltoroagonizzante,rompevaquelgransilenzio.
Ilguasconesigrattòlatesta,comepersollecitareilcervelloadargliqualchebuonconsiglio,poidisse:
–Questosichiamaungranbruttoaffare.Dovemihacondottoquellabestiadannatanellasuapazzacorsa?Eimieiduecompagni?Sarannoriuscitiatagliarelatestaaqueidannatiuccellacciosarannostatiscaraventatisopralaforesta?Oh!…Comincioarimpiangerelatranquillatavernad’ElMoro!
Siguardòintorno,cercandodiorizzontarsiesiconvinsesubitodell’impossibilitàdiprendereunagiustadirezione,poichésopradiluilegiganteschefogliedellepalme
s’intrecciavano,formandounavôltaquasiimpenetrabileallalucesolare.
AuntrattoDonBarrejosidiedeungranpugnosulcranio.
–Zuccamaledetta,–disse.–Dovevivenireprimainmioaiuto.Èverocheanch’ioqualchevoltasonounbestione.
“Perusciredaquestaboscaglianonviècheunacosasoladafare:seguireallarovescialeormedeltoro.
“Ancheperquestavoltahoscopertol’America.”
Infatti,iltoronellasuacorsafuriosa,dovevaaverapertocomeunsolcoattraversoallemassedicespugliedilianecheavevasfondati.
DonBarrejosiassicuròchel’archibugiofossecarico,potendotrovarsidinanzi,daunmomentoall’altro,aqualchecoguaro,opeggioancoraaqualchegiaguaro,poitornòindietrogirandointornoallatrappola.
Iltoroeraspiratoegiacevainmezzoadunaverapozzangheradisangue.
DonBarrejononsidegnònemmenodiguardarloesimisesubitoincercadelsolco.
Avevafattoappenapochipassi,quandositrovodinanziadunammassodilianecheparevafosserostateviolentementestrappate.
–Eccolaviadelritorno,–disse.–Orsú,cerchiamodiraggiungerealpiúprestolaraduradovepascolavanoitori.
“Ilnidonondevetrovarsicheaqualchecentinaiadipassi,poichélamiavolatanonhaduratocheunpaiodiminuti.Sonoimpazientediritrovareimieibravicamerati,senzadeiqualiiononsapreipiúfarnulla.”
Passòattraversolosquarciodellelianeeventipassipiúinnanzitrovòuncespuglio,cheparevafossestatosfondatodaunariete.
Ancheperdilàiltoroerapassato,quindierasullabuonavia.
Siavanzòcosíperunabuonaora,seguendoleorme,stupitodiesserestatocondottotantolontano,poisiarrestòguardandosiintornoconinquietudine.
–Checisianodeglialtritori?–sieradomandato.–Sarebbeunmagnificoincontro!…DonBarrejo,sta’inguardiaericordatichenonhaipiúcontelatuafidadraghinassa.
Sieramessoinascolto,tenendoilditosulgrillettodell’archibugio.Dellefrontesimuovevanodinanzialuiadunadistanzadisolipochipassi.Qualcheanimaledovevatrovarsiinmezzoaifolticespuglicheformavanocomeunamuragliadiverzura,tantoeranoalti.
Trascorsequalcheminutod’angosciosaaspettativapelpoveroguascone,ilqualenonpotevaancorasapereconchidovevafare,poiunlungocorposetoloso,neroariflessiazzurrastri,conunasplendidacodariccadipeli,s’apríilpassofraicespugli,fermandosinonmenosorpreso,dinanziadonBarrejo.
EraunanimalegrossoquantouncanediTerranuova,bassodizampeecheinvecediavereunaverabocca,avevaunaspecieditubodacuiuscivaadintervalliunabruttalinguavischiosa.
–Checos’èquesto?–sichieseilguasconeunpo’rassicurato,poichéquellostranoanimalesepossedevadellerobusteunghiemancavaassolutamentedidenti.
SedonBarrejofossestatounpo’piúistruitoavrebbepotutosubitoriconoscerenelnuovovenutounorsoformichiere,manonessendosioccupatochedidarecolpidraghinassaancheacolorochenonnevolevano,noncapíniente.
L’orso,un’animalenienteaffattopericoloso,chesidifendeperòferocementecogliartiglicontroicoguarichesonoghiottidellasuacarne,sierasedutosullezampeposteriori,mettendosidinanzi,comeunoscudo,lasuamagnificacoda,laqualegligiungevafinoall’altezzadellatesta.
Sidondolavacosicomicamente,continuandoalanciarefuori,comeunostantuffo,lasualinguaimpregnatad’unamateriaviscosacollaqualesiprendeleformichecheformanoilsuounicocibo,chedonBarrejononpotétrattenereunaallegrarisata.
–Micò!…Micò!…CompareMicò!…–esclamò.–Seibengentileperoffrirmiquestospettacoloinpiena…
Sierabruscamenteinterrotto.L’orsononbadavapiúalui;tenevaisuoiocchiettinerissimi,fissisuunalberosottoilqualegiganteggiavaunamagnoliaacuminata.
Ilguascone,messoinsospetto,alzògliocchiespiccòquattroocinquesalti.
–Tonnerre!…–avevagridato.–AltrochecompareMicò!
Coricatosopraunramochesispingevaquasiorizzontalmenteapochimetridalsuolo,stavaunaltroabitantedellaforestaenoncosímansuetocomeilpoveroformichiere.
DonBarrejoquestavoltal’avevasubitoriconosciutoeperciòsieramessoprontamentefuoridiportata.
Sitrattavad’ungiaguaro,l’animalepiútemutonell’Americacentraleemeridionale,possedendolaforza,loslancioelaferociadellatigreindiana,puressendoinferiorepermole.
Parevachesonnecchiasse,peròdiquandoinquandosocchiudevaorunoedorl’altroocchio,fissandolovoltaavoltasull’uomoesulformichiere.
–Signoratigreamericana,–dissedonBarrejo,tenendoimbracciatol’archibugio.–SedesideraassaggiarelepolpettedicompareMicòfacciapure,apattochemilasciandareperlemiefaccende.
Larispostafuunsordomiagolíochepotevapassareperunruggitostrozzato.
Ilguasconefeceprecipitosamentealtriquattroocinquepassiindietroes’appoggiofortementecontroiltroncod’unpino,tenendol’archibugiosemprepuntato.
Ilpoveroformichierenonavevaabbandonatolasuaguardiaedietrolagrandecoda
piumataagitavaminacciosamentelezampeanterioriarmatedilunghiartigli.
–Quistapersuccedereunatragedia,–disseilguascone.–Sarebbemegliochelasciassiqueidueabitantidellaforestealleprese,senzaoccuparmideifattiloro.
Stavapervoltarsieriprenderelacorsa,quandoilgiaguaroconungransaltocaddeinmezzoallapiccolaraduramostrandolasuasuperbapellicciamacchiata.
Lesuepotentiunghie,chesonocosíduredatrapassareperfinoiguscidelletestuggini,strappavanoleerbeinsiemealarghilembidicorteccia,essendocadutoinmezzoadelleenormiradici.
–Gambe,donBarrejo!–gridòilguascone,prendendoloslancio.Nondesideravaaffattodiassistereaqueldramma,poichédopoilformichiere,ilgiaguaropotevaattaccareanchel’uomo.
Perqualcheistanteilfuggiascoudídeigrugnitiedeimiagoliistrozzati,poiilsilenziotornòadimperarenellagrandeforesta.
Latigreamericanaavevaavutolasuacena.
Perdiecioquindiciminutiilguascone,cheavevaduebuonegambe,continuòascappare,seguendolosquarcioapertodeltoro,quandosisentícadereaddossoqualchecosa,comeunacordaestringereilcorpocosífortementedatogliergliilrespiro.Alcunisoldatispagnuolieranouscitidaivicinicespuglieloavevanoattorniato,brandendominacciosamentespadoni,piccheedarchibugi.
Illazolanciatocosídestramentedaunodiloro,fusubitoallargatoperimpedirecheilpoveroguasconemorissestrozzato.
–Sangued’uncaimano!…–esclamòilguascone,cercandoinutilmentelasuafidadraghinassa.–Toccanotutteamedunqueledisgrazie.Chisietevoiechecosavoletedame?Nonsonountoroperprendermiallazo.
Isoldati,dieciododiciintutti,sieranomessiaridere,godendosidellasuarabbiaimpotente.
L’archibugioperprecauzioneerastatosubitoraccoltoperimpedirglidicommetterequalchepazzia.
–Apparteneteaqualchetribúdimuti?–gridòilguascone,semprepiúinfuriato.–Oh!Seavessilamiadraghinassavifareigelaresullelabbralevostrerise.Tonnerre!…
Ilcomandantedeldrappello,unvecchiosergentedaibaffibianchiecolnasoarcuatocomedonBarrejo,udendoquell’esclamazione,avevaavutounsussulto.
–NonviècheunLussacsoloequellositrovainGuascogna,–avevamormorato.
Siavvicinòalprigioniero,ilqualenoncessavadibestemmiareediminacciare,quantunquenonavesseormaiindossonemmenounsemplicecoltello,eglidisse,battendoglifamigliarmenteunamanosullaspalla:
–Avetefattalavostrapartediguascone:orafinitela.L’onoreèsalvo.
–Chivihadettochesonounguascone?–gridòdonBarrejo.
–SaràstatoilmarchesediMontelimar,credo.Finiteladisagrareeseguiteci.
–Unmomento,sergente.AvetedettoilmarchesediMontelimar,èvero?
–Epoi?
–Dov’èquelsignore?
–Apochipassidanoi.
DonBarrejosimorselelabbraasangueeprovòunbrivido.Quelgentiluomo,chenonavrebbeprobabilmentepotutoresistereatrecolpidellasuadraghinassa,gliavevasempreinspiratounverosensodipaura.
–Lacatastrofeècompleta,–pensò.–Cerchiamodicavarcelaallameglio.
Ilvecchiosergente,checontinuavaatenergligliocchiaddosso,lopreseperunbraccio,dicendoruvidamente:
–Andiamo:abbiamochiacchieratoabbastanza.
Nellamuragliadiverzuravieraunlargosquarcio,apertoprobabilmenteacolpidispadoneecheformavacomeunaspeciedigalleria.
Ildrappellovisicacciòsottoe,dopoaverpercorsounacinquantinadipassi,sitrovòinmezzoadunapiccolaradura,circondatatuttadaalberienormi,iqualiintercettavanoquasicompletamentelaluce.
Duesoldatis’affaccendavanointornoadunpentolonesospesoalramod’unapiantaesoffiavanodiquandoinquandosulfuoco.
Vieraperònelpiccolocampounterzouomo,ilqualeinquelmomentostavasedutosultroncod’unalbero,tuttooccupatoastudiareunacartageografica:erailmarchesediMontelimar.Vedendoricomparirelasuascorta,ilmarchesealzògliocchiedunperfidosorrisoglicomparvesullelabbra.
–Buonapreda,aquantopare,–disse.–Iohogiàvedutoaltrevoltequest’uomo.Deveessereunodeitrechedagiornifaccioinseguiredallaretroguardia.
DonBarrejofeceunprofondoinchinoerisposesubito:
–Iocredochev’inganniate,poichénellatavernad’ElMorochedaseiannitengoinPanama,igentiluomininonsivedono,quantunquelamiacantinanonsiapeggioredellealtre.
–Tuseiuntaverniere!…–esclamòilmarchese.
–Perservirvi,Eccellenza.
–Latavernad’ElMoro!…Toh!Toh!Iohouditoparlareancoradiquellacelebrecantina,–disseilmarcheseironicamente.–Èappuntolàdentrocheunodeimieisegretarièscomparso,senzapiúdarealcunanotiziadisé.
DonBarrejoebbeunoscattod’indignazione:
–Signormio,–disse,–iosonosemprestatounonestotaverniereenonhomaiammazzatolepersonechevenivanoabere.
–VipregodichiamarmiEccellenza.
–Evoidatemialloradeldon,perchésenellevostrevenescorresangueazzurro,anchenellemielatintanoncambia.
–Rossa?
–AzzurraconquartidinobiltàdeiRiberac,untemposignoridiLussac.
–Efateiltaverniere?
–Cioè,lofacevo.
–Perimbrancarvicollacanaglia,chescorazzadallecostedell’oceanoPacificofinoaquelledell’Atlantico.Chebelnobile!
–Tonnerre!…–urlòdonBarrejo.–Sonounguasconeeiguasconinonsonomaistatiricchi.
Ilvecchiosergente,cheassistevaall’interrogatorio,approvòconunleggierogestodelcapo.
–Nonviinfuriate,–disseilmarchese,conlasuasolitacalmaironica.–Èverocheavetesanguefrancesenellevene,manehoanch’io,perchéiMontelimarhannounnomeinquellagrandenazione.
–EvisietemessoaiservigidellaSpagna,nemicacontinuadellaFrancia?Eccellenza,avevodellastimapervoiedoranonl’hopiú.
“Nonsirinnegaunapatria.”
Ilmarcheseeradiventatolividoeavevafattoungestodirabbia.Lasuatempestaperònonebbecheladuratadipochisecondipoichériprese,quasisubito,lasuacalmae,fissandoilguasconecondueocchisaturid’odiodisse:
–Cheimportaavoichesiastatofranceseodolandeseoinglese?Oggisonounospagnuoloeservolamianuovapatria,miocarodon…
–BarrejodeLussac,–risposeprontamenteilguascone.
–Portateunsedileaquestosignore,–disseilmarchese,dopoaverguardatoilsolechesimostravaattraversounosquarciodellaboscaglia.–Avremoancoraduebuoneorediluceechissàcheinquestofrattempolemieretroguardiefiniscanoperprendereglialtridueamicidelsignore,poichéeravatepropriointresignordon…deLussac.
–Dove?
–Salivatelasierraeviavevamoveduti.
–Sivedecheglispagnuolicheuntempohannoavutotantibuoniocchidascoprire
l’America,oranoncivedonopiú
“Infattiilsoleequatorialenonfabeneallavista.”
–Fatedellospirito,mipare,signorguascone.
–Chiamatemicompatriota,saràpiúspiccio.
–No,–risposeilmarchese,conimpetoquasiferoce.–IMontelimarnonappartengonopiúallaFranciadaqualchesecolo.
Unsoldatoavevaportatountamburo,efececennoadonBarrejodisedersi.
Ilguasconecheconservavaunbuonumoresuperbo,provòcollenocchedelleditalapelledell’asino,perassicurarsidellasuasolidità,poisisedettetranquillamente,collemagregambeaperte,guardandobeneinvisoilmarchese.
–Eccellenza,–disse,–lamiasediaèpiúcomodadellavostrae,sepuòfarvipiacere,sonoprontoacedervela.
–Imieiavirendevanogiustiziaailorovassalli,sedutisuuntroncod’albero,–risposeilsignordiMontelimar.
–Imieiinvece,sedutisullapuntad’unoscoglioemergentedifrontealmardiBiscaglia.
“Inostriantenatiavevanodeigustisingolari.Io,permioconto,avreipreferitounacomodapoltronacoibracciuoliimbottiti.”
–Avetefinito?
–Checosa?
–Didiredellesciocchezze?
–SeV.E.haparlatodeisuoiavi,iohoparlatodeimiei,–risposedonBarrejo.–Sonopureungentiluomoedunalingualaposseggoanch’io.
–Lametteremosubitoallaprova,–disseilmarchese.–Midirete,primaditutto,doveavetelasciatiivostriduecompagni.
–Iocredo,signormarchese,chediqueiduedisgraziatinonsiarimastapiúintattanemmenounacostola.
“Iolihovedutiscomparireinmezzoadunafuriosacaricaditoridellapunaenonlihopiúriveduti.”
–Voimivendetedellecarote,signorguascone.
–Nonnascononelmiopaese,quindinonpotreivendervelenemmenoapesod’oro.
–Voisietestupefacente.
–Perché,signormarchese?
–Iostocercandol’alberoacuidomanimattinaviappiccheròevoicontinuatea
scherzare!Èverochesieteunguasconeenonmistupiscodellavostraaudacia.
DonBarrejosidimenòsultamburo,facendocrepitarelapelle,poidisseconvoceminacciosa:
–Badate,signormarchese,cheavetedinanziavoiuncorpodifilibustieri.
–Loso.
–Enondimenticarechequegliuominiinvincibilihannol’abitudinedivendicareilorocamerati.
–Vengano.
–Vihannogiàdistruttotuttigliuominichedifendevanolecollineenonaveteancorapauradiqueiterribiliscorridoridelmare?
–UnMontelimarnonhamaisaputochecosasialapaura.
–Vorreiperòvederviappesoaquelcertoalberocheorastatecercando,conunasolidafunealcollo,–dissedonBarrejo.
–Sieteinsolenteospavaldo?
–Ioveramentesonosemprestatounterribilespadaccino.
–Mipareperòchelavostralinguasialestacomelavostramano.
–Nonmen’eroaccortoprimad’ora.
–Dovresteallorafareunacosa.
–Quale,signormarchese?
–Andarveneadormireperprepararvipelgrandeviaggiocheavràluogoallospuntardelsole.Hogiuratochequantidiqueiladronimicapiterannofralemaniliavreigiustiziatisenzamisericordiaemanterròlaparola.
DonBarrejodivenneunpo’pallido,tuttavianonsidetteancorapervinto.
–Ungentiluomofranceseassassinareunaltrogentiluomopurefrancese!Sieteungiaguarovoi?
–Vihodettocheormaisonospagnuoloechecollamiaanticapatrianonhopiúalcunvincolo.
“Andatearecitarelevostrepreghiere,poichéviripetochedomanivoinonsaretepiúvivo.”
–Eccellenza,buonriposo,–disseilguascone,tergendosiconunmotonervosoalcunestilledisudorfreddocheglibagnavanolafronte.
–Legatequell’uomoadunalbero,accantoalfuoco,edalzatelamiatenda,–disseilmarchese.–Desiderononesseredisturbatofinoalmomentoincuiappiccheremoquestoribaldo.
–Tonnerre!….–urlòilguascone,alzandosidicolpoedafferrandoiltamburo.–Amedelribaldo?
Glispagnuolicheglistavanointornofuronolestiapiombargliaddossoedaridurloall’impotenza.
Ildisgraziato,inunbatterd’occhio,sitrovòsedutoallabased’unapalma,colcorpoquasiinteramenteavvoltodacorde.Dinanzialuierastatoravvivatoilfuocosucuibollivailpentolone,sprigionandodeiprofumiindescrivibili.Dovevaessereunaveraollapodrida,compostadichissàqualivegetalioradiciraccoltenellaforesta,poichéancheglispagnuoli,dopouninseguimentocheduravadaparecchiesettimane,dovevanoessereassolutamenteacortodiviveri.
Frattantoilsergente,aiutatodaunpaiodisoldati,avevaalzatalatendadestinataalmarchese,unatendadacampoqualunque.
DonBarrejo,unpo’scombussolatodallacattivapiegacheprendevanoisuoiaffari,sieraabbandonatolungoiltroncodellapalma,fingendodidormire.
Ilvolponeperònonavevaalcunaintenzione,pelmomento,dischiacciareunsonnellino,collaprospettivapocoallegracheavevadinanzi,ossiadivenireappiccatoall’albacomeunladronequalunque.
Isuoiocchiseguivano,anchesemi–socchiusi,tuttelemossedelvecchiosergenteefraunosbadiglioel’altrosidomandavainsistentementeedancheangosciosamentesepercasoavevatrovatounprotettoredell’ultimaora.
Ancheilsoldatononloperdevadivista.Quandoisuoicompagninonfacevanoattenzionealui,facevaalguascone,dinascosto,deisegnichenoneranocertomalevoli.
–Chesiaancheluiunguascone?–sichiedevaDonBarrejo,concrescenteansietà.–Veramenteilnostronasocaratteristicolopossiedeanchelui.
Ilpentolonefufinalmentetoltodalfuocoedunintruglionerastro,abasedicipolleedifunghi,fudispensatoatuttientrocertegamellechedaparecchigiorninondovevanoavervedutol’acqua.
DonBarrejo,acuil’appetitononfacevamaidifetto,fecediscretamenteonoreaquelbrodaccio.
Invidiavaperòilconiglioselvatico,splendidamentearrosolato,cheilmarchesesidivorava,standosedutodinanziallasuatenda.S.E.nonvolevaguastarsilostomacocoll’intrugliodeisoldatiedaquantoparevaserbavaimiglioribocconipersé.
Terminatalacena,glispagnuolinonudendonessunrumoreedessendod’altrondecertidinonveniredisturbati,poichéifilibustierisitrovavanodinanzialoro,ammassaronointornoaifuochi,poichéaltrineeranostatiaccesipertenereadistanzalebelveferoci,dellebracciatedifogliefrescheeprofumate,esicoricarono.
Ilmarcheseeragiàscomparsodentrolatendaestavadigerendotranquillamenteilsuoconiglio.
DonBarrejo,acuinullasfuggiva,vide,conunacertasorpresa,ilvecchiosergentemontareilprimoquartodiguardia.
Ilsoldato,dopod’avercopertoicameraticondellebracciatedifoglieperdifenderlidall’umiditàefors’ancheconunaltroscoposegreto,sierasedutointornoalfalòcheardevapressoilguasconeesieramessoafumarelapipa,tenendol’archibugiosulleginocchia.
Parevacheaspettassel’occasionediscambiaredueparolecolprigioniero,poichédiquandoinquandoisuoiocchisifissavanoattentamentesuisuoicamerati,sdraiatisulfogliame,edognivoltachequalcunofacevaunmoto,donBarrejoloudivasagraresottovoceelovedevafumareconmaggiorveemenza.
Igrossigrillidellaforestatrillavanofraletenebre,lecoyotes,speciedivolpiedilupi,urlavanolugubremente;ondatedisplendidemoscasdeluzsiincrociavanofrairamidellaforestaconuneffettomagnifico.
Inlontananzaunurlorauco,chenonsipotevacomprenderedaqualeanimalelanciato,sialzavadiquandoinquando,coprendoperqualcheistantetuttiglialtrirumoridellaboscaglia.
Nelpiccolocampogiàsirussava.IpochiuominicheformavanolascortadelmarcheseMontelimar,stanchidallelunghemarce,dormivanocomeghiri,colventreinariaelegambeallungateversoifuochi.
Ilvecchiosergentesieraalzato,tenendosempreinmanol’archibugio.
Giròintornoallatendadelmarchese,ascoltandoconprofondaattenzione,guardòisuoicameratiormaivintidaunsonnoirresistibileesiaccostòadonBarrejoilqualeavevatutt’altravogliachedidormireedirecitarelepreghieredeimoribondi,estesosisull’erba,glidissesottovoce:
–DiLussac,avetedetto?
Ilguascone,chefingevadisonnecchiare,spalancògliocchi.
–Si,diLussac,–rispose.
–Nonvièalmondo,iocredo,cheunLussacsoloequellositrovainGuascogna,–disseilsergente,conunaprofondacommozione.–ÈdilàcheesconolemigliorilamedellaFranciachefannostupireanchelaSpagnael’Allemagna.
–Ebbene,brav’uomo,checosavoletedire?–chiesedonBarrejo,acuicominciavaadallargarsiilcuore.
–CheinLussacsononatoanch’io,–risposeilsergente.–Ivostriviposseggonouncastelluccio,èvero?
–Incattivostato,purtroppo,–sospiròilguascone.–Nonvièmaistatounsoldoincasamiadadestinarealleriparazioni.
“LaGuascognanonèmaistataricca.”
–Losomegliodivoi,signore.
–Checosavoleteallora?
–Emelochiedete?–domandòilvecchiosergenteconstupore.–Quandodueguasconis’incontranoesivedonoinpericolo,levanofraternamentelelorodraghinasseesiaiutano.
–Toh!….Unaltroguascone!….–esclamòdonBarrejo,respirandoapienipolmoni.–ÈilsecondocheincontroinAmerica.
–Avetemaiavutodalagnarvidelprimo?
–Mai!….
–IlcastellanodiLussacnonavràdalagnarsidiunodeisuoivecchivassalli.
“Succedaquellochesivuole,voidomaninonsareteappiccato.”
–Everamentecitenevoanonfarmistrangolareall’estremitàd’unramo.
Ilsergente,ilqualeparevainpredaadunavivissimaemozione,sialzò,feceun’altravoltailgirodellatendaoccupatadalmarchese,guardòisuoicameratiesciolsesilenziosamenteunfasciod’archibugi,deponendolidinanziadonBarrejo.
–Iononsochecosaaccadrà,–glidisse,mentreconunanavajaglitagliavalecordecheloavvincevanoall’albero.–Tuttavianonvipreoccupateperme.Iguasconihannosempresaputotrarsid’impiccioancheinmezzoallepiúterribilicircostanze.
–Checosadevofare?
–Cacciatevinelbosco,miosignoreescaricatetuttiquestiarchibugi,chesonocarichi,inaria.
“Iodaròl’allarmeevoiprenderetesubitoillargo.Viavvertochevisonoquasitrecentospagnuolineidintorniechesonoguidatidaunmastinoimpareggiabile.Oraregolateviericordatevicheanchetraguasconi,similifavori,nonsifannoduevolte.”
DonBarrejosieraalzato.
–Qualamano,amico,–disse.–Iononscorderòmaicheatedevolavita.
“SeungiornotutorniaLussac,salutamilatorrechedovrebbeergersisulcastellucciodeimieiavi,senonègiàdiroccatotutto.”
Preseiseifucilicheilsuocompatriottaavevadepostoaisuoipiedi,fececolcapounsegnod’addioeseneandòtranquillamente,almenoinapparenza.
Ilvecchiosergentesieraintantogettatoaterra,fingendodiessersiaddormentato.
Trascorsequalcheminuto,poinellaboscagliarintronarono,unodopol’altro,cinquecolpid’archibugio.
DonBarrejosimulaval’attaccodelpiccolocampo,sparandoperòinariapernonammazzareilsuocompatriotta.
Ilprimosparoeraecheggiato,quandosiudíilvecchiosergenteurlareasquarciagola:
–All’armi!…Ifilibustieri!…Fuggite!
DonBarrejoudídellegrida,dellebestemmie,poiuntramestíoedeicomandiprecipitati,quindiunosparochegliparveuncolpodipistola.
–Gambeora,amico,–disse.
Sieraslanciatoacorsadisperata,acasaccio,cercandoquaelàdeipassaggichenonsempretrovava.
Aduntrattoun’ombrabianca,seguitadaunuomo,glisiparòdinanzi.
DonBarrejoavevamandatounveroruggitoedavevaspianatoilsestoarchibugiocheeracarico.
–Mastinomaledetto!….–gridò.–Muori!….
Unlampoilluminòletenebreseguítodaunguaitolamentevole.Ilfamosocanecheguidavaleretroguardieeracadutopernonrialzarsipiú.Ilguasconeapprofittòdellospaventocheavevainvasol’uomocheloconducevaperspiccarequattroocinquesaltiescomparirenellaforesta.
CapitoloXVIII
LAVENDETTADELMARCHESE
MENTREdonBarrejo,protettodaunafortunapiúchesorprendente,riuscivaasfuggirealmarchesediMontelimar,quandosivedevagiàappesoadungrossoramod’albero,MendozaeDeGussacrimastisulnido,sieranoprecipitatiall’impazzatasullafemminaedopounviolentobattagliareeranoriuscitiadecapitarlaedaprecipitarenellasottopostaforestaquelcorpacciochecollesuealiancoraaperteoccupavatuttoilrifugioaereo.
Avevanoassistito,colcuorestrettodaun’angosciaindescrivibile,allavolatadelguascone,peròsieranosubitorassicurativedendoloscenderelentamenteversoterra.
Nons’immaginavanoperòchequeldannatouccellaccioandasseacacciarsifraitoridellapunaperfarridurreinunapoltigliasanguinolentailsuoavversario.
Sbarazzatisiquindidellafemmina,nonavevanoavutocheunsolopensiero:quellodimettersiincercadelvalorosotaverniere.
–Bisognatrovarlo,–avevadettoMendoza,ilqualeamavadonBarrejocomesefossesuofratello.
–Esubito,–avevasoggiuntoDeGussac.
Senzapensarechesottodilorosipotevanotrovareancoraitoridellapunaoglispagnuoli,sipreparavanoasgombrareilnido,quandovideroilcondorcheaveva,permododidire,rapitoilsuocompagno,comparirealdisopradell’immensaforestaemuovereversodiloro.
–Chenonsifiniscapiúconquestiuccellacci!…–esclamòMendoza,pallidod’ira.–Eccol’altrocheritornaall’attacco.
–Scendiamosubito,–disseDeGussac.
–Seipazzo!…Seciassalisseprimachenoipossiamogiungereaterra,vedresticheterribilecapitombolofaremmo.
–Mandiamogliunpaiodipalle.
–Nemmenopersogno,camerata.Pocofahouditoilcanecheurlava,quindivuoldirecheglispagnuolisononellevicinanze.
–EdonBarrejo?
–Aspetteràcheanchenoicisiamosbarazzatidiquestiostinatiuccellacci.
“Aveval’archibugioconsé,quindinoncorreràunimmediatopericolo.”
–Chenonsisiarottelegambe?
–Nonsaràstatocosístupidodaabbandonarelezampedelcondoragrandealtezza.
“Sonocertochenoiloritroveremoappollaiatosuqualchealtroalbero.
“Orsú,prepariamociallasecondabattaglia,cheprevedosarànonmenoterribiledellaprima.”
–PrendeteladraghinassadidonBarrejo;viserviràmegliodellavostraspada,–dissel’ex-tavernierediSegovia.
–Evero,–risposeMendoza.–Cercheròdinonguastargliela,poichécitienetroppoaquestopezzod’acciaio.
Ilcondor,invecedimuoveresubitoall’assaltodelnido,sierainnalzatoperquattroocinquecentometriedilassúsieramessoadescriveredeigiricheandavanoapocoapocorestringendosi.
Sicapivachevolevalasciarsicaderequasidipesosulnido,pertentaredischiacciareidueintrusi.
MendozaeDeGussac,inginocchio,colledraghinassepuntateinariaaspettavanocoraggiosamentel’attaccocheprevedevanoterribile.
Percinqueoseiminuti,l’enormeuccellacciosimantenneaquell’altezza,poiripiegòunpo’leali,discendendoconfulminearapidità.
Giàstavapercaderesulnido,quandocinqueoseicolpid’archibugiorimbombaronoimprovvisamenteinmezzoalbosco.
Colpitocertamentedaparecchiepalle,tentòdirisollevarsi,mandandogridaferoci,quandoaduntrattoleforzeglivenneromeno.
Raccolselealiesilasciòcaderecomecorpomortoinmezzoallaforesta,doveicacciatoriloaspettavanodicerto.
MendozaeDeGussac,udendoqueglispari,sieranolasciaticadereinfondoalnido.
–Glispagnuoli?–avevachiestol’ex-taverniereconinquietudine.
–Nonpossonoesserecheloro,–avevarispostoilbasco,ilqualenonsisentivapureaffattotranquillo.
–Checiabbianoveduti?
–Avrebberofattofuocopiuttostosudinoichesulcondor.
–AdessoprenderannodonBarrejo.
–Èuntaldiavolod’uomochenonmidàtroppepreoccupazioni,–risposeMendoza.–Iol’hosemprevedutocavarselaanchenellesituazionipiúdifficili.
–Allorasiamonoiinvecechecorriamoilpericolodivenirecrivellatidipalle.Sesiaccorgonochenoisiamoquassúnoncirisparmieranno.
–Uditeilcanevoi?
–No,nonl’odopiú.
–Sisaràmessoallatestadiqualchecinquantina,–disseMendoza.–Èunaverafortunapernoi,poichéavrebbepotutoseguirelanostrapistafinoallabasediquestopinou.Tuttavialanostrasituazionenonmiparetroppoallegra.
“SedonBarrejositroveràmale,noinoncitroviamomeglio.”
–Checosafareora?
–Rimaneretranquilliedaspettarecheglispagnuolisenevadano.DonBarrejoaquest’oraavrebbefattagiàlapropostadiriprendereladormita.
–Iononavròquestocoraggio,–risposel’ex-taverniere.
–Confessochenonl’honemmenoioechepreferiscovigilare,perdifenderelamiapellemegliochepotrò.
–Possiamodareunosguardo?
–Lasciatefareame,–disseMendoza.–Ilvostroelmettoluccicatroppoepotrebbeattiraresubitol’attenzionedeinostrinemici.
Sigettòbocconiesimiseastrisciareversoilmarginedelvastonido,dacuipotevasicuramentevedereglispagnuoli,seeranoentratinellaforesta,comefacevasupporrel’uccisionedelcondor.
Stavapersporgereilcapo,quandodellevociumanesalironofinoalui.
–Ehi,Alonzo!…Guardadoveavevailnidoquelcondor.Lovedi?
–Sí,Pedro.
–Forsecisarebbedaraccogliereunabellafrittatalassú.
–Sevuoirompertiilcolloprovatitu.Iomiaccontentodiunpo’dibrododeiduevolatili.
–Sí,deiduevolatili.Checosanepensitudellafemminacheabbiamotrovatadecapitata?
–Che,stancadivivere,sisiasuicidata.
Unoscrosciodirisasalutòquellarispostaspiritosa.
–Adagio,camerati,–ripresecoluichesichiamavaPedro.–Cheiosappia,icondornonhannomaipossedutodeirasoiperfarsicosíferocementelabarba.
–Alloraspiegheròio,camerata,comes’èsvoltaladolorosaistoria.Lacondoressarivedevaqualcheamicoedilmarito,accortosene,lehastrappatolatestaomegliogliel’hatagliataconunterribilecolpodibecco.
“Creditucheanchefraivolatilinonesistalagelosia?”
–Ditequellochevolete,maquestasera,dopocena,tenteròlasalitadiquell’albero,–risposePedro.–Voglioandareavederesevisonodeicondorini.
–Seneabbiamogiàraccoltidue,–disseunaltrosoldato.
–Venepossonoesseredeglialtri.
–Tuseiunasino,Pedro,enonconosciicondor.Masevuoiprovareituoimuscoli,nonsaremocertamentenoicheteloimpediremo.
Mendozaudíunaltroscrosciodirisa,poipiúnulla.
–Lanostrasituazionesicomplica,–mormorò.–Sequell’uomosiprendeilcapricciodifareunavisitaalnidosiamofritti.
Stettequalcheminutoancorainascolto,poi,nonudendopiúnulla,osòsporgerelatesta.Sitrovavad’altrondeadunacosígrandealtezzachenonsarebbestatofacilescorgerlo,specialmentefrailunghiramidelpinou,iqualisistendevanoquasiorizzontalmente.
Dellenuvoledifumosalivanoinaria,abrevedistanzadallagrossapianta.Glispagnuoli,congrandespaventodiMendoza,dovevanoessersiaccampati.
Ilbascoscostòconprecauzioneiramiescorseunadozzinaemezzad’uomini,affaccendatiaspennacchiareicondoredipiccini.
Ilfuocoerastatoaccesoedunapentoladidimensioninoncomuni,erastataappesaadunramo,inattesadiricevereunbuonpezzodiquellaselvagginaaerea,eccellenteperfaredelbrodo,macoriaceacomequelladiunvecchiomulo.
–SevifosseconnoidonBarrejo,siavrebbepotutotentarequestaseraunasorpresa,–mormoròilbasco.–Diciottocontroduesonotroppi.
“Toh!…Comesisonofrazionatequestecinquantine!…Sivedecheaqueisignoripremeassaiavercinelleloromani,mentreanoipremedinonlasciarciprendere.”
SiritrassecollemedesimeprecauzionidiprimaesiallungòaccantoaDeGussac,informandolodiquantoavevavedutoeudito.
–Sequelcuriosogiungequassú,noisaremoscoperti,–dissel’ex-taverniere,diventandounpo’pallido.
–Oh!…Nonèancorasalito,miocaroDeGussac,edinunascalatanotturnapossonosuccederemoltiaccidenti,comelarotturad’unramoabilmentetagliatoprima.
“Primachelalunasimostrimioccuperòiodiquestoaffareenonvorreicertotrovarmidoponeipannidiquelvisitatoredinidi.”
–Contuttociònonsonotranquillo,Mendoza.
–Oh,nemmenoio!–disseilbasco.–EcredocheinquestomomentononlosianemmenoquelpoverodonBarrejo.
“Speroperò,sesisaràrifugiatosubitosuqualchepianta,chescorgeràifuochidell’accampamentoechesiguarderàbenedalraggiungercifinchéglispagnuolinonsenesarannoandati.”
–Pervoidunqueilmiocarocompatriottasarebbeancoravivo?
–Eperchéno?Ilcondor,trascinatodalpesoscendevaabbastanzadolcemente,–risposeilbasco.–Quegliuccelliposseggonounaforzastraordinaria,nontaleperòdapotersorreggerealungounuomo,anchesemagrocomedonBarrejo.
–Aveteragioneeprobabilmenteeglisitrovainmiglioricondizionidellenostre,perchénoncorreràilpericolod’essere,comenoi,daunmomentoall’altrocrivellatodallepalle.
–Altolà,compare!Questonido,quantunquenonsembri,èsolidocomeunapiccolafortezzaediproiettilinonloattraverserannoasessantaosettantametrididistanza.
“Quellopiuttostochetemoèunassedioinpienaregola,senzaprovviste,mentrequestoventreinsaziabilericominciaabrontolare.”
–Stringetevilacintola.
–L’hogiàfatto,–risposeilbasco.–Corpod’unapipa!…Cheprofumosaledalbasso!
“Nonlosentite,voi?”
–Èodoredibuonbrodo,–risposel’ex-tavernierediSegovia.–Meneintendoio.
–Hocapito.Glispagnuolihannocacciatonelpentolonequalchealadicondoresipreparanolazuppa.
“Chepeccatononpoterprendereparteallaloromensa!”
–Comevisietestrettalacintola,turateviilnaso.
–Sefosselungocomequellodeiguasconi,sipotrebbeprovare,mentreinveceinasideibaschi,nonsisailperché,parecheabbiamoungrandedesideriodiscomparire.
L’ex-tavernierediSegovianonpotétrattenereunarisatache,daquell’altezza,nonpotevadisicurogiungereagliorecchideglispagnuoli.
Idueassediati,tormentatidallafameestuzzicatidaquell’odoredibrodochearrivavasemprefinoaloro,sisteseronelnidol’unoaccantoall’altro,dopod’averpreparatigliarchibugi.
Sottoudivanoglispagnuolichiacchierareeridere.Lazuppadicondordovevaaverlimessiinallegria,dopotanteprivazioni.
Dopol’odordelbrodofuilfumodellepipechegiunsefinosulpinou,congrandedisperazionediMendoza,ilquale,possedevadeltabacco,manonosavaservirsene.
Leoretrascorseroinun’ansiacontinuapeiduedisgraziati,iqualitemevanoadogniistantedivederqualcunodarelascalatadell’altissimoalbero.
Appenailsolefutramontatoeletenebrefuronoscesesullaforesta,Mendoza,comeavevapromesso,presel’affilatadraghinassadidonBarrejoedinciseprofondamentedueramichesiallungavanosottoilnido,unoadestrael’altroasinistra.
Unuomo,perquantoagileedestro,chesifossespintofinolassúedavessemessaunamanosul’unool’altrodiqueirami,nondovevasalvarsidaunospaventevolecapitombolo.
Nelfrattempoglispagnuoli,iqualiparevacheavesseroricevutol’ordinedibivaccareinquelluogoperlasciartempoallecinquantinediradunarsieformaremassa,avevanoaccesialtrifalòemessisuicarbonienormipezzidicarnedicondor.Unavivaallegriaregnavanelcampo,mentreunacupatristezzaregnavasulnidodeicondor.
Idisgraziati,perlasecondavoltaavevanodovutoaccontentarsideiprofumi,abbastanzastuzzicanti,chesalivanodalbasso.Mendoza,cheeraaffamatocomeunlupo,avevastrettalasuacinturadipellediunaltroocchiello.
Aduntrattoalcunevocisialzavano,seguitedascroscidirisa:
–Pedro!…Pedro!…Lalunaspuntasullacimadellasierra.
–Va’acercartilafrittatadeicondorini.
–Da’unaprovadellaforzadeituoimuscoli,carrai!
–Su,su,inalto!Noistaremoavederti.
Mendozanonavevapotutotrattenereunabestemmia.
–Aveteudito,DeGussac?–chiese.
–Parechelanostraultimaorastiapersuonare,–risposeilguascone.–Questoèquantohocapito.
Mendozasieraalzatosulleginocchia,stringendoferocementeladraghinassadidonBarrejo.
Lalunaapparivainquelmomento,dietrolapiúaltacimadellasierra,rovesciandosuiboschiisuoidolcissimiraggiazzurrini.
–Potevi,almenoperunavolta,annegartinelmare,–disseilbasco.
Sottolapianta,glispagnuolicontinuavanoagridareincoro:
–Inalto,Pedro!…Lalunaèsortaperilluminarelafrittata!…Unavocefinalmentesialzò,dominandoquelfrastuono.
–Giacchévoletelafrittata,l’avrete.
“Pedrononhacheunaparola.”
Ilsoldatocheportavaquelnome,ungagliardogarzonechenondovevatoccarelatrentina,sialzòedopoessersifattascorrerelamisericordiadadestraasinistraperesserepiúliberonellemosse,s’avvicinòalpinoueconungransaltos’aggrappòadunodeiprimirami.
–Vogliomostrarvi,–disse,–comeigabbieriprendonod’assaltolealberature.Silenzioelasciatemifare.
MendozaeDeGussactuttoavevanovedutoetuttoavevanoancheudito.Sequell’uomoriuscivaascansareiramiquasitagliati,potevanoconsiderarsicomeperduti.
–Checosadite,Mendoza?–chiesel’ex-tavernierediSegovia,ilqualetormentavailgrillettodelsuoarchibugio.–Selofreddassiprimachepotessegiungerefinoanoi?Sonosicurodeimieicolpi.
–Edanch’iodeimiei,–risposeilbasco,–peròvipregodilasciareinpacelearmidafuocoperora.
“Ionondisperoancora.D’altrondepensocheleloropallenonriuscirannoapassarequestigrossiramicosístrettamenteintrecciati.”
–Esearriva?
–Lofaremoprigionieroeloterremoinostaggio.Siamoindueedentrambirobustiedavremofacilmenteragionediquelgabbieredelmalanno.
“Tuttaviateniamopronteledraghinasseesesaràproprionecessarioceneserviremo.”
–Edopo?
–Unassedioinpienaregola.
–Senzanientedacacciareincorpo.Ah!…SedonBarrejociavesselasciatialmenoicondorini.
–Tardivirimpianti,–risposeilbasco.–L’uomosalelesto:attento,DeGussac!…
Ilgabbiere,abituatoascalarelesartiedeigaleoniefavoritodallalunalaqualeilluminavalaforestamagnificamente,montavarapidamente,aggrappandosidiramoinramo.
Disotto,isuoicompagni,dispostiincircolointornoalpinou,loguardavanosenzaparlare.
MendozaeDeGussaclovedevano,colcuorestrettoall’angoscia,avvicinarsi.IlprimoavevaimpugnatoladraghinassadidonBarrejo,mentreilsecondoavevaripresol’archibugio,decisoaservirsenechecchédovesseaccaderepoi.
Qualcheminutoancoraedilgabbiereraggiunsegliultimiramichereggevanoilnido.Stavaperaggrapparsigiàall’orlodellacostruzione,quandosiudíuncracsinistro.
Unodeiramisuiqualisiappoggiavaavevacedutoedildisgraziato,dopod’avermandatounurlostraziante,eraandatoasfracellarsifraifuochidelcampo,congrandeterroredeisuoicompagni.
Iltonfodiquelpoverocorpocheprecipitavadaquell’altezza,erastatocosíintenso,dapoterloparagonareaduncolpodispingardaodifalconetto.
Passatoilprimoistantedispavento,glispagnuolieranoaccorsialuies’avviderosubitochepeldisgraziatogabbiere,vittimadelramotraditorepreparatodaMendoza,nonvieradafarealtrochescavargliunabucainmezzoallaforesta.
–Mirincresceaverloammazzatocosí,senzaaffrontarlo,–disseMendozaaDeGussac.
“Disgraziatamentelaguerranonhaleggi,specialmentequi,enoieravamonelnostropienodirittodidifenderelanostrapelle.”
–Crederannoadunadisgraziaisuoicompagni?
–Ah!…Questononloso.
Ildubbiodelguasconeerabenfondato,poichéglispagnuoli,dopod’avergettataunacopertadacamposoprailgabbiere,sieranomessiagirareintornoalpinou,guardandosospettosamentel’immensonido.
Aduntrattounodiloroalzòl’archibugioesparòuncolpo.Idueassediatiudironolapallapenetrarefrairami,macomeilbascoavevaprevisto,nongiunsefinoaloro.
Ifucilidiquell’epocaavevanounaportatalimitatissimaedunapenetrazionemisera,taleanzicheunsoloramosarebbebastatoafardeviarefacilmenteunproiettile.
Altricinqueoseicolpifuronosparati,abrevedistanzal’unodall’altro,semprecontroilnido,collostessorisultato.
MendozaeDeGussac,quantunquetemesserochedaunmomentoall’altroqualchepallapotesseaprirsiunpassaggio,siguardaronobenedalrispondere.
Aduntrattodellegridaditerroreecheggiarononelcampospagnuolo:
–Itori!…Itori!…Anda!…Anda!…
Unatormadiquellepericolosissimebestie,attirataprobabilmentedaqueglispariedisturbatanelsuosonno,caricavaall’impazzataattraversolaforesta,dirigendosiappuntolàdoveifuochibrillavano.
Glispagnuoli,sapendoconcherazzadianimaliavevanodafare,spararonoacasaccioiloroultimicolpi,quindisidisperseroperlaforesta,sempreinseguitidaifuribondicornuti.
Mendozasieraalzatoinpiedidicolpoesclamando:
–Eccodeglialleatisuiqualiiononcontavo.Seviprememettereinsalvolapelle,DeGussac,lasciatesubitoilnidoescendiamonellaforesta.
“Passateasinistrasenonvoletefarelafinediqueldisgraziatogabbiere.”
Scavalcaronoinunlampol’enormecesta,nonsenzaaverprimaraccoltalafamosadraghinassadidonBarrejochenonvolevanoassolutamenteperdere,ecominciaronoladiscesa,calandodiramoinramo.
Inlontananzasiudivanolegridadeglispagnuoli,accompagnate,diquandoinquando,daqualchecolpod’archibugio.
L’inseguimentononeradunqueancoracessato.
Cinqueminutidopo,Mendozael’ex-tavernierediSegoviaeranoaterra.
Ifuochiardevanoancora,ilpentolonegiacevacolfondoinaria,quaelàeranostatedimenticatedellearmi.
Ilbascoraccolseduespade,s’avvicinòallasalmadelpoverogabbierecheperuncasostraordinarioerasfuggitaallacaricadeitori,formòunaspeciedicroceeglielamisesullacoperta,dicendoconvoceabbastanzacommossa:
–Avreipreferitoaffrontarticollaspadaallamanoericevereunastoccata.Riposainpace,pover’uomo.
Poispiccòtreoquattrosaltiattraversoifalòesimiseacorrere,seguitodaDeGussac,nelladirezionetuttaoppostaaquellapresadaglispagnuoli.
Oracheeraliberononavevacheunsolopensiero:quellodiritrovareilterribileguascone,senzadelqualesisentivacomesperduto,quantunqueavessetrovatounaltrospadaccinoappartenenteallamedesimarazza.
Checosaerasuccessodunquedell’allegrodonBarrejo?Vagavapeiboschicercandodiorientarsi,oerastatocatturatodaglispagnuoli?Mendozasirivolgevacentovoltequestedomande,senzariuscireafareunpo’dilucesullamisteriosascomparsadelguascone.
Perònondisperava.AvevavedutoilcondorscenderedolcementeaiconfinidellaboscagliaesitenevacertochedonBarrejononsisarebbelasciatocaderedaunagrande
altezza,perrompersilegambe.
Idueavventurieri,spintidaldesideriodisottrarsiallericerchedeglispagnuolieditrovareilcompagno,continuavanoacorrereatuttalena,quantunquesisentisserosfinitidaldigiuno.
Dopounabuonamezz’ora,raggiunseroilmarginedellaboscaglia.Dinanzialorosistendevaunavastaprateria,fortunatamenteinquelmomentononoccupatadaiterribilitoridellapuna.
–DonBarrejodeveesserecalatoqui,–disseMendoza,tirandoilfiato.
–Eppurenonsivede,–risposeDeGussac.–Seprovassimoasparareuncolpodifucile?
–Mai!…Nehoabbastanzadeglispagnuoli.
–Dovecercarloallora?
–Comincioadisperare,DeGussac.Ifilibustierilontani,noiquasismarritisullecimediquestasierra,donBarrejoperduto.
“Checosaaccadràdinoi?Doveandremoafinire?”
–Probabilmenteappesiaqualcheramoconunacordaalcollo,–risposeilguascone.
–ChedonBarrejociabbiagiàpreceduti?Attraversiamoquestaprateriaedandiamoarovistarelaboscagliaopposta.
“Forselaggiúpotremoazzardarciasparareuncolpodifucile.”
Dopoaverguardatoattentamente,temendochequalchebrancoditorisonnecchiassefralealteeprofumateerbe,idueavventurieriripreserolacorsa,raggiungendofelicementeilmarginedellasecondaforesta,laqualesistendevalungounagobbadellasierra.
Sieranoinoltratiperdueotrecentometri,quandoudironoimprovvisamenterisuonare,abrevedistanza,parecchispari.
Quasisubitounuomopassòdinanzialoro,correndocomeuncervoemostrandosiairaggidellaluna.
DuegridaeranosfuggiteaMendozaedaDeGussac:
–DonBarrejo!…
Ilfuggiascosifermò,tenendol’archibugioimbracciato,poiabbassòl’armaemosseversoisuoicompagninonmenostupitidilui,dicendo:
–Panchita,labellacastigliana,devepregareperme,camerati.Sequalchebuongeniononmiavessesempreprotetto,donBarrejoavrebbefinitalasuacarrieraconunafunealcollo.
“Mendoza!…DeGussac!…Qua,fralemiebraccia!…”
–Ticredevomorto,–disseilbasco,–enonsapevorassegnarmiall’ideadiriprendereilviaggiosenzadite.
“Chihafattofuoco?”
–Io.
–Seiosettecolpi?
–Avevounfasciod’archibugi.Maquestononèilmomentodichiacchierare,amici.SevogliamoprendereilmarchesediMontelimar,seguitemisubito.
“Glispagnuolidelpiccolocamposonoquasiinermi.”
–IlmarchesediMontelimar!…–esclamòMendoza.
–Corri,enonparlare!…
GuidatidadonBarrejo,ilbascoel’ex-tavernierediSegovia-Nuova,sieranocacciatinellaforesta,seguendodellevasteaperturetracciatecertamentedaitoridellapuna.
Attraversoilfogliamesivedevanobrillarevagamenteifuochidelcampo.
Conunacorsavelocissimaitreavventurieriattraversaronoladistanzaepiombaronosull’accampamentocogliarchibugipuntati.
Nonviera,almenoinquelmomento,bisognodibruciaredellapolvere,poichéglispagnuoli,credendosiassalitidalcorpoprincipaledeifilibustieri,nonavevanopiúfattoritorno.
Ancheilmarcheseerascomparso.
MendozaeDeGussac,vedendoilpentolone,visieranoprecipitatisopraperraccoglieregliultimiavanzi,mentredonBarrejofacevaunarapidaesplorazionepelcampo.
Ungridodifuroreinterruppeilloromagropasto.
Ilterribileguasconesierafermatodinanzialcadavered’unsoldato,cacciandosidisperatamentelemanineicapelli.
–Ilvecchiosergente!…Unaltroguascone!…Èquellochemihafattofuggireeilmarcheselohaassassinato!–gridava.
Mendozaedilguasconenumerodueeranoaccorsi.
Unuomo,cheavevaduelunghibaffigrigiedeigallonisullemanichedellasuavariopintacasacca,stavastesoinmezzoall’erbacolcapofracassatodaunaeforsedaduepalle.
–Chiè?–chieseMendoza.
–L’uomochemihafattofuggireprimacheilmarchesemiappiccasse,edèunodeinostri,sai,DeGussac,unguasconeanchelui,–risposedonBarrejo,ilqualeavevalelagrimeagliocchi.
–Chil’haucciso?
–QuelcanediMontelimar,noncipuòessernessundubbio.Soloilmarcheseavevadellepistoleallacintura,equestinonsonocolpid’archibugio.
–No,–risposeilbasco,ilqualeapparivapureprofondamentecommosso,poichéinquelmomentopensavaalpoverogabbiere.–Qualunqueuomodiguerralocapirebbesubito.
DonBarrejosimorseleditaasangue,poidisse:
–QuelMontelimarnonrivedràpiúmailetorrideisuoicastellidiFranciaediSpagna,perchéioloucciderò.
Sichinòsulcadaveredelsergente,glichiusegliocchi,poidisseancora:
–Seguitemi!…Ilmarchesesitrovadinanzianoiconpochiuomini,quasisprovvistid’armidafuoco.
“Voglioaverelasuapelle!…”
CapitoloXIX
FRALEFORESTEVERGINI
LALUNAcominciavaatramontaredietrolealtecimedellasierra,quandoitreavventurierisirimiseroincammino,collasperanzadipiombaredisorpresaaddossoalmarcheseedaisuoipochiuomini,senonsieranoripiegatigiàsullecinquantinedellaretroguardia,efinirlapersempreconquelformidabileedinafferrabileavversario.
Sieranocacciatiinmezzoadunaboscagliadinocinere,alberigiganteschi,frondosi,foltissimi,chedannodellefrutteinquantitàenorme,collacortecciamoltospessaedilnoccioloinvecepiccoloemediocre,preziosissimiperòpellorolegnochepuòquasicompeterecolfamosoebanoafricano.
Unsilenzioditombaregnavasottoquellemagnifichepiante.Lacaccianotturnadovevaesserefinita,poichél’albanoneralontanaelebelvesieranocertamentegiàritirate,neilorocovi,dopoaverfattodellevereecatombidiconigli.
Diquandoinquandounimprovvisobagliorerompeval’oscuritàprofondissima.Provenivadamassedifunghifosforescenti,didimensionigigantesche,chesistringevanointornoaitronchienormideinoci.
Quellacorsafuriosa,condottadadonBarrejo,ilqualesisentivaspintodaundesiderioferocedivendicareilpoverosergente,nonebbealcunrisultato.
Aiprimialbori,itreavventurieri,madididisudore,collegamberotte,sitrovavanosullacimadellasierra.Deglispagnuolinonavevanotrovatoalcunatraccia.
–Ehi,donBarrejo,–disseilbasco,–sperochenonmiprenderaiperunmulodeiPirenei,corpod’unasaetta!…IoeDeGussacsiamoquasimortidifame.
–Orapotremocacciare,senzacorrerealcunpericolo,–risposeilguascone.
–Perché?
–Hoammazzatoilcanecheguidavaglispagnuoli.
–Tuhaifattoquesto?
–Nonhoperdutoilmiotempo,compare.Avevogiàgiuratodifarelapelleaquellabestiacciachecostituivapernoiuncontinuopericolo.
“Ancheseglispagnuoliudrannouncolpod’archibugio,difficilmentesaprannoorientarsi,specialmentesottoquesteboscaglie.”
–Iopreferireiperòfareunadormita,giacchéabbiamoguadagnatoterreno,–disseDeGussac.–Nonnepossopiú.
“Allacolazionepotremopensarepiútardi.”
–Tuttiitavernierinonsononatiavventurieri,–dissedonBarrejo,scherzando.–D’altrondeanch’iononhodormitounsolomomento,tormentatosempredalpensierochesareistatoinesorabilmenteappiccato.
“Caderesulcampodibattaglia,passi,mafiniresullaforcacomeunbandito!…Oh!…Ciòmicrucciavaimmensamente.
“Checosadici,Mendoza?”
Ilbascononrispose.Sierasdraiatoinmezzoadunfoltoefreschissimotappetodimuschiecominciavagiàasonnecchiare,quantunqueavessegliocchiancoraaperti.
–Alloraapprofittiamo,–dissedonBarrejo.–Pelmomentonessunoverràadisturbarci.
“Abbiamoalmenounvantaggiodiseioredimarciasuglispagnuoli,ammettendochesisianomossicoll’alzarsidellaluna.”
–Dormi,chiacchieroneeterno,–disseMendoza,sbadigliando.–Latualinguastarebbebeneinboccaallabellacastigliana.
–Anchelasuaèabbastanzalungaenonhabisognocheglienediaunpo’dellamia.
“Tunonl’haimaiuditacomeurlavaquandosalivodallacantinacollegambemalferme!Equellabricconanonvolevacapirecheivinidevonoesseresempreassaggiatidaunbuontaverniere.
“Vipare?”
Glirisposeroduegrugniti:Mendozael’ex-tavernierediSegoviadormivanocomeghiri,affondatiinmezzoalsofficestratodimuschio.
–Nonsonodellamiafibra,–disseilguascone,torcendosiconsussiegoibaffi.–
Giacchénonpossoparlarenemmenocoipappagalli,chequimancanoassolutamente,saràmegliocheapprofittianch’iodellacircostanza.Chissà!…Possosognareledelizioseseratepassatenellamiacantina,intornoallebottibenpiene.
Sbadigliòtreoquattrovolte,stirandosilemembra,poiasuavoltasiaffondònelsofficemuschio,mandandoungransospirodisoddisfazione.
Sonnecchiavadaforseunquartod’ora,quandofusorpresodaunadolcissimacorrented’ariacheparevaprodottadaunventaglioagitatosopralasuatesta.Nonessendoancoracompletamenteaddormentato,agitòunamanoeprovòunastranaimpressionedifreddocheglifecesubitospalancaregliocchi.
Unuccellaccio,cherassomigliavaadungrossissimopipistrello,sieraalzatosopradilui,mandandodellepiccolegridaedescrivendodeifulmineizig-zag.
Essendosiilsolegiàunpo’alzato,ilguasconeavevapotutovederlo.Avevalatestagrossa,armatadiduedentied’unaspeciediventosa,elesuealipelosemisuravano,insieme,quasiunmetro,mentreilcorpononerapiúlungod’unaventinadicentimetri.
–Unvampiro!…–urlò.–All’erta,camerati!…Sicercadidissanguarci!…
NéMendoza,nél’ex-tavernierediSegoviaavevanorispostoallachiamatad’allarme.
–Tonnerre!…Sonostatigiàdissanguati!…–esclamò.
Sieraalzatoinpredaadunavisibileemozione,tenendol’archibugioalzatoperammazzarequeimaledettisucchiatoridisangue.
Aduntrattoarrestòinorridito,lasciòcadereilfucilecheanullaavrebbepotutoservirgli,esnudòladraghinassa.
Unorribilespettacolosieraoffertoaisuoiocchi;unospettacolodafargelareilsangueall’uomopiúcoraggiosodeiduemondi.
Accovacciatisulpettodeisuoiduecompagni,stavanodueragnigiganteschi,orribili,pelosi,tuttineri,grossiquantounabottiglia,conduebranchearmatediterribiliuncini,lunghinonmenodiottopollici,iqualisieranogiàaffondatinellacarne,attraversolosparatodellasbrindellatacamicia.
DonBarrejo,abbastanzapraticodellaregione,nonavevatardatoariconoscereinqueiduebruttimostrichesucchiavanosangueavidamente,duemigalegiganti,ossiaduediqueiragnichevivononelleforestedell’Americacentrale,echequandosonoaffamatinonesitanoancheadassalirelepersoneaddormentate.
LebranchetaglientissimedeiduebruttimostriavevanointaccatolecarnidiMendozaedell’ex-tavernierediSegovia,esucchiavanoferocemente.
DonBarrejobalzòcontroilpiúvicino,conunapedatalotolsedalpettodiDeGussac,poiconungrancolpodidraghinassalofiní.
Ilsecondo,vistalamalafinedelcompagno,avevatentatodimettersiinsalvosuunvicinoalbero,peròprimachefossetroppoaltoladraghinassalocolse,spaccandolo
nettamenteindue.
–Amici!…Amici!…–gridòilterribileguascone,scuotendoli.–Nonviaccorgetechevidissanguano?
Mendozapelprimoaprígliocchi,enonseppetrattenereungridodiribrezzovedendosiilpettocopertodisangue.
–M’hannoassassinato!…–esclamò.
–Mache!…–risposedonBarrejo.–Nonsitrattached’unasemplicecavatadisanguecompiutadallemigale.
“Èverochesetardavoadaccorgermene,queimostriciattoliteneavrebberosucchiatoalmenounpaiodilibbre.”
–Edanch’iosonotuttoinsanguinato,–disseDeGussac,balzandoinpiedi,spaventato.
–Edioperpoconondividevolamedesimasorte,poichéungrossovampirocercavadisorprenderminelsonno,–dissedonBarrejo.–D’orainnanzinoinoncommetteremopiúl’imprudenzadiaddormentarcituttietre.
–Lehaialmenoaccoppatequellebestie?–chieseMendoza.
–Iohovendicatoiltuosangue.Vièunruscellettochescorgolaggiú,andatealavarviemettetesulleferiteunpo’dicotone.
“Eccolàunalberocheveneforniràfinchénevorrete.”
–Sarebbestatomegliochequelcotoniereportassedellefrutta,–disseDeGussac.–Noimoriamodifame.
–To’!…Mieroscordatocheavetesemprelapanciavuota,mentreilmioventreèstatogenerosamenteimbottitodinonsoqualeinfameintruglionaviganteinunaveraollapodrida.
“Mentrefateunpo’ditoeletta,miproveròabatterequestaforesta.”
–Badadinonperderti,–glidisseDeGussac.
–Nonandròlontano,compare.Sobenecheèfacilesmarrirsiinquesteimmenseforestevergini.
Miseunpo’dipolverenelloscodellinodell’archibugio,abbassòilcaneperchélatrattenessecontrolapietrafocaia,eseneandò,guardandoattentamenteadestaeasinistra.
Nonavevapercorsiduecentopassiquandoudí,inmezzoallefoltepiante,uscireungridomalinconico,lugubre:
–A-j!…
DonBarrejosierafermato,guardandosiintorno.
–Chièchesilamenta?–sichiese.–Chevisiaqualcheferito?Nonrappresenterebbe
unacolazione,percentomilacodedeldiavolo!…
Inquelmomentoilgridosifecenuovamenteudire,piúlungo,piústraziante.
Parevapropriochequalcunosilamentasse.
Ilguascone,unpo’impressionato,stavapertornareindietro,quando,alzandogliocchiversounanoce,scorseaggrappateadunramo,coldorsorivoltoaterra,unaspeciediscimmia,dalpelamemoltofoltoecollatestacherassomigliavapiuttostoaquellad’ungattoched’unquadrumanequalunque.
–Eccolacolazione!…–esclamoilguascone.–Nonsochecosasia,soperòchesottolapellevièdellacarnediarrostire.
Avevaalzatogiàl’archibugio,poitornòadabbassarlo,borbottando:
–Senonsimuove!Vediamosesipuòrisparmiareunacarica.–Infattiquellostranoquadrumane,quantunqueavessegiàscortoilcacciatore,nonabbandonavailramoenoncessavadimandareilsuosgradevolissimourlolamentevole.
–Bisognavenirgiú,miocaro,–disseilguascone.–Sehailegamberotteenonpuoimuovertiiononsochecosafarci.
“Ciserviraiegualmentedacolazione.”
Siavvicinòalramocheerapiuttostobassoespogliointeramentedituttelesuefoglie,edafferròlacodadelquadrumane,tirandoatuttaforza.
Ilramo,sottoquellaviolentatrazione,siabbassò,mal’animalerimasefermoalsuoposto.
–Altrochezamperotte!…–esclamòdonBarrejo.–Questesonozampediferro.
“Signorascimmia,voletearrendervisiono?”
Ilquadrumaneritiròlentamentelasuacodaenonsimosse.
–Eppurenonèlegata,–disseilguascone.–cherazzadibestiaèquesta?MelodiràMendozacheconoscemegliodimelebestiecheabitanoquesteselve.
“Orsú,legamiono,tagliamo.”
Tiròfuoriladraghinassaed’uncolpo,decapitòlapoverabestia,poiaggrappandosinuovamenteallacoda,doposeiosettestrappate,leunepiúvigorosedellealtre,pervenneadimpadronirsene.
Soloallorasiaccorsechequellostranoanimaleinvecediaveredelleditapossedevadelleunghierobustissime,lungheunbuonpollice.
–Cheappartengaallafamigliadellescimmiegraffianti,seneesisteunaalmondo?Ioveramentenonnehomaiuditoparlare.
“Graffianteono,andiamoascuoiarlaedagettarlasulfuoco.”
Laripreseperlacodaperlasciarecheilsanguesfuggisseinteramenteetornò,non
senzaqualchedifficoltà,alcampo.
Mendozael’ex-tavernierediSegoviaavevanoterminatalalorotoelettaedavevanochiuseleduepiccoleferiteprodottedalleterribilibranchedellemigalecondeiciuffidicotoneselvatico.
Lacavatadisangueerastataforseunpo’abbondante,peròleferiteriportatesiriducevanoasemplicitaglisullapelle.
–Ehi,Mendoza,–disseilguascone,gettandogliaipiediilsingolarequadrumane.–Iotiportolacolazioneevorrei,primadimetterlasuicarboni,chetumidicessichespeciedianimalenoimangeremo.
“Certononèunserpente,ediononhomaiuditoparlarediscimmievelenose.”
–Quantunquetul’abbiadecapitatotidiròsubitocheèuna-j.
–A-j?…Checos’è?
–L’animalepiúpoltronecheesistaalmondo,poichéimpieganonmenod’unpaiodigiorniapercorrereunpaiodimetri,perraggiungerelefogliechegliservonod’alimento.
“Figurati,amico,chepiuttostod’incomodarsiascenderedaglialberi,silasciacadereaterraperrisparmiarsilafatica.”
–Chegambehannodunque?
–Solidissimeeanchebenarmate.
–Losoiochenonerocapacedistrapparegiúquestomacaco.Èalmenomangiabile?
–Gliindianinonrifiutanolasuacarne,quantunquesiaffermichesiacoriaceacomequelladeltapiro.
–Bah!…Abbiamolostomacorobustoeandràgiúegualmente,–dissel’ex-tavernierediSegovia,ilqualeavevagiàimpugnatalanavajaperprepararel’arrosto.
–Deglispagnuolinessunanuova?–chieseMendoza.
–Iononhovedutoaltrochedeglialberi,–risposedonBarrejo.–Devonoessereancorabenlontani,dopolanostramarciaforzata.SignortavernierediSegovia,comesipuòcucinarequestabestia?
–Gl’indiani,chesonograndidivoratoridiscimmie,lecuocionoalforno.Lasciatefareame.
“Portatemidellalegnaevioffriròunacolazioneeccellente.”
–Uhm!…–feceilbasco,scuotendolatesta.
NemmenodonBarrejoparveconvinto,poichéfeceunasmorfiadidisgusto.
L’ex-taverniereavevaterminatodiscuoiarel’a-jel’avevaavvoltoindiversefogliedipalmizio,dopod’averglicacciatonelventre,primavuotato,delleerbearomatichecheavevatrovatoaportatadimano.
Servendosiunpo’delladraghinassaeunpo’dellemani,scavòunabucaabbastanzaprofondaevigettòdentroquantalegnagiàaccesapoté.
–Eccounfornomoltoeconomicoemoltospiccio,–dissedonBarrejo.–Percasohaifattocucinaagl’indiani?
–Piúdiquantot’immagini,–risposeDeGussac,ridendo.–Tipossoanzidirechesesonoancoravivolodevoallamiaabilitàculinaria.
–Checosatièsuccessodunque?
–Traversavol’istmoincompagniad’unamezzadozzinadiavventurieri,iqualisieranopropostidiraggiungerelespondedell’oceanoPacificoperarruolarsisottoDavis,quand’eccocheunbruttogiornounatempestadifrecceciaccoglieinmezzoallaboscaglia,senzachesipotessevederedaqualparteprovenivano.
“Rispondemmosubitocoinostriarchibugi.Ilfragoredeicolpiparevachenonspaventasseaffattoqueifieriindiani,poichécontinuaronoaprendercidimiracoilorodardiecosíbene,chedopounquartod’oratuttiimieicompagnigiacevanoaterramorti.”
–Eriprotettodaqualchepreziosoamuleto,tu?–chiesedonBarrejo,ilqualesorvegliavailfuoco.
–Certo,–rispose,serioserio,l’ex-tavernierediSegovia.–NellafamigliadeiDeGussacsiconservavaunamedagliabenedetta,chesiaveval’abitudinediportaresulcuore.
“Tiavvertocheeragrossaquandounapiastra.”
–Tiraavanti,–dissedonBarrejo,sorridendo,–etu,Mendoza,ritiraitizzoniegettanelfornolanostrascimmia.
“Sidevecoprirladiterra,mipare,èvero,DeGussac?”
–Edaccendervisopraunaltrofuoco.
–Oracontinua.
–Mortomiopadre,lamedaglial’avevopresaio,perchéeral’unicacosacheavesseancoraunpo’divalore,essendod’orodiminiera.
–Eranoricchicomeimiei,iDeGussac,–disseilterribileguascone.–Continua.
–Tunonlocrederai,eppuretrevoltedellefreccemicolpironoindirezionedelcuoreesispuntaronotuttecontrol’amuleto.
–Cospettaccio!…Vuoivendermelo?
–Senonl’hopiú!
–Dov’èandatoafinire?
–Sitroveràancorasospesoalcollodelcapodellatribú.
–Etudunquehairesoquelbricconeinvulnerabile!…Speriamodinontrovarlosul
nostrocammino,–dissedonBarrejo,unpo’ironicamente.–Ecomeandòafinirelastoria?
–Accerchiatodatutteleparti,danonsoquantedozzined’indianiarmatid’archiedirompi-costole,fuicostrettoadarrendermi.
“Fortunatamentequegl’indianieranoantropofagi.”
–Fortunatamente!…–esclamaronoadunavoceMendozaedonBarrejo.
–Senonlofosserostati,iononsareigiàquianarrarviquellabruttaavventura.
–Spiegatimeglio,amico,–disseilterribileguascone.–Quivièunpuntooscurochebisognachiarire.
–Telodicosubito,–risposel’ex-tavernierediSegovia-Nuova.–Miavevanocondottoalvillaggioemiavevanolegatoadunpalo,inattesadimangiarmi.
“Avendoperòabbastanzacarneumana,perchécometihodetto,tuttiimieicompagnieranorimastisulterreno,miriservaronoperunacolazionecheilcacicodovevaoffrireadunaltrocapo.
“Sottoimieiocchividiarrosolarecinquedeimieicamerati,sucertegraticoloneformatedilegnod’alberodelferro.Trovandomipresenteaquell’orgiadicarne,unindianofutantogentilediportarmiunamanosemi–bruciata,invitandomiadivorarla.”
–Etul’haimangiata!–gridòdonBarrejofacendotreoquattrosmorfiedifila.–Puah!…
–Finsiinvecediassaggiarla,poiprotestaialtamentecontroicucinieri,chiamandoliignarideipiúsemplicielementidellaculinaria.
“Ilcacico,cheeraungranbuongustaio,comeseppidopo,mioffersesenz’altrolacaricadigrandecucinieredicorte.
“Edeccomiall’indomaniacucinarcadaveridentropentoloni,concontornodipatateedierbearomatiche.”
–Echicucinavate?–chieseMendoza.
–Glialtricinquemieicompagni.
–Fulmini!…Chefegato!…
–Miocaro,sitrattavadisalvarelapelle,esenonliavessicucinatiio,liavrebberoarrostitiglialtri.
“Ilsuccessofuimmenso,straordinario.Sequellaserailcacicononmoríd’indigestionefuunveromiracolo.”
–Eccounaterribilestoriadicannibali!…–esclamòdonBarrejo.–Continua,DeGussac:questoraccontom’interessaassai.
–L’interesseèterminato,–risposel’ex-tavernierediSegovia.–Percinquemesinon
fecialtrocheprepararegl’indianimortinegliscontri,alcuniallasalsaverde,altriallarossa,finchéungiorno,stancodiquellacarica,meneandai.
–Senzailmedaglione?
–Erarimastonellemanidelcacico.
–Etuttofinílí?
–Hoattraversatoboschi,montagneefiumi,semprespronatodallapauradivenireripresoemangiatoamiavolta,finchéungiornogiunsiaSegovia-Nuova,chealloranoneracheunsemplicevillaggioelàmistabilii.
–Questesichiamanoavventure,èvero,Mendoza?–dissedonBarrejo.
–Chefannovenirelapelled’ocasolamenteaudirleraccontare,–risposeilbasco.
–Dimmiunpo’,DeGussac,haiservitoanchequalchemortoaglispagnuolidiSegovia?
–Miavrebberogiàappiccato.Ohé,Mendoza,el’arrosto?Noncucinavocosíioquand’erofragliantropofagidelDarien.
“Lascimmiadeveesserecucinataapuntino.”
Spenseroilfuoco,colledraghinassevuotaronolabucaemiseroalloscopertol’a-j,ilquale,puressendounquadrumane,spandevaintornoaséunprofumoappetitoso.L’ex-tavernierediSegoviatolselefogliedipalmizioelatantosospiratacolazionefinalmentecomparve.
Itreuominiperò,quantunqueaffamati,siguardaronol’unl’altroedesitaronoadintaccarel’arrosto.
–DeGussac,–chiesedonBarrejo,–achecosatiparechesomigliquestoarrosto?
–Adunodiqueibambinichecucinavopelcaciconellefestedigala.
–Somiglianchealdiavolo,nonsaròiochemitireròaddietro,–disseMendoza.
Preselanavajaespaccòl’a-j,ilqualesembravapiúunessereumanocheunabestia.
Vintalaripugnanzaesolleticatidalleerbearomaticheitrefilibustierifinironoperdareall’arrostountaleassaltodanonlasciarechepocheossa.
–Miparechequestacarnefossemoltodura,–dissedonBarrejo.
–Ah!…Iononmenesonoaccorto,–risposeMendoza.–Socheriposatranquillamentenelmioventreecheilsaccononèpiúvuotocomeprima.
DeGussacapprovòconuncennodelcapo.
–Possiamoandare?–chiesedonBarrejo.–NonscordiamocicheabbiamodietrodinoiilmarchesediMontelimarecheinostricompagnisonoforsegiàgiuntialMaddalena.
–Gambe,–risposerosemplicementeilbascoel’ex-tavernierediSegovia.
CapitoloXX
LAVALLEDEISONAGLI
DALL’ESTREMITÀdell’Americameridionalesistendeunagigantescacatena,laqualeformal’ossaturaprincipaledeiduecontinenti,poichéseoltrel’istmodiPanamanonsichiamapiúlaCordigliera,malamontagnaRocciosa,èperòsemprelastessa.
Attraversoaifiumigigantideiduecontinenti,lagrandecatenaimpera,spingendotaloralesuevetteall’altezzadelnostromonteBiancoedanchemoltodipiú.
Singolarmentedifficileadattraversarla,quantunquenonpiúaltissima,èquellapartechesiinsinuaattraversol’Americacentrale.
Ancoraoggidíèquasiunproblemailtentarnelascalata,siadapartedell’oceanoPacificochedell’Atlantico,perchécopertaancoradiboscaglieimmense,doveiviaggiatoricorronoilpericolodismarrirsiedimoriredifame.
Altempoincuisisvolgeilnostroracconto,lesierredell’istmooffrivanopericolibenmaggiori,poichéglispagnuoli,solooccupatinellosfruttamentodellericchissimeminiered’oroed’argento,dovesacrificavanomigliaiad’indiani,nonavevanoapertonessunavia.
Lapauradiunainvasionedapartedeifilibustieri,diqueiformidabiliuominicheavevanodistruttaPanama,liavevanopersuasianontoccarequelleboscaglie,antichequasiquantoilmondo,credendochequellebarrierenaturalifosserosufficientiatrattenereiloroeterninemici.
Comesipuòbenimmaginare,donBarrejo,MendozaeDeGussac,quantunquequest’ultimofossefornitod’unapiccolabussolaesapesse,approssimativamente,dovesitrovavailMaddalena,sieranotrovatisubitocomesmarritiinmezzoallegigantescheforesteverginichecoprivanoleultimecimedellasierra.
Seigrandideserti,arsiperennementedalsole,destano,neiviaggiatoricheperlaprimavoltaliattraversano,unsensodisbigottimento,selealtecimecoiloroghiacciaiscintillanti,coloritiinrosadaiprimiriflessidell’alba,odifuocodagliultimiraggidelsoletramontante,destanounsensodiammirazione,laforestavergineinvecespaventaaddiritturaerendel’uomocontinuamenteperplesso,inpredaadunaveraangoscia.
Unavôltasenzafine,altissima,formatadafoglie,perlopiúmostruose,ches’intreccianoleuneallealtre,insiemeallamoltitudinedilianericadentiinenormifestoni,sistendepermigliaepermigliasopraletestedeiviaggiatori,intercettandoquasicompletamentelalucedelsole.
Unapaurosasemi-oscurità,chenonsidiradacheversoilmezzodíesoloperqualcheora,regnainmezzoaquegliimmensioceanidiverzura.
Ancheiraggidellalunadiradovipenetrano,nonesistendoveramentenelleforesteverginideglisquarcicheforminoradure.
Sottoquegliimmensivegetaliregnaun’afachesoventeimpedisce,operlomenorendedifficileilrespiro.Taloraèardentecomesedallevôltecadesserovampedifuoco;perlopiúperòèumida,snervante,accasciante.
Ungrandesilenzio,paragonabileaquellocheregnaneigrandideserti,imperaduranteilgiorno;allanotteinveceèunconcertoorribile,spaventoso,chenoncessacheaiprimialbori.
Rospigiganti,insettichefischianocomelevaporiere,coguaricheurlano,giaguarichesoffianoeruggiscono,lupirossichelancianoapienagoladegliululatilugubri,confondonolelorovociinunfrastuonoorrendo.
L’uomoches’avanzaaffannosamenteattraversoaquelleselvesenzafine,quasiasfissiatodallapovertàdell’aria,nonèsicurodifarediecipassisenzacorrereilpericolodilasciarvilapelle.
Sonoirettili,quellivelenosi,chepiúspaventano,poichésorgonoimprovvisamentesottounramomorto,sottoungruppodifoglieseccheoindecomposizioneeattaccanoferocementeilpoveropassante,ilqualenonhadafarealtrochesdraiarsisottounapiantaeattenderelamorte,laqualed’altrondenontardaasopraggiungere.
Leformichetermitiinseguitopassano,spolpanoilcadavereelascianounoscheletroperfettamentedenudato,chepotrebbefareottimafigurainunmuseooinunascuolad’anatomia.
Enonbastaancora.Benaltripericolisicelanosottoleforestevergini.Làèilvampiro,unaspeciedipipistrello,grossoquantoungatto,cheattendecheilviandante,stancomortodallalungamarcia,sisiaaddormentato,perfargliun’abbondantecavatadisangue;piúoltrevisonoleorribilimigaligiganti,nonmenoassetatedisangue,sempreall’agguatosultroncod’unapianta;piúinnanzi,quandolaforestadiventeràumidaepantanosa,migliaiaemigliaiadimignattesbucanodatutteleparti,mordendoferocemente.
Talisonoledeliziedellegrandiforestevergini,sianoamericane,africaneoasiatiche.
Itreavventurieri,pursapendoaqualipericoliandavanoincontro,spronatianchedallapauradivenire,daunmomentoall’altro,raggiuntidalterribilemarchese,marciavanoaffannosamente,sempreavvoltiinunasemi-oscuritàcrepuscolarechenonpermettevalorodipoterscorgeresubitogliagguatidellebelve.
Laprimamarcialiportòfinoallacimadellasierra,malàsostarono,dichiarandosituttiimpotentidimettereunpiededinanziall’altro.
–CorpodeicentotuonidelmardiBiscaglia!…–esclamòdonBarrejo,ilqualeconservavasempreunumoreeccellente.–ParechesiamoinvecchiatimiocaroMendoza.
“DovesonolecorsecheabbiamofattocolcontediVentimigliafraleselvediSandomingo?
“Quellesichiamavanoveramentemarceesiresisteva!”
–Perpauradifarsimorderelegambedaimastini,–risposeilbasco.–Ceneavevanosguinzagliaticontro!…Tiricordi?
–Equi,comparebasco,visonolepallechetipossonosorprenderedaunistanteall’altroeprodurredelleferitebenpiúgravi.
–Finchénonleudròfischiare,iononmimuoverò,–risposeMendoza.
–Eperoranemmenoio,aggiunseDeGussac.–Abbiamogiàguadagnatelecimedellasierraepensochepossiamoprenderciunpo’diriposoepossibilmenteprepararcilacena.
–Oh!…Ighiottoni!…–gridòdonBarrejo.–Elascimmia?
–Nonmelaricordopiú,–risposeMendoza,ridendo.
–Ancheameèvenutainmentesolamenteora.Diavolo!…Checosaoffrirvi?
–M’incaricoiodellacucina,–dissel’ex-tavernierediSegovia.
–Ilfurbo!…–esclamòdonBarrejo.–Magiacchémiavetenominatograndeprovveditoredeivostristomachisenzafondo,spettaamediriempirviilsacco.
“Bah!…Chissàchenontroviun’altrascimmia.Vuoiaccompagnarmi,DeGussac,setirestaancoraunpo’diforza?Mendozaintantoaccenderàilfuoco.”
–Permillepassicistoancora,–risposel’ex-taverniere,gettandosiinispallal’archibugio.
–Ancheilmestieredelprovveditorecominciaadiventarepesante.Ilpeggioèchetemodinonpotervioffrirealtrochedegliavvoltoi.
–Dovesono?–chieseDeGussac.
–Pocofa,mentreciaprivanoilpassofralegrandimacchie,nehovedutiparecchivolarvia.
–Buonsegno.
–Perché?
–Videveesserequalchebestiamorta.
–Signorcuoco,sperochenoncicucineretedellecarogne.QuinonsiamofragliantropofagidelDarien,–dissedonBarrejo.
–L’animalepuòesseremortodirecente,–risposel’ex-taverniere.–Andiamounpo’avederechecosadivoranoquegliavvoltoi.
“Ilfuoco,Mendoza:noinontorneremoamanivuote.”
Diederounosguardoallabussola,poisiricacciaronosottoleinfinitearcatedellaforesta,procedendoconprudenza.
Unanimaledovevaesseremortoinqualcheluogo,poichésiudivanoivolatiligridarecomesefosseroimpazientididilaniarelapreda.
Percorsidueotrecentopassi,idueavventurieriscorseroungruppocompattodiavvoltoiaura,bruttissimivolatili,grossicometacchini,collepiumegrigie-oscure,gliocchirossiedilbeccobianco.
–Livedi?–chiesedonBarrejoaDeGussac.
–Sì,etiavvertodiguardartianchedaloro,–risposel’ex-tavernierediSegovia.
–Haipauracheciassalgano?Nonsonogiàdeicondor.
–Nonl’oserebbero;hannoperòlapessimaabitudine,quandosivedonodisturbati,divomitareaddossoaicacciatoriilcibochestannodigerendoetigarantiscochenonèmaiprofumato.
–Oh!…Bruttiporci!…Faròfuocosudilorodalontano.
DonBarrejoperònemmenoquellavoltaebbeoccasionediconsumareunacaricadipolvere,poichégliavvoltoi,scorgendoiduecacciatori,preferironodialzarsiediscomparireattraversounosquarciodellaforesta.
Certiditrovarequalcheanimale,mortoomoribondo,poichéqueiferocieavidissimivolatiliassalgonoanchelebestiechenonsipossonodifendere,idueavventurierisispinseroinnanziebenprestoscorsero,distesoallabased’unapalmaenorme,uncorpacciochenelleformerassomigliaadunmaiale,essendocopertoegualmentedisetole,mamoltopiúgrosso.
–Untapiro!…–avevaesclamatoDeGussac.–Quantinehoammazzati,quandomitrovavofragl’indiani!…
–Unostranoanimale,chevivesempresolitarionelpiúfittodelleforeste,echecomevedi,hapernasounaspecieditrombadellaqualesiserveperscavareleradici.
–Chesiastatoammazzatodamoltotempo?
–Iononsentoalcunodoresgradevole.Provatiatastarelesuecarni.
“Lasuapelleèbentesa.”
DonBarrejoaffondòlemaninelcorpacciodell’animaleecaddebocconifrauncrepitíodiossa.Nelmedesimotempochelamassacedevacomefosseinternamentevuota,treoquattrostraniesserisfuggironosottolapellecercandodibattersela.
–Acchiappa!…Acchiappa!…–avevagridatol’ex-tavernierediSegovia.
DonBarrejo,ilqualesieraprontamentealzato,balzòinnanziesiprecipitòcoll’archibugioalzatoversoiquattroanimaletti,nonpiúgrossid’unconiglio,echeinvecedipelameavevanocertescagliesnodate,d’unatintagiallastra,cheparevanopronteasovrapporsileuneallealtre.
Ilterribileguasconesipreparavaamassacrarliacolpidicalciod’archibugio,quando
glianimalettisifermaronoesiarrotolarono,formandoquattropalleossee.
–Ohé,bestiacce!…–gridò.–Chegiuocomifateora?
Cominciòapicchiarees’accorsebenprestochenonriuscivaassolutamenteanulla.Quellescaglieoffrivanounaresistenzataledamettereingravepericoloilcalciodelfucile.
–Ehi,DeGussac!…–esclamòdonBarrejo.–Neavròpermolto?Questimostriciattolinonvoglionosnodarsi.
L’ex-taverniereridevaacrepapelle,senzamuoversi.
–Birbante!…Tidivertiavedermisudare?
–Lasciaandare,donBarrejo.Itatú,miocaro,hannodellepiastreosseequasiaprovadipalla.
–Evuoilasciarliandare?
–Nienteaffattoamico,poichésonoeccellenticomeletartarughediterra.
–Tatú!…
–Chiamali,setipiacemeglio,armadilli.
–Orahocapito.HovedutoqualcunadiquestebestieaPanama.
“Comefaremoaportarlevia?”
–Leporteremoamanoelegetteremosulfuocoperfarlefriggerenellorograsso.
–Vorreiperòsaperedate,chemisembrimoltoistruito,checosafacevanoquestebestiedentrolapellediqueltapiro.
–Vedi,questitatúsinutronodicarogne,népiúnémenodegliavvoltoiauraedeicondor.
“Quandotrovanounanimalemorto,visicaccianodentro,edapocoapocoselodivorano,nonlasciandointattecheleossaelapelle.”
–Dunquequelbestionedalnasolungononavevapiúcarnedentrodisé?
–Nemmenounabriciola,–risposeDeGussac.
DonBarrejositiròibaffieguardòl’ex-taverniere,ilqualetenevad’occhioiquattroarmadilliperchénonprendesserolafuga.
–Checosafiniraiperfarcimangiare,tu?
–Chirifiuterebbeuntatúbenarrosolatonelsuograsso?
–Enutritodicarneputrida.Devonoavereunsaporedetestabile.
–Iotiproveròilcontrario.
–Iocredochefiniremo,conte,permangiareanchedeiserpenti,–dissedonBarrejo.
–Oh!…Neservivosoventealcacicoenonl’homaiuditolamentarsi.
–Tonnerre!…Chestomacodovevaaverequell’indiano.Tiravagiúisonaglicomeimaccheroni.
–Senzatestaperò.Prendiitatú,primachesnodinoleloropiastre,etorniamoalcampo.
“Mendozapuòessereinquieto.”
Raccolseroiquattrotatú,iqualisitenevanoostinatamentesempreavvoltisusestessicomeporci-spini,eripreserolaviadelritorno,osservandoattentamenteisegnicheavevanofattisultroncodeglialberi,sempreadestra,inmododapotersiguidareasinistra.Trovaronoilfuocoaccesoedilbascocoll’archibugiopuntato,comesesipreparasseafarfuoco.
–Spariaipappagalli?–chiesedonBarrejo,semprescherzando.
–Quellocheèvenutoaringhiarmiquasisulviso,mentrestavoraccattandodeiramisecchi,erauncertopappagallacciodaspaventareancheunguascone.
–Doveviammazzarlo,scuoiarloemetterlosuicarboni.Chebellasorpresaperdellagenteaffamata!…
–Va’tuaprenderloperlacoda.
–Sentiamo,–disseDeGussac,–chestaturaaveva?
–Quellad’unmastino.
–Edilpelame?
–Fulvo.
–Hocapito:sitrattavad’unleoneamericano,leonepermododidire,perchénonassomigliaaffattoaquellidell’Africa,nonavendonenélastatura,nélaforza,nélacriniera.
–Sonopericolosi?–chieseilterribileguascone,chesisentivainvenadibattagliare.
–Quantunquedipiccolamole,assaltanotalvoltaperfinogliuomini,conuncoraggiochenonsemprepossiedeilgiaguaro.
–Èscappato?
–Vihauditigiungereesièricacciatonellaforesta.–risposeMendoza.
–Buonviaggio.–dissedonBarrejo.–Severràadisturbarelanostracenaavràilsuoconto,corpod’uncannone!…
“Ehi,grandecucinieredegl’indianiantropofagi,occupatiunpo’diquestebestiolinechenonvoglionosapernediaprirelescaglie.”
–Èsubitofatto,–risposel’ex-taverniere,gettandoiquattrotatúinmezzoallefiamme.–Sicucinerannobenissimodentroilorogusci,senzaperderetroppograsso.
“Sestaraiunmesesottodimediventeraianchetuungrandecuciniere.”
–Sí,discimmieedimangiatoridicarogne,–risposeilterribileguascone.–Civuolpocoadimparareunsimilemestiere.
–Intantoperòfiutiilprofumosquisitochetramandanoqueidivoratoridicarogne.
–Sentobruciaresolamentedelleossa.
–Aspettaunpo’,impaziente.
DeGussacstavaperrivoltareitatúpermezzod’unrandello,quandoMendozadisse:
–C’èunaltroindividuochereclamalasuaparte.
–Chi?–domandòdonBarrejo.
–L’animalacciochepocofamihavisitato.
–Dov’èquestoospitedanessunorichiesto?
–Guardalolà,piantatosuquelramo.Ilprofumodegliarmadillilohafattoritornare.
–Elenostrepallecalmerannolasuafame,–risposeilterribileguascone.–Signorghiottone,sevuolefarsiavanti,siamoprontiafarelasuaconoscenza,esenzatremare.
Ilcoguaro,unosplendidoanimale,benpiúgrossodiquellisoliti,sitenevaaccovacciatosuunramodinoci,lasciandopenderelacoda.
All’invitodelguasconesbadigliò,mostrandounadentaturasuperbaenonsimosse.
–Chesiasordo?–disseDeGussac.
–Daunorecchiodicerto,–risposedonBarrejo.–Sipotrebbefargliprovareuncolpodeinostriarchibugi.
Comesesifosseaccortodellaminaccia,ilcoguarospiccòinquelmomentoungransaltoescomparvenelfoltodellaforesta.
–Èunpauroso,–dissedonBarrejo.–Lasciamoloandareedoccupiamocidellacena.
“Setorneràadisturbarciglifaremocapirechenoisiamopersonecheseneridonodituttelebestieferocidelmondo.”
Spaccaronocolledraghinasselescagliedeiquattrotatúesimiseroalavoraredidenti,senzapiúoccuparsidelcoguaro.
Avevanoappenaterminato,quandoudironounfruscíodifronde,ecomeunpassoaccelerato.Parevachequalcunoscendessedasierraacorsadisperata.
–Badate!…–avevagridatodonBarrejo.
Tuttitreeranobalzatiinpiedi,cogliarchibugiarmati,temendounasorpresadapartedeglispagnuoli.
Ilfruscíocontinuava.Unuomosfondavalefrondeperaprirsiilpassaggioattraversoa
queifoltissimivegetali.
Aduntrattouncespugliosipiegòindue,edunindiano,distaturaalta,coglizigomiassaiprominentielacapigliaturafoltissima,comparve,fissandosuitreavventurieriisuoiocchinerissimi,chetradivanounestremaangoscia.
–Compare,–glidissedonBarrejo,–sesieteunamicononavetenulladatemeredapartenostra.Favoritequindiavanzarvi.
L’indiano,vedendogliarchibugiabbassarsi,fecealcunipassiinnanzi,poimiseunginocchioaterratendendolesuebracciagraziosamentetatuateecarichedimonilid’oro.
–Amigo,–disse.
–Allora,avanzatiancora.Dadovevieni?T’inseguivaqualcuno?
–Voleteunconsiglio?–dissel’indiano.–Fuggitesenzaperdereunistante,odiTasariosvipiomberannoaddosso,vifarannoprigionierievimangeranno.
L’indiano,cheeraunbelgiovanediforsetrent’anni,siesprimevabenissimoinlinguaspagnuola,linguagiàormaiquasiadottatadamoltetribú.
–ChisonoquestiTasarios?–chieseMendoza.
–Deimangiatoridicarneumana.Sonosfuggitoloroperunpurocaso,peròvipossodirechem’inseguono.
–Noncimancavaaltro,–dissedonBarrejo.–Eccounaltrobruttoaffare,danessunorichiesto,checipiombaaddosso.
“Tu,aqualetribúappartieni?”
–AquelladelGranCacicodelDarien,–risposel’indiano.
Itreavventurieriavevanomandatoungridodisorpresaedinsiemedigioia.
–Vieni,amico,–dissedonBarrejo.–Cispiegheremomegliopiútardi.
“Tuconosciquesteforeste?”
–Comelemie,perchélehopercorseperparecchianni.
–Nonvisarebbeunasiloinquestidintorni?
L’indianoriflettéunmomentopoi,facendoungestoenergico,rispose:
–IovicondurròinunluogooveiTasariosnonpotrannoraggiungerci.
“Sonogiàinmarcia:iolisento.”
Itreavventurierinonnevollerosaperedipiúpelmomentoesimiserodietroall’indiano,ilqualescendevalasierraconpassocelere,senzamaiesitare,quantunquelagrandeforestaverginecontinuasseancora.
Unamezz’oradopo,ifuggiaschigiungevanoall’entratadiunprofondocañon,ossiad’unastrettavalle,anchequellacopertadaunaprodigiosaquantitàdivegetali.
–Scendiamoall’inferno?–sichiesedonBarrejo.
–Silenzio,–dissel’indiano.–Èpericolosoparlare.
–Temil’assaltodiqualchebestiaferoce?
L’uomorossoscosseilcapoesimiseunditosullelabbracomeperinvitarloanonaprirepiúlabocca.
Quelcañonsembravaunatenebrosaedinterminabilegalleria,poichéleimmensepiantechecrescevanosuisuoimargini,intrecciavanoinaltostrettamenteilororamielelorofoglie.
Unsilenzioimpressionanteregnavafraquell’oscurità.
L’uomorossocontinuavalasuamarcia,fermandosisolo,diquandoinquando,adascoltare.
Itreavventurieriperòsieranoaccortichelanciavacontinuamentedeglisguardiinquietiadestraedasinistra,comesetemesseunimprovvisoattaccoodapartedeiTasariosodianimalipericolosi.
–Silenzio,silenzio,–ripeteva,–esoprattuttononfaterumore,sevipremesalvarelavita.
–Dovevedetuttiquestipericoliquest’animaledipelle-rossa?–borbottavadonBarrejo.–Nonviènemmenounmosquito,edaudirluisidirebbechequisisonoradunatetuttelebelvecheabitanol’Americacentrale.
InveceMendozaeDeGussac,checonoscevanomegliogl’indiani,loseguivanosenzamormorare,cercandodifaremenorumorecheerapossibile.
Pensavanochesel’uomodelleforesteagivacosí,dovevaavereisuoimotivi.
Un’altraoratrascorse,poil’indianosifermòsottounfoltissimosimaruba,piantadidimensionienormi,edeicuifiorisonoghiottissimeletestugginiterrestri.
Infattibastascavarelaterrapressoleradicipertrovarnequasisempre.
–Dammilatuanavajaperunmomentosolo,–disseadonBarrejo.
–Chihaidasbudellare?–chieseilguascone.
–Nessuno,perora.Mioccorreperfabbricarmiunflauto.
–Vuoioffrirciunconcerto?
L’indianologuardòconuncertostupore,poiscuotendolafoltaelungacapigliaturaintrecciatacondellesottilissimeliane,disse:
–ITasariosvengono.
–Celohaigiàdettounamezzadozzinadivolteenonabbiamoancoravedutovolareunasolafreccia.
–Iolisento.
–Tonnerre!…Nemmenoiosonosordo,eppurenonodochestormirelefronde.
–Salitesuquestapianta,uominibianchi,–dissel’indiano,conaccentoimperioso.–Intornoavoivièlamorte.
–Haicapito,Mendoza?–chiesedonBarrejo.
–Edalloraobbediamo.Quest’uomorossosapràilperchévuolemandarciinalto.
–Ioperònonhocapitofinoraassolutamenteniente.Orsú,proviamoseimuscolisonosempreinottimostato.
Mentreitreavventurierisiaggrappavanoaifestonidilianependentidaglienormirami,l’indiano,conuncolpodinavaja,avevarecisounbambúdimediocregrossezza,poiasuavoltaavevadatolascalataalsimaruba,dimostrandouncertoterrore.
–To’!…–dissel’eternochiacchierone.–Mihaiunafacciapuntotranquillaetiprepariafabbricartiunatrombetta!…Comesonocuriosiquestiindiani!…
–Varràmegliodelletuecannedafuoco,–risposeilselvaggio,ilqualecontinuavailsuolavoro.–Frapocolovedrai.
–Aspettiamodunque,–disseilterribileguascone.
Quandoilpiccoloistrumentomusicalefuterminato,l’indianoloimboccòetrassealcunenote.
Unmomentodopo,inmezzoaicespugli,sottolefogliesecche,fraleenormiradicideglialberi,siudironosuonarecomedeisonagliuzzi.
–Lampi!…–esclamòdonBarrejo.–Questisonoserpentiasonagli.
–Elavalleneèpiena,–dissel’indiano.–QuesteterribilibestiearresterannolacorsadeiTasarios.
“Nonsitrattacheditrarlidalloroletargoedimetterliinmarcia.”
–Bell’affaresenoiscendevamoattraversoquestocañon,èveroDeGussac?
–Ringraziaquest’uomoacuinoituttidovremolavita,–risposel’ex-tavernierediSegovia.
–Dinanzialuimilevotantodicappello.
–Edioperfinolacasacca,–aggiunseMendoza.
–Eccounsalutochequest’indianoapprezzeràprobabilmentepiúdelmio.
–PertuttiituonidelmardiBiscaglia!…HaipresolalinguadituamoglieprimadilasciarePanama?Chiacchierisempre,comedieciscimmierosse.
–Mel’avràprestatasenzacheiolosappia,–risposeilterribileguascone,ridendo.
–Ah!…Ridi!…Vorreivedertilàinmezzocheboccacciefaresti.Eccolichegiungonoes’avanzanoabattaglioni.
Ivelenosissimicrotali,galvanizzatiimprovvisamentedallenotestranechel’indianocavavadalsuoflautoprimitivo,sieranocomeirregimentatinelfondodelcañon,mettendosiinmarcia.
–Solamenteavederlifannosudarefreddo,–dissedonBarrejo.
L’indianostaccòunmomentoilflautodallelabbraedisseagliavventurieri:
–Nonvioccupatedime,perora.Devocondurrelatruppa,edallaloromarciadipendelavostrasalvezza.
–Dovevai?–chieseMendoza.
–IncontroaiTasarios.
–Vengono?–chiesedonBarrejo,ironicamente.
–Cisonovicini.
–Allorabuonapasseggiatafraiserpenti.
S’ingannava.L’indiano,quantunquedovesseessereunincantatoredirettili,nonavevaalcundesideriodioffrirelesuegambeailoromorsi.
Sispinselungounramo,poibalzòversounammassodipassifloresospeseadunapalmaesiallontanò,cominciandounaveramarciaaerea.Diquandoinquandoilsuoflautoecheggiava,mettendouncertomalessereneitreavventurieri,poitacevaperqualcheminutoperfarsiudirepiúlontano.
Icrotali,attratti,affascinatidaquellenote,continuavanoacalarenelfondodelcañon,occupandolointeramente.
Perfinodallespaccaturedeivecchialberineuscivanoadozzine,lasciandosicadereaddossoaicompagni.
Itreavventurieriassistevano,inpredaadunviolentoterrore,aquellaformidabileemigrazione.Comemaisieranoradunatiinquellavalletenebrosatantirettili?Forsenemmenol’indianoavrebbepotutodirlo.
Ibattaglioniintantocontinuavanosemprelaloromarcia,risalendolavalle,conunostranoedimpressionantissimorumoredisonagli.Parevachefosserostatipresidaunaverafuriadicorrere,poichésisaltavanogliuniaddossoaglialtriperandarepiúinnanzienonperderenessunadellenotedell’indiano.
D’improvvisolamusicacessò.
Icrotali,nonpiúaizzati,sialzaronoondeggiandolelorotesteescuotendoimpazientementelelorocodesonore,poisilasciaronocaderenelfondodelcañon.
–Tuttociòèspaventoso,–dissedonBarrejo.–Preferireicombatterecontrocentospagnuoli.
“Eperchél’indianotaceora?”
–EglideveavergiàvedutoiTasarios,–risposeMendoza.
–Vedutiouditi,poichéèunpaiod’orechecontinuaasoffiarminegliorecchichelisentiva.
“Unpaiod’orecchiliposseggoanch’io,diavolo!…”
–Edorachecosasuccederà?
–Unacosasemplicissima.Icrotaliarresterannodicolpolamarciadegliantropofagi.
–Uhm!…–fecedonBarrejo.–Purchéqueifurfantinonmanginoancheiserpentivelenosisenzacrepare!…
CapitoloXXI
L’ATTACCODEGLIANTROPOFAGI
L’UDITOfinissimodelselvaggio,abituatoaraccogliereipiúlontanirumoridellaforesta,purtroppononavevasbagliato.
Imangiatoridicarneumanacalavanoatormelungoilcañon,battendofuriosamenteleunecontrolealtreleloromazzedilegnosonoro.
Parevachecitenesseromoltoariavereilloroprigioniero,destinatoafigurareinqualchegranbanchetto,forseconuncontornodibanani.
Lalorofuriadovevaperòrompersicontrolamoltitudinedicrotali,iqualitappezzavanotuttoilfondodellavalle,inattesadimordere.
IlguerrierodelgranCacicodelDarien,dopod’averlicondottiinnanziperdueotrecentopassi,balzandodiramoinramo,eraritornatoversogliavventurieri,iqualisitrovavanotutt’altrochetranquilli.
Quelfragoredimazze,accompagnato,diquandoinquando,dagridaferoci,avevaprodottounaprofondaimpressionesull’animoditutti.
PerfinodonBarrejoavevaperdutoilsuoeternobuonumore.
–Sietepersuasoorachemidavanolacaccia?–chiesel’indianoalguascone.–Udite!…Udite!…
–Sembranobestieferocienonuomini,–risposedonBarrejo.–Dadovesonosbucatequellecanaglie?
–Visonodelletribúsull’altasierraetuttedivoranoiprigionieridiguerra.
–Eccounabellaoccasioneperte,DeGussac.Giacchécollatuaarteculinariahaisalvatounavoltalapelle,cercadimettereinsalvooraquelladeituoicamerati.Va’adinsegnareanchealorocomesicucinanoicadaveriinsalsabiancaoverde.
L’ex-tavernierediSegoviafeceunasmorfia.
–Nonsipuòavereduevoltelamedesimafortunaepreferiscorimanerequi,fravoi,dietroaiserpentiasonaglio,–dissepoi.–Misentopiúsicuro.
–Pensiallatuapancia,briccone!…
–Silenzio,–dissel’indiano.
Ilfrastuonoorrendochepocoprimafacevarintronarelagola,eraimprovvisamentecessato.Lemazzenonsuonavanopiúl’attaccoetutteleboccheeranodiventatemute.
–Sonoallepresecoicrotali,–disseMendoza,ilquale,allungatosuunramo,cercavadistinguerequalchecosafraquellapiúchesemi-oscurità.
–Speriamochequeimaledettirettilimordanobene,–dissedonBarrejo.
L’indianofecelorocennoditacere,imboccòilflautoesimiseasuonareprecipitosamente,battendoiltempoconlegambeecoibraccialetti.
Udendoquellamusicaicrotali,cheparevasifosseronuovamenteassopiti,alzaronoletesteesispinseroinnanzi,fischiandorabbiosamente.
Quantierano?Dellecentinaiaecentinaiadicerto,poichéformavanounaveracolonna,unacolonnaspaventosa,perchésaturadelpiúterribileveleno.
–Mifannovenirefreddo,–dissedonBarrejo.–Su,all’attacco,mostriciattoli,espazzateviatutto.
ITasarios,dopounbrevesilenzio,sieranorimessiaurlareedabatterelemazze.
Labattagliadovevaesserecominciata,fraiterribilirettilidalmorsochenonharimedioedimangiatoridicarneumana.
Diquandoinquandosiudivanofischiaredellefrecceattraversoglialberi.
Deicolpisordiecheggiavano,riempiendoilcañondistranifragori:eranolemazzesonorechepicchiavanocontrolepietreperfareindietreggiareiserpentiasonagli.
Itreavventurieriel’indiano,rannicchiatisulsimarubafrondosochelirendevainvisibili,ascoltavanoconansietàcrescente.
Resifuriosidaquell’attacco,tuttelefalangideirettilisispingevanoinnanzi,impazientidimordere.
Ipiúrobustipassavanosopraipiúdeboliecorrevanocoraggiosamenteinaiutodei
compagnimassacratidallemazzedeicannibali.
Labattaglianonduròchepochiminuti:elavittoria,comel’indianoavevaprevisto,rimaseaiserpenti,lecuicolonnenonsieranoapertedinanzianessunsforzo.
SiudironoleurladeiTasariosallontanarsiversol’altocañon,peròunavoce,cheparevailmuggitod’untoro,avevagridatoinunalinguachesolol’indianoavevacompresa:–Timangerannoegualmente.
–Letuecarnidevonoavereunsaporespeciale,–dissedonBarrejo,quandoglifutradottalaminaccia.–Nonvalevalapenadimuovereunainteratribúperprendereunsoloarrosto.
“Chemantenganolapromessa?”
–ITasariosnoncidarannotregua,–risposel’indiano,ilqualeapparivapreoccupato.
–CerchiamodiraggiungerealpiúprestoilMaddalenaediscenderlofinoallegrandicascate.
–Èquellalanostravia,–disseMendoza.–AbbiamolaggiúmolticompagnicheciaspettanoperguidarelanipotedelGranCacicodelDariencheletribúaspettano.
“Haiuditoparlaretudiquellafanciulla,natadaunuomobiancoedaunafigliadelcapo?”
L’indianoavevaguardato,convivissimostupore,itreavventurieri,facendodeigestidisorpresa.
–Sarestevoi,–chiese,–gliuominichedovevanoveniredallaparteoveilsoletramontaescortarelanipotedelGranCacico?
–Si,siamonoi,–risposeMendoza.
–Glispagnuolicihannoseparatidainostricompagni,manoiritroveremosullerivedelMaddalena,pressolecascate,lafanciullaacuispettal’ereditàdeldefuntocapo.
–Parechesiagrossa,èvero?–chiesedonBarrejo.
–Visonotrecavernepiened’oro.
–Conunpo’diquellepepiteapriròunveroalbergo,corpodiuncannone.
–Lasciamiparlare,compare,–disseMendoza.–Desiderochiarire,innanzitutto,unpuntooscuro.
“IlCacico,primadimorire,avevamandatounuomobianconeilontanipaesid’oltremarepercondurrequisuanipote?”
–Sí,–Risposel’indiano.
–Ètornato?
–Edèstatoanchemangiato,–risposeilselvaggio.–Quell’uomo,chesieraaccaparratalafiduciadelCacico,pretendevad’impadronirsideitesori,minacciando,in
casodirifiuto,unainvasionedispagnuoli.Diventatoinsopportabile,l’abbiamopresoemessoallagraticolaperordinedeltuscan.
–Chièquestosignore?–chiesedonBarrejo.
–Ilmagoostregonedellatribú,–risposeMendoza.
–Corbezzoli!…Unpezzogrosso!…
–Epoichecosaèsuccesso?–chieseilbasco.
–Iltuscan,vedendochel’uomobiancovolevaimpadronirsideitesori,comevidissi,lofeceprendereemettereallagraticola.
–Benissimo!…–esclamòdonBarrejo.–Èlapenagiustadeitraditori.
–Epoi?–ripreseMendoza.
–Dellevocivagheeranogiuntefinoallenostretribú,edannunciavanol’arrivodiunagrossabandad’uominibianchichesiritenevanonostriamici.
“Iltuscancheavevainvecetuttodatemeredapartedeglispagnuoli,lanciòdeicorrieriintutteledirezioni,affinchéliavvicinasseroesiaccertasseroselanipotedelGranCacicositrovavaveramentefradiloro.”
–Sepperoalmenoqualchecosa?–chieseilbasco.
–Cheunatruppa,dopod’averlungamentebattagliatocoglispagnuoliintornoaSegovia-Nuova,s’avanzavaversoilMaddalena.
–Èlontanoilfiume?
–Appenaunagiornatadimarcia,–risposel’indiano.
–Etuhaivedutoquegliuomini?
–No,perchéiTasarios,mentreesploravolasierra,mihannocatturato.Devoallabuonarobustezzadellemiegambesesonoriuscitoasfuggireallamorte.
–Ehi,Mendoza,nesappiamoabbastanzaora,–dissedonBarrejo.–Nonsipotrebbeandarsene,primacheicrotalisirisveglino?
–L’indianosapràriaddormentarli,sevorrà,–risposeMendoza.
–Orachesonotuttidinanzianoi,nonabbiamopiúnulladatemere,poichéformanocomeunabarrierainsuperabilefranoiedimangiatoridicarneumana.
–FermeremoancheilmarchesediMontelimar?
–Toh!…–esclamòdonBarrejo.–Mierodimenticatodiquelterribileuomo.Dovesaràrimastocostui?
–Noisiamodeglistupidi,–disseDeGussac.–Stiamoquiachiacchierare,mentreforseaquest’oraspagnuoliedantropofagisipreparano,dicomuneaccordo,adarcilacaccia.
“Leduerazzevannospessoassaid’accordo.”
–Edèpropriovero,–disseMendoza.–Idiscendentideiconquistadoreslihannotalmenteterrorizzati,chebastachevedanounelmettospagnuoloperdichiararsischiavi.
“Nonvalevalapena,infondo,cheifilibustieriintraprendesserotantemeraviglioseimpresepervendicaredegliesseriormaiabbrutiti.”
L’indianosieraalzato,tenendoinmanoilflauto.
–Iltempovola,–disse,–ediTasariospotrebberogirarepiúsoprailcañon.
–Ioavevogiàdimenticatochelemiemagremembracorrevanoilpericolodifiniresullagraticola,–dissedonBarrejo.–Lavitadell’avventurierodiventatroppoduraalgiornod’oggi.
–Esirimpiangesemprelacantinad’ElMoroelabellataverniera,–disseMendoza.
–Puòdarsi,madonBarrejo,dabuonguascone,nonloconfesseràmai.
L’indianoavevafattounmotod’impazienza.
–Venite,uominibianchi,–disse,colsuosolitoaccentoimperioso.–Lamortepuòesserepiúvicinadiquellochecredete.
–Hairagione,compare,–risposedonBarrejo.–Noisiamounamassadichiacchieroni.
“Ediserpentiasonagli?”
–Nonsisveglierannofinchénonlovorròio,esiccomeperoranonlodesidero,lilasceròdormire.
Siaggrapparonoallelianeesilasciaronoscenderefinoaterra.
Iserpentisonnecchiavanogliuniaddossoaglialtri,senzamuoversiesenzasibilare.Cessatol’attacco,siriposavanotranquillamente,inattesad’unaltrorisveglio,piúterribileforsedelprimo.
L’indiano,appenaaterra,appoggiòunorecchioalsuoloesimiseadascoltarecongrandeattenzione.
–Odisempre,tu?–chiesedonBarrejo,ironico.
–Sempre,–risposel’indiano.
–Tonnerre!…TudeviaveregliorecchidelPadreEterno!…Noncredichesisianoallontanatiimangiatoridicarneumana?
–Sospettocheabbianopresaun’altraviapertenderciunagguatoall’uscitadelcañon.
–Lelorofreccesonoavvelenate?–chieseMendoza.
–No.
–Allorapossiamobattagliare.L’archibugiohaammazzatoildardo.
Purdiscorrendo,scendevanoaprecipizioilcañon,ilqualediventavadimomentoinmomentopiúripido.
Alberiven’eranodovunqueedintralciavanotalvoltalamarcia,nondimenoitreavventurieriel’indianocontinuavanolalororapidaritirata,spintidallapauradidoversitrovare,daunistanteall’altro,dinanziaimangiatoridicarneumana.
Ilcañonapocoapocosiallargavaelungoisuoifianchisiudivanoscrosciarenumerositorrenticheunavegetazioneintensa,gigantesca,rendevaassolutamenteinvisibili.
Lalucecominciavaapenetrare,poichéigrandialberichecrescevanosulleduecoste,nonpotevanopiúincrociareilororamielelorofoglie.
Quellacorsa,condottaconcrescenterapiditàdall’indiano,duravadaunpaiod’ore,quandoiquattrouominisifermaronodicomuneaccordo.
Inmezzoallegrandiforestechesistendevanoadestraedasinistradelcañon,avevanouditosquillareunatrombetta.
–Glispagnuoli?–avevachiestodonBarrejo,guardandol’indiano.
–No,–dissequesti,scuotendoilcapoefacendosioscuroinviso,–questatrombaiol’houditasuonarepressoimangiatoridicarneumana.
–Lacacciadiventainteressante.
–Edancheestremamentepericolosa,mipare,–aggiunseDeGussac.
–Sonodunquepassatiitempineiqualigl’indianifuggivanosempreesilasciavanoprenderedueimperi,quellodelPerúequellodelMessico,dapochiavventurieri?
–Purtropposonodiventatibattaglieriancheessi,–disseMendoza.
–Eh!…Avrebberopotutoaspettarequalchesecoloancora!
Inquell’istantel’indianosifermònuovamenteeandòadappoggiareunorecchioprimacontrolacostasinistra,poicontroquelladidestradelcañon.
–Eccounuomoprodigioso,cheodeesentesempre,–ripresel’incorreggibilechiacchierone.–Oraverràaraccontarcichecisonogiàaddosso.
L’indianoeratornatoversodiloroenonavevadettocheunaparola:
–Fuggite!…
–Allora,gambe!–dissedonBarrejo.
Sislanciaronoacorsadisperatalungoilfondodelcañon,cosparsodimacignitrasportatidalleacqueedicespugli,cercandodidistanziare,piúcheerapossibile,ipericolosimangiatoridicarneumana.
Nonavevanoperòancorapercorsicinqueoseicentometri,quandounafrecciapassò,sibilandosinistramente,sopraleloroteste.
–Eccoli!…–gridòDeGussac.
DonBarrejosivolseepuntòl’archibugioversounenormeammassodipassiflore.Cercòunpo’coglisguardi,poipremetteilgrilletto.
Ladetonazionefuseguitadaungrido.Unselvaggiochetenevaancoral’arcoinmanovennearotolarefinoinfondoalcañon,fracassandosiilcapocontrolepietre.
–Via!…Via!…–dissedonBarrejo,cercandodiricaricarel’arma.–Senonusciamodaquestamaledettavalle,noicorriamoilpericolodifiniredavverosullagraticola.
“Èlontanolosbocco?”
L’indiano,acuierarivoltaladomanda,feceuncennonegativo.
–Noisiamodeglistupidi,–disseilbasco.–Giacchéiselvaggiscendonolungolacostadiponente,noimontiamoquelladilevanteeprendiamoposizione.
“Sesiraggruppanocimassacrerannoacolpidipietra.”
–Èquellochevolevoproporvi,–risposel’indiano.–Sonosicurocheimangiatoridicarneumananontengonocheunacostadelcañon.
–Montiamodunque,–disseDeGussac.–Civedremomeglio.
Siaprironofrettolosamenteilpassoattraversoquell’ammassodipiantechecoprivailfiancointernodellavalle,edopopochiminutiraggiungevanolagrandeforesta.
Eranoappenasaliti,quandounatempestadipietresceselungoilcañonconunfracassoindiavolato.
Quasinelmedesimotempodellefrecciefuronolanciatesopralavalletta,indirezionedeifuggiaschi,senzaperòriuscirearaggiungerli,essendoormaifuoridiportatadagliarchi.
Ventiotrentaindianieranosubitocomparsisull’oppostaparetedelcañon,mandandourlaspaventevoli.
Eranotuttidialtastatura,quantunquemoltomagri,avevanoletestecopertedipiumevariopinte,elebracciaelegambeadornedibraccialettid’oro,probabilmentepurissimo.
Deitatuaggistrani,chedalpettosalivanofinoallafaccia,adiversetinte,davanolorounaspettopocogradevole.
Mentrealcunieranoarmatidiarchi,altrisbatacchiavanofuriosamenteleloromazzedilegnosonoro,cantandonellorobarbarolinguaggio:
–Vimangeremo!Vimangeremo!
–Haicapito,Mendoza,checosadiconoquellescimmierosse?–chiesedonBarrejoalbasco,dopochel’indianodelDariengliebbetradottequelleparolepocorassicuranti.
–Nonsonosordo,–risposeilfilibustiere.–Parechecitenganooraadaveredellebistecchedicarnebianca.
“Forsenonnehannomaiassaggiate.”
–Nonrestiamoinoperosi,amici.Giacchéqueiselvaggisipresentanobeneainostricolpi,tentiamodispaventarliconunascaricameravigliosa.
“Iosonosicurodelmiocolpo.”
–Edanchenoi,–risposeroilbascoeDeGussac.
–Senoncifacciamotemere,liavremoallecostolefinoalMaddalena.
Inquelmomentounarafficaviolentapassòsullagrandeforesta,senzachenessunindiziol’avesseannunciata,torcendoigrossiramieululandosinistramenteinmezzoalfogliame.
–Checosac’èdunqueora?–chiesel’eternochiacchierone.
–Iltempiocambia,–risposel’indiano.–Avremountornado.
–Affrettiamoci,camerati.Ilmomentoèbuono.
Gl’indianicontinuavanoavociferaresull’oppostacostadelcañon,senzaperòdecidersiascendere.Probabilmentedovevanoavergiàfattalaconoscenzacollecannedafuocodegliuominibianchiesitenevanoinguardia.
Itreavventurierisiappoggiaronoaltroncod’unpinou,peraverelamirapiúsicuraespararono,unodietrol’altro,trecolpi,iqualirumoreggiaronoalungodentrolavalle,comesefossecadutaqualchevalangadisassi.
Treindianieranocaduti,scivolandolungoilpendío.Glialtri,spaventati,sieranoaffrettatiarinselvarsi.
–Speriamochecilascinounpo’ditregua,–dissedonBarrejo.–Credochepelmomentoneabbianoabbastanza.
–EnoiapprofittiamoneperscendereversoilMaddalena,–disseMendoza.–Odogiàfrangersilasuarapidacorrente.
Atteserounmomentopervedere,segl’indianisimostravano,difareun’altrascarica,poisislanciaronosottoleforestescendendoversolapianurabagnatadalfiumegigante.
Perfarcomprendereperòaimangiatoridicarneumanacheavevanoancoradellemunizioni,diquandoinquandosivolgevanoperspararequalchecolpoindirezionedelcañon.
Mentreaffrettavanoladiscesaperraggiungereilfiume,l’uraganos’avanzavaconunarapiditàimpressionante.
Ilcielo,chequalcheoraprimaeraancoralimpido,sieracopertoditalimassedivaporidaintercettarequasicompletamentelaluce.
Millestranifragorisiscatenavanoinalto.Oraparevachecentinaiaecentinaiadicarripienidilaminediferroetiratidacavallifocosi,corresserosfrenatamente;orainvecesembravachesisparasserodeicannoni,eledetonazionieranoseguítedalleurladelvento.
Leraffichepiombavanosullagrandeforesta,devastandola.Rami,fogliegigantesche,frutta,volavanoinariacomefuscellidipaglia.
Tacevanounmomento,comeperriprendereforza,poisibilavanoconfuriapiúterribilesottoleimmensevôltediverzura,strappandod’uncolposoloigrandifestonidilianeedabbattendoisuperbicespuglidellepassiflore.
Itreavventurieriel’indiano,assordatidatuttiqueifragoriespaventatidallafuriadeltornado,affrettavanolamarcia,guardandosidinonriceverequalcheramosullatesta.
Agl’indianiormainonpensavanoquasipiú.
D’improvviso,quandogiàstavanofinalmentepersboccarenellavalledelMaddalena,udironofraloscrosciaredeituonieleurladelventaccio,dellescariched’archibugio.
Gliavventurierisieranofermati,guardandosil’unl’altro.
–Sonobencolpidifuocoquesti?–disseDeGussac.
–Chepuzzanodipolverelontanounmiglio,–risposeilbasco.–Questescarichenonsipossonoconfonderecoituoni.
DonBarrejosieramessoaridere.
–Noncapitedunque?–chiese.–ÈilsignormarchesediMontelimarchesiprendelabrigadiaccomodareinostriaffari.
“Lasuabandasièincontratacoimangiatorid’uominiedàbattaglia.”
–Inattesadidarlapoianoi,–aggiunseMendoza.
–Ioperòhoconstatatounfatto,compareMendoza.
–Quale,donBarrejo?
–Chelenostregambesonopiúresistentidiquelledeglispagnuoli.
–UnmomentodirespiroeguadagnamoilMaddalena,–disseDeGussac.–Vuoitu?
L’indianoguardòilcielochecontinuavaoraadoscurarsiedoraadilluminarsisottolavivissimalucedicentinaiadilampi,poidisseinesorabilmente:
–Avantiancora.
–Luisentesempreedodesempre,–dissedonBarrejo.–Olioallegambe,amici,senonvoleteandareafinirefraunagraticolaedunacordadaappiccare.
Lescarichesisuccedevanoallescariche,mescolandosiaituoni.UnaverabattagliadovevaessersiimpegnatafraglispagnuolidelmarchesediMontelimaredimangiatoridicarneumana.
Gliavventurieriapprofittavanodiquell’insperatosoccorsoperacceleraresemprelamarcia.
Ormaiilfiumeeravicino:siudivamuggirecupamenteentrol’ampiavalle.
L’uraganoperòrendevalaritiratadifficilissima.Alberigiganteschi,cheavevanoresistitoachissàquantialtritornados,cadevanoalsuolosottol’impetofuriosodelleraffiche,trascinandosecodeilembiinteridiforesta.
Eraunveromiracoloseifuggiaschiriuscivanoadevitarequeicolossi,sottoilcuienormepesosarebberorimastipersempre.
Fortunatamentelaforestasidiradava.Lasierrafinivaecominciavalapianura,unapianurastrettissima,cosparsadisabbie,dimagricespugliedienormiammassidifangodisseccato.
Conunultimoslanciol’indianoeditrefilibustierilaraggiunseroesidiressero,semprecorrendo,versoilfiume,quantunquenonavesseronessunasperanzaditrovareinquelluogoqualchecanotto.
Unaroccia,altaunamezzadozzinadimetri,moltoincavatadaunaparte,offrísubitoaifuggiaschiunrifugioefututtoquelchepoteronoavere,poichénessunapirogasiscorgevanellevicinanze.
Sieranoappenariparati,quandolecaterattedelcielosiaprironoedunverodiluviod’acqua,accompagnatodarombodituoni,daruggitidiventoedalampivivissimi,sirovesciòsullavalledelMaddalenaconfuriaincredibile.
–Compiangoglispagnuolichenonavrannotrovatoanchelorounasilo,–dissedonBarrejo,stringendosicontroicompagniperevitareifuriosisprazzidipioggia.–Questotornadodovrebbeperòrenderciunfavore.
–Quale?–chieseDeGussac.
–Dilasciarcaderesullatestadelmarchesequalchepinou,–risposeilguascone.
–Uhm!…Quell’uomodeveesserefortunato,miocaro,–disseMendoza.–Seèsfuggitofinoraatantipericoli,sfuggiràamoltialtriancora.
Inquell’istante,amontedelfiumesiudíunrombochesispezzòinmillemuggiti.
L’indianoerabalzatoinpiedi,mostrandosiinquieto.
–Checosac’èancora?–chiesedonBarrejo.–Tusentieodiqualchecosadicerto;peròquestofracassol’houditoanch’io.
–Lapiena,–risposeilselvaggio.–IlMaddalenastraripa.
CapitoloXXII
LAZATTERA
GLIURAGANIchescoppianonell’Americacentralesonofortunatamenterari,ma
quandoGiovegaloppasullenubi,accompagnatodalfidoEolo,raggiungonounatalefuriadanonpoterenoi,abitantidellezonetemperate,formarceneun’idea.
Nonhannounalungadurata,peròbastanoquellepocheorepermetteresottosopraprovincieintere,devastareimmensepiantagioni,equellocheèpeggio,perfarstraripareifiumi.
Iltornadocheavevadovutoprimainfuriaresull’altasierra,avevagonfiatoquasidicolpoilMaddalenaedorailfiumegigante,conpocopiaceredeifuggiaschicheneavevanofinosopraicapellidelleavventure,compresodonBarrejo,sipreparavaausciredalsuoletto,edoccuparelapiccolapianurasabbiosa.
Quantunquecontinuasseapiovereconunafuriaspaventevole,l’indianoeditrefilibustieri,allarmatidaqueifragorichefacevanorisuonaresinistramentelavalle,avevanolasciatoperunmomentoilrifugio,volendorendersicontodellostatodelfiumeedelnuovopericolocheliminacciava.
IlMaddalenacrescevaavistad’occhio.Delleondatemostruose,dicoloregiallastro,siseguivanosenzainterruzione,trascinandonellorocorsovertiginosodeigiganteschialberistrappatiaifianchidellasierra.
–Tonnerre!…–esclamòdonBarrejo.–Eccochesipreparaun’altraavventurapocopiacevole.
–NoneriforsepartitodaPanamaperandarleacercare?–chieseMendoza.–Hailasciatolaggiú,percorrereilmondo,unasplendidacastiglianaedunacantinamagnificamentefornita.
“Èverochedentrolebottivieranoglispiritelli?”
–No,vieradentroquelpoveroPfiffero,–risposeilterribileguascone.–Inquantoamiamoglie,lascialainpace.
–Invecedipensareallepersoneassenti,pensiamoanoi,–disseDeGussac.–Checosasifa?Ilfiumemontadiminutoinminutoefiniràperinvaderelapianura.
–Domandaloall’indianochesenteedodetutto,–risposedonBarrejo.
L’indianoinvecerimanevamutocomeunasfingeegiziana.Collebracciastrettesulpetto,gliocchinerissimiesempreinquieticomedell’uomochesiaspetta,daunmomentoall’altro,unabruttasorpresa,guardavailfiumesenzaparlare.
–Toh!…–esclamòdonBarrejo.–Oranonsenteenonodepiú,mentreioodounfragorespaventevolechecrescedimomentoinmomento.
–Dunque?–chieseDeGussac,guardandol’indiano.
–Lapiena,–risposequesti.
–Lavedo,–dissedonBarrejo.–Unpaiod’occhisonopiantatisulmiomuso.Tidomandiamochecosasipuòfare.
–Nulla,–risposel’indiano,collasuavocemonotona.
–Tonnerre!…Enoistaremoquiafarciportarviadallapiena?
–Laroccia,–risposel’indiano.
–MaquestoèunmulodeiPirenei,–dissedonBarrejo.–Vedoanch’iochec’èunaroccia.
“Mendoza,puoilevarequalcheparolaaquest’uomoomegliostrappargliela?
“Lamiapazienzaormail’hoesaurita,esefosseunaltroaquest’oraavreiimpugnatalamiadraghinassa.”
–Ehi,antropofago!…–disseMendoza.–Hailamaníaomicida?Letroppeavventuretihannoguastatounpo’ilcervello,èvero,miopoverodonBarrejo?
Ungrandescrosciodirisafularisposta.
IlmattacchionedeldilàdelmardiBiscagliaridevaacrepapelle.
–Ah!…Questiguasconi!…–esclamòMendoza.
–Valgonoibaschi,èvero?–chiesedonBarrejo.
–Devoconfessarlo.
–Finalmente!…Interrogadunquequellamarmottarossachesentesempreecheodesempre,mentrenonsamaiprendereunadecisione.
–Amico,–disseMendozaall’indiano,ilqualeguardavasempreilfiumecoisuoiocchiirrequieti.–Checosasifadunque?Siscappaversolasierra?
–Troppotardi,–risposeilpelle–rossa.
–Abbiamolegambeancorabuone.
–Troppotardi,–ripetél’indiano.
–Ehi,Mendoza,perdiiltuotempo,–dissedonBarrejo.–Daquell’uomolínoncaveraialtrocheun“sento”edun“odo”.
“Èmegliochepensiamonoiatrarcid’impiccio.
“Segl’indianiamanoannegarsi,iofrancamentenoncitengoaffatto.SesitrattassediaffogarmiinunfiumediXerespassiancora,mapapàNoènonhapensatoaprovvedereifiumidiviti.”
–Nonviècheunacosasoladafare,–disseDeGussac.–Larocciaèabbastanzaaltaenoncredochelapienaciraggiungerà.
–Conoscilerabbiediquestofiume,tu?
–Iono.
–Alloranoncisipuòfidaredeltuoconsiglio.Vistoperòeconsideratochenonvièaltrascappatoia,loaccetto,evipropongounabagnatacoifiocchi.
“Cercatealmenodinonbagnarelemunizioni.”
–Lapolvereèdentroicorni,–risposeMendoza.–Saràsempreprontaafarudirelasuavoce,siacontroglispagnuoli,siacontroimangiatoridicarneumana.
“Montiamo:l’acquacresceconunarapiditàimpressionante.”
IlMaddalenainfattisigonfiavaavistad’occhio.Lesueacque,ordinariamentelimpide,eranodiventatefangoseedalmonteleondesisuccedevanosempreconrabbiaferoce,stendendosisullapianuradidestraedisinistra.
Unmuggitoassordante,continuo,riempivalavalle,ripercuotendosidentroiboschidellasierra.
–Calcatevibeneincapoicappelli,–dissedonBarrejo,–ecercatedifarliserviredaparapioggia.
LeondebrevierapidedelMaddalenasistendevanosullesabbiedelleduepianure,coprendorapidamenteimagricespugli.
L’indianoeditreavventurieri,nonpocoimpressionatidallabruttapiegacheprendevanogli“affari”,comedicevadonBarrejo,abbandonaronoilrifugioesiarrampicaronosullaroccia,esponendosicompletamenteallefuriedeltornado.
Lampeggiavasempreetuonavaspaventosamente,mentredallavallescendevanodelleraffichecosíimpetuosedacostringereiquattrouominiatenersibenunitipernonfarsiportarvia.Lapioggiapoicontinuavapure,lasciandocaderecertigocciolonigrossicomeunpugno,chesenonfacevanomale,inzuppavanocompletamente.
–QuestasichiamairadiDio,–dissedonBarrejo,ilqualesiannoiavamortalmenteastarsenezitto.–Ehi,amicodelDarien,neavremopermoltotempo?Ioperoraneavreigiàabbastanza.
Ilfigliodeiboschiguardòilcieloincessantementeilluminatodailampi,poialzòlespallesenzadarenessunarisposta.
–Comesonoavaridiparole,–ripresedonBarrejo,ilqualesiprendevafilosoficamentequeigoccioloni.–Sidirebbecheaquestiindianifamalelalingua.
–Mentretul’haitroppolunga,–disseMendoza.
–Miocaro,provaaprendermoglie,evedraicomesisnoderàanchelatua.
–Peroranonnehointenzione.
–Già,tuseiunavventurierotroppologoro.
–AnchetuperònontorneraiaPanamapiúgrassodiprima.
–Citorneròperòcolletaschepiene,–risposeilguascone.–SiamoormaiallefrontieredelDarienesperochequeiselvagginonfarannocattivaaccoglienzaallanipotedelGranCacico,echecilascerannovuotare,senzaproteste,lecavernepiened’oro.
–Eseinvececimangiassero?Ancorapochianniorsonoeranoantropofagiepotrebbe
dirtelo,sefosseancoravivo,Pietrol’Olonese,cheerailpiúfamosofilibustieredeiFratellidellaCosta,echefinílasuagloriosacarrieradiladroemeritosuunagraticolaodentrounpentolone.
–Tuvedituttoneroquest’oggi,compare;chesiailtempo?
–Puòdarsi,–risposeilbasco.
–El’acquamontarapidamente,–disseinquelmomentoDeGussac.–Lapianurasicopre.
InfattiilMaddalenaerauscitodalsuolettoestraripavaconunaviolenzainaudita.
Fralesueondefangose,d’unbruttocolorbiondastro,travolgevadeglialberiimmensiedegliammassidiradiciediterrachegalleggiavanocomelefamosechimponasdellagodiMessico.
Queigalleggiantinoneranosemprevuoti.Oratrasportavanounatribúdiscoiattoli,orauncoguaroedoraungiaguaro.
Questeultimebestieperòeranotantospaventatechesitenevanorannicchiate,colpelamearruffato,senzadimostrarepiúalcunaferocia.
Lanottetornavaascendere,quandoleacquedelfiumegiunseroadinfrangersicontrolaroccia,muggendosinistramente.
DonBarrejoguardòl’indiano.
–Orsú,–glidisse,–snodaunabuonavoltalatualingua.Credichel’acquanonciraggiungerà?
Lapienaèterribile,–risposeilselvaggiofigliodelleforeste.–Nonnehomaivedutaunasimile.
–Checosapossiamofare,dunque?
L’indianoindicòlezatterevegetalicheilfiumecontinuavaatrascinareingrannumeroechemandavaadarenarsisuimarginidellapianura.
–Sonocomelecanoe,–dissepoi.
–Esenevannoadurtarecontroqualcheroccia?
–Nonesseretroppoesigente,donBarrejo,–disseMendoza.
–Seguiamoilconsigliodiquest’uomoedimbarchiamoci.
“Ecconelàunachepareabbiapropriol’intenzionedidirigersiversodinoi.”
Ilgalleggianteindicatodalbascoeraunzatteronecompostodienormiammassidiradici,strettamenteintrecciate,ecopertodaammassidicespuglicheleraffiche,sempreimpetuosissime,voltaavoltascuotevano.
Itreavventurieriel’indianosieranoalzatiperessereprontiaspiccareilsalto.
–Badatechechicadeèperduto,–avevadettoMendoza.–Controquestacorrentecosíimpetuosanonsipotrebberesistere.
Ilgalleggiante,oscillandopesantemente,s’appressava.
Trovatasulsuocorsolaroccia,giròsuséstessosenzarompersiecontinuòlasuarapidacorsa.
Quelmomentodisostaerabastatoaitreavventurierieall’indiano.
Conungransaltoeranoandatiacadereinmezzoagliammassidicespugli,esubitoeranoscappatiall’oppostaestremitàdelgalleggiante,manifestandounavivainquietudine.
–L’haiveduto?–chiesedonBarrejoaMendoza.
–Sí:eranascostosottoilfogliame.
–Enonerasolo,–disseDeGussac.–Iohovedutounaltrogiaguaronascostounpo’piúinlà.
–Tonnerre!…–esclamòilterribileguascone.–Eccounbell’equipaggiochevorreisubitogettareinacqua.
–Egliarchibugipelmomentosonoinservibili,–aggiunseilbasco.–Dovremoscaricarli.
–Chesisianoimbarcatidilorospontaneavolontàperprovareleemozionid’unviaggioacquatico?
–Sarannostati,piúprobabilmente,portativiainsiemeaqualchelembodiforesta.
“Offrilorounponte,donBarrejo,evedraicomescapperannosenzacurarsidinoi.”
–Faglielotucollatuaschiena,ilpassaggio,–ribattéilguascone.–Permiocontocitengoallamiaspinadorsale,echecchétudica,nonlametteròmaiaportatadiquellebocche.
–Preferiscolasciarequelleduebestieneiloronascondigli.Misembranocosíspaventatedanonavere,perora,nessundesideriodiattaccarci.
–Setumiassicurichelapauraliharesimansueticomeagnellini,nonmirincrescerebbeandarliavedere.
–Edanch’iociterrei,–disseDeGussac.–Epoiunarrostodigiaguaropotrebbepassare,èverodonBarrejo?
–Arrostitosulfiume?…Ah!…DeGussac,lavitadell’avventurierononèpropriofattaperte,ecredochefaresti…
Nonpotéproseguire.Lazatterainquell’istanteerastatapresadaunaseriedigorghiesieramessaagirarevorticosamentesusestessa,orasprofondandoquasituttaedorarimontandoimpetuosamenteagalla,comesespintadaunaforzamisteriosa.
Quelmotorotatorioeracosírapidocheiquattrouomini,nonesclusol’indiano,si
sentironoprenderedallevertigini.
Ancheigiaguari,spaventati,soffiavanoesbuffavanosottoicespuglicheservivanolorod’asilo.
–Chesarabandaèquesta?–ChiesedonBarrejoalbasco,ilqualenonriuscivaatenersiinpiedi.–Chesiamoviciniallegrandicascate?Losaitu,amicodelDarien?
–Nonènulla,–risposel’indiano,ilqualesisforzavadistrappareunaenormeradiceperservirsenecomediremo.–Allecaterattec’èdeltempoenonauguratevi,uominibianchi,digiungervitroppopresto.
–Sitratteràd’unsalto,m’immagino.
–Ioperòhouditoparlarecongrandespaventodiquellecateratte,–disseDeGussac.–Sidicechenemmenogl’indiani,chesonoimiglioribattellieri,osinotentarneladiscesa.
–Giacchésonoancoramoltolontanepossiamooccuparcideiduegiaguari.Iononosereidormireconquestivicini.
–Francamentenemmenoio,–dissel’ex-tavernierediSegovia–esareibenlietodicacciarliinacqua,primachelanottescenda.
–Etu,Mendoza?–ChiesedonBarrejo.–Ilsolestapertramontaregiàefraunamezz’oral’oscuritàsaràcompleta.
“Tifideraituadormireconqueipocodesiderativicini?”
–L’impresanonsaràfacile,–risposeilbasco,tentennandoilcapo.–Voiforsenonconoscetelaferociasanguinariadeigiaguari.
“Èverochegl’indianiosanotalvoltaaffrontarliarmatid’unasemplicelanciaedifesidaunapellecheservediscudo.”
–Edalloranoifaremodimeglio,–risposedonBarrejo.–Collenostredraghinassescorcieremoloroleunghie,mentrel’amicorossoaccarezzeràloroildorsoconquelbastonecheèriuscitoastrappare.
“Chedisgraziacheinostriarchibugisianoancorapienid’acqua.
“Andiamo,camerati,primachesopraggiungaqualchealtromalanno.”
L’indiavolatoavventurierostavaperdirigersianimosamenteversoleduebelve,risolutoadoffrirelorounabattagliainpienaregola,quandoilterrenoglimancòimprovvisamentesottoipiedicomesesifosseapertountrabocchetto.
Quasinell’istessotemposisentíafferrareunagambadaunpaiodimascelleestringereforteglialtistivalidicuoio.
–Aiuto!…–avevagridato.
MendozaeDeGussac,cheglistavanodietro,furonoprontiadafferrarloperlespalleedatrarlofuori.
–Muschio!…–gridòMendoza.–Vièuncaimanoimprigionatofraleradici,chelavoraallasuasalvezza.
“Sentiquestoprofumocosídeliziosoainasideinegri?”
–Tonnerre!…–esclamòdonBarrejo,sternutandosonoramente–questanonèunazatterabensíunserragliocompleto.
“Chel’amicocerchidimontareversodinoi?”
–Èprobabile,–risposeMendoza.–Mordeleradiciinaltoinvecechesotto.
“Avremodicertounasuavisita.”
–Allorapotremmooccuparcidiquestomessereprimacheciportivialegambe.
“Aigiaguaripenseremodopo.”
Tuttisieranocurvatiintornoalbuco,ilqualeinpochimomentieradiventatogiàmoltolargo.
Unalligatore,omegliounjacarè,comevengonochiamatiqueiferocissimisauriani,lungononmenodiquattrometri,sitrovavaimprigionatofrailfittostratodiradiciefacevasforzipoderosiperuscireegettarsinelfiume.
Lesuerobustissimemascelle,armatedidentiformidabili,mordevanoconfurore,mentrelezampaccieallargavanoapocoapocolaprigione.
Nonvieranulladistraordinarioneltrovareunsimilebestionecosírinchiuso.
Durantel’estate,quandoglistagniconfinanticoifiumisidisseccano,ijacarènontrovanodimegliochediseppellirsinelfangoedirimanervi,inunaspeciediletargo,ancheunpaiodimesi.
Lavegetazionesemprepoderosainquelleregioni,sistendesuglistagniecollesueradiciformadelleverereticompatte,dentrolequalirimanepresoperlamaggiorpartedellevolteilrettile.
Quandolepiene,quasisemprefuriosissime,sopravvengono,strappanoqueilembieliportanonelfiume.
L’isolagalleggianteèformata,mapuòsemprenasconderedellebruttesorpreseperlepersonecheosanomontarla.
DonBarrejo,passatoilprimomomentod’ansietà,avevaimpugnataladraghinassa,dicendoall’jacarè,ilqualenoncessavadicontorcersiconrabbiacrescente:
–Signorprofumiere,noinonabbiamoaffattobisognonédelvostromuschio,nédellavostracoda,perchénoinonsiamodeiluridinegri.
“Vorrestedirmidovedevocolpirvi?”
–TuseipazzodonBarrejo,disseDeGussac.–Vuoiaspettarechesaltifuoriechesiscagliaddossoanoi?
–Lasciachemigodaprimal’agoniadiquestobruto.
–Edigiaguarilihaidimenticati?–chieseMendoza.–Guarda:iloroocchicomincianoaluccicare.
“Sbrighiamocelaconquesto.”
Inquelmomentol’indianosifeceinnanzi,armatod’ungrossopezzodiradiceche,beneomale,rassomigliavaadunrompi-costole.
–Amel’jacarè,–disse.–Levostrearminonvarrannogranchecontroquestebestiacce.
Alzòlamazza,ladondolòinnanzieindietrocomeperimprimerlemaggiorslancio,poilalasciòcaderedentrolabuca,balzandosubitoindietro.Ilcaimanoavevaspalancatelemascelle,poileavevasubitochiuse.Lamazzagliavevaspaccatoilcranio,facendoglieloquasiscoppiare.
Sigonfiòaspirandoun’ultimaboccatad’aria,sisgonfiòallungandositutto,poirimaseimmobile,mentreleradicisiripiegavanosudiluirinserrandolocomedentrounatomba.
–Tonnerre!…Checolpo,–esclamòdonBarrejo.–Avederlinonsidirebbechequestiindianipossegganounataleforza.
“L’hafulminato!…”
–Ècosícheselasbrigano,quandoriesconoasorprenderliimprigionatinelfangodeglistagni,–disseMendoza,ilqualenoncessavadiguardarsiallespalleperpauradiunattaccofulmineodapartedeigiaguari.–Seisempred’opinionedisbarazzarequestazatteradallebestiaccechelainfestano?
–Emelodomandi?Provatituachiuderegliocchidunqueconqueimesserichesarannoprobabilmentemezzimortidifame.
–Egiacchévièancoraunbarlumediluce,attacchiamosubito,–aggiunseDeGussac.
Iltemposierarasserenato,poiché,comeabbiamodetto,seletempestesonoformidabilisottoqueiclimi,hannounabrevissimadurata.
Idensivapori,traiqualirumoreggiavailtuono,eranoscomparsiversolevante,ossiaindirezionedelgolfodelMessico,edilsoletramontavadietrolecimedellasierra,inmezzoadunmarediluceiridiscente.
D’altrapartelalunaocchieggiavaaldisopradelleforeste,alzandosirapidamente.
Sottoicespugligliocchifosforescentideigiaguari,contratticomeuni,brillavanostranamente.Parevaperòcheidueferocianimali,impressionatidallacorsavertiginosachelacorrenteimprimevaallazattera,nonavesseroalcundesiderioditentareunassalto,almenopelmomento.
Chefosseroperòunterribilepericoloperiquattroamicinonsipotevanegarlo,poichélafamepotevaspingerliadundisperatoassalto.
Itreavventurieriel’indiano,risolutiarimanereisolipadronidelgalleggiante,sidiviseroinduegruppi:DeGussaceMendoza;donBarrejoel’uomorossoarmatodelsuorompi-costolecheavevaservitocosíbenecontroilsauriano.
Iduegiaguari,vedendoliavanzare,sieranomessiabrontolareminacciosamente,senzaperòlasciareilororifugi.
Cantanolaloromarciafunebre,–dissedonBarrejo.–Sannogiàdidoverfinirenelfiume.
–Nonscherzare,compare,–disseMendoza.–Sonopiúterribilidiquellochetucredi.
–Proviamodunqueledraghinassedeiguasconielaspadabascasullapellacciadiquellebestie,–risposeilterribileguascone.–Amefal’effettodiandareallacacciadeigatti.
–Diquelgenere!…
–Nondicochenonsianomoltogrossi,peròanchelenostrelamesonoditemprasuperiore.
“Vogliovederequaleeffettoprodurràuncolpodidraghinassavibratoall’estremitàd’unazampa.Povereunghie!…Vedremoseresisteranno!…”
–AdagiodonBarrejo!…Tuvuoischerzaretroppo!…–disseMendoza.
–Dopotutto,quellebestienonsonochedeigattacci,cheforsenonvalgonocertigattidellanostraGuascogna,èveroDeGussac?
L’extavernierediSegovianoncredetteopportunodirispondereaquellaspacconata,degnaveramented’unguascone.
Mendozaperòborbottòfraidenti:
–Questodiavolod’uomovuolefarsimangiaredaqueigattacci.Fortunatamentecisonoioelotratteròall’ultimomomento.
Mentresiavanzavano,chiacchierandotranquillamentecomesesirecasseroallacacciadeiconigli,iduegiaguarinoncessavanodiringhiare.
Accovacciatialladistanzadidiecipassil’unodall’altro,continuavanoafissareintensamenteicacciatori,sbadigliandoemostrandonelmedesimotempocertebocchedafarrabbrividire.
–Ehi,Mendoza,–ripreseilterribileguascone,quandofuronoaunaquindicinadipassidaidueanimali.–Chesianoduemaschioduefemmine?
–Vivaddio,ètroppo,donBarrejo,–risposeilbasco.–Tuscherzitroppo,ecolletueimprudenzeungiornool’altrofinirainelventrediqualche…
–Tigre,–disseilguascone,ridendo.
–Senonsaràasiatica,saràamericana.
–Ah,bah!…Lapelledeiguasconiètroppoduradamandarsigiúquandovièinsiemeunadraghinassa.
“Chebruttolavorofarebbenegliintestinidiquellebestie.”
–Taci!…Cisiamo!
Iquattroterribiliuominisitrovavanoormaiapochipassidaiduegiaguari,sempreinagguatofraicespugli.
Daunaparteedall’altravifuunmomentodigrandeansietà,poichéipretesigattaccidelguasconeeranodegliavversariformidabili.
DonBarrejo,semprenoncurantedelpericolo,fuilprimochesimosse,tenendoladraghinassainlinea,comesedovessebucaresulcolpoqualcheavversario.
–Signormio,–dissealgiaguarodidestra,chesitenevaostinatamentenelsuocovo.–Voletedegnarvidiaccettareunapartitad’onorefraacciaiobentempratoedunghienonmenosolide?
Larispostafuunraucoruggitocheterminòinunaspeciedimiagolío.
–L’hodettoio,–ripreseilterribileuomo,–chequestisonodeigattacci.
“Ehi,pelle-rossa,mentreiopunzecchio,tupicchiasodoespaccateste.
“Tihogiàvedutoallaprovaesoquantovali,quandohaiunamazzafralemani.”
Sieramessoinginocchio,dinanzialrifugiodellabelva,peroffriremenobersaglioall’attacco,ilqualenondovevatardare.
Contrariamenteallesueabitudiniaggressiveesanguinarie,ilgiaguarochedonBarrejosiproponevadiscucireconunbuoncolpodidraghinassa,invecedispingersiinnanzi,simisearinculare,cacciandosisemprepiúfraicespuglieleradici.
–Tonnerre!…–esclamòilterribileguascone,facendodescrivereallasuadraghinassaungranmolinello.–Igattiamericanisarebberopiúcodardidiquellieuropei?
“Ehi,amico,siarrischialapellequi!…Oprovareilfilodellamiadraghinassaosaltarenelfiume.
“Nonhaichedascegliere.”
Ilgiaguarorisposeconurloferoce,equestavoltasifeceinnanzi,allungandosiespalancandolemascelle.
DonBarrejodiedeunosguardoall’indiano,ilqualetenevasollevatalasuamazza,prontoadammazzare.
–Bada,amico,–glidisse.–Ciattacca!…
Conunapazzatemeritàsieraspintoinnanzi,riprendendolasualineadicombattimento.
–Su,dunque!…Attacca!…–urlò.
Ilgiaguaro,vedendosil’uomoapochipassi,siraccolsesusestesso,poispiccòunsaltoimmensopassandosopraalguasconeecadendoquasiaipiedidell’indiano.
Questi,sapendoconcherazzadibestieavevadafare,lasciòcalarelasuamazzaed’uncolpoabbattélabelva,stordendola.
DonBarrejosieravoltatodicolpo.
Piombòcomeunfulminesulgiaguaro,ormaiimpotentearimettersisullegambe,eglivibròunformidabilecolpodidraghinassaattraversoilcollo,staccandogliquasiinteramentelatesta.
Mentreilprimocadevasenzaaverpotutofarusodellesueunghie,ilsecondo,invecedidareindietro,avevaaffrontatorisolutamenteMendozaeDeGussac.Avevamandatounurloferocissimoe,comeilsuocompagno,sieradisteso,prontoaslanciarsi.
–Guardatevi,DeGussac!…–avevadettoilbasco.
–Ladraghinassaberrà,frapoco,ilsanguedellatigreamericana,–risposel’intrepidoex-tavernierediSegovia,coprendosiconunaseriedifulmineimolinelli.–Addosso,Mendoza!…Miparecheinostricompagniabbianogiàfinito.
–Allora,sotto!…
Iduevalorosi,nonvolendomostrarsidamenodelprimoguasconeedell’indiano,attaccaronorisolutamenteacolpoperduto,vibrandostoccateintutteledirezioni.Ilgiaguaro,vigorosamenteincalzato,dapprimaretrocesse,poiasuavoltaattaccòcoll’impetofulmineochesoglionousarequeiterribilianimali.
Noneracertamenteunaseratafavorevolepeigiaguari,poichéandòacaderefralaspadadelbascoeladraghinassadelguascone.
Laprimaloinchiodòfraleradici,mentrelasecondaspaccavacostoleetroncavazampe,riducendolobenprestoall’impotenza.
–Olà,compari,avetebisognod’aiuto?–gridòinquelmomentodonBarrejo,accorrendocolladraghinassaancorasanguinante.
–Abbiamofinito,–risposeilbasco.
–Alloragiú,dormiamo,echelazatteravadaall’infernoinsiemeanoiedaigiaguari.
CapitoloXXIII
L’ISOLADELLETARTARUGHE
ILGALLEGGIANTE,abbandonatoasestesso,continuavalasuacorsarapidissima,oscillandosulleondedellapiena.
LalunaerasortaedilluminavalavallatadelMaddalena,laqualerimbombavadicontinuifragorichetalvoltadiventavanoveramentespaventevoli.
Sembravachel’astronotturnopasseggiassesullepunteestremedell’altasierra,versandofascidiluceazzurrognola,laqualesiriflettevanelleonde.
Itreavventurieriel’indiano,sfinitidallefaticheeanchedall’eternafame,sieranoaddormentatigliunivicinoaglialtri,collatestaappoggiatasuicadaverideiduegiaguari.
Lazatteracorrevadaparecchieore,oragirandoerigirandosuséstessafraigorghidellapiena,edorarollandoobeccheggiando,quandounurtospaventevoleaccadde.
DonBarrejo,cheaveval’abitudinedidormireconunsoloocchio,almenocosíaffermava,fuilprimoasaltareinpiedi,gridando,convocestentorea:
–Ohé,camerati,abbiamodatodentroaqualchecosa!…
Leacquedelfiumesiprecipitavanosullazatteraconimpetorabbioso,spazzandolatutta.
Mendoza,DeGussacel’indiano,svegliatidisoprassaltodaquelledocciecheminacciavanodiaffogarli,eranobalzatiinpiedi.
Lalunaeratramontataedunaprofondaoscuritàavvolgevailfiume.
–DonBarrejo!…–gridòilbasco.–Checosasuccededunque?
–Chenesoio?
–Abbiamofattonaufragio?
–Mipare,poichélazatteranonsimuovepiú.
–Corpod’uncannone!…–esclamòDeGussac.–Civorrebbeunfanale!…
–Sí,vaacercartelo,–risposedonBarrejo.
–Checos’èquellamassaoscurachestadinanzianoi?
Ful’indianochediedelarisposta.
–L’isoladelletartarughe.
–Eccounabellanotiziachefasussultaredigioiaimieiintestini,–dissedonBarrejo.–Eramoltotempochenonmangiavodiqueideliziosianimali.
“Netroveremomolti,uomorosso?”
–Imieicompatriottivengonoquituttiglianniafarnedelleenormiraccolte,elastagioneoraèbuona.
–Sipuòsbarcaredunque?
–Noncorretealcunpericolo,poichél’isolasielevamoltosulleacquedelfiume.
–Elazattera?
–Lasciamolaqui,–disseDeGussac.
–Epoicomefaremoariprenderelanavigazione?
–Cercheremodirimetterlainacqua,donBarrejo.
–Spalancategliocchieseguitemi.Stateinguardia,poichélezatterepotrebberoaverecondottiquialtrianimali.
Iquattrouominiattraversaronoilgalleggiante,ilqualesubivadellescosseformidabili,senzaperòchelamassacedesse,esbarcaronoinmezzoadungruppod’alberi,iqualiproiettavanoun’ombrafoltissima.
–Ilterrenoèasciuttoesabbioso,–dissedonBarrejo,ilqualeerastatoilprimoasaltareaterra.–Noipotremoriprenderetranquillamenteilnostrosonnosenzatimorechequestavoltasial’isolachescappi.
–Elebestie?–chieseMendoza.–L’isolamipareabbastanzavastaepotrebbeconteneredeglianimalipiúomenoferoci.
–Permiocontopreferireiunbuonfuoco,–disseDeGussac.
–Lamiaescacheèchiusainunascatolettad’acciaioèperfettamenteasciuttaedormeaccantoall’acciarino.
–Bell’idea!…–esclamòMendoza.–Mandiamol’indianoafarprovvistadilegnaseviriuscirà.
–Unuomocheodeechesentetutto,èanchecapaceditutto,–disseDonBarrejo,ridendo.
L’indiano,ormaiabituatoaifrizzidelguascone,sifecedaredaDeGussaclanavajaesiavanzòsottoglialberi.
Itreavventurieriintantoscavavanoilsuolosabbiosoperpreparareilcamino.Aduntrattomiseroalloscopertounaspeciediconoformatodifangobenespalmatoemescolatoadavanzidivegetali.
–Quidentrocideveessereuntesoro!…–esclamòdonBarrejo.
–Untesoronascostocertamentedaqualchebandadifilibustieri,–aggiunseDeGussac.
Mendozaerarimastosilenzioso,noncondividendoaffattolesperanzedeisuoiduecompagni.
–Scaviamo,DeGussac,–ripreseilterribileguascone.–Vedraichefrapocometteremolemanisuunostratodidobloniedipiastre.
Tolserolostratofangosochecoprivalacimadelconotronco…emiserolemanisuunostratodiuova,grossecomequellediun’oca,mapiúallungateecolgusciomoltorugosoesolcatodastranigeroglifici.
L’osservazioneerastatafattadaDeGussac,ilqualeavevaaccesal’escacollasperanza
divederlafiammellariflettersidolcementesull’aureometallo.
–Corpod’uncanestrozzato!…–gridòdonBarrejo.–Chipuòesserestataquellameravigliosagallinachehapensatoanoi?
“Corbezzoli!…Delleuova,signorimiei,ebengrosse.Peccatononavereunapadellaedunpo’d’olioperprepararciunafrittata.”
–Uhm!…Uhm!…–feceMendoza.
–Checos’haitudabrontolare?–chiesedonBarrejo,ilqualemettevadaparteleuovacongrandecura.
–Saràstatapoiunagallinaafarle?Iononhomaivedutodiqueibipediacostruirsidiquestinidi.
–Sarannodeibipediselvaggiancorasconosciuti.Toh!…Unaltrostratodifango.
“Quisottocideveessereancoraqualchecosa.”
Tolselacrosta,conunacertaprecauzione,pernonfareunaverafrittatanonmangiabile,emisealloscopertounsecondoepoiunterzostratodiuova,tutteegualialleprime.
–Quidentroc’èl’AmericacoitesoridelPerú!…–esclamò.
Inquelmomentol’indianocomparve,portandounfasciodilegnapiúomenosecca.
–Ehi,amico,–dissedonBarrejo,mentreDeGussacsiaffannavaadaccendereilfuoco.–Sonopropriouovaqueste,èvero?
–Sí,–risposeilpelle-rossa.
–Ditartaruga?
L’indianofeceungestodidisgusto:
–Uovadijacarè,–dissepoi.
–Dicaimano!…
–Èunnidodiqueirettilichelesabbie,sollevatedaltornado,hannoquasiricoperto.
–Tonnerre!…Iononavròmaiilcoraggiodiassaggiarle.Etu,Mendoza?
–Preferiscostringermiancoralacintura,–risposeilbasco.
–Finiraiperscoppiare,compare.Eppureinegrilemangianoquesteuova.
–Edanchelecodedeicaimani,–disseMendoza.
–Troveremodimeglio,–dissel’indiano.–Aspettatechespuntiilgiorno.
“Lecaretaquestanotteverrannoadepositarelelorouovaevoineavretefinchévorrete.”
–Un’altrastrettadiventreperventiquattroore,Mendoza,–disseilterribileguascone.
Aforzadisoffiare,DeGussacavevaaccesoilfuoco,edunabellafiammaavevailluminatoilminuscoloaccampamento,spandendointornoaséundolcetepore.
Itreavventurieri,cheavevanolevestiinzuppated’acquaechetremavanodifreddo,essendotutt’altrochecaldelenottidicerteregionidell’Americacentrale,sistrinserointornoall’allegrafiammata,mentrel’indianoritornavaafareprovvistadilegna.
TuttalanotteilMaddalenasimantennestraordinariamentegonfio,tantoanzidafarnasceredeigravidubbiaitreavventurieri.
–Seanchel’isolavienecoperta,buonaseraatutti,–siripetevano,prestandoorecchioaifragoricupidellacorrente.
Lacalmaperòcheconservaval’indianolirassicuravanonpoco.
Quell’uomocheudivaesentivatutto,avrebbedovutopurluiallarmarsi,mentreinvecesimantenevad’unumoreeccellente.
–Tudeviudireesentirequalchecosa,–glidissedonBarrejo,unpo’primacheilsolespuntasse.
–Sí,letartarughechevengono,–risposeilfigliodeiboschi.
–Èl’oradellaraccolta.
–Delletartarugheodelleuova?
–Delleuneedellealtre.
–TuseilaProvvidenza.
“Amici,cisiamoarrosolatiabbastanzaalfuoco,senzariempireinostriventri,equest’indianocipromettedellecolazionistraordinarie.
“Levatevi,poltroni.”
Scaricaronoepoiricaricaronoiloroarchibugi,temendodifarequalchebruttoincontroesimiserodietroall’indiano,mentrel’auroraspuntavarosseggiandopeltersissimocielo,ormaisgombrodinubi.L’isolaparevacheavessepiúdiqualchemigliodilunghezza,ementrelesueriveeranocopertedaaltissimistratidisabbia,lasuapartecentraleeracopertadabellissimepalme,lequalifacevanoondeggiare,aiprimisoffidellabrezzamattutina,leloroimmensefogliedentellate.
L’indianocosteggiòdapprimaqueiboschetticheeranopienidiparraneca,bruttissimeranenerechehannolegambeposterioriassaipiúlunghedelleanteriorisicchépermettonolorodispiccaredeisalticosíaltidapoterentrarecomodamentenellecase,passandoattraversolefinestre;poiilfigliodeiboschi,cheeradiventatoprudentissimo,sifermò,indicandoagliavventurierilariva.
Unospettacolostraordinariosioffrivaailoroocchi.Tutteledunesabbioseeranocoperteditestuggini,lequaliuscivanodalfiumeabattaglioni,disperdendosisubitoperl’isola.
Ven’eranodiduespecie:letestudosmidas,chehannoilguscioverdastromarmorizzato,squamoso,lunghequasiduemetrielargheuno,eletestudoscareta,dalgusciobrunochiazzatodimacchierossastre,irregolari,formatoditredicilaminepostesuperiormenteedodiciinferiormente.
Seleprimesonoricercateperlamassadellelorocarni,lesecondenonlosonomeno,poichédallorogusciosiottienequellascagliaditartarugacheservepermilleusi.
–Chiprendere?–chiesedonBarrejo,ilqualenonpotevatenersipiúfermo.
–Aspettiamo,–risposel’indiano.
–Vuoilasciareloroiltempodiriguadagnareilfiume?
–Aspettacheabbianodepostoleuova.
–Anoibastaunpaiodiqueibestioni,–disseMendoza.–Pernoileuovacisarebberod’impiccio.
“Addosso,donBarrejo!…”
Itreavventurierisiscagliaronoinmezzoaibattaglionideirettili,disorganizzandoliemettendoliincompletarotta.
Duegrossemidasperòeranorimastenelleloromanienonnedesideravanopiú,almenopelmomento.
Tornaronotrionfantiall’accampamento,alimentaronoilfuoco,egettaronoinmezzoaitizzonifiammeggiantiunodeirettili.
L’altroerastatocapovolto,collegambeinaria,affinchénonpotessefuggire.
–Eccociradunatiall’albergodellatartaruga,–dissedonBarrejo,ilqualeassistevaimpassibileaidisperatisoprassaltidiquellachestavacuocendovivanelsuoguscio.–Ancheinquestidannatipaesi,dellafameseneprova;peròoffrono,diquandoinquando,dellesplendiderivincite.
“Fiuta,Mendoza,edanchetu,DeGussac.Labestiafriggeallegramentenelsuograsso.”
–Dopotantodigiunosialabenvenuta,–risposeilbasco.–Almenopotròoraallentarelamiacintura.
–Questaèun’isolaveramentemeravigliosa,–disseDeGussac.–Iomicistabilireipersempre,sequalcunosiricordassedimandarmi,diquandoinquando,unbarilediXeresod’alicante.
–IopreferiscomuovereallaconquistadeltesorodelGranCacico,–risposedonBarrejo.–Ateletartarughe,amel’oro.
“Tonnerre!…Noichiacchieriamocomescimmierosse,nonpensiamocheaprepararcidellecolazioniodeipranziedimentichiamogliamici.Cheifilibustierisianosempreallecascate?”
–ButtafuocoeRaveneaunonsonouominidaabbandonarcie,senoncivedrannogiungere,manderannogenteacercarci.
–Edilmarchese?
–Questoèunpuntonerochemicruccia.
–PossibilechequelgentiluomofacciapauraaduedellemigliorilamedellaGuascognaeadunaspadafamosa?Eppuredevoconfessarechenonmeloscordomai.
“Scommettereichelorivedremoquantoprima.”
–Selapienanonl’haaffogatoassiemeatuttiisuoiuomini,–disseDeGussac
–Puòesseresuccessoanchequesto,maio,amicimiei,vidicoche,riempitoilventre,rimetteròinacqualazattera.
“Nonmisentiròsicurofinchénonmitroveròfraifilibustieri.”
L’indiano,armatod’ungrossopiuolo,avevaspintalatestugginefuoridalfuoco,edopod’aversoffiatavialacenere,conuncolpodidraghinassadidonBarrejo,vibratolesuunfianco,l’aperse,nonsenzaperòl’aiutodeisuoicompagni.
Ilprofumochetramandòlapoverabestia,benarrostitanelsuograsso,futaledafarfareadonBarrejoquattrosalti.
–Fiuta,fiutaMendoza!…–gridava.–Fiutaanchetu,DeGussac!…
–Preferiscodivorare,–avevarispostoilbasco,allentandointeramentelacintura.
Seavesseroavutodelpanedabagnarenell’olioprofumatochefriggevaancoraintornoallecarnidelrettile,lacolazionesarebbestatacertamentemigliore.
Itreavventurieri,esoprattuttol’indiano,sirifecero,rimpinzandosidicarnesquisitissima,poichéquelladelletartarughepuòfiguraresullemiglioritavole,malgradolarepulsioneistintivacheispiraildisgraziatorettilecondannatoadunaveragalerafinoall’ultimogiornodellasuavita.
Quandofuronobenpieni,stavanoperallungarsiinmezzoalleerbe,coipiedirivoltiversoilfuoco,perdigeriretranquillamentel’arrosto,quandoudironoversol’altocorsodelfiumeecheggiaredellegrida.
DonBarrejo,piúagiledituttiperchépiúmagro,erastatoilprimoasaltareinpiedi,scaraventandounasequelad’imprecazionicontroidisturbatoridellaquietepubblica.
–Chisonoqueisignorichevengonoaguastarciladigestione?–avevagridato,dopounasfilzaditonnerre.–Nonsipuòdunquecacciargiú,dopoquarant’ottooredidigiuno,unpezzodiarrosto,senzachevenganoamolestarci?
“Mendoza,noimetteremoallaportaquegliimportuni!…”
–Ècomedirecheligetteremonelfiume,–avevarispostoilbasco,alzandosidicattivoumore.–Sistavacosíbeneoraqui!
Inpochisaltiitreavventurieriel’indianoattraversaronoilgruppodicespuglichelidividevadallalorozattera,escorserosubito,noncertoconmoltopiacere,unagrossacanoaindiana,montatadasetteodottouominiechelapienaportavaversol’isola.
–Tonnerre!…–esclamòdonBarrejo,facendounabruttasmorfia.–Glispagnuoli!…
–ChesianoquellidelmarchesediMontelimar?–chieseDeGussac.
–Checosavuoichevenganoafarequiglialtri,inquestopaeseinfame?Preferisconogodersilavitatranquilladellacittà,miocaro.
–Otto,–disseinquelmomentoilbasco.–Nonsonomoltienonsononemmenopochi.
–Decidi,Mendoza,–disseDonBarrejo.–Fraventiminutiquegliuominisarannoqui.
“Dobbiamoimpedirelorolosbarcoacolpid’archibugio?”
–No,donBarrejo.Preferiscolasciarliprendereterra,aspettarelanotteeprenderelorolacanoa.
“Indio,spegnisubitoilfuoco,rimettisullesuezampelatartarugaperchévadaafarsimangiarealtrove,escappiamoversol’altraestremitàdell’isola.”
–Eseciscoprono?–chieseDeGussac.
–Alloradaremobattagliaesenzaquartiere,–risposeilbasco.–Suvvia,gambe!…
Nonvieraunistantedaperdere.LacorrentedelMaddalena,ancoragonfio,trascinavavelocementelapesantecanoa,cheglispagnuolistentavanoamantenereinrotta.
–Orsú,–dissedonBarrejo,sospirando.–Faremoladigestionecorrendo,invecechecolleginocchiainaria.
“Questacorsaperòmelapagheranno,perlecornadeldiavolo!”
Sieranomessiacorrere,precedutidall’indiano,ilqualeavevaaffermatodiconoscereafondol’isolaedisaperedovesitrovavanoanchedeinascondigli.Latraversatadiquelpezzoditerra,gettatoattraversoilMaddalena,fupiúlungadiquantoavesseroprimacreduto.Noneraunisolonemanemmenounisolotto.
Sbuffandocomefoche,poichésieranopresiunastrepitosarivincitasullecolazionimancate,rimpinzandosicomeuruba,giunserofinalmenteinunluogooveparevacheunamuragliadiverzura,formataesclusivamentedapassifloregigantesche,chiudesseilpasso,eadunsegnodell’indianosostarono.
Sitrovavanosuunapiccolaaltura,quindiinbuonecondizionipersorvegliareleduecorrentidelfiume.
–Èfinitalatrottata,tuchesentieoditutto?–chiesedonBarrejo
–Inmezzoaquestefoltepassiflorenessunoverràacercarci,sevoiviaprireteunpassaggio.
–Poveralamiadraghinassa!…Finiràperperdereilfilo,edallorachecosanefaròdellagloriosaarmedeimieiavi?
“Sentiqualchecosa?”
L’indianoscosselatesta,sorridendo.
–Chesianogiàsbarcati?
–Locredo,uomobianco.Conunacorrentecosírapidasarebberogiàpassati
–DeGussac,–ripresedonBarrejo,dopounbrevesilenzio,–tuchepossiediunaarmamenogloriosadellamia,provalacontroquellepianteesquarcialoroilcuorecomesefossequellodelmarchesediMontelimar.
L’ex-tavernierediSegovia-Nuova,quantunquecitenesseancheluialfilodellasuadraghinassa,nonsifeceripetereduevoltelacosa,esimiseamassacrarelepassiflore,facendocaderedall’altounapioggiadisplendidifiori.
Bastaronopochiminutiperaprireunvarcoattraversoaquellamassadiverzura,poichéanchel’indiano,armatodelsuorandello,beneomale,aiutaval’ex-taverniere.Scavatosiunaspeciedinido,chetappezzaronodierbefreschissime,sipermiserofinalmenteditirareilfiato.
–Paesecane,dovenonsipuònemmenodigerireunpezzoditartaruga,–dissedonBarrejo,lasciandosicaderesull’ammassodierbe.
–IofiniròpertornareaPanamapiúmagrod’unchiodo…
–Macaricod’oro,–disseDeGussac,ironicamente.
–Nonl’hoancoraintasca,compare.Abbiamouncertoaffareoradasbrigare,chemidànonpocodapensare.
–Quegliottospagnuolichesonosbarcati?–chieseMendoza.
–Sesonoarmatiancheessidiarchibugi,nonavremomoltodaridere,amico.
–Nientecannechetuonano,–dissel’indiano,ilqualenonperdevaunasillaba.
–Ah!…Tuhaiveduto!…–esclamòdonBarrejo.–Uomomeraviglioso!…
–Nientecannechetuonano,–ripetéilselvaggiofigliodeiboschi.
–Alloraavrannodafareconnoi.
“Sesifermerannofinoaquestaseraporteremolorovialascialuppa.Vorreiperòesserebensicurosesonosbarcatiosesononaufragati.”
–M’incaricoio,–dissel’indiano.–Iononhonulladatemeredaquegliuomini,nonessendolemietribúinguerraconloro.
–Va’,mastroProvvidenza,–disseilterribileguascone.–Tudiventidiorainoraunuomosemprepiúprezioso.
L’indianosigettòfrailpalmitoes’allontanòsenzafarrumore,mentreitreavventurierisispingevanocautamenteprimaversol’unoepoiversol’altrobracciodelMaddalena.
Glispagnuolidovevanoaverpresoproprioterra,poichélacorrentenontrascinavachedeitronchid’alberoedeglienormiammassidiradici,lequalifluttuavanocomealtrettantezattere.
–SecifossefradiloroilmarchesediMontelimar?–sichiedevadonBarrejo,mordendosiibaffigrigiastri.–Lafaccendadeltesorosarebbebellaefinita.
L’assenzadell’indianononduròpiúdiun’ora,egiunsealcampocorrendo,comesefosseinseguito.Itreavventurierieranobalzatiprontamentesuiloroarchibugi,temendounattacco.
–Checosac’è?–chieseroadunavoce.
–Sonosbarcati,–risposel’uomorosso.
–Noneranecessariochetutiaffannassitantoacorrere,–dissedonBarrejo.
–Nehounoallecalcagna.
–Unodiquegliuomini?
–Sí,uomobianco.
–Seistatodunquescoperto?–chieseMendoza.
–No,signore.L’uomochesiavanzaforsehaintenzioned’esplorarel’isolaodispararequalchecolpodifucile.
–Èlontano?–chieseDeGussac.
–Saràquifrapoco.
–Eglialtri?–domandòdonBarrejo.
–Sisonoaccampatiall’oppostaestremitàdell’isola,dopod’avermessoinseccolalorocanoa.
–Hannocannechetuonano?
–Unasolachetienel’uomochemisegue.
Itreavventurierisiscambiaronounosguardo,poiunaparolauscídallelorolabbra:–Prendiamolo!…
Nonvierabisognodipreparareunagguato,poichél’esploratoreocacciatorechefosse,dovevafatalmenteimpegnarsiinmezzoaqueimeravigliosiammassidipassiflore,enonesistendocheunsolopassaggio,quelloapertodalledraghinasse,nonpotevaprendernealtrisevolevaavanzare.Itreavventurierisiritrasseronellororifugioedatteseroimpazientementeillorouomo.
Udironoprimauncolpodiarchibugio,poiquelgridochenonmancamaidilanciareil
cacciatorequandohamessoaterraqualchevolatileoqualchecapodiselvaggina.
–Nonècheapochipassidanoi,–dissedonBarrejo.–Nonlasciamogliiltempodisparare.
Trascorseroalcuniminuti,occupatiforsedalcacciatorearaccoglierelasuaselvagginaedaricaricarel’archibugio,poinelpalmitosiudironoascrosciarelefogliesecchechecoprivanoilsuolo.
L’uomo,ignarodelpericoloacuiandavaincontro,eragiuntodinanziallagrandemassadellepassiflore,edopod’averesitatounpo’,sieracacciatonelpassaggioapertodalledraghinasse,quantunquetuttiqueiramiancorafreschi,sparsialsuolo,avrebberodovutometterloinsospetto.
–Attenti!…–sussurròMendoza.
Sieranomessiduedaunaparteeduedall’altradelrifugio.L’indianotenevaalzatalasuaterribileclava.
Lospagnuolofinalmentecomparve.
Eraungiovanesoldato,brunocomeunandaluso,tuttonerviemuscoliegliocchiardentissimiedirrequieti.Avevaappenamessoipiedidentroilrifugio,quandotrefucililopreseroaduntempodimira,mentredonBarrejogridava,contonominaccioso:
–Arrenditi,oseimorto!…
Ilsoldato,quantunquepersoallasprovvista,tentòdifarequalchepassoindietroperservirsiancheluidell’archibugio,maDeGussacinunbalenoglifusopraelodisarmò,mentredonBarrejoripeteva:
–Arrenditi,oseimorto!…
–Voleteassassinarmi?–chieseilsoldato,impallidendo.–Chisietevoi?Checosafatequi?
–Chisiamonoisarebbeunpo’difficileaspiegarvelo,giovanotto,–risposedonBarrejo,ridendo.–Siamouominichenonsiclassificanopiú,machehannosullalorocoscienzaunbelnumerodicolpidispadaed’archibugio.
“Voletesaperechecosafacciamo?
“Niente,signormio:attendevamochequalcunociportasseunpo’ditabaccoperscacciarelanoia.Voineavete:iomeloprendo!”
Ilterribileguascone,mentreMendozaeDeGussactenevanobenfermoilprigioniero,lofrugòeglitolseunaborsabengonfiaditabacco.
–Grazie!…–glidisse.
–Sieteunladro,–risposelospagnuolo,fremente.
–Iononmioffendoaffatto,quantunquesiauntaleuomo,inaltreoccasioni,dascucireilventre,conuncolpodidraghinassa,aduninsolenteparivostro.
“Pelmomentopensocheunabuonapipataditabacco,dopochedaunasettimanaepiúnesonoprivo,puòvalereun’offesa,giovanotto.
“Badateperò,chenoisiamodiqueiterribilifilibustierichehannofattotremareepiangerelecolonieamericaned’oltreoceano.”
Ilsoldatoeratornatoadimpallidire.Ilnomedeifilibustierieratropponotopernondareungranfremitoditerroreaqualunquepersonaavesseappartenutoallanazionespagnuola.
–Mendoza,–continuòl’implacabiledonBarrejo,–disarmaquest’uomoelegalo.Bisognachecantisevuolevivere.
L’indianostrappòdaunapiantaalcunelianeeleporseaDeGussac,ilqualesiaffrettòadavvolgerleintornoalprigioniero.
–Ora,amico,–ripresedonBarrejo,–scioglilalinguaedapribenegliorecchi.Ricordati,innanzitutto,cheilfiumeèprofondoechelasuacorrentenonrendepiúlapredachelesiaffida.
–Checosavoletedunquedame?–chieseilgiovane,impressionatodaquellaminaccia.
–Dirci,innanzitutto,sefravoisitrovailmarchesediMontelimar.
–No,veloassicuro:lasuacanoadeveessereancoramoltolontana.
–Ah!…Scendeilfiumecondellebarche?Chiglielehafornite?
–Unapiccolatribúdiindianipescatori.
–Cheavrete,sicapisce,primasterminati.
Lospagnuolononrispose.
–Diqueidisgraziatinonm’importa,–continuòilterribileguascone,dardeggiandosulgiovaneunosguardopienodiminaccia.–Conosciamotroppobenequalèilvostrosistema,edildiavolononhamessoalmondopernienteifilibustieri.Lagrimacontrolagrima;colpodispadacontrocolpodispada;stragecontrostrage;enoi,signormio,neabbiamocompiuteabbastanzaaivostridanni.
“Ditemiunpo’comesel’ècavatailmarchesecontroimangiatoridicarneumana,cheloavevanoassalito.”
–Vittoriosamente.
–Econtrolapiena?
–Undisastro…
–Continuare,–dissedonBarrejo.–Quibisognaparlareofinireinfondoalfiume.
–Lapienacihadistruttiquasitutti,–risposeilprigioniero.
–Nonviècheunacanoadietrodinoimontatadalsignormarchese.
–Edaquantiuomini?
–Ah!…Nonso!…
–Ehi,amico,allungatelalingua,–dissedonBarrejo,sguainandoladraghinassa.
–Pochi.
–Ilnumero.
–Poteteannegarmi,sevipiace,iononloso.
–Noinonsiamodeicannibalipermandaresubitoall’altromondoungiovanottopienodivitacomesietevoi.Allavostraetàforsenonavevotantocoraggio,comenonneavevaEnricoIV.
–Nonsochisia,signore.
–IlpiúgranderecheabbiaavutolaFrancia,maciònonvideveinteressare.
“ÈsolodelmarchesediMontelimarchepelmomentodobbiamooccuparci.
“Voiditechescendeilfiumeconunacanoaechelasuascortaèstatadistrutta?”
–Spazzataviadall’inondazionechecihasorpresisullerivedelfiume,primachetuttelecanoefosserogiunte.
–Eccounanotiziaimportantissima,–dissedonBarrejo,collasuasolitacalmaironica.–PeccatochenonabbiascopatoviaancheS.E.l’illustrissimomarchese,peròdiquestoaffaremioccuperòio.
“Dovesietediretti?”
–AlDarien.
–Perconquistarel’ereditàdelGrandeCacico,èvero?
–Credocheilsignormarcheseabbiaquestaintenzione.
–Sachedinanzialuihauncorpodifilibustieri,capacedicontrastargliilpassoedifarlocorrerefinoaSegovia-Nuova,sevièrimastaunacasa?
–Nonloso:sièparlatoperòdiungruppodiladronidelmare,venutidallespondedell’oceanoPacifico,direttoversoquelledell’Atlantico.
“Dipiúiononpotreidirvi.”
–Alloralasciatecheprendalavostrapipaechelacarichi.Sefumiamonoi,fumereteanchevoi.
Ilguascone,unendoifattialleparole,tolsealprigionierolapipa,glielariempí,glielaacceseesidegnòdimetterglielaperfinoinbocca,dicendo:
–Fumatesenzatimore:iltabaccospagnuoloèsemprestatoeccellente.
“Ah!…Controchiavetefattofuocopocofa?Sareicuriosodisaperlo.”
–Suunuccellacciocheèscappatovia,benchégliavessispezzataun’ala.
–Ciònonsarebbeaccadutoadunfilibustiere,–dissedonBarrejo.–Fumate,enoi,camerati,accendiamoinostricaminiemandiamogiúl’arrostoditartaruga.
Itreavventurierisigettaronoalsuolo,colleginocchiaripiegateesimiseroafumareallegramente,inattesachelanottescendessepertentarel’audacecolpodimanogiàprogettato.
Lagiornatapassòtranquillissima.L’indiano,sempreallascoperta,avevarivedutoisettespagnuolisedutiintornoalfuoco,occupatiadarrostirelatartarugachegliavventurieriavevanocatturataechenonavevaancoraavutoiltempodiguadagnareilfiume.
VersoiltramontodonBarrejofecelegaresolidamente,altroncod’unapalma,ildisgraziatoprigioniero,edisse:
–Andiamo:èl’ora.
CapitoloXXIV
LACACCIAALMARCHESE
GLIASTRIcominciavanoafiorireincielo,quandoiquattrouominisicacciaronoinmezzoalpalmito,collafermaintenzionediportarvialacanoaaglispagnuoli.
L’indiano,cheudivatuttoesentivatutto,eradinanzieguidavaitreavventurieriattraversoallecupeombreproiettatedallealtissimeefoltissimepiante.
Sullesabbiechecosteggiavanolamacchia,letartarughecominciavanoaritornareescavarefrettolosamentedelleampiebuche,collerobustezampeanteriori,perseppellirvidentrolelorouova.
Giungevanosempreinranghipiúfitti,formandodellelunghelineechediquandoinquandosispezzavano,prendendodelledirezionitrasversali,inoltrandosidoveledunesabbioseeranopiúalte.
Lalunacominciavaaluccicareincielo,tingendoleacquedelMaddalenadisplendidiriflessiargentei,quandol’indianoedisuoicompagni,iqualisieranoavanzatiattraversoilpalmitocongrandiprecauzioni,tenendogliarchibugiprontiafarfuoco,scorseroifuochidelpiccoloaccampamentospagnuolo.
–Haivedutodovesitrovalascialuppa?–chiesedonBarrejoall’indiano.
–L’hoveduta.
–Ah!…Già,midimenticavochetuvedi,sentiedodisempre,esserestraordinario.
“Comepotremmoavvicinarcisenzafarciscorgere?”
–Seguendoledunedisabbia.Sonoabbastanzaaltepernascondervisecammineretecurvi.
–Qualcunolaveglieràdicerto,–osservòMendoza.
–Uncolpodidraghinassaetuttosaràfinito.Scendiamoversoledune.
Lasciaronoilpalmito,ilqualecominciavaadiradarsi,esceseroversolariva,gettandosiinmezzoaimonticellidisabbiaformatidallepiene.
Scorgevanobenissimoglispagnuolisedutiintornoaduefuochi,collepipeinbocca.Unodoredigrasso,dovutoprobabilmenteallafamosatartaruga,appestaval’aria.
Queldisgraziatorettiledovevaaverfattolespesedellacolazioneedelpranzo.Ènotoperòcheglispagnuolisonofrugaliforsepiúdeiturchi,echequandosonoincampagnasicontentanod’unasigarettaamezzodí,d’unacipollaaltramontoed’unaserenataquandohannolelorochitarre.
DonBarrejolicontòattentamente.
–Sei,–disse.–Unoèilprigioniero,el’altrodov’èandatoacacciarsi?
“Quelsettimom’inquieta.”
–Perché,donBarrejo?–chieseDeGussac.
–Perchésonosicurocheèaguardiadellacanoa.
–Glielaprenderemosottoilnaso,–disseMendoza.–Avanti,enonlevateilditodalgrillettodegliarchibugi.
“Visaràodoredipolvere,nesonosicuro.”
Tenendosibencurviesempreguidatidall’indiano,sispinseroattraversoledune,finchéebberooltrepassatiifuochideglispagnuoli.
Lacanoastavadinanzialoro,arenatasullasabbia.
Unurtosolosarebbebastatoalanciarlanelfiume.
–Vediqualcuno?–chiesedonBarrejoall’indiano,ilqualenoncessavadiesplorare.
–Sí,un’ombra.
–Unuomo?
–Certo.
–Chevegliasullacanoa?
–Locredo.
–Mendoza,tuseisempresicurodeituoicolpi,èvero?
–Nonsareiunfilibustiere,–risposeilbasco.
–Spacciamiquell’uomomentrenoigettiamonelfiumelacanoa.
–Mibastaunapallasola.
Siappoggiòadunadunadisabbia,puntòl’archibugioemiròconestremaattenzionel’ombraumanachesiscorgevapressolacanoa.
DonBarrejoeglialtrisieranoslanciati,risolutiadimpegnareunaferocebattaglia,purdiconquistarequelgalleggiante,benpiúmaneggiabiledellozatterone.
Aduntrattouncolpodifuocoecheggiòcupamentenellanotte.
Siudíungrido:
–All’armi!…
L’uomoperòeracaduto,fulminatodallainfallibilepalladelbasco.
Nelcampospagnuolosiudironodellegrida.
–Allearmi!…Allearmi!…
Idueavventurieriel’indiano,lesticomescoiattoli,avevanogettatogiúinacqualacanoaedilbascogiungevacorrendo.
–Ferma!…–urlanocinqueoseivoci.–Ferma!…
–Sí,prendeteci,–risposedonBarrejo,afferrandounremo.
Alcunicolpidipistolarimbombarono,troppolontani,fortunatamentepergliavventurieri.
–Allargo!…–urlòMendoza,prendendol’archibugiodiDeGussac,esparandounsecondocolpo.
Lacanoa,presadallacorrentesemprerapidissima,balzòsulleondeesigettòentroilbracciodidestradelMaddalena.
Nonavevapercorsicentopassi,quandoinlontananza,amontedelfiume,siudironoarombaredeicolpidifuoco.
Un’altracanoa,chespiccavavivamentesulleargenteeacquedelMaddalena,scendevalacorrente.Lamontavanosolamentetreuomini.
–Chesiailmarchese?–sichiesedonBarrejo,conunacertaansietà.–Mendoza,seisempresicurodeituoicolpi?
–Sí,semesserBelzebúnoncimetteràlacoda,–risposeilbasco.
–IohotroppicontidasaldareconS.E.ilsignormarchesemiocompatriotta.
–Vedremodichiuderlicontrepalle,–risposeilbasco,ricaricandol’archibugio.–Sonoancoramoltolontani,peròsonosempreunbuontiratoreancheaduemilapassi.Lascialivenire.
Icolpidifuocosisuccedevanosullasecondacanoa,cheilfiumetravolgevainuna
corsarapidissima.Itreuomini,allarmatidallegridadeilorocompagni,dovevanoessersiaccortidiqualchebruttotiroesparavanoall’impazzata.
Disgraziatamentenoneranonéfilibustieri,nébucanieri,elepallevolavanobenalte.
–Atedunque,Mendoza,–dissedonBarrejo,conaccentoselvaggio.–Ilcuoremidicecheinquellabarcavièilmarchese,equelmarchesechehaassassinatoilmiocompatriotta.
–Labarcaoscillatroppo.
–Compiunmiracolo,camerata.Anchelenavideifilibustierirollanoebeccheggiano,eppurelepallegiungonosempreadestinazionesuipontideigaleoni.
Ilbascomisuròcollosguardoladistanza.
–Milleecinquecentopassialmeno,–dissepoi.–QuicivorrebbeButtafuoco.
“Tuttaviacercheròdiaccontentarti,purchéviteniatetranquilli.”
Sieradistesosulbancodipoppa,appoggiandol’archibugiosulbordo.Lacanoaspiccavasemprenitidissimasulfiumeargenteo,sucuilalunarovesciavaisuoiraggi.
–Cisei?–chiesedonBarrejo,ilqualeparevainpredaadunastranaagitazione.
–Taci!…–risposeMendoza.–Nonmiseccareinquestomomentoterribile.
“Nonsoseilmarchesesitroviinquellacanoa,masentochelacannadelmioarchibugiolocerca.
“Anch’ioodioquell’uomochehafattoappiccareilfamosoCorsarorosso.
“Tacetetutti!…”
DonBarrejo,DeGussacedanchel’indianoeranodiventatimutienonsicuravanopiúdellaloroimbarcazionechelacorrenteportavasullesueondateviolente.
Stavanocurvisultiratoremeraviglioso,spiandoognisuamossa.
Lafiumanacontinuavaarumoreggiaresinistramente.
Mendozaduevoltealzòl’archibugiobestemmiando,controlafuriadeiflutti,poisparò.
–Mancato,–disse.–Dammiiltuoarchibugio,donBarrejoepreparaancheiltuoDeGussac.Liproveròtuttitre.
“Nonparlate.”
Preseilfucilecheilterribileguasconegliporgevaeripreselamira,mentrelacanoacontinuavaarimbalzare.
Siudíunsecondosparoseguítodaunurlo.Itreuominieranodiventatidue.
–Chesiailmarchesecheècaduto?–chiesedonBarrejo.
–Lalunaèsplendida,eppureimieiocchinonarrivanofinoaquellacanoa,cosíbenedadistinguerelepersone.
Ilguasconesivolseversol’indiano:
–Tucheveditutto,chesentituttoecheoditutto,saprestidirmisel’uomocheècadutoèungiovaneodunvecchio?
Ilpelle-rossaloguardòcomesiguardaunpazzo,poiscrollòlespalledicendo,conunaleggierapuntaironica:
–Iononsentoenonvedopiúniente.
–Spara,Mendoza!…
–Seipresodaunaverafuriadisangue?–chieseilbasco.
–Làvièilmarchese.
–Chitelohadetto?
–Nessuno,eppureanch’ioqualchevoltasentocomequestoindiano.
Inquelmomentoduelampibalenaronosullaproradellacanoa.
Sirispondevaallaferoceprovocazionedelbasco,però,comeabbiamodetto,soloifilibustieriedibucanieripotevanosparareatantadistanza,conqualcheprobabilitàdisuccesso.
Lamiraperòerastataabbastanzaesatta,poichégliavventurieriudironodistintamenteilmiagolíodeigrossiproiettiliusatiinquell’epoca.
–Rispondi,dunque,–dissedonBarrejo.
–Calma,compare,–disseMendoza.–Sevuoiprovaretu,ticedoilposto.
–Inquestomomentononsapreifareassolutamentenulla.
–Vivaddio,quelmarchesetihascombussolato,miopoveroamico.
–Loconfesso.Proviamoiltuofucile.
–Saràforsemeglio,–risposeMendoza.
Tornòadallungarsisulbancoemiròalungoidueuominichemontavanolacanoaecheormainonrispondevanopiúalfuococomeseavesseroesauriteleloromunizioni.Losparosiripercorselungamentesottolenereboscagliechefiancheggiavanoilfiume,facendosaltarefuoridall’acquaparecchicaimani.Mendozasierapassataunamanosullafronte,laqualesieracopertadisudore.
–Eppure,–disse,–iosonounodeimiglioriarchibugieridellafilibusteriaequasimaihomancatoaimieibersagliumani.
–C’èdunqueildiavoloinquellabarca!…–esclamòdonBarrejo,profondamenteimpressionato.
–Sí,vièqueldemoniodimarcheselàdentro,–risposeilbasco,convocealterata.–DeGussac,datemiilvostroarchibugio.
Dopounminutounaltrosparoecheggiò,editreavventurieriel’indianomandaronoungridoditrionfo.
Unaltroeracadutonelfondodellascialuppaeprobabilmentepernonrialzarsipiúmai.
Ilterzorimanevarittoaprora,comesevolessesfidareilfuoco.Ilsuovestitotuttonerospiccavasinistramentefralagranpioggialunare.
–Ancorauncolpo,Mendoza,–dissedonBarrejo.
Ilbascoosservòattentamentequell’uomoilqualeparevacheassumesse,dimomentoinmomento,almenoagliocchidegliavventuri,delleproporzionigigantesche.
–Quellononcadrà,–disse.–Ildiavolodeveproteggerlo.
Sparòtrecolpiprovandotuttigliarchibugi,mal’uomonerorimaseimmobilesullaprovadellascialuppa.Nessunproiettilel’avevaprobabilmentesfiorato.
Mendozalasciòcaderel’ultimoarchibugio,dicendo:
–Soloilferropotràucciderequell’uomo.Nonosopiúfarfuoco.
Inquelmomentoavvenneunurtochefececaderegliavventurierigliunisuglialtri.
–Checosac’èancora?–chiesedonBarrejoall’indiano,ilqualeerastatopiúlestoadalzarsi.
–Cisiamoarenatisuunaltroisolotto,–risposel’uomorosso,–emiparechelaprorasisiasfondata,poichévedoentraredell’acqua.
–Èquestalanottefataledegliultimifilibustieri!…–esclamòilbasco.
L’indianoavevadettoilvero.
Lacanoa,troppovecchiaetroppotarlata,nonavevaresistitoadunsecondoarenamento,elasuaprorasieraspaccatacontrounmassoemergentefralesabbiedell’isolotto.
–Sbarchiamo,–dissedonBarrejo.–Vedremodiaccomodarlapiútardi,secisaràpossibile.
Latiraronoinseccoperchélacorrentenonlaportassevia,ebalzaronosullasabbia.Quell’isolottononmisuravacheuncentinaiodimetridilunghezzasucinquantadilarghezza,esulsuosuolovegetavanomagramentedeipuglices.
Itreavventurierisieranostrettil’unocontrol’altro,fissandointensamentelascialuppamontatadall’uomonero.
Lascialuppa,abbandonataasestessa,venivaspintaversol’isolotto.Dovevafatalmentearenarsi.
Passaronodiecioquindiciminuti,poil’investimentosullesabbiesuccesse.L’uomochelamontavanonavevanemmenotraballatoallascossa.Sbarcòlentamente,senzaaffrettarsi,emosseincontroaitreavventurieri,cheloguardavanoconcrescentespavento,dicendoconvoceironica:
–Eratempocheviraggiungessi.
–IlmarcheseMontelimar!…–avevanoesclamatoifilibustieri,retrocedendo.
–Sí,sonoproprioio,–risposeilvecchiogentiluomo,incrociandolebracciasulpettoeguardandolibeneinviso.–Oseresteoraassassinarmi?
–Signormarchese,–dissedonBarrejo,–anchevoiavetetentatodiappiccarmi,esareigiàpartitodatempoperl’altromondo,senzal’aiutod’unmiocompatriotta.
–Cheiohoucciso,–disseilgentiluomo,freddamente.–Chitradiscedevepagare.
–Sulcorpoperòdiqueldisgraziatosergenteiohopronunciatoungiuramento.
–Quale?–chieseilmarchese,sorridendosempreironicamente.
–Divendicareungiornolasuamorte.
–Nessunoveloimpedisce,signormio.Hounaspadaanch’ioalfianco,ediMontelimarsonosemprestatiabilispadaccini.
–NoncomeipiccolinobiluzzidellaGuascogna,–dissedonBarrejo,ilqualeavevaripresatuttalasuaaudacia.–Edoraveloproverò.
“Signormarchese,avetedinanziavoitrebuonispadaccinichesimisurerannounoadunocontrodivoi.
“Tantopeggioperchicade.”
–Ah!…Mioffriteunacavallerescapartitad’armi!…
“Nonvicredevotantogentiluomo.”
–Cosíimpareretemeglioaconoscereiguasconi,senonsaràtroppotardipervoi,signordiMontelimar.Iovoglioprovarel’acciaiodiFranciacontroilrinnegatocheimpugneràunaToledo.
–Efinissima,amico.
–Tantomeglio.
–Ebucheràterribilmente.
–Ah!…Bah!…Lavedremo,signormarchese,–dissedonBarrejo.
Poi,facendounleggieroinchino,aggiunse:
–DomandodiprovarelamiadraghinassaguasconecontrolavostraToledo.
Ilmarchesesfoderòlasuaspadalaquale,percossadallaluna,mandòunlampoabbacinante.
–Sareteilprimochefareteilgrandeviaggio,–disse.
–Bastaconlechiacchiere,signormarchese:battiamocifinoallamorte.
“Fatemilargo,amici,eseiocadrò,cercate,collevostrespade,divendicarmi.”
Sieranomessiinguardia,acinquepassil’unodall’altro.
Ilfiumerumoreggiavalungolespondedell’isolotto;gliuccellinotturnilanciavanoattraversoiboschiillorogridomalinconicoespaurito;laluna,nellapienezzadelsuosplendore,declinavalentamentedietrolevettedell’altasierra.
DeGussaceMendozasieranomessidaparte,tenendolespadeinpugno,perpervenirequalunquesorpresadapartedelmarchese.
L’indiano,appoggiatoallasuaclava,guardavaconvivacuriositàicombattenti.Fuilmarchesechepelprimoportòunaterribilebottaalguascone,gridandogli:
–Assaggiaquesta!…ÈdeiMontelimar!…
DonBarrejoche,comeabbiamodetto,avevaripresotuttoilsuosanguefreddodinanzialpericolo,fuprontoallaparataerisposeconunafulmineastoccatadiseconda,gridando:
–Èquestaèdeiguasconi.
Imerletticheorlavanolagiubbadisetadelmarchese,volaronoinbrandelli,all’altezzadellacintura.
–Ah!…–esclamòilgentiluomo,conilsuoirritantesorrisosardonico.–Noncredevocheiguasconifosserocosíforti.
–Oh!…Nesentiretebenaltredellestoccate,signormarchese,–risposedonBarrejo,rimettendosiprontamenteinguardia.–Nelmondosonodueleterrechecreanoimigliorispadaccini:l’ItaliaelaGuascogna,ediohol’onorediesserefigliodiquest’ultima.
“Quandovorrete,viaspetto.”
IlMontelimar,invecediassalire,steselasuasuperbalamadiToledo,dirigendolapuntacontrodonBarrejoebattéduevolte,coipiedi,l’invito.
–Potresteaspettarmiunanno,signormarchese,–disseilguascone,–perchéioquandomibattoholabuonaabitudinediaspettaresemprel’attaccodell’avversario,eviconfessochenonhomaiavutodapentirmene.
“Lavostraguardiaèsplendidamanonpotràdurarefinoalsorgeredelsole.”
–Ostinato!…–urlòilmarchese.
–Signormio,difendolamiapelle.
Ilmarchesescattò,portandoadonBarrejouncolpoditerza,chesel’avessecôltol’avrebbemandatosubitoapasseggiarefraicelesticimiterideiguasconi,seiltaverniered’ElMorononsifossesalvato,saltandoindietro.
–Miscappi?–ruggíilmarchese.
–Nienteaffatto,signordiMontelimar,–risposedonBarrejo.–Cercodiconservarelamiapellepervedereselatorricelladelmiomiserabilecastellucciosiergeancoraorgogliosaoseèdiroccata.
“NonsoperòsevoirivedretelegrossetorridelcastellodeiMontelimar”
–Tantofortevicredete?
–Diavolo!…Venesonoaltriduedietrodime,coiqualidovrete,cavallerescamente,fareiconti,seioavròladisgraziadicadere.Ciòperòiononcredo,almenoperora,poichéhoconosciutoilgiuocodeiMontelimar.
–Locredete?Ebbene,aspettate!…
Ilmarchesesierabruscamentecurvatoversoterra,comeperraccogliereunamanatadisabbiaescagliarlanegliocchidelsuoavversario.
Mendoza,accortoseneatempo,sieraslanciatoinnanzicollaspadatesa,gridando:
–Altolà,signormarchese!…Quisidisputanodellevite,manonsidevonoassassinarlevigliaccamente.
“Setoccateancoralasabbiavigiurochelamiaspadavipasseràattraversoilcorpofinoallaguardia.”
–Voisieteinquattro,–disseilmarchese,convocerauca.
–Unosibatteeglialtritrestannoguardandovi.
Ilmarchesesimorselelabbraasangueesirimiseinguardia.
DonBarrejononsieramosso:aspettaval’attaccosuunaparatadiseconda.
–Orsú,signormarchese,–disse.–Riprendiamoilnostrodivertimento?
–Quandovorrete,sevispingereteall’attacco.
–Sevihodettochenonnehol’abitudine.Assalite,ediomidifenderò.Sieted’altrondepadronissimod’infilzarmicomeunbeccafico.
–Ah!…Nonvoletemuovervi?…–urlòilmarchese,esasperato.
–No!…–RisposedonBarrejo.
Ilmarchesefecebalenareinaria,treoquattrovolte,lasuaspada,comesecercasseunbuonpuntodoveimmergerlasenzailpericolod’unarresto.
DonBarrejo,fermocomeunarupe,aspettava.
MendozaeDeGussacsieranoavvicinati,pernonperderenulladiquelterribilecombattimentochedovevafinirecollamortedell’unoodell’altroavversario.
Vedendoilguasconeaffattotranquilloepadroneassolutodelsuoferro,cominciavanoasperareinunavittoria.
Ilmarchese,dopoqueimolinelli,avevaattaccatorisolutamente,acorpoperduto,
spingendosiaudacementesottoladraghinassachegliminacciavailpetto.
Perqualcheminutovifuunoscambiodistoccate,dateeparateabilmentedaunaparteedall’altra,poiilmarchese,chenonerariuscitoadaprirsiunvarcoattraversoladraghinassadelguascone,balzòindietro,dicendoconvoceunpo’alterata:
–Sietebenforte.
–Tuttiiguasconisonocosí,–risposedonBarrejo.
–Oh!…Noncantateperòancoravittoria.Hobenaltricolpidatirareechevifarannosudarsangue.
–Potresteancheingannarvi,signormarchese.Ancheiguasconihannolelorobòttesegreteefinoranonnehousataalcuna.
–Checosaaspettate,dunque?
–Ilbuonmomento.
–Vedremosevelolasceròscegliere.
Perlasecondavoltailmarchesesispinseall’assalto,conunafogacheungiovanottogliavrebbeinvidiata,eritentòdifarpassarelapuntadellasuaspadasulladraghinassa.
Faticainutile:ilsuoferroincontravasempreilferrodell’avversario,tenutodaunamanoveramentepoderosa.
–Avantilebòttedeiguasconi,–urlò,esasperato.–Vediamounabuonavolta!…
Attaccavasempreconfurore,deciso,aquantopareva,afarsiuccidere,maancheaduccidereprimadicadere.
Perunaltrominutoiferriscrosciarono,lampeggiandoairaggidellaluna,poiilguascone,chefinoallorasieralimitatosempreaparare,perbenconoscereilgiuocodell’avversario,sispinseasuavoltainnanzi,edopod’averfattounarresto,portòsulmarcheseuncolpodiprima,forzandogliilferro.
Montelimaravevadatoindietro,comprimendosi,conunamano,ilpetto.
–Signormarchese,–dissedonBarrejo,–sieteferito,mipare.
–Bah!…Unasemplicegraffiaturacheoravifaròpagarecara.
–Voleteriposarviunmomento?
–UnMontelimarnonaccettasimiligenerositàdaunparivostro.
–Signore!…Hounostemmaanch’io.
–Cheavetetrascinatonelfango,imbrancandovicoifilibustieri.SesonoquestiipiccoligentiluominidellaGuascogna,vifaccioimieicomplimenti.
DonBarrejoeradiventatopallidissimoeavevapiantatiisuoiocchiinquellidelmarchese.
MendozaeDeGussacnonfiatavano,attendendo,conangoscia,l’ultimastoccata.L’indianoconservalasuasolitaimpassibilità.
Questavoltafuilguascone,checontrariamenteallesueabitudini,sigettòimpetuosamentecontroilmarchese,vibrandoglitreoquattrostoccatel’unadietrol’altra,chelocostrinseroarompere.
–Bisognafinirla!…–urlòferocementedonBarrejo.
Ilmarchese,dinanziallafuriadiquegliattacchi,continuavaarompere,mentreapochipassidaluirumoreggiavailfiume.
Parevachenonsifosseaccortocheavevaallespalleunaltronemico.
DonBarrejocontinuavaacaricare.Daidueferri,poderosamentepercossi,sisprigionavano,diquandoinquando,dellescintille.
Seilguasconeperòerafamoso,ancheilmarcheseeraunospadaccinodafarpaura.Indietreggiavamaparavasempre,conrapiditàfulminea,ribattendolebòttedelsuoavversario.
Aduntrattomandòungridodifurore.
Avevamessoilpiedesinistroinacquaesitrovavacontroilfiume.Conunassaltofuriosotentòdiriacquistareilpostoperduto,quandounaterribilestoccataglisquarciòilcuore.
Ilguasconeavevafattoilsuocolpo.
Ilmarcheserimaseunmomentodiritto,congliocchisbarrati,ilvoltocongestionato,poisilasciòandaredentroilfiume.
–Morto!…–esclamaronoMendozaedeGussac,accorrendo.
–QuestoMontelimarnoncelorivedremopiúmaidinanzi,–risposedonBarrejo,convocealterata.
Lacorrentesieraimpadronitadelcadavere.Lofecegiraredueotrevoltesuséstesso,poiungorgoinghiottíildisgraziatogentiluomo.Inquell’istessomomentolalunasieraoffuscatacomesifosseabbrunataperlamortedelterribilevecchio.
Itreavventurierisostaronoalungosullarivadelfiume,collasperanzadivederrimontareagallailcadavereeseppellirlofralasabbiadell’isolotto,ecosísottrarloallavoracitàdeicaimani,giàmoltonumerosisulMaddalena.
–Ildiavolosel’èportatovia,–disseDeGussac.
NédonBarrejo,néMendozarisposero.Queiduefortiuomini,cheavevanosfidatoilfuocoditantebattaglie,parevanocosternati.
L’indianonelfrattempoavevarimessaagallalascialuppadelmarchese,dicendo:
–Uominibianchi,partiamo:ioodoilrombodellecascate.
“Domanimattina,eforseprima,noivigiungeremo.”
Itreavventurieripreseropostonell’imbarcazione,senzascambiarsiunaparola.L’indianoavevapresolepagaieeguidavaconmanosicura,essendogliuominirossiquasituttiinsuperabilibattellieri.
Avevanopercorsoduecentopassi,seguendoilfilo,ancoragonfio,dallacorrente,quandoscorsero,attraversolalucelunarecheeratornataascintillarepurissima,unostormodiuccellaccineri.
–Gliurubu,–disseDeGussac.–Hannofiutatoilcadaveredelmarchese.
Quasinell’istessomomento,apochipassidaloro,ungorgospingevaallasuperficieilgentiluomo,facendolorotearesuséstessorapidamente.
–Èdunqueildemonioquell’uomo!…–urlòdonBarrejo,levandoladraghinassa.–Dovevotagliarglilatesta!…
Ilcadavereeranuovamentescomparso,mentregliurubu,delusinellelorosperanze,siinnalzavanonellapurissimaatmosfera,strepitando.
CapitoloXXV
ILTESORODELGRANCACICO
L’INDOMANI,assaiprimadellospuntaredelsole,lascialuppasifermavasullariva,sullaqualefiammeggiavanoinnumerevolifuochi.
LecaterattedelMaddalenanoneranocheapochecentinaiadipassiedisaltid’acqua,spaventosiavedersi,producevanounfragoretaledaimpressionarequalunqueuomoperquantofossestatocoraggioso.
Ifilibustieristavanolà,conButtafuoco,RaveneaudeLussanelacontessinadiVentimiglia,tuttioccupatiacostruire,condeiramiedeigiunchi,deigrandipanieri.
Invanoavevanocercatodioltrepassarelacascata,seguendolerive.RupispaventevolieabissisenzafondoliavevanoarrestatiproprioquandositrovavanoapochipassidalDarien.
L’accoglienzafattaaitreprodi,dopotantigiornid’assenza,comesipuòimmaginare,fucalorosissima.Quelloperòchepiúgradironofuunastrettadimanodellacontessina.
–Orasiamoliberi,–dissedonBarrejoaRaveneauedaButtafuoco,–poichéilmarcheseèmortoeconduciamoconnoiunsudditodeldefuntoCacico.
“NontardiamopiúoltreadentrarenelDarien,orachenessunociostacoleràlamarcia.”
–Quandoavremodiscesalacascata,nonperderemonéungiornonéunminuto,–risposeilcapodeifilibustieri.–Iononavevoprevistouncosígrandeostacolo.
–Speratedisuperarlo?
–Losperiamomercécertipanieridimiainvenzione.Ladiscesasaràperòspaventosaevipossodirechemoltideimieiuominipreferirebberoammazzarsipiuttostochesubireunacosítremendaprova.
–SevorretesaremoioeMendozaafarepeiprimilaprova.Siamobuonissiminuotatorieancheuominidasapercelacavaresempre,anchenellepiúdisastrosecondizioni.
–Hovedutocomesietegiuntiquidopotanteavventure,–risposeRaveneau.–Vicalcolavamogiàmorti.
–Noi!…
–ImpiccatidalmarchesediMontelimar.
–Mentre,signorRaveneau,ilmarchesehadovutofareiconticollamiadraghinassa,inunduellocavalleresco,comesiusanelnostropaese.
“Selasorteglièstatacontraria,iononsochecosafarci.”
–Iguasconisonosempreguasconi,inqualunqueangolodelmondositrovino,–disseButtafuoco,ilqualeassistevaalcolloquio.–QuelMontelimar,d’altronde,ciavevagiàdatitroppofastidi.
“Siapaceallasuaanima.”
Intantolafabbricazionedeipanieriprocedevarapidissima.Eranospeciediceste,profondeunmetroemezzo,edellacirconferenzadiuno,rinforzateconliane.
Ognunadovevaconteneredueuomini.
Primaperòdiaffidarsiallaterribilecascata,ifilibustieri,cheinfondocitenevanoallaloropelle,specialmenteorachestavanopermetterelemanisullefavolosericchezzedelGranCacico,avevanofattounaseriediesperimentipervederesepotevanofidarsidiqueigalleggiantidinuovaspecie.
Neavevanocosílanciaticinqueosei,mettendoviinfondodeigrossissimisassichepotessero,supergiú,pesarequantodueuominiedavevanoconstatatocheavevanotuttidiscesofelicementelacascata,rovesciandosisolodopoilsalto.
Essendoifilibustierituttiabilissiminuotatori,d’unbagnononsipreoccupavano.
Almomentoperòditentarelagrandeprova,unverospaventoavevainvasotuttiquegliuominichepureranoabituatiaguardareinvisolamorte.
Quelgrandesaltodipiúdiventimetriechefinivapoiinunarapida,erataledaimpressionaretutti.Erasoprattuttoilrombospaventevole,chesalivadall’abisso,chedavaunafortescossaaglianimi.
Ipanierieranopronti,abbastanzabeneverniciaticonresinedipino,manessunuomosipresentavaperentrarvi.
FortunatamentevieranoidueguasconisenzapauraeMendoza.
–Giacchéglialtrinonsidecidono,proviamonoi,–avevadettoilprimo.–Dopotuttononsitratteràdiprenderecheunbruttobagno,èvero,Mendoza?
Ilbascofeceunasmorfia.
–Eseipanierisispaccanocontroleroccieenoivenissimoscaraventatiattraversoallacascatasenzapiúnessunrifugio?
–Tuavraimilleragioni,compare,edionehoaltrettante.VuoichetorniamoindietrooracheilDarienstadinanzianoi?
“Iocredochetuttaquestafaccendafinirà,comealsolito,benissimo.
“DeGussacpartecoll’indianoetuconme.”
–Voletepropriodarel’esempio?–chieseRaveneau,ilqualeparevapureinpredaadunaprofondaimpressionediterrore.
–Masí,signormio,iguasconiedibaschivannosempreavantiatutti.
–Seriuscite,viraccomandodistareattentiallacontessadiVentimigliaches’imbarcheràconButtafuoco.
–Lapescheremoquasialvolo,veloassicuriamo,–risposedonBarrejo.
Poi,alzandolavoce,gridò:
–Imbarcate!…
Duepanierifornitidipertiche,eranostatimessiinacqua.
IlguasconenumerounoeMendozasalirononelprimo,facendoloaffondarecolloropesofinoametà;DeGussacel’indianomontaronosull’altro.
Ifilibustieri,entusiasmatidatantaprovadicoraggio,avevanogridatopertrevolte:
–UrrahperlaGuascognaeperlaBiscaglia!
LacontessinadiVentimiglia,assaicommossa,avevasalutatoiquattroaudaci,facendosventolareilsuofazzoletto.
–Via!…–gridòdonBarrejo,prendendounadelleduepertiche.–Andiamoavederechecosasitrovasottolacascata.
Ipanierifuronolasciatiandareetrascinatirapidamenteversoilsalto,ilqualeruggivaspaventosamentelanciandocortined’acquapolverizzata.
Iquattrouominicercavanodidirigersiallameglioesoprattuttodinonperderel’equilibrio,essendoqueipanieriformatidiscorzad’alberoleggiero.
Aduntratto,quandomenosel’attendevano,sitrovaronosoprailsalto.Nessunoaveva
potutotrattenereungridodiorrorenelcontemplarelospaventosospettacolo.
L’acquadellafiumanasiprecipitava,ruggendo,attraversoicanali,comefosseansiosadiusciredaquellastrettoiaediriprendereilsuocorsotranquillo.Iduepanierirotearonounpo’,presidallecontrocorrenti,poifuronoscaraventaticongrandeimpeto.
Decisamenteiguasconiedilbascoavevanounafortunastraordinaria,poichésitrovarono,senzasapereilcome,sottolarapidaedancoradentroipanieri,iqualiavevanomeravigliosamenteresistitoallaterribileprova.
Sispinseroversolariva,manovrandofuriosamentelepertiche,edilàfecerosegnoaifilibustiericheliguardavanodall’altodellerocce,ditentarealorovoltalaprova.
Fuquelloilsegnaledellepartenze.
SottoladirezionediButtafuocosiformaronoparecchiepiccoleflottiglie,collegatefraloroconfortiliane,affinchégliuominipotesseroportarsiaiutoavicenda.
Ilgransaltoingoiavapanieriadogniistante,poichéormaituttiavevanofrettadiraggiungereilbassodellarapida.
Nontuttiperòuscivanosalviealcunirimanevanosfracellatiinfondoallacascatainsiemeallepersonechelimontavano.Altriinvecesirovesciavanoeifilibustieri,perchévalentinuotatori,riuscivanoancoraasalvarsi,perdevanoperòilfruttodellorobottinochedallespondedelPacificoavevanogelosamenteconservato.
RaveneaudeLussan,nellesuememorie,faunadescrizioneemozionantechemetteibrividi.
Ipiúarditidellabanda,–scriveva,–tuttocheavvezziasfidareognisortadipericoli,tremavanocomefanciulligettandogliocchisuqueimostruosisaltidadovel’acquasiscaraventava,conimpetoirrefrenabile,giúnelprofondo.
All’avvicinarsidiesseerad’uopod’immensisforzidapartedeinaviganti,perdeclinareallaspondapiúvicina.
Seciòriuscivaprendevanoipanieri,cheeranopiúomenomalmenati,enelevavanolepocheprovvisteelearmicheavevanopotutoconservare;sesfuggivano,ifilibustierisigettavanoanuotoaiutatidaicompagnicheliavevanopreceduti.
Dopodueore,tuttalabandasitrovavaaccampatasulmargined’unbosco,fragrandifalòprontamenteaccesiperasciugarelepolveri,innanzitutto,elacarnesecca,l’unicocommestibilechepossedevano,avendoormaiconsumatoognicosa.
LacontessadiVentimiglia,laqualeavevaaffrontatalaterribileprovacongrandeanimoinsiemeaButtafuoco,sitrovavanelcampo.
Comeneavevanol’abitudine,ipiúrinomatifilibustierisiradunaronoaconsiglioperdecideresuldafarsi.
Prevalsesubitol’opinionedimandarel’indiano,conunascortadidodiciuominiarmati,neigrandivillaggidelletribúdelGranCacico,peravvertirlechel’eredeattesaera
finalmentegiuntaecheaspettaval’omaggiodeisuoisudditiallafrontieradelsuostato.
Erad’altrondel’unicadecisionedaprendersi,potendoqueifieriguerrieriallarmarsiperl’avanzataditantagenteetendere,nellegrandiforeste,delledisastroseimboscate.
L’indiano,avvertitodalladecisionepresa,partísenzaindugio,fierodiguidareunascortadidodiciuominibianchiarmatituttidellecannechetuonano.
Pertregiorniilcamporimasesenzanotiziedellapiccolaspedizione,egiàRaveneaueButtafuococominciavanoadinquietarsi,quandoversoilmezzodídelterzo,l’indianoedifilibustierisimostrarono,accompagnatidasessantaguerrieriarmatid’archiedirompi-costoleeguidatidall’yunko,ilpiúvecchioereputatostregoneditutteletribú.
Lalinguaspagnuolaerafamigliareancheaiselvaggi,iqualinonpotevanotrafficareconnessunaltropopolo,penal’incendiodeivillaggiedilsequestrodellederrate,quindiRaveneaueButtafuocos’inteserosubitocolpotenteindividuochedallamortedelGranCacicoguidavaletribú.
LacontessinadiVentimigliafucondottasottounacapannadifrascheemostròatuttiiguerrieriiltatuaggiocheportavasullaspalladestra,formatodauntriangoloconsettestelleracchiudentiunserpentellorosso.
Laprovaormaierachiara,lampante,poichéilmisteriosotatuaggio,conosciutosolodaglistregonidellanazioneedaipiúfamosiguerrieri,nonpotevainnessunmodoesserestatofalsificato,specialmentedaunadonnachegiungevadaimaridoveilsolesorgeva.
–Tuseiquellachenoidatantotempoaspettavamo,–dissel’yunkoallacontessina.–D’altrondeanchesenzaquelsegnotupossiediilineamentiegliocchiardentideldefuntoCacico.
“Noituttisiamoquindiprontiadobbedirti.”
–Laraccoltadelleuovad’oroèassicurata,–mormoròdonBarrejo,ilqualesitrovavapresenteallaprovaconButtafuocoeRaveneau.–Lafortunadellamiatavernaèassicurata.
Iguerriericostruironounaspeciedilettigaconramid’alberoeliane,vigettaronosopralepellidigiaguaroedicoguarocheportavanodietrolespalleedalzaronolareginetta,mandandoilloroformidabileurlodiguerra.
Tuttiifilibustieriliaccompagnavano,impazientidivederelefavolosericchezzedelGranCacico.
Latraversatadeigrandiboschifucompiutafelicemente.Inognivillaggioovelacontessinagiungeva,ricevevasubitol’omaggiodeinuovisudditi,edifilibustieriavevanoviveriingrandequantità.
–Questaèunaveramarciatrionfale,–dissedonBarrejoaMendozaedaDeGussac.–Vorreichedurasseseimesialmeno.
“Noncredevochequestiselvaggi,chefinoapochiannifaeranoancoradeiformidabilimangiatoridicarneumana,fosserodiventaticosígentili.
“Ah!…QueiVentimigliahannoavutosempreunafortunaindiavolata.”
–TuperònonvorrestiesserestatonéilCorsaroVerde,néilRosso,–glirisposeilbasco,–poichénonsarestiquiariempirmigliorecchidelletueeternechiacchiere.
–Collemiechiacchieretihocondottoperòbenlontano.Parlanomoltoiguasconi,maagisconoanchemolto.
–Edibaschino,forse?
–Uhm!…Uhm!…–fecedonBarrejo,ridendo.
–Furfante,quandoavraiapertounnuovoalbergoverròatrovartiefaròilpossibilepertagliartiunorecchio.
–Diventiunantropofago,compare?Èverochesiamosullaterradegliex-mangiatoridicarneumana.
Ilbuonbascocredetteopportunorispondereconun’allegrarisata,allaqualefeceecoancheDeGussac.
L’indomanilatruppagiungevaalgrandecarbetdellanazione,ossiaalgrossovillaggiocheteneva,sottodisé,conpugnodiferro,tuttiglialtriminoridispersiinquell’immensopaese.
Leaccoglienze,comesipuòimmaginare,furonoentusiastiche.
MigliaiaemigliaiadiguerrieriscortaronolanipotedeldefuntoGranCacico,dandosegnidellapiúpazzagioia,finoallagrandecapannareale.
Ifilibustierifuronoallogatiinaltredimore,accordandoloroildirittodimetterelemanisututtiiviverichevisitrovavano.Seneapprofittasserosipotrebbefareamenodidirlo.
Allapresenzadituttiicapideivillaggi,ilterzogiornodelsuoarrivo,perchécosívolevalaconsuetudine,lacontessinaedifilibustierivenivanocondottientrounaspaziosacaverna,dovesitrovaval’oroamonti.
Eranomilionidipiastre,inpepiteedinpolvere,cheilGranCacicoavevalasciatoallanipote.
Fuuncaso,sedonBarrejo,vedendosidinanziacosícolossaliricchezze,nonimpazzí.
Sitrattavaoraditrasportarefinoallacostaqueltesoro,malagentenonmancavaperprepararecasseovuotarealberietrasformarsipoiinportatori.
IlgolfodelMessicod’altrondeeravicinoedifilibustieripotevanoapprofittaredeicorsid’acqua,avendomessogl’indianialorodisposizioneunnumerosufficientedibarchepercontenerlituttiediltesoroinsieme.
Dopotrealtrigiornilacontessina,ormaitroppocivilizzatapervivereinmezzoaqueiselvaggi,nominavailsuosuccessorenellapersonad’unfamosoguerrierocheerastatointimoamicodelGranCacico.
L’oradellapartenzafinalmentesuonò.L’eredità,rinchiusaintronchid’alberoscavatiaccuratamente,fuimbarcatasudellagrossepiroghemontatedarobustibattellieriindigeni,chenontemevanolerapide.
Migliaiad’indiani,profondamentecommossi,scortaronofinoalfiumelalororeginettachenondovevanocertopiúrivedere.
Laseparazionefudolorosapertutti.Ancheirudifilibustieri,abituatiatrattaregl’indianicomebestieferoci,apparivanocommossinonmenodeiselvaggi.
Cinquegiornipiútardileimbarcazionisalutavanofinalmenteleacquedelgrangolfomessicano.
Lagrandetraversatadell’istmo,cosípericolosainqueitempi,erastatacompiutaconpochissimeperdited’uomini,rimastiperlamaggiorpartesottolaterribilecascata.
Furonomandatideifilibustieriavisitarelebaiedellacostaelafortunachefinoalloraliavevaprotetti,nonmancònemmenoall’ultimomomento,poichéfuscovataunanaveolandesecheunatempestaavevacostrettaacercareunrifugiocontrolefuriedeiventiedelmare.
FusubitonoleggiataedavviataversolaGiamaica,portoalloraapertoatuttelenazioniedoveerapiúfaciletrovaredegliimbarchiperl’Europa,poichéquellafertilissimaisolamantenevafrequentirapporticollamadrepatria.
Unmilionedipiastrefumessoadisposizionedeifilibustieridapartedellacontessinaallaqualenerimanevanomoltialtri.
AdonBarrejoedaMendozaneeranotoccateabbastanzapermetteresul’albergochesognavano,avendodecisodidarepersempreunaddioalleavventureedimettersiinsocietàancheconDeGussac.
Lastoriaèfinita.
LacontessinadiVentimigliadopoqualchegiornos’imbarcavaperl’Europaconunascortadifilibustieriiqualinonsospiravanocheilmomentodifarritornoailoropaesi.
Idueguasconiedilbascos’imbarcavanosuunacaravellaperraggiungerequalcheportodell’istmoedilàrientrarelatraversata,attraversoperòapaesinotiemoltopopolati.
CollapartenzadiButtafuocoediRaveneaudeLussan,finílarazzadiuominitantosingolarietantoformidabili,névifupiúcongregadeiFratellidellaCosta,nésulgolfodelMessico,nésull’OceanoPacifico,népiúgentefilibustiera,sebbenepermoltianniancoras’udisse,neimaridell’AmericaCentrale,parlaredipiratichequalchevoltaemularonocollaloroarditezza,iterribilicombattentichetantomaleavevanorecatoallaSpagna.
Unapartitasieraformatounrifugionell’isoladellaProvvidenza,cheèunadelleBermudeeduedonnefraessisireserosingolarmentecelebri,avendodivisosemprevalorosamentecoilorocompagnilefaticheedipericoli,perpuroamoredibottino.Furonoentrambeinglesi.
Vestivanogliabitidellorosesso,unendoviilunghicalzonidamarinaio;portavano
scioltiilunghicapelli,alfiancounasciabola,sottoilpettoduepistoleenegliabbordaggiusavanounaspecied’azzadellaformastessacheavevanousatainguerragl’inglesineitempidimezzo.Lastoriaharicordatoiloronomi:MariaReadedAnnaBonay,perònonhadettocomefinirono.
Probabilmentefinironoappiccateinsiemeailorocompagni.