Gli editori e la sfida del digitale

Gli editori e la sfida del digitale: problemi e soluzioni

Gabriele Alese

lunedì 20 settembre 2010

eBooks: less talk, more factsGli eBooks rappresentano apparentemente

un problema e non una opportunità per le case editrici.

Perché?

Strategia Marketing Tecnologia

KNOW HOW


eBooks: less talk, more factsI dati che provengono dal mercato

non sono (più) trascurabili

Prospettive di diffusione dei device di lettura portatili

Segnali incoraggianti dal mercato US

Ridefinizione degli equilibri di mercato

Nuovi utenti, nuovi mercati: nuovo business

Gli editori godono di una posizione privilegiata


eBooks: less talk, more factsGli editori detengono il vero patrimonio: i contenuti

Il contenuto è il valore

La rivoluzione digitale rimette al centro della scena il contenuto e non più la sua forma-prodotto


Oppurtunità o sfida?Rinnovare, innovare, rivoluzionare?

Il mercato e i consumatori attendono le mosse degli editori

Le opportunità per l’editore corrispondono ad altrettante responsabilità

Scenari nuovi e intangibili aumentano la percezione del rischio


I problemiLa rivoluzione ha colto impreparati gli editori tradizionali

Prospettive di diffusione dei device di lettura portatili

Terza rivoluzione? Quarta rivoluzione?

Concetti come nuove tecnologie e rivoluzione digitale non fanno più presa

«Perché stavolta dovrebbe essere diverso?»


Le opportunità

La rivoluzione parte dal basso

La nostra vita è in gran parte influenzata dai prodotti culturali che consumiamo, della loro quantità e qualità

Il consumo di prodotti culturali è in costante aumento

Contenuti reperibili, organizzabili, fruibili sempre e ovunque

Esiste una richiesta insoddisfatta di contenuti

L’informazione è pe!asiva


La sfida

La sfida coinvolge tutta l’industria

Nuovi e più raffinati standard tecnologici

Sviluppo di nuove e più efficienti piattaforme di distribuzione

Come vincere la sfida?

L’editore assume un ruolo centrale

Implementazione di una rigida disciplina di protezione del diritto d’autore


Il ruolo dell’editore

Ripensare il proprio ruolo

Il valore culturale di un libro come Anna Karenina non varia se viene stampato in offset o codificato in unicode e trasmesso su TCP/IP

L’editore non produce libri (per quello ci sono i prepress...)

Content provider

Nessuna trasformazione, ma una nuova concettualità

L’editore produce (veicola, scopre, investe, pubblicizza) un bene culturale


Il ruolo dell’editore

Il bisogno di un editore

Stabilire un vincolo emotivo con il lettore

Trasformare idee in storie

La linea editoriale è una ricchezzaCase editrici storiche, collane di particolare rilievo o caratterizzazione

Investire sul talento e permettere all’autore di esprimersi al meglio

... e il lettore lo sa.


Il timori dell’editore

Svalutazione del proprio patrimonio

Indebolire il proprio marchio e la propria storia

L’intangibilità e la volatilità dei contenuti digitali indeboliscono il vincolo emotivo e la sua costruzione sensorimotoria

Riprogettare la propria produzione

Difficoltà di valutazioni obiettive sulle opportunità di sviluppo

«Il digitale costa meno, quindi mi renderà di meno»


Un passo obbligatoUn mercato in crisi non può trascurare

possibilità di sviluppo

... ma soprattutto viene vissuto come inesorabile

Stanti i dubbi e le perplessità, la grande maggioranza degli editori ha valutato o sta valutando una produzione in digitale

Riprogettare la propria produzione

La risposta è nel problema:

Il “grande passo” è vissuto con riluttanza e curiosità...


Le soluzioniIl libro cartaceo non è destinato a scomparire

a) demandare la conversione dei propri impaginati a un servizio esterno (India)

Il problema più immediato per gli editori è la conversione di parte (o addirittura tutto) il proprio catalogo in formati fruibili

Ogni approccio ha pro e contro

b) provvedere in proprio alla conversione e alla produzione

Due approcci:


Servizi esterniSono rapidi, efficaci ed economici

Giri di bozze?

Un servizio esterno è in grado di convertire molto velocemente una gran massa di documenti impaginati (XPress, InDesign, PDF

o addirittura stampati) in un formato fluido

Interloquire con il servizio non è privo di difficoltà

Ma le case editrici hanno l’abitudine al controllo minuzioso (persino pignolo) dei risultati

È un approccio poco lungimiranteTipico sintomo di sfiducia e resistenza al cambiamento


In houseCostoso e difficoltoso

Aggiornamento continuo

Formare i propri dipendenti affinché acquisiscano capacità e competenze nuove

La formazione necessaria non è banale e non è economica

Fattore tempo

Creazione di una figura intermedia tra l’umanista e l’informatico

Un ingegnere in una redazione può scatenare reazioni fatali!


In house

Vantaggi sul lungo termine

La formazione è un investimento

Abitudine alla flessibilità

Investire nel personale è cruciale per sopravvivere

Capacità di anticipare le novitàNuovi stimoli, nuove idee


In house

Le edizioni e/o ed Europa Editions hanno scelto il secondo approccio


Best practices / Generali

Ristrutturazione dei flussi di lavoro

Lavorare sul parallelo libro / eBook

Arricchire la professionalità della redazione

Nessuna rivoluzione copernicana


Best practices / Priorità

Qualità, sempreUn prodotto scadente è un prodotto perdente

Leggibilità, fruibilità

Preservare lo stile editoriale


Best practices / Basi

Processi basati su XML / XSL / XSL-FOeXtensible Markup Language

Semplicità di conversione e riconversione

Scindere contenuto e medium

Prospettiva long-term sui contenuti

Sviluppo di DTD ad hoc


Best practices / Basi

Adottare gli standardMigliore documentazione, specifiche aperte e in sviluppo

... in attesa che i manufacturer si ricordino di implementarli


Best practices / Criticità

Abitudine a strumenti obsoletiSarebbe meglio dire antidiluviani. Quark XPress anyone?

Effetto l33t-2p34k

Operare in contesti produttivi consolidati

Ricerca del giusto equilibrio


Best practices

Gestire il proprio patrimonio permette di valorizzarlo secondo la propria strategia

Giocare secondo le proprie regole

Miglior marketing

Efficienza produttiva

Essere pronti ai prossimi sviluppi


Domande??lunedì 20 settembre 2010

Grazie per l’[email protected]

@gabalese


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