GLI INFORTUNI

Tutto quelloche devi sapere

per tenerli lontani Conoscere i rischi

della corsa e le precauzioni per

praticarla evitando gli infortuni

LE GUIDE DI NOENEN.3

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SEZIONE 1

Tutto quello che devi sapere per tenerli lontani Tutto quello che devi sapere per tenerli lontani per tenerli lontani Se corri da qualche tempo, molto probabilmente sarà capitato anche a te di incorrere in un infortunio, che può aver condizionato in maggiore o minor modo la tua passione per il running.

Se è pur vero che praticare il running può migliorare di molto il tuo stato di benessere e il complesso della tua salute organica, è anche vero che la corsa risulta ‘stressante’ per l’apparato locomotore, soprattutto se non adeguatamente bilanciata in qualità e quantità e non integrata con stretching, potenziamento e la giusta attenzione ai materiali che si impiegano.

Esistono certamente dei fattori predisponenti all’infortunio in ciascun individuo. Si tratta di fattori anatomici e � siologici che in qualche modo

contribuiscono a priori nel favorire lo sviluppo di alcuni di questi infortuni.

È anche vero che però esistono comunque altrettanti fattori di rischio che sono in qualche modo prevedibili e sui quali è possibile fare prevenzione.

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I runner di seconda generazioneÈ sempre più diffusa la tendenza ad avvicinarsi alla corsa e ad altri sport di endurance quando si è già degli adulti. Questo comporta una maggiore difficoltà di adattamento degli schemi locomotori di ciascuno ai nuovi stimoli. Spesso non si ha a disposizione un allenatore che sia in grado di correggere la tecnica di corsa attraverso esercizi adeguati e che insegni la giusta reattività e della siccità dei piedi nell’appoggio a terra.

È inevitabile quindi che in alcun modo sia alleviato il trauma da impatto del piede al suolo e che si causi così un enorme sovraccarico sull’apparato locomotore, il cui esito è il più delle volte è proprio lo sviluppo dell’infortunio.

Improvvisi carichi di allenamento, un evidente stato di impreparazione locomotoria e una non corretta esecuzione del gesto, sfociano spesso in fratture da stress, periostiti, tendiniti, fasciti plantari, sindromi della bandelletta ileo-tibiale, condropatie e in tutti quegli infortuni che ben conoscono gli ortopedici che hanno quotidianamente a che fare con gli sportivi.

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di endurance quando si è

Questo comporta una maggiore difficoltà di adattamento degli schemi locomotori di ciascuno ai nuovi stimoli. Spesso non si ha a disposizione un allenatore che sia in grado di correggere la tecnica di corsa attraverso esercizi adeguati e che insegni la giusta reattività e della siccità dei piedi nell’appoggio a terra.

È inevitabile quindi che in alcun modo sia alleviato il trauma da impatto del piede al suolo e che si causi così un enorme sovraccarico sull’apparato locomotore, il cui esito è il più delle volte è proprio lo sviluppo dell’infortunio.

locomotoria e una non corretta esecuzione del corretta esecuzione del corretta esecuzione del corretta esecuzione del gesto, sfociano spesso in gesto, sfociano spesso in fratture da stress, periostiti, fratture da stress, periostiti, fratture da stress, periostiti, fratture da stress, periostiti, fratture da stress, periostiti, tendiniti, fasciti plantari, tendiniti, fasciti plantari, sindromi della bandelletta sindromi della bandelletta sindromi della bandelletta sindromi della bandelletta ileo-tibiale, condropatie ileo-tibiale, condropatie ileo-tibiale, condropatie e in tutti quegli infortuni e in tutti quegli infortuni e in tutti quegli infortuni che ben conoscono gli che ben conoscono gli che ben conoscono gli ortopedici che hanno ortopedici che hanno ortopedici che hanno quotidianamente a che quotidianamente a che quotidianamente a che fare con gli sportivi. fare con gli sportivi. fare con gli sportivi.

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Non solo i neofi tiIl problema degli infortuni non è però solamente il cruccio dei neo� ti. Anche chi si dedica da molti anni allo sport, incorre spesso in problematiche di questo tipo. In questo caso non si tratta di problemi legati a una non corretta esecuzione del gesto, quanto piuttosto di patologie causate da un logorio progressivo e inevitabile a carico di strutture da sempre sottoposte a sollecitazioni importanti e ripetute. Muscoli, tendini, cartilagini e ossa sono così sottoposti a stress importanti per i quali si rende assolutamente necessaria una cura e un’attenzione peculiare.

Prima di curare, preveniamo.Le cause che portano all’infortunio sono quindi ormai chiare. Il più delle volte si tratta quindi di cause meccaniche che concorrono allo scatenarsi dell’infortunio. Il problema di base è la scarsa abitudine a dedicarsi alle giuste strategie di prevenzione, e di considerare quindi il nostro corpo come un sistema che giustamente pretende la corretta manutenzione e cura che ne permettono il corretto funzionamento.

La prevenzione diventa così la chiave di volta per tenere lontane queste patologie e per consentirci di godere nel migliore dei modi e più a lungo possibile della nostra passione per il Running. La prima cosa da fare è quindi quella di mettersi nell’ottica che esistano molte strategie da attuare prima ancora che l’infortunio si manifesti e che possono essere in grado di scongiurarlo.

SEZIONE

L’impiego dei giusti materiali

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Il fondamentale punto di contatto e impatto del nostro corpo con il suolo è il piede. Tra i materiali è quindi chiaramente intuibile quanta importanza possano rivestire le corrette calzature. Spesso soprattutto i neo� ti, rischiano di essere vittime di moda e tendenze e di incorrere quindi in una non ottimale scelta delle calzature percorrere.

È certo che le calzature debbano essere in primo luogo comode e debbano essere in grado di far mantenere al soggetto una postura corretta, correggendo eventuali vizi d’appoggio congeniti. I medici ortopedici quando si parla di sport tengono moltissimo soprattutto a porre l’attenzione sul potere assorbente dei materiali che vengono utilizzati nelle suole delle calzature per la corsa. È bene quindi scegliere delle scarpe idonee per materiali e costruzione, che vengano consigliate da negozianti specializzati.

Pur essendo di molto avanzata la tecnologia negli ultimi anni di produzione delle calzature e dei materiali di intersuola, questo può comunque non bastare nel momento in cui le sollecitazioni provocate dal running siano altamente frequenti e protratte nel tempo. In questo caso sarà necessario ricorrere a materiali aggiuntivi come delle piccole solette ortopediche, appositamente studiate, che siano in grado di neutralizzare le vibrazioni dirette all’apparato locomotore e che sono causa nel tempo dei micro traumi anticamera dell’infortunio.causa nel tempo dei micro traumi anticamera dell’infortunio.causa nel tempo dei micro traumi anticamera dell’infortunio.

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Noene, molto più che un plantare, una vera e propria strategia anti infortunioFino a qualche anno fa il termine “plantare” aveva un’accezione negativa perché associato a patologie spesso invalidanti e costruito con materiali di vecchia concezione, spesso rigidi o costrittivi. Oggi, invece, i plantari hanno assunto sia una valenza terapeutica, che preventiva.

Ecco cosa succede all’apparato locomotore quando corriamo o camminiamo:

1. Ogni contatto tra il piede e il suolo provoca un’onda di shock. Quest’onda viene chiamata “Energia negativa”

2. L’energia negativa si propaga lungo tutta l’articolazione ossea. Accumulata passo dopo passo, giorno dopo giorno, produce dei microtraumi in ciascun punto nevralgico del nostro corpo (articolazioni)

3. La ripetizione di tali onde genera e sovente favorisce: tendiniti; fasciti plantari; talloniti; fratture causate dalla stanchezza; dolori alle articolazioni dei piedi, delle ginocchia, delle anche, della schiena; cervicale; mal di schiena; ecc. In alcuni casi, semplicemente stanchezza e gambe appesantite!

Grazie alle sue proprietà, Noene® combatte le patologie dell’apparato locomotore indotte dall’impatto del piede al suolo. La presenza della soletta tra i pieni e il suolo, riduce � no al 98% la propagazione di tali onde negative, preservando in stato ottimale le nostre articolazioni e proteggendoci da fastidiosi dolori e in� ammazioni.

Unici al mondo della categoria ad avere questa certi� cazione, le solette e i plantari Noene® hanno ottenuto il riconoscimento di Dispositivo Medico di Classe 1 da parte del Ministero della Sanità in base alla Direttiva Comunitaria 2007/47/CE. Per essere riconosciuto come Dispositivo Medico di Classe 1, un prodotto deve: possedere una funzione reale; offrire la possibilità di misurare tale funzione; e, come minimo, garantire la sicurezza sanitaria del paziente.

Punti di forza delle solette shock absorbing Noene:

• L’estrema sottigliezza e leggerezza (a partire da 1 mm di spessore per 13 gr di peso)

• Durata illimitata delle proprietà shock absorbing, quindi economiche da utilizzare

• 2 anni di garanzia anche in condizioni estreme

• Igieniche, poiché non permettono lo sviluppo di micro-organismi, e facilmente lavabili

• Elevati criteri di qualità: fabbricate in Svizzera secondo le norme standard ISO 9001 per la qualità e le norme standard ISO 14001 per il rispetto dell’ambiente. e le norme standard ISO 14001 per il rispetto dell’ambiente. e le norme standard ISO 14001 per il rispetto dell’ambiente. e le norme standard ISO 14001 per il rispetto dell’ambiente.

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SEZIONE 3

1. Tendinopatia Achillea

La Tendinopatia Achillea è una delle sindromi da sovraccarico più comuni nel mondo del running. Si tratta di una sondrome che si manifesta principalmente con un dolore retrocalcaneare o lungo il decorso tendineo e che è dovuto ad una degenerazione più o meno importante delle strutture tendinee e di quelle afferenti al tendine medesimo.

LE CAUSE

La sindrome del tendine d’Achille può essere causata da fattori che tendono a stressare il tendine:– poco stretching prima di un allenamento; – aumento della distanza nella corsa;– aumento della velocità della corsa;– intensi� cazione degli allenamenti dopo un periodo di riposo;– corsa in salita;– utilizzo di scarpe non adatte e poco � essibili;– pronazione eccessiva del piede.

I SINTOMI PIU’ FREQUENTI

Tra i sintomi più frequenti generati dalla sindrome del tendine d’Achille:– dolore sordo o tagliante lungo il tendine;– diminuzione della � essibilità della caviglia;– l’area dolente tende ad emanare calore e ad arrossarsi;– formazione di un nodulo lungo il tendine (è il tessuto cicatriziale);– scricchiolii quando si muove la caviglia.

PREVENZIONE

Per evitare l’insorgere della malattia è utile seguire i seguenti consigli:– eseguire lo stretching prima di ogni allenamento;– eseguire un programma di allenamento graduale;– evitare le corse in salita.

Dopo numerosi test, abbiamo rilevato come i plantari antishock Noene possano dare sollievo a chi soffre della sindrome del tendine d’Achille. La loro funzione di scarico, infatti, evita il propagarsi delle vibrazioni negative che si generano nell’impatto piede-suolo, mettendo così al riparo i tendini.

Le patologie più frequenti nel running. Cosa sono e come gestirle.

GASTROCNEMIO

TENDINE DIACHILLE

SOLEO

TIBIA

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SEZIONE 32. Periostite tibiale

La periostite è un processo in� ammatorio a carico del periostio della tibia. Il periostio è la membrana che avvolge le ossa e che svolge una funzione di protezione, nutrimento e rigenerazione ossea. Attraverso questa membrana, i muscoli si inseriscono all’osso tramite strutture tendinee o aponeurotiche.

CAUSE

La periostite tibiale può insorgere quando i muscoli anteriori della gamba sono sottoposti a stress determinato dalla corsa su superfi ci dure o a lungo in punta di piedi. Nei runner, in particolare, le cause che più frequentemente scatenano la periostite sono:

- Abbinamento della corsa con altri sport (specie se richiedono frequenti salti, come il basket)- Errata distribuzione del carico provocata da un’asimmetria nell’appoggio- Scarpe non idonee o prive di un’adeguata capacità di assorbire gli shock- Corsa in discesa- Sovrappeso

Quindi, in generale, tutte quelle situazioni che aumentano il carico a danno della tibia.

SINTOMI

Il sintomo principale con cui si presenta la periostite tibiale è un forte dolore circoscritto al margine mediale della tibia (circa 10 cm sopra la caviglia) e può interessare una zona più o meno ampia della stessa. Quando la patologia è nel suo stato iniziale, il dolore alla tibia scompare dopo aver percorso pochi chilometri, ma poi tende a ripresentarsi in maniera costante rendendo impossibile l’allenamento. In alcuni casi, può manifestarsi anche quando si è in fase di riposo.

PREVENZIONE

Il modo migliore per prevenire la periostite tibiale è l’allungamento e il rafforzamento dei muscoli della gamba, indossare calzature con buona capacità di assorbimento degli shock, evitare di correre su superfi ci dure o farlo eccessivamente. Sono inoltre importanti solette o ortesi che offrano sostegno all’arco plantare tendente all’iperpronazione.

La periostite tibiale sembra essere la patologia che meglio esalta le proprietà delle solette e dei plantari antishock Noene®, questo perché si tratta di una patologia fortemente indotta dai traumi che si generano durante la corsa.

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SEZIONE 33. La sindrome della bandelletta ileotibiale

La sindrome della bandelletta ileotibiale, conosciuta anche come “ginocchio del corridore”, consiste in un processo in� ammazione della zona ileotibiale che è situata nella fascia laterale del femore e riveste i muscoli della coscia.La funzione principale della bandelletta ileo tibiale è quella di dare stabilità alla componente antero-laterale del ginocchio. Quindi è una patologia del ginocchio che risulta essere molto diffusa fra gli sportivi e colpisce soprattutto i podisti. Il “ginocchio del corridore” si manifesta attraverso un dolore continuo e non acuto, localizzato nella zona laterale/esterna del ginocchio che tende ad aumentare quando si piega il ginocchio.

LE CAUSE

Come già anticipato, la causa scatenante della bandelletta ileotibiale risiede nel sovraccarico sui muscoli delle gambe che può manifestarsi per:

FATTORI ANATOMICI:

– ginocchio varo (le classiche gambe a parentesi);– varismo della tibia;– piede pronato;– epicondilo femorale pronunciato;– sovrappeso (molto spesso è sottostimato, ma negli atleti risulta essere un fattore molto importante perché è legato all’aumento della massa muscolare).

FATTORI SPORTIVI:

– corsa su piani inclinati;– lunghi percorsi;– corsa su piani dove si alternano discese e salite;– allenamenti intensi in periodi molto brevi;– intensi� cazione e cambiamento degli allenamenti.

I SINTOMI

La sindrome del ginocchio del corridore si manifesta attraverso un dolore continuo, non acuto, che è localizzato nella zona laterale/esterna del ginocchio; il dolore tende ad aumentare quando si piega il ginocchio e il livello massimo di dolore si raggiunge con un piegamento di 30°. In questa patologia, il dolore al ginocchio esterno inizia a manifestarsi dopo un periodo iniziale di allenamento intensivo e poi tende a diminuire quando si tiene l’arto a riposo.

PREVENZIONE

Per prevenire è utile lo stretching della Fascia Lata.Evitare di correre su terreni accidentati, sulla spiaggia e se si corre abitualmente in pista, invertire il senso di marcia. Gli esperti consigliano l’utilizzo delle solette high-tech Noene, le quali con oltre 100mila test condotti sul campo hanno dimostrato tutta la loro effi cacia.

zona del dolore

bandelletta ileotibiale

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SEZIONE 34. La lombalgia

La lombalgia, più comunemente detta anche mal di schiena, è un disturbo diffuso che coinvolge i muscoli e le ossa della schiena. Può essere classi� cata per durata, come acuta, sub-cronica o cronica.

CAUSE

Le cause del dolore vertebrale sono tante; alcune sono dovute a un problema specifi co della colonna vertebrale (patologie rachidee), altre invece sono da ricondurre a cause non specifi che quali posture e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fi sica scadente ed eccesso di peso corporeo. La chiave di passaggio fra il mal di schiena acuto e quello cronico sono i fattori secondari, detti fattori di rischio di cronicizzazione e sono sia fi sici che, soprattutto, psichici e sociali.

I fattori che infl uiscono sulla lombalgia possono essere l’età, la vita quotidiana, incidenti traumatici, infortuni, genetica, rischi professionali, stili di vita sedentari, sovrappeso, postura scorretta.

SINTOMI

Nella presentazione comune della lombalgia, il dolore si sviluppa dopo movimenti che comprendono il sollevamento, la torsione o la fl essione anteriore. I sintomi possono iniziare subito dopo tali movimenti o al risveglio la mattina. La descrizione dei sintomi può variare da dolore in un particolare punto a un dolore diffuso. Un dolore irradiato lungo le gambe (noto come sciatica) può essere presente.

PREVENZIONE

Mantenere un’ottima fl essibilità della colonna, rinforzare la muscolatura del CORE ed evitare posture scorrette o carichi eccessivi, sono solo alcuni degli accorgimenti basilari cui fare attenzione in ottica di prevenzione. Dopo numerosi test, abbiamo rilevato come le solette e i plantari antishock Noene possano dare grande sollievo a chi soffre di mal di schiena (o lombalgia).

La loro funzione di scarico, infatti, evita il propagarsi delle vibrazioni negative che si generano nell’impatto piede-suolo, mettendo così al riparo l’intera colonna vertebrale.